SALENTUOSI MAGAZINE NUMERO 3

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STORIA DI COPERTINA MELITA TONIOLO MY NEW YORK DIPINTA DI VERDE BIANCO ROSSO JENNIFER PRESSMAN PAOLO MELE E I MIGLIORI DJ PRODUTTORI ITALIANI IN SALENTHOUSE DALLA SCALA DI MILANO AL SALENTO CRISTINA BURLONE

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Salentuosi Magazine numero 3 - Luglio 2010

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STORIA DI COPERTINA

MELITA TONIOLOMY NEW YORK DIPINTA DI VERDE BIANCO ROSSO

JENNIFER PRESSMANPAOLO MELE E I MIGLIORI DJ PRODUTTORI ITALIANI IN

SALENTHOUSEDALLA SCALA DI MILANO AL SALENTO

CRISTINA BURLONE

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Racale (LE) Tel.0833 583758 www.coronesead.it

...Da sempre protagonisti nelle più belle case...

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DESIDEROSI 04

DIARIO DI UNA GIORNATA INDIMENTICABILE 06

GAL(È)TEO SALENTUOSO 10

STORIA DI COPERTINA: MELITA TONIOLO 14

TU VUOI FARE L’ITALIANO - JENNIFER PRESSMAN 17

CARTOLINE DAL SALENTO 18

SALENTUOSI LAB 20

SALENTHOUSE 22

SALENTUOSI PILLS 28

TRA LA SCALA DI MILANO ED IL SALENTO 30

IN QUESTO NUMEROSALENTUOSI MAG TRE

CHE RITMO…. !!!È FRENETICO, STRESSANTE, INVADENTE, SORPRENDENTE..è il fantastico entusiasmo che ci sta alimentando e permeando in questo momento “storico” delle nostre esperienze professionali… Alice (che è all’inizio) è diventata una macchina da guerra, la Progetty Studio (nostri graficstyle) è disperata… ma è tutto Bello (e solo di cognome Giancarlo, il nostro programmatore di radio Salentuosi, prezioso uomo) la Target Italia, Paolo Mele e “Radio Salenthouse” ormai la numero uno per la musica in Italia, il mitico Vinicio Tarantino o Davide Capossela, con Salentuosi Lab – il laboratorio più emozionante e vitale in circolazione. E quel gran testa di calcio (bravissimo) Fabiano Viva. I colleghi di Salentuosi Lab a Milano con il mitico Paolo Galloso, che ci raccontano il fermento, gli eventi e la movida salentuosa a Milano.Odio l’editoriale, non dovrebbe essere uno spot .. in realtà non lo è .. sono le vere sensazioni di uno come me che si “rimette” in gioco per amore e l’amore… checchesenedica è sempre origine di positività e a volte fa miracoli. I miei colleghi padani lamentano la mia “latitanza” da Milano e nella mia amata Milano da bere ci torno... ma stavolta in collegamento diretto e quotidiano con la mia creatura

... radio Salentuosi, che ormai viaggia in parallelo con il magazine e il nostro portale.Ora... non ho più spazio come accade in radio.Seguiteci perché ci stiamo appassionando ad un’idea di estate “speciale”, che vorremmo vivere ogni attimo con voi … con ritmo e passione.

FERNANDO PROCE

SALENTUOSI MAG NUMERO TREEDITORIALE

DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILEFernando Proce

REDAZIONE Fernando Proce, Paolo Galloso, Daniela PreiteConte Galè, Alice Proce, Luciana MancoAndrea Giuliacci, Cristina BurloneCarlo Pasca, Maria Chiara StefaniRaffaele Sabato, Mimmo Giannuzzi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Progetty Creative Design Studio Via Dante Alighieri 22, 73040 Felline (LE) Tel/Fax: 0833.985196 www.progetty.it [email protected]

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DISTRIBUZIONE GRATUITALa riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione di Salentuosi. Salentuosi Magazine Organo ufficiale di Salentuosi sas è in corso di registrazione presso il Tribunale di Lecce.

DOVE TROVARE SALENTUOSI MAG A MILANOMeeting Bar, Via Cartesio 2Belli Fuori, Via Bellotti 4 Salentuosi, Via Vigevano 1Mediterranea, P.zza Cincinnato 2Edicole P.zza della RepubblicaDiamonds, via Victor PisanoFrank, Via VenetoLe Cantine di Manuela, Via Procaccini 41Istuff, Via Filippo Turati 26

DI FERNANDO PROCE

SALENTUOSI SPORT 32

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“PAURA DI SBAGLIARE: La lettura del testo ha suscitato in me notevoli perplessità e anche angoscia e ansia. Perché in fin dei conti, ora a 22 anni, posso cercare di realizzare ciò che veramente voglio, ma c’è nell’animo la paura di sbagliare e di arrivare agli “anta” e rendersi conto di non aver mai realizzato i propri desideri autentici. Ma, in fin dei conti, il libro dimostra che non è mai troppo tardi per i propri desideri. (Meglio non perdere tempo, però!)

Non è la prima volta che i miei lettori mi comunicano questo: “Il libro mi ha comunicato ansia” oppure “Dopo la lettura del libro mi sono depressa”. E’ una reazione che può sconvolgere e può essere interpretata negativamente. E’ capitato anche a me, numerose volte, durante la lettura di libri e riviste sulla crescita personale. Quando ho iniziato a leggere, oltre dieci anni fa, la rivista di Psicologia “Riza Psicosomatica”, diretta da Raffaele Morelli, tante volte mi sono sconfortata. In diverse occasioni ho avuto paura, toccando con mano l’ansia e il senso di depressione. E più le provavo, più cercavo di scacciarle via, considerandole emozioni indesiderate. Il mio impegno era inutile, perché non facevano altro che accentuarsi. Pensavo che fosse meglio non vedere, non farsi domande, piuttosto che provare sensazioni giudicate “negative”. Poi ho capito una cosa importante. Queste emozioni dolorose venivano a farmi visita per comunicarmi la via dell’autenticità. Avevano un intento “costruttivo” e non “distruttivo”. Il loro fine era quello di farmi prendere coscienza dei miei desideri “autentici”, quelli dell’anima. E così ho iniziato ad affidarmi, mettendomi da parte. Ho imparato ad ascoltare ogni tipo di emozione che viene a farmi visita, cercando di capire il tipo di messaggio che l’inconscio vuole comunicarmi. Ho capito che l’anima vuole essere ascoltata ed è disposta a tutto, pur di farsi sentire. Anche a comunicare attraverso le malattie, se siamo ostinati a non ascoltarla. Perciò, la paura di sbagliare può anche essere una forma di resistenza, ossia la “paura di essere se stessi”. La paura di arrivare agli “anta” e rendersi conto di non aver mai realizzato i propri desideri autentici ci accompagnerà sempre, fino al compimento dei cento anni. Non credo che esista sulla faccia della terra un essere umano che non abbia paura di sbagliare, in qualche momento della sua esistenza. Fa parte di noi e ci fa compagnia. A volte abbiamo paura di sbagliare, altre volte ci sentiamo più sicuri. Gli opposti convivono in noi. La paura di sbagliare ci guida e consente di fare le scelte più adatte alla nostra anima. Come facciamo a saperlo? Basta ascoltarla. Vederla. E sorridere per la sua insistenza.

Daniela Preite risponde

DesiderosiRUBRICA A CURA DI DANIELA PREITE

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Non racconterò tutta la storia della mia vita, perché ci vorrebbe un’altra fiaba. Cercherò solo di tracciarne le tappe principali, quelle più significative che mi hanno poi condotto alla scrittura della fiaba IL BILANCIO DEI DESIDERI.Sono nata a Ruffano, un paese collinare della provincia di Lecce. Quindi, cinque fanciulle e un fanciullino, madre casalinga, padre emigrato all’estero per problemi economici, tanti disagi, ma anche tanta voglia di stare bene! E poi tanti sogni nel cassetto e tanti desideri da realizzare…Il primo desiderio era quello di fare la cantante e la ballerina. E chi non l’ha mai sognato? Ma le condizioni economiche non consentivano di pagare nemmeno una lezione di danza. Dopo la licenza media iniziai a lavorare: prima l’operaia in una maglieria, poi la commessa e, a seguire, facevo le pulizie in casa di parenti.

DANIELA PREITE È DOCENTE DI ECONOMIA AZIENDALE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E DOCENTE DELL’AREA PUBLIC MANAGEMENT&POLICY DELLA SCUOLA DI DIREZIONE AZIENDALE DELL’UNIVERSITÀ “L.BOCCONI” DI MILANO. Parlare di desideri in un mondo che corre può sembrare improduttivo. Non c’è tempo per sognare quando si devono affrontare i problemi della vita quotidiana! I sogni appartengono alla fantasia dei bambini. I sogni si realizzano nel mondo delle fiabe. Ma è proprio così? Oppure evitiamo di sognare per paura di rimanere delusi?Qui troverete una piccola fiaba che rivela una grande verità: solo realizzando i desideri autentici si può essere felici. Il protagonista, Perfettino, ha una vita «perfetta» messa in crisi da una statua che inizia a parlargli e a spronarlo ad analizzare la sua esistenza, per verificare quali delle sue aspirazioni più profonde sono divenute realtà. Per scoprirlo, Perfettino dovrà stilare il bilancio dei desideri per esaminare la propria vita. LA RUBRICA DESIDEROSI NASCE PER ACCOGLIERE I VOSTRI DESIDERI, I VOSTRI SOGNI REALIZZATI O DA REALIZZARE. POTETE SCRIVERE A: [email protected] PER RACCONTARE I VOSTRI SOGNI E DESIDERI, PER ESPRIMERE UN’OPINIONE, PER COMMENTARE UN ARTICOLO O ESPORRE LE VOSTRE RIFLESSIONI LEGATE ALLA LETTURA DEL BILANCIO DEI DESIDERI.

