Rassegna Stampa IDV 10.04

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 10.04.2013 Pagina 1 di 21

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Rassegna Stampa IDV 10.04

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

10.04.2013

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Ferrara

Ravenna

Rimini

Nazionale

INDICE

Risoluzione Berco approvata all' unanimità10/04/13 Estense.com 3

Piano Regionale dei Rifiuti. Pollastri: "La TARES è una tassa iniqua che punisce le aziende"09/04/13 Bologna2000.com 4

Freda: "Con il nuovo Piano Regionale i rifiuti dovranno diventare una risorsa"09/04/13 Bologna2000.com 5

Freda "Con il nuovo piano regionale i rifiuti devono diventare una risorsa"09/04/13 Piacenzasera.it 6

Provincia, la Giunta si riduce lo stipendio10/04/13 Gazzetta di Parma 7

Bilancio: tagli, risparmi e alienazioni E dallo Stato 3,3 milioni in meno10/04/13 Gazzetta di Parma 9

Baccarani (Idv) «La Masini predica bene e razzola male»10/04/13 Gazzetta di Reggio 10

Proviamo a rilanciare il centro storico10/04/13 Gazzetta di Reggio 11

Servono 33 milioni, i Comuni sperano nel decreto10/04/13 Il Resto del Carlino Reggio 12

«Tagliati i fondi per prevenire il dissesto idrogeologico»10/04/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 13

Risoluzione Berco approvata all' unanimità10/04/13 Estense.com 3

«Tutelare i lavoratori Berco» In campo anche la Regione10/04/13 Il Resto del Carlino Ferrara 14

«Per Berco pronti allo scontro totale»10/04/13 La Nuova Ferrara 15

«Contro i furbetti del cassonetto Volontari in azione»10/04/13 Corriere Romagna Ravenna 17

Cna, domani dibattito con 4 sindaci Ci saranno Tosi e Pizzarotti10/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 18

I guai del ponte (im)mobile10/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 19

Il Pdl dice no al “mare d’inverno”10/04/13 Corriere Romagna di Rimini 20

Consigliere M5S senza giacca, richiamato in Aula09/04/13 Affari Italiani 21

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Risoluzione Berco approvata all' unanimità

La Regione si impegna a sollecitare l' azienda a presentare un piano industriale e a

sensibilizzare il Governo.Economia e Lavoro.

La Giunta regionale deve proseguire nel "positivo e proficuo lavoro di monitoraggio,

controllo e supporto per favorire il mantenimento occupazionale e la continuità

produttiva" della Berco, azienda del gruppo Thyssen, che possiede quattro

stabilimenti, a Imola, Castelfranco, Busano e, il maggiore, a Copparo (Fe), per un

totale di 2.630 lavoratori. Lo chiede una risoluzione, approvata all' unanimità dall'

Assemblea legislativa regionale, in cui si impegna la Giunta tanto a sollecitare l'

azienda affinché presenti, in tempi rapidi, un piano industriale alle parti sociali e alle

istituzioni, quanto a rappresentare al Governo l' importanza della Berco, sia a livello

regionale che nazionale. L' atto, presentato dai consiglieri regionali Roberto

Montanari e Marco Monari, entrambi del Pd, è stato sottoscritto anche dai gruppi

Fds, Sel-Verdi e Idv. L' atto è stato approvato anche in previsione dell' incontro di

domani che il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per un confronto

con le parti sul piano industriale, "da avviare in tempi rapidissimi". I consiglieri

ricordano che "l' azienda versa da tempo in difficoltà" e che alla fine del 2012

avrebbe dovuto essere ceduta, ma che la dismissione non ha poi avuto seguito e

che l' ammortizzatore sociale in atto (Cigs) sta quindi per terminare. Nel documento

si ricorda inoltre che il 5 aprile 2013 si è già tenuta un' importante riunione in

Regione tra la Giunta, la Provincia di Ferrara, il Comune di Copparo, le

organizzazioni sindacali e la nuova direzione della Berco, e che il Cda è stato

rinnovato con la nomina di un nuovo amministratore delegato, anche se tuttora l'

azienda denuncia difficoltà nel conto economico, con un esubero di circa 400

lavoratori e la necessità di aumentare la produttività.

Estense10/04/2013

Periodicità: sito web

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Piano Regionale dei Rifiuti. Pollastri: "La TARES è una tassa iniqua che punisce le aziende"

Si è tenuta stamattina in Assemblea Legislativa la discussione sul Piano Regionale

dei Rifiuti che comincia oggi il percorso che, nell' autunno, porterà alla sua

approvazione. Dopo l' introduzione dell' Assessore all' Ambiente Sabrina Freda è

intervenuto, in dibattito generale, anche Andrea Pollastri (PdL). L' azzurro,

commentando l' impianto generale delle politiche regionali per la gestione dei rifiuti,

ha espresso apprezzamento per la decisone di gestire il servizio su area vasta e di

puntare sulla tutela della salute umana e dell' ambiente, prediligendo il riciclo

rispetto allo smaltimento, più inquinante e costoso. Commentando un Ordine del

Giorno proposto dal PD, Pollastri è intervenuto sulle scelte tariffarie, in particolare

della TARES, la nuova tassa che sostituirà le precedenti imposte sullo smaltimento

