La Voce del donatore

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N. 1 GIUGNO 2009 N. 1 GIUGNO 2009 PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO XXXVI Direzione e Amministrazione: Via L. Da Vinci, 4 - 24123 Bergamo Tel. 035 342222 - Fax 035 343248 www.avisbergamo.it LA VOCE DEL DONATORE Speciale Assemblee Promuovere la solidarietà Alla guida di Avis provinciale È Oscar Bianchi il nuovo presidente Avis giovani L’entusiasmo dei mille Il convegno La medicina di genere A tutto volume Cosa resterà... Caffè Stile A me gli occhi! Spedizione in AP - 45% - art. 2 comma 20/B Legge 662/96 BG

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Numero giugno 2009

Transcript of La Voce del donatore

  • N. 1GIUGNO 2009

    N. 1GIUGNO 2009

    PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE

    ANNO XXXVI

    Direzione e Amministrazione:

    Via L. Da Vinci, 4 - 24123 Bergamo

    Tel. 035 342222 - Fax 035 343248

    www.avisbergamo.it

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    Speciale AssembleePromuovere la solidariet

    Alla guida di Avis provinciale Oscar Bianchi il nuovo presidente

    Avis giovaniLentusiasmo dei mille

    Il convegnoLa medicina di genere

    A tutto volume Cosa rester...

    Caff StileA me gli occhi!

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    TORE SommarioSommario

    Detto tra noiMariagrazia MazzoleniGoccia su goccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2

    Speciale assembleePromuovere la solidariet . . . . . . . . . . . pag. 3

    Oscar Bianchiil nuovo presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3

    Bergamo ai verticidellAssociazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6

    Avis giovaniAlessandro BorgognoAd un amico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8

    Educazione sanitariaSpeciale convegnoLa medicina di genere . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10

    Vita associativaIniziative e anniversaridelle Avis provinciali . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14

    A tutto volumeLibri, Cd ed arte Gli appuntamenti da non perdere . . . . pag. 16

    Caff StileBarbara RodeschiniA me gli occhi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18

    Giugno 2009Pubblicazione Quadrimestrale - Anno XXXVI - N. 1Spedizione in AP - 45% - art. 2 comma 20/BLegge 662/96 BergamoDir. e Amm.ne: 24123 Bergamo - Via L. Da Vinci, 4 Tel. 035 342.222 - Fax 035 343.248

    Legale rappresentante: Oscar BianchiDirettore responsabile: Mariagrazia Mazzoleni

    Registrazione Tribunale di Bergamo n. 8 dell11 maggio 1973

    Fotocomp. - Stampa - Legatoria: CPZ Costa di Mezzate (Bg)

    Rivista stampata su carta riciclata 100%

    GOCCIASU GOCCIAGOCCIASU GOCCIAGoccia su goccia, lAvis bergamasca sta cambiando.Lo ha fatto decisamente in occasione della scorsaassemblea provinciale. Laugurio - aveva ribadito ilpresidente uscente, Tiziano Gamba, - che anchequesta assemblea colga lopportunit di cambiamen-to, scegliendo consapevolmente il nuovo consiglio epuntando soprattutto sui giovani.Non stato semplice invertire la rotta, dietro lauguriodi Gamba, ci sono infatti, almeno otto anni di impegnointenso, sia da parte dei giovani con la voglia di met-tersi in gioco, sia da parte di chi ha voluto scommette-re su di loro. Non sempre cos numerosi, per la verit,da entrambe le parti. Il risultato ha segnato una svoltain casa avisina: in un consiglio provinciale, rinnovatoal 60%, insieme a Oscar Bianchi, sono entrati ottodonatori under 35 e, per la prima volta, quattro donne.Uninversione di tendenza spronata dalle 155 Aviscomunali che da questanno vedono alla guida tantigiovani, oltre ad un 20% di presidenti donna. Certo,questo solo un punto di partenza per unAvis diver-sa. Pi fresca e magari pi stimolante che riesca aconiugare creativit e innovazione alle competenzepolitiche e organizzative. Insomma unAvis che non siscordi dellesperienza di nessuno, perch il contributodi tutti fondamentale e, a ricordarlo, ci ha pensato ilneopresidente Oscar Bianchi.

    Non si potevano tacere - un po di sano campanilismo proprio dobbligo - gli importanti riconoscimenti otte-nuti a livello regionale e nazionale da DomenicoGiupponi e Bruno Borgogno. Rappresentano la sinte-si dellimpegno e dellentusiasmo di tutti gli avisini ber-gamaschi che, negli anni, hanno costruito una dellepi efficienti ed efficaci reti di solidariet.

    Infine un ringraziamento ad un amico, imparato aconoscere ed apprezzare, anche attraverso le pagine,pi volte ragionate e discusse, di questo giornale. Unasvolta concreta e decisa, sul piano della comunicazio-ne e della promozione della nostra Avis, la si deveinfatti a Tiziano Gamba e alla sua capacit di donar-si agli altri. Grazie di cuore.

    Mariagrazia Mazzoleni

  • I salutiTutti i dirigenti hanno fatto la loro parte, molti in positivo,qualcuno in negativo con polemiche sterili o poco costrut-tive. Esordisce a braccio, stavolta, Tiziano Gamba, inoccasione della sua ultima relazione da presidente provin-ciale. La voce, a tratti, rotta dallemozione, ricordando ilmandato appena trascorso, ma con gentilezza e cortesiane approfitta per mettere qualche puntino sulle i. Sento il dovere e il piacere di ringraziare tutti, acominciare dal mio Esecutivo e dal Consiglio. Di qual-che consigliere sono diventato pi che collega, unbuon amico. Ed la cosa che pi mi fa felice.Ringrazio tutti i dipendenti di Avis provinciale ed i col-laboratori. Qualcuno mi stato pi vicino di altri, ma ditutti ho una sincera stima. Mi rendo conto che impe-

    gnato a gestire e dirigere lassocia-zione, ho perso occasioni impor-tanti per valorizzare le professio-nalit stupende che abbiamo.Ci che ho dedicato allAvis - con-tinua Tiziano Gamba - un po delmio tempo e tanto entusiasmo. Incambio ho ricevuto stima e ho avutomodo, in veste di presidente provin-ciale, di incontrare e confrontarmi con i vertici diIstituzioni, Enti e Associazioni a livelli diversi. Senzadimenticare il mio ruolo nellEsecutivo nazionale, che miha consentito di conoscere le numerose e variegaterealt avisine italiane e di trasferire a Bergamo idee edesperienze sperimentate con successo altrove.

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    Promuovere la solidarietPromuovere la solidarietMarzo 2009

    Si conclusa lesperienza di Tiziano Gamba alla presidenza dellAvis provinciale. Nella relazione iringraziamenti ai dipendenti della struttura di via Leonardo da Vinci che spesso - supportando lostaff dirigenziale che muta negli anni - hanno rappresentato il valore aggiunto dellassociazione,garantendone sicurezza e qualit. E un grazie di cuore, per lappassionato impegno, a tutti queipresidenti delle sezioni comunali che hanno terminato il mandato. Sorpresa finale e tantoaffetto per Gamba.

    Trentasette anni, nato aRomano di Lombardiadove vive, una laurea ineconomia e commercio,e attualmente respon-sabile della sede diBergamo della BancaPopolare di Intra, OscarBianchi guider i trenta-cinquemila donatori disangue della associa-zione per il prossimoquadriennio.

    Il neo presidente non certo nuovo in casa avi-sina, dal momento che ha ricoperto in passatolincarico di presidente dellAvis comunale diRomano di Lombardia e di amministratoredellAvis provinciale. Che cosa cambier con lasua gestione?Il futuro dellassociazione cominciato molto posi-tivamente con lingresso di tanti giovani e di donnein Consiglio, ma non dimenticher lesperienza dinessuno. Anzi in una logica di continuit verrannovalorizzati i lavori delle commissioni che saranno

    aperti al contributo di tutti. Del resto limpegno di unvolontario, e gli avisini ne sono la dimostrazioneconcreta, non dipende certamente dalla carica chesi occupa.

    Quali sono gli obiettivi immediati?La ristrutturazione del centro Avis del Monterosso eil test di screening per la celiachia a cui verrannosottoposti 28.000 donatori periodici. Nellarco delquadriennio conto per di ampliare il progetto di pla-smaferesi, oggi effettuata solo al Monterosso, allealtre unit di raccolta della provincia e di collabora-re alla realizzazione di una banca per la conserva-zione delle cellule staminali.

    E per quanto riguarda i rapporti con il mondoesterno?Punto da subito e con attenzione a potenziare ilconfronto con le altre realt associative. Il presiden-te di Avis, ruolo che oggi ricopro personalmente, infatti stato nominato allinterno del ConsiglioDirettivo del Centro Servizi del Volontariato. Credosia unottima opportunit per cominciare ad esserciin modo concreto, collaborare per mettere in rete leesperienze e condividerle.

