Rsu scuola novembre 2010

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25/05/22 FLC Cgil Centro Nazionale 1 Seminario provinciale “La contrattazione di scuola e la gestione delle risorse alla luce delle nuove norme “ Catania 10 novembre 2010 (A cura di Americo Campanari)

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Slides seminarioAuditorium Monastero dei BenedettiniCatania 10 e 11 novembre 2010

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Seminario provinciale

“La contrattazione di scuola e la gestione delle risorse alla luce delle

nuove norme “

Catania 10 novembre 2010

(A cura di Americo Campanari)

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Il punto su: Le novità della recente manovra

e le ricadute sulla scuola Impegni e scadenze in agenda

per la FLC-Cgil I problemi nei luoghi di lavoro

ed il punto su contrattazione e risorse alla luce delle norme Brunetta

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La recente manovra del Governo Produce effetti pesantissimi su tutto il

PI e su scuola, università, ricerca Blocca tutti i contratti pubblici fino al 2013 Interviene sulle progressioni di carriera

con effetti su salario, TFR e pensioni Riduce di fatto tutte le retribuzioni

pubbliche (che non potranno superare per 3 anni il salario reale del 2010)

Innalza l’età pensionabile per le donne, TFR obbligatorio per tutti

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Niente contratto, salario bloccato

Non si dà luogo, e senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali relative al triennio 2010-2012

Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche … non può superare, in ogni caso, il trattamento in godimento al 31 dicembre 2010

Fanno eccezione arretrati, maternità, malattia, prestazioni aggiuntive o straordinario, funzioni diverse, …

PERTANTO L’UTILIZZO DEL FIS E’ ASSOLUTAMENTE LEGITTIMO

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Il pasticcio sui gradoni

La legge dice che: “per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”.

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Pasticcio risolto?

Si dice però che tutto sarebbe stato rimesso a posto!

Come? Si “sottraggono” le risorse dei risparmi

destinate al contratto per la valorizzazione Deciderà il ministro come usarle con

decreto, … “sentiti” i sindacati! Nel frattempo a settembre il gradone è

stato pagato

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I nodi da chiarire!

Intanto l’emendamento approvato non restituisce la “validità dei 3 anni”. Lo farà il decreto? Su questo chiediamo chiarezza!

Poi, lo stesso ministro, ha ripetutamente dichiarato che Con le risorse dei risparmi sarà “indennizzato” il personale

che maturerà il gradone nel triennio Poi però, dal 2012, i gradoni saranno definitivamente

abrogati e sostituiti da un percorso di carriera Come si farà la carriera?

o si trova l’accordo (nei tavoli tecnici che si è impegnata ad aprire a breve)

oppure ci pensa il ministro con decreto (utilizzando la delega dal d.lgs 150/09) o con legge

Qual è la verità? I gradoni rimarranno o no?

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Con quali risorse il ministro vuole fare la futura carriera?

Con i risparmi a regime dei tagliCon i risparmi dell’abrogazione dei

gradoniRiprendendosi le risorse di CIA e RPD

(la cui revisione è esplicitamente prevista dalla legge 122/10)

Valutate voi se si tratta di un bel risultato come ha detto qualcuno!!

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Inoltre la manovra del Governo

Innalza l’età pensionabile delle donne TFR obbligatorio per tutti Taglia i trasferimenti agli EE.LL. con

effetti pesanti anche sui nostri settori:sulla formazione professionalesul diritto allo studio (mensa,

trasporti, assistenza all’H, ….)sulla manutenzione degli edifici

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La manovra del Governo

Avrà ulteriori effetti negativi sull’occupazione e sul precariato tutto. I più deboli sono i più colpiti. Nella scuola persi più di 90.000 posti di lavoro

in due anni e licenziati oltre 45.000 precari (25.000 lo scorso anno ad altri 20.000 questo anno). Meno immissioni in ruolo.

Nell’università e nella ricerca non solo non ci sarà nessuna stabilizzazione, ma si ridurranno del 50% tutti i contratti a termine

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Il giudizio della Cgil

Per la Cgil questa manovra è sbagliata e inaccettabile per almeno 3 ragioni. Perché: È iniqua È sbagliata perché non contiene nessuna

riforma strutturale È sbagliata perché “depressiva”, non crea le

condizioni per la ripresa dello sviluppo, né occupazione

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La manovra è iniqua perché: colpisce solo lavoro dipendente e

pensionati (diversamente da quanto fatto da Zatapero, da Cameron e dalla Merkel. Solo in Italia chi ha un reddito oltre i 100.000 euro come un manager o un dirigente di Banca non paga nulla)

mette lavoratori pubblici e privati gli uni contro gli altri

attacca alle radici la funzione dello Stato smantella il sistema pubblico della

conoscenza e il welfare!

