Rassegna Stampa IDV 19.04

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 19.04.2013 Pagina 1 di 31

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Rassegna Stampa IDV 19.04

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

19.04.2013

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extra IDV

Regionale

Piacenza

Reggio Emilia

Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Uncino è ormai un grillo19/04/13 La Voce di Romagna forlì 4

Quirinale, sit-in comitati acqua e scuola pubblica: “Rodotà è la scelta dei cittadini”19/04/13 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 5

«Volontari in aiuto alla città»19/04/13 Libertà 7

Crisi dell’edilizia, e il Comune soffre19/04/13 Gazzetta di Reggio 8

A chi giova questo cambiamento?19/04/13 Gazzetta di Reggio 10

Bilancio tra poche risorse e servizi19/04/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 11

Iren: cui prodest il nuovo modello organizzativo?19/04/13 Reggio:24h 13

Contro Marini tutto il Pd imolese19/04/13 Il Corriere Romagna Imola 14

Provincia, 2012 in attivo19/04/13 La Nuova Ferrara 15

Pd, Ferrara dà il benservito a Bersani19/04/13 La Nuova Ferrara 16

‘Faenza senza furti’ fa il pienone19/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 18

Marini, Pd faentino compatto: «Scelta sbagliata di Bersani»19/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 19

VANDINI (M5S): ‘DEMOCRATICI TOCCA A VOI’19/04/13 La Voce di Romagna Ravenna 20

‘Dall’inciucio non esce presidente autorevole’19/04/13 La Voce di Romagna Ravenna 21

Ecco la Giunta ‘trasparente’ Redditi e proprietà on line SUL WEB Il più ricco è l’assessore GiovanninoFattori, fanalino19/04/13 La Voce di Romagna Ravenna 22

Veicoli con targa straniera da passare ai "raggi x"18/04/13 www.forli24ore.it 23

Preoccupano le slot machine19/04/13 Il Resto del Carlino Forlì 24

Uncino è ormai un grillo19/04/13 La Voce di Romagna forlì 4

Franchini (M5S): «Ci sono 3 milioni senza riscontri»19/04/13 Corriere Romagna di Rimini 25

Vitali: «Smonteremo tutte le accuse» I grillini: «Ora Gnassi si dimetta»19/04/13 Il Resto del Carlino Rimini 26

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Nessuna cartella

«Dai grillini solo fango, il bilancio è sano»19/04/13 Il Resto del Carlino Rimini 27

M5S: “Il sindaco ora si dimetta”19/04/13 La Voce di Romagna Rimini 28

Aeradria, Gnassi e Vitali si chiudono a riccio19/04/13 La Voce di Romagna Rimini 29

Confesercenti, Zucchini nuovo presidente19/04/13 Il Resto del Carlino Bologna 31

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L'EDITORIALE

Uncino è ormai un grillo Da ieri il Pd non c'è più. Il partito della gioiosa macchi-na da guerra e della vittoria annunciata si è trasformato in un buco nero. Ed ora, nel cielo della politica italiana, i frammenti dell'astronave bersaniana galleggiano co-me meteoriti impazziti e l'un contro l'altro armati. Il partito si è ribellato al suo Capitan Uncino che li ha portati sull'isola che non c'è. Marini, appunto. Solo un se-gretario che ha perso il rap-porto con la realtà poteva sperare che il suo popolo di-gerisse questa scelta e so-prattutto il "si può fare" di Berlusconi. Gargamella non si è reso conto che il suo partito è diventato ormai u-na succursale del Movimen-to Cinque Stelle. Parla come Grillo, pensa come Grillo, vuole le stesse cose di Grillo, vota lo stesso presidente della repubblica di Grillo. Addirittura il Pd copierà oggi le Quirinarie chiedendo ai suoi grandi elettori chi vo-gliono come presidente. E siamo sicuri che la scelta ri-cadrà su Rodotà, come vuo-le Grillo o su Prodi come vuole Grillo. Il problema è che nessuno dei due salverà il partito dall'implosione. Ci potrebbe forse riuscire Mas-simo D'Alema. Ma temo che non sia più il tempo di pet-tinar il baffino.

Stefano Andrini

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

19/04/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

press LinE

Pagina 1

LA\WOCE hz" Pd gli' ultimigiorni(liPompei

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19/04/2013 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Quirinale , sit-in comitati acqua e scuola pubblica: "Rodotà è la scelta dei cittadini" Si riuniscono in cinquantina ln plezza a Bologna per sostenere le candldature dell'ex garante della privacy:

i'uon.2 del diritti, ftì rneynento :Si etediw-n) sia lui le figura d -3e vuoie per iltalia". RAM ■1 1-1›, 11> ; \n(); V.1:71::.V..0 inSS.,e;TiA e

di Martina Cast'iglianí I Bologna I s.S. a rî1t 2013

"Se i politici venissero nelle piazze saprebbero che Stefano Rodotà è il Presidente che piace ai cittadini". Ha le idee chiare la cinquantina di manifestanti che nel pomeriggio si è radunata in piazza del Nettuno a Bologna. Un presidio nato spontaneamente, da un gruppo di militanti e rappresentanti dei movimenti civici locali come Comitato articolo 33 e Acqua bene comune. Hanno cartelli scritti con l'evidenziatore, fogli incollati e qualche slogan. "Siamo arrivati di corsa subito dopo il lavoro — raccontano — abbiamo seguito le votazioni durante la giornata, non ci potevamo credere". Rodotà il nome che continuano a ripetere, con la certezza che il Partito Democratico abbia commesso un errore.

"Popolo dell'acqua e della scuola pubblica in piazza per Rodotà Presidente", il manifesto che stringono nelle mani. "Ci siamo autoconvocati, — racconta Francesca De Benedetti, portavoce del comitato art.33, promotore del referendum per abolire il finanziamento pubblico alle scuole private — siamo il popolo dell'acqua e della scuola pubblica e ci hanno raggiunto gli elettori di tanti partiti. E' il segno che Rodotà sarebbe davvero il Presidente di tanti". Il costituzionalista è molto caro al comitato di Bologna, di cui è presidente onorario e primo firmatario in Italia. "E' l'uomo dei diritti. In questo momento di scollamento noi crediamo che lui sia la figura che ci vuole per l'Italia. Se i politici venissero nelle piazze saprebbero che Rodotà è il presidente che piace alla gente". Un'occasione di interpretare il volere dei movimenti civici , spiega De Benedetti, che non bisogna sprecare ancora una volta: "La base dei partiti chiede a gran voce questa candidatura. Vedremo se gli eletti saranno sordi a quello che chiedono i cittadini o finalmente il tappo di sughero salterà".

La candidatura di Stefano Rodotà è l'espressione di un popolo che anima le piazze di tutta Italia da anni. Primo garante dei beni comuni, è stato tra i promotori del referendum sull'acqua. "Voglio spiegarlo con una battuta — dice Marco Trotta, referente dei comitati acqua bene comune di Bologna e provincia — Rodotà è un bene comune di un pezzo consistente di questo paese, probabilmente il pezzo migliore". Tra gli attivisti per l'acqua pubblica, una delle anime fondamentali è stata il Movimento 5 Stelle e non stupisce che proprio loro siano stati portatori di quella candidatura. "E' la persona che in Italia più si batte per i diritti. Immaginarlo

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19/04/2013 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Presidente della Repubblica può solo far ben sperare". Rodotà sarebbe una scelta di continuità, capace di unire la società e le istituzioni: "Il Pd soffre di una grave crisi e si ostina a pensare che i cambiamenti avvengano solo nei palazzi. Per questo vuole risolvere i problemi solo nei luoghi del potere. Rodotà invece dice che abbiamo bisogno di una democrazia continua, owero una democrazia che riesca a far comunicare le piazze e le istituzioni per poter lavorare insieme".

