Sala del Circolo Unione, Teatro Petruzzelli Dal 01/04/2016 ... · sottoscrizione della carta...

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Sala del Circolo Unione, Teatro Petruzzelli Dal 01/04/2016 Al 01/04/2016 Ore 20:30 facebook.com Redazione

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Sala del Circolo Unione, Teatro Petruzzelli

Dal 01/04/2016 Al 01/04/2016 Ore 20:30

facebook.com

Redazione

Sfilata di moda? Si, ma Al Circolo Unione di Bari, una serata fashion di raccolta fondi per sostenere il servizio di psicooncologia per le pazienti con tumore ovarico

31 marzo 2016 - Da redazione

Il 1 aprile alle 20:30 la moda incontra la solidarietà nella serata organizzata da Acto Bari il Tumore Ovarico, che lancia così ule pazienti dell’ambulatorio di Ginecologia Oncologica del Policlinico di Bari.

Gli abiti del negozio Rougenoir (Via Dante, 114 Circolo Unione – Teatro Petruzzelli (Via XXIV maggio 7), indossati da modelle professioniste e non. A sfilare saranno infatti anche ex-pazienti o familiari di pazienti di tumore dell’ovaio o del seno.

Oltre a Rougenoir, contribuiranno alla serata a titolo gratuito anche gli esperti di hair and makeup, rispettivamente Mimì Colonna e Essence SPA, il fotografo Roberto Laruccia e Gianmarco Colayemma per luci e suoni, tutti professionisti che presteranno la loro opera gratuitsostegno ad Acto Bari.

“Ringrazio fin da ora chi ci ha sostenuto nell’organizzazione e chi interverrà offrendoci il suo supporto” afferma Adele Leone, presidente della Associazione barese servizio essenziale per le pazienti colpite da questo temibile tumore.”

Al termine della sfilata, un cocktail attenderà tutti i partecipanti.

Per ulteriori informazioni:

ACTO BARI – Adele Leone, cell. 335 6326968

Sfilata di moda? Si, ma solidale Al Circolo Unione di Bari, una serata fashion di raccolta fondi per sostenere il servizio di psicooncologia per le pazienti con tumore ovarico

Il 1 aprile alle 20:30 la moda incontra la solidarietà nella serata organizzata da Acto Bari il Tumore Ovarico, che lancia così una raccolta fondi da devolvere al servizio di supporto psicologico per le pazienti dell’ambulatorio di Ginecologia Oncologica del Policlinico di Bari.

Gli abiti del negozio Rougenoir (Via Dante, 114 – www.rougenoirbags.com) coloreranno la Sala del Teatro Petruzzelli (Via XXIV maggio 7), indossati da modelle professioniste e non. A

pazienti o familiari di pazienti di tumore dell’ovaio o del seno.

contribuiranno alla serata a titolo gratuito anche gli esperti di hair and makeup, rispettivamente Mimì Colonna e Essence SPA, il fotografo Roberto Laruccia e Gianmarco Colayemma per luci e suoni, tutti professionisti che presteranno la loro opera gratuitamente per testimoniare il proprio

“Ringrazio fin da ora chi ci ha sostenuto nell’organizzazione e chi interverrà offrendoci il suo supporto” afferma Adele Leone, presidente della Associazione barese – “solo unendo le forze riuscirservizio essenziale per le pazienti colpite da questo temibile tumore.”

Al termine della sfilata, un cocktail attenderà tutti i partecipanti.

Adele Leone, cell. 335 6326968 – [email protected]

Al Circolo Unione di Bari, una serata fashion di raccolta fondi per sostenere il servizio di

Il 1 aprile alle 20:30 la moda incontra la solidarietà nella serata organizzata da Acto Bari – Alleanza contro na raccolta fondi da devolvere al servizio di supporto psicologico per

) coloreranno la Sala del Teatro Petruzzelli (Via XXIV maggio 7), indossati da modelle professioniste e non. A

pazienti o familiari di pazienti di tumore dell’ovaio o del seno.

contribuiranno alla serata a titolo gratuito anche gli esperti di hair and makeup, rispettivamente Mimì Colonna e Essence SPA, il fotografo Roberto Laruccia e Gianmarco Colayemma per

amente per testimoniare il proprio

“Ringrazio fin da ora chi ci ha sostenuto nell’organizzazione e chi interverrà offrendoci il suo supporto” – “solo unendo le forze riusciremo a attivare un

'Una sfilata per la vita': l'associazione Acto Bari organizza una serata all'insegna della solidarietà Al Circolo Unione di Bari in programma una raccolta fondi per sostenere il servizio di psicooncologia per le pazienti di tumore ovarico

Pubblicato in Salute il 31/03/2016 da Redazione

Il 1 aprile alle 20.30 la moda incontra la solidarietà nella serata organizzata da Acto Bari - Alleanza contro il Tumore Ovarico, che lancia così una raccolta fondi da devolvere al servizio di supporto psicologico per le pazienti dell’ambulatorio di Ginecologia Oncologica del Policlinico di Bari.

Gli abiti del negozio Rougenoir coloreranno la Sala del Circolo Unione - Teatro Petruzzelli (Via XXIV maggio 7), indossati da modelle professioniste e non. A sfilare saranno infatti anche ex-pazienti o familiari di pazienti di tumore dell’ovaio o del seno.

Oltre a Rougenoir, contribuiranno alla serata a titolo gratuito anche gli esperti di hair and makeup, rispettivamente Mimì Colonna e Essence SPA, il fotografo Roberto Laruccia e Gianmarco Colayemma per luci e suoni, tutti professionisti che presteranno la loro opera gratuitamente per testimoniare il proprio sostegno ad Acto Bari.

“Ringrazio fin da ora chi ci ha sostenuto nell’organizzazione e chi interverrà offrendoci il suo supporto – afferma Adele Leone, presidente della Associazione barese – solo unendo le forze riusciremo a attivare un servizio essenziale per le pazienti colpite da questo temibile tumore.”

Al termine della sfilata, un cocktail attenderà tutti i partecipanti.

Acto barisfilataRougenoirBariPugliailikepuglia Bari

AIDO cassano © cn

Cassano - giovedì 31 marzo 2016 Cultura

AIDO

Oggi “Il dono del sangue cordonale: donare èvita”Oggi 31 Marzo 2016 alle ore 17.30 il gruppo comunale A.I.D.O. di Cassano delle Murge (Ba)

organizza il convegno "Il dono del sangue cordonale: donare è vita"

di REDAZIONE

Giovedì 31 Marzo 2016 alle ore 17.30 il gruppo comunale

A.I.D.O. di Cassano delle Murge (Ba) organizza il convegno "Il

dono del sangue cordonale: donare è vita", nell'ambito

dell'iniziativa "Tante Volte Donna" in collaborazione con Vespa

Club di Cassano delle Murge, No more-Difesa Donna,

Associazione Amici della Biblioteca, Murgia Enjoy. Patrocinato

dal comune di Cassano delle Murge, il convegno si terrà presso

la Sala Consiliare.

Interverranno il Sindaco di Cassano delle Murge Ins. Vito

Domenico Lionetti, l'Assessore ai Servizi Sociali dott.ssa

Vincenza Battista, il dott. Michele Santodirocco Medical Director

Banca Cordonale Regione Puglia, l'ostetrica dott.ssa Caterina

Casalino, la Presidente Provinciale A.I.D.O. Gianna Pascali e

l'artista Luisa Valenzano che esporrà e illustrerà l'opera pittorica

"Parte di me". Modererà il convegno il Presidente del gruppo

comunale A.I.D.O. Cassano delle Murge Anna Maria Masiello.

Nella stessa occasione sarà possibile iscriversi all'associazione

A.I.D.O. esprimendo la propria volontà alla donazione degli

organi.

Al termine della serata si esibiranno i ballerini, diretti dalla Maestra Maria Carmela Santarsiero, della scuola "Cento

Passi di Danza" per donare ai presenti un momento gioioso.

Cassano: Oggi “Il dono del sangue cordonale: donare è vita” http://www.cassanolive.it/news/Cultura/418482/news.aspx

Donazione organi © n.c.

Molfetta - giovedì 31 marzo 2016 Attualità

Incontri con le scuole, convegni, iniziative pubbliche

La missione dell’Aido: una sfida che continuaConosciamo la sede molfettese dell'Associazione italiana per la donazione di organi

di VALERIA BELLIFEMINE

Accettano volontariamente di donare i propri organi, tessuti e

cellule in caso di morte. Sono le persone che compongono

l’Aido, Associazione italiana per la donazione di organi, capace

di ottenere nel corso della storia la sua onorificenza: medaglia

d'oro al merito della sanità pubblica.

Essa ha la propria sede a Molfetta con presidente Michele

Gadaleta e il vicepresidente Giacomo Amato che, aiutati da

collaboratori di ogni età, cercano di compiere piccoli passi per la

sensibilizzazione alla donazione di organi.

Si è mossa già il 24 maggio scorso con l’organizzazione di un convegno sul trapianto renale pediatrico e si

mobiliterà a giugno con una nuova conferenza al Garden con la collaborazione del Rotary di Molfetta.

Emblematico è stato il giro delle scuole che l’associazione ha organizzato. Alcune, come l’Itgct Salvemini, il liceo

socio-psico-pedagogico di Molfetta, hanno subito dato risposta. A queste l’associazione ha mostrato il video La vita

attesa esplicativo per l’argomento e che ha destato l’attenzione e l’interesse dei più giovani. Nella prima settimana

di aprile si recheranno presso l’Ipsiam "A. Vespucci”.

Ma i componenti dell’Aido continueranno a muoversi sia nell’ambito scolastico che in progetti sociali. Pianificano

biciclettate, visite guidate nel centro storico e per le torri limitrofe al territorio urbano molfettese col fine di rendere

reattivi gli abitanti più giovani e non, che forse ignorano non solo la parola trapianto ma anche il grande aiuto che

esso concede. È necessario che tutti conoscano le conseguenze inerenti il prelievo degli organi; poi ciascuno

deciderà secondo la propria coscienza.

“C’è una norma di legge, la n. 91/1999 - dichiara il presidente Michele Gadaleta - che prevede che in fase di

sottoscrizione della carta d’identità si possa e si debba esprimere la volontà in merito alla propria futura ed

eventuale o meno donazione di organi”.

È necessario che il personale comunale sia preparato a questo tipo di discorso e affiancato nell’operato dai membri

dell’Aido che avranno il compito almeno di rendere consapevole il singolo cittadino dell’importanza che ha nella

sopravvivenza di un altro essere umano.

Molfetta: La missione dell’Aido: una sfida che continua http://www.molfettalive.it/news/Attualita/419063/news.aspx

Giovedì 31 marzo 2016XIV I M U RG I A

GRAVINA IN ATTESA DELLA FINE DEI LAVORI DELL’EX CONVENTO SANTA SOFIA SI RIMEDIA CON LE OFFICINE CULTURALI

GRAVINA Il palazzo della fondazione Pomarici Santomasia sinistra l’aula destinata alla ricerca che attualmenteospita studenti universitari insieme ai ragazzi delle scuolesuperiori

ONOFRIO BRUNO

l A LTA M U R A . Prevenzione del rischio. AdAltamura aumenta la dotazione di defibril-latori semiautomatici, messi a disposizione diparrocchie ed altri luoghi pubblici. Un ap-parecchio sarà donato in memoria di LuigiLadisi, giovane medico appena laureato, stron-cato all’età di 25 anni a gennaio durante unapartita di calcetto.

In suo nome è nata l’associazione «Oltre ognilimiti» che si presenta alla città alle ore 18.30,presso la Sala «Tommaso Fiore» del Gal Terredi Murgia (ex Monastero del soccorso). Hal’obiettivo di continuare a percorrere la stradatracciata dal giovane, fino alla realizzazionedegli obiettivi. Dopo i saluti del sindaco Gia-cinto Forte, interverranno Marco Gesualdo eCarlo Menzulli (rappresentanti dell’associa -zione), Leonardo Denora (docente del LiceoClassico “Ca gnazzi”), il presidente della Scuo-la di Medicina di Bari Loreto Gesualdo, Gio-vanni Laterza (Coach ASD Libertas BasketAltamura), Nicola Disabato (AIDO Altamura),Andrea Ricci (“Amici del cuore” di Bitonto),

Giovanni Mastrandrea (anestetista rianima-tore), Lidia Scarabaggio (“M i s e r i c o rd i a ” diBitritto).

Durante la conferenza sarà donato alla co-munità un defibrillatore, acquistato dagli“Amici del Cuore” di Bitonto, e saranno espo-ste le tecniche base (teoriche e pratiche) diprimo soccorso. Domenica, inoltre, alle 14.30

ALTAMURA UN ALTRO APPARECCHIO SARÀ DONATO IN MEMORIA DI LUIGI LADISI, MEDICO 25ENNE, MORTO DURANTE UNA PARTITA DI CALCETTO

l G R AV I N A . Parola d’ordine: movimento ritmico per dareanima, energia e forma a persone e luoghi. Batte forte il cuoregravinese nel «Barcellona Dance Award 2016», la tournée di ballodisputatasi qualche giorno fa i cui tratti principali sono laspiccata vocazione teatrale e il coinvolgimento di gruppi e scuoledi danza provenienti da tutto il mondo.

200 coreografie, 740 ballerini, 35trofei e 15 Nazioni. Questi i numerida capogiro del concorso interna-zionale organizzato nei migliori tea-tri del capoluogo della Catalogna.

A rappresentare l’Italia nella se-rata finale è stata l’Accademia Ara-besque Movie Dance di Gravina gui-data da Lucia Carulli. «Non pote-vamo tornarcene a mani vuote»commentano orgogliose dalla scuoladi ballo cittadina. E infatti i rico-noscimenti elargiti dalla giuria com-posta da membri della Dance Grand

Prix Academy Association, parlano chiaro. «1° posto pedagogia; 1°posto music for dance; 1° posto musical; 2° posto contemporaneo;2° posto modern. Le nostre coreografie tornano vincenti come inostri ballerini e cantanti. Una squadra... un gruppo... un team...u n’unica cosa... una sola anima!», sfoggiano con piglio sicurodalla scuola, soddisfatti dell’impegno dei giovanissimi allievi.Loro che faranno fatica a dimenticare una delle esperienze piùcariche di emozione della loro vita.

[ ma dim.]

MARINA DIMATTIA

l G R AV I N A . AAA cercasi aula studio. Per-ché la sala lettura all’interno della Fonda-zione «Pomarici Santomasi» destinata più chealtro alle attività di ricerca, ha fatto boom diragazzi in preda allo studio feroce. E da qual-che settimana quella stanza condivisa è di-ventata troppo piccola per ospitare tutti, stu-denti e «ricercatori»; loro che sembrano averpreso le distanze dagli standard digitali delmondo esterno. Da una parte, la spasmodicaricerca di concentrazione dei primi, studentidelle più svariate facoltà universitarie o alun-ni delle scuole superiori cittadine; dall’altra,l’inevitabile distrazione procurata dai secon-di che, accompagnati e supportati dal per-sonale dell’ente morale, in quella stessa stan-za attingono dall’archivio librario.

A dare fiato al disagio sono stati alcunidegli assidui frequentatori della Fondazione,a quanto pare uno dei pochissimi luoghi diritrovo silenzioso in città. Tanto che MinoMatera, componente del coordinamento Pd diGravina, anche sollecitato dai suoi colleghi distudio, si è fatto portavoce di una richiestamista a proposta, inviando qualche giorno fauna lettera direttamente al Presidente dell’en -te morale, Mario Burdi.

«La città in cui viviamo purtroppo languedi uno spazio funzionale all’incontro e allasocializzazione dei ragazzi- esordisce il 28en-ne gravinese nella missiva- Questo, capiscobene, alle volte crea grossi disagi alla normalefunzionalità delle attività di biblioteca dellaFondazione. Lei stesso, convocando appositaassemblea, ha avuto la sensibilità di far no-tare ai ragazzi che affollano la sala letturaogni giorno, come questa presenza alle voltepossa risultare ingombrante e quindi rap-presentare un problema per chi lavora e perchi ha bisogno di uno spazio per le attività diricerca. È importante rilevare che il disagioche la presenza di tanti giovani può creare alleattività della Fondazione è lo stesso che su-biamo noi giovani a causa della mancanza dispazi di incontro nella città», continua Ma-tera, convinto che l’ente possa licenziare unasoluzione fattibile e tempestiva.

«In attesa della fine dei lavori che riguar-dano l’ex convento Santa Sofia, luogo chestando ai progetti di questa amministrazionesarà adibito a polo culturale della città, po-tremmo dotare la comunità studentesca diuno spazio provvisorio da adibire univoca-

mente a sala studio», aggiunge Matera. E ilsuggerimento è a chilometro zero: Chiedere lacollaborazione ai responsabili delle OfficineCulturali, «lasciando libera la sala letturadella Fondazione che così tornerebbe ad es-sere dedicata alle sole attività di ricerca elettura», congeda il ragazzo. Massima dispo-nibilità dalle parti di Burdi. «L’idea è quella diincontrare Matera e i suoi colleghi e definirela soluzione più opportuna. Comunque siamotutti d’accordo sul fatto che serve un’alter -nativa alla sala lettura», non ha dubbi ilPresidente della Fondazione. E ora dalla di-sponibilità ai fatti il passo deve essere breve.Non fosse altro perché a chiederlo è quellostuolo di studenti in cerca di ospitalità.

SANTERAMO MOLTI I GRUPPI ARRIVATI DAL CENTRO SUD, MA LE PRENOTAZIONI SOTTOLINEANO L’INTERESSE DI TUTT’I TA L I A

Una Pasqua da tutto esauritoL’«effetto Matera» continua a trainare. Buono il bilancio di alberghi e ristora n t i

ANNA LARATO

l SANTERAMO IN COLLE. Bilan -cio complessivamente positivo per ilturismo quello del weekend di Pa-squa. Anche «Circuito Ospitalità eSoggiorno a Santeramo» ha regi-strato il suo tutto esaurito.

«Grazie a tutti coloro che hannoscelto di passare le loro vacanze diPasqua con noi. Tantissime le pre-notazioni per due pernottamenti conpacchetto abbinato – spiega PaoloSilletti presidente Circuito OspitaliàSanteramo - L’effetto “M at e r a ” sulterritorio si fa sentire eccome e cioffre l’occasione di far visitare anchela nostra città e i vicini parchi.Quello dell’Alta Murgia e quello del-la Murgia Materana con le sue chieserupestri oltre alla foresta di Mer-cadante autentici valori aggiunti.Per l’esordio stagionale abbiamopuntato sulla buona tavola, sportt re k k i n g, ciclovie ed eventi. Moltigruppi sono arrivati dal centro sud eper il 25 aprile ne aspettiamo altri dalnord». L’unione fa la forza. Questo ilmotto di Aigo Confesercenti Terra di

Bari che annovera tra i suoi associatile più rinomate strutture ricettivedel territorio. Pasqua è stata la con-ferma del lavoro di gruppo svolto neimesi scorsi. Enza Rella , presidenteAigo provinciale: «Abbiamo avuto lestrutture associate conil tutto esaurito, siamosoddisfatti ed abbiamosoddisfatto le esigenzedegli ospiti offrendo an-che più di quello che siaspettavano; le nostrestrutture hanno rag-giunto un livello qua-litativo molto alto e pro-fessionalmente sonopronti a sfidare qual-siasi situazione. Le at-tività di promozionesvolte al Buy Puglia ed in ultimo allaBorsa Mediterranea del Turismo aNapoli hanno contribuito al suc-cesso. L’intuizione di stringere ac-cordi di partenariato con la Città diMatera ha portato tanti turisti daMatera nelle nostre città baresi. No-tevole è stata l’affluenza di turisti chehanno visitato le nostre città e che

hanno apprezzato la nostra acco-glienza, le nostre bellezze naturali,enogastronomiche e il nostro pa-trimonio culturale. Tutto questo èeconomia a 360 gradi, sono staticoinvolti non solo le strutture ri-

cettive, ma anche gui-de turistiche, artigia-nI, commercianti. È inquesta direzione chevogliamo continuare eper questo partecipe-remo a Ecotour 2016 aTortoreto nei prossimigiorni e non ci faremosfuggire nessuna occa-sione per la promozio-ne della Terra di Bari.Grazie all’at t e n z i o n eche i media ci riser-

vano i nostri messaggi raggiungonomolte persone anche all’estero, que-sta è la collaborazione che coltiviamoper la valorizzazione del nostro ter-ritorio e delle nostre eccellenze, tuttivolenti o nolenti siamo coinvolti equindi è necessario che questo finediventi sempre più comune e con-d iv i s o » .

Troppi studenti per una sola aulaurge una nuova sede accoglienteLa sala lettura della fondazione Pomarici Santomasi non ce la fa più

Prevenzione, aumentano i defibrillatoria disposizione di parrocchie e luoghi pubblici

A LTA M U R A Una panoramica dall’alto

presso il centro sportivo “Pellegrino Sport” siterrà un torneo di calcio a 5 fra diverses q u a d re.

Dal dolore la speranza. Altrettanto è statofatto dall’associazione “Noi siamo Domi” ch eha raccolto dei fondi, con la partita del cuoreche si è tenuta lo scorso 5 marzo nella giornata“Io non dimentico” per ricordare DomenicoMartimucci, vittima della criminalità in unattentato che avvenne un anno fa. L’asso -ciazione e la Confcommercio, con la colla-borazione di esperti e di aziende specializzate,donerà alla città delle apparecchiature sal-vav i t a .

L’amore non si somma, si moltiplica. Ed èquesto anche lo scopo dell’associazione “Amicidel cuore” di Altamura che negli ultimi mesiha tenuto a “b at t e s i m o ” diversi defibrillatorinelle parrocchia di Altamura, ultime quelle diSan Sepolcro e del Santissimo Rosario.

Una sensibilizzazione che sta sedimentandoe dando frutti. In prima linea è il mondodell’associazionismo, ormai insostituibile pervalenza sociale, per presenza e contributocostr uttivo.

GRAVINA TRE PRIMI POSTI E UN SECONDO POSTO

Medagliere pieno di successiper i ballerini in garaal «Barcellona dance award»

G R AV I N A La squadraSANTERAMO «Casette»

Cm_Oriana
Evidenziato

Il presidente Michele Emiliano (foto

Saverio De Giglio)

“Sono particolarmente contento ed

emozionato perché l’autismo è stata una delle

prime grandi questioni delle quali mi sono

occupato nella mia funzione di presidente

della Regione. Oggi dopo un lungo e proficuo

lavoro di collaborazione e condivisione tra gli

uffici regionali, le associazioni dedicate dei

familiari e il Tavolo regionale per l’Autismo

(ultima convocazione per il via definitivo al

regolamento il 18 marzo scorso ndr), presentiamo questo importante risultato.

Un risultato per il quale vorrei davvero ringraziare tutti coloro che sono stati

attori proficui di questo percorso. Questo regolamento rappresenta il punto di

equilibrio attuale, passibile naturalmente di modifiche nel tempo, ed è un

grandissimo passo in avanti nella gestione dell’autismo”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano presentando questa

mattina in conferenza stampa il Regolamento regionale (approvato in Giunta nel

pomeriggio di ieri) “Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i

disturbi dello spettro autistico. requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici.

Fabbisogno”. Con il Regolamento regionale si vuole dare completa attuazione

alle Linee guida regionali per l’Autismo ed alla Legge nazionale n. 134/20115,

definendo nel dettaglio i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici, nonché il

fabbisogno, in termini di servizi e di prestazioni, della rete assistenziale

territoriale, sanitaria e sociosanitaria per gli ASD. La Regione Puglia è dunque

tra le prime regioni italiane ad aver dato attuazione alla legge nazionale 18

agosto 2015, n.134 “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle

persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) e di assistenza alle famiglie”.

Lavorare e produrre atti amministrativi per predisporre una rete di Servizi per le

persone autistiche di qualsiasi età è stato uno dei primi impegni presi dal

presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Servizi non solo per l’età

evolutiva, ma anche per gli adulti, poiché l’autismo è una patologia che nella

stragrande maggioranza dei casi dura tutta la vita. Ha una diagnosi complessa

e necessita dell’applicazione di protocolli diagnostici specifici da parte di

professionisti esperti nel settore perché è ancora più complessa la terapia, che,

specie in età prescolare e nei casi più gravi, deve essere intensiva, all’interno

sempre e comunque di un approccio multimodale e individualizzato sulla singola

persona autistica.

Fondamentali per il Presidente, e per l’elaborazione del Regolamento regionale,

sono stati anche altri due concetti: l’appropriatezza degli interventi e la messa a

disposizione universalistica degli stessi perché l’accesso alle cure deve essere

garantito in modo solidaristico a tutti coloro che ne hanno bisogno.

“Noi cominceremo a lavorare sin da subito e in modo determinato

nell’organizzare il sistema definito dalla delibera approvata – ha sottolineato

Emiliano – Partiamo subito, in modo da non perdere più tempo. Più che arrivare

prima, è fondamentale arrivare al risultato. Questo regolamento ci consente di

camminare insieme”.

“II mio plauso – ha concluso Emiliano – va anche al Governo che attraverso il

Ministro Beatrice Lorenzin ha finalmente stanziato risorse su questa vicenda così

delicata (nei nuovi Lea sono stati stanziati 50 milioni, di cui circa 3,5 alla Puglia,

anche se occorre capire se sono soldi aggiunti o vincolati ndr) che insieme alle

risorse previsti dalla Regione, 18 milioni per un triennio, possono dare un

conforto alle famiglie per agevolare il percorso di assistenza socio sanitaria.

Devo sottolineare anche l’efficienza e l’attenzione del Ministro nei confronti di

tutte le regioni,”.

Per Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia,

questo “è un percorso costruito veramente intorno alle esigenze del paziente, un

percorso costruito attraverso un ascolto inedito delle famiglie e delle

associazioni, che sono i veri attori che vivono quotidianamente questa tematica”.

Tra i principi fondamentali del regolamento e della Rete, sottolineati dal

Direttore del dipartimento, ci sono, oltre all’ascolto, i concetti della

“personalizzazione dell’approccio diagnostico e terapeutico (con disturbi

individuali e specifici), il concetto di continuità tra vita e clinica, tra scuola e vita,

tra famiglia e contesto, ma anche tra età anagrafica e il concetto di integrazione

interorganizzativa, interistituzionale e multidisciplinare”.

A regime la Rete costerà circa dai 5 agli 8 milioni all’anno.

