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Ufficio stampa Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del 06.07.2012 Pagina 1 di 19

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Rassegna stampa Idv ER del 06.07.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del

06.07.2012

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Bologna

Piacenza

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Terremoto, le star della tv riempiono Piazza Maggiore06/07/12 Corriere di Bologna 3

Ospedali: salvi Bobbio Castello e Villanova06/07/12 Libertà 4

«I rilievi su Ostetricia? Non hanno trovato conferme06/07/12 La Nuova Ferrara 5

Case popolari ma di elevata qualità06/07/12 La Nuova Ferrara 6

Nuova stagione agonistica, palestre a rischio06/07/12 Corriere Romagna Ravenna 7

Tre milioni di euro per il quartiere Borgo06/07/12 Corriere Romagna Ravenna 8

Il Pri chiede al sindaco di pentirsi oppure è fuori06/07/12 Corriere Romagna Ravenna 9

‘Il programma o la spaccatura’06/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 10

Il Pri chiede al sindaco di pentirsi oppure è fuori06/07/12 Corriere Romagna Cesena 11

Contro l’abbandono06/07/12 Corriere Romagna Cesena 13

Tra gli interventi la ricostruzione di un’ex colonia06/07/12 La Voce di Romagna Cesena 14

Contro l’abbandono degli animali domestici scende in campo il vice sindaco Biserna06/07/12 La Voce di Romagna forlì 15

L’Ausl rischia una “dieta” di 20 milioni06/07/12 Corriere Romagna di Rimini 16

Mobilità attiva esperti d’Europa oggi a convegno06/07/12 Corriere Romagna di Rimini 17

Notte rosa, 126 uomini in campo06/07/12 Il Resto del Carlino Rimini 18

Feti abortiti, il cimitero si può fare06/07/12 La Voce di Romagna Rimini 19

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press LITE 06/07/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Lo spettacolo La Littizzetto duetta con Errani, Floris recita Enzo Biagi, Bertolino ricorda il Cev

Terremoto, le star della tv riempiono Piazza Maggiore Paio: «Raccolti 200 mila curo Per la scuola Lodi di Crevalcore»

Bologna risponde ancora una volta alla chiamata di solidarietà per le vittime del terremoto. Que-sta volta è per la serata dei comici «Rialziamo da terra il sole» ideata. dalla Itc 2000 di Beppe Caschetto, che ieri sera ha portato sul Cre-scentone settemila persone e che è partita bene ancora prima di en-trare nel vivo. Il motivo lo ha rive-lato Fabio Fazio dal palco a inizio serata, annunciando che oggi la scuola Lodi di Crevalcore riceverà i 200 mila curo di cui ha bisogno per essere ricostruita, grazie alle donazioni degli sponsor e del pub-blico accorso «e tutto quello che accadrà dopo questa sera sarà in più», ha annunciato prima di la-sciare la parola ai vari protagonisti. E premia- re chi era arrivato a prendere i posti già dal- le sei del pomeriggio.

Lo show anticipa- to dalla. voce di Guccini che cantava Emilia è stato supportato da cin- quanta volontari e ha visto in prima fila la partecipazione del ret- tore Ivano Dionigi, del prefetto Vincenzo Tran- taglia, degli assessori comunale Luca Rizzo

Nervo, Nadia Monti, Riccardo Malagoli, del- l'ex-direttrice di Arte Fiera Silvia Evangelisti. «Bisogna ricostruire, non chiediamo un sol- do in più allo stato, gli emiliani sono bravi a farlo, ma non vogliamo ricostruire una Cre - vakore 2 ha commentato il sin- daco Merola vogliamo ricostru-ire quello che c'era prima e me-glio di prima, non siamo solo un territorio, ma una comunità, non a caso Bologna è medaglia al va-lor civile».

E toccato a Enrico Bertolino scoccare la scintilla iniziale, in un confronto comico tra bolognesi e milanesi («L'unico che rimane fer- mo con il terremoto è stato Formi- goni»), che nell'accennare alla po- litica ha scomodato anche il Cin- zia-gale, ma ha voluto ricordare lo scomparso Maurizio Cevenini. Dopo aver cantato Luci a San Lu- ca, il comico ha lasciato il posto a

Bignardi, che ha ricordato le sue origini tra Bologna e Ferra- ra prima di leggere La mia terra ferita di Roberto IRoversi. La, iena Pif ha presentato il collage che rac- coglieva le testimonianze e i consi- gli di chi già era stato travolto dal terremoto de L'Aquila («Non mol-

lare», «tenete stretta la propria. identità», «non costruite moduli abitativi») e qui son scattati gli ap-plausi. il conduttore Giovanni Fio-ris ha letto un passo di «uno dei vostri figli prediletti», il rientro nella Bologna devastata. di 1 ,:,13.zo Biagi ne I 1,1. mesi per poi lanciare un video di Maurizio Crozza, che travestito da Luca Cordero di Montezemolo, ha motteggiato la.

sua discesa in campo con un fan-tomatico «partito dei carini». Fa-bio Fazio è tornato sul palco per una lezione di arte su Guercino con il professor Fiavio Caroli.

Il boato dal pubblico di piazza Maggiore è però tutto per Luciana Littizzetto, scatenata con in uno sketch con Merola ed Errani: han detto che c'è anche Vasco! Ah Vasco Errani...!». «Noi vogliamo

ricostruire le nostre città subito», le ha risposto il presidente rivolto alla platea, tra gli applausi.

A Milena Gabanelli è spettato «il lavoro sporco della serata», elencare quello che ha funzionato durante il terremoto. A chiudere tra musica e risate sono stati Gian-ni Morandi e Geppi Cucciari.

