Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

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Mercoledì 8 dicembre 2010 pagina 7

Di Pietro apre all’ipotesi

di un “listone” con Pd,

Udc e Fli

“I n questo momento non mi pare cisiano ancora le condizioni per poterdire che siamo di fronte a un attacco

contro la stabilità democratica del Paese e quindi finquando rimarranno le condizioni di agibilità democraticanon mi pare proponibile fare una lista sulla falsa riga delComitato di liberazione nazionale, ma se ci fosse unattacco alle istituzioni...". Antonio Di Pietro, leader

dell'Italia dei Valori, con un'intervista al quotidiano onlineAffaritaliani.it, apre al finiano Granata che non ha esclusol'ipotesi di un listone con Fli, Udc, Pd e Idv qualora siandasse alle elezioni.E' un'ipotesi realistica? “Dobbiamo capire la reazioneche Berlusconi e Bossi possono avere dopo esserestati sfiduciati. Il premier ha parlato espressamente dirivolta e Bossi di secessione. In questo momento non

mi pare ci siano ancora le condizioni per poter direche siamo di fronte a un attacco contro la stabilita' delPaese e quindi fin quando rimarranno le condizioni diagibilita' democratica non mi pare proponibile fareliste di comitati di liberazione nazionale, ma nel casola situazione dovesse precipitare a tal punto per cui sirendesse prioritaria la salvaguardia delle istituzionidel Paese, come avvenne nel 1945”.

“OGGI VOTEREI LA FIDUCIAIL 14 IN PARLAMENTO? CHISSÀ”

Così Scilipoti, uno dei due Idv, l’altro è Razzi, tentati dal Cav.

di Luca Telese

S cene da una crisi di gover-no. Il dottor Domenico Sci-lipoti, deputato dell’Italiadei valori, mi dice, con to-

no molto serio: “Si metta unamano sui testicoli....”. Prego?“Sono un medico! Si metta unamano sui testicoli perché non lesto per spiegare una cosa impor-tante e.... non si sa mai. Vede -aggiunge l’onorevole Scilipoti -io adesso, in questo preciso mo-mento, sono determinatissimoa votare, nella fiducia del 14 di-c e m b re ”. Bene, così non ci sonodubbi. “....E sicuramente voteròcome deciderà il mio partito”.

ALLORA , pur tendendo la ma-no dove sapete, gli chiedo:“Quindi ho capito bene? Lei il 14dicembre voterà s i c u ra m e n t econtro il governo Berlusconi...”.A questo punto la voce dell’ono -revole Scilipoti cambia, assumeun tono un po’ piccato, come sefossi io a non capire del tutto unragionamento che in realtà a luiappare lineare: “Le ho chiesto dimettersi la mano in quel postoperché io le ho detto di oggi, ora,di adesso, ovvero di questo pre-ciso momento: cioè di quelloche posso garantire”. Significache può garantire per oggi manon per il 14 dicembre? “Propr iocosì. Dove saremo domani chi losa? Magari è il mio partito checambia idea. Magari io o lei attra-versiamo male la strada e ci vieneaddosso una macchina, forse cicade un vaso in testa, può acca-dere di tutto”. E quindi? “Quinditenga la mano lì. E si renda contoche il s i c u ra m e n t e che lei mi chie-de è un termine improprio. Og-

gi, sicuramente, voterei la fidu-cia. Ma oggi, in questo esatto mo-mento, lo scriva in questo modo,così non sono possibili equivo-ci”.Vale la pena di riavvolgerla, la bo-bina di questo dialogo surreale,perché (s i c u ra m e n t e ) sarebbe pia-ciuto molto a Leonardo Sciascia,che forse lo acquisirebbe, per in-serirlo come appendice a qual-cuno dei suoi grandi romanzi sul-la politica, Toto Modo, o una piececome Gli Onorevoli. Per capirequesto dialogo e i suoi risvolti in-vece (non quelli letterari, maquelli politici), bisogna raccon-tare che mai c’è stata tanta atti-vità - alla Camera - come nei gior-ni come questi, quelli in cui è ap-parentemente chiusa. Resta dacapire cosa accadrà nella setti-mana che manca alla fiducia, vi-sto che in queste ore, dopo i ter-remoti tra le fila del centrode-stra, sono iniziate le fibrillazioninel centrosinistra. Non soloquella dei sei deputati radicali

(che alla fine dovrebbero votarecontro Berlusconi). Ieri, MarcoPannella, gigioneggiava dopoaver incontrato Pierluigi Bersanisostenendo di non aver parlato,con lui, della fiducia. “Con unabattuta - ha scherzato il leader ra-dicale - ho premesso che noi so-sterremo a vita il governo Berlu-sconi”. I radicali, però, eranosoddisfatti per il riconoscimentodi status offerto dal Pd e dal suosegretar io.Ma la vera notizia è che qualchevarco potrebbe aprirsi persinonelle fila degli altri partiti. Tra gli

ex del Pd, per esempio, continuaa dare spettacolo Massimo Ca-learo, l’ex capolista del partitonuovo veltroniano, quello stessoche in questi giorni ripete: “So -no pronto a entrare nel governoBerlusconi” (che l’ex numerouno della Confindustria del Ve-neto gli voti la fiducia è indub-bio). Poi si è scoperto che si sonodei punti di “sof ferenza” per sinonella pattuglia quadrata e roccio-sa (rarissime e sporadiche assen-ze nei voti di fiducia di questa le-gislatura) dell’Italia dei valori. Ecosì la crisi mette in campo i ta-lenti degli “osservatori speciali”e dei “demoni tentatori”, che

scrutano nelle filadel campo avversoper cercare coloroche potrebberovacillare. Chiun-que abbia fatto datrapper, dunque,era bene informa-to. L’onore voleScilipoti, e l’ono -revole AntonioRazzi, per motividiversi e con storiediverse, avevano

dei motivi di disagio. Scilipoti -che si definisce “medico, onco-logo, ginecologo e sperimenta-tore della medicina alternativa” -racconta di aver presentato qua-si trenta progetti di legge e “dinon averne visto sostenuto dalsuo partito nemmeno uno”. Ag-giunge quasi sconsolato: “Av re ivoluto che l’Italia dei valori si im-pegnasse sul fronte delle medi-cine alternative, e nemmenoquesto è accaduto. Ma questocon il voto non c’e n t ra ”. Razzi in-vece (un deputato che ha allespalle una storia molto bella,

emigrante in Svizzera, poi sinda-calista, poi presidente dell’asso -ciazione dei molisani nel mon-do, poi eletto trionfalmente nel-la circoscrizione estera) avevavissuto qualche momento di di-sagio dopo la nomina di una re-sponsabile internazionale delpartito, Antonio Palagiano, perun ruolo per cui si sentiva natu-ralmente portato. Con imman-cabile tempestività il tam tam delpalazzo dice che Razzi potrebbenon votare fiducia. Lui ci mettedel suo dichiarando al Corr iere:“Io non so niente, non ho firma-to nessuna sfiducia, lo avrà fattoqualcuno al gruppo per me”.

IN QUESTO CASO , però, nelgiro di un pomeriggio, Razzichiarisce i dubbi aperti dalla suadichiarazione, e non chiede dimettere le mani in nessun postosconveniente: “'La mia decisio-ne e' sempre la stessa. Checchène scriviate voi giornalisti. Ionon cambio idea facilmente: io -aggiungeva Razzi ieri pomerig-gio - voterò quello che decide ilcapo (certo, mi riferisco a Di Pie-tro...) e siccome il capo ha dettoche si alleerebbe anche con ildiavolo pur di buttar giù Berlu-sconi, il gioco è bell'e fatto: io vo-terò contro Berlusconi”. Rideamaro il numero due del gruppodipietrista Fabio Evangelisti - de-putato di lungo corso - con unabattuta illuminante sul clima:“Ma perché a me non mi offronomai nulla? Perché io per un mi-lione di euro potei cedere...”. Lodice, in realtà, perché pensal’opposto: “Vedi, quelli che stan-no meditando di cambiare fron-te, sono quelli che non dicononu l l a ”.

SilvioB e rlu s c o n i

Evangelisti: “Quelliche stanno meditandodi cambiare fronte,sono quelli che nondicono nulla”.

POLITICA

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Per il Berlusconi bis si punta su Casini

Incontri etessiture atutto campoDISCESA A ROMA SilvioBerlusconi è tornato ieri daArcore e si è dedicato a unagiornata di incontri e di trattative:a Palazzo Grazioli ha ricevuto ilsottosegretario, Gianni Letta e ilGuardasigilli, Angelino Alfano, ilcoordinatore del Pdl, DenisVerdini, il senatore del gruppomisto, Riccardo Villari, il ministroRenato Brunetta e l'ex ministroAldo Brancher.

TERZO POLO A CONFRONTO Ieria sorpresa si sono incontrati ilpresidente della CameraGianfranco Fini e il leaderdell’Udc Pier FerdinandoCasini. All’incontro hannopreso parte anche i dueesponenti Liberaldemocratici.Oggetto della riunione: cercaredi blindare il più possibile i varigruppi che dovrebbero votarela sfiducia al governo.

RADICALI RICHIAMATI llsegretario del Pd, Bersani haincontrato il leader radicaleMarco Pannella: i 6 Radicalisono infatti considerati in bilicoper la fiducia. Ma in casademocratica si assicura che ètutto sotto controllo

L’ALTERNATIVA? IL PD MassimoD’Alema si sbilancia:“L'alternativa all'attualeGoverno è il Pd”.

Rielezioni arischio eprezzi altiSE 345 VI SEMBRAN POCHI E’il numero dei parlamentari chenon sarebbero rieletti in casodi voto anticipato. E’ alto e faben sperare il Cavaliere. Laleva della promessa dirielezione farà la differenza,soprattutto alla Camera. Dovele trattative proseguono. Perora la quota salvezza è 311.

LE REGOLE D’INGAGGIO A l t roche pagamento del mutuo; ilmercato dei parlamentari volaalto. Il prezzo varia da 350 a500 mila euro (Calearo dixit),ma queste cifre, giàesorbitanti, potrebberoaumentare conl’approssimarsi del D. day. Ilpiù “costoso” è l’Idv AntonioRazzi.

IMMACOLATA E GRAVIDANZE Èoggi, giorno di festa, quelloche vedrà bollire i cellulari deitanti “indecisi”; il Cavalierevuole numeri “f re s c h i ” primadi sabato, ma intantol’opposizione perde tresignore, Giulia Bongiorno eGiulia Cosenza (Fli) e FedericaMogherini (Pd). Le ultime duesono attese a ore in sala parto,la prima è ricoverata alGemelli. Per loro nientes p e t t a c o l o.

di Wanda Marra

di Sara Nicoli

di Sara Nicoli

C asini gli chiede “un armistizio per ar-rivare ad un governo di responsabi-

lità”. Fini, invece, spara alzo zero:“Escludo che Berlusconi ottenga la fi-ducia alla Camera, sono convinto chenon si andrà a votare, ma gli italiani nonvogliono neppure un governo che gal-leggia, c’è bisogno di una nuova fase ecomunque, in caso di voto, ci sarà un’al -lenza del terzo polo, ne escludo unacon il Pd”. Un attacco all’arma biancacontro il Cavaliere. Ma lui non mollaneanche di un millimetro. Nessuna stra-tegia di rimessa per Berlusconi: “Per -ché il piano è uno solo; o maggioranza our ne”. Anche ieri, tornato a Roma ingran fretta per concertare con Letta econ La Russa i dettagli della compraven-dita finale per raggiungere la maggio-ranza anche alla Camera, Berlusconi si èsoffermato a lungo per limare la strate-gia finale. Nessun passo indietro, ovvia-mente, prima del 14. Ma un Berlusconibis non viene del tutto escluso. Casini eFini ieri si sono visti per blindare i grup-pi in vista del voto, Fini vedrà anche Let-ta giovedì, ma solo un passo indietro diBerlusconi può evitare il peggio. L’as -

sist al Caimano potrebbe però arrivaredai finiani al Senato. Attraverso un do-cumento che riapra al fotofinish la trat-tativa fornendo assicurazioni per unBerlusconi bis “per far riavvicinare ledue parti – spiega una fonte finiana – efar capire che non sono previsti aggua-ti”. Il Cavaliere potrebbe pensarci. Oforse no. Berlusconi conta anche sulleassenze che si potranno verificare, so-prattutto tra i banchi dei centristi e ieriha fissato l’asticella a quota 320.

I N TA N TO, ha deciso di blandire isuoi stessi parlamentari per evitare cheall’ultimo possano fare qualche passofalso, casomai per la paura di non essererieletti. Ecco che cosa dirà loro Berlu-sconi nelle due cene (una lunedì per ideputati, un’altra martedì per i senato-ri) che verranno allestite nella Galleriadel Cardinal Colonna, nel cuore di Ro-ma: “Che nessuno si preoccupi, tutti ipresenti verranno riconfermati, se di-sgraziatamente dovessimo tornare alleur ne…”.Ieri a palazzo Grazioli i numeri della Ca-mera, però, risultavano ancora balleri-ni: Pannella, alla fine, ha deciso di far vo-tare i suoi contro il Cavaliere. Tanto che

la strategia più gettonata nello strettoentourage berlusconiano sarebbe quel-la di incassare la fiducia al Senato e dopofare il passaggio alla Camera per avere“almeno due, tre voti di maggioranza inpiù sui presenti”; le assenze faranno ungran comodo. Berlusconi a quel punto,secondo fonti vicine al Cavaliere, apri-rebbe solo all’Udc, non ai finiani. Nume-ri alla mano, l’ingresso dei centristi fa-rebbe arrivare nella maggioranza 35 de-putati alla Camera a fronte dei 34 finiani“traditor i”ormai all’opposizione; tut-to come prima, dunque, solo con Ca-sini al posto di Fini. Al genero di Cal-tagirone, il Caimano sarebbe prontoad offrire (ma forse l’offerta è già sta-ta avanzata), due ministeri di peso(la Difesa, per far uscire discena La Russa, e i La-vori Pubblici, percompiacere il suo-cero), più qualchesottosegretar iatoe un patto di ferroper il futuro. Un

piano apparentemente perfetto, con Fi-ni per giunta messo all’angolo, che perònon può prescindere dal raggiungimen-to di una maggioranza alla Camera. Sen-za quel voto positivo, c’è il richio di ungoverno tecnico che il Cavaliere nonvuole correre. Ecco perché, in caso disfiducia a Montecitorio, la sua richiestadi voto anticipato sarebbe di rigore. IlCaimano, comunque, è convinto di far-cela. “Fini e Casini non possono andare

insieme alle urne - ha confessato adAlfano – perché il Vaticanonon approverebbe mai que-sto connubio; alla fine, Ca-sini dovrà tornare sui suoipassi”. Ma sono scenari chevanno già oltre il 14 dicem-

bre. Troppo lontano.

I due dipietristi in bilicoA sinistra, Domenico Scilipoti (FOTO LAPRESSE),a destra Antonio Razzi (FOTO OLY C O M ).

