Report Rai 3 a Expo: l’imbarazzante presenza di Coca-Cola, Ferrero e McDonald’s come si concilia...

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ilfattoalimentare.it http://www.ilfattoalimentare.it/report-rai-3-expo-aziende-alimentari.html Report Rai 3 tratterà domenica 24 maggio un tema che Il Fatto Alimentare ha seguito con particolare interesse: i padiglioni impresentabili di Expo 2015. Coca-Cola ha allestito uno stand dove si balla per “nutrire il pianeta” Report Rai 3 a Expo: l’imbarazzante presenza di Coca-Cola, Ferrero e McDonald’s come si concilia con il tema dell’evento? La polemica di Slow Food Ancora una volta il programma di Rai 3 Report, condotto da Milena Gabanelli, tratterà domenica 24 maggio un tema che Il Fatto Alimentare ha seguito con particolare interesse: i padiglioni impresentabili di Expo 2015. Ne abbiamo già scritto i primi giorni di maggio segnalando l’imbarazzante presenza di tre aziende che cercano di migliorare la propria immagine attraverso l’esposizione universale di Milano. Si tratta di Coca-Cola, Ferrero e McDonald’s che hanno conquistato diversi spazi espositivi, con un esborso da noi valutato intorno a 8-10 milioni di euro, per mettersi in mostra e fare una grande operazione di marketing. Abbiamo chiesto dati precisi sugli investimenti ma non abbiamo avuto fortuna. La questione della compatibilità è stata posta anche da Carlo Petrini di Sloww Food, che all’interno dell’Esposizione ha uno spazio distante poche decine di metri dal padiglione di Zio Mac. In un articolo sul quotidiano La stampa del 21 maggio che descrive la vicenda si dice che McDonald’s utilizza solo materie prime made in Italy, e si elencano i nomi dei vari produttori. Si dimentica di dire che la carne è ottenuta da vacche di 5-6 anni a fine lattazione considerata di mediocre qualità. Il prezzo di questi tagli come pure la qualità è decisamente inferiore rispetto alla media e per questo motivo non viene venduta nei supermercati. La prima riflessione riguarda la necessità di ospitare sponsor così scomodi da affiancare ai padiglioni delle varie nazioni. Perché l’amministrazione di Expo ha accettato privati con una storia alimentare caratterizzata da principi che contrastano apertamente con lo spirito dell’evento? La domanda è legittima ma nessuno ha fino ad ora risposto. Forse Ferrero, McDonald’s e Coca-Cola pensano di nutrire il pianeta con Nutella, hamburger, patatine fritte e un bicchiere di bibita zuccherata? A Rho ci sono anche aziende come San Pellegrino, Perugina, Algida, Lindt, Illy con i loro prodotti ma c’è una differenza sostanziale. Ferrero, McDonald’s e Coca-Cola nelle loro pubblicità propongono modelli e stili di consumo in aperto contrasto con quanto consigliato dai nutrizionisti e che favorisce la diseducazione alimentare. Le loro campagne pubblicitarie e gli spot in tv e in rete incidono sul comportamento a tavola dei giovani e dei bambini con effetti sin troppo evidenti. Si tratta di un atteggiamento scorretto che non si blocca, considerando i diversi episodi di censura ricevuti dalle autorità di controllo della pubblicità. Coca Cola per due anni ha realizzato messaggi promozionali invitando le mamme a dare ai loro bambini la bibita zuccherata durante i pasti! Adesso continua posizionando la bottiglia al centro di tavole imbandite familiari.

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Report Rai 3 tratterà domenica 24 maggio un tema che Il FattoAlimentare ha seguito con particolare interesse: i padiglioni

impresentabili di Expo 2015.

Coca-Cola ha allestito uno stand dove si balla per “nutrire il pianeta”

Report Rai 3 a Expo: l’imbarazzante presenza di Coca-Cola,Ferrero e McDonald’s come si concilia con il tema dell’evento?La polemica di Slow Food

Ancora una volta il programma di Rai 3 Report,condotto da Milena Gabanelli, tratterà domenica 24maggio un tema che Il Fatto Alimentare ha seguito conparticolare interesse: i padiglioni impresentabili di Expo2015. Ne abbiamo già scritto i primi giorni di maggiosegnalando l’imbarazzante presenza di tre aziende checercano di migliorare la propria immagine attraversol’esposizione universale di Milano. Si tratta di Coca-Cola,Ferrero e McDonald’s che hanno conquistatodiversi spazi espositivi, con un esborso da noi valutatointorno a 8-10 milioni di euro, per mettersi in mostra efare una grande operazione di marketing. Abbiamochiesto dati precisi sugli investimenti ma non abbiamoavuto fortuna. La questione della compatibilità è stataposta anche da Carlo Petrini di Sloww Food, cheall’interno dell’Esposizione ha uno spazio distante pochedecine di metri dal padiglione di Zio Mac. In un articolo sul quotidiano La stampa del 21 maggio che descrive lavicenda si dice che McDonald’s utilizza solo materie prime made in Italy, e si elencano i nomi dei vari produttori.Si dimentica di dire che la carne è ottenuta da vacche di 5-6 anni a fine lattazione considerata di mediocrequalità. Il prezzo di questi tagli come pure la qualità è decisamente inferiore rispetto alla media e per questomotivo non viene venduta nei supermercati. La prima riflessione riguarda la necessità di ospitare sponsor cosìscomodi da affiancare ai padiglioni delle varie nazioni.