“Questo investimento lo abbiamo fatto – ha concluso Gorgoni – con la

convinzione che qualunque sia la cifra investita ora, probabilmente sarà una

cifra sia sottostimata. Sabato 2 aprile è la giornata mondiale della

consapevolezza dell’Autismo, l’investimento lo abbiamo fatto anche perchè

siamo pienamente consapevoli che la problematica è stata fin troppo poco presa

in carico dalla sanità pubblica. Il mio augurio è che questo sia un punto di

parteza. Non perdiamoci di vista perché il più è ancora da fare”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere regionale Filippo

Caracciolo (“la Regione ha dato una risposta immediata, ecco perché questo è

un inizio forte, siamo sempre disponibili a lavorare sul territorio con le

associazioni”), il consigliere regionale Saverio Congedo, (“occorre camminare

insieme su questa materia molto delicata, camminare insieme per andare molto

lontano”), i dirigenti degli uffici regionali, Marisa De Palma e Giovanna Labate e

Paola Povero dell’Ares.

Il 2 aprile l'iniziativa per promuovere la conoscenza dell'autismo e la solidarietànei confronti dei bambini e delle persone che ne sono affette. In programmaanche incontri e convegni sul tema

Redazione

Bari, 01 aprile 2016

urp comune.bari.it

"Autismo, un problema da risolvere", domani la conferenza stampa aPalazzo di CittàPubblicato il 31 Marzo 2016

Il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, istituita dalle Nazioni Unite nel 2007.

Domani, venerdì 1 aprile, alle ore 10.30, nella sala giunta di Palazzo di Città, si terrà la conferenza stampa "Autismo, un

problema da risolvere", nel corso della quale la presidente della commissione consiliare Pari opportunità Alessandra

Anaclerio e il presidente dell'associazione nazionale Genitori soggetti autistici Mario Chimenti illustreranno una serie di

proposte tese a promuovere la ricerca e il miglioramento dei servizi e a contrastare la discriminazione e l'isolamento di

cui ancora sono vittime le persone autistiche e i loro familiari.

Giovedì 31 marzo 2016 LETTERE E COMMENTI I IX

Rifiuti, detti e contraddettiC

ome volevasi dimostrare non ci èstato notificato per il Consiglio Co-munale di domani a Trani il puntoall'ordine del giorno sulla eventuale

ricapitalizzazione di Amiu.Stante la gravità della situazione in cui ver-

sa la Società ci saremmo aspettati maggiorecelerità, competenza etrasparenza. Ma comeal solito nulla di tuttoquesto è accaduto. Nel-l'attesa che il prodigio sicompia, vorrei segnala-vi questa importante de-libera dell'Oga del 9 di-cembre 2015, la numero18. Alla riunione è pre-sente sia il Sindaco Bot-taro che l'Amministra-tore Unico di Amiu Ing. Guadagnuolo.Amiu,attraverso una diffida ad Oga, chiede che levengano stanziate le somme per la post ge-stione del 1° e del 2° lotto della discarica.

E qui cominciano le stranezze.Il Sindaco diAndria Giorgino "comunica che le risorse fi-nanziarie riferite al primo lotto della disca-rica ammontano a 15 milioni di euro e quellerelative al secondo lotto ammontano a 12 mi-

lioni di Euro e che in virtù di una sentenzadel Comune di Bisceglie contro Amiu i fondiper il finanziamento dei citati lotti debbanoessere trasferiti al Consorzio Ato".

Ci chiediamo: Il Sindaco Giorgino da doveprende evidenza della certezza di queste som-me? Perchè i soldi devono essere trasferiti al-

l'Ato? Sono stati trasfe-riti? Che fine devono fa-re?A pagina 4 però, nellepremesse che sono parteintegrante della Delibe-ra, leggiamo: "Ritenutodover respingere la dif-fida avanzata dalla So-cietà Amiu Spa ed ognipresunto addebito di re-sponsabilità per manca-ti adempimenti e deci-

sioni dell'Oga, essendo ogni adempimento re-lativo alla chiusura e gestione operativa suc-cessiva alla chiusura della discarica discipli-nata espressamente dalla legge e dai provve-dimenti autorizzativi rilasciati alla società ingestione, essendo le somme relative al fondogià in titolarità e disponibilità della società,ed avendo, peraltro, l'oga già dettato precisedirettive per l'utilizzo delle stesse".

Da questo assunto ci par di capire che in-vece le somme per la post gestione sarebberogià a disposizione di Amiu.E allora chi men-te? Oga o Amiu?Altra cosa gravissima è cheOga afferma che Amiu non ha mai presentatoun progetto di chiusura e post gestione delladiscarica, e ciò era stato intimato ad Amiu giànel maggio del 2015.Potete verificare voi stessil'atteggiamento del Sindaco Bottaro: prima di-fende la diffida di Amiu con cui chiedeva isoldi all'Oga e poi approva, all'unanimità congli altri Sindaci, di respingere la medesimadiffida.Che atteggiamento è mai questo?Il Sin-daco con il suo voto che va contro la diffida diAmiu di fatto sfiducia Guadagnuolo. Ed al-lora, in uno scenario complicatissimo comequello che stiamo vivendo, questa delibera de-nota una serie di atteggiamenti politici schi-z o f re n i c i .

Mentre tutto tace e noi aspettiamo di ve-dere quali saranno le scelte politiche dell'am-ministrazione, vi offriamo questo spunto diriflessione. Domandatevi in che mani siete fi-niti. Secondo voi saranno in grado di risol-vere il disastro ambientale in corso in disca-rica e la grave crisi finanziaria di Amiu? Noitemiamo di no.

* portavoce M5S Consiglio Comunale Trani

ANTONELLA PAPAGNI *

Ricerca, una chiusura tira l’altraP

rima il Centro ricerche Bonomo di Andria, ora laCantina sperimentale di Barletta. La ricerca scien-tifica nel settore agroalimentare, peraltro vitaleper l’economia della Sesta Provincia e dell’intera

Puglia, viene nuovamente messa a rischio.Ho chiesto al presidente della IV commissione del Con-

siglio regionale, Donato Pentassuglia, un’audizione per co-noscere le motivazioni dell’imminente chiusura della Can-tina sperimentale la cui istituzione risale al 1879 con de-creto ministeriale e si occupa di ricerca nel settore vi-t iv i n i c o l o.

Nella richiesta chiedo che vengano convocati, urgente-mente, il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella; il direttoredell’Unità di ricerca di Turi, Donato Antonacci; l’a s s e s s o reregionale alle Risorse aagroalimentari, Leonardo Di Gioia;rappresentanti della Soprintendenza archeologica della Pu-glia e del Ministero delle Politiche agricole.

Da quando è stata fondata la Cantina sperimentale diBarletta si è distinta per l’efficienza e i risultati, che nehanno fatto un’indiscutibile punta di eccellenza del nostroter ritorio”. Già nel 1968 la regia Cantina sperimentale diBarletta confluì come sezione operativa periferica di Bar-

letta nell’Istituto sperimentale per l’enologia. Mentre nel1999 fu prevista l’istituzione del Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura (Cra) nel quale confluironotutti gli istituti sperimentali; mentre nel 2007, con la ri-strutturazione del Cra, quella di Barletta cessò di esisterecome struttura autonoma in seguito all’annessione, qualeCantina sperimentale, all’Unità di Ricerca per l’uva datavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo diTuri.

Ebbene, oggi si è deciso di cancellarla definitivamente:una cosa gravissima, per la quale oggi chiediamo contoinnanzitutto al Ministero. Che si tratti di spending review odi presunta scarsa attività, non riteniamo ci siano i motiviper cancellare un’istituzione storica per la ricerca. Tral’altro non va trascurato il fatto che l’Istituto sperimentaleospita più di 5mila volumi che riguardano la storia dellaviticoltura e quadri di De Stefano, allievo di De Nittis.Quindi laddove fosse prevista la disattivazione del centro diricerca si potrebbe ipotizzare – conclude - la riconversionedel sito in centro culturale per lo studio della viticoltura edei vitigni autoctoni pugliesi.

* consigliere regionale del Partito democratico

RUGGIERO MENNEA *

Ecco la rete per l’autismoA

pprovato nella seduta odierna della giun-ta regionale pugliese il regolamento re-gionale ‘Rete assistenziale territoriale sa-nitaria e sociosanitaria per i Disturbi

dello Spettro Autistico. Requisiti organizzativi, tec-nologici e strutturali. Fabbisogno’.

Il regolamento sarà presentato nel corso di unaconferenza stampa in programma oggi, giovedì 31marzo alle ore 10.00 presso la Sala Guaccero delpalazzo Consiglio regionale a cui parteciperò conl’assessore alla Sanità Michele Emiliano ed il di-rettore del Dipartimento di Promozione della SaluteGiovanni Gorgoni.

Il regolamento - di cui ho seguito tutte le fasi chehanno portato alla sua approvazione – è il passaggiodeterminante per dare completa attuazione alle Li-nee guida regionali per l’Autismo ed alla Legge n.134/2015. Va sottolineato che l’approvazione del Re-golamento giunge al termine di una lunga fase diconfronto e di concertazione tra la Regione Pugliaed i soggetti attivi in tema di Autismo, a partiredalle associazioni facenti parte del Tavolo Regionaleper l’Autismo. Il regolamento regionale prevede l’at -tivazione dei Centri Territoriali per l’Au t i s m o(CAT) a gestione pubblica; Moduli/centri territo-riali ambulatoriali/domiciliari dedicati terapeuti-co-ri/abilitativi intensivi ed estensivi, pubblici e/oprovati accreditati per gli ASD; Strutture educativee socio ri/abilitative, diurne e residenziali, di man-tenimento e promozione dell’inclusione sociale pergli ASD; Centri di riferimento ad Alta Specializ-zazione”.

Da tempo mi onoro di offrire un contributo po-litico ed istituzionale nelle vesti di consigliere re-gionale sulle tematiche che riguardano i Disturbi

dello Spettro Autistico: ho imparato nel tempo aconoscere e comprendere qual è il peso che ricadesulle famiglie dei soggetti autistici in tema di as-sistenza sanitaria e sociale.

L’impegno della Regione Puglia va nella direzione

di costruire una Rete di assistenza per gli ASDmultidisciplinare che possa operare in modo fles-sibile in luoghi e contesti diversi garantendo lacontinuità assistenziale tra i servizi per l’Età Evo-lutiva ed i servizi per l’Autismo adulto.

La Rete assicura inoltre la prevenzione sociale eduna presa in carico coordinata.

* consigliere regionale del Partito democratico

FILIPPO CARACCIOLO *

Cantina sperimentaleè l’ora delle decisioni

Quale futuro per la Cantina sperimentale a Barletta? Ve-nerdì 1º aprile, alle 19, nella sala di comunità Sant’An -tonio, il Comitato spontaneo cittadino per la conserva-zione della Cantina sperimentale, terrà una nuova riu-nione: la partecipazione è aperta a tutti. Di seguito unintervento della prof.ssa Antonietta Magliocca, presidentedella sezione barlettana della Società di storia patria.

Siamo al 30 marzo, vigilia della chiusura della Can-tina Sperimentale; penultimo giorno di serviziodelle tre unità operative che saranno dislocate al-trove. Da un sopralluogo effettuato velocemente

stamattina è emerso che i disegni di Destefano, che a nor-ma del Codice dei Beni Culturali, dovevano essere al loroposto, non sono ancora stati restituiti. Perché di restitu-zione si tratta. I disegni recanti la firma del pittore bar-lettano Destefano che il direttore Antonacci cataloga come“disegni tecnici ampelografici di interesse storico illu-stranti grappoli e foglie di vitigni locali” senza degnarsineanche di citarne l’esecutore, appartengono ai cittadinibarlettani e ogni loro spostamento è subordinato all’au -torizzazione rilasciata dalla Soprintendenza ai Beni arti-stici e culturali.

Da domani, quando la Cantina sarà chiusa, non essen-doci neppure l’usciere, che succederà?

Il Ministro all’ag ricoltura,il sottoministro, il Commis-sario straordinario, i nostripolitici si sono espressi inuna serie di affermazioni,ambigue, da prendere con lepinze; probabilmente bugieper tenere buono il Comitatocittadino e l’opinione pubbli-ca, consapevoli che noi citta-dini non contiamo nulla neigiochi politici con i quali sidestreggiano coloro che sie-dono ai centri di potere.

Ecco quanto ci hanno pro-p i n at o :

il 17 marzo Filippo Carac-ciolo, presidente della Vcommissione ambiente dellaRegione Puglia, scrive in unarticolo dal titolo che ha il

senso di essere una promessa, un impegno:” Nessuno pensidi scippare la Cantina”… “Mi sono attivato e ho interessatodella questione il Ministro delle Politiche Agricole Mau-rizio Martina e mi aspetto che si provveda a correggerequanto prescritto con i decreti del Commissario Straor-dinario del Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’ana -lisi dell’economia agraria. … Conclusione: in caso con-trario daremo vita… ad azioni politiche forti”. E richiamail Comune, la Provincia, la Regione al dovere di preservareuna struttura strategica, quale è la Cantina Sperimentaledi Barletta. Consigliere Caracciolo, ricorda di aver assuntoquesto impegno?

Al sindaco Cascella che il 3 marzo chiede al ministroMartina di sospendere il trasferimento di personale e stru-mentazione per poter verificare le soluzioni più adeguate…e rilanciare le attività agricole del territorio… atteso che“gli investimenti nel settore vitivinicolo mostrano poten-zialità di crescita e la piena disponibilità a recuperare lestrutture che potessero essere utilizzate per sostenere lariorganizzazione dell ‘Ente”, il Commissario straordinarioParlato risponde in una nota manifestando la disponibilitàa garantire il mantenimento di tutto il materiale biblio-grafico documentario ed artistico. Inoltre aggiunge” ilprovvedimento assunto non impedisce l’avvio di nuovi pro-getti di ricerca volti al recupero dei valori locali e allavalorizzazione di tutte le risorse…” E così Andrea Olivero,a nome del ministro Martina, si impegna a non disperdereparti fondamentali del patrimonio storico e culturale delnostro paese…

Bugie, un cumulo di bugie. Quanto al mantenimento delmateriale artistico, alla data del 23 marzo i Destefano ave-vano già preso la via di Turi.

Nel comunicato del Commissario straordinario Salva-tore Parlato si legge che “di fatto la struttura non svolgeattività di ricerca dal 2010. Il 2010 la Cantina produsse 30quintali di vino. Successivamente, essendo stato chiuso illaboratorio di ricerca, e non essendoci il turn-over la pro-duzione scarseggiò.

Quanto al rilancio delle attività agricole, come è pos-sibile assicurare la continuità di ricerca e sperimentazio-ne; che senso ha affermare che il provvedimento di chiu-sura della Cantina non impedisce l’avvio di nuovi progettidi ricerca vitivinicola se l’attrezzatura tecnico-scientificasarà dislocata a Turi? Le soluzioni ci sono, manca, però, lavolontà politica per individuare quella giusta: interessareil Comune, la Provincia e la Regione, come ha dichiaratoCaracciolo, perché la nostra Cantina ritorni a vivere; av-viare un processo di regionalizzazione, come dice Rino Da-loiso, trattandosi di una struttura regionale; conservare lastruttura per impiantare la scuola di enologia, come vol-lero Mattia e Alvisi così scrive Giuseppe Santaniello. Sonotante le attese . Perché metterle a zittire e cancellare con uncolpo di spugna 137 anni di vita economicamente gloriosanon solo barlettana ma anche di tutta l’Italia meridionale?

Bando alle chiacchiere, bisogna aprire un tavolo di con-certazione. E farlo quanto prima perché abbiamo poco tem-po per risolvere la questione.

* presidente della Storia Patria Sezione di Barletta

ANTONIETTA MAGLIOCCA *

La discarica Amiu

Cantina sperimentale,ultimo giorno

La Giornatadell’autismo[foto Calvaresi]

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Evidenziato

Rete assistenziale per autismo: Giunta regionale approva regolamento

31 MARZO 2016

“Sono particolarmente contento ed emozionato perché l’autismo è stata una delle prime grandi questioni delle quali mi sono

occupato nella mia funzione di presidente della Regione. Oggi dopo un lungo e proficuo lavoro di collaborazione e condivisione tra

gli uffici regionali, le associazioni dedicate dei familiari e il Tavolo regionale per l’Autismo (ultima convocazione per il via definitivo

al regolamento il 18 marzo scorso ndr), presentiamo questo importante risultato. Un risultato per il quale vorrei davvero ringraziare

tutti coloro che sono stati attori proficui di questo percorso. Questo regolamento rappresenta il punto di equilibrio attuale, passibile

naturalmente di modifiche nel tempo, ed è un grandissimo passo in avanti nella gestione dell’autismo”. Così il presidente della

Regione Puglia Michele Emiliano presentando questa mattina in conferenza stampa il Regolamento regionale (approvato in Giunta

nel pomeriggio di ieri) “Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i disturbi dello spettro autistico. requisiti

organizzativi, strutturali e tecnologici. Fabbisogno”. Con il Regolamento regionale si vuole dare completa attuazione alle Linee

guida regionali per l’Autismo ed alla Legge nazionale n. 134/20115, definendo nel dettaglio i requisiti organizzativi, strutturali e

tecnologici, nonché il fabbisogno, in termini di servizi e di prestazioni, della rete assistenziale territoriale, sanitaria e sociosanitaria

per gli ASD. La Regione Puglia è dunque tra le prime regioni italiane ad aver dato attuazione alla legge nazionale 18 agosto 2015,

n.134 “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) e di

assistenza alle famiglie”. Lavorare e produrre atti amministrativi per predisporre una rete di Servizi per le persone autistiche di

qualsiasi età è stato uno dei primi impegni presi dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Servizi non solo per l’età

evolutiva, ma anche per gli adulti, poiché l’autismo è una patologia che nella stragrande maggioranza dei casi dura tutta la vita. Ha

una diagnosi complessa e necessita dell’applicazione di protocolli diagnostici specifici da parte di professionisti esperti nel settore

perché è ancora più complessa la terapia, che, specie in età prescolare e nei casi più gravi, deve essere intensiva, all’interno

sempre e comunque di un approccio multimodale e individualizzato sulla singola persona autistica. Fondamentali per il Presidente,

e per l’elaborazione del Regolamento regionale, sono stati anche altri due concetti: l’appropriatezza degli interventi e la messa a

disposizione universalistica degli stessi perché l’accesso alle cure deve essere garantito in modo solidaristico a tutti coloro che ne

hanno bisogno. “Noi cominceremo a lavorare sin da subito e in modo determinato nell’organizzare il sistema definito dalla delibera

approvata – ha sottolineato Emiliano – Partiamo subito, in modo da non perdere più tempo. Più che arrivare prima, è fondamentale

arrivare al risultato. Questo regolamento ci consente di camminare insieme”. “II mio plauso – ha concluso Emiliano – va anche al

Governo che attraverso il Ministro Beatrice Lorenzin ha finalmente stanziato risorse su questa vicenda così delicata (nei nuovi Lea

sono stati stanziati 50 milioni, di cui circa 3,5 alla Puglia, anche se occorre capire se sono soldi aggiunti o vincolati ndr) che

insieme alle risorse previsti dalla Regione, 18 milioni per un triennio, possono dare un conforto alle famiglie per agevolare il

percorso di assistenza socio sanitaria. Devo sottolineare anche l’efficienza e l’attenzione del Ministro nei confronti di tutte le

regioni,”. Per Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, questo “è un percorso costruito veramente

intorno alle esigenze del paziente, un percorso costruito attraverso un ascolto inedito delle famiglie e delle associazioni, che sono i

veri attori che vivono quotidianamente questa tematica”. Tra i principi fondamentali del regolamento e della Rete, sottolineati dal

Direttore del dipartimento, ci sono, oltre all’ascolto, i concetti della “personalizzazione dell’approccio diagnostico e terapeutico (con

disturbi individuali e specifici), il concetto di continuità tra vita e clinica, tra scuola e vita, tra famiglia e contesto, ma anche tra età

anagrafica e il concetto di integrazione interorganizzativa, interistituzionale e multidisciplinare”. A regime la Rete costerà circa dai 5

agli 8 milioni all’anno. “Questo investimento lo abbiamo fatto – ha concluso Gorgoni – con la convinzione che qualunque sia la cifra

investita ora, probabilmente sarà una cifra sia sottostimata. Sabato 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza

dell’Autismo, l’investimento lo abbiamo fatto anche perchè siamo pienamente consapevoli che la problematica è stata fin troppo

poco presa in carico dalla sanità pubblica. Il mio augurio è che questo sia un punto di parteza. Non perdiamoci di vista perché il più

è ancora da fare”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere regionale Filippo Caracciolo (“la Regione ha

dato una risposta immediata, ecco perché questo è un inizio forte, siamo sempre disponibili a lavorare sul territorio con le

associazioni”), il consigliere regionale Saverio Congedo, (“occorre camminare insieme su questa materia molto delicata,

camminare insieme per andare molto lontano”), i dirigenti degli uffici regionali, Marisa De Palma e Giovanna Labate e Paola

Povero dell’Ares.

In allegato il regolamento regionale in pillole.

Giovedì 31 marzo 2016IV I BARLETTA CITTÀ

LA STORIAGIORNATA MONDIALE 2 APRILE

Il 2 aprile si celebra la GiornataMondiale per la consapevolezzadell’Autismo, indetta dalle Nazioni Unite

L’Amministrazione comunale diBarletta illuminerà di luce blu Palazzodi Città, Eraclio e casa De Nittis

Alfredo, 33enne autisticoe l’amore di mamma NadiaBarletta, il racconto delle esperienze di una vita di gioia e difficoltà

SchedaEcco l’associazione

dei genitori soggetti autistici.L’Associazione Nazionale Genitori Sog-

getti Autistici (Angsa) http://www.angsa.it/nasce nel 1985 per difendere i diritti dellepersone con autismo e delle loro famiglie.Costituita da genitori, familiari e tutori dipersone nello spettro autistico è un’asso -ciazione senza scopo di lucro e un’Organiz -zazione non lucrativa di utilità sociale. Gliobiettivi sono quelli di promuovere: «l’edu -cazione specializzata, l’assistenza sanitariae sociale, la ricerca scientifica, la formazio-ne degli operatori, la tutela dei diritti civili afavore delle persone autistiche e con di-sturbi generalizzati dello sviluppo affinchésia loro garantito il diritto inalienabile aduna vita libera e tutelata, il più possibile in-dipendente nel rispetto della loro dignità edel principio delle pari opportunità».Il 2 aprile si celebra la Giornata mondialedella consapevolezza dell’autismo istituitadalle Nazioni Unite nel 2007. L’obiettivodella giornata è quello di far luce su questadisabilità, promuovendo la ricerca e il mi-glioramento dei servizi e contrastando ladiscriminazione e l’isolamento di cui anco-ra sono vittime le persone autistiche e i lo-ro familiari.In occasione della giornata vengono orga-nizzati in tutto il mondo eventi, letture, in-contri, convegni e mostre per sensibilizzareistituzioni e opinione pubblica sull’autismo.Il colore dominante della giornata è il blu, sirinnova infatti la campagna mondiale “Li -ght it up blue”, ideata dall’organizzazioneAutism Speaks, che prevede di illuminaredi blu i principali edifici delle città di tutto ilmondo, come testimonianza della sensibi-lità nei confronti delle problematiche legateai disturbi autistici. [giu. dim.]

GIUSEPPE DIMICCOLI

l B A R L E T TA . «Vorrei far com-prendere alle persone “nor mali”che cosa significa avere un figlioautistico, anche se non è facile,almeno per me, spiegare il con-tinuo alternarsi di emozioni cheti dà la vita con una persona conautismo». Nadia Turrini è unamamma che porta il «peso di que-sta Croce» con sentimenti di amo-re e forza. Ascoltare la sua te-stimonianza è qualcosa che per-mette di apprezzare la vita conuna prospettiva, almeno per chiscrive, inimmaginabile. La vocedi Nadia è dolce. Profuma di amo-re e speranza.

«Quando Alfredo è nato, cioèquasi 33 anni fa, di autismo non si

parlava, nessuno sapeva nulla,nemmeno i dottori capivano esat-tamente con cosa avevano a chefare. La prima diagnosi in unospedale che avrebbe dovuto es-sere di un alto livello è stata: “hadelle puntine nell’elettroencefa -logramma sotto sonno….quindi ècosì perché ha le puntine, o ha lepuntine perché è così….” per nonparlare di quello che accadevanella scuola», ha precisato Na-dia.

E poi: «E’ stato un calvario perme, mamma, perché non sapevo,non capivo cosa potevo fare, cosapotevo chiedere e a chi. Poi, pianopiano ho cercato di informarmi,sono andata dove sentivo e potevo,ho cominciato con la solita psi-comotricità, con sedute con psi-coterapeute dell’età evolutiva,con interventi tipo Delacato, in-somma con tutto quello che spe-ravo potesse aiutare mio figlio,questo bambino che non riuscivoa capire per il suo sembrare sor-

do, per le sue stereotipie, per il suostrano modo di giocare e di iso-larsi, insomma un bambino alquale non sapevo come insegnarele cose, che volevo aiutare e cheinvece riuscivo solo ad amare».

Nadia insiste: «Per fortuna noimamme siamo testarde quando sitratta dei nostri figli, non ci ar-rendiamo con facilità. Ho pretesodi mandarlo a scuola perché ol-tretutto ho la fortuna di avere unragazzo dolce, tranquillo, che non

è iperattivo. Ho però dovuto com-battere contro abitudini ormaiacquisite di portare il disabilefuori dall’aula, di fare più babysit-teraggio che scuola, quindi dalmio punto di vista, più esclusioneche inclusione. Ho incontrato poianche persone che mi hanno in-vece appoggiato in questa miabattaglia, insegnanti, terapisti,che, conoscendomi, mi hanno so-stenuto, suggerito le cose da poterfare insieme per e con Alfredo».

