Voce del Donatore // LUGLIO 2016

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LA VOCE DEL DONATORE LUGLIO 2016 Periodico di INFORMAZIONE

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LAVOCEDELDONATORE

LUGLIO 2016

Periodico diInfOrmAzIOnE

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SOMMARIO> L’INTERVISTA Un impegno

che scalda il cuore 3

> LA COMUNICAZIONE La campagna #ilrossochecidona 5

> SpECIALE SALUTE Più qualità e sicurezza

per donatori e pazienti 6

> L’INVITO Pronto per le vacanze?

Ti aspettiamo… 8

> LE ZONE C’è sempre qualcosa da imparare 11

> L’ANNIVERSARIO Settant’anni di generosità 12

> VITA ASSOCIATIVA Le attività delle comunali 14

LA VOCE DEL DONATOREPeriodico di informazioneLuglio 2016Pubblicazione Quadrimestrale | Anno XLIII | N. 1

Dir. e Amm.ne: 24123 Bergamo | Via Leonardo Da Vinci, 4Tel. 035.342.222 | Fax 035.343.248

Legale rappresentante Oscar Bianchi

Direttore responsabile Mariagrazia Mazzoleni

Registrazione Tribunale di Bergamo n. 8 dell’11 maggio 1973

fotocomp. Stampa Legatoria: CPZ | Costa di Mezzate (Bg) Rivista stampata su carta riciclata 100%

Siamo due studentesse delle Suore Sacramentine di Bergamo, abbiamo trascorso la nostra settimana di stage all’Avis provin-ciale di Bergamo a Monterosso.Le nostre aspettative erano molto basse, infatti ci aspettavamo un qualcosa di noioso, tutto il giorno in un archivio a sistemare carte e non ci aspettavamo degli interventi così specifici e approfonditi sulle varie mansioni all’interno dell’associazione. Insomma un vera e bella sorpresa!Non pensavamo che dietro la donazione ci fossero così tante persone e così tanti obiettivi da raggiungere per il malato, non ci aspettavamo che i dipendenti fossero così tanto attivi e soprattutto non pensavamo che il seme fondamentale per Avis fosse il donatore.Da questa settimana abbiamo tratto che ognuno deve essere consapevole che donare sangue non è una cosa da poco, anzi può salvare delle vite. Avendo avuto modo di parlare con i donatori tramite i nostri questionari a loro sottoposti, abbiamo visto che pur essendo tutte persone diverse hanno dei principi comuni, ovvero l’altruismo verso il prossimo.Questo stage ci ha fatto riflette su cosa voglia dire donare an-che una piccola parte di sé per il bene comune e soprattutto ci ha insegnato cosa vuol dire collaborare insieme in un ufficio. Ringraziamo tutti per la disponibilità e la possibilità di averci fatto passare questa settimana stupenda in Avis.Grazie!!!

Giorgia Ceruti e Giorgia Fumagalli

SORpRESA AVIS!

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Un impegno che scalda il cuore

Presidente, sono appena finiti i festeggiamenti per il set-tantesimo compleanno, ma

non si può certo dire che i primi mesi del 2016 siano stati meno impegnativi.“In effetti abbiamo avuto un inizio anno decisamente frenetico, ma con dei risultati davvero straordinari a cominciare dalle donazioni. Sono stati cinque mesi importantissimi, visto che da gennaio a tutto maggio 2016 l’Avis provinciale è arrivata a raccogliere 16.023 sacche di sangue e 5.800 sacche con plasmaferesi, superando di parecchio i risultati, già notevoli, che erano stati toccati nei primi cinque mesi del 2015, quando da gennaio a tutto maggio erano state raccolte 15.919 sacche di sangue e 5.626 con plasmaferesi”. A proposito di donazioni tra maggio e giugno si è parlato di emergenza.“Si. C’è stato l’appello dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo relativo alla carenza di sangue di gruppo 0, il gruppo più universale. Nella Bergamasca la lavorazione e la validazione del sangue raccolto avviene in un solo ospedale, quello di Bergamo, mentre attivi nella rac-colta di sangue non ci siamo solo noi come Avis, ma sia nell’ospedale di Seriate sia nell’ospedale di Treviglio avviene una raccolta autonoma. Probabilmente si è creata questa momentanea carenza di sacche di sangue di gruppo 0 perché c’è stato o un superlavoro su casi complessi dal punto di vista clinico o chirurgico, o perché, per motivi da analizzare, è calata la donazione negli altri punti autorizzati. Di certo, quando c’è un bisogno di salute, l’Avis scende in campo. E ci siamo subito attivati

ampliando l’apertura nelle sedi di Clusone e Romano”.

Quindi adesso possiamo stare tranquilli?“I bergamaschi possono sempre stare tranquilli, sul fronte delle donazioni di sangue, e proprio grazie agli avisini. Non solo siamo autosufficienti, ma spesso con le nostre donazioni su-periamo i confini orobici per coprire le carenze di altre province italiane. Nel 2015 sono state 12.000 le sacche – su circa 70.000 raccolte - a “volare” fuori Bergamo”.

A giugno ha siglato anche un’impor-tante convenzione con il comune di Bergamo.“Si è concluso un lavoro di quasi due anni. E Bergamo con l’Avis torna a fare scuola. Si tratta di un progetto pilota per sensibilizzare alla cultura della donazione del sangue. E l’idea è quella di cominciare dai cittadini che si recano in Comune per chiedere o rinnovare il documento d’identità. Abbiamo trovato come partner ideale della sperimentazione proprio il comune capoluogo con l’assessore all’Innovazione, Giacomo Angeloni. E adesso coinvolgiamo Avis nazio-nale perché si attivi per trasferire il progetto in altri Comuni, attraverso il coinvolgimento di Anci, l’associa-zione nazionale dei comuni italiani”.

Come funziona questo progetto?“In pratica chi si recherà all’anagrafe di Bergamo per richiedere o rinno-vare il documento d’identità potrà anche dare il consenso per ricevere informazioni sulla donazione del sangue. Successivamente i nostri volontari contatteranno gli interessati per telefono, mail o sms per fornire,

appunto, informazioni sulle modalità e sulle condizioni necessarie per donare il sangue”. E anche questa vicenda ha varcato i confini bergamaschi…Una sorpresa bellissima. Era appena stata pubblicata la notizia on line, quando via facebook mi sono arri-vati i complimenti di una signora di Sassari che ha raccontato di essere ricorsa al prezioso dono degli avisini per sconfiggere la sua malattia. “Mi hanno voluto bene e non hanno avuto bisogno di sapere chi fossi per aiutarmi – dice - Non dimenticherò mai ciò che i miei donatori di sangue han fatto per me”. Sono messaggi che ti scaldano il cuore e ti aiutano a continuare ancora con più impegno.

Mariagrazia Mazzoleni

Le novità dei primi mesi del 2016

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In vena di solidarietà

C ’è un appuntamento da non perdere ogni secondo venerdì del mese. E’ quello sulle pagine de L’Eco di Bergamo. In occasione del suo settantesimo compleanno Avis pro-vinciale ha promosso una serie di eventi per festeggiare non solo con i

tanti carissimi donatori, ma anche con quelli futuri. L’appuntamento mensile sul maggior quotidiano della nostra provincia è uno di questi: racconta la storia e comunica la generosità di questa grande associazione di donatori - una delle più consistenti

La nuova rubrica su le pagine de L’EcoL’ECO DI BERGAMO 27VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2016

L’AVIS BERGAMASCAFA SEMPRE SCUOLAIl progetto della donazione di sangue su prenotazione è stato presentato in Emilia Romagna. A un anno dal via, bilancio positivo

A poco più di un annodalla sperimentazione della do­nazione di sangue su prenota­zione al centro del Monterosso(ad aprile si toccherà l’anno an­che per quella in tutte le noveunità di raccolta della provin­cia) l’Avis bergamasca fa scuolae presenta il progetto in EmiliaRomagna.