    OSCAR BIANCHI IL NUOVO PRESIDENTE DELLAVIS BERGAMASCA

  • 4Gli strumenti Nessuno di noi un eroe per il fatto di essere donatore.Siamo semplicemente dirigenti che conoscono la necessi-t di sangue per i malati e vogliono coinvolgere i concitta-dini nella donazione per raggiungere risultati di autosuffi-cienza. Gli obiettivi raggiunti sino ad ora ci gratificano e cispronano a continuare ed a migliorare, informando lapopolazione sul problema e chiedendo la loro partecipa-zione concreta. un lavoro certosino, il nostro, che conti-nuamente, instancabilmente tiene viva lattenzione per lasolidariet, esplicita i problemi di salute facendo conosce-re le necessit e chiedendo aiuto. Laltro nostro ruolo fon-damentale quello di aggiornare il donatore sui risultatiottenuti, sulle carenze ancora esistenti in modo che anchei nostri associati si sentano sempre pi coinvolti negli obiet-tivi oltre che gratificati. In sintesi, secondo Tiziano Gamba,comunicazione e conoscenza delle situazioni sono gli stru-menti da utilizzare. Si tratta di mezzi in continua evoluzio-ne che vanno studiati e approfonditi.

    La fiduciaHo piena fiducia in tutti voi delegati - dichiara il presidenteuscente - e so che effettuerete una scelta consapevoleeleggendo in Consiglio chi ritenete sia adatto per taleruolo. Vi prego, fate in modo che questo momento di con-sistente avvicendamento della classe dirigenziale di molteAvis comunali (123 su 155) diventi unoccasione di rinno-vamento anche per il Consiglio provinciale che, a mio avvi-so, deve diventare pi moderno, adatto ai tempi ed a i gio-vani cui vogliamo rivolgerci. Gettate il cuore oltre lostaco-lo e fate che questa difficolt di cambio della dirigenzadiventi unopportunit di miglioramento. Se avete dubbi edavvero volete farmi un favore, votate al mio posto un gio-vane. Io per Avis continuer a lavorare lo stesso!

    LassembleaIl lunghissimo applauso dei cinquecento avisini - pre-senti allassemblea provinciale dellassociazione che si tenuta allAntico Borgo La Muratella di Cologno alSerio - ha salutato con affetto la relazione del presiden-te, Tiziano Gamba. Adesso si apre una nuova fase -ha sottolineato - a cui guardiamo con fiducia e ottimi-smo, forti di quanto in questi anni abbiamo costruitonella realt bergamasca e aiutati dal nuovo statutonazionale che ha imposto un importante ricambio. E intanto il consiglio uscente una significativa eredit lha

    lasciata. I dati li snocciola lamministratore, Oscar Bianchi- promotore tra laltro del bilancio sociale di Avis realizza-to in collaborazione con Gianfranco Rusconi, docente delDipartimento di Economia Aziendale dellUniversit diBergamo - mentre a relazionare sulle novit sono PaoloComana, lingegnere che si occuper di rifare il look alcentro del Monterosso e Domenico Giupponi, il direttoresanitario che avvier una campagna di screening per laceliachia. A proposito del primo aspetto, quello dellaristrutturazione del centro Avis del Monterosso, di unmilione e 400 mila euro il budget a disposizione pergarantire pi sicurezza ai donatori, ottenere una maggiorefficienza ed efficacia della struttura, puntare al risparmioenergetico e allattenzione allambiente. Ambulatori, salaaccoglienza, sala ristoro e attivit di prelievo troverannospazio tutti al piano rialzato. Il primo piano delledifico delquartiere del Monterosso ospiter, invece, il personaleche si occupa degli aspetti gestionali e amministrativi del-lassociazione. Si avvier in autunno, per concludersi nel-larco di due anni, il test di screening per la celiachia a cuiverranno sottoposti 28.000 donatori periodici. La preven-zione e la tutela della salute del donatore - lo ricorda ildirettore sanitario Domenico Giupponi - sono da semprei nostri obiettivi prioritari, perch lavisino il vero prota-gonista della nostra azione.La celiachia unintolleranza alimentare al glutine chein Italia colpisce una persona, di qualsiasi fascia det,ogni 100/150 abitanti.Dallesame - ha spiegato Giupponi - ci attendiamo dipoter effettuare una diagnosi di questa patologia sucirca 300 donatori. Gli avisini, che risulteranno positivi altest, saranno chiamati per un primo colloquio con inostri medici, verranno poi indirizzati, con le indicazionirelative alliter diagnostico da seguire, al loro medico difamiglia e, infine, saranno sottoposti ad un test geneti-co per studiare la prevalenza dei genotipi in Italia.Insomma, oltre alla raccolta di sangue, lAvis in questianni ha puntato molto su prevenzione e ricerca, tantoda essere considerata un esempio in tutto il Paese. All Assemblea degli avisini hanno portato i saluti ancheFabio Pezzoli e Vanni Maggioni, in rappresentanza degliOspedali Riuniti di Bergamo e del Comune di Bergamo ePiero Varasi, esponente dell Avis Regione Lombardia. Sonointervenuti Fabio Vanoli, Alessandro e Bruno Borgogno,Serafino Falconi, Artemio Trapattoni, Silvano Bonf, FrancoPoma, Mariangela Rottoli e Adriano Nava.

  • 5MOZIONE CONCLUSIVAI 376 delegati componenti la 63 Assemblea Ordinaria Elettiva dellAvis Provinciale Bergamo, svoltasi inCologno al Serio presso Lantico Borgo La Muratella in data 14 marzo 2009, in rappresentanza di 155Avis Comunali e di 33.141 Soci con 65.092 donazioni.

    APPROVANO

    la Nota di Sintesi, il bilancio consuntivo anno 2008 ed il bilancio preventivo anno 2009.ESPRIMONO

    il loro compiacimento per limpegno profuso per il buon andamento dellattivit donazionale, soprattuttoin aferesi, grazie allimpegno dei dirigenti ma, in particolare, dei donatori.

    SI CONGRATULANO

    - per i risultati ottenuti nellattivit sanitaria con il sempre pi richiesto ed importante servizio di trasfu-sioni a domicilio, e il miglioramento della gestione della gestione della donazione, con un miglioramen-to qualitativo oltre che quantitativo;

    - per il raggiungimento degli obiettivi fissati nellAssemblea 2008 quali: la stesura del Bilancio diMissione, il coinvolgimento dei donatori extracomunitari, il miglioramento informatico interno e quellocon le AVIS periferiche ed il Centro Trasfusionale;

    - per lavvio della ristrutturazione della Casa del donatore.AUSPICANO

    che il prossimo Consiglio Direttivo si impegni nel proseguimento di alcuni obiettivi avviati come:- Sviluppo della raccolta in aferesi per le Unit di Raccolta decentrate;- Ultimazione della rete informatica con linformatizzazione della Cartella Clinica, lagenda elettronica

    per gli appuntamenti, il completamento del programma di informatizzazione delle AVIS Comunali;- Investire sui donatori e soprattutto donatrici, con una prevenzione sanitaria atta ad avere del sangue

    qualitativamente sempre migliore;- Incentivare lattivit nelle Zone atta ad avere un miglioramento delle stesse ai fini di un sempre mag-

    gior coinvolgimento delle AVIS Comunali;- Proseguire nel coinvolgimento del mondo giovanile con iniziative mirate al fine di avere sempre pi gio-

    vani donatori ma, soprattutto, pi giovani dirigenti che possano proseguire nella gestione delle proprieAVIS a tutti i livelli.

    Che si impegni nello studio di iniziative atte ad incrementare il mondo femminile sia allinterno dei donatoriche nei dirigenti.

    La sorpresa Ed Adriano Nava a fare le veci di gran cerimoniere dellagiornata, quando, tra gli applausi generali, ringrazia anome di tutti gli amici avisini il presidente uscente, TizianoGamba, per limpegno e la passione profusi nel suo man-dato. Una grande commozione, al termine dellinterventodi Nava, ha coinvolto la platea: la magia di Senza finela canzone di Gino Paoli interpretata brillantemente daPatrizia Gregis, ha fatto da sottofondo allingresso in saladella sorpresa che il Consiglio ha voluto regalare aTiziano Gamba, un bellissimo quadro dellartista a tuttocampo, Gianni Bergamelli.

    Mariagrazia Mazzoleni

    LA SQUADRA DEL PRESIDENTELUfficio di presidenza di Avis provinciale gi al lavoro: Oscar Bianchi potr contare sulla collaborazione deivicepresidenti Elisabetta Lanfranchi e Franco Cortinovis, dellamministratore, Paolo Moro, e della segretaria,Emma Zanchi.Siedono, invece, tra i banchi del consiglio, Tiziano Gamba, Gianni Civera, Domenico Giupponi, Sara Cortinovis,Alessandro Borgogno, Artemio Trapattoni, Barbara Caglioni, Domenico Dalessandri, Andrea Guerini, Manuel Salvi,Maurizio Santinelli, Giuseppe Amadei, Adriano Nava, Alfredo Finazzi, Fulvio Zanchetti, Italo Accardi, FrancescoScandella e Ismaele Carne. Revisori dei conti sono Stefano Romano, Giuseppe Capella e Paolo Perico.

