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RISCHIO SISMICO

Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà

Crollo delle gru del grattacielo durante il terremoto a Taipei (2002

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26 Settembre 1996

Data Ora Locale Mercalli Magnitudo Epicentro1. 5 maggio 1997 14:03 V 3,4 Massa Martana

12 maggio 1997 15:50 VII 4,5 Massa Martana

4 settembre 1997 00:07 VI-VII 4,4 Colfiorito

26 settembre 1997 02:33 VIII-IX 5,8 Cesi

26 settembre 1997 11:42 X 6,1 Annifo

2 ottobre 1997 21:38 V-VI 3,9 Sansepolcro

3 ottobre 1997 10:55 VII 5,0 Colfiorito

4 ottobre 1997 18:13 VI 4,5 Sellano-Preci

7 ottobre 1997 01:24 VII-VIII 5,3 Colfiorito

12 ottobre 1997 13:08 VI- VII 5,1 Sellano-Preci

14 ottobre 1997 17:23 VII-VIII 5,5 Sellano-Preci

9 novembre 1997 20:07 VI-VII 4,4 Sellano-Preci

26 marzo 1998 17:26 VII 5,4 Gualdo Tadino

3 aprile 1998 09:26 VI-VII 4,7 Gualdo Tadino


5 giugno 1998 23:57 V-VI 4,1 Gualdo Tadino

26 giugno 1998 02:32 V-VI 4,0 Colfiorito

Data Ora Locale Mercalli Magnitudo Epicentro1. 5 maggio 1997 14:03 V 3,4 Massa Martana

12 maggio 1997 15:50 VII 4,5 Massa Martana

4 settembre 1997 00:07 VI-VII 4,4 Colfiorito

26 settembre 1997 02:33 VIII-IX 5,8 Cesi

26 settembre 1997 11:42 X 6,1 Annifo

2 ottobre 1997 21:38 V-VI 3,9 Sansepolcro

3 ottobre 1997 10:55 VII 5,0 Colfiorito

4 ottobre 1997 18:13 VI 4,5 Sellano-Preci

7 ottobre 1997 01:24 VII-VIII 5,3 Colfiorito

12 ottobre 1997 13:08 VI- VII 5,1 Sellano-Preci

14 ottobre 1997 17:23 VII-VIII 5,5 Sellano-Preci

9 novembre 1997 20:07 VI-VII 4,4 Sellano-Preci

26 marzo 1998 17:26 VII 5,4 Gualdo Tadino



5 giugno 1998 23:57 V-VI 4,1 Gualdo Tadino

26 giugno 1998 02:32 V-VI 4,0 Colfiorito

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La spettacolare sequenza del crollo del transetto nella Basilica Superiore di San Francesco.Immagini riprese da Umbria TV i cui cameramen restarono illesi.

La chiesa durante la notte aveva subito danniagli affreschi di Giotto e Cimabue ed in quelmomento era in atto un sopralluogo da parte dialcuni tecnici, ingegneri, giornalisti e frati.

Durante la scossa una delle volte della basilicasuperiore crollò sopra a padre Angelo Lapi,Zdzisław Borowiec, Bruno Brunacci e ClaudioBugiantella, tutti e quattro morti sul colpo.

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Assisi, Basilica S. Francesco, Leopere provvisionali inviluppano ilcampanile.

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I SAF dei Vigili del fuoco,specialisti in tecnichespeleo-alpino-fluviali, graziealla loro competenza eall’esperienza acquisita nelterremoto del 1997 in Umbrianel terremoto dell’aprile2009, si sono dedicati alsalvataggio delle opered’arte rimaste sotto lemacerie e alla sicurezza dialcuni edifici considerati dipregio dal punto di vistastorico, artistico e religioso.

I SAF dei Vigili del fuoco recuperano le chiesecolpite dal terremoto in Abruzzo

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Chiesa di Santa Mariadel Suffragio (AnimeSante)

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Gennaio 2010

Washington earthquake 23 agosto 2011 magnitudo 5,8

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Washington National Cathedral Reopens After QuakePosted by Caitlin Bronson on November 14, 2011 8:26 AM

Washington National Cathedral Reopens After QuakePosted by Caitlin Bronson on November 14, 2011 8:26 AM

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Washington National Cathedral


Washington Post photographers Nikki Kahn and Bill O’Leary

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Washington National CathedralWashington Post photographers Nikki Kahn and Bill O’Leary


Washington Post photographers Nikki Kahn and Bill O’Leary

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7 sett 2011 – La gru si ribalta Washington Post photographers Nikki Kahn and Bill O’Leary

