Riviera est nov2014 n143

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Crescono le difficoltà delle famiglie Mira pag. 6 pag. 8 Sicurezza, calano i reati nel territorio Meno rapine e furti nelle case. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta L a percezione dei cittadini è diversa. I fur- ti negli ultimi tempi sembrano aumen- tati, ma i dati quelli forniti dal Prefetto dicono il contrario: c’è una diminuzione dei fenomeni criminosi nel Comune di Mira. Il Prefetto di Venezia lo mette in chiaro, rispondendo al sindaco Maniero che aveva chiesto i dati più aggiornati sui reati com- messi nel territorio. Nei primi dieci mesi del 2014 sono diminuiti sia i furti nelle abita- zioni, che quelli negli esercizi commerciali. Meno rapine e furti di autovetture. In au- mento solo i furti all’interno delle autovet- ture in sosta. Nelle scorse settimane, raccogliendo la preoccupazione di tanti cittadini e operatori commerciali, espressa anche nei periodici incontri che l’amministrazione sta organiz- zando nel territorio, il sindaco di Mira ha incontrato il comandante della tenenza dei carabinieri, e ha scritto al Prefetto di Vene- zia Dominco Cuttaia, per avere chiarezza in proposito. “Non so – ha scritto Alvise Maniero – se siamo in presenza di ‘impressioni’ smentite dai fatti reali. Certo, le notizie e le segnalazioni dei cittadini non inducono all’ottimismo”. Per questo nella sua lettera il sindaco chiedeva al Prefetto se poteva fornire i dati più aggiornati di cui dispongono le forze dell’ordine, e anche un riscontro riguardo all’impegno assunto, quando fu chiusa la caserma dei carabinieri di Oriago, sul raffor- zato servizio di pattugliamento del territorio. SANITA’, PROTESTA PER SALVARE GLI OSPEDALI Sospensione delle schede ospeda- liere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per acuti su due poli. Queste le richieste dei manifestanti durante il corteo di protesta. pag. 18 1994 - 2014 della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.143 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it Storie di volontariato nel Veneto Sociale pagg. 4-5 continua a pag. 8 Intervento “S ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro* *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm App L’EDITORIALE Buon natale e felice anno nuovo La Redazione* F ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata- le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio- ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que- sto numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag- gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *[email protected] CRISTIAN RIGHETTO, DA CASSAINTEGRATO A INFERMIERE Da operaio cassintegrato a laureato in infermieristi- ca. Questa la storia davvero importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere. pag. 17 alle pagg. 33-36 a pag. 31 VIVAI BARENDI P.A. MORENO PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811 [email protected] - www.vivaibarendi.com Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Punto vendita piante da esterno e interno Presso GIARDINO di PETER in via 2 Giugno - Campagna Lupia di Grigoletto Loris & Alan 30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) [email protected] www.impresafunebregrigoletto.com Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 Sanità Speciale Natale pag. 24 Appuntamenti e consigli per le Feste

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Riviera est nov2014 n143

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Page 1: Riviera est nov2014 n143

Crescono le difficoltà delle famiglie

Mira

pag. 6

pag. 8

Sicurezza, calano i reati nel territorioMeno rapine e furti nelle case. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta

La percezione dei cittadini è diversa. I fur-ti negli ultimi tempi sembrano aumen-tati, ma i dati quelli forniti dal Prefetto

dicono il contrario: c’è una diminuzione dei fenomeni criminosi nel Comune di Mira.

Il Prefetto di Venezia lo mette in chiaro, rispondendo al sindaco Maniero che aveva chiesto i dati più aggiornati sui reati com-messi nel territorio. Nei primi dieci mesi del 2014 sono diminuiti sia i furti nelle abita-zioni, che quelli negli esercizi commerciali. Meno rapine e furti di autovetture. In au-

mento solo i furti all’interno delle autovet-ture in sosta.

Nelle scorse settimane, raccogliendo la preoccupazione di tanti cittadini e operatori commerciali, espressa anche nei periodici incontri che l’amministrazione sta organiz-zando nel territorio, il sindaco di Mira ha incontrato il comandante della tenenza dei carabinieri, e ha scritto al Prefetto di Vene-zia Dominco Cuttaia, per avere chiarezza in proposito.

“Non so – ha scritto Alvise Maniero

– se siamo in presenza di ‘impressioni’ smentite dai fatti reali. Certo, le notizie e le segnalazioni dei cittadini non inducono all’ottimismo”.

Per questo nella sua lettera il sindaco chiedeva al Prefetto se poteva fornire i dati più aggiornati di cui dispongono le forze dell’ordine, e anche un riscontro riguardo all’impegno assunto, quando fu chiusa la caserma dei carabinieri di Oriago, sul raffor-zato servizio di pattugliamento del territorio.

Sanita’, proteSta per Salvare gli oSpedali

Sospensione delle schede ospeda-liere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, i plessi di Dolo e Mirano siano considerati

come ospedali di rete per acuti su due poli. Queste le richieste dei manifestanti

durante il corteo di protesta.pag. 18

1994 - 2014della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.143 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Storie di volontariato nel Veneto

Sociale

pagg. 4-5

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

App

L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovoLa Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

*[email protected]

CriStian righetto, da CaSSaintegrato a infermiere

Da operaio

cassintegrato a laureato in infermieristi-

ca. Questa la storia davvero

importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di

fatto, di cambiare vita e mestiere. pag. 17

alle pagg. 33-36

a pag. 31

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Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Speciale Natale

pag. 24

Appuntamenti e consigli per le Feste

Page 2: Riviera est nov2014 n143

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Page 3: Riviera est nov2014 n143

Riviera Regionemira

pag. 9

Pansac, prorogata la cassaintegrazione per altri sei mesi

Camponogara

pag. 14

In 2015 ci sarà un anno pieno di cantieri

Campagna lupia

pag. 16

Una cavana per la polizia provinciale

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: la provinCia Chiede al veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commercioCoStruiamo aSSieme

la Città metropolitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte il “village di natale”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto Cityla CommiSSione vigilanza pronta ai Controlli

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: la provinCia Chiede al veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commercioCoStruiamo aSSieme

la Città metropolitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte il “village di natale”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto Cityla CommiSSione vigilanza pronta ai Controlli

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

politiCa

pagg. 22-23

Parte la corsa alla Regione

aCquiSti

pagg. 26-27

A Natale scegli il regalo giusto

Cultura

pag. 28

Scatti dal mondo di un ambasciatore

Page 4: Riviera est nov2014 n143

4 Argomento del mese

l’uniCa Sede italiana e’ a mirano

Cesvitem, la onlus che aiuta il Sud del mondo

La pagina del sito web si apre con l’appello di Elisio (in foto), un ragazzo del Mozambico, che

si è trasferito a 1500 chilometri da casa per studiare Ingegneria mine-raria all’università, con lo scopo di non far perdere al suo Paese il treno dello sviluppo.

“Siamo un Paese ricchissimo nel sottosuolo ma poverissimo in superfi cie - racconta Elisio - Il mio sogno è di dare un contributo per invertire questa situazione. Per far sì che le risorse naturali della nostra terra si trasformino davvero in un’opportunità di be-nessere per il nostro popolo”. E’ una testimonianza dell’impegno per il Fondo Bolsas, il progetto di borse di studio per studenti universitari mozambicani, che il Cesvitem onlus, Centro Sviluppo Terzo Mondo, sostiene.

Con sede italiana a Mirano, il Cesvitem è un’associazione italiana non governativa e senza fi ni di lucro, attiva nel campo della cooperazione internazionale, senza apparte-nenze politiche o confessionali. Dal 1987 è impegnato, attraverso progetti di sostegno a distanza (Sad) e progetti di solidarietà e cooperazione, nella promozione dei processi di autosviluppo dei popoli del Sud del mondo, al fi ne di colmare progressivamente il divario tra il Nord e il Sud del pianeta senza replicare all’infi nito schemi di dipendenza economica, culturale e politica.

Veneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al

2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione.

Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di per-sone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior nu-mero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato.

Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.

I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i compo-nenti delle famiglie agiate.

Questa in generale la fotografi a nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economi-ca e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri.

Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente fi nanziate dall’Ue.

I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,

gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggrup-pano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 as-sociazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualifi care l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza.

Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare stru-menti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualifi cata non-ché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifi che attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello na-zionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia.

Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a cen-tinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.

di giovanni giovetti

A livello nazionale emerge che i volontari hanno

un’istruzione superiore e spesso una situazione

economica agiata

Gli uomini sono più attivi delle donne nel

mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni

I DATIIl Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta

concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t e un coinvolgimento della popolazione

pari al 16 per cento del totale.Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro

volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche

in Veneto le storie di volontariato Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

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5Argomento del mese

Alessandra Moretti: “Sociale, siamo indietro di 20 anni”Terzo settore e volontariato Il convegno del Partito democratico a Chioggia

Confronto del mondo del volontariato con la candidata del Pd alla presidenza della Regione, Alessandra Moretti. In una sala riunioni del centro congressi Kursaal di Sottomarina a Chioggia gremita, lo scorso 21 novembre l’esponente dem ha incontrato la città e, soprat-

tutto, il terzo settore. La candidata ha voluto porsi in un atteggiamento di ascolto e dialogo con le realtà locali che

si pongono come obiettivo principale quello di aiutare il prossimo. Segnale politico sicuramente importante, che apre le porte a un mondo che, negli ultimi anni, in Veneto, sarebbe stato umiliato dalle istituzioni.

Se, infatti, l’invettiva politica di Claudio Sinigaglia, che ha puntato il dito contro la “destrut-turazione sociosanitaria”, è parsa morbida, quella della Caritas diocesana, è stata assai più dura, avendo defi nito il settore sociale umiliato e aperto a un clima di favori, mentre nelle città sta crescendo sempre di più la povertà estrema, con moltissime persone rimaste senza lavoro, quindi senza reddito e senza casa.

Dal canto suo l’eurodeputata ha descritto la situazione del sociale attuale inadeguata, arretrata di almeno vent’anni e, dopo aver lodato l’impegno indefesso dei volontari, ha aperto le porte a una stagione nuova, fatta di attenzione agli ultimi, alle periferie, a chi è rimasto indietro. Secondo la Moretti serve un grande segnale di discontinuità con il passato. Sicuramente un primo gesto l’ha già fatto, legando la sua campagna all’incontro con il terzo settore.

Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

La storia

Solidarietà per i bimbi malati Jenny Vianello, mamma coraggio Jenny Vianello è una ragazza di 36 anni che vive a Mar-

ghera, lavora come impiegata in un’azienda di nautica ed è mamma a tempo pieno di Aurora, nata nel 2007

e di Filippo nato nel 2009. Il secondo genito, dopo alcuni mesi dalla nascita, ha cominciato a manifestare dei problemi che, un anno fa, sono stati riconosciuti nella mutazione del gene Cdkl5. Anche se si sa poco riguardo alla funzione della proteina Cdkl5, si ipotizza che possa giocare un ruolo nella regolazione dell’attività di altri geni, compreso il gene Mecp2 (responsabile della Sindrome di Rett). La maggior parte dei bambini affetti da Cdkl5 soffre di crisi che iniziano nei primi mesi di vita, questi bambini spesso non possono camminare, parlare o nutrirsi, e molti sono su sedia a rotelle, soffrono di scoliosi, problemi alla vista e alla motilità gastrointestinale. “Filippo nasce da una gravidanza normale tutto era andato bene e io ero tranquilla perché avevo l’esperienza della gra-vidanza precedente; poi, a quattro mesi e mezzo come un fulmine a ciel sereno sono iniziate le prime crisi epilettiche. La pediatra stessa non aveva notato niente perché il bambino cresceva regolarmente però prima di addormentarsi gli veni-vano questi attacchi che poi sono andati aumentando. Abbia-mo deciso di andare al Pronto Soccorso, lo hanno tenuto in osservazione, il neurologo pensava si trattasse della sindrome di West. Da Mestre ci hanno mandati a Padova per fare tutti gli esami del caso; i mesi passavano e le crisi non smettevano ma, io e mio marito, eravamo fi duciosi e pensavamo che le cose si sarebbero risolte. Avere Aurora a casa, che ci aspettava, ci ha dato tanta forza perché quando tornavamo dall’ospedale non potevamo farci vedere tristi per non farla soffrire”.

E poi? “L’anno scorso, a Firenze, ci hanno dato la diagnosi defi nitiva”. Che cosa crede scateni questa malattia? “La malattia è genetica de novo: non dipende dai genitori ma c’è una mutazione genetica che

insorge al momento del concepimento, la sua scoperta è del 2004”. Le istituzioni vi hanno aiutato? “Per la malattia di Filippo è importantissima la fi sioterapia ma non sempre il personale con

cui abbiamo lavorato ha capito la situazione. Il comune ci ha dato una maestra di sostegno e un’accudente, una fi gura OSS che si occupa dei bisogni fi sici del bambino per 30 ore la settimana”.

Momenti belli? “I momenti belli sono quando Filippo riesce a fare piccoli cose, che per noi sono delle conquiste:

quando si tiene in piedi per pochi attimi e quando sorride. Poi ci sono momenti brutti quando ha attacchi di epilessia più frequenti”.

Ci parli dell’associazione Cdkl55. “Con la diagnosi di Filippo abbiamo cominciato a fare delle ricerche e siamo andati a un

convegno internazionale a Bologna, qui abbiamo conosciuto il presidente, è stato un momento di condivisione importante con altri genitori. L’associazione raccoglie fondi da devolvere alla ricerca, unica speranza per i nostri fi gli”.

Iniziative? “Ad esempio “una canzone per il nostro futuro”, un brano realizzato per Giorgia che esprime

lo stato della malattia in poesia, chi scarica il pezzo devolve qualcosa all’associazione. A settembre, assieme alla parrocchia, abbiamo fatto una maratona nella Riviera, hanno partecipato 600 persone e c’è stata una bella raccolta”.

Che cosa direbbe a una mamma che scopre che il suo bambino soffre di questo male? “Come prima cosa le darei un forte abbraccio e le direi che, rispetto a qualche tempo fa,

abbiamo messo a fuoco un obiettivo. Bisogna avere fi ducia nella ricerca che si sta muovendo in diverse direzioni. Dobbiamo perseguire con la riabilitazione perché i nostri bambini sembrano chiusi in un guscio ma c’è bisogno di trovare la chiave dentro di loro”.