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Le proposte alternative della Cgil innalzare la tassazione sullo scudo fiscale di

altri 3-4 punti almeno, rispetto al 5% praticato reintrodurre l’ICI per chi ha un reddito

superiore a 80-100.000 euro introdurre una aliquota patrimoniale sulle

rendite e sui grandi patrimoni prevedere un contributo di solidarietà per chi

ha un reddito oltre i 100-150.000 euro e finalizzarli (ad es. sulla ricerca e sulla stabilizzazione dei precari)

incrementare la lotta all’evasione

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Qualche dato sulla patrimoniale La ricchezza nazionale è pari a circa 8.000 ml.di di

euro (dato Banca d’Italia)

La metà, 4.000 ml.di, è detenuta dal 10% più ricco della popolazione

L’8% di questa ricchezza (320 ml.di) riguarda attività d’impresa

Il restante (3.680 ml.di) sono rendite e patrimoni. Introducendo ad es. una aliquota del 3% avremmo

subito 10 ml.di di entrate, quasi metà manovra (possiamo chiedere questo a Piersilvio che lo stesso giorno del varo della manovra ha varato il suo yacht di 18 ml.ni di euro?)

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Nelle scuola questa manovra si va ad aggiungere …

Al secondo anno dei tagli su docenti e Ata della legge 133

Al primo anno di applicazione del riordino della secondaria

A regime le norme varate avranno effetti ben oltre il triennio

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Le conseguenze

Tempi e offerta formativa

Organizzazione del lavoro

Finanziamenti

Valutazione

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I dirigenti scolastici

Rischiano di essere gli esecutori della svolta autoritaria nelle relazioni sindacali

Con le modifiche sul disciplinare i Dirigenti Scolastici diventano il braccio armato di Brunetta

Attaccando l’autonomia scolastica e la contrattazione, si lede alla base il ruolo della Dirigenza Scolastica

Occorre creare una rete solidale di relazioni per comportamenti virtuosi ed evitare che si sposti il conflitto dentro le scuole

Il collegato sul lavoro mette sotto controllo tutti i dirigenti: pubblicate le retribuzioni, il curriculum vitae, i tassi di presenza e le assenze, …

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Che fare

In corso la nostra campagna per:

“Rompere il silenzio!!”

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Le iniziative già fatte Le iniziative, la mobilitazione e le denunce per

avere deroghe in organico di fatto Sostegno alle lotte dei precari Assemblee nei primi giorni di scuola I sabati della conoscenza in piazza Manifestazione nazionale delle RSU ed iniziative

provinciali Le mobilitazioni nelle università e nella ricerca 29 settembre partecipazione alle

manifestazioni dei sindacati europei per il lavoro

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Le prossime iniziative Indette 8 ore di sciopero ad intermittenza

fino a dicembre: il 17 novembre il prossimo!

Il 16 ottobre la FLC è stata in piazza a fianco dei metalmeccanici per i diritti e il lavoro

In cantiere manifestazioni della FLC per tutti i comparti della conoscenza il 17 novembre

Il 27 novembre manifestazione generale nazionale della Cgil

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Stati generali della conoscenza

Stati Generali

Diffusione territoriale

Costituzione tavolo nazionale

APPELLO (EPIFANI) e raccolta adesioni nazionali

Redazione punti e schemi di lavoro

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Il “complesso” quadro della scuola

Un quadro normativo fortemente peggiorato Il D.lgs Brunetta sulla riforma della P.A. Il Disegno di Legge Aprea sullo sfondo Un nuovo disegno di legge presentato dalla

lega L’attuazione del titolo V della costituzione L’accordo separato sul modello contrattuale Gli effetti dei tagli (art. 64 della L. 133/08) La ridefinizione dei comparti pubblici Rapporti unitari “difficili” La contrattazione di scuola “minacciata”

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Le norme autoritarie e peggiorative del decreto Brunetta

