Ruolo e attività dei centri antiviolenza: l'esperienza nella provincia di Ravenna 16 Ottobre 2009

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I centri antiviolenza Ruolo e attività dei centri antiviolenza: esperienza dei tre centri nella provincia di Ravenna Faenza, 16 ottobre 2009

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Ruolo e funzioni dei Centri antiviolenza in supporto alle donne vittime di violenza; illustrazione dell'esperienza dei centri antiviolenza in provincia di Ravenna (Emilia-Romagna; Italy) ; presentazione in particolare dell'attività delll'Associazioen Sos Donna di Faenza

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I centri antiviolenza

Ruolo e attività dei centri antiviolenza: esperienza dei tre centri nella provincia di

Ravenna

Faenza, 16 ottobre 2009

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Raccomandazioni

Comitato sui diritti delle donne del Parlamento europeo: 1 centro ogni 10.000 abitanti

Gruppo di specialisti per la lotta alla violenza alle donne del Consiglio d’Europa

1 centro ogni 7.000 abitanti

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Obiettivi dei Centri Protezione e sicurezza

Empowerment

Cambiamento sociale

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Funzioni dei Centri

Cercano di prevenire la violenza alle donne ed evitare ulteriore violenza offrendo alle vittime un ambiente sicuro e protetto e sostegno per fermare definitivamente gli abusi

Aiutano a riconquistare la propria autostima e porre le basi per una vita indipendente e autonoma

Offrono sostegno nelle situazioni di crisi, percorsi di counselling e aiuto in tutte le situazioni legate all’esperienza di violenza (informazioni legali, reperimento casa e lavoro, percorsi psicoterapeutici)

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Funzioni dei Centri

Sensibilizzano l’opinione pubblica sul fenomeno della violenza

Forniscono programmi di formazione specifici per professionisti

Organizzano eventi e manifestazioni

Promuovono attivita’ preventive nelle scuole

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Accoglienza telefonica

La metodologia dell’Associazioneprevede una telefonata molto approfondita (mezz'oracirca) che consenta all'operatrice dicapire i problemi specifici delladonna prima dell’eventualeaccoglienza in sede e, soprattutto,capire lo stato di pericolosità in cui vive la donna. Ogni telefonataricevuta viene registrata su un'apposita scheda personale nellaquale verrà poi annotato tutto ilcammino fatto dalla donna all'interno dell'Associazione.

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Accoglienza vis a vis

Cosa fa l’operatrice?Cosa fa l’operatrice?ASCOLTO ATTIVOASCOLTO ATTIVO Nel primo colloquio vieneNel primo colloquio vieneraccolta la storia della donnaraccolta la storia della donnapartendo dalle informazioni giàpartendo dalle informazioni giàacquisite nel corso dellaacquisite nel corso dellatelefonata, vengono isolati itelefonata, vengono isolati iproblemi più urgenti e stabiliti iproblemi più urgenti e stabiliti iprimi obiettivi.primi obiettivi.

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Accoglienza vis a vis

Insieme alla donna si stabilisce un Insieme alla donna si stabilisce un percorso, si prepara un percorso, si prepara un progetto progetto scritto insiemescritto insieme facendo emergere facendo emergere quali sono le priorità, gli obiettivi a quali sono le priorità, gli obiettivi a medio e a lungo termine medio e a lungo termine monitorando durante gli incontri monitorando durante gli incontri successivi, cosa la successivi, cosa la donna ha ha realizzato. realizzato.

Ricordiamoci che se la donna decide di Ricordiamoci che se la donna decide di separarsi o allontanarsi da un separarsi o allontanarsi da un partner violento può verificarsi, da partner violento può verificarsi, da parte del maltrattante, una parte del maltrattante, una recrudenza del fenomenorecrudenza del fenomeno

Le operatrici rispettano i tempi della Le operatrici rispettano i tempi della donna e conoscono il meccanismo donna e conoscono il meccanismo di di STOP AND GOSTOP AND GO che spesso che spesso contraddistingue le donne vittime contraddistingue le donne vittime di violenzadi violenza

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Accoglienza vis a vis: la relazione di aiuto

