Rilanciare gli investimenti in Europa

IL PIANO JUNCKER

Progetto di Economia e Gestione delle Amministrazioni

PubblicheDocente: Giuseppe Catalano

A cura di: Giulia Ciampa

Paolo Moretti

Costanza Sauve

Giordan Simonante

FACOLTÀ DI INGEGNERIA

DELL’INFORMAZIONE,

INFORMATICA E STATISTICA

Anno Accademico 2017/2018

AgendaDomanda di ricerca

I. Il Piano JunckerI.1 Che cos’è il Piano Juncker

I.2 Analisi normativa: le ragioni economiche del piano

I.3 Gli obiettivi e gli elementi principali del Piano

II. Gli strumentiII.1 Il Gruppo BEI

II.2 Il FEIS

III. ProgettiIII.1 Selezione dei progetti

III.2 Criteri di selezione

III.3 Analisi Costi-Benefici

III.4 Esempi in Italia

III.5 Cassa depositi e prestiti

IV. Confronto internazionaleIV.1 Confronto tra i paesi dell’UE sul numero di operazioni per paese

IV.2 Confronto tra i paesi dell’UE sui finanziamenti complessivi per paese

IV.3 Dati relativi ai quattro maggiori beneficiari per numero di operazioni e finanziamenti complessivi

V. Conclusioni V.1 Il successo del Piano Juncker

V.2 FEIS 2.0

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Domanda di ricerca

Analizzare le finalità, gli

strumenti e le modalità

d’attuazione del Piano Juncker,

mettendo in risalto i risultati

ottenuti.

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I. Il Piano Juncker

➢ Piano voluto dal Presidente della Commissione Europea per

rilanciare la crescita economica e gli investimenti in Europa senza

ricorrere a nuovo debito pubblico

➢ Presentato al Parlamento Europeo il 29 novembre 2014

Finanziare progetti a maggiore rischio

Canalizzare risorse verso investimenti

strategici

I.1 Che cos’è il Piano Juncker

Idea del Piano: risorse finanziarie pubbliche come garanzia per

assorbire parte delle perdite potenziali di progetti di investimento

Programma Quantitative Easing→ abbondante liquidità

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Importanza del progetto presentato: qualità, redditività ed effetti

Grado di efficienza degli investimenti

Corretta valutazione e selezione dei progetti:

“Investire nel processo di investimento”

Il piano si incentra dunque su:

• Rimozione degli ostacoli agli investimenti

• Dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento

• Uso più intelligente delle risorse finanziarie nuove ed esistenti

Cambio di paradigma

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I.2 Analisi normativa: le ragioni economiche del Piano

➢ Crisi finanziaria ed economica a partire dal 2008 → crollo degli

investimenti in Europa

Necessari investimenti

per il 20-21% del PIL →

investimenti aggiuntivi

tra i 242 e i 343 miliardi

di € l’annoInvestimenti 15%

Grafico 1: Confronto tra investimenti realizzati rispetto ad una stima di investimenti necessari

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➢ Gli investimenti sono calati in tutta Europa, ma con differenze

significative tra i diversi paesi

Grafico 2:Investimenti fissi lordi a prezzi costanti nell’eurozona (2007=100)

• Calo investimenti del 30 % nei Paesi Periferia dell’Eurozona

• Paesi “core” hanno recuperato

• Paesi post-2004 calo investimenti ma successivo leggero recupero

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Fonte: Elaborazione del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento

Della Politica economica (DIPE) su dati del fondo Monetario Internazionale (FMI).

