La Voce del Donatore // giugno 2015

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LA VOCE DEL DONATORE LUGLIO 2015 Periodico di INFORMAZIONE Cosa cambia nelle articolazioni periferiche

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La rivista di Avis Provinciale Bergamo

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LAVOCEDELDONATORE

LUGLIO 2015

Periodico diInfOrmazIOne

Cosa cambia nelle articolazioni periferiche

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SOMMARIO> GLI IMPEGNI Cosa cambia nelle articolazioni

periferiche 4

> IL FUTURO Bergamo al tavolo

di lavoro nazionale 6

> SPECIALE SALUTE La prevenzione “targata Avis” 8

> L’EVENTO Grazie per avermi salvato la vita 10

> VITA ASSOCIATIVA Le attività delle comunali 14

LA VOCE DEL DONATOREPeriodico di informazioneLuglio 2015Pubblicazione Quadrimestrale | Anno XLI | N. 1

Dir. e amm.ne: 24123 Bergamo | Via Leonardo Da Vinci, 4Tel. 035.342.222 | Fax 035.343.248

Legale rappresentante Oscar Bianchi

Direttore responsabile Mariagrazia Mazzoleni

Registrazione Tribunale di Bergamo n. 8 dell’11 maggio 1973

fotocomp. Stampa Legatoria: CPZ | Costa di Mezzate (Bg) Rivista stampata su carta riciclata 100%

GRAZIE MILLE!Anche l’analisi dei questionari di customer satisfaction ha evidenziato un buon livello di soddisfazione dei donatori per la gestione complessiva della donazione e per la sua nuova programmazione su appuntamento.Pur con qualche disagio in questo periodo di assestamento, ancora una volta siete stati generosi protagonisti del cambiamento.Grazie di cuore a tutti, in particolare ai dirigenti che ci hanno seguito subito lungo questo non facile percorso che garantisce una raccolta adeguata alla necessità del servizio trasfusionale e la massima garanzia per la sicurezza del donatore e del ricevente.Un grande abbraccio

Il PresidenteOscar Bianchi

Postazione self-service Personale Avis dedicato

Rivolgendosi alla propria Avis Comunale

Telefonicamente al numero 035.342.222Da lunedì a venerdì: dalle 8,30 alle 13,30Il sabato: dalle 8,30 alle 12,00

On-line sulla Pagina del Donatore:

www.avisbergamo.it

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Bianchi alla guida del CentroServizi Bottega del Volontariato

Eletto il mese scorso alla guida del Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di

Bergamo, dopo aver ricoperto negli ultimi tre anni la carica di vicepresi-dente, abbiamo chiesto a Bianchi quali sono gli obiettivi del suo mandato.

Innanzitutto, presidente, cosa trasferirà della sua esperienza a capo della nostra associazione?Tantissimo, se non tutto. Essere il presidente di Avis continua a significare grande responsabilità, grande impegno, ma anche un grande onore. Credo di aver impa-rato proprio in questa associazione a maturare la capacità di ascolto e il dialogo costruttivo. A individuare rapidamente le soluzioni, e quando non è stato possibile, spesso anche a mediare. E devo molto alla significativa collaborazione che si è instaurata con tutti i dirigenti sia a livello di Consiglio che locali.Adesso entrerò in contatto con un numero maggiore di realtà, forte però di “essermi fatto le ossa” durante un periodo in cui, insieme, abbiamo introdotto in Avis una vera e propria rivoluzione culturale e organizzativa. Con successo.

Riuscirà a far dialogare tra loro le diverse realtà di volontariato?Una bella sfida. Tutti sostengono di voler lavorare in questa direzione, ma sarà sicuramente

È il nuovo presidente dei volontari bergamaschi

impegnativo. Anche in questo caso mi viene in aiuto l’esperienza in Avis, dove da anni, con vicende alterne, stiamo cercando di costruire un terreno comune con le associazioni di donatori, Aido e Admo. Mi piacerebbe molto riuscire a far ripartire nella nostra provincia il Forum del Terzo Settore.

Il primo progetto in cantiere?Visto il periodo, continueremo a lavorare su Expo. Nella prima fase ci siamo occupati di VolontariXBg, adesso puntiamo alle associazioni che per le loro attività hanno un legame diretto con il tema dell’Esposizione universale. Vogliamo valorizzare il loro ruolo perché riescano a portare il proprio contributo al confronto in atto. Sarebbe bello riuscire a realizzare un lavoro di rete per costruire nuove opportunità.

Che tipo di presidente sarà?Presente, ma non accentratore. Anzi, penso ad un Consiglio molto operati-vo, dove ciascun consigliere assume precisi incarichi e responsabilità. In questo modo tutti si sentiranno coinvolti e motivati. E a beneficiare di tutte queste com-petenze in campo sarà proprio il Csv, che potrà rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze delle associazioni e dei volontari.

M.M.

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Cosa cambia nelle articolazioni periferiche

GLI IMPEGNI

INAUGURAZIONE A FINE GIUGNO PER LA SEDE DI CLUSONESono in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione della palazzina dell’ex Ospedale San Biagio di Clusone, dove troverà posto la nuova sede dell’artico-lazione organizzativa periferica, locali in cui verranno trasferite le attività fino ad oggi svolte a Piario. La nuova struttura potrà contare su spazi per la raccolta davvero ampi e funzionali e, cosa molto importante, dedicati esclusivamente all’associazione, oltre che alla sede dell’Avis comunale. Si prevede che i lavori si concludano durante l’estate. Avis provinciale sosterrà i costi di acquisto degli arredi e delle nuove tecnologie necessarie, nonché i costi di gestione dell’immobile.

A GAZZANIGA SI CERCA UNA NUOVA DESTINAZIONE A seguito della ristrutturazione del complesso ospedaliero di Gazzani-ga, non si conoscono ancora le sorti della palazzina dell’Ospedale in cui ha attualmente sede il centro di raccolta Avis. Tale stabile non verrà infatti ristrutturato, in attesa che l’Azienda Ospedaliera di Seriate possa stabilirne la futura destinazione. Sono pertanto in corso con l’Ospedale Bolognini le trattative per l’assegna-zione ad Avis Provinciale Bergamo di nuovi locali che, in seguito alla loro eventuale ristrutturazione, possano divenire sede del nuovo centro di raccolta Avis di Gazzaniga.