Andrea Ffinaldi

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Ospedali. salvi Bobbio ■ :^01 , 9 0,11,1/2”cm.,

press unE 06/07/2012

LIBERTÀ Q138313138 1.1113311,1031181, 8.1Ernesto Prall 881 1883

Ospedali. salvi Bobbio Castello eVillanova Rientrata la minaccia di "scure" per i presidi con meno di 80 o 120 posti. sindaco Rossi: pronti a una ribellione generale PIACENZA - Caos sanità. Nella giornata di ieri sembrava doves-sero chiudere, già da ottobre, gli ospedali di Castelsangiovanni, Bobbio, Villanova. Ma, scongiu-rata per il momento l'ipotesi, re-sta un allarme che, a breve, si ta-glino cento posti letto a Piacen-za. Quella di ieri è stata l'enne-sima giornata confusa, tra an-nunci da far tremare i polsi e rettifiche continue. In mezzo, questa volta, ci è finito prima di tutto l'ospedale di Bobbio, uni-co caso in Regione, insieme a Meldola, nel forlivese, ad essere stato inserito in un elenco di 149 "mini - ospedali", quelli con me-no di 80 posti letto, sui quali si sarebbe abbattuta l'ennesima scure del Governo, pena il com-missariamento. I sindaci della Valtrebbia sono scesi subito in rivolta, minacciando l'intera chiusura della vallata. Con loro, anche la Regione, tanto da por-tare il Governo all'iniziale ri-nuncia dei 200 milioni dell'ope-razione. Secondo quanto si è appreso, infatti, il ministro Re-

nato Balduzzi, al termine di un braccio di ferro («Non può esse-re lo Stato centrale a dire cosa tagliare nelle varie regioni» ave-va spiegato il ministro), avreb-be vinto la battaglia, straccian-do la disposizione. Ma anche quest'ultimo dato, nella convul-sa giornata, è stato nel pomerig-gio modificato, portando l'asti-cella per la chiusura delle picco-le strutture periferiche addirit- tura a 120 posti letto, includen-do così anche il presidio di Ca-stelsangiovanni, che conta 110 posti. Alla fine, tutto rettificato. Ma gli ospedali, questo è certo, restano "sorvegliati speciali". E nessuno canta vittoria.

CENTO POSTI LETTO IN MENO A PIACENZA La preoccupazione, dopo la doccia fredda, resta. Il piccolo presidio di Bobbio, che c. onta 22 posti letto, è stato mi-nacciato da una razionalizza-zione che, comunque, dovrà es-sere portata avanti. Per i prossi-mi tre anni erano stati già previ-sti tagli alla sanità emiliano - ro-magnola per 1,5 miliardi di eu-

ro. Ora, alle casse di viale Aldo Moro si chiedono altri 400 mi-lioni in tre anni, tanto che il di-rettore generale dell'Ausl pia-centina, Andrea Bianchi, si chiede come sarà possibile ga-rantire la sostenibilita azienda-le dal 2013. La revisione della spesa pubblica mantiene inol-tre l'obiettivo pin generale di u-na riduzione dei posti letto o-spedalieri, che oggi sono circa 4,2 ogni mille abitanti e in futu-ro dovrebbero diventare 3,7. Quindi, facendo un primo cal-

colo, questo dato si potrebbe tradurre in una contrazione di circa cento posti letto a Piacen-za. «Sappiamo che la partita della riorganizzazione è comin-ciata ma non c'è nulla di auto-matico in queste decisioni, si guarderà alla rete complessiva ospedaliera» fanno sapere i ver-tici Ausl piacentini. La patata bollente passerà alle Regione, che dovrà cercare la soluzione pin adeguata.

"UNITI, PRONTI ALLA MOBILITA-ZIONE" «Di sicuro non si deci-

derà sulla base di un dato arit-metico - spiega il direttore del-l'unità operativa Medicina e Pri-mo Soccorso dell'ospedale di. Bobbio, Carlo Cagnoni -. Posso dire che, negli ultimi 7-8 anni, il nostro ospedale ha raddoppiato la sua attività: conta pronto soc-corso, lunga degenza con riabi-litazione, day hospital, dialisi, laboratori, reparto acuti e po-liambulatori. Si cominci a ta-gliare dalle strutture inutili».

Il sindaco di Bobbio, Marco Rossi, si dice «disposto a tutto perché l'ospedale non venga toccato. Se in futuro si dovesse riparlare di questa ipotesi pro-porrò una ribellione generale. Non si può portare avanti que-sto balletto decisionale sulla te-sta degli anziani». Della stessa opinione il presidente della Co-munità montana dell'Appenni-no, Massimo Castelli. «Credo

nelle riforme - dice -, ma un ma-lato di Pizzonero di Ottone deve percorrere 70 km su strade dis-sestate per trovare il primo o-spedale. Se si dovesse riparlare della chiusura dell'ospedale di Bobbio chiuderemo la vallata. La Valtrebbia non è solo una val-vola di sfogo per la domenica». «Bobbio passa da 3.700 abitanti ai 12mila estivi - precisa Stefa-nia Pisaroni (Cgil) -. Che le deci-sioni vengano prese a Roma senza essere a conoscenza del-l'orientamento strategico di al-cune strutture non è fatto ricon-ducibile al buon senso. In que-sto ospedale lavorano decine di. persone». • Si è vinta una battaglia. Ma la sensazione è che la guerra, de-stinata a tenere banco nei pros-simi mesi, sarà tutta un'altra co-sa.

Elisa Malacalza

in alto l'ospedale di Bobbio, sotto da sinistra il sindaco Marco Rossi e Carlo Cagnoni, direttore dell'unità operativa Medicina e primo soccorso di Bobbio

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press LITE 06/07/2012 la Nuova Ferrara

BERTELLI (REGIONE) HA RISPOSTO MODI!

«I rilievi su Ostetricia? Non hanno trovato conferme» «E' verosimile che disguidi e im- previsti possano determinarsi ancora», dice il sottosegretario alla presidenza della giunta dell'Ernia Romagna Alfredo Bendi", rispondendo ad una in

terrogazione della capogruppo Liana Barbati che ave-

va parlato di «percorso molto tormentato» nel trasferimento nel nuovo ospedale di Cona del- la chirurgia di Ostetricia e Gine- cologia. «I riferimenti ai forti di- sagi causati all'utenza non risul- tano da segnalazioni o reclami pervenuti all'azienda ospedalie- ro-universitaria di Ferrara», ha precisato Berteli'. Il quale ha

spiegato che la locazione tem-poranea di questa attività chi-rurgica in una sede provvisoria nel corso del trasferimento è stata "[riposta dal «mancato possesso di un documento for-male di autorizzazione». nono-stante fosse già stato comunica-to «l'esito positivo del sopral-luogo effettuato dalla Commis-sione preposta». Secondo Ber-telii, l'interrogazione «si fonda su considerazioni ed evidenzia-zioni che non trovano confer-me»; inoltre, «da parte degli operatori si è registrata e si sta re-gistrarldo tuttora una collabo-razione pii] che s tra ordinaria».

