La Voce del Donatore dicembre

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LA VOCE DEL DONATORE DICEMBRE 2014 Periodico di INFORMAZIONE

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LAVOCEDELDONATORE

DICEMBRE 2014

Periodico diInfoRMazIonE

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SOMMARIO> LA PRENOTAZIONE A Bergamo donazione 4

è valorizzata al massimo di Mariagrazia Mazzoleni

Cosa ne pensano donatori e dirigenti 6

> SPECIALE SALUTE Mangiare bene per donare meglio 8

> L’EvENTO La musica che viene dal cuore 10

> vITA ASSOCIATIvA Le attività delle comunali 12

Lettera da una futura donatrice 15

LA VOCE DEL DONATOREPeriodico di informazioneDicembre 2014Pubblicazione Quadrimestrale | Anno XLI | N. 1

Dir. e amm.ne: 24123 Bergamo | Via Leonardo Da Vinci, 4Tel. 035.342.222 | Fax 035.343.248

Legale rappresentante Oscar Bianchi

Direttore responsabile Mariagrazia Mazzoleni

Registrazione Tribunale di Bergamo n. 8 dell’11 maggio 1973

fotocomp. Stampa Legatoria: CPZ | Costa di Mezzate (Bg) Rivista stampata su carta riciclata 100%

Novità sotto l’alberoÈ cambiata l’organizzazione per l’attività donazionale, il sito si è rifatto il look e adesso tocca alla nostra rivista sottoporsi al restyling. Oltre all’individuazione di soluzioni grafiche più accattivanti per quanto riguarda gli ultimi due strumenti (ebbene sì, anche e soprattutto la comunicazione deve stare al passo con i tempi) l’obiettivo è uno solo: rispondere con maggior efficacia e efficienza alle esigenze dei nostri donatori. Per quanto ci riguarda, abbiamo cercato di farlo con lo “speciale salute” che approfondisce il tema dell’alimentazione; ampliando le pagine dedicate alle preziose iniziative delle Avis comunali e, guardando “oltre” i confini provinciali, con l’intervista a tutto campo al presidente nazionale di Avis, Vincenzo Saturni.Non resta che augurarvi buona lettura e Buon Natale!

Mariagrazia Mazzoleni

Carissimi generosi amici avisini,

l’augurio più affettuoso

che il miracolo del Natale

vi accompagni lungo

un nuovo anno di serenità e gioia.

Il Presidente

Oscar Bianchi

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Una rivoluzione culturale e organizzativa

Dal primo ottobre per accedere alla donazione, per diventare nuovo donatore e per le visite

periodiche è necessario prenotare l’appuntamento. “Un cambiamento culturale e organizzativo (fino ad oggi l’accesso era libero) finalizzato a rispondere con sempre maggior efficacia ai bisogni dei malati e un valore aggiunto per i donatori che vedranno ridursi i tempi di attesa”. Oscar Bianchi, presidente provinciale di Avis - sotto la cui guida è stata avviata al Centro del Monterosso la nuova modalità di accesso alla donazione che nel 2015 si estenderà anche nelle articolazioni periferiche - non ha dubbi: “Gli avisini rispondono sempre con entusiasmo ai cambiamenti, non facendo mai mancare la loro generosa disponibilità. A maggior ragione in un contesto di miglioramento del servizio”. “La richiesta di supporto che perviene dal mondo sanitario – spiega Oscar Bianchi - sta subendo dei cambiamenti causati sia dall’evoluzione dei sistemi organizzativi, sia dal progresso nel campo della terapia medica, che sta determinando un migliore utilizzo delle disponibilità di emocomponenti. È importante quindi che la nostra Associazione, come sempre, sia pronta per offrire il suo contributo fondamentale al fabbisogno di sangue. La nuova programmazione su prenotazione va infatti in questa direzione, garantendo tra l’altro un miglior servizio al donatore

Una risposta più efficace ai bisogni dei malatiBianchi: certo della generosa sensibilità avisina

attraverso la riduzione dei tempi di attesa”. In sintesi i vantaggi saranno quelli di poter programmare la raccolta riconducendola più razionalmente al reale fabbisogno; di pianificare il lavoro degli operatori sanitari e i servizi agli avisini, e infine di ottimizzare la gestione della raccolta in particolari periodi dell’anno, evitando picchi di presentazione o sensibili riduzioni come avviene ad esempio durante l’estate.

On-line sulla Pagina del Donatore:

www.avisbergamo.it

Presso la Sede Avis Provinciale Bergamo: Postazione self-service in sala ristoro Personale Avis dedicato (centralino)

Rivolgendosi alla propria Avis Comunale

Telefonicamente al numero 035.342.222Da lunedì a venerdì: dalle 8,30 alle 13,30Il sabato: dalle 8,30 alle 12,00

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A Bergamo la donazioneè valorizzata al massimo

LA PRENOTAZIONE

Il gesto straordinario degli avisini sarà ancora più significativo

L’Avis provinciale di Bergamo ha avviato al Centro del Monterosso la donazione di sangue su pre-

notazione. Una misura che, secondo il presidente Bianchi e il consiglio provinciale, servirà a migliorare l’organizzazione e la razionalizzazione della raccolta del sangue. Abbiamo chiesto al presidente nazio-nale di Avis, Vincenzo Saturni, che è anche medico trasfusionista presso l’ospedale di Varese, di spiegarci quali sono i vantaggi e a che punto siamo con l’autosufficienza di emocomponenti.

Presidente Saturni, ritiene che si sia trattato di una misura necessaria?“Certo. Oggi il fabbisogno di sangue e dei suoi derivati ha subito dei cambia-menti significativi, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. La nostra associazione, come sempre, si adegua in modo puntuale a queste esigenze mutate e lo fa coniugando due aspetti: la valorizzazione massima della disponibilità dei donatori e la contestuale risposta ai pazienti che hanno necessità di sangue nel momento preciso in cui viene richiesto. È questo il significato della scelta dell’Avis provinciale di Bergamo. Un’organizzazione come la nostra, presente con più di 3000 sedi in tutta Italia, (158 nella sola provincia orobica) deve, a mio avviso, andare sempre di più verso un accordo programmatorio”.

Con tutta questa attenzione all’orga-nizzazione, non si corre il rischio di smorzare l’entusiamo dei donatori? “Esattamente il contrario. Si mantie-ne vivo il rapporto con il donatore, rendendo ancora più significativo il suo straordinario gesto. Prevedere la prenotazione non significa fiaccare la volontà e la volontarietà del gesto donazionale, ma valorizzarlo al mas-simo grado”.