Nonostante la crisi economica che ha attraversato il nostro Paese, coinvolgendo tutta la sanità e di riflesso anche la nostra associazione, come sempre ci siamo rimboccati le maniche, mettendo in campo il grande impegno dei nostri volontari, le competenze delle nostre risorse umane e affrontando notevoli sacrifici economici che andranno a vantaggio di tutta la comunità bergamasca.

Oscar BianchiPresidente Avis provinciale

Sedi più efficienti per potenziare la raccolta. I risultati illustrati nell’assemblea 2015

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L’AOP DI ZINGONIA PRONTA NEL 2016Sono già stati ultimati, da parte del Policlinico San Marco di Zingonia, i lavori di ristrutturazione dei locali che accoglieranno la nuova Aop di Avis. Al momento però sono nella disponibilità del Policlinico che è interessato da in-genti lavori di ristrutturazione generale dell’intera struttura. Presumibilmente i nuovi locali per la raccolta potrebbero essere operativi nel corso del 2016.

PER SARNICO E TRESCORE PREVISTE MIGLIORIESono in corso con l’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate, proprietaria dei locali in cui hanno sede le articolazioni organizzative periferiche, le trattative per consentire la concessione ad Avis di locali aggiuntivi con cui poter realiz-zare ulteriori miglioramenti funzionali dei requisiti strutturali di questi centri di raccolta. In particolare per la sede di Trescore è stata avanzata la richiesta di libe-

rare il locale attiguo alla sala prelievi (oggi utilizzato dall’Ospedale come archivio). Questo consentirebbe di ricavare il nuovo locale per effettuare l’elettrocardiogramma e per ampliare l’area ristoro.A Sarnico è stata richiesta la disponibilità di un nuovo e più ampio locale per il ristoro dei donatori, a seguito della cui concessione, l’attuale spazio ristoro verrebbe destinato, dopo opportuni lavori di adeguamento, a studio medico aggiuntivo.

IN VIA DI SOLUZIONE I PROBLEMI DI PONTE SAN PIETRODopo aver condiviso con la Direzione del Policlinico di Ponte San Pietro il progetto relativo alla nuova unità di raccolta Avis nell’ambito dei piani di ristrutturazione dell’Ospedale ed es-sendosi nel corso del 2015 sbloccate le criticità tecniche e burocratiche che ne ritardavano ed impedivano le relative autorizzazioni costruttive, Avis provin-ciale Bergamo è in attesa che l’Azienda

Ospedaliera comunichi le tempistiche di realizzazione della nuova struttura di raccolta su cui si spera a breve possano finalmente contare tutti i donatori e volontari della Zona dell’Isola.

NUOVI AUTOMEZZI PER IL TRASPORTO E POTENZIAMENTO INFORMATICOSono in attività i nuovi automezzi per il trasporto nelle Aop del personale Avis e del materiale necessario per le attività di raccolta, nonché per il trasporto di sangue presso il Centro di lavorazione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Uno dei pullmini “storici” di Avis verrà comunque restaurato e conservato come simbolo e memoria storica nel passaggio verso una sempre più mo-derna ed efficiente organizzazione, che trae le sue solide basi da un importante passato.E a proposito di efficienza è stata implementata anche l’infrastruttura informatica, con le nuove agende per le prenotazioni e le reti wi-fi nelle articolazioni periferiche.

Dedicato a Gianni Civerail premio della ProvinciaNel corso dell’assemblea il premio della Provincia, assegnato al superdonatore dell’anno (Isaia Parietti di Petosino con 223 dona-zioni), è stato intitolato a Gianni Civera che se ne è andato agli inizi del 2015 lasciando un vuoto incolmabile in tutta l’associazione, la sua “seconda famiglia”, come lui amava definire quella degli avisini.

Fino allo scorso Natale lo si poteva incontrare al Centro del Monte-rosso, dove puntuale ogni mattina alle 8, da quando la struttura fu realizzata nel 1968, si presentava per controllare che tutto stesse funzionando a dovere e per scambiare, con quel suo fare un po’ burbero, qualche parola di incoraggiamento con i donatori durante la donazione. Iscritto all’Avis nel 1963, da bravo capo officina dell’Atb, la prima cosa di cui si occupò fu proprio la manutenzione degli 8 pullmini dell’associazione. Fondatore dell’Avis di Boccaleone, è stato pre-sidente dell’Avis comunale di Bergamo e vicepresidente di quella provinciale per cui, quale componente dell’esecutivo, ricopriva l’incarico di responsabile delle strutture di raccolta periferiche.“L’ho sempre definito il mio ’papà’ avisino – ha ricordato il presi-dente provinciale Oscar Bianchi –. Mi ha sempre seguito in tutte

le iniziative, dove c’era da lavorare era il primo a organizzarsi. Ho imparato da lui l’orgoglio di essere un donatore”. “Abbiamo condiviso un lungo percorso nella nostra associazione – racconta Mario Rivola, vicepresidente di Avis Bergamo -. Era sempre disponibile con una passione e un entusiasmo che ti contagiavano e trascinavano. È stato grazie a lui che sono cresciuti un po’ tutti i gruppi della città”. “Collaboratore generoso e fidato, sempre presente per controllare che tutto filasse alla perfezione”, lo ha definito Pier Alberto Biressi, storico presidente provinciale.Un braccio destro e soprattutto un amico anche per Domenico Giupponi, presidente regionale di Avis: “È stata la persona che in associazione mi è stata più vicina. Senza di lui, al mio fianco come vice, non avrei potuto a metà degli anni ’90 fare il presidente pro-vinciale e rivoluzionare tutta l’organizzazione interna. Un uomo, nonostante l’età, sempre aperto alle innovazioni. È stato un grande. Ci mancherà”.