L’esperienza pilota è stata il­lustrata dal presidente di Avisprovinciale Bergamo, OscarBianchi, al seminario interre­gionale dedicato alla donazionedi sangue ed emocomponenti,e ad un’analisi sulla sua decre­scita, che si è tenuto nei giorniscorsi a Bologna. E il modelloche per Avis Bergamo ha rap­presentato lo strumento per unmiglioramento organizzativo eper una razionalizzazione del­l’utilizzo del sangue, potrebbeben presto essere trasferito adaltre realtà italiane.

Per diventare un nuovo do­natore, o prenotare la donazio­ne periodica, adesso basta infat­ti telefonare o, ancora più rapi­damente, scegliere il giorno el’ora dell’appuntamento nellaagenda on line di www.avisber­gamo.it, accessibile via internetovunque sia il donatore, ma an­che alle postazioni self servicepresso i centri di raccolta (tecni­camente dette articolazioni or­ganizzative periferiche).

L’agenda prevede una sessan­tina di prenotazioni nei giorniferiali fino ad arrivare all’ottan­tina alla domenica; ogni appun­tamento viene ricordato tregiorni prima tramite sms. E laprenotazione via tablet e smar­tphone non ha smorzato l’entu­siasmo dei donatori. Anzi.

«Il dato fondamentale – spie­ga Bianchi – è, infatti, che du­rante lo scarso anno quando latendenza della raccolta a livellonazionale ha registrato un calo,nella nostra provincia, già suvalori di donazione molto alti,si è invece mantenuto stabile.Segno che i nostri avisini hannorisposto alla novità introdottacon la consueta generosità».

Si è trattato quasi di un ritor­

Un manifesto promozionale di Avis per la donazione del sangue

BLOCK NOTES

Per la zona numero 8l’open day è a TrescoreIl prossimo 20 marzoSaranno illustrate le modalità della donazione di sangue e plasma e il percorso donazionale

Appuntamento al­l’ospedale di Trescore ilprossimo 20 marzo per il tra­dizionale open day delle Avisdella zona 8.

Dalle 7.30 alle 11 gli avisinidi Albano Sant’Alessandro,Carobbio degli Angeli, Ca­sazza, Costa di Mezzate, En­dine Gaiano, Entratico, Gor­lago, Grassobbio, Media ValCavallina, Orio al Serio, Se­riate, Torre de’ Roveri e Tre­score Balneario sarannopronti ad illustrare le moda­lità della donazione di san­gue e plasma e a mostrare aivisitatori il percorso dona­zionale. Sulla scorta degli ul­timi anni sono attesi un cen­tinaio di potenziali donatori.

È solo la prima delle ini­ziative messe in cantiere peril 2016 da una delle 16 zonein cui si articola l’Avis pro­vinciale di Bergamo.

Si tratta di aree omogeneeper territorio che non hannopersonalità giuridica, ma fungono da livello interme­dio e da raccordo tra le Avisdei singoli comuni e quellaprovinciale. L’obiettivo èquello di condividere le ini­ziative e favorire l’aggrega­zione, ottimizzando l’attivitàe razionalizzando le risorsesia economiche che di perso­ne.

Una modalità organizzati­va che negli ultimi anni è riu­scita a sbaragliare i campani­lismi locali. «Lavorare insie­

me è importante – sottolineaMariangela Rottoli, referen­te della zona 8, un compren­sorio che va da Seriate allaVal Cavallina con un bacinodi tremila donatori – si con­dividono esperienze e si rie­scono ad organizzare mani­festazioni di un certo livelloche altrimenti non si potreb­bero realizzare all’internodelle singole realtà comuna­li».

E dopo l’open day, segui­ranno gli interventi nellescuole e l’organizzazione dimanifestazioni sportive peri più piccoli ma anche per gliadulti. Tra un torneo di cal­cetto e uno di beach volley siriesce ad intercettare la fa­scia d’età tra i 18 e i 35 anni,quella un po’ più difficile conl’eccezione dei ragazzi cheseguono la tradizione fami­liare. Avis e sport – assicura­no dalla zona 8 ­ è un binomiovincente. Chi pratica sportregolarmente, infatti, puòcontare su una sensibile ri­duzione dello stress, dell’an­sia e della fatica e un aumen­to della prontezza di riflessi,della vigilanza e della creati­vità. In una parola è una per­sona sana. Come gli avisini.

Per i nuovi donatoric’è anche il tilt trainingPrevenzioneL’obiettivo è di ridurre l’impatto negativo che le sensazioni di malessere hanno sull’avisino

Sta per essere scon­fitto il rischio di incorrere inlievi malesseri, come capo­giri, senso di svenimento,sudorazione, soprattuttodurante le prime donazioni.

La nuova sperimentazio­ne a cui partecipa l’Avis ber­gamasca permetterà, attra­verso alcune tecniche speci­fiche (tilt training), di elimi­nare il disagio, prevalente­mente su base emotiva, chequalche volta colpisce i nuo­vi donatori.

I dati statistici relativi al­le reazioni avverse alle do­nazioni, registrate in Sistra(sistema informativo delCentro nazionale sangue),importante indicatore permettere in atto strategie diprevenzione, hanno eviden­ziato che la maggior fre­

quenza di questi episodi siriferisce a lievi malesseri inparticolare nelle prime do­nazioni. Il comitato scienti­fico sanitario di Avis provin­ciale Bergamo ha decisoquindi di partecipare al pro­getto di ricerca insieme al­l’Avis di Modena, che l’hapromosso, e a quelle di Ra­gusa e Torino.

Sono 400 i donatori coin­volti nei quattro centri peril primo step della speri­mentazione, che vuole con­validare l’applicazione di al­cune tecniche (tilt trai­ning). Si tratta di esercizifisici che possono essereeseguiti autonomamentedal donatore e direttamentesulla poltrona della dona­zione, prima, durante e perqualche minuto dopo la do­nazione stessa.

L’obiettivo è di ridurrel’impatto negativo che lesensazioni di malesserehanno sul benessere del­l’avisino e sulla sua fideliz­zazione alla donazione.

L’ospedale di Trescore

IN VENA DI SOLIDARIETÀ

no al passato per i bergamaschi:agli albori della donazione disangue infatti gli avisini doveva­no aspettare la «chiamata» perpresentarsi all’allora OspedaleMaggiore.

Negli ultimi anni il fabbiso­gno di sangue e dei suoi derivatiha subito dei cambiamenti si­gnificativi, sia dal punto di vistaqualitativo che quantitativo.«Per questo – continua il presi­dente di Avis provinciale ­ ab­biamo cercato di coniugare dueaspetti: la valorizzazione massi­ma della disponibilità dei dona­tori e la contestuale risposta aipazienti che hanno necessità disangue nel momento preciso incui viene richiesto».

Una rivoluzione culturale

prima ancora che organizzativa– grazie a cui peraltro il donato­re completa il suo iter in menodi un’ora e senza tempi di attesa,visto che è possibile pianificareil lavoro degli operatori sanitari­ che si è dimostrata un succes­so. E il vantaggio è che tutto ilflusso donazionale all’internodei centri di raccolta di Bergamoavviene nel modo più linearepossibile, rispondendo pun­tualmente alle esigenze del Di­partimento di medicina trasfu­sionale ed ematologia (Dmte)provinciale ottimizzando la ge­stione in particolari periodi del­l’anno, così da evitare picchi dipresentazione o sensibili ridu­zioni come avviene ad esempiodurante l’estate.

Un’occasioneper potenziareil volontariato

A cavallo tra il 2015 e il2016 Avis provinciale Bergamo hapromosso una serie di eventi perricordare il suo settantesimocompleanno. L’appuntamentomensile sulle pagine de «L’Eco»,che comincia oggi, è uno di questi,attraverso cui si vuole dare visibi­lità alla storia e alla generosità diquesta grande associazione di do­

natori ­ una delle più consistentia livello nazionale ­ che raccoglienella nostra provincia circa38.000 avisini.