Alti livelli di risparmio → Alti volumi di liquidità finanziaria

Grafico 3: Confronto, con dati annuali, dell’evoluzione della quota del Pil destinata ai risparmi lordi in Italia e

nell’Unione europea

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I.3 Gli obiettivi e gli elementi principali del Piano

Mobilitare un volume complessivo di 315 Miliardi di € di investimenti

pubblici e privati, nel triennio 2015-2017

ISTITUZIONE DEL FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI

STRATEGICI (FEIS)

• Utilizza fondi pubblici per mobilitare ulteriori investimenti privati

• Fornisce protezione del credito ai finanziamenti concessi dalla BEI e dal FEI

Fondo da 21 Mld€16 Mld€ da Bilancio UE

5 Mld€ dalla BEI→ Effetto moltiplicatore 1:15

315 Mld€ di investimenti totali

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❑ Dicembre 2016: proroga del Piano fino al 31 dicembre 2020 deciso dalla

Commissione Europea

Garantire che il finanziamento degli investimenti arrivi all’economia

reale

Istituiti

polo europeo di consulenza sugli investimenti

portale dei progetti di investimento

europei

Migliorare il contesto degli investimenti

Stimolare gli investimenti: • Miglioramento del contesto imprenditoriale

• Agevolazione dell’accesso ai finanziamenti

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II. Gli Strumenti

BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI)

II.1 La BEI

➢ Anno d’istituzione: 1958

➢ Sede: Lussemburgo

➢ Azionisti: tutti i paesi dell’UE

➢ Ruolo: fornire finanziamenti e competenze per progetti di investimento che

contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’UE

➢ Modalità: prestito, «blending» e consulenza

➢ Governance: Consiglio dei governatori, Consiglio d’amministrazione, Comitato

di gestione e di verifica, Direzioni e Dipartimenti

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FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI (FEI)

➢ Anno d’istituzione: 1993

➢ Sede: Lussemburgo

➢ Azionisti: BEI, Commissione europea e istituzioni finanziarie

➢ Ruolo: fornire finanziamenti e competenze in particolare, per le piccole e

medie imprese (PMI)

➢ Modalità: stessi strumenti della BEI

➢ Governance: Agenzie di rating del credito esterne, Amministratore delegato,

Consiglio d’amministrazione, Assemblea generale, Commissione di controllo

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FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI (FEIS)

II.2 Il FEIS

➢ Anno d’istituzione: 2014

➢ Gestione: Commissione europea, BEI e FEI

➢ Scopo: garanzia basata sul bilancio dell’UE

+ finanziamenti per progetti ad alto valore aggiunto

mobilizzazione di investimenti pubblici e privati

➢ Governance: Amministratore delegato e vice, Consiglio direttivo,

Comitato per gli investimenti

Grafico 4: il funzionamento del FEIS

Fonte: la BEI.

III. Progetti

CHI può presentare domanda per il finanziamento?

✓ Entità settore pubblico

✓ Entità settore privato

✓ Istituti finanziari

✓ Fondi e qualsiasi altra forma di veicoli di investimento collettivo

✓ Piattaforme di investimento o PMI

COME vengono selezionati i progetti?

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III.1 Selezione dei progetti

Grafico 5: Ciclo del progetto

Fonte: sito https://ec.europa.eu.

In QUALI SETTORI si concentrano i

progetti?

✓ Innovazione e abilità

✓ Infrastruttura

✓ Clima e Ambiente

PERCHE’ sostenere i progetti?

✓ Rafforzare la creazione di posti di lavoro e la crescita economica

✓ Soddisfare le esigenze a lungo termine dell’economia e accrescere la competitività

✓ Favorire il consolidamento della capacità produttiva e delle infrastrutture dell’UE

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Promuovere la coesione

economica e sociale

Fonte: sito https://ec.europa.eu aggiornato ad Aprile 2018

Grafico 6: distribuzione dei finanziamenti per settore

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III.2 Criteri di selezione

Compatibilità con le

politiche UE

Il Regolamento, emendato su richiesta dal Parlamento Europeo, prevede una serie dettagliata di criteri che devono guidare la scelta dei progetti nei settori chiave, quali:

• Ricerca, Sviluppo e Innovazione

• Sviluppo del settore Energetico

• Sviluppo delle Infrastrutture di Trasporto

• Sviluppo e diffusione delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

• Ambiente ed efficienza delle risorse

Capacità di mobilitare capitale privato

• I progetti devono essere in grado di ottenere grandi finanziamenti provenienti dal settore privato e garantire un accettabile margine di profitto