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Mancano poco più di due ore alla conferenza stampa di presentazione di Salentuosi. Sono le ore otto e mezza di mattina di sabato 22 maggio 2010 e io sono appena

arrivata all’Ecoresort Le Sirenè, a Gallipoli. Un meraviglioso sole si specchia nel mare azzurro e cristallino che fa da sfondo a quella che da lì a poco si trasformerà in una sala conferenze molto particolare: sabbia bianca, cielo limpido, mare trasparente e il soffio di un vento dispettoso e salentuoso che accompagneranno la nascita ufficiale di Salentuosi.Tante persone già a lavoro: chi si occupa della disposizione delle sedute per il pubblico chi del tavolo riservato ai relatori della conferenza, ai tavoli dedicati al cocktail di benvenuto. Tutto si svolge in maniera frenetica e organizzata allo stesso tempo. Nel giro di pochi minuti mi ritrovo accanto una sfilza di sedie, una sopra l’altra, e procedo a sistemarle, attorno a dei tavolini rotondi, riservati agli ospiti.

Diario di una giornata

indimenticabile!

22 maggio 2010DI ALICE PROCE

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Cerco di capire dove meglio posizionare i totem pubblicitari per evitare che il vento ci riservi la caduta degli stessi e guardandomi attorno, mi accorgo che l’openspace pochi minuti prima completamente vuoto, ha preso forma e colore. L’emozione adesso è più forte, anche perché controllando l’orologio, capisco che manca davvero poco. Procedo così con la disposizione dei magazine sui tavoli e sulle sedie, mi assicuro che tutto sia stato completato e rivolgendo lo sguardo al mare, a quel mare così ammiccante, vivo l’emozione di quello che sta accadendo, e per cui tanto si è lavorato, sognato e “sofferto” . Salentuosi sta nascendo sul mare .. il mare del nostro Salento, la nostra terra .. Cambiata d’abito in tutta fretta ed eccomi pronta ad accogliere i primi ospiti che scorgo in lontananza. Inutile nascondere l’ansia e tutte quelle sensazioni che si mescolano sotto un sole che inizia ad essere davvero caldo. Ci siamo. Accolgo con un sorriso sulle labbra i primi amici e colleghi che con entusiasmo partecipano a questo evento.

In poco tempo l’openspace si riempie di gente: chi si accomoda subito, chi si ferma a chiacchierare, chi si guarda intorno, chi sfoglia il magazine, chi osserva con

curiosità il vino salentuoso disposto sui tavoli. Il Salentuoso Negramaro Gold è stato realizzato in collaborazione con “Coltivatori di Emozioni”.

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Diario di una giornata

indimenticabile!

22 maggio 2010

FOTO:PAPAL PHOTO DI ELVIRA DE VITIS

I relatori nel frattempo sono quasi tutti arrivati : Fernando Proce, ideatore del progetto Salentuosi; Daniela Preite, docente presso la Facoltà di Economia del Salento e SDA Bocconi; Giuseppe Attanasi, docente di Economia presso l’Università Bocconi di Milano, Toulouse School of Economics; Don Giuseppe Spedicato, sacerdote e produttore del musical dedicato a Giovanni Paolo II, “Non abbiate paura”, Gianni Alemanno, partner di Salentuosi, con la concessionaria di pubblicità Target Italia (Gallipoli), Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce e Melita Toniolo, testimonial dell’estate salentuosi 2010. Tra i presenti anche Jennifer Pressman da RTL 102.5, Francesco Cimino, vicepresidente della Provincia di Lecce e Paolo Galloso da Coltivatori di Emozioni.

La conferenza viene aperta da Fernando Proce che presenta Salentuosi : il nuovo ponte di comunicazione tra il Salento e Milano. In questa occasione si presenta la radio, che vivrà nello spirito del brand “Salentuosi” ovvero comunicare proiettandosi direttamente nella capitale della comunicazione e della creatività : Milano.Il progetto, spiega Fernando Proce, nasce dall’incontro di personalità e talenti salentini che vivono e operano nella realtà milanese. Il viaggio è stato lungo per realizzare i propri sogni, ambizioni e desideri. Molte rinunce, molta fatica e sacrificio. Ma quando la passione è così forte, anche il distacco dalla terra d’origine assume un valore diverso, la si guarda da lontano ed è proprio lì che intuisci il legame forte che c’è con essa, e la ami sempre di più. Salentuosi nasce proprio così … dalla voglia e dal desiderio di mettere a disposizione le proprie competenze .. scaturite nel tempo da quel lungo viaggio che ti ha portato lontano dalla tua terra ma che ti ha dato l’opportunità di mettere a frutto i tuoi talenti. Si avvicendano ai microfoni le diverse esperienze di chi ha compiuto lo stesso viaggio e che con lo stesso entusiasmo ora decide di partecipare a questo progetto. E lo stesso presidente della Provincia, Antonio Gabellone, concordando con Fernando Proce, a ribadire il concetto che vede manifestarsi quel forte sentimento di appartenenza alla propria terra (in questo caso il Salento) in maniera più evidente quando si vive fuori dai confini salentini.

L’intervento del Presidente spazia poi alle difficoltà che un terra meridionale come il Salento, ha dovuto affrontare negli anni e l’impegno delle

istituzioni tutte, che si muovono al fine di creare un movimento sinergico tra tutti gli operatori del turismo e non solo, con

l’obiettivo comune di dare vita a una strategia condivisa, sinergica, capace di promuovere a tutti i livelli il nostro territorio, ricco di

talenti.Finale entusiasmante con l’arrivo di Davide Tarantino dei Bambini

Latini, che presenta in anteprima il nuovo singolo “Mi sento di sale” colonna sonora dell’estate Salentuosi 2010.

Ci spostiamo alla Punta della Suina, a Gallipoli. Comincia la festa … è nato Salentuosi!

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Bonjour... un saluto noblesse oblige naturalmente!Come fare a mantenere la necessaria applombe anche quando i bollori estivi porterebbero a sbracare, a lasciarsi andare, a liberarsi non soltanto dei vestiti, ma anche dalle buone maniere?...Ma seguendo i buoni consigli che questo “umile” Conte cerca di darvi col suo Galèteo attraverso le pagine di questo glamouroso magazine naturalmente! A voi spetta poi l’arduo compito di farli vostri e metterli in pratica, ma con la buona volonta ce la potete fare, ce la possiamo fare, tutti quanti.Io cerco di seminare bene, ogni giorno anche via etere su RTL102.5 in radiovisione col mio programma, Miseria e Nobiltà, elargendo oralmente pillole di bon ton in ogni dove. Non è detto che il terreno sia sempre fertile e i miei consigli arrivino a chiunque, alle volte rimbalzeranno pure, ma io continuo imperterrito, a coltivare e a cercare di piantare il famoso seme della buona educazione. La mia eterna speranza è che fra tantissimi semi, qualcuno attecchirà e germoglierà.Quindi rimbocchiamoci le maniche, anche chi al momento sarà senza, e cominciamo a lavorare un po’ su noi stessi che non fa mai male migliorarsi rinfrescandosi anche la memoria, oltre a tutto il resto su alcune regoline comportamentali.Ad esempio, l’espressione della gratitudine, insieme al saluto, rappresentano quelle piccole cerimonie sociali obbligatorie, nella nostra cultura, a cui nessuno può sottrarsi. Nella cultura Salentina, fortunatamente, come ho avuto modo di constatare personalmente in varie occasioni, in generale regna sovrana l’accoglienza e la predisposizione alla buona educazione, quindi partite avvantaggiati anche da questo punto di vista, oltre a vivere in una terra veramente meravigliosa dove il Creatore si volle sfogare in creatività appunto. Ma anche dalla vostre parti ci saranno pure le eccezioni che confermano le regole, di certi elementi e soggetti di disturbo ai quali qualche cosa bisogna ricordarglielo, o insegnarglielo proprio di sana pianta.Come cantava l’eterno Adriano Celentano: “grazieee... grazie, prego, scusi, tornerò...” anch’io torno a parlarvi, di tutte quelle forme di ringraziamento e di scusa delle quali è sempre bene abbondare che esserne parchi. Del resto sono normalmente, le prime espressioni di una nuova lingua a essere imparate, insieme, purtroppo, a tutte quelle paroline volgari talvolta blasfeme e comunque sconvenienti, che andrebbero invece subito dimenticate, ed eliminate dal proprio lessico.Sia ben chiaro, che chi dimentica di ringraziare o di scusarsi può essere additato come esempio d’inciviltà. Il non ringraziare tempestivamente, secondo il galateo classico, è considerata un’infrazione così grave, da non venir trattata solamente come segno di maleducazione, ma fa pensare a dei veri e propri difetti morali, come l’insensibilità e l’egoismo.Quali sono le occasioni in cui si chiede per favore e si ringrazia? Moltissime e il più spesso possibile,

torno a ripetere abbondare di queste forme di cortesia, ripagano sempre anche quando le apparenze dimostrerebbero il contrario. Le occasioni sono infinite, ma per citarne alcune:

quando si chiede un’informazione, un favore, un oggetto in prestito, naturalmente quando si riceve un regalo, un aiuto inatteso, se qualcuno ci fa attraversare la strada o ci lascia passare per primi, possono apparire come esempi banali, scontati, ma poi all’atto pratico, nella quotidianità, possiamo verificare ogni giorno quanto vengono trascurate da molte persone anche le più elementari forme di civiltà. Sviluppare inoltre lo spirito di gratitudine in tutte le piccole o grandi occasioni ci rende delle persone migliori e anche più piacevoli da frequentare, tutto ciò che la vita o le persone ci donano, non dobbiamo darlo per scontato o peggio considerare che tutto ci è dovuto. Lo spirito di gratitudine, è quel sentimento così nobile, che illumina e da maggior valore, a qualsiasi gesto, azione e donazione.L’atteggiamento il sentimento con cui si fanno le cose sono fondamentali, come quando si fa un regalo, bisogna farlo per il solo piacere di farlo e per procurare

piacere al destinatario, va pensato per la persona a cui amiamo farlo, in modo disinteressato, senza calcolo o peggio pretendendo qualcosa in cambio. Deve rappresentare un’atto di generosità non quasi una forma di ricatto, per caritààààààà..., altrimenti è molto meglio non farlo.A questo punto il miglior regalo che io possa fare a voi, è di concludere qua la faccenda per non tediarvi ulteriormente, così voi mi ringrazierete e mi sarete grati per questo mio magnanimo gesto nei vostri riguardi. Scusandomi per eventuali, quanto involontarie lungaggini semantiche. Rilanciando l’appuntamento con voi alla prossima occasione, vi abbraccio virtualmente, ma sentitamente. Vostro un po’ fan, Conte Gabriele Galè.