In che modo?“Consentendo che tutto il flusso dona-zionale all’interno delle articolazioni organizzative periferiche di Bergamo avvenga nel modo più lineare possibile, rispondendo puntualmente alle esigenze richieste. Si tratta di dimostrare, ancora una volta, che la nostra associazione è assolutamente al passo con i tempi e sa dare le risposte più efficaci possibili quando ce n’è effettivamente bisogno. Io sono assolutamente favorevole a questa impostazione e gli strumenti attuali tra l’altro (agenda on line accessibile via

L’83% dei donatori italiani è periodico, dobbiamo fidelizzare il restante 17%

Forniamo ai pazienti il gruppo sanguigno di cui necessitano nel momento esatto in cui serve

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internet dovunque siate, ma anche le postazioni self service presso la vostra sede) ci consentono di realizzarla in modo molto semplice”.

Qual’è il ruolo di Avis nella program-mazione trasfusionale?“La nostra associazione ha un ruolo strategico, perchè fa da mediatore culturale – trasmettendo i valori della donazione periodica alla popolazione – ma anche da mediatore vero e proprio tra il sistema sanitario nazionale e il singolo donatore. Il fatto che le normative ci riconoscono questo ruolo nel sistema trasfusionale, significa una precisa presa di responsabilità per rispondere in modo puntuale alle esigenze oggettive. Questo vuol dire che dobbiamo essere in grado di mettere a disposizione per la trasfusione il preziosissimo elemento che è il sangue, nell’ambito di un sistema ancora più puntuale”.

Le condizioni economiche, sociali, e anche sanitarie, diverse rispetto a solo pochi anni fa, influiscono nella programmazione?“Oggi nel nostro paese, oltre il 60% dei globuli rossi trasfusi viene utilizzato per pazienti con patologie croniche. Alcuni anni fa, invece, veniva impiegato più per le emergenze e gli interventi chirurgici. È chiaro quindi che noi dobbiamo garantire tutto l’anno un adeguato afflusso di donazioni, per-chè trattandosi di malattie croniche non è che ci sono momenti in cui c’è più bisogno e momenti meno. Allora diventa fondamentale programmare in accordo con le strutture trasfusionali, e la Regione, quelli che sono i reali fabbisogni, concentrando la nostra attenzione su ciascun singolo amma-lato, a cui dobbiamo assolutamente fare riferimento”.

Si tratta, in sostanza, di garantire la sostenibilità di tutto il sistema…“Ed è appunto l’Avis a svolgere un ruolo fondamentale: deve fare in modo che i cittadini diventino donatori, che i donatori vengano fidelizzati e, con-temporaneamente, deve modulare l’afflusso di donazioni per rispondere razionalmente al fabbisogno di sangue”.

A livello nazionale a che punto sia-mo sul fronte dell’autosufficienza di emocomponenti (globuli rossi, piastrine e plasma)?“Se guardiamo alla situazione da un punto di vista “macro” siamo sicura-mente autosufficienti”.

Ma?“Ci sono comunque due aspetti da considerare. Il primo è che per l’83% i donatori italiani sono periodici, ma c’è il 17% che ancora non lo è. Dobbiamo fidelizzare anche gli oc-casionali per avere una continuità di azione, maggiormente controllata. Il secondo aspetto è che se, anzichè guardare le donazioni annuali in tutto il Paese, le ottimizziamo per periodi e per realtà territoriali, ci possono essere momenti e zone con qualche periodo di crisi. Penso ad esempio al periodo estivo, seppure con molte meno pro-blematiche di emergenza di qualche anno fa. Ma se ci riferiamo ai pazienti cronici è evidente che queste persone hanno bisogno del medesimo apporto di sangue indipendentemente dalle stagioni.Il periodo estivo poi facilita lo sposta-mento dei donatori per le vacanze, anche all’estero, e questo può comportare una sospensione temporanea. Quindi ci deve essere un po’ più di attenzione alle criticità e può capitare che aumen-tino le richieste in alcune zone d’Italia”.

Ci sono territori più esposti al po-tenziale rischio di carenza?“Le grandi città come Milano e Roma. Hanno una concentrazione elevata di ospedali ad alta specializzazione con patologie che spesso hanno necessità trasfusionale rilevante. Per una serie di motivi (una vita più frenetica, ma anche perchè magari sono tante le persone che ci vanno solo per lavorare, ma poi abitano altrove) spesso hanno un indice donazionale – che si basa sul rapporto tra donatori e cittadini - un po’ più basso rispetto alla provincia. Quindi più frequentemente queste città, se non c’è il flusso di donazione. Che arriva appunto dalla provincia, potrebbero trovarsi in difficoltà. Certo, c’è da sottolineare che il sistema di scambio all’interno delle regioni fa sì che i malati non corrano nessun rischio”.

Siamo autosufficienti anche nei farmaci plasmaderivati?“Questi farmaci si ottengono frazionando industrialmente il plasma donato. In Italia ne facciamo largo impiego, ma dobbiamo lavorare ancora parecchio perchè in questo ambito non lo siamo”.

Ampliamo l’orizzonte, il recente di-segno di legge delega per la riforma del Terzo Settore, cambierà qualcosa per il mondo Avis? “Abbiamo seguito con molto interesse l’iter, trasmettendo al Governo anche i nostri suggerimenti. È sicuramente un bene che sia stato affrontato un tema ancora fermo al 1991. Negli indirizzi generali ci sono aspetti molto utili e importanti: penso alla stabilizzazione del 5x1000, al riconoscimento a tutti gli effetti dell’attività di volontariato e alla revisione del servizio civile nazionale. Sono aspetti che non cambieranno in sostanza l’attività di Avis, ma sono più in linea con l’attualità.Quello che abbiamo chiesto, e che spe-riamo di trovare nei decreti collegati, è che vengano formalmente riconosciuti anche i livelli intermedi di grandi reti associative come la nostra. Mi riferisco all’ambito provinciale e regionale”.

Mariagrazia Mazzoleni

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Cosa ne pensano donatori e dirigenti

LA PRENOTAZIONE

Ernesto Sirtoli – 51 anni, donatore di Ponteranica “La prima donazione – racconta – l’ho fatta a 18 anni, il 28 di novembre per la precisione, quando era stato lanciato un appello per il terremoto dell’Irpinia, e da allora non ho più smesso. E appena ho avuto l’opportunità di prenotare ne ho approfittato, sia per la donazione di sangue che per l’aferesi. Sa che co-modità l’appuntamento? Niente code, niente persone che sbuffano per l’attesa. Giustissimo poi affidarsi alla tecnologia. Non potevo aspettarmi niente di meglio.

Anna Micheletti – 45 anni, donatrice di Paladina “Sono diventata donatrice da poco e essendo casalinga riesco a gestirmi abbastanza bene i tempi necessari alla donazione. Mi è capitato di aspettare anche un paio di ore, ma comunque cerco di organizzarmi per tenermi tutta la mattinata libera. Sinceramente – dice - mi piace l’idea di potermi recare al Monterosso quando voglio. Credo però che l’appuntamento sia positivo soprattutto per chi lavora. Penso a mio marito che fa l’artigiano e non dovrà aspettare una volta fissata l’ora della donazione. La prenotazione non può che portare vantaggi e non credo che abituarsi sarà un grosso sacrificio”.