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La Casa della SARIIC finisce neE congelmore

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press LITE 06/07/2012 la Nuova Ferrara

INTERVENTO DI ACER E COMUNE IN VIA BIANCHI

Case popolari ma di elevata qualità Era stato annunciato nell'in-verno scorso, l'intervento di ri-qualificazione pubblica di via Gustavo Bianchi, ma l'altro po-meriggio a Bologna è stato fir-mato il protocollo ufficiale da parte di Regione, Comune e Acer. 11 finanziamento asse-gnato è di 3.360.000 euro, cui se ne aggiungeranno altrettan-ti a livello locale, li programma prevede la demolizione di fab-bricati di proprietà comunale e la ricostruzione di 43 nuovi alloggi in locazione permanen-te con più elevati standard in termini di vivibilità, qualità abitativa e risparmio energeti-ci. Le prestazioni energetiche dei fabbricati saranno di eccel-lenza, con classe A di rendi-mento energetico. Rilevanti le sperimentazioni costruttive,

con pannelli multistrato as-semblati a secco, sopra un tela-io di calcestruzzo anch'esso concepito in modo innovati-vo, con vantaggi in fase esecu-tiva e per la manutenzione.

Diego Carrara (Acer) ha evi-denziato come questo sia per Ferrara il primo progetto di

La firma dell'accordo in Regione per costruire le case di via Bianchi Da sinistra Fusari (Comune) Freda (Regione) e Carrara (Acer)

housing sociale, in grado di da-re una risposta alla domanda di abitazioni in affitto a cano-ne calmierato da parte di quel-le famiglie che faticano ad ac-cedere al libero mercato dell' affitto, ma non hanno i reguisi--ti le graduatorie dell'Erp. Gli appalti saranno rapidi.

Pagina 14 1.cgata e ropinina io casa per una catenina d'oro

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Nuova stagione agonistica, palestre a rischio Molte strutture rischiano di non avere l'omologazione per i prossimi campionati

RAVENNA. E' appena finita la stagione agonistica 2011-12 ma la previsione "strutturale" per il 2012-13 della provin-cia non è certo delle più rosee. Sono mol-te, infatti, le palestre, del comprensorio ma non solo, che rischiano di non avere l'omologazione per la disputa dei cam-pionati. Qualche mese fa anche la Mo-rigia, dove giocano Spem e Junior Ba-sket ma anche lo Sporty calcio a 5, aveva ricevuto un provvedimento per l'impos-sibilità della disputa delle partite con pubblico. Ora i problemi si allargano an-che alla palestra di San Pietro in Vincoli dove svolgono la propria attività i Cru-seri con un bacino d'utenza di oltre 100 tra senior e giovani. Una situazione par-ticolarmente grave in caso di mancata omologazione, come spiega il dirigente e responsabile del settore giovanile Stefa-no Pretolani, perché il movimento ri-schia così di perdere la sede dell'attività.

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IRMA: CULI

«Ho parlato al telefono con la Federazio-ne Regionale martedì, e mi hanno detto che sono molto rigidi sui regolamenti e quindi al 90% S.P. in Vincoli non sarà omologata perché manca qualche centi-metro di distanza dal campo al muro. Il regolamento parla di 2 metri, se hai uno spazio inferiore ai 2 metri ma superiore al 1.5 metri basta imbottire gli ostacoli, se sei sotto 1.5 non puoi omologarla. Noi abbiamo 1.43 metri. La speranza è quella di avere una deroga quest'anno ma il problema sarebbe comunque solo spo-stato in avanti di un anno. Ci vorrebbe un'altra struttura ma che purtroppo non c'è. Alcuni anni fa era stato presentato un progetto, del costo di 400 mila euro, per chiudere il campo all'aperto di San Pietro in Campiano ma da allora non si è fatto più nulla. Ho avuto modo di parlare con l'assessore allo Sport, Guido Guer-rieri, dal quale però ho ricevuto la ri-

sposta che purtroppo mancano i fondi. Abbiamo cercato qualche soluzione al-ternativa nelle palestre della zona, come Castiglione di Ravenna, ma purtroppo non hanno disponibilità. Per noi verreb-be a mancare un importantissimo punto di aggregazione sociale e sportivo gio-vanile. La speranza è quella di trovare in tempi brevi una soluzione per non di-sperdere un capitale umano e sportivo importante nella nostra Provincia».

Agostino Galegati

Pagina 5 Crona. Raverna

MAW,

Furbetti del parcheggio, prosegue la linea dura

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Tre milioni di euro per il quartiere Borgo Progetto di riqualificazione di un edificio popolare costituito 155 mini appartamenti

FAENZA. Il quartiere Borgo di Faenza è uno dei nove programmi integrati di promozione edilizia residenziale e di riqualificazione urbana finanziati dalla Regione E-milia-Romagna. Lo stanziamento è di 3.200.000 euro a cui si andran-no a sommare altri 3.648.960 mila euro di cofinanziamento locale. A darne notizia è il consigliere regio-nale Pd, Mario Mazzotti. «Il pro-getto di riqualificazione - sottoli-nea Mazzotti - riguarda un'area del quartiere Borgo occupata da un edificio popolare degli anni '70

costituito da 55 mini appartamen-ti, attualmente di proprietà di una Asp che ne possiede il diritto di su-perficie su terreno comunale. Il quartiere ha bisogno di servizi lo-cali ed urbani e di una rete di e-sercizi di vicinato: grazie al finan-ziamento della Regione l'immobi-le esistente verrà ristrutturato ri-servando spazio ai percorsi parte-cipativi». In totale ci sono 57 mi-lioni di euro che andranno a finan-ziare nove programmi di riquali-ficazione in regione. Soddisfazio-ne per il finanziamento ottenuto è

stato espresso anche dal referente comunale Idv, Davide Zagonara: «Riteniamo molto importante in-vestire in progetti di riqualifica-zione urbana in quanto si contri-buisce direttamente a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Operare per recuperare le aree de-gradate delle nostre città permette di innalzare la qualità della vita di coloro che le abitano, che le fre-quentano, ma anche a portare be-nefici indiretti a tutta la cittadi-nanza, per esempio sul sempre im-portante tema della sicurezza».