rifiuti e che comprenderà una serie di servizi all' ambiente, oltre ai rifiuti stessi, le

asfaltature, l' illuminazione pubblica, lo sgombero neve, gli sfalci del verde pubblico,

ecc. "La nuova tassa è iniqua - ha spiegato il Consigliere Regionale - perché

comprende una quota da dare allo Stato, verrà calcolata prevalentemente tenendo

conto della superficie catastale ed ha un valore stabilito centralmente, uguale per

tutti i Comuni." "la TARES - ha proseguito - colpirà in modo particolare le aziende,

soprattutto quelle commerciali, che producono pochi rifiuti ma hanno una grande

superficie, infierendo un nuovo colpo ad un sistema economico già colpito dal calo

della produzione e dei Consumi. Inoltre, avendo il carattere di tributo, sulla TARES

verrà applicata l' IVA del 21%, che costituirà un costo aggiuntivo per le imprese."

Pollastri ha quindi chiesto all' Assessore di farsi interprete in sede nazionale dei

problemi che la TARES comporterà a famiglie ed imprese, proponendo un sistema

tributario più equo e differenziato, che premi i Comuni virtuosi ed i soggetti che

producono meno rifiuti."

Bologna200009/04/2013

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Freda: "Con il nuovo Piano Regionale i rifiuti dovranno diventare una risorsa"

La trasformazione dei rifiuti in risorsa, la prevenzione nella produzione di rifiuti, un

nuovo e maggiore impulso alle filiere del recupero e all' uso residuale degli impianti

di smaltimento: sono questi i principali obiettivi che l' Emilia Romagna dovrà

raggiungere entro il 2020 secondo quanto previsto dal Documento preliminare del

Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) approvato dalla Giunta Regionale su

proposta dell' assessore all' Ambiente e alla Riqualificazione urbana Sabrina Freda.

Si tratta dell' atto fondamentale che delinea la struttura portante del nuovo Piano

Regionale Rifiuti e che avvia la procedura di confronto con l' Assemblea legislativa,

con gli enti territoriali, le associazioni e tutti i portatori di interesse e che dovrà

portare all' approvazione definitiva del Piano entro il 12 dicembre di quest' anno,

così come disposto dal Dgls 152/06. Entrando maggiormente nel dettaglio, si punta

a ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, raggiungere il 70% di

raccolta differenziata, riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, minimizzando lo

smaltimento a cominciare dal conferimento in discarica. "Grazie al Piano - spiega

Freda - verranno individuate strategie e soluzioni per prolungare la vita dei prodotti

e incentivare processi di produzione più efficienti, puntando quindi su un diverso

modello di sviluppo che superi la cosiddetta "società dei consumi", e assuma invece

come punto di riferimento la sostenibilità. I rifiuti dovranno essere considerati una

risorsa e la raccolta differenziata dovrà diventare per i cittadini emiliano romagnoli

una precisa responsabilità individuale". Un altro tema su cui l' assessore Freda

punta è la definizione del fabbisogno impiantistico regionale: "Per quanto riguarda

le valutazioni sull' utilizzo degli impianti - aggiunge Freda - relative in particolare alle

autorizzazioni fatte da diverse Province agli ampliamenti delle discariche, sarebbe

opportuno procedere in coerenza con quanto previsto dal Documento preliminare.

Inoltre, grazie a prevenzione e recupero, si punterà alla diminuzione del fabbisogno

di smaltimento finale, determinando una progressiva riduzione dell' impiantistica a

livello regionale. Il Piano Regionale mira a rendere l' Emilia Romagna l' avamposto

della cosiddetta "Clean Economy", naturale articolazione della Green Economy, che

punta allo sviluppo di innovative tecnologie a impatto zero, in grado di trasformare i

rifiuti in risorsa e contemporaneamente di permettere il superamento della logica

dello smaltimento".

Bologna200009/04/2013

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Freda "Con il nuovo piano regionale i rifiuti devono diventare una risorsa"

La trasformazione dei rifiuti in risorsa, la prevenzione nella produzione di rifiuti, un

nuovo e maggiore impulso alle filiere del recupero e all' uso residuale degli impianti

di smaltimento: sono questi i principali obiettivi che l' Emilia Romagna dovrà

raggiungere entro il 2020 secondo quanto previsto dal Documento preliminare del

Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) approvato dalla Giunta Regionale su

proposta dell' assessore all' Ambiente e alla Riqualificazione urbana Sabrina Freda.

Si tratta dell' atto fondamentale che delinea la struttura portante del nuovo Piano

Regionale Rifiuti e che avvia la procedura di confronto con l' Assemblea legislativa,

con gli enti territoriali, le associazioni e tutti i portatori di interesse e che dovrà

portare all' approvazione definitiva del Piano entro il 12 dicembre di quest' anno,

così come disposto dal Dgls 152/06. Entrando maggiormente nel dettaglio, si punta

a ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, raggiungere il 70% di

raccolta differenziata, riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, minimizzando lo

smaltimento a cominciare dal conferimento in discarica.