Il metodo di intervento che le operatrici utilizzano scaturisce da anni di lavoro sul campo con donne vittime di violenze. Non si tratta di un intervento a carattere psicologico o psicoterapeutico, nè di una semplice offerta di informazioni che possono guidare la persona a prendere una decisione: come operatrici mettiamo in gioco abilità e competenze che riguardano la nostra capacità a rapportarci con il prossimo, soprattutto con chi soffre, e a valorizzare la persona in quanto tale e la sua attitudine a decidere della propria vita senza farsi sconvolgere dagli eventi e dalla realtà in cui è inserita. L'obiettivo principale è quello di elaborare con la donna strategie per uscire dal maltrattamento e dalle conseguenze ad esso legate

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Accoglienza vis a vis

Vengono di volta in volta verificati gli obiettivi raggiunti e ne vengono posti altri. L'Associazione mette a disposizione della donna, se lei lo vuole, tutte le risorse di cui si dispone sul territorio, ovvero contatti con sevizi sociali, sanitari, con le Forze dell'Ordine, con altri soggetti privati e pubblici che possono coadiuvarla, con altri centri antiviolenza. Vengono fornite consulenze legali, accompagnamenti lavorativi, aiuto per ricerca casa e per altre emergenze

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Emergenza: come operiamo

Nelle situazioni di emergenza, si provvede, se la donna vuole, ad un momentaneo allontanamento della donna e dei suoi bambini dalla casa familiare avendo prima verificato con la donna se esistono altre sistemazioni alternative (presso la propria rete familiare o amicale) in una struttura ricettiva con le quali si abbiano dei rapporti di fiducia in merito alla segretezza e alla privacy della donna

La nostre associazioni non inseriscono mai una donna in una casa o un alloggio di emergenza fin da subito ma la si invita ad andare in hotel per “decantare”, per prendersi una pausa di riflessione, per abbassare il livello di ansia; qualche giorno di allontanamento le servirà per comprendere meglio cosa vorrà fare nell'immediato futuro

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Emergenza: come operiamo

Qualora la donna si allontani per un massimo di 3 o 4 giorni con i bambini, sia ospite di una struttura ricettiva che presso l’abitazione di qualcuno della rete, con il suo consenso, le offriamo di fare, a nome suo:

Telegramma al partner Fax all’Ufficio Minori della

Questura o al CommissariatoPer entrambi i documenti invitiamo la

donna a dichiarare che si è allontanata momentaneamente per giusta causa; al partner viene specificato che può contattare telefonicamente i bambini quando vuole.

Questo, in qualche modo, tutela la donna da eventuali denunce per sottrazione di minori

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Emergenza: percorso integrato con soggetti di rete: buona prassi

PERCORSO INTEGRATO TRA I SERVIZI SOCIALI E SANITARI PERCORSO INTEGRATO TRA I SERVIZI SOCIALI E SANITARI PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI RIFERITE A DONNE PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI RIFERITE A DONNE

MALTRATTATE CON FIGLIMALTRATTATE CON FIGLIE’ stato elaborato dagli operatori dei Nuclei Operativi Distrettuali di

Ravenna, Lugo e Faenza e dai Responsabili delle Associazioni di Volontariato Linea Rosa (Ravenna), Demetra (Lugo) e SOS Donna (Faenza) , con l’intento di tracciare un percorso operativo per la gestione di situazioni di donne maltrattate con figli, prevedendo due modelli uno per la gestione delle emergenze e l’altro per i casi “ordinari”, al fine di:

lavorare sempre più in un ottica integrata e multidisciplinare eliminare il senso di solitudine che spesso sentono gli operatori

che lavorano nel sociale offrire un percorso integrato e di rete

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Consulenza psicologica

All'internoAll'interno delle Associazioni operano delle Associazioni operano psicologhe che svolgono anche un supportopsicologhe che svolgono anche un supportopsicologico in parallelo con il sostegno dipsicologico in parallelo con il sostegno diaccoglienza e di ascolto che svolgono le accoglienza e di ascolto che svolgono le operatrici/volontarie.operatrici/volontarie.A seguito dei colloqui, quando se neA seguito dei colloqui, quando se neravvedono le necessità, le volontarieravvedono le necessità, le volontariesegnalano alle psicologhe, all’interno delle segnalano alle psicologhe, all’interno delle riunioni di equipe, i casi cheriunioni di equipe, i casi chenecessiterebbero di questo tipo dinecessiterebbero di questo tipo diintervento e, o si individuano psicologhe/giintervento e, o si individuano psicologhe/gidel Servizio pubblico, oppure si cerca didel Servizio pubblico, oppure si cerca dioffrire alla donna un breve percorsooffrire alla donna un breve percorsoall’interno delle Associazioniall’interno delle Associazioni