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Le manifestazioni

continuano

in tutta Italia

S ono uniti da Internet e dai telefonicellulari. In contatto, anche selontani, e ancora mobilitati. Gli

studenti universitari di tutta Italia, che inqueste settimane stanno protestando contro ilddl Gelmini, non si fermano.A Torino ieri bloccata per mezz’ora la stazionedi Torino Porta Nuova e presidio al cambio

turno della Fiat a Mirafiori. Gli studenti hannodistribuito un volantino in cui affermano:“Crediamo che il lavoro e la formazione siano ibeni comuni per eccellenza, e come tali vadanodifesi da tutti e tutte, come cittadini primaancora che studenti e lavoratori. Il dirittoall’istruzione e il diritto al lavoro sono le basifondanti della democrazia, i garanti del nostro

f u t u ro ”. Solidarietà anche ai lavoratori dellostabilimento per “l’attacco ai diritti che leattuali trattative tra Fiat e sindacati stannopalesando”.A Bari, occupata nella notte la facoltà di Letteree Filosofia “contro un sistema che negli ultimidecenni ha distrutto quei diritti che noiconsideriamo inalienabili”.

“FUORI I PRIVATID A L L’UNIVERSITÀ”SCONTRI A ROMA

Fermati e denunciati 12 studentiper resistenza e lesioni gravi

di Caterina Perniconi

S pintoni, un vetro infranto,l’arrivo della polizia. La ma-nifestazione studentescaorganizzata ieri davanti alla

Fondazione Roma, per protesta-re contro l’ingresso di enti priva-ti nel Cda dell’università La Sa-pienza, è finita con scontri e 12studenti fermati e denunciati.“C’eravamo dati appuntamentoper un flash mob – racconta Do-menico, mentre davanti alla Pre-fettura attende il rilascio dei suoicompagni – perché nel nostroateneo ieri era in calendario ilprimo Consiglio di amministra-zione con la partecipazione diuno dei tre enti previsti dal nuo-vo statuto. Il 26 ottobre – spiegala studentessa – il rettore Fratiaveva espresso l’intenzione divoler presentare al Senato Acca-demico i primi due, FondazioneRoma e Telethon, ma la votazio-ne si era svolta solo su quest’ul -tima. Anche se non ancora avve-nuto, sappiamo che il rettore in-tende portare avanti la futura no-mina di un esponente di questafondazione nella gestione delnostro ateneo”.Fondazione Roma, costola dellaCassa di Risparmio, elargiscelauti finanziamenti ad universitàpubbliche e private. Ma il rettoresmentisce che per il momentosia previsto l’ingresso di loro rap-

presentanti nel Cda.

DURANTE LA manifestazio -ne a via Minghetti, nel cuore dellaCapitale, ci sono stati momentipoco chiari di tensione con i vi-gilantes del palazzo, e dopo alcu-ni spintoni si è infranta una vetra-ta dell’ingresso. A quel punto glistudenti sono stati allontanati eraggiunti da due camionette dellapolizia a piazza San Silvestro.“La nostra era un’azione dimo-strativa e pacifica – hanno spie-gato i ragazzi che non sono statifermati in una conferenza stampaconvocata poche ore dopo aScienze politiche – abbiamo sro-tolato uno striscione e fatto vo-lantinaggio. Il vigilante ha reagitoin maniera scomposta, gettandoun ragazzo contro la porta a vetridell’edificio, che è crollata, e haminacciato di spararci in testa. Aquel punto siamo andati alla fer-mata dell’autobus lì vicino, dovepresto ci hanno raggiunti due ca-mionette: erano piene di poliziot-ti in tenuta antisommossa, cispingevano, hanno fatto una veracaccia all’uomo minacciandoci edicendo: vi facciamo pagarequello che avete fatto i giorniscorsi, così imparate a compor-tar vi”. Ma dalla Questura è arriva-ta la smentita dell’uso della forza:“I poliziotti non hanno effettuatoalcuna carica contro gli studenti.L’unico intervento compiuto da-

gli agenti è stato finalizzato a fer-mare gli studenti dopo il blitz”.Che sono stati trattenuti per 6 oreal Commissariato Trevi, mentregli altri li attendevano manife-stando davanti alla Prefettura dipiazza Santi Apostoli. Per tutti re-sterà nel curriculum l’accusa dimanifestazione non autorizzata,mentre sette di loro sono stati de-nunciati per danneggiamenti edue per resistenza al pubblico uf-ficiale e lesioni aggravate.

“VORREI SAPERE chi ho le-so gravemente – racconta Luca,uno dei fermati, che quando arri-va a Santi Apostoli ha ancora latensione che gli solca il viso im-pedendogli di festeggiare – per -chè vorrei chiedergli scusa. Ionon ho toccato nessuno, né op-

posto resistenza. Eravamo sdraia-ti a terra con delle sagome, a ma-nifestare pacificamente e siamostati portati dentro come dei cri-minali. Ci hanno perquisiti, iden-tificati, ma a nessuno di noi hannochiesto cosa facevamo lì. Io, che èla prima volta che partecipo, houna laurea di primo livello con110 e lode e faccio lezioni integra-tive all’Università di Lingue orien-tali per non disturbare lo svolgi-mento della didattica, sono dav-vero sconvolto. E se c’è una cosache vorrei dire a questi poliziotti,alcuni di loro bravissimi ragazzi, èdi avere più coraggio e fermare iveri facinorosi che rovinano an-che la nostra reputazione e nondegli studenti modello. Anche iprofessori sono sconvolti”.Il movimento studentesco, questavolta, non pare intenzionato a fer-marsi. L’apice della protesta saràmartedì, quando alla Camera si vo-terà la fiducia, e a Roma sono attesiragazzi da tutta Italia, che voglionotagliare il filo tra l’esecutivo e lacontestata riforma Gelmini.

L’ANALISI Perchè i ragazzi sono in strada

Una legge che conserva la disuguaglianza

Criticavanol’i n g re s s odi esterninel Cdade La SapienzaTo r n e r a n n oin piazza martedì

D-ISTRUZIONE

di Paolo Flores d’A rc a i s

G li studenti non mollano, per fortuna. E non mol-leranno, siamo certi. Hanno il grazie di tutta l’I-

talia civile. Al loro sacrosanto impegno di lotta, Gel-mini-Maroni-Berlusconi sanno opporre solo il man-ganello. E, accompagnati dal solito coro benpensan-te, la giaculatoria che obietta: ma una riforma ra-dicale è necessaria! Benissimo: sarete d’accordo, percominciare, che quella di Gelmini/Tremonti non è ra-dicale perché non è una riforma. In realtà è peggio diuna controriforma, è l’ultima mazzata data all’istru -zione pubblica in Italia.Una riforma dell’università, per essere tale, deve co-minciare dal diritto allo studio. L’articolo 34 della Co-stituzione, disatteso come tanti altri, prescrive: “I ca-paci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno dirittodi raggiungere i gradi più alti degli studi”. A questo pun-to il benpensante immagina di aver messo i manife-stanti nel sacco e contro gli studenti sermoneggia: me-ritocrazia, meritocrazia! D’accordo. Ma se il criteriodella selezione deve essere il merito si devono garantire– rigorosamente – eguali chance di partenza, altri-menti non è meritocrazia ma redditocrazia o se si pre-ferisce figli-di-papà-crazia.Meritocrazia significa dunque borse di studio in quan-tità industriali per chi appartiene a famiglie dal redditomedio-basso. E la possibilità di controlli fiscali indipen-denti, perché a goderne non siano i figli di opulentievasori. Borse di entità tale da consentire allo studente

di studiare, non di dividersi tra studio e lavoro: se perpagarti l’affitto di fuorisede sei costretta a fare la ca-meriera in un ristorante o lo scaricatore ai mercati ge-nerali, dove sono finite le eguali chance di partenza? Lasoluzione dei “prestiti sull’o n o re ”, che tanto piace ailiberisti, è la più smaccata negazione della meritocra-zia, cioè delle eguali chance di partenza: lo studenteesce dall’università come un mutuo ipotecario vivente,anziché come un laureato eguale agli altri, e in tempi dilavoro precario vivrà indebitato fino alle calende gre-che. Non parliamo poi dei “bonus” da spendere dovemeglio si preferisce, università pubblica o privata, quil’orgia liberista celebrerebbe sabba clerical-confindu-striali: le eguali chance di partenza diventano bestem-mia solo a menzionarle, insieme alla libertà di inse-gnamento, costretta in camicie di forza di ortodossiereazionarie .Ma le università, se si cerca l’eccellenza, costano emoltissimo, negli “States” decine di migliaia di dollaril’anno, qui da noi gli studenti vogliono le nozze con ifichi secchi, tromboneggiano i benpensanti d’ordinan -za: bisogna aprire ai privati, e alle loro finalità di pro-fitto, altre “modernità” sono solo infantile utopismo.Davvero? Eppure ci sarebbero parecchi modi per te-nere insieme meritocrazia, egualitarismo ed efficien-za. Una ipotesi tra le tante: gli studenti non paganonulla, e anzi ricevono un vero salario di cittadinanza,modulato sul reddito reale delle famiglie. Pagherannopoi, quando entreranno effettivamente nel mondo dellavoro, in percentuale (progressiva, come ogni tassa-

zione costituzionale, art. 53) sui loro guadagni. Lechance di partenza sono così rigorosamente eguali,egualitaria è la “re s t i t u z i o n e ” alle università, anzi ad-dirittura “c o mu n i s t a ”: da ciascuno secondo le sue pos-sibilità. Oltretutto verrebbe soddisfatta - in termini qua-si-comunisti! – un’altra pretestuosa rimostranza libe-rista, che i costi dell’istruzione superiore oggi gravanoanche su coloro che non possono farvi accedere i proprifigli, e che dunque le richieste degli studenti, oneroseper lo Stato, sono “di classe”, a danno degli operai, deidisoccupati e di tutti i meno abbienti.E l’efficienza verrebbe incentivata se ogni universitàpotesse decidere quanto “c o s t a re ” allo studente (inpercentuale sui redditi futuri): un ateneo che presumedi essere migliore chiederà più di un altro, ma se in-segnanti e laboratori non saranno all’altezza lo stu-dente si dirigerà altrove (caro benpensante, anche inun sistema pubblico ed egualitario è possibile una con-correnza virtuosa). Il che comporterà una spinta a sce-gliere i docenti per merito, anziché per cordate ac-cademiche, visto che ne va dei finanziamenti in arrivo.Ovvio che sarebbero necessari dei correttivi di redi-stribuzione di tali finanziamenti tra gli atenei e le fa-coltà, per “p o n d e ra re ” il valore culturale rispetto alritorno monetario, altrimenti nessun ateneo istituirà icorsi di etruscologia, infinitamente meno redditizi diquelli in management ma non meno irrinunciabili. So-no dettagli tecnici facilmente risolvibili, se c’è buona-fede .Il familismo e le cordate accademiche, che dominano

oggi i concorsi in modo sempre più pervasivo (un tem-po le facoltà scientifiche ne erano quasi immuni, oggi lo“s fo n d a m e n t o ” fa progressi anche qui), sarebbe disin-centivato ma non certo estirpato. Ma altri contro-ve-leni possono essere somministrati: una prima selezio-ne di “ideonei” – tra i quali le facoltà potrebbero poiscegliere – nelle cui commissioni di esame siano pre-senti in modo decisivo studiosi stranieri. E il sorteggionon ripetibile dei commissari italiani, e in un numeromolto superiore ai candidati da selezionare, in modoche gli “scambi di figurine” finiscano a repentaglio.Visto però che ormai l’inquinamento della selezioneper demerito ha fatto delle baronie accademiche l’im -pero dei mediocri (ovvie le eccezioni, ma l’egemonia sulsistema è quella), a essere sottoposti a giudizio nondovrebbero essere solo gli attuali ricercatori e precari,ma anche i cattedratici. Come saranno possibili con-corsi meritocratici, se a decidere i futuri meritevoli sa-ranno gli attuali immeritevoli?In un quadro di misure meritocratico-egualitarie comequelle abbozzate (le cose da proporre sarebbero ov-viamente molte di più), diventerebbe ragionevole l’a-bolizione del valore legale della laurea. Il valore di essasarebbe tutta affidata al prestigio dell’ateneo, della fa-coltà, addirittura del “v i n t a ge ” in cui è stata conse-guita.La realtà è che ai nostri benpensanti una universitàpubblica, meritocraticamente eguale, che rompa la ri-produzione classista delle elite e del mercato del la-voro, fa paura. Studenti, non mollate.

Qui sopra la manifestazione diRoma. Nella pagina a destra dueimmagini degli scontri di Milano,

davanti al Teatro alla Scala. (FOTO ANSA)

La contestazione

STERCO A CASA GELMINI“ECCO LA RIFORMA”

Sudorno (Bg) - Alcuni secchi di letame sono statiscaricati nella notte davanti alla villa dove risiedeil ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.Affisso anche uno striscione: “A bb i a m oscaricato davanti a casa Gelmini la naturalereazione alla sua riforma”. Solidarietà alministro è arrivata da parte delle forze politiche.

Mercoledì 8 dicembre 2010

Giovani del movimento studentesco catanesehanno occupato gli uffici dell’Ersu, enteregionale per il diritto allo studio universitario,in via Etnea. L’occupazione è stata compiutadurante un corteo spontaneo partito dallaCittadella Universitaria e che ha percorso, laCirconvallazione e via Etnea bloccando iltraffico. Il movimento studentesco ha ribadito

“la necessità di una continua mobilitazione invista del 14 dicembre, data in cui vi sarà ungrande corteo cittadino, in occasione del votodi fiducia al governo”.A Firenze un corteo si è svolto inconcomitanza con l’approvazione della leggeFinanziaria al Senato. Davanti a loro un grandestriscione con la scritta “Riprendiamoci il

nostro futuro”.E tramite Facebook hanno raggiunto l’Italiaanche le proteste degli studenti Erasmus (delneo-nato Movimento degli italiani all’e s t e ro )che hanno manifestato con i loro elenchi stile“Vieni via con me” le ragioni per cui nontorneranno in italia: “Non torno – scrivono –perché ci si lamenta sempre che nulla cambia

ma quando gli studenti fanno proposteconcrete e arrivano a salire sui tetti delleuniversità nessuno li prende sul serio.Domenica sarà caricato un video con letestimonianze di decine di studenti sparsi perl’Europa che aderiscono alla protesta deicolleghi italiani con lo slogan “Lontano dagliocchi, vicino col cuore”.

di Gianni Barbacetto

D entro il teatro alla Scalac’era l’aria elettrica cheprecede le esibizionidella musica di Wagner.

Nel foyer, l’aria mondana del-la consueta passerella di vip epresunti tali che vengono adesibire abiti e gioielli chespesso dall’eleganza scivola-no nel cafonal. Fuori, nellapiazza, sotto la pioggia, alcu-ne centinaia di studenti, uo-mini di cultura, lavoratori del-la Cgil e dei Cub, giovani conl’immagine del loro protetto-re, San Precario. Un gruppod’immigrati innalza una torredi cartone, per ricordare laprotesta degli extracomunita-ri che nei giorni scorsi sonosaliti sulla torre di via Imbo-nati. “Tagli alla cultura, voi vene fregate, noi ce ne occupia-mo!”: è uno dei cartelli sban-dierati. Un altro diceva: “Al-larme alla Prima della Scala:Ddl Gelmini fuori dalla sce-na!”. E ancora: “Ma quali con-dizioni metereologiche? APompei piove da 2700 anni,solo voi siete riusciti a farlac ro l l a re ”.