Progetti? “Andare sempre avanti e trovare fondi per la ricerca, noi viviamo alla giornata perché il futuro

è diffi cile da immaginare”. Cdkl5 è l’associazione di volontariato onlus nata otto anni fa e raccoglie fondi da devolvere alla

ricerca. Per chi vuole sostenere la ricerca, per maggiori informazioni www.cdkl5.org.R.P.

di Andrea varagnolo

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Page 6: Riviera est nov2014 n143

6 Mira

Sei anni di crisi economica ininterrotta si fanno sentire, eccome. La povertà cresce fra le famiglie di Mira e della Riviera del Brenta. I dati sono impressionanti. Sono quasi 750 le perso-

ne assistite fra Mira e Oriago, le due principali realtà del comune più popoloso del comprensorio. Un aumento che negli ultimi mesi è stato del 20 %. Per fronteggiare il fenomeno, arrivano nuovi punti di distribuzione di vestiario e cibo, gestiti dalla Caritas, e da altre associazioni caritatevoli e parrocchie. A fare una panoramica della si-tuazione è Fabio Schirru, responsabile della Caritas vicariale. “Solo nel territorio di Mira – dice – abbiamo 518 assistititi, a cui abbiamo concesso il nostro aiuto con la consegna bisettimanale di pacchi ali-mentari e del vestiario. Valutiamo ogni caso direttamente attraverso una commissione che confronta la situazione che ci viene raccontata, con sopralluoghi e incrociando i dati con il Comune di Mira. Di queste persone il 65 % sono stranieri e il 35 % sono italiani”. Prima della crisi partita nel 2008-2007 cioè 7 anni fa, gli italiani che facevano richiesta di assistenza Caritas erano meno del 5 %”. A Oriago altri 230 assistiti sono seguiti dall’associazione “San Vincenzo”, che è legata alla parrocchia di Santa Maria Maddalena. La Caritas vicariale spiega che si assiste ad un turn over impressionante. Molti stranieri se ne vanno perché non c’è lavoro in Italia, se ne tornano ai loro paesi d’origine. I punti di distribuzione della Caritas e delle parrocchie in termine di pacchi alimentari sono: a Mira Taglio nella chiesa di San Nicolò, a Oriago nella parrocchia di San Pietro, a Mira Porte nella

chiesa di San Marco Evangelista e a Gambarare nella chiesa di San Giovanni Battista. Per la consegna del vestiario c’è la parrocchia di Mira Porte. Ma ci sono delle novità. Dal primo dicembre in Riviera San Pietro 70 a Oriago è stata aperta la bottega solidale. “All’inter-no - dice Schirru - ci sono dei capi in vendita ad un prezzo simbolico. Chi acquista contribuirà ai pacchi per i poveri di Mira. Nei pacchi spesa che sono donati alle circa 750 persone povere, ci sono pro-dotti come pane, riso, zucchero, pasta e vario scatolame”. Questa raccolta unita alle eccedenze dei supermercati, serve a sopperire alle carenze sempre più evidenti delle forniture del Banco Alimentare di Verona, che da qualche tempo subissato dalle richieste di forniture, non riesce più a far fronte alle decine di migliaia di domande prove-nienti da tutto il Veneto. Insomma una situazione difficile.

di Alessandro Abbadir

Sono quasi 750 le persone assistite fra Mira e Oriago con la consegna di pacchi alimentari bisettimanali

Sociale La Caritas disegna di una situazione difficile nel territorio

Crescono le difficoltà delle famiglie

Lotta alla contraffazione senza quartiere. Nelle scorse settimane il vice presiden-te della Camera dei Deputati Luigi Di

Maio ha partecipato al dibattito “La ricerca della legalità, viaggio intorno alla contraffa-zione” che si è tenuto ad Oriago di Mira. Di Maio ha sottolineato come in Veneto si assi-sta ad un blocco di associazioni di categoria, decise a lottare contro la contraffazione che genera economia illegale e mafie. ”Da qui - ha detto Di Maio - può partire una sorta di Carta di Mira, che punti a potenziare e inasprire la normativa contro la contraffa-zione a livello nazionale, tutelando il Made in Italy e la qualità delle nostre produzioni, e perciò anche l’occupazione“. A tracciare un quadro davvero inquietante in tema di prodotti contraffatti ci ha pensato il colonello De Benedictis, comandante della Guardia di Finanza di Venezia, che ha fatto una car-rellata delle tante azioni anti contraffazione su prodotti anche pericolosi per la salute compiute quest’anno. Fra i settori più colpiti dalla contraffazione si è parlato del settore agricolo e l’alimentare con il moltiplicarsi di prodotti “italian sound“, privi di qualità e dannosi per la salute, che danneggiano produttori e tipicità italiane nettamente su-periori alle altre. Sotto osservazione da tem-po è in Riviera il mercato della calzatura. Un comparto che è sinonimo di qualità e grandi marchi. Qualità sempre più offuscata dalla presenza di laboratori clandestini cinesi che mettono a rischio la credibilità dei prodotti sui mercati esteri. Spesso parti delle scarpe che prevalentemente si vendono all’estero,

sono prodotte in queste aziende. Ma vedia-mo le cifre. In Veneto ci sono 2646 aziende cinesi nel settore della moda, il 17% del totale. Il comparto in Riviera da lavoro ad oltre 11 mila persone ha un fatturato di 1,7 miliardi di euro, e produce 20 milioni di paia di scarpe. Siro Badon presidente Acrib ha difeso il comparto. “Nel 2014 - ha detto - sono diminuite le ore di cassaintegrazio-ne e la richiesta di questo ammortizzatore sociale del 40%. E’ aumentato il fatturato. Ciò significa che è un settore in salute. Dal lato dei paletti che mettiamo ad alcune ditte fornitrici, i vincoli sono davvero stringenti, e non permettono di servirsi di quelle che utilizzano manodopera in nero“. Ma per Matteo Ribon, responsabile regionale di Fe-dermoda della Cna, le cose non filano per il verso giusto. E per questo ha messo i puntini sulle i. “Non si possono - ha detto - affidare ai blitz della Guardia di Finanza e dei ca-rabinieri, il compito di garantire la legalità del sistema produttivo della Riviera. Perché l’accordo sottoscritto con Acrib è rimasto lettera morta? Perché non è ancora stato individuato l’ente certificatore?”

CONvEgNO LOTTA ALLA CONTRAffAZIONE

In breveIniziativa contro la violenza alle donneIn occasione del 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” come atto simbolico in

piazza Municipio a Mira, è stato realizzato un cerchio di candele in ricordo delle donne uccise quest’anno, crean-

do la scritta luminosa “No violenza donne”. Nella stessa serata ha preso il via nella sede dello sportello Donna, il

laboratorio di autostima. Info 3489882824.

Addio a Zancato, storico riparatore di televisori E’ morto all’età di 68 anni Mario Zancato conosciuto

da tutti a Mira come ”Danilo”. L’uomo risiedeva a Mira Porte in via Nazionale, e per decenni è stato negoziante

e tecnico riparatore di televisori e wi-fi nella piazzetta settecentesca della frazione mirese, dove aveva un ne-gozio fino a poco tempo fa, e dove attualmente aveva

un laboratorio tecnico.

Naviglio, con le piogge tonnellate di rifiutiAccumuli di rifiuti sul Naviglio del Brenta, soprattutto

in occasione di piogge e piene del canale. L’ultima situazione critica si è verificata a metà novembre, e ha

fatto imbestialire residenti e commercianti di Mira Porte e Mira Taglio. “Cosa aspetta il Genio civile - si chiedono i residenti - ad intervenire in casi del genere? Vogliamo

dare un immagine di degrado ai turisti?”

A.A.

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un VENETOin SALUTELa nostra priorità

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8 Mira

La percezione dei cittadini è diversa. I furti negli ultimi tempi sembrano aumentati, ma i dati quel-li forniti dal Prefetto dicono il contrario: c’è una

diminuzione dei fenomeni criminosi nel Comune di Mira. Il Prefetto di Venezia lo mette in chiaro, rispon-dendo al sindaco Maniero che aveva chiesto i dati più aggiornati sui reati commessi nel territorio. Nei primi dieci mesi del 2014 sono diminuiti sia i furti nelle abitazioni, che quelli negli esercizi commerciali. Meno rapine e furti di autovetture. In aumento solo i furti all’interno delle autovetture in sosta. Nelle scor-se settimane, raccogliendo la preoccupazione di tanti cittadini e operatori commerciali, espressa anche nei periodici incontri che l’amministrazione sta organiz-zando nel territorio, il sindaco di Mira ha incontrato il comandante della tenenza dei carabinieri, e ha scritto al Prefetto di Venezia Dominco Cuttaia, per avere chiarezza in proposito. “Non so – ha scritto Alvise Maniero – se siamo in presenza di ‘impres-sioni’ smentite dai fatti reali. Certo, le notizie e le se-gnalazioni dei cittadini non inducono all’ottimismo”. Per questo nella sua lettera il sindaco chiedeva al Prefetto se poteva fornire i dati più aggiornati di cui dispongono le forze dell’ordine, e anche un riscon-tro riguardo all’impegno assunto, quando fu chiusa la caserma dei carabinieri di Oriago, sul rafforzato servizio di pattugliamento del territorio. A stretto giro il Prefetto ha risposto al sindaco, confermando la massima attenzione alle problematiche dell’ordine e della sicurezza nel territorio di Mira, e ribadendo che dopo la soppressione della caserma di Oriago si è avuto un incremento nel numero di pattuglie presenti nel territorio, particolarmente rafforzato nelle ultime settimane. Ma soprattutto ha fornito una scheda sull’andamento nei primi dieci mesi del 2014 dei reati che determinano maggior allarme sociale, raf-frontata con l’analoga situazione del 2013. Il dato

generale che si evidenzia è una diminuzione, anche consistente dei fenomeni criminosi. In particolare, i furti nelle abitazioni sono passati da 208 a 127 (-38,9%), quelli negli esercizi commerciali da 46 a 37 (-19,6%), i furti con destrezza da 53 a 38 (-28,3%), le rapine da 7 a 4 (-42,9%). Diminuiti anche i furti di automobili (da 15 a 13), mentre c’è un deciso aumento solo dei furti all’interno delle au-tovetture che passano, nel periodo, da 72 del 2013 a 108 nel 2014 (+50%). Infine il Prefetto ha ribadi-to la piena disponibilità ad un approfondimento della situazione in occasione di una prossima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. “Da parte nostra – aggiunge il sindaco Maniero – conti-

nuerà il lavoro di positivo confronto e dialogo con le forze dell’ordine, evitando di alimentare allarmismi e senza inseguire protagonismi privi di efficacia. Nello stesso tempo non mancherà il nostro sostegno a se-rie iniziative di controllo del territorio che i cittadini vorranno mettere in atto, in stretto coordinamento con i carabinieri, come i “Controlli di Vicinato”, che dove avviati hanno dato positivo riscontro. Infine, una raccomandazione: in presenza di atti criminosi, o di situazioni di rischio per la sicurezza, prima di cercare la vetrina di Facebook, è fondamentale av-vertire i carabinieri o la polizia. Solo così si mette tempestivamente in moto una azione di contrasto e di indagine nei confronti della delinquenza”.

di Alessandro Abbadir

Sicurezza Il Prefetto consegna al sindaco i dati dei primi 10 mesi del 2014

Diminuiscono i reati sul territorio

La caserma dei carabinieria Mira Taglio

Meno rapine e furti nelle case. In aumento solo i furti all’interno del-le autovetture in sosta

Territorio

Buona notizia per il paesaggio mirese. La Soprin-tendenza ai beni architettonici ha fatto rimuovere a Veneto Strade oltre una sessantina di cartelli

stradali che erano stati posti lungo la regionale 11 (brentana), dove è stato da poco realizzato il percorso pedonale dal centro di Mira fino al confine con Dolo. A vincere la battaglia sono stati il Comune di Mira e Federconsumatori che nei mesi scorsi ha fatto anche un esposto denuncia alla Procura. Il Comune aveva chiesto

in proposito il parere e l’intervento della Soprintenden-za, che aveva fatto per questo un sopralluogo ad hoc. E’ arrivata così la decisione: i cartelli vanno rimossi. Di conseguenza Veneto Strade ha dovuto rimuoverli tutti. A spiegare la decisione è il comandante della polizia locale Mauro Rizzi. “Le esigenze di sicurezza – spiega – possono essere ugualmente garantite anche con una segnaletica orizzontale anziché verticale, così come è stato fatto del resto, sempre lungo la regionale 11, in

un analogo percorso pedonale recentemente realizzato nel tratto che, dopo Oriago, porta alla grande rotato-ria con la Romea e la provinciale 81. Era davvero una esagerazione piazzare questa selva di cartelli, uno ogni passo carraio. Insomma un cartello ogni cinque metri era francamente troppo, e deturpava il paesaggio e la veduta delle ville, sia dal canale che dalla strada”. Federconsumatori con il suo referente nell’area del miranese e della Riviera Alfeo Babato comunque non

abbassa la guardia. “Vigileremo anche nei prossimi mesi – dice – sui tanti lavori in corso nel comune di Mira e in Riviera, per evitare che gli interventi pubblici non finiscano per deturpare la bellezza del patrimonio architettonico e naturale della zona”.

paeSaggio Mira Tagliola Soprintendenza fa rimuovere una Selva di Cartelli Stradali

A.A.

segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

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9Mira

Un sospiro di sollievo per molte fami-glie, anche se certo il futuro è cupo. Per gli ex dipendenti Pansac arrivano

altri sei mesi di cassa integrazione, cioè fino a giugno del 2015. A concederla è stato grazie ad un accordo con i sindacati, il Mi-nistero del lavoro, dopo un incontro che si è tenuto a Roma nelle scorse settimane. E’ con ogni probabilità l’ultima proroga possi-bile, in quanto ormai è da oltre quattro anni che i lavoratori dell’ex gruppo di Fabrizio Lori, utilizzano questo ammortizzatore so-ciale. Intanto in questi mesi chi non è rima-

sto in cassa integrazione fra gli ex dipen-denti, è stato assunto dalle nuove proprietà, che hanno acquistato i siti di Malcontenta e di Marghera. A Malcontenta per esempio c’è ora la Polimira. L’azienda ha annuncia-to investimenti per 29 milioni nei prossimi due anni. A spiegare come stanno le cose e come è andata è la Filctem - Cgil. “C’è stata – spiegano per la Filctem Cgil Davide Ca-muccio e il segretario provinciale Riccardo Colletti – una riunione al Ministero del La-voro per ottenere la proroga di altri 6 mesi di cassa integrazione straordinaria. I lavora-

tori ancora coinvolti dalla cassa integrazio-ne a zero ore sono 369: 284 a Mira, 49 a Portogruaro e 36 a Marghera. Nell’accordo sotto firmato sono garantiti altri 6 mesi di cassa integrazione straordinaria e viene ri-badito l’impegno da parte delle aziende che hanno acquisito parte degli stabilimenti del gruppo, ad ulteriori assunzioni. Per quanto riguarda il Veneto, da parte della Regione c’è la volontà di sviluppare piani formativi per i lavoratori in cassa integrazione”. Sod-disfatto dell’accordo raggiunto l’assessore al lavoro della Provincia di Venezia Paolino

D’Anna. “Saluto con positivamente – dice – questa ulteriore concessione di questo ammortizzatore sociale per i lavoratori della Pansac. Era una misura attesa con molta ansia da oltre 300 famiglie dei siti ex Pansac della provincia di Venezia, ma anche di altre parti d’Italia”. D’Anna non si fa illusioni. ”Resta il fatto comunque – dice – che questa ulteriore concessione del-la cassaintegrazione, difficilmente si potrà ripetere, a giugno probabilmente partirà la

mobilità”. A Mira la vicenda della fine della Pansac e poi Pansac Intenational, fa anco-ra molta rabbia. Si trattava, infatti, di una azienda sana che è stata di fatto distrutta da una mala gestione del suo ex proprieta-rio Fabrizio Lori. Una mala gestione che lo ha portato in carcere. Lori però, nonostante il disastro compiuto è ripartito, gestendo dei negozi di abbigliamento a Mantova. Cen-tinaia di operai di Mira invece, resteranno letteralmente a spasso.

di Alessandro Abbadir

I lavoratori ancora coinvolti dalla cassa integrazione a zero ore sono 369: 284 a Mira, 49 a Portogruaro e 36 a Marghera.

Occupazione Accordo raggiunto al Ministero del Lavoro a Roma

Dal 2013 è in vigore la legge che - per favorire lo sviluppo delle aree verdi urbane - prevede che i comuni con più di 15.000 abitanti provvedano a piantumare annualmente

un albero per ogni nato. Nel rispondere in proposito ad un’in-terpellanza del consigliere Fabio Zaccarin, in occasione di un

consiglio comunale che si è tenuto a novembre scorso, l’asses-sore all’ambiente Maria Grazia Sanginiti del Comune di Mira ha confermato l’impegno dell’amministrazione a dare corso a quanto previsto dalla normativa, “per contribuire a rafforzare il patrimonio arboreo dei parchi e delle aree verdi pubbliche, anche con la sostituzione di quelle piante vetuste o malate che potrebbero costituire un pericolo in caso di forti perturbazio-ni”. “Nello stesso tempo – ha precisato l’assessore – poiché

il numero dei nuovi nati ogni anno a Mira è attorno alle 350 unità, per fare fronte alla spesa abbiamo pubblicato proprio in questi giorni un avviso pubblico per cercare soggetti disposti a sponsorizzare la fornitura di queste nuove alberature”. Chi fosse interessato può segnalare la propria disponibilità secondo le modalità indicate nel bando pubblicato sul sito del Comune. I termini per presentare la manifestazione di interesse, scadono il 31 dicembre di quest’anno. A.A.

il Comune CerCa SponSor per piantare nuovi alberi

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Un’abitazione molto particolare sta nascendo a Gardigiano di Scorzè. Un edificio bifamiliare tutto in legno, di-

sposto su due piani e che sin dall’inizio del progetto, sta seguendo l’iter per ottenere il certificato di “Casa passiva”. E’ la prima struttura del genere, a livello provinciale, e gli operai la stanno costruendo in via Frattin. I committenti sono i fratelli Alessandro e Chiara Gobbo, mentre il progetto è dell’ar-chitetto di Trebaseleghe, Denis Busolin. Assi-cura il benessere termico senza una minima fonte energetica di riscaldamento interna. Infatti, lo stabile non ha una caldaia, nep-pure i termosifoni o sistemi analoghi. I costi di costruzione sono superiori del 5-8 per cento rispetto a una casa normale, perché s’investe più denaro sull’isolamento delle sei facciate: i quattro muri perimetrali, il tetto e il pavimento.