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Consulenza legale

All'interno delle Associazioni operano All'interno delle Associazioni operano avvocate che, a richiesta, fornisconoavvocate che, a richiesta, fornisconoinformazioni in materia di diritto di informazioni in materia di diritto di famiglia, matrimoniale ed extrafamiliare famiglia, matrimoniale ed extrafamiliare per dare alla donna maggiore conoscenzaper dare alla donna maggiore conoscenzadei suoi diritti e degli strumenti giuridicidei suoi diritti e degli strumenti giuridiciche possono tutelarla meglio. Tale che possono tutelarla meglio. Tale consulenza è gratuita. Nel momento inconsulenza è gratuita. Nel momento incui la donna decida di servirsi delcui la donna decida di servirsi delpatrocinio delle avvocate per patrocinio delle avvocate per intraprendere azioni legali le vieneintraprendere azioni legali le vienegarantita l'applicazione delle tariffe garantita l'applicazione delle tariffe minime o il gratuito patrocinio. minime o il gratuito patrocinio. Le avvocate sono a tutti gli effetti "donneLe avvocate sono a tutti gli effetti "donnedell'Associazione" e come tali garantiscono unadell'Associazione" e come tali garantiscono unacontinuità di pensiero e di azione tra lecontinuità di pensiero e di azione tra leaccoglienze e le consulenze legali accoglienze e le consulenze legali

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Sportello di orientamento e

accompagnamento al lavoro

Il progetto prevede di consolidare e implementare i seguenti risultati:

facilitare e favorire l’inserimento lavorativo delle donne che si sono appoggiate ai Centri Antiviolenza in un primo momento e allo sportello di orientamento poi

implementare l'azione di orientamento, al fine di aiutare le utenti ad acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità presenti sul territorio

supportare le utenti nella individuazione “della professione” che vogliono svolgere sulla base del sapere e saper fare personali, emersi dalla valutazione delle competenze e dei propri desideri.

supportare ed accompagnare le utenti nella costruzione del loro progetto di inserimento lavorativo: dalla identificazione delle fonti di raccolta delle informazioni, alla relativa elaborazione, dalla predisposizione della documentazione necessaria alla preparazione ad un colloquio di lavoro

stringere legami con aziende del territorio per lo svolgimento dei tirocini e/o l’inserimento lavorativo

sensibilizzare il territorio regionale, nello specifico degli “addetti ai lavori” , sul tema della violenza alle donne

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Filiera del supporto e dell’aiutoalle donne vittime di violenzae ai loro figli

Famiglia Famiglia

d’origined’origine

Rete Rete

parentale parentale

e amicalee amicale

Centri

Antiviolenza

Forze Forze

dell’Ordinedell’Ordine

Medici Medici

di basedi base

Servizi Servizi

socialisociali

Pronto Pronto

Soccorso e Soccorso e

Servizi SanitariServizi Sanitari

AssociazioniAssociazioni MagistraturaMagistratura

Centri perCentri per

l’impiegol’impiego

Centri per Centri per

le famigliele famiglie

…..e altri soggetti…

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Chi sono i tre centri antiviolenza nella provincia di Ravenna

Linea Rosa Ravenna (nasce nel 1992)

Sos Donna Faenza (nasce nel 1994)

Demetra Lugo (nasce nel 2005)

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Su quali territori insistono

Comune di Ravenna popolazione comunale 155.997

Comuni di Ravenna, Alfonsine, Cervia, Russipopolazione comprensoriale 208.716

Donne accolte dal 1 gennaio al 30 settembre 2009 359

Fonte: Statistica E-R: Popolazione residente per province, comuni e classi di età al 1 Gennaio 2009

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Su quali territori insistono

Comune di Faenza popolazione comunale 56.922

Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Riolo Terme, Solarolo popolazione comprensoriale 87.067