Tra i manifestanti qualche bandiera di Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti. Nessun rappresentante del Partito Democratico, nonostante i forti pareri critici espressi in giornata e nemmeno del Movimento 5 Stelle, vicina ad entrambi i comitati. In piazza a sostenere Rodotà anche Franco Grillini, consigliere regionale ex ldv ed ex presidente nazionale Arci Gay: "Sono dawero contento che questa candidatura abbia preso il volo e voglio ancora sperare che alla fine domani pomeriggio il Presidente sia una persona del calibro di Stefano. lo sette anni fa ho avuto l'onore di votare per lui in Parlamento quando alla fine si scelse Napolitano". Massimo esperto dei diritti civili e della persona, segnerebbe una grande svolta in Italia: "Sarebbe un sogno. Vorrebbe dire che l'Italia non è un paese conservatore e clericale. Sarebbe la prova che il voto ha prodotto una rivoluzione".

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 19/04/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

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Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

La giunta Ceretti al lavoro per creare un gruppo che possa affiancare il Comune

«Volontari in aiuto alla città» Tanti cittadini pronti a dare una mano per lavoretti e manutenzioni CODOGNO i soldi sono congelati e i cittadini chiedono di poter da-re una mano al Comune per ri-solvere i problemi quotidiani di piccole manutenzioni. Lesigen-za è emersa durante l'incontro di mercoledì sera tra gli am.mini-stratori comunali, impegnati nel tour nelle varie zone della città, e i residenti della frazione Triulza. D'altronde ci sarebbero tante co-se da fare: gli asfalti dissestati, le erbacce tra i cordoli delle strade, i tagli delle siepi, la manutenzio-ne del parchetto. Lanuninistra-zione ha preso atto della disponi-bilità, già palesata da altri cittadi-ni di C,odbgno, e ha sottolineato di aver già avviato l'iter per la co-stituzione di un gruppo che, sot-to l'egida di un'associazione - si sta pensando all'Auser - che pos-sa garantire tutela legale ed assi-curativa, affianchi il Comune nello svolgimento, a titolo gratui-to, di diversi servizi, dalla picco-la manutenzione, alla vigilanza fuori delle scuole, al supporto ai servizi sociali.

Il momento di profonda crisi è stato richiamato per l'ennesima volta anche nella serata di mer-

L'assessore Roberta Poliedri

coledì davanti ai residenti di Triulza: patto di stabilità da ri-spettare, scarsissimi margini di manovra, soldi in cassa e non u-tilizzabili (circa 4 milioni e mez-zo di euro), oneri di urbanizza-zione precipitati negli ultimi an-ni (due milioni e mezzo nel 2007, a fronte del 250 mila incassati nel 2012) a causa del settore edilizio praticamente immobile. In que-sto scenario di incertezza («Il 2013 sarà peggio dell'anno appe-na trascorso», ha ribadito l'asses-sore al Bilancio Roberta Polledri), la "mission" della giunta di cen- trosinistra è obbligata: garantire

i servizi essenziali, scuola e servi-zi sociali, e aprire il borsellino per le manutenzioni, soprattutto quelle stradali (forse 300 mila cu-ro a disposizione) per affrontare in maniera piil massiccia la pro-blematica delle buche.

Nella serata dell'incontro, te-nutosi presso il bar Arci, i triulzi-M non hanno fatto sconti: han-no chiesto la presa in carico di diversi interventi, tra cui alcuni annosi, come la passerella del bus, vecchia e sporca e sulla quale incombe un possibile ce-dimento di un muro, la sistema-zione di alcune piccole criticità al parchetto esistente, la rimo-zione dell'amianto all'interno della maxi area verde abbando-nata e sulla quale il Comune ha -previsto -un progetto di riquali-ficazione, ad oggi rimasto al pa-lo. E' stato richiesto anche che la vecchia strada, che collega Triul-za con il tratto di provinciale, di-venti ciclabile, che si copra il bu-co del servizio bus che non vie-ne effettuato nella giornata di sabato per i ragazzi delle medie della frazione.

Matteo Spagnoli

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\ • L'ingresso del municipio di

s. Reggio in piazza Prampolini

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

19/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

BILANCIO 2017. )

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Crisi dell'edilizia, e il Com e soffre Oneri di urbanizzazione per 6,7 milioni di euro (-29%). In picchiata pure gli investimenti per opere pubbliche

Gli investimenti per opere pub-bliche - che contribuiscono a muovere l'economia, le impre-se e il lavoro - nel 2012 hanno subito i forti limiti del Patto sta-bilità, e si sono arenati a quota 14,1 milioni di curo. Tanto per avere un'idea del trend (al ribas-so): dal 2001 al 2008 la media annuale di pagamenti per inve-stimerai è stata di 53 milioni di euro. Nel 2009 la somma è sce-sa a 40,9 milioni. Ne12010 a 26,6 milioni e nel 2011 a 17,1 milio-ni.

Di pari passo, sempre nel 2012 i proventi che il Comune ha incamerato in urti delle concessioni edilizie sono scesi a 6,73 milioni di euro: -28,7% ri-spetto ai 2011. Una flessione de-terminata, negli ultimi anni, so-prattutto da fattori di crisi.

Sono i dati del bilancio con-suntivo 2012 del Comune di Reggio, che chiude con un avanzo di 900mila curo e che è approdato ieri in commissione consiiiiare,

Quanto al risultato finanzia-rio, si evidenzia un trend in de-cisa diminuzione di spesa su tutti i fattori. Sono stati attuati piani di razionalizzazione con conseguente riduzione di spesa per acquisti e servizi, che si so-no aggiunti a quelli già posti in

essere nel 2010 e 2011, cercan-do di garantire lo stesso livello di qualità. Si è proseguito nella riduzione della spesa di perso-nale, anche con l'ulteriore ridu-zione di collaborazioni e incari-chi. Sono diminuite le spese di personale del Comune e dell'Istituzione scuole e nidi dell'infanzia. Il personale, infat-

ti, è passato da 1.769 unità del 2006 a L604 unità del 2012, in particolare attraverso il blocco del turn over e dei cococo, in parte stabilizzati. • «Nel corso del 2(112 - ha detto il sindaco Graziano Dell-io - ha retto il presidio delle diverse po- litiche e dei programmi dell'am-ministrazione comunale:

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sfrifedirfria. Comone soffre

• •

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D ...M.

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ne soffre

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

19/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

Il vIcesIndaco Filo vena De Sciscio

' TREND DI SPESA IN CALO

Il personale ridotto di 165 unità anche nelle scuole e negli asili

un'opera collettiva di qualità, dai servizi sociali a quelli scola-stici, dall'ambiente e alla cultu-ra, che è stata difesa e che dob-biamo continuare a difendere, raggiungendo risultati anche migliori in futuro, come avve-nuto nell'anno da poco trascor-so. Crisi, tagli e Patto di stabilità hanno inciso con sempre mag-

giare profondità - aggiunge Dehin, affiancato dalla vicesin-claco con delega al Bilancio, Fi-lomena De Sciscio - e ci hanno chiesto nuove nazionalizzazio-ni e riorganizzazioni significati-ve, compiute con un riferimen-to costante; mantenere efficien-za per rispondere ai bisogni, spesso nuovi e crescenti, dei cit-ta'dini. Siamo riusciti a mante-nere e in più di un caso a nliglio-rare i risultati, fra questi quello del debito procapite che conti-nua a scendere, e a proseguire l'azione su progetti strategici per la città come il "parco della conoscenza, dell'innovazione e della creatività", con il t ecnopo-lo e il completamento del cen-tro internazionale Malaguzzi; cori la stazione l'‘le.diopaciana che presto entrerà in esercizio; con l'innovazione tecnologica, come la banda larga che ora co-pre il 100 per cento del territo-rio comunale; con un impatto positivo sull'economia stimo-landa la collaborazione con at-tori privati su progetti impor-tanti, uno per tutti il recupero di palazzo .B11 Setti».