GALÈTEO SALENTUOSOSALENTUOSIIIII...!?! FAAA... CAAAALLLLLDDDDOOOO...!

MA CIÒ NON GIUSTIFICA NESSUNA CADUTA DI STILE... CHIARO!?!

Gabrile Galèconte

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UN’ESTATE

CALDA...MA NON TROPPO!

A CURA DI ANDREA GIULIACCI

L’estate è oramai arrivata e, come è normale che sia, nelle prossime settimane il tempo diverrà decisamente più stabile, con giornate via via più soleggiate e calde. Ma dopo un inverno così rigido e una primavera tanto pazzerella, siamo proprio sicuri che durante l’estate riusciremo a godere di sole e caldo? Se temete che anche la stagione estiva faccia la “capricciosa” e ci neghi la possibilità di godere delle nostre belle spiagge, state tranquilli: l’estate farà per intero il suo mestiere! In particolare ad assicurarci che sole e caldo non mancheranno ci ha pensato un particolare fenomeno climatico che arriva da molto lontano e che ha imperversato negli ultimi mesi: El Niño. Questa particolare anomalia climatica dal nome curioso consiste in un improvviso e periodico riscaldamento delle acque del Pacifico Tropicale, con importanti conseguenze anche sul clima di tutte le regioni, prime fra tutte le Americhe, che si affacciano sul più grande oceano del Pianeta. Poiché però ai Tropici il Pacifico occupa circa un terzo della circonferenza terrestre, inevitabilmente vengono influenzate anche porzioni lontane dell’atmosfera, fino addirittura al Mediterraneo e al nostro Paese. E così, nelle annate in cui El Niño

scombussola la circolazione atmosferica dell’intero Pianeta, durante l’estate l’alta pressione africana occupa con maggior frequenza la nostra Penisola: ecco perché il sole e il caldo quest’anno certo non mancheranno. Del resto nelle annate caratterizzate da episodi di El Niño la stagione estiva in Italia è stata spesso più calda del normale, come capitato ad esempio anche nella torrida estate del 2003, passata (giustamente) alla Storia come “la più calda del secolo”. Sta quindi per iniziare un’estate dal caldo insopportabile? Fortunatamente no! Nel 2003 difatti l’estate arrivò dopo un lungo e severo periodo di siccità che aveva reso molto secco il suolo mentre quest’anno, grazie alle piogge insistenti cadute in molte zone d’Italia durante l’inverno e la primavera, il terreno ha accumulato una grossa quantità di umidità che, durante le soleggiate giornate estive, piano piano evaporerà, sottraendo all’atmosfera quel po’ di calore necessario per rendere il caldo più sopportabile. L’estate nel nostro Paese quindi sarà molto probabilmente calda ma senza eccessi, con alcuni periodi caratterizzati da temperature elevate e afa in tutta Italia, alternati però ad altri più “freschi” e meno appiccicosi. Il mese più caldo, come spesso accade, sarà luglio, quando l’alta pressione sarà più presente e insistente, e i picchi di calore più elevati si registreranno probabilmente nelle regioni meridionali: insomma nel mese di luglio anche nel Salento sole e caldo ci spingeranno ad affollare le spiagge! L’ultima parte dell’estate invece, almeno al Nord, sarà più movimentata. Nelle regioni settentrionali difatti dopo Ferragosto l’aria fresca proveniente dal Nord Europa riuscirà a intrufolarsi con una cera facilità, rendendo piuttosto instabile il tempo: ecco perché nelle ultime settimane di agosto molto probabilmente a Milano saremo costretti a tirar fuori con una certa frequenza l’ombrello. Anche nelle regioni centrali dopo la metà di agosto il sole comincerà a litigare spesso con le nuvole, mentre al Sud le giornate rimarranno in gran parte soleggiate fino ai primi di settembre: insomma, nel Salento i bagni garantiti fino alla fine dell’estate!

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Ciao salentuosa da copertina !È arrivata l’estate 2010. E tu cosa farai? Sarà un’estate di lavoro o di vacanze? Più che altro di lavoro con Radio Bruno Tour e Wonder Woman (sarò dentro al programma mitici ‘80, condotto dalla Salerno, una cavalcata sugli anni ‘80 attraverso un continuo palleggio tra quelle che sono le tendenze di oggi e quelle di allora per capire cosa si sia mantenuto, migliorato e cosa invece sia scomparso” )… più il tour di Bet pro (in giro per le disco a regalare fish per giocare a poker)... mentre ad agosto,vacanze tra Ibiza e Formentera.

Estate da single o in coppia?Purtroppo, single.

Melita, sei stata la testimonial della presentazione di Salentuosi a Gallipoli. Le tue impressioni…Esperienza molto bella e calorosa, professionale ma allo stesso tempo anche divertente con il grande Fernando, che già avevo conosciuto… parlare poi della bellezza del vostro mare...

I Salentuosi ti aspettano. Quando tornerai? Spero già questa estate di fare un bel bagno nel mare del Salento, che ancora non ho provato!

GIOVANE E AMBIZIOSA MODELLA TREVIGIANA, DIVENUTA NOTA AL PICCOLO SCHERMO PER LA PARTECIPAZIONE AL REALITY “GRANDE FRATELLO”, CHE LE APRE LE PORTE AL SUCCESSO TELEVISIVO. PARTECIPA SUCCESSIVAMENTE A DIVERSI PROGRAMMI E FORMAT: NEL 2008, DOPO L’ESPERIENZA NELLA CASA PIÙ SPIATA D’ITALIA, PARTECIPA AL REALITY LA TALPA. DIVENTA POI LA DIAVOLITA, INVIATA SPECIALE DI LUCIGNOLO ITALIA 1. CONDUCE ANCORA NEL 2008 RTV SU ITALIA 1 E NEL 2009 L’ABBIAMO VISTA BALLARE ED ESIBIRSI SUL PALCO DI COLORADO CAFÈ, ITALIA . L’ESTATE 2010 LA VEDE PROTAGONISTA DEL NUOVO FORMAT DI ITALIA 1 “I MITICI 80”.

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RENATO CAROSONE

AVREBBE DOVUTO SCRIVERE IL SEQUEL DI “TU

VUOI FAR L’AMERICANO”....SARÒ NATA A NEW YORK MA HO SEMPRE VOLUTO

FARE L’ITALY! VIVO ALLA MODA (ITALIANA) E SE BEVO CAMPARI AND SODA STO DA DIO!

PARLERÒ MEZZO ITALIANO MA CHI MI VUOLE BENE MI CAPISCE!

...Ebbene sì, anche se sarebbero solo i fatti miei, vi confesso anche che quando faccio l’amore sotto la luna mi viene in mente di dire “ti amo” (mio marito è italiano).

Chi ha avuto la fortuna di visitare la mia bellissima città natale, ovvero, NYC, avrà visto la grande influenza del belpasese dappertutto; nelle strade ormai si sente parlare solo l’italiano, si mangia in ristoranti italiani, si beve nei bar dove viene offerto vino

o espresso rigorosamente italiani, si veste solo se firmato Made in Italy... a proposito, vi confesso che esattamente come lo è per voi Salentuosi, anche per me è “il tacco” l’indumento più importante.Insomma, a NY tutti pazzi per l’italia, e oggi più che mai. A dire la verità, l’amore dell’americano per l’italia è sempre esistito, fin dai tempi della grande immigrazione, quando negli anni ‘20, oramai circa 5 milioni di italiani sbarcarono nella Grande Mela, o Ellis Island ad essere precisi. Grandissimi lavoratori, gli italiani sono stati accolti dai new yorkesi subito a bracce aperte. Sicilia, Calabria, Napoli e certo, anche la Puglia, gli italiani arrivavano da tutte le parti, pronti a farsi una nuova vita, una vita migliore. Però, come dice il provverbio, “l’erba del vicino è sempre più verde”, anche se tanto vicino l’Italia non lo era per niente.Vedete, io penso di essere nata italiana nella mia vita precedente. Non so spiegarmelo nemmeno io. Ogni occasione che avevo per viaggiare, mettevo via soldi per poter andare in Italia in vacanza, dove ho fatto delle bellissime amicizie, dove visitavo ogni angolo del paese e dove ho trovato lavoro, o meglio, dove ho trovato “l’America”, la mia America. Sapevo dov’era la bella vita, e che appena finivo gli studi all’università, l’avrei costruita qui in Italia, magari per sempre.Ma tornando alle mie origini, ci tengo a precisare che lo stile, il buon gusto e tutto ciò che rende la mia città super è quasi sempre legato all’Italia.Grandi musicisti, da Frank Sinatra a Jon bon Giovi; grandi attori da Robert DeNiro a Al Pacino; grandi politici da Fiorello LaGuardia a Rudy Giuliani, i migliori new yorkesi sono sempre italo-americani. Questa è la mia New York. Un fantastico tricolore: bianco rosso e verde.