Ciao Gianni e grazie!I tuoi amici di Avis

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Avis provinciale tra le prime realtà italiane accreditate

L’ACCREDITAMENTO

L’Avis provinciale di Bergamo è stata tra le prime realtà italiane ad essere riuscita a conseguire, entro il termine del 31 dicembre 2014 (previsto dall’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010), l’accreditamento di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale.L’attività di raccolta costituisce un indispensabile supporto alle strutture trasfusionali, anche per la maggior flessibilità e spesso economicità con cui viene gestita, oltre a rappresentare per Avis una modalità per realizzare completamente la propria missione, per essere vicina ai suoi donatori, per fidelizzarli. L’accreditamento è quindi un importante risultato che pone l’associazione in termini qualitativi ai vertici del sistema sanitario lombardo, con particolare riferimento alle attività sanitarie del comparto di medicina trasfusionale. Il percorso è frutto di un intenso lavoro avviato nel 2010 e ha comportato investimenti economici decisamente considerevoli per le ristrutturazioni dei centri di rac-colta, per la formazione e gli interventi del personale, per la certificazione di qualità, per l’adeguamento dei requisiti minimi tecnologici.Si è trattato di un ulteriore passo avanti per rispondere in modo ottimale alle nuove previsioni normative, migliorando la propria organizzazione sia dal punto di vista tecnologico, che organizzativo e strutturale. Oltre al centro del Monterosso, diverse delle nove sedi di raccolta periferiche (presso gli Ospedali di Calcinate, Gazza-niga, Piario, Ponte San Pietro, Romano

di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia), grazie agli accordi raggiunti con le Aziende ospedaliere della provincia, sono sta-te negli ultimi due anni sottoposte a lavori di ristrutturazione, che le hanno rese ancor più accoglienti, funzionali e capillarmente dislocate per essere facilmente raggiungibili dai donatori.Per quanto riguarda le tecnologie e i dispositivi utilizzati nelle attività di raccolta, Avis provinciale ha inoltre affinato i processi sanitari e le modalità che, sin dall’accoglienza del donatore, portano alla consegna all’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, delle unità di sangue e plasma prelevate, in modo qualitativamente ineccepibile e garante della massima sicurezza sanitaria trasfusionale.

Più che un traguardo è un percorso in divenire

Un ringraziamento sincero a chi ci ha aiutato a raggiungere questo importante risultato: al Consiglio provinciale e a tutto il personale, il cui intenso lavoro, la dedizione e la competenza sono stati fondamentali per conseguire l’obiettivo. Grazie alle Avis comunali che hanno sostenuto il lavoro con l’operato dei loro dirigenti e volontari e con la decisione, per la maggior parte di esse, di voler contribuire anche economicamente ad una parte degli investimenti necessari per l’accreditamento. E grazie infinite ai donatori che, con il loro gesto altruistico, hanno permesso di continuare ad operare con orgoglio per il bene e per la crescita dell’asso-ciazione, al servizio della collettività.

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Bergamo al tavolodi lavoro nazionale...

IL FUTURO

A fine 2014 è stato istituito a livello na-zionale un tavolo di lavoro tra ministero della Salute, Centro nazionale sangue, assessorati alla Salute regionali, Avis nazionale e le associazioni e federazioni nazionali della donazione di sangue, per stabilire l’entità della futura revisione delle quote di rimborso a favore delle associazioni di donatori volontari di sangue.Il progetto, che conta anche sulla collaborazione della facoltà di Econo-mia dell’Università Cattolica di Roma, prevede lo studio e l’analisi di dettaglio dei costi degli emocomponenti e dei plasmaderivati, al fine di definire un costo medio standard di produzione e, successivamente, le tariffe nazionali congruenti con l’evoluzione del sistema nazionale. L’analisi si è svolta presso 12 Servizi tra-sfusionali rappresentativi del panorama nazionale e presso altrettante associazioni di donatori che operano in convenzione con tali strutture ospedaliere. Tra queste 12 realtà c’è l’Avis provinciale di Bergamo, come modello associativo di importante riferimento, e l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII.Nel corso di quest’anno, i dati raccolti saranno oggetto di studi approfonditi per delineare i futuri scenari citati. Da un’analisi inter-media già effettuata, a conferma anche di quanto testimoniato dai bilanci di Avis provinciale Bergamo degli ultimi anni, emergerebbe una sostanziale inadeguatezza delle attuali tariffe di rimborso. Se l’inadeguatezza dovesse perdu-rare l’associazione si vedrebbe costretta, per mancanza delle risorse finanziarie necessarie, a rivedere l’attuale assetto

organizzativo. L’augurio è quindi che i risultati dello studio possano condurre già dal 2016 ad un sostanziale miglioramento delle risorse disponibili per Avis.

…E L’IMPEGNO CON I PIÙ GIOVANIA proposito di futuro non si può dimenticare l’impegno di Avis nelle scuole. Continuerà anche quest’anno il progetto con le classi quarte e quinte superiori. L’obiettivo è di far conoscere la realtà di Avis, alcuni aspetti scientifici sul sangue, le modalità di donazione e le attività promosse. A gestire l’incontro sono relatori formati specificatamente che utilizzano presen-tazioni multimediali. Nell’anno scolastico 2013/2014 sono state coinvolte 127 classi di 22 istituti superiori e incontrati circa 3.000 studenti.Per i più piccini, invece, è entrato nel vivo il progetto “Rosso Sorriso. La me-raviglia del donare”, che diffonde nei bambini della scuola primaria il valore della solidarietà e del dono attraverso una fiaba e laboratori didattici.

L’ALBO D’ORODI AVISAnche quest’anno nel corso dell’assemblea si sono tenute le premiazioni per gli avisini che si sono particolarmente contraddistinti per impegno e dedizione associativa.

PREMIO AVIS PROVINCIALEa Mario Rivola (uno speciale ringraziamento per il lungo e straordinario cammino di volontario; la sua esperienza è da sempre un punto di riferimento fondamentale, con profondo spirito associativo e grande sensibilità ha contribuito alla recente opera di ristruttu-razione del Centro del Monterosso).