Michela Nava – 27 anni, donatrice di Bergamo Donatrice da quando aveva 18 anni. “Era uno dei miei obiettivi, insieme alla patente”, sottolinea. Ma non le è bastato, tanto che si è pure impegnata a

portare ogni anno un nuovo donatore. E tra questi c’è Costantino Bianchi, il suo ragazzo, felicissimo della prenotazione on line. “La può fare da qualsiasi posta-zione internet, stabilendo direttamente giorno e ora… più comodo di così” dice.“Io invece nonostante l’età non sono una grande appassionata di tecnolo-gia - confessa Michela - credo che mi rassegnerò a ricordare anche questa ennesima password, intanto comincerò a prenotare telefonicamente. E a trainarmi c’è il vantaggio di non fare le code che ora faccio spesso”.

Cristian Caroli – 39 anni, donatore di Urgnano “Ottimo, complimenti!”, esordisce subito, “era impensabile continuare il mix tra appuntamenti e accesso libero. A me è capitato di accedere senza prenotazione un anno fa e me ne sono ben guardato dal ripetere l’esperienza. Per completare la donazione ci voglio-no non meno di due ore e per di più (giustamente, per carità) se arrivi alle 7.30 ti vedi passare avanti tutti quelli che hanno prenotato. Un vero pastic-cio. Invece avete fatto la scelta giusta, complimenti davvero, state sfruttando al meglio la tecnologia. E poi con la gestione con il numerino fila via tutto liscio come l’olio. Con l’appuntamento si completa il percorso donazionale in un’ora”“L’importante è che si sensibilizzino tutti i donatori con delle campagne informative ad hoc, così nessuno cade dalle nuvole. E poi invito tutti a rispettare l’ora stabilita, magari arrivando anche

Donatori: un’ottima scelta, basta con i tempi di attesa

con qualche minuto di anticipo. E’ una questione di educazione”.

Laura Boschini – 24 anni, presidente di Avis Medolago “E’ stata una decisione saggia che evita una doppia perdita di tempo: quello del donatore, ma anche del personale. Finalmente si potrà avere una previsione, anzi quasi una certezza, soprattutto sulle donazioni collettive che sono sempre un po’ un terno al lotto. Con domeniche di estrema emergenza (e conseguenti lamentele), e altre di calma piatta. Noi doniamo a Ponte San Pietro e affronte-remo la questione l’anno prossimo. La preoccupazione di tanti miei colleghi presidenti è che si perda un po’ il valore aggregativo della donazione, quello che c’è adesso quando tutta la sezione si ritrova insieme una determinata dome-

Dirigenti: eviteremo concentrazioni eccessive in alcuni periodi e ci inventeremo nuove opportunità di aggregazione

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nica. Certo c’è questa abitudine e come per tutte le cose nuove ci vorrà un po’ di spirito di adattamento. Ma l’importante è che i donatori continuino con la loro generosità, poi i momenti di socializ-zazione potranno essere anche altri e ne inventeremo sicuramente di nuovi”.

Walter Stancheris – 45 anni, coordi-natore della zona della Bassa Valle Seriana “Condivido la scelta. La prenotazione metterà ordine anche nella donazione di sangue, come già avviene per quella di plasma. E poi ci garantirà la continuità dell’atti-vità donazionale durante tutto l’anno, evitando concentrazioni eccessive in alcuni periodi”, sottolinea. “Oltretutto sono state assicurate tutte le modalità di prenotazione possibile, per facilitare anche chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia. Non credo che ci sarà un calo di donatori, come sostiene qualche scettico, certo siamo tutti un po’ restii ai cambiamenti, ma basterà avere un po’ di pazienza durante la fase di rodaggio. Credo che alla fine ne saremo tutti contenti”.

Il nuovo sito AvIS Dal mese di settembre, grandi novità per il sito di Avis Provinciale Bergamo: www.avisbergamo.itRestyling grafico, un percorso più facile per prenotare la donazione on-line e nuovi contenuti.Tra questi segnaliamo la sezione “Documenti utili” in cui sia i donatori che le Avis comunali possono trovare tutta la documentazione necessaria per informarsi sulla donazione (frequenza donazionale, benemerenze Avis, sospensioni per viaggi all’estero, etc).oppure moduli più operativi per richiedere la password per la Pagina del Donatore e altro ancora. Inoltre sono presenti anche le nuove sezioni Progetto Scuola in cui trovare i percorsi formativi di Avis Provinciale Bergamo rivolti agli studenti delle elementari e superiori; Gruppo Giovani in cui visualizzare le varie iniziative in cui sono attivi i nostri giovani volontari e il calendario Iniziative Avis Comunali in home page.Il nuovo sito è responsive, cioè si adatta automaticamente a tutti i dispositivi: computer, smartphone, tablet così è possibile navigare e prenotare la donazione ovunque e in tutta comodità. Il sito responsive è un ulteriore servizio ai donatori per facilitare la consultazione, che dall’inizio del 2014 la percentuale delle visite tramite dispositivi mobili è notevolmente aumentata raggiungendo ben il 30%.Vieni a scoprirlo: www.avisbergamo.it

F.M.

Dopo l’esperienza di Bergamo, dal primo aprile 2015 il progetto si completerà con l’estensione a tutte e nove le articolazioni organizzative periferiche (Aop) di Avis che si trovano presso gli ospedali dei seguenti paesi: Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia. Nulla, oltre all’utilizzo della tecnologia, è stato lasciato al caso dall’Esecutivo di Avis provinciale che ha seguito passo passo la nuova sfida, accompagnando i dirigenti locali. Tra le iniziative messe in campo anche la realizzazione di focus group - promossi dalla commissione Comunicazione coordinata dal vicepresi-dente, Elisabetta Lanfranchi – guidati da Laura Appolonia, psicologa e psicote-rapeuta, per supportare dirigenti e dipendenti nella comunicazione ai 38.000 donatori. Le nuove modalità di programmazione, se utilizzate efficacemente, potranno diventare infatti la massima espressione di aggregazione associativa.

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Su You Tube il video che spiega come prenotare facilmente

Anche i focus groupper migliorare comunicazione e organizzazione

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Mangiare bene perdonare meglio

SPECIALE SALUTE

Ciclicamente torna alla ribalta – è recente un’altra pubblicazione sull ’argomento - la dieta dei

gruppi sanguigni. Abbiamo chiesto a Tiziano Gamba, responsabile del comi-tato scientifico di Avis e specialista in Scienza dell’Alimentazione, cosa pensa di questa in particolare e, più in generale, del fenomeno delle diete.

Dottor Gamba è possibile che apparte-nere al gruppo A o B faccia la differenza su ciò che dovremmo mangiare?“La dieta dei gruppi sanguigni parte dal presupposto che i gruppi sanguigni si sono formati durante l’evoluzione dell’uomo e corrispondono alle abitudini alimentari dei nostri antenati. Nello specifico: il gruppo 0 risale all’epoca dell’uomo cacciatore, quindi portato a dieta ricca di proteine; il gruppo A al periodo successivo rappresentato dall’uomo agricoltore con dieta pre-valentemente vegetariana; il gruppo B si identifica con l’uomo nomade e alla dieta si aggiungono i latticini; il gruppo AB è più enigmatico, e si pone come intermedio tra le precedenti: in questo caso si può mangiare di tutto”.