PiacenzaSera.it09/04/2013

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10/04/201 3 pressunE

GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

PIAZZA DELLA PACE/1 I TAGLI VANNO DAL 10% PER LINDENNITA DEL PRESIDENTE AL 40% PER QUELLA DEGLI ASSESSORI CHE HANNO MANTENUTO IL LORO LAVORO

Provincia, la Giunta si riduce Io stipendio Bernazzoli: «Risparmi per 140 mila euro. Sono stati destinati al fondo sfratti: salveranno dieci famiglie»

C tre Vecchi compensi mensili (lordi) Nuovi compensi mensili Oordí)

Presirieffie Vincenzo Bernazzon 5.466,19 4.919,57 ,

2 992,73 Pres dente

'

lie-. la Adio

355.O2 2J713 G a- n- r"1: o •. ri•l•••• • •• • • •

/Assessore Francesco Castle, 3.353,02 ,\ \s 2.771,36 2.771 36

AssE0re And ES i .. •••_•••••••• •• •• • • • •••, • •

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s - ol e rinner1r) Zan non 3.553,02 \ 277i6

i 0 -fALE rViENSI LE

3798998 29.265,98

TOTALE ANNI.30 455.879,76 351.191,76

Dai riìomento cihe i nuovi imporli hanno dEicorreiiza dai priiiìo maggio prossitilo, 11 risparmio conipiesrivo nel 2013 é pari a 69,792 eg.gro, Sii base sa,rà di 10‘,1.68i3 euro

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Pagina 7 Parma

' 'enai r E dalla Stato 3,3 milioniin meno

Perhig Dallapina

Un bilancio lacrime e sangue e un giro di vite sui compensi: la Giunta provinciale guidata da Vincenzo Bernazzoli si riduce gli stipendi a partire dal primo mag-gio prossimo. «Questa scelta non rappresenta la soluzione defini-tiva ai problemi - afferma il pre-sidet ite della P rovi noia - i risparmi corrispondono al costo comples-sivo di 4 assessori, vogliono essere parte di uno sforzo collettivo. Ab-biamo destinato le risorse deri-vanti dai tagli al fondo Salva sfrat-ti, salvando una decina di fami-glie».

Nella receirte delibera di Giunta viene stabilito che nel 2013 il ri-sparmio sarà di 69.792 curo (il ta-glio scatta come detto il primo maggio) mentre su base annua sa-rà:11104mila euro: cioè si passa da 455.879 a 351.191 curo. Bernazzoli ha poi spiegato che il risparmio «complessivo della provincia è pa-ri a 110 mila curo»: nella somma, spiegano in Provincia, è compreso anche il recupero paste inden-nità da presidente del Parco dei Cento laghi dell'assesso re Agosti: io Maggiali. Le indennità della Giun-ta verranno decurtate con percen-tuali diverse: 10% per il presi-dente, il 22% per gli assessori in aspettativa, il 27% per gli assessori che percepiscono una pension e, eh 40 per cento per altri assessori che hanno mantenuto il loro lavoro.

«Ho preferito ridurre le inden-nità invece di tagliare il numero degli assessori-- conclude Bernaz-zoli -- perché in questo momento serve personale competente su! campo». *

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PER CENTO in n-ieno rappresenta il taglio applicato all'indennità di un assessore che si è messo in aspettava dai proprio lavoro.

PER CENTO in meno è la riduzione dell'indennità di un assessore in pensione. Il taglio del 4'0% è per chi ha mantenuto il lavoro.

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10/04/20/ 3 pressunE

GAZZETIA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

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N

\t" 5. -N

MILA EURO è il risparmio su base annua, come scritto in delibera, determinato dai taglio alle indennità degli amministratori della Provincia.

Baga (Pd): «Scelta giusta» Armellini (Pd1) e Pinardi (Ap): < Meglio ridurre gli assessori» ig rappresentanti dì partiti e - ste civiche si dividono sul la scel - ta di Bernazzoli di ridurre le in-dennità aí membri della Giunta. Da una parte c'è chi sostiene tale decisione, mentre dall'altra c'è chi chiede la riduzione del nu-mero degli assessori al posto del taglio agli stipendi. Quest'ulti-ma,è la ineadel capogruppo del Pdl, Gian Luca Armellini.«Gli as-sessori che lavorano a tempo piena non sono strapagati - so-stiene - il vero problema è che sano troppi. Si potrebbe ridurli, come hanno fatto ín Provincia a Reggio Emilia, e ridistribuire le deleghe». La pensa allo stesso modo anche Massimo 1:n1 -lardi di Altra política-altri valori: «Legit-tima la scelta del presidente, ma si crea un precedente che po-trebbe creare problemi ai sinda-ci. A questo punto avrei preferito la riduzione del numero degli as-sessori e la ridistribuzione delle deleghe». Giovanni Carancini della Lega Nord, in accordo con il capogruppo Giovanni Tombola-to, sostiene una soluzione ca-pace di ridurre sia le indennità che il numero dei componenti

della Giunta: «Sono d'accordo con il taglia degli stipendi, anche se si potrebbe ridurre la quan-tità degli assessori. L'importan-te però è il mantenimento dell'efficienza dell'ente, e per quanto riguarda il taglio dei co-sti della politica, prima bisogne-rebbe partire dallo Stato e dalle Regioni, per poi arrivare a toc-care anche le Province». Il ca-pogruppo del Pd, Pietro Baga, è invece schierato al fianco dí Ber-nazzolì. «Quello adottato dal presidente è un provvedimento assolutamente opportuno nell'ambito dì uno sforzo com-plessivo di contenimento della spesa pubblica». Anche Paola

capogruppo ldv, difende la scelta dell'amministrazione: «In tempi di ristrettezze, la Giunta ha dato sicuramente un segnale positivo». Roberto Bernardiní, Comunisti italiani, vuole rimar-care la necessità di premiare chi lavora: «Con differenti disponi-bilità di risorse sí sarebbe po-tuto pensare di valorizzare al meglio l'impegno dì chi dedica tutto proprio tempo all'ammi-nistrazione». • Mali.