Di contro, però, si risparmia sulla bollet-ta: non essendoci l’allacciamento del gas, le spese saranno solo di energia elettrica. Ma ci sarà anche un impianto fotovoltaico ad alimentarlo. Per farsi da mangiare, i proprie-tari useranno un piano cottura a induzione ovvero si cucinerà senza fiamma, mentre il dispositivo solare termico servirà a produrre l’acqua calda. Un apposito ventilatore, col-legato allo stesso fotovoltaico, garantirà il ricambio d’aria notte e giorno.

“Siamo davanti a una costruzione confortevole – spiega Alessandro Gobbo – ma che rispetta l’ambiente. Sinora le “case passive” si sono sviluppate all’estero e poco qui in Italia. La speranza è che vi sia

un’inversione di tendenza”. La bifamiliare, ciascuna porzione di 200 metri quadrati, è definita passiva perché la somma degli ap-porti di calore provenienti dal sole trasmessi dalle finestre, e aggiunti a quelli generati dagli elettrodomestici, sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro du-rante la stagione fredda. La progettazione esecutiva dell’opera è stata affidata dall’ar-chitetto Denis Busolin di Trebaseleghe, men-tre i calcoli strutturali sono stati fatti dagli ingegneri Danilo Michieletto e Steven Gal-lina. Nell’intervento sono state coinvolte le aziende locali come Rio Costruzioni, Barison Giuseppe Legnami, Trevi Tetti, Valbor Serra-menti, Sistem Color, Gatto Impianti elettrici e Barbazza Termoidraulica. “Sono ditte – continua Gobbo – che da subito hanno cre-duto in questo progetto, mettendo passione e rimettendosi in gioco per fare qualcosa di diverso ma, soprattutto, innovativo”. Anche parte della giunta di Scorzè ha visitato il can-tiere, oltre a dei progettisti e gli studenti di terza media di Piombino Dese (Pd). A loro sono state illustrate e spiegate le tecniche di costruzione per edifici costruiti in questo modo.

A gARDIgIANO NASCE LA “CASA pASSIvA”

A.R.

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Campolongo, il Comune punta ad au-mentare la sicurezza stradale con i nuo-vi impianti vista red. Gli automobilisti

insomma sono avvisati. Dal primo dicembre sono cominciati i controlli e per chi sgarra e passa con il rosso, mega multa e taglio dei punti patente. A spiegarlo sono l’assessore Giancarlo Fanton e il sindaco Alessandro Campalto. “Si sono conclusi in tempi record nelle scorse settimane - dicono - i lavori di installazione dei punti di rilevazione (tele-camere) a ridosso dei semafori sugli incroci di Bojon, lungo via XXV Aprile e via IV No-vembre, e sugli incroci di Liettoli, lungo Via Trentino e via Alto Adige”.

Si tratta del sistema Vista red, omologa-to per l’accertamento in modalità automatica delle infrazioni del codice della strada. “Gli impianti installati - spiega il Comune - fun-zionano senza l’ausilio di flash, e quindi non sono percettibili dagli utenti della strada. Que-sto per evitare sbandamenti del conducente e atti vandalici. Rilevano i veicoli in infrazione mediante una coppia di spire elettromagneti-

che. Il filmato è digitale: il file è memorizzato in formato compresso e non modificabile, ai fini della sicurezza e della integrità del dato, è omologato per funzionare in modalità au-tomatica, senza la presenza dell’organo di polizia”. La decisione di installare le teleca-mere per controllare i passaggi con il semafo-ro rosso è stata assunta, assicura il Comune esclusivamente per ragioni di sicurezza.

“Questo - dice l’assessore Fanton - è dimostrato dai documenti tecnici di progetta-zione, fatti per capire se vi erano nella via-bilità comunale punti particolarmente critici, ed eventualmente come risolvere i connessi problemi per la salvaguardia degli utenti della

strada”. Anni fa, sempre a Campolongo Mag-giore, vennero installati altri impianti di con-trollo, durante l’ex amministrazione guidata dal sindaco Roberto Donolato, ma vennero rimossi in seguito ad una indagine della ma-gistratura di Milano, che scoprì come dietro alla ditta che li forniva (e li forniva a quasi tutto il territorio italiano) ci fosse un raggiro milionario. Stavolta sembra tutto a posto, al-meno da questo punto di vista. Per chi fosse interessato a capire nei dettagli come funzio-nano questi impianti, è possibile consultare i documenti tecnici pubblicati sul sito del Co-mune: www.comune.campolongo.ve.it. Info tel. 049.5849140 fax 049.5849151.

di Alessandro Abbadir

Gli impianti sono agli incroci di Bojon lungo via XXV Aprile e via IV Novembre, a Liettoli, in via Trentino e via Alto Adige

Viabilità Il Comune vuole aumentare la sicurezza sulle strade

In funzione i nuovi vista red

L’ “inventore di Campolongo” Rino Gobbi alle prese con una nuova impresa. Il personaggio conosciuto

da tutti in paese, 66 anni, per decenni impiegato in Comune, ha presentato nella biblioteca di Bojon a fine novembre un suo romanzo ambientato nella storia locale. Fra le più recenti apparizioni molti ricordano la sua presenza a trasmissioni Rai di intratte-nimento come “I fatti vostri“. “Ho sempre avuto – spiega Gobbi – una grande passio-ne per le invenzioni che realizzo utilizzan-do pezzi di ferro che saldo insieme. Questa passione mi è venuta fin da giovanissimo quando facevo il cameriere, ma l’ho colti-vata poi nel corso degli anni anche quando ero impiegato in comune a Campolongo

Maggiore. Non è mai diminuita, anzi è stato un crescendo di intuizioni“. Fra le sue invenzioni più originali c’è: il barbecue regolabile con griglia che si muove rispetto all’intensità di calore, o il leggio montato su asta girevole da applicare al letto per leggere in tutta comodità, la bici con l’om-brello, il ping pong ripiegabile, il cancello meccanico automatico, il carretto versatile, il cavalletto per imbianchini, l’avvolgicavo, la cavalletta per il taglio della legna in sicu-rezza. Rino Gobbi è conosciuto anche come volontario all’associazione Anteas, sempre in prima linea insomma nell’impegno so-ciale. L’inventore spiega l’origine delle sue creazioni. “Quello che voglio fare – dice – è rendere la vita di tutti i giorni più comoda.

Prendo pezzi vecchi di ferro e poi li saldo e costruisco ciò che mi serve.” Per andare al lavoro senza bagnarsi nasce così la biciclet-ta con l’ombrello. Per far fare meno fatica alla moglie invece, Rino inventa la molletta che piega le lenzuola. Ora l’inventore cam-bia registro e si trasforma in scrittore, e spe-ra di avere tanto successo anche in questo campo. “E’ una nuova sfida – dice – spero che i lettori apprezzino il libro“. Il libro “Storia d’altri tempi” durante la serata di presentazione è stato promosso dal vice-sindaco Andrea Zampieri. Nell’occasione è stato dato spazio anche alle invenzioni di Rino. In particolare in esclusiva, è stata spiegata la sua nuova creazione: la mollet-ta piega lenzuola. “Ricordiamo tutti – ha detto il vicesindaco Zampieri – la sua par-tecipazione televisiva per la presentazione di sue diverse invenzioni che partono dal loro utilizzo per migliorare la vita quotidia-na. E’ apprezzabile e lodevole l’operosità e la continua voglia di mettersi in gioco di questo nostro concittadino, che è esempio anche per molte altre persone giovani e meno giovani, lanciando il messaggio che le proprie passioni rendono vivi e attivi. Sono sicuro, che questa nuova opera am-bientata nella zona di Campolongo, sarà accolta con successo”.

a bojon

Il personaggio

RINO L’INvENTORE DIvENTA SCRITTORE

A.A.

Rino Gobbi e il suo nuovo libro

L’ex impiegato comunale ha presentato in biblioteca “Storie d’altri tempi”

Lavoro nero, è allarme e alla Cgil arriva-no ancora segnalazioni da parte degli operai. ”E’ stimabile che nel settore cal-

zaturiero quasi il 20%, fra laboratori cinesi e operai non regolarizzati, siano lavoratori in nero. Lo dimostrano le continue azioni di sequestro di aziende irregolari compiute dalle forze dell’ordine. E’ ora di finirla di rac-contare una realtà che non esiste, o esiste solo nell’immaginario dell’Acrib. Basta, non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. A dirlo è il segre-tario provinciale della Filctem Cgil, Riccardo Colletti, che non accetta le affermazioni fatte recentemente a un convegno sulla le-galità a Campolongo Maggiore nell’ex villa del boss Felice Maniero, dal presidente Acrib Siro Badon. Badon aveva affermato che il lavoro nero nel calzaturiero della Riviera, di fatto, non c’è. Colletti ricorda che, nel giro degli ultimi quattro anni almeno 50 aziende cinesi, che operano per conto di aziende della scarpa rivierasca sono state chiuse, o hanno subito pesanti ammende per la presenza di lavoratori immigrati irregolari, spesso in nero. C’è poi sempre il giro delle aziende “specializzate” nella contraffazio-ne delle griffe internazionali e locali. Negli ultimi mesi la Cgil spiega che ci sono state segnalazioni dai dipendenti di molte deloca-lizzazioni in casa. Al numero verde, istituito dalla Cgil, sono arrivate da settembre oltre 30 segnalazioni da parte di dipendenti di aziende del settore. Le segnalazioni sa-ranno girate alle autorità competenti per le indagini. Le segnalazioni indicano che il

fenomeno dell’uso dei laboratori clandestini cinesi per abbattere il costo del lavoro, è lon-tano dall’essere debellato. I casi segnalati riguardano aziende di Stra, Fiesso, Fossò, Vigonovo e Campolongo. Colletti ribadisce il pericolo. “Il lavoro nero in Riviera - accu-sa - c’è eccome. Chi non lo ammette mette la testa sotto la sabbia come gli struzzi. E’ tempo che gli operatori locali nei mercati internazionali se ne accorgano, o sarà il tracollo per un comparto che dà lavoro nel comprensorio a 10 mila persone, e ha un fatturato annuo di 65 miliardi di euro, con un export del 91 %. Bisogna accelerare, in-vece, nella realizzazione del marchio “made In Riviera”. Sulla stessa linea di Colletti, l’as-sessore al lavoro provinciale Paolino D’An-na. “Purtroppo - dice d’Anna - quella del lavoro nero nel calzaturiero è una dolorosa realtà certificata dalle operazioni delle forze dell’ordine. Bisogna lavorare tutti insieme per debellare un fenomeno che rischia di creare danni pesanti al distretto”.

LAvORO NERO LA DENuNCIA DELLA CgIL

A.A.

Riccardo Colletti

10 Campolongo

In breveLa mensa scolastica aperta ai genitori

La mensa scolastica di Campolongo ha aperto nelle scorse settimane ai familiari degli alunni

che volevano conoscere il servizio e mangiare le pietanze proposte ai bambini dalla ditta incaricata,

secondo il menù previsto dal contratto d’appalto. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai genitori

e si ripeterà nei prossimi mesi. Per informazioni si potrà telefonare allo 0495849136 o via e-mail

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Manifestazione contro il dissesto idrogeologicoSi è svolta a Noventa Padovana nelle scorse settimane la manifestazione “Alluvione mai più”, organizzata dall’associazione Brenta Sicuro di Campolongo, dagli Amissi del Piove-go e da Legambiente. Buona la presenza davanti a villa Gemma, nel punto esatto dove il Piovego ruppe gli argini nel 1966, provocando un disastro che interessò pesantemen-te la Riviera. Presenti anche i sindaci del veneziano. Marino Zamboni, rappresentante di

Brenta Sicuro, ha rimarcato l’assenza dei rappresentanti di Padova città.

Un libro sui tesori archeologici della lagunasudL’associazione Archeologica Mino Meduaco ha presentato in municipio a Campolongo

il libro “Archeologia della laguna di Venezia”. La serata molto partecipata ha visto l’illustrazione delle scoperte fatte nel sito romano archeologico di Lova negli ultimi

quattro anni. C’era l’autore del volume Ernesto Canal. E’ stata una occasione insomma per scoprire la storia della laguna di Venezia e della laguna sud in particolare, che cela

nascosti ancora molti tesori.

Page 11: Riviera est nov2014 n143
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13Campolongo

Allagamenti. Dopo un ottobre e no-vembre disastrosi per molte zone del territorio della Riviera del Brenta, l’e-

mergenza idraulica è diventata sempre più una priorità da affrontare in tempi rapidi per gli enti locali. I sindaci della Riviera nelle scorse settimane hanno stilato l’elenco delle cose da fare, e hanno messo dei pa-letti agli interventi chiesti a loro carico. La linea d’azione è stata concordata durante l’assemblea della conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta. Un assemblea che è stata convocata urgentemente dal presi-dente Alessandro Campalto in municipio a Campolongo, e che ha visto la presenza di quasi tutti i primi cittadini e dei responsabili dei consorzi di Bonifica “Acque Risorgive” e “Bacchiglione Brenta”. Il presidente Cam-palto è andato nel dettaglio dei lavori in programma. “I lavori che sono in corso – ha detto – per mettere in sicurezza idraulica il territorio dei 10 comuni della zona, sono molti. Nell’area sud procede l’intervento di realizzazione della botte sifone a Corte di Piove di Sacco per convogliare più acqua sul canale Fiumazzo, che va da Corte a Lova e da lì in laguna”. Questo potenzierà la capa-cità di scarico e la messa in sicurezza delle aree a monte. L’intervento sarà concluso a primavera del 2015 dal consorzio Bacchi-glione Brenta, e costerà due milioni di euro. Sempre nella stessa area, sarà completato l’intervento programmato dal Consorzio Ac-que Risorgive ai “Vasi di Bojon” un nodo idraulico importante per far confluire le ac-que dai comuni di Fossò, Camponogara, Vi-

gonovo e Campagna Lupia. Sarà realizzato entro la prima metà del 2015. Per quanto riguarda il potenziamento dell’idrovora di Lova, bloccata recentemente dalla Com-missione Salvaguardia di Venezia, la stessa ha chiesto al Consorzio Acque Risorgive che dovrà realizzare i lavori, di farsi cari-co della pulizia delle canalette demaniali (cioè dello Stato) in laguna sud, necessario dopo lo sversamento di maggiori quantità di acqua. I sindaci su questo punto non ci sentono proprio e rispediscono la richiesta al mittente. “Questo è un compito – spiega Campalto – che spetta allo Stato, e non agli enti locali che hanno bilanci critici. Non ci possono costringere noi, o i consorzi di Bonifica, a tassare sempre più i cittadini”. Per l’area nord e ovest della Riviera del Brenta e cioè i comuni di Mira, Dolo, Fiesso Stra e Pianiga il presidente del consorzio di bonifica “Bacchiglione - Brenta” l’ingegner

di Alessandro Abbadir

Procede la realizzazione della botte sifone a Corte di Piove di Sacco per convogliare l’acqua sul Fiumazzo fino a Lova

Conferenza dei sindaci Il presidente e i consorzi, fanno il punto degli interventi in programma

Rischio idraulico, i lavori necessari del comprensorio

Il Fiumazzo a Lova

Francesco Veronese, insieme ai tecnici di “Acque Risorgive” hanno osservato come sia opportuno e sufficiente per evitare gli al-lagamenti in questa zona, utilizzare l’idro-via come scolmatore. Ma questo secondo i sindaci del comprensorio non basta. “E’ importante dare il via alla realizzazione di vaste aree golenali – conclude Campalto – a ridosso dei principali corsi d’acqua e canali consortili. L’acqua non deve arrivare in laguna o nei canali più grandi e nei fiumi a tutta velocità, ma scorrendo lentamente e allagando in modo guidato le campagne circostanti, così senza provocare grandi danni”. Sul problema della realizzazione dell’Idrovia, infatti, c’erano state le osser-vazioni del “Comitato Acque del Mirese” di Mira che ha chiesto uno parere suppletivo sul versante dell’impatto ambientale.