Una realtà che negli anni hacontinuato a crescere in città, co­me nei piccoli comuni della Bassae nelle frazioni di montagna. Unapresenza capillare e diffusa, conle sue 159 Avis comunali, che at­

traverso le iniziative, le testimo­nianze, l’attenzione alle personeha realizzato nel nostro territoriouna delle più efficaci reti di soli­darietà.

Oggi l’Avis continua ad avere

Il presidente Avis, Oscar Bianchi

l’obiettivo primario di raggiunge­re l’autosufficienza di sangue, maaccanto a questo ­ nel suo ruolofondamentale e sussidiario al ser­vizio sanitario nazionale ­ pro­muove l’informazione sanitaria,stimolando ad uno stile di vitasano, e contribuisce a creare unacultura del volontariato basatasulla condivisione di valori comela gratuità e la donazione del pro­prio tempo per gli altri.

Questa pagina ha l’ambizionedi rivolgersi a tutti i lettori peraprire un confronto e avviare unpercorso condiviso nell’ottica diun potenziamento del volonta­riato organizzato che rappresen­ta un valore aggiunto sia per larealizzazione di un bene comuneche per lo sviluppo di un’identitàpersonale e sociale.

n Una sessantina di prenotazioni nei giorni feriali fino ad arrivare all’ottantinadella domenica

n Negli ultimi anni il fabbisogno di sangue e derivati ha subìto cambiamenti significativi

a livello nazionale - che raccoglie nella nostra provincia circa 38.000 avisini, e che cerca sempre nuovi amici. Del resto in questi settant’anni Avis è una realtà che negli anni ha continuato a crescere in città, come nei piccoli comuni della Bassa e nelle frazioni di montagna. Una presenza capillare e diffusa, con le sue 159 Avis comunali, che attraverso le iniziative, le testimonianze, l’attenzione alle persone, ha realizzato nel nostro territorio una delle più efficaci reti di solidarietà.

Oggi l’Avis continua ad avere l’obiettivo primario di raggiungere l’autosufficienza di sangue, rispondendo prontamente anche agli appelli in casi di necessità particolari sia nella nostra provincia che nel resto d’Italia. Ma accanto a questo - nel suo ruolo fondamentale e sussidiario al servizio sanitario nazionale - promuove l’in-formazione sanitaria, stimolando ad uno stile di vita sano, e contribuisce a creare una cultura del volontariato basata sulla condivisione di valori come la gratuità e la donazione del proprio tempo per gli altri.

“Attraverso la nuova forma di collabo-razione con il giornale – spiega Oscar Bianchi – cercheremo di rivolgerci a tutti i lettori per aprire un confronto e avviare un percorso condiviso nell’ottica di un potenziamento del volontariato organizzato che rappresenta un valore aggiunto sia per la realizzazione di un bene comune che per lo sviluppo di un’identità personale e sociale”.

LA COmUnICAzIOnE

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Ma non pensiate che il gruppo dell’Avis Giovani Provinciale Bergamo se ne vada in montagna o al mare! Non abbiamo staccato la spina durante l’anno, figuriamoci se lo facciamo ora! Infatti il 3 luglio ad Albino abbiamo organizzato un torneo di beach volley al quale hanno partecipato 20 squadre di tutta la provincia di Bergamo. E non ci fermeremo qui. Il gruppo Giovani, per farsi conoscere in tutta la Provincia, organizza riunioni itineranti in tutte le 16 zone della Bergamasca. È un compito impegnativo, ma fortemente voluto dai ragazzi che avranno modo di confrontarsi con realtà diverse.

SpAZIO GIOVANIBenvenuto luglio! E benvenuta estate!

Dopo il primo incontro con la Zona 6 e 7 a Sotto il Monte del 23 giugno, bisseremo l’11 luglio incontrando le Zone 1 e 2 a Bergamo Monterosso. Il gruppo, negli ultimi anni è cresciuto numericamente. Ora sarà necessario alzare il livello per quanto riguarda la formazione e le nozioni di base sul mondo Avis. Gli incontri con i giovani (18-35 anni) delle altre zone serve appunto per questo motivo. Perché dai giovani devono venire idee e spunti per il futuro dell’associazione.

Michele GottiCoordinatore Gruppo Giovani

E’ davvero speciale la nuova campagna di Avis ideata dalla Commissione comu-nicazione, guidata dalla vicepresidente Elisabetta Lanfranchi, in collaborazione con il Gruppo giovani. Sono 70 i protagonisti, tanti quanti gli anni dell’associazione: uomini e donne, giovani e meno giovani, manager e casalinghe, operai e studenti, preziosi testimonial che con entusiasmo e tanto orgoglio hanno prestato il loro volto per raccontare il grande cuore di Avis. Dai muri del capoluogo, tappezzato dai loro sorrisi, #ilrossochecidona è di-ventato una vera e propria esposizione itinerante in tre preziose sedi cittadine.Ad ospitare gli scatti realizzati dal fotografo Mario Rota dopo lo Spazio Polaresco a Longuelo e il Chiostro di Santa Marta in centro sarà dal 17 al 24 luglio lo spazio Bookshop della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. E con una sorpresa per gli avisini.La mostra, infatti, aprirà al pubblico il prossimo 17 luglio, a partire dalle ore 18.00, in occasione di Happening – Art, Music & Drinks, l’evento domenicale promosso da Gamec Café, Birrificio

#ilrossochecidonaLa nuova campagna di Avis diventa una mostra

Indipendente Elav, dtape e The CityHub, ospitato nel cortile della struttura e domenica 17 luglio il museo rimarrà aperto fino alle ore 21.00, con possibilità di visitare le mostre temporanee Gamec con un biglietto ridotto speciale 2x1 (€ 4,00 a coppia); ingresso libero per la visita alla mostra “Il rosso che ci dona”. Inoltre i donatori Avis che, nel periodo della mostra, si recheranno al museo presentando il tesserino Avis usufruiranno di un ingresso ridotto alle mostre Gamec.

“Credo che i volti dei nostri donatori, donne e uomini dal cuore generoso – sottolinea il presidente di Avis provinciale, Oscar Bian-chi – siano quello che meglio rappresenta il valore e il significato di un’associazione quale è Avis. Sono stati i nostri avisini i veri protagonisti di questi 70 anni di solidarietà. E sono grato alle Istituzioni cittadineper averci permesso di raccontare questa storia, sostenendone il valore, in spazi importanti e per aver condiviso con noi una parte di questo percorso”.

“La sinergia con Avis, presenza storica fondamentale nella nostra provincia - dichiara Giorgio Frigeri, Presidente di UBI Banca Popolare di Bergamo – è per noi motivo di orgoglio che è culminata con l’esposizione nel nostro Chiostro di Santa Marta . Un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione di più soggetti che hanno in comune l’obiettivo di costruire una società più coesa, basata su quei valori ideali di cittadinanza attiva e volontariato che tutti condividiamo”.

www.facebook.com/AvisGiovaniProvincialeBergamo

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più qualità e sicurezzaper donatori e pazienti

SPECIALE SALUTE

A fine 2015 è stato emanato il Decreto n 69 del 2 novembre 2015, in merito a “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”. E’ il risultato di un percorso di condivisione durato oltre tre anni, articolato e a tratti complesso che ha visto impegnate Istituzioni, società scientifiche e volontariato del sangue.Il Decreto sancisce, tra l’altro, normative comuni di idoneità al dono di una parte di se - non solo il sangue, ma anche la

donazione di staminali da cordone ombeli-cale e cellule staminali - e, lungi dall’essere meramente tecnico, ribadisce, attraverso una serie di allegati, l’attenzione che il mondo del volontariato deve prestare alla corretta sensibilizzazione dei propri iscritti. E’ infatti necessario che i donatori, in quanto pilasti basilari di un sistema trasfusionale che ha come obiettivo la massima sicurezza e qualità per il donatore stesso e per il malato da trasfondere, siano pienamente responsabilizzati.