'Sull'abbattimento del debi-to, i tagli e le risorse risparmia-te, il contesto vede la popolazio-ne di Reggio è aumentata fino a 172,833 unità al 31 dicembre

2012 (un migliaio di abitanti in più del 2011 e circa 7.000 in più rispetto al 2008). Da registrare l'assenza di risorse dai fondi na-zionali per il welfare. I trasferi-menti erariali sono stati in co-stante decresciti: si tratta di 176 curo procapite, contro i 262 eu-ro procapite del 2008 e i 229 del 20"11.

Il 2012 è stato inoltre l'anno dell'introduzione dell'Irata. Reg-gio ha avuto il gettito imu pro-capite complessivo più basso fra i capoluoghi di provincia dell'Emilia-Romagna; 477,4 eu-ro. L'Irpef è rimasta invariata, sui paiarnetri del 2008 e con una soglia di esenzione allia, cioè a 15mila curo, quindi con particolare attenzione alle fa-sce deboli. L'indebitamento medio procapite è sceso ulte-riormente grazie alla politica di riduzione del debito pubblico del Comune, seguendo un trend continuo dal 2005 ad og-gi. Il debito residuo procapite si è attestato nel 2012 a 687 euro, fronte di una media nazionale dei Comuni capoluogo nel 2010 di 1.225 euro per abitante. Nel 2005 il debito residuo procapite era di 1.150 euro. Il debito pub-blico procapite nazionale, inve-ce, è di 33mna euro. (mise.)

01PRODUZIONE RISERVATA

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

19/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

A chi giova questo cambiamento? E Ho assistito nei giorni scorsi alla Commissione Consiliare do-ve è stato presentato il nuovo progetto di governance (a propo-sito. Perché continuare a gettar fumo negli occhi utilizzando un voca-bolo di un'altra lingua?) di lren. Il possibile modello organizzati-vo futuro del gruppo prevede l'eliminazione del Comitato ese-cutivo, la trasformazione delle società in divisioni, con riduzio-ne del numero dei relativi consi-glieri da 5 a3 unità, l'istituzione di un Comitato di Patto di sinda-cato costituito dai rappresentan-ti dei Comuni di Torino, Genova e Reggio, di Comitati territoriali di natura consultiva, la possibilità per l'Assemblea dei Soci di deter-minare i compensi degli ammini-stratori. Parrebbe un passo avanti, con limitati ma positivi effetti sulla razionalizzazione dei costi azien-dali e dei centri decisionali. at-tualmente costosi e frammenta-ti, sulle prerogative dell'Assern-bl ea E? SUI ruolo del nostro Comu -ne all'interno del gruppo. Al contrario, confesso di essere uscito dall'incontro stupito e sgo-mento. Stupito perché il modello che dovrebbe essere abbandonato, se l'Assemblea dei Soci voterà in tal senso, è quello fortemente voluto dall'attuale management, e che si è dimostrato tali imenta-re per i risultati conseguiti in que-

sti anni. Qualcuno avrà la bontà di eviden-ziarlo a Viero & co.? Sgomento perché, afianco delle innovazioni di cui sopra, il nuovo modello punta a rafforzare il ruo-lo del cda di Iren Holding e dell' Amministratore delegato, esatta-mente l'opposto di cui necessita-no gli stakeholders pubblici: una struttura ancor più verticistica di quella attuale rischia con eviden-za di attenuare ulteriormente la possibilità di un controllo effica-Ce e il fondamentale ruolo pub-blico che, come sostengo da tem-po, non può trovare tutela solo nell'erogazione dei dividendi, peraltro tutt'altro che certi per il futuro. Né può essere un comitato mera-mente consultivo e senza risorse la risoluzione dell'annoso proble-ma di una realtà sempre più di-stante dai cittadini, che la avver-tono spesso oppressiva e poco trasparente e conveniente ridi' erogazione dei servizi. Infine, un comitato di patto di sindacato come quello ipotizza-to rischia di indebolire il presidio degli interessi dei soci emiliani nei loro complesso, atutto van-taggio di Fsu (cioè Torino-Geno-va). Per tutto ciò rilancio il mio allar-mato appello, in vista dell'Assem-blea del 20 giugno, agli azionisti pubblici di lren del nostro territo-rio, invitandoli a non limitarsi ancora una volta a fare da spetta-tori di fronte a decisioni che li riguardano e ci riguardano tutti,

Francesco Fantanzl Italia dei Valori

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

19/04/20/3 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

I CONTI DEL COMUNE La presentazione in commissione, prima dell'aula

Bilancio tra poche risorse e servizi el corso del 2012, ha retto il presidio delle

diverse politiche e dei pro-grammi dell'Amministra-zione comunale: un'opera collettiva di qualità, dai ser-vizi sociali a quelli scolasti-ci, dall'ambiente e alla cul-tura, che è stata difesa e che dobbiamo continuare a di-fendere, raggiungendo ri-sultati anche migliori in fu-turo, come avvenuto nell'an-no da poco trascorso»

E' il commento del sinda-co di Reggio Emilia Grazia-no Delrio al bilancio con-suntivo 2012, licenziato in questi giorni dalla giunta, presentato alla Commissio-

ne consiliare ieri sera ) dal vicesindaco e assessore al Bilancio Filomena De Sci-scio , prima del voto del Con-siglio comunale previsto per il 29 aprile 2013.

La giunta comunale ha messo in luce che i trasferi-menti erariali sono stati in costante decrescita, si tratta di 176 euro pro capite, contro i 262 euro procapite del 2008 e i 229 del 2011.

Il 2012 è stato inoltre l'an-no dell'introduzione dell'I-mu. Reggio Emilia ha avuto il gettito Imu procapite com-plessivo più basso fra i capo-

luoghi di provincia dell'E-milia-Romagna: 477,4 euro.

L'Irpef è rimasta invaria-ta, sui parametri del 2008 e con una soglia di esenzione alta, cioè a 15.000 euro, quin-di con particolare attenzio-ne alle fasce deboli.

L'indebitamento medio procapite è sceso ulterior-mente grazie alla politica di riduzione del debito pubbli-co del Comune di Reggio E-milia, seguendo un trend continuo dal 2005 ad oggi. Il debito residuo procapite si è attestato nel 2012 a 687 euro, a fronte di una media nazio-

nale dei comuni capoluogo nel 2010 di euro 1.225 per a-bitante. Nel 2005 il debito re-siduo procapite di Reggio E-milia era di 1.150 euro. Il de-bito pubblico procapite na-zionale è di 33.000 euro.

E' migliorata la rapidità dei pagamenti alle imprese: 67 giorni medi nel 2012 (con-tro i 75 giorni medi del 2011).

La spesa corrente, pari a 127.123.397,33 euro, è dimi-nuita dell'8,9 per cento nel 2012 rispetto al 2011, grazie a ulteriori razionalizzazioni e a fronte di indicatori di au-

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

19/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

mento della domanda di ser-vizi.

Riguardo il Sociale gli as-segni di cura ad anziani e di-sabili sono passati, per im-pegno economico, da 1.024.980 euro a 1.046.689 eu-ro, comunque un incremen-

L'assessore comunale al bilancio

Filomena De Sciscio

to rispetto all'obiettivo di mantenimento di impegno; nella ricettività delle strut-ture per la "bassa soglia" (persone fortemente disa-giate) i posti letto sono saliti a 149 (erano 100 nel 2011).

Gli investimenti per opere pubbliche, che contribui-scono a muovere l'econo-mia, le imprese e il lavoro, hanno subito i forti limiti del Patto stabilità. Dal 2001 al 2008 la media annuale di pagamenti per investimenti è stata di 53 milioni di euro; nel 2009 la somma è scesa a 40,9 milioni; nel 2010 a 26,6 milioni; nel 2011 a 17,1 milio-ni.

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19/04/2013 press unE 1-117 1-711 L I

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Iren: cui prodest il nuovo modello organizzativo?

Nella giornata di ieri ho assistito alla commissione consiliare dove è stato presentato il nuovo progetto di governance (a proposito: perché continuare a gettar fumo negli occhi utilizzando un vocabolo di un'altra lingua?) di Iren.