Campalto: “Vanno realizzate vaste aree golenali per evitare un deflusso troppo veloce”

L’amministrazione comunale di Cam-polongo, in collaborazione con l’As-sociazione Anteas, promuove, per

domenica 14 dicembre dalle 9 alle 18 nel piazzale del Centro Civico di Bojon un mercatino di natale e del volontaria-to. “Questa iniziativa – dice il vicesin-daco Andrea Zampieri – vuole unire la necessaria esigenza di visibilità e di autofinanziamento delle associazioni di volontariato, con la promozione delle re-altà produttive ed economiche del nostro territorio, valorizzando l’ingegno creati-vo e l’abilità artigianale anche dei privati cittadini e delle associazioni che molto donano alla nostra comunità, aggregan-do tutti in un momento di festa e di crea-zione di rete tra i cittadini del comune”. Nell’occasione verrà associata anche la giornata “Biblioteca Aperta”, con una sua apertura straordinaria. “Sarà offerta l’opportunità di iscriversi alla biblioteca, – conclude Zampieri – sfogliare riviste, prendere i libri in prestito, usare i compu-ter. Viene attivato anche un banchetto di bookcrossing, un angolo bazar a dispo-sizione di tutti per prendere e scambiare con altri lettori libri usati.

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Socialeil merCatino di natale del volontariato

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Page 14: Riviera est nov2014 n143

l comune di Camponogara ha approvato il programma delle opere pubbliche che prevede interventi di ristrutturazione e

messa a norma su edifici esistenti e nuove costruzioni. Per la fine del 2014 saranno avviati dei lavori di sistemazione delle scuo-le pubbliche. Gli interventi s’inseriscono nel Piano straordinario stralcio d’interventi ur-genti sul patrimonio scolastico. Nella scuola elementare Don Milani, si eseguiranno dei lavori di manutenzione straordinaria e nuo-va impermeabilizzazione della copertura e manutenzione straordinaria alla copertura della palestra.

Nella frazione di Prozzolo si realizzerà un edificio per attività culturali e associative (vicino al Palazzetto dello Sport). I lavori del 2015 saranno diversi: per quanto ri-guarda le scuole medie Antonio Gramsci, si farà manutenzione generale e s’interverrà sulla copertura e messa a norma. All’asilo nido e nella scuola elementare Alessandro Manzoni di Calcroci saranno fatti degli interventi per il certificato di prevenzione

incendi. Si interverrà anche nella scuola dell’infanzia Madonna di Fatima di Campo-verardo e manutenzione straordinaria alla copertura piana della scuola Don Milani del capoluogo. Sono stati completati i lavori per la messa a norma del Palazzetto dello sport nella frazione di Prozzolo, per otte-nere il certificato di prevenzione incendi e dell’attività di pubblico spettacolo, con un importo complessivo di 140 mila euro. Sono stati ultimati i lavori di realizzazione di rifacimento della copertura della scuola elementare di Prozzolo e il primo interven-to di abbattimento barriere architettoniche, un investimento di 395 mila euro. Sono in esecuzione i lavori per la riorganizza-zione della scuola primaria Dante Alighieri di Prozzolo, per l’utilizzo a scuola dell’in-fanzia e scuola primaria, e completati gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “E’ molto sentito anche il rischio idraulico – dice il sindaco Gianpie-tro Menin – si concretizza sempre più frequente in eventi legati a d abbondanti

precipitazioni, ma non certo straordinarie, perché alcune zone del territorio comu-nale dimostrino periodicamente la loro sofferenza idraulica. Gli interventi idraulici sulle fossature e sulla rete idraulica bian-ca realizzati nel territorio comunale negli anni trascorsi non bastano per la completa sicurezza idraulica. La cura, quindi, è un intervento complessivo di riqualificazione della rete con opere di adeguamento che ri-guardano acque bianche, fognature, acque

nere, canali di scolo consortili e scoli secon-dari su proprietà private”. Gli interventi sul territorio saranno di scavo, risezionamento del fossato lungo via della Resistenza e via della Libertà, (primo stralcio più di 41 mila euro) cofinanziato anche con il contributo della Provincia di Venezia; Interventi di sca-vo, risezionamento del fossato lungo via Fossa del Palo (43 mila euro) cofinanziato anche con il contributo della Provincia di Venezia.

di Roberta pasqualetto

Nella frazione di Prozzolo si realizzerà un edificio per attività culturali e associative

Amministrazione Il consiglio comunale dà il via libera al Programma delle opere pubbliche

Cantieri, tutti gli interventi del 2015

La scuola primaria “Dante Alighieri” a Prozzolo

Il progetto cablatura nella scuola Don Milani a Camponogara e nella Manzoni di Calcroci è stato avviato meno di 2 mesi fa e ha già raggiunto gli obbiettivi: sono state installate canaline,

prese di rete nelle aule e nuovi dispositivi per gli insegnanti e gli alunni. Ma il risultato più sorprendente è stato l’impegno delle famiglie che si sono prodigate per la scuola, inizialmente con piccoli gruppi di persone ma poi, via via, diventando un nume-ro davvero importante. La squadra di volontari era formata da persone volonterose e con professionalità indispensabili per la buona riuscita del progetto. Elettricisti ed installatori di impianti industriali, falegnami ed artigiani, hanno messo a disposizione anche la loro esperienza lavorativa e le loro specifiche competen-ze, assicurando così che il lavoro fosse eseguito veramente a re-gola d’arte. Le due strutture sono state dotate di un collegamento fisico, via cavo, che garantisca una connessione internet stabile e veloce, dopo che già, dall’anno scorso, sono stati introdotti i

registri elettronici e le LIM. “L’impegno dei volontari ha avuto un contagio talmente positivo che ha permesso anche di ritin-teggiare la biblioteca della scuola Don Milani – dice l’assessore alle politiche sociali, Monica De Stefani – è importantissimo sottolineare il grande impegno che hanno dimostrato le famiglie creando una vera squadra di lavoro con competenze e professio-nalità; il volontariato quindi come grande risorsa per le nostre scuole”. Inoltre, i volontari, hanno potato e sistemato il giardino della scuola dell’infanzia Madonna di Fatima di Campoverardo, mettendo a disposizione i propri mezzi oltre che la loro volontà. “La gratificazione che ripaga i volontari – conclude De Stefa-ni – è il raggiungimento dell’obiettivo finale che si concretizza nell’introduzione di maggiori strumenti di lavoro per i nostri figli e per gli insegnanti. Come assessore alle politiche sociali posso dire di essere orgogliosa che si sia formata questa rete di genitori. E’ un grande esempio di aggregazione, di solidarietà che ha un unico grande obiettivo: dare un valore aggiunto alla vita della collettività scolastica”. I laboratori d’informatica dei vari plessi, sono completamente operativi e potenziati. Sono stati eliminati i computer troppo vecchi, sostituendoli con quelli recuperati dal progetto Trashware, in altre parole computer donati alla scuola dalle famiglie perché ormai obsoleti. L’integrazione nei laboratori dei ben 21 computer recuperati, è stato possibile perché si è deci-so di sostituire il sistema operativo Windows con Linux. Le ultime versioni di Windows richiedono caratteristiche hardware che la maggior parte dei pc della scuola non è in grado di soddisfare, per cui nei laboratori erano installate varie versioni di sistema operativo: Windows 2000, Windows 2003, Windows XP (SP1 e SP2), Windows Vista, Windows 7 (Home e Premium), Windows 8, con immaginabile difficoltà degli insegnanti a gestire una tale disomogeneità e un’evidente complessità nella manutenzione.

interventi

Internet a scuola

LE ELEMENTARI CAbLATE DAI vOLONTARI

R.P.

I lavori sono stati fatti alla “Don Milani” di Camponogara e “Manzoni” di Calcroci

14 Camponogara

Continuano gli appuntamenti al teatro comunale Dario Fo di Camponogara, dopo i tre spettacoli di novembre, una

rappresentazione esilarante nel mese di dicembre. Mercoledì 10 dicembre lo spet-tacolo “Maratona di New York”, diretto e interpretato da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano. L’abile drammaturgo Edoardo Erba porta in scena uno spettacolo rappresentato in moltissimi paesi del mondo. Una sfida fisi-ca (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno interpretata, impegnati a correre per l’intera durata dell’opera. E’ un’impresa non scontata per Cristian Giammarini, apprez-zato attore di scuola ronconiana e Giorgio Lupano, artista che si muove con disinvol-tura tra teatro, televisione e cinema, che scelgono il testo di Erba per la loro prima prova registica. Giammarini e Lupano, nella doppia veste di registi e interpreti, affronta-no questa corsa inarrestabile, che in realtà va oltre l’atto sportivo volgendo a temi universali. L’apparente normalità della situa-zione (due amici che si allenano) è in realtà il punto di partenza per addentrarci nei ri-svolti onirici della vicenda. I due personaggi immersi nell’atmosfera rarefatta ma molto fisica della corsa, sostenuti dalla leggerezza e dalla vivacità dei dialoghi, dipanano le loro esistenze scanditi da un tempo che pare non obbedire più alle regole consuete. Perché ve-derlo? Per scoprire la corsa come momento, per ripensare la propria vita. Per portare a casa quel grumo di amore e dolore che sca-turisce dallo spettacolo. Per ammirare due attori di grande spicco del panorama teatra-

le, ma anche televisivo e cinematografico. Lo spettacolo non tradisce il testo originale, ma lo rilegge, lo re-inventa, lo inserisce in una dimensione drammatica nuova. La regia è modernissima, magistrale: passa indenne dai momenti comici, senza sottolinearli e senza averne paura, e arriva diretta al cuo-re del dramma fondendo incubo e realtà in una sola dimensione, un’unica grande notte stellata. Difficile per il pubblico non ridere e non avere i brividi. Per maggiori informazio-ni: www.arteven.it www.culturavenezia.it. Il comitato di solidarietà e cultura di pace di Camponogara con il comune organizza mar-tedi 6 gennaio, l’evento “Brusa la vecia”. La vecia sarà posizionata in piazza Vanzan, e sarà bruciata verso le 17. “Prima di bruciare la vecia offriamo uno spettacolo per i bambi-ni al teatro Dario Fo – dice il presidente Lui-gi Maniero – lo spettacolo dura un’oretta e poi ci spostiamo dietro alla chiesa, dove sarà allestito un tendone e offriremo vin brulè, cioccolata calda, panettone e la calza per i bimbi”. Tra le altre iniziative, la Pro Loco di Camponogara, si è occupata della raccolta fondi per il telefono azzurro e ha aderito al progetto “Accendi l’azzurro 14”.

TEATRO DARIO fO AppuNTAMENTI NATALIZI

R.P.

A Camponogara ha aperto il nuovo centro di medicina di gruppo nell’ex-distretto sanita-rio in piazza Vanzan. Presso l’ex-distretto

sanitario di Via Pisa a Camponogaram, i medici sono cinque: Graziano Boldrin, Ennio Caggian, Vanni De Gasperi, Renzo Castegnaro e Germa-na Gambato, per un totale di 7.500 pazienti circa; non c’è nessun pediatra. Nel comune di Camponogara è il primo centro di questo tipo, si chiama “Camponogara IN Salute”. I medici sono soddisfatti della riorganizzazione del servizio. Questa riorganizzazione ha visto anche l’introdu-zione di una segretaria, permettendo di curare nella qualità il rapporto medico-paziente ed un miglioramento complessivo del servizio. Questa struttura unica migliorerà anche le linee guida diagnostico terapeutiche. La convenzione del centro è stata stipulata tra i medici e il Comune ed ha una durata di sei anni. “I medici – dice il sindaco Gianpietro Menin – hanno un contrat-to di affitto con il quale si andranno a scalare le spese sostenute per sistemare la struttura. Que-sto centro darà un servizio più ampio agli utenti con maggior flessibilità e maggior copertura de-gli orari. E’ importante sottolineare il fatto che questi medici si sono messi in gioco, dopo aver trascorso almeno vent’anni di lavoro individuale, adesso lavorano in squadra, mettendosi in gioco e a confronto nel singolo caso dei loro pazienti. Inoltre il lavoro dell’impiegata è un servizio in più, perché semplifica alcuni passaggi e risponde i quesiti degli utenti.

Sanitàaperto il nuovo Centro di mediCina di gruppo

R.P.

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Il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica ha dato il via libera nelle scorse settimane al

progetto preliminare dell’autostrada Orte - Mestre e l’intera Riviera del Brenta insorge. Già sei consigli comunali dell’area avevano protestato contro questa infrastruttura, ap-provando un ordine del giorno ad hoc. Si tratta dei comuni di: Mira, Camponogara, Campagna Lupia, Pianiga, Mirano, e Dolo. A protestare contro l’opera è in prima linea però il comitato “Opzione zero”. “Regalan-do” virtualmente 1,8 miliardi alla Gefip Hol-ding di Vito Bonsignore per un’opera disa-strosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro – spiega il presidente del comitato Mattia Donadel – non si va nella giusta direzio-ne. Si tratta di una scelta folle e insensata, che si spiega solo con gli enormi interessi economici che gravitano intorno alla nuova autostrada. Più volte, infatti, i comitati e le associazioni ambientaliste hanno dimostra-to, numeri alla mano, che l’opera è perico-losa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista. La Orte-Mestre è il primo frutto avvelenato dello “Sblocca Italia”. Grazie alla norma introdotta apposta dal ministro Lupi per decreto, si supera lo stop della Corte dei Conti dato nei mesi scorsi. Non ci si rende conto che il Paese rischia di finire sommerso da un vero e proprio diluvio di asfalto e di cemento, oltre che di acqua e di fango”. Cartelli contro la Romea commerciale si sono levati a Mestre e in Ri-viera il 14 novembre, giorno dello sciopero sociale europeo. Oltre 400 i manifestanti presenti. “Le grandi opere come la Orte-Mestre – continuano Rebecca Rovoletto e Lisa Causin per il comitato – stanno precisamente dentro a questa logica, per-ché sono pensate e volute per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria, per stornare miliardi di euro dei contribuenti nelle tasche delle mafie, delle banche e dei grandi poteri finanziari. A pagare que-ste scelte sciagurate sono sempre e solo i cittadini, e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e disoccupazione”. Con-tro l’opera, nei giorni successivi la notizia dell’approvazione del Cipe, sono arrivate le posizioni durissime del Pd di Mira con il suo capogruppo Francesco Sacco. “Il Pd di Mira – dice Sacco – è contro questa grande ope-ra e lo ha già dimostrato votando un docu-mento in consiglio comunale contro questa e contro tutte le altre grandi infrastrutture che cementificano il territorio. Va messa in sicurezza l’attuale Romea”. A Dolo il sin-daco leghista Maddalena Gottardo, dopo aver assunto una posizione possibilista ora è decisamente contraria all’autostrada. A favore dell’opera è invece il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto. I sin-

di Alessandro Abbadir

Il sindaco Menin si propone come capofila della protesta e coordinatore delle azioni degli enti locali

Grandi opere Il decreto “Sblocca Italia” supera il no della Corte dei Conti

Romea commerciale, via libera da Roma

Traffico in Romea

daci contrari vogliono agire all’unisono. “Nelle prossime settimane – spiega il pri-mo cittadino di Camponogara Giampietro Menin – contatterò tutti i sindaci dell’area contrari a quest’opera devastante, per agire congiuntamente in modo da riuscire a fer-marla prima che piombi dall’alto sui nostri paesi. Parteciperemo alle manifestazioni di protesta.” Sprona i sindaci il deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera, anche se lo stesso partito che rappresenta, ha voluto fortemente l’opera. “E’ fondamentale che gli amministratori si muovano ora, altrimen-ti sarà troppo tardi per garantire il rispetto del territorio. Non vorrei assistere a scene di sindaci che piangeranno sul latte già versato”.

Un aiuto in periodo di crisi. L’Uni-versità Popolare di Camponogara e l’associazione Olos hanno atti-

vato da fine novembre uno sportello di Counseling, che offrirà incontri individuali gratuiti, ogni sabato dalle 9.30 alle ore 12.30. “Allo sportello – spiegano gli or-ganizzatori – si può rivolgere chiunque senta di avere un problema, oppure stia vivendo un momento difficile e abbia il bisogno di confrontarsi con qualcuno. Qualunque persona che senta il desiderio di chiarire alcuni aspetti di se, anche in rapporto al proprio ambiente relazio-nale (lavorativo, familiare, amicale), o ancora abbia un progetto, e desideri un confronto per scegliere la modalità migliore per sé per realizzarlo.” Lo spor-tello offre uno spazio d’ascolto in cui un counselor, un professionista esperto di comunicazione e di dinamiche relaziona-li, aiuterà la persona ad acquisire mag-giore consapevolezza di sé, della propria autodeterminazione e delle proprie ca-pacità di autoaffermazione. E’ possibile fissare un appuntamento, contattando direttamente: la dottoressa Angela Baro al 3492574311, che riceverà nella bi-blioteca di Camponogara, la dottoressa Federica Fardin al 3405824554 che riceverà nella sala del patronato di Cam-ponogara, oppure la dottoressa Stefania dell’Andrea al 3497729736, alla sala del patronato di Bojon.