PREMIO CITTADINANZA ATTIVAa Alberto Rubini

I RICONOSCIMENTI DELLE ZONEZona 1 Bergamoa Salvatore Lamera (alla memoria)

Zona 2 Bassa Val Serianaa Giuseppe Amigoni

Zona 3 Media Val Serianaa Maurizio Di Pilato

Zona 5 Val Brembanaa Gino Papetti (alla memoria)

Zona 6 Isolaa Enrico Consonni

Zona 7 Isola 2a Gianfranco Bognini

Zona 8 Val Cavallinaa Gabriele Madaschi

Zona 9 Sebinoa Bernardino Pezzini

Zona 10 Val Calepioa Luigi Manzoni

Zona 11 Media Bassa Bergamascaa Carla Groppi

Zona 12 Sovra Comunale Gera D’Addaa Livio Belloli

Zona 13 Bassa Bergamascaa Giuseppe Poli

Zona 14 Valle Imagnaa Tino Sonzogni (alla memoria)

Zona 16 Bassa val Brembanaa Pier Antonio Capelli

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La prevenzione “targata” Avis, donatori sempre più sani

SPECIALE SALUTE

CAMPAGNA VACCINALE ANTI EPATITE BOltre l’80% dei donatori di Avis provinciale Bergamo è immunizzato per il virus dell’epatite B (immunità naturale o vaccinale) e tra gli aspi-ranti donatori sprovvisti di anticorpi protettivi è alto il livello di adesione al vaccino. Grazie alla campagna Anti epatite B, finanziata dalla nostra associazione e in corso da quasi vent’anni con più di 65.000 dosi di vaccino utilizzate, la nostra provincia possiede un prezioso patrimonio di donatori con elevato titolo di anticorpi anti epatite B. Sono gli avisini che vengono avviati prevalentemente alla donazione di plasma, così da contribuire al raggiungimento dell’autosufficienza regionale di produzione di immunoglobuline specifiche. Fattore importante in un’Azienda Ospedaliera ad alta spe-cializzazione come il Papa Giovanni XXIII che possiede un Centro trapianti d’organo all’avanguardia.

glutine. La prevalenza della malattia celiaca certa negli avisini ad oggi testati è pari a circa il 50% di quella attesa nella popolazione generale (1 donatore su 200). E questo per due motivi: la fascia d’età dei soggetti screenati (18/65 anni e l’assenza dei soggetti tra gli 0 e i 17 anni) e il fatto che si tratti di una popolazione con dati di salute diversi rispetto a quella più generale (con esclusione ad esempio di anemia sideropenica severa o transaminasi fuori range che rappresenta un’altra condizione ematologica spesso associata alla celiachia). Un’importante considera-zione emersa dai dati epidemiologici è che il 70% dei donatori a cui è stata riscontrata la celiachia non lamentava disturbi gastrointestinali, mentre il

L’80% dei donatori è immunizzato al virus dell’epatite BAlimentazione controllata e attività fisica sono “sacrifici” necessari

SMASCHERA LA CELIACHIALo screening dei donatori è stato ulti-mato a maggio 2012: sono stati testati circa 20.000 donatori (72% uomini e 28% donne e la distribuzione di genere rispecchia il rapporto maschi/femmine tra i donatori periodici di Avis provinciale). Il riscontro è stato di 96 donatori celiaci che hanno già ultimato il percorso di valutazione sanitaria ed iniziato la dieta senza

Da sempre Avis orienta i propri progetti in termini di attenzione sanitaria, non solo garantendo gli accertamenti periodici obbligatori per legge, ma investendo in servizi di prevenzione che, senza volersi sostituire a quelli del sistema sanitario nazionale, possono integrare carenze in tali ambiti e rendere più facile l’accesso dei donatori ad alcune prestazioni. Del resto la prevenzione dello stato di salute di un avisino ha certamente una ripercussione positiva sotto molti punti di vista, in primis sulla sicurezza trasfusionale. In queste facciamo il punto della situazione sui progetti in corso.

Barbara GiussaniResponsabile Unità di raccolta

Avis provinciale Bergamo

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65% aveva nello storico degli esami un riscontro di sideropenia e quindi era già stato avviato in prevalenza alla donazione in aferesiLo studio è proseguito anche nel corso del 2014 perché, a latere dei donatori con malattia celiaca certa, si sono riscontrati circa 350 avisini con positività per un anticorpo antiglutine, ma con test di conferma negativo. Questi donatori sono stati invitati ad eseguire il test genetico per valutare la predisposizione all’intolleranza al glutine, ai fini di verificare l’op-portunità di tenerli sotto controllo periodico ripentendo annualmente l’esame della celiachia.L’indagine genetica eseguita su 180 donatori, per valutare la necessità di tenere monitorato il donatore con un genotipo predisponente allo sviluppo futuro di intolleranza, ha evidenziato che il 30% lo è. I dati rielaborati e sottoposti alla valutazione del Comitato scientifico che si occupa del progetto saranno pubblicati in un lavoro scientifico, anche per ringraziare tutti gli avisini che hanno aderito allo screening.

CONSULENZA SENOLOGICADa settembre 2013 Avis provinciale ha avviato presso l’unità di raccolta di Bergamo un servizio di consulenza senologica con la collaborazione di due professionisti che si sono resi disponibili anche ad incontri, rivolti alla popolazione di sensibilizzazione sulla problematica.L’iniziativa, che ha principalmente lo scopo di incentivare la preven-zione per le patologie mammarie, in particolare tumorali, coinvolge prevalentemente le donatrici, ma è indirizzata a entrambi i sessi in ogni fascia d’età, in quanto i tumori della ghiandola mammaria possono colpire anche l’uomo, seppure con prevalenza molto inferiore.Fino ad oggi sono state effettuate 380 visite (tra cui 24 uomini). Le adesioni sono sempre numerose e contiamo di poter proseguire nella collaborazione per almeno un altro anno.

Innalzato il limite di età per la donazioneA gennaio 2015 il Dmte (Dipartimento di Medicina Trasfusionale e di Ematologia) ha emanato un protocollo per la selezione del donatore di sangue ed emocomponenti.I nuovi criteri di idoneità alla donazione prevedono un allungamento del limite di età:

Donazione di sangue: si passa da 65 a 67 anni con due donazioni all’anno

Donazione in aferesi: fino a 65 anni ogni 3 mesi

In entrambi i casi sono esclusi donatori ipertesi o dislipidemici (con elevate con-centrazioni di lipidi nel sangue).

