REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL DONATORE DI ORGANI E …€¦ · Caserta, settembre 2019...

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Caserta, settembre 2019 REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL DONATORE DI ORGANI E TESSUTI Adriano Peris Coordinatore Trapianti Regione Toscana 2

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  • Caserta, settembre 2019

    REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL DONATORE DI ORGANI E

    TESSUTI

    Adriano PerisCoordinatore Trapianti Regione Toscana

    2

  • • Assenza di conflitto di interesse rispetto ai contenuti della presentazione

    • Assenza di sponsorizzazioni commerciali

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  • PIANO DELLA PRESENTAZIONE

    1. Reperimento del donatore

    - percorsi

    - setting assistenziali

    2. Identificazione del donatore

    3. Implementazione e mantenimento della

    efficienza

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  • Valore del trapianto

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  • 2017 Annual Data ReportVolume 2, Chapter 5

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    vol 2 Figure 5.1 Adjusted all-cause mortality by treatment modality (a) overall, dialysis, and transplant, and (b) hemodialysis and peritoneal dialysis, for period-prevalent patients, 2001-2015

    (a) Overall, dialysis, and transplant

    Data Source: Reference Tables H.2_adj, H4_adj, H.8_adj, H.9_adj, and H.10_adj; and special analyses, USRDS ESRD Database. Adjusted for age, sex, race, ethnicity, primary diagnosis and vintage. Reference population: period prevalent ESRD patients, 2011. Abbreviations: HD, hemodialysis; PD, peritoneal dialysis.

    Valore del trapianto:

    Rene, modello di riferimento

  • Regola ineludibile nel sistema trapianti

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  • Descrizione del potenziale donativo

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  • 9

    Compliance verso la donazione

  • DECEASED (PMP) LIVING (PMP)

    Donors Trapianti(only Kidney)

    Tissues(cornee)

    Donors

    Canada 19 29-30 95.5 15.70

    Stati Uniti 28-29 38-39 17.69

    Brasile 14-16 22-24 68.40 5.80

    Cuba 13.80 1-2

    UK 21-23 35.30 56.13 15.58

    Olanda 15.70 30-32 30-32

    Italia 24-28 29-30 99.20 4.60

    Spagna 45-50 90-100 all

    Russia 3-5 2-4 2-3

    Iran 10-13 17.50 73.70 13.90

    Israele 10 15.30 83 27

    Giappone 0-1 1-1.5

    Australia 21-22 12-14 86.40 11.1010

    «Epidemiologia» del procurement

  • - Vita media più lunga e minori decessi in ospedale

    - Diminuzione degli accertamenti di ME per la richiesta di pazienti e famiglie di sospendere la ventilazione meccanica

    - Aumento del numero di organi non idonei dopo prelievo (marginalità; mantenimento, controindicazioni ..)

    - Diminuzione progressiva del numero di potenziali donatori

    - Numero di organi trapiantati che copre meno del 10% della richiesta globale

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    Oggi il procurement

  • 1. Reperimento del donatore

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    - percorsi

    - setting assistenziali

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  • 13

    Conferma Sociale: OPT-out/OPT-in

    DONAZIONE

    PROCUREMENT

    Non opposizione

    Raggiungimentodella condizione di donatore procurato

    Individuazionedelpotenziale donatore

    Raggiungimentodella condizione di donatore utilizzatoCoordinamento Locale

    Adriano Peris

    SVILUPPO DEL REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE

  • Attività di procurement

    • Rimane attivo fino alla determinazione di

    elementi certi che non consentano il prelievo

    • Attivato in mancanza di « non opposizione»

    validamente espressa in vita

    • Comunque da avviare anche in presenza di una

    possibile «mancanza» di informazioni

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  • Reperimento del donatore nei percorsi clinici

    • Il reperimento si svolge in percorsi clinici che offrono predittivamente la maggior parte delle condizioni propedeutiche alla donazione