I MANIFESTANTI sonostati confinati quest’anno inun recinto molto distante dal-la Scala, nella metà piazza difronte a palazzo Marino, sededel Comune. Gridano slogancontro i tagli alla cultura, suo-nano fischietti e vuvuzelas. Al-cuni giovani accendono fu-mogeni, fanno scoppiare pe-tardi. Poco prima delle 16, ungruppo di ragazzi cerca disfondare le transenne. I cara-binieri e i poliziotti, presentinumerosissimi in piazza in te-nuta antisommossa, respingo-no i manifestanti con gli scudie qualche manganellata. Scop-piano tafferugli. Restano leg-germente feriti quattro agenti.Un funzionario della questuradi Milano è colpito alla testa,un carabiniere è sfiorato dal-l’esplosione di una bom-ba-car ta.Una piccola carica delle forzedell’ordine spinge i giovanidei collettivi universitari e stu-denteschi verso palazzo Mari-no. Poi i due schieramenti re-stano per un po’ a fronteggiar-si: da una parte i caschi di po-

lizia e carabinieri, dall’altra icappellini di Babbo Natale,ma anche qualche casco, ca-lati sulle teste di alcuni ragaz-zi. Poi la tensione si allenta. Uncentinaio di giovani dei collet-tivi studenteschi e dei sinda-cati autonomi si dirige versopiazza Meda, percorre corsoMatteotti e si ferma in piazzaSan Babila, dove viene accer-chiato da poliziotti e carabi-

nieri. Ancora qualche mo-mento di tensione, ma senzascontri. Attorno alle 19, il cor-teo si scioglie.Intanto, in Galleria VittorioEmanuele, gruppi di milanesisi erano assiepati per assisterealla Valchiria di Wagner ormaiiniziata dentro il telefono e tra-smessa all’esterno sugli scher-mi. E davanti alla Scala, gli stu-denti presenti avevano accol-to l’arrivo del presidente dellaRepubblica Giorgio Napolita-no scandendo a gran voce:“Presidente alza la mano. Na-politano abbiamo bisogno dite”.In piazza erano arrivati, perprotestare contro i tagli allacultura, anche alcune faccenote del teatro a Milano: MoniOvadia, l’attore e regista Sil-vano Piccardi, Fiorenzo Grassidi Teatridithalia, Massimo DeVita del Teatro Officina. C’e-rano anche gli studenti dellaPaolo Grassi, la storica scuoladi teatro milanese. “Questo

governo è il peggiore che l’I-talia abbia mai avuto”, dichia-ra Moni Ovadia al Fatto quo-tidiano. “Taglia sulla culturaper finanziare qualche sagradelle salamelle. È un governoanti-nazionale, perché che co-sa sarebbe l’Italia senza la cul-tura? Non sa imparare neppu-re dai governi conservatori eu-ropei: la Francia, la Germaniain questo momento di crisi in-vestono di più in cultura.

BERLUSCONI invece ta-glia. E continua con le sue rei-terate e perverse bugie. La pri-ma: non ci sono soldi. Ma èfalso: basti pensare ai 140 mi-liardi dell’evasione fiscale, ai60 della corruzione. E poi per-fino la Gran Bretagna ha taglia-to le spese militari. Noi no. Se-conda bugia: la cultura non simangia, è un investimento aperdere. Falso: ogni euro in-vestito in cultura produce tra itre e i dodici euro. La Scala,come ha detto il sovrinten-

dente Stephane Lissner, rice-ve 35 milioni di finanziamenti,ma ne restituisce 39 allo Stato,in sole tasse”.Anche il candidato sindacodel centrosinistra, Giuliano Pi-sapia, si dichiara “completa-mente solidale con chi, nellagiornata dedicata alla primadella Scala, dice no ai tagli in-discriminati alla cultura”. Cri-tiche al governo anche dai di-rigenti sindacali presenti inpiazza: “Tutti gli altri paesistanno investendo nella cultu-ra, qui in Italia siamo gli uniciche tagliano”, dice il segreta-rio della Camera del lavoro diMilano, Onorio Rosati. E il se-gretario generale Slc-Cgil Emi-lio Miceli: “Oggi la Scala è ilpunto d’attenzione della cul-tura nel mondo e della lottaper la sopravvivenza della cul-tura italiana. Se un ministrodella cultura non può presie-dere ai più importanti eventiculturali del nostro Paese, èbene che si dimetta”.

PROTESTA CONTINUACariche e feriti nel giorno della “Valchir ia”

Alla Scala Bondi è il grande assente

D-ISTRUZIONE

va in scenadc

Barenboime la Costituzionedi Antonella Mascali

I fischi fuori dal teatro, e forseanche dentro, li ha voluti

evitare accuratamente. Come lalettura di un articolo dellaCostituzione,nientepopodimeno che daparte del maestro DanielBarenboim. Così alla Scala ieri ilgrande assente era SandroBondi, tra i ministri piùimpopolari dell'ultimodecennio, per i massicci taglialla cultura e per gli interessifamiliari coltivati nel dicastero.La scusa ufficiale la fornisce soloa spettacolo iniziato: “ S e n t i vocome un dovere essere con imiei colleghi senatori a votare lalegge Finanziaria”. E alsovrintendente scaligero,Stephane Lissner, che dichiara “Peccato non ci sia il ministro,avrà altro da fare”, Bondirisponde piccato: “Lepolemiche su di me ormai sonoil pane quotidiano”.Ma è dallaprotesta che il ministro è volutofuggire. Quella fuori dalla Scala equella dentro alla Scala. Primache cominciassero a risuonarele note della Walchiria diWagner, è andata in scena unamanifestazione di alta tensionecivile che non ha precedenti. Ildirettore di orchestra,Barenboim si è esposto contro itagli alla cultura. Con lo sguardorivolto a Giorgio Napolitano,dice: “Sono onorato di esserestato dichiarato maestroscaligero, ma a nome dei mieicolleghi sono moltopreoccupato per il futuro dellacultura in Italia e in Europa”. Poilegge l'articolo 9 dellaCostituzione nel quale siafferma che la Repubblicapromuove la cultura e la ricercascientifica. Applausi scrosciantidel pubblico e del capo delloStato, a sua volta applaudito.Dietro le quinte battono le manianche i lavoratori del teatro.Napolitano, in un intervalloincontra Barenboim e sicongratula per l’intervento. Allemaestranze promette dirappresentare le loro istanze. Afavore delle proteste si schieral'ex procuratore di Milano,Francesco Saverio Borrelli, che ilgoverno ha cacciato dallapresidenza del Conservatorio,nonostante gli eccellentirisultati: “Il messaggio diBarenboim è stato un gesto digenerosità per i manifestantifuori. I tagli sono statiapparentemente applicatisecondo un principio diuguaglianza, ma se così fosseavrebbero dovuto essereapplicati ente per ente”.Concede l’assoluzione algoverno, Michela Brambilla,unico ministro, insieme alcollega per lo sviluppoeconomico, Paolo Romani,presente alla Scala. “ Sonoconvinta, dichiara la titolare delTurismo, di quanto siaimportante sostenere la culturaper il nostro Paese, ma non c'erascelta”. Avrebbe potuto dare,però, il buon esempio erisparmiare. Nel 2009 ha spesoper i suoi spostamenti 157 milaeuro, al massimo avrebbedovuto spenderne 27 mila,come indicava il budget del suom i n i s t e ro .

S olidarietà unanime per il Ministro dell’Istruzione Ma-riastella Gelmini, ma letture molto diverse sul “cl i m a

di tensione”. Uno spauracchio evocato da tanti espo-nenti politici, nel giorno in cui i tafferugli tra studenti eforze dell’ordine hanno agitato le città italiane.Una giornata lunghissima, cominciata in nottata con lostriscione e il letame lasciati davanti alla casa di Ma-riastella Gelmini a Bergamo. “Un’ignobile forma di pro-testa” come l’ha bollata il presidente della Camera,Gianfranco Fini. Tra i primi a manifestare solidarietà alministro dell’Istruzione, difesa da un diluvio di mes-saggi bipartisan. “Non possiamo condividere protesteche degenerano nell’insulto o in gesti incivili e offen-sivi” afferma Antonio Rusconi, capogruppo del Partitodemocratico in commissione Istruzione al Senato,mentre il ministro per l’Attuazione del programma digoverno, Gianfranco Rotondi, parla di “gesto di vio-lenza e non di semplice ragazzata”. Precisazione chevale come una linea, perché il Pdl ostenta preoccu-pazione “per la degenerazione delle proteste in atti diviolenza o di volgarità inaudita”, come recita una notadi diversi senatori. Uno dei tre coordinatori, Denis Ver-dini, rispolvera toni virili: “Il ministro Gelmini e l’e-secutivo non si lasceranno intimidire, così come non sifermerà in alcun modo l’attività riformatrice del go-ver no”. Mentre il deputato Antonio Garofalo evoca “ilsospetto che altri tramino alle spalle di questi studenti,e cioè che a organizzarli siano stati i peggiori inse-

gnanti, figli e maestri diun’ideolog ia”. Vecchifantasmi, a rendere piùefficace il dito accusa-

torio contro gli studenti. Così Emanuele Fiano (Pd)ricorda: “La protesta violenta indebolisce la mobilita-zione e dà argomenti alla destra che vuole fare di tuttaun’erba un fascio”. Oliviero Diliberto, portavoce dellaFed, ha un timore diverso: “È molto grave che un grup-po di studenti sia stato arrestato solo perché dimo-strava sotto la sede della Fondazione Roma. Si sta crean-do un clima di tensione verso una protesta del tuttogiusta e legittima”. Il portavoce dell’Idv, Leoluca Or-lando, prende spunto invece dai disordini davanti allaScala di Milano: “Maroni non trasformi l’Italia in unbunker. Alla legittima e pacifica protesta degli studentie degli operatori del cinema e del teatro non si puòrispondere contrapponendo uno Stato di polizia, al-trimenti si rischia di fomentare un clima di violenza”. Ainvocare un generale abbassamento di toni è VincenzoVita (Pd): “E’ doveroso da parte di tutti ritrovare lavoglia del confronto. Ogni gesto di violenza va com-battutto, ma proprio per questo le forze dell’o rd i n edevono tenere un atteggiamento di assoluta pruden-za”. Fondamentale, per schivare quell’innalzamentodella tensione che tutti i politici dicono di temere. Sullosfondo, il commento del presidente della Cei, il car-dinale Angelo Bagnasco: “I giovani strumentalizzati? Lapossibilità è sempre presente, per tutti. Il diritto allostudio deve essere qualcosa di vero, e non solo di de-clamato e preteso”.

Luca De Carolis

LA POLITICA Solidarietàal ministro, ma anche ai ragazzi

Napolitanoincontrale maestranze:“Bisogneràd i s c u t e respazio da darealla cultura”

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LA NAZIONE Pagina 26 – Massa Carrara

•• 26 AGENDAMASSA/CARRARA MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

MASSA! Astor (tel. 0585 / 42.004): «Rapunzel»,ore 16, 18. Proeizione 3D; ore 20.15, 22.15:«La donna della mia vita».! Splendor: (tel. 0585 / 791.105): Sala 1:«Harry Potter e i doni della morte: parteI», ore 16, 19, 22. Sala 2: «Cotton, l’ultimoesorcista», ore 16.15, 18.15, 20.15, 22,15.! Stella Azzurra ( Marina, tel. 0585 /241.592 e 339 / 85.87.023-www.bagnoronchi.it): «Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni»,ore 18, 20 - 22,15.

CARRARA! Supercinema (via Verdi, tel. 0585 /71.695): «Rapunzel, l’intreccio della Tor-

re», ore 15. «A Natale mi sposo», ore 17, 20e 22.

VIAREGGIO! Eden (Viale Margherita, 9 tel. 0584 /962.197): «Noi credevamo», ore 15.30,18,30 - 21,30.! Eolo (viale Margherita, tel. 0584 961.068):«Rapunzel, l’intreccio della torre», ore 15,16.45, 18.30, 20,30; «Cotton, l’ultimo esorci-smo», ore 22,30.! Multisala Goldoni (via San Francesco,tel. 0584 / 49.832): Sala 1; «A Natale mi spo-so», ore 15, 16.50, 18.40, 20.30 - 22,30; Sala2: «Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni», ore15, 16.40, 18.40, 20.30 - 22,30.

! Politeama (Lungomolo del Greco, tel.0584 / 962.035): «Tre all’improvviso», ore15.40, 18, 20.15 - 22,30.! Odeon (Viale Margherita, tel. 0584 /962.070): «Harry Potter e i doni della mor-te: parte I», ore, 15.30, 18.30 - 21,30.

PIETRASANTA! Comunale (piazza Duomo, tel. 0584795.511): «Incontrerai l’uomo dei tuoi so-gni», ore 16, 18, 20 - 22.

FORTE DEI MARMI! Nuovo Lido (Viale Franceschi 6/A tel.0584 / 83.166): Sala 1: «A Natale mi sposo»,ore 15.30, 18, 20,15, 22,30. Sala 2: «Rapun-zel in 3D» ore 15.30, 18, 20,15. «Una vitatranquilla», ore 22,30.

Direttore responsabile:Giuseppe Mascambruno

Vicedirettori: Mauro AvelliniPiero GherardeschiMarcello Mancini

Iniziative Editoriali: Enzo MillepiediREDAZIONE MASSA

Responsabile: Gianfranco Pomavia Bastione 13, tel. 0585.883.411, fax.0585.883.417e-mail: [email protected]

REDAZIONE CARRARAResponsabile: Francesco Meuccivia VII Luglio, tel. 0585.71.997/8, fax. 0585.776.162e-mail: [email protected]à: SPE Spa Galleria Sanzio 5, tel.0585.45.402, cell. 333.37.74.002Editore: Poligrafici Editoriale Spa

Interart, seratadi riconoscimenti

Orari bibliotecaIn seguito alla chiusura al pubblicodella biblioteca di via del Plebiscito,il servizio proseguirà da lunedì 13 di-cembre nella biblioteca dell’Accade-mia di Belle Arti, con ingresso daPiazza Accademia, con il seguenteorario: tutti i giorni dalle 9 alle 13 edalle 15 alle 18, con chiusura giove-dì tutto il giorno, venerdì mattina esabato pomeriggio.

Serata per John LennonPer ricordare John Lennon atrent’anni dalla scomparsa, il CaffèFuoriporta dedica una serata alla fi-gura del grande musicista inglese.Stasera dalle 18,30, all’interno del lo-

cale, proiezione di video e filmati,lungometraggi e concerti, dischi invinile originali, per ripercorrere lacarriera di Lennon, con i Beatles enegli anni da solista. L’ingresso è co-me sempre gratuito.

Modelli in AccademiaL’Accademia di Belle Arti di Carra-ra ha indetto una selezione per mo-delle e modelli viventi. Per informa-zioni rivolgersi alla segreteriadell’Accademia entro il 18 Dicem-bre.

Visite al «Tacca»Porte aperte all’Istituto del marmo“Pietro Tacca”. Venerdì dalle 16 alle18 si terrà la prima giornata di orien-

tamento” aperta agli studenti di ter-za media che, con i genitori, potran-no conoscere da vicino la strutturacon una viasita guidata e una confe-renza del preside Gino Cappè.

GFGGIHIYIYIYIYIYRitrovata sulla Via Provinciale, Lo-calità Melara una giovane gattina tri-colore bianca, rossa e nera. Chil’avesse persa o la riconoscesse è pre-gato di contattare questo numero:320 2464063.

Cena di Sinistra e libertàSabato alle 20,30 a Marina di Massain via Fortino San Francesco il circo-lo Sel di Carrara organizza la “Cenadi conoscenza e condivisione”.

CINEMA

«Lo spessore delle parole»Prosegue l’iniziativa «Lo spessoredelle parole» organizzata dall’Asso-ciazione Briciole. Dopo «Memoria»,«Sostenibilità», «Infinito», «Gioco»è la volta di «Storia». Ne parlerà do-mani alle ore 17.30 Carlo Perfetti inun incontro che si svolgerà nella se-de del Circolo in via Cervara 115.