Uno spiraglio di luce: «Poi dopotanti anni di solitudine a Barlettaè apparsa l’Angsa, AssociazioneNazionale Genitori Soggetti Au-

tistici, che già conoscevo a livellonazionale, ma che nel frattempoera diventata anche regionale,quindi più vicina ai problemi rea-li sul territorio, e mi sono lasciataconvincere ad associarmi. Nonvoglio dire che l’Angsa sia la pa-nacea di tutti i mali, ma potevoconfrontarmi con persone cheavevano il mio stesso problema equindi potevamo scambiarci in-formazioni su come e cosa fare indeterminate circostanze, cosa fa-

ceva uno e o come reagiva un al-tro, il tipo di intervento specia-lizzato, lo psicologo specializzatoin autismo, quali gli educatoriformati sul territorio e così via.Le cose che si potevano chiedere ofare come associazione: progettidi inserimento sociale, o più forzanel richiedere interventi miglio-rativi alle istituzioni locali o re-gionali». «Adesso le istituzioni lo-cali hanno visto che le richiesteche facciamo per i nostri ragazzisono finalizzate non solo a mi-gliorare la qualità della vita deinostri ragazzi, ma anche il ter-ritorio, nella misura in cui la cit-

tadinanza prende coscienza dellapresenza di persone “d ive r s e ” manon per questo meno umane:bambini che giocano come altribambini, adolescenti che amanoandare a mangiare la pizza con icoetanei, adulti che vorrebberoamici che li cercassero - ha con-cluso Nadia -. E’ vero il loro com-portamento è diverso, “strano” avolte, ma sanno dare affetto eamore a chi cerca di capirli. Ades-so anche le istituzioni cercano di

capire e sostenerci, ci fanno sen-tire un po’ più ascoltati di prima,anche se la strada da percorrere èancora tanta. Oggi Alfredo è unragazzo un po’ più autonomo, unpo’più impegnato durante la gior-nata grazie agli interventi psi-co-educativi, cognitivo-compor-tamentali più idonei al suo mododi essere, quindi più facili da ap-prendere». Nadia, però, prima dicongedare affida al c ro n i s t a unadomanda che mette i brividi: «Edomani, quando noi genitori nonci saremo più cosa accadrà ai no-stri figli?». Ognuno si interroghi efaccia del proprio meglio.

LA DIAGNOSI«Elettroencefalogramma

sotto sonnocon delle puntine»

S O L I DA R I E T ÀE IMPEGNOA sinistra unmomentodellacelebrazionedello scorsoanno conEraclioilluminato diBlu. Si replicaanchequest ’anno[foto Calvaresi]

.

l B A R L E T TA . «Anche quest’anno la nostra Associazione Angsa Bat,il 2 aprile celebra la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Au -tismo, sancita dalle Nazioni Unite in data 18/12/2007 per promuoverela conoscenza di un “D isturbo” gravemente limitante per la crescitaumana e sociale di chi ne è affetto e altamente segregante per le fami-glie coinvolte». Così in una nota il presidente della Angsa Bat MarioChimenti. E poi: «In questa giornata Autism Speaks, la più grande or-ganizzazione mondiale nella ricerca scientifica sull’autismo, ha lan-ciato l’iniziativa “Light it up blue” (illuminalo di blu) per non chiuderela porta alla conoscenza e alla sensibilizzazione dell’opinione pub-blica. Per tale evento inaugureremo la nostra sede provinciale il 2aprile alle 17,30 a Barletta, in via Gentileschi, alla presenza di tutti i no-stri associati, sostenitori ed amici e sarebbe per noi un piacere la Vo-stra presenza per il “taglio del nastro”». La Amministrazione comu-nale illuminerà di luce blu Palazzo di Città, Eraclio e casa de Nittis.

Intanto ieri la Giunta regionale ha approvato il regolamento regio-nale «Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i Di-sturbi dello Spettro Autistico. Requisiti organizzativi, tecnologici estrutturali. Fabbisogno». Il regolamento sarà presentato oggi alle 10 alpalazzo Consiglio regionale alla presenza del presidente e assessorealla Sanità Michele Emiliano, del presidente della commissione am-biente Filippo Caracciolo e il direttore del Dipartimento di promo-zione della Salute Giovanni Gorgoni. [twitter@peppedimiccoli]

Barletta, si inaugura la sede provincialedell’Angsa Bat in via Gentileschi

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Solidarietà

Autismo, monumenti illuminati in blu a Barletta giovedì 31 marzo 2016

Sabato prossimo i simboli della città rifletteranno i colori dell'iniziativa Light it up blue – Illuminalo di blu”.

Il gigante Eraclio, la sede del Comune e la casa natale del pittore De Nittis sabato prossimo si tingeranno di blu in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione all'autismo. A organizzare l'iniziativa battezzata "Light it up blue – Illuminalo di blu”, è l'Associazione nazionale genitori soggetti autistici.

L'obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la solidarietà e l’inclusione sociale di quanti sono affetti da autismo. Sempre sabato nelle sale del polo della Solidarietà di Barletta, l'Associazione inaugurerà la sede provinciale in cui sarà attivato lo sportello informativo rivolto alle famiglie.

News dalle Città della BAT

giovedì 31 marzo 2016

BARLETTA : IL 2 APRILE PALAZZO DI CITTÀ IN BLU PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA SULL’AUTISMO

Saranno simbolicamente illuminati con luci blu, nella serata di sabato 2 aprile, e per tutta la notte della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo, il palazzo di Città, il colosso bronzeo Eraclio e la casa natale del pittore Giuseppe de Nittis. La partecipazione dell’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA), all’iniziativa “Light it up blue – Illuminalo di blu” è tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la solidarietà e l’inclusione sociale di quanti sono affetti da autismo. Nella stessa giornata, alle ore 17,30 in via Gentileschi presso il Polo della Solidarietà, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, inaugurerà la sede provinciale ANGSA BAT alla presenza del Sindaco Pasquale Cascella, dell’Assessore alle Politiche Sociali Marcello Lanotte e della Dirigente del Settore Servizi Sociali Santa Scommegna. Nell’occasione verrà presentato lo Sportello rivolto alle famiglie, aperto ogni martedì sera presso la sede, e le altre iniziative dell’ANGSA.

Giornata Mondiale dell’Autismo, bimbi in piazza per un flash mob a base di bolle di sapone

marzo 31, 2016 Nessun commento

Nella mattinata di sabato 2 aprileuna festosa atmosfera dominata dal colore Circolo Didattico “Edmondo De Amicis”consapevolezza dell’Autismo, istituita dalla risoluzione

La locandina dell’appuntamento

“L’essenziale è invisibile agli occhi”citazione tratta da “Il Piccolo Principe”grandi e piccoli su un tema delicato ma spesso ancora sottovalutato quello dell’l’obiettivo finale di superare indifferenzeprivato.

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Per partecipare è necessario presentarsi in Piazza Vittorio Emanuele II, lato sabato, indossando un accessorio bluportando con sè l’occorrente per creare

Dopo che l’organizzazione avrà istruito i partecipanti, il flash mob avrà inizio con l’ascolto dei brani “Le mille bolle blu” di MinaPiccolo Coro dell’Antoniano nell’edizione dello momento, una “pioggia” di bolle di sapone colorerà a festa il Palazzuolo.

Per ulteriori informazioni sui contenutie sugli eventi organizzati in tutta Italia, è possibile consultare il sito internet della Italiana per l’Autismo onlus e il portale dell’Autistici.

Giornata Mondiale dell’Autismo, bimbi in piazza per un flash mob a base di bolle di sapone

Nessun commento Attualità Francesco Lucivero

sabato 2 aprile Piazza Vittorio Emanuele II si riempirà di mosfera dominata dal colore blu, in occasione del flash mob organizzato dal

“Edmondo De Amicis” per celebrare la IX Giornata Mondiale della , istituita dalla risoluzione Onu 62/139 del 18 dicembre 2007.

“L’essenziale è invisibile agli occhi”, questo il nome dell’iniziativa che riprende una celebre “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, servirà a sensibilizzare

grandi e piccoli su un tema delicato ma spesso ancora sottovalutato quello dell’indifferenze e pregiudizi, a scuola come a casa, in pubblico come in

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Nuova Accademia OrfeoPer partecipare è necessario presentarsi in Piazza Vittorio Emanuele II, lato Palazzuolo

accessorio blu, colore simbolo di tutte le manifestazioni legate al 2 aprile, e portando con sè l’occorrente per creare bolle di sapone.

Dopo che l’organizzazione avrà istruito i partecipanti, il flash mob avrà inizio con l’ascolto dei Mina e “Le bolle di sapone”, cantata da Federica Maresca

nell’edizione dello Zecchino d’Oro del 1991. Nello stesso momento, una “pioggia” di bolle di sapone colorerà a festa il Palazzuolo.

contenuti della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo organizzati in tutta Italia, è possibile consultare il sito internet della

e il portale dell’Angsa – Associazione Nazionale Genitori Soggetti

Giornata Mondiale dell’Autismo, bimbi in piazza per un

si riempirà di bolle di sapone, in organizzato dal I

IX Giornata Mondiale della 62/139 del 18 dicembre 2007.

, questo il nome dell’iniziativa che riprende una celebre Exupéry, servirà a sensibilizzare

grandi e piccoli su un tema delicato ma spesso ancora sottovalutato quello dell’autismo, con , a scuola come a casa, in pubblico come in

Nuova Accademia Orfeo, è aperto a tutti. Palazzuolo, alle 9.40 di

te le manifestazioni legate al 2 aprile, e

Dopo che l’organizzazione avrà istruito i partecipanti, il flash mob avrà inizio con l’ascolto dei Federica Maresca e dal

del 1991. Nello stesso

iale della consapevolezza dell’autismo organizzati in tutta Italia, è possibile consultare il sito internet della Fia – Fondazione

Associazione Nazionale Genitori Soggetti

Giovedì 31 marzo 2016VIII I

Assessorato

alle Politiche Giovanili

Educative, Università

Ricerca e Politiche

Attive del Lavoro

Consiglio Regionale della Puglia

NADIA NUNZI LA SCRITTRICE RACCONTA LA SUA STORIA D’AMORE

Una donnae il suo libroN

adia Nunzi, giovanescrittrice marchi-giana, per la primavolta in Puglia, ha

fatto tappa all’istituto Agher-bino di Putignano per presen-tare il suo ultimo libro “Ti amoanima mia”. L’incontro volutodall’Istituto scolastico stesso èstato organizzato grazie all’As -sociazione culturale onlus IoSono Contro. L’incontro, mode-rato da Luciana Cicoria, diri-gente scolastico, che ha presen-tato la scrittrice, ha introdottoil tema di fondo: la violenza trale mura domestiche, l’a m o reche sfocia in violenza. Un temapurtroppo presente, ma ancorasconosciuto, perché molto spes-so soffocato, nascosto proprioall’interno degli stessi luoghiin cui si manifesta. Il vicesin-daco, Daniele Gambardella, haportato il saluto dell’ammini -strazione comunale e ha volutosottolineare l’importanza deltema, che costituisce una graveferita sociale e umana e cherichiede pertanto la massimapartecipazione da parte di tutti,istituzioni comprese, per pro-seguire nel difficile percorso dicontrasto. La scrittrice NadiaNunzi ha raccontato la suaesperienza, la sua storia diamore, bella, passionale neiprimi tempi; divenuta peròall’improvviso drammatica. Aun certo punto gli occhi si apro-no e appare tutta la dramma-ticità di certe situazioni, di cer-te imposizioni, vessazioni, ad-

dirittura violenze fisiche. Unastoria segnata anche dall’in -contro tra due mondi: lei oc-cidentale, lui arrivato in Italiadai Balcani; ulteriore elementodi complicazione, anche se nonin grado da solo di spiegare leviolenze e le vessazioni. L’au -trice ha voluto sottolineare co-me la scrittura del libro stessosia servita per riprendersi lavita, per cominciare a rivivereun senso di benessere, ormaiperso. La lettura di alcuni passidel libro è servita a coinvolgeretutta la platea, costituita da stu-

denti, ma anche da docenti egenitori. Ha concluso l’incon -tro, Massimo Curci, presidentedell’Associazione “Io SonoC o n t ro ”, che ha illustrato l’at -tività e le finalità dell’associa -zione; che ha sede legale in Pu-

glia, ma opera su tutto il ter-ritorio nazionale, con l’obiet -tivo di porre in essere un con-trasto culturale alla discrimi-nazione e alla violenza di ge-n e re.

Maria Abbrescia V F

Un momentodell’incontro

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SCUOL A UN PROGETTO CON ASSOCIAZIONI E PROFESSIONISTI

Alimentazionee cura di séMedicina interna

Progetto Scuola: Prevenzione,educazione e valore della Vita,gli obiettivi che l'AssociazioneIanus porta a scuola, grazie ad

Apo Puglia, Onlus di Castellana Grotte,Ubuntu, Ass. Promozione Sociale, e AsdTogy Krav Maga. Tante le attività: siparte dalle manovre di disostruzionedelle vie aeree, passando alla preven-zione e diagnosi delle principali ma-lattie della tiroide con ecografia gra-tuita con il dr. Michele D'Ercole, spe-cialista in malattie metaboliche, en-docrinologia e medicina interna; moltoattuale è il corso anti- bullismo. IlProgetto si conclude con l'educazione

alimentare durante ilquale, grazie al dr. Mi-chele D'Ercole e alladott.ssa Angelica Mic-colis, biologa nutrizio-nista, si analizza l’im -portanza di una correttaalimentazione comeprevenzione delle ma-lattie metaboliche e car-diovascolari come obe-

sità e diabete. Si è parlato di diso-struzione delle vie aeree. Purtroppotutt'oggi muoiono ancora troppi bam-bini in Italia a causa del soffocamentoper inalazione da corpo estraneo. Lapercentuale è attorno al 27%: vale a direche 1 bambino circa a settimana inItalia perde la vita perché nessunoaccanto a lui conosceva le manovre ed èintervenuto - queste le parole delladott.ssa Pesce -. Il nostro scopo, è dif-fondere un messaggio di vita. Impor-tante la prevenzione, quando parliamodi bambini molto piccoli. L'impegnodelle associazioni e di tutti i profes-sionisti è gratuito.

INCONTRI ALL’AGHERBINO UNIONE EUROPEA E IL “SAFER INTERNET DAY” PER FERMARE IL REGNO DEI CYBERBULLI

Emozioni in piazza con il Progetto Teen Explorer

Lo sviluppo del web ha fornitoall'uomo opportunità inimma-ginabili. E ha cambiato ra-dicalmente la sua vita. Ma non

bisogna dimenticare che la rete, na-sconde insidie da cui bisogna sapersidifendere e che spesso vedono comevittime i cosiddetti "nativi digitali",giovani ragazzi cresciuti con le tec-nologie e ormai abituati ad un usomassiccio di internet fin da piccolis-simi. Proprio per non abbassare laguardia rispetto a questo pericolo econtribuire alla costruzione di un webmigliore da 12 anni si celebra a febbraioil"Safer Internet Day", promosso dal-

l'Unione europea, un giorno dedicatoalla prevenzione e alla formazione con-tro i pericoli di internet. Nel quadro diu n’intensa attività di Save the ChildrenItalia volta a contrastare la pedopor-nografia in internet e a sensibilizzare igiovani all’uso sicuro della rete e delcellulare, l’Istituto Agherbino di Pu-tignano ha organizzato incontri perpresentare il fenomeno dal punto divista sociologico, approfondire l’aspettotecnologico dando particolare attenzio-ne ai cyber attraverso”Le emozioni inpiazza” ed “Esiti violenze online”. Peragevolare la comprensione globale delcyberbullismo sono stati proposti film e

laboratori di riflessione per cogliere idati più significativi riguardo alla per-cezione che ne hanno i giovanissimi.Alla fine dell’azione formativa si è ar-rivati a realizzare di un video volto afornire una fotografia sulle abitudini difruizione del web da parte dei ragazzi ea indagare sull’inclinazione sempre piùfrequente a sperimentare attraversol’uso delle nuove tecnologie una so-cialità aggressiva, che spesso sfocia inatteggiamenti violenti, con conseguen-ze pericolose, seppure non evidenti agliautori di tali atti.

Matteo Del Vecchio III AVittorio Laterza III A

EDICOLAAMICA:GiannandreaDomenico, viaPapanice, 37

DIRIGENTESCOLASTICO :Luciana CicoriaDOCENTE :Rosa FioreREDAZIONE :Maria Abbrescia V FMatteo Del Vecchio III AGrazia D’Orazio I FVittorio Laterza III APaolo Nardone V AGabriele Pizzutilo I A

Un messaggio diprevenzione,

educazione e valoredella vita

I.I.S.S. Settore Elettrico - Grafico- Meccanico Plesso di Putignano

AG H E R B I N O

Spontaneità e libertàN

Perché i ragazzi ascoltano la mu-sica mentre si nota curiosamente laloro maggiore attrattività del web:nella rete è l’utente a decidere cosa

guardare, quali contenuti fruire; il percorsoautonomo e l’interattività del web stimolano lacuriosità e il coinvolgimento personale. Mal’incontro con la musica non è un’esperienzaintellettuale, legata allo sviluppo dell’intel -ligenza, è una esperienza globale, che coin-volge sensi, emozioni e intelletto. La parterazionale della musica è nota sin dai tempi diPitagora, che inessa trovò lestesse relazioni

matematiche, che nella sua filosofia costitui-vano l’essenza del mondo. Ma la musica vaoltre la ragione. Non si esce dall’ascolto di unbrano musicale più colti, ma cambiati. Lamusica è piacere e godimento: questo lo sannobene gli ascoltatori “for ti”. Oltre a giocare sulpiano soggettivo ed esistenziale, la musica,soprattutto quella dei cantautori, oggi piùancora dei rapper, cerca di coinvolgere i gio-vani evitando al tempo stesso la chiusura nelprivato e puntando sull’attualità sul pianocivile, della società, dell’economia, della po-

litica.Paolo Nardone

V A

NEL MONDO DELLA MUSICA

Cm_Oriana
Evidenziato

“Righe Migranti” incontro di autori che raccontano il dramma nel Mediterraneo Aggiunto da Redazione il 31 marzo 2016

Il Circolo dei Lettori di Andria, la Croce Rossa Italiana-Comitato di Andria e Avvocato di Strada di Andria presentano:“Righe Migranti – Storie di viaggi, percorsi e migrazioni nel Mediterraneo”. «La tragedia umana della migrazione forzata è oggi un fenomeno globale», ha detto il Papa nel corso del suo recente viaggio in Messico. Un tema che ci tocca tutti da vicino, e verso il quale l’attenzione è alta, anche dal punto di vista culturale.

La rassegna prevede l’incontro con alcuni degli autori che hanno trattato il tema nelle loro opere, anche in forme molto diverse. Sono infatti previsti in rassegna reportage narrativi, romanzi, graphic novel e storie di viaggio. Essenzialmente storie. Non si possono dimenticare tragedie passate e attuali: bisogna conoscerle, raccontarle.

Gli appuntamenti della rassegna, che si svolgerà presso la libreria Persepolis ad Andria (via Bovio 81), sono:

Venerdì 1 Aprile – La Frontiera di Alessandro Leogrande (ore 19); Mercoledì 6 Aprile – Etenesh di Paolo Castaldi (ore 19); Lunedì 18 Aprile – La vita ti sia Lieve di Alessandra Ballerini (ore 19); Venerdì 29 Aprile -Ancòra di Akan Gunday con la partecipazione di Fulvio Bertuccelli, traduttore dell’autore (ore 19); Giovedì 25 maggio – I santuari e il mare di Giorgio Otranto e Immacolata Aulisa (ore 18:30)

Il primo incontro sarà dunque con Alessandro Leogrande, autore de “La Frontiera”.

L’Autore Alessandro Leogrande è nato a Taranto, è vicedirettore del mensile Lo straniero. Collabora con quotidiani e riviste e conduce trasmissioni per Radiotre. Per L’ancora del Mediterraneo ha pubblicato: Un mare nascosto (2000), Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (2003; ripubblicato da Fandango nel 2010), Nel paese dei viceré. L’Italia tra pace e guerra (2006). Nel 2008 esce per Strade Blu Mondadori Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Premio Napoli-Libro dell’anno, Premio Sandro Onofri, Premio Omegna, Premio Biblioteche di Roma). Il suo penultimo libro è Il naufragio. Morte nel Mediterraneo (Feltrinelli), con cui ha vinto il Premio Ryszard Kapuściński e il Premio Paolo Volponi. Per minimum fax ha curato l’antologia di racconti sul calcio Ogni maledetta domenica (2010).

Giovedì 31 marzo 2016VI I BARI CITTÀ

le altre notizieEMERGENZE PER MULTISERVIZI

Tubo danneggiatorischia l’allagamentoil mercato generalen Il tubo che si spacca e rischia di

allagare il mercato generale. Ei vetri in frantumi in due scuo-le. Tre emergenze da risolverenello stesso orario. Mattinatadi passione ieri per la BariMultiservizi chiamata in tuttafretta in diversi angoli della cit-tà. Il primo caso al Moi di viaCaracciolo dove gli operai ar-mati di cestello elevatore sonointervenuti per riparare un tu-bo dell’acqua urtato da un mez-zo furgonato nel piazzale mer-catale. Poco dopo è toccato adue scuole per i vetri rotti (re-sta da capire se fortuitamente oper un atto vandalico): primaalla materna Ferranini di Car-bonara e poi alla scuola d’in -fanzia Lombardo Ranieri di Ja-pigia. «Nessun allarme vanda-lismo, per noi si tratta di ordi-naria amministrazione, ognigiorno interveniamo per simi-li casi» spiegano dalla Multi-servizi. [fra. petr.]

INAUGURAZIONE ALLE 11.30

Banconota delle ideeoggi in mostraalla Banca d’Italian Oggi alle 11.30 nella sede della

Banca d’Italia in corso Cavoursi inaugura la mostra interat-tiva dal titolo «La Banconotadelle idee». Sarà presente il di-rettore generale della Bancad’Italia,Salvatore Rossi.

IL BANDO DI ACTIONAID

Nuove attivitànel mercatodi Carbonaran Il mercato di Carbonara si ar-

ricchirà presto di nuove attivi-tà che ridaranno vita ad alcunibox rimasti in disuso per anni.Il Comune di Bari ha pubblica-to l’avviso per il finanziamentodi progetti di microimpresagiovanile nell’ambito del pro-getto Young Market Lab, finan-ziato dall’Anci Nazionaleall’interno del programmaMeetyoungcities, e realizzatograzie alla collaborazione fraActionAid Italia, APS Kreatti-va, Pop Hub- Associazione diPromozione Sociale, APS BAMe l’Associazione senza scopo dilucro Ouishare.Obiettivo del progetto è valoriz-zare spazi urbani sottoutilizzatie localizzati nel quartiere Car-bonara del IV Municipio di Ba-ri, restituendogli nuova vita at-traverso l'avvio di percorsi diimprenditoria sociale giovani-l e.

L AVOROUNA DELEGAZIONE IN FIERA

«Sopprimere l’addizionale Irpefper bilanciare gli aumenti Tari»

«Anche a Bari, nel capoluogo re-gionale, la Tari aumenterà a causadell’incremento dei costi del conferi-mento in discarica dei rifiuti, pare ad-dirittura raddoppiati. Ebbene, non cisembra per nulla giusto che le carenzedella Regione Puglia, mai in grado dadecenni di chiudere il ciclo dei rifiuti,rimasta inerme dinanzi alla chiusura didiscariche pubbliche che hanno co-stretto tanti Comuni ad affidarsi a ca-rissime discariche private, debbano ri-cadere sui cittadini. Forse sarebbe il ca-so che la stessa Regione compensassein qualche modo il danno economicoarrecato ai baresi e a tanti pugliesi».Aldo Pugliese, segretario generale del-la Uil Puglia, auspica una «rivisitazionedella tassazione locale, magari pensan-do alla soppressione dell’addizionaleIrpef».

«La tassazione locale e regionale inparticolare è già alta di per sé – spiega– sarebbe opportuno intervenire elimi-nando tanti balzelli che, accumulando-si, depotenziano sensibilmente la ca-pacità di spesa dei cittadini. Non va di-menticato, inoltre – attacca ancora Pu-gliese – il danno ambientale arrecatoad alcuni territori regionali».

IL SEGRETARIO DELLA UIL, ALDO PUGLIESE

ALDOPUGLIESESegretariogeneraledella Uilregionale

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l Università di Bari, una lezioneaperta di avvio dello short master in«Immigrazione, diritto e pratiche diinclusione», sui terra oggi dalle 15 alle18 a Palazzo Chiaia-Napolitano, nellasala del consiglio «Nelson Mandela». Ilcorso promuove l’acquisizione di com-petenze professionali strategiche spen-dibili in un nuovo mercato del lavoroche richiede sempre più la presenza diprofessionisti e social workers capaci divalorizzare la «risorsa migranti», unarealtà ormai strutturale e non più unfenomeno emergenziale.

Proseguono gli eventi del programma«Generare culture non razziste», il car-tellone di eventi e laboratori promossi eorganizzati nell’ambito del mese controil razzismo dall’assessorato al Welfarein collaborazione con l’Università AldoMoro, il II Municipio e la rete cittadina

di organizzazioni, associazioni, realtàdel volontariato laico e cattolico e isti-tuzioni pubbliche.

Nel pomeriggio, alle 18,30, presso l’au -ditorium della Casa dello studente inlargo Fraccacreta, Sil-via Rizzello presenta illibro «Riso fuorisede»(ed. Kurumuny). Lastoria è ambientatanella Bari degli anni‘90 dei fuorisede stra-nieri. «Fil rouge»,l’amicizia tra un’ivo -riana e una barese.

Sempre nel pomeriggio, nell’aula delparco Don Tonino Bello, a partire dalle16,30, «Lezioni pubbliche su migrazioni,cittadinanza, diritti» a cura di UnibaScienze politiche. L’incontro ha tagliodivulgativo, su migrazioni, diritti civili,

Ex Om, Emilianochiama il ministeroImpegno con i lavoratori sul piano di rilancio

IL PROGRAMMA IL PROGETTO «GENERARE CULTURE NON RAZZISTE» PROMOSSO DA COMUNE, UNIVERSITÀ E TERZO SETTORE

Integrazione e accoglienzatra incontri, dibattiti e gastronomia

cittadinanza e politiche di accoglienza.Nell’area a verde di Poggiofranco cisarà anche Amnesty Internatio-nal-gruppo 070 Bari, col suo «Banchettoinfor mativo».

Oggi ultimo appun-tamento con sia con«Arte dal mondo», siacon «Bottiglie d’auto -re», nella sede Caf-Capborgo antico, a curadella Cooperativa pro-getto città. Il primo èun laboratorio ludicoper la scoperta delle

diverse peculiarità artistiche dei varipaesi del mondo, il secondo even è unlaboratorio artistico per adulti guidatoda un esperto dell’Accademia delle Bel-le Arti in cui si realizzeranno creazionisu bottiglie a partire dalla conoscenza

delle avanguardie del ‘900 influenzatedall’arte africana.