JENNIFER PRESSMAN È NATA A NEW YORK CITY, USA, IL 20 GENNAIO 1972 (CAPRICORNO). NEL 1994 SI È LAUREATA IN COMUNICAZIONE E GIORNALISMO ALLA NEW YORK UNIVERSITY.TRASFERITASI A MILANO NEL 1995, LAVORA COME CORRISPONDENTE ESTERA PER VARI GIORNALI/TESTATE E AGENZIE STAMPA AMERICANE. IL TRASFERIMENTO IN ITALIA È AVVENUTO ANCHE GRAZIE AL SUO GRANDISSIMO AMORE PER QUESTO PAESE (HA GIRATO IL MONDO, MA PER JENNIFER SARÀ SEMPRE L’ITALIA IL POSTO PIÙ BELLO DELL’UNIVERSO ANCHE SE DENTRO DI SÈ LE SUE RADICI AMERICANE SARANNO PER SEMPRE BEN PIANTATE).A PROPOSITO DI RADICI... JENNIFER PASSA LA MAGGIOR PARTE DEL SUO TEMPO LIBERO A CURARE IL SUO GIARDINO. IN PIÙ ADORA CUCINARE, OVVIAMENTE SOLO CON INGREDIENTI FRESCHI DAL SUO ORTO (POMODORI DI TUTTI I TIPI, ZUCCHINE, MELANZANE, CETRIOLI, BASILICO E ALTRE ERBE AROMATICHE).MA QUANDO TERMINA LA STAGIONE DEL RACCOLTO, E ARRIVA L’AUTUNNO E POI L’INVERNO, JENNIFER È FELICE LO STESSO. SI, PERCHÈ LEI SI DEFINISCE UNA PERSONA ‘MOLTO INVERNALE’. LE PIACE MOLTO IL FREDDO E VA MATTA PER LA NEVE, OVUNQUE SIA. SCIARE, INFATTI, È UNO DEI SUOI PASSATEMPI PREFERITI, PER POI FINIRE LA GIORNATA DAVANTI AD UN CAMINO IN UNA BAITA SPERDUTA NELLE MONTAGNE.

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GALLIPOLI, bagnata dal Mar Ionio, sorge sulla costa occiden-

tale della penisola Salentina, nel Golfo di Taranto. con un litorale

di circa 20 km comprende anche le località di Punta Pizzo, Baia

Verde, Rivabella e Lido Conchiglie. Caratteristica è la divisione della

cittadina in due zone ben definite: la "città vecchia" e il "borgo

nuovo". Il suggestivo centro storico, ricco di costruzioni antiche e

affreschi, sorge su di un'isola calcarea collegata alla terraferma da

un ponte in muratura. Intorno al 1500 si costruiscono le possenti

mura di cinta, per fronteggiare gli attacchi nemici, ridimensionate

in altezza, alla fine dell'800, fino all'attuale strada panoramica che,

consente di godere di fantastici scenari .Guardando verso nord si

scorge una parte della costa neretina, mentre a sud è ben visibile

la baia formata dal promontorio del Pizzo. Nei pressi della costa, ad ovest, incontriamo, l'isolotto del

Campo ed in giornate particolarmente limpide si scorgono i profili dei monti della Sila, mentre a sud-ovest

scorgiamo l’Isola di Sant’Andrea, disabitata, con il suo faro costruito nel 1866, meta di barche per chi

non rinuncia ad un tuffo rigenerante nell'acqua verde smeraldo che la circonda. L'isola è nota perché il

Gabbiano Rosso, una specie in via di estinzione, ha scelto questo luogo per nidificare.

Gallipoli ha dato i natali al matematico Leonida Tonelli , uno dei maggiori analisti della prima parte del XX

sec,Giovanni Andrea Coppola pittore e ad Eugenio Vetromile, scrittore dell’ ‘800.

A GALLIPOLI SI TROVANO GLI STUDI CENTRALI DI RADIO SALENTUOSI.

A GALLIPOLI RADIO SALENTUOSI È SUI 101.700 FM!

RACALE 10.806 abitanti, sorge nel Salento sud occidentale e di-

sta circa 50km dal capoluogo. La sua origine, secondo alcuni, sembra

essere romana, infatti da alcuni documenti si evince che il fondatore di

questo piccolo villaggio fu Eraclio, liberto di Cesare Augusto, che avrebbe

fondato il paese dandogli il nome e lo stemma, quasi uguale a quello di

Roma. Secondo altri, invece, il nome è da attribuirsi alla tradizione greco-

salentina, secondo cui il paese sarebbe sorto nel luogo che un tempo era

dedicato al culto in onore di Ercole, eroe della mitologia greca (Eracle).

Dopo varie invasioni, assedi e ruberie, il paese cominciò a rifiorire sotto

il dominio dei Normanni e cominciò a prendere forma una piccola città a

pianta quadrangolare, chiusa da due porte arcuate. Nel corso dei secoli

Racale subì anche la violenza della natura; un tremendo terremoto, infatti,

distrusse la chiesa parrocchiale che fu poi ricostruita nel 1756. Nel 1761

si restaurò l’antica torre costruita nel 1128, si ripristinò l’orologio pubblico

e si consacrò la campana fusa nel 1085 dal maestro Francesco Roseto di Gallipoli. Il territorio di Racale, abitato sin

dalle epoche più antiche della storia, conserva ancora oggi monumenti che risalgono alla civiltà messapica, fiorita

ben prima dell’arrivo dei Greci e dei Romani. Si tratta di una “Specchia” situata su un punto più alto della collina degli

“Specchi”, è costituita da un enorme cumulo di struttura semiconica di pietre informi e di un “Dolmen”, conosciuto

con il nome di “Ospina” dal luogo dove sorge una torre fortificata del XVI secolo. Altre fedeli testimonianze delle vicen-

de della nostra Città sono le numerose chiese; la Chiesa Matrice dedicata a San Giorgio (anticamente S.M. del Para-

diso) è il monumento più importante di Racale, unitamente all’adiacente Torre campanaria cinquecentesca. Il Castello

baronale è situato all’interno del centro storico di Racale. Parte dell’attuale costruzione risale agli inizi del secolo XV ad

opera del barone Puccio di Tolomei, durante la dominazione degli angioini. È probabile, tuttavia che il castello dei To-

lomei sorgesse su un preesistente maniero. Oggi il castello si presenta molto diverso da come era originariamente ed

assume l’aspetto di un palazzo signorile, e ben poco resta dell’antico fortino con funzioni prevalentemente difensive.

A RACALE SI TROVA LA SEDE DI SALENTUOSI, LA REDAZIONE E GLI STUDI DI TRASMISSIONE.

A RACALE RADIO SALENTUOSI È SUI 101.700 FM!

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Ricordo che avevo dodici anni quando improvvisai il mio primo strumento che era un pezzo di legno con delle corde in nylon legate all’estremità con dei chiodi e che tirate (accordate) con un criterio casuale, mi provocavano emozioni incomprensibili.. Era musica! La mia prima chitarra.. Successivamente mi regalarono un giocattolo con i tasti neri attaccati a quelli bianchi, che davano la sensazione di una vera tastiera. In realtà ci ho messo un po’ di tempo a capire che quei tasti neri erano delle note importanti che io non conoscevo ancora… Da lì nasceva nella mia mente la figura di un pianoforte che produceva note e che partoriva le mie prime canzoni. Tanta gavetta, tanto studio, tante collaborazioni e poi finalmente nel 1994 il sodalizio con i miei quattro compari suonatori con i quali partiva quel gruppo mitico che continua a sfornare musica, dando vita al progetto più importante della mia carriera: “Bambini Latini”. Tre dischi (1998, 2000, 2004) e vari video creano un crescendo di popolarità grazie alla programmazione radiofonico-televisiva, e ai numerosissimi concerti Live in tutta Europa. Questo trascorso importante e pluriennale, sfocia oggi in un nuovo progetto musicale di una “Fusione Agro-Turistico-Musicale” tra i Bambini Latini e QdF che dà vita ad un nuovo progetto discografico e soprattutto ad un nuovo ed importante tour.Arriva in anteprima sulle radio il primo singolo frutto della fusione Bambini Latini, QdF: Sole, mare, estate. Il risultato è devastante! Il brano si intitola “Mi sento di Sale” ed è stato registrato live presso Masterstudio recording di Vignacastrisi (LE). È un inno alla gioia estiva e ai suoni ed ai colori legati a questa terra, alla voglia di mare e di amare. L’incontro di esperienze diverse origina un sound intenso e vigoroso, interpretato dalla mia voce e quella di Fernando Proce eclettico DJ, importante voce nazionale che ritorna alla discografia dopo i successi ottenuti con “La più bella canzone d’amore” singolo del disco “Radio Show” realizzato nel 1998 in collaborazione con Maurizio Solieri

(storico chitarrista di Vasco Rossi). Ma questo è solo l’inizio di un’ “estate” che si preannuncia scoppiettante, leggera e festosa e per la quale sono in serbo molte novità circa la produzione discografica tutta nuova che si aggiunge alla già significativa discografia prodotta, che annoda la ricercatezza e il gusto musicale dei Bambini Latini alla goliardia pungente e ironica dei QdF. In programmazione ci saranno altri singoli nel corso dell’estate, con la partecipazione e la collaborazione di altri importanti autori e interpreti della musica italiana. L’esperienza dei Bambini Latini, sempre votata alla ricerca e alla contaminazione, è scaturita da atmosfere sudamericane e suggestioni mediterranee che s’intrecciano e si contaminano in un crescendo di fraseggi jazzati, melodie pop e ritmi funky, con il rock ed il blues QdF, che hanno fatto della lingua di questa terra salentuosa uno stile originale fatto di R’n’B’ e rock contaminato dalla tradizione. Nel tour organizzato il tutto si unisce in uno spettacolo nuovo coinvolgente, entusiasmante, musicalmente potente e appagante, in cui le suggestioni musicali, i colori, le scenografie, i costumi – nulla lasciato al caso - consentono allo spettatore di vivere emozioni vere godendo del messaggio fresco e colmo di leggerezza proprio della band. Un viaggio al centro del microambiente del bar, della vita dell’emigrante, del contadino, della sua voglia di arrivare al mare e godere “di questo angolo di mondo che è un Paradiso che ci farà sognare”. Bambini Latini QdF sono: Davide Tarantino, Fabio Capone, Max Ingrosso, Raffaello Liguori, Enrico Duma (Bambini Latini) Ivan Margari, Giorgio Granieri, Cristian Cavalera (Quelli Della Frisa).