Il Road Cafè su Antenna 3Venerdì 10 dicembre alle ore 21 sulcanale televisivo Antenna 3 verràtrasmessa la puntata del ‘Road Cafésu «La Bellezza nell’Arte, nella Fedee nella Società». Ospiti: Mauro

Griotti (pittore), Giuliano Lazzarot-ti (poeta), Micaela Bianchi (ex mo-della e valletta), Giacomo Bugliani(avvocato). Conduce Simone Dome-niconi. Partecipano il contastorieEnzo Marletti e Fulvio Fuina.

Auguri a VeronicaVeronica Rossi ha festeggiato il suo26˚ compleanno: auguri dal figlioTommaso e dal marito Fabio.

Pullman per RomaIn vista della manifestazione pro-mossa dal Pd nazionale per sabato11 dicembre a Roma, il Partito De-mocratico di Massa-Carrara organiz-

za pullman con partenze da Massa,Carrara e Lunigiana. Prenotazioni einformazioni allo 0585/71484 in ora-rio d’ufficio.

Mercatino natalizioOggi è in programma il mercatinonatalizio di Montignoso chequest’anno si terrà presso la scuolamedia Giorgini. Il mercatino saràaperto dalle 10 in poi. I bambini par-teciperanno alla manifestazione conun disegno che, nel pomeriggio, alle17, verrà premiato direttamente daBabbo Natale. Il ricavato del Merca-tino sarà devoluto alla Pediatria con-golese di Kimbondo.

— MASSA —

L’INTERART (Associazione diArte e Cultura Internazionale e diPromozione Sociale) e l’Associazio-ne Nazionale Insigniti Onorificen-ze Cavalleresche (Anioc) Delegazio-ne Provinciale di Massa Carrara, or-ganizzano per venerdì 10 dicem-bre, a partire dalle ore 18, presso laSala Convegni del Ristorante Oste-ria ai Tonni, sul Lungomare Ve-spucci 76, il tradizionale incontrodi arte e cultura e convivio sociale,con presentazione di artisti ed ope-re ed il conferimento di vari ricono-scimenti. Enzo Bogazzi,presidente dell’associa-zione di Arte e Cultu-ra Internazionale edi promozione so-ciale InterArt edelegato provin-ciale dell’Associa-zione NazionaleInsigniti Onorifi-cenze Cavallere-sche, curerà l’intro-duzione e la presenta-zione critica della manife-stazione. In particolare illustre-rà la ripresa delle attività socialipresso la sede di Avenza con esposi-zioni pittoriche di rilevo, presenta-zioni, convegni e dibattiti. Interver-rà il sindaco di Carrara, AngeloZubbani. Dopo la presentazionedella premiazione, è previsto l’in-contro con la scrittrice Grazia Ma-ria Tordi che presenterà i suoi li-bri. Nel corso dell’appuntamentodi venerdì saranno conferiti i se-guenti riconoscimenti: targa delladelegazione dell’Anioc al sindacodi Carrara Angelo Zubbani ed al co-mandante della stazione dei carabi-

nieri di Carrara, Lorenzo Anzalo-ne; II International Award FanClub Andrea Baccelli 2010 al teno-re Maurizio Mereu; VII HonorisMagna Fibula Custodes Ordinis Sa-lomonis Sigilli MMX a Grazia Ma-ria Tordi e Carla Battistini; GranDiploma, Tessera e Spilla d’Onoredell’Anioc ad Alessandro Fontana;attestato di Encomio solenne a Ro-berto Melli, Silvio Liberatori, Mar-co Liberatori, Adolfo Corsini, An-tonio Pucci, Leila Khachieva e Val-ter Mattarocci; attestato di meritoa Fabrizio Petrillo, Antonio Auric-

chio, Diego Piacentini, NataliaKhrustaleva, Mauro Mo-

sti, Haedi Khachieva eCarlo Spada; attesta-

to di Benemerenzaa Robert CarrollWillard Mc In-tyre, Tetyana Ba-dianova, KatiaBrizzi, Giuliano

Murer, KhamzatTeptsaev, Antonio

Ravera e Pietro PieroGianfranceschi; Labaro

a Pasquale Mossa, PatriziaSomma, Daniel Piacentini, ValeriaBertonieri, Lioudmila Khachievae Maria Grazia Armanini; spillad’Onore a Ottavio Cenci, Alessan-dro Piacentini, Evaristo Brizzi, Ro-mica Nichita, Maria Khachieva edEdgardo Bianchi. Per partecipareall’evento è necessaria la prenota-zione (info: 338 / 83.83.410). Il pros-simo incontro di arte, cultura e con-vivio sociale si svolgerà venerdì 25febbraio 2011.Nella foto, il presidente Enzo Bo-gazzi durante il convivio di set-tembre

REDAZIONI

«Amore liquido» approda al Garibaldi

INCONTRO

Un bus per il “BungaBunga”

Il ristorante La No’ esalta il sapore dell’olio Nostrato— MONTIGNOSO —

DOMANI, lo chef Fernando Lorenzetti in col-laborazione con l’associazione Nostrato diMontignoso propone presso il ristorante «LaNo’» una degustazione guidata di olio nostrato(ore 19), seguita da una cena (ore 20). Nell’occa-sione saranno presentati i nuovi olii extravergi-ni prodotti dai soci dell’associazione. Primadella degustazione (ore 18.30) interverranno:Domenico Ceccotti, assessore provincialeall’agricoltura; Cristina Ronchieri, presidente

Associazione Nostrato; Franco Cresci, vicepresidente Cia Massa Carrara. Il costo della ce-na è di 30 euro. Il menu prevede: tartare dichianina al Nostrato con insalatina e pomodo-ro fresco, bruschetta al Nostrato e origano, bu-dino di parmigiano con cuore all’extraverginee salsa alle noci; ravioli di ricotta e spinaci conolio Nostrato e salvia; tonno di coniglio agliaromi con puré di patate al Nostrato e per des-sert: tartelletta con crema leggera all’olio No-strato con pasta di mandorle. Vino: rosso Divi-no.

— CARRARA —Venerdi alle 21 al Garibaldi proiezione con ingresso gratuito dellungometraggio “Amore Liquido” del regista carrarese Marco LucaCattaneo. Il film è interpretato da Stefano Fregni, Pina Randi, SaraSartini, Simonetta Solder e Carlotta Bergamo. Il film, la cuiproiezione è organizzata dal Comune, è prodotto da Nicola Fontanili,con l’Associazione Evoè e sceneggiato da Marcomario Guadagni.

— MASSA —

VENERDÌ 10 dicembre, dalle ore 20.30 al Paladozza di Bologna, andràin scena lo spettacolo d’informazione e intrattenimento «Il dittatore delBungaBunga», con il presidente Idv Antonio Di Pietro, Dario Fo, Anto-nio Ingroia, Vauro, Marco Travaglio, Antonio Cornacchione e altri ospi-ti. Per questo evento, che cade alla vigilia del voto di sfiducia a Berlusconidel 14 dicembre, l’Idv Toscana organizza cinque o sei pullman a spesedell’organizzazione da tutta la regione (da Arezzo, dalla costa, da MassaCarrara e Lucca, da Firenze-Prato-Pistoia) per consentire ai cittadini inte-ressati di prendere parte all’iniziativa. Inoltre, è organizzato un pullmanspeciale al mattino (da Firenze) per coloro che vogliono dare un aiutoconcreto all’organizzazione dell’evento. L’ingresso è libero e l’invito èesteso a tutta la cittadinanza. Info: 055 55.35.056.

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LA NAZIONE Pagina 5 – Viareggio

••27CRONACAVIAREGGIOMERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

CARTELLO La scuola è già allespalle, il limite di 50 all’ora nonserve più alla sicurezza dei bimbi

E’ STATO probabilmente lo sfo-go di Claudio Menichetti, papàdi una delle 32 vittime della stra-ge ferroviaria, a spingere i parla-mentari europei dell’Italia deiValori, Giammaria Uggias eNiccolò Rinaldi, a sottoporre laquestione all’assemblea di Stra-sburgo.

«DURANTE la recente marciaall’Aquila — spiega DanielaRombi, moglie di Claudio emamma di Emanuela — mio ma-rito si fermò a parlare con Anto-nio Di Pietro. In quell’occasionegli raccontò di nostra figlia, delsua agonia durata per oltre duemesi, dell’esplosione del 29 giu-gno e dei suoi morti. Infine gliespresse tutto il suo sdegno perla nomina dell’amministratoredelegato di Fs, Mauro Moretti, aCavaliere del lavoro. Non so sequesto sia servito a qualcosa —conclude Daniela — ma mi rin-cuora sapere che l’attenzione suquesta drammatica vicenda siaancora alta».

L’INTERROGAZIONE. «A di-ciotto mesi dalla tragedia che hacolpito Viareggio le autorità fer-roviarie europee non hanno alcu-

na informazione sullo statodell’inchiesta. Per questo — af-fermano gli europarlamentaridell’Idv — invochiamo l’atten-zione della commissione euro-pea affinché chieda all’Italia di

superare la reticenza, in modoche si faccia chiarezza sulle cau-se che hanno provocato il disa-stro ferroviario al fine di adotta-re al più presto misure di preven-zione tali da evitare, in futuro, in-cidenti di questa gravità».La settimana scorsa il direttoregenerale dell’Agenzia ferroviariaeuropea, Marcel Verslype, nelcorso della riunione della Com-missione trasporti e turismo delParlamento europeo affermò che

l’agenzia non aveva ancora rice-vuto informazioni né riscontricirca l’indagine (come, invece,avvenuto in Belgio relativamen-te all’ultimo grave incidente fer-roviario). Secondo quanto ripor-tato da una nota del gruppo Idval Parlamento europeo «le moti-vazioni di questa omissione sa-rebbero di natura giuridica, pre-cisamente riconducibili al fattoche l’indagine giudiziaria italia-na non soltanto prevale su qualsi-asi altra inchiesta, ma non preve-de alcun ‘protocollo di coopera-zione tra gli organismi a tal finepreposti’».

LE INDAGINI. Il 15 novembrescorso il procuratore capo diLucca, Aldo Cicala, ha reso notoche era prossima la richiesta alGip di un incidente probatorioper analizzare l’asse del vagoneferroviario che, spezzandosi, pro-vocò il catastrofico incidente. Ta-le esame dovrebbe avvenire en-tro la fine di dicembre. Per que-sto motivo, e stando ad alcune in-discrezioni, potrebbero arrivarea giorni le notifiche con tutti inomi degli indagati per disastrocolposo, che potrebbero esserepiù dei diciotto ufficialmente di-chiarati dalla procura.

VIA DI SCORRIMENTO IL DIRIGENTE SPIEGA IL PROVVEDIMENTO CON LA SICUREZZA PER I BAMBINI E I GENITORI. MA C’ERANO GIA’ I 30 KMH

Scuola Tenuta: «Abbiamo chiesto noi il limite a 50 all’ora»

LA STORIA ANGELA LUNARDI ANNUNCIA UN ESPOSTO IN PROCURA DOPO L’EPISODIO IN VIA PIEVE

«I cacciatori hanno sparato contro quattro gatti: li denuncerò»

IL PRESIDENTE Mauro Berga-mini e la rappresentante d’istitutoChiara Panconi della scuola Tenutadifendono l’abbassamento del limi-te di velocità da 70 a 50 all’ora sullavia di scorrimento a Torre del La-go, anche con toni ironici contro i«poveri, ignari automobilisti che so-litamente sfrecciano a 90 km/h lun-go lo stradone di via dei Lecci. Ve losiete scordato che c’è una scuola,nei pressi della quale il limite è 30?Vi pare che chi arriva a oltre 90km/h inchiodi lì davanti? Vi pareche rallenti a 40 km/h come previ-sto in entrata all’imbuto lungo ilmuro, dove vi preoccupate dellestrade e delle case che si affaccianosenza marciapiede? Da quando inqua l’amministrazione comunale de-ve avvisare i cittadini di tutti i divie-ti che istituisce o dei controlli che

fa? Sarà il caso di guidare con più at-tenzione? L’autovelox è la prima dinumerose misure prese a difesa delrispetto della sicurezza. Ce ne sonostate promesse altre, con interventistrutturali seri e segnaletica a nor-ma, nuovi marciapiedi o cammina-

menti lato mare dove le autovetturevengono parcheggiate in fila india-na costringendo i genitori a cammi-nare con i bimbi in mano pratica-mente sulla carreggiata col rischiodi essere travolti dalle auto in corsaa fortissima velocità. E’ grave che ci

si arrabbi perché ci controllano, pen-siamo piuttosto a rispettare le rego-le. L’autovelox non è stato messo co-me mangiasoldi per fare “cassa” maper un’esigenza palese della sicurez-za davanti alla scuola richiesta tral’altro dal consiglio d’istituto».

I DOCENTI della Tenuta forsenon hanno capito una cosa dell’arti-colo «incriminato»: quando si fan-no importanti modifiche alla viabili-tà è prassi informare la collettivitàcome avvenne per l’inversione deisensi unici in centro. La segreteriadegli assessori inonda le redazionidi comunicati inutili e su faccendeininfluenti, ma per un’importantemodifica della circolazione silenzio.In compenso è arrivato l’autovelox,anche se poi l’assessore Pastechi hadetto: «In realtà non abbiamo fatto

multe a nessuno». Appunto: la soli-ta azione dimostrativa dei vigili,che poi non si vedranno più. Comemai si vedono in via Pisano, moltopiù ericolosa per come è stretta, e sucui nessuno interviene nonostantela popolazione chieda misure per lasicurezza da 10 anni. Quanto a ri-spettare le regole, che dire di quei ge-nitori che caricati i figli alla Tenutase ne fanno facendo inversione a U,davanti ai vigili compiacenti, nono-stante la linea continua nella mezze-ria? Per loro il codice non vale? Ache serve il 50 all’ora per le auto chepassata la Tenuta se ne vanno versoTorre del Lago? E non c’era già il50 all’ora in avvicinamento alla suc-cessiva zona 30 davanti alla scuola?A che serve il 50 all’ora al distributo-re Tamoil, 500 metri prima dellascuola, non si capisce proprio.

b.n.

«ALCUNI CACCIATORI hanno voluta-mente scambiato gatti... per uccelli: sì,hanno sparato contro una gattina e i suoicuccioli. La gattina è stata ferita, sta mol-to male: dei figli, nessuna traccia. Sonosicuramente morti. Un altro gesto digrande irresponsabilità nei confronti de-gli aninali». E’ la testimonianza-accusadi Angela Lunardi, presidente dell’Asso-ciazione tutela degli animali della Versi-lia, un’animalista convinta che (non è la

prima volta) prende posizione in manie-ra vigorosa a difesa degli animali. Era giàaccaduto in altre occasione, ma l’ultimoepisodio avvenuto in via della Pieve vici-no a Pioppogatto, non lontano dal confi-ne fra il comune di Massarosa con quellodi Viareggio, ha veramente superato ognilimite. «Prendersela con i gatti... Mah èveramente troppo» ha detto. «Nelle pros-sime ore — conferma Angela Lunardi —presenterò una denuncia alla Procura

della Repubblica contro ignoti. Mi augu-ro che ci possa essere la volontà di indivi-duare i presunti responsabili di questo in-qualificabile episodio, facendo appello atutti coloro che hanno senso civico eamore per gli animali. E’ necessario de-nunciare l’odioso reato di maltattamentoe uccisione degli stessi, un reato che trop-pe volte viene compiuto in una generaleindifferenza».