Addizionalità • I progetti non potrebbero essere realizzati senza il sostegno della garanzia dell’UE a causa del loro profilo di rischio elevato

III.3 Analisi Costi-Benefici

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1.La descrizione del contesto

2.La definizione degli obiettivi

3.L’identificazione del progetto

4.La fattibilità tecnica e la sostenibilità ambientale

5.L’analisi finanziaria

VANF>0

Il progetto non necessita di un supporto finanziario

VANE<0

La società non trae vantaggio dal progetto

VANF<0

Il progetto necessita di un supporto finanziario

6.Analisi economica

VANE>0

La società trae vantaggio dal progetto

7.Valutazione dei rischiFonte: sito https://www.invitalia.it .

Grafico 7: fasi valutazione di un progetto

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III.4 Esempi in Italia

Fonte: sito https://ec.europa.eu aggiornato ad Aprile 2018.

Ricevuti 500 milioni di euro per larealizzazione di una nuova reted’accesso alla banda larga, conuna soluzione combinata fibra-rame per servizi superveloci.

Alta velocità banda larga per le famiglie

Incremento della copertura della popolazione compreso tra il 32%

e il 60% di tutte le famiglie

Ricevuti 300 milioni di euro perinstallare i contatori del gas inItalia.

Migliorare l’efficienza del sistema di distribuzione

Aumentare l’informazione e la consapevolezza dei clienti,

agevolando la lettura a distanza

Ricevuti 200 milioni di euro permigliorare la rete idrica e investirein impianti di depurazionedell’acqua per aumentare ladisponibilità e la qualità dell’acquapotabile distribuita allapopolazione.

Riduzione spreco

Mantenere l’efficienza degli impianti

Aumento della quantità d’acqua disponibile pro capite

Migliorare la qualità dell’acqua

Estendere le zone coperte dai servizi idrici

L'articolo 41 della legge di Stabilità del 2016 individua la Cassa depositi e prestiti

come istituto nazionale di promozione (INP) ai sensi della normativa Europea sugli

investimenti strategici e come possibile esecutore degli strumenti finanziari

destinatari dei fondi strutturali, abilitandola a svolgere le attività previste da tale

normativa.

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Concentrare le risorse sui progetti delle PMI bloccati per mancanza di

finanziamenti pubblici e privati

L’entrata in scena degli INP ha l’obiettivo di rafforzare il Piano Juncker

CDP e BEI valutano congiuntamente il progetto con l’obiettivo di identificare

la struttura finanziaria più idonea per finanziare l’opera

Italia primo paese in EU per numero di iniziative supportate dal Piano

Juncker anche grazie all’impegno di Cdp

III.5 Cassa depositi e prestiti

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Piattaforme lanciate da CDP per le PMI:

❖ Risk sharing: attiva da fine Giugno 2017 e raggiunge indirettamente le

PMI attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI

❖ 2i per l’impresa: di Innovazione e Internalizzazione

❖ ITAtech: finalizzata a supportare la trasformazione dei risultati della

ricerca scientifica privata e pubblica Italiana in prodotti e servizi

commercializzabili per il benessere sociale (start-up)

❖ Piattaforma per le cartolarizzazioni «ENSI»: CDP acquista titoli

cartolarizzati e garantiti dal FEI per dare nuove risorse agli intermediari

finanziari che dovranno impiegarle in nuove operazioni di finanziamento a

sostegno delle PMI.

IV.1 Confronto tra i paesi dell’UE sul numero di operazioni per paese

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IT FR ES DE PL SE UK PT BE FI NL EL IE CZ AT DK LT SI RO BG HR LV EE HU LU CY SK MT

Numero di accordi finanziamento piccole e medie imprese (PMI)

Numero di progetti per infrastrutture e innovazione

IV. Confronto internazionale

Fonte: Elaborazione sui dati riportati sul sito https://ec.europa.eu.