Rilegificate alcune materie sul rapporto di lavoro (tentativo di demolizione delle riforme degli anni 90), in particolare su:

valutazione, merito e premialità sanzioni disciplinari e responsabilità dei

dipendenti vincoli sull’utilizzo delle risorse nella

contrattazione integrativa Confermate le norme capestro su malattia e visite fiscali, non derogabili con il contratto Le Rsu sotto attacco (nessuno vuole le elezioni, neanche COBAS-RDB): a rischio la democrazia nei luoghi di lavoro

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Gli effetti della legge Brunetta

Alcune norme sono già in vigore da novembre 2009 (sanzioni, malattia, viste fiscali,…)

Altre necessitano di passaggi per avere attuazione (solo dopo un nuovo Ccnl e con nuove risorse per i Ccni su meriti e premi sarà possibile dare attuazione ai criteri di valutazione delle performance, emanare il DPCM nella scuola, ecc…)

I Ccni si devono adeguare entro il 31/12/2010 alle disposizioni del d.lgs 165/01, innovato dal d.lgs 150/09, pena la loro decadenza! Ovviamente “solo se non in regola con le nuove disposizioni”. Questo è il punto!!!

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Il decreto 150/09 e la norma transitoria per la scuola sulla valutazione

Con DPCM tra MIUR – Minist. Economia, dovranno essere determinati “limiti e modalità di applicazione” delle disposizioni su: Misurazione, valutazione e trasparenza delle

performance dei docenti Merito e premi ai docenti

In ogni caso il tema della valutazione rimane di stretta attualità (nonostante le diverse posizioni all’interno della maggioranza di governo).

Il ministro vuole attivare una sperimentazione nazionale basata sull’equazione:

“misurazione degli esiti degli alunni” = valutazione della scuola e degli insegnanti

Inaccettabile per la FLC!

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La contrattazione integrativa opera esclusivamente su delega del CCNL!

Con il blocco dei contratti c’è stato un rinvio di fatto al 2013 di gran parte del decreto Brunetta

Solo il ministro non si rassegna e fa pressioni sull’applicazione di parti del suo decreto (con la circolare n. 7 pubblicata a luglio 2010)

Si sta cercando in tutti i modi di condizionare e delegittimare la contrattazione integrativa

Sia l’Aran che il Miur hanno ribadito che si applica il Ccnl/07

Nella legge e nella CM - 7 si afferma che i CCNI sono illegittimi se violano il CCNL, ma poi c’è chi sostiene che vanno comunque “adeguati”! Delle due l’una!

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Perché la contrattazione nelle scuole non si tocca

Perché non è vero che il decreto Brunetta attribuisce oggi competenze diverse ed esclusive alla Dirigenza su materie contrattuali, tanto meno nella scuola (che non è un ufficio)

Perché il d.lgs 150/09 non ha modificato affatto né l’art. 25 del d.lgs 165/01 (Dirigenza Scolastica), né le norme sull’autonomia scolastica

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Perché la contrattazione sui criteri per l’organizzazione del lavoro non si tocca

Dice la CM Brunetta: “… sono escluse dalla contrattazione collettiva le materie attinenti all'organizzazione degli uffici, quelle oggetto di partecipazione sindacale (ai sensi dell'articolo 9 del d.lgs. n. 165 del 2001, nuovo testo), quelle afferenti alle prerogative dirigenziali (ai sensi degli articoli 5, comma 2, 16 e 17 del d.lgs. n. 165 del 2001, nuovo testo) …”

Nel Ccnl scuola queste materie non sono mai state oggetto di contrattazione

Dunque non c’è nulla da adeguare entro il 31/12/2010!

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Non si sono mai contrattati gli “atti di gestione” sul personale e sulle risorse

Art. 5 c. 2 prima e dopo Brunetta: Nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all’articolo 2, comma 1, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro sono assunte “in via esclusiva” dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro,“fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista nei contratti di cui all’articolo 9. Rientrano, in particolare, nell’esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunità, nonché la direzione, l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici”.

Non c’è nessun cambiamento sostanziale che rende incompatibili le materie che si contrattano a scuola

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Rispetto alla mobilità interna alle scuole

La mobilità “interna” alla scuola, nelle sue varie sedi e/o plessi, è materia contrattuale, non invade né le prerogative, né le competenze esclusive della “dirigenza scolastica”, che ha la sua specificità regolata dall’art. 25 del d.lgs 165/01, articolo che non è stato affatto modificato dal d.lgs 150/01.