Socialeuno Sportello per

Chi è in diffiColtà

A.A.

15Camponogara

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Banca del Veneziano esce dall’amministrazione straordinaria. Si è riunito nelle scorse settimane nella sede di Mira il primo consiglio di amministrazione di Banca del Veneziano, dopo l’u-

scita dal periodo di amministrazione straordinaria. La Banca di credito cooperativo a cui fanno riferimento tantissime imprese dell’ara sud della Riviera del Brenta, e cioè di Campagna Lupia, Campolongo e Camponogara è amministrata da un CdA eletto dalla base sociale. I cambiamenti statutari approvati in un’assemblea dei soci precedente hanno consentito la nomina diretta del presidente, individuato nel-la persona di Francesco Borga, classe 1947, residente a Quarto d’Altino. Professionista che ha maturato una significativa esperienza nel settore economico e di amministrazione di società pubbliche e private. Sono stati eletti inoltre come consiglieri Pierluigi Donolato, imprenditore del settore immobiliare, Franco Ferrari, imprenditore del

settore industriale, Moreno Mancin, ricercatore e professore aggrega-to di economia, Giorgio Piazza, imprenditore agricolo e presidente della Federazione regionale di Coldiretti Veneto, Daniele Salmaso, im-prenditore del distretto calzaturiero, Bertino Trolese, imprenditore del settore servizi e assistenza fiscale. Presidente del Collegio Sindacale è Carlo Pesce, dottore commercialista e revisore contabile, affiancato da Enrico Zabeo e Luca Zago. L’ordine del giorno della prima seduta del nuovo consiglio di amministrazione prevedeva la nomina del vice-presidente e dell’amministratore indipendente.

Affiancherà dunque il presidente Borga come vicepresidente Giorgio Piazza, mentre Moreno Mancin è stato individuato quale amministratore indipendente. “Banca del Veneziano ha superato le sue criticità e si avvia alla normalità – commenta il presidente Bor-ga. Continuerà a servire i territori, riprendendo con maggior vigore la sua operatività come Banca di Credito Cooperativo, governata da un consiglio di amministrazione composto da soci, espressione delle diverse anime territoriali dell’istituto e da competenze professiona-li diverse. La squadra dei collaboratori della banca, coordinata dal direttore generale Giorgio Callegari, “è ben motivata e pertanto le premesse sono tutte positive, rispetto ai risultati che ci attendiamo nel futuro. Certamente in un contesto di rinnovata attenzione e con l’obiettivo della sana e prudente gestione, prerogativa essenziale del nostro statuto e del mandato che come nuovi amministratori abbiamo assunto. A nome del consiglio di amministrazione, dei soci e della direzione – continua il presidente Borga non possiamo che esprime-re un sentimento di riconoscenza e di ringraziamento per l’attività svolta con impegno e dedizione dal commissario straordinario Mauro Boscolo e dai suoi collaboratori”. ”Con una rinnovata motivazione del personale – conclude Borga – ci ha consegnato una banca pronta oggi a riprendere a lavorare a pieno ritmo, con efficacia e con buone prospettive di rilancio”.

neWS

L’assemblea dei soci ridefinisce la squadra

LA bANCA DEL vENEZIANO RIpARTE

A.A.

Il nuovo presidente Francesco Borga

Presidente è Francesco Borga, professionista che ha maturato esperienza nel settore economico

La polizia provinciale potenzia la sua presenza in laguna sud con la rea-lizzazione di una nuova cavana a

ridosso della canaletta Cornio. La polizia provinciale vigilerà soprattutto contro von-golari abusivi e bracconieri. Ad inaugurare la nuova struttura denominata “Cornio Basso” c’era a novembre il vicepresidente della provincia di Venezia e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor con il sindaco Fabio Livieri. Dopo circa quattro anni di attesa la cavana, ricovero coperto per imbarcazioni tipico della laguna, voluta dalla Provincia in collaborazione con il Magistrato alle Acque e il Comune di Campagna Lupia, è stata inaugurata ufficialmente. Realizzata dalla società “Cornio Basso srl” è stata concessa in comodato d’uso al Comune di Campagna Lupia, al Corpo di Polizia Pro-vinciale di Venezia e al Ministero delle In-frastrutture e dei Trasporti (ex Magistrato alle Acque di Venezia). Presenti al taglio del nastro c’erano anche il vicesindaco Andrea Tramonte, il comandante della

locale stazione dei carabinieri Alberto Pa-lumbo, il comandante della polizia locale Alberto Baratto, Valerio Volpe per il Ma-gistrato alle Acque, Alessio Bui e Antonio Lunardelli, rispettivamente comandante e vicecomandante della polizia provinciale. Per la proprietà ha partecipato Pierantonio Riello. Per il vice presidente della Provincia di Venezia e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor: “La polizia provinciale aveva bisogno di una cavana per avere un pun-to operativo vicino alle valli della laguna sud. In un paio di anni siamo arrivati alla stesura del protocollo tra proprietà, Co-mune, Provincia e Magistrato alla Acque. Ringrazio chi ha voluto investire e mettere a disposizione un posto barca per ente, per migliorare la sicurezza e il controllo in zona. La stessa presenza e vigilanza in loco sono un segnale positivo. Ciò è stato reso possibile grazie ad un rapporto pubblico-privato che ha portato a risultati concreti. Facciamo in modo che questa sia un’esperienza positiva”. Soddisfatto

anche il sindaco Fabio Livieri. “Questa struttura – ha detto – sarà al servizio del territorio. Il nostro comune vanta nei suoi confini aree naturalistiche e ambientali uniche da tutelare e salvaguardare. Que-sto intervento aiuterà a garantire la sicu-rezza e la vigilanza in una zona lagunare e umida, che rappresenta un angolo di na-tura di speciale bellezza, da preservare e

conoscere”. Infine per Pierantonio Riello: “E’ da alcuni anni che stiamo lavorando a questo progetto. L’idea è nata della volon-tà di riqualificare vecchie strutture ormai in stato di abbandono. E’ stata quindi l’oc-casione per costruire qualcosa di utile per la comunità”. A collaborare con la polizia provinciiale ci saranno anche le associazio-ni venatori del territorio.

di Alessandro Abbadir

E’ stata realizzata una cavana per il ricovero delle imbarcazioni della polizia provinciale

A Lova Accordo fra Provincia, Magistrato alle acque Comune e privati

Laguna sud, presidio contro i bracconieri

La struttura della cavana in laguna sud

Allarme furti nell’area sud della Riviera del Brenta. Ad essere preoccupati a Campagna Lupia sono tanti residenti dopo le razzie che

si sono verificate nelle ultime settimane. Sono state colpite diverse case in via Primo Maggio, la strada che collega il capoluogo alla frazione di Lova. I malviventi hanno agito in pieno giorno: dopo essere entrati, sono riusciti a scardinare dal muro una cassetta di sicurezza, al cui interno i proprietari avevano riposto gioielli e contanti per migliaia di euro.

I banditi erano entrati, scardinando porte e finestre. I residenti hanno segnalato alle forze dell’ordine da diverso tempo la presenza di una Volkswagen Passat di colore nero, che staziona in zona poco prima o durante i furti. Si tratta con ogni probabilità di una macchina rubata che i malviventi utilizzano per effettuare i sopralluoghi preventivi e poi, per mettere a segno, i colpi. Furti analoghi erano stati compiuti a Lughetto in via Marzabotto e a Lova in via San Marco, ma anche a Campagna Lupia capoluogo in via Repubblica. Il sindaco Fabio Livieri si dice preoccupato. “Que-sti furti creano molto allarme fra le persone, ma abbiamo molta fiducia nella presenza delle forze dell’ordine, soprattutto dei carabinieri della nostra stazione che sono molto preparati per fronteggia-re questi tipi di crimine”. Nella frazione di Lova l’anno scorso i cittadini armati di cellulari hanno cominciato a pattugliare la zona di sera. La loro azione ha costituito per qualche tempo un valido deterrente contro i malintenzionati.

Nelle frazioniladri in azione

A.A.

In breveCaccia all’interno dell’oasi del Wwf, denunciato

Caccia all’interno dell’Oasi del Wwf di Valle Averto, ma viene scoperto dalla polizia provinciale e denunciato.

Questo quello che è successo nelle scorse settimane nel corso di un’operazione di controllo nel territorio lungo

l’argine sinistro della canaletta del Cornio in laguna sud. Qui una pattuglia della polizia provinciale durante

il controllo, ha notato un cacciatore in azione all’interno dell’oasi di “Valle Averto”, lo ha inseguito e bloccato.

Per lui è scattata la denuncia e una multa salatissima.

Resta con una garza nell’intestino per 15 anniVa ad operarsi alla colecisti nel 1999 e si dimenticano la garza operatoria nell’intestino. La ritrovano quindici anni

dopo. E’ capitato R.L., 47 anni, magazziniere di Cam-pagna Lupia, che si è rivolto al Tribunale del malato per il risarcimento dei danni. ll materiale estraneo ritenuto

nell’intestino può determinare esiti clinici che variano da casi asintomatici a casi con gravi complicanze. Si stima

un tasso di mortalità tra l’11 e il 35%.

Attenti alle truffe di NataleAttenti alle truffe di natale. Federconsumatori lancia l’allarme. Cittadini di Dolo, Mira,

Spinea e Campagna Lupia sono stati contattati in casa in queste settimane da fantomati-che associazioni solidaristiche che propongono collette pro disabili per comprare pulmini o attrezzature necessarie a chi ne ha bisogno in vista del Natale. “Queste associazioni non esistono e di sicuri non vanno nelle case senza alcun preavviso a chiedere collette

- mette in guardia per Federconsumatori Alfeo Babato. Queste persone Approfittano del buon cuore dei residenti per spillare soldi”

16 Campagna Lupia

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in sospeso con l’università di Padova era ancora aperto dal passato, quando da ne-odiplomato Cristian Righetto aveva tentato di entrare nel corso di laurea di fisioterapia ma senza alcun esito.

”Evidentemente non era scritto che dovesse andare così – dice la moglie”. Ma nel 2011 all’età di 36 anni è riuscito a piazzarsi 7° su 150 candidati per il corso di Infermieristica sede di Mestre”. “Perché no? Allora ce la posso fare?!? Questo è stato lo spirito che lo ha animato i primi mesi di studio, quando si divideva tra studio, notti insonni a cambiare pannolini e la frustrazione della cassa integrazione che arrivava in conto corrente a singhioz-zo. Successivamente al primo tirocinio in corsia, mi disse: “Francesca, penso di aver trovato la mia strada”, così il suo percorso di studio divenne un’ iperbole tra soddi-sfazioni, voti con lode e borse di studio”. Anche Cristian Righetto è entusiasta della sua scelta e vuole spiegarne le motivazioni più profonde. “Vorrei – dice – che tutti si rendessero conto che perdere il lavoro non significa perdere la speranza o la dignità. La stessa parola “crisi” etimologicamente deriva dal greco Krisis che significa scelta, ecco per me la crisi ha significato l’oppor-tunità di avere una svolta professionale si-gnificativa all’età di quasi quarant’anni. Io e mia moglie non abbiamo ancora certezze per il futuro, ci saranno ancora sacrifici da fare, code all’ufficio per l’impiego e concor-si, ma ora siamo consapevoli di avere una marcia in più”.

Il 10 novembre scorso a Padova c’è stata la discussione della tesi, dove uffi-cialmente Cristian Righetto da operaio è diventato dottore in Infermieristica con un voto davvero importante, 108 su 110. Si è complimentato con lui il governatore del Veneto Luca Zaia. Ora per lui si aprono con ogni probabilità le porte degli ospedali, e lascia alle spalle quella cassa integrazione che tanto lo aveva fatto angosciare.

Da operaio cassintegrato a laureato in infermieristica. Questa la storia dav-vero importante di Cristian Righetto,

mirese, che alla soglia dei 40 anni ha de-ciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere.

Un traguardo che è stato salutato con un messaggio di felicitazioni inviato a Cri-stian, anche dal presidente della Regione, Luca Zaia. A raccontare la sua storia è la moglie Francesca De Martin. “A diffe-renza di altre storie – premette la donna – la storia che io e mio marito vogliamo raccontare ha avuto un lieto fine, sebbene abbia lo stesso triste comun denominatore di alte storie che sono finite in tragedia e o drammi famigliari: la crisi economica che dal 2009 devasta la nostra regione”. Ma partiamo dall’inizio.“Il mio racconto – dice la donna – inizia nel 2005, quando mio marito Cristian è stato assunto nel Gruppo Pansac come operaio: era un posto sicuro, talmente sicuro, da fornirci la solidità eco-nomica per formare una famiglia a Mira. E dopo essere convolati a nozze, nel 2006

siamo diventati genitori per la prima volta di una bella bimba di nome Elena. Nulla ci faceva presagire quello che il futuro aves-se in serbo per noi... Nel dicembre 2009 congiuntamente alla positività del secondo test di gravidanza, sono arrivate le prime avvisaglie della sofferenza della fabbrica, e tutti iniziarono a parlare di questo orri-bile mostro della cassa integrazione. Mio marito era sindacalista nello stabilimento di Mira, ed era sempre in prima linea con le proteste e le lotte, per mantenere il posto di lavoro, quando nel 2010 nacque il no-stro secondogenito Alvise. Io dovetti rien-trare al lavoro quando lui aveva solo cinque mesi per dare un sostegno al reddito fami-gliare”. Furono mesi difficili. “Dopo mesi di transizione – racconta la moglie – con cassa integrazione a rotazione ed intermi-nabili notti a pensare quale fosse la strada più giusta da intraprendere per garantire un futuro dignitoso ai nostri figli, Cristian prese la decisione di tentare un test di ammis-sione all’università degli studi di Padova, alla facoltà di Infermieristica”. Il conto

di Alessandro Abbadir

L’ex-dipendente Pansac si è laureato con il punteggio di 108 su 110. Ha ricevuto i complimenti del governatore Luca Zaia

Crisi e cambiamento Una storia di impegno sacrificio di un operaio di Mira

Cristian Righetto, da cassintegrato a infermiere

Cristian Righetto

La moglie Francesca: “Ora guardiamo il futuro con più speranza”

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“Avere in mano i soldi, per un gio-catore, è come per un drogato, avere in mano la cocaina”. Il gioco

d’azzardo patologico (comunemente definito ludopatia) è una malattia come lo sono l’al-colismo e la dipendenza da droghe e come tale, è seguita dai Sert delle varie Ulss venete. “Una patologia, che desta grande preoccupa-zione – spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13 Mauro Cibin – anche se non abbiamo ancora dati significa-tivi, perché “appena nata” in Italia (la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%, dati del Ministero della Salute, 2012)”. Nell’Ulss 13 il servizio è stato attiva-to prima a Mirano alcuni anni fa, e lo scorso anno a Dolo. Attualmente sono seguite circa 70 persone (il 66% sono uomini), il 10% del-le quali già dipendenti da altre sostanze come l’alcol o la droga.

“Il fenomeno è sotterraneo, ma in cre-scita – continua – e questo per due fattori. Il primo dettato dalla situazione sociale (la crisi economica e lavorativa pesa molto psicologi-camente) e dalla predisposizione al problema (un individuo può giocare qualche volta per tutta la vita e non ammalarsi e un altro, invece, diventare dipendente) e il secondo influenzato dall’offerta (prima di dieci anni fa, in Italia, il gioco quasi non esisteva, ora è esploso in ma-niera massiccia e le macchinette per giocare si trovano ovunque)”. La rapida e facile accessibi-lità al gioco fa crescere il problema. “Quando si dice – aggiunge Cibin – circoscriviamo il gioco d’azzardo in alcuni posti ed evitiamo di metter-lo ovunque, ha un senso ben preciso: una cosa

significava sapere che per giocare, ad esempio, si doveva andare a Venezia, al Casinò, per cui ci si pensava due volte prima di spostarsi ap-posta, un’altra cosa, invece, è trovare il gioco sotto casa, per non parlare del fatto che ora si può giocare anche distesi a letto connessi a internet”. Come fa crescere il problema anche la tipologia del gioco, che negli ultimi anni è molto cambiato: ora si tende a giocare sempre di più in solitudine e i giochi (slot e giochi in internet sono i più pericolosi) sono studiati pro-prio per creare dipendenza. Ma si può guarire dalla dipendenza da gioco? “Sì – risponde Cibin – ma non con le medicine. Da un lato abbiamo una rete, costruito con gli assistenti sociali dei Comuni e i gruppi dei Giocatori anoni-mi, fondamentale in termini di supporto e cura del problema; dall’altro, mettiamo in campo i nostri strumenti, come le cure psicologiche e la rieducazione alla gestione dei soldi. Perché, come è vero che dalla cocaina si guarisce fa-cendo a meno della droga, dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in assoluto”.