  • 6Evitiamo lemergenza sangue... prima di andare in vacanza ricordiamoci di donare

    BERGAMO AI VERTICIDELLASSOCIAZIONEBERGAMO AI VERTICIDELLASSOCIAZIONE

    Aprile e maggio 2009

    Gli importanti riconoscimenti ottenuti a livello regionale e nazionale da Domenico Giupponi e BrunoBorgogno - a cui va aggiunto lincarico nella Fiods, la federazione internazionale dei donatori disangue, ricoperto da Tiziano Gamba - sono frutto dellimpegno e della passione di tutti gli avisinibergamaschi che, negli anni, hanno costruito una delle pi efficienti ed efficaci reti di solidariet.

    Domenico Giupponi alla guida dellAvis regionale bergamasco il nuovo presiden-te di Avis Regione Lombardia.Domenico Giupponi, 55 anni,medico di famiglia a SanPellegrino Terme, guider nelprossimo quadriennio i circa230mila avisini lombardi, di cui35mila nella nostra provincia.

    Domenico Giupponi del resto ha unesperienza di lungocorso nellambito della donazione di sangue, PresidentedellAvis bergamasca dal 1996 al 2002 e, dal 2002 al2009, direttore sanitario dellassociazione, proseguir ilsuo impegno nel volontariato puntando ad una valoriz-zazione delle realt locali. Si tratta di evidenziare e farconoscere il prezioso lavoro che le singole Avis provin-ciali svolgono da sempre - spiega il neopresidenteregionale - magari coordinandolo al meglio per evitare ildisperdersi di risorse e energie.Tra gli obiettivi del quadriennio anche il potenziamen-to dellattivit in rete che, secondo DomenicoGiupponi, rappresenta la modalit pi attuale ed effi-cace per il funzionamento di unorganizzazione com-plessa come quella dellAvis. Particolare attenzionesar infine dedicata alle citt capoluogo dove lAvis,rispetto alle realt comunali pi piccole, raccoglie unminor numero di adesioni. Individueremo - conclude

    Giupponi - nuove strategie e forme di comunicazionediverse per coinvolgere anche i cittadini delle areemetropolitane.

    Bruno Borgogno in Consiglio nazionaleIn attesa che vengano scelti ilnuovo presidente e i compo-nenti del direttivo Avis naziona-le, segnaliamo che BrunoBorgogno stato eletto inConsiglio nazionale nellassem-blea di fine maggio a Roma.Sono felice - ha commentato il

    presidente nazionale uscente Andrea Tieghi - di lasciareunassociazione che arrivata a quasi 2 milioni di dona-zioni di sangue e che ha avviato un percorso virtuosonell'ambito della rendicontazione sociale, delle campa-gne di sensibilizzazione per i giovani e per i migranti. Nel 2008 i soci iscritti sono cresciuti del 3,76%, passan-do da 1.115.000 a 1.157.000. Altrettanto significativo ildato sulle donazioni di sangue, cresciute del 3,5% (da1.883.000 a 1.949.000). LAssemblea ha inoltre appro-vato un Ordine del giorno che chiede al governo dirimuovere le decurtazioni in busta paga ai donatori disangue dipendenti pubblici e auspicato un impegno delgoverno stesso per ospitare in Italia la giornata mondia-le del donatore di sangue.

    Linvito indirizzato a tutti gli avisini, in particolare di grup-po sanguigno 0 positivo e negativo, pronti per la donazio-ne, quindi in buone condizioni di salute, non sospesi, conesami sulla donazione precedente nella norma, che nonabbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, enegli ultimi 6 mesi se donne in et fertile. importante che vengano rispettati anche gli appuntamen-ti gi fissati per le donazioni in aferesi - dichiara BarbaraGiussani, responsabile sanitaria delle Unit di raccolta Avis- o almeno che si avvisi il centro del Monterosso in caso diimpossibilit alla donazione cos che si possano inserirealtri donatori in attesa. Lattivit di aferesi, in particolare per

    le donazione piastrine-plasma, globuli rossi-plasma, globulirossi-piastrine - continua la dottoressa Giussani - necessitadi una programmazione accurata per potere assicurarequotidianamente l'apporto trasfusionale in particolare amalati di tumore, pazienti trapiantati e neonati prematuri.Per scegliere dove donare non c che limbarazzo della scel-ta, dagli ospedali di Seriate, Treviglio, a quelli di Romano diLombardia, Trescore, Calcinate, Ponte San Pietro, Gazzaniga,Zingonia, San Giovanni Bianco, Piario, Sarnico, oltre ovvia-mente al centro Avis del Monterosso - dove si pu effettuareanche la donazione in aferesi - a Bergamo, in via Da Vinci, 4 -Tel. 035 342222, aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30.

  • Dal Maroccoper conoscere Avis BergamoDal Maroccoper conoscere Avis Bergamo

    Sono arrivati in Italia per sensibilizzare le comunit arabe,marocchine in particolare, alla donazione di sangue e aBergamo per conoscere uno dei centri di eccellenza, rea-lizzato dallAvis, per la raccolta di sangue intero e aferesi.Un confronto a 360, sia sugli aspetti sanitari che su quel-li associativi, tra la delegazione dell'Associazione deiDonatori di Sangue del Marocco (Amds) - che ha visitatoi locali di via Leonardo da Vinci nel quartiere Monterosso- e il vicepresidente regionale di Avis, Bruno Borgogno,accompagnato dal direttore generale di Avis provinciale,Giorgio Piccoli e da Barbara Giussani, responsabile sani-taria delle unit di raccolta locali. E Bergamo, nel campodella donazione di cittadini extracomunitari, sta lavorandoormai da alcuni anni: Sono 349 i donatori stranieri cheaderiscono alla nostra associazione - ha sottolineatoBarbara Giussani - 171 le donne e 178 gli uomini, in mag-gior parte provenienti proprio da Marocco e Senegal. A comporre la rappresentanza marocchina (in Marocco laraccolta di sangue assicurata a livello di strutture sanita-rie ospedaliere, le associazioni si occupano solo di pro-mozione e sensibilizzazione) che ha proseguito la visitaanche allAgenzia per lintegrazione sono stati FaridBelouafi, esponente dellAmds e rappresentante perlAfrica allinterno della Federazione internazionale dei

    donatori di sangue;M o h a m m e dBendali, farmacistae appartenente adiverse organizza-zioni umanitarie e ildirettore di un cen-tro di formazionemultidisciplinare,Yahya Ansar. Una settimana intensa quella della delega-zione marocchina che - nellambito di una collaborazionebilaterale avviata dallAvis nazionale - oltre a Bergamo, havisitato anche i centri di raccolta di Limbiate e Varese. Lanostra struttura - ha illustrato Farid Belouafi - articolatain un unico centro nazionale, 16 centri regionali, 25 centritrasfusionali e 33 banche del sangue. Nel 2002 statacostituita lAlleanza marocchina per il sangue, una sorta difederazione nazionale che accoglie sette associazioni.Ha destato molto interesse negli amici africani il nuovosistema informatizzato di Avis che incrocia i dati diretta-mente con gli Ospedali Riuniti. Questo - ha conclusoBruno Borgogno - pone la nostra provincia tra le pi avan-zate in tema di gestione informatica dei donatori.

    M. M.

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    ATTENZIONE: LAVORI IN CORSOA settembre cominceranno i lavori di ristrutturazione dei locali del Centro Avis del Monterosso.

    Anche se verranno realizzati nella massima sicurezza di dipendenti e donatori, si invitano le mamme- ad ulteriore scopo precauzionale - a non venire accompagnate da bambini piccoli durante la donazione.

    PROGETTO ABRUZZOLAvis Nazionale in accordo con lAvis Regionale Abruzzo e le autorit abruzzesi (Consiglio Regionale e UniversitdellAquila) ha avviato la raccolta fondi per contribuire alla ricostruzione della Casa dello Studente dell'Aquila.Nello spirito di solidariet e collaborazione che contraddistingue lAvis Provinciale di Bergamo ha aderito a que-sta causa e vuole invitare le sue Avis Comunali, nella assoluta autonoma decisione, a sostenere il progetto pro-ponendo di trattenere un contributo pari a 1 euro per ogni donazione effettuata per tutto il 2009. La cifra andrdestinata al fondo per la ricostruzione della Casa dello Studente. LAquila una citt universitaria e la riedificazio-ne dello Casa dello Studente rappresenta uno degli obiettivi pi significativi per ridare speranza alla citt.

    SPORT E SOLIDARIET CON LA FOPPAPEDRETTI sempre vincente il binomio sport e solidariet per lAvis provinciale di Bergamo.Dopo i giocatori dellAtalanta, lalpinista Mario Merelli e Matteo Tassetti, olimpioni-co a Sidney e Pechino per la nazionale disabili, nuova testimonial deccezione diAvis la squadra di volley Foppapedretti che nei giorni scorsi - accompagnata dalpresidente provinciale di Avis, Oscar Bianchi, e da Stefano Calvo, responsabilemarketing della societ - ha visitato il centro del Monterosso. Sono nella storia enella tradizione della nostra societ - hanno spiegato le giocatrici, che questan-

    no si sono aggiudicate la Champions League - la tenacia, il coraggio, il cuore, la voglia di vincere e la capacitdi non mollare mai. questo che ci accomuna alla passione e allentusiasmo dei donatori avisini.