Dunque se era compatibile contrattare la mobilità interna alla scuola con la legge prima del d.lgs 150/09, lo rimane certamente anche ora perché nulla è innovato! Si può, dunque, certamente affermare con nettezza che il Ccni non fa alcuna invasione su materie riserva di legge o prerogativa esclusiva del Ds.

Se la mobilità non è competenza “eslusiva” della Dirigenza del Miur (che ha firmato il Ccni sulle utilizzazioni), non lo è nemmeno per la Dirigenza Scolastica all’interno della scuola!

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Per legge il trattamento economico fondamentale e accessorio è definito dalla contrattazione

Nella scuola il CCNL delega alla contrattazione di Istituto l’uso delle risorse contrattuali (ripartizione e compensi)

Sia l’Aran che la recente giurisprudenza hanno ribadito che nessun contratto integrativo decade automaticamente (neanche dal 1 gennaio 2011) e che il salario è competenza esclusiva della contrattazione e non può essere deciso unilateralmente (art. 45 c. 1 d.lgs 165/01)

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A questo proposito il tribunale di Pesaro afferma

” … le norme del decreto che riguardano la contrattazione collettiva trovano applicazione solo in riferimento ai contratti collettivi nazionali stipulati dopo l’entrata in vigore della riforma e non a quelli stipulati anteriormente. Ne discende la salvezza degli effetti negoziali dei ccnl già stipulati”.

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Cosa dice oggi la legge sulle risorse contrattuali di scuola

Dalla CM Brunetta: “… il d.lgs. n. 165 del 2001 che, all'articolo 7, comma 5, vieta alle amministrazioni pubbliche di erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese”. Inoltre: “… è necessario rispettare il principio di corrispettività … ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese".

Nella scuola è da sempre così!!! Dunque non c’è nulla da adeguare né cambia alcunché dopo il 31/12/2010

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Sulla contrattazione di scuola si deve applicare il CCNL

Le materie della contrattazione Criteri di utilizzazione del personale in rapporto al Pof Criteri di assegnazione di docenti e Ata ai plessi Esercizio dei diritti sindacali e attuazione norme sicurezza Ripartizione Fis Criteri e modalità relativi all’organizzazione del lavoro e

articolazione dell’orario del personale docente, educativo e Ata Criteri per l’individuazione del personale nelle attività da

retribuire con il fondo e compensi

Nessuna di queste materie ha a che vedere con “l’organizzazione degli uffici”

La contrattazione di scuola non fa nessuna invasione negli atti di gestione del personale e delle risorse che sono competenza del DS

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Avviare e chiudere tutte le contrattazioni entro dicembre 2010!

Per riaffermare il ruolo della contrattazione e della RSU

Per evitare ”sorprese” e conflitti da parte di chi sostiene che dal primo gennaio cambia qualcosa!

Attenzione! Dal primo gennaio partirà la normativa sul CEDOLINO UNICO introdotto con la manovra. Evitiamo di regalare risorse del FIS a Tremonti

Le risorse vanno spese tutte

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Il cedolino unico

La manovra di luglio Art. 4 -septies. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 2, comma 197,

della legge 23 dicembre 2009, n. 191, a modifica di quanto previsto dall'articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, il pagamento delle competenze accessorie spettanti al personale scolastico e' effettuato mediante ordini collettivi di pagamento di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 31 ottobre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 295 del 17 dicembre 2002 ed e' disposto congiuntamente al pagamento delle competenze fisse, fatta eccezione per il personale supplente breve nominato dai dirigenti scolastici, le cui competenze fisse, all'infuori dei casi di cui all'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, continuano ad essere pagate a carico dei bilanci delle scuole.

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Cedolino unico

Da gennaio 2011 La DPT pagherà i compensi accessori L’assegnazione dei fondi diventerà “virtuale” Inalterate le varie fasi della contrattazione e il

controllo dei revisori dei conti. Gli effetti negativi Meno liquidità di cassa Più difficoltà nell’utilizzo delle economie Autonomia sotto tutela Gli impegni della FLC Cgil continuano Il tesoro si deve fare carico direttamente di

tutte le spese dovute (supplenze, funzioni superiori, …)

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Il punto sulle risorse

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La ricognizione delle risorse destinate al personale