    • Il reperimento richiede una pianificazione dell’intervento del coordinamento locale (CL) in un determinato percorso clinico o nelle aree di attività individuate

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  • PERCORSI DEL REPERIMENTO DEL DONATORE R

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    Dopo lesione encefalica acuta : ITALIA

    • Emorragia cerebrale 60%

    • Trauma 20%

    • ICTUS ischemico 11%

    • Encefalopatia post anossica 9%

    96% delle condizioni fisiopatologiche coinvolte nel DBD

    Dopo arresto cardiaco: Europa• Percorso arresto cardiaco inatteso : 600 casi /giorno• (20% dei DCD)• Percorso arresto cardiaco atteso: 250 decessi in ICU

    /giorno (80% dei DCD)

    75-90%

    Max 30 %

  • Setting prevalenti del reperimento

    • In terapia intensiva generale sia dopo morte encefalica (DBD) che in DCD controllati dopo arresto cardiaco previsto(cDCD)

    • Occasionalmente nelle terapie intensive specialistiche

    • In Pronto Soccorso per i casi DCD non controllati dopo arresto cardiaco inatteso (uDCD)R

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  • 2. Individuazione del donatore

    - modalità del procurement

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  • ➢DBD: Donation after brain death

    ➢DCD: Donation after Cardiac Death

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    MODALITA’ OPERATIVE DELLA INDIVIDUAZIONE DEL DONATORE

  • ➢DBD: non prevede categorie

    ➢DCD : prevede categorie che si basano

    sulla analisi situazionale in cui viene

    condotta la certificazione della morte

    con criterio cardiaco REP

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    MODALITA’ OPERATIVE DELLA INDIVIDUAZIONE DEL DONATORE

  • DCD: classificazione di Maastrict

    • Categoria 1: deceduti all’arrivo in ospedale (include vittime out-of-hospital)

    • Categoria 2: in Pronto Soccorso sottoposti a manovre rianimatorie (uDCD)

    • Categoria 3: arresto cardiaco atteso che si verifica in contesto di fine vita (cDCD)

    • Categoria 4: arresto cardiaco inatteso in condizioni di accertamento di morte encefalica prima del prelievo degli organi

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    Un programma DCD può essere considerato utile quando si somma (è «additivo») al programma DBD e quindi se consente di individuare ulteriori donatori altrimenti persi

    SIGNIFICATO DEL PROGRAMMA DCD

  • - Migliorare stabilmente il procurement

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  • Conduzione del sistema di procurement

    • Non delegabile alla sola figura del Coordinatore che interviene su chiamata

    • Deve coinvolgere anche figure cliniche sensibilizzate e responsabilidella segnalazione in-time , interne ai percorsi e alle aree di attività

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  • Modello operativo del procurement

    • Impiega «triggers» clinici o situazionali per avviare il processo

    • Mantiene attivo un programma di prevenzione dei missing (mancata segnalazione di PD)

    • Sempre attivo e non attivabile solo su “chiamata”

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  • Squires, 2018

    “Triggers” of potential deceased organ donors

  • Gli effetti sistemici irreversibili delle insufficienze d’organo end-stage delle persone in lista per trapianto sono «tempo dipendenti»

    - Offerta di organi , regolare e costante nel tempo

    - Contrazione dei tempi dedicati alla fase di mantenimento che precede il prelievo e/o di ischemia post-prelievo

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    Fattore tempoelemento costituente del procurement

  • Possibili barriere in terapia intensivaR

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    Clinician’s perception and experience of organ donation from brain-dead patients. Kentish-Barnes. 2017. CCM)28

    46% esperienza altamente motivante

    21% altamente stressante

    30% sostanzialmente

    neutrali

    Medici 18%Infermieri 82%

  • 29

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    Favorire il consenso “contestualizzando”▪ La donazione di organi dovrebbe essere considerata

    come parte di ‘end-of-life care’ planning▪ Migliorare la capacità dei medici di terapia intensiva

    nel collegare in sequenza logica la donazione d’organoalle decisioni di fine vita