STRAGE PER L’IDV LE AUTORITA’ FERROVIARE CONTINENTALI ASPETTANO NOTIZIE DELL’INCHIESTA

L’Europa non sa nulla sulla strageIl direttore dell’Agenzia reclama informazioni.«Poca cooperazione»

CARRI CISTERNA Sarebbe ormai prossima la richiesta diincidente probatorio per l’asse delle ruote rotto nell’incidente

UN APPELLO al presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolitano,affinché intervenga presso le autoritàfrancesi per sapere la verità sullamorte di Daniele Franceschi, ilgiovane viareggino morto nel carceredi Grasse in Francia. Lo lanceràAnna Cira Antignano, madre diDaniele, stamani durante«Unomattina», la trasmissione di RaiUno condotta da Eleonora Daniele eMichele Cucuzza, in onda dalle ore6,42. Nel corso dal programma, cisarà infatti uno spazio dedicatoall’argomento «Morire in carcere»:in studio, con Anna Cira Antignano,anche Cecilia Greco, mamma diSimone Renda, morto mentre eradetenuto in Messico. InterverràPatrizio Gonnella dell’AssociazioneAntigone che si occupa dellecondizioni di detenzione in Italia eall’estero e che ha creato unosservatorio europeo sulle prigioni.Intanto, in Francia è stata dispostauna proroga di quindici giorni pergli accertamenti tossicologici seguitiall’autopsia francese su Daniele.«Temiamo che questo provochi unulteriore ritardo nella consegna degliorgani di Daniele — ci ha detto ieril’avvocato Alda Lasagna, legale dellafamiglia Franceschi — quinditerremo alta l’attenzione anche suquesto».

RISPETTO DELLE REGOLEIl cartello dopo l’istitutoè inutile e ci sarebbe ancheil divieto di inversione aU

PROCURAImminenti le notificheper l’esamedell’assecoi nomi degli indagati

CASO-FRANCESCHI

Daniele, appelloa Napolitano

GIALLO Daniele Franceschiè morto in carcere in Francia

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pagina 6 Mercoledì 8 dicembre 2010

Dalla vittoria

alla Ruota di Mike

a quella di Firenze

P rima di Arcore Matteo Renzi avevagià frequentato gli studi di Canale5,nella foto a destra con Mike

Bongiorno nel 1994 (l’anno della “discesa incampo” e del primo governo Berlusconi)quando divenne campione della Ruota dellaFortuna. Aveva appena 19 anni, frequentava lafacoltà di Giurisprudenza, e vinse 48 milioni di

lire in gettoni d’oro: partecipò per cinquepuntate. Alla fine, i 48 milioni in gettoni d’o rodiventarono 33 che il giovane Renzi usò peraiutare la società di m a r ke t i n g del padre. Soloquattro anni dopo diventa segretario fiorentinodel Partito popolare prima di spiccare il voloverso la Presidenza della Provincia di Firenzeprima (2004-‘09) e di Palazzo Vecchio poi.

PERCHÉ RENZIÈ ANDATOAD ARCORE?

Malumori DemocraticiBersani: “Si può pensare male”

di Giampiero Calapà

C he cosa è andato a fare il sin-daco di Firenze Matteo Renzidue giorni fa ad Arcore ingran segreto? “Sono stato ad

Arcore – ha confermato Renzi –non c’erano né Emilio Fede né LeleMora. Solo io e Berlusconi e ci sia-mo dati del tu”. Il segretario del Pd,Pier Luigi Bersani, però, lo ha rim-proverato: “Meglio fosse successoin sedi istituzionali. Così si può ca-pire male”. Male? A cosa si riferisceBersani? Nel corso della giornatadi ieri si sono rincorse le voci –pro -venienti da ambienti dello stessoPd che non sono mai stati felici difarsi rottamare – rispetto a un Ren-zi già in passato più volte ospite delpremier a Palazzo Grazioli. E, ad-dirittura, secondo le “malelingue”Renzi sarebbe finito in alcune in-tercettazioni di Denis Verdini, incui il coordinatore del Pdl avrebbeespresso apprezzamenti fino achiedere ai suoi di sostenere Renzialle primarie per le elezioni del sin-daco di Firenze. Insomma, un Ren-zi convocato dal solito Berlusconidei dossier pronti all’uso. Ma Palaz-zo Vecchio, sede del Comune di Fi-renze, smentisce tutto:

“NON SALTERÀ mai fuoriuna fotografia di Renzi a PalazzoGrazioli perché il sindaco non saneppure dove si trova e di intercet-tazioni di quel tenore non sappia-mo nulla, non esistono”. Nelle car-te note dell’inchiesta sulla P3, natada quella dell’area Castello di Firen-ze, il nome di Renzi compare solo inrelazione a quel volo promesso daRiccardo Fusi, ex presidente dell’a-

zienda edilizia Btp e grande amicodi Verdini, per permettere a Renzi(in quel momento presidente dellaProvincia) di non far tardi ad unatrasmissione televisiva. La promes-sa venne fatta ad Andrea Bacci, chepresiedeva il Cda di Florence Multi-media (società creata da Renzi per lacomunicazione della Provincia diFirenze): il 12 dicembre 2008 in uncolloquio telefonico Bacci chiedeespressamente a Fusi un elicotteroper Renzi: “Scusami Riccardo... ab-bi pazienza… Matteo deve andaredi corsa a Milano in trasmissione…alle “Invasioni Barbariche”... dallaBiscardi... i treni sono tutti in ritar-do di due ore... due ore e mezzo enon so come... è bloccata... lui habisogno di andarci in elicottero...ce l’hai disponibile?”. Riccardo Fu-si ribatte che per le condizioni me-teorologiche avverse l’e l i c o t t e ronon può decollare. Insomma, il me-teo impedisce il volo. Ma il 3 aprileBacci telefona di nuovo a Fusi allu-dendo ancora a Renzi: “Lunedì po-meriggio alle 3 e mezzo... io avevobisogno... dell’elicottero... sempreper la nostra persona... insomma…avre bisogno dell’elicottero alle 3 emezzo per andare a Milano... e ri-tornare giù alle 7 e mezzo”. Per Fusiquesta volta non ci sono problemi:“Va bene Andrea, non ti preoccu-pare, ti organizzo io... dove... loporti a Calenzano te... per partire diqui... o te lo mando a Peretola?”.Renzi smentì tutto a stretto giro diposta: “Mai volato su un aereo di Fu-si, non ho mai chiesto a Fusi o adaltri imprenditori l’utilizzo per finipersonali o istituzionali di un elicot-tero, non so perché Andrea, che èun mio amico, lo abbia fatto”.

I ragazzi ieri davanti al tribunale (FOTO EMBLEMA)

Albertini candidato sindaco: rinuncio. Anzi noIL PD PRONTO A “MOLLARE” PISAPIA E AD APPOGGIARLO

ROTTAMATORI E ROTTAMI

L’anniver sario

UN ANNO FA IL NO B. DAYADESSO IL POPOLO VIOLA CERCA

L’AIUTO DELLA POLITICAdi Federico Mello

I n sala qualcuno sussura tra i denti: “Sembra il museo delle ce-re ”. È la convention nazionale del il popolo viola al suo primo

anniversario, domenica scorsa a Roma. Il cinque dicembre 2009una massa di cittadini invase Piazza San Giovanni chiedendo agran voce: “Berlusconi dimissioni”. Il movimento nato sponta-neamente su Facebook, con gruppi locali che avevano raccoltofondi e fatto proselitismo in un periodo in cui Berlusconi sem-brava fortissimo, spiazzò tutti. Non solo il Pd che fino all’ultimoaveva tentennato (Vado? Non vado? E se i poi attaccano Napo-litano? Alla fine andò Rosy Bindi), ma lo stesso governo: in unodei dispacci pubblicati da Wikileaks, l’ambasciatore americano aRoma David Thorne inoltra a Washington la stizza di Berlusconiper il No B. Day e il desiderio del premier di aumentare i controllisu Internet per “evitarne l’uso più estremistico”.Al primo giro di boa, al teatro Vittoria nel cuore del quartiereTestaccio, i viola si sono dati appuntamenti per ripartire. Vo-gliono dimostrare che sono in grado di interloquire coi partiti e –lasciando interdetti molti convenuti – che hanno un loro pesoelettorale: circa il due per cento certifica il sondaggista Ipr con-vocato per la ricorrenza.In questo anno, nonostante tante iniziative locali e una parte-cipata seconda edizione del No B. Day, le polemiche interne aquesto “popolo” di militanti-navigatori sono state incalcolabili.Nessuno è in grado di capire chi sia titolato a parlare a nome delmovimento. Volto riconosciuto ne è diventato Gianfranco Ma-scia, in prima linea sul fronte antiberluscoaniano fin dai tempidei comitati “Boicotta il biscione”. Ma su Internet, nonostante

l’impegno di molti per provaretrasformare una massa informedi commenti Facebook in propo-sta politica (e non solo protesta),è il tiro al piccione lo sport piùpraticato. Sono nati contro-grup-pi di militanti che accusano i ge-stori della pagina Facebook di es-sere antidemocratici, e ritorno. Ilrisultato di tutto ciò, alla fine, è laconvention del primo anno. Ni-chi Vendola e Antonio Di Pietrointervengono in video. Se al NoB. Day di un anno fa i viola nonpermisero a nessun politico disalire sul palco, protagonisti del-la convention sono Marco Stade-rini dei Radicali, Angelo Bonelli

dei Verdi, Olviero Diliberto del Pdci, Marco Ferrando del “Par titoComunista dei lavoratori”; Vincenzo Vita del Pd. Tra la sala siaggira Marco Pannella: non è ancora chiaro se il vecchio leader eil suo manipolo di parlamentari allungheranno la vita del gover-no Berlusconi. La sala applaude tutti, senza distinzioni. Qualcu-no confessa a denti stretti: “Se in un anno il nostro risultato è statoquello di affidarci a politici al capolinea stiamo freschi”. Ieri iviola scrivono una nota: “Domenica abbiamo dimostrato di es-sere in grado di costruire un’alternativa comune, chiara e strut-t u ra t a ”. Sulla pagina Facebook molti si dissociano: “Not in myname”. Qualcuno prova a rilanciare: “Dobbiamo darci delle re-gole se vogliamo ricominciare”. Ma su Facebook è già ripartita lagirandola delle accuse e controaccuse molti-a-molti, come sottoun brutto video di Youtube.

Ieri mattina, dopo le uscite di Re -pubblicaeL i b e ro che hanno riferitodell’incontro di Arcore, Renzi haconsegnato a Internet, alla suapagina Fa c e b o o k , la sua spiegazio-ne, alla quale a Roma, nel suo par-tito, i più mostrano di non crede-re. Così Renzi: “Ho incontrato Sil-vio Berlusconi, che mi ha gentil-mente fissato l’appuntamentoche gli avevo chiesto qualche set-timana fa. Ho chiesto al presiden-te del Consiglio di mantenere gliimpegni per Firenze che il Pdl siera preso in campagna elettorale,a partire dalla legge speciale. Die-ci giorni fa ho corso persino unaMaratona per dimostrarlo (e an-cora mi fanno male le gambe, maavevo dato la mia parola). Se il Go-verno vuole mantenere gli impe-gni, l’occasione più logica è il de-creto mille proroghe che va in vo-tazione a stretto giro: non saràuna legge speciale, ma potrebbeesserci un gesto di attenzione perFi re n z e ”.

ANCHE il suo socio-fondatoredei “Rottamator i” Giuseppe Civatiha preso le distanze: “Avrei prefe-rito una sede istituzionale (ancheperché Arcore porta parecchiasfortuna, ultimamente) e un mo-mento diverso da questo, con B.che sta per cadere (o, almeno, losperiamo tutti)”, anche se non ri-nuncia a pungere Bersani in difesadell’amico: “Mi pare che qualcunostia esagerando con la dietrologia,anche perchè lo stesso Bersani, adArcore, ci sarebbe andato anche apiedi, ricordate?”. L’incontro di Ar-core è stato possibile grazie all’in -termediazione di Enrico Marinelli,

personaggio noto a Firenze per es-ser amico di Berlusconi. Renzi haraccontato: “Abbiamo discussodelle questioni concrete che ri-guardano Firenze. Qualcuno mi hadetto che non dovevo andare ad Ar-core. Io gli incontri istituzionali delComune li faccio in Palazzo Vec-chio. Se il premier invece ricevenella sua abitazione, io vado nellasua abitazione e alla fine ringraziodell’ospitalità“. Perché, però, la vi-sita è rimasta segreta? Palazzo Vec-

chio risponde: “Il nostro sogno eraavere la certezza del contributo discopo, 17 milioni di euro per Firen-ze. Berlusconi in persona ha chie-sto riservatezza, perché sul mille-proroghe ci sarà l’assalto alla dili-ge n z a ”. Un Berlusconi crepuscola-re, con la mannaia della sfiducia del14 dicembre sul collo, chiede riser-vatezza per regalare i soldi a un sin-daco Pd, con un provvedimentoapprovato da un governo magaridimissionario? L’interrogativo re-sta aperto.

di Davide VecchiMilano

E ra felice, ieri, Gabriele Albertini. Ha tra-scorso il pomeriggio nel suo ufficio in cor-

so Sempione a leggere le agenzie di stampa. Idue telefonini spenti, block notes e matitaper appuntare amici e nemici “stanati” conuna dichiarazione sibillina rilasciata in mat-tinata a una radio: “Ho già inviato la mia de-cisione a Fini, Casini e Rutelli”. Il nodo dasciogliere, dopo mesi di corteggiamenti scan-diti da conferme e smentite, è la sua can-didatura a sindaco di Milano. L'emittente ra-diofonica interpreta la frase dell'eurodepu-tato come un sì. E manda un comunicato alleagenzie: “Albertini, disponibile a candidar-mi”. In realtà la comunicazione inviata ai lea-der di Fli, Udc e Api, ha per oggetto un “r i-fi u t o ”. La lettera è stata recapitata via fax bendue volte. Lunedì sera e ieri mattina. Il testo èchiaro: “Allo stato delle cose non vi sono lecondizioni perché io possa svolgere un ruoloutile” ma, “nonostante questa mia rinuncia,

rimane valida la mia piena disponibilità”. Al-bertini ringrazia, dicendosi “immensamentegra t o ” della proposta e spiega che la deci-sione di rinunciare è stata “tr ibolata”. Di ri-nuncia dunque si tratta. Ma a metà. Perchéquel “nonostante” è un invito a riconsiderarele posizioni. Mentre la “mia piena disponi-bilità” conferma che l'intenzione di tirarsi in-dietro non è reale. Ma è necessario farlo pre-sente agli esponenti del terzo polo che ave-vano già individuato e avvicinato il nuovocavallo: Roberto Mazzotta, metà vita nella Dc(deputato, vicesegretario del partito, più vol-te sottosegretario e anche ministro) l'altranelle banche (Banca Popolare, Cariplo, Me-diocredito Italiano). Il messaggio di Albertinisembra aver raggiunto i destinatari. Tanto cheFrancesco Rutelli ha fatto sapere di non averepreso visione della lettera e, in tarda serata,anche Pierferdinando Casini a Matrix ha so-stenuto di non aver letto la missiva. Quella diAlbertini è una rinuncia che sa di conferma. Ela dichiarazione alla radio è un'esca per gliesponenti locali di tutti i partiti. Quelli del Pdl

in particolare. Ma anche del Pd. Perché il no-do rimane il Partito Democratico, ormai sen-za un candidato sindaco, dopo la sconfitta diStefano Boeri alle primarie vinte da GiulianoPisapia, sostenuto da Sel. Albertini avevastretto un accordo verbale con gli uomini diPierluigi Bersani: se l'archistar perde le pri-marie noi appoggeremo te. L'exit strategy ègià pianificata: tre settimane prima delle am-ministrative i vertici locali del Pd si diranno incontrasto con Prc e Sel alleati di Pisapia e,dicendosi senza candidato e impossibilitati atrovarne un altro, sosterranno Albertini. La“mezza” candidatura dell'ex sindaco, ieri, èstata commentata solo da due del Pd. Ma co-me pretesto per attaccare Moratti. Ben piùcomplessa la situazione nel Pdl. L'eurodepu-tato sa di avere contro il coordinatore regio-nale, Guido Podestà, che ieri lo ha subito at-taccato, ma sa di essere sostenuto dall'areacattolica, da sempre determinante per la vit-toria di Formigoni. Lo sarà anche per Alber-tini. Che nel bloc notes ha appuntato almenoventi nomi, più amici che nemici.