I donatori attivi per gruppo sanguigno289 gli avisini stranieriDopo l’Italia le nazionalità più rappresentate sono Romania, India, Albania, America Latina, Marocco e Senegal.La sensibilizzazione alla do-nazione periodica di cittadini stranieri è importante oltre che per la finalità etica anche per ampliare e diversificare il corredo fenotipico degli emocomponenti a scopo trasfusionale.

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SPECIALE SALUTEPREVENZIONE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARILe malattie cardiovascolari, prima causa di morte e morbilità nei paesi industrializzati, sono per almeno il 50% prevenibili ed il loro danno iniziale reversibile, anche senza l’ausilio di farmaci, adottando uno stile di vita sano. E non solo attraverso un’edu-cazione alimentare che prevenga e/o corregga il sovrappeso, la dislipidemia e l’ipertensione, ma anche con l’attività fisica adeguata alla propria persona, purchè svolta regolarmente. Negli ultimi anni sono stati implementati in tal senso diversi progetti nazionali e regionali, riconoscendo all’attività fisica la capacità di aumentare la qua-lità della vita e lo stato di benessere.Le modalità educative con cui Avis provinciale diffonde questo messaggio si affidano all’informazione (opuscoli o messaggi verbali che il medico fornisce in occasione del colloquio con il donatore). Dal momento che gli interventi più efficaci sono quelli che individuano preventivamente il target di riferimento e che forniscono

non solo sulla base di parametri sanitari obiettivabili, ma anche sulle informazioni relative allo stile di vita. A chi è stato identificato come a medio/alto rischio per patologie cardiova-scolari è stato proposto un ulteriore servizio di consulenza con il medico che ha seguito il progetto. Ad oggi la richiesta di adesione all’iniziativa è stata inviata a circa 200 donatori che donano abitualmente alla sede del Monterosso, ma purtroppo si è registrata una bassa adesione (18 le visite effettuate). E questo è un indicatore della difficoltà di una presa di coscienza sulla necessità di correggere elementi di rischio per la salute, se la soluzione prevede “sacri-fici”, come l’alimentazione controllata e l’attività fisica.Sempre in ambito di diagnosi precoce l’Avis ha acquistato un ecografo con sonda internistica e cardiovascolare che viene utilizzato dal cardiologo come utile sussidio durante la visita.

CONSULENZA INTERNISTICAIl servizio - svolto da uno specialista che esegue ecografie addominali, richieste per lo più a donatori con problemi epatici - permette spesso di monitorare in tempi brevi patologie di riscontro a cielo sereno, cioè in pre-sente stato di benessere dell’avisino.

un supporto attivo agli interessati, è stato ritenuto importante e incisivo attivarsi per fornire agli avisini un canale preferenziale per svolgere attivamente la regolare attività fisica. Ai donatori periodici è stato chiesto di compilare un questionario per acquisire dati sul loro rischio cardiovascolare,

Come evitare le reazioni avverseAl via Tilt Training AvisI dati statistici di rielaborazione delle notifiche di reazioni avverse alle donazioni registrate in Sistra (Sistema informativo del Centro nazionale sangue), importante indicatore per mettere in atto strategie di prevenzione anche in tale ambito, han-no evidenziato che la maggior frequenza di avventi avversi si riferisce ad episodi lipotomici su base vaso-vagale (in pratica si tratta di lievi malesseri come capogiri, senso di svenimento, sudorazione, ecc. prevalentemente su base emotiva), in particolare nelle prime donazioni.Il comitato scientifico sanitario di Avis provinciale Bergamo ha considerato positivo partecipare al progetto di ricerca promosso dall’Avis di Modena, sotto l’egida del Comitato scientifico di Avis nazionale. Nel primo step dello studio, oltre a Bergamo e Modena sono state coinvolte anche Ragusa e Torino.La ricerca - approvata dal Comitato etico della provincia di Bergamo e in fase di attuazione presso il centro del Monterosso - vuole convalidare l’applicazione di alcune tecniche (tilt training) come prevenzione degli eventi avversi di tipo vaso - vagale nei donatori di sangue, finalizzate a ridurre l’impatto negativo che questi hanno sul benessere dell’avisino e sulla sua fidelizzazione alla donazione. Lo studio prevede il reclutamento di donatori alla prima donazione di sangue (casi e controlli) e ad oggi sono 70 gli avisini che hanno aderito.

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A distanza di cinque anni dall’avvio del progetto volto ad inda-gare le cause della differenza di genere tra donatori periodici si evidenzia che i dati sono costanti: 28% donne e 72% uomini. Lo psicologo, Marco Bani, che ha collaborato allo studio, ha con-sigliato un monitoraggio “longitudinale” seguendo nel tempo un gruppo, scelto tra un’Avis campione numericamente rappre-sentativa, di aspiranti donatori nella loro attività donazionale, ma l’analisi dei dati non sembra evidenziare cause specifiche diverse da quelle supposte.Infatti la fascia d’età in cui si registra più frequentemente uno stop alle donazioni nel sesso femminile è quella tra i 25 ed i 40 anni, per motivazioni probabilmente legate alle gravidanze e alla gestione familiare dei figli piccoli, impegno spesso associato all’attività lavorativa. La comunità scientifica ha mostrato molto interesse per la problematica sollevata ed i dati di diverse ricerche in merito, a cura di Avis provinciale Bergamo con la collaborazione di Marco Bani, sono stati pubblicati in tre lavori. L’ultimo in ordine di tempo, realizzato nel 2014, dal titolo “Gender differences and Frequency of whole blood donation in Italian donors: even though I want, I cannot?” (Bani M., Giussani B., Strepparava M.), è stato pubblicato sulla rivista “Transfusion and Apheresis Science”. Ed è stato utilizzato impropriamente in un’interrogazione pre-sentata al Ministero della Salute sul limite di donazione per la donna pari a due donazioni all’anno.In Italia il ritmo di donazioni di sangue intero, per la donna in età fertile, garantisce e tutela la donatrice in questa fascia d’età più predisposta per motivi fisiologici all’impoverimento dei depositi di ferro. E la proposta di una modifica non può essere imposta da indicazioni ministeriali, ma verificata con studi di ricerca che possono convalidare l’ipotesi, solo per alcune donne e in alcune condizioni, di riduzione dell’intervallo donazionale.Tra l’altro in Avis provinciale la donazione di plasma ha permesso di recuperare e consentire un maggior numero di donazioni anche tra le donatrici, che rappresentano il 44% degli avisini periodici in aferesi.