Perché l’amministrazione di Expo ha accettato privaticon una storia alimentare caratterizzata da principi checontrastano apertamente con lo spirito dell’evento? Ladomanda è legittima ma nessuno ha fino ad orarisposto. Forse Ferrero, McDonald’s e Coca-Colapensano di nutrire il pianeta con Nutella, hamburger,patatine fritte e un bicchiere di bibita zuccherata? A Rhoci sono anche aziende come San Pellegrino, Perugina,Algida, Lindt, Illy con i loro prodotti ma c’è una differenzasostanziale. Ferrero, McDonald’s e Coca-Cola nelle loropubblicità propongono modelli e stili di consumo in apertocontrasto con quanto consigliato dai nutrizionisti e chefavorisce la diseducazione alimentare. Le loro campagnepubblicitarie e gli spot in tv e in rete incidono sul comportamento a tavola dei giovani e dei bambini con effetti sintroppo evidenti. Si tratta di un atteggiamento scorretto che non si blocca, considerando i diversi episodi dicensura ricevuti dalle autorità di controllo della pubblicità.

Coca Cola per due anni ha realizzato messaggi promozionali invitando le mamme a dare ai loro bambini labibita zuccherata durante i pasti! Adesso continua posizionando la bottiglia al centro di tavole imbandite familiari.

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Lo stand parco giochi di Kinder Ferrero insieme al ristorante diNutella sono tra gli spazi più vasti di Expo

L’assessore della Regione Lombardia hainvitato gli scolari ad andare a mangiare da

McDonald’s a Expo 2015

A Expo la multinazionale propone una mostra fotografica e una pista da ballo dove ci si dimena battendo i tacchisul pavimento per attivare un mega schermo che riprende i ballerini! Il messaggio è chiaro per nutrire il pianetabisogna fare movimento dimenando il bacino.

Ferrero invita i bambini a fare colazione con un grossobiscottone chiamato Nutella B-ready composto per il 75 % diNutella! Va detto altresì che altre pubblicità sulla crema dinocciole più amata dagli italiani consigliata come ingredienteideale per il primo pasto del mattino sonostate censurate dalle autorità di controllo in USA,Germania e Inghilterra. Ferrero colleziona da annirichiami da parte dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. AExpo 2015 la società ha allestito un lunghissimo campogiochi per bambini denominato “Kinder sport” Oltre a questaarena sportiva Ferrero dispone di 7 totem giganti dispostilungo il percorso e di un ristorante con terrazza all’internodel padiglione di Eataly dove si mangia Pane e Nutella.Possiamo dire che l’azienda rientra nel gruppo dei padiglioniche ha complessivamente più spazi espositivi. A Eataly sarebbe bello chiedere quale criterio ha seguito perposizionare i ristoranti che ospiteranno i migliori cuochi del paese a fianco del ristorante dove si serve Nutelladeclinata in decine di ricette.

McDonald’s in occasione di Expo 2015 oltre che realizzare spotcontro la pizza dove si vedono bambini che adorano Happy Meal,è riuscita a realizzare un’operazione di marketing incredibile mapurtroppo vera. Ha convinto l’assessore al lavoro e all’istruzione dellaRegione Lombardia Valentina Aprea ad inviare una lettera ai direttoridelle scuole milanesi invitando gli alunni ad andare a mangiare unHappy Meal allo stand della catena di fast food a Expo. In questo modoi ragazzi riceveranno un gelato gratis, mentre gli adulti avranno unosconto del 50%. Attenzione però, l’offerta valida solo per il mese dimaggio. È troppo difficile commentare queste iniziative. Prima dellaValentina Aprea anche un illuminato ministro della Repubblica avevaindossato il grembiulino di McDonald’s inneggiando alla bontà dei suoipanini.

Questi sono i fatti, questi sono i partner ufficiali della manifestazionesul cibo più importante del pianeta. Qualcuno pensa che certescelte siano in contrasto sia con le indicazioni nutrizionali del WHO che invita a ridurre lo zucchero nella dieta,che certi marchi siano in aperto contrasto sia con le buone regole alimentari, ma serve a poco. Di fronte ai soldicedono le barriere ideologiche, cedono i principi della sana alimentazione, si sgretolano tutti i discorsi sullacorretta educazione dei ragazzi. Il risultato è che Expo annovera tra i padiglioni dei paesi di tutto il mondo leimprese responsabili del modello alimentare che tutto il mondo cerca di contrastare. Visitate Expo, comprate ilbiglietto con lo sconto perché costa troppo ma non entrate in questi padiglioni non vale la pena. Il FattoAlimentare per festeggiare l’esposizione mondiale e contribuire in qualche modo a “nutrire il pianeta” hainviato tre esposti all’Antitrust contro i messaggi scorretti proposti nelle ultime settimane da Ferrero, Coca-Cola eMcDonald’s. Vi terremo informati.

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Roberto La Pira

giornalista, tecnologo alimentare