Replicada PalazzoVe c c h i o :“Speravamoin fondiper la città:17 milioni”

Sul web Il logo “Prossimafermata Italia” modificato online

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LA NAZIONE Pagina 3 - Siena

••3PRIMOPIANOSIENAMERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

per vincere la sfida»deve diventare una grande industria»

FORUMONLINEQual è la ricetta pertrasformare il turismoin un’occasione di crescitaper tutti? Dì la tua sul sito:

«VA BENE razionalizzare, ma senza per-dere la ricchezza di ogni singola Provin-cia. Questa riforma è condivisa e necessa-ria e l’augurio è che serva addirittura afar crescere la Toscana, ma il rischio è diconsegnare al futuro un contenitore vuo-to». E’ un fiume in piena l’assessore pro-vinciale Anna Maria Betti, protagonistainsieme agli altri nove assessori al turi-smo delle Province toscane di una presadi posizione che lascia il segno: i diecirappresentanti erano stati chiamati l’al-troieri ad un tavolo di concertazione inRegione per varare la nuova promozioneturistica, dopo lo scioglimento delle Apt.L’«incidente di percorso», come l’ha defi-nito l’assessore Betti, sta nel fatto chementre gli assessori erano ancora in atte-sa di iniziare i lavori, è stato diffuso dallaRegione un comunicato con già le con-clusioni di quel tavolo da parte dell’asses-sore regionale Cristina Scaletti. Imme-diata la reazione dei rappresentanti pro-vinciali che se ne sono andati. «E’ statoun grave episodio, inedito, ma che riten-go solo un incidente su una strada che ri-prenderà a breve — continua Anna Ma-ria Betti —. Noi lo abbiamo già messodietro le spalle e aspettiamo la prossimaconvocazione. La questione vera che stadietro all’episodio è ancora in piedi ed èil ruolo che avranno le Province in que-sta riorganizzazione, con che soldi si faràla stessa e quale sarà il nostro rapportocon Toscana Promozione».La rivoluzione in corso è quella appuntodel settore turismo, con la scomparsa del-le Apt dal gennaio prossimo e il trasferi-mento delle competenze all’agenzia dipromozione economica della Toscana(Apet), con l’apporto della FondazioneSistema Toscana. «Non vogliamo che siaccantonino situazioni ancora non supe-rate — dice l’assessore —. La rivendica-zione è in difesa di un sitema provincialeche trova proprio nella concertazione ilgrande lavoro aggiunto svolto. Questonon vogliamo cancellare. Sono convinta

che la riforma regionale sia necessaria difronte ai tagli governativi, ma non d’ac-cordo nelle modalità: insomma bene iltaglio ma con il fioretto, non con la scia-bola. E nel rispetto di tutti i soggetti coin-volti. Se la Provincia sarà chiamata asvolgere una parte, vogliamo farla a tuttotondo, continuando a valorizzare quelprodotto che con tanta fatica e conoscen-za abbiamo fatto nascere. La nostra espe-rienza vuole continuare ad essere a dispo-sizione della Regione, ma vogliamo con-tinuare a contribuire con la particolaritàdel nostro prodotto. In pratica quelloche preoccupa è che ci sarà qualcuno chefarà benissimo la promozione del prodot-to, a livello regionale (Toscana Promo-

zione), ma chi confezionerà quel prodot-to e nel rispetto della sua territorialità?».Sono dunque le modalità della riformadi settore a preoccupare: «Il confronfocon la Regione è aperto già dall’estate —spiega l’assessore senese — con grandepartecipazione e disponibilità delle Pro-vince. Si parla di chiusura delle Apt co-me forma di risparmio, netto per la Re-gione, che ha a che fare con tagli statalida 350 milioni di euro: ma questa sceltamette in difficoltà di bilancio poi la Pro-vincia, visto che il personale delle Apt èad organico dell’amministrazione pro-vinciale. Ci sono poi gli uffici informa-zioni, con non dipendenti ma contratti,per cui oggi non c’è più copertura. E inun momento in cui lottiamo contro la di-soccupazione non vogliamo mandareproprio noi a casa una decina di contrat-ti, per cui d’obbligo anche in questo casoprovvederemo noi stessi».

p.t.

«ANCHEGLI OPERATORIDEVONOMIGLIORARE IL LIVELLODELLAPROPRIAOFFERTA»

RICETTIVITA’

PROVINCIAAnna Maria Bettiha la delega al turismonella giunta guidatada Bezzini

«INCIDENTE DI PERCORSO»Lunedì i responsabili del turismodelle 10Province toscanehannoabbandonato il tavolo regionale

«SERVEUNCARTELLONEDI EVENTISIGNIFICATIVI CONCUI PROMUOVEREILPRODOTTOSIENAPERTEMPO»

PROGRAMMAZIONE«QUI OCCORRESMETTEREDI LITIGAREETORNAREAPROGETTARETUTTI INSIEME»

DILEMMACHIANCIANO

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CATTEDRALETuristi giapponesi alla scoperta dei suggestivi monumenti presenti in piazza del Duomo

LA POLEMICA L’ASSESSORE BETTI DOPO LA PROTESTA IN REGIONE

«L’Apet può andare beneMa vogliamo dire la nostra»

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IL TIRRENO Pagina 8 - Lucca Proposta dell’assessore Petrucci Le Province dentro Toscana Promozione LUCCA. «È necessaria la presenza delle Province all’interno di Toscana promozione, affinché la riorganizzazione della promozione turistica sia efficace e non danneggi i territori». Lo sostiene l’assessore provinciale al turismo Patrizio Petrucci, per il quale «non può essere sufficiente che le amministrazioni provinciali - alle quali è demandato il compito di informazione e accoglienza - siano partecipi solo a livello di cabina di regia regionale e dei tavoli operativi che saranno istituiti con i dirigenti». In Petrucci resta la preoccupazione che «la gestione di Toscana Promozione non sia sufficiente alla valorizzazione di tutte le specificità territoriali, così come gli stessi strumenti individuati dalla Regione - la cabina di regia, il tavolo di coordinamento tecnico e i tavoli operativi locali - non bastino a sopperire il capillare lavoro delle Apt. Diventa quindi strategica la presenza all’interno di Toscana Promozione dei rappresentanti delle Province». Con la nuova organizzazione per l’assessore diventa fondamentale il coordinamento, affiché «siano evitate inutili sovrapposizioni con iniziative prese, magari, dalle singole amministrazioni comunali. Questo comporterebbe, a mio avviso, una discriminazione rispetto a quei Comuni - e dunque a porzioni di territorio - che non possono essere in grado di supportare, anche economicamente, una politica turistica adeguata. Su questo aspetto sono importanti le rassicurazioni dell’assessore regionale Cristina Scaletti che cerca la collaborazione della Camera di Commercio. Una strada che la Provincia ha intrapreso da tempo e che si è dimostrata la più valida. A gennaio, insieme all’ente camerale, apriremo un confronto con gli enti pubblici e privati, le categorie e i lavoratori. Sarà aperto un tavolo permanente di concertazione che garantirà il coordinamento delle politiche turistiche e di tutto quello che ruota attorno a questo settore, affinché le proposte da sottoporre ai tavoli regionali siano la reale espressione delle esigenze del territorio». L’altra perplessità è relativa ai finanziamenti.

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LA NAZIONE Pagina 14 – Pisa

•• 14 CASCINA/CALCI /SANGIULIANO/VECCHIANO MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

ADSL, LO SCANDALODI LATIGNANO

—CALCI—

IL SINDACO Bruno Possentiinterviene sul caso dello «sportel-lo lavoro», servizio nato a Calcinel mese di marzo per combatte-re la disoccupazione e offrire unaiuto concreto, soprattutto ai gio-

vani, in cerca di un impiego. Nel-la provincia pisana ne esistonoquattro (Pisa, Pontedera, SantaCroce e Volterra) e da quest’annoanche a Calci. Per paradosso pe-rò, come denunciato su queste pa-gine, lo sportello lavoro del Co-mune è da tempo chiuso per«mancanza di personale». La lista

civiva «Calci nel Cuore» aveva sol-levato il problema con un’interro-gazione a cui aveva già rispostol’assessore Massimiliano Ghi-menti, spiegando che il dipenden-te incaricato era stato distaccatoda luglio alla Società della Salutee i suoi colleghi, già a ranghi ri-dotti, non riuscivano a garantirequanto promesso.

IL NEONATO «centro per l’im-piego» calcesano avrebbe dovutogarantire l’esposizione nell’atriomunicipale dell’elenco delle pro-poste di lavoro, aggiornato ognisettimana. Il dipendente del setto-re amministrativo avrebbe poiavuto il compito di aiutare i giova-ni disoccupati nella compilazio-ne del modello per la richiesta diassunzione e nella trasmissioneal centro per l’impiego. «La crisieconomica produce aumento del-le disuguaglianze, disoccupazio-

ne, sofferenza. Per i giovani trova-re un posto è sempre più difficile.La giunta comunale si era quindiproposta qualche mese fa di “avvi-cinare” il centro per l’impiego ainostri concittadini». Ma... «Il Co-mune di Calci — spiega il primocittadino — opera con una dota-zione organica di personale all’os-so: un dipendente ogni 215 abi-tanti (la media nazionale per i co-muni della nostra fascia è di un di-pendente ogni 126 abitanti). A lu-glio abbiamo perso temporanea-mente una unità, ‘comandata’ fi-no al 31 dicembre presso la Socie-tà della Salute». A restarne pena-lizzato è stato inevitabilmente losportello lavoro. «Ma — precisaPossenti — non è stato chiuso».E poi una rassicurazione. «Alrientro del dipendente attualmen-te distaccato, riprenderà la pienafunzionalità».

c.m.

L ’ O P I N I O N E

IL CASO INTERVIENE IL SINDACO. «L’INCARICATO ERA DISTACCATO TEMPORANEAMENTE»

Lo sportello-lavoro riparte a gennaioL’ufficio è chiuso: «Il Comune ha personale ridotto all’osso»

L’ITALIA dei Valoriritiene che al giornod’oggi la connessioneAdsl sia discriminante

oltre che utile. Anche le aziendeormai usano principalmente lagrande rete per comunicare,prenotare e fare affari. Esseresconnessi da Internet implica unmaggior sforzo e tempo perottenere gli stessi risultati.Come se ciò non bastassel’amministrazione pubblica stafacendo scelte tecnologiche giuste,ma che mettono in fortedifficoltà, se non in stato diimpossibilità, cittadini edaziende che hanno l’unica colpadi non usufruire dell’Adsl.Ormai la posta elettronicaCertificata potrà essere usatadalla pubblica amministrazioneper comunicare in tempi certi,brevi ed economici. Anche ilMinistero dell’Istruzione vuolecomunicare con i genitori tramiteInternet: dalle pagelle allesegnalazioni relative ai figli.Come può una scuola essernepriva? L’IdV rilancia la suaproposta di copertura totale sulterritorio. I piani di sviluppodella Telecom non possono esserediscriminatori dell’attività delcomune. Una soluzione vatrovata comunque soprattutto inun comune che ospita un PoloTecnologico scientifico.

* Coordinatore provincialeIdv Pisa

di LUIGIBUONCRISTIANI*

OGNI età ha i suoi libri. Il libro svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo deibambini e per questa ragione l’asilo nido “La rete dei colori” di Navacchio hapensato di raccogliere testi nuovi o usati per andare a realizzare la bibliotecadella scuola. A farsi promotori dell’iniziativa le educatrici e i genitori, convintidell’importanza che il libro, in tutte le sue forme, ha per i bambini sin dal primoanno di vita. Per chi volesse partecipare alla raccolta è possibile portare i libripresso la scuola in via 2 Giugno 2 o alla sede della Cooperativa Sociale Paim invia Sant’Antioco 72 a Navacchio.

L’INIZIATIVADELLA «RETE DEI COLORI»Si raccolgono libri nuovi ed usati

per la biblioteca dell’asilo nido di Navacchio

DISOCCUPAZIONEIl servizio dovrebbe«avvicinare» i giovanial Centro per l’impiego

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LA NAZIONE Pagina 29 – Pisa «Dissociatore: il percorso partecipativo è un fatto storico» «L’AVVIO del processo di partecipazione è un’occasione storica per la cittadinanza di Pontedera e della Valdera per riflettere in modo ampio sul sistema-rifiuti. La prima parte del percorso, che si snoderà nei primi tre mesi, servirà per un’ampia ricognizione della documentazione disponibile per avere chiaro il quadro economico, scientifico e sanitario del progetto Ecofor. Sarà l’occasione per raccogliere pareri e argomentazioni provenienti dai settori più disparati della società civile (partiti, associazioni, sindacati, comitati, gruppi informali,ecc..) e dalle Istituzioni (Comuni della Valdera, Provincia, Arpat, Regione) su un tema come quello dei rifiuti su cui vi sono molti interessi legittimi da valutare. Il processo di partecipazione vedrà impegnate importanti risorse economiche ed umane da parte del Comune e della Regione in uno sforzo di divulgazione e approfondimento collettivo senza precedenti nella storia di Pontedera. E che porterà, alla fine del percorso, ad elevare la coscienza ambientale dei cittadini del nostro territorio. Partendo dalla tematica dei rifiuti industriali è possibile inquadrare in modo più generale e comprendere meglio anche il problema dei rifiuti urbani, settore diverso ma in alcuni punti confinante. Nel percorso partecipativo, parlando del quadro economico di riferimento e dei flussi di rifiuti industriali gestiti sul nostro territorio, sarà possibile ipotizzare scenari multipli e offrire risposte anche agli interrogativi legittimi che si pongono molti cittadini: quali sono le tipologie di rifiuti industriali da trattare? Esistono alternative praticabili al conferimento in discarica e alla riduzione in ceneri dei rifiuti? Quali sinergie possono nascere tra soggetti gestori per migliorare qualità, rendita, trasparenza degli impianti? Come IdV pensiamo che il confronto ampio, traparente ed onesto garantito dalla nostra amministrazione comunale, permetterà di dare risposta a tutte le domande dei cittadini e a fornire importanti spunti peruna scelta quanto più consapevole e condivisa. E seguiremp con attenzione tutte le fasi del progetto». Marco Cecchi Coordinatore comunale Italia dei Valori

Page 21: Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

AREZZOwww.lanazione.ite-mail: [email protected]

Mercoledì8 Dicembre 2010

di SERGIOROSSI

E’CAOSSULPROGETTODIRIUSODEICARRARA

Lebole,perFanfanièavanti tuttaMa la sinistraè con l’Idv: votiamonoIl sindaco rilancia: porto il piano in consiglio comunalee chi ci sta ci sta.Dureaccuseai dipietristi: nonsonostati ai patti. Centrosinistraaiminimi: solo venti i voti sicuri

Alle pagine 2 e 3

ILCOMMENTO

LOSPETTACOLOSABATO

La«signora»Bertèsi esibiscealloSugarReef

A pagina 27

ILDELITTO INDAGALASQUADRAMOBILE

Nottedi sanguediOlmoC’eraun terzouomoa fiancodei duealbanesi?