2. Stato di salute attuale2.1. E' attualmente in buona salute? NO SI2.2. Dall’ultima donazione ha sempre goduto di buona salute? NO SI2.3. Se no, quali malattie ha avuto e quando? 2.4. Ha attualmente, o ha avuto di recente, febbre o altri segni di malattia infettiva(diarrea, vomito, sindrome da raffreddamento, linfonodi ingrossati)? NO SI2.5. Ha attualmente manifestazioni allergiche? NO SI2.6. Si è rivolto di recente al suo medico di famiglia o ha intenzione di farlo? NO SI2.7. Ha notato perdita di peso negli ultimi tempi? NO SI2.8. Nell’ultima settimana si è sottoposto a cure odontoiatriche o ad interventi di piccolachirurgia ambulatoriale? NO SI2.9. Nelle ultime 4 settimane è venuto in contatto con soggetti affetti da malattie contagiose (malattie esantematiche, mononucleosi infettiva, epatite A o altre)? NO SI2.10.Svolge attività lavorativa che comporta rischio per la sua o per l’altrui salute o pratica hobby rischiosi? NO SI

3. Solo per le donatrici3.1. E' attualmente in gravidanza? NO SI3.2. Ha partorito negli ultimi 6 mesi? NO SI3.3. Ha avuto interruzione di gravidanza negli ultimi 6 mesi? NO SI

4. Farmaci, vaccini, sostanze d’abuso4.1. Ha assunto o sta assumendo: 4.1.1. farmaci per prescrizione medica 4.1.2. farmaci per propria decisione 4.1.3. sostanze/integratori/principi attivi per attività sportive e altri prodotti acquistati via Internet o al di fuori della distribuzione autorizzata4.2 Ha mai ricevuto somministrazioni di ormoni della crescita o di estratti ipofisari? NO SI4.3 E’ stato recentemente sottoposto a vaccinazioni? NO SI4.4 Ha abusato o abusa di bevande alcoliche? NO SI4.5 Ha mai assunto o assume sostanze stupefacenti? NO SI

5. Esposizione al rischio di malattie trasmissibili con la trasfusione5.1.Ha letto e compreso le informazioni sull’AIDS, le epatiti virali, le altre malattie trasmissibili? NO SI5.2.Ha o ha avuto malattie sessualmente trasmesse? NO SI5.3.Ha l’AIDS o è portatore del virus HIV o crede di esserlo? NO SI5.4.Il suo partner è portatore del virus HIV o crede di esserlo? NO SI5.5.Ha l’epatite B o C o è portatore dei virus dell’epatite B o C o crede di esserlo? NO SI5.6.Il suo partner ha l’epatite B o C o è portatore dei virus dell’epatite B o C o crede di esserlo? NO SI5.7.Dall'ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi ha cambiato partner? NO SI5.8.Dall'ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi ha avuto rapporti eterosessuali, omosessuali, bisessuali (rapporti genitali, orali, anali): 5.8.1.con partner risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e/o per l’AIDS NO SI 5.8.2.con partner che ha avuto precedenti rapporti sessuali a rischio o del quale ignora le abitudini sessuali NO SI 5.8.3.con un partner occasionale NO SI 5.8.4.con più partner sessuali NO SI 5.8.5.con soggetti tossicodipendenti NO SI 5.8.6.con scambio di denaro o droga NO SI 5.8.7.con partner nato o proveniente da paesi esteri dove l’AIDS è una malattia diffusa e del quale non è noto se sia o meno sieropositivo? NO SI

QUESTIONARIO ANAMNESTICO

DATI ANAGRAFICI E CAI

Doc AVISBG 25 rev 2 del 15.01.16Rif: D.M 69 del 02.11.15

5.9.Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi: 5.9.1. ha vissuto nella stessa abitazione con soggetti portatori del virus dell’epatite B, e dell’epatite C? NO SI 5.9.2. E’ stato sottoposto a interventi chirurgici, indagini endoscopiche (es: colonscopia, esofagogastroduodenoscopia, artroscopia ecc)? NO SI 5.9.3. Si è sottoposto a : a) somministrazioni di sostanze per via intramuscolare o endovenosa con siringhe/dispositivi non sterili NO SI b) agopuntura con dispositivi non monouso NO SI c) tatuaggi NO SI d) piercing o foratura delle orecchie NO SI e) somministrazione di emocomponenti o di medicinali plasmaderivati NO SI 5.9.4. Si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal sangue? NO SI 5.9.5. E’stato accidentalmente esposto a contaminazione delle mucose (bocca, occhi, zone genitali) con il sangue? NO SI

Tali comportamenti/situazioni potrebbero averla esposta al rischio di contrarre malattie infettive trasmis-sibili attraverso la sua donazione, e per tale ragione non può essere ritenuto idoneo alla donazione di san-gue e/o di emocomponenti per la tutela dei pazienti candidati alla trasfusione.

6. Soggiorni all’estero/province italiane6.1. E’ nato, ha vissuto, vive o ha viaggiato all’estero ? Se sì, in quale/i Paese/i6.2. I suoi genitori sono nati in paesi dell’America centrale, dell’America del sud o in Messico? NO SI6.3. Ha trascorso un periodo superiore a 6 mesi (anche cumulativamente) nel Regno Unito nel periodo 1980-1996? NO SI6.4. E’ stato trasfuso nel Regno Unito dopo il 1980? NO SI6.5. Ha avuto malaria o febbre inspiegata durante un viaggio in zone a rischio o entro 6 mesi dal rientro? NO SI6.6 . Negli ultimi 28 giorni ha soggiornato anche solo per una notte in Paesi esteri o in altre Province italiane (malattia da West Nile Virus)? NO SI Se sì, dove

7. DichiarazioneIl sottoscritto dichiara di aver visionato il materiale informativo in tutte le sue parti, di aver compreso compiutamente le informazioni fornite in merito alle malattie infettive trasmissibili con particolare riguardo alle epatiti B e C e all’AIDS, di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel questionario essendo stato informato sul significato delle domande in esso contenute, di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la sicurezza di chi riceverà il sangue donato.

Data Firma del donatore

Firma del medico

Tutela della salute e prevenzione denominatore comune del nuovo decreto

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Cosa cambia in concreto per chi dona?

- L’allegato II del decreto sottolinea la necessità di chiarezza delle informazioni che devono essere fornite al donatore - con materiale informativo esauriente e comprensibile anche ai non addetti ai lavori - in merito alle caratteristiche del sangue, degli emocomponenti e dei prodotti da essi derivati, sulla la loro desti-nazione e sui benefici per i pazienti. Tale materiale deve essere redatto in lingua italiana (fatta salva la tutela di minoranze linguistiche regionali).

- Il questionario anamnestico pre-dona-zione deve essere raccolto dal medico o da personale sanitario adeguatamente formato, ma sotto la supervisione di un medico: è considerato il cardine della sicurezza trasfusionale e viene proposto attraverso un modello standard applica-bile da subito in tutta Italia senza alcuna variazione nei contenuti, per garantire una standardizzazione nella raccolta di informazioni cliniche ed epidemiologiche. Contiene 10 domande generali sullo stato di salute del donatore, 20 domande dettagliate sull’esposizione al rischio di malattie sessualmente trasmissibili, 6 do-mande sul soggiorno all’estero. Compito importante del medico Avis, ma anche dei dirigenti associativi, è quello di fare comprendere come la compilazione del questionario non debba ridursi ad un mero atto burocratico: è infatti doveroso e essenziale dedicare tempo ed attenzione al donatore, entrando nel merito dei con-tenuti e illustrandone la motivazione. Ogni minuto aggiuntivo dedicato al colloquio anamnestico pre donazione si traduce in un aumento esponenziale della sicurezza e qualità del sangue trasfuso.