DATI SERT LuDOpATIA E’ ALLARME

F.D.G.

18 Approfondimento

La sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i ples-si di Dolo e Mirano siano considerati come

ospedali di rete per acuti su due poli, investimen-ti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Ponte del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Cam-polongo, Camponogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti politici, sindaca-li, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regiona-le – ha detto Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’at-

tuazione dell’atto aziendale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chirurgiche”.

Il 15 novembre si è invece svolto un sopral-luogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Gio-vanni Fattoretto (segretario della Riviera). Durante l’intervento sono stati ribaditi gli investimenti pre-visti nel 2010 dalla Regione Veneto, e anticipata la discussione al Crite (commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dei progetti per l’ospedale di Dolo che prevedono il nuovo Pron-to Soccorso, la piastra operatoria e diagnostica e

interventi di messa in sicurezza. La discussione al Crite si è svolta il 18 novembre.

“La Commissione – si legge in un comunica-to dell’Ulss 13 – ha dedicato ampio spazio alla valutazione del progetto di investimento e ristrut-turazione degli ospedali dell’Ulss 13 di Mirano. La Commissione ha valutato in modo decisamen-te positivo il progetto complessivo presentato dal direttore Gino Gumirato. E’ scesa poi nei dettagli delle valutazioni sui singoli interventi, in particolare dell’ospedale di Dolo, individuando la necessità di definire, nella prossima riunione già fissata per il mese di dicembre, una serie di approfondimenti tecnici volti a delineare la più opportuna calendariz-zazione dei lavori”.

di giacomo piran

Al corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato

L’iniziativa Sono scesi in piazza sindaci, comitati, associazioni e partiti

“Dolo e Mirano siano 2 ospedali per acuti”

Mense ospedaliere dell’Ulss 13 scatta la protesta dei dipenden-ti per il taglio del monte ore, ma sindacati e azienda trovano un accordo-ponte in attesa di maggiori trasferimenti da parte

dell’azienda sanitaria. A spiegarlo è Gianfranco Rizzetto, il segreta-rio della Filcams Cgil, dopo un incontro fatto fra le rappresentanze sindacali (Filcams Cgil e Uil Tucs), la Direzione Territoriale del Lavoro, rappresentata da Riccardo Germoglio, e la direzione della Dusmann di Milano, rappresentata da Margherita Ravioli. La questione è quel-la del passaggio di gestione in atto dal primo di dicembre dalla Cir Food alla Dusmann che ha vinto la gara d’appalto per 9 milioni di euro all’Ulss 13 per la gestione delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale, fino al dicembre del 2017. La vertenza coinvolge 61 dipendenti e di 5 autisti. “L’azienda – dice Rizzetto – aveva annunciato che avrebbe tagliato il 40 % del monte ore. Una misura che avrebbe colpito soprattutto le donne che già lavorano part-time, portando l’orario da 23 a 14 ore settimanali. Si è deciso in accordo con la proprietà e la Dtl, di aumentare il monte ore di 100 rispetto al limite prefissato. E’ un primo passo, di un accordo-ponte che permet-te al sindacato di congelare azioni di agitazione, o l’indizione di un vero e proprio sciopero. Aspettiamo dall’Ulss 13 le risorse aggiuntive necessarie per ridurre i danni ai lavoratori delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale”.

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Page 20: Riviera est nov2014 n143

20 Cultura

La storia di Burano e di Venezia negli ultimi cento anni vissuta con gli occhi di un imprenditore della tradizione,

titolare di un cantiere dove si costruiscono imbarcazioni tipiche veneziane.

“Agostino Amadi: Il Cantiere della Vita”, a cura di Tullio Cardona e pubblicato da Cierre Edizioni con i patrocini del Comune di Venezia, Municipalità di Venezia, Bura-no e Murano, la Camera di Commercio e Confartigianato di Venezia, racconta in 350 pagine e 220 illustrazioni la storia di un cantiere di barche dove, in 55 anni di at-tività, la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, confrontate e fuse, con entusia-smanti risultati.

Amadi ha attraversato tutte le fasi della cantieristica minore, dalle lavorazioni sulle bar-che a remi, con fasciame e calafataggio, alla loro prima motorizzazione, per proseguire con la costruzione di imbarcazioni già predisposte al motore, peraltro realizzando per primo le caorline in compensato marino, i mototopi in vetroresina e quelli con motorizzazioni ibride (diesel ed elettriche).

Proseguendo la tradizione familiare, Amadi è stato poi capace di innovare e di trasformare sia le barche da lavoro che quelle da piccolo diporto lagunare. Fondamentali le sue conoscenze in merito alle barche tipiche

veneziane, dalla caorlina al sandolo, dalla mascareta al pupparino, allo s-ciopon. Nel suo cantiere a Burano ne ha costruite più di 1.500, affrontando pressoché tutte le tipologie a fondo piatto della tradizione lagunare e con carene per affrontare il mare.

Il volume racconta le vicende di un uomo, che si imbatte nella storia di Burano e di Vene-zia durante i loro ultimi cent’anni. Intende for-nire spiegazioni tecniche sulle vecchie e nuove metodologie costruttive, per non dimenticare il passato degli squerarioli e guardare al futuro dell’attuale cantieristica. Una testimonianza che non vuol essere mera trattazione scientifi -ca, ma il percorso esperienziale di un artigiano, imprenditore, innovatore.

2 Cultura provinciale

“Abbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, pian-

gere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa”.

Andrea Bajani con il volume di racconti “La vita non è in ordine alfabetico” (Einaudi Torino, 2014) conquista la giovane giuria di lettori e vince la 52a edizione del premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre”.

La cerimonia si è svolta lo scorso 28 novembre nel corso di una serata che si è tenuta al Teatro Toniolo di Mestre.

Lo scrittore-giornalista, romano di ori-gine e piemontese d’adozione che nel suo stile ricorda Antonio Tabucchi, con i suoi 38 racconti brevi immortala alcuni frammenti della vita, tutti ispirati da una singola paro-la, misteriosa e affascinante combinazione di 21 lettere. La vita intera passa attraverso le molteplici combinazioni di quelle ventuno

lettere: sorprese, delusioni, imprevisti, nasci-ta e crescita, persino la morte.

Brevi quadretti, pieni di poesia, che hanno convinto i ragazzi delle varie scuole superiori chiamati a giudicare l’opera miglio-re fra i cinque fi nalisti.

In gara, oltre ad Andrea Bajani anche Simone Lenzi con “Mali minori” (Editori Laterza Roma 2014), Mari Accardi con “Il posto più strano dove mi sono innamorata” (Terre di Mezzo editore Milano 2013), Ma-rio Fortunato con “Le voci di Berlino” (Bom-piani RCS libri 2014), Massimiliano Forza con “Triestiner - Storie di triestini che vivono a London” (Santi Quaranta Treviso 2013).

Il premio è nato nel 1959 per promuo-vere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un’interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l’organizzazione.

Nelle ultime edizioni, la Regione ha introdotto alcune innovazioni tra cui la scel-ta di affi dare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di fi nalisti indicati

da una giuria tecnica, a una giuria composta da studenti dei Licei Franchetti, Morin, Bru-no di Mestre, Foscarini, Benedetti e Marco Polo di Venezia e degli Atenei Ca’ Foscari di Venezia e di Padova.

La serata del 28 novembre scorso è stata inframmezzata da un concerto jaz-zistico a cura dei Conservatori del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica.

Si sono esibiti l’Ensemble Jazz del Con-servatorio Cesare Pollini di Padova (direttore Marcello Tonolo) e il Quintetto Jazz del Con-

servatorio Benedetto Marcello di Venezia (direttore Arrigo Cappelletti).

“Il premio – è il commento del vicepre-sidente della Regione, Marino Zorzato – ha visto nel tempo crescere e consolidare il suo prestigio nel panorama delle manifesta-zioni culturali del Veneto e ha sicuramente una posizione di rilievo fra i numerosi Premi Letterari a livello nazionale, mantenen-do immutata la qualità che lo ha sempre contraddistinto, oltre che la sua peculiarità essendo il solo premio in Italia dedicato ai racconti”.

di Ornella Jovane

Letteratura Premio Settembrini di Mestre

Andrea Bajani vince con “La vita non è in ordine alfabetico”

Il volume “Agostino Amadi: il Cantiere della Vita”

È in corso fi no al prossimo 18 giugno la rassegna “MiraLibri”, ospitata nel-la barchessa di Villa Venier Contarini,

sede dell’Istituto Regionale Ville Venete.Gli incontri in programma a MiraLibri,

che vede protagonisti autori prevalente-mente veneziani e veneti, hanno come obiettivi conoscere l’autore, la storia che lo ha condotto a scrivere il libro e conoscere il libro.

La rassegna è curata da Pompeo Volpe e Davide Meggiato.

Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18 in Villa Venier Contarini, via Capitello Albrizzi 3, Mira, Venezia. Questi i prossimi incontri ancora in programma: il 18 di-cembre prossimo Paolo Birolini presenterà “Luoghi comuni. Un taccuino emiliano”, Lampi di Stampa 2014; il 15 gennaio Gui-do Barbujani parlerà di “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”, Einaudi 2014; il 19 febbraio Nico Pirozzi racconte-rà “Storie della Shoah”, Cento Autori 2010 e il 19 marzo Corrado Poli illustrerà “La cat-tedrale dissolta. Racconti”, CLEUP 2014.

Info presso Villa Venier Contarini, Via Capitello Albrizzi n. 3 – 30034 Mira (VE); tel. 041.5235606; Fax. 041.5225219; [email protected]

la rassegnaMiraLibri, gli autori veneti presentano le loro storie e i loro libri

Il libro Presentato il volume in distribuzione nelle librerie del Nordest

Agostino Amadi e l’arte di costruire le barche

La Fondazione Ugo e Olga Levi onlus bandisce il

Premio “Olga Brun-ner Levi” - edizione 2015 per un vide-oclip realizzato da studenti delle Scuole Secondarie di II gra-do del Triveneto.Il tema principale e conduttore del video-clip dovrà riguardare la produzione e performance musicale femminile (composizione musicale, canto, esecuzione strumentale, direzione d’orchestra o di gruppi musicali, composizione di testi per musica, didattica della musica, organizzazione musical) o la condizione della donna e la musica nel corso della storia, dall’antichità al mondo contemporaneo.Sono ammessi video di durata non superiore ai 5 minuti che siano stati realizzati dopo il 15 febbraio 2014. Le opere vanno presentate in PAL o NTSC su supporto digitale (DVD o Blu-ray entrambi region free); nel caso di supporto Blu-ray è comunque necessaria una copia in DVD entro il prossimo 10 febbraio 2015. La scheda di iscrizione al Premio e il video dovranno essere inviati per posta alla Fon-dazione Ugo e Olga Levi onlus, San Marco 2893 - 30124 Venezia oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] Designerà il vincitore una giuria tecnica, nominata dalla Fondazione Ugo ed Olga Levi onlus, composta da Roberto Calabretto, Università di Udine, Maria Roberta Novielli, Università di Venezia, Luisa Zanoncelli, Fondazione Levi. Il miglior videoclip otterrà un premio corrispondente al valore di 500 euro.L’opera vincitrice del premio sarà proiettata nel corso del Ca’ Foscari Short Film Festival 2015 (18-21 marzo 2015) nell’ambito del quale avrà luogo anche la cerimonia di assegnazione del premio. Info tel. 041 786777; [email protected];www.fonda-zionelevi.it

Il volume “La vita non è in ordine alfabetico” e l’autore Andrea Bajani

Musica

IL pREMIO “OLgA bRuNNER LEvI” pER gLI STuDENTI DELLE SCuOLE SupERIORI

Centotrenta straordinari disegni pro-venienti da una delle più importanti collezioni al mondo ripercorrono l’ar-

te e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fi no a Veronese,Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e poi gli stranieri innamorati di Venezia come Callowe Sargent.

Disegni preparatori, schizzi rapidi a ferma-re l’idea, modelli e studi per la bottega maan-che composizioni fi nite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa,fatta di linee, ombre, chiaroscuri, lumeggiature, de-fi nizione di forme e movimenti,traduzione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infi nite possibilità della luce.

In mostra a Venezia, al Museo Correr, inaugurata il 6 dicembre scorso e fi no al pros-simo 15 marzo, giungono della National Gal-lery of Art di Washington le opere realizzate tra il XV e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffi nati artisti italiani.

Info: www.correr.visitmuve.it; call cen-ter 848082000.

la mostraLa poesia della luce. Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington

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21Sport

Un oro, cinque argenti e tre bronzi. Questo è il ricco palmares ottenuto dalla squadra nazionale Libertas del

centro internazionale Tigre Bianca nella 10a edizione del campionato mondiale di Sha-olin Wushu Kung fu tenutosi a Zhengzhou la capitale della regione dello Henan (Cina). “Tale campionato – spiega il maestro Pie-tro Biasucci – è ad oggi la competizione più prestigiosa e di più alto livello al mondo per quanto riguarda la pratica sportiva dello Shaolin Wushu Kung fu. La città che ospita il festival, Zhengzhou, è il cuore pulsante dello sviluppo economico della regione Henan e, vista la vicinanza al monastero di Shaolin, è il luogo che è stato scelto dalle autorità cinesi per ospitare la competizione mondiale che rappresenta la pratica sportiva dell’arte marziale dello Shaolin nei tempi moderni che si apre nei confronti del mondo”.

Alla manifestazione erano presenti 2000 atleti in rappresentanza di 50 paesi. Più della metà erano comunque cinesi. Alcune delega-zioni erano rappresentanti anche di famose scuole di Dengfeng e del monastero di Sha-olin stesso (tra cui la scuola XIao Long, Taguo e Wushu Guan). A rappresentare l’Italia nella competizione mondiale la squadra nazionale

Libertas del centro internazionale Tigre Bianca era composta dal maestro Pietro Biasucci di Borbiago di Mira (team leader), Mattia Ceol-do (istruttore di supporto alla squadra agoni-stica), Francis Chiappone (supporto squadra) e gli atleti agonisti Enrico Rizzi e Lorenzo Segantin sempre del veneziano. I risultati dei due atleti sono stati eccezionali. Enrico Rizzi ha conquistato il primo posto categoria International Shaolin armi lunghe, il secon-do posto nell’International Xiao Hong quan (mani nude), nell’International Shaolin Guen (bastone), Inetrnational Shaolin Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indif-ferenziate, e il terzo posto nell’International

Shaolin armi corte. Lorenzo Segantin ha ot-tenuto il secondo posto nell’International Sha-olin Guen (bastone) e il terzo posto nell’In-ternational Xiao Hong Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indifferenziate. “Tale risultato – prosegue il maestro, Pietro Biasucci – porta la squadra nazionale Libertas a confermare la propria posizione di eccellen-za sul panorama delle arti marziali Shaolin in Italia e nel mondo. Il profondo legame che ho con la Cina e gli ottimi risultati della squadra nazionale gettano basi per poter costruire in Italia eventi di natura sempre più importante anche sul piano agonistico con le delegazioni federali cinesi”.

di giacomo piran

Libertas, raffi ca di medaglie CiCliSmo

Si è conclusa la 26a edizione del “Trofeo d’Autunno” circuito di mountain bike organizzato da Luciano Martellozzo e da Giuseppe Clementi. La manifestazione, la più “vecchia” del panorama della mountain bike in Veneto, si è svolta su 9

tappe che hanno visto una partecipazione media di circa 350 bikers per gara. Le corse si sono svolte, da agosto e novembre, a Motta di Livenza (Treviso), Selva di Trissino (Vicenza), Adria (Rovigo) e in provincia di Venezia a Noventa di Piave, San Stino di Livenza, Ottava Presa di San Stino di Livenza, Sant’Anna di Chioggia, Rottanova di Cavarzere e Torre di Mosto. Questi sono i vincitori per categoria. Elite: Rafael Visinelli (Torpado Factory). Femminile: Nicole Tovo (Rudy Project), Under 23: Simone Segat (Torpado Factory), Junior M: Andrea Roccon (Mtb Club La Perla Verde). Junior F: Bea-trice Prataviera (Team Velociraptors), Allievi 1’ anno: Nicola Taffarel (Torpado Victoria Bike). Allievi 2’ anno: Federico Tauceri (Pedale Ronchese). Allieve: Anna Lirussi (Team Velociraptors), Esordienti 1’ anno: Thomas Mariutti (Team Velociraptors). Esordienti 2’ anno: Daniele Azzano (Caprivesi). Esordienti F: Gaia Pagotto (Team Velociraptors), Ma-sterElite: Matteo Marcon (Eurovelo). Master 1: Alberto Bisetto (Leones Treviso). Master 2: Mauro Rampin (Rudy Project). Master 3: Luca Kogler (Uc Fpt). Master 4: Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt). Master 5: Roberto Morandin (Rudy Project). Master 6: Emilio Coletti (Polisportiva Fossaltina).