Il Fondo d’Istituto (FIS) Le FS, gli incarichi Ata, il gruppo sportivo, le

ore eccedenti I compensi individuali per chi partecipa ai

progetti delle aree a rischio I compensi individuali per i progetti/attività

finanziati da UE, enti pubblici, privati (per la parte destinata a retribuire il personale)

Fondi legge 440/97. Le economie del Fis Eventuali fondi non vincolati

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Ricordiamo come va calcolato il Fis

Dal 1 settembre 2009: 4.056,00 euro per ciascun punto di erogazione dl

servizio; 802,00 euro per ciascun addetto individuato dai

decreti interministeriali sugli organici di diritto del personale docente, educativo ed Ata;

857,00 euro ulteriori per ciascun docente in organico di diritto negli istituti secondari di secondo grado. 

+ eventuali economie derivanti dalle risorse non utilizzate nell’esercizio precedente (art. 2 sequenza Ata del 25 giugno 2008) Novità cedolino unico dal prossimo 1 gennaio 2011!

+ eventuali finanziamenti disponibili in bilancio

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Il nuovo accordo per il 2010-2011

Funzioni strumentali Confermati i tre parametri:

quota base per tutti: 3.006,32 euro quota complessità: 2.015,47 “ quota docenti in OD: 109,91 “

Incarichi specifici Ata Un solo parametro: 268,06 euro per i posti

Ata in organico di diritto

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Il nuovo accordo per il 2010-2011

Attività complementari ed. fisica Ad ogni singola scuola spetta, potenzialmente, una

quota pari a: 3.044,90 euro per il numero di posti docenti ed. fisica in OD + 6.000,00 euro alla scuola dove è titolare il cooordinatore provinciale

Ore eccedenti Quota scuola infanzia e primaria: 28,63 euro per il

numero dei posti docenti in organico di diritto Quota scuola secondaria: 52,98 euro per il numero dei

posti docenti in organico di diritto In arrivo risorse aggiuntive dai risparmi (NB in

cambio della nota sulle supplenze!!) Altre indennità

Previste risorse aggiuntive al Fis per le scuole che debbono pagare il turno nott./festivo, bilinguismo/trilinguismo, indennità sostituto DSGA

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Finanziamenti: il punto sul 2009-2010

Il Miur ci ha comunicato di avere assegnato alle scuole circa 700 milioni di euro

Le voci finanziate sarebbero:1. Tutte le supplenze impegnate al 31 agosto2. 8/12 ( Fis, funzioni strumentali, aree a rischio, pratica

sportiva, ore eccedenti)3. Offerta formativa - direttiva 20094. Appalti pulizie 5. Residui passivi/attivi (sembra solo in parte?)6. Esami maturità7. Corsi di recupero debiti formativiChiesti al Miur tutti i dati per conoscere dettagli, criteri,

modalità

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Finanziamenti: lo stato dell’arte per il 2010-2011

Inviata comunicazione alle scuole su finanziamento FIS, F.S., I.S., G.S., ore eccedenti e aree a rischio: 4/12 e 8/12

Arriverà integrazione sul FIS per sostegno 2°grado (DOS org. di fatto in corso)

Saranno date disposizioni per il programma annuale 2011 in relazione all’attuazione del cedolino unico

Il Miur si è impegnato a fornire dettagli su parametri di calcolo alle singole scuole

Deciso l’utilizzo di alcune economie

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Economie 2009/2010 Programma annuale 2011

In arrivo 112 milioni di euro quale una tantum per ore eccedenti

5,6 per indennità al sostituto Dsga e lavoro notturno e festivo

Ripristinati 120 milioni di euro per il funzionamento

Ripristinati i parametri (tipologia di scuola, presenza laboratori e numero alunni) del D.M. 21

Garantita la copertura delle supplenze

Problema aperto Spese visite fiscali

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Contratto, autonomia scolastica, diritti dei lavoratori

Contrattare il 100% dei fondi attribuiti alle scuole

Utilizzare subito tutte le economie degli anni precedenti (in media risultano economie per circa 20.000 euro per scuola) NB: in futuro c’è il rischio che i residui rimangano al tesoro

Supportare le RSU nel raggiungimento di questo obiettivo

Proteggere i fondi contrattuali da un uso improprio (spese ordinarie/funzionamento/supplenze)

Prevedere nel contratto di istituto (oppure anche in una dichiarazione congiunta a verbale) il pagamento in “tempo reale” delle attività svolte

Gli impegni per la FLC