Nel parco Don Tonino Bello prose-guono, con cadenza quotidiana, fino al 9aprile (alle ore 18,30), l’ap p u n t a m e n t ocon «Kitchen on the run», il progettoeuropeo che mira a creare, attraverso lacucina, uno spazio familiare in grado difavorire e supportare l’incontro fra mi-granti e popolazione locale. Ogni gior-no, infatti, verrà ospitato un nuovoevento nella cucina mobile che vedrà lapartecipazione di una ventina di per-sone: l’unica regola è che ad ogni tavoloci siano, insieme, migranti e locali.

POGGIOFRANCO Parco don Tonino Bello

DON TONINO BELLOIl parco è l’epicentro

delle iniziative. Eventianche all’Università

ALLA FIERADELL E VA N T ELadelegazionedei lavoratoriin mobilitàricevuti dalpresidentedellaRegioneMicheleEmilianoA giugnoperderannoogni forma disussidiosociale[foto Luca Turi]

NINNI PERCHIAZZI

l La luce in fondo al tunnel èsempre ben visibile, ma i lavo-ratori dell’ex «Om carrelli» dopoormai tre anni di lotta preferi-scono non fidarsi. Anche perchéda gennaio sono all’oscuro circalo stato del percorso avviato inestate. Così fanno sentire la lorovoce, chiedendo garanzie affin-ché il progetto di rilancio griffatoa stelle e strisce non si dissolvacome una bolla di sapone a causadi ritardi burocratici non previ-sti (e siamo alle solite).

Meglio, quindi, stare all’erta eottenere rassicurazioni, primache ritardi e tempi «all’italiana»,rischino di inficiare l’operazionefaticosamente avviata con Mini-stero (attraverso la sua direttaemanazione, la società Invitalia)ed Enti locali (Regione Puglia,Comuni di Bari e Modugno). Pro-getto che prevede la riconversio-ne della produzione della fabbri-ca barese e l’annesso salvataggiodella forza lavoro (parliamo dicirca 200 unità alle prese da 5

anni con gli ammortizzatori so-ciali, per le quali a giugno pros-simo scade anche la mobilità).

Pertanto, buona parte dellemaestranze cittadine che da mesitengono duro e lottano per la so-pravvivenza, ieri, a margine del-la presentazione del reddito didignità alla Fiera del Levante,hanno deciso di far sentire nuo-

vamente la propria voce, appro-fittando della presenza del gover-natore regionale, Michele Emi-liano, e del sindaco di Bari, An -tonio Decaro, anch’essi arteficidell’accordo salvifico, per ricor-dare loro che l’emergenza non èfinita. Che il piano di salvataggioè nel bel mezzo del guado.

La manifestazione barese si è

svolta mentre in quel di Romasono in programma gli incontriche potrebbero rivelarsi decisiviper la rinascita dell’ex Om. Sti-lato il piano di recupero e inve-stimenti nella scorsa estate, gliinvestitori americani dellaLvc-Tua Autoworks e i vertici delministero dello Sviluppo econo-mico sono intenti a a fare il puntosullo stato di avanzamento delprogetto, che prevede la reindu-strializzazione di Lvc, attraversola creazione di una delle due basidi un polo dell’auto nell’ex sta-bilimento di Modugno (l’altrafabbrica dovrebbe sorgere aGioia Tauro).

La programmata riconversio-ne produttiva dell’azienda ex OmCarrelli elevatori (Gruppo Kion)tiene però col fiato sospeso un po’tutti, a partire dai sindacati chefaticosamente hanno intessutotrama e rapporti di un’operazio -ne apparsa per quasi due anniuna sorta di mission impossible.Entro oggi, il Comune di Modu-gno avrebbe dovuto «ereditare»suolo e capannone dell’ex Om,

per poi girarli alla nuova azien-da, ma sembra che siano sortialcuni intoppi.

Inconvenienti non celati dallostesso Emiliano, che però lasciaaperte le porte alla «speranza» esi impegna a chiedere «immedia-tamente» un incontro al Ministe-ro tra azienda, Invitalia, Regionee una delegazione di operai. «Nel-

la verifica dell’accordo - dice - cisono alcuni punti che stanno su-scitando perplessità. Onesta-mente sono elementi in parte giu-stificati, come le questioni rela-tive ai brevetti e alla loro pro-prietà. Quanti sono dell’aziendache deve realizzare l’automobi -le?».

«Mi dicono che il numero dei

brevetti acquisiti non copra l’in -tero meccanismo produttivo, manon credo sia una verifica insu-perabile» aggiunge, sottolinean-do poi che «sono in corso delleverifiche sul fondo che deve ga-rantire l’investimento da partedell’azienda». «Sono due elemen-ti fondamentali che stanno ral-lentando l’iter», precisa.

Chiarezza da parte deI presi-dente anche su un eventuale (manon auspicabile) piano alterna-tivo. «Siamo in grado di gestireanche un piano B ma sarebbecomunque una catastrofe», chio-sa.

Anche Decaro ha dato rassi-curato sull'impegno delle istitu-zioni affinché la vicenda si con-cluda positivamente. «Siamopronti ad andare a Roma - affer-ma il sindaco -, capisco i dubbi diInvitalia perché l’azienda Usa ègiovane, ma occorre dare una ri-sposta ai lavoratori che soffronoda troppo tempo e hanno bisognodi certezze. Senza dimenticareche il progetto è un’occasione disviluppo per tutto il territorio».

C’È ANCHE DECARO«Da Invitalia dubbi suchi vuole investire, ma

servono risposte»

C’È UN INTOPPONon è scattata la cessione

entro oggi di suolo ecapannone a Modugno

Cm_Oriana
Evidenziato

Giovedì 31 marzo 2016 AREA METROPOLITANA I IX

TURI DA ROMA È ARRIVATA LA RISPOSTA AI QUESITI PROPOSTI DALL’AMMINISTRAZIONE CITTADINA SUL BLOCCO DELL’« ARTERIA »

Il sovrappasso di via Conversanobocciato anche dal ministeroIl dicastero delle Infrastrutture: troppo stretto, inesistente la banchina

TURI Il cavalcavia di via Conversano

Inceneritore?«No grazie»

MODUGNO CRESCE A VALANGA IL FRONTE DEL «NO» AL PROGETTO PRESENTATO DALLA CURATELA FALLIMENTARE EX OLEARIA PUGLIESE SPA

VALENTINO SGARAMELLA

l TURI. «Non rientra tra i compiti di questadirezione generale esaminare i progetti e ana-lizzare gli interventi realizzati su infrastrutturestradali non di competenza statale».

Così ha inizio la risposta del direttore generaledel Ministero delle infrastrutture e trasporti, ar-chitetto Ornella Segnalini, alla richiesta di unparere formulata dall’amministrazione comunalein merito alla «vexata quaestio» del cavalcaviasulla via per Conversano, alla estrema periferiadell’abitato di Turi.

Il progetto del ponte è stato affidato a una so-cietà privata che si è aggiudicata una gara perl’affidamento dell’incarico. L’Ufficio tecnico co-munale, nella persona del suo responsabile, ar-chitetto Donata Aurelia Susca, è il responsabileunico del procedimento (rup). A lavori ultimati, lastessa amministrazione cittadina scopre che lalarghezza della carreggiata, comprese le banchi-ne, è di 6,30 metri, che aumentano a 7,20 metri sulponticello. Si lamenta il fatto che sia venuta menola fascia di pertinenza, ossia terreno e piccolifossati per un altro metro circa.

Nella lettera giunta da Roma, il Ministero invitail Comune ad attenersi al «rispetto delle normesulle costruzioni e all’articolo 14 del codice dellastrada». Per il dicastero «emergono erronee in-terpretazioni normative sulle definizioni deglielementi compositivi della sede stradale nel con-fronto tra le situazioni ex ante ed ex post». Inoltre:« L’invarianza della piattaforma lungo tutto il trac-ciato deve essere prevista per evitare che le di-mensioni possano ridursi». A tal proposito, «èsignificativa la definizione di piattaforma che peruna strada a carreggiata unica comprende la car-reggiata e le banchine».

I rilievi mossi da Roma sono parecchi, tuttielencati nelle 3 pagine inviate. Alla fine si rac-comanda «il mantenimento dell’invarianza delledimensioni della piattaforma stradale che se nonfosse garantita genererebbe una pericolosa cri-

ticità». In tal caso sarebbero quindi indispensabiliil restringimento della sezione stradale e la ri-duzione di velocità.

Il principale partito di mag-gioranza, il Pd, fa sentire lasua voce con il segretario cit-tadino, Giuseppe Gravinese:«Il Pd esige che sin dal pros-simo bilancio sia stanziatauna somma per riparare allemancanze progettuali». I De-mocratici chiedono l’amplia -mento della struttura. «Se cisaranno responsabilità del progettista o del rup -prosegue - ci dobbiamo rivalere su queste figurema l’amministrazione deve farsi carico da subito

di riparare il danno». Il segretario del Pd conclude:«La strada non può restare chiusa né stretta».

L’assessore ai lavori pubblici, Pietro Camposeo:«Il Ministero invita sia noi sial’Utc a una riflessione. Emergeu n’opera che avrebbe dovutorispettare canoni diversi». Ag-giunge: «Un rup affida il com-pito di progettare e dirigere leopere ed è giusto che questaattività sia ben valutata, se e inquale misura la progettazionesia stata corretta e puntuale».

Tradotto: per ora la strada resta chiusa, ciò cheverrà dopo dipende dall’accertamento delle even-tuali responsabilità.

LA CARREGGIATAÈ larga appena 6 metri e 30centimetri: non garantiscela sicurezza. È polemica

BINETTO GENITORI, MONDO ASSOCIATIVO E ISTITUZIONI FANNO IL PUNTO SULLE TERAPIE

Autismo, ko ai pregiudiziSabato mattina un flash mob e un convegno al Comune

ADELFIAIl cda della Pro Loco

Ersilia Tedeschi riconfermatapresidente della Pro Loco. Neigiorni scorsi i circa 50 soci hannovotato per eleggere il consiglio diamministrazione. La Tedeschi, 35anni, pneumologo all’ospedaleMiulli, è risultata la più suffragata.Guiderà l’organismo per un altroquadriennio. Rossella Fanfulla è vi-cepresidente. Rosa Anna Del Me-

dico se-gretariae tesorie-ra. Altridue con-sigliericomple -tano ilcda: Ve-nanzioMondellie Anto-nio Trifo-ne Trica-rico.

Eletto anche il collegio dei revisoridei conti che sarà guidato da PaoloLella e composto da Angelo Savi-no e Carlo Paciulli. Infine il collegiodei probiviri: a presiederlo è statochiamato un ex presidente dellaPro Loco, Fortunato Cataldi, e acoadiuvarlo ci saranno Nicola La-ricchia e Michele Pagone. La ProLoco è impegnata in una serie dimanifestazioni nel corso dell’anno.La più importante è sicuramente laFesta dell’uva che si tiene a metàsettembre. [val.sgar.]

l B I N E T TO. Il motto della decima Giornata mondialesulla consapevolezza dell'autismo è «conoscere vuoldire comprendere». È il tema del convegno organizzatodal Comune di Binetto in collaborazione con l'istitutoscolastico comprensivo «Giovanni XXlll» di Grumo-Bi-netto, che si terrà dopodomani, sabato 2 aprile, alle 10,nell’aula consiliare del Comune.

Parteciperanno: Giuseppe Delzotto, sindaco di Bi-netto; Michelino Valente, dirigente scolastico; Giu-seppe Elia, docente di scienze della formazione pri-maria dell'università di Bari; Giuseppe Valenzano, de-

legato ai servizi so-ciali della Città me-tropolitana; Dome-nico Semisa, direttoredel Dipartimento dis a l u t e m e n t a l ed e l l’Asl; Vito Lozito,primario neuropsi-chiatra infantile ter-ritoriale della Asl; Ce-

sare Porcelli, neuropsichiatra infantile territorialedella Asl; Antonella Robortaccio, presidente della coo-perativa sociale «Solidarietà» di Binetto. Modererà Ni-cola Gismondi.

Con famiglie e associazioni si farà il punto della si-tuazione sull'autismo in provincia di Bari e in Puglia,anche attraverso la disamina delle normative che disci-plinano il settore in seguito alla riorganizzazione degliuffici del Dipartimento promozione della salute dellaRe gione.

Saranno discussi, in particolare, questi temi: ricercascientifica; ambiente e alimentazione; accettazionedella disabilità; integrazione scolastica; qualità delle fi-gure professionali; sostegno alle famiglie; socializza-zione; comunicazione; amicizia incondizionata e com-prensione, aspettative e futuro professionale. Alle 9, ilconvegno sarà preceduto dal flash mob a tema, organiz-zato in piazza Umberto l dall'istituto scolastico e dallacoop «Solidarietà». Per ulteriori informazioni si può te-lefonare al 331/4829262.

LEO MAGGIO

l M O D U G N O. Un inceneritore per rifiuti alle portedella città? Medici per l’Ambiente, partiti e associa-zioni animano il fronte del no. «L’incenerimento è unatecnica arcaica oltre che dannosa - spiega Agostino DiCiaula, coordinatore del comitato scientifico nazio-nale di Isde Italia Medici per l’Ambiente -. L’impiantoverrebbe realizzato in un’area già critica dal punto divista ambientale e sanitario e potrebbe generare ri-schi ingiustificabili per i residenti nelle aree limi-t ro f e » .

Di Ciaula raccoglie così l’invito di Comitato ProAmbiente, Pd, Movimento Cinque Stelle e associa-zioni Nuove Frontiere, Gma, Incontriamoci, Cambio-verso e Ugda a presentare nuove osservazioni contro ilprogetto presentato dalla curatela fallimentare exOlearia Pugliese spa che, l’11 novembre scorso, hachiesto la valutazione di impatto ambientale per larealizzazione di un inceneritore da realizzarsi sulla

riconversione del vecchio stabilimento. Il capannonesi trova a ridosso della strada statale 96 e a pochichilometri dal centro cittadino. Un «no» motivato inun documento di 106 pagine e 36 osservazioni giu-ridiche, tecniche e scientifiche.

« L’impianto non dovrebbe realizzarsi perché noninquadrato in nessuno dei più recenti strumenti dipianificazione previsti in tema di gestione dei rifiuti alivello europeo, nazionale, regionale e locale - aggiun-ge Di Ciaula -, non rispetta le linee guida della leggesulla progettazione e realizzazione di questa tipologiaimpiantistica». L’impianto, infatti, rientrerebbe nellacategoria «smaltimento e recupero di rifiuti non pe-

ricolosi mediante operazione di incenerimento», conun quantitativo di rifiuti da smaltire di circa 70 ton-nellate al giorno, per 3,1 megawatt di potenza generataattraverso recupero di energia da combustione.

Su fronte del «no» si barrica il Comitato Pro Am-biente che fa quadrato con Pd, M5S e le onlus già dette.«È necessario ricordare che già dal 2012 il Comune diModugno, insieme agli altri sette Comuni del nostroAro, ha deciso di percorrere la strada di una gestionesostenibile dei rifiuti basata sulle buone pratiche e sulpercorso rifiuti zero - sottolineano in coro -. Questadecisione è da considerarsi irreversibile». Per questo iMedici per l’Ambiente spingono verso una nuova ideadel trattamento dei rifiuti. «La nostra comunità habisogno di lavorare per un futuro sostenibile. L’in -cenerimento è il peggior modo di gestire materiali chepossono essere recuperati - conclude Di Ciaula -, sot-trae alla comunità posti di lavoro che potrebbero es-sere creati con l’avvio di una filiera industriale delre c u p e ro » .

IL COMANDAMENTOPer andare incontro allefamiglie è indispensabile

saper ascoltare

Ersilia Tedeschi

Cm_Oriana
Evidenziato

Terzo settore e fondi europei, firma protocollo d'intesa

Pubblicato Giovedì, 31 Marzo 2016 15:33 Scritto da Ufficio Stampa Csv "San Nicola"

IL TERZO SETTORE PUGLIESE FIRMA UN PROTOCOLLO D’INTESA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE PARTECIPATA DEI FONDI EUROPEI 2014-2020

Venerdì 1 aprile 2016, ore 16.30 Centro di servizio al volontariato San Nicola, via Vitantonio Di Cagno, 30 – BARI

Saranno il Coordinamento dei Centri di servizio al volontariato della Puglia, con il presidente Rino Spedicato, il Co.Ge. Puglia – Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato, con il presidente Giustiniano De Francesco, il Forum del Terzo Settore pugliese, rappresentato dal portavoce Gianluca Budano, la ConVol Puglia – Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato, rappresentata dalla responsabile del Coordinamento Rosalba Gargiulo, a sottoscrivere il Protocollo d’Intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro comune sulla programmazione e sulla gestione partecipata dei Fondi europei 2014-2020.

L’Intesa prevede diverse fasi organizzative, da una prima informazione verso le organizzazioni di Terzo settore e le comunità sulla programmazione dei fondi europei 2014-2020, sulle opportunità presenti nei Por e Psr in risposta ai bisogni del territorio, alla realizzazione di specifici percorsi comuni di studio e formativi rivolti ai referenti del Terzo settore locale per l’elaborazione di proposte per la riprogrammazione degli stessi fondi a livello regionale, attività regionali o locali di carattere seminariale e convegnistico e attività di animazione territoriale.

Marilena De Nigris Ufficio Stampa "CSV San Nicola" Apri qui il comunicato stampa

L'intesa prevede diverse fasi organizzative e sarà siglata venerdì 1 aprile pressoil Centro di servizio al volontariato San Nicola

Redazione

SOCIALE GIOVINAZZOGIOVINAZZO

ASSESSORATO SOLIDARIETÀ SOCIALEASSESSORATO SOLIDARIETÀ SOCIALE COMUNE DI GIOVINAZZOCOMUNE DI GIOVINAZZO

GIANLUCA BATTISTAGiovedì 31 Marzo 2016

Il volontariato è la spina dorsale di questa nazione. Un'affermazione piuttosto ripetuta dai media, ma che

spesso corrisponde al vero.

E proprio di quest'ambito ci si è voluti occupare con maggiore convinzione grazie all'accordo siglato tra il

Comune di Giovinazzo ed il Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" di Bari, presentato ieri mattina

presso l'Aula Consiliare, alla presenza del Sindaco, Tommaso Depalma, dell'Assessore alla Solidarietà,

Michele Sollecito, e della presidente del CSV "San Nicola", Rosa Franco.

Lo "Sportello del Volontariato" sarà aperto ogni primo e terzo giovedì del mese presso Palazzo di

Città, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 e sarà un vero e proprio punto di riferimento non solo per i

giovinazzesi, ma anche per tutti coloro i quali, pur risiedendo nei centri viciniori vorrà essere informato

sulle attività di volontariato presenti in zona. «Lo Sportello - si legge in un comunicato

dell'Amministrazione -, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comune e nel

circondario informazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv "San

Nicola" a loro favore, come la formazione, la consulenza legale, amministrativa, grafica,

progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione, azioni tese a rendere le

organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide odierne

lanciate dalle problematiche sociali».

L'obiettivo è quindi anche quello di favorire un dialogo costante ed un flusso di informazioni tra il mondo

associativo e le istituzioni locali. «L'apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante

opportunità per la nostra città: per le associazioni del nostro territorio, per i giovani e per i tanti che a

Giovinazzo sono animati dal puro spirito volontaristico - ha dichiarato l'assessore Sollecito-. Lo Sportello

sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene che anche

le Istituzioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite al meglio le

prossime iniziative che coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo. Voglio anche evidenziare

che l'apertura dello Sportello ha luogo nella stessa settimana che annovererà l'inaugurazione della

sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l'inaugurazione è prevista per domenica prossima, ndr): un

ulteriore tassello che completa il mosaico già bello e variegato delle nostre realtà associative. Queste

occasioni saranno di stimolo per un rinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita

umana».

Rosa Franco, del CSV "San Nicola" è rimasta emozionata dalle parole del primo cittadino, Tommaso

Depalma, il quale ha ricordato come da questo momento in poi «I veri protagonisti siete voi»,

riferendosi al mondo associativo che sa «donarsi» ed essere sempre gratuitamente in prima linea per il

bene altrui.

La Franco ha così affermato: «È la prima volta che un rappresentante istituzionale si definisce un

servitore dei volontari. In genere - ha proseguito - il nostro mondo viene solo molto sfruttato e,

dirò di più, in questo momento storico che l'Italia sta vivendo, i volontari stanno tenendo la

nazione. Oggi al volontariato si chiede quella marcia in più, quel salto di qualità che, grazie ad intese

come queste, si può offrire, accompagnando la comunità in una crescita partecipativa rilevante. È

dimostrato, infatti, che, laddove la comunità è povera di realtà associazionistiche dinamiche e

propositive, l'intera società risulta privata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a

seguire, di un welfare realmente rispondente alle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in questi

tempi, sono le associazioni che spesso offrono quei servizi che le amministrazioni non

riescono a dare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto - è stata la chiosa -, si rende

necessaria una fattiva collaborazione tra privato e pubblico come nell'esempio dello "Sportello per il

Volontariato", al fine di garantire un forte dinamismo comunitario e associazionistico di alto profilo».

Giovinazzo: Lo "Sportello del Volontariato" ora è realtà http://www.giovinazzoviva.it/notizie/lo-sportello-del-volontariato-ora-e...

Nasce a Giovinazzo lo Sportello del Volontariato Da redazione - 31 marzo 2016

Sottoscritta ieri una convezione tra il Comune di Giovinazzol’apertura di uno sportello, a palazzo di Città, a disposizione dei cittadini non solo di Giovinazzo ma anche di quelli dei paesi limitrofi che ne avessero bisogno senza necessariamente dover andare a Bari. La presentazione è avvenuta stamani, nell’aula consiliare del Comune, alla presenza del sindaco, della presidente del CSV ‘San Nicola’, Rosa Franco.

Lo Sportello per il Volontariato sarà gestito da un collaboratore del Csv “San Nicola” il primo e il terzdalle ore 16.00 alle 18.00, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che vorranno ricevereinformazioni relativamente alle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte del proprio tempo a favore del bene comune. Lo Sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comuinformazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv “San Nicola” a loro favore, come la formazione, lconsulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione, azile organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide odierne lanciate dalle problematiche sociali. È un percorso di crescita che vuole accompagnare il volontariato a diventare protagonista altri soggetti del territorio, pubblici e privati, nell’analisi, progettazione ed erogazione di servizi a favore della comuniquesto, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un’ottica di realecomune.

“Oggi, i veri protagonisti siete voi” – ha commentato solidarietà sociale, qui ci sono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono idi donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostri servitori, usateci come potete, abbiamo l’umiltà di riconoscere il grande lavoro che fate”.

Parole, quelle del primo cittadino, che hanno emozionatodefinisce un servitore dei volontari, in genere il nostro mondo viene solo molto sfruttato e, dirò di più, in questo momento storico che l’Italia sta vivendo, i volontari stanno tenendosalto di qualità che, grazie a intese come queste, si può offrire, accompagnando la comunità in una crescita partecipativa rilevante. È dimostrato, infatti, che, laddove la comunità è psocietà risulta deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a seguire, di un welfare realmente rispoalle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in quamministrazioni non riescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto, si rende necessaria una fattivcollaborazione tra privato e pubblico, nell’esempio dellocomunitario e associazionistico di alto profilo”.

“L’apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante opportunità per la nostra città: per le associazioni del nosterritorio, per i giovani e per i tanti che a Giovinazzo sono animati dal puro spirito volontaristico” Sollecito – “Lo Sportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene che anche le Istituzioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite al meglio le prossime iniziative che coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo. Voglio anche evidenziare che l’apertura dello sportello ha luogo nestessa settimana che annovererà l’inaugurazione della sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l’inaugurazione è prevista per domenica prossima): un ulteriore tassello che completa il mosaico già bello e variegato delle nostre realtà associative. Quesoccasioni saranno di stimolo per un rinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita umana”.

Giovinazzo lo Sportello del Volontariato

Comune di Giovinazzo e il Centro di Servizio al Volontariato ‘San Nicola’ di Barirtello, a palazzo di Città, a disposizione dei cittadini non solo di Giovinazzo ma anche di quelli dei paesi

limitrofi che ne avessero bisogno senza necessariamente dover andare a Bari. La presentazione è avvenuta stamani, nell’aula alla presenza del sindaco, Tommaso Depalma, dell’Assessore alla Solidarietà,

Rosa Franco.

Lo Sportello per il Volontariato sarà gestito da un collaboratore del Csv “San Nicola” il primo e il terzdalle ore 16.00 alle 18.00, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che vorranno ricevere

relativamente alle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte del proprio tempo a favore del bene comune. Lo Sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comuinformazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv “San Nicola” a loro favore, come la formazione, lconsulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione, azile organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide odierne lanciate dalle problematiche sociali. È un percorso di crescita che vuole accompagnare il volontariato a diventare protagonista altri soggetti del territorio, pubblici e privati, nell’analisi, progettazione ed erogazione di servizi a favore della comuniquesto, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un’ottica di reale

ha commentato Depalma – “Giovinazzo è una città molto attiva sul fronte della solidarietà sociale, qui ci sono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono idi donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostri servitori, usateci come potete, abbiamo l’umiltà di riconoscere il grande lavoro che fate”.

Parole, quelle del primo cittadino, che hanno emozionato Rosa Franco. “È la prima volta che un rappresentante istituzionale si definisce un servitore dei volontari, in genere il nostro mondo viene solo molto sfruttato e, dirò di più, in questo momento storico che l’Italia sta vivendo, i volontari stanno tenendo la nazione. Oggi al volontariato si chiede quella marcia in più, quel salto di qualità che, grazie a intese come queste, si può offrire, accompagnando la comunità in una crescita partecipativa rilevante. È dimostrato, infatti, che, laddove la comunità è povera di realtà associazionistiche dinamiche e propositive, l’intera società risulta deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a seguire, di un welfare realmente rispoalle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in questi tempi, sono le associazioni che spesso offrono quei servizi che le amministrazioni non riescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto, si rende necessaria una fattivcollaborazione tra privato e pubblico, nell’esempio dello Sportello per il Volontariato, al fine di garantire un forte dinamismo comunitario e associazionistico di alto profilo”.