Quando il sangue è troppo blula ricerca apprezzata dalla comunità scientifica internazionale

DONATORI PeRIODICI - ANNO 2014

NUOVe DONATRICI - ANNO 2014

NUOVI DONATORI - ANNO 2014

ASPIRANTI DONATORI 2014 - DIVISIONe IN FASCe D’eTà

19290

71,70%

7614

28,30%

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L’EVENTO

Grazie per avermi salvato la vita La Giornata Mondiale del Donatore di sangue dello scorso 14 giugno è entrata in Expo e ha avuto all’interno di Cascina Triulza, il padiglione del terzo settore, i suoi momenti principali. A cominciare con un convegno promosso da Civis (Coordinamento Interassociativo Volon-tariato Italiano del Sangue, composto da AVIS, Croce Rossa Italia, Fidas e Fratres), Centro Nazionale Sangue e Federazione Internazionale delle Organizzazioni Donatori di Sangue (Fiods) sullo stato dell’arte della donazione di sangue nel mondo, con un focus sugli stili di vita sani e l’alimentazione. E Bergamo non è stata da meno: in serata il prestigioso Teatro Donizetti ha ospitato il travolgente concerto sin-fonico “Čajkovskij, ritratto sinfonico di un genio della musica”. Uno spettacolo emozionante per riscoprire e ripercorrere le più grandi opere del Maestro Pyotr Ilyich Čajkovskij. Il concerto, diretto dal

Maestro Alvise Casellati, è stato interpre-tato dall’Orchestra Filarmonica Italiana con la partecipazione della talentuosa pianista Leonora Armellini come solista.L’evento, realizzato in omaggio ad Avis provinciale Bergamo, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, con il patrocinio del Comune di Bergamo e il contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus è stato organizzato da Edufactory, associazione culturale presieduta da Oreste Castagna che promuove la cultura dell’incontro e della relazione fra le persone attraverso una factory creativa che sfrutta ed utilizza l’arte in tutte le sue forme, con partico-lare riferimento al tema della famiglia e al suo aspetto educativo. “Grazie per avermi salvato la vita, è lo slogan che quest’anno accompagna la Giornata Mondiale del Donatore di sangue - ha dichiarato Oscar Bianchi, presidente Avis Provinciale Bergamo - ed esprime alla

perfezione i valori insiti in un gesto sem-plice e dall’alto valore umanitario quale è la donazione di sangue. L’omaggio del concerto ad Avis vuole essere un sentito ringraziamento rivolto a tutti i donatori, circa 38.000 per Bergamo e provincia, e allo stesso tempo un’occasione per aumentare la consapevolezza della necessità di donazioni per far fronte ai bisogni trasfusionali”.

IL PROGETTOIl progetto “AVISxEXPO. Nutriamo la vita!”, realizzato durante il periodo Expo 2015 da Avis Nazionale, insieme ad Avis Regio-nale Lombardia, Avis Provinciale di Milano, Avis Comunale di Milano, International Youth Committee, Nutrition Foundation of Italy, Uisp, Fiods e con la collaborazione del Parco Tecnologico Padano, nasce con l’obiettivo di proporre iniziative, attività e prodotti educativi e scientifici per porre al centro l’attenzione nei confronti dell’alimentazione e della salute.Innovativa nel suo genere, questa iniziativa vede la parteci-pazione attiva della cittadinanza, sia durante che post evento Expo 2015. Il tema di tutta la manifestazione Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”, pertanto l’obiettivo del progetto, riferendosi anche alle finalità sociali di Avis, è quello di incoraggiare la popolazione, e soprattutto il volontariato, le famiglie, i bambini e i giovani, a perseguire una corretta nutrizione e l’attenzione nei confronti della salute, invitando ed educando il pubblico ad avere uno stile di vita sano.

Tra gli scopi di AVIS, infatti, oltre alla promozione del dono di sangue e della solidarietà, ha una rilevanza primaria la promo-zione e l’educazione a un’alimentazione sicura e di qualità per cercare di limitare il più possibile abitudini sbagliate, prevenendo in questo modo alcune gravi malattie della nostra epoca quali obesità, patologie cardiovascolari, tumori, ecc.

IL QUESTIONARIOUna alimentazione sana e l’attività fisica sono quindi fonda-mentali per mantenere a lungo uno stato di benessere. Spesso però mancano informazioni precise e chi sa cosa dovrebbe fare non sempre applica, nella vita di ogni giorno, le informazioni in suo possesso. Così nasce il questionario che ti invitiamo a compilare su www.avisperexpo.itRispondendo ad alcune semplici domande potrai contribuire a migliorare la “fotografia” che medici ed esperti di nutrizione hanno delle abitudini alimentari in Italia e nel mondo.Le tue risposte ci aiuteranno a realizzare interventi di comuni-cazione ed educazione che contengano le giuste informazioni per aiutare tutti noi a vivere meglio e a stare meglio.Con il tuo contributo Avis potrà realizzare una ricerca di grande valore sociale e sanitario, da mettere a disposizione di tutta l’associazione e della comunità scientifica!Ti chiediamo di invitare alla compilazione anche i tuoi amici, donatori e non donatori.Grazie!