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Il Pri chiede al sindaco dipentirsi oppure è fuori Deleghe tolte con un sms a Bruna Righi in risposta ad una richiesta di verifica

CESENATICO. A meno che il sindaco Roberto Buda non si penta di avere dato il benservito a Bruna Righi, un'i-potesi francamente difficile da imma-

ginare, i Repubblicani sono fuori dal-la maggioranza. E intanto dall'oppo-sizione partono frecciate velenose, scoccate dal Pd e dai "grillini"

Pri. Dopo che Roberto Buda ha tolto le deleghe al-la vice sindaco ed assesso-re all'Urbanistica, Bruna Righi, storica esponente di punta dell'Edera di Ce-senatico, il Pri si chiama fuori dalla maggioranza. A meno che il sindaco non si ravveda. Per esprimere questo concetto, i repub-blicani si sono affidati ad una nota che ha bisogno di una buona dose di esegesi interpretativa per essere chiarita. Colpa probabil-mente di una non facile mediazione interna, per tenere conto di tutte le sensibilità. Così è scaturi-ta la seguente riflessione: «Se questa è la risposta del sindaco (la defenestrazio-ne della Righi, che aveva invece chiesto una verifi-ca politica in seno alla coa-lizione di centrodestra, n-dr), anticipata all'interes-sata con un sms, dubitia-mo che la volontà di cam-biamento radicale della politica a Cesenatico pos-sa essere adeguatamente sostenuta senza i Repub-blicani». In pratica, si av-verte che, se il sindaco Bu-da non farà una brusca

sterzata, il Pri non potrà stare al suo fianco e insie-me al resto della maggio-ranza che lo sostiene (Pdl, Lega Nord e Udc). Da fonti interne all'Edera, ieri not-te riunita a gran consulto, l'intenzione del Pri sareb-be quella di concedere an-cora una prova d'appello al primo cittadino. Ma do-vrebbe fare un atto di con-

Il Partito Democratico: «Cordialità di facciata ma Buda è autoritario»

trizione per avere "messo al bando" Bruna Righi. In poco più di un anno dal trionfo elettorale, tra il sindaco e la ex vicesinda-co le distanze sono diven-tati siderali. Così all'e-sperto segretario dell'Ede-ra, Elio Farabegoli, non resta che ispirarsi a Pier Capponi, altro repubblica-no doc di fine '400, che messo alle strette dalle trombe di battaglia dell'imperatore minacciò di fare suonare le campa-ne fiorentine. Il Pri parla

di «stupore per la defene-strazione della Righi» e di «assoluta inconsistenza di motivazioni politiche», ri-cordando che «nel nostro documento consegnato al sindaco il 3 luglio, si riba-diva la necessità di realiz-zare una politica ammini-strativa rispondente agli interessi della città, in controtendenza a quella i-nefficace della giunta pre-cedente». L'Edera ricorda di avere preso degli «impe-gni in campagna elettora-le» ed assicura di volervi «rimanere fedeli e vigila-re, a differenza del sinda-co, che sembra aver di-menticato i solenni impe-gni assunti». Poi la mazza-ta finale: «L'atto di impe-rio del sindaco Buda è solo un atto di arroganza». Per i repubblicani è anche una questione d'orgoglio e c'è la necessità di reagire, stretti tra la sberla subita e il tentativo estremo di salvare quel che resta del-la loro presenza in mag-gioranza, frutto del 5,49 per cento di consensi con-quistati alle elezioni, che hanno permesso a Buda di arrotondare il successo e-

lettorale e scacciare il cen-tro sinistra da palazzo Mo-retti.

Pd. Il Pd, dopo la bomba esplosa dentro la giunta, va a busso dal sindaco. «Cordialità di facciata la suo, nei fatti censura il dissenso a cui reagisce d'i-stinto e per le lesa mae-stà». Così il segretario del Partito Democratico, Ma-rio Drudi, dipinge Rober-to Buda. «Le vicende poli-tiche di questi giorni - di-chiara - hanno fatto emer-

gere dirompenti le tante contraddizioni insite nel-la maggioranza. E hanno ulteriormente evidenzia-to il modo del sindaco di concepire la politica, le re-lazioni con i suoi interlo-cutori, mettendo a nudo le sue reazioni nei confronti di chi esprime dissenso». Il segretario del maggior partito cittadino ricorda che da tempo circolavano voci riguardo a rapporti non proprio idilliaci fra il sindaco e la vice sindaco estromessa, e più in gene-rale col Partito Repubbli-cano. Prima, nel chiuso della maggioranza, «giu-stificate con presunte in-compatibilità caratteriale fra i due», e poi evidenzia-te dalle diverse posizioni sull'urbanistica, sulla via-bilità, sull'Imu. «Buda -continua Drudi - anziché concordare tempi e moda-lità di confronto con il Pri, ha pensato bene di ritirare le deleghe concesse a Bru-na Righi e a mettere di fronte al fatto compiuto e di fatto alla porta il Partito Repubblicano. Questa ul-tima vicenda segue le ten-sioni avute dal sindaco con la cittadinanza per i problemi di viabilità lega-ti in particolare a viale Trento e viale Torino, di-

Il sindaco Roberto Buda

Bruna Righi

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V,WA33ER• orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

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CAOS M GiUNTA DOPO CHE IL SINDACO HA SILURATO IL VICE BRUNA RIGHI (PRI)

progr a o la spaccatura ' L'Edera vuole discutere il piano: 'Licenziamento arrogante'

SUL LICENZIAMENTO al vicesindaco Bruna Righi (di area repubblicana) da parte del sindaco Roberto Buda (Pdl), a Cesenatico si concentrano le at-tenzioni delle forze politiche. In poco più di un anno di am-ministrazione i rapporti fra la :pas io naria dell'Edera e il primo cittadino non sono mai stati idilliaci. Le gocce che hanno fatto traboccare il vaso sarebbe-ro state alcune dichiarazioni scritte da Bruna Righi sulla sua bacheca di Facebook, nella qua-le l'ex vicesindaco esprimeva pubblicamente il proprio malu-more e si sfogava asserendo di non poterne più di 'questi cielli-ni' riferendosi chiaramente a Buda uomo di Comunione e Li-berazione. Sta di fatto che la riunione di martedì, alla quale hanno parte-cipato i vertici e gli assessori della coalizione di centrode-stra, ha deciso all'unanimità di schierarsi dalla parte del sinda-co dandogli di fitto il potere di scaricare il suo vice. Il Pri risponde prendendo atto con stupore della decisione del sindaco: «Rileviamo l'assoluta inconsistenza di motivazioni politiche — scrive in una nota l'Edera, tanto più che nel no-stro documento consegnato al