La teoria è affascinante, ma ha una base scientifica?“La teoria si basa sulla scoperta (ormai datata) che le glicoproteine presenti sulla superficie del globulo rosso che determinano il tipo (O-A-B-AB) sono presenti anche nell’intestino. Pertanto secondo l’inventore della teoria, Peter D’Adamo, è necessario mangiare alimenti che siano facilmente digeribili perché più “adatti” alle glicoproteine presenti sulle nostre cellule. Ecco perché si dovrebbe seguire uno schema alimentare relativo

in buona fede o meno, espone una sua teoria e propone una “dieta salutare” ,ci sono moltitudini di persone che vogliono provare tale novità “scientifica”. Il solo fatto di applicarsi in una particolare dieta (che vuol dire soprattutto seguire una regola alimentare) sortisce spesso qualche risultato nel breve periodo, an-che indipendentemente dalla validità o meno della dieta proposta. Ciò alimenta ulteriormente il numero dei seguaci…”.

Che alimentazione consiglierebbe ad un avisino che vuole rimettersi in forma in questo periodo?“Non ci sono diete miracolose o alimenti che ti mettono in forma. La dieta soprat-tutto per un donatore – ma per tutti in verità - fa parte di uno “stile di vita” che comprende buona attività fisica, eliminazione totale del fumo, riduzione al massimo delle bevande alcooliche e pensiero positivo.Premesso ciò, in questo periodo dell’anno che precede le feste natalizie, è opportuno eliminare i dolci sia solidi, che le bevan-de zuccherate. Ridurre drasticamente il sale aggiunto ed i cibi salati. Ridurre inoltre quantitativamente le KCalorie,

La dieta è uno stile di vita, anche il pensiero positivo aiutaal proprio gruppo sanguigno. Attenzione però, in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine: ogni persona, in relazione al suo gruppo sanguigno, si dimostra intollerante nei confronti di alcune di queste lectine e il rischio è l’aumento del rischio cardiova-scolare e possibili intolleranza alimentari”.

Ci sta dicendo che questa dieta non funziona?“Sono stati fatti diversi studi per verifi-care tale teoria ma finora non ci sono conferme. Allo stato attuale non ci sono prove documentate che dimostrino be-nefici in termini di salute e di riduzione del rischio cardiovascolare dei regimi alimentari basati sul gruppo sanguigno. Oltretutto in base ai risultati di alcuni studi più tipi di lectine sono contenute contemporaneamente nella stragrande maggioranza dei cibi e non sarebbero quindi in grado di attaccare selettivamente un solo gruppo sanguigno”.

Perchè siamo così influenzati dalle mode in fatto di alimentazione?“Da sempre è noto che l’alimentazione influenza positivamente o negativamente il nostro stato di salute. Negli ultimi decenni sono stati chiarite numerose funzioni biochimiche e individuate molecole che agiscono nel complesso processo metabolico legato ai vari nutrienti che assumiamo. A ciò va aggiunta anche la maggior attenzione agli aspetti “etici” delle nostre scelte alimentari. Inoltre, in epoca recente, l’uomo ha prestato sempre maggior attenzione alla propria salute ed alla forma fisica, con la consapevolezza che l’alimentazione gioca un ruolo fonda-mentale sia nella prevenzione che nella cura. Pertanto ogni qualvolta qualcuno,

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tre soli pasti al giorno senza intermezzi (salvo situazioni particolari). Già queste restrizioni possono aiutare a farci stare meglio e ci preparano agli “eccessi” più o meno evitabili del periodo natalizio.Frutta e verdura, come sempre, sono indispensabili per il nostro benessere fisico. Ricordiamoci poi che la varietà degli alimenti è la chiave per uno stato di salute fisica”.

Cosa e come li variamo?“Ogni giorno frutta e verdura, che non deve mai mancare in ogni pasto, pre-ferendo sempre alimenti stagionali e quindi freschi. Bene quotidianamente anche pasta o riso o cereali, almeno una volta al giorno, ovviamente con condi-menti vegetali. Un po’ di carne, due/tre volte alla settimana, è utile soprattutto per le donatrici. Bene il pesce, due/tre volte alla settimana. I formaggi, solo se magri, una/due volte alla settimana, al posto della carne o del pesce.Condire solo con olio, meglio se extra vergine. E per chi è un po’ in sovrappeso è opportuno pensare anche di ridurre e perdere qualche chiletto, mantenendo gli stessi piatti ma con porzioni più piccole”.

Quasi inutile chiederle dell’attività fisica…“È fondamentale: la sola la dieta corretta non basta, come ho già detto”.

D’inverno, sci a parte, cosa possiamo praticare e per quanto tempo setti-manalmente?“L’attività fisica migliore è quella più compatibile con i nostri tempi e spazi. L’importante è fare. Ovviamente d’in-verno è più comodo andare in palestra o in piscina o passeggiare o correre, piuttosto che andare in bicicletta o in montagna. Per chi ha poco tempo, o tanta pigrizia, bene anche un po’ di ginnastica o cyclette in casa. Anche per l’attività fisica è importante variare, non fare sempre gli stessi movimenti o lo stesso sport. Dovrebbe essere praticata, se non quotidianamente, almeno 4 giorni per settimana, 30-40 minuti ogni volta”.

Mariagrazia Mazzoleni

Mangiare bene e in modo corretto è una premessa importante per una vita sana.Se si è donatori periodici di sangue, questo semplice e “scontato” concetto è ancor più importante, perché il dona-tore davvero motivato e consapevole del significato del suo dono, ha una duplice responsabilità nell’attenersi ad uno stile di vita sano: quella di non arrecare danno a se stesso e quella di astenersi dalla donazione se le sue abitudini, anche in campo alimentare, potrebbero compromettere l’utilizzo del sangue donato.La valutazione dell’idoneità del do-natore è di competenza del medico Avis che visita ed “indaga” il giorno della donazione, ma poi l’analisi conclusiva sull’idoneità del sangue e degli emocomponenti donati è di competenza del medico del Simt (Servizio di Ematologia e Medicina Trasfusionale), che decide se il sangue donato può essere trasfuso, non solo sulla base dei risultati delle analisi del sangue, ma anche sulla valutazione di alcuni parametri fisici della sacca di sangue.E’ dunque possibile che alcune unità di sangue e plasma vengano scartate perché risultano “chilose”, vale a dire con un plasma troppo grasso che rende impraticabile

Come comportarsi prima della donazione

la trasfusione all’ammalato.Anche per questo motivo ribadiamo che, oltre a seguire le linee guida di una sana alimentazione di cui parlere-mo approfonditamente nel prossimo numero di questo periodico, la dieta del donatore dovrebbe considerare tre caratteristiche importanti e quindi essere:• riccainferro• poveraingrassi• riccainliquidi(nonalcolici)

In particolare per i grassi, è fonda-mentale che nei giorni precedenti la donazione vengano eliminati fritti, formaggi, salumi come salame, pancetta, lardo, tagli di carne grassa (costine, salamelle, ecc..), salse tipo maionese, gelati alle creme, dolci con panna o crema pasticcera.Questo eccesso di grassi può infatti determinare un innalzamento dei lipidi ematici, in particolare dei trigliceridi

e quindi non solo interferire con alcuni test che vengono eseguiti

sulla donazione, ma rendere inutilizzabile il sangue stesso,

magari negando speranza di vita proprio a quell’anonimo

ammalato che attende il vostro dono.