Il possibile modello organizzativo futuro del gruppo prevede l'eliminazione del comitato esecutivo, la trasformazione delle società in divisioni, con riduzione del numero dei relativi consiglieri da 5 a 3 unità, l'istituzione di un comitato di patto di sindacato costituito dai rappresentanti dei Comuni di Torino, Genova e Reggio, di Comitati territoriali di natura consultiva, la possibilità per l'Assemblea dei Soci di determinare i compensi degli amministratori.

Parrebbe un passo avanti, con limitati ma positivi effetti sulla razionalizzazione dei costi aziendali e dei centri decisionali, attualmente costosi e frammentati, sulle prerogative dell'assemblea e sul ruolo del nostro Comune all'interno del gruppo.

Al contrario, confesso di essere uscito dall'incontro stupito e sgomento. Stupito perché il modello che dovrebbe essere abbandonato, se l'assemblea dei soci voterà in tal senso, è quello fortemente voluto dall'attuale management, e che si è dimostrato fallimentare per i risultati conseguiti in questi anni. Qualcuno avrà la bontà di evidenziarlo a Viero & co.?

Sgomento perché, a fianco delle innovazioni di cui sopra, il nuovo modello punta a rafforzare il ruolo del cda di Iren holding e dell'amministratore delegato, esattamente l'opposto di cui necessitano gli stakeholder pubblici: una struttura ancor più verticistica di quella attuale rischia con evidenza di attenuare ulteriormente la possibilità di un controllo efficace e il fondamentale ruolo pubblico che, come sostengo da tempo, non può trovare tutela solo nell'erogazione dei dividendi, peraltro tutt'altro che certi per il futuro. Né può essere un comitato meramente consultivo e senza risorse la risoluzione dell'annoso problema di una realtà sempre più distante dai cittadini, che la avvertono spesso oppressiva e poco trasparente e conveniente nell'erogazione dei servizi.

Infine, un comitato di patto di sindacato come quello ipotizzato rischia di indebolire il presidio degli interessi dei soci emiliani nel loro complesso, a tutto vantaggio di Fsu (Torino-Genova).

Per tutto ciò rilancio il mio allarmato appello, in vista dell'assemblea del 20 giugno, agli azionisti pubblici di Iren del nostro territorio, invitandoli a non limitarsi ancora una volta a fare da spettatori di fronte a decisioni che li riguardano e ci riguardano tutti.

Francesco Fantuzzi Coordinatore cittadino ldv

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francoMarinialmbnelgervia~e~damMig~Trenfin

Pagina 13 Contro Marini tutto il Pd 'indinne

_20_1'_itA 5> i\ L\ • 19/04/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d.

pressunE

Per il sindaco Manca «non risponde alla domanda di cambiamento». La deputata Mara Mucci (Movimento5 Stelle): «Noi andiamo avanti con Rodotà»

Contro Marini tutto il Pd imolese Montroni vota scheda bianca fin dal rimo turno. Castellari: «Scelta sbagliata»

IMOLA. Da un punto di vista formale le due vota-zioni di ieri per eleggere il presidente della Repub-blica, non hanno dato e-sito. Da un punto di vista politico, invece, il discor-so è diverso. Specialmen-te in casa Pd, dove è stata netta la spaccatura tra i vertici nazionali e la ba-se. A far infuriare que-st'ultima è stato il nome del senatore Franco Ma-rini: nulla da eccepire sul profilo della persona, hanno detto un po' tutti, ma sulle modalità della candidatura.

In mattinata il deputato imolese Pd Daniele Mon-troni aveva affidato a t-witter una brevissima di-chiarazione in cui soste-neva «ora la scelta di Ma-rini, un grande italiano, non unisce il nostro popo-lo. Per questo ho votato scheda bianca». Qualche ora più tardi, raggiunto telefonicamente prima della seconda votazione, confermava quella che e-ra diventata l'indicazio-

ne di tutto il Pd, ovvero di votare scheda bianca.

Nessun cambio di stra-tegia, invece, per il Movi-mento 5 Stelle. Stefano Rodotà era ed è il cavallo di punta dei pentastellati. «Noi continuano a votar-lo - spiegava l'altra depu-tata imolese Mara Mucci -. Le mosse di Pd e Pdl fan-no capire che stanno prendendo tempo. Aspet-tiamo il quarto turno, for-se ci sarà una svolta».

Tornando a Imola, e più precisamente in ambito Pd, la giornata di ieri è stata vissuta all'insegna del disorientamento, e-spresso sia dalla base (su facebook, ma anche attra-verso telefonate in viale Zappi), sia da vari ammi-nistratori locali. Non lo nasconde il sindaco u-scente Daniele Manca nel criticare, non tanto la persona di Marini, quan-to il metodo utilizzato «che non risponde alla do-manda di innovazione e cambiamento che era sta-to colto invece con l'ele-

zione dei presidenti di Ca-mera e Senato. Questo è un passaggio che è stato interpretato come un ri-torno dei soliti noti, il che fa arrabbiare molto» ri-batte il sindaco.

Toni simili arrivano dal segretario territoriale Pd Fabrizio Castellari: «Non posso condividere che la scelta del capo dello

Stato nasca, per quanto attiene al Pd, attraverso una rosa di nomi che di fatto affida a Berlusconi e al Pdl, ovvero alle nostre storiche opposizioni, un tratto discriminante». Sconcerto e preoccupa-zione sulla strategia adot-tata dal Pd nazionale per la presidente del consi-glio comunale Paola

Lanzon, la quale si spin-ge anche oltre: «tra Mari-ni e Rodotà scelgo senza dubbio Rodotà».

C'è poi chi teme possi-bili ricadute alle prossi-me amministrative. Tra questi Giuseppe Casisi di Progetto Comune, lea-der di una lista civica che sosterrà Daniele Manca. «Se parte del Pd, sempre

la solita, si renderà com-plice di tale elezione (quella di Marini, ndr), crediamo che non si parta certo col piede giusto per portare a casa una vitto-ria netta al primo turno, come fortemente auspi-chiamo».

Conscio che quello che sta vivendo il Pd estrema-mente delicato, Manca af-

ferma di non credere che quanto sta accadendo a Roma avrà automatica-mente ricadute sul voto delle amministrative. «Noi votiamo a Imola. La campagna elettorale la vogliamo imolesizzare, raccontando la nostra i-dentità e i nostri proget-ti».

Matteo Pirazzoli

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19/04/2013 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Stefano Scansani

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CI SONO 1,7 MILIONI DA SPENDERE

Provincia, 2012 in attivo La Provincia ha approvato ieri pomeriggio il bilancio 2012 con i voti della maggioranza, e l'astensione di Lef e dell'ex ldv Borato. tl rendiconto si chiude con 1,7 milioni di euro di avan-zo, grazie anche ai 3,2 milioni di euro d'interessi sulle rate, ri-sparmiati a seguito delle age-volazioni post-terre moto. L'as-sessore Davide Nardini, nel ri-conoscere questo vantaggio, ha tuttavia sottolineato che la Provincia «paga le aziende a 30 giorni e non ha debiti nei loro confronti, pur avendo svolto

una gran quantità di lavori»: che nonostante il terremoto l'anno scolastico è partito re-golarmente e, infine, che la spending review non ha tocca-to il Castello ; in quanto la ra-zionalizzazione della spesa era già avanzata. Come saran-no impegnati i soldi dell'avan-zo, a fronte anche dei nuovi ta-gli preannunciati alle Provin-ce? «Non è stata ancora presa una decisione, la mia opinio-ne conclude Nardini è che debbano andare per investi-menti su scuole e strade».

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Da sinistra: Paolo Caivano, Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini

19/04/2013 pressunE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Stefano Scansani

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Pd, Ferrara dà il benservito a Bers Cavano ha chiamato i parlamentari: non votate Marini. I renziani locali: tutti a casa i responsabili di questo disastro

di Marcello Pradarelli

EI gruppo dirigente del Pd fe tra-rese si è sganciato definitiva-mente da Bersani e - cosa per certi versi ancora riti rilevante - si è affrancato da Franceschini, che è stato uno dei convinti so-stenitori della candidatura di Marini e, almeno fino a ieri, il punto di riferimento imprescin-dibile per i dernocratic{ di casa nostra.