IL RISCHIO SISMICO NELL’AMBIENTE DI LAVOROIl recente Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro(TUS) emanato in Italia con il D.lvo 81/2008 integrato dal D.lvo 106/2009,in aderenza alle Direttive Europee sulla Sicurezza fa obbligo al datore dilavoro di valutare, gestire e ridurre tutti i rischi di un ambiente di lavoro,con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi(DVR).In questa valutazione vanno compresi anche quelli collegati a possibilieventi catastrofici naturali (quali frane, inondazioni, terremoti, ecc.).All’interno di aree classificate dalle normative antisismiche il rischiosismico è strettamente legato ai requisiti di stabilità e solidità previstinell’allegato IV del Testo Unico. Il primo articolo prevede che gli edifici cheospitano luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente nelluogo di lavoro “devono essere stabili e possedere una solidità checorrisponda al loro tipo di impiego ed alle caratteristiche ambientali”.Il datore di lavoro, coadiuvato dal responsabile dei servizi di Prevenzionee Protezione e dal medico competente, oltre alla redazione del Piano diSicurezza deve attuare una azione che miri ad aumentare la conoscenzadei rischi ed attuare una azione continua per indicare i comportamenti incaso di ridurli.

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Nel caso di un terremoto, fenomenonaturale imprevedibile, la politica diprevenzione richiede l’elaborazione delPiano di Emergenza. Esso è undocumento che raccoglie e illustra tuttele procedure da attuare secondo il tipodi pericolo, per ridurre al minimo i dannialle persone o alle cose. Essendo rivoltoa tutto il personale, esso deve esserechiaro e conciso, preciso e ancheflessibile, e deve indicare icomportamenti da assumere.Oltre a norme comportamentali deveessere accompagnato dalla planimetriadel luogo di lavoro con indicate le vie difuga ed i percorsi verso i luoghi sicuriinterni e il punto di raccolta esterno. E’molto importante che diventi undocumento di verifica periodica (conesercitazioni possibilmente mensili) inmodo che ogni operatore possaconoscere con esattezza gli incarichi ele mansioni attribuite.

Poiché il terremoto rientra tra le situazioni diemergenza il datore di lavoro è obbligato , aisensi dell’art.18 del T.U.S., a designarepreventivamente i lavoratori incaricatidell’attuazione delle misure di prevenzioneincendi e lotta antincendio, di evacuazione deiluoghi di lavoro in caso di pericolo grave eimmediato, di salvataggio, di primo soccorso e,comunque, di gestione dell’emergenza. Inoltre èobbligato ad adottare le misure per il controllodelle situazioni di rischio in caso di emergenza edare istruzioni affinché i lavoratori, in caso dipericolo grave, immediato ed inevitabile,abbandonino il posto di lavoro o la zonapericolosa cessando la loro attività.In caso di mancanza di una organizzazioneaziendale della sicurezza, in caso di terremoto, ilavoratori devono al termine delle prime scosse,dopo essersi riparati sotto parti strutturali sicure,abbandonare immediatamente il fabbricato eportarsi a distanza di sicurezza (almeno 50 metridallo stesso e da altri fabbricati).

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Cessate le scosse se ilfabbricato ha subito dannianche lievi (crepe, vetri rotti,distacchi di intonaco, evidentiinclinazioni o flessioni dellestrutture portanti, ecc.) non sideve rientrare all’ interno dellostesso, a meno che non vi siaautorizzazione formale daparte dei Vigili del Fuoco odella Protezione Civile. Unimportante ruolo in questeazioni deve essere svolto dalresponsabile del Servizio diPrevenzione e Protezioneinsieme al medico competenteche oltre alle prime cure devefar attivare il supportopsicologico da parte delleAziende sanitarie Territoriali.

Prof. arch. Renato G. Laganà

ALLEGATO IVREQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO

Stabilità e solidità

“solidità”(ovvero sinonimo di “resistenza meccanica/consistenza”nei riguardi delle differenti azioni sui manufatti)

“stabilità”(da intendere come .. “Resistenza meccanica nei confrontidei carichi statici e/o dinamici, dell’azione sismica”)riferimento anche alle verifiche di sicurezza (SLU e SLE) di cui alle NUOVENORME TECNICHE SULLE COSTRUZIONI, D.M. 14 gennaio 2008, (mutuate dalD.M. 23.09.2005) e istruzioni per la loro applicazione (circ. MIT 617 del02.02.2009)

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Sapete dove si rischia ditrovare amianto?

Asbesto il killer nascostoProf. arch. Renato G. Laganà

Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti epassaggi1.4.1. Le vie di circolazione, comprese scale, scale fisse e banchine e rampe dicarico, devono essere situate e calcolate in modo tale che i pedoni o i veicolipossano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla lorodestinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazionenon corrano alcun rischio.

1.4.2. Il calcolo delle dimensioni delle vie di circolazione per persone ovvero mercidovrà basarsi sul numero potenziale degli utenti e sul tipo di impresa.

....................................................……………………………………….1.4.10. I pavimenti ed i passaggi non devono essere ingombrati da materiali cheostacolano la normale circolazione.