STELLE' Papperini: «La maggioranza senza repubblicani non riesce a governare»

sindaco il 3 luglio, si ribadiva la necessità di realizzare una poli-tica amministrativa risponden-te agli interessi della città, in controtendenza a quella ineffi-cace della giunta precedente. Se questa è la risposta del sinda-co, dubitiamo che la volontà di cambiamento radicale della po-litica a Cesenatico possa essere

sostenuta senza i repubblicani. Noi in campagna elettorale ab-biamo preso degli impegni con i cittadini, vi rimarremo fedeli e vigileremo. Siamo convinti che l'atto di responsabilità espresso dal nostro documento presentato al sindaco, sarà soste-nuto dalla maggioranza dei cit-tadini, a differenza del primo cittadino che sembra aver di-menticato gli impegni assunti. L'atto di imperi() di Buda è so-lo arroganza». Pri dunque fuori dai giochi? Non è detto, perché fra le righe i repubblicani fanno intendere

che, se il sindaco ammetterà di aver agito d'impulso e li convo-cherà per discutere i temi conte-nuti nel documento dell'Unio-ne comunale del Pri per un ra-dicale cambiamento di rotta, ci sono ancora i margini per man-tenere i rapporti.

IERI è intervenuto anche il ca-pogruppo in consiglio comuna-le del Movimento 5 Stelle, Al-berto Papperini, il quale sostie-ne che le motivazioni del licen-ziamento su due piedi del vice-sindaco sono profonde: «L'as-sessorato all'urbanistica è mol-to importante e prioritario per molti motivi e interessi, per cui riteniamo che il sindaco abbia utilizzato il 'casus belli' della polemica religiosa per liberarsi di un assessore e di un partito ingombrante, allo scopo di far suo il diretto controllo dell'ur-banistica. A nulla sono servite le proposte di Elio Farabegoli, segretario del Pri, il quale chie-de di ripartire dai progetti im-portanti per Cesenatico, annun-ciati in campagna elettorale. Il sindaco Buda senza il Pri ha sol-tanto una maggioranza contabi-le che non lo legittima nel per-severare questa Amministrazio-ne fallimentare che agisce d'im-perio».

Giacomo Mascellani

:

POLEMICA A sinistra Bruna Righi (Pri), a destra Alberto Papperini del Movimento 'S Stelle'

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il Resto del Carlino

RAVENNA

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Il Pri chiede al sindaco di pentirsi oppure è fuori Deleghe tolte con un sms a Bruna Righi in risposta ad una richiesta di verifica

CESENATICO. A meno che il sindaco Roberto Buda non si penta di avere dato il benservito a Bruna Righi, un'i-potesi francamente difficile da imma-

ginare, i Repubblicani sono fuori dal-la maggioranza. E intanto dall'oppo-sizione partono frecciate velenose, scoccate dal Pd e dai "grillini"

Pri. Dopo che Roberto Buda ha tolto le deleghe al-la vice sindaco ed assesso-re all'Urbanistica, Bruna Righi, storica esponente di punta dell'Edera di Ce-senatico, il Pri si chiama fuori dalla maggioranza. A meno che il sindaco non si ravveda. Per esprimere questo concetto, i repub-blicani si sono affidati ad una nota che ha bisogno di una buona dose di esegesi interpretativa per essere chiarita. Colpa probabil-mente di una non facile mediazione interna, per tenere conto di tutte le sensibilità. Così è scaturi-ta la seguente riflessione: «Se questa è la risposta del sindaco (la defenestrazio-ne della Righi, che aveva invece chiesto una verifi-ca politica in seno alla coa-lizione di centrodestra, n-dr), anticipata all'interes-sata con un sms, dubitia-mo che la volontà di cam-biamento radicale della politica a Cesenatico pos-sa essere adeguatamente sostenuta senza i Repub-blicani». In pratica, si av-verte che, se il sindaco Bu-da non farà una brusca

sterzata, il Pri non potrà stare al suo fianco e insie-me al resto della maggio-ranza che lo sostiene (Pdl, Lega Nord e Udc). Da fonti interne all'Edera, ieri not-te riunita a gran consulto, l'intenzione del Pri sareb-be quella di concedere an-cora una prova d'appello al primo cittadino. Ma do-vrebbe fare un atto di con-

Il Partito Democratico: «Cordialità di facciata ma Buda è autoritario»

trizione per avere "messo al bando" Bruna Righi. In poco più di un anno dal trionfo elettorale, tra il sindaco e la ex vicesinda-co le distanze sono diven-tati siderali. Così all'e-sperto segretario dell'Ede-ra, Elio Farabegoli, non resta che ispirarsi a Pier Capponi, altro repubblica-no doc di fine '400, che messo alle strette dalle trombe di battaglia dell'imperatore minacciò di fare suonare le campa-ne fiorentine. Il Pri parla

di «stupore per la defene-strazione della Righi» e di «assoluta inconsistenza di motivazioni politiche», ri-cordando che «nel nostro documento consegnato al sindaco il 3 luglio, si riba-diva la necessità di realiz-zare una politica ammini-strativa rispondente agli interessi della città, in controtendenza a quella i-nefficace della giunta pre-cedente». L'Edera ricorda di avere preso degli «impe-gni in campagna elettora-le» ed assicura di volervi «rimanere fedeli e vigila-re, a differenza del sinda-co, che sembra aver di-menticato i solenni impe-gni assunti». Poi la mazza-ta finale: «L'atto di impe-rio del sindaco Buda è solo un atto di arroganza». Per i repubblicani è anche una questione d'orgoglio e c'è la necessità di reagire, stretti tra la sberla subita e il tentativo estremo di salvare quel che resta del-la loro presenza in mag-gioranza, frutto del 5,49 per cento di consensi con-quistati alle elezioni, che hanno permesso a Buda di arrotondare il successo e-

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Il sindaco Roberto Buda

lettorale e scacciare il cen-tro sinistra da palazzo Mo-retti.