Ieri ogni diplomazia è caduta, ogni rispetto pih o meno reve-renziale è stato abbandonato. Il segretario provinciale Paolo Cal-vano si è messo all'opera fin dal mattino per scongiurare l'elezio- ne di Marini: «Sto telefonando a tutti i parlamentari delPd che co-nosco per chiedere di non vota-re Maríni. Nulla contro l'uomo, ma è la scelta politica ad essere sbagliata. Non mi rassegnerò ad essere un semplice passacarte, ma farò la mia battaglia».

Uno dei primi parlamentari in assoluto ad aprire il fronte del dissenso è stata la senatrice Ma-ria Teresa Realizzi: «Fio votato contro alla proposta Marini per-ché credo che il Presidente della Repubblica, come si è detto, debba essere figura istituziona-le, di garanzia, fuori da ogni logi-ca di spartizione politica. Serve un nome che sappia, da solo, su-perare ogni veto di parte. Con le presidenze di Camera e Senato si era riaperta un'intesa e nuova fiducia nel Paese. Questa decie

LA SENATRICE BERTUZZI

L L Riprendiamo la strada del cambiamento come per Camera e Senato

storie ha, di nuovo, alzato una barriera. Per questo motivo ho appena votato scheda bianca e auspico che questi giorni possa-no servire a riconciliare le aspet-tative di oggi con la strada del cambiamento intrapresa».

Anche il deputato Alessandro &atti ha tradotto in scheda bia,n-

" IL DEPUTATO BRATTI

L L Tutti gli eletti del Pd sentono il peso della responsabilità

rai dubbi che aveva già espresso già mercoledì sulla candidatura di Marini: «Voterò bianca Il» ha annunciato ieri mattina su Face-book dando un sicuro dispiace-re a Dario Franceschini e un con-forto a qualche elettore, che si è congratulato con lui per la scel-ta. «N'affili. dice Brani una per-

' IL CONSIGLIERE MONTANARI

N L L Ora candidiamo Prodi o una personalità molto innovativa

sonalità di altissimo profilo, ma la modalità con cui si è arrivati alla sua candidatura ha spiazzo-tali centrosinistra e il Pd in parti-colare. La situazione con tre blocchi contrapposti è oggettiva-mente difficile, ma la soluzione trovata è stata approssimativa. Ora ragioniamo come Pd per

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19/04/2013 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Stefano Scansani

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esprimere un candidato che ab-bia le caratteristiche per tenere unità la coalizione a per ampliar-la. Io ho limassimo rispetto per i colleghi che hanno fatto una scelta diversa dalla mia. Qui:nes-suno sta facendo scelte a cuor leggero, sentiamo tutti il forte ca-rico di responsabilità: dobbia-mo eleggere il presidente e dare vita a un governo in una situa-zione che è complicatissima».

Il contributo dei parlamentari eletti in Emilia Romagna, io ter-ra di IBersani, alla bocciatura di Marini è stato fortissimo. Alla vo-ce di Calvano, che è anche coor-dinatore dei segretari provincia-le, si aggiunta quella di un bersa-niano doc come il segretario re-gionale Stefano Bonaccini: «Fer-matevi» ha minato, Una parola sola, nuasi un grido disperato: l'sos è stato raccolto da quasi tut-ti gli eletti, a cominciare da jose-fa Idem.

Il telefono del consigliere re-gionale Roberto Montanari ha iniziato squillare di prima moti-= «Mi hanno chiamato tand per dirmi una cosa sola, che la strada era sbagliata. La situazio-ne è drammatica, non si è ascol-tato il paese e non sonostati ascoltati i parlamentari che nu-merosissimi avevano avvertito che si andava nella direzione sbagliata. Ora serve una candi-datura di alto profilo chi dia il se-gno del cambiamento: o Prodi o una candidatura innovativa co-me è avvenuto per Camera e Se-

nato». L'auspicio della presidente

della Provincia Marcella Zappa-terra si è avverato: «Caccino,., sui presidente della Repubblica mi tocca confidare sui franchi ti-ratori».

I renziarti prima si sorto fatti sentire prima con lo sfogo di Si-mone Merli, che ad elettori e at-tivisti chiede di non arrendersi: ',Non molliamo ma molliamoli! Un gruppo dirigente che non co-nosce ciò che pensa e dice il po- polo Italiano, non può rimanere - ti dove si trova. Con Marini e sen- za Marini, meritano solo di an-dare a casa», Poi i sostenitori di Renzi hanno affidato la lezione da trarre a un breve documento firmato da Luigi Marattin, dal sindaco di Ben-a Eric Zaghini, da Simone Tassinari (Sant'Agosti-no) e dallo stesso capogruppo comunale Merli: «Chiediamo le dimissioni :immediate del segre-tario nazionale Bersani e di tutti coloro che a livello nazionale si sono resi responsabili di due fal-limenti nel giro di meno di due mesi: la sconfitta alle elezioni politiche del febbraio scorso e ora il misero fallimento dell'ope-razione di Palazzo che mirava a portare Marini al Quirinale in cambio della sopravvivenza di. un gruppo dirigente che non ha fatto altro che provocare danni al centrosinistra e ai Paese». Franceschini non è nominato, ma c'è anche lui tra i responsabi-li IndMcluati chi renziani,

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press unE il Resto del Carlino 19/04/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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press unE il Resto del Carlino 19/04/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Marini, Pd faentino compatto: «Scelta sbagliata di Bersani» IL PD faentino è compatto sul no alla scelta di Franco Marini per il Quirinale (poi boccia-ta in aula), soprattutto per la spaccatura che ha generato all'interno del Pd. Ma se era scon-tata la contrarietà dei renziani, come il senato-re Stefano Collina (foto) — peraltro cattolico doc come Marini — che già ieri sera definiva la scelta «lontana dalla sensibilità del Paese», meno lo era quella dei non renziani. Pure la neo deputata ravennate Josefa Idem, ha vota-

to scheda bianca «perché non mi riconosco nel metodo e nella qualità della scelta». Ma tornando a Faenza è contrario anche il segre-tario Savino Dalmonte: «Non ha senso una proposta che già in partenza divide il parti-to», commenta. Forti critiche arrivano dalla renziana di ferro Manuela Rontini. «Renzi è stato oggetto di accuse infamanti sul fatto di voler spaccare il Pd. A conti fatti credo che a spaccare il partito sia stato Bersani, proponen-

do un accordo indigeribile con Berlusconi». «Fin dall'inizio sarebbe stato meglio propor-re un candidato con la massima convergenza nel Pd spiega il capogruppo Roberto Pasi — Bersani probabilmente doveva presentare una proposta di governo di vero cambiamen-to, e per i grillini sarebbe stato difficile rifiuta-re». Dalmonte, la Rontini e lo stesso Fasi con-vergono infine sul nome di Romano Prodi.

Io. pe.

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

VANDINI (M5S): `DEMOCRATICI TOCCA A VOI'

"Sindaco e Pd che amministri la città prendete le distanze assolu-te da una dirigenza che opta per scelte fuori dal mondo e dal tem-po". L'appello porta la firma del capogruppo Grillino a Palazzo Merlato Pietro Vandini: "E' ora di farla finita, è ora di smetterla di pensare alle posizioni di parte, o-ra siamo al giro di boa - afferma il Grillino - tutti devono abbassare la maschera e mettere la faccia davanti ai tanti cittadini che in buona fede hanno votato per chi ritenevano di dover votare. Non volete parlare di includo? Bene, avete adesso l'occasione per dimostrarlo. Lo si deve a tutti i cittadini che amministriamo, senza colore".