Mountain bikei vinCitori del “trofeo d’autunno”

G.P.

L’”A.S.D. Laguna Volley” nasce nel 2003 nell’ambito dell’organizzazione sportiva delle due società “Volley Bojon”

e “Volley Campagna Lupia”, prediligendo la disciplina del volley femminile. Negli ultimi anni la società ha raggiunto buoni risultati vincendo il massimo campionato provinciale e conquistando la promozione in serie D. La società svolge l’attività con un totale di 130 atleti, un centinaio sono giovanissimi. Punta allo sviluppo dell’attività giovanile con corsi di minivolley a Campagna Lupia, Campo-longo Maggiore e Camponogara. Ma non solo: organizza attività di gioco sport nelle scuole, tornei di minivolley federali e tornei promozionali nell’ambito di manifestazioni parrocchiali e comunali. Il “Volley Campagna Lupia” fu fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati, la squadra ottenne diversi risul-tati. Il “Volley Bojon”, una trentina di anni fa, era una realtà importante della Riviera, infatti, aveva conquistato la categoria C. Nel 2000, la società iniziò i primi approcci con gli amici del “Volley Campagna Lupia” e dopo alcuni anni di stretta collaborazione, nel 2003 le due entità decisero di unirsi dando vita cosi ad una nuova realtà: l’”A.S.D. La-guna Volley”. “Siamo cresciuti bene, special-mente pensando che siamo partiti dal niente – dice il presidente della società Giannino Ragazzo - oggi raggruppiamo Campagna Lu-pia, Camponogara e Campolongo Maggiore. Abbiamo un centinaio di ragazzini iscritti, la-voriamo con allenatori preparati. L’economia del momento è diffi cile, gli sponsor sono

sempre meno, ma riusciamo a sostenere le spese della società grazie all’unione delle forze”. Nel 2012 è partito il progetto Volley 3 Venezia che unisce tre realtà territoriali: la società Laguna Volley, Volley Dolo e Libertas Scorzè; poi Dolo ha abbandonato il progetto ed è subentrata Volley Salzano. Gli obiettivi di Volley 3 Venezia sono: la valorizzazione dei settori giovanili, mantenere le atlete con maggiori qualità tecniche all’interno del pro-getto, lavorare con tecnici qualifi cati per la formazione di atlete all’altezza delle prime squadre, formare gradualmente squadre/gruppi non inferiori a U14/U16 per au-mentare competitività, diventare punto di riferimento nel territorio. “A oggi possiamo rilevare un buon risultato, nel 2013 visto l’in-coraggiante posizionamento a metà classifi -ca del campionato della serie D femminile – dice Dimitri Ranzato tecnico della società – e per il 2014 speriamo in nuove conferme. Per il futuro puntiamo a coinvolgere nel progetto altre società del territorio, continuiamo con l’impegno nel selezionare allenatori sempre più qualifi cati e, ovviamente, di consolidare in modo sempre più effi cace il progetto già avviato”.

pallavoloaSd laguna volleY, fuCina di talenti

R.P.

Arti marziali Campionato mondiale Shaolin Wushu Kung-fu a Zhengzhou

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1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

22

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1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

foCuS

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziidv, Stop al Cumulo e revoCa aSSegno per Chi ha patteggiato

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

23Il Veneto in primo piano

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Dal 15 novembre scorso, Gianluca Salviato è un uomo libero dopo 34 settimane (22 marzo ndr) di prigionia in Libia. Era lì per lavoro nella zona di Tobruk, per l’azienda friulana Enrico Ravanelli, impegnata nel settore delle costruzioni. Il 48enne tecnico originario di Martellago,

ma residente a Trebaseleghe, ha raccontato di essere stato portato fuori verso le 17 dalla stanza dov’era segregato. S’immaginava il peggio, invece è stato portato in un luogo all’aperto e lasciato andare. Dal Ministero degli Esteri fanno sapere che non è stato pagato alcun riscatto. Dimagrito, durante gli otto mesi ha avuto l’insulina che si serviva per il diabete di cui soffre, e ha raccontato di essere stato trattato bene. Tra i particolari che emergono della lunga prigionia di Salviato ci sono i contatti presi dai rapitori a fine marzo, subito dopo averlo catturato. Si parla di telefonate ricevute a Martellago, ma dall’altra parte della cornetta parlavano in arabo e non era possibile instaurare un dialogo. E poi la moglie aveva ricevuto una foto proprio del 48enne. Da quel momento nessuno si è più fatto sentire, e della vicenda se n’è occupata la Farnesina. Fino ai primi di novembre, quando è arrivata la notizia che Salviato era ancora vivo nonostante l’apprensione per il diabete di cui soffre. “Sono a casa, sono a casa, viva l’Italia. Sto bene, sono vivo. Mamma dove sei?” sono state le prime parole pronunciate da Salviato appena arrivato alla stazione di Mestre proveniente da Roma, dov’erano andati a prenderlo la moglie Maria Scarpa, e la sorella Cristiana. “Da ora avremo due compleanni da festeggiare – dice la mamma Gelsomina Bergamo – ovvero il 13 maggio, giorno della sua nascita, e il 15 novembre, giorno della sua liberazione. Per otto mesi ho dormito poco, la paura era tanta, specie quando alla televisione mostrano la situazione in Libia e negli altri paesi vicini. Non abbiamo mai perso la speranza; è vero che talvolta ci siamo arrabbiati e saliva la disperazione. ma siamo sempre stati fiduciosi. Un pensiero va al Ministero degli Esteri e agli uomini dell’Unità di crisi, che hanno lavorato tanto e li ringrazierò sempre, anche se in certi momenti l’angoscia era molta. Brucerò il calendario 2014: è stato un anno brutto, la cosa peggiore che potesse capitare”. Soddisfatto anche il sindaco Monica Barbiero, che in questi mesi ha seguito a passo a passo le vicende dei Salviato, parlando molto con la mamma del tecnico. “E’ stata una gioia immensa per la nostra comunità – dice – e sono davvero contenta per questa liberazione. La Farnesina ha lavorato bene. Da Roma ci raccomandavano di tenere il profilo basso per la sicurezza di Gianluca, e così è stato. Anche per noi è un tormento che finisce. Ero molto preoccupata per quest’incubo che gravava sulla famiglia, sia per il fatto in sé, ma anche per il suo stato di salute che, come noto, non era dei migliori. Sono stati otto mesi duri, ma finalmente tutto si è risolto, ed è stata una bella notizia dopo tanto tempo”.

la Storia

Ostaggio in LibiapaeSe in feSta

A.R.

Page 24: Riviera est nov2014 n143

24 Speciale Natale

Dove puoi trovare l’atmosfera del Natale

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[email protected] 6-7 dicembre - MiraMercatino di Natale in Riviera Matteotti e Piazza IX Martiri. Alle 14 apertura degli stand espositivi con prodotti artigianali e della tradizione natalizia.Dalle 15 alle 17: spettacoli di animazione itineranti; la casa di Babbo Natale per i più piccini. Alle 21 “il Battello dei Sapo-ri”, cena a bordo di un’imbarcazione sul Naviglio con menù a tema con prodotti del territorio e della laguna.

7 dicembre - Mira“Corri con Babbo Natale”, dalle 10 alle 12, corsa podistica e marcia per famiglie lungo il Naviglio Brenta vestiti da Babbo Natale, in collaborazione con l’Associazione Sorriso e l’Atletica Riviera del Brenta,Dalle 11 alle 12 e dalle 15 alle 19, spettacoli di animazione itineranti; la casa di Babbo Natale per i più piccini

Il 6, 7, 8, 13 e 14 dicembre - MiraPresso l’Oratorio di Villa dei Leoni, la mostra Arti di Natale

“Inno al colore: il rosso”. Orario 10-12,30,16-18,30

Dal 14 dicembre al 6 gennaio 2015 - MiraVilla Valier. Mostra di arte religiosa e moderna dell’artista Pa-ola Bellaminutti “Icone senza tempo. Per un racconto senza fine”. Ingresso gratuito al sabato e alla domenica 15-19 con possibilità di visita alla villa.

14 dicembre - Bojon di Campolongo MaggioreNel piazzale del Centro Civico, dalle 9 alle 18 “Mercatino di Natale e del Volontariato”.Nell’occasione viene associata anche la giornata “Biblioteca Aperta”, con apertura straordinaria.

1 gennaio 2015 - MiraTeatro di Villa dei Leoni, dalle 16 e alle 18 concerto dell’Asso-ciazione Musicale Blu Gospel.

6 gennaio - Camponogara“Brusa la vecia” in piazza Vanzan. La vecia sarà posizionata e sarà bruciata verso le 17. Prima del rogo spettacolo per i bambini al teatro Dario Fo. Sarà offerto vin brulè, cioccolata calda, panettone e la calza.

6 gennaio - Lughetto di Campagna Lupia“Bruso dea vecia” con gran falò dalle 18, vicino alla chiesa del paese in via Marzabotto.

11 gennaio - Mira PorteFesta della Befana dalle 14 alle 19 nella Piazzetta settecen-tesca con animazione itinerante e giri in carrozza. Dalle 14.30 alle 16.30: gare di voga alla veneta nel Naviglio su “masca-rete”. Ore 17 danza aerea dell’acrobata Nico Gatullo; 17.30: traino “dea Piroea” da parte dei sommozzatori sul tratto del Naviglio Brenta a Mira Porte e Falò finale.

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A dicembre le principali piazze e strade di Venezia e provincia si accenderanno di luci e spunteranno ovunque gli alberi di natale

Anche quest’anno, Mestre, ha inaugurato “la Piaz-za in Festa”, maratona di iniziative che si svolgeranno nel centro città per tutto dicembre fino al 6 gennaio. Le luminarie faranno risplendere i mercatini di Natale, i concerti, gli eventi e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli, in cui sarà possibile trascorrere dei momenti piacevoli, approfittando delle tante opportunità per fare shopping e degustare ottime golosità. Un ricco calenda-rio di appuntamenti che affianca l’avvio degli spettacoli della nuova stagione del Toniolo e del Candiani.

La manifestazione è ormai un tradizionale appunta-mento per Mestre, a cui la Municipalità partecipa con l’or-ganizzazione di eventi musicali e sportivi e spettacoli di strada. Ci sono poi iniziative che sono particolarmente care alla cittadinanza, e per questo di grande richiamo, come il presepio galleggiante sul Marzenego, l’arrivo dei Babbi Natali in moto e in vespa, il corteo acqueo capitanato dalla Befana che approderà in Riviera Magellano. Inoltre anche per questa edizione sarà realizzata la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza fino al 6 gennaio.

Anche la splendida città lagunare ospiterà nelle sue piazze e campielli i mercatini di Natale che resteranno aperti fino alla vigilia. Il natale proposto da Venezia città è un percorso di prodotti tipici artigianali, degusta-zioni, concerti e attività per i bambini.

Il più conosciuto e imperdibile tra i mercatini ve-neziani è quello di Campo Santo Stefano: un punto d’incontro dove turisti e veneziani possono gustare le specialità gastronomiche regionali, ascoltando ottima musica. Un altro mercatino si troverà anche tra Campo San Bartolomeo e Strada Nuova.

Tra gli eventi clou alla Corsa dei Babbi Natale che si terrà a Venezia, domenica 21 dicembre 2014, con partenza alle 9, da campo San Giacometto a Rialto.

Imperdibile il “Natale di vetro” a Murano, dal 5 dicembre al 31. L’isola più conosciuta della laguna annuncia l’apertura di una serie di eventi quasi tutti dedicati alla lavorazione del vetro. Lungo le strade, i canali e i ponti dell’isola trovano sede cinque sculture di vetro ideate da artisti contemporanei in collaborazione con le gallerie e le fornaci locali. “il roveto ardente” è installato in zona Colonna ed è di Aristide Najean. A Campiello Pescheria è stata collocato il “Canneto” di

Pino Castagna mentre a Bressagio si trova l’opera “fuo-co io sono e sono di soffio”, una scultura in vetro sof-fiato disegnata da Denise Gemin. Spirito e stile dell’arte contemporanea, applicata a un mestiere artigiano an-tichissimo, che a Murano si pratica sin dal Duecento, tornano a campo San Donato con “Abacus”, di Shan Shan Sheng e in Santo Stefano con un lavoro di Simone Cedenese, “Natale di luce in una cometa di vetro”, una vera e propria stella di Natale in vetro soffiato.

Le suggestioni date dal vetro, dai diversi giochi di luce che è in grado di dare a una scultura e dal fascino che circonda tuttora una tecnica difficile e delicata, ven-gono riproposte dal 7 dicembre nella basilica dei Santi Maria e Donato. Sino al 6 gennaio le fornaci di Murano espongono in chiesa una mostra di arte sacra mentre a palazzo da Mula si punta su Napoleone Martinuzzi, scultore muranese, raccontato attraverso disegni origi-nali e fotografie.

Fra gli altri appuntamenti sull’isola: il mercato del vetro a lume, a Bressagio, quello della solidarietà, in campo San Donato, una “jam session” in fornace che abbina musica jazz e lavorazione artigiana e la “scuola pensa in vetro 2007”, presentazione dell’opera re-alizzata da 120 bambini di Murano, nel corso di un progetto didattico con l’istituto comprensivo dell’isola e l’Accademia delle Belle Arti di Venezia.

Chi ancora non sia soddisfatto può recarsi poi al mu-seo del vetro, alle fondamenta Giustinian, per vedere la raccolta storica di manufatti che comprende reperti ro-mani, opere medievali, sino a oggetti del nuovo design del Novecento.

Tra gli ultimi appuntamenti del mese si segnala il concerto del coro gospel Joy Singers, diretto da Andrea D’Alpaos, alla basilica dei Santi Maria e Donato, il 23 dicembre.

Natale in laguna: una magia di vetro e mercatini

Il presepe: un’opportunità di incontri inaspettato. Il Natale è alle porte e le case sono addobbate per festeggiare

al meglio questo lieto evento. Alberi di natale e luminarie di ogni genere deco-rano le zone del centro. Con grande cura e dedizione vengono realizzati i presepi tradizionali che aiutano a cogliere il vero significato del Natale, ovvero la nascita di Gesù. A Chioggia vengono esposti i presepi all’interno delle chiese, davvero originali e spesso ambientati nelle calli e tra la gente di Chioggia. Uno dei presepi più belli è quello allestito nella Chiesa del-la Navicella grazie all’abilità di Massimo e Manel Voltolina che dedicano il proprio tempo per realizzare un’opera così prezio-sa. Per quest’anno sono previste alcune interessanti novità, in particolare è nata un’associazione denominata: “La bottega di San Francesco” per coordinare diver-se iniziative attorno al presepio. Infatti all’interno della chiesetta di San Martino (Campo Duomo) verranno realizzati due presepi, uno ambientato ai tempi di Gesù

ricostruendone il paesaggio e l’altro in-vece ambientato nella Chioggia agli inizi del novecento, grazie ad un progetto con i ragazzi dell’Anffass per il recupero della tradizione. Anche i negozi del centro però esporranno i piccoli presepi da loro realiz-zati per incentivare a riproporre il presepio nei luoghi pubblici. Anche il Centro di salu-te mentale ha proposto alcuni giovani per collaborare in questo progetto. Lo scopo infatti dell’associazione è di coordinare tutte quelle iniziative che cercando di far emergere le potenzialità di questi ragazzi valorizzandole al meglio grazie all’aiuto di alcuni volontari. Il 22 dicembre ci sarà l’i-naugurazione alla presenza dei ragazzi ed i genitori di Anfass e Csm, sarà possibile visitare la mostra dei presepi fino al 25 gennaio e prenotare la visita al numero 3290073145. Le offerte raccolte saran-no destinate a sostenere alcuni progetti di adozione a distanza ed aiutare le persone in grande difficoltà economica.