  • E QUANDO CUPIDO CHIAMA... AVIS GIOVANI RISPONDE!

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    PER CHI IL DIVERTIMENTOCE LHA NEL SANGUEPER CHI IL DIVERTIMENTOCE LHA NEL SANGUE

    Lentusiasmo dei mille

    Oltre mille giovani avisini della provincia si sono dati appuntamento al Fluid di Orio al Serio perfesteggiare la conclusione di quattro anni di impegno nellassociazione e, in occasione del rinnovodella classe dirigente provinciale, per prepararsi nuovamente a scendere in campo.

    La serata, organizzata in collaborazione con RadioNumber One, stata animata da Grant Benson eLuca Viscardi con la applauditissima partecipazionedi Suor Nausicaa (il comico Paolo Casiraghi) diretta-mente da Colorado Caf. Momento clou delleventoproprio la parodia della suora, bergamasca doc, chenon poteva certo contare su un pubblico migliore.Donna dal carattere di ferro, la religiosa - raccontatain tre sketch da Paolo Casiraghi - vive, infatti, suimonti orobici, in un convento di sorelle in pensione,dove si occupa di tutto, dalla mungitura delle caprealla coibentazione del tetto del campanile.I giovani che si sono ritrovati al Fluid, per, nel san-gue non hanno solo il divertimento, ma anche tantasolidariet. Lo ha ricordato il presidente provinciale diAvis, Tiziano Gamba: Grazie perch ci avete aiutatoa far crescere lassociazione nella bergamasca - stato il commento -. Abbiamo bisogno del vostroimpegno e della vostra passione. Non rinunciate aivostri sogni e credeteci fino in fondo, solo cos potete

    aiutarci a migliorare. Il mio augurio che una piccolaparte del vostro tempo continui ad essere dedicata adAvis perch la cultura della generosit possa trovaresempre nuovi amici.E che ormai, quello dei giovani dai 18 ai 35 anni, sia ungruppo pi che affiatato, lo ha evidenziato anche FabioVanoli che dal 2005 lo ha coordinato con la collabora-zione della vicepresidente Avis, Elisabetta Lanfranchi.Abbiamo avuto la possibilit di conoscere a fondo imeccanismi della nostra associazione e la stessa Avis,in questi ultimi quattro anni, ha investito molto su di noisponsorizzando la nostra partecipazione a corsi di for-mazione e dandoci lopportunit di organizzare diretta-mente gli eventi come quello al Fluid, ma soprattuttocome il Forum Il sangue non ha colore dedicato alladonazione di cittadini extracomunitari - ha spiegato ilcoordinatore del Gruppo Giovani, Fabio Vanoli - Cihanno chiesto una maggior partecipazione. Adesso cisiamo, siamo in tanti e proveniamo un po da ogni partedella provincia. Siamo pronti per contribuire con ilnostro entusiasmo anche al prossimo mandato.Nel frattempo di Avis Giovani ha partecipato anche al con-vegno promosso dai Gruppi Giovani dellAssociazioneArtigiani, dellAscom e dellAvis, con il patrocinio dellASL,per discutere del problema dellabuso di alcol da partedegli adolescenti.Lidea - spiega Fabio Vanoli - che ha coinvolto diverseparti sociali, rappresenta una testimonianza concreta dellavoro e delle collaborazioni, nate nella nostra provincia,per prevenire la diffusione dellabuso di alcol tra i giovani.E per chi volesse farsi nuovi amici, oltre a contattare AvisGiovani Bergamo su Facebook, questi sono i nuovi reca-piti: http://giovani.avisbergamo.it; [email protected]. 035 342222.

    Volontariato, solidariet, divertimento?Questo e molto di pi.

    il caso di Claudia e Mauroche si sono conosciuti qualche anno fa

    proprio nel gruppo Avis giovani e che oggi convivono felicemente...

  • 9LAVIS CERCA VOLONTARI- MEDICI E NON -PER LABRUZZO

    LAVIS Nazionale in collaborazione con la Protezione Civile sta raccogliendo la disponibilit di volontari peril Punto Medico presso la tendopoli di Coppito a LAquila.Il dipartimento della Protezione Civile ha chiesto allAVIS di prolungare il proprio impegno sino al 30 giugnoe di valutare la disponibilit sino al 30 settembre 2009.Per rispondere al meglio a questa esigenza e ai bisogni delle popolazioni colpite, necessario garantirecambi regolari ai nostri 40 volontari attualmente in servizio.Si chiede pertanto la disponibilit come volontari, di medici, infermieri e addetti alla logistica.La durata del turno sar di una settimana.Tutte le persone interessate sono invitate a fornire la propria disponibilit presso lAVIS Provinciale diBergamo comunicando alle-mail:

    [email protected]

    i seguenti dati:- nome e cognome;- data di nascita;- professione ed esperienza in campo di protezione civile;- periodo di disponibilit;- contatti.

    Ad un amicoAd un amicoMetto in moto la macchina ed esco anche io dal par-cheggio, per ultimo, nella brezza primaverile che anco-ra quest'anno non avevo assaporato.Ci siamo appena salutati: una cena tra amici avisini, laprima da quando ti conosco che non prevedesse i nostriabiti istituzionali.

    Abbiamo riso tanto, abbiamo scherzato su un sacco dicose, per... a me proprio dispiace che te ne vada.

    Sei stato per me, per noi, guida e mentore: sono entra-to in Avis e, praticamente, mi hai accolto tu.Mi hai spiegato tu cosa c'era da fare e, da subito, mi haipermesso di essere protagonista di questa realt di cuioggi sono innamorato, di questa grande avventura.

    A te va il merito di tanti progetti, di tanto bene perlAssociazione, dei successi e dell'impegno dell'AvisGiovani, che alcuni nel tempo hanno misconosciuto mache molti altri hanno apprezzato.Ci hai insegnato che di polemiche sterili pieno ancheil mondo del volontariato, ma che quello che conta edeve contare per noi sono i fatti, lavorare davvero.

    Di tutto questo e di molto altro, ti siamo sinceramente grati.

    Dopo 6 anni come responsabile del Gruppo GiovanidellAvis Provinciale di Bergamo, Fabio Vanoli lascia ilConsiglio, non riproponendo la sua candidatura.Lo attendono il matrimonio e, gli auguriamo noi, unnuovo futuro pieno di soddisfazioni.

    Ci mancher, ma per fortuna ci ha gi chiesto di avvi-sarlo quando verr fissata la prima riunione del nuovoGruppo Giovani!

    Ora bisogna pedalare da soli.Da tutti noi, di cuore: grazie Fabio!

    Alessandro Borgogno

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    LA MEDICINA DI GENEREIl convegno di Avis

    Riportiamo una sintesi di alcuni interventi significativi ospitati dal convegno promosso dallAvisbergamasca. Alliniziativa hanno partecipato il presidente nazionale e regionale dellassociazione,Andrea Tieghi e Vincenzo Saturni, il genetista Luca Cavalli Sforza, Ornella Cappelli, presidente Aidmnazionale, Guido Finazzi direttore Simt degli ospedali Riuniti di Bergamo, gli specialisti AnnaFalanga, Arrigo Schieppati, Luigia Favalli, Eliseo Minola, Vanda Randi e Marco Bani. E, ovviamente,Tiziano Gamba, Domenico Giupponi e Barbara Giussani.

    Dai geni al genere: Luca Cavalli Sforza

    La parola genere include il sesso come una base dacui partono molte diramazioni che portano anche aproblemi sociali molto seri. Ne un esempio il proble-ma della schiavizzazione della donna che prende lemosse da lontano. In realt voglio per parlare di unamia ipotesi, unidea recente, non ancora una teoria.Riguarda una frazione del genere: lomosessualitmaschile. Chi sono e perch ci sono gli omosessuali? Alcune osservazioni fanno pensare che lomosessua-lit abbia una determinazione genetica, quindi eredi-taria. E questo pone alcuni problemi sul piano evolu-tivo. Come pu questo fenotipo continuare, dalmomento che limita la propagazione della specie?La mia idea che sia stata sostenuta dalla selezionenaturale. vero che in linea di massima la soluzionenaturale determinata largamente dalle donne. Ladifferenza che c tra maschio e femmina - soprattut-to di forza fisica - deve essere stata determinata,infatti, dalla donna spinta a cercare soprattutto uncompagno che potesse aiutarla nel periodo pi diffici-le, quando i bambini sono piccoli e hanno bisogno diprotezione e cibo.