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

19/04/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

`Dall'inciucio non esce presidente autorevole' ELEZIONI QUIRINALE Il segretario e deputato Pd Alberto Pagani analizza la prima giornata di voto: Non c'erano condizioni per eleggere Marini e neppure Rodotà. ora Bersani parli con Renzi'

Un presidente figlio dell'inciu-cio non sarebbe autorevole e nemmeno forte". Questo il commento del deputato

nonché segretario provinciale Pd Alberto Pagani al termine di quella che lui stesso definisce 'giornata complicata e difficile. Di certo, per il suo partito, una giornata da dimenticare con il candidato al Qui-rinale indicato dalla Segreteria naziona-le, l'ex sindacalista Franco Marini, boi-cottato da una buona fetta di deputati e senatori, Pagani compreso. "Se ho votato scheda bianca alla prima? Beh, afferma il segretario, a livello regionale c'è stata un'indicazione chiara, la figura di Marini non si discute, ma non c'erano le con-dizioni politiche per votarlo. Ci preme eleggere un buon presidente - prosegue Pagani - una figura che rappresenti l'u-nità del Paese, non far fare bingo a Ber-lusconi". Nel frattempo al segretario Ber-sani è stato inviato, e non solo dalla base del partito, un messaggio chiaro: "Riten-go e da tempo - afferma Pagani - che sia indispensabile che Bersani parli con

Renzi perché va bene incontrare il cen-trodestra, va bene tentare confronto con Grillo, ma prima parliamoci al nostro in-terno perché qui serve una posizione u-nitaria". Oggi si torna a votare e già si fa il nome di Prodi: "L'importante è eleg-gere un buon presidente - prosegue Pa-gani senza sbilanciarsi - ieri è andata co-sì, ma non drammatizziamo Guardiamo al conclave, ad esempio, han fatto tutto a porte chiuse, senza rilasciare tante di-chiarazioni e alla fine è stato eletto un buon Papa". Nel frattempo però, aspet-tando la fumata bianca, il Pd sembra an-dare in pezzi. Forse votando Rodotà, no-me gradito ai Grillini, si sarebbe evitato l'autogol democratico di ieri: "Non sia-mo arrivati a Rodotà in un contesto po-litico che rappresenta unitarietà - preci-sa Pagani - il nome del giurista, che è uo-mo Pd e che io voterei senza problemi, spunta da votazione tutta interna ai Gril-lini, difficile che rappresenti l'unità del Paese, meglio ricominciare da capo e cercare una soluzione veramente con-divisa". (AnC)

Alberto Pagani, deputato e segretario Pd

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

19/04/2013

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press unE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

La Giunta Buda finisce sotto la lente d'ingrandimento

Ecco la Giunta 'trasparente' Redditi e proprietà on line SUL WEB Il più ricco è l'assessore Giovannino Fattori, fanalino di coda Lina Amormino. Il primo cittadino ha dichiarato 32.209 euro

D opo i consiglieri co-munali, anche la Giunta accetta l'ou-ting fiscale, pubbli-

cando su internet redditi e pro-prietà.

Si parte dal sindaco Roberto Buda che, nella dichiarazione dei redditi 2011, denuncia 32.209 eu-ro, dei quali 21.474,32 euro come indennità di carica del Comune. Nella situazione patrimoniale del primo cittadino figura invece una proprietà a Cesenatico.

Si passa poi all'assessore al bi-lancio, Lina Amormino che di-chiara 21.353 euro con un'inden-nità netta mensile per la carica di assessore di 986,64 euro. Lasses-sore ha due proprietà a Forlì e u-na a Cesenatico.

Il vice-sindaco e assessore al turismo, Vittorio Savini, dichiara un reddito annuo di 24.063 euro (indennità di carica di 1.231 eu-ro). Nella situazione patrimoniale presenta invece due proprietà a Cesenatico.

Si passa poi all'assessore alla viabilità, Giovannino Fattori, con un reddito annuo di 53.282 euro (indennità di carica 855,90 euro).

Arriva anche la si-tuazione economica del consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini

Quindi le proprietà: un terreno a Cervia e uno a Cesena, quattro

proprietà a Cesenatico e cinque a Cesena.

L'assessore ai lavori pubblici, Antonio Tavani, presenta invece un reddito di 43.178 euro (inden-nità di carica 931,83 euro). Las-sessore è proprietario di due fab-bricati a Cesenatico e due a Mo-digliana.

Infine l'assessore ai servizi so-ciali Mauro Bernieri, che presen-

ta un reddito di 45.523 euro (in-dennità di carica 855,90 euro). La sua situazione patrimoniale vede un fabbricato a Cesenatico e due auto. I ritardatari. In questi giorni so-no stati inoltre aggiornati i redditi dei consiglieri. Alberto Papperini (M5S) nel 2011 ha dichiarato un reddito di 4.122 euro.

Anna Budini

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Veicoli con targa straniera da passare ai "raggi x"

Il consiglio provinciale approva una mozione sulla verifica dei mezzi presenti sul

territorio.

FORLI'/ CESENA - Il gruppo consigliare della Lega Nord ha avanzato una proposta

di ordine del giorno relativo ai controlli sulla regolarità dei veicoli con targa straniera

circolanti in provincia. Nell' ordine del giorno si rileva che " sempre più

frequentemente nelle nostre strade si rileva per lunghi periodi la regolare

circolazione, nonché la sosta, di veicoli con targa straniera, sia europei che

extracomunitari, appartenenti a cittadini stranieri, si immagina residenti, domiciliati e

non residenti o irregolarmente presenti nel nostro territorio provinciale ". Nel testo si

ricorda che " ai sensi dell' articolo 132 del codice della strada, i veicoli immatricolati

all' estero (UE compresa) non possono circolare in Italia per più di un anno, a

prescindere dalla residenza o cittadinanza del conducente, oltre tale termine

devono essere "nazionalizzati", cioè immatricolati con targa italiana; per accertare

la decorrenza dell ' anno, concesso dall ' art. 132, per chiedere la re-

immatricolazione in Italia è possibile verificare la data di perfezionamento delle

formalità doganali ". Il rischio è che " le assicurazione estere possono avere dei

massimali di risarcimento molto bassi e le procedure per il risarcimento danni da

parte di una compagnia assicuratrice estera risulterà più complicato, in quanto per

le società non operanti sul nostro territorio nazionale non sarà possibile utilizzare la

procedura CID (la constatazione amichevole) né la procedura CARD (indennizzo

diretto) ". Nell' ordine del giorno quindi si impegna il Presidente e la Giunta " ad

attivarsi, in collaborazione con i Comuni appartenenti alla nostra Provincia, presso

gli enti preposti allo scopo di ottenere l' obbligatoria immatricolazione italiana alla

scadenza dei termini di legge, un controllo di massa per una verificare totale, sia

sugli autoveicoli immatricolati in Paesi stranieri e presenti sul nostro territorio

provinciale, che sulla residenza o meno dei relativi conducenti e/o proprietari ". Ha

presentato l' ordine del giorno il consigliere della Lega Nord Mauro Lontani . Sono

intervenuti i consiglieri Giorgio Faedi (Gruppo Misto), Luigi Lelli (Pd), Maria Grazia

Bartolomei (Udc), Isabella Castagnoli (PdL), Giovanna Perolari (Idv), il

vicepresidente Guglielmo Russo , Veronica Gamberini (Pd). Il testo, emendato, è

stato votato all' unanimità.

Forli 24 Ore18/04/2013

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Preoccupano le slot macine GIOCO l

L'azzardo? Per favore • non chiamatelo ludopatia

NEL PROLIFERARE dell'interesse verso il gioco d'azzardo patologico, si può facilmente notare che è en-trato in auge il termine 'ludopatia'. Come cita l'Accade-mia della Crusca, ludopatia è un termine che significa «malattia o stato di sofferenza legato al gioco», dove il richiamo all'azzardo — causa della rovina finanziaria di chi è affetto da tale dipendenza è totalmente as-sente. Abbandoniamo questo nelogismo edulcorato.