Miriam Vianello

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Miriam Vianello

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi germana urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

Continua alla pagina seguente

Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione peggy guggenheim

“AZIMuT/H. CONTINuITÀ E NuOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

28 Cultura

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA LA SERATA IN ARCELLA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OffRE IL vILLAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

30 Sport

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA LA SERATA IN ARCELLA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OffRE IL vILLAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

Sono sempre più frequenti le richieste di verifica dei titolari di conti correnti e di finanziamenti da parte di banche o altri istituti, dirette ad accertare se il tasso di interesse applicato

alle proprie posizioni debitorie sia regolare o superi il livello di soglia oltre al quale è definibile “usurario”. Il tasso di interesse è ultralegale o usurario quando il tasso effettivo globale c.d. TEG applicato è superiore al cd “tasso di soglia” (ossia il tasso rile-vato con frequenza trimestralmente dal Ministero del Tesoro), come disposto dalla L. 108/1996. Il problema riguarda proprio la determinazione del TEG applicato dalla banca e di quali voci debba andare a comprendere. La L. 108/96 dispone che “per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”. La giurisprudenza ha a lungo discusso su quali voci di spesa far rientrare nel calcolo del TEG. Le sentenze più recenti ritengono, ampliando l’orientamento precedente, di calcolare il tasso effettivo considerando “tutto ciò che possa configurarsi come somma richiesta per la restituzione della somma ottenuta a mutuo o comunque quale costo del denaro - non solo cms

La rilevanza delle spese e delle commissioni bancarie nel calcolo dell’usura

commercio in rete

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Il D.L.132/2014, come modificato dalla L.162/2014, introduce la possibilità di stipulare una “Convenzione di Negoziazione assistita da un Avvocato”, per i casi di se-

parazione personale tra i coniugi, divorzio e modifica delle relative condizioni. In sostanza, l’avvocato aiuta le parti nell’individuazione di un accordo, che tiene il luogo dei provvedimenti giu-diziari che definiscono i procedimenti sopra indicati (sentenza, decreto di separazione omologato, decreto che dispone la modifica), da trasmettersi poi all’ufficiale di Stato Civile.

Ove vi siano figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portatori di handicap grave, è richiesta la previa autorizzazione del Pro-curatore della Repubblica presso il Tribunale competente, negli altri casi è sufficiente il nulla osta. I coniugi, potranno anche concludere l’accordo innanzi al Sindaco del Comune di residenza di uno di essi, ovvero del Comune presso cui

è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio, con l’assistenza facoltativa di un avvocato: questa seconda ipotesi è pre-vista solo in assenza di figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portato-ri di handicap grave, e i coniugi non potranno includere

nell’accordo patti aventi ad oggetto trasferimenti patrimoniali.

Le novità introdotte rappresen-tano una risorsa per la soluzione del-le ipotesi in cui il conflitto familiare sia”stabilizzato” e richieda soltanto una formalizzazione, consentendo

di esperire la procedura in tempi rapidi, con enorme rispar-mio di risorse e denari (si pensi a tutti i casi di separazione protrattasi ben oltre i tre anni, cui non ha fatto seguito il divorzio per ragioni meramente economiche, ovvero il caso dei “baby matrimoni” o quello in cui vi sia la necessità di ottenere rapidamente il divorzio per poter contrarre nuove nozze).

Nuove procedure per separazione e divorzio

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Avv. MAELA COCCATO

(commissione di massimo scoperto n.d.r.) ma tutte le com-missioni, remunerazioni e spese addebitate a vario titolo nel corso del rapporto ad eccezione di quelle per imposte e tasse (Cass. Pen. 28743/10; Cass. Pen. 12028/10) trovando applicazione la normativa non solo ai mutui ma a tutti i rap-porti contrattuali che possano contenere pattuizioni di interessi usurari” Trib. Padova sent. 12/8/2014. Dal punto di vista delle conseguenze determinate dall’applicazione di interessi usurari, si evidenzia che l’usura costituisce sia un illecito penale (essendo sanzionata dall’art. 644 cp) che un illecito civile. In tal senso l’art. 1815 cc dispone che “se sono convenuti inte-ressi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”. In caso di sospetto di applicazione di interessi ultralegali, il risparmiatore deve quindi, in primo luogo, far visionare tutti i contratti e gli estratti conto da un professionista per verificare l’eventuale applicazione di interessi usurari. Nel caso in cui ef-fettivamente sia così, può contestare la circostanza alla banca chiedendo la restituzione di quanto indebitamente versato e trattenuto. Nell’ipotesi in cui l’istituto non risponda o neghi la circostanza, non restano che le vie giudiziarie

Purtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stra-dale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nono-

stante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali deriva-no gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postu-mi ad essa connessi, bisognerà quantificare correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste figure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste

Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi

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Talvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvoca-to solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato;

invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto definitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assu-mono una serie di doveri ed obblighi reciproci.

Gli elementi essenziali tipici del contratto (il con-senso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’ac-quirente di una fidejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di ri-levante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto definitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli im-pianti, per i quali è opportuno fin dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,

che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili.

Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese.

Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infi-ne è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipote-che, pignoramenti, servitù, ecc.).

Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivol-gersi ad un professionista per la verifica della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.

Il preliminare di compravendita di immobili

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AVV. TOMMASO LA ROSA

Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una figura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizza-zione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profilo esistenziale, uno “stravolgi-mento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco Noce*

LA MediCiNA di GeNere verso LA terApiAAd persoNAM

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

continua a pag.

Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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Nuovo smalto al sorriso

a pag. 35

Lombaglia, sciatalgia, ernia: facciamo chiarezza

a pag. 35

Come prevenire la sindrome influenzale

a pag. 35

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È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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L’Editorialesegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra so-stanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale.

La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una mag-giore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintoma-tologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di infl uenza che traggono in inganno e infi ne arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa.

Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna.

La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabo-lica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infi ammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue.

Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentua-le che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumen-ta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini.

Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela effi cace solo nella prevenzio-ne dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via.

Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla dif-ferenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per confi -gurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam.

L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

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di Francesco Noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

segue da pag. odoNtoiAtriA, LA storiA e Le NorMe iN MAteriA

di Dott. Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo

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L’intervento

Il codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata

e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista.

L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’o-dontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano.

La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conse-guita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute.

A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere de-bellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri.

*Presidente dentisti Rovigo

AtteNzioNe ALL’eserCizio Abusivo deLLA professioNe!di Dott. Bruno Noce*

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controindicazioni, il paziente può tornare subito dopo alla sua abituale attività.

Il dott. Roberto Vendraminelli, specialista in Anatomia Patologica, in un’unica seduta esegue il prelievo delle cellule e, contestualmente esegue le analisi citologiche.

La risposta per il paziente è quindi immediata.

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Dott. Roberto Vendraminelli

L’agoaspirato ecoguidato è una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore, che consente di prelevare, attraverso un ago sottilissimo, materiale

biologico da punti del corpo e organi superfi ciali come ad esempio la tiroide o la mammella.

Il campione prelevato, costituito prevalentemente di cellule, viene poi inviato al laboratorio per le analisi Citologiche.

L’uso di questa metodica è frequente in campo oncologico e si esegue, solitamente, come approfon-dimento a seguito di esami diagnostici quali Ecografi e, Radiografi e, Tac, Risonanze Magnetiche.

La seduta per il prelievo con agoaspirato dura po-chi minuti, non richiede ricovero né anestesia, è senza

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Dott. Roberto Vendraminelli - citologia ecoguidata Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Il Natale si avvicina e anche quest’anno la Farmacia Tre Colombine di Rovigo ha selezionato per voi alcune idee, per aiu-

tarvi a scegliere regali utili al benessere dei vostri cari e per un Natale pieno di gradite sorprese.

La prima proposta si rivolge a tutti gli amanti di infusi e tisane: grazie alla collabo-razione con “Jade” infatti, potrete trovare in farmacia cofanetti di the, tisane e infusi preziosi e selezionatissimi, dai gusti più esotici ai gusti più classici, raccolti in origi-nali e preziose confezioni regalo pronte a sorprendere chiunque le trovi sotto il proprio albero.

Un regalo da condividere e da gustare soprattutto in questi mesi invernali.

Il secondo suggerimento riguarda in-vece Purae, la collezione di lampade da tavolo che, oltre a illuminare gli ambienti con luci dai colori particolarissimi, diffondo-no nell’ambiente le essenze che preferite

grazie ad una tecnologia ad ultrasuoni, svol-gendo contemporaneamente la funzione di umidifi catore.

Sono disponibili diversi modelli e stili, dai più classici e ricercati in legno e vetro alle forme più colorate e particolari, fi no alla versione per bambini.

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il Natale alla farmacia Tre colombine

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Guida ai regali del benessere

D o t t . s s a Maddalena Zanetti

per il Natale.Tre diverse proposte, tutte utili al be-

nessere di chi le riceverà!

Buon Natale dalla Farmacia Tre Co-lombine!

studio dentisticoDental team s.r.l del dott. Diego longhincampagna lupia (VE)- 30010 - tel. 0415140094

In caso di denti fortemente indeboliti, perchè per esempio, devitalizzati, si ricorre a corone o ponti me-tal free, cioe senza sottostruttura metallica utilizzando allumina o zirconia rivestiti di ceramica.

Anche nei restauri che poggiano su impianti ven-gono usati materiali ed accorgimenti estetici nelle zone piu in vista, come gli incisivi superiori: si utilizza-no pilastri in zirconia bianchi e corone in ceramica in-

tegrale che, non avendo il metallo, garantiscono naturalezza al sorriso, grazie alla trasparenza, traslucenza e luminosità.

La scelta del colore delle ceramiche viene effettuata mediante mi-suratori del colore elet-tronici che consente di “leggere” le differenze di tinta, di croma e di

valore che compongono il colore del dente.Nei settori posteriori, invece delle faccette, vengo-

no utilizzati restauri effettuati in laboratorio e succes-sivamente incollati, chiamati intarsi, che ci consentono di salvaguardare tutto lo malto residuo, ma di questri parleremo nel corso del prossimo appuntamento.

Il successo nella vita privata e nel lavoro dipende in gran parte da come riusciamo a comunicare, il che dipende a sua volta dal livello di sicurezza in noi

stessi. Tanti studi hanno dimostrato come le persone dotate di un sorriso bello e solare comunicano molto meglio e con maggior sicurezza.

Quando ci si vergogna dell’aspetto dei propri den-ti, si sorride molto meno, e con ciò anche le nostre capacità comunicative perdono d’efficacia.

A questo proposito, l’odontoiatria estetica ha fatto negli ultimi anni no-tevoli passi avanti: ora è possibile ricostruire i den-ti, modificando forma e colore attraverso l’utilizzo di corone, ponti e faccette in ceramica, senza l’uso di metallo. Tali strutture sono dotate di enorme solidità e resistenza, a livello di certi metalli con effetti estetici eccellenti.

In alcuni casi si possono persino incollare sulla superficie dei denti delle faccette, ovvero dei sottilissi-mi gusci di ceramica, senza limare i denti sottostanti. Queste procedure sono molto conservative e non intac-cano il dente naturale che mantiene completamente la sua struttura.

Diventa quindi possibile recuperare lo smalto per-duto per usura e abrasioni. Tali faccette, una volta in-collate, forniscono una naturalezza al dente restaurato non distinguibile dal dente naturale e sono caratteriz-zate da una alta resistenza.

Nuovo smalto al sorriso

Il dott. Diego Longhin

Nella pratica quotidiana in studio mi accorgo che molto spesso vi è molta confusione

nell’uso di un termine rispetto ad un altro, inoltre molto spesso non vi è nemmeno una vaga idea di cosa sia successo alla propria schie-na!

Lombalgia e lombosciatalgia sono termini generici che indicano il distretto dove si manifesta un dolore, tutt’altra questione è capire quale sia il problema e dove questo sia! infatti si ha la percezione del dolore solamente dove troviamo un recettore sufficientemente sti-molato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato alla schiena non necessariamente il problema risiede nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta a numerose cause, per esempio restando nell’ambito delle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e propria:− blocco della mobilità vertebrale− blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);− irritazione di un nervo (sciatico, femorale);− disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede;− disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);− attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi

lombalgia, sciatalgia, ernia… ma quanta confusione con questi termini!

Dott. Fabio gomieroFisioterapista specializzato in terapia manuale ed osteopatiaVia XXV aprile 2a camponogara (Ve)3478137789

Il dr. Fabio Gomiero

deo, fissazione del rene, conge-stione pelvica);− aderenze cicatriziali (taglio ce-sareo, appendicectomia);− densificazioni muscolo-fasciali− stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, stress...)

Ma cosa si può fare quando compare un’ernia?

L’ernia di per se è trattabile di-rettamente solo chirurgicamente, con la terapia manuale si possono esclusivamente trattare le disfun-zioni che si instaurano a causa

dell’ernia. Molto spesso l’ernia viene degradata dal si-stema immunitario (il “rientro” dell’ernia) ma a volte purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle disfunzioni è possibile quindi ripristinare la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, per-mettendo così all’organismo di compensare la lesione discale e fare in modo che questa diventi asintomatica.

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fluenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

la Finestra NaturaleVia Pava, 17 galta di Vigonovo (Ve)Tel: 049 9832493www.erboristerialafinestranaturale.it

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36

99

Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via carrarese 66/6 Piove di saccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 oK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. Emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

suggerimstaFrutta e verdura sono edi Antiossidanti

Dr. lorenzo VecchiatoMedico chirurgo - odontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (VE)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfi ammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fl uenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

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oreste Tombolini - Tecnico ortopedico Medisan s.a.s.Via gramsci, 76 - 30035 Mirano (Ve)Tel: 0415700930 - Fax 0415704063www.medisansrl.it - [email protected]

Oreste Tombolini,tecnico ortopedico

Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadellicentro di Psicologia cognitiva e comportamentaleVia g.Matteotti 79, conselve PdTel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fi sici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

de progetto:-La certezza della validità e dell’effi cacia di

un modello a lungo studiato.-La consapevolezza che il territorio in cui esso

nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”.

L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 chioggia (Ve)Tel: 331 6820570 - [email protected]

sorriso e salute

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

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RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfi ammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

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L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

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sorriso e salute

Page 37: Riviera est nov2014 n143

37A tavola 5A tavola 3

La rubrica di cucina

I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO

Per gli gnocchetti:

40g farina di castagne

85g farina di grano tenero 00

250g ricotta vaccinacannella

sale

Ingredienti per 2 persone

Per il condimento:

1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa210g cotechino precotto¼ cipolla bianca7g burro aromatico alle erbe1 cucch.no miele millefi ori1 cucc.no gomasiosemi di fi nocchiosalviacannella

Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in

padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo

involucro, ponendolo in una pentola con acqua

bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla

confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo

nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e

gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi,

i semi di fi nocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le

farine, unire la ricotta ed insaporire con sale

e cannella. Impastare a formare un composto

leggermente umido ma lavorabile, tirare dei

cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza

circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua

bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella

padella con il radicchio (evitare di scolarli per

mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura).

Mescolare bene, aggiungere il parmigiano

e servire.

Procedimento

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38 Oroscopo1 Oroscopo

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Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ViVRete

un’inieZione Di FiDuCia CHeVi RipagHeRÀ Delle pas-sate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e

aFFasCinanti. SALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

Vi aiuta a VinCeRe ogni ResistenZa Del paRtneR e a otteneRe CiÒ CHe il VostRo CuoRe speRa. FoRZa! SALUTE siete in splenDiDa FoRMa, pieni Di eneRgia e Di Voglia Di MuoVeRVi. appRoFittatene e isCRiV-eteVi aD un CoRso, MagaRi Di Ballo

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

OroscopoIL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE

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