Donne accolte dal 1 gennaio al 30 settembre 2009 115

Fonte: Statistica E-R: Popolazione residente per province, comuni e classi di età al 1 Gennaio 2009

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Su quali territori insistono

Comune di Lugo popolazione comunale 32.684

Comuni di Lugo, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Massalombarda, Sant’Agata sul Santernopopolazione comprensoriale 79.605

Donne accolte dal 1 gennaio al 30 settembre 2009 28

Fonte: Statistica E-R: Popolazione residente per province, comuni e classi di età al 1 Gennaio 2009

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Quante donne sono state accolte dai 3 centri (gen-set 2009)

359

115

28

Più di 500 donne vittime di violenza sono state accolte nei centri della provincia di Ravenna in 9 mesi

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Quante donne e bambini sono

stati ospitati dai 3 centri (gen-set 2009)

8 donne e 17 bambini (3 case)

2 donne (in residenze ad indirizzo

segreto)*

5 donne e 3 bambini (in residenze ad

indirizzo segreto)

* Dal 2010 l’associazione potrà disporre di 2 case come alloggi di emergenza abitativa

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Quali azioni in comune

Sportello lavoro Osservatorio regionale sulla rilevazione statistica del

fenomeno della violenza di genere Formazione nuove volontarie e aggiornamento

volontarie senior Partecipazione all’elaborazione di accordi con soggetti

istituzionali e non Partecipazione a tavoli tecnici in ambito provinciale

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Quali azioni in comune

Sensibilizzazione allatematica della violenza alledonne, in particolare nella giornata del 25 novembre

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Linea Rosa Ravenna

Accoglienza Sportelli di apertura anche a Cervia e Russi

Assistenza psicologica Assistenza legale Gruppi di auto-aiuto Ospitalità temporanea (la casa rifugio) Ospitalità temporanea (la casa Dafne) Ospitalità temporanea (la casa Il Melograno) Attività di prevenzione (giornate informative nelle scuole) Progetti con minori all’interno delle case Sostegno alla genitorialità Sportello orientamento al lavoro Convegni, seminari, attività di sensibilizzazione Formazione esterna ed interna Corso di autodifesa (2008) Fa parte del Coordinamento regionale dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna Fa parte dell’Associazione Nazionale Di.R.E Donne in Rete contro la violenza Fa parte dei territori pilota della Rete Arianna del Dipartimento per le Pari Opportunità

Linea Rosa Ravenna Via Mazzini, 57/a - 48100 Ravenna tel. 0544 216316 E-mail : [email protected] sito: www.linearosa.it

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Accoglienza Consulenza psicologica Consulenza legale Ospitalità in emergenza Gruppi di auto-aiuto guidati LiberaMente Informazione e formazione sulla problematica della violenza alle donne Prevenzione alla violenza (anche nelle scuole) Progetto di sostegno ai minori vittime di violenza assistita Sportello orientamento al lavoro Fa parte del Coordinamento regionale dei Centri antiviolenza dell’Emilia-

Romagna Fa parte dell’Associazione Nazionale Di.R.E Donne in Rete contro la violenza

Demetra - Donne in Aiutoc/o Casa del Volontariato - Corso Garibaldi 116 - 48022 Lugo (RA)tel. 0545 27168 - e-mail: [email protected]: http://www.perglialtri.it/demetra/home.php?Lang=it

Demetra - Lugo

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Accoglienza Consulenza e assistenza psicologica Consulenza e assistenza legale (Sportello legale) Ospitalità in emergenza Gruppi di auto-aiuto Corsi di autodifesa (dal 1994) Interventi psicoeducazionali nelle scuole (dal 2000) Progetti sulla dipendenza affettiva Sostegno alla genitorialità Sportello orientamento e accompagnamento al lavoro Convegni, seminari, attività di sensibilizzazione Formazione interna ed esterna Fa parte del Coordinamento regionale dei Centri antiviolenza dell’Emilia-

Romagna Fa parte dell’Associazione Nazionale Di.R.E Donne in Rete contro la violenza Fa parte dei territori pilota della Rete Arianna del Dipartimento per le Pari

Opportunità

Sos Donna Via Laderchi, 3    48018 Faenza(RA)   tel  0546-22060   fax  0546-21504 e-mail  [email protected] sito  http://www.sosdonna.com

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