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Puntuale come ogni anno è tornato l’atteso appuntamento estivo dei giovani avisini che sabato 20 giugno ha fatto tappa a Calcinate (Area feste). Un’iniziativa dal gruppo Avis giovani provinciale coordinato da Michele Gotti, in collaborazione con le Avis locali della zona della Val Calepio, che replica il successo delle cinque edizioni passate.La festa si è articolata in più momenti. Il primo alle 14.30 alla piscina Olimpic di Calcinate per il pomeriggio insieme, a seguire l’aperitivo delle 19.15 presso l’Area feste e gran finale alle 21.30, sempre nell’Area feste, con lo spettacolo “Siamo tutti fratelli” del comico Giorgio Zanetti.Il cabaret di Zanetti, mostrando vizi e virtù del mondo contemporaneo attraverso una serie di personaggi ai confini tra realtà e fantasia, ha divertito un pubblico di tutte le età. “Sono felice e orgoglioso di poter ringraziare tutti i ragazzi che stanno dedicando con generosità il loro tempo non solo alla do-nazione, ma anche alla vita associativa – ha sottolineato il presidente di Avis provinciale di Bergamo, Oscar Bianchi - Avis sta conti-nuando a costruire il futuro”.

SPAZIO GIOVANILa festa di Calcinate inaugura l’estate

“È stato un inverno impegnativo – ha ricordato Michele Gotti, referente del gruppo Giovani e consigliere provinciale di Avis – fatto di incontri frequenti per organizzare al meglio tutti gli eventi di questi mesi. Siamo stati presenti negli stand presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII e lungo il Sentierone di Berga-

mo. Insomma, il gruppo è attivo e propositivo, ma sempre alla ricerca di nuove leve disposte a mettersi in gioco e ad aiutare i tanti volontari. Seguici sulla pagina Facebook. Ne varrà la pena!”.

www.facebook.com/AvisGiovaniProvincialeBergamo

Dona e poi… parti!la nuova campagna di AvisL’invito a donare prima di partire per le vacanze è rivolto agli avisini in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile.

“Dobbiamo essere pronti a rispondere a eventuali emergenze anche durante il periodo estivo – spiega Oscar Bianchi, presidente provinciale di Avis -. Per una miglior organizzazione sarebbe importante che in questi mesi i donatori con la consueta generosità prenotassero al cen-tro del Monterosso anche durante i giorni centrali della settimana. Ci consentirebbe di garantire un flusso costante di sangue ed emoderivati al Simt (servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale) e di programmare le donazioni di gruppi particolari destinate a pazienti selezionati, come i politrasfusi, i trapiantati, i neonati prematuri”. E Avis ha promosso anche una nuova campagna estiva di spot, realizzati da Polar Tv, distribuiti sulle Tv locali e attraverso il canale YouTube.Il centro del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4, è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30 (domenica e festivi dalle 7.00 con l’esclusione di sabato 15 agosto). L’appuntamento può essere fissato telefonicamente allo 035.342222 o attraverso la pagina del donatore di www.avisbergamo.itSi può inoltre donare nelle articolazioni organizzative periferiche di Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sarnico, Trescore e Zingonia. E anche presso i centri trasfusionali di Alzano Lombardo, Gazzaniga, Lovere, Romano di Lombardia, Sarnico, Seriate e Treviglio e presso le Avis di Brembilla, Valle di Scalve, Grumello del Monte, Chiuduno, Cividino Quintano.E chi in vacanza fosse già andato deve prestare attenzione al West Nile Virus. Sul sito www.avisbergamo.it è possibile consultare gli aggiornamenti relativi alle zone coinvolte.

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GRANDE SUCCESSO PER IL CONCORSO DI BERGAMO

Gran finale alla Casa del Giovane per il concorso “Il dono del sangue”, organiz-zato dall’Avis comunale di Bergamo, in collaborazione con il gruppo Avis Ce-ladina in memoria della maestra Alba Negri. Obiettivo del concorso era la realizzazione di un cartellone sul tema dell’importanza di donare il sangue, ed era rivolto ai ragazzi delle quinte elementari di Bergamo e provincia. Presenti all’incontro Roberto Guerini, presidente dell’Avis comunale di Berga-mo, Oscar Bianchi, presidente dell’Avis provinciale, Federica Bruni, consigliere del Comune di Bergamo, Paola Crippa del provveditorato degli Studi di Berga-mo e Antonio Terranova, che ha tenuto incontri didattici sul tema della dona-zioni nelle scuole di città e provincia. Al concorso hanno preso parte 29 scuole con 57 elaborati. “Bambini, ricordatevi che c’è sempre qualcuno che soffre e che ha bisogno di sangue. A Bergamo, rispetto a molte altre zone, il numero dei donatori è particolarmente elevato con 38 mila iscritti e 70 mila sacche di sangue raccolte nel 2015”, ha ricordato il presidente Bianchi. Quindi le premia-zioni: primo posto per le classi quinte della scuola Calvino di Colognola, con un buono libri del valore di 250 euro; seconda la classe quinta B della scuola Don Bosco in Malpensata (buono di 200 euro); terze le classi quinte della scuola di Sedrina (buono di 150 euro).

Daniela Picciolo

A SERIATE L’INFORMAZIONE SANITARIA FA IL PIENO A maggio le sezioni Avis ed Aido di Seriate hanno organizzato due serate di informazione sanitaria per i cittadini dal titolo: “Dimagrire mangiando: i segreti di un’alimentazione genuina” e “Rimedi

per riproporre tale progetto e ringrazia il dirigente scolastico, le insegnanti e le famiglie per la gentile disponibilità a collaborare.

E CAPRIATE SAN GERVASIO REALIZZA LA MOSTRA

Grazie ai buoni rapporti fra l’Avis comunale ed il mondo scolastico del Comune di Capriate San Gervasio, il Gruppo Giovani Avis ha proposto il progetto Rosso Sorriso ha personalizzando una scaletta di inter-venti nelle scuole primarie articolata in due moduli differenziati: il primo per le prime tre classi ed il secondo per le quarte e quinte classi. Artefici dell’iniziativa Silvia Lazzeri, Alessandra Marzupio, Arianna Raimondi ed Andrea Rota.Durante gli interventi è stato chiesto ai bambini di presentare il tema del “dono” e chiedere di ricordare un episodio in cui hanno donato qualcosa a qualcuno; di realizzare un disegno dedicato a quel mo-mento; di vedere la storia di Rosso Sorriso e memorizzarla; di portare a termine la “missione” assegnata. Per presentare poi a tutta la comunità i disegni realizzati,

naturali: come la natura ci mantiene in salute”. Durante gli incontri sono state illustrate le linee di guida su un corretto stile di vita a tavola, utilizzando quello che la natura produce senza alterazioni. Tantissime sono state le domande dei presenti.Visto il successo di partecipanti (200 per-sone a serata) se ne programmeranno altri prossimamente, con le stesse interessanti argomentazioni.