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10/04/2013 pressunE

GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

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PIAZZA DEJA PA E; BERNAZZOLI E ZANNONI HANNO PRESENTATO IL DOCUMENTO ECONOMICO DELL'ENTE

Bilancio: tagli, risparmi e alienazioni E dallo Stato 33 milioni in meno «Spese del personale ridotte di 420 mila euro: meno consulenze e contratti a progetto» t Ai bilanci di lacrime e sangue il

presidente della Provincia, Vin-cenzo Bernazzoli, è ormai abitua-to.

«Dal 2011 ad oggi lo Stato ci ha tagliato oltre 11 milioni di euro», ricorda nei corso della presenta-zione del bilancio di previsione 2013, assicurando però che quello della Provincia «è un bilancio sa-no», frutto di una «gestione seria ed oculata».

Un taglio a sorpresa Ma a quanto pare i sacrifici non

sono bastati - «lavoro nella púb-blica amministrazione dal '93, ed è la prima volta che vedo appro-vare un bilancio ad aprile» - per-ché a Pasqua è arrivata la sorpresa da parte del governo, sotto forma di un taglio ulteriore ai trasferi-menti statali pari a 3,3 milioni di e uro.

«Nel decreto legge per i paga-menti della pubblica amministra-zione alle imprese - spiega hanno infilato una norma sulle Province che ridefinisce i criteri di distri-buzione del taglio (su scala na-zionale, ndr) di 1,2 miliardi Que-sta norma, per quanto riguarda la Provincia di Parma, fa aumentare i tagli da 1,6 a 8,9 milioni di cu-ro».

sa «Non è possibile scoprire dalla sera alla mattina l'esisten-za di 3 nuovi milioni da tagliare a bilancio. E' successo alla Pro-vincia di Parma e alla stragran-de maggioranza delle Province italiane, seppur con importi dif-ferenti. Basta. Al Governo non chiediamo di difendere idealo-gicarriente le Province ma di tu-telare l'esistenza di servizi fon-damentali per i cittadini, stabi-lendo risorse adeguate e chi se ne deve occupare».

Con queste parole i parla- mentari di Parma - la deputata Patrizia Maestri e il senatore

Giorgio Pagliari hanno lanciato una interpellanza urgente alla Camera e al Senato per tutelare gli investimenti dí tutto il siste-ma provinciale su edilizia sco-lastica, gestione della viabilità, ambiente, lavoro e sviluppo economico. L'intervento dì Pa-gliari e Maestri raccoglie l'invito mosso da Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma e dell'Upi regionale, af-finché in Parlamento, nei 60 giorni richiesti per la conversio-ne in legge del decreto, si arrivi ad una soluzione di tutela per i cittadini e il territorio.

Se il decreto dovesse essere tra-sformato in legge, si aprirebbe uno scenario devastante per le casse dell'ente. «Se i tagli verran-no confermati - afferma il pre-sidente - dovremo restituire delle competenze alla Regione perché non saremo più in grado di farvi fronte».

E le competenze in questione vanno dalla manutenzione stra-dale alle autorizzazioni ambien-tali fino a tutto il settore dell'agri-coltura, della caccia e della pesca.

Senza contare il fatto che con sempre meno soldi a disposizione aridi e e politici) e per illavoro e gli interventi sull'edilizia scolastica (istituti superiori) rischiano di sal-tare.

«Le Province potranno anche essere chiuse, ma non è questo il modo», si lamenta Bernazzoli, do

po aver ricordato che «la spesa corrente è stata ridotta di 10 mi-ioni negli ultimi tre anni» e che «i

dirigenti della Provincia di Parma sono 9 mentre a Piacenza sono 23».

i risparmi La strategia dei tagli e dei ri-

sparmi adottati dalla Giunta su un bilancio da 97 milioni 790 mila euro (il preventivo 2012 era di 104 ,

milioni) ha visto una riduzione di 420 mila euro della spesa per il personale, e il calo dell'80 per cen-to rispetto al 2009 del ricorso alle consulenze e ai contratti a pro-getto, senza contare il conteni-mento del costo degli affitti, delle pulizie e dell'autonoleggio.

Le alienazioni Ealienazione di azioni dell'Au-

tocisa e di alcuni beni immobili, come ricorda l'assessore al Bilan-cio, Roberto Zaumoni, ha permes-so di reperire 2,5 milioni di curo, mentre altri 2 milioni dovrebbero arrivare dall'aumento delFaliquo-ta (portata dal 14 al 16 per cento) sulla cc auto.