Pd. Il Pd, dopo la bomba esplosa dentro la giunta, va a busso dal sindaco. «Cordialità di facciata la suo, nei fatti censura il dissenso a cui reagisce d'i-stinto e per le lesa mae-stà». Così il segretario del Partito Democratico, Ma-rio Drudi, dipinge Rober-to Buda. «Le vicende poli-tiche di questi giorni - di-chiara - hanno fatto emer-gere dirompenti le tante contraddizioni insite nel-la maggioranza. E hanno ulteriormente evidenzia-to il modo del sindaco di concepire la politica, le re-lazioni con i suoi interlo-cutori, mettendo a nudo le sue reazioni nei confronti di chi esprime dissenso». Il segretario del maggior partito cittadino ricorda che da tempo circolavano voci riguardo a rapporti non proprio idilliaci fra il sindaco e la vice sindaco estromessa, e più in gene-rale col Partito Repubbli-cano. Prima, nel chiuso della maggioranza, «giu-stificate con presunte in-compatibilità caratteriale fra i due», e poi evidenzia-te dalle diverse posizioni sull'urbanistica, sulla via-bilità, sull'Imu. «Buda -continua Drudi - anziché concordare tempi e moda-lità di confronto con il Pri, ha pensato bene di ritirare le deleghe concesse a Bru-na Righi e a mettere di fronte al fatto compiuto e di fatto alla porta il Partito Repubblicano. Questa ul-tima vicenda segue le ten-sioni avute dal sindaco con la cittadinanza per i problemi di viabilità lega-ti in particolare a viale Trento e viale Torino, di-

Bruna Righi

mostrano ciò che da tem-po il Partito Democratico sostiene». Durissimo il giudizio sul modo di go-vernare di Buda: «Dietro una finta cordialità di fac-ciata, siamo in presenza di un sindaco che esercita il governo della città in mo-do quasi autoritario, non ascolta cittadini, catego-rie economiche, partiti di opposizione e da oggi an-che alleati di governo. Considera il dissenso una sorta di lesa maestà, a cui reagire d'istinto». Conclu-sione: «Lo sfregio inferto al Pri è evidente. A questo punto, ci pare inevitabile che un partito con la sto-

Il gruppo 5 Stelle: «La rottura non ha motivi religiosi»

ria politica come quella repubblicana decida di collocarsi all'opposizione di questo sindaco e della sua amministrazione. Se così non fosse, vorrebbe dire che, al di là degli slo-gan, c'è ancora chi pensa di utilizzare la politica co-me un poltronificio».

Movimento 5 Stelle. I "grillini" non si lasciano sfuggire l'occasione della rottura tra Buda e Righi per picchiare duro sul pri-mo cittadino e "affonda-re" un anno di ammini-strazione comunale del centrodestra. Per Alberto Papperini, capogruppo del Movimento 5 Stelle, il sindaco avrebbe preso a prestito la vis polemica di confessione, mazziniani "contro" ciellini, per met-tere le mani sull'urbani-stica. Pesanti i giudizi e-spressi nei confronti della

giunta di centrodestra: l'amministrazione viene definita «fallimentare» e la politica del sindaco «machiavellica, decisioni-sta e con molto pelo nello stomaco». Il licenziamen-to su due piedi del vicesin-daco e assessore all'urba-nistica - sottolinea Pappe-rini - non possono essere di tipo etico-religioso: un ciellino contro una mazzi-niana. Il sindaco, a suo av-viso, ha utilizzato la pole-mica religiosa per liberar-si di un assessore e di un partito ingombrante come il Pri, allo scopo di far suo il diretto controllo dell'ur-banistica. L'assessorato all'urbanistica - ricorda - è «importante e priorita-rio», dovendo gestire «il Piano colonie, gli apparta-menti in viale Carducci nell'area ex Nuit, il Prg». Evidentemente - continua la disamina l'esponente del Movimento 5 Stelle - «a nulla sono servite le pro-poste assennate di Elio Fa-rabegoli, segretario del Pri, che proponeva di ri-partire dai progetti evi-denziati in campagna elet-torale». E adesso? «Atten-diamo di vedere gli esiti delle decisioni del Pri -conclude Papperini - Di-fenderà il suo vicesindaco o verrà sacrificata per ga-rantirsi una poltrona in giunta? Rispetto alla pre-cedente giunta di centro-sinistra, dedita alla specu-lazione edilizia e alla ge-stione allegra, nulla è cambiato con questa am-ministrazione. Non è stata attuata nessuna politica di risparmio e le tasse so-no addirittura aumenta-te». Impietosa la descrizio-ne del sindaco Buda, «pre-sentatosi come un giovane insegnante prestato alla politica, che aveva riscos-so molte simpatie popola-ri, e che invece si sta rive-lando un politico di scuola machiavellica, decisioni-sta e con molto pelo sullo stomaco. Cogliamo l'occa-sione per ricordargli che i tempi sono cambiati». Il leader dei grillini invita infine la gente a svegliarsi e a trovare nella politica partecipativa la vera svol-ta.

Antonio Lombardi

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ESTATE ANIMALE Contro l'abbandono

Essendo questo il perio-do di vacanze estive nel quale aumentano note-volmente gli abbandoni per strada di cani e di gat-ti ritengo importante ri-cordare che in questi me-si è necessaria - come non mai - vigilanza e collabo-razione da parte di tutti per contrastare il fenome-

no. Ovviamente la prima collaborazione è richie-sta ai possessori di ani-mali, che non devono as-solutamente abbando-narli, ma assumersi pie-namente la responsabili-tà della scelta di averli in casa. Ad essi è bene, pe-raltro, fare presente che 1' abbandono è reato. Chiunque abbandona animali domestici che ab-biano acquisito abitudini alla cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con 1' ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Inoltre può esservi non solo l'illecito penale, ma può emergere anche la responsabilità di omicidio colposo in caso l'animale provochi inci-denti mortali. L'altra col-

laborazione è richiesta a tutti coloro che si possa-no trovare davanti situa-zioni di questo genere; es-si sono invitati a segnala-re i casi di violenza ed ab-bandono alle forze di po-lizie ed ai veterinari dell' Asl. Visto che difficil-mente si può essere testi-moni in diretta dell'ab-bandono e che è più facile essere chiamati al soccor-so sarebbe bene non di-menticare alcune regole immediate tra le quali: chiamarlo a se, cercando di fare il necessario per infondergli fiducia cerca-re di tenerlo in una area sicura non a rischio.