Barbara GiussaniResponsabile sanitario Avis

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La musica che viene del cuoreL’EVENTO

Bissa il successo della prima edi-zione. Voci dal Cuore, il concerto di voci bianche promosso da Avis

provinciale in collaborazione con la delegazione bergamasca di Usci (unione società corali italiane). I bambini che si sono avvicendati sul palco del Donizetti hanno, con la loro gioia e il loro entusiasmo, davvero scaldato il cuore di un teatro gremito in ogni posto, dalla platea alle gallerie.Dopo il saluto del presidente di Avis, Oscar Bianchi ( “questi ragazzi si mettono in gioco regalandoci il prezioso dono della loro voce, proprio come i tanti nostri volontari che regalano il loro prezioso sangue”) via alle esibizioni canore intro-dotte dalle effervescenti presentazioni di Francesco Brighenti. Sul palcoscenico tra melodie natalizie, ritmi pop con il musical Grease e “balla-

2014 abbiamo assistito 509 neonati. E complessivamente gli interventi di chirurgia sono stati 179. La parte trasfusionale, quindi, per questi pazienti è di fondamentale importanza. E non possiamo dimenticare che questi presidi vitali sono il regalo di tanti ano-nimi donatori che rivelano un’autentica nobiltà d’animo”.Sulla stessa lunghezza d’onda si è espres-sa Marzia Marchesi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Ber-gamo (era presente alla manifestazione anche Guerino Comi, presidente locale di Usci): “Grazie di cuore per l’azione instancabile promossa da Avis – ha detto - in provincia e in città. Siete un vanto per tutti noi, un grande esempio di azione gratuita e disinteressata che state trasmettendo alle nuove generazioni. Ma soprattutto sapete promuovere la cultura del volontariato e fare da ponte tra cittadini e istituzioni. Questo è molto più di semplice altruismo, è la capacità di costruire relazioni per preservare il bene comune”.

te” locali (simpaticissimo il riferimento al treno di Verdello) si sono alternati, tutti emozionatissimi, i cori CantoAlto La Traccia di Calcinate, classi quinte di Verdello, Scuola Primaria Secondaria di Pumenengo e Musicarcantando di Ghisalba. Ospite d’onore della serata il Coro Nuove Armonie di Martinengo, diretto da Cristina Belotti, che rappre-senta l’eccellenza bergamasca delle voci bianche. E per non farsi mancare niente, finale da fuochi d’artificio con un testimonial d’eccezione, Oreste Ca-stagna, nell’insolita veste di cantante e con tutti i protagonisti insieme sul palco per regalare un’ultima emozione sulle note di “Tu scendi dalle stelle”.Ma lo spettacolo è stata anche l’occasione per presentare al pubblico bergamasco l’importante attività di Avis. Lo ha ri-cordato, dati alla mano, Paolo Bianchi, neonatologo all’ospedale Papa Giovanni XXIII. “Nascono nel nostro ospedale circa 4000 bambini l’anno. Alcuni di loro hanno però la necessità di essere ricoverati nel reparto di Neonatologia. Nel corso del

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Avis Giovani Provinciale Bergamo vuole inaugurare il nuovo anno con il botto! Per riuscirci organizziamo il 1° febbraio 2015 la tradizionale festa invernale a Foppolo. I partecipanti e gli accompagnatori (non ne-cessariamente donatori) potranno scegliere se godersi una rilassante giornata nell’attrezzato centro benessere della cittadina di montagna; mentre i più sportivi potranno sfrecciare sulle sempre innevate piste da sci.L’iscrizione sarà on-line sul sito di Avis Provin-ciale Bergamo a partire da gennaio.Per restare aggiornato ti invitiamo a visitare il sito www.avisbergamo.it Nelle precedenti edizioni la “gita sulla neve” ha visto un numero sempre crescente di partecipanti e anche per la prossima edizione vogliamo ripeterlo!

Michele GottiReferente Gruppo Giovani

SPAZIO GIOvANIAuguri con il botto!

Grande traguardo per Avis Provinciale Bergamo che, con lo spot “Non importa chi sei, chi dona è un grande” realizzato in collaborazione con Polar TV, è arrivata tra i 5 finalisti del concorso di Pubblicità Progresso “ONP Award 2014” insieme ad Abbà Onlus, AIPD Associazione Italiana Persone Down, ANTR Associazione Nazionale Trapiantati di Reni e LVIA Associazione Internazionale Volontari Laici.La cerimonia conclusiva si è tenuta lo scorso 27 ottobre nell’ambito della X Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di valorizzare la creatività delle organizzazioni del Terzo Settore premiando i migliori spot realizzati da organizzazioni no profit che utilizzano in modo corretto e innovativo la comunicazione.Uno spot fresco e positivo quello di Avis Provinciale Bergamo che, utiliz-zando il format della candid camera, ha lanciato il messaggio che tutti i donatori, indistintamente, sono eroi per un giorno grazie all’importanza del gesto che compiono.La peculiarità dei 5 spot finalisti è stata quella di valorizzare il volontariato in modo divertente e positivo e stravolgere il binomio volontariato-soffe-renza che tanto è stato utilizzato in passato nella comunicazione sociale.

Francesca Monzani

Pubblicità progresso: Avis tra i migliori

Per visualizzare gli spot di Avis Provinciale

Martedì 7 gennaio 2014 ho iniziato la mia esperienza di Servizio Civile. È passato un anno e la mia esperienza è giunta al termine. Ora è tempo di bilanci. All’inizio ero confusa, avevo poca fiducia nelle mie capacità, non sapevo cosa aspettarmi da questa esperienza ed ero spaventata dalle novità: sarei riuscita ad affrontarle? Sarei stata in grado di mettermi in gioco in una situazione nuova? Avrei deluso le attese di chi credeva in me e, cosa più importante, avrei deluso le mie aspettative?Grazie a questa opportunità ho potuto spe-rimentarmi in situazioni sempre nuove ed accattivanti. Ogni giorno c’è stata l’occasione per mettersi in gioco in esperienze sempre diverse che hanno spaziato dall’interazione con i donatori agli incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, dal lavoro di segreteria all’elaborazione di questionari. Avis Provin-ciale Bergamo mi ha offerto la possibilità di partecipare a corsi di formazione organizzati dalle associazioni del territorio e a Forum e Meeting nelle principali città italiane. Tutte queste attività, in cui ho potuto sperimen-tarmi, mi hanno aiutato ad avere una visione

Servizio civile in Avis, una preziosa opportunità

ed una consapevolezza diversa rispetto agli inizi. Ora mi sento una persona nuova; so che il percorso di crescita e di apprendimento durerà tutta la vita e che non si finisce mai di conoscersi; ma ora guardo le difficoltà come una sfida e non un problema: questa è la strada giusta!Consiglio a tutti i giovani, che volessero intraprendere la strada del Servizio Civile, di provare questa esperienza in Avis. Garantisco che se l’affronteranno con la voglia di mettersi in gioco non rimarranno delusi!