Piano Juncker

Grafico 7: Istogramma del numero di operazioni totali per paese

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ni

Ultimo aggiornamento dati: aprile 2018

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FR IT ES DE PL UK EL NL SE PT FI BE IE AT SI CZ DK RO BG LT HR LV EE HU LU SK CY MT

Accordi finanziamento piccole e medie imprese (PMI) in mld di €

Progetti per infrastrutture e innovazione in mld di €

IV.2 Confronto tra i paesi dell’UE sui finanziamenti complessivi per paese

Fonte: Elaborazione sui dati riportati sul sito https://ec.europa.eu.

Piano Juncker

Grafico 8: Istogramma deli finanziamenti complessivi per paese

Mil

iard

i d

i €

Ultimo aggiornamento dati: aprile 2018

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FRANCIA▪ 120 Operazioni totali

(85 Progetti + 35 Accordi)

▪ 9,3 mld di € di finanziamenti (7,3 mld di € da BEI + 2 mld di € da

FEI)

ITALIA▪ 123 Operazioni totali

(57 Progetti + 66 Accordi)

▪ 7,2 mld di € di finanziamenti(4,9 mld di € da BEI + 2,3 mld di €

da FEI)

SPAGNA▪ 77 Operazioni totali

(57 Progetti + 20 Accordi)

▪ 5,9 mld di € di finanziamenti(5 mld di € da BEI + 0,9 mld di € da

FEI)

GERMANIA▪ 76 Operazioni totali

(54 Progetti + 22 Accordi)

▪ 5,2 mld di € di finanziamenti(4,6 mld di € da BEI + 0,6 mld di €

da FEI)

IV.3 Dati relativi ai quattro maggiori beneficiari per numero di operazioni e

finanziamenti complessivi

Piano Juncker

INVESTIMENTI

ATTIVATI

Fonte: Elaborazione sui dati riportati sul sito https://ec.europa.eu.

42,3 mld di €

34 mld di € 22 mld di €

40 mld di €

INVESTIMENTI

ATTIVATI

INVESTIMENTI

ATTIVATIINVESTIMENTI

ATTIVATI

Ultimo aggiornamento dati: aprile 2018Grafico 9: numero di operazioni e finanziamenti complessivi per FR, IT, ES, DE

V.1 Il successo del Piano Juncker

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V. Conclusioni

Da un analisi svolta nel settembre del 2017 si evince che nel complesso il

piano Juncker ha soddisfatto le promesse iniziali:

✓ creare posti di lavoro

✓ incentivare la crescita e la competitività

✓ rafforzare la capacità produttiva e le infrastrutture in Europa

Piano Juncker

Stima di 2,25 milioni* di posti di lavoro aggiuntivi (690 mila* entro il 2020),

grazie agli investimenti programmati [DATI: BEI]

*calcolati attraverso un modello econometrico per prevedere l’impatto degli investimento

Si prevede che circa 635 mila imprese trarranno vantaggio dagli investimenti

del FEIS destinati alle PMI [DATI: COMMISSIONE EUROPEA]

33,5 miliardi di euro destinati a progetti imprenditoriali e infrastrutturali

(quota dei 56,2 mld di € di finanziamenti complessivi approvati)[DATI: COMMISSIONE EUROPEA]

Questi dati andranno monitorati puntualmente per verificare che

l’andamento reale sia coerente con le stime effettuate

V.2 FEIS 2.0

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Con l’approvazione della proposta il FEIS è stato rinnovato per il periodo 2018-2020 e sono previsti:

➢ L’incremento dello stanziamento della Commissione Europea

➢ L’incremento dello stanziamento della BEI

➢ Un maggiore impegno in settori come l’agricoltura, la pesca, il turismo e la sicurezza

➢ Una maggiore attenzione all’addizionalità dei finanziamenti e alla trasparenza del processo decisionale che rimarrà, comunque, nelle

mani di un comitato indipendente

Da 16 miliardi

Da 5 miliardi

A 26 miliardi

A 7,5 miliardi

Piano Juncker

Fonte: sito https://ec.europa.eu. Fonte: sito https://ec.europa.eu.

Immagine 2: Totale finanziamenti e investimenti aggiornati ad aprile 2018

Immagine 3: avanzamento investimenti

aggiornato ad aprile 2018

I risultati ottenuti hanno facilitato la discussione della proposta della Commissione Europea per

aumentare la durata e la dotazione finanziaria del piano.