Sul fronte degli investimenti, 22,6 milioni vengono destinati al-le opere pubbliche e 13,6 alla for-mazione (entrambi con fondi r gionali), 4,5 milioni vanno alla viabilità, 1,3 all'edilizia scolastica, 500 mila euro al turismo. 1,6 mi-lioni all'ambiente e ai parchi, 700 mila euro alla pianificazione ter-ritoriale e infine 240 mila euro alle attività produttive. 4.

Provincia Da a atra, l'assessore al Bilancio Roberto Zannoni e il presidente Vincenzo Bernazzoli.

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«Tutelare i servizi fondamentali»

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

10/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: 11.531

LA POLEMICA

Baccarani (Idv) «La Masini predica bene e razzola male»

REGGIO

«E' giusto che la presidente Ma-sini abbia chiesto lo stato d'emergenza a causa delle fra-ne che hanno martoriato il no-stro territorio, ma deve spiegar-ci perchè ha tagliato nell'anno 2012 i soldi che sarebbero dovu-ti andare a prevenire il dissesto idrogeologico».

Lo chiede Rudy Baccarani, capogruppo dell'Italia dei Valo-ri in consiglio provinciale, se-condo il quale la presidente del-la Provincia Sonia Masini «pre-dica bene ma razzola male, anzi mali SSI.M0».

Baccarani denuncia che dal bilancio consuntivo 2012 sono scomparse risorse che avrebbe-ro dovuto servire per la tutela del territorio. Ad esempio, spie-ga Baccararll «sono necessari in-terventi di riqualificazione del territorio: 600 mila gli curo stan-ziati, zero quelli impegnati. Per opere forestali, ripaboschimen-ti e miglioramento degli ecosi-sterni sono poi stati stanziati 100 mila curo' , ma ne sono stati impegnati zero». insomma «scelte di bilancio incoerenti», commenta il dipietrista. «Giu-sto chiedere alla regione aiuti per il territorio colpito dalle fra-ne -- conclude Baccarani ma innanzitutto non si dovevano tagliare le risorse esistenti».

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N " .

Il ' sesto si aggrava oOr."- Darmi per 33,6 milioni

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

10/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

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Proviamo a Mandare centro storico Intendo rilanciare, come or-

mai da due anni a questa parte, il mio accorato appello per la deli-cata situazione del centro stori-co. Da tempo affermo il principio che non possiamo più affrontare le tematiche della sicurezza navi-gando a vista e gestendo le emer-genze: è necessaria if na visione sull'argomento, una progetto strategico complessivo a lungo termine che affronti anche quel-lo della rinascita del centro e del sostegno del commercio colpito dalla crisi, favorendo il ritorno dellagente sulle strade, l'occupa-zione permanente degli spazi pubblici, per riappropriarci final-mente della nostra città: i merco-ledì rosa e le feste di quartiere non bastano, se non portano le persone realmente fuori dalle proprie case. Non dobbiamo sen-tirci sicuri in casa, ma fuori. Occorre stabilire un patto, un'al-leanza tra Comune, Camera di Commercio, Associazioni di cate-goria e sfruttare il finanziamento regionale della Legge 41 sulla promozione dei centri commer-ciali naturali e il D.Igs.114/98 (i. Bersani), che permette di indivi-duare aree deboli e di agevolare le attività che vi si insedino per i tributi di sua competenza: il no-stro centro storico deve divenire un palcoscenico permanente dove le attività commerciali pos-sano trovare nuova linfa. Come centro commerciale natu-rale per eccellenza, si dovrà am-pliare la pedonalizzazione, che dovrebbe cominciare dalla Chie-sa di San Pietro creando uno spa-zio permanente aperto al passeg-gio e all'incontro delle persone. e strutturare un'offerta di intrat-tenimento, soprattutto serale, adeguata, con concerti nelle prin-cipali piazze, spettacoli, mercati-ni a tema, caffè letterari, festival di prodotti tipici come il parmi-giano reggiano, interessando le aziende locali e dunque non solo limitando i costi, ma che riceven-done anche un ritorno importan-te in termini economici, come testimoniano iniziative come i festival culturali delle città limi-trofe. Perché, a tal proposito, non dedicare mostre permanen-ti al celebre pittore reggiano An-tonio Fontanesi e alla storia del Tricolore? In ultima analisi, il recupero del-la vivibilità del centro storico non si configura soltanto come occasione di social ità tra i cittadi-ni, ma anche come concreta op-portunità di investimento per gl i attori del territorio.

Francesco Fantuni Coordinatore cittadino ldv

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Page 12: Rassegna Stampa IDV 10.04

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Una strada distrutta mostrata ieri durante il summit in Provincia

Pagina 4 -

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il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

10/04/201 3 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Servono 33 milioni, i Comuni sperano nel decreto Per ora finanziata solo la metà degli interventi di massima urgenza sollecitati

AL TERRITORIO martoriato dalle frane servono 33 milioni di interventi per essere rimesso a po-sto. Questa la cifra dei danni sti-mata dai tecnici e snocciolata ieri pomeriggio, insieme ad altre in-formazioni, dalla responsabile del-la unità operativa Difesa del suolo e Protezione civile della Provin-cia, Federica Manenti. Le cifre sono state diffuse nel cor-so di un incontro tra Provincia, sindaci, i tecnici di ken, Bonifi-che e Servizio tecnico di bacino della Regione ed il Coordinamen-to delle associazioni di volontaria-to di Protezione civile,

il SUMM1T Amministratori locali, ren, Bonifica e Protezione civile si sono riuniti a Palazzo Attende

IL DATO dei 33 milioni di dan-ni è ancor più interessante se vie-ne letto alla luce di quanto dichia-rato nei giorni scorsi dal Prefetto Gabrielli, capo della Protezione Civile: il fondo dedicato a queste emergenze è «incapiente», cioè non c'è un euro, e quindi dervira una «battaglia parlamentare» per trovare le risorse necessarie ad in-tervenire in modo serio sul territo-rio.