Michela Pezzina

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VITA ASSOCIATIVACONCERTO DI NATALE CON LA ZONA 5In occasione delle festività natalizie l’Avis Zona 5 Valle Brembana, invita al concerto gospel presso la parrocchiale di San Giovanni Bianco e augura a tutti un buon Natale e un felice Anno nuovo.

Amerigo Mazzoleni

TRESCORE: NUOvO LOOK PER L’AOPE’ stata inaugurata ad ottobre l’Articolazio-ne operativa periferica (Aop) Avis presso l’Ospedale di Trescore. L’Avis Provinciale ha attuato un intervento di messa a norma e adeguamento dei locali utilizzati dai volontari e dal personale sanitario per il prelievo di sangue ai donatori che fanno capo alle Avis Comunali di Carobbio degli Angeli, Casazza, Costa di Mezzate, Endine, Entratico, Gorlago e Trescore. I lavori eseguiti hanno permesso di al-largare la sala prelievi, che ora dispone di otto poltrone.Alla cerimonia hanno partecipato il curato di Trescore, don Giuliano Simoncelli, che ha benedetto i locali e le Avis comunali della zona (Albano S. Alessandro, Gras-sobbio, Orio al Serio, Seriate e Torre de’ Roveri), i cui donatori utilizzano in parte il Centro di Raccolta del Monterosso e in parte quello dell’Ospedale Bolognini di Seriate.All’inaugurazione erano presenti anche il Presidente provinciale Oscar Bianchi, il Direttore Giorgio Concina, il Consigliere regionale Maurizio Santinelli, i Consiglieri

Sopra ha aderito al progetto “Rosso Sorriso” proposto con entusiasmo dalle maestre della classi terze della Scuola Primaria di Brembate di Sopra. La presentazione si è svolta in due mattinate alle quali, oltre al presidente, hanno partecipato due valide collaboratrici, Valentina ed Eleonora, ben preparate sul tema dall’Avis provinciale. Il riscontro sui bambini è stato molto positivo ed ha suscitato in loro interesse, curiosità ed entusiasmo, con tantissime domande poste ai relatori in merito al tema proposto: L’obiettivo è quello di realizzare durante l’anno dei disegni sulle tematiche illustrate che poi condivideranno con i genitori e la comunità scolastica locale. Al termine dell’incontro ad ogni bambino ed alle insegnanti è stato donato il dvd “Rosso Sorriso”, da condividere specialmente in famiglia allo scopo di sensibilizzare gli adulti alla donazione.

Due gli eventi organizzati nella settimana del volontariato, il torneo 6^ coppa Avis e la serata di informazione sanitaria. Il triangolare di calcio a sette, organizza-to in collaborazione con Asd Brembat Sura e con il patrocinio del comune di Brembate di Sopra, anche quest’anno ha registrato la vittoria della squadra Avis di Almenno S. Bartolomeo.La seconda iniziativa invece è stata dedicata al “Tumore alla Mammella: prevenzione, diagnosi e terapia” con relatori Antonio Corapi, chirurgo plastico e Massimo Grassi senologo delle Cliniche Gavazzeni.

provinciali Gianni Civera, Simone Ghilardi e Francesco Scandella.

Mariangela Rottoli

SERIATE IN TOUR E TRA I GIOvANI

Continuano con successo i viaggi promossi dall’Avis di Seriate per rinsaldare vecchie amicizie e trovarne di nuove. Quest’anno la meta è stata la Germania: un centinaio di partecipanti hanno viaggiato nella storia, ammirando la splendida Marienplatz a Monaco, l’eleganza di Lipsia, la dinamica e multiculturale Berlino per chiudere con Dresda “la Firenze del nord”, e l’atmosfera medievale di Norimberga. Scontato il desiderio di rivedersi presto.

per organizzare le nuove mete.

E a proposito di nuove amicizie ha compiuto un anno il gruppo giovani, ormai elemento fondamentale della vita associativa di Avis Seriate. Presenti instancabilmente nell’organizzazione di eventi e nella diffusione di materiale informativo nelle manifestazioni comunali, i giovani avisini promuovono soprattutto la donazione di sangue, il reclutamento di nuovi donatori e di nuovi volontari presso la sede.

ROSSO SORRISO E LA FESTA DEL vOLONTARIATO A BREMBATE DI SOPRA Anche l’Avis Comunale di Brembate di

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A vERTOvA SI FESTEGGIA LA GIORNATA PER LA vITA Anche la sezione Avis di Vertova parte-cipa alla Giornata nazionale per la vita. E lo fa rilasciando in cielo centinaia di palloncini colorati, con il logo di Avis, a cui i piccoli della scuola dell’infanzia hanno annodato un loro messaggio. L’auspicio è che i palloncini “atterrino” in altri paesi permettendo ai bambini di ricevere risposte da tanti altri nuovi amici. Un’esperienza che, visto il successo, verrà ripetuta anche il prossimo anno.

Renata Ruggeri

SPORT E SOLIDARIETA’ CON LA ZONA 8Grande festa al centro sportivo di Costa di Mezzate per il secondo Torneo Avis Zona 8 Seriate – Valcavallina di calcio a 7, che ha visto la partecipazione di dieci squadre di Pulcini. La manifestazione è stata organizzata al fine di sensibilizzare le famiglie, attraverso i bambini e lo sport, alla donazione del sangue. Le società che anche quest’anno hanno aderito all’iniziativa sono l’Asd Casazza Calcio, Polisportiva Carobbio degli Angeli, Oratorio Costa di Mezzate, Uso Grassobbio, Interseriatese, Asd Nuova Valcavallina, Entratico e Torre de’ Roveri. Si è trattato di una new entry invece per la Polisportiva Gorlago e l’Aurora Trescore. Le squadre si sono affrontate con grinta e determinazione, mettendo in scena uno spettacolo divertente per il grande pubblico accorso a fare il tifo. A contendersi il terzo e quarto posto sono state le squadre di Entratico e Torre de’ Roveri in una bella gara, vinta dall’Entra-tico per 1-0 che si è aggiudicato così il gradino più basso del podio. Spettacolare la finale per il primo e secondo posto: da una parte la Nuova Valcavallina e dall’altra l’Uso Grassobbio. Dopo due

nuovo monumento al donatore Avis-Aido, realizzato in acciaio inossidabile e granito dalla ditta Remuzzi Marmi di Bergamo su disegno di Elio Bianco, docente presso il Liceo artistico di Bergamo.Al termine della cerimonia sono state distribuite ai donatori 141 benemerenze per la loro instancabile generosità.