“L’apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante opportunità per la nostra città: per le associazioni del nostorio, per i giovani e per i tanti che a Giovinazzo sono animati dal puro spirito volontaristico”

“Lo Sportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene che anche le ioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite al meglio le prossime iniziative che

coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo. Voglio anche evidenziare che l’apertura dello sportello ha luogo neche annovererà l’inaugurazione della sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l’inaugurazione è prevista per

domenica prossima): un ulteriore tassello che completa il mosaico già bello e variegato delle nostre realtà associative. Questimolo per un rinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita umana”.

Giovinazzo lo Sportello del Volontariato

Centro di Servizio al Volontariato ‘San Nicola’ di Bari per rtello, a palazzo di Città, a disposizione dei cittadini non solo di Giovinazzo ma anche di quelli dei paesi

limitrofi che ne avessero bisogno senza necessariamente dover andare a Bari. La presentazione è avvenuta stamani, nell’aula , dell’Assessore alla Solidarietà, Michele Sollecito, e

Lo Sportello per il Volontariato sarà gestito da un collaboratore del Csv “San Nicola” il primo e il terzo giovedì di ogni mese, dalle ore 16.00 alle 18.00, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che vorranno ricevere maggiori

relativamente alle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte del proprio tempo a favore del bene comune. Lo Sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comune e nel circondario informazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv “San Nicola” a loro favore, come la formazione, la consulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione, azioni tese a rendere le organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide odierne lanciate dalle problematiche sociali. È un percorso di crescita che vuole accompagnare il volontariato a diventare protagonista alla pari degli altri soggetti del territorio, pubblici e privati, nell’analisi, progettazione ed erogazione di servizi a favore della comunità. Per questo, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un’ottica di reale sussidiarietà per il bene

“Giovinazzo è una città molto attiva sul fronte della solidarietà sociale, qui ci sono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono in prima linea per cercare di donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostri servitori, usateci come potete, abbiamo

. “È la prima volta che un rappresentante istituzionale si definisce un servitore dei volontari, in genere il nostro mondo viene solo molto sfruttato e, dirò di più, in questo momento

la nazione. Oggi al volontariato si chiede quella marcia in più, quel salto di qualità che, grazie a intese come queste, si può offrire, accompagnando la comunità in una crescita partecipativa

overa di realtà associazionistiche dinamiche e propositive, l’intera società risulta deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a seguire, di un welfare realmente rispondente

esti tempi, sono le associazioni che spesso offrono quei servizi che le amministrazioni non riescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto, si rende necessaria una fattiva

Sportello per il Volontariato, al fine di garantire un forte dinamismo

“L’apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante opportunità per la nostra città: per le associazioni del nostro torio, per i giovani e per i tanti che a Giovinazzo sono animati dal puro spirito volontaristico” – ha dichiarato l’assessore

“Lo Sportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene che anche le ioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite al meglio le prossime iniziative che

coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo. Voglio anche evidenziare che l’apertura dello sportello ha luogo nella che annovererà l’inaugurazione della sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l’inaugurazione è prevista per

domenica prossima): un ulteriore tassello che completa il mosaico già bello e variegato delle nostre realtà associative. Queste timolo per un rinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita umana”.

Giovinazzo - giovedì 31 marzo 2016 Attualità

La convenzione

Depalma: «Giovinazzo molto attiva nellasolidarietà sociale»Ieri la presentazione dello Sportello per il volontariato. Sarà ospitato a Palazzo di Città a cura

del Csv San Nicola di Bari

La presentazione dello Sportello per il volontariato © n.c.

di LA REDAZIONE

È stata sottoscritta ieri la convezione tra il Comune di Giovinazzo e il Centro di Servizio al Volontariato San Nicola di

Bari per l’apertura di uno sportello per il volontariato .

La presentazione è avvenuta nell’aula consiliare del Comune, alla presenza del sindaco, Tommaso Depalma ,

dell’assessore alla Solidarietà, Michele Sollecito , e della presidente del Csv San Nicola, Rosa Franco .

Lo sportello, a Palazzo di Città, sarà gestito da un collaboratore del Csv il primo e il terzo giovedì di ogni mese, dalle

16 alle 18, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che vorranno ricevere maggiori informazioni

relativamente alle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte del proprio tempo a

favore del bene comune. Lo sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comune e nel circondario

informazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv a loro favore, come la formazione, la

consulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione. Azioni tese

a rendere le organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide

odierne lanciate dalle problematiche sociali.

«È un percorso di crescita che vuole accompagnare il volontariato a diventare protagonista alla pari degli altri

soggetti del territorio, pubblici e privati, nell’analisi, progettazione ed erogazione di servizi a favore della comunità -

commenta il Comune -. Per questo, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un’ottica

di reale sussidiarietà per il bene comune».

«Oggi, i veri protagonisti siete voi - ha commentato Depalma -. Giovinazzo è una città molto attiva sul fronte della

solidarietà sociale, qui ci sono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono in prima

linea per cercare di donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostri servitori, usateci

come potete, abbiamo l’umiltà di riconoscere il grande lavoro che fate».

«Oggi al volontariato si chiede quella marcia in più, quel salto di qualità che, grazie a intese come queste, si può

offrire, accompagnando la comunità in una crescita partecipativa rilevante - ha aggiunto la Franco -. È dimostrato,

infatti, che, laddove la comunità è povera di realtà associazionistiche dinamiche e propositive, l’intera società risulta

deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a seguire, di un welfare realmente rispondente

alle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in questi tempi, sono le associazioni che spesso offrono quei servizi

che le amministrazioni non riescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto, si rende

necessaria una fattiva collaborazione tra privato e pubblico, nell’esempio dello Sportello per il Volontariato, al fine di

garantire un forte dinamismo comunitario e associazionistico di alto profilo».

«Lo sportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene che anche le

Istituzioni si facciano sensibilizzare di più sul tema - ha commentato Sollecito -. A breve saranno definite al meglio le

prossime iniziative che coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo».

Giovinazzo: Depalma: «Giovinazzo molto attiva nella solidarietà sociale» http://www.giovinazzolive.it/news/Attualita/419144/news.aspx

Nasce a Giovinazzo lo Sportello del Volontariato grazie a sinergia tra Comune e

CSV San Nicola di Bari

31/03/2016

Apre a Giovinazzo lo Sportello per il Volontariato grazie alla sinergia tra il Comune e ilCentro di Servizio al Volontariato ‘San Nicola’ di Bari

Sottoscritta ieri una convezione tra il Comune di Giovinazzo e il Centro di Servizio alVolontariato ‘San Nicola’ di Bari per l’apertura di uno sportello, a palazzo di Città, adisposizione dei cittadini non solo di Giovinazzo ma anche di quelli dei paesi limitrofi chene avessero bisogno senza necessariamente dover andare a Bari. La presentazione è avvenuta stamani, nell’aulaconsiliare del Comune, alla presenza del sindaco, Tommaso Depalma, dell’Assessore alla Solidarietà, Michele Sollecito, edella presidente del CSV ‘San Nicola’, Rosa Franco.Lo Sportello per il Volontariato sarà gestito da un collaboratore del Csv “San Nicola” il primo e il terzo giovedì di ognimese, dalle ore 16.00 alle 18.00, e rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che vorranno riceveremaggiori informazioni relativamente alle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte delproprio tempo a favore del bene comune. Lo Sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comune e nelcircondario informazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv “San Nicola” a loro favore, come laformazione, la consulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, la formazione, la comunicazione, la promozione,azioni tese a rendere le organizzazioni più strutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfideodierne lanciate dalle problematiche sociali. È un percorso di crescita che vuole accompagnare il volontariato a diventareprotagonista alla pari degli altri soggetti del territorio, pubblici e privati, nell’analisi, progettazione ed erogazione di servizia favore della comunità. Per questo, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un’ottica direale sussidiarietà per il bene comune.“Oggi, i veri protagonisti siete voi” - ha commentato Depalma - “Giovinazzo è una città molto attiva sul fronte dellasolidarietà sociale, qui ci sono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono in prima linea percercare di donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostri servitori, usateci come potete,abbiamo l’umiltà di riconoscere il grande lavoro che fate”.Parole, quelle del primo cittadino, che hanno emozionato Rosa Franco. “È la prima volta che un rappresentanteistituzionale si definisce un servitore dei volontari, in genere il nostro mondo viene solo molto sfruttato e, dirò di più, inquesto momento storico che l’Italia sta vivendo, i volontari stanno tenendo la nazione. Oggi al volontariato si chiede quellamarcia in più, quel salto di qualità che, grazie a intese come queste, si può offrire, accompagnando la comunità in unacrescita partecipativa rilevante. È dimostrato, infatti, che, laddove la comunità è povera di realtà associazionistichedinamiche e propositive, l’intera società risulta deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, aseguire, di un welfare realmente rispondente alle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in questi tempi, sono leassociazioni che spesso offrono quei servizi che le amministrazioni non riescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorseeconomiche. Pertanto, si rende necessaria una fattiva collaborazione tra privato e pubblico, nell’esempio dello Sportelloper il Volontariato, al fine di garantire un forte dinamismo comunitario e associazionistico di alto profilo”.“L’apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante opportunità per la nostra città: per le associazioni delnostro territorio, per i giovani e per i tanti che a Giovinazzo sono animati dal puro spirito volontaristico” - ha dichiaratol’assessore Sollecito - “Lo Sportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è bene cheanche le Istituzioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite al meglio le prossime iniziative checoinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo. Voglio anche evidenziare che l’apertura dello sportello ha luogonella stessa settimana che annovererà l’inaugurazione della sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l’inaugurazione è previstaper domenica prossima): un ulteriore tassello che completa il mosaico già bello e variegato delle nostre realtà associative.Queste occasioni saranno di stimolo per un rinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita umana”.

puglialive.net http://puglialive.net/home/news_det.php?nid=100107

 VOLONTARIATO  31/03/2016

Giovinazzo, apre lo Sportello per il Volontariato

Attivo grazie alla sinergia tra il Comune e il Centro di Servizio alVolontariato ‘San Nicola’ di Bari

Sottoscritta ieri una convezione tra il Comune di

Giovinazzo e il Centro di Servizio al Volontariato ‘San

Nicola' di Bari per l'apertura di uno sportello, a palazzodi Città, a disposizione dei cittadini non solo diGiovinazzo ma anche di quelli dei paesi limitrofi che neavessero bisogno senza necessariamente dover andare aBari. La presentazione è avvenuta nell'aula consiliare delComune, alla presenza del sindaco, Tommaso Depalma,

dell'Assessore alla Solidarietà, Michele Sollecito, e della presidente del CSV ‘San Nicola', Rosa

Franco. Lo Sportello per il Volontariato sarà gestito da un collaboratore del Csv 'San Nicola' ilprimo e il terzo giovedì di ogni mese, dalle ore 16.00 alle 18.00, e rappresenterà un puntodi riferimento per tutti i cittadini che vorranno ricevere maggiori informazioni relativamentealle attività di volontariato presenti sul proprio territorio, anche per regalare parte delproprio tempo a favore del bene comune.

Lo Sportello, inoltre, offrirà a tutte le organizzazioni presenti nel Comune e nel circondarioinformazioni utili relativamente alle attività svolte gratuitamente dal Csv 'San Nicola' a lorofavore, come la formazione, la consulenza legale, amministrativa, grafica, progettuale, laformazione, la comunicazione, la promozione, azioni tese a rendere le organizzazioni piùstrutturate e capaci di rispondere in maniera sempre più competente alle sfide odiernelanciate dalle problematiche sociali. È un percorso di crescita che vuole accompagnare ilvolontariato a diventare protagonista alla pari degli altri soggetti del territorio, pubblici eprivati, nell'analisi, progettazione ed erogazione di servizi a favore della comunità. Perquesto, lo Sportello favorirà, anche, il dialogo tra le istituzioni e il volontariato in un'ottica direale sussidiarietà per il bene comune. “Oggi, i veri protagonisti siete voi - ha commentatoDepalma - . Giovinazzo è una città molto attiva sul fronte della solidarietà sociale, qui cisono persone che non si sono mai fermate nel donarsi e che da sempre sono in prima lineaper cercare di donare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Noi restiamo fondamentalmente i vostriservitori, usateci come potete, abbiamo l'umiltà di riconoscere il grande lavoro che fate”. Parole, quelle del primo cittadino, che hanno emozionato Rosa Franco. “È la prima volta cheun rappresentante istituzionale si definisce un servitore dei volontari, in genere il nostromondo viene solo molto sfruttato e, dirò di più, in questo momento storico che l'Italia stavivendo, i volontari stanno tenendo la nazione. Oggi al volontariato si chiede quella marciain più, quel salto di qualità che, grazie a intese come queste, si può offrire, accompagnandola comunità in una crescita partecipativa rilevante. È dimostrato, infatti, che, laddove lacomunità è povera di realtà associazionistiche dinamiche e propositive, l'intera societàrisulta deprivata innanzitutto del bene primario che è quello relazionale e, a seguire, di unwelfare realmente rispondente alle necessità dei cittadini. Infine, soprattutto in questitempi, sono le associazioni che spesso offrono quei servizi che le amministrazioni nonriescono a soddisfare a causa dei tagli alle risorse economiche. Pertanto, si rende necessariauna fattiva collaborazione tra privato e pubblico, nell'esempio dello Sportello per ilVolontariato, al fine di garantire un forte dinamismo comunitario e associazionistico di altoprofilo”.   “L'apertura dello Sportello per il Volontariato è una importante opportunità per la nostracittà: per le associazioni del nostro territorio, per i giovani e per i tanti che a Giovinazzosono animati dal puro spirito volontaristico - ha dichiarato l'assessore Sollecito - . LoSportello sarà ulteriore stimolo per la divulgazione della cultura del volontariato ed è beneche anche le Istituzioni si facciano sensibilizzare di più sul tema. A breve saranno definite almeglio le prossime iniziative che coinvolgeranno il nostro invidiabile tessuto associativo.Voglio anche evidenziare che l'apertura dello sportello ha luogo nella stessa settimana  cheannovererà l'inaugurazione della sede di Giovinazzo del SerMolfetta (l'inaugurazione èprevista per domenica prossima): un ulteriore tassello che completa il mosaico già bello evariegato delle nostre realtà associative. Queste occasioni saranno di stimolo per unrinnovato impegno nel sociale, esperienza come poche di crescita umana”.

Giovinazzo, apre lo Sportello per il Volontariato http://www.spaziosociale.it/articolo.asp?id_art=4057

Giovedì 31 marzo 201634

L’INDAGINE A CURA DELLA ASSOCIAZIONE «CIVITA». FRANCESCHINI: «CAMBIERANNO»

I musei italiani? Sonoancora poco «social»Non usano post e tweet per promuoversi

Soltanto l’inattesogenera bellezza« L’altra faccia del Tempo» nel nuovo volumefotografico di Navarra. Immagini che incantano

di GIANFRANCO DIOGUARDI

Per Charles Baudelaire «l’inat -teso, la sorpresa, lo stupore so-no l’elemento essenziale e lacaratteristica della bellezza»:

condivideva così l’opinione di AdamSmith che invocava «meraviglia, sor-presa e ammirazione», sentimenti che«si sostengono e si rafforzano recipro-camente» di fronte all’intenso, spessoimpensato, piacere che sempre sa ge-nerare il bello. Sentimenti che continuoa provare, sempre vivissimi, in ogni ri-visitazione che compio sulle splendideimmagini fotografiche offerte in Sta geof Light. L’altra faccia del Tempo di At-tilio Maria Navarra, a cura di DenisCurti (Marsilio ed., euro 28,00). Rivisi-tazioni che si impongono per cercare dicapire meglio e più a fondo le intimesuggestioni legate a questo magnificolibro – un vero e proprio «classico» daaffrontare come suggerisce Italo Calvi-no: «d’un classico ogni rilettura è unalettura di scoperta come la prima», per-ché «un classico è un libro che non hamai finito di dire quel che ha da dire».

Attilio Maria Navarra usa sapiente-mente sofisticati apparati fotograficiper creare immagini stupende – ora an-che a colori – impregnate di una fan-tastica, stimolante, magica atmosferadifficile da catturare e spiegare e purtuttavia che sa incantare, coinvolgere equindi stimolare immediatamente lanaturale propensione della nostra men-te a ricercare l’essenza e il perché tuttociò accada. È facile capire che è lo stessoautore a porsi come singolare osserva-

tore ansioso di scoprire realtà nascoste,rendendosi così anche attento speri-mentatore alla caccia del «nuovo» cheaffiora dalle misteriose indagini che co-munque cerca di condividere subito conil lettore. Il libro, grazie alla magica at-trazione delle straordinarie foto, stimo-la il lettore a scoprire le «ricorrenze na-scoste» come le definiva Roger Caillois(1978) ricercando invisibili e pur pre-senti connessioni – The hidden connec-tions di Fritjiof Capra (2002) – per me-glio cogliere i rapporti fra natura ed es-seri viventi, indagando così anche su«l’altra faccia del Tempo».

Sin dalle prime pagine è presente ilconcetto di rete come filo conduttore diun percorso che si dipana attraverso

l’indice dei vari nodi: «Soglie, Boschi,Presenze, Luci, Bianchi, Città, Neri, Ri-torni» - in ciascun nodo si svelano ottoimmagini che lo caratterizzano: imma-gini diverse e pure così simili fra loro,in particolare quando effondono appun-to quell’atmosfera magica che spesso simanifesta attraverso una luce irradiatacon concentrata intensità così da me-glio perforare il buio dell’esistenza me-taforicamente espresso dalle fitte e in-

tricate boscaglie e poi ancora in altreimmagini con la costante presenza,spesso angosciante, di finestre - inquie-tanti soglie fra il mondo interno, «usua-le» e ben noto, e l’ignoto esterno tutto dascoprire, da indagare, da dominare pernon rimanerne dominati. Mentre «l’al -tra faccia del tempo» sembra essere sta-ta imbrigliata dallo scatto fotograficoperché «le immagini sono attimi, attimiirrepetibili da custodire gelosamente» –

UNA MALATTIA DA CONOSCERE CHI NE È COLPITO NON ABITA IN UNA «FORTEZZA VUOTA». LA SENSIBILIZZAZIONE

Autismo, non prigioniaIl 2 aprile la Giornata internazionale. «Luci» e film in Puglia

di STEFANO TATULLO

All’inizio sembra chesiano sordi, perché ilpapà e la mamma lichiamano per nome

ma loro non rispondono, non sigirano. Se ne stanno assorti, iso-lati in un mondo tutto loro e solo sec’è un suono improvviso, un ri-chiamo sembrano destarsi e par-

tecipare in qualchemodo alla vita intor-n o.

Poi i sintomi si fan-no più chiari. Metto-no incessantementein ordine i giocattolie gli altri oggetti del-la loro stanza. E han-no paura di essere al-

lontanati dal proprio ambiente. Sesuccede, diventano inquieti, an-siosi, e allora possono esplodere incrisi di pianto, o di riso, o distrug-gono le cose che hanno intorno,diventano violenti contro se stessio verso gli altri. Oppure cadono inuna passività che li rende inca-

paci di reagire a qualunque sti-molo. E tornano a isolarsi nel loromondo. Evitando lo sguardo deglialtri. Allora la diagnosi è chiara:quei bambini sono autistici.

Il primo a descrivere la sindro-me autistica fu nel 1943 lo psi-chiatra austriaco Leo Kanner, chepur considerandolo un disturbodovuto a una condizione organi-ca, identificò nella configurazionedella famiglia la causa di quella«refrigerazione affettiva».

Oggi si ritiene che all’originedell’autismo ci siano cause neu-robiologiche costituzionali e altrepsicoambientali acquisite. Per ar-ginarle, gli interventi terapici piùefficaci sono quelli di tipo cogni-tivo-comportamentale, e per otte-nere i maggiori risultati è deter-minante intervenire nei primis-simi anni di vita, ancora primache venga fatta la diagnosi defi-nitiva. In Italia nel 2011 l’IstitutoSuperiore di Sanità ha pubblicatola Linea Guida n. 21 che «fornisceun orientamento su quali sono gliinterventi per cui sono disponibili

prove scientifiche di valutazionedi efficacia, articolando le racco-mandazioni per la pratica clinicasulla base di queste prove».

Le manifestazioni dell’autismonon sono uguali in tutte le personeche ne sono affette; oggi si parlacorrettamente di spettro autisti-co, e sebbene la gravità cambi dasoggetto a soggetto, nella maggiorparte dei casi tendono a miglio-rare con l’età. Anche se per unterzo di essi non c’è speranza dicura. Ci sono persone autistichecon una straordinaria capacità dicalcolo matematico, come il per-sonaggio portato sullo schermoda Dustin Hoffman in Rain Man;altri hanno una eccezionale sen-sibilità musicale, o pittorica. Maquesto non significa una vita piùfacile per loro e per le loro fa-m i g l i e.

In Italia l’autismo colpisce seibambini su mille, con una forteprevalenza dei maschi rispetto al-le femmine, e nella stragrandemaggioranza dei casi queste per-sone hanno bisogno di un'assi-

In «Stage of Light» unamagica galleria di scatti

la cui atmosfera è difficileda catturare e da spiegare

«E ora una strategia digitale con i fondi europei»L’uso integrato di fondi nazionali e comunitari per far fronte ai costi di

investimento e gestione necessari alle innovazioni, la definizione di unospecifico programma nazionale sulla comunicazione digitale, l’adozione distrategie mirate e coerenti con la «mission» di ogni istituzione culturale. So-no le proposte che l’Associazione Civita lancia alle istituzioni e agli operato-ri culturali a fronte dei risultati del decimo Rapporto «#Socialmuseums. So-cial media e cultura fra post e tweet», da cui emerge uno scarso uso dei«social media» da parte dei musei. Secondo l’associazione, per far sì che leistituzioni culturali orientino il proprio operato verso una comunicazione di-gitale multidirezionale e multicanale, in un’ottica di «social media marke-ting», si deve puntare anzitutto su fondi come Agenda Digitale, Horizon2020, Erasmus+, Industria Creativa, che consentono l’acquisizione di per-sonale qualificato e la realizzazione di partenariati europei finalizzati al so-stegno di progetti di innovazione tecnologica.Spetta poi ai ministeri dei Beni culturali, dell’Istruzione e dello SviluppoEconomico, in accordo con le Regioni, lanciare un programma nazionaleper l’innovazione e l’integrazione nella comunicazione digitale, avendo benchiari: obiettivi da perseguire, fondi a disposizione e procedure di selezio -ne, indicazioni sulla composizione dei partenariati pubblico-privati per laproposta di progetti e, non da ultime, periodiche attività di monitoraggiomirate a valutare gli interventi e a identificare le tendenze innovative delsettore.Per quanto riguarda i singoli musei, infine, secondo «Civita», è necessaria ladefinizione di strategie digitali ben definite, misurabili nei risultati. L’obietti -vo è dare vita a musei dinamici, interattivi, sul modello americano del «par-ticipatory museum», e superare le diffidenze di coloro che temono di smi-nuire le capacità conoscitive e formative della tradizionale museologia.

[Ansa]

A Cerignola raggiblu sulla facciata delMercadante. A Bari

musica e cinema

di PAOLA MENTUCCIA

Imusei italiani non usano i so -

cial media per creare una re-lazione bi-direzionale con ilpubblico, sia a causa della man-

canza di competenze professionalispecializzate sia perché privilegianola comunicazione tradizionale onew ay. È quanto emerge da «#Social-museums. Social media e cultura frapost e tweet», il decimo Rapportodell’associazione «Civita» presentatoieri all’Auditorium dell’Ara Pacis diRoma e incentrato sul rapporto fraistituzioni culturali e social media.

Secondo l’indagine, condotta insie-me con Unicab, l’utilizzo delle piat-taforme social, come mezzo per en-trare in relazione con i propri pub-blici o per attrarre visitatori, noncostituisce ancora, per i musei ita-liani, un obiettivo strategico e rile-vante. Alla base di tale scelta c’è unascarsa conoscenza delle effettive po-tenzialità dei social, dovuta alla pocaesperienza finora accumulata e alladifficoltà di associare una piattafor-ma ad obiettivi specifici.

Fanno eccezione i musei d’arte con-temporanea, capaci, al contrario, dirichiamare non solo i giovani «natividigitali», ma anche un pubblico piùtrasversale e meno assiduo. Ma illinguaggio impiegato nella comuni-cazione dei musei sui social mediaspesso non è inclusivo e risulta ina-datto a un’audience d i g i t a l e.

Dai risultati della ricerca - curatada Luca De Biase, caporedattore di«Nòva», e Pietro Antonio Valentino,vicepresidente del comitato scienti-fico di «Civita» - emergono, inoltre,due ostacoli che limitano la comu-nicazione sui social da parte delleistituzioni museali: i vincoli norma-tivi, come quello che riguarda l’uti -lizzo delle immagini delle opere d’ar -te sui canali digitali, e le difficoltàfinanziarie che non consentono l’ac -quisizione di professionalità specia-lizzate all’interno dei musei. Per re-cuperare il tempo perduto e proporsi

come soggetti dell’i n n ova z i o n enell’utilizzo delle tecnologie social, se-condo «Civita», le istituzioni musealida un lato «devono accrescere il pro-prio ruolo identitario e valoriale, agaranzia della qualità della culturatrasmessa e a favore di una redi-stribuzione dell’accesso alla cono-scenza, valutando pregi e difetti ri-spetto ai propri obiettivi»; dall’a l t rolato i musei «devono essere messi ingrado di dare l’avvio ad una pro-gettualità innovativa, volta da otti-mizzare le funzioni delle piattaformesocial in linea con le esigenze delmuseo stesso ma anche, e di comuneaccordo, con quelle di centri di ri-cerca e imprese innovative del set-t o re » .

«La riforma Franceschini ha datole condizioni di base perché la co-municazione dei musei possa bene-ficiare di forme moderne come i so -cial network - ha detto il vicepre-sidente di “C iv i t a ”, Nicola Maccanico- C’è molto da fare, sappiamo checosa bisogna fare, e questa è unabuona notizia, però adesso bisognaf arlo».

«Abbiamo un ritardo da recuperare- ha commentato il ministro dei Benie le Attività Culturali e del Turismo,Dario Franceschini - ma la riformadel ministero, l’autonomia dei musei,i direttori che vengono da esperienzeinternazionali puntano esattamente acolmare questo ritardo. Abbiamomesso a punto - ha aggiunto - unsistema di valutazione della presenzadei grandi musei italiani sui socialn e t w o rk che sta funzionando e chenon è solo un monitoraggio, ma è unostimolo a far di più».