DAVIDETARANTINO

LABORATORIO DI TALENTI E ARTI VARIE

IN ONDA SU RADIO SALENTUOSILA DOMENICA DALLE H. 11.00 ALLE H. 13.00

E TUTTI I GIORNI CON LE PILLOLE QUOTIDIANEALLE H.10.00, 14.00 E 16.00

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Salentuosi Lab nasce dalla voglia di far conoscere gli artisti, musicisti, cantanti, compositori, autori, scrittori, poeti e artisti in genere, che interagiscono con il mondo, partendo da un piccolo grande universo che si chiama Salento! Non da meno la voglia di far ascoltare ai “radio salentuosi” la musica che ha formato me, insieme ad una schiera infinita di musicisti e di appassionati che appartengono a quell’universo incredibile che è, senza troppe spiegazioni, la musica degli anni 60-70-80 e mi riferisco a quel mondo di jazz-bossa-funk-soul-rock-cantautoriale-nazional popolare, di un trentennio di canzoni che non avevano il dovere di essere fotocopiate-restaurate-schematizate-accorciate-sintetizzate-decontaminate-depoliticizzate-decriptate-dequalificate nei testi e nei contenuti musicali, per un ragionamento incomprensibile che ce lo dovrebbe spiegare chi? Le case discografiche? Le radio? Le televisioni con i loro calderoni (format) anch’essi scopiazzati da un mercato estero che ha la pretesa di propinare talenti costruiti ed assemblati per un concetto di televendita indiscriminata? “Salentuosi Lab” vuole essere TUTT’ALTRA MUSICA!!!Tra gli artisti salentuosi che si sono fatti ascoltare, mandandomi il loro mp3 all’indirizzo di posta [email protected] voglio citarvi alcuni dei quali hanno partecipato ai vari appuntamenti:

GIUSY COLÌHa cantato con i Gabin. Ha collaborato con Ron e l’Orchestra della Magna Grecia, duettando con il cantante. Attualmente è finalista nel Premio Mia Martini, e corista nell’orchestra del premio barocco 2010.

EVY ARNESANOSalentina di Squinzano, trasferitasi a Bologna per i suoi studi, dove trova ispirazione con la sua musica ironica e scanzonata, artista a 360 gradi, cantante e pianista, protagonista sul palco della notte rosa di Otranto nell’ edizione 2010.

RINO’S GARDENBand eclettica che si rifà al repertorio di Rino Gaetano, trovano ispirazione per farsi scoprire con dei brani inediti, molto originali, con una matrice decisamente rock.

STELLE E STRISCEMitico gruppo salentino, musicisti a tutto tondo. Hanno lavorato con artisti di calibro nazionale e finalmente si sono ritrovati per la realizzazione del loro ultimo lavoro discografico che non smentisce il loro sound di rock anni settanta.

SKALENTOGli Skalento nascono con l’intento di creare melodie roots-rock-reggae uniti ai ritmi saltellanti dello ska. La Band si esibisce presto con brani inediti pieni di carisma e coinvolgimento.

GIANNI GUSTAVO SCARCELLALa passione verso la musica e la continua ricerca della propria sublimazione artistica, rendono Gustavo un personaggio magnetico e assolutamente autonomo, indipendenza che si ribadisce nell’ironica affermazione di possedere un’etichetta nient’altro che adesiva.

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LA MUSICA È DA SEMPRE LA SUA PASSIONE. FIN DA QUANDO, ALL’ETÀ DI 14 ANNI, CON IL SUO ENTUSIASMO INIZIA A FREQUENTARE LE RADIO. GLI ESORDI LO VEDONO MUOVERSI NELLA CITTÀ DI CASARANO, (DOVE NASCE E VIVE) A RADIO VIER A CUI SEGUIRÀ RADIO DIFFUSIONE STEREO (CASARANO) E POI RADIO REPORTER ( GALLIPOLI) .DOPO QUASI QUINDICI ANNI IN CUI CONSOLIDA LA SUA ESPERIENZA DI DJ, LASCIA IL SALENTO E APPRODA NELLA CAPITALE DELLA COMUNICAZIONE, MILANO, DOVE CI RESTERÀ PER DUE ANNI, LAVORANDO COME FONICO DI DIRETTA E POST PRODUZIONE A RTL 102.5 HIT RADIO. LUI È PAOLO MELE, DJ E PRODUTTORE SALENTINO, TRA I PIÙ AFFERMATI E NOTI DEL SUD SALENTO.UN AMORE QUELLO PER LA MUSICA, CHE DURA DA VENT’ANNI E CHE LO HA VISTO PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLE NOTTI SALENTINE E NON SOLO, DIETRO LA CONSOLLE A FAR BALLARE CENTINAIA DI PERSONE. HA ANIMATO LA MOVIDA SALENTINA E PUGLIESE IN TUTTI QUESTI ANNI. IL SUO LIVE-SET È UNA FUSIONE DI RITMI, VOCAL, AFRO E NUDEEP E TECK.HA LAVORATO E LAVORA TUTT’ORA PER I PIÙ PRESTIGIOSI CLUB SALENTINI, TRA CUI : LIVING (MAGLIE) GIBÒ (SANTA MARIA DI LEUCA) KUDETÀ (GALLIPOLI ) RIO BÒ ( GALLIPOLI ) MALÈ (SANTA CESAREA TERME) LIDO COCOLOCO (TORRE SAN GIOVANNI) E PUNTA DELLA SUINA (GALLIPOLI). LA SUA MUSICA OLTREPASSA ANCHE I CONFINI ITALIANI, PRECISAMENTE A ZURIGO, DOVE NASCE UNA COLLABORAZIONE CON LA DISCOTECA KATAKOMBE E CHE LO VEDE PIÙ VOLTE DURANTE IL CORSO DELL’ANNO DIETRO LA CONSOLLE SVIZZERA.GIUNGIAMO COSÌ ALL’ESTATE 2010, ANNO IN CUI PAOLO SPOSA IL PROGETTO DELL’AMICO E COLLEGA FERNANDO PROCE, DIVENTANDO IL COORDINATORE DI SALENTHOUSE, LA SELEZIONE FRA I PIÙ BRAVI E NOTI DJ E PRODUTTORI ITALIANI, CHE SI ALTERNANO IN DJ-SET DI MUSICA DI QUALITÀ, TUTTI I GIORNI DALLE H.19.00 IN POI SU RADIO SALENTUOSI.

SALENTHOUSEPAOLO MELE

ED I MIGLIORI DJS& PRODUTTORI ITALIANI

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DJ MORRIS

DJ ANDRO I.D

DJ ANDREA MAGGINO

DJ ALESSANDRO MELE

DJ CHICO PERULLI

DJ ILLY VADACK

DJ GIANNI SABATO

DJ BEPPE GIOIA

DJ CARLO TOMA

DJ VIVAZ

DJ REKKIARAW

DJ STREETANGEL

DJ SAVIVINCENTI

DJ ALBERTOMANFREDA

DJ ALEXDE RIO

DJ GIORDANOFRACASSO

DJ PAPARINA

DJ ENRICOSINDICO

DJ MATTEOMORO

DJ DANILO SECLÌ

DJ MARCO FRACASSO

SOUTHVIBES DODI PALESE+ PAOLO MELE

DJ TONINOMALACARI

DJ FRANMELA

DJ MIRKOMONTANA

DJ ADRI

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MILANO JAZZIN' FESTIVAL12 LUGLIO - 2 AGOSTO

MARIO BIONDI12 LUGLIO, ARENA CIVICA

ELISA13 LUGLIO, ARENA CIVICA

MARK KNOPFER14 LUGLIO, ARENA CIVICA

CRISTIANO DE ANDRÈ15 LUGLIO, MONZA

NORAH JONES20 LUGLIO, ARENA CIVICA

LIGABUE16 – 17 LUGLIO, STADIO SAN SIRO

CARMEN CONSOLI20 LUGLIO, MONZA

BANDABARDÒ21 LUGLIO, SEGRATE, MI

PAOLO NUTINI21 LUGLIO, ARENA CIVICA

NEFFA22 LUGLIO, BOLLATE, MI

Milano

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LA NOTTE BIANCA3 LUGLIO 2010, LECCE

ALMAMEGRETTA3 LUGLIO 2010, FICO D’INDIA, OTRANTO. LE

ALESSANDRA AMOROSO8 LUGLIO, PIAZZA LIBERTINI, LECCE

BRUSCO10 LUGLIO, PARCO GONDAR, GALLIPOLI. LE

NINA ZILLI10 LUGLIO, TORRE REGINA GIOVANNA. BR

MAX GAZZÈ12 LUGLIO, SAN VITO DEI NORMANNI. BR

VILLA ADA CREW17 LUGLIO, PARCO GONDAR, GALLIPOLI. LE

“SCRIVO ANCH’IO”CONCORSO NAZIONALE THOLO’S DI SCRITTURA CREATIVAEDIZIONE 2010 - 19/24 LUGLIO, ALBEROBELLO. BACon il Presidente della Regione NICHI VENDOLAe il nostro editore FERNANDO PROCE