    Quale , dunque, la condizione che ha determinatolomosessualit? Un marito forte anche un maritoaggressivo, che vuole avere figli, che ama fare sesso,che poligamo (solo la civilt occidentale condannala poligamia). Lomosessualit pu essere una sortadi reazione di chi rimane senza una donna e neltempo questo aspetto si traduce anche in caratteristi-che di maggior gentilezza e delicatezza. Se dunquelomosessualit stata determinata da una sorta diselezione naturale, quindi genetica, in concreto gliomosessuali potrebbero essere considerati come lepersone che permettono agli altri uomini di esserepoligami e continuare la specie. Su questa idea, cioche lomosessuale sia unipotesi di adattamento allapoligamia, vorrei continuare a lavorare.

    Medicina di genere, nuova frontiera: OrnellaCapelli

    Da sempre la medicina si dichiarata neutrale rispet-to al genere. Alle donne veniva riconosciuta unapeculiarit solo in funzione della riproduzione. Il gene-re comprende il sesso, ma i due termini non hanno lostesso significato e, in realt, il genere un concettorelativamente recente per le scienze mediche. Il

    LA MEDICINA DI GENERE

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    sesso si riferisce essenzialmente alle differenze biolo-giche tra uomini e donne che sono importanti nellemalattie, perch uomini e donne si ammalano erispondono in maniera diversa alle terapie. E non sologli apparati riproduttivi, ma anche gli altri organi delcorpo rispondono in maniera diversa ai trattamenti ealle malattie in base al sesso. Lo stesso si pensa alivello di genoma, anche se non ancora chiaro comequeste differenze possano influire nellevidenziarsidella malattie o nelle risposte alle terapie.Il genere, invece, un costrutto sociale. Comprendetratti personali, sentimenti, valori che la societ attri-buisce agli individui. Il costrutto dunque pu variarenel tempo e tra societ e societ. Nellambito dellasociet abbiamo ruoli di genere e identit di genere.I primi sono quelli attribuiti dalla societ ai due gene-ri (lavori o comportamento da uomo o da donna),mentre lidentit come noi ci sentiamo rispetto allasociet.Il genere pu influenzare la salute. Innanzitutto sepensiamo al genere maschile, pensiamo a forza eresistenza, delicatezza, invece, per quello femminile.E un esempio di questa influenza che le donne sonopi predisposte allosteoporosi, sia per una diversastruttura dellosso, ma anche perch fanno meno atti-vit fisica, si sottopongono pi spesso a diete conperdita della massa magra (per rispondere al requisi-to di delicatezza e femminilit accennato sopra). Edimostrato dunque che una situazione legata al sessosi complica e peggiora per atteggiamenti legati algenere. Lo stesso discorso vale per depressione edisturbi alimentari.Risale agli anni 90 il concetto di medicina di gene-re, ma la medicina - nonostante si proclami cos -non mai stata neutrale rispetto al genere: in real-t nella pratica e soprattutto negli studi clinici il pro-totipo luomo (maschio adulto di 70 chili) e quindianche le terapie individuate sono dirette prevalente-mente alluomo. Una tendenza da cambiare, soprat-tutto nella sperimentazione dei farmaci, anche per-ch dimostrato che sono le donne le pi grandiconsumatrici di pillole e quelle che maggiormentevanno incontro a reazioni avverse (sovradosaggio,tessuto adiposo pi abbondante, non si studiano glieffetti collaterali). anche vero per che donne dif-ficilmente entrano nei trials clinici, perch questosignifica doversi allontanare da casa e restare sottoosservazione e le donne non possono permetterse-lo, unaltra motivazione , invece, di tipo biologico:possibilit di interferenza sulla riproduzione se ladonna in et feconda.Limportante che non si arrivi ad una disuguaglian-za di genere, che la politica sanitaria non si occupisolo di uomini o solo (pi difficile) di donne.Provocherebbe un danno per entrambi.

    Quando il sangue troppo blu: Marco Bani

    Considerando il sesso dei donatori emerge unasostanziale disparit tra la presenza di uomini edonne tra i donatori periodici.In particolare, osservando i dati relativi al 2007dellAvis provinciale di Bergamo si pu vedere che,mentre tra i nuovi donatori la percentuale tra uomini edonne sostanzialmente simile (57% vs 43%), neidonatori stabilizzati la percentuale di donne diminui-sce in modo considerevole gi a partire dalla primadonazione; tale differenza aumenta poi progressiva-mente e questo determina una drammatica disparittra numero dei donatori uomini (che rappresentano il72% dei donatori) e le donatrici donne (che rappre-sentano solo il 28%). Questo gap di genere, pur essendo molto forte nellarealt bergamasca, si ritrova in parte e in misura pimoderata anche in altre realt italiane (in Lombardiale donne rappresentano circa il 32% dei donatori atti-vi contro il 68% degli uomini), mentre a livello interna-zionale le donazioni stanno invece raggiungendo laparit; eppure sono pochi i contributi in letteratura chehanno indagato questo fenomeno e nessuno relativoa proposte di intervento.Sembra emergere quindi una tacita accettazione delgap tra donatori di sangue uomini e donne che ritenia-mo meriti unanalisi pi approfondita per fornire da unlato un quadro descrittivo del fenomeno e dallaltroper sviluppare proposte di intervento e per mettere inatto degli interventi che colmino, o almeno riducano,questo divario.Sulla base di queste considerazioni emersa lanecessit di identificare, attraverso un progetto diricerca, quali sono i fattori che influenzano le donnenel rinunciare in modo cos importante e spesso defi-nitivo alla donazione, in particolare se i fattori medicitradizionalmente studiati sono sufficienti a spiegaretale differenza o se sono presenti altri fattori che nonsono stati presi in considerazione. Lobiettivo quello

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    di ottenere un quadro pi esplicativo possibile dellasituazione per far s che il sangue blu torni a colorar-si di rosso.

    Inquadramento di genere nella selezione deldonatore di sangue: Barbara Giussani

    In ambito nazionale lo scenario di studi volti ad inda-gare il motivo per cui le donne donatrici di sangueperiodiche siano solo il 30% rispetto al 70% di uomi-ni, nonostante si approccino alla donazione in egualmisura rispetto agli uomini, tabula rasa. possibile che tale aspetto possa in parte esserelegato ad un approccio neutralistico al donatore disangue, vale a dire approccio che non tiene contodella persona nella sua tonalit e peculiarit, quasi cisia una tacita accettazione di una preferenza di gene-re anche nella raccolta di questa preziosa risorsasanitaria, e quindi in ambito sanitario, in netta antitesicon i principi ispiratori della medicina di genere, cheparte dal presupposto che uno stato di buona salutepresuppone non solo lassenza di malattie, ma ancheche lindividuo abbia la possibilit di prendere partenelle varie fasi della sua esistenza alla vita sociale,lavorativa e di propensione al volontariato in condizio-ni che gli sono consone.Le motivazioni si possono indagare in una dupliceottica ed sorprendente come alcuni di tali aspettinon siano cos nettamente separati: cause sanitarie ecause socio-culturali.Ad esempio le motivazioni sanitarie sono ben note ela letteratura ricca di lavori in tale ambito: sovente ilsesso femminile ha caratteristiche fisiche che moltiritengono essere una controindicazione alla donazio-ne (maggiore predisposizione della donna alla sidero-penia ed anemia da carenza marziale, basso pesocorporeo, valori di pressione arteriosa ai limiti).Linformativa aggiornata sui requisiti di idoneit alladonazione potrebbe fare riabilitare una grossa per-centuale delle potenziali donatrici, avviandole alladonazione in aferesi, soprattutto riuscendo a decen-trare tale servizio anche nelle Unit di raccolta perife-riche, pensando che uno degli aspetti che pu essere

    di ostacolo alla persona per lapproccio periodico alladonazione sia il fattore tempo, ed noto che ladonna ha spesso in maggior misura rispetto alluomodifficolt nel conciliare attivit familiare, lavorativa espinta del volontariato.Dallanalisi delle cause di sospensione sanitaria dalledonazioni, sia definitiva che periodica, si possonoevincere dati e considerazioni interessanti: ad esem-pio la sospensione dalle donazioni per valori di tran-saminasi elevati (anche se tale parametro non piconsiderato un esame di validazione dellunit di san-gue ed emocomponenti) in assoluto pi frequentenelluomo rispetto alla donna, mentre la sospensioneper uso di farmaci predomina nettamente nel sessofemminile; negli ultimi 5 anni sono stati sospesi dalledonazioni per riscontro di HIV positivit 11 donatoriperiodici tutti di sesso maschile.Lapproccio analitico dei dati, separatamente permaschi e femmine, utile per predisporre campagnedi informazione e prevenzione che tengono contodelle diversit.In ottica di sensibilizzazione, fidelizzazione e selezio-ne del donatore di sangue inoltre prioritario tenerpresente limportante aspetto della comunicazionecon il donatore, soprattutto nel colloquio con il medi-co, non dimenticando che, a prescindere dai criteri diidoneit alla donazione - che devono essere rispetta-ti nella duplice ottica di tutela del donatore e del rice-vente - il colloquio e linformativa devono tenere contodel donatore come individuo a 360 e delle sue pecu-liarit, quindi non solo del grado di formazione, istru-zione e nazionalit, ma anche del sesso.Ad esempio lapproccio allindagine anamnestica inambito di comportamenti a rischio trasfusionale, che siinsinua nel delicato mondo del privato di ogni indivi-duo, ha variabili diverse a seconda che il medico siadonna o uomo e che il donatore sia donna o uomo, male informazioni che in tale ambito il medico raccogliedevono necessariamente tramutarsi in giudizio univo-co ed oggettivo di idoneit o meno alla donazione.