Durante la presentazione dell’inda -gine, Franceschini ha inoltre ricor-dato il convegno mondiale dell’Icom(International Council of Museums)in programma nel prossimo luglio,con più di cinquemila direttori o rap-presentanti di musei di tutto il mon-do. «Sarà un’occasione importante -ha detto - per spiegare la nostra ri-forma e per scambiare conoscenze».

Cm_Oriana
Evidenziato

Giovedì 31 marzo 2016 35

afferma Navarra - immagini mutevoli esfuggenti tuttavia da non raccontareperché «si perderebbe troppo tempo».

E dunque ha ragione il curatore De-nis Curti quando spiega: «è proprio iltempo, insieme alla luce, a farsi sogget-to privilegiato di questa ricerca», unaricerca la cui «guida è stata la luce [...]in questo viaggio conoscitivo [...] perimparare a osservare quanto in realtàle cose siano mutevoli e sfuggenti», coe-

rentemente con il fatto che «gli scatti diNavarra non vogliono essere narrazio-ne ma piuttosto meditazione, raccogli-mento emotivo al di sopra del tempo» -un tempo comunque da raccogliere econservare seguendo l’antico insegna-mento di Seneca.

L’autore sembra voler interpretare ilGalilei del Dialogo sopra i massimi si-stemi: «chi mira più in alto, si differen-zia più altamente; e il volgersi al gran

libro della natura, [...] è il modo per al-zare gli occhi». Ed ecco nascere il de-siderio di seguire Lucrezio nell’indagi -ne su La Natura delle cose: «Quando le-viamo lo sguardo agli spazi celesti / delvasto mondo, e più in alto all’etere tra-punti di astri lucenti, / e ci vengono inmente le vie della luna e del sole, / al-lora un’angoscia sepolta dagli altri do-lori del cuore / comincia a destarsi» (5,1204 sgg.).

U n’angoscia che Navarra ben cono-sce e confessa: «quando termino un pro-getto, solitamente avverto un grandevuoto». È il vuoto che sempre assale an-che lo sperimentatore rivolto alla cono-scenza dell’ignoto futuro e che partedalle proprie osservazioni ormai note -reperti d’una storia del passato - se-guendo il solco delle intuizioni poetichedi Lucrezio: «L’anima [...] spesso è coltada ciò che la tormenta per il futuro / epatisce per il timore e si travaglia as-salita dall’ansia, / e le rimorde la malacoscienza delle colpe passate». (3, 825se gg.).

Ho conosciuto Attilio negli anni No-vanta del secolo scorso quando all’uni -versità, dopo aver analizzato teorie or-ganizzative già consolidate, iniziava acostruire la propria identità di speri-mentatore proponendo nella sua tesi dilaurea nuove formulazioni teoriche daverificare sul campo appunto con espe-rimenti che brillantemente porteràavanti nella sua qualità di imprenditoredi successo. Affinerà questa sua voca-zione con un intenso periodo di inse-gnamento universitario per poi eserci-tarla oggi utilizzando costantemente il

suo antico hobby di fotografare l’O rd i n edelle Cose che Jacques Brosse nel 1986rendeva metodo per «voler vedere» piùa fondo la realtà attraverso una ricercaprofessionalmente molto più intensavolta a indagare Il Senso delle Cose, co-me nel 1989 il grande scienziato RichardP. Feinman aveva affrontato «l’incerte z-za della scienza» per restituire certezzae senso ai valori dell’esistenza.

Dopo In Movimento (2008), un viag-gio-percorso di crescita continuo; Asini(2009), in cui «tutto ciò che è esposto allaluce diventa a sua volte luce»; Luci diCasa (2013), dove è appunto la luce ailluminare l’aspetto più solitariodell’esistenza – raccolte, queste, di fo-tografie tutte in bianco e nero, ecco oralo splendido, accorato e colorato Sta geof Light - L’altra faccia del Tempo nelquale Navarra presenta il suo rinnovatoincedere alla scoperta dell’ignoto attra-verso una innovativa sperimentazionefotografica, essa stessa oggetto di co-stante ricerca: al termine della sua bio-grafia, che conclude questo magico li-bro, è infatti scritto: «prende avvio [nel2015] il progetto del suo Laboratorio Fo-tografico presso il vecchio forno in di-suso di Città della Pieve, interessato og-gi da un attento restauro che lo renderàun centro di ricerca e approfondimentosulla fotografia classica e contempora-nea, con particolare attenzione alla lu-ce, al territorio, all’identità antropolo-gia e geografica dei luoghi». Dunque unlaboratorio di sperimentazione innova-tiva per mettere a fuoco nuovi scenaridell’esistenza attraverso un’esaltante ri-cerca che non ha mai fine...

POESIA SUI BANCHI ANTOLOGIA MANNI

Per certi versi«Il morboinfuria, il panci manca»

Esce oggi in libreria per i tipidella Manni Che dice la piog-gerellina di marzo. Le poesienei libri di scuola degli anni

Cinquanta. È una raccolta delle liricheche si studiavano nella scuola elemen-tare e media degli anni Cinquanta perrispolverare la memoria dei più grandi efar scoprire ai giovani un passato re-cente eppur lontano. «L’albero cui ten-devi la pargoletta mano»; «Ei della gon-dola, qual novità»; «Il morbo infuria, ilpan ci manca»; «Eran trecento eran gio-vani e forti»; «O Valentino vestito dinuovo»; «Partì in guerra e mise l’elmo»;«La donzelletta vien dalla campagna»...Intere generazioni che si sono formatenel dopoguerra conoscono ancora a me-moria i versi imparati a scuola, che sia-no opere di poeti celebri o filastrocchedei «poeti dei banchi», i quali scrivevanoappositamente e unicamente per i testiscolastici: Pezzani, Silvio Novaro, AdaNegri, Zietta Liù, Lina Schwarz. Mac’erano anche Diego Valeri, Moretti, Pa-scoli, Leopardi, Carducci e perfino d’An -nunzio, accanto ai poeti «patrioti» Bosi,Mercantini, Fucinato, Giusti.

In questa antologia sono raccolte lepoesie più diffuse sui libri delle scuoleelementari e medie di quegli anni, chedimostrano la continuità culturale e pe-dagogica della Repubblica con il ven-tennio fascista. L’esaltazione dei valoriquali religione, patria, famiglia, confor-mismo, etica del lavoro, propria del fa-scismo, prosegue infatti nel dopoguerra,e il libro di testo si conferma uno stru-mento di costruzione del consenso comeera avvenuto nel passato. Il volume hauna struttura per sezioni che riprendequella dei manuali dell’epoca, con varitemi: Famiglia, Affetti, Religione, Pa-tria, Lavoro, Povertà e rassegnazione,Scuola, Storia, Natura e Giocose.

La premessa contestualizza il conte-sto socio-politico del sistema dell’Istru -zione in quegli anni, e c’è un’introdu -zione colta e ironica di Piero Dofles.

della Consapevolezza sull’Auti -smo» che si celebra il 2 aprile con il«Light it up blue»; nelle metropolidel mondo, da New York e a Lon-dra, da Roma e a Tokyo i principalimonumenti si colorano di blu, ilcolore che ha il potere di risve-gliare il senso di sicurezza e ilbisogno di conoscenza.

l Manifestazioni per l’autismosi terranno in varie città. AncheCerignola il 2 aprile partecipa al«Light it up blue» illuminando lafacciata del Teatro Mercadante.Nello stesso teatro, domani l’asso -ciazione «Insieme per l’Autismo –Un Mondo dentro il Mondo» or-ganizza il concerto «Insieme si puòin armonia» con la partecipazionedei Blue Dream, un gruppo mu-sicale formato da adolescenti au-tistici e normodotati e operatori,l’orchestra del Liceo «Poerio» diFoggia e il conduttore Rai SavinoZaba. A Bari, il 2 aprile, anche unevento che si terrà da «Anche Ci-nema Royal» di Bari in Corso Ita-lia, organizzato dalla CooperativaSociale Occupazione e Solidarietà edalla Cooperativa Sociale Per.La.Dalle ore 9, interventi sul tema -dopo i saluti dell’assessore PaolaRomano - e poi proiezioni di cor-tometraggi e musica (ad opera delmusicista Antonio Tuzza e della«Bandita Officina del Ritmo»), edintrattenimento (con Uccio De San-tis). Interverrà Michele Salomone edi una delegazione della squadradi calcio F.C. Bari 1908.

stenza individualizzata e conti-nua. Così, la presenza di una per-sona affetta da uno dei disturbidello spettro autistico cambia to-talmente la vita delle loro fami-glie, che in Italia sono circa 500mi-la.

Il mondo delle persone autisti-che però non è chiuso come ap-pare dall’esterno. Come ha dettolo psicologo spagnolo Ángel Ri-vière Gómez, che ai bambini au-tistici ha dedicato tutta la sua vitaprofessionale, essi non abitano inuna «fortezza vuota» ma in unapianura talmente aperta che puòsembrare inaccessibile.

Per sensibilizzare alla cono-scenza dell’autismo e superare lebarriere che spesso lo circondano,nel 2007 le Nazioni Unite hannoistituito la «Giornata Mondiale

C U LT U R A &S P E T TAC O L IIL LIBRO«Stage of Light.L’altra facciadel Tempo»di Attilio MariaNavarra(a sinistral’autore).In basso, duefotografiedi un suovolumeprecedente,«Asini» del2009, in cui«tutto ciòche è espostoalla luce diventaa sua volteluce»

.

Ve t r i n aMILANO OMAGGIA LA GENTILESCHI

Un giardino per Artemisian Si è svolta ieri a Milano la cerimonia di

intitolazione ad Artemisia Gentileschidell’area verde tra viale Legioni Roma-ne e via Primaticcio. Nata a Roma nel1593, figlia del pittore Orazio Gentile-schi di cui superò la fama, e scomparsaa Napoli nel 1653, Artemisia è stata unastraordinaria pittrice e una donna im-pegnata a perseguire al tempo stesso lapropria indipendenza e l’affer mazioneartistica, lottando contro difficoltà, av-versa fortuna e pregiudizi, diventandocosì nel tempo un simbolo della batta-glia per la difesa dei diritti delle donne.

AVEVA 72 ANNI, NOTO ANCHE ALL’ESTERO

Addio al pittore Claudio Bonichin È scomparso ieri, all’età di 72 anni, nella

sua casa romana, l’artista Claudio Bo-nichi. Protagonista della lunga stagio-ne della Nuova metafisica italiana, Bo-nichi è stato uno dei più sensibili inter-preti della pittura italiana ed interna-zionale del ‘900. Centinaia le sue mostrepersonali in Italia e all’estero. Il suo uni-verso pittorico ha incantato generazio-ni di critici e appassionati. La Franciaha inteso onorarlo nel 2012 con una mo-stra, curata da Marco Bussagli, al Mu-seo di Montparnasse riproponendo l’iti -nerario d’una famiglia di artisti. Dallozio Scipione (Gino Bonichi), creatoredella Scuola Romana di via Cavour, alnonno Eso Peluzzi, alla figlia Benedetta.

CON UN ROMANZO EDITO DA HACCA «IL PAESE DEI SEGRETI ADDII» AMBIENTATO NELL’APPENNINO

Il lucano Sammartinocandidato allo Strega

Il romanzo Il paese dei segretiaddii del lucano di MimmoSammartino (Hacca edizio-ni), è stato presentato ieri al

Premio Strega da Anna GraziaD’Oria e Raffaele Nigro. «Un ri-

volo scarlatto comesangue sporcò la neve,che pareva un’of fesa.E tutti pensarono chefosse accaduto qualco-sa di irreparabile». Co-mincia con un misterodi neve il Natale diPietrafiorita. Sullosfondo, un borgo d’Ap -pennino che si spopo-la. «Il paese dei segretiaddii si fa guscio vuotonel suo tempo lento e

inesorabile. In questo microco-smo, consuma la propria esisten-za una umanità di margine: pro-feti, disertori, mutilati, angeli,zingari, ubriaconi, ninfomani, be-ghine, sordomuti, sciamani, mu-sici falliti, sbirri, preti, truffatori,cantastorie. Uomini che partonoper il mondo e qualche volta ri-

percorrono la strada a ritroso. Èqui che tornano a cercarsi i padrie i figli che si sono perduti. È quiche padri e figli imparano dinuovo a sognarsi. Pietrafioritaresta però lontananza».

Mimmo Sammartino, giornali-sta della «Gazzetta», autore ditesti di teatro e radio, vive e lavoraa Potenza. Ha pubblicato «Vitoballava con le streghe» (Sellerio,2004), premio speciale della giuriaper la narrativa al XXXIV PremioLetterario Basilicata, Un cantoclandestino saliva dall’ab i s s o (Sel -lerio, 2006), C’è qualcuno che pian-ge qui?, 17, Beslan, Il figlio del vino(Il Filo di Partenope). Alla storiadi Vito ballava con le streghe èispirato un percorso letterarioche collega i borghi di Castel-mezzano e Pietrapertosa, i paesidel «Volo dell’angelo»: su un an-tico sentiero contadino c’è unastoria incisa sulla pietra, sus-surrata dalle voci di sette totemparlanti. Il percorso delle settep i e t re.

[r. c.]

MIMMOSAMMARTINOIl giornalistalucanocandidatoallo Stregada RaffaeleNigro e AnnaGrazia D’Oria

RAIN MAN Il film del 1988 conTom Cruise e Dustin Hoffman

Corato - giovedì 31 marzo 2016 Attualità

Oggi alle 19 nella ex Chiesa del Sacro Cuore

L’Ape arriva a Casa Coraton, oggi la consegnaalla CaritasAlla cerimonia di consegna interverranno i rappresentanti delle istituzioni civili e religiose, ma

anche i partner di Coraton

L'Ape di Coraton © Vito Gallo

di LA REDAZIONE

Oggi alle 19 “La Banda” di Coraton consegnerà alla Caritas cittadina il mezzo acquistato per avviare la raccolta di

alimenti da distribuire alle famiglie bisognose.

Il "tre ruote" Apecar, verdone, con il telone bianco e due loghi - Coraton e Caritas - è stato “presentato” alla città

sabato 12 marzo, in occasione della serata conclusiva di Coraton. Oggi invece verrà consegnato ai volontari della

Caritas perché possano iniziare ad utilizzarlo.

Alla cerimonia di consegna interverranno i rappresentanti delle istituzioni civili e religiose, ma anche i partner di

Coraton. In prima linea anche Pippo Cannillo, amministratore delegato della Maiora e presidente di Despar Servizi,

principale sponsor di Coraton 12.

Corato: L’Ape arriva a Casa Coraton, oggi la consegna alla Caritas http://www.coratolive.it/news/Attualita/419032/news.aspx

Al Liceo un Corso di primo soccorso con “La Ginestra”

Scritto da La Ginestra-onlusGiovedì 31 Marzo 2016 19:41

Venerdì 1 aprile, al liceo classico-scientifico Platone-Leonardo da Vinci di Cassano, prima edizione di un corso di primosoccorso per gli alunni delle V e IV classi di entrambi gli indirizzi di studi. Saranno un centinaio gli studenti che hanno sceltovolontariamente di partecipare a questo tipo di corso. Il numero elevato di concorrenti ha indotto gli organizzatori ad allestirediverse edizioni del corso che, per essere efficace, non può ospitare un numero di partecipanti superiore alle 25/30 unità. Ad organizzare questi eventi è l'associazione di donatori di sangue La Ginestra-onlus "Clelia Nuzzaco": L'associazione LaGinestra-onlus ha presentato al dirigente del liceo ed al corpo docente un nutrito ed impegnativo progetto per sensibilizzare igiovanissimi alla solidarietà, all'attenzione per i deboli, al volontariato consapevole, maturo, duraturo ed in particolare alladonazione del sangue.

Ha pensato, l'associazione, di avvicinare gli studenti con modi originali e fuori del comune e di offrire loro dei servizi eapprofondimenti validi ed utili per la vita quotidiana di ciascuno. In questa ottica si inserisce il corso di primo soccorso.L'associazione vuole che i giovani imparino a gestire le emergenze che si troveranno a vivere, che conoscano leprime manovre da mettere in atto e che sappiano interloquire con i soccorritori istituzionali- i soccorritori del servizio diemergenze 118- che devono poter intervenire con estrema celerità e con mezzi e personale medico adeguati. L'istruttore messoa disposizione dall'associazione è un medico di lunghissima esperienza nel campo, particolarmente esperto di comunicazionecon i giovani

Nell'incontro con il dirigente scolastico e con il prof Calò, referente dell'associazione per l'istituto scolastico, il Dott. Memeoha spiegato a grandi linee il suo modus operandi e ha affermato che intende, durante gli incontri, creare lo stato del panico perl'emergenza che si presenta, al fine di dominare questo stato d'animo per intervenire con la freddezza e la lucidità necessarieall'occasione. Del progetto proposto dall'associazione La Ginestra-onlus questo è la prima tappa che si prevede lunga dato ilnumero elevato di adesioni al corso, seguiranno altre iniziative tra cui anche giornate di donazione sangue e corsi di BLSD -corso di primo soccorso con addestramento all'uso del defibrillatore - per il personale docente e non docente, perché allaconclusione del progetto l'associazione donerà al liceo cassanese un defibrillatore semiautomatico.

E' un progetto è molto impegnativo dal punto di vista organizzativo, formativo-informativo ed anche economico, chel'associazione volentieri ha proposto e sta portando a termine, perché vuole investire sui giovani che devono subentrare aidonatori che via via vengono messi a riposo e devono assicurare la continuità del sodalizio. Fino a quando esisteranno lemalattie, i trapianti, i tumori e gli incidenti ci sarà sempre bisogno dei donatori che sono gli unici e insostituibili produttori delsangue. E noi donatori, oltre che continuare a donare finché ci è consentito abbiamo il dovere di preoccuparci ed occuparcidella successione.

Al Liceo un Corso di primo soccorso con “La Ginestra” http://www.cassanoweb.it/attualita/26240-al-liceo-un-corso-di-primo-s...

La Ginestra: al via un corso di primo soccorso per gli alunni dell’IISS “Leonardo da Vinci”

• 31 marzo 2016

Venerdì 1° aprile parte, all’IISS “Leonardo da Vinci” di Cassano, la prima edizione di un corso di primo soccorso per gli alunni delle V e IV classi di entrambi gli indirizzi di studi (classico e scientifico).

Saranno un centinaio gli studenti che hanno scelto volontariamente di partecipare a questo tipo di corso. Il elevato di concorrenti ha indotto gli organizzatori ad allestire diverse edizioni del corso che, per essere efficace, non può ospitare un numero di partecipanti superiore alle 25/30 unità.

Ad organizzare questi eventi è l’associazione di donatori dil’associazione ha presentato al dirigente del liceo ed al corpo docente un nutrito ed impegnativo progetto per sensibilizzare i giovanissimi alla solidarietà, all’attenzione per i deboli, al volontariato consapevduraturo ed in particolare alla donazione del sangue.

Ha pensato, l’associazione, di avvicinare gli studenti con modi originali e fuori del comune e di offrire loro dei servizi e approfondimenti validi ed utili per la vita quotidiana di ciascuprimo soccorso. L’associazione vuole che i giovani imparino a gestire le emergenze che si troveranno a vivere, che conoscano le prime manovre da mettere in atto e che sappiano interloquire con i soccorritori issoccorritori del servizio di emergenze 118, che devono poter intervenire con estrema celerità e con mezzi e personale medico adeguati.

L’istruttore messo a disposizione dall’associazione è un medico di lunghissima esperienza nel campo, particolarmente esperto di comunicazione con i giovani.

Nell’incontro con il dirigente scolastico e con il prof. Calò, referente dell’associazione per l’istituto scolastico, il dott. Memeo ha spiegato a grandi linee il suo modus operandi e ha affermato che intecreare lo stato del panico per l’emergenza che si presenta, al fine di dominare questo stato d’animo per intervenire con la freddezza e la lucidità necessarie all’occasione.

Del progetto proposto dall’associazione La Ginestranumero elevato di adesioni al corso, seguiranno altre iniziative tra cui anche giornate di donazione sangue e corsi di BLSD – corso di primo soccorso con addestramento all’uso del defibrillatore docente, perché alla conclusione del progetto l’associazione donerà al liceo cassanese un defibrillatore semiautomatico.

È un progetto molto impegnativo dal punto di vista organizzativo, formativol’associazione volentieri ha proposto e sta portando a termine, perché vuole investire sui giovani che devono subentrare ai donatori che via via vengono messi a riposo e devono assicurare la continuità del sodalizio.

Fino a quando esisteranno le malattie, i trapianti, i tumori e gli incidenti ci sarà sempre bisogno dei donatori che sono gli unici e insostituibili produttori del sangue. E i donatori, oltre che continuare a donare finché consentito, hanno il dovere di preoccuparsi ed occuparsi della succ

La Ginestra: al via un corso di primo soccorso per gli alunni dell’IISS “Leonardo da Vinci”

Venerdì 1° aprile parte, all’IISS “Leonardo da Vinci” di Cassano, la prima edizione di un corso di primo soccorso er gli alunni delle V e IV classi di entrambi gli indirizzi di studi (classico e scientifico).

Saranno un centinaio gli studenti che hanno scelto volontariamente di partecipare a questo tipo di corso. Il elevato di concorrenti ha indotto gli organizzatori ad allestire diverse edizioni del corso che, per essere efficace, non può ospitare un numero di partecipanti superiore alle 25/30 unità.

Ad organizzare questi eventi è l’associazione di donatori di sangue La Ginestral’associazione ha presentato al dirigente del liceo ed al corpo docente un nutrito ed impegnativo progetto per sensibilizzare i giovanissimi alla solidarietà, all’attenzione per i deboli, al volontariato consapevduraturo ed in particolare alla donazione del sangue.

Ha pensato, l’associazione, di avvicinare gli studenti con modi originali e fuori del comune e di offrire loro dei servizi e approfondimenti validi ed utili per la vita quotidiana di ciascuno. In questa ottica si inserisce il corso di primo soccorso. L’associazione vuole che i giovani imparino a gestire le emergenze che si troveranno a vivere, che conoscano le prime manovre da mettere in atto e che sappiano interloquire con i soccorritori issoccorritori del servizio di emergenze 118, che devono poter intervenire con estrema celerità e con mezzi e

L’istruttore messo a disposizione dall’associazione è un medico di lunghissima esperienza nel campo, colarmente esperto di comunicazione con i giovani.

Nell’incontro con il dirigente scolastico e con il prof. Calò, referente dell’associazione per l’istituto scolastico, il dott. Memeo ha spiegato a grandi linee il suo modus operandi e ha affermato che intecreare lo stato del panico per l’emergenza che si presenta, al fine di dominare questo stato d’animo per intervenire con la freddezza e la lucidità necessarie all’occasione.

Del progetto proposto dall’associazione La Ginestra-Onlus questa è la prima tappa che si prevede lunga dato il numero elevato di adesioni al corso, seguiranno altre iniziative tra cui anche giornate di donazione sangue e corsi

corso di primo soccorso con addestramento all’uso del defibrillatore – perdocente, perché alla conclusione del progetto l’associazione donerà al liceo cassanese un defibrillatore

È un progetto molto impegnativo dal punto di vista organizzativo, formativo-informativo ed anche economico,l’associazione volentieri ha proposto e sta portando a termine, perché vuole investire sui giovani che devono subentrare ai donatori che via via vengono messi a riposo e devono assicurare la continuità del sodalizio.

tie, i trapianti, i tumori e gli incidenti ci sarà sempre bisogno dei donatori che sono gli unici e insostituibili produttori del sangue. E i donatori, oltre che continuare a donare finché consentito, hanno il dovere di preoccuparsi ed occuparsi della successione.

La Ginestra: al via un corso di primo soccorso per gli alunni

Venerdì 1° aprile parte, all’IISS “Leonardo da Vinci” di Cassano, la prima edizione di un corso di primo soccorso er gli alunni delle V e IV classi di entrambi gli indirizzi di studi (classico e scientifico).

Saranno un centinaio gli studenti che hanno scelto volontariamente di partecipare a questo tipo di corso. Il numero elevato di concorrenti ha indotto gli organizzatori ad allestire diverse edizioni del corso che, per essere efficace,

sangue La Ginestra-Onlus “Clelia Nuzzaco”: l’associazione ha presentato al dirigente del liceo ed al corpo docente un nutrito ed impegnativo progetto per sensibilizzare i giovanissimi alla solidarietà, all’attenzione per i deboli, al volontariato consapevole, maturo,

Ha pensato, l’associazione, di avvicinare gli studenti con modi originali e fuori del comune e di offrire loro dei no. In questa ottica si inserisce il corso di

primo soccorso. L’associazione vuole che i giovani imparino a gestire le emergenze che si troveranno a vivere, che conoscano le prime manovre da mettere in atto e che sappiano interloquire con i soccorritori istituzionali, i soccorritori del servizio di emergenze 118, che devono poter intervenire con estrema celerità e con mezzi e

L’istruttore messo a disposizione dall’associazione è un medico di lunghissima esperienza nel campo,

Nell’incontro con il dirigente scolastico e con il prof. Calò, referente dell’associazione per l’istituto scolastico, il dott. Memeo ha spiegato a grandi linee il suo modus operandi e ha affermato che intende, durante gli incontri, creare lo stato del panico per l’emergenza che si presenta, al fine di dominare questo stato d’animo per intervenire

us questa è la prima tappa che si prevede lunga dato il numero elevato di adesioni al corso, seguiranno altre iniziative tra cui anche giornate di donazione sangue e corsi

per il personale docente e non docente, perché alla conclusione del progetto l’associazione donerà al liceo cassanese un defibrillatore

informativo ed anche economico, che l’associazione volentieri ha proposto e sta portando a termine, perché vuole investire sui giovani che devono subentrare ai donatori che via via vengono messi a riposo e devono assicurare la continuità del sodalizio.

tie, i trapianti, i tumori e gli incidenti ci sarà sempre bisogno dei donatori che sono gli unici e insostituibili produttori del sangue. E i donatori, oltre che continuare a donare finché consentito,

Legambiente Andria: trekking tra Minervino Murge e Spinazzola, alla scoperta di una quercia plurisecolare e del “Lago di Locone”

Aggiunto da Redazione il 31 marzo 2016

Come prima uscita dell’ormai consueto appuntamento di Trekkambiente, il circolo andriese di Legambiente propone per la giornata di domenica 3 aprile 2016 una emozionante passeggiata tra i territori di Minervino Murge e Spinazzola, al confine tra Puglia e Basilicata.