APREÈS LA CLASSE22 LUGLIO, BIRRA IN FIERA, LECCE

SERGIO CAPUTO22 LUGLIO, ANFITEATRO ROMANO, LECCE

OTRANTO JAZZ FESTIVAL23-24-25 LUGLIO, OTRANTO. LE

IL MONDO DI PATTY24 LUGLIO, LECCE

GIGI D’ALESSIO24 LUGLIO, MARTINA FRANCA. TA

DONATELLA RETTORE25 LUGLIO, RIONE S. SISTO, CISTERNINO. BR

DEEP PURPLE27 LUGLIO, FORO BOARIO, OSTUNI. BR

MALIKA AYANE30 LUGLIO, ANFITEATRO ROMANO, LECCE

ALPHA BLONDI31 LUGLIO, SUPERSANO. LE

Salento

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Chi ha detto che estate e cinema non vanno d’accordo? Al contrario! L’estate ci concede maggior tempo per uscire; pertanto abbiamo piú occasioni per trascorrere una serata diversa, magari condividendo con una persona importante le bellissime emozioni che lo spettacolo cinematografico evoca in tutti noi.Di seguito alcune golose anticipazioni sulle novità cinematografiche piú interessanti in uscita a luglio.Inizio proponendovi “Toy Story 3 – La grande fuga”, terzo episodio della fortunata serie d’animazione che la Disney-Pixar ha deciso di lanciare in tecnologia 3-D, in uscita in Italia il 7 luglio. Questa volta Woody, Buzz Lightyear e i loro amici giocattoli tenteranno di scappare dall’asilo a cui sono stati donati dopo che il loro padroncino Andy, oramai cresciuto, è partito per il college; i giochi praticati dai piccoli frequentatori sembrerebbero innocenti a prima vista, in realtà si rivelano essere atroci torture a cui i nostri protagonisti dovranno cercare di sottrarsi mettendo in atto la loro “grande fuga”.“Solomon Kane”, distribuito dalla Eagle Pictures, in uscita il 14 luglio. Vi ricordate la fortunata serie degli anni ’80 del personaggio Conan il Barbaro? L’autore di Conan è stato il geniale Robert Ervin Howard, scrittore statunitense a cui si deve l’invenzione del genere letterario denominato “heroic fantasy”. Il film si basa sul ciclo di romanzi e racconti di Salomon Kane, personaggio creato dal fantasioso narratore. Siamo nell’Inghilterra del XVI secolo, Salomon Kane, a capo di un esercito di mercenari nel nord dell’Africa, decide di saccheggiare le ricchezze di un misterioso castello; in realtà il posto è un luogo misterioso e demoniaco in cui gli uomini di Kane vengono massacrati da creature infernali. Salomon deve affrontare il Mietitore del Diavolo, un terribile demone sorto dagli inferi che vuole impadronirsi della sua anima corrotta d’assassino. Pur riuscendo a salvarsi, Kane esce dalla battaglia con una nuova consapevolezza di sé; grazie anche all’incontro con una famiglia puritana, i Crowthorn, decide di dedicarsi alla spiritualità e ad una vita di pace e purezza per scampare alla dannazione eterna. Ciò nonostante, Salomon dovrà affrontare una nuova sfida rappresentata dal feudatario mascherato Overlord e dai suoi spietati e diabolici cavalieri Raiders i quali massacrano i Crowthorn e rapiscono la loro figlia Meredith. Salomon è costretto a rinunciare alla pace per ritornare ad essere il feroce guerriero di prima. In questo modo dovrà mettere a repentaglio la propria anima per salvare l’amata fanciulla.

“Brotherhood - La fratellanza”, film vincitore del Marco Aurelio d’oro alla IV edizione del Festival Internazionale del film di Roma, distribuito dalla Lucky Red e in programmazione cinematografica italiana dal 2 luglio. Il lavoro del regista italo danese Nicolò Donato illustra il rapporto tra due giovani neonazisti danesi; Lars, un militare che abbandona l’esercito per unirsi ad un gruppo xenofobo e razzista, e Jimmy, il “tutor” che i vertici del gruppo decidono di affiancare a Lars per verificarne la fedeltà verso le convinzioni e gli ideali nazisti. Il loro rapporto si trasformerà progressivamente in un’autentica relazione sentimentale violando perciò uno dei fondamenti su cui si basa il codice di condotta del branco, vale a dire l’odio verso gli omosessuali.“Predators”, 20th Century Fox, in uscita il 14 luglio; il film, il cui protagonista principale è il bravissimo premio Oscar Andrew Brody, è un remake dell’omonimo del 1987 interpretato da Arnold Schwarzenegger. Un gruppo di spietati guerrieri formato da carcerati, assassini della Yakuza e mercenari professionisti è destinato su un pianeta alieno sconosciuto; progressivamente si comprenderà che essi sono le prede di una caccia mortale i cui predatori provengono da una brutale razza guerriera aliena. “The Box”, distribuito dalla Key Film, nelle sale dal 21 di luglio. L’esistenza di Norma (Cameron Diaz) e Arthur è scombinata quando un giorno ricevono una scatola: se premono il pulsante dell’oggetto entro 24 ore riceveranno 1 milione di dollari. Tutto sembra facile e semplice, ma un uomo misterioso mette in guardia i due sulle conseguenze di tale gesto; premendo il tasto una persona che loro non conoscono morirà. Un dilemma, fatto di dubbi e problemi morali, assale la coppia; eppure, alla fine, Norma decide di andare fino in fondo…Finisco suggerendovi “il Solista”, Universal Pictures, in uscita il 23 Luglio. Siamo a Los Angles. Il senzatetto Nathaniel Ayers (interpretato dall’attore e cantante Janie Foxx) è un violoncellista di strada di gran talento; schizofrenico ma geniale nello stesso tempo, ha un sogno: suonare nella Walt Disney Concert Hall. Un giorno incontra il giornalista Steve Lopez (Robert Downey Jr.) che, accortosi della sua grande dote, decide di aiutarlo a realizzare il suo sogno. Per di piú Lopez, grazie all’incontro con Ayers e alla sua sublime musica, recupererà la passione per il proprio lavoro che stava per perdere definitivamente.Mi raccomando, andate al cinema…buona visione a tutti.

SALENTUOSI AL CINEMAA CURA DI RAFFAELE SABATO

SALENTUOSI AL CINEMATUTTI I GIORNI SU RADIO SALENTUOSI

ALLE H. 9.30 - 13.30 - 17.30SALENTUOSIMAGPAG27

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PARTO SUBITO COL DIRE CHE QUANDO È FEDERICO FIUMANI DEI DIAFRAMMA A CREDERE IN TE, PENSO SIA GIÀ UNA CONFERMA ALTISSIMA. I SUPERPARTNER RAPPRESENTANO UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI ENTITÀ SALENTINE, CHE COL TEMPO HA SAPUTO RAGGIUNGERE SEMPRE MAGGIORI TRAGUARDI, AFFERMANDOSI ORMAI NEL PANORAMA NAZIONALE COME UNO DEI MIGLIORI GRUPPI INDIPENDENTI, POP, VINTAGE, “PINK POP”, COME LORO STESSI HANNO DEFINITO IL LORO GENERE, SPECIE PARLANDO DEL LORO ALBUM: LOVE HOTEL. PUBBLICATO DA PIPPOLA MUSIC, LOVE HOTEL È UN ALBUM IMMEDIATO, DAI COLORI TENUI, DELICATO, ELEGANTE, FAMILIARE. I SUPERPARTNER STUPISCONO SEMPRE PER GRAZIA E ABILITÀ.

LA STORIA DI UN’AMICIZIA, PER COME L’AMICIZIA DOVREBBE ESSERE, OLTRE OGNI OSTACOLO, OLTRE OGNI CULTURA, OLTRE OGNI DIFFERENZA. BURNED È IL LIBRO DI ESORDIO DEL SALENTINO MAURO CARDINALE, PUBBLICATO DALLA CASA EDITRICE MONTAG DI TOLENTINO, NEL 2008, CON PREFAZIONE DI FRANCESCO GRASSI. UN AVVOCATO CHE VA IN GIAMAICA PER “CACCIARE” TALENTI, PER POI RITROVARSI IN UN AMICIZIA FORTISSIMA CON UN TALENTO DEL RAGGAE, CHE LO CONDUCE IN DIMENSIONI FINORA SCONOSCIUTE PER IL GIOVANE AVVOCATO. MAURO HA DA SEMPRE AVUTO LA PASSIONE DELLA MUSICA RAGGAE E DELLA CULTURA RASTAFARIANA. SUO ANCHE DA TRENCHTOWN A “THE KING OF REGGAE” (E-BOOK GRATUITO, 2010) CHE SI PUÒ SCARICARE GRATUITAMENTE SEGUENDO IL LINK RIPORTATO SUL MYSPACE DI MAURO: MYSPACE.COM/MAUROCARD E CHE PARLA DEL DIVINO BOB MARLEY. MAURO CARDINALE HA ANCHE SCRITTO CON GABRIELE BLANDINI E GABRIELE DONADEI, IL RITMO NEL TACCO, LIBRO CHE NARRA LA NASCITA E L’EVOLUZIONE DELLA MUSICA SALENTINA, RACCONTATA DAI MAGGIORI ESPONENTI DEL NOSTRO TERRITORIO.

LA MUSICA DI GIORGIO TUMA RIESCE A DISEGNARE PAESAGGI MERAVIGLIOSI, RAGGIUNGIBILI SOLO GRAZIE AI SUOI BRANI. DALL’ESPERIENZA DEGLI STUDIODAVOLI, DAGLI ALTRI PROGETTI PARALLELI CHE LO VEDONO COINVOLTO, GIORGIO HA SAPUTO PRENDERE E DARE PROFESSIONALITÀ E ORIGINALITÀ, SENZA MAI RISULTARE BANALE. IL SUO POP ANNI ’60 CHE SI FONDE COL BOSSA NOVA, UNA SORTA DI LOUNGE ORCHESTRALE RAFFINATISSIMO, DI ALTISSIMO LIVELLO, IN MY VOCALESE FUN FAIR ESPLODE IN QUINDICI BRANI PIACEVOLI E CARICHI DI SUGGESTIONI. COME UN LUNGO VIAGGIO ATTRAVERSO IL BRASILE, O SEMPLICEMENTE SULLE COSTE DI QUESTA TERRA CHE HA VISTO NASCERE UN ALTRO ARTISTA DEGNO DI ESSERE DEFINITO TALE IN ITALIA E OLTRE.

PRIMA OPERA DELL’ARTISTA LECCESE PAOLO FERRANTE, “LE COMMEDIE DEL BUIO” È UNA RACCOLTA DI POESIE PUBBLICATA DA KIPPLE OFFICINA LIBRARIA NEL 2008, MA CHE IO HO AVUTO LA FORTUNA DI AVERE TRA LE MANI SOLO ADESSO, A DUE ANNI DI DISTANZA. E SI DOVREBBE, APPUNTO, AVERLA TRA LE MANI, PER CAPIRNE LA BELLEZZA. IN FORMATO SUPERIORE ALL’A4, CON ILLUSTRAZIONI REALIZZATE DALLO STESSO AUTORE, L’OPERA RISULTA SUBITO QUALCOSA DI RARO, DI PREZIOSO.QUANDO POI INIZI A LEGGERE SEI GIÀ ENTRATO DENTRO, STREGATO, HAI PASSATO LA LINEA. SEI, INSOMMA, AL DI LÀ DI. BISOGNA PERDERSI PER FERMARE PAROLE COSÌ ABILMENTE. MA BISOGNA ESSERE IN GRADO DI CONDURRE IL LETTORE NEGLI STESSI SPAZI INESAURIBILI. IN QUESTO, PAOLO, NON HA PER NIENTE FALLITO. “QUAL È LA VIA QUAL È LA VIA, DEL RITORNO IN ME…?”.