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    Mario Rivola riconfermatoalla guida di BergamoMario Rivola riconfermatoalla guida di Bergamo

    I ringraziamenti degli Ospedali Riuniti per limportantecontributo dei donatori di sangue sono arrivati, nel corsodellassemblea dellAvis cittadina, direttamente daMariangelo Cossolini, responsabile del Coordinamento alprelievo e trapianto dorgani della provincia di Bergamo.Che sulla questione delle sacche di sangue utilizzateappunto nei trapianti ha fatto un po di chiarezza: Perquanto riguarda i trapianti di rene e cuore - ha spiegatoCossolini - normalmente non servono trasfusioni, nel casodi un organo come il cuore, si cerca di recuperare il san-gue direttamente dal campo operatorio per restituirlo alpaziente. al trapianto di fegato che invece vengonodestinate le sacche dei donatori. Una media di 40 unit,tra globuli rossi, plasma e piastrine vengono trasfuse alpaziente nelle prime 24 ore, 60 sacche nei 10 giorni suc-cessivi. Cossolini ha infine sottolineato senza il significa-tivo apporto dei donatori di sangue sarebbe impossibileeseguire i trapianti. Allassemblea avisina hanno parteci-pato anche il presidente provinciale uscente, TizianoGamba, e Barbara Giussani, responsabile sanitario delleUnit di raccolta della provincia di Bergamo e sono inter-venuti Roberto Guerini, responsabile dei gruppi rionali eaziendali, Italo Accardi, vicepresidente e responsabiledella comunicazione. Ad illustrare lattivit dellultimo anno stato il presidente, Mario Rivola, che ha ricordato tra lal-tro la donazione allAvis provinciale del 50% della Casadel donatore al Monterosso. Questo - ha concluso Rivola- consentir al consiglio provinciale di attivarsi per i lavoridi ristrutturazione e di rendere la nostra struttura in gradodi rispondere al meglio alle nuove necessit dei donatori.Per quanto riguarda lattivit trasfusionale i soci attivi al31 dicembre 2008 erano 2612, per un totale di 5431donazioni, mentre 360 i donatori aspiranti. decisamen-te un buon numero, pari al 14% circa dei donatori attivi,anche se non tutti si sono poi rivelati idonei. Tuttavia, inconfronto con il 2007 - ha ricordato Rivola - le donazionitotali sono aumentate soltanto di 8 unit, dato modestoche non evidenzia limpegno e il lavoro del ConsiglioDirettivo e dei Gruppi aziendali e rionali nel propaganda-

    re limportanza del dono del sangue. sempre attivo ilservizio di chiamata periodica, sia per scritto che pertelefono, dei donatori per ricordare loro che sono passa-ti tre mesi dallultima donazione e per sollecitarli quindi apresentarsi per effettuarne una nuova.Le premiazioni, che hanno visto lassegnazione dellagoccia di diamante per le 120 donazioni e GiovanniGottini e Giancarlo Pelucchi e della goccia di smeraldo(100 donazioni) a Gianmario Caccia, Gian Luigi Callionie Renato Stefanile, hanno concluso lassemblea. Dopole votazioni sono risultati eletti nel nuovo consiglio citta-dino: Mario Rivola (presidente), Giovanni Civera e ItaloAccardi (vicepresidenti), Marco Bosatelli e AnnamariaTami (responsabili ufficio di segreteria), Gianni Pisoni(segretario), Francesco Bonomi (amministratore),Roberto Guerini (coordinatore gruppi aziendali e riona-li), Alessandro Trotta, Ferdinanda Canzi e GuidoCoppetti (comitato di redazione), Vittorio Riva (informa-tizzazione), Valter Castellan (referente associazionisportive), Giuseppe Invernicci (rapporti associazioni divolontariato), Marcello Ferrari (rapporti con gli enti). Tresono i consiglieri supplenti: Roberto Romati Marazzi,Giovanni Capurro e Fabio Grillo. Tre anche i sindaci:Gianluigi Vedovati, Mario Rizzi e Giulio Del Monte. Ildirettore sanitario Barbara Giussani.

    CdR

    EVENTI 2009 - CULTURA E SPORT PER LAVIS CITTADINAPer lanno 2009 sono gi state programmate partecipazioni e sponsorizzazioni ad alcuni eventi sportivi e culturali che saran-no realizzati in citt. Si partiti dal Torneo Internazionale di Rugby di aprile per poi proseguire con un gazebo in via XXsettembre per la Giornata dei Trapianti (9-10 maggio), in collaborazione con il dott. Mariangelo Cossolini, sul Sentierone il 23e 24 maggio in occasione della Camminata della Dea e, infine, per la Giornata mondiale della Donazione (14 giugno). Unasquadra di giovani avisini parteciper al torneo di calcetto in Piazza della Libert (giugno-luglio), mentre saremo presenti altorneo di calcio a 7 allOratorio di Redona (dall8 giugno al 7 luglio) ed al torneo di basket al Centro Giovanile Rosolino Pilo.Saremo poi presenti con uno stand alla Strabergamo (13-14 settembre). Per quanto riguarda la cultura parteciperemo alla 8edizione di Bergamo Film Festival (17-25 luglio), a Bergamo Scienza e bandiremo il 26 concorso di poesia dialettale CuoredOro (per il quale gi fin dora si ricorda che la data di scadenza per la presentazione degli elaborati fissata al 30 settem-bre e che il bando di concorso disponibile presso la sede Avis di Via Leonardo Da Vinci, 4 a Bergamo). in via di defini-zione lorganizzazione di una serata di musica e di incontro tra i giovani donatori cittadini ed i loro coetanei non ancora dona-tori in una discoteca nellimmediato hinterland della citt; ricordiamo ai nostri giovani di tenersi informati ed eventualmente didarci anche qualche consiglio per poterli meglio accontentare (alcuni di noi sono un po meno giovani!).

    Comitato di Redazione - Avis Bergamo

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    E LE DONAZIONI VOLANO!Iniziative e anniversari delle Avis della provincia

    E LE DONAZIONI VOLANO!A Villongo diventa avisina anche Mirella

    Mirella Danesi,gemella di Gianluca,si iscritti allAvis conil marito. E le donazio-ni volano! Salgono aquota sei, dunque, icomponenti dellafamiglia record delBasso Sebino, tutti

    avisini doc. Era un impegno - come ha raccontato lamamma di Mirella, Rosmarie, alle pagine de LEco diBergamo - che si era presa dopo aver partorito, rischian-do la vita, i suoi due gemelli, Gianluca e Mirella. Ventinoveanni fa era stata salvata proprio dalle trasfusioni di san-gue. allora che Rosmarie aveva deciso di diventaredonatrice per salvare qualcun altro. Il marito, Gianni, avi-sino lo era gi. E il loro gesto, nel tempo, stato seguitoda tutti i figli, a cominciare da Melanie, 23 anni, Gianluca29 anni, Natalie 18 anni. Per concludersi un paio di mesifa con larrivo di Mirella, oggi mamma di due bambini pic-coli. Insomma una grande occasione di festa nellAvisSarnico e Basso Sebino, presieduta storicamente daSerafino Falconi, che oggi, scaduti i mandati previsti dallostatuto, ha passato le consegne ad una donna, DeliaMarchetti. Con i giovani Danesi cresce anche il gruppo deiragazzi dellAvis, da sempre molto vivace e molto attivo inquesta zona del lago dIseo.

    Anche Bergamo non da menoDopo Villongo, eccola risposta diBergamo con lafamiglia Castellan.Valter, il capostipite econsigliere dellAviscittadina, a marzo haraggiunto lambitotraguardo delle 200

    donazioni, accompagnato dalla moglie donatrice allasua sedicesima donazione. Mentre la figlia, Eleonora,oggi in attesa del terzo figlio, stata premiata con lamedaglia dargento.

    A Sarnico c Vittorio MarconiUno scrosciante e pro-lungato applauso ditutti gli avisini ha salu-tato Vittorio Marconi,premiato dal vicesin-daco di Sarnico coldistintivo in oro condiamante, la massima

    onorificenza prevista dallassociazione. Con 150 donazioni,pari ad oltre 52 litri di sangue, il maggior donatore in asso-luto di tutta la storia quasi cinquantennale dellAvis locale e,sicuramente, uno dei migliori anche in ambito provinciale. Il19 dicembre 2008 ha cessato lattivit donazionale per rag-giunti limiti det e da allora continua la proficua collabora-zione in sezione, come Consigliere e con la presenza pun-tuale presso la sede ogni venerd negli orari di prelievo delsangue. Lassociazione lo ringrazia infinitamente ancheperch di esempio e di stimolo agli altri donatori e si augu-ra di poter continuare ad avvalersi della sua preziosa dispo-nibilit. Il nuovo Consiglio direttivo lo ha eletto vice presi-dente dellAvis comunale.