- Criteri di idoneità: deve sempre prevalere la regola della maggiore prudenza possibile

• Allungamento dell’età donazionale fino a 70 anni; da tempo attesa la normativa è finalmente arrivata, anche se le linee guida del Dmte (Dipartimento di Medicina Trasfu-sionale e di Ematologia di Bergamo) avevano comunque già stabilito che il donatore periodico potesse conti-nuare a donare dopo i 65 anni fino a 67, con due donazioni all’anno. Ma

paesi, oppure, nell’impossibilità di eseguire i test, per la malaria il periodo di sospensione dalla donazione è di dodici mesi. Lo stesso discorso vale per i soggetti che abbiano soggior-nato per più di sei mesi, in qualsiasi momento della loro vita, in zone a rischio di malaria o per i soggetti nati in zone a rischio di malattia di Chagas o con madre nata in tali zone.

- Quantitativi di raccolta per ogni tipologia di donazione.Resta invariato il volume di sangue (450 ml + o – il 10%), mentre è sancita una variazione per il volume di emocompo-nenti in aferesi. In particolare il volume di plasma da aferesi deve essere tra i 600 e 700 ml al netto della soluzione anticoagulante, quindi il volume pre impostato per separatore è di 660 ml (per ottenere un volume reale minimo prelevato di 600 ml), che si traduce in circa 30 ml di plasma in più prelevato. Un incremento pressoché ininfluente sulle reazioni avverse alla donazione, mentre la previsione è che ciò si tradurrà in un ulteriore prezioso contributo dei donatori sul raggiungimento della autosufficienza di plasmaderivati.

Barbara GiussaniResponsabile sanitario di Avis

provinciale Bergamo

sempre previa attenta valutazione ad ogni donazione, in particolare per quanto riguarda le condizioni cardiovascolari.

• Ripresa donazione a 6 mesi dal parto (in precedenza 12 mesi).

• Convivenza con portatori di virus di epatite B o C: sospensione fino a 4 mesi dalla fine convivenza; la normativa, pur nell’ottica della massima garanzia del malato da trasfondere, ci ha portato necessariamente e “dolorosamente” a dovere sospendere donatori periodici, considerando anche che in alcune zone della bergamasca i portatori cronici di virus B e C nati prima del 1978 rappresentano il 2/3% della popolazione.

• Soggiorni all’estero: normative più restrittive di selezione per il rientro per il rientro da zone genericamente “tropicali”(ogni paese compreso tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno), anche se non esistono segnalazione di rischio di malaria o malattia di Chagas. E’ poi prevista l’obbligatorietà di esecuzione di esami sierologici (che da questo mese potranno essere eseguiti in Avis) per la malaria o per la malattia di Chagas (paesi dell’America Latina) una volta trascorsi sei mesi dal rientro da tali

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L’InVITO

pronto per le vacanze?Ti aspettiamo…

E’ pronta la macchina organizzativa di Avis per far fronte ad un eventuale incremento di richiesta di sangue nel periodo estivo. Intanto l’associazione ha risposto immediatamente all’appello dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, che segnalava la carenza di sangue di gruppo 0, il gruppo più universale, ampliando dai primi giorni di giugno, oltre alla do-menica, l’apertura delle sedi di Clusone (il martedì) e Romano (il venerdì), che comprendono sia il bacino dei donatori della Valle Seriana, che quello della Bassa bergamasca. In fatto di emergenze sangue, dunque, i bergamaschi possono dormire sonni tranquilli. Lo garantisce Oscar Bianchi, presidente provinciale di Avis: “Emer-genze vere e proprie non ce ne sono mai state e credo che, grazie ai nostri donatori, sarà così anche per il futuro”. Basta infatti, che dagli ospedali della nostra provincia e dal Simt (servizio di immunoematologia e medicina trasfu-sionale) arrivi una semplice richiesta via mail con indicata quantità e tipologia del sangue necessario, perché si attivi la task force di Avis e, nel giro di pochissimi giorni, il sangue arrivi a destinazione. E la donazione programmata va in questa direzione perché consente di tipicizzare la donazione a secondo del fabbisogno e ottimizzare la gestione della raccolta. Comunque siccome un promemoria non fa mai male, all’avvicinarsi di ogni periodo estivo, Avis ricorda la donazione prima di partire per le vacanze.L’invito è rivolto ovviamente agli avisini in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente

nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile. Il centro del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4, è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30 (domenica e fe-stivi dalle 7.00 con l’esclusione del 15 agosto). Basta fissare l’appuntamento attraverso la pagina del donatore di www.avisbergamo.itSi può inoltre donare, oltreche a Bergamo, nelle altre nove articolazioni organizza-tive periferiche dislocate sul territorio provinciale e che si trovano presso gli ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Clusone, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sarnico, Trescore e Zingonia e presso le Avis di Brembilla, Valle di Scalve, Grumello del

C’è bisogno di gruppo 0 e Avis potenzia la raccolta a Clusone e Romano

Monte, Chiuduno, Cividino Quintano.Con un’ultima avvertenza per chi invece dalle vacanze rientra, quella di prestare attenzione al West Nile Virus. Il virus del Nilo Occidentale è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindro-me pseudo-influenzale. Sul sito www.avisbergamo.it è possibile consultare gli aggiornamenti relativi alle zone coinvolte. Per prevenire la trasmissione di questa infezione mediante la trasfusione di sangue, fino al 30 novembre vengono sospesi per 28 giorni, dal rientro dalle zone interessate, tutti quei donatori che hanno soggiornato anche per una sola notte nei territori indicati.

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Parte da Bergamo il progetto pilota per sensibilizzare alla cultura della donazione del sangue. E l’idea è quella di cominciare dai cittadini che si recano in comune per chiedere o rinnovare il documento d’identità. Protagonista ovviamente l’Avis provinciale di Bergamo che ha trovato, come partner ideale della sperimentazione, proprio il comune capoluogo con l’assessore all’Innovazione, Giacomo Angeloni.

La convenzione tra le due istituzioni è stata firmata nei giorni scorsi e in pratica chi si recherà all’anagrafe di Bergamo per richie-dere o rinnovare il documento d’identità potrà anche dare il consenso per ricevere informazioni sulla donazione del sangue. Successivamente gli operatori dell’Avis contatteranno gli interessati per telefono, mail o sms per fornire, appunto, informazioni sulle modalità e sulle condizioni necessarie per donare il sangue.Intanto a sorpresa sono arrivati da Sassari, via social, i primi complimenti per il protocollo sottoscritto da Avis provinciale di Bergamo e comune di Bergamo. “Ciao, ho letto della vostra iniziativa – posta su Facebook, Anna -. E’ qualcosa di

davvero importante per far sì che ci siano più donatori e soprattutto per far sì che chi abbia bisogno della goccia di sangue non debba aspettare troppo tempo per stare bene. Donare il sangue non deve essere un gesto da fenomeni, ma deve essere un gesto naturale, di civiltà umana e di amore. Chiunque può aver bisogno. E se toccasse ad un nostro familiare o a noi stessi?”. La risposta, secondo Anna, sta nella coscienza di ogni uomo, “perché tutti siamo chiamati ad esser non spettatori, ma protagonisti di altruismo nel salvare una vita umana”.“Io – racconta – ne sono una diretta testimone,

Rinnovi la carta d’identità?Iscriviti all’Avis e dona il sangueIl nuovo progetto con il comune di Bergamo per sensibilizzare i cittadini

perché nei miei primi sei anni di vita ho avuto bisogno di sangue. Ero talassemica e quelle sacche di sangue mi hanno permesso di star bene e di arrivare al trapianto di midollo osseo. Ho sconfitto la mia malattia. Non dimenticherò mai ciò che i miei donatori di sangue han fatto per me. Mi hanno voluto bene e non hanno avuto bisogno di sapere chi fossi per aiutarmi. Sono stati spinti solo dall’amore per il prossimo. Non conosco i loro volti e non so i loro nomi, ma so solo che nel mio cuore c’è uno spazio di affetto tutto per loro è che non smetterò mai di ringraziarli per tutto il bene compiuto nei miei confronti”.“Sono messaggi che ti scaldano il cuore – commenta il presidente provinciale di Avis, Oscar Bianchi – e che ti spingono a fare di più e meglio”. Il protocollo d’intesa con il comune di Bergamo va in questa direzione e realizza un importante passo nella storia associativa di Avis e nel suo rapporto con le istituzioni, tanto che - mentre l’assessore comunale, Giacomo Angeloni ha intenzione di informare il ministro della Salute - Avis nazionale si sta attivando per trasferire il progetto in altri Comuni attraverso il coin-volgimento di Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani.