Giancarlo Biserna (vicesindaco)

(Forlì)

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Degrado urbano verso il restyle Tra gli interventi la ricostruzione di un'ex colonia CESENATICO Riqualificazione ur-bana, al via 9 interventi in altrettanti comuni dell'Emilia Romagna per i quali sono stati messi a disposizio-ne 57 milioni di euro. Trai Comuni compare anche Cesenatico, per il quale sono stati messi in cantiere interventi che puntano al recupero di aree urbane degradate. Parte del-le risorse - 22 milioni e 436mi1a eu-ro - sono rappresentate dai finan-ziamenti assegnati alla Regione E-milia Romagna dal piano nazionale di edilizia abitativa, mentre 34 mi-lioni e 440mila euro sono costituite dal cofmanziamento locale. I nove accordi di programmi sono stati fir-mati a Bologna dall'assessore regio-nale all'ambiente e riqualificazione urbana, Sabrina Freda, e dagli am-ministratori dei Comuni interessati. "Vogliamo sostenere il recupero del patrimonio edilizio ed abitativo e-sistente, senza ulteriore consumo di suolo - ha spiegato Sabrina Freda - e promuovere la rigenerazione de-gli spazi pubblici, recuperando l'i-dentità di quartieri che l'avevano persa e incrementare la rete dei ser-vizi". Per quanto riguarda Cesena-tico l'intervento ricade in un'area che il Piano regolatore destina ad ambito di riqualificazione (Città delle Colonie a sud di Cesenatico), e consiste nell'intervento di demo-lizione e ricostruzione dell'ex-colo-nia Prealpi per realizzare una nuova struttura con 32 alloggi di edilizia sociale, un alloggio per il custode e una sala polivalente per la fruizione collettiva.

Pagina 25 CESENATICO

galeotta fu l'ex Nuit

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Scontodipenaal processo abbresiato

APPELLO L'AMMINISTRATORE COMUNALE DI FORLÌ CHIEDE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I CITTADINI E RICORDA LA SEVERITÀ DELLA LEGGE PER I CASI DI MALTRATTAMENTO

Contro l'abbandono degli animali domestici scende in campo il vice sindaco Biserna

FORLÌ Appello contro l'abbandono di animali nel periodo estivo. A lanciarlo è il vicesindaco del comune di Forlì, Giancarlo Biserna pro-prio in questo periodo più a rischio per questo problema.

"Essendo questo il pe-riodo di vacanze estive nel quale purtroppo au-mentano notevolmente gli abbandoni per strada di cani e di gatti - dice l'amministratore - ri-tengo importante ricor-dare che in questi mesi è necessaria - come non mai - vigilanza e colla-

borazione da parte di tutti per contrastare il fenomeno. Ovviamente la prima collaborazione è richiesta ai possessori di animali, che non de-vono assolutamente ab-bandonarli, ma assu-mersi pienamente la re-sponsabilità della scelta di averli in casa. Ad essi è bene, peraltro, fare presente che 1' abbando-no è un gravissimo reato penale". Giancarlo Biser-na poi ricorda ai cittadi-ni la severità della nuo-va legge : "Chiunque ab-bandona animali dome-stici è punito con l'arre-

sto fino ad un anno o con l'ammenda da mille a 10mila euro. Inoltre può esservi non solo l'il-

"Segnalate alle forze dell'ordine tutti i casi di questo fenomeno"

lecito penale, ma può e-mergere anche la re-sponsabilità di omicidio colposo in caso l'anima-

le provochi incidenti mortali".

Altro appello lanciato dal vicesindaco è quello della collaborazione che viene richiesta a tutti co-loro che si possano tro-vare davanti situazioni di questo genere.

"Tutti - dice - sono in-vitati a segnalare i casi di violenza, maltrattamenti e abbandono di animale alle forze di polizie ed ai veterinari dell' Ausl".

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Spending review. In un primo momento sembravano in bilico le strutture di Novafeltria, Santarcangelo e Cattolica. Piva (Pd) si fa garante

L'Ausl rischia una "dieta" di 20 milioni Il ministro Balduzzi intanto aggiusta il tiro: salvi i tre ospedali riminesi a rischio chiusura

RIMINI. Bufera sui tagli alla sanità annunciati da Roma: il ministro Renato Balduzzi aggiusta il tiro e, in una nota, afferma che nessun piccolo ospedale dovrà chiudere, "salvan-do" quindi anche le strut-ture con meno di 80 posti letto (in provincia, ne a-vrebbe fatto le spese il "Sacra famiglia" di Nova-feltria). Salvi, per ora, an-che Cattolica e Santarcan-gelo. Ma rimane l'incubo dei tagli ai finanziamenti: se le cifre saranno confer-mate e la sanità verrà al-leggerita di altri tre mi-liardi e mezzo di euro en-tro il 2014 (che si vanno a sommare al miliardo e mezzo preventivato dalla passata manovra), a Ri-mini il prossimo anno ar-riveranno 20 milioni in meno. Allerta in Regione. «Farò da garante perché la sanità riminese non re-ceda di un millimetro», assicura il consigliere re-gionale del Pd Roberto Piva (anche vice presi-dente della commissione sanità). Sconcerto tra i tecnici dell'azienda sani-taria: «L'uomo torni al centro del patto sociale, e basta con la politica dei consensi», bacchetta il primario di Fisiopatolo-gia della riproduzione a

Cattolica, Carlo Bulletti, anche vice presidente del-la Provincia.

Per quanto si tengano a freno gli allarmismi, la preoccupazione per il fu-

turo della sanità provin-ciale c'è, eccome. Duro il vice presidente Bulletti: «Mi spieghino perché un cittadino di Novafeltria con male al petto dovreb-

be metterci un'ora per raggiungere un centro di emodinamica, e uno di Ri-mini 5 minuti: allora sì, che capirò i tagli. La ve-rità è che la sanità va rior-

ganizzata: in passato, so-no state costruite struttu-re non in ordine al rap-porto posti letto-popola-zione, ma semmai secon-do la politica del consen-so». Il noto primario non nasconde la rabbia e non crede, dice, a chi cerca di mitigare le preoccupazio-ni. «Non credo a Balduzzi quando vuole essere ras-sicurante: ci sono politici e politicanti che sono ar-tisti in edulcorare deci-sioni già prese».