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Non so se nella mia vita mi sono innamorata più del Salento o di un salentino, ma baci galeotti a parte, un San Valentino di qualche anno fa ho detto a mia madre “Vado qualche giorno a vedere com’è la sua Lecce” e sono tornata dopo quattro mesi… solo perché era arrivato il caldo e non avevo più nulla da mettermi!Superati i colpi di sonno dei primi tempi, assolutamente non dovuti alla noia, ma dal fatto che non capivo NULLA delle conversazioni che mi si svolgevano attorno.(Detto tra noi, il dialetto leccese è veramente difficile, io parlo 3 lingue straniere ed al liceo ho studiato latino, perciò di solito riesco a trovare una qualche assonanza tra parole nuove e partire da li per una qualche comprensione, ma con il Leccese è tutta fantascienza!), ora capisco la lingua, raccolgo “cicureddhre” e quando sono a casa degli amici non rimetto MAI la sedia a posto sotto il tavolo.Non ho avuto una carriera che viene considerata convenzionale per una ballerina, forse proprio perché come i veri Salentini (con la S maiuscola) penso con la mia testa, ho uno spiccata tendenza all’insubordinazione, ad ignorare le regole precostituite e le convenzioni sociali… ovviamente in senso buono! Direi che qui nel Salento ho trovato un fiume in piena di talenti e di ispirazione, a cui abbino disciplina e Know how tutti milanesi nel mio lavoro di produttrice di eventi.

CRISTINA BURLONETra la scala di Milano ed il SalentoCRISTINA BURLONE NASCE A MILANO, DOVE ALL’ETÀ DI 11 ANNI DIVENTA UNA “SPINAZIT” DELLA SCUOLA DI BALLO DEL TEATRO ALLA SCALA. SI DIPLOMA NEL ‘94 CON BEATRICE CARBONE, MICK ZENI E ROBERTO BOLLE, ENTRA DA SUBITO NEL CORPO DI BALLO DEL TEATRO ALLA SCALA, LAVORA CON I GRANDI COREOGRAFI OSPITI DELLE PRODUZIONI SCALIGERE.POI SI TRASFERISCE IN FLORIDA USA DOVE STUDIA E LAVORA PER ALCUNI ANNI.QUI IN ITALIA, TENENDO IL SALENTO COME PUNTO DI RIFERIMENTO, LAVORA COME PRODUTTORE DI SPETTACOLI ED EVENTI, ATTIVITÀ CHE LE PERMETTE DI METTERE A FRUTTO TUTTE LE DIVERSE COMPETENZE ACQUISITE.

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Mischiate il giallo e il blu e otterrete il verde. Vivido, ottimista, speranzoso. Anche se la sua terra era parca di prospettive per il futuro, Francesco

sembrava portare in sè il sole del Sud alto nel cielo a scaldare i germogli di una stagione nuova. Un uomo che, per comprendere se stesso e il proprio presente e osare il futuro, si è lasciato incuriosire dalle radici forti e vigorose che hanno

fatto vivere un popolo. Non ricerca erudita e autoreferenziale, spesso sterile, ma desiderio di carpire nelle dinamiche sociali, negli usi e costumi e nella musica, ad essi

legata, quell’estro che spinge oltre il noto e apre al nuovo e crea il bello.E mentre i più si ritrovano a far risuonare vecchie melodie riarrangiate per la piazza, lui

tenta un approccio di alto profilo musicologico ed ermeneutico con lo scopo, dichiarato e perseguito, di comprendere e rendere fruibile l’arte che rende poesia quelle stesse melodie. La

tensione non è alla piazza, ma al senso profondo di quella musica che pizzica, vivifica e guarisce e al suo nesso intimo con la vita di chi l’ha partorita.La musica è un linguaggio universale perché è emozione e l’emozione attraversa il corpo e l’anima, ma come ogni linguaggio vive dei contenuti che veicola. E Francesco, ricercatore attento e accurato, quanto uomo generoso e corretto, si è inoltrato nelle pieghe della musica popolare senza considerarla né puro folklore né moda del momento o occasione di lucro, ma per ciò che veramente è, ieri come oggi: strumento semplice, ma alto ed efficace, per dare voce e colore al cuore e alla vita.

FRANCESCO MARCO ATTANASI, NATO NEL SALENTO A SOLETO IL 6 GIUGNO 1978, È STATO ETNOMUSICOLOGO, MUSICISTA E COMPOSITORE. PERSONAGGIO POLIEDRICO, SI È INTERESSATO OLTRE CHE DI MUSICA ANCHE DI STORIA E DI TRADIZIONI PROPRIE DELLA SUA TERRA D’ORIGINE, ESPRIMENDO IL SUO AMORE PER ESSA NELLA COSTANTE AZIONE DI PROMOZIONE E CONDIVISIONE DELLA CULTURA SALENTINA E PUGLIESE PIÙ VERA E AUTENTICA, SENZA CLAMORE MA IN MODO SEMPLICE E SINCERO, IN OGNI AMBITO IN CUI HA AGITO E IN PARTICOLARE A CREMONA DOVE SI ERA TRASFERITO PER GLI STUDI UNIVERSITARI E PER LAVORO E DOVE FONDA IL GRUPPO ETNO-MUSICALE “SCIACUDDHUZZI”. OLTRE LA PRODUZIONE MUSICALE, DI RILEVANTE IMPORTANZA È IL SUO SCRITTO “LA MUSICA NEL TARANTISMO. LE FONTI STORICHE”, EDITO POSTUMO DA ETS. A LUI, VENUTO A MANCARE IL 20 FEBBRAIO 2005, È STATA INTITOLATA UN’AULA DELL’UNIVERSITÀ DI CREMONA E IL “PREMIO PUGLIA FRANCESCO MARCO ATTANASI”, VOLUTO DALL’ASSOCIAZIONE ONLUS CHE PORTA IL SUO NOME COME RICONOSCIMENTO PER QUANTI COME LUI SI ADOPERANO PER FAR CONOSCERE ED APPREZZARE LA CULTURA DELLE GENTI DI PUGLIA OLTRE I CONFINI REGIONALI E NAZIONALI.

FRANCESCO ATTANASIun pentagramma a coloriDI ANTONIO CATALANO

L’influenza che ha nell’avvenire dell’uomo e di un popolo, la Storia e specificatamente: le memorie di un territorio, la civiltà, gli standard che disciplinavano la vita dei nostri progenitori, è realtà concordemente discussa e frequente. Con convinzione posso dire che l’inconscio collettivo costituisca una ”Musica” necessaria e propedeutica alla conoscenza della nostra società, in virtù della quale diventa anche più facile conoscere noi stessi. “L’Epicentro” in questa combinazione “Racalino” è quel punto della superficie terrestre da cui qualcosa si genera e diffonde. Come quel giorno di fine XV secolo, il più giovane prestante Racalino impugnò le sorti del paese invaso dai Turchi senza belligeranze ma con astuta “Pazzia” e lo liberò. Da tal Epicentro si perpetuò il soprannome, ma non solo, io aggiungo un intelletto folle che elargì quella euforia impensata di operare e disporre. Nelle consuetudini dell’Epicentro Racalino “Meglio improvvisare che sudare”, così concretizzò giornate addietro il concittadino che in occasione della Prima giocata dell’Italia ai Mondiali decise, senza un legame intrinseco di necessità di chiudere un avvicinato di strada. Lo realizzò compiutamente con transenne segnaletiche municipali ai due estremi, portò nel mezzo della carreggiata: un tavolo, due sedie, un vecchio apparecchio televisivo e un’autentica moglie dispensatrice di beni. In tal caso per sole due persone e un percorso di circa 100 mt chiuso al transito a delibera improvvisata e personale.

Quella che oggi guardiamo con sopracciglia inarcate e nobili sguardi lassisti meravigliati, è senz’altro l’espressione diretta seppur del XXI secolo di un richiamo alla Pazzia.Di questa natura non è un’infermità collettiva, ma la capacità di vivere con sciocchezza virtuosa la normalità, le superstizioni, gli abusi, gli autoinganni, tutti compiacenti di questo “Amore”, fatto di fulmini ed estroversie inattese. Forse non c è un altro Epicentro: Politico, sociale, sanitario, educativo più incline del nostro ad una gioconda forma di vita e meno portato ad avvertire le disposizioni civiche e comunitarie. In tanti secoli pochi sono stati gli uomini che hanno dato voce alle molte sfaccettature e articolazioni dell’estemporanea Pazzia Racalina.Sotto ogni rispetto questo articolo è testimonianza di solo uno dei tanti accenni alla consueta follia che ci appartiene. Essenzialmente è un richiamo alla ragione di tutti sull’importanza nel contemporaneo delle nostre memorie, e aggiunge alle Identità locali le peculiarità di“Sani”,“Veri”e di “Buoni Costumi Convulsivi”.Le Pazze Anime locali si presentano senza titoli di Saggezza, professione o maschere mobili, semplicemente così per come li osserviamo.Con straordinarietà, nell’Epicentro Racalino il Folle può bizzarramente sedersi sul trono del Re con la corona di un altro.