IERI TRA I SINDACI la speran-z:a più diffusa era quella di un pos-sibile decreto sull'emergenza, at-traverso cui si possano raccoglie-re i fondi necessari nei prossimi mesi, con misure simili a quelle che sono state messe in campo per l'emergenza alluvioni in Ligu-ria (in quel caso si opto per detsi-nate alle aree disastrate l'8 per mil-le). Per adesso, i 1131=i degli inter-

venti sono ben diversi: 742mila euro rilasciati per i lavori di som-ma urgenza, con un moine richie-ste che però è il doppio, un milio-ne e mezzo di euro. A dare una svolta alle procedure dovrebbe provvedere la concessione dello stato di emergenza da parte del Governo: ma l'indeterminatezza del quadro politico non favorisce decisioni in tempi rapidi. Intanto si analizza quanto accadu-

to e si là la conta dei danni.

«SOLTANTO tra il 17 e il 18 marzo - specifica Manenti - Arpa ha registrato oltre 100 millimetri di pioggia accumulata nel Reggia-no, con punte di 170, e tra il 4 e 6 aprile si sono avute altre intense e prolungate precipitazioni):'. Pesan-te il bilancio: 20 abitazioni eva-cuate e una prima stima ufficiale, aggiornata a ieri, di 33,6 milioni di curo tra 8,6 milioni per pronti interventi e lavori di somma ur-genza, 9 milioni di danni alla via-bilità provinciale (6,8 per strade, 2,2 per manul'atti, ponti in partico-lare) e 16 milioni stimati per ripri-

l i MALT1PO Livelli di pioggia da record per tutto marzo nel Reggiano Venti abitazioni evacuate

suino e messa in sicurezza di cen-tri abitati, viabilità comunale e opere di bonifica. «Da sempre - ha spiegato la dotto-ressa Manenti - la nostra provin-cia è caratterizzato da una elevata franosità, tanto che sono ben 315 i chilometri quadrati, praticamen-te un quarto del territorio collina-re e montano, interessati da circa 8mila tra frane attive e quiescen-ti».

di SIMONE RUSSO

LO SCON'30

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ve apl-cvenire d` i issosto ogtoo». L'accusa

viene da Rudi B c„apog_ruppo dei ‘, aliori in consiglio provin _ \

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Géititaif. narrzìato dalla Regione.

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Rudy Baccarani

Sonia Masini

Ie

il dissesto idrogeologirk.

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

10/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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LA POLEMICA Nuova stoccata dell'Idv all'alleata Sonia Masini

«Tagliati i fondi per prevenire il dissesto idrogeologico» T n'altra stoccata dell'Ita-

; 1M dei Valori all'alleata Sonia Masini dopo quella di qualche settimana fa che ri-guardava i premi dati a piog-gia ai dirigenti dell'ente.

Il tema, questa volta, è quello delle frane. Il capogruppo in consiglio provinciale Rudy Baccarani definisce «incoe-renti» le scelte di bilancio e va all'attacco: «È giusto che la Masini abbia chiesto lo stato d'emergenza a causa delle fra-ne e degli smottamenti che hanno martoriato il nostro territorio nei giorni scorsi, ma deve spiegarci perché ha tagliato nell'anno 2012 i soldi che sarebbero dovuti andare a prevenire il dissesto idrogeo-logico».

Baccarani punta l'indice e denuncia che dal Bilancio Consuntivo 2012 «sono scom-parsi all'ultimo momento de-nari che avrebbero dovuto ser-vire per la tutela del delicato e-quilibrio idrogeologico del no-stro territorio. Lo reputiamo un errore molto grave: i tagli a-vrebbero dovuto essere effet-tuati su altri capitoli di spesa. In primis sulla spesa corrente, che bisogna analizzare "steri-lizzata", al netto dei 4 milioni 200mila euro di interessi pas-sivi abbuonati dalla "Cassa de-positi e prestiti" e degli oltre 6 milioni di soldi provenienti

dalla Regione, che la Provin-cia si limita solo a veder tran-sitare».

Il capogruppo poi spiega che tali importi «vanno solo appa-rentemente a ridurre le spese correnti, che in realtà sono cresciute di quasi un milione di euro. Esattamente la cifra che sarebbe servita per gli in-terventi di ripristino e conso-lidamento delle strade dan-neggiate da movimenti frano-si».

«Si sarebbero dovuti trovare anche soldi per altri interven-ti», è il parere dell'esponente dell'Idv, che specifica: «Ad e-sempio, sono necessari inter-venti di riqualificazione del territorio: 600mila gli euro stanziati, O quelli impegnati.