Liana Angelini, Italia dei Valori Forlì-Cesena

Il Comune allontani le sale da scuole e chiese

DOPO l'ennesimo caso di apertura selvaggia di una sala scommesse in un'area residenziale chiediamo l'im-posizione di norme restrittive che ne riducano l'offer-ta e il contenimento dell'acceso. Chiediamo all'Ammi-nistrazione di ascoltare il grido d'allarme dei residenti e di agire subito per tamponare una patologia che crea

depauperamento sociale e innesca meccanismi di microcriminalità organizzata. L'ubicazione va discipli-nata attraverso l'imposizione di ferrei requisiti quali una distanza minima da luoghi di aggregazione g,iova-nile, di culto, aree d'infanzia, case di riposo, scuole pri-marie/secondarie e asili, mettendo mano al RuE (attra-verso una variante che 'isoli' le sale giochi fuori dalle aree residenziali) o regolamentandone ex novo l'aper-tura e le fasce orarie (cosi come stato fatto dal Comune di Lecco).

copo Morrone, Lega Nord

GIOCO 3.

Il comitato della Cava si occupi anche delle Poste

CONDIVIDO la preoccupazione degli abitanti del quartiere Cava per un'eventuale apertura di sala giochi in via Tavolicci. In alternativa i firmatari della petizio-ne e in particolare ii Comitato di Quartiere dovrebbe-ro essere promotori di una richiesta di trasferimento dell'ufficio postale, situato in via Cava, in un incrocio molto pericoloso, strada altamente trafficata anche da camion, priva di parcheggio e non di rado vengono ele-vate contravvenzioni dalla Polizia Municipale.

Lettera firmata

il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

19/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

19/04/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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«Se salta il concordato siva al disastro»

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Franchini (M5S) : «Ci sono 3 milioni senza riscontri» RIMINI. I12 agosto

scorso il consigliere Carla Franchini (M5S) aveva anticipato in consiglio comunale quello che il pm Gemma Gualdi ha contestato ad Aeradria mercoledì scorso davanti al Tribunale. L'esponente grillina aveva sottolineato che «la società di Revisione di Aeradria enumera una serie impressionante di rilievi che la portano a concludere di non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011». La Frachini aveva fatto alcuni esempi: «Nella voce crediti verso altri la società ha contabilizzato l'importo di 3 milioni e 505mila che non ha trovato riscontro nei saldi dei debitori. In altri termini la Società di Revisione non ha avuto risposta da parte dei debitori circa il loro debito nei confronti di Aeradria». E ancora: «Il bilancio evidenzia un debito commerciale, verso un fornitore, per un importo di 3 milioni e 253mi1a euro - concludeva la Franchini - generatosi a fronte di servizi marketing in base ad un accordo che ad oggi non risulta sottoscritto dalla controparte e per cui non risultano alla società le relative fatture».

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Vitali: «Smonteremo tutte le accuse» ' «Ora Gnassi si dimetta»

I URILLIAT che chiedono la te-sta di Gnassi, incapace (a loro dire) di salvare l'aeroporto. Gnassi rilan-cia ribadendo che il è strate-gico e va salvato a ogni costo. Ma il più arrabbiato è Stano Vitali. Do-po le prime, diplomatiche dichiara-zione fatte mercoledì, ieri il presi-dente della Provincia si è detto con-vinto clic «il 6 maggio, quando ci sa-rà la nuova udienza in tribunale, porteremo gli elementi utili per con-Mare tutti gli argomenti sollevati dalla Procura». Chiaro il messaggio di Vitali: la Provincia e tutti i soci pubblici sono convinti di poter smontare le accuse della Procura, che ha dato un pare-re negativo sul concordato e ha mvs-so sott'indagine Masini e tutto il cda di Aeradria per i crediti messi a bilancio della società di gestione del Tellini". Crediti che in buona par-te, secondo i pm, erano inesistenti,

soltanto sulla carta, perché proveni-vano dagli aumenti di capitale deli-berati dagli enti soci di Aeradria. Per la Provincia i numeri presenta-ti nei bilanci e nel concordato parla-no da soli. E' vero: il parere della Procura non è vincolante, ma di cer-

IL PREFETTO Patomba: «OD ultimi sviluppi m preoccupano, spero in una decisione risolutiva»

io pesa come un macigno nelle deci-sioni che dovrà prendere il tribuna-le, al quale spetta il compito di accet-tare o meno il concordato. Se il con-cordato sarà accolto dal tribunale, sarà poi votato dai creditori. Gnassi si tiene alla larga dai proble- mi giudiziari, per ribadire come il Te/lini' «sia troppo strategico per

Rimini», per farne «una questione di campanili;. E' molto preoccupa-to il sindaco, come il prefetto: «Gli sviluppi di cui si è letto sulla stam-pa mi lasciano molto preoccupato dichiara Claudio Palomba L'augurio è che il 6 maggio arriva una decisione risolutiva sul concor-dato». Per il Movimento 5 Stelle le cose stanno molto diversamente. «Non è mai piacevole constatare che per ri-mediare alle mancanze della

occorra l'intervento della magi-stratura. Ma tutto quello che sta ac-cadendo su Aeradia noi l'avevamo detto. E' da due anni che sostenia-mo che il management del Fel ani andava sostituito». ll sospetto, per i grillini è che «Masini sia inamovi-bile per motivi di convenienza, non certo per quella della città di Rimi- ni. A- questo punto le dimissioni di Andrea Gnassi sono un atto dovuto all'opinione pubblica».

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SCONTRO Da sinistra Stefano Vitali, Andrea. Gnassi e il capogruppo del M5S Luigi Camporesi

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EL CASO SU CESENATICO SERVIZI ARRIVA LA REPLICA DELL'ASSESSORE BERNIERI: «GRAVI INSINUAZIONI»

«Dai solo fango, il bilancio è sano» «Fare propaganda e distruggere è facile, costruire e governare più di cile» A CESENATICO continua a te-nere banco la polemica sui conti della municipalizzai Cesellatici) Servizi, la società interamente del Comune che si occupa della ma-nutenzione di strade, verde ed edi-fici pubblici. Il capogruppo in consiglio comunale del Alovimen-Io 5 Stelle, Alberto Papperini, re-centemente ha sferrato attacchi frontali, accusando la municipa-lizzata di chiudere i conti con un pesante passivo.

AL GRILLINO risponde l'asses-sore Mauro Bernieri, il quale accu-sa il Movimento 5 Stelle di stru-mentalizzare la situazione a scapi-to dei cittadini: «Da tempo il Mo-vimento 5 Stelle infanga Cesenati-co Servizi, con serie conseguenze. Nessuno può mettere in dubbio l'onestà, la serietà e competenza di tutti coloro che gestiscono ed operano nell'azienda. Le gravi in-sinuazioni circa inesistenti deficit. aziendali che 'bloccano' l'operatività e condizionano le de-cisioni del Comune unico azioni-sta, causano dei danni all'immagi-ne e problemi in sede di appalti e di gare, in quanto le ditte interes-sate sono portate a non partecipa-re per via della pretesa insolven-za, o a proporre offerte tarate su tempi di riscossione oltre termi-ne. Il bilancio di Cesenatico Servi-zi è sano. I problemi manifestati dai grillini. sono legati alla scissio-ne di Gesturist, sulla quale ci so-no indagini in corso. Questa am-ministrazione — prosegue Bemie-ri —, sta approfondendo e collabo-rando con chi indaga, per la chia-rezza sulla perdita di patrimonio pubblico ipotizzato. Se queste in-

dagini portassero ad una responsa-bilità, qualcun.o dovrà pagare. Do-po appena un anno di attività, i ri-sultati sul piano della qualità e nu-mero degli interventi manute nti-vi di Cesenatico Servizi sono mol-to buoni, grazie all'impegno di unto il personale, anche in situa-zioni difficili come in occasione dell'emergenza neve.