A pagina 7

Ormai è un caso politicoMaggioranza in fibrillazione

ECONOMIACEDUTO IL60%DELLEAZIONI

Mancini: ho vendutoFlynetperché servono forze frescheper rilanciare l’azienda

A pagina 11

Licenziato dalla UilIl giudice lo reintegra«Atto illegittimo» IILL PPAATTRROONN SANGIOVANNINEGOZIAPERTI

Ungiornodi dolcezze agogòLacioccolata èprotagonistadella festa in centro

A pagina 16

A pagina 9

NelNazionale

Apagina5

Due laureein 3 mesi, coetaneocostruisce un’auto

LASTORIA

Alle pagine 2 e 3

AA GGIIUUDDIIZZIIOO

GIOVANI GENI Chimet, tutti a processomeno la figlia. Giallo disastro ambientale

AMEDEIChiassa Superiore, 48 - AREZZO - Tel. 0575 361938

O G G I A P E R T I D A L L E 1 6 A L L E 2 0

•• 4 PRIMOPIANOAREZZO MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

«Preferisco unariduzione delcommerciale». Mapotrebbe votare a favoredel progetto

«Così è la distruzionedel tessuto connettivodi una comunità, siamocontro la grandedistribuzione»

IL SINDACORIBADISCE: NONVEDOALTERNATIVE CONCRETEAL PROGETTOCARRARA

“ “

CAOSGRANDIAREE «IOVADOAVANTI COMUNQUEINUMERI LI VEDREMODENTROL’AULA, MANON SI TORNA INDIETRO»

MARIOBRUNIIl possibilista

MARCOTULLIIl contrario

di SERGIO ROSSI

INFURIATO. «Questa me la le-go al dito», tuona il sindaco Fanfa-ni all’indomani della stroncaturadel piano Carrara arrivata dall’Ita-lia dei Valori.

Non se l’aspettava?«Sono basito, esterrefatto. Mi sen-to personalmente offeso dalle con-siderazioni espresse da quel Co-langelo: il sottoscritto non ha maiconfuso gli interessi privati conquelli pubblici. Ogni riferimentodi questo tipo lo equiparo a un in-sulto alla figura del sindaco edell’avvocato Giuseppe Fanfani».

La butta sul piano persona-le...

«In quattro anni dovrebbero avercapito qualcosa di come sono fat-to».

E dunque?«Quelle frasi sono altrettante offe-se. E inoltre dico che il comunica-to è anche politicamente ingiusti-ficato. Ingiustificato e ingiustifica-bile».

Ci saranno conseguenze poli-tiche?

«Rifletterò, ma non la faccio passa-re liscia. Di sicuro i rapporti nonsaranno più quelli di prima. Leg-go in un modo solo l’atto di ieri:la sfiducia nei miei confronti».

Lei cosa fa?«Vado avanti».

Si sfila anche Sinistra Ecolo-gia e Libertà...

«Vediamo quello che succede».Succede che non ha più mag-gioranza...

«I numeri li vedremo in consigliocomunale».

E’ comunque intenzionato aportare la pratica in aula?

«Non vedo perché non dovrei.Un sindaco deve avere il coraggiodi decidere».

Lei ha sposato il piano Carra-ra per il recupero della ex Le-bole. Possibile che non aves-se ottenuto il consenso pre-ventivodella suamaggioran-

za?«Guardate che la manifestazionedi interesse prevista dal bando eracosa nota a tutti. L’abbiamo con-divisa punto per punto, se ora cisono i voltagabbana non posso far-ci niente».

Quali contenutieranocondivi-si?

«Dal primo all’ultimo, a comincia-re dalla destinazione al commer-ciale di circa quindicimila metriquadrati».

E poi?

«Poi non è colpa mia se di manife-stazioni di interesse ce n’è statauna sola e in alternativa sono arri-vati discorsi vaghi, proposte sen-za gambe per camminare, prive dialcun apprezzabile contenuto eco-nomico».

Ma si può decidere su una so-la manifestazione d’interes-se?

«Non dimentichiamo che le carat-teristiche principali, o meglio ipresupposti, non possono che es-sere la proprietà dell’area o uncontratto preliminare che ne atte-sti la disponibilità».

Il piano, in ogni caso, le è pia-ciuto...

«Offre prospettive di sviluppo.Inoltre ha le caratteristiche di es-sere l’unica proposta seria e con-creta presentata in questi cinqueanni».

Rifacciamo la sintesi: tutti ipartiti della maggioranzaavevano condiviso i presup-posti del piano?

«Esattamente così. Poi ora, dipunto in bianco, arriva a cinquemesi dalle elezioni questa manife-stazione di sfiducia nei confrontidel sindaco. Non sono dispostoad accettarlo».

Quando porta la pratica inconsiglio comunale?

«Prima possibile, devo natural-mente parlarne con l’assessoreall’urbanistica Stefano Gasperi-ni».

Ex Lebole, Fanfani tira dritto« Piano in consiglio a tutti i costi»Durissima replica al siluro Idv: esterrefatto e offeso, chi è Colangelo?

ALL’ATTACCO«Dai dipietristi nonme loaspettavo, dovrebberorispetto almeno all’uomo»

LA CONTESTAZIONE«Eravamod’accordo sututto, anche sui 15milametri, perchè il ribaltone?»

IL CASO Lebole si è ormai trasformato in uno scontrodurissimo all’interno della classe dirigente aretina, politica enon solo politica. Al deputato Pdl Maurizio Bianconi che loaccusava di essere uno speculatore (ma chiarendo di vederenella parola non un termine offensivo), Benito Butali,presidente dell’Ascom e grande vecchio dell’economiaaretina ha replicato con la minaccia di ritirarsidall’operazione: non lo faccio per interesse mio, spiega, maper evitare lo sbarco della grande distribuzione da fuori.Bianconi ha risposto da par suo: si ritiri pure se davvero nonha interessi da difendere.

Uno scontro durissimonella classe dirigente cittadina

IL PROGETTO prepara-to da uno studio genoveseper conto dei proprietaridella famiglia Carrara pre-vede la realizzazione ditre torri da sessanta metri,di un parco da 200 mila edi commerciale per 15 mi-la. Un piano che non pia-ce affatto a Danilo Petri,ex consigliere di An oratrasmigrato in Futuro e Li-bertà. Anche lui parla diinteressi privati e di abusodi posizione dominante.Ma i consigliere di Fli ri-badiscono che Petri rap-presenta se stesso e non ilpartito di Fini.

MAXI-INTERVENTOTre torri

parco e negozi

Page 22: Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

LA NAZIONE Pagina 12 – Prato

•• 12 CRONACAPRATO MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

OLTRE 7mila visitatori paganti,più di 20mila degustazioni effet-tuate, quasi 4mila litri di birra ar-tigianale assaporati negli appositibicchierini da 150 ml, e zero inci-denti. Sono i numeri da record di“Eccellenza Birra”, la kermessededicata alle birre artigianali orga-nizzata nell’ex lanificio Balli dalConsorzio Bella Tuscany con ilcontributo della Provincia di Pra-to e dell’Apt. Un successo che hasbalordito tutti, e che, sottolinea-no gli organizzatori, «ha trasmes-so un’immagine di Prato diversadal solito, positiva e di qualità, ra-dicando sul territorio un’esperien-za di eccellenza da ripetere a di-

cembre 2011». Decisamente sod-disfatti sono in primo luogo loro,i protagonisti, i birrifici artigiana-li coinvolti per la direzione artisti-ca di un esperto come LorenzoDabove: oltre ai quattro pratesi(Mosto Dolce, Rhyton, I due ma-stri e Granducato), sono alcunidei massimi birrifici artigianalinazionali come Maltus Faber aringraziare la direttrice di BellaTuscany, Chiara Gori: «Non ave-vamo mai visto una organizzazio-ne così e un successo del genere,bravi bravi bravi». A raccogliere icomplimenti è Lido Bonari, presi-dente di Bella Tuscany: «A vince-re è stata la formula che ha messo

insieme un consorzio come BellaTuscany che vuole valorizzare ilnostro territorio, poi i nostri birri-fici artigianali, e il contributo del-la Provincia, che ha creduto innoi». Per l’assessore al Turismodella Provincia, Antonio Napoli-tano, «questo successo è in lineacon l’indirizzo che questa giuntasta dando al turismo, in una siner-gia tra pubblico e privato. Questamanifestazione, che si radicheràsul nostro territorio, è stata ancheoccasione per fare rete», non solocon i prodotti tipici, nelle degusta-zioni di birra ed eccellenze dellagastronomia, ma anche con i bi-glietti omaggio per i musei prate-

si distribuiti all’ingresso della ker-messe. Da direttore dell’Apt, Al-berto Peruzzini ha sottolineato co-me questo sia stato «un eventoche ha condizionato la percezioneturistica del nostro territorio, in li-nea con l’andamento del turismoche sempre più sarà motivaziona-le». Oltre alla collaborazione delConsorzio pasticceri pratesi e alFipe, Luca Chiais, vicepresidentedi Bella Tuscany, ha ricordato ilDatini, «un’altra eccellenza», conla chef Martina Innocenti premia-ta per i suoi tortelli con cecina ri-pieni di pecora e birra (la Martelli-na del Mosto Dolce).

Lucia Pecorario

LA RASSEGNA 7MILA PAGANTI E 20MILA DEGUSTAZIONI: GIA’ SI PENSA ALL’EDIZIONE DEL 2011

«Eccellenza birra», il successo vale il bis

PER ADESSO l’indagine ri-mane a Prato. Il fascicolo sulduplice omicidio di via Stroz-zi, in mano al sostituto procu-ratore Eligio Paolini, resta dicompetenza della Procurapratese, intrecciandosi ma ri-manendo distinto dall’indagi-ne dei colleghi della Direzio-ne distrettuale antimafia di Fi-renze che ha portato all’arre-sto di sedici cinesi per asso-ciazione a delinquere di stam-po mafioso nella notte fra sa-bato e domenica. E’ però pro-babile che, una volta conclu-se le indagini, i due procedi-mento si riuniscano.Intanto arrivano altri com-menti all’operazione dei cara-binieri che per la prima voltaha visto contestare a dei cine-si di Prato l’associazione ma-fiosa. «Una brillante operazio-ne — dice Massimo Logli, re-sponsabile delle questionidell’immigrazione e della con-vivenza per la segreteria delPd — che dimostra quantol’attività delle forze dell’ordi-ne sia indispensabile per con-trastare i fenomeni più gravie pericolosi dell’attività crimi-nale: pizzo, usura, vessazioni,violenze e mafia non avrannomai diritto di cittadinanza sulnostro territorio».Salvo Ardita, coordinatoreprovinciale dell’Italia dei Va-lori, afferma: «La recente ope-razione non può offrire prete-sto all’assessore Milone e alsegretario della Lega, Toso-ni, per augurarsi che “adessotutti capiranno le loro denun-ce formulate da tempo”. Gliunici che devono capire che ilfenomeno mafioso deve esse-re fronteggiato seriamente so-no proprio loro, poiché il lorogoverno nulla ha fatto per po-tenziare i settori investigatividelle forze dell’ordine e addi-rittura ha tagliato i fondi».

Le figlie, i generi, i nipoti e parenti tutti conprofondo dolore annunciano la scomparsadella loro amata

Marina Lunardived. Noci

Il trasporto della cara Salma avrà luogo do-mani 9 Dicembre alle ore 14,30, muoven-do dall’abitazione dell’estinta Via Cava245 per la Chiesa Parrocchiale di San Sil-vestro in Tobbiana ove avranno luogo leesequie.

Prato, 8 Dicembre 2010._

Pubblica Assistenza l’Avvenire, Pratot. 0574 400315

E’ mancato all’affetto dei suoi cari

Mauro MatteucciNe danno il triste annuncio la moglie, il fi-glio, la nuora, il nipote unitamente ai paren-ti tutti. Il funerale avrà luogo il giorno 9 di-cembre alle ore 14.30 muovendo dalleCappelle della Misericordia di Poggio a Ca-iano per la Chiesa di Sant’Angelo a Leco-re ove alle ore 15 sarà celebrata la SantaMessa.

Prato, 8 Dicembre 2010._

Misericordia di Prato, t. 0574 609710

ANNIVERSARIO

Giancarlo NunziatiIl tempo che passa ci allontana dalla tuascomparsa ma non da te e dal tuo ricordo.

La tua Mamma e Laura

Prato, 8 Dicembre 2010._

Misericordia di Prato, t. 0574 609710

ANNIVERSARIO08-12-2000 08-12-2010

Anna PavinCara mamma il ricordo del tuo sorriso, deltuo coraggio e della tua straordinaria vo-glia di vivere, riempirà per sempre il vuotoche hai lasciato nel mio cuore.Il figlio MASSIMO e LISA.

Prato, 8 Dicembre 2010._

Misericordia di Prato, t. 0574 609710

BOCCALIUn momento della kermesse

GIUSTIZIA

Omicidi di via StrozziIl fascicolo d’indagineper ora resta a Prato

Page 23: Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

LA NAZIONE pagina 3 – Massa Carrara

•• 4 CRONACAMASSA MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

di MANUELA D’ANGELO— MASSA —

PUNTI informativi Apt? Arischio. E con loro 15 postidi lavoro e un servizio im-portante per il turista. Ad og-gi, secondo l’assessore al Tu-rismo Sara Vatteroni, nonesiste nessuna partita desti-nata alle funzioni di assisten-za e accoglienza per il turi-sta, perché la Regione ha ta-gliato circa il 70% delle risor-se destinate alla Apt di Mas-sa Carrara. Ma il caso è spi-noso per diversi motivi. LaRegione destinava 900 milaeuro per la Apt apuana: que-sti soldi dovevano servireper pagare il personale assun-to, 7 dipendenti che assorbi-vano circa 480 mila euro l’an-no e per la promozione delterritorio. I soldi per i settedipendenti sono ad oggi ga-rantiti, ne mancano 420 mi-la, che oltre a servire per lapromozione, venivano utiliz-zati anche per la gestione deipunti informativi e per paga-re il personale che vi era sta-to inserito. Appunto 15 nuo-ve ragazze. L’assessore Vatte-roni ha incontrato ieri matti-

na alcune di queste lavoratri-ci, senza nascondere che laloro situazione è a rischio.Infatti i loro contratti non so-no stati rinnovati.