Bibliografia

Piano Juncker

• Ufficio Parlamentare di Bilancio (2015), Il piano di investimento europeo. Una opportunità per una migliore governance delle infrastrutture

pubbliche in Italia?. (http://www.upbilancio.it/wpcontent/uploads/2015/10/Focus_5.pdf )

• Cassa Depositi e Prestiti(2016), Rapporto infrastrutture: focus sul Piano Juncker e le NPIs. (https://www.cdp.it/progetti/tutti-i-progetti/gruppo-cdp-

nel-rapporto-annuale-sulle-infrastrutture-focus-sul-piano-juncker-e-le-npis.kl )

• Cassa Depositi e Prestiti (2017), Piano Juncker: il ruolo di CDP come Istituto Nazionale di Promozione.

• Cassa Depositi e Prestiti(2016), Linee di intervento su «Piano Juncker» e Fondi SIE.

(http://www.agenziacoesione.gov.it/it/documentazione/Strumenti_Finanziari/SF_28set16_-_Presentazione_CDP.pdf )

• Senato della repubblica (2016), Articolo 41 ( Investimenti europei e Istituto nazione di promozione).

(https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/942130/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione13-h2_h2110 )

• XV Legislatura(2016), Le attività della Cassa depositi e prestiti S.p.A..

(http://leg15.camera.it/cartellecomuni/leg14/RapportoAttivitaCommissioni/testi/05/05_cap10_sch01.htm )

• Raffaele Lungarella, Francesco Vella (2015), La Cassa Depositi e Prestiti entra nel Piano Juncker ,

Lavoce.info(http://www.lavoce.info/archives/38524/la-cassa-depositi-e-prestiti-entra-nel-piano-juncker/ )

• Invitalia (2017), Guida all'analisi costi-benefici dei progetti d'investimento. (https://www.agenziacoesione.gov.it)

• Umberto Marengo (2015), Il piano Juncker per gli investimenti: potenzialità e problemi dell’implementazione, Istituto Affari Internazionali.

• Francois Bethaz, Simone Pasquini (2017), Piano Juncker: A che punto siamo?, Istituto Bruno:Idee per il libero mercato.

• Piano Juncker-PE proroga il fondo europeo per investimenti strategici(2017), Fundig Aid Strategies Investment.

• Giuseppe Latour (2017), Piano Juncker - BEI, un punto di Pil extra grazie al fondo investimenti, Funding Aid Strategies Investment .

(https://www.fasi.biz/it/notizie/investimenti/17103-piano-juncker-bei-un-punto-di-pil-extra-grazie-a-fondo-investimenti.html)

• Federico De Girolamo (2017), Il Parlamento proroga e incrementa il piano di investimenti fino a 500 miliardi di euro, Attualità Parlamento Europeo

(http://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20171207IPR89763/il-pe-proroga-e-incrementa-il-piano-di-investimenti-fino-a-500-miliardi-di-

euro)

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Sitografia

• Commissione Europea (2018), Piano di investimenti per l’Europa: il Piano Juncker.

(https://ec.europa.eu/commission/priorities/jobs-growth-and-investment/investment-plan-europe-juncker-plan_it)

• Commissione Europea (2018), Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)

(https://ec.europa.eu/commission/priorities/jobs-growth-and-investment/investment-plan-europe-juncker-plan/european-fund-

strategic-investments-efsi_it)

• Formiche (2015), Ecco la vera leva del piano Junker. (http://formiche.net/2015/04/ecco-la-vera-leva-del-piano-juncker/)

• Fundig Aid Strategies Investment (2015), Piano Juncker. (https://www.fasi.biz/it/tags/piano-juncker.html)

• Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (2018), Gli andamenti di lungo periodo

dell’economia italiana. (http://www.programmazioneeconomica.gov.it/2018/05/22/andamenti-lungo-periodo-economia-

italiana)

• Consiglio dell’Unione europea (2018), Piano di investimenti per l’europa.

(http://www.consilium.europa.eu/it/policies/investment-plan)

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