    Plinio Apollonio

    Doppia festa per Costa MezzateFesta e congratulazionicon tanto di torta perGiancarlo Cattaneo eFrancesca Perletti. Gliamici avisini di CostaMezzate si sono congra-tulati, infatti, conGiancarlo per il traguar-do delle 101 donazioni,

    mentre hanno augurato a Francesca, alla sua prima espe-rienza da donatrice, un felice proseguimento nel suogeneroso impegno.

    Carlo Andreoletti

    AVIS: non un posto per vecchi!Ho salutato con grande soddisfazione la notizia che il25% del nuovo consiglio provinciale formato da under35. Per evitare equivoci (giovani si, giovani no) dir chesu questo argomento ho la stessa visione di A. Moravia:un bravo giovane sar un bravo vecchio, un cattivo gio-vane un cattivo vecchio. limpronta educativa e forma-tiva che ci caratterizza non le nostre coordinate anagrafi-che. Lo stesso discorso vale anche per le donne; ma quimi fermo per non allontanarmi troppo dal lettore. Durantela scorsa assemblea provinciale ho avuto modo diapprezzare il grande lavoro svolto dal presidente uscen-te Tiziano Gamba. Grande perch svolto in sinergia contutte le 155 sezioni comunali. Al di l dei programmi (oggitutti parlano di progetti) realizzati, degli obiettivi raggiun-ti, e dei bilanci consolidati, il vero valore aggiunto dellanostra organizzazione (e deve continuare ad essere) illavoro di squadra. Nessuno dei 35.000 donatori devesentirsi escluso dalla vita associativa dell AVIS bergama-sca. questo laugurio-invito di buon lavoro che vogliofare ai 24 neo-consiglieri provinciali, giovani e meno gio-vani che siano. W i donatori AVIS!

    Ennio Dozzi

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    Un nuovo successo per lOpen Day della zona 8Centotrenta aspi-ranti donatori, dicui l80% di etcompresa tra i 22e i 30 anni: questo il risultatodellOpen daydella Zona 8Seriate - Valle

    Cavallina, che si tenuto il 5 aprile scorso presso ilCentro Trasfusionale dellOspedale Bolognini diSeriate. Preceduto da una massiccia campagna pro-mozionale realizzata con unapposita locandina e la

    stampa, sui sacchetti delpane, delle informazionisull'iniziativa, levento hafatto registrare pratica-mente il tutto esauritoper la mattinata, tantoche i responsabili dellasezioni comunali e imedici della struttura sisono succeduti organiz-zando le visite a piccoligruppi a cui sono statespiegate le modalit didonazione.

    SPORT E SOLIDARIET, ACCOPPIATA VINCENTEMarco Zanchi, una storia di fatica e sacrifici quoti-diani. Una storia di passione per il proprio sport,iniziata nel 2001 grazie ad alcuni amici che ama-vano andare in montagna, e che si successiva-mente trasformata in passione del correre sullamontagna. Dal 2003 sono poi iniziate le gare alivello agonistico, e con queste sono arrivati inumerosi successi. Marco ormai un cliente abituale dei vulcani, sinda quando nel 2006 si aggiudicato a sorpresa laVolcano Trail (gara a tappe sui vulcani del sud),passando poi nel 2007 alla Zero Tremila che dallaspiaggia porta in cima allEtna corsa poco primadella seconda edizione della Volcano Trail, che loha visto piazzarsi al secondo posto. Inne le ulti-me esperienze alla Etna Skymarathon, 42 chilo-

    metri corsi sul vulcano pi alto dEuropa, nella quale si piazzato al primo posto. Anche questanno Marco stato confermato re dei vulcani, aggiudicandosi il primo posto della Volcano Trail. Salite impegnative, 100chilometri totali, 4670 metri di dislivello. Correre tra il magma e la puzza di zolfo, tra esplosioni di lava eneve sono senza ombra di dubbio sensazioni indescrivibili, indimenticabili. Lui, che ha scoperto la corsa solo pochi anni fa, per caso, ha messo a frutto allenamento e grinta. Ma les-sere campione non ha mai fatto dimenticare a Marco lattenzione al prossimo. La sua figura ci fa capire chelo sport pu essere occasione di crescere nel fisico e nei valori. NellAvis dal 2006, Marco Zanchi undonatore-sportivo modello. Invito i ragazzi a non avere paura della donazione, perch non ha alcuna con-troindicazione dal punto di vista sportivo. Inoltre, col dibattito attuale che c in merito ai casi di doping nelmondo sportivo, il tesserino Avis come una garanzia dal punto di vista dei controlli. Ma, soprattutto, quan-do doni poi ti senti meglio anche dentro.Nel 2008, oltre alla Volcano Trail, ha vinto anche il campionato italiano di Eco Sport e si aggiudicato ilterzo posto alla Orobie Sky Raide, correndo ad agosto sulle nostre montagne. stato contattato da FabioBazzana, anche lui avisino di Cene, che voleva provare a fare delle gare di corsa in montagna. Divenutiquindi compagni di squadra nell'IZ Sky Racing, Marco e Fabio hanno iniziato ad allenarsi duramente, per-ch questa una disciplina che non regala troppi onori e non permette strappi alla regola. Tanti sacrificiper raggiungere il loro sogno: tagliare insieme il traguardo del Trofeo sul Vesuvio. E ce lhanno fatta, loscorso 2 ottobre.Con Marco testimonial, lintento quello di avvicinare il pubblico dei giovani alla donazione del sangue ealla cultura della solidariet. Far conoscere Avis a tutti quei ragazzi e ragazze che amano praticare sportnel tempo libero. C un grande bisogno di donatori giovani, sia per il costante invecchiamento della popo-lazione che per la costante crescita del fabbisogno di sangue ed emocomponenti. E lo sport, con i suoicampioni, uno strumento privilegiato per avvicinare le giovani generazioni al tema del dono. Perch,come ricorda lesempio di Marco, anche e soprattutto donando si pu essere degli ottimi sportivi.

    Stefania Barcella

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    LA DANZA DEL GABBIANOUna misteriosa scomparsa turba il commissario Montalbano, e proprio mentre staper andare in vacanza con Livia: Fazio, il pi fedele e puntuale dei suoi uomini, non tornato a casa e il suo cellulare muto. Una bianca fiammata si accende sulla spiaggia di primo mattino. Divampa il battibat-ti disperato, il frullo convulso di un gabbiano che, strepitando a vuoto, e con torsionidolorose, di sotto in su si avvita attorno al becco disperatamente puntato sul cielo; emette in danza, solitaria e terrificante, gli squassi e gli spasimi arrantolati della pro-pria morte. una prefigurazione sinistra, questa, dell'intonazione lugubre...Autore: Andrea Camilleri - Edizioni Sellerio

    IO SONO DIONon c' morbosit apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco lacitt di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Nonle guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perch non avrebbeabbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammipersonali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discuti-bile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopaticoche nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una ven-detta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle pi grandi tragedieamericane. Un uomo che dice di essere Dio.Autore: Giorgio Faletti - Edizioni Baldini Castoldi Dalai

    BERGAMO - GaMeC

    ESPOSIZIONE UNIVERSALEFino al 26 luglio 2009Orario: da marted a domenica dalle 11 alle 19; gioved dalle 11 alle 22;luned chiuso.

    Attraverso 100 opere circa, che vanno dal XV al XXI secolo, le otto sezionidella mostra affrontano alcune tematiche universali trattate nei secoli da artisti antichi, modernie contemporanei. Periodi diversi si confrontano per mettere alla prova i metodi di rappresentazione epresentazione di argomenti eterni e sempre diversamente affrontati, come il potere, la morte, il quoti-diano, lodio e lamore.Il patrimonio dallAccademia di Carrara di Bergamo il punto di partenza del dedalo espositivo, un viaggioche arriva sino alle ultime tendenze artistiche. Da Tiziano, Pisanello e Botticelli a Christo, Clemente,Duchamp, De Chirico e Warhol.

    COMO - Villa Olmo

    CHAGALL, KANDINSKY, MALEVIC.MAESTRI DELLAVANGUARDIA RUSSAFino al 26 luglio 2009Orario: luned chiuso; marted, mercoled e gioved dalle 9 alle 20;

    venerd, sabato e domenica dalle 9 alle 22.

    Il progetto espositivo dedicato alle avanguardie storiche russe, presentate dai primi del Novecentoagli inizi degli anni Trenta attraverso i capolavori di Marc Chagall, Vassily Kandinsky, Kazimir Malevice Pavel Filonov. La mostra, curata da Sergio Gaddi, assessore alla cultura del Comune di Como e da Evgenia Petrova,direttore scientifico del museo di stato russo di San Pietroburgo, presenta 80 opere, tra oli, tempere e dise-gni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe, come il museo nazionale di San Pietroburgo, imusei di Saratov, Tula e Ivanovo e da numerosi collezionisti privati.