    Impiego di goal-directed protocols• Per incrementare il numero di organi trapiantati e

    ridurre l’incidenza di arresto cardiaco • Al fine di semplificare e rendere meno invasivi gli

    interventi terapeutici nell’intervallo di tempo tra la diagnosi di morte encefalica e il prelievo degli organi

    Azioni che favoriscono il procurement

  • DA

    centrato sull’operatore (operator-centered) : variabile, discrezionale, non riproducibile

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    - Centrato sul potenziale donatore (potentialdonor-centered): guidato dall’obiettivo principale di trasformare potenziali donatori in donatori effettivi

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    TICAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO NELLA

    IDENTIFICAZIONE E REPERIMENTO

  • 3. Implementazione e mantenimento

    della efficienza nel reperimento e

    individuazione del PD

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  • Considerare

    • Il sistema di procurement non opera al massimo delle proprie possibilità e dellaefficienza

    • Le percentuali donative variano trastrutture e non sono riferibili a differenze nella cause di morte o nellecaratteristiche demografiche e di comorbidità

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  • Segni

    clinici

    di MEAccertamenti

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    effettivi

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    Comprendere il contesto epidemiologico

  • Comprendere il contesto epidemiologico

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    (fonte SDO): - diagnosi principale: da 430 a 436; da 800 a 804; da 850 a 854; 348.1; 191*; 192*; 225* - Fonte dati denominatore: popolazione

    residente ISTAT

  • • Numerosità delle segnalazioni

    • Numerosità delle segnalazioni rispetto alla casistica disponibile

    • Conversion Rate

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    Evoluzione del monitoraggio del procurement•

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  • • La terapia intensiva è il luogo di cura di pazienti con GCS

  • DBDMaggiore peso alla valutazione del processo di

    cura del neuroleso: emergenza-pronto soccorso-terapia intensiva

    Vs

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    CASISTICA DECESSI NEUROLESIONI

    RIFERIBILE A CODICI DI INTERESSE

    NUMERO DELLE SEGNALAZIONI DI

    MORTE ENCEFALICA IN

    OSPEDALE

    Numerosità delle segnalazioni rispetto alla casistica disponibile

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    TIDBD : percentuale di conversione

    • La percentuale di potenzialidonatori che diventano donatorieffettivi varia a seconda dellerealtà dal 20 al 50%

    • Numero di organi trapiantati per donatore effettivo variano da 0.5 a 1.8

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    TIDCD indicatori in progress

    DCD 2 (non controllato) - Decessi per arresto cardiaco con

    caratteristiche cliniche di idoneità per età, patologia

    - Tracciabilità dei casi di AC e valutazione potenzialità DCD

    DCD 3 (controllato) - Revisione sistematica dei decessi ICU - Dimensionamento del campione- Arruolamento della ICU nel programma

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    Efficienza nel procurement di tessuti: donatori di tessuti effettivi (indicatori propedeutici)

    Numero di donatori di almeno un tessuto rispetto al numero di cadaveri inseriti nel sistema informatico rete trapianti , di età 4-78 anni

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    REPERIMENTO

    • Si basa su un Coordinamento inserito nei percorsi clinici

    • Richiede expertise clinico ed autorevolezza dei Coordinamenti nei percorsi clinici di DBD e DCD 2 e 3

    • Viene implementato con la estensione del setting operativo al Pronto Soccorso sia per “trigger” DBD sia in quanto sede elettiva del DCD2

    CORRETTA IDENTIFICAZIONE

    • Consente di mettere in atto azioni cliniche e organizzative indispensabili a garantire mantenimento e/o riperfusione degli organi necessarie a convertire il potenziale donatore in donatore effettivo

    • Supporta il Coordinamento nella analisi del fenomeno «silent brain death»