EPICENTRO SALENTUOSO DI MARIA CHIARA STEFANI

SALENTUOSI A MILANO

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Il sonoro è unico, inconfondibile. I Mondiali di Calcio del 2010, in corso in Sudafrica, saranno ricordati soprattutto per l’incessante “melodia” delle “vuvuzela”, la classica trombetta da stadio divenuta ormai una sorta di simbolo, di icona del paese africano. Le vuvuzela protagoniste principali della kermesse calcistica, ben più dei vari Kakà, Milito, Rooney, Fernando Torres. I campioni dai quali ci si attendeva magie stentano a brillare, imballati da una situazione meteo poco favorevole o ancora con i postumi della pesante stagione agonistica appena conclusa da smaltire. I segnali che questo Mondiale fosse “maledetto” dal punto di vista dello spettacolo c’erano tutti e si erano manifestati attraverso le notizie poco liete che giungevano dai ritiri di diverse nazionali, con gli infortuni a catena di alcune delle stelle più attese: Pirlo, Drogba, Robben, Rio Ferdinand solo per dirne qualcuno. Ed ecco, allora, che al termine del primo turno solo la Germania sembra essere in buone condizioni e si candida per un ruolo da protagonista. I ragazzi di Loew hanno asfaltato l’Australia all’esordio con un sonoro 4 a 0 lanciando segnali chiari alle altre big: la gioventù tedesca quest’anno vuole migliorare il piazzamento di quattro anni fa, quando giunse terza davanti ai propri connazionali. La delusione maggiore è giunta invece dalla Spagna di Del Bosque, campione d’Europa in carica, battuta uno a zero dalla modesta Svizzera. Vittorie stentate per il Brasile e per l’Argentina di Maradona, solo pareggi per la Francia e l’Inghilterra di Capello, fermata da un errore clamoroso del proprio portiere, ma apparsa comunque poco in palla e con un reparto offensivo poco pungente. Un punto anche per l’Italia Campione del Mondo che contro l’arcigno Paraguay, ha disputato una discreta gara, dimostrando di essere in buone condizioni e rispondendo sul campo alle critiche piovute addosso al CT Marcello Lippi in merito alle convocazioni. In tanti hanno storto il naso al momento della diramazione della lista dei 23: Lippi non ha ceduto e non ha dato ascolto alla critica che richiedeva a gran voce la convocazione di Antonio Cassano. Tra FantAntonio e il CT non corre buon sangue, questo è arcinoto, ma l’ultimo campionato di Cassano è stato eccezionale per continuità e qualità e se realmente un selezionatore deve rispettare i segnali provenienti dalla stagione, allora il talento di Bari Vecchia meritava non solo di far parte dei 23, ma addirittura la maglia da titolare. Magari Lippi avrà ragione, ancora una volta. Ce lo auguriamo tutti. Intanto attendiamo le prossime partite, con fiducia e speranza.

TRA SORPRESE, INFORTUNI E VUVUZELA: IL MONDIALE AFRICANO NON HA NULLA DI SCONTATO

Intanto il Lecce prepara il prossimo torneo di serie A e il nuovo Casarano di Toma programma il ritorno tra i professionisti

A CURA DI CARLO PASCA

LECCEIl calvario della cadetteria è finalmente terminato e i giallorossi sono tornati nella massima serie al termine di una stagione esaltante, condotta per buona parte in vetta della classifica. Serie A doveva essere e serie A è stata. Il Lecce ha vinto con merito il campionato di serie B e dopo aver sciupato due match ball ha chiuso il torneo con un pareggio casalingo, 0 a 0, con il Sassuolo, davanti agli occhi di circa 25mila tifosi che hanno assiepato gli spalti del “Via del Mare”, sfidando il caldo, per realizzare un sogno lungo un anno. I giallorossi hanno disputato un campionato quasi perfetto, nonostante un inizio incerto e qualche passo falso, mostrando a tratti una forza devastante e una rosa qualitativamente superiore alle altre concorrenti. E poi l’importanza del tecnico – manager Gigi De Canio che ha sposato in toto il progetto della società e si è calato nella parte con serietà e dedizione, diventando il leader di questo nuovo Lecce.A gennaio, alcune mosse di mercato, rivelatesi, decisive. Dal Ravenna è arrivato Ferrario, difensore centrale giovane, ma roccioso e già pronto per un posto in prima linea, rinforzando un reparto più volte cambiato in corsa, con avvicendamenti fra Schiavi, Fabiano e Terranova. E’ partito Edinho, mai in sintonia con il calcio italiano, e da Torino, sponda granata, sono giunti il centrocampista Loviso e David Di Michele, vecchio pallino del tecnico giallorosso, e diventato uno dei punti di riferimento di un tridente di lusso, per la serie B, insieme a Marilungo e Corvia. A fine stagione il Lecce ha conquistato l’ottava promozione, e disputerà il quattordicesimo torneo di serie A, il primo dell’era post Mourihno. Lo società inizia a muoversi sul mercato, il primo colpo si chiama Ruben Olivera, fantasista uruguagio con un passato nelle fila della Juventus, della Sampdoria e del Genoa. Vedremo che Lecce sarà. Le premesse sono incoraggianti.

CASARANOSarà ancora serie D. Al termine di una stagione travagliata il Casarano del presidente-sindaco Ivan De Masi si è fermato alla semifinale play off, sconfitto tra le mura amiche dal Forza e Coraggio Benevento. Quello appena concluso è stato un campionato per certi versi assurdo: avvio pessimo, con tante sconfitte e pochissime gioie e rosso azzurri relegati nei bassifondi della classifica nonostante una campagna acquisti da Lega Pro, con l’arrivo di calciatori del calibro di Contino, Palombo, Caracciolo, Serao, Cenciarelli e altri ancora. Mister Bianchetti passa così sul banco degli imputati, rompe con la curva e va avanti da solo, con la società che lo protegge faticosamente, ma ormai il rapporto si è incrinato e non sarà più recuperato. Il Casarano ricomincia a marciare e vittoria dopo vittoria si trova al terzo posto a pochi punti dalla capolista Neapolis. Nel finale di stagione un altro cedimento, ma ormai i play off sono conquistati e tutti si aspettano un Casarano scoppiettante e in formissima. Bonaffini & Co. invece perdono in casa, come detto in precedenza e salutano i sogni di gloria, il ritorno nel calcio professionistico. Ed è immediatamente iniziata la programmazione futura, con la scelta del nuovo tecnico, Antonio Toma, un’istituzione del calcio salentino, già secondo di Antonio Conte a Bari e a Bergamo, e celebre per un gol fantastico realizzato con la maglia del Matino in un campionato di serie D di circa vent’anni fa. ”Ritorno molto volentieri in uno stadio per me familiare” – le prime parole di Toma in eossoazzurro – “come molto familiari sono i colori di questa maglia. Tre mesi fa facevo panchina contro Mourinho, oggi sono qui ad avviare con questa gloriosa e ambiziosa società, guidata da un presidente giovane che mi ha letteralmente sorpreso per intraprendenza e chiarezza di idee, un percorso che ha un programma preciso: divertire i tifosi, offrire uno spettacolo degno che ogni domenica dovrà deliziarli. Devo anche chiedere scusa ad un altro presidente che mi fa fatto la corte per parecchio tempo, ma quando chiama il Casarano non si può rimanere insensibili. Sono rimasto attratto dalla maglia “blaugrana”, dallo spettacolo dei tifosi e da questo gioiello di stadio. Complimenti a questa fantastica società”. Il suo credo è lo spettacolo, il calcio champagne. Il suo schema preferito è il 4-2-4 ma, per sua stessa ammissione, gli esterni di difesa spingono come fossero due ali! Insomma…ci sarà da divertirsi!

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Sembra quasi arrivato il momento di fare il punto della situazione.Legambiente nasce dall’ esigenza di occuparsi del proprio territorio, mantenendo intatta la sua natura, attraverso un lavoro basato sulla cooperazione di singoli individui che partecipano per migliorare la qualità della vita. Guardando nel suo insieme il lavoro svolto, nasce quasi un senso di vertigine, tanti sono i campi e gli intrecci con il sociale che ci hanno visto protagonisti.“Siamo una storia di storie”Storia di persone, territori, amicizie e sentimenti. Lentamente in questi anni siamo entrati nel pensiero delle persone e del paese riuscendo in alcuni casi a raggiungere importanti obiettivi. La nostra ricetta è fatta di pochi ingredienti essenziali :elaborare, analizzare e risolvere scientificamente i problemi ; smuovere l’immaginario collettivo, comunicare e cercare alleanze per stare con i piedi saldamente piantati nel territorio, sempre con l’intento di promuovere a determinare il cambiamento.La forte presenza sul territorio Salentino di Legambiente, ha creato una rete di circoli locali, che operando sinergicamente attribuiscono il cosiddetto valore aggiunto.Tutto questo è stato possibile grazie all’ impegno costante di Sebastiano Venneri (vicepresidente nazionale di Legambiente) Francesco Tarantini (presidente regionale) e Maurizio Manna (responsabile provinciale aree protette). Grazie a loro un importante obiettivo raggiunto è stato quello dell’ l’istituzione delle aree protette in Puglia che ad oggi costituiscono una ragnatela eterogenea di ecosistemi. All’interno di esse sono state proposte una miriade di iniziative le quali hanno portato cittadini e turisti

a percepire una realtà diversa caratterizzata in primo piano dall’ educazione e sostenibilità ambientale. Legambiente circolo di Nardò da tempo attua una serie di campagne nazionali quali: “puliamo il mondo” “spiagge e fondali puliti” “non scherzare col fuoco” “disimballiamoci” ed inoltre valuta, come punto fondamentale, la promozione di una cultura ecologica rivolta ai ragazzi delle scuole elementari e medie.Un importante impegno è quello legato alle attività che il circolo ha effettuato nel Parco Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano, insediandosi con dei punti informativi, i quali avevano il preciso scopo di promuovere le buone pratiche ambientali all’ interno di quest’area parco.Un altro punto di forza è l’ approvazione da parte del Comitato Stato-Regioni dell’ ampliamento dell’ Area Marina Protetta.Un ulteriore impegno è quello per la lotta contro il nucleare ,tornato alla ribalta dopo circa 20 anni di assenza;argomento questo che tocca il territorio Salentino e smuove anche gli animi più apatici.Anche per il 2010 Nardò ha ricevuto le 5 vele massimo riconoscimento rappresentato per l’eccellenza dell’ offerta turistica balneare pubblicato sulla Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano.C’è ancora tanto da lavorare, molti sono i problemi da affrontare come, risparmio energetico, energie rinnovabili, rifiuti, per poter portare il paese ad un livello di vivibilità superiore,nel rispetto dell’ambiente e delle regole.Facciamo appello ad ogni cittadino salentino e alle sue organizzazioni sociali di agire in maniera sinergica integrata e condivisa per migliorare la qualità della propria vita.

DI MIMMO GIANNUZZI

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