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piccoli donatori cresconoFormazione a tutto campo a partire dalle ex elementari fino ai licei

Futuri donatori crescono nella berga-masca grazie alla campagna che da alcuni anni Avis provinciale ha lanciato nei licei e negli istituti superiori e in quest’ultimo anno scolastico anche tra i banchi delle scuole secondarie di primo grado (ex medie).

“Abbiamo individuato nuove modalità di comunicazione per spiegare l’importanza del dono del sangue alle nuove gene-razioni, formando personale specifico, individuato anche all’interno del nostro gruppo giovani, e accompagnato agli incontri da medici e rappresentanti dell’associazione”, spiega il presidente Oscar Bianchi.

Un investimento che ha dato i suoi frutti. Nell’anno scolastico 2015/2016 (i dati sono aggiornati alla fine di aprile) sono stati 42 gli incontri in 25 scuole medie con il coinvolgimento di oltre un migliaio di studenti.

“Il sangue amico per la vita”, questo il titolo del progetto è nato all’inizio del 2015, in via sperimentale, dalla collaborazione tra alcune scuole medie della provincia e le Avis comunali del territorio. Un nuovo percorso educativo per far conoscere in modo divertente l’associazione e per illustrare alcune nozioni di base sul sangue e la dona-zione e, attraverso una presentazione multimediale e un gioco finale, per coinvolgere attivamente i ragazzi. L’incontro della durata di un’ora, dopo un’illustrazione su Avis approfondisce il sistema circolatorio; la composizio-ne del sangue; i gruppi sanguigni, le modalità per diventare donatore e il percorso donazionale. Vira sui temi dell’educazione alla salute e sulla promozione del volontariato

invece l’incontro formativo per le scuole secondarie di secondo grado. E anche in questo caso i risultati del progetto “Avis giovani nelle scuole”, giunto alla nona edizione, nell’ultimo anno scolastico sono di tutto rispetto: 65 appuntamenti in 20 istituti e 1600 studenti delle classi quarte e quinte coinvolti. Effettuata tramite video e slideshow multimediale, la presentazione dura due ore, ed è strutturata in un percorso che possa risultare il più possibile interes-sante per lo studente, senza per questo tralasciare nessun dettaglio del mondo di Avis: dalla storia dell’associazione al vademecum del buon donatore, da informazioni scientifiche sul sangue e sul suo impiego.

Senza dimenticare ovviamente Rosso sorriso – La Meraviglia del Donare,

che oggi è un progetto di Avis su scala nazionale, patrocinato dal ministero dell’Istruzione e con la collaborazione della Rai (Rai YoYo). Quest’anno nella nostra provincia ha coinvolto 61 classi di 29 istituti e quasi 1500 bambini.

In questi giorni Avis provinciale è già in campo per il prossimo anno scola-stico: per “Il sangue per amico” rivolto alle scuole secondarie di primo grado le Avis comunali interessate possono richiedere il materiale del progetto ed il supporto formativo per i primi incontri da parte dei relatori di Avis provinciale Bergamo, all’ufficio comunicazione: [email protected]; mentre le scuole elementari e medie, che volessero proporre gli incontri possono mettersi in contatto direttamente con l’Avis del proprio territorio.

AVIS SCUOLA

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LE zOnE

C’E’ SEMPRE QUALCOSA DA IMPARARE DAGLI ALTRI

Fiore all’occhiello delle Avis della zona 8 è l’ormai tradizionale open day all’ospedale di Trescore, quando i volontari di Albano Sant’Alessandro, Carobbio degli Angeli, Casazza, Costa di Mezzate, Endine Gaiano, Entratico, Gorlago, Grassobbio, Media Val Cavallina, Orio al Serio, Seriate, Torre de’ Roveri e Trescore Balneario illustrano le modalità della donazione di sangue e plasma e mostrano ai visitatori l’intero percorso donazionale all’interno della struttura. Un evento che, sulla scorta degli ultimi anni, coinvolge un centinaio di potenziali donatori.

Ed è solo delle tante iniziative messe in cantiere nell’arco dell’anno: ci sono gli interventi nelle scuole e l’organiz-zazione di manifestazioni sportive per i più piccoli ma anche per gli adulti. Tra un torneo di calcetto e uno di beach volley si riesce ad intercettare la fascia

ZONA 8 (dati dicembre 2015)Comune Donatori DonazioniAlbano S.Alessandro

162 275

Carobbio degli Angeli

282 629

Casazza 306 591Costa di Mezzate 128 190

Endine Gaiano 121 198Entratico 138 207Gorlago 166 328Grassobbio 165 315Media Val Cavallina

227 382

Orio al Serio 53 87Seriate 767 1096Torre de’ Roveri 78 158Trescore Balneario 413 786Totale 3.006 5.242

d’età tra i 18 e i 35 anni, quella un po’ più difficile con l’eccezione dei ragazzi che seguono la tradizione familiare. Avis e sport – assicurano dalla zona 8 - è un binomio vincente. Chi pratica sport regolarmente, infatti, può contare su una sensibile riduzione dello stress, dell’ansia e della fatica e un aumento della prontezza di riflessi, della vigilanza e della creatività. In una parola è una persona sana. Come gli avisini.E anche in questa parte della provin-cia la collaborazione tra realtà avisine diverse sembra piacere. L’obiettivo è quello di condividere le iniziative e favorire l’aggregazione, ottimizzando l’attività e razionalizzando le risorse sia economiche che di persone.

“Lavorare insieme è importante – sot-tolinea Mariangela Rottoli (la lady di ferro di casa nostra, a detta dei suoi colleghi) e referente della zona 8, un comprensorio che va da Seriate alla Val Cavallina con un bacino di tremila donatori – si scambiano esperienze e si riescono ad organizzare manifestazioni di un certo livello che altrimenti non si potrebbero realizzare all’interno delle singole realtà comunali. Certo per carità a volte ci sono opinioni diverse, allora si

decide a maggioranza. Ma c’è sempre qualcosa da imparare dagli altri”.

E sulla stessa lunghezza d’onda si muo-vono anche gli altri rappresentanti. “La nostra vera ricchezza è che a livello di zona siamo diventati amici – dice Carla Bonetti, di Entratico”. “Lavorare insieme fa emergere la qualità delle iniziative – sostiene Giulio Rubbi di Torre de Roveri” e “oltre all’aspetto umano, sicuramente siamo cresciuti anche dal punto di vista organizzativo”, puntualizza Giovanni Lorenzi di Trescore.

Se di criticità si può parlare è la vastità del territorio con sezioni più a ridosso della città e altre più vicine alla Val Cavallina “e quindi con problematiche e situazioni diverse”, chiude Florinda Gambarini, di Seriate.