“Raggiungeremo in auto il territorio di Spinazzola (masseria Lograno, dove parcheggeremo le auto) in contrada “Spaccacipolla” “ – spiegano dall’eveno Facebook – “dove ammireremo la monumentale quercia, esemplare plurisecolare di Roverella. Da qui ci sposteremo a piedi per un percorso di circa 6,3 km (tempo di percorrenza stimato 1h 40 min) per raggiungere il “Lago di Locone” invaso artificiale situato nel territorio di Minervino Murge dove potremo godere di una stupenda vista a confine con la Basilicata. Ci fermeremo qui per una pausa dove consumeremo il pranzo a sacco per poi ritornare al punto di partenza. Ci accompagneranno il Dott. Geologo Francesco Bartucci ed il Dott. Forestale Riccardo Larosa“.

E’ obbligatorio prenotarsi entro e non oltre le ore 22 di venerdì 1 Aprile chiamando i seguenti numeri:

Daniele: 3280939064

Appuntamento alle ore 8,00 presso la stazione Agip di Via Corato, automuniti (cercando di ottimizzare i posti in auto), pranzo al sacco e scorte di acqua. Si consiglia abbigliamento e calzature comode.

Quota di partecipazione: 5 euro.

Giovedì 31 marzo 2016II I NORDBARESE PRIMO PIANO

L’I N I Z I AT I VAAMBIENTE E SVILUPPO

ADESIONE AL MANIFESTOIl Manifesto dell’Autoproduzione da fontirinnovabili è stato sottoscritto anchedall’assessore regionale Domenico Santorsola

I SINDACI DELLA STAFFETTAPresenti i primi cittadini di Andria, Trani,Bisceglie, Margherita di Savoia, Peschici,Vieste, Isole Tremiti e Polignano a mare

Il Treno verde contro le trivelleA Barletta l’unica tappa pugliese del convoglio-mostra allestito da Legambiente

PINO CURCI

l B A R L E T TA . Il «Treno verde» di Legambienteè fermo in stazione (1° binario tronco) per l’unicatappa pugliese. Significativa la scelta dell’asso -ciazione ambientalista che ha deciso di fare scaloin una città, Barletta, alle prese con diverse emer-genze ambientali (inquinamento dell’aria e delmare, gestione del ciclo dei rifiuti). Dopo un si-gnificativo «flash mob» a cura del «Paso adelanteDance project» di Corato» con il quale è statasottolineata l’adesione dell’associazione al mo-vimento «No Triv» e quindi l’indicazione del «sì»all’ormai prossimo referendum, vi è stata la sot-toscrizione di un documento con il quale si chiedeai pubblici amministratori di perseguire politi-che che puntano sulle energie rinnovabili.

«Un documento che è stato già sottoscritto daoltre quattrocento sindaci» ha precisato il pre-sidente regionale di Legambiente, Francesco Ta-

rantini. «Chie-diamo un’in -versione ditendenza» hainoltre aggiun-to KatiusciaEroe, respon-sabile Energiadi Legambien-te. Un impegno

in tal senso è stato preso con la sottoscrizione delManifesto dell’Autoproduzione da fonti rinovabilisottoscritto dall’assessore regionale all’Ambien -te, Domenico Santorsola, dall’assessore comunaledi Barletta, Antonio Divincenzo, dal sindaco diAndria, Nicola Giorgino, di Trani Amedeo Bot-taro e dal sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, edai loro colleghi di Margherita di Savoia, Peschici,Vieste, Isole Tremiti e Polignano a mare. Insommagran parte dei Comuni costieri preoccupatidell’impatto che potrebbero avere eventuali nuovetrivellazioni per l’estrazione del petrolio sull’eco -nomia locale basata in gran parte sul turismo.

Tante le classi che già ieri hanno visitato ilTreno Verde. Oggi dalle 8,30 alle 13,30 classi invisita al treno e piantumazione di alberi e arbustinei Giardini De Nittis; alle 17, a bordo del TrenoVerde convegno dal titolo "R-Innovare le città:dalla riqualificazione energetica alla mobilità so-stenibile”. Interverranno: Azzurra Pelle, asses-sore alle politiche per il Territorio del Comune diBarletta, Pietro Petruzzelli, Assessore all’Am -biente del Comune di Bari, Domenico De Bar-tolomeo, presidente di Confindustria Bari-Bat,Beppe Fragasso, Presidente di Ance Bari-Bat, An-tonio Stragapede, Centro Fisica Edile, StefanoCiafani, direttore nazionale di Legambiente.

Domani l’esitoInquinamento dell’ariamonitoraggio in corsoTra le novità del Treno Ver-

de 2016 vi è quella della colla-borazione con «Valorizza»brand di Studio Sma e Gem-mlab, e con il contributo scienti-fico La Sapienza e Cnr, per rea-lizzare un monitoraggio scienti-fico (rumore e inquinamento at-mosferico) in postazioni fisse eitineranti. Grazie ad una stru-mentazione portatile in ogni cit-tà vengono misurati in continuoi valori di Pm10, Pm2,5 e Pm1 edi rumore. I dati saranno con-frontati anche con i rilievi ese-guiti con una centralina fissache rileverà la qualità dell’aria,su diversi parametri, per tutta ladurata della tappa. Sui dati rile-vati a Barletta è prevista per do-mani, alle 10.30, una conferenzastampa alla quale prenderannoparte Stefano Ciafani, direttorenazionale di Legambiente, Pa-squale Cascella, sindaco del Co-mune di Barletta, Francesco Ta-rantini, presidente di Legam-biente Puglia, Giuseppe Cilli,presidente del Circolo Legam-biente di Barletta, Ignazio DiMauro direttore dello Spesal AslBat.

Tarantini lapidario: «Le fonti fossiliormai rappresentano il passato»Katiuscia Eroe: con le rinnovabili è possibile ridurre la bolletta energetica

ENERGIAVe r s o

il referendumdel 17 aprile

OGGI UN CONVEGNO«R-Innovare le città: dallariqualificazione energeticaalla mobilità sostenibile»

l «Le fonti fossili rappresentanoil passato. Per questo al referendumdel 17 aprile chiediamo ai primicittadini di sostenere la battagliadel Sì per dire #StopTrivelle, perripensare il sistema energetico inuna direzione più moderna, pulitae democratica». In Puglia il 21,5%dell'energia totalearriva da fontirinnovabili pari al45% dei consumitotali regionali. Ilcontributo delleenergie pulite co-pre il fabbisognodi 2,2 milioni difamiglie. Insom-ma si è di fronte ad una vera epropria «rivoluzione energetica re-gionale» e, quindi, da nord a sud delPaese l'alternativa alle trivellazionidi petrolio e gas esiste già.

«Con la sottoscrizione del Ma-

nifesto per l'autoproduzione da fon-ti rinnovabili – commenta Fran-cesco Tarantini, presidente di Le-gambiente Puglia – chiediamo aisindaci pugliesi di schierarsi inprima linea contro le politiche pe-trolifere insensate del Governo na-zionale, per costruire un futuro

incentrato sullefonti rinnovabilie sull'efficienzaenergetica. Lefonti fossili rap-presentano ilpassato, soprat-tutto in una re-gione come la Pu-glia che produce

il 21,5% dell'energia totale da fontirinnovabili pari al 45% dei consumitotali regionali. Per questo abbia-mo ragione di ritenere che questapossa rappresentare la strada piùefficace e praticabile per ripensare

il sistema energetico in una di-rezione più moderna, pulita e de-mocratica. Sono già molti gli am-ministratori che hanno aderito allanostra "staffetta" per dire 'no' aun'Italia ancora schiava del petro-lio. La sfida passa per alcune sceltecoraggiose capaci di accompagnareun'innovazione diffusa sul terri-torio e di creare opportunità dirisparmio energetico e in bollettaoltre che nuove opportunità lavo-r at ive » .

«Attraverso le fonti rinnovabili sipossono ridurre i 51 miliardi dibolletta energetica italiana, spesiper importare fonti fossili, aiutarefamiglie e imprese a risparmiare eprodursi da soli l’elettricità e ilcalore di cui hanno bisogno, ri-durre inquinamento e emissioni digas serra – spiega Katiuscia Eroe,responsabile Energia di Legam-biente -. In questa prospettiva si

crea più lavoro, perché in un mo-dello distribuito si sposta il ba-ricentro verso la gestione e ma-nutenzione con vantaggi per i ter-ritori; si muovono investimenti inricerca e in una innovazione cheoggi ha al centro sistemi di ac-cumulo e di gestione dell’energiaattraverso smart grid e applica-zioni nella mobilità elettrica. Im-pianti solari termici e fotovoltaici,eolici, da biomasse, geotermici, mi-ni idroelettrici integrati nel pae-saggio e con sistemi efficienti sonooggi una opportunità straordinariaper dare risposta alla crisi eco-nomica creando opportunità per iterritori e per le famiglie da unariduzione delle bollette e da am-bienti più vivibili. E’ questa l’al -ternativa alla dipendenza dalle fon-ti fossili, l’unica strada possibileper arrivare ad avere un Paeselibero da gas, petrolio e carbone».

IL DATO IN PUGLIAIl 21,5% dell'energia totale

arriva da fonti rinnovabili parial 45% dei consumi totali

TANTI VISITATORI DAI SINDACI AGLI ALUNNI

FUTURO ECOSOSTENIBILE Ierila sosta a Barletta del Treno Verdedi Legambiente. Il convoglio èstato teatro di tante visite guidate:dai pubblici amministratori aglialunni [foto Calvaresi]

Cm_Oriana
Evidenziato

Giovedì 31 marzo 2016 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t

LE ALTRE REDAZIONIBari: 080/5470431Foggia: 0881/779911

Brindisi: 0831/223111Lecce: 0832/463911

Taranto: 099/4580211Matera: 0835/251311

Potenza: 0971/418511

ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 280,00; sem. Euro 152,00; trim. Euro 90,00. Compresi i festivi: ann. Euro 310,00; sem. Euro 175,00;trim. Euro 100,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 65,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.

080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213

Redazione: via Sant’Antonio, 73 - Tel. 0883/341011 - Fax: 080/5502070- Email: [email protected]à-Mediterranea S.p.A Nordbarese, Barletta: via Sant’Antonio, 73 - Tel. 080/5485391 - Fax: 0883/347937

Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com

IL CASO IL SINDACO CASCELLA HA FIRMATO IL PROVVEDIMENTO DOPO LE REITERATE RICHIESTE DI FORZE DELL’ORDINE E PREFETTURA

Contro la prostituzionerispunta l’ordinanzaBarletta, oltre due anni dopo il primo provvedimento

ANDRIA IL 26ENNE MORTO NELL’INCIDENTE SULLA EX SS 98

Ciao Francescola tragediae il suo ricordo

Il consigliere comunalePd, Giuliana Damato:

«Mia interrogazione senzarisposta da febbraio»

Amici e Fidelis Andria lepassioni del giovanebracciante agricolo

scomparso martedì seral B A R L E T TA . Tanto tuonò che

piovve. Tante furono le richiestedelle forze dell’ordine, anche at-traverso le riunioni del Comitatoper l’ordine e la sicurezza in Pre-fettura, che alla fine il sindaco Pa-squale Cascella decise di reiterarel’ordinanza antiprostituzione giàemanata nel dicembre 2013, a seimesi dal suo insedimento, ma finoal 31 dicembre 2014.

Il provvedimento, disse allora ilprimo cittadino, è «contingibile edurgente per contrastare il feno-meno della prostituzione, limitarele conseguenze a tutela della cir-colzione stradale, della pubblicaincolumità e della sicurezza ur-bana: sarà vigente in tutto il ter-ritorio comunale fino al 31 gen-naio 2014».

SERVIZIO A PAGINA III>>

l ANDRIA. La sua passioneera il calcio e la Fidelis. Bastascorrere il suo profilo di face-book per capire quanto fosselegato alla squadra della suacittà. Una passione che se ne èandata con lui quella maledettasera del 29 marzo. Fr ancescoDi Schiena aveva postato sulsocial network anche qualchescatto legato alle festività pa-squali appena trascorse. Foto incompagnia dei suoi amici, quel-li che increduli adesso scrivonomessaggi strappa lacrime sullasua pagina di Facebook. Fran-cesco se ne è andato per semprea soli 26 anni, coinvolto in unincidente che ha visto la pro-pria vettura (una Fiat Punto)schiantarsi contro un muretto.

A.LOSITO A PAGINA V>>

LA STORIAB A R L E T TA

Siamo al 30 marzo, vigi-lia della chiusura dellaCantina Sperimentale;penultimo giorno di

servizio delle tre unità operati-ve. Da un sopralluogo effettuatovelocemente stamattina è emer-so che i disegni di Destefano nonsono ancora stati restituiti.

A PAGINA IX>>

MA LA PARTITAPER LA CANTINA

S P E R I M E N TA L ENON È FINITA

di ANTONIETTA MAGLIOCCAPRESIDENTE STORIA PATRIA BARLETTA

Come volevasi dimo-strare non ci è statonotificato per il Con-siglio Comunale di do-

mani a Trani il punto all'ordinedel giorno sulla eventuale rica-pitalizzazione di Amiu. Ci sa-remmo aspettati maggiore cele-rità, competenza e trasparenza.

A PAGINA IX>>

DISCARICA AMIUA TRANI

DAVVERO TROPPECONTRADDIZIONI

di ANTONELLA PAPAGNIPORTAVOCE M5S TRANI

TRANIRicapitalizzazionedell’azienda Amiuinfuria la polemica

AURORA A PAGINA VI>>

TENNISÈ tutto prontoper il challenger Atpa Barletta

BORRACCINO A PAGINA XV>>

Alfredoe mammaNadia control’autismo

DIMICCOLI A PAGINA IV>>

In tanti sul Treno Verde di LegambienteDai sindaci del «No Triv» agli studenti per una lezione sullo sviluppo sostenibile

l B A R L E T TA . È in sosta nella stazione perl’unica tappa pugliese, il Treno Verde di Le-gambiente (nella foto di Calvaresi). Ieri mat-tina oltre alle visite guidate di numerose classiscolastiche vi è stata anche la sottoscrizione diun gruppo di pubblici amministratori del Ma-nifesto dell’Autoproduzione da fonti rinnova-bili. Un documento già sottoscritto da nu-merosi sindaci e che ieri ha registrato l’ade -

sione dell’assessore regionale Santorsola e deiComuni di Barletta, Andria, Trani, Bisceglie,Margherita di Savoia, Viste, Peschici, Poli-gnano a Mare e delle Isole Tremiti. Con un«flash mob», inoltre è stato ribadito il sostegnoal «sì» al prossimo referendum con la cam-pagna #StopTrivelle.

CURCI A PAGINA 8 NAZIONALE E II DELL’EDIZIONE DELNORD BARESE>>

Cm_Oriana
Evidenziato

Felice de Sanctis

giovedì 31 marzo 2016

Maisha onlus, una scuola in Kenya con un pranzo

solidale a Molfetta

Domenica 3 aprile nel Seminario Regionale in collaborazione con

l’associazione Passion Cook

MOLFETTA - “Ama il prossimotuo come te stesso” è, tra gli

insegnamenti del Vangelo, quelloche più rappresenta Maisha onlus.E l’amore infatti si percepisce dalsorriso della sua presidenteGabriella Squeo, mentre illustra ilprogetto per Marsabit, durante laconferenza “Insieme per ilKenya”, nella Sala Stampa diPalazzo Giovene.

“La nostra diocesi è gemellata conquella di Marsabit, dove opera,instancabile, don Paolo Malerba –dice Gabriella Squeo -. Lì stiamocercando di realizzare una scuolache ospiti bambini dall’asilo allascuola media” spiega Gabriella,“questa scuola è nata da un’ideadella comunità di Badassa. Con ilavori, iniziati nel 2010, sono statecostruite cinque classi delle novepreviste, ma mancano ancorasuppellettili e libri. Tutti i bambini diMarsabit sono convinti che esista

solo il deserto, le bambine non hanno un futuro in cui sperare e i bambinidiventeranno pastori. Noi vogliamo restituire a questi bambini la fiducia nel futuroe mostrare che i sogni possono diventare realtà se si ha il coraggio di donare.Sostenerci nella creazione della scuola significa non soltanto assicurare loro unaformazione, ma soprattutto garantire almeno un pasto al giorno. Domenica 3aprile, grazie alla collaborazione dell’associazione Passion Cook, si terrà unpranzo sociale presso il Seminario Regionale il cui ricavato servirà a proseguire lacostruzione della scuola e noi ci aspettiamo grande partecipazione”.Michelangelo Parisi, vicepresidente di Maisha, è intervenuto per dare ulterioridettagli riguardanti la scuola: “Oggi i ragazzi che la frequentano sono 110, maogni anno il loro numero aumenta, per questo è stata creata una temporaneastruttura in lamiera che li ospiterà fino al completamento della scuola con larealizzazione delle quattro classi. Il costo della costruzione di una classe è di15.000 euro a cui bisogna sommare quello dell’arredamento di circa 800 euro. Almomento invece lo stipendio mensile di un maestro è di 15 euro”.

Alla presentazione hanno preso parte anche due chef dell’associazione PassionCook, Giuseppe Panebianco e Pasquale Allegretta. Il primo ha spiegato che loscopo del loro lavoro è quello di mettere a disposizione di tutti la conoscenza dellacucina fornendo, attraverso l’insegnamento, nuovi strumenti per l’inserimento nelmondo del lavoro. “Esistiamo da un anno e mezzo e operiamo sul territorio diModugno ma siamo disponibili a spostarci. Amicizie in comune ci hanno dato lapossibilità di conoscere Maisha e di realizzare questo pranzo sociale in cui saremo

felicissimi di farvi gustare quello che prepareremo”.

Sono seguiti i ringraziamenti a tutte quelle persone che quotidianamentesostengono Maisha e alle molte aziende che stanno credendo nel progetto. Si èvoluto chiudere l’incontro con un proverbio africano: “Se si sogna da soli è solo unsogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia”.Vogliamo dare vita a questo sogno?

Marianna Palma

31 marzo 2016 Natale Cassano

Medici senza frontiere. Inaugurata l

Ospite dell'evento il medico pugliese dell'organizzazione Roberto Fazzi, che ha raccontato la sua esperienza come operatore nel Congo.

Inaugurata nel pomeriggio, la sede in via Nicolai è l’unica sul territorio di Bari e provincia. Ospiterà tutte le presentazioni dell’organizzazione sanitaria e sarà punto nevralgico delle operazioni sul territorio barese per fornire cure mediche ai migranti c

Medici senza frontiere. Inaugurata la sede di Bari

Ospite dell'evento il medico pugliese dell'organizzazione Roberto Fazzi, che ha raccontato la sua esperienza come operatore nel Congo.

ugurata nel pomeriggio, la sede in via Nicolai è l’unica sul territorio di Bari e provincia. Ospiterà tutte le presentazioni dell’organizzazione sanitaria e sarà punto nevralgico delle operazioni sul territorio barese per fornire cure mediche ai migranti che arrivano via mare sulle nostre coste.

a sede di Bari

Ospite dell'evento il medico pugliese dell'organizzazione Roberto Fazzi, che ha raccontato la sua

ugurata nel pomeriggio, la sede in via Nicolai è l’unica sul territorio di Bari e provincia. Ospiterà tutte le presentazioni dell’organizzazione sanitaria e sarà punto nevralgico delle operazioni sul

he arrivano via mare sulle nostre coste.

Giovedì 31 marzo 2016 BARI CITTÀ I VII

SANITÀLA STORIA E IL PICCOLO «GIALLO»

Meningite, 87ennericoverato a LecceSi è ammalato a Bitonto, soccorso al San Paolo e poi trasferito

SAREBBE LA FORMA VIRALE«Bocche cucite» sia nell’ospedalebarese sia in quello salentino. Ma c’è laconferma del dg della Asl, Montanaro

VALENTINO SGARAMELLA

l Un vedovo 87enne di Bitonto, col-pito da una forma virale di meningite, èstato portato d’urgenza al pronto soc-corso dell’ospedale San Paolo e da qui,dopo la diagnosi, trasferito d’urgenza alreparto infettivi dell’ospedale «VitoFazzi» di Lecce.

Qui nasce un piccolo giallo in quanto,al «Vito Fazzi» hanno risposto di nonsapere nulla di questo ricovero. Ma c’èla conferma ufficiale del direttore ge-nerale della Asl di Bari, Vito Mon-t a n a r o.

L’episodio risale a martedì mattina.Una fonte vicina alla famiglia raccontaquanto accaduto.

L’anziano da giorni versa in uno sta-to di sopore ed ha febbre piuttosto ele-vata. I figli chiamano il 118, visto l’in -successo delle prime cure. L’a m bu l a n z alo trasporta al pronto soccorso del SanPaolo. La prima misura intrapresa èquella di effettuare una Tac che pone inevidenza alcuni segni relativi ad unameningo-encefalite. Si praticano tuttigli esami del caso, che conducono alladiagnosi di una forma di meningite.

E già al pronto soccorso del San Pao-lo, bocche cucite. La fonte racconta chein quei momenti convulsi si scopre chenon ci sono posti disponibili per ri-coverare l’anziano paziente negli ospe-

dali vicini. Si rende urgente il trasfe-rimento al «Vito Fazzi» di Lecce.

Nel nosocomio leccese avrebbero co-sì perfezionato la diagnosi in una formadi meningite da virus, per la quale laprognosi è migliore rispetto a quellaprovocata da meningococco, il batterio

responsabile della infezione nella mag-gior parte dei casi.

A scopo precauzionale, al pronto soc-corso del San Paolo è stata attivata laprocedura prevista in questi casi, ossiala profilassi a tutti i medici, radiologi einfermieri giunti in contatto con il pa-

ziente. Una profilassi estesa a tutti icomponenti della famiglia dell’87enneper evitare contagi. In questi casi, laprofilassi antibiotica, particolarmenteutile in casi di origine batterica, è deltutto inefficace, trattandosi di un virusriconosciuto come causa dell’infe zione.

Sono particolarmente a rischio i sog-getti anziani e defedati, ossia debilitatiper patologie pregresse. Sono espostitutti i pazienti con scarse difese im-munitarie per cause diverse. Le super-fici giunte in contatto con il pazientesono state disinfettate con ipoclorito dis o d i o.

A questo punto, si apre un piccologiallo. Al «Fazzi» dicono di non sapernenulla del paziente e soprattutto che nes-suno sarebbe a conoscenza dell’ar rivodi un paziente da Bari con questa formadi meningite. Il dott. Anacleto Romano,contattato telefonicamente, dice di nonsaperne nulla anche perché è impegna-to in un congresso. «Mi sembra stranoche non ci siano posti disponibili a Baried inoltre – dice il primario – tra Bari eLecce la distanza è notevole, in mezzo cisono Taranto e Brindisi che hannoospedali con reparti di malattie infet-tive altamente qualificati». E invita atelefonare in reparto.

Contattati telefonicamente, dal re-parto infettivi del «Fazzi» dicono di nonpotere rilasciare alcuna dichiarazione.

Ma il direttore generale della Asl Ba-ri, Vito Montanaro conferma: «Il pa-ziente con sospetta meningite è statotrasferito al “Vito Fazzi” di Lecce per-ché per una diagnosi definitiva servivauna puntura lombare che al pronto soc-corso non era praticabile».

All’Hotel OrienteAutismo, sabato

la giornatainter nazionale

In occasione della«Giornata internazionaledell'autismo», sabato l'Or-dine degli Psicologi dellaPuglia promuove dueeventi con la partecipazio-ne del presidente dell'Ordi-ne nazionale Fulvio Giardi-na. Vicino all'Hotel Oriente,dalle 9.30 alle 14.30, saràallestito uno stand apertoalle associazioni. Dalle 12alle 14, nella sala dell'HotelOriente, si terrà una tavolarotonda a cui prenderannoparte responsabili istitu-zionali e esperti sul temadell'autismo.

stico e per tutta la durata dellostesso».

Ma Michele Laporta, consi-gliere metropolitano delegatoal Bilancio, puntualizza: «Sia-mo certamente soddisfattidell’atteggiamento collaborati-vo manifestato in questa cir-costanza dalla Regione. Peròc’è ancora molto da fare e, so-prattutto, ci sono cospicue ri-sorse da rimborsare alla Cittàmetropolitana per l’a n nu a l i t à2015. In attesa della definizionedel cosiddetto piano di rior-dino, l’Ente di via Spalato stacontinuando ad assicurare confondi propri le spese relative aquelle funzioni non più fon-damentali. Abbiamo pertantoinoltrato una domanda alla Re-gione affinché provveda al rim-borso di queste spese, che am-montano complessivamente a16 milioni di euro».

SCUOLE SUPERIORI

Coperti i costiper l’assistenzaspecialisticariservataagli alunnicon handicapdi Bari e provincia

ANTONELLA FANIZZI

l Le buone notizie sono due.La prima è che finalmente laRegione ha dato alla Città me-tropolitana un milione 600milaeuro che serviranno non soloper coprire i costi dell’assisten -za specialistica riservata aglistudenti diversamente abiliche frequentano le scuole su-periori di Bari e provincia, maanche le spese del trasporto edegli interventi in favore diaudiolesi e videolesi. La se-conda è che, a differenza diquanto accaduto a Natale, glistessi alunni con handicap daieri, alla ripresa delle lezionidopo le vacanze di Pasqua, han-no trovato in classe gli edu-catori che li aiutano nel per-corso di studio.

Il servizio, fondamentale peri ragazzi che hanno problemidi vista, di udito, che sonoautistici oppure che hanno de-ficit fisici e mentali gravi, nonha subìto interruzioni: i con-tratti del personale specializ-zato sono stati prorogati finoalla fine dell’anno. I 500 ope-ratori quest’anno sono stati as-sunti a scaglioni, dal 26 ottobrescorso fino a dicembre, ma ilrapporto di lavoro si è conclusouna prima volta il 22 dicembre.Alla ripresa delle attività di-dattiche, dopo la pausa nata-lizia, ci sono volute due set-timane per rimettere in moto la

procedura delle assunzioni.Ma anche questi contratti sonoscaduti il 23 marzo. Per for-tuna, però, il rinnovo non haavuto ritardi. Ogni volta che ilservizio viene interrotto, que-sti studenti nella migliore delleipotesi vengono parcheggiatiin classe, oppure entrano inritardo ed escono in anticipo,creando ulteriori problemi allefamiglie la cui vita ruota in-torno a questi figli speciali.Quando manca l’insegnante di

sostegno, gli studenti riman-gono a casa.