NOI VOGLIAMO un'azienda pubblica a disposizione della co-munità e che vuole costantemen-te migliorare il servizio al cittadi-no, mettendo al centro i bisogni del territorio e della città. Per que-sto ci dispiace che alcuni politici colgano solo occasioni per deni-grare e non per valorizzare risorse che sono un patrimonio di Cese-

natico. Anzi, vogliamo diffidare chi si muove ad arte per mettere in cattiva luce Cesellatici) Servizi, in quanto le conseguenze negati-ve ricadono poi sui cittadini. Il Movimento 5 Stelle in tune le operazioni dell'Amministrazione comunale adombra sempre so-spetti d manovre oscure e poco trasparenti. Tuttavia i suoi espo-nend dovrebbero praticare la tra-sparenza che invocano per gli al-tri, anche in casa propria. Come dimostrano anche i fatti di politi-ca nazionale, i grillini si disdn-guono per atti che servono solo a umiliare gli avversari. Anche a Ce-senatico ciò avviene — conclude Bernieri perché fare propagan-da e distruggere è facile, mentre costruire e governare è più diffici-le».

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ROTTA E RISPOSTA L'assessore Mauro Bernierio Tiene ancora banco la polemica su Cesenatico Servizi'

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press LinE DI ROMAGNA

& SAN MARINO

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Acradria,Gmbsi e Iìtali sì chilldom a riccio

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M5S: "Il sindaco ora si dimetta" "A questo punto le dimis-sioni di Andrea Gnassi sono un atto dovuto al-l'opinione pubblica", at-tacca il Movimento 5 Stelle di Rimini dopo la bocciatura del concorda-to preventivo di Aeradria da parte della Procura nella prima udienza in Tribunale, l "grillini", già autori di un esposto ai pm contro la gestione della società presieduta da Massimo Masini, in u-na nota diffusa ieri affer-mano: "non è mai piace-vole constatare che per porre rimedio alle man-canze della politica oc-corre l'intervento della magistratura, cosa che accade puntualmente da oltre venti anni, così co-me non ci piace dire e sentire dire: L'avevamo detto. Tuttavia, l'etica ri-chiesta a chi amministra è ben altro". Ad esempio, "in un recente consiglio comunale la maggioran-za dei voti era stata per togliere a Masini i| ruolo che rivestiva, ma è anco-ra al suo posto, Si dirà che ciò è stato fatto per mantenere continuità, ma il sospetto è che l'ex sin-daco" di Riccione "sia i-namovibile per motivi di convenienza e non certo per quella della città di Rimini". Sulle "responsa-bilità politiche" attacca Gnassi e Vitali per la "scelta di persone inade-guate a gestire i beni pubblici", "ne consegue che anche il Gnassi e Vi-tali sono incapaci, inadat-ti e molto pericolosi visto il potere di prendere ed influenzare talune scelte economiche".

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press unE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

Il sinda co la butta st il 'turi-sino: "a ero-porto, s truitu-ra strat egica" Ma i co iti de-vono to mare

Aeradria, t inx,si e 'I itali

a Luca a Santarcangel.

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IL GIORNO DOPO LA DOCCIA FREDDA 'Verranno prodotti argomenti utili alla confutazione" delle tesi della Procura arati-ammissione

Aeradria, Gnassi e Vitali si chiudono a riccio

l'Indomani della doccia fredda, i gemelli Gnassi e Vitali si chiudono a riccio

ribadiscono con un co-municato quasi-fotocopia lo stesso concetto affermato da Aeradria dopo l'udienza di mercoledì in Tri-bunale. "In riferimento alla procedura di concordato preventivo relativa ad Aeradria - dichiara il presidente della Provincia, azionista di peso della società di Miramare - per quanto riguarda gli elementi og-gettivi avanzati in sede di esposi-zione da parte della Procura di. Ri-mini, gli unici su cui reggono le de-cisioni del Tribunale, verranno na-turalmente prodotti nei tempi sta-biliti tutti gli argomenti utili alla lo-ro confutazione". Sono parole di segno un po° diverso rispetto a quelle del 5 aprile, quando Vitali dicendo di sentirsi "dal punto di vista legale tran-quillissimo" precisò: "le responsabilità, se ci sono, sono della società di gestione e non degli enti che la compongono". Cerca di gettare acqua sul fuoco il sindaco di Rimini: "Quella di ieri (mercoledì, ndr) è stata la prima udien-za sulla procedura di concordato preventivo relativa ad Aeradria su cui è chiamato ad esprimersi il Tri-bunale. Lo sviluppo del dibattimento permetterà si-curamente di valutare tutti gli elementi necessari

alla decisione filiale. in un contesto italiano dove le comunità locali so-no state lasciate sole, in particolare per il turismo, l'aeroporto per Ri-mini non rappresenta un vezzo o una questione di campanile, ma u-na struttura strategica. E' un dato oggettivo che per Rimini chi arriva all'aeroporto non è un passeggero che vi transita, ma un turista che rimane per giorni, contribuendo allo sviluppo dell'economia e dei posti di lavoro". Sul piano dell'inchiesta si segnala un passaggio della presa di posi-zione del 1\45S: "nella sintesi dei quotidiani leggiamo che per ga-rantire la sopravvivenza di questa impresa fallimentare si sarebbero trattati come già acquisiti denari, promessi dalla politica, di cui nem-meno si era ventilata una delibera. Apprendiamo anche che si sareb-

be millantato sul il numero dei reali passeggeri tran-sitanti dal Felini, nonché proprio perché appoggiata dalla politica, la tattica «vuoto per pieno' sarebbe stata piuttosto aggressiva. Se tutto ciò fosse vero se-condo noi si profilerebbe un vero e proprio stile di gestione della Cosa Pubblica ed andrebbe riconsi-derata sotto un'altro tipo di ottica l'effettiva capacità di questa Amministrazione di gestire con successo le incombenze e le partecipazioni del Comune".

P.F.

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press LinE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

Acraoria, t in,p,si ctiitali rico.°

r Luca a Santarcangelo

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NOMINATO AL VERTICE DELL'ASSOCIAZIONE PROVINCIALE. PRENDE IL POSTO DI FERRARI

Confesercenti Zucchini nuovo presidente È MASSIMO Zucchini il nuovo presidente provinciale di Confe-sercenti. Bolognese, 52 anni, ge-store del pub Celtic Druid in via Caduti di Cefalonia, Zucchini è stato fino a ieri il numero due dell'associazione, braccio destro al fianco di Sergio Ferrari di cui prende il posto. Alla direzione di Confesercenti è stato riconferma-to Loreno Rossi. Il presidente uscente Ferrari, che ha guidato l'associazione per 12 anni, resta comunque nel consiglio diretti-vo. Il passaggio di consegne c'è stato ieri nell'area museale di Ca' La Ghironda, a Zola Predosa, alla presenza del presidente nazionale di Confesercenti Marco Venturi. «Ringrazio il presidente Ferrari per il lavoro fatto assieme in tutti questi anni, ora c'è la necessità di

proseguire senza stacchi ancora sulla stessa strada», ha detto il neo-eletto Zucchini che annuncia co-me prima battaglia quella sui dehors. «Dobbiamo avere rispo-ste immediate — ha spiegato —: ci sono troppe attività che non possono lavorare». 'Continuità' è la parola chiave della nomina del nuovo eletto. «Un ricambio che abbiamo con-cordato assieme al presidente Fer-rari — ha detto il direttore Lore-no Rossi . Dobbiamo andare avanti su quanto fitto fino a oggi e puntare su servizi, credito, lavo-ro, sicurezza e ambiente, turismo, comunicazione». Nel corso della lunga assemblea elettiva, presie-duta dalla vicepresidente Paola Monelli, si è parlato di 'Rilancia-re commercio e turismo: insieme

si può'. Sono intervenuti al dibat-tito l'assessore comunale al com-mercio Nadia Monti e quello pro-vincial.e all'agricoltura Gabriella Montera. L'incontro è stato un'oc-casione per fare il punto su tasse, burocrazia, credito, sviluppo. «Dovremmo imparare a investire al massimo su un patrimonio che è motivo di prestigio nel mondo», ha osservato Sergio Ferrari.

Mara Pitati

Da sinistra, il presidente uscente Sergio Ferrari e neoeletto Massimo Zucchini

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