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    di Luca ViscardiLa settimana di Sanremo ha riversato decine di brani nelle orecchie dei fruitori di musi-ca, come sempre avviene con lavvento del festival della canzone italiana. Questanno,in particolare, si lavorato su tre livelli: il gruppo dei big, quello dei giovani e quellodelle nuove proposte internet; una marea di musica, che in realt nonostante la quan-tit non riesce a generare unonda durto di qualit. La maggior parte delle canzonisi perde nel giro di pochi giorni, non ancora finito il festival che gi ce ne siamodimenticati; per, per ledizione 2009, bisogna ammettere che nel mare di musica deltutto anonima che stato presentato, ci sono state alcune realt molto interessanti.Non prendo in considerazione la categoria internet: non ho sentito nulla che fossedegno di nota. Dovessi pensare che la nuova generazione musicale italiana quel-la ascoltata l, sarei un po disorientato. Fortunatamente, la sezione dei giovani ingara ha offerto novit molto pi appetibili e artisti di sicuro talento.Parto dalla vincitrice, la Arisa che impazza alla radio e che stata adottata anche dallastampa periodica, che le ha dedicato un sacco di spazio, tutto sommato forse anche troppo, dato che ilsuo brano Sincerit molto carino, ma non certo un capolavoro. Per assolutamente vero che lacanzone Sincerit ha tutto quello che serve per sfondare e piacere a tutti, dai grandi ai bambini. il restodellalbum non forse allaltezza del successo riscosso da questo brano desordio, ma probabilmente habisogno di un ascolto un po pi approfondito.

    Sempre dalla sezione delle nuove proposte arrivata una delle artiste pi interes-santi del panorama nazionale, Malika Ayane. Scoperta da Caterina Caselli, ha suo-nato alla grande sulle radio di tutta Italia alla fine dellestate e nellautunno 2008.Al Festival si presentata con una canzone scritta per lei da Giuliano Sangiorgidei Negramaro; lo stile dei salentini trasuda da tutte le note del brano, ma non sipu negare che limpatto sia semplicemente strepitoso. In aggiunta, Malika hapresentato il brano al festival con il patrocinio di Gino Paoli e la loro esibizionein coppia stata forse uno dei momenti pi intensi del festival. Vi consiglierei dicercare su Youtube il momento in cui hanno cantato insieme Il cielo in una stan-za, un vero brivido per chi ama la musica.

    Della sezione dei big, questanno salverei senzadubbio Dolcenera, la cui eliminazione stata quanto meno sorpren-

    dente perch il brano molto interessante e accattivante e risulta essere unodei pi suonati alla radio. Nel gruppo degli artisti da promuovere e conservaredopo il festival, metterei anche Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, il cui discoPi sole illuminato dal testo di Jovanotti. Sono stati una sorpresa, in positi-vo, anche Alexia e Mario Lavezzi, che con la loro Biancaneve hanno lenta-mente scalato le classifiche di gradimento e di programmazione radiofonica e

    probabilmente saranno tra i pi ascoltati.Per il vincitore Marco Carta ci vuole un discorso a parte; il giovane sardoha sicuramente beneficiato della partecipazione ad Amici; la presenza di MariaDe Filippi sul palco dellAriston nella serata finale ha portato ulteriore acqua almulino del vincitore, ma non si pu negare che la canzone La forza mia siaorecchiabile e assolutamente godibile. I detrattori partono da una sorta di oppo-sizione a prescindere per quello che Carta rappresenta, pi che da una ogget-tiva valutazione del disco in questione.Di fatto, del festival di Sanremo ci rimarranno poche cose, alcune per diindubbio valore; concentriamoci sul piacere di ascoltare quelle, ne vale senza

    dubbio la pena.

    COSA RESTER...COSA RESTER...

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    A ME GLI OCCHI!A ME GLI OCCHI!Hit-parade degli occhiali

    Se qualcuno miricorda ancorauna volta che ccrisi non rispondodi me. La questio-ne macro-econo-mica, finanziariae sociale undato di fatto e per

    quanto sia spiacevole, che dire?, tocca viverla e marti-rizzarsi continuando a sottolineare quello che non c, amio avviso, non solo inutile ma anche dannoso. Certonon si pu far finta di nulla, bisogna stare attenti e par-simoniosi nel dubbio che domani sia pure peggio. Maormai, questa lezioncina di vita pratica pi che chiaraanche ai bimbi del nido di mio figlio, quindi BASTA! Insuddetto contesto parlare di stile, moda ed affini risultasempre un po imbarazzante, consigliare lo shoppingterapeutico quasi criminale, tuttavia non smetto diripetermi che se lasciamo vincere lirrazionalit nonandiamo da nessuna parte. Guardiamo i lati positivi esoprattutto guardiamo avanti.Il mondo dello stile continua a proporci novit vestimenta-rie di rango, il lusso non mai stato cos lussuoso ma cun comparto, guidato dalle eccellenze del made in Italy,che ci offre nuovi spunti a budget ragionato. Guardatenelle vostre borse e chiedetevi, in che stato sono i mieiocchiali? Da quanto tempo non li ripongo nella loro custo-dia lasciandoli a spasso e a rischio graffio? Nel mio caso,il mio eyewear da sole, per quello da vista sono ormailente-a-contatto dipendente, si divide in due possibilit: ilmodello da battaglia, un superbo aviator di Ray-Ban inter-preta alla perfezione il suo ruolo per quanto rigato edesposto ai rigori di una vita metropolitana; poi c il model-lo per le occasioni importanti, quello da usare per piaceree anche per esibire uno stile completo, beh questo haappena perso unasta e a quanto pare non possibilesistemarlo. Va da s che il mio budget primaverile sia per-tanto destinato alla ricerca del mio occhiale da sole figo.Limpresa sembrerebbe facile, basterebbe riappropriarsidel modello KO e comprarne ledizione 2009 ma la tenta-zione troppo forte: voglio un modello alla moda, nuovo,fresco e sbarazzino. Ledizione 2009 di Mido, fiera top delsegmento occhiali, immediatamente diventata il mio ter-ritorio di ricerca. Alla fine non ho ancora deciso, o forse sc un modello di YSL molto vintage cui non riesco a nonpensare, ma lofferta veramente meravigliosa e garanti-sce un cambio di look senza dover necessariamente ven-dere casa. Dopo unintensa giornata di scouting tra glistand ecco la mia personalissima hit parade.

    Al Femminile:1) Modello Flora

    dei Gucci, ilmotivo florealereso celebreda Grace Kellydiventa lospunto, inbianco e inero, per tingere le aste della montatura da sole inacetato.

    2) Magie dec per Giorgio Armani che fa posare unalibellula in swarowski sulle aste in metallo che incor-niciano il viso.

    3) Si chiama Belladior il modello pi affascinante dellanuova collezione Dior: la forma anni 70 sta bene atutte e le lenti sfumate effetto maquillage sono capa-ci di miracoli sullo sguardo anche quando provatoda una nottata scatenata.

    Al Maschile:1) Il modello Endurance di Carrera destinato a ritornare

    un must assoluto. Celebre con al sua forma a goccia ele lenti a specchio tra gli anni 70 e gli anni 80, oggi ritor-na in tutto il suo splendore e si veste di nuove cromie,anche fluo, per far ritornare ragazzini che quellepocalha vissuta e per lasciarla assaporare ai pi giovani.

    2) Determinata, energetica e maschia, cos la nuova col-lezione di eyewear di Diesel che concede anche al latomaschile del mercato di sperimentare attraverso formeretr e cromie inaspettate senza perdere in virilit.

    3) Lenti avveniristiche polarizzate che garantiscono ilmassimo di luminosit, tecnologia esasperata permantenere alta la performance anche in situazioniestreme e design ultra chic, queste sono le caratteri-stiche delle collezioni Maui Jim. Un marchio per veriintenditori adatto alla citt ma anche allo sport.

    Per il baby:1) Proteggere la vista dei pi piccoli una priorit. Oggi

    la sicurezza incontra il mondo fatato di Walt Disney.Nascono cos in esclusiva i modelli Polaroid DisneyMagic Eyewear: montature in metallo anallergiconichel free e lenti polarizzanti impreziosite dalle illu-strazioni pi celebri da Topolino a Winnie the Pooh.

    2) Fruibilit e design sono le parole dordine della nuovacollezione United Colors of Benetton Kids. Il marchio,leader incontrastato del segmento bimbo, presentauna panoramica globale di modelli, anche da vista, stu-diati appositamente per i pi piccoli con una cartellacolore pressoch infinita.

    Barbara Rodeschini

    Tempo di nuove lenti per il mare ma anche per guardare il mondo con nuove prospettive.E diamo un bel calcio alla depressione da cambio di stagione, come dice un claim di una pubblicitche mi piace da morire: siamo qui per essere felici e spesso ce lo dimentichiamo. Purtroppo.

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