Invita alla calma, inve-ce, il vice presidente della commissione sanità. «La nostra regione aveva già operato sul rapporto posti letto per abitante, le strut-ture riminesi non dovran-no essere riconvertite e qui nessun ospedale ri-

schia la chiusura - avver-te Piva -: abbiamo eccel-lenze e nessuna ridondan-za». Nell'ottica dei rispar-mi e dei ridimensiona-menti, c'è anche il proget-to di un'Ausl unica roma-gnola. «A livello istituzio-nale, in commissione o in consiglio regionale, la questione non è ancora approdata - mette i punti-ni sulle i Piva -: è certo che l'unificazione delle Ausl romagnole rientrerà in un progetto di trasforma-zione naturale. Ma re-spingo l'idea di una Bolo-gna matrigna: la scelta non sarà imposta dall'alto e ci vorrà del tempo prima che si arrivi, e comunque io mi farò garante perché la sanità riminese non re-ceda di un millimetro».

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Per la sanità

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preannuncia

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L'Ausl rischilunedieta" di 20 milioni

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Villa Mussolini

Mobilità attiva esperti d'Europa oggi a convegno RICCIONE. Gli esperti

dall'Europa oggi a conve-gno a Villa Mussolini per discutere sulla mobilità attiva Active Travel Net-work Meeting. Muoversi più in fretta in città e con benefici per la salute: pas-sano da Riccione le nuove idee per spostarsi in bici-cletta e sconfiggere il traf-fico. L'intento del progetto europeo è elaborare e scambiarsi idee per mi-gliorare la circolazione stradale. L'assessore al Traffico, Lanfranco Fran-colini, ha presentato le i-niziative del Comune per la mobilità e l'uso della bi-cicletta. «Il bike-sharing con 40 biciclette gratuite a disposizione di cittadini; il Pedibus per accompa-gnare a piedi i bambini a scuola; la ciclo-stazione al parcheggio di via XIX Ot-tobre; la rottamazione dei primi due vecchi ciclomo-tori in uso alla Polizia muncipale e la sostituzio-ne con biciclette elettri-che; la nuova piantina dei percorsi verdi del Boule-vard dei Paesaggi e la nuo-va segnaletica dei percor-si ciclo-pedonali e il Bi-ke-park al Colle dei Pini».

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Centro velico completamente abusivo

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a Resto del Carlino 06/07/2012

Rimini

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Notte rosa, 126 uomini in campo PER LA NOTTE Rosa il comando della Polizia municipale di Riccione mobilita tutte le sue truppe. Nei vari turni, tra oggi e domani impiegherà 126 uomini, compreso gli ausiliari. A proposito il comandante Graziella Cianini fa sapere che «sono stati predisposti servizi straordinari. Si garantirà la viabilità di tutta la fascia turistica con presidi specifici nelle zone strategiche: piazzale Roma, Viale Ceccarini, stazione ferroviaria e Marmo. Previsti pure presidi in spiaggia. Secondo obiettivo: la sicurezza, ma «l'attenzione sarà alta anche sul fronte dell'abusivismo commerciale. «I controlli saranno più pressanti», assicura la Cianini. Verranno potenziati pure i servizi legati al controllo stradale, anche con l'ausilio di personale motorizzato. Sempre in occasione della Notte Rosa l'assessore alla Polizia municipale Lanfranco Francolini ricorda che «a Riccione vige l'ordinanza che vieta ogni forma di vendita e somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ai minori di anni 16». Richiama quindi anche al rispetto del divieto della vendita di bevande in bottiglie di vetro dopo le ore 22. A proposito è previsto un servizio di prevenzione e repressione».

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Cimitero civico II Comune pensa di dedicare un'area ai feti abortiti

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Feti abortiti, il cimitero si può fare RICHIESTA DEL PDL L'assessore Imola: "E' possibile individuare un'area per questo campo speciale, ma serve una convenzione con l'Ausl"

I l cimitero dei feti abortiti nel cam-posanto di Rimini si può fare. Un po' a sorpresa, e proprio dopo che il sindaco fiorentino del Pd Matteo

Renzi s'è attirato gli strali della sinistra per averlo concesso, l'amministrazione comunale apre alla richiesta delle asso-ciazioni cattoliche, portata in consiglio comunale da Valeria Piccari. La consi-gliera del Pdl ad aprile aveva chiesto di sottoscrivere un protocollo di intesa tra Comune, Ausl e associazioni di volon-tariato per la realizzazione del cosiddet-to "Giardino degli Angeli", un'area del cimitero dedicata alla sepoltura dei feti abortiti.

Il 10 giugno è arrivata la risposta dell'assessore ai Servizi al cittadino, Iri-na Imola. "Al cimitero urbano abbiamo due campi d'inumazione nei quali a ro-tazione con il ciclo decennale intimia-mo gli 'angeli' ossia i morti dal conce-pimento fino a dieci anni di età", spiega. Iiesponente idv precisa che si tratta di "due campi dedicati, ma `normali', mentre "quello che diversi Comuni stanno istituendo, ora denominato `Giardino degli Angeli', è un campo spe-ciale dedicato esclusivamente ai feti dei bambini 'non nati', quindi una cosa di-

versa dai campi che già abbiamo, con regole di utilizzo che allo stallo attuale il nostro regolamento non prevede".

I:assessore aggiunge di essere in con-tatto con il Comune di Roma del sinda-co Gianni Alemanno, che "ha dedicato un'area ai soli feti abortivi, con regole specifiche". "Nel nostro cimitero — con-tinua Imola — un'area idonea da dedi-care a questo tipo di sepoltura può es-sere individuata, naturalmente per

quantificare la grandezza è necessaria una valutazione su quanti feti di bam-bini 'non nati' è interessato il nostro ter-ritorio". Prima di tutto servirà una con-venzione con l'Ausl e una modifica al regolamento di polizia mortuaria.

Qualche mese fa in Regione dalle fila del Pdl è stata proposta una risoluzione per chiedere che in tutti i Comuni venga istituito un "Giardino degli Angeli". "La nostra è una battaglia culturale, fondata

sul fatto che il feto è un essere umano —spiega Maria Gabriella Piccari di Difen-di la vita con Maria -, attualmente la se-poltura è prevista per i feti abortiti sopra le 20 settimane, per quelli sotto serve la richiesta dei genitori. Noi vogliamo che tutti i feti possano trovare spazio al ci-mitero, che più nessuno finisca nei ri-fiuti speciali dell'ospedale". Per questo l'apertura dell'assessore "è una cosa molto positiva". (gi.buc.)

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