ROSSO SORRISO TORNA A BRUSAPORTO L’Avis comunale di Brusaporto anche quest’anno ha aderito al progetto “Rosso Sorriso” entrando nelle classi seconde elementari della scuola primaria del paese. L’incontro con i bambini si è svolto in un’intera giornata a cui hanno partecipato le due valide collaboratrici Silvia e Federica.Il riscontro sui bambini è stato molto positivo suscitando in loro parecchio interesse, curiosità ed entusiasmo nel realizzare i lavoretti con i propri genitori. Tantissime le domane fatte in merito al significato del “Dono gratuitamente”.Al termine di ogni incontro, a ciascun bambino e alle insegnanti, è stato donato il dvd di Rosso Sorriso con lo scopo di sensibilizzare gli adulti alla donazione. E a questo proposito tanta partecipazione e collaborazione è stata riscontrata anche da parte dei genitori, che con buona volontà e pazienza, hanno eseguito le prove richieste dal laboratorio.Attraverso semplici disegni, i bambini hanno capito il vero significato del “Dono” evidenziando l’amore, l’altruismo e il volontariato.Avis Brusaporto tornerà il prossimo anno sempre nelle classi seconde elementari

VITA ASSOCIATIVA

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l’Avis ha organizzato una mostra presso la Biblioteca dove sono state esposte oltre 250 “opere”, piccoli gioiellini che con creatività e fantasia raccontano la generosità degli avisini. Franco Magni

ALBANO IN… CAMMINO Iniziata in primavera l’iniziativa dei gruppi cammino è un consolidato me-todo di prevenzione per la salute svi-luppato in collaborazione con Asl ed il Comune. I conduttori Avis guidano il gruppo del lunedì (ritrovo alle 17.30 presso il comune) con un’ulteriore op-portunità di unirsi ad altri “marciatori” il martedì mattina (ritrovo alle 9.30 pres-so il centro sportivo). Nei prossimi mesi l’attività di prevenzione si arricchirà di una parte teorica con incontri e corsi tenuti da medici. Vi aspettiamo!

LOVERE INTITOLA IL SERVIZIO TRASFUSIONALE A GIUSEPPE GUIZZETTI L’ Avis di Lovere celebra quest’anno il 60° anniversario della sua costituzione: sono in programma una serie di manife-stazioni che intendono solennizzare un traguardo così importante e rendere il dovuto omaggio a tutti gli avisini che, nel corso di questi anni, sono stati nel nostro territorio un’alta espressione di umana solidarietà.La prima di queste cerimonie ha voluto onorare la memoria di Giuseppe Guizzetti, per tanti anni alla guida della sezione e insignito della Croce d’oro per le 125 donazioni, intitolandogli il nuovo Servizio trasfusionale dell’ospedale di Lovere. È stata la prima non solo in senso tem-porale, se l’Avis infatti si configura oggi come realtà viva e vitale lo si deve in modo determinante al lavoro di Giuseppe Guizzetti. La targa che reca il suo nome è stata scoperta - e benedetta dal parroco, mons. Giacomo Bulgari - il 12 marzo (il giorno dopo ricorreva il primo anniversario della

l’acquisto della emoteca e di altre ap-parecchiature sanitarie per l’ospedale, la collaborazione preziosa offerta dagli avisini al personale sanitario durante la raccolta. E poi le importanti realizzazioni degli anni ‘80: un Centro trasfusionale, all’avanguardia per quel tempo; il Grup-po Autisti Volontari costituito e gestito dall’Avis fino al 1999, per fornire autisti e accompagnatori, debitamente preparati e selezionati, idonei al “trasporto di malati e infermi” su mezzi dell’ospedale. “Per tutto questo” - ha concluso la presi-dente dell’Avis - “e per altro ancora: per quanto delicato, oneroso e qualificato lavoro ha profuso nella “Casa della Se-renità” in tanti anni di presidenza, per il suo impegno civico come Assessore, per l’amicizia sincera che ha donato a quanti di noi hanno lavorato con lui, l’Avis di Lovere manterrà per sempre caro il suo ricordo”.

scomparsa) alla presenza dei suoi familiari, di personalità dell’Azienda Ospedaliera, di rappresentanti di enti ed associazioni, di dirigenti dell’Avis, di numerosi appar-tenenti alla grande famiglia dei donatori di sangue, di amici e sostenitori.Ha aperto la cerimonia il direttore generale dell’Azienda, Amedeo Amadeo: nel suo intervento cordiali espressioni di simpatia e di riconoscenza per i donatori di sangue il cui impegno prezioso contribuisce in larga misura a coprire le necessità degli ospedali dell’Azienda. Concetto sottoli-neato anche dalla responsabile dei Servizi trasfusionali, Nadia Coffetti. L’attività di Giuseppe Guizzetti è stata poi illustrata dalla presidente dell’Avis, Marina Capitanio, che ha ricordato il fiorire della sezione negli anni ‘70, con lo straordinario aumento del numero di donatori, il miglioramento delle modalità e delle condizioni di raccolta del sangue,

11-12 LUGLIOA Dalmine (oratorio di Sforzatica): Torneo di Tri-Volley

12 LUGLIOA Nembro (sala della Comunità ore 7.30): Test del diabete

19 LUGLIOA Calcinate (area Feste ore 8.00): Corri con l’Avis

9 SETTEMBREA Brembate di Sopra (sala Teatro di Casa Serena ore 20.45): Alimentazione e stili di vita

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è semplice e rapidousa il sito internet

www.avisbergamo.it