Marco Bosatelli

NEMBRO INCONTRA IL PAPA E PREMIA I GIOvANI

In occasione della santificazione di Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Avis Nembro ha programmato una gita a Roma con la partecipazione all’udienza generale del mercoledì di Papa Francesco. Hanno così ricevuto il saluto e la benedi-zione del Pontefice che ha testimoniato l’importanza dell’opera di volontariato ed in particolare del dono del sangue. Per ricordare l’evento è stata donata a Papa Francesco la felpa di Avis persona-lizzata con il proprio nome sulle spalle. Un momento di intensa commozione, che ha riempito di gioia i cuori di tutti i partecipanti e soprattutto li ha stimolati a continuare con concreti esempi di altruismo e solidarietà.

Avis è con lo sport ... lo sport non inte-ressa solo la “fisicità” della persona, ma è anche un percorso di crescita personale, nel quale è possibile acquisire valori e competenze. E’ anche attraverso l’attività sportiva che i giovani si confrontano con i propri coetanei, apprendono principi fondamentali per la loro crescita e il loro sviluppo, come collaborazione, solida-

tempi accesissimi si è deciso tutto ai rigori: ha trionfato l’Uso Grassobbio, che ha dedicato la vittoria a Davide, un amico da poco scomparso all’età di 9 anni. Al termine del torneo grande gesto di riconoscimento all’Amministrazione comunale da parte delle Avis della zona 8, che hanno donato un defibrillatore al centro sportivo di Costa di Mezzate. Anche quest’anno ospite d’onore per le premiazioni è stato l’ex allenatore di Atalanta e Palermo, Bortolo Mutti, che non ha perso occasione per fare i com-plimenti a tutte le società, ai bambini protagonisti di questa manifestazione e all’Avis per l’ottima organizzazione. Una giornata all’insegna dello sport, della lealtà, del divertimento, ma soprattutto della solidarietà.

Sara Barzizza

CELADINA FESTEGGIA 45 COMPLEANNI

Un traguardo importantissimo per l’Avis del quartiere di Bergamo che ha festeg-giato con altre tre associazioni: il Gruppo Alpinistico Celadina, l’Ana e l’Aido. Un lavoro comune, quello di questi gruppi, che con la loro sintonia e l’affiatamento contribuiscono a far crescere la comunità. Non poteva mancare per l’occasione, subito dopo la S. Messa, la sfilata per le vie con la banda musicale di Trescore: un colpo d’occhio impressionante, tanto che dai balconi piovevano applausi al veder sfilare circa 600 persone e molta gente alle finestre si asciugava gli occhi per la commozione. Tappa fondamentale al primo parco cittadino dedicato al dona-tore dove si è inaugurato e benedetto il

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rietà e il sano agonismo. Il 9° Memorial Belleni - appuntamento fisso di inizio stagione per la categoria Under 17 di eccellenza e vinto ancora una volta (il terzo di fila) dall’AJ Olimpia Milano - rappresenta tutto ciò. A Davide Toffali è andato il premio Avis di miglior giocatore della manifestazione, mentre il lodigiano Nemanja Dincic, di nazionalità serba, si è aggiudicato il premio Avis di miglior realizzatore della manifestazione.

Walter Stancheris

UNA NUOvA CASA PER L’AvIS DI CIvIDATE

L’Avis di Cividate al Piano ha inaugurato la propria nuova sede, nei locali comunali presso la Casa delle associazioni. Presenti alla cerimonia, oltre al Consiglio direttivo presieduto da Pierluigi Plebani, e ai nu-merosi donatori del paese, il Presidente di Avis provinciale Bergamo, Oscar Bianchi, il Sindaco Luciano Vescovi, gli Assessori Roberta Lupi e Mario Sabbadini, il Parroco don Walter Colleoni. Particolarmente partecipata la cerimonia anche da parte delle Avis della Zona 13 presenti con i loro labari e guidati dal referente Danilo Milani. Nello stesso edificio sono presenti altre associazioni di volontariato cividatesi con l’auspicio, come ricordato dal presidente Oscar Bianchi, che questa possa essere un’ulteriore occasione per fare squadra senza comunque perdere l’identità di ciascuno. L’Avis di Cividate ringrazia l’Amministrazione comunale per l’opportunità e per avere realizzato un obiettivo importante, ottenuto grazie all’impegno da parte di tutti.

P.P.

A SARNICO 1400 CHILI DI “MARRONI” L’Avis Sarnico - Basso Sebino, con l’evento “Castagne in festa” è stata la prima, anche quest’anno, a proporre la sagra del frutto tipico della stagione autunnale. Nutrienti, caloriche, ricche di vitamine, sali minerali e fibre, antinfiammatorie e antisettiche, in tempi passati rappresentavano un’im-portante fonte di sostentamento, tant’è che il castagno era chiamato l’albero del pane. Mangiate in compagnia poi, sono ancora più buone! Quattordici quintali di questi famosi “marroni”, i primi della stagione, sono stati arrostiti per tre giorni in due grandi bracieri dagli avisini locali. Non solo castagne però: a pranzo e cena è stata servita, a prezzi modici, una fumante polenta accompagnata da squisiti salamini la brace, sardine di Montisola, patatine fritte, vin brulè, torta e caffè. Quattromila le persone transitate all’interno della kermesse gastronomica “Se il tradizionale evento “Castagna in festa” - ha detto con toni entusiastici il presidente Vittorio Marconi - ha avuto successo, lo si deve in gran parte all’impe-gno dei meravigliosi volontari, giovani e meno giovani che, ancora una volta, hanno lavorato con grande fervore dimostrando che è possibile lavorare “insieme” nel campo civile e sociale alleati nel volon-tariato”. Questa sagra ha rappresentato per l’Avis del basso lago un momento anche per pubblicizzare e sensibilizzare alla donazione del sangue. Il ricavato verrà infatti utilizzato per finanziare le varie proposte dell’associazione, quali le borse di studio per gli studenti delle scuole e per attivare altre manifestazioni di propaganda.