Per opere forestali, rimboschi-menti e miglioramento degli e-cosistemi sono poi stati stan-ziati 100mila euro, ma ne sono stati impegnati 0. Insomma, scelte di bilancio incoerenti».

«Giusto dunque chiedere al-la Regione aiuti per il territo-rio colpito dalle frane - conclu-de Baccarani - ma innanzitut-to non si dovevano tagliare le risorse esistenti».

Immediata la replica della Masini: «Vedo che qualcuno fa polemica su risorse che la Pro-vincia non avrebbe messo: in questi anni la Provincia ha messo moltissime risorse an-che sul dissesto idreogeologi-co. Non abbiamo affatto sot-tratto risorse, anzi ne abbiamo aggiunte pur non avendole».

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SCIOPERO Lavoratori della fabbrica di via l Maggio durante l'astensione dal lavoro

il Resto del Carlino

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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CW?ARO RISOLUZIONE APPROVATA IERI ALL'UNAN IMITA

«Tutelare i lavoratori Berco» In ìpo anche la Regione

Oggi l'incontro ira le parti al ministero dello sviluppo LA GIUNTA regionale deve proseguire nel «positivo e proficuo lavoro di monitoraggio, controllo e supporto per favorire il mantenimento occupazionale e la continuità produttiva» della Berco, azienda del gruppo Thysse n, che possiede quattro stabilimenti: il più grande a Copparo, poi a Imola, Castelfranco Veneto, Busano Canavese, per un totale di 2.630 lavoratori. Lo chiede una risoluzione, approvata ieri all'unanimità dall'assemblea legislativa regionale, in cui si impegna la

IL nuovo Cda ha annunciato gravi difficoltà economiche e un taglio di 611 dipendenti

Giunta tanto a sollecitare l'azienda affinché presenti, in tempi rapidi, un piano industriale alle parti sociali e alle istituzioni, quanto a rappresentare al Governo l'importanza della Berco, sia a livello regionale che nazionale. L'atto, presentato dai consiglieri regionali Roberto Montanari e Marco Monari, entrambi del Pd, è stato sottoscritto anche dai. gruppi Fds, Sei-Verdi e Idv. L'atto è stato approvato anche in. previsione dell'incontro di oggi che il ministero dello Sviluppo

economico ha convocato per un confronto con le parti sul piano industriale, «da avviare in tempi rapidissimi». I consiglieri regionali ricordano che «l'azienda versa da tempo in difficoltà» e che alla fine del. 2012 avrebbe dovuto essere ceduta, ma che la dismissione non ha poi avuto seguito e che l'ammortizzatore sociale in atto (Cigs) sta per terminare (fine aprile). Nel documento si ricorda

inoltre che il 5 aprile si è già tenuta un'importante riunione in Regione tra la Giunta, la Provincia di Ferrara, il Comune di Copparo, le organizzazioni sindacali e la nuova direzione della Berco, e che il Cda è stato rinnovato con la nomina di un nuovo amministratore delegato, anche se tuttora l'azienda denuncia difficoltà nel conto economico, con un esubero di 611 lavoratori e la necessità di aumentare la produttività.

“Tiltdiu.,i às Laile Rzeiane

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Gli oltre 1,080 manifestanti, l'altro ieri, durante lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli della Berco

(foto Federico Veccidaiiit)

10/04/2013 pressunE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Stefano Scansani

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

«Per Berco pronti allo scontro totale» Nardini (Fiom): basta fare conversazione, se la proprietà vuole rilanciare la fabbrica dimentichi la parola licenziamenti

di Marcello Pulidori coPPARo

Mario Nardini è il segretario provinciale della Eipm-Cgil e da decenni segue le vicende del settore metalmeccanico. L'al-tro ieri, durante le 8 ore di scio-pero dei lavoratori Becco, il sito intervento è stato uno dei più. applauditi.

Nardini, una presenza mas-siccia degli operai alla manife-stazione, Come la giudica?

«i a giudico una manifesta-zione riuscita, di questo sono soddisfatto, come credo lo sia-no gli altri sindacati».

Sono cambiati i vertici dell'azienda, ma non il modus operandi il nuovo vicepresi-dente Franco Tatò e la sua col-laboratrice rifiutano ogni con-tatto con l'esterno. Qualche giorno fa prima dell'incontro a Unindustria hanno addirit-tura cercato di evitare i foto-grafi. Difficile rapportarsi con gente così?

»Certo questi atteggiamenti non agevolano. Ma i nuovi diri-genti della Berco ricordino be-ne queste parole: se continue-ranno a convocarci per fare conversazione, troveranno la-voratori e sindacati pronti allo scontro totale».

i toni da voi usati l'altro ieri appaiono addirittura più forti rispetto a quelli di un anno fa. Condivide?

«Penso sia così. Ma è anche canili I CE sibile che sia così. Un'azienda come Thyssen Krupp, che dice di voler miglio-rare i conti di questa fabbrica, non deve tagliare posti di lavo-ro bensì rilanciare la Berco. Qui ci sono professionalità abissi-me, dovremmo forse disperder-le?».

Quale potrebbe essere l'al-ternativa che voi proponete?