Per questo le famiglie, chenel corso dell’anno hanno al-zato la voce in difesa dei dirittidei loro ragazzi, chiedono cer-tezze per il futuro.

Giuseppe Valenzano, consi-gliere delegato alla Promozio-ne e coordinamento dello svi-luppo sociale, che per mesi halottato al fianco dei genitoridegli studenti, è soddisfatto:«Abbiamo raggiunto un tra-

guardo importante grazie a unlavoro interistituzionale con laRegione Puglia, al confrontocostante con le famiglie e congli educatori, e grazie all’im -pegno del servizio Politiche so-ciali della Città metropolita-na». Aggiunge: «Altri impor-tanti obiettivi ci aspettano. Neiprossimi giorni incontreremonuovamente la Regione per di-scutere del disegno di legge diriordino delle funzioni non an-cora assegnate alla Città me-

tropolitana. Chiederemo che iltesto preveda espressamenteche alla Città metropolitanavenga attribuita la delega aiServizi sociali insieme alle ri-sorse necessarie per continua-re la gestione del trasporto edell’assistenza specialistica, invirtù dell’esperienza consoli-data in 15 anni di attività dellaormai ex Provincia, in modo dapoter programmare, per tem-po, lo svolgimento del servizioall’inizio di ogni anno scola-

Assistenza per gli studenti disabili1,6 milioni alla Città metropolitanaLa richiesta alla Regione: non ci sono ancora la delega e le risorse per i Servizi sociali

OSPEDALE SAN PAOLO L’ingresso del Pronto soccorso

Nuova sede per Medici senza frontiereoggi l’inaugurazione al quartiere Murat

«MSF» L’assistenza in Africa

l Oggi alle 18,30 il gruppo locale di«Medici senza frontiere» a Bari inau-gura la nuova sede, in via Nicolai 249.

«La sede - comunica Msf - sarà unpunto di riferimento per tutte le per-sone della città e della regione che vo-gliono conoscere più da vicino l’org a-nizzazione medico-umanitaria indi-pendente più grande al mondo e la suaazione umanitaria nei contesti diemergenza. Durante l’i n a u g u r a-zioneRoberto Fazzi, ginecologo e ope-ratore umanitario brindisino di Msf,racconterà la sua esperienza sulcampo inSierra Leone, RepubblicaCentrafricana, una delle principali

emergenze umanitarie nel continenteafricano e laRepubblica Democraticadel Congo in particolare a Masisi(Nord Kivu), dove l’ospedale di Msf èl’unico centro sanitario di riferimentoper 65mila sfollati a causa di scontri eviolenze.Verrà esposta anche lamo-stra fotografica «#Milionidipassi»de-dicata alle popolazioni in fuga daguerre e violenza che Msf soccorre of-frendo loro assistenza sanitaria in de-cine di Paesi in Africa, Asia, Europa(w ww. m i li o n i di p a s si . i t ).Sarà inoltreu n’occasione anche per conoscere ivolontari e scegliere di aderire algruppo di Bari».

Cm_Oriana
Evidenziato

“Bullismo e Cyberbullismo”: il 6 aprile una tavola rotonda a conclusione del progetto di “No More

• 31 marzo 2016

Il Bullismo e ormai anche il Cyberbullismo, sono fenomeni dilaganti, più volte attenzionati ma purtroppo in continua espansione.

L’Associazione di promozione sociale No MoreBullismo – Come riconoscerlo e prevenirlodelle Murge, ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Perotti Murge, la Tavola Rotonda “Bullismo e Cyberbullismo” che ha lo scopo di informare e sensibilizzare professionisti, istituzioni, scuole e territorio sul tema del bullismo.

Esperti nel settore si sono resi disponibili ad illustrare gli elementi principali attraverso i quali individuare il fenomeno e le metodologie per prevenirlo e contrastarlo efficacemente.

Dopo i saluti affidati al Sindaco del Comune di Cassano delle Murge Dott.ssa Vincenza Battista Assessore al benessere sociale e l’interveto del Dirigente scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Annoscia relazioneranno: la dott.ssa coordinatrice del progetto “Stop al Bullismo”, la dott.ssa Cooperativa C.R.I.S.I., l’avv. Katia Di CagnoCoordinatrice della Commissione Minori dell’Ordine degli Avvocati di Bari, la Dott.ssa Campana, Assistente sociale della Coop. “Questa Città” di Andria, e la dott.ssa Regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Modera la Presidente di No More Avv. Raffaella Casamassima.

L’iniziativa è stata patrocinata dalla Regione Puglia Assessorato al Welfare, dal Comune di Cassano delle Murge, dall’Ordine degli Avvocati di Bari, dall’Ordine degli Psicologi Puglia e dall’Ordine degli Assistenti Sociali Puglia.

La Tavola Rotonda si svolgerà presso la sc9, mercoledì 6 aprile 2016 alle ore 17.30. Docenti, personale ATA, genitori ma anche a volontari, educatori, avvocati, assistenti sociali psicologi ed a tutte quelle categorie di persone che sono con minori sono invitati a partecipare.

“Bullismo e Cyberbullismo”: il 6 aprile una tavola rotonda a conclusione del progetto di “No More – Difesa Donna”

Il Bullismo e ormai anche il Cyberbullismo, sono fenomeni dilaganti, più volte attenzionati ma purtroppo

L’Associazione di promozione sociale No More-Difesa Donna, a conclusione del progetto “Come riconoscerlo e prevenirlo” avviato presso la scuola media “V. Ruffo” di Cassano

to, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Perotti Murge, la Tavola Rotonda “Bullismo e Cyberbullismo” che ha lo scopo di informare e sensibilizzare professionisti, istituzioni, scuole e territorio sul tema del bullismo.

rti nel settore si sono resi disponibili ad illustrare gli elementi principali attraverso i quali individuare il fenomeno e le metodologie per prevenirlo e contrastarlo efficacemente.

Dopo i saluti affidati al Sindaco del Comune di Cassano delle Murge Vito Domenco LionettiAssessore al benessere sociale e l’interveto del Dirigente scolastico Dott.ssa relazioneranno: la dott.ssa Annalisa Lattarulo , Psicologa Psicoterapeuta

top al Bullismo”, la dott.ssa Anna Coppola De VannaKatia Di Cagno, consigliera dell’ordine degli Avvocati di Bari e

Coordinatrice della Commissione Minori dell’Ordine degli Avvocati di Bari, la Dott.ssa , Assistente sociale della Coop. “Questa Città” di Andria, e la dott.ssa

Regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Modera la Presidente di No More

ata patrocinata dalla Regione Puglia Assessorato al Welfare, dal Comune di Cassano delle Murge, dall’Ordine degli Avvocati di Bari, dall’Ordine degli Psicologi Puglia e dall’Ordine degli

La Tavola Rotonda si svolgerà presso la scuola Media “V. Ruffo” di Cassano delle Murge, via Mameli n. 9, mercoledì 6 aprile 2016 alle ore 17.30. Docenti, personale ATA, genitori ma anche a volontari, educatori, avvocati, assistenti sociali psicologi ed a tutte quelle categorie di persone che sono con minori sono invitati a partecipare.

“Bullismo e Cyberbullismo”: il 6 aprile una tavola rotonda a Difesa Donna”

Il Bullismo e ormai anche il Cyberbullismo, sono fenomeni dilaganti, più volte attenzionati ma purtroppo

Difesa Donna, a conclusione del progetto “Stop al ” avviato presso la scuola media “V. Ruffo” di Cassano

to, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Perotti – Ruffo di Cassano delle Murge, la Tavola Rotonda “Bullismo e Cyberbullismo” che ha lo scopo di informare e sensibilizzare

rti nel settore si sono resi disponibili ad illustrare gli elementi principali attraverso i quali individuare

Domenco Lionetti e alla Assessore al benessere sociale e l’interveto del Dirigente scolastico Dott.ssa

, Psicologa Psicoterapeuta Anna Coppola De Vanna Presidente della

, consigliera dell’ordine degli Avvocati di Bari e Coordinatrice della Commissione Minori dell’Ordine degli Avvocati di Bari, la Dott.ssa Laura

, Assistente sociale della Coop. “Questa Città” di Andria, e la dott.ssa Rosy Paparella Garante Regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Modera la Presidente di No More – Difesa Donna,

ata patrocinata dalla Regione Puglia Assessorato al Welfare, dal Comune di Cassano delle Murge, dall’Ordine degli Avvocati di Bari, dall’Ordine degli Psicologi Puglia e dall’Ordine degli

uola Media “V. Ruffo” di Cassano delle Murge, via Mameli n. 9, mercoledì 6 aprile 2016 alle ore 17.30. Docenti, personale ATA, genitori ma anche a volontari, educatori, avvocati, assistenti sociali psicologi ed a tutte quelle categorie di persone che sono in contatto

Giovedì 31 marzo 2016 SUDBARESE I XI

«Aiutateci a curarenostra figlia malata»La 23enne ha una patologia allo stomaco. I genitori disoccupati

La casa contro la violenza alle donneIl progetto sarà illustrato in un convegno voluto dal Comune e dalle onlus Gens Nova e Penelope

ANTONIO GALIZIA

l C O N V E R S A N O. Un aiuto che consenta loro disostenere le costose cure per la figlia di 23 anni,affetta da un problema allo stomaco che da diversesettimane la blocca su un letto del reparto di Chi-rurgia generale del Policlinico San Marco di Zin-gonia, in provincia di Bergamo.

L’appello accorato è dei genitori, che vivono aConversano e sono entrambi disoccupati. «Un mesefa - racconta Daniele Bucco, 48 anni, padre dellaragazza e di altri due - mia figlia è stata soccorsad’urgenza, per una emorragia aggravata da un fo-colaio di infiammazione polmonare, dai medici del118. È stata trasferita dapprima al pronto soccorsodell’ospedale Di Venere di Bari-Carbonara, poi alSarcone di Terlizzi dove è stata sottoposta a unaprima operazione. Infine, viste le complicazioni,abbiamo dovuto trasferirla nel centro specialisticodi Bergamo. La mia famiglia - aggiunge Daniele - nonattraversa un buon momento. Sia io sia mia mogliesiamo rimasti senza lavoro e siamo a corto di sol-di».

Daniele ha chiesto un aiuto a parenti, conoscenti eanche all’amministrazione comunale di Conversa-no. Mobilitate nella gara di solidarietà anche alcuneparrocchie cittadine. Un primo sostegno importantealla famiglia Bucco è giunto da medici e operatoridel presidio lombardo, che si sono fatti carico dei1.900 euro necessari per il pagamento dell’ambu -lanza privata e hanno anche promosso una colletta

«Preveniamo i tumori della bocca»

MONOPOLI L’ospedale San Giacomo

EUSTACHIO CAZZORLA

l MONOPOLI. Per prevenire il tumoredella bocca, visite gratuite in ospedale. Èquesto quanto promette il reparto di oto-rinolaringoiatria diretto dal dottor EgidioDalena, nell’Ospedale San Giacomo (info080/4149241) per la seconda giornata na-zionale dell’Aooi, l’Associazione otorino-laringologi ospedalieri italiani, con sede aRo m a .

Così domani, venerdì primo aprile, sonopreviste visite gratuite in reparto dalle 11in poi, senza bisogno di esibire la richiestamedica, da parte dell’équipe composta daben 6 medici specialisti della gola e vierespiratorie. Chiamiamoli così perché è piùfacile che dire «otorinolaringoiatra». Anzilo dice anche lo slogan della giornata,prevenire è più facile che dire «otori-

n o l a r i n g o i at r a » .Fumo, alcol, papillomavirus e cattiva

igiene della bocca possono provocare l’in -sorgenza di tumori del cavo orale. Pre-venirli, tuttavia, è molto più semplice diquanto si pensi. Serve lo screening, inquesto caso gratuito, da parte di un medicodell’Aooi. Un’associazione nata nel 1947,proprio dall’esigenza di tutelare e pro-muovere la cultura e la professionalità diquesta complessa specialità della medi-cina. Insieme all’associazione universita-ria degli otorinolaringologi (Auorl), formala Società italiana di otorinolaringoiatria echirurgia cervico-facciale (Sio e Chcf), asua volta fondata nel lontano 1891.

Lo scopo è di contribuire allo svilupposcientifico dell’otorinolaringoiatria, unaspecialità sempre più articolata grazie allecontinue acquisizioni.

Sul banco degli imputati i fattori dirischio che oltre al fumo e all’alcol com-prendono l’infezione da papillomavirus le-gata ai rapporti sessuali orali non protetti,il lichen planus orale, i microtraumi cro-nici della mucosa della bocca dovuti alleprotesi dentarie, l’eccessiva esposizione alsole e una dieta povera di frutta e verdura.Tutto questo può provocare l’insorgenza diun tumore. Per prevenirlo serve un correttostile di vita.

Molto importante anche la diagnosi pre-coce della malattia. La chirurgia conser-vativa risolve il problema ed evita trat-tamenti demolitivi con conseguenze in-validanti, riduce i costi di terapia e ria-bilitazione, aumenta fino all’80 per cento lasopravvivenza libera da malattia e, indefinitiva, migliora la qualità dell’esisten -za.

CONVERSANO L’APPELLO DELLA FAMIGLIA. LA GIOVANE È RICOVERATA A BERGAMO E LE SPESE SONO NOTEVOLI

per acquistare lo smartphone che qualcuno avevarubato alla ragazza pugliese.

È il volto umano della sanità. «Ringrazio di cuoregli operatori del San Marco - dice il papà - per ladimostrazione di vicinanza e solidarietà alla nostrafamiglia in difficoltà».

Per essere vicini alla propria figlia, i coniugi Buc-co stanno ora soggiornando a Bergamo ma non ce lafanno a sostenere le spese della trasferta. Il rischio,reale, è che nei prossimi giorni potranno esserecostretti a lasciare da sola la loro figlia. Per questo iBucco rivolgono un appello al sindaco di ConversanoGiuseppe Lovascio, che fa sapere di avere già in-teressato del caso i servizi sociali del Comune, e atutte le persone di buona volontà, affinché contri-buiscano a sostenere la giovane nella sua battagliacontro la malattia attraverso l’adesione alla raccoltafondi, organizzata da amici e conoscenti.

Basta versare un’offerta libera indicando il codiceIban IT34R0760104000001014978041 Banco Posta-Con-versano. È possibile effettuare il bonifico da qual-siasi sportello bancario o postale d’Italia.

Oggi il problema della disoccupazione è moltograve per tutti, ma la situazione peggiora quando incasa si deve far fronte a spese impreviste per com-battere una malattia come quella della 23enne che habisogno di terapie molto costose, che i genitori nonriescono a fronteggiare. L’appello degli amici è ri-volto anche alle istituzioni, alla politica, al presi-dente della Regione Michele Emiliano e agli im-prenditori di buon cuore.

LOCORO -TO N D OAntonioGentile eGiovanni Olivasono glisfidanti delleprimarie delcentrosinistraEntrambi sicandidanoalla poltronadi sindacoDomenica3 aprilei cittadinimaggiorennisono chiamatial voto incinque seggitre dei qualinellecontrade.

MONOPOLI DOMATTINA A PARTIRE DALLE 11 I 6 OTORINOLARINGOIATRI DELL’OSPEDALE SAN GIACOMO ESEGUIRANNO VISITE GRATUITE

PALMINA NARDELLI

l P U T I G N A N O. Una conferenza,una targa monito, dati che farannoamaramente riflettere. Sono que-sti i presupposti che renderannomolto interessante l’i n i z i at iva«Stalking e femminicidio-aspettigiuridici, misure di contrasto e tu-tela delle vittime», organizzata,d’intesa con tutta l’amministrazio -ne comunale, da Emanuela Elba,assessore alla cultura, e da Gia-nluca Miano, alle politiche sociali,con la collaborazione delle onlusGens Nova e Penelope, per domani,venerdì primo aprile.

U n’intera giornata per puntarel’attenzione dell’opinione pubblica

e degli addetti ai lavori sulla vio-lenza fisica e sessuale contro ledonne e farne oggetto di discus-s i o n e.

Un fenomeno drammatico, pur-troppo sempre all’ordine del gior-no, che nel 2014 ha portato a 152 ilnumero delle donne uccise per undistorto senso di amore e di pos-sesso. Un numero che rappresentail 32 per cento delle vittime, se-condo i dati che emergono dal terzorapporto Eures sul femminicidio.

La giornata prende l’avvio alle10,30, quando nel Chiostro comu-nale sarà scoperta una targa, qualemonito contro la violenza e in me-moria di tutte le vittime. Alle 17,30,nella sala consiliare, le tematiche

saranno approfondite da illustrirelatori: Antonio Maria La Scala,avvocato, presidente nazionale del-le associazioni Gens Nova e Pe-nelope; Pietro Battipede, viceque-store della Polizia di Stato; AngelaLacitignola, del Centro antiviolen-za Ambito Putignano; RosamariaScorese, sorella di Santa Scorese,vittima di stalking e di omicidio aPalo del Colle nel 1991.

Al femminicidio si è pensato diporre argine con un progetto cherientra nel programma triennaledel Piano di zona. Progetto che pre-vede la nascita di una strutturaprotettiva dell’Ambito territorialedi Putignano, comune capofila, No-ci, Alberobello, Locorotondo e Ca-

stellana. Che avrà sede a Noci dovel’amministrazione ha individuatoe messo a disposizione uno stabile,contribuendo alla sua ristruttura-zione, prossimo a essere attivo peressere punto di riferimento per ledonne che subiscono violenze.

Il progetto è stato seguito conestrema attenzione dalla dottores-sa Giulia Lacitignola, dirigentedell’assessorato servizi sociali, edall’assessore Miano. In occasionedella conferenza saranno resi noti idettagli di questa valida operazio-ne. Sarà il sindaco Domenico Gian-nandrea a introdurre il tema. Mo-dererà Patrizio Pulvento, giorna-lista, collaboratore della «Gazzet-ta».

PUTIGNANO DOMANI NELLA SALA CONSILIARE VERRÀ PRESENTATA L’INIZIATIVA INTERCOMUNALE DELL’AMBITO DI ZONA. LA SEDE A NOCI POLIGNANO / OggiPasserella televisiva su Tv2000

Le immagini di Polignano a Mare andrannoin onda stamattina, 31 marzo, su Tv2000 chetrasmette sul canale 28 del digitale terrestre, il140 di Sky. Si parlerà della cittadina nel pro-gramma «Bel tempo si spera» che, in onda tuttii giorni dalle 7,30 alle 8,30 e dalle 9,10 alle 10, èil contenitore di attualità che apre la program-mazione mattutina della rete accompagnando itelespettatori dal risveglio alle prime occupa-zioni del giorno, tra notizie e curiosità.Il meteo, presentato in maniera colloquiale edivertente, è il filo rosso che lega i diversi mo-menti del programma che spaziano dall’attuali -tà al costume, dalla politica all’economia. I fattidel giorno sono approfonditi da interviste conesperti, mentre storie di vita quotidiana vengo-no raccontate in prima persona. Sono previsticollegamenti con la comunità parrocchiale cheospita la messa del mattino.Ogni settimana c’è una finestra aperta sui mer-cati rionali per interagire con la vita degli italia-ni e monitorare le evoluzioni della società. Fir-mato da Fausto Della Ceca, il programma oggiprevede due spazi dedicati a Polignano, con-dotti dalla giornalista Antonella Ventre. Alle7,50 una cartolina della città mentre, alle 9,50,un approfondimento sulla famosa carota di Po-lignano con le riprese nei campi. [patrizia grande]

Cm_Oriana
Evidenziato

Autismo, presentato il regolamento regionale da Emiliano-Gorgoni-Caracciolo

31-03-16

Caracciolo: “Il modo migliore per celebrare in Puglia Giornata Mondiale dell’Autismo”

Diamo pubblicazione all’intervento del consigliere regionale e presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolopresentazione del regolamento regionale.

“Decisivo passo in avanti della Puglia in materia di Autismo grazie all’approvazione del regolamento regionale – dichiara Filippo Caracciolo presenza dell’Assessore alla Sanità Michele EmilianoGiovanni Gorgoni e dei rappresentanti delle esprimere la piena soddisfazione per il risultato raggiudato il mio contributo durante tutte le fasi del confronto avviato nella scorsa estate, col mio diretto coinvolgimento, dopo la richiesta avanzata da parte delle stesse associazioni di revocare la delibera n. 1340 del 05/06/2015 con cui venivano modificati i criteri di assegnazione del pugliesi che si avvalgono del Metodo ABAdi dare ascolto alle sollecitazioni ed ai suggerimenti delregolamento regionale è il punto di partenza del percorso avviato in quell’occasione. Fondamentale per raggiungere il risultato – sottolinea il consigliere regionale Filippo Caracciolo che ha contrassegnato l’intensa e collaborativa azione tra Regione Puglia, ASL pugliesi, associazioni e genitori. Il regolamento regionale delinea e fissa un punto di equilibrio tra le esigenze espresse dai diversi portatori di interessi ma penso che possa rappresentare tema dei Disturbi dello Spettro Autistico il modo migliore per celebrare la consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile. Con l’approvazione del regolamento regionale entra nel vivo in Puglia una fase nuova in cui saranno valorizzati elementi quali il confronto con le associazioni, la personalizzazione dei percorsi e la continuità assistenziale. Il tutto supportato dall’impegno economico delle istituzioni: l’investimento complessivo triennale, a regidei Centri Territoriali per l’Autismo, sarà pari a 13,5 milioni di euro. All’impegno della Regione Puglia si aggiungono i segnali importanti che giungono dal Governo. In occasione della celebrazione della Giornata nazionale per le persone con disabilità intellettiva il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato l’inserimento dell’Autismo nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA) e lo stanziamento di un finanziamento pari a 50 milioni di euro da utilizzare comfamiglie per dare piena attuazione alla prima legge nazionale dall’Autismo approvata lo scorso anno”.

Autismo, presentato il regolamento regionale da Caracciolo

Caracciolo: “Il modo migliore per celebrare in Puglia Giornata Mondiale dell’Autismo”

Diamo pubblicazione all’intervento del consigliere regionale e presidente della V Commissione Filippo Caracciolo in tema di Autismo dopo la conferenza di

presentazione del regolamento regionale.

“Decisivo passo in avanti della Puglia in materia di Autismo grazie all’approvazione del regolamento dichiara Filippo Caracciolo – a margine della presentazione avvenuta in Region

Assessore alla Sanità Michele Emiliano, del direttore del Dipartimento Salute e dei rappresentanti delle associazioni dei familiari di soggetti autistici. C’è da

esprimere la piena soddisfazione per il risultato raggiunto e personalmente sono gratificato dall’aver dato il mio contributo durante tutte le fasi del confronto avviato nella scorsa estate, col mio diretto coinvolgimento, dopo la richiesta avanzata da parte delle stesse associazioni di revocare la delibera n. 1340 del 05/06/2015 con cui venivano modificati i criteri di assegnazione del contributo ai cittadini pugliesi che si avvalgono del Metodo ABA. Nell’occasione la Regione Puglia ha assunto l’impegno di dare ascolto alle sollecitazioni ed ai suggerimenti delle associazioni: l’approvazione del

è il punto di partenza del percorso avviato in quell’occasione. Fondamentale sottolinea il consigliere regionale Filippo Caracciolo

egnato l’intensa e collaborativa azione tra Regione Puglia, ASL pugliesi, associazioni e genitori. Il regolamento regionale delinea e fissa un punto di equilibrio tra le esigenze espresse dai diversi portatori di interessi ma penso che possa rappresentare per tutti coloro che hanno a cuore il tema dei Disturbi dello Spettro Autistico il modo migliore per celebrare la Giornata Mondialeconsapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile. Con l’approvazione del regolamento regionale entra nel

se nuova in cui saranno valorizzati elementi quali il confronto con le associazioni, la personalizzazione dei percorsi e la continuità assistenziale. Il tutto supportato dall’impegno economico delle istituzioni: l’investimento complessivo triennale, a regime e con l’entrata in funzione dei Centri Territoriali per l’Autismo, sarà pari a 13,5 milioni di euro. All’impegno della Regione Puglia si aggiungono i segnali importanti che giungono dal Governo. In occasione della celebrazione

er le persone con disabilità intellettiva il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato l’inserimento dell’Autismo nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA) e lo stanziamento di un finanziamento pari a 50 milioni di euro da utilizzare comfamiglie per dare piena attuazione alla prima legge nazionale dall’Autismo approvata lo scorso anno”.

Autismo, presentato il regolamento regionale da

Caracciolo: “Il modo migliore per celebrare in Puglia Giornata Mondiale dell’Autismo”

Diamo pubblicazione all’intervento del consigliere regionale e presidente della V Commissione o dopo la conferenza di

“Decisivo passo in avanti della Puglia in materia di Autismo grazie all’approvazione del regolamento a margine della presentazione avvenuta in Regione alla

direttore del Dipartimento Salute di soggetti autistici. C’è da

nto e personalmente sono gratificato dall’aver dato il mio contributo durante tutte le fasi del confronto avviato nella scorsa estate, col mio diretto coinvolgimento, dopo la richiesta avanzata da parte delle stesse associazioni di revocare la delibera n.

contributo ai cittadini . Nell’occasione la Regione Puglia ha assunto l’impegno

le associazioni: l’approvazione del è il punto di partenza del percorso avviato in quell’occasione. Fondamentale

sottolinea il consigliere regionale Filippo Caracciolo – è stato l’ascolto egnato l’intensa e collaborativa azione tra Regione Puglia, ASL pugliesi, associazioni e

genitori. Il regolamento regionale delinea e fissa un punto di equilibrio tra le esigenze espresse dai per tutti coloro che hanno a cuore il

Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile. Con l’approvazione del regolamento regionale entra nel

se nuova in cui saranno valorizzati elementi quali il confronto con le associazioni, la personalizzazione dei percorsi e la continuità assistenziale. Il tutto supportato dall’impegno

me e con l’entrata in funzione dei Centri Territoriali per l’Autismo, sarà pari a 13,5 milioni di euro. All’impegno della Regione Puglia si aggiungono i segnali importanti che giungono dal Governo. In occasione della celebrazione

er le persone con disabilità intellettiva il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato l’inserimento dell’Autismo nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA) e lo stanziamento di un finanziamento pari a 50 milioni di euro da utilizzare come aiuto concreto alle famiglie per dare piena attuazione alla prima legge nazionale dall’Autismo approvata lo scorso anno”.