M.D

PARATA DI AUTORITA’ PER I SUPER DONATORI DI BERGAMOSette iscritti all’Avis di Bergamo - Maurizio Agresti, Rossella Falgheri, Virgilio Inverno, Emanuele Mariani, Silvano Tomasi, Mauro Tribbia e don Giuseppe Zambelli - che hanno superato la soglia delle 110 dona-zioni sono stati premiati con medaglia e pergamena nella sala consiliare di Palazzo Frizzoni. Alla cerimonia, presieduta dal Sindaco Giorgio Gori, dall’Assessore alla

PETOSINO COMPIE 50 ANNI

Le radici sono state poste nel maggio del 1963, quando una decina di volontari decisero di donare per la prima volta a Bergamo. Il 2 giugno dello stesso anno la prima autoemoteca è partita dagli Ospedali Riuniti per raggiungere l’Oratorio Ma-schile, costituendo di fatto la sezione Avis, nata ufficialmente il 12 luglio 1964 con la benedizione del labaro e dedicata dai fondatori, Don Vittorio Bonacina e Clemente Bonalumi, alla memoria di Papa Giovanni XXIII. Dopo i presidenti storici Bonalumi, prima, e poi Ferruccio Leidi si passò a Paolo Pellegrinelli sotto la cui guida nel 2012 l’Avis Petosino ha festeggiato il traguardo delle 20.000 donazioni. Dal 2013 la presidenza è affidata a Aronne Lumina che, forte della collaborazione di tutti gli eletti nelle nuove cariche sociali, si è impegnato nell’organizzazione della festa del 50° anniversario di fondazione. Due splendidi giorni che hanno coinvolto tutti gli avisini (con le loro famiglie) a cui va un sentito ringraziamento per la costanza, l’impegno e l’entusiasmo con cui hanno donato e lo faranno in futuro.In concomitanza con la festa, si è tenuta una serata informativa organizzata dalla zona 16 Valle Brembana e dedicata al preoccupante fenomeno del consumo di alcol fra gli adolescenti. Attraverso gli esperti e la testimonianza di Emiliano Mondonico e dei ragazzi della comunità “L’ Approdo” di Rivolta d’Adda, sono state affrontate le implicazioni psico-sociali quali i comportamenti a rischio, i problemi in ambito scolastico e sportivo, i rapporti con la famiglia e, soprattutto, la prevenzione e la pro-mozione di stili di vita sani.

Z.S.

VITA ASSOCIATIVA

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Coesione sociale Maria Carla Marchesi e dalla Presidente del Consiglio comu-nale Marzia Marchesi, sono intervenuti tra gli altri i Presidenti Avis comunale e provinciale, Roberto Guerini e Oscar Bianchi, il dottor Mariangelo Cossolini, la parlamentare Elena Carnevali e il Pre-sidente nazionale Unci Marcello Annoni. “Ritengo doveroso – ha detto Guerini – il riconoscimento a queste persone che hanno mostrato un lungo e costante impegno nella loro vita. Per superare le 110 donazioni, infatti ci vogliono dai 20 ai 5 anni”. Roberto Guerini ha messo a fuoco l’associazio-ne del capoluogo attraverso i numeri: 2.891 donatori, 5.994 donazioni e 415 aspiranti avisini. “Dopo Milano – ha poi aggiunto il Presi-dente dell’Avis provinciale Oscar Bianchi – Bergamo è la prima tra le province lombarde con 38 mila soci, 158 sezioni e quasi 72 mila sacche di sangue raccolte nel 2013, utilizzate prevalentemente per gli ospedali del nostro territorio”.

Francesco Lamberini

LA ZONA 1 TRA MUSICA E TEATROHanno partecipato oltre cinquecento persone al concerto promosso al centro sportivo di Azzano San Paolo dalle Avis

di Azzano San Paolo, Bergamo, Lallio e Stezzano, coordinate da Gianni Civera. Il tributo ai Deep Purple con la New Pop Orchestra e Purple Haze (75 elementi complessivamente) diretta da Alfredo Conti, ha incantato il pubblico.Durante la serata, a cui è intervenuto il sindaco di Azzano, Simona Pergreffi è stato fatto il punto sulla donazione nella nostra provincia. “La generosità bergamasca è in continuo aumento, soprattutto tra i giovani” – ha sottoline-ato Gianni Civera - “non vogliamo però abbassare la guardia e continuiamo, anche attraverso eventi come questo, a promuovere la cultura del dono tra i cittadini”. A riconoscere, e ringraziare, il prezioso ruolo svolto dell’associazione è stato Alessandro Lucianetti, responsabile dell’Unità di Chirurgia toracica dell’o-spedale Papa Giovanni che ha ricordato come il sangue sia un elemento fon-damentale nell’ambito dei trapianti. E dopo il concerto, gli eventi sono continuati al teatro Eden di Stezzano con la commedia musicale in dialetto bergamasco “Ol mistéro del Faraù” con la compagnia stabile “Il teatro del Gioppino”.

FOTO DI GRUPPO IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI A COMUN NUOvO

LETTERA DA UNA FUTURA DONATRICEGenerare una vita nuova, attendere nove lunghi mesi pieni di speranza e sogni ad occhi aperti e poi eccolo il momento tanto atteso, il giorno aspettato e insieme un pochino temuto… sì, perché nonostante un primo parto già affrontato e superato, la paura fa capolino tra i mille bellissimi pensieri che accompagnano la gravidanza. Questi i miei stati d’animo de maggio scorso in sala parto, attendendo la venuta al mondo del nostro secondo figlio. Poi qualcosa va storto, il parto che doveva essere naturale diventa un cesareo d’urgenza, e i tuoi momenti di gioiosa fatica, vengono sostituiti dall’ambiente asettico e nudo della sala operatoria, dal dolore e dalla paura… un’operazione che sembra interminabile e una consistente perdita di sangue: più di un litro… finalmente sembra tutto finito, ma, qualche ora dopo il parto, insorgono altre complicazioni.Non capivo cosa mi stesse succedendo, ne intuivo la gravità dai volti che mi guardava-no e dagli sguardi che gli addetti ai lavori si scambiavano cercando di non farsi notare. Finalmente la decisione: trasfusione.Due sacche di sangue, due flebo lente che ho guardato con occhi pieni di speranza per ore entrare in me, mescolandosi al mio sangue. Sangue di qualcuno che nemmeno so chi sia, che non mi conosce e che non sa a chi è andato il suo sangue donato, regalato! Sangue che nutre, che ridona una forza che non ti sei mai accorta di avere, che ti fa tornare a lottare, sangue che diventa il tuo…Se mi avessero chiesto cinque mesi fa cosa pensavo dei donatori Avis avrei decantato chi ha il coraggio e il cuore di dare il proprio sangue gratuitamente, senza in realtà sapere bene di cosa stessi parlando. Se me lo chiedono oggi la risposta è una sola: mi hanno salvato la vita!GRAZIE , GRAZIE, GRAZIE!La mia avventura è stata lunga e sofferta e senza quel sangue donato probabilmente non sarei qui a raccontarla, ad abbracciare i miei bambini pensando al miracolo della vita, o a ringraziare Dio per averne potuto godere ancora. Troppe volte diamo per scontato che le cose vadano per il verso giusto, e solo quando ci sbatti la testa pensi: se non ci fosse stato quel donatore… Ma oggi ho una certezza: ci sarò anch’io a fare un pezzetto di strada con voi, perché qualcun altro potrebbe aver bisogno, come me, di quel sangue che nutre, che risveglia, che ridà vita…

Antonella

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