SEPPUR con l’intenzionedi trovare una soluzione alproblema, al momento laProvincia pare abbia le manilegate. Il 1˚ gennaio un liqui-

datore controllerà tutti i con-tratti posti in essere dallaApt a vari soggetti e valuteràcaso per caso il da farsi. LaProvincia manterrà le com-petenze in materia di promo-zione turistica, ma senza lerisorse della regione. E se-condo la Vatteroni non ci so-no risorse proprie a cui, almomento, si può attingere.Dunque, il rischio non è sol-tanto quello di scompariredalle fiere internazionali,ma anche quello di cancella-

re il servizio di accoglienzaai turisti che riusciranno adarrivare a Massa Carrara.Nel dramma dei tagli, il casodei punti di informazione ac-quista comunque anche unaconnotazione politica, per-ché la Provincia non ha ri-sposte certe sull’entità delleultime assunzioni, sui tipi dicontratti che sono stati fir-mati, né sulle rispettive qua-lità professionali di queste fi-gure. E’ stato infatti un sog-getto privato, un consorzioincaricato dalla Apt, a predi-sporre i contratti e a sceglie-re le persone. Il consigliereprovinciale della Lega Cesa-re Micheloni ha chiesto piùvolte ufficialmente nomi ecurricula, ma queste infor-mazioni non gli sono maipervenute. Si chiede comemai, in previsione della chiu-sura delle Apt, sia stata fattauna scelta del genere e per-ché la provincia non abbiamai controllato, attraversoun comitato delegato dalconsiglio provinciale, la si-tuazione dei punti informati-vi. Domande che risulteran-no inutili se dal 1˚ gennaiotutti i punti informativi do-vessero venire chiusi.

TURISMO A CAUSA DELLA SOPPRESSIONE DELLE APT

Uffici informazioniarischiochiusura

— MASSA —

L’ASSEMBLEA dei lavoratori del Cermec conle segreterie Provinciali Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti si dicono fortemente preoccupatidella situazione venutasi a creare presso ilCermec e la consociata Erreerre. «L’assemblea— si legge in una nota — rigetta con forza ledichiarazioni dell’amministratore della Delcache scarica su presunte incapacità del personaledel Cermec il mancato funzionamentodell’impianto Erreerre». I lavoratori ricordanodi aver garantito finora «una corretta gestionedel ciclo dei rifiuti» e che se la provincia diMassa Carrara non è mai giunta all’emergenza èstato merito della professionalità degli stessilavoratori che hanno evitato manifestazionieclatanti. «Le difficoltà dell’impianto Erreerretutte di natura tecnica e legate al collaudo nonancora oggi completato — spiegano i lavoratori— non possono essere scaricate sui lavoratoriche lavoravano fianco a fianco con il personaleDelca, oggi messo in cassa integrazione. Ilpersonale Cermec con la professionalità che finoad oggi lo ha contraddistinto, si e messo adisposizione per proseguire e per garantire ilfunzionamento degli impianti che sefunzionassero a pieno regime sarebbero unarisorsa, visto i bassi costi di smaltimento, nonsolo per Massa Carrara ma per l’intero Ato diCosta». Dall’assemblea dei lavoratori arrival’invito ad «una scelta di chiarezza rispetto aquanto successo sulla questione rifiuti e sullasituazione economica» e la richiesta ai soci delCermec ad agire con estrema chiarezza neiconfronti dei lavoratori e della cittadinanza,invece di soffiare sul fuoco di una situazione«che loro hanno contribuito a creare».

— MASSA —

LA FORTUNA bussa in casa IziPlay, il nuovo marchio di Cogetech.Il Jackpot di sala “Mistery”continua a regalare sogni in tuttaItalia e questa volta si è fermatoanche da noi. Sabato scorso, alBowling di Marina di Massa, unfortunato giocatore si è portato acasa 27.422,39 euro. Due giorni fa,invece, a Voghera (Pavia) sonostati vinti 34.315,99 euro inun’agenzia di scommesse.

TURISMO L’assessore provincialeSara Vatteroni L’ALLARME

Oltre al servizio sonoin pericolo anchequindici posti di lavoro

GIOCHI“Mistery”: vinti 25mila euro

al Bowling di Marina

RIFIUTI ASSEMBLEA SINDACALE

I lavoratori difendonol’impianto Cermec

e chiedono chiarezza

Page 24: Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

•• 4 CRONACALIVORNO MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

IL PRESIDENTE diAtl Alfredo Fontana haannunciato che «sta par-tendo l’appalto, grazieal finanziamento di 900mila euro della Regio-ne, per sostituire gli ap-parati a bordo dei busper il controllo dei bi-glietti. Servirà a verifi-care in tempo reale sequalcuno timbra o no.E l’evasione da noi è trail 10 e 12% contro me-dia nazionale del 20%».Sui Parcheggi: «Fun-zionano se intorno c’èterra bruciata, nel sen-so che non deve essereconsentita la sosta. Do-ve c’è la zona a sostacontrollata intorno alparcheggio pubblico,questo funziona. L’am-ministrazione comuna-le sta lavorando cosìper estenderla intornoal parcheggio di vialedella Libertà sottouti-lizzato». Per GiovanniMancusi (Pd) «Fonta-na ha ragione. Per rilan-ciare il parcheggio diviale della Libertà dob-

biamo ampliare la zonaa sosta controllata».Bruno Tamburini(gruppo Pdl-Taradash)si rivolge a Fontana:«Intanto Atl ha un pas-sivo di 600 mila euro dicui deve rendere con-

to».

IMMEDIATA la repli-ca di Fontana che ha ne-gato. Ma Tamburini gliha dato appuntamentoalla primavera del 2011«quando sarà approva-to il consuntivo 2010Atl». E ha segnalatoche «c’è stato di recenteuno scontro acceso traFontana e il sindaco Co-simi e questo è preoccu-pante». Ma anche suquesto Fontana ha ne-gato decisamente.

M.D.

di MONICA DOLCIOTTI— LIVORNO —_

FUOCO AMICO sull’assessore Mauri-zio Bettini (mobilità e traffico) che ierinella seduta congiunta della II e VIcommissione ha presentato la ricettadella giunta per il trasporto pubblico ela mobilità privata. Ecco le novità: Piaz-za Grande sarà percorsa solo dagli auto-bus e dai ciclisti; piazza Cavour sarà ria-perta al traffico privato, ma solo con ilparcheggio Odeon pronto; lungo i fos-si passerà il traffico privato in modofluido. «Pensiamo alla realizzazione diun parcheggio in piazza Benamozeghmultipiano sopraelevato — ha annun-ciato l’assessore — e un parcheggio nel-la zona mercatale pare ipogeo». Sul ser-vizio di trasporto pubblico ha detto:«Abbiamo registrato un decremento de-mografico nel rione La Rosa dove pen-siamo che possa essere meno necessa-ria la capillarità del percorso degli auto-bus, mentre dovremo puntare sullamaggiore velocità di percorrenza deimezzi. Invece le linee più usate dagliutenti sono la 1, 2 e 3. Per le rimanentipiù povere di utenti si può pensare o al-la trasformazione in pronto bus su chia-mata, o all’esternalizzazione dei servi-zi». Andrea Romano (capogruppo

Idv) è intervenuto per dire che «Non cipossiamo limitare a portare avanti unapolitica dei tagli sul trasporto pubblicoa cascata da Governo. Occorre un pia-no della mobilità che faciliti l’uso delmezzo pubblico. No al parcheggio mul-tipiano in piazza Benamozegh e a ria-prire al traffico piazza Cavour, mentre

sostengo la chiusura di via Grande alleauto».

ANCHE Vladimiro Del Corona (Pd)si è detto «contrario al parcheggio inpiazza Benamozegh». Massimo Gulìcapogruppo del Pd non è d’accordo sul-la chiusura «di via Grande alle auto esulla riapertura alle auto di piazza Ca-vour e dei fossi perché complicherà lasituazione». Roberto Russo (Pdl Ama-dio) ha contestato il progetto di par-cheggio in piazza Benamozegh «un ve-ro obbrobrio che combatterò. E vogliovedere cosa farà la Sovrintendenza da-vanti ad un’ipotesi di questo tipo».

MOBILITÀ URBANA PIAZZA CAVOUR SARÀ RIAPERTA ALLE AUTO

Il piano dei parcheggi e della viabilitànon piace nemmeno alla maggioranza

L’IDEAQuando saràprontoil parcheggioall’ex Odeonsarà riapertapiazzaCavouralle auto

MOBILITÀ URBANA L’ANNUNCIO

Arriva la macchinetta«anti-portoghesi»

IL GIUDIZIOContrari almultipianoin piazzaBenamozeghDel Corona (Pd) eRusso (Pdl)

LA POLEMICAOpposizione control’Atl: «Haunbucoda 600mila euro»

Page 25: Rassegna stampa Idv Toscana 8 dicembre

LA NAZIONE pagina 3 – Massa Carrara

••3PRIMOPIANOMERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010

PROBLEMIDELLAVORO

— MASSA —

FUMATA nera dal ministero dello Svi-luppo Economico: al momento non c’èaccordo per la concessione della cassa in-tegrazione in deroga per i lavoratori del-la Eaton. «L’azienda si è presentata conun documento pressochè blindato nelquale pone condizioni non accettabilidal sindacato», hanno spiegato i segretariprovinciali della Fiom Cgil e della FimCisl, Alessio Castelli e Marco Battistini.Le richieste sono quelle già anticipate ie-ri: stop ad ulteriori richieste di cassa inte-grazione in deroga anche in presenza diprogetti di reindustrializzazione; la sotto-scrizione del fatto che la Eaton «ha man-tenuto gli impegni presi dal 2008, annodell’inizio della vertenza, fino ad oggi»;la rinuncia da parte di sindacati, Rsu e la-

voratori a promuovere vertenze legali; ilconferimento all’Inps delle spese per iquattro mesi di cassa. «L’azienda è rima-sta ferma nel considerare il documentonon modificabile in alcuna sua parte —rilevano Castelli e Battistini — , nono-stante le sollecitazioni da parte del mini-stero ad avere un atteggiamento più co-scienzioso verso i lavoratori. Di conse-guenza sono state fatte le reciproche valu-tazioni che sono state verbalizzate. Il mi-

nistero si è detto disponibile a riconvoca-re le parti nel giro di pochi giorni, per po-ter dare in quell’incontro una propria let-tura della vertenza. Dispiace che, a fron-te di progetti concreti di reindustrializza-zione dell’area Eaton, ci sia scarsa dispo-nibilità da parte dell’azienda: ciò confer-ma la tendenza delle multinazionali anon tenere in gran conto le normative lo-cali». E adesso cosa succede? «Siamo inpresenza di una sospensione della tratta-tiva — rispondono i sindacalisti — . Co-munque sia, la posizione della Eaton ob-bliga le aziende interessate ad una accele-razione esponenziale, altrimenti i lavora-tori consumano la mobilità. Intantoaspettiamo l’intervento del ministro Ro-mani che si è già impegnato positivamen-te nella vertenza e ha dato la sua parola acercare una soluzione».

ECONOMIA IL DECRETO

Sparisconozone franchee benefici

LA VERTENZA SOSPESA LA TRATTATIVA SULLA CASSA INTEGRAZIONE

«Eaton, offerte inaccettabili»Niente accordo fra le parti nell’incontro al ministero

— MASSA CARRARA —

RICORDATE le Zfu? Le Zone francheurbane che prevedevano benefici e sgravifiscali sia per le imprese storiche già esistentida anni sul territorio, sia per quelle cheancora dovevano insediarsi con tempomassimo fino 31 dicembre 2012? Scomparse.Cambiano nome, cambiano condizioni ecambiano anche i territori che ne potrannousufruire. Una doccia freddissima per laprovincia apuana che, purtroppo, in quelleZfu era rientrata con i suoi due comuni dicosta più grandi, Massa e Carrara.Dovevanoessere la chiave per il rilancio di 22 areedepresse del paese, tra cui appunto i nostridue comuni, attraverso esenzioni fiscaliautomatiche per le piccole e micro imprese. Ilgoverno, però, ha preferito a questa formulale “Zone a burocrazia zero”, prevedendo nonpiù sconti su Ici, Irap e contributi da pagareai dipendenti, ma aiuti concessi dai sindaci abeneficio delle nuove iniziative produttive.L’anno scorso tutto era pronto per il via,autorizzazione della Commissione Ue e unprimo finanziamento di 100 milioni di euro,ma oggi il governo fa retromarcia, consgomento dell’Anci, l’associazione deicomuni italiani. Carrara e Massa, rientrate trale zone depresse non senza polemiche, maportando comunque un bagaglio didisoccupazione che tocca l’11%, ci avevanofatto la bocca e numerose aziende, anche dialtre regioni, avevano già manifestatointeresse. Adesso tutto si ferma. Nulla da fare.Per entrare in vigore, il decreto legislativoche prevede la cancellazione delle Zfu deveessere ancora approvato dal Consiglio deiministri, poi il ministero dell’Economiadovrà individuare le Zone a burocrazia zerocon un decreto congiunto insieme alministero degli Interni e infine sarannoescluse dall’applicazione della nuova normale quattro Zfu del Centro-Nord. Resta così dachiarire quale soluzione verrà trovata perVentimiglia, Massa, Carrara, Sora e Velletri.Il Presidente del Consiglio comunale LucaRagoni esprime la sua forte preoccupazione aseguito della notizia ormai certa dellacancellazione dal Decreto Legislativo delGoverno delle Zone Franche Urbane:«Questa vicenda testimonia l’assolutamancanza di una politica economica delnostro Paese da parte del Governo». Manuela D’Angelo

IL CESP (Centro studi per la scuola pubblica) e i Cobas Scuola di MassaCarrara organizzano per lunedì 13 dicembre alle 8.30 un convegno sulsistema di valutazione Invalsi. Il convegno, che è anche corso diformazione per docenti e Ata, si terrà al Liceo “Marconi” di Carrara.

CONVEGNOSCUOLA: IL SISTEMADI VALUTAZIONE “INVALSI”

CHIUSURAUna manifestazionedi lavoratori Eaton:ancora nienteaccordo sulla cassain deroga(Foto di PaolaNizza)

IL FUTURO«Occorrono l’intervento di Romanie un’accelerazionedelle proposteper la reindustrializzazione»

— MASSA —

LA SEGRETERIA provincia-le della Fp Cisl ha diffidatol’amministrazione comunale anon procedere ai concorsi perle progressioni verticali. Spie-ga Enzo Mastorci: «Noi siamofavorevoli a qualsiasi percorsodi valorizzazione delle risorseumane, ma siamo contrari a

questo modus operandidell’amministrazione. Un ac-cordo sindacale del 2005 preve-deva 46 progressioni verticali,di cui facevano parte 13 postiper dipendenti che avrebberodovuto accedere alla categoriaB. In questo caso sono già stateespletate le procedure concor-suali, ma soltanto 8 dipendentihanno potuto accedere alla ca-

tegoria superiore. E’ mancatala volontà dell’amministrazio-ne di inquadrare i rimanenti 5dipendenti nella categoria su-periore. Per le altre progressio-ni verticali, il decreto Brunettaè un alibi poiché è entrato in vi-gore 4 anni dopo la sigladell’accordo. Una sentenza del23 agosto scorso del Tar dellaCalabria sembra aver autorizza-

to a procedere con i concorsi.Come mai l’amministrazionedecide tre mesi dopo di convo-care in gran fretta, via mail, icandidati per le prove? Il per-corso — conclude la Cisl — èviziato nella forma e nella so-stanza, ha penalizzato i dipen-denti già vincitori di concorsodi categoria e coloro che han-no rinunciato per non avereavuto il tempo per prepararsi».

IL CASO IL SINDACATO CHIEDE DI BLOCCARE IL BANDO SULLE PROGRESSIONI VERTICALI

Concorso in Comune: la Fp Cisl dà battaglia sulle procedure

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