Gioco a ZonaContinua il percorso tra le 16 Zone in cui si articola il territorio provinciale

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L’AnnIVErSArIO

Settant’anni di generositàPiù che positivo il bilancio 2015 di Avis provinciale di Bergamo, e i primi mesi del 2016 promettono anche meglio. Lo ha illustrato il presi-dente Oscar Bianchi, nel corso dell’assemblea annuale, che si è tenuta al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII e coincisa quest’anno con le celebrazioni per il settantesimo compleanno dell’associazione.

Innanzitutto i numeri relativi alle donazioni: si confer-ma positivo il trend che si

Una grande festa e parata d’autorità per festeggiare il compleanno

assesta su 35.274 donatori attivi e 69.378 donazioni (53.058 di sangue e 16.320 di plasma da aferesi). Sono 3120 i nuovi iscritti nel 2015, (255 gli stranieri, in crescita rispetto al 2014, con prevalenza di rumeni e indiani). Un dato quest’ultimo che coniuga il dovere etico dell’associazione, sensibile a percorsi di integrazione, con la necessità trasfusionale dovuta alla richiesta di emocomponenti di gruppi sanguigni rari.

Il 2015 è stato anche il primo anno di gestione in regime di accreditamento (Avis provinciale Bergamo è stata tra le prime realtà italiane a rispondere alla normativa europea) di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale: oltre al Centro del Monterosso a Bergamo anche le articolazioni organizzative periferiche (Aop) di Avis che si trovano presso gli ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Clusone, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia. E questo ha

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I pREMIATIDurante la cerimonia sono stati assegnati tre premi speciali:

RICONOSCIMENTO DI AVIS pROVINCIALE a Andrea Guerini per il lungo impegno dirigenziale ai vari livelli nell’assegnazione

pREMIO GIANNI CIVERAal donatore Giuseppe Invernicci (Avis Comunale Bergamo - 229 donazioni)

pREMIO CITTADINANZA ATTIVA AVISalla memoria di Luigi Gambarini, ex presidente Avis Chiuduno.

I premi agli avisini benemeriti, segnalati dalle Zone in cui è articolata l’associazione, sono stati attribuiti:

Gianni Lorenzi (alla memoria)AVIS COLOGNOLA

Luigi MoraAVIS RANICA

Mario ScandellaAVIS ALBINO

Domenico GiupponiDIRETTORE SANITARIO AVIS S. pELLEGRINO E pRESIDENTEREGIONALE AVIS

Rinaldo Carminati (alla memoria)AVIS SOLZA

Ottavio PericoAVIS AMBIVERE

Felice Donadelli (alla memoria)AVIS GRASSOBBIO

Battista SuisioAVIS TAVERNOLA

Gianluigi TuraniAVIS TELGATE

Angelo Roberti AVIS OSIO SOTTO

Adriana Manzoni AVIS GERA D’ADDA

Giovanni CamozziAVIS SOLA

Luigi LocatelliAVIS S. OMOBONO

Maria Teresa LorenziDIRETTORE SANITARIO AVIS pETOSINO E pONTERANICA

significato anche ingenti investimenti per un adeguamento delle strutture. Tra cui quella di Clusone tra le unità oggi più efficienti e funzionali. Nel corso del 2016 saranno migliorate e potenziate le strutture di Gazzaniga, Zingonia, Sarnico e Trescore.

“Questi risultati – ha sottolineato Oscar Bianchi - collocano il modello organizzativo di Avis provinciale Bergamo al centro dell’attenzione dell’intera associazione nazionale e del sistema trasfusionale italiano e europeo, come modello di riferi-mento ed eccellenza, sia per le sue caratteristiche organizzative di tipo associativo che per quelle relative alle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti”

Nel corso dell’incontro la responsa-bile sanitaria, Barbara Giussani, ha annunciato che sono stati innalzati i limiti di età per i donatori periodici: i donatori di sangue potranno donare fino a 70 anni (per un massimo di 2 volte l’anno) e quelli in aferesi fino a 67 (per non più di 2/3 volte l’anno) ad esclusione dei donatori con situa-zioni a rischio cardiovascolare (tutti i dettagli nell’inserto Speciale salute)

In serata, parata di autorità per festeggiare il compleanno di Avis. Erano presenti i parlamentari Elena Carnevali, Giovanni Sanga, e Gianni Mancuso, coordinatore dell’inter-gruppo parlamentare dei donatori di sangue; i consiglieri regionali Roberto Bruni e Dario Violi; il presidente della Provincia, Matteo Rossi; il segretario generale della Curia, mons. Giulio Della Vite; il presidente di Avis nazionale, Vincenzo Saturni; il direttore sanitario Ats Bergamo, Giorgio Barbaglio e quello generale dell’Asst Bergamo Est, Francesco Locati. Per chiudere con la Guardia di Finanza rappresentata dal colonnello Michele Bosco e il presi-dente della Fondazione Comunità bergamasca, Carlo Vimercati.

E dopo le premiazioni, il presidente Bianchi ha sottolineato l’importanza del ricambio generazionale con il simbolico passaggio di consegne ai gio-vani avisini.

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VITA ASSOCIATIVAI pRIMI 80 ANNI DI AVIS COMUNALE BERGAMO

Un compleanno importante che l’As-sociazione di volontariato ha scelto di festeggiare con un programma indi-menticabile. Lo ha fatto, chiamando a raccolta ogni donatore e volontario: piccoli, grandi, eroi di generosità alle cui gesta la neolaureata Deborah Pre-vitali ha dedicato la propria tesi di lau-rea, pubblicazione che Avis Comunale Bergamo ha presentato al Chiostro di San Francesco al termine del corteo che ha visto tutte le Avis cittadine e della provincia con i propri labari muoversi da Piazza Mercato delle Scarpe, in Città Alta, fino alla Cattedrale di S. Alessandro dove Monsignor Davide Pelucchi, Vica-rio Generale della Diocesi di Bergamo ha celebrato la messa.

“Un documento unico, un volume che ripercorre la storia di una delle Associa-zioni più attive d’Italia, voce di chi, da ot-tant’anni a questa parte, è convinto che

donare sia il gesto più bello del mondo. La pubblicazione, infatti, si rivolge di-rettamente agli avisini bergamaschi, af-finché anche le più giovani generazioni di donatori possano ricostruire la storia dell’Associazione e impegnarsi per rin-novare la mission di solidarietà di Avis” - sottolinea Roberto Guerini, presidente Avis Comunale Bergamo.

Oggi Avis Bergamo è un gruppo di qua-si 3000 donatori, 185 in più rispetto al 2014, con più di 6000 donazioni effet-tuate solo nel 2015 a testimonianza di come lo spirito del dono accomuni per-sone di estrazione sociale e nazionalità diversa. E oltre alla pubblicazione è sta-ta coniata anche una speciale medaglia in bronzo dorato realizzata dallo sculto-re bergamasco Luigi Oldani. L’importante traguardo è stato inoltre celebrato con un altro evento di gran-de emozione: il concerto “Musiche da oscar”, con la New Pop Orchestra diretta dal maestro Alfredo Conti e la parteci-pazione del violinista Christian Joseph Saccon e del clarinettista Michele Chia-metti.

DA GRUMELLO pARTE LA CAMMINATA DEL RICORDO

Si è conclusa con successo a giugno la sesta edizione della Camminata del ri-cordo che, dal 2011, i gruppi Avis-Aido di Grumello del Monte promuovono per celebrare figure di spicco delle due realtà associative. Stavolta il percorso - 320 chilometri a staffetta con fiacco-la sempre accesa portata ininterrotta-mente dal gruppo podistico Avis-Aido di Grumello - ha toccato in particolare il cimitero di Bergamo per ricordare

Guido Carminati e Giuseppe Brumat, rispettivamente presidenti nazionali di Avis e Aido, nel 15° anniversario della loro scomparsa, fino ad arrivare a Viada-na in provincia di Mantova, per ricorda-re un altro presidente nazionale di Avis, Mario Beltrami. “Un viaggio simbolico – sottolinea Aldo Pezzotta, responsabile della manifestazione – e commovente che ogni anno ci consente di conoscere e salutare i tanti amici donatori sparsi per l’Italia”.