1.4.11. Quando per evidenti ragioni tecniche non si possono completamenteeliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericoloper i lavoratori o i veicoli che tali zone devono percorrere, gli ostacoli devonoessere adeguatamente segnalati……



Vie e uscite di emergenza

1.5.1. Ai fini del presente punto si intende per:

1.5.1.1. via di emergenza: percorso senza ostacoli al deflusso che consente allepersone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro;

1.5.1.2. uscita di emergenza: passaggio che immette in un luogo sicuro;

1.5.1.3. luogo sicuro: luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicurodagli effetti determinati dall’incendio o altre situazioni di emergenza;

1.5.1.4. larghezza di una porta o luce netta di una porta: larghezza di passaggio alnetto dell’ingombro dell’anta mobile in posizione di massima apertura sescorrevole, in posizione di apertura a 90 gradi se incernierata (larghezza utile dipassaggio).

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Specifiche per l’allestimento del cantiere in area sismica

Nell’allestimento generale del cantiere si devetenere conto che le lavorazioni verrannoeseguite in zona sismica. Quindi, oltre ad unapreventiva indagine morfologica e geologicacondotta sul sito, è necessario che le fondazionie gli ancoraggi dei baraccamenti logisticidestinati a servizi e depositi siano progettati perresistere all’azione sismica. Lo stesso deveattuarsi per la posa degli apparecchi disollevamento e per la predisposizione di tutte leopere provvisionali. Va individuata inoltre,all’interno o in area prossima allo spazio delcantiere, un’area di raccolta. Essa deve esserefacilmente raggiungibile e non deve essereinteressata da eventuali crolli delle strutture incorso di realizzazione o di fabbricati prossimi alcantiere. Nel caso si cantieri contigui possonoindividuarsi particolari luoghi sicuri la cuigestione viene demandata agli organismi tecniciterritoriali.



Condizioni di stabilità permanenteE‘ necessarioproteggere il cantiereprima di sospendere leattività per le pause dilavoro.È importante evitaresituazioni nondefinite rispetto ai ciclidi produzione chepossono portareall'instabilità delleopere. Inoltre, leapparecchiature disollevamento, gliimpianti e i macchinaridevono essere fermatinelle posizioni disicurezza previste.

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Il comportamento dello staff in caso di terremoto

In caso di sisma devono essere sospesil'utilizzo degli apparecchi disollevamento. Vanno anche vietate leattività o anche la sola permanenza suiponteggi esterni, sulle carpenterie ed ingenere sulle opere provvisionali. E’preferibile non uscire subito all’aperto,per evitare di essere colpiti dalla cadutadi aggetti strutturali (cornicioni, pensiline,balconi, ecc.).E’ necessario ripararsi sotto tavoli o inprossimità delle strutture più sicure (traviportanti, pilastri, muri perimetrali, ecc.)ma lontani da aperture di porte vetrate,finestre, lucernari o impianti sospesi chepossono precipitare.Devono essere sospese tutte leerogazioni delle energie che alimentano ilcantiere.



La procedura di esodo

E‘ la parte più importante delpiano di emergenza che deveessere a conoscenza di tutto ilpersonale presente in loco.Vanno in questa direzioneazioni preventive per educare ilpersonale, attraversoesercitazioni, e per testarel'efficacia delle misure previste.Alla fine del movimentotellurico il coordinatoredell’emergenza deve inviareimmediatamente l'allarme dievacuazione per come previstoe attivare i lavoratori dellasquadra di emergenza perchiamare i soccorsi.

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Primo soccorso

Nel caso in cui si sonoverificati crolli si devedapprima procedere allarimozione dei detritiprocedendomanualmente. Nel casodi condizioni di altorischio se verificata lapresenza di personesepolte si deveincominciare subito ascavare manualmenteper rimuovere piùmateriale possibile perassicurare condotti diventilazione chepermettono diraggiungere i feriti.



Controlli dopo il terremoto

Prima di riprendere leattività è necessarioverificare le condizioni distabilità e il normalefunzionamento di tutte lelinee e delle reti diapprovvigionamento delcantiere, macchinari,impianti, attrezzature,opere provvisionali siadelle strutture costruiteche di quelle di nuovacostruzione.La verifica deve essereeffettuata da lavoratoriesperti sotto la guida diun supervisore.

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SISMICITA’ DELLO STRETTO DI MESSINA

-l’area dello Stretto è considerata e riconosciutauniversalmente come l’area a più alto rischio sismico delMediterraneo



STRETTO DI MESSINA

sismicita' rilevata dalla Rete Sismica Nazionale nel febbraio 2015

sismicita' localizzata dalla Rete Sismica

Nazionale dal 1/1/2003 al 31/12/2013 (Mag>=2.5)

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AREA JONICA

Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.5 è avvenuto alle ore 12:48:46 italiane delgiorno 29/Mar/2015 (10:48:46 29/Mar/2015 - UTC).Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV neldistretto sismico: Costa_calabra_meridionale.

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