SARNICO FESTEGGIA 55 COMpLEANNI

Con una bella cerimonia l’Avis di Sarnico,

che comprende nove Comuni del basso Sebino, ha celebrato il 55° anniversario di fondazione. Cinquantacinque anni di vita associativa intensa di attività, richiedente impegni sempre maggiori, col coinvolgimento e il succedersi di tante persone di buona volontà e spirito umanitario, che hanno lasciato la loro impronta.“Ridai colore alla vita”, è lo slogan scelto per i festeggiamenti che hanno avuto il loro apice domenica 12 giugno.Per la circostanza è stato presentato il “Numero unico”, realizzato in particolare da Mario Dometti: un’edizione speciale di 88 pagine per far conoscere quanto fatto nell’ultimo quinquennio e dedicata tra gli altri all’amico Leandro Mora, dirigente dell’Associazione e per oltre quarant’anni prezioso collaboratore, per l’esempio di lealtà, umanità e correttezza che ha lasciato. Dalla pubblicazione emerge l’immagine di un’Avis ben organizzata, di una grande famiglia con molti “attori” che mettono a disposizione il loro tempo per realizzare le tante iniziative programmate.

Plinio Apollonio / Mario Dometti

pOOL pARTY A CALUSCO

Tutto pronto per il Pool Party del 15 luglio alla piscina Comunale di Calusco d’Adda dalle ore 19,30 alle 24,00. L’Avis di Calusco con la zona dell’Isola ha organizzato una festa dedicate ai giovani avisini e ai loro amici per promuovere la cultura della donazione di sangue e della solidarietà. In serata è previsto il concerto degli Street Clercks. L’ingresso è gratuito e riservato agli iscritti Avis, ognuno dei quali potrà portare due amici non donatore; per partecipare basta iscriversi on line o

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VILLA D’ADDA pUNTA SUI pIU’ pICCOLI

Sembra ieri ma sono ormai passati tre anni da quando abbiamo iniziato un per-corso con i bambini di terza elementare del nostro paese, con l’obiettivo di parlare loro del significato e dei valori della nostra associazione, senza entrare nello specifico della donazione di sangue. Il filo condut-tore del lavoro è stata una storia intitolata “Rosso Sorriso – La meraviglia del Donare” un percorso apprezzato dalle maestre che ci hanno subito assistito e coadiuvato, e grazie alla loro preziosa collaborazione, abbiamo deciso proseguire anche in quar-ta elementare. E quest’anno in quinta ele-mentare abbiamo presentato “Il Sangue Amico per la Vita” (nuovo progetto di Avis Provinciale), dopo che le insegnanti ave-vano affrontato con i ragazzi l’argomento “Apparato cardiocircolatorio” previsto nel loro programma scolastico. La partecipazione attiva dei bambini e il loro entusiasmo nell’ascoltarci e nel lavorare insieme, sono stati fondamentali per la buona riuscita degli incontri, mentre la semplicità di visione che li caratterizza ci ha permesso di arricchirci e affrontare in modo autentico il significato dei valori avisini.

A SELVINO C’E’ IL NUOVO MONUMENTO

L’Avis di Selvino, ha inaugurato lo scorso 29 Maggio il monumento in occasione del 50° anniversario di fondazione. In questi 50 anni, oltre 700 nostri concittadini, sono stati donatori avisini; oggi i donatori attivi sono 108 con circa 250 donazioni annue. Il motto della festa è stato l’invito: “Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti...”

Maurizio Acerbis

GORLAGO SCEGLIE pARMA

scaricare l’apposito modulo e inviarlo alla mail segnalata. Info su pagina Facebook Avis Calusco d’Adda o inviare una mail all’indirizzo: [email protected] ROSSO SORRISO A BREMBATE SOpRA

Nella scuola primaria di Brembate So-pra è arrivato Rosso Sorriso. Il progetto si è svolto in due mattinate alle quali, oltre al Presidente, hanno partecipato tre valide collaboratrici, ben preparate dall’Avis provinciale: Alessia, Martina e Chiara. Il riscontro con i bambini è stato molto positivo: le attività hanno suscita-to in loro interesse, curiosità ed entusia-smo, hanno posto tantissime domande alle relatrici, in merito a quanto veniva presentato. E le loro “opere” sono state esposte in occasione della Festa della Solidarietà a fine anno scola-stico. L’interesse dimostrato dalle nuove generazioni, gratifica le associazioni che diffondono i fondamentali valori di gratuità e solidarietà, con particolare valenza formativa.

A BRUSApORTO TORNA FESTAVIS

Terza edizione di FestAvis a Brusaporto. Si inizia mercoledì 20 luglio alle 19 presso il Centro polivalente di via Roccolo con l’aperitivo di benvenuto. A seguire serata danzante. Si replica poi fino a domenica 24 luglio. Serata speciale venerdì 22 lu-glio alle 20 con lo Show Magico, a cura del prestigiatore e illusionista Leonardo Maida. Info: [email protected]

L’Avis di Gorlago ha scelto Parma per la gita sociale. Un’ottantina di donatori e i loro familiari in allegria hanno spaziato dalla visita culturale della splendida città alle graditissime degustazioni enogastronomiche.

GOCCE DI VITA IN VAL SERIANA La zona 3 della Media Valle Seriana ha incontrato circa 300 ragazzi delle classi di 4^-5^ del locale Istituto Superiore Isiss, proponendo loro lo spettacolo “Gocce di Vita”, scritto e narrato da Luca Rampini.Storia, medicina, superstizione, cronaca e costume sono state protagoniste di una conferenza-spettacolo che di volta in volta è risultata divulgativa, emozionante, diver-tente e a tratti commovente. Un capitolo particolare è stato poi dedicato alla figura di Vittorio Formentano e al momento in cui nel lontano 1926, toccato nel profondo dalle ingiustizie sociali della sua epoca, con un piccolo gruppo di volontari ha fondato l’Avis. L’auspicio è di aver lasciato nei ragazzi emozione ed interesse.

Enzo Conti

GRASSOBBIO: INARRESTABILE ATTIVITA’

Infaticabili gli avisini di Grassobbio che solo nei primi cinque mesi dell’anno hanno messo a punto una numerosissima serie iniziative. Si parte da Rosso Sorriso per passare agli interventi nelle classi quinte della scuola primaria e seconde della scuola secondari, agli stand per sensibilizzare la popolazione sul dono di sangue, alla camminata nel parco del Serio fino alla magnifica manifestazione “Grassobbio Medievale” promossa dall’As-sociazione Arti e Mestieri con il patrocinio del Comune.

Presso il Centro Polivalente in Via Roccolo BRUSAPORTO

Un piccolo gesto può fare grande la VITA…

ORE 19.00 Aperitivo di BENVENUTO Apertura cucina con

ORE 21.00 Intrattenimento musicale con

ORE 19.00 Apertura cucina ORE 21.00 Serata danzante con

ORE 19.00 Apertura cucina

ORE 20.00 Show Magico con il prestigiatore illusionista Leonardo Maida

ORE 21.00 Intrattenimento musicale e karaoke con Dj GIGI

ORE 19.00 Apertura cucina

ORE 21.00 Serata danzante con i “REBUS”

ORE 12.30 Pranzo con menù fisso

ORE 19.00 Apertura cucina

ORE 21.00 Serata danzante animata da

Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Brusaporto Per prenotazioni: 3395615841- [email protected]

“Ideata da Tullio Gambirasio, la zona 11 ha invitato i suoi soci ad un visita culturale del villaggio industriale di Crespi d’Adda per un approfondimento del territorio locale.

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è semplice e rapidousa il sito internet

www.avisbergamo.it