«Lo abbiamo detto davanti a loro, e lo ripetiamo:i contratti di solidarietà. Non capisco per-che quasi tutte le aziende del mondo li stiano utilizzando al posto degli esuberi, mentre qui alta Berco sembra di parlare della luna: Sei contratti di soli-darietà sono un possibile e gru-

sto rimedio a questa situazio- ne, l'azienda deve tenerli in considerazione inmodo serio».

'fra gli addetti ai lavori c'è chi ipotizza: nuovi manager per mettere a posto i conti e i bilanci, poi "rimettere" In ven-dita la Berco, nel frattempo di-venuta più appetibile. Lei cosa ne pensa?

ministero del io striliiinzo (Palazzo Piacentini, via Nidi' e2 Roma) é fissato l'importante e attesissno incontro tra le par.i, per discutere deiia complessa situazione della lerce di Copparo. Della delegazione ferrarese fanne parte Martella 7appaterra . , presidente della Pi arlott,3 Gaiani assessore provincia! alle attività riroduttive; Nicola Rossi sindaco di Copparo: Alfredo Bendi sottosegretat io Olia presidenza della

«E' una delle diverse cose da capire. Poi la si smetta di affer-mare che la produzione di que-sta fabbrica è ai di sotto delle aspettative! Abbiamo chiesto a più riprese di aumentare le ton-nellate di prodotto finito, an-che per dimostrare che la forza lavoro della Becco è capace di questo aumento di prOduzio-

regio Pale e i 3 senatrice pii (ed et< si ridarò Comparo) Maria Tel Bertuzzi. Ci saranno le segrete ri e provinciali e razionai Cgd (nella foto. Mafie Narrilini, leader della riom di Ferrara), Ckl, LIii e ligi. Per Be rco sarà presente linee vicenresidente tranc» Tatò Per il ministero dello ,viluar)o economico sertiiiiierebbe annunciata la presenza dei sottosegretario Claudio Do' Vi Cenci (Pd) an.pulì.)

ne, La Bere() deve essere :rilan-data, non affossata e fatta mori-re. Essere presi. in giro n on pia-ce, e mi auguro che non avven-ga più».

Il riferimento è all'annun-do del 611 licenziamenti?

«Certo, come si può dialoga-re con i vertici di un'azienda che arriva a Ferrara e mette sul.

tavolo di Unindustria il suo pacche tino di esuberi, senza nemmeno presentare un piano industriale? Sindacati e mae-stranze sono disposti a discute-re, ma subasi serie, costruttive. Non così».

Cosa chiedete al nuovo ma-nagement?

«intanto la presentazione di un piano industriale. In SeCOn - do luogo, ma certamente per importanza ai primo posto, c'è il netto rifiuto dell'annuncio re-lativo agli esuberi. Questo terri-torio ha già versato lacrime e sangue, e non ha certo bisogna di versarne ancora».

La vostra lotta potrà essere ancora più dura?

«Non Io escludiamo, certo di-penderà da come si evolverà la trattativa, I nuovi dirigenti del-la Becco devono ascoltarci. Non permetteremo loro di de-pauperare la Berna, per poi an-dare a lavorare altrove e pren-dere in mano altre industrie, perché questo è quello che fan-no questi manager».

CRIPRODUZIO, E InER.TA

COPPARO. Oggi allett,15, a Regione; Rstnao Bianchi assai

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10/04/2013 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Stefano Scansani

Periodicità: Quotidiano

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LA CRISI

Consiglio regionale approva risoluzione per i lavoratori

COPPARO

E' stata approvata ieri pome-riggio, all'unanimità, dal consi-glio regionale dell'Emilia-Ro-magna la risoluzione a favore dei lavoratori della Be reo, alla vigilia dell'incontro di oggi al ministero dello sviluppo eco-nomico che ha convocato le parti per avviare un confronto sul necessario piano industria-le da far partire in tempi rapi-dissimi.

Nel testo, presentato dal consigliere Roberto Montana-ri, dal presidente del gruppo Pd, Marco Monaci, dalla vice-presidente Anna Pariani, e fir-mata dai presidenti di gruppo Roberto Sconciaforni (FdS), Gian Guido Naldi (Sei-Verdi), Mauro Manfredini (Lega Nord) e dal consigliere Sandro Mandini (ldv), l'assemblea le-gislativa emiliano-romagnola ha chiesto alla giunta regiona-le di «continuare nel positivo e proficuo lavoro iniziato di mo-nitoraggio, controllo e suppor-to per favorire il mantenimen-to occupazionale e la continui-tà produttiva di Berco; di solle-citare l'azienda a presentare rapidamente un piano indu-striale alle parti sociali ed alle istituzioni; di rappresentare al governo l'importanza di Berco sul piano regionale e naziona-le; di farsi parte attiva presso il-governo affinchè, di concerto, invitino Berco a ricercare l'ac-cordo necessario, sulla base del piano industriale, con le parti, per salvaguardare il pa-trimonio industriale ed occu-pazionale».

Un documento di grande importanza che arriva proprio a poche ore dall'incontro di questa mattina tra le parti so-ciali al ministero di via Molise.

CRIPRODUZION RISERVATA

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10/04/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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La proposta arriva dal consigliere dell'Idv Tirone

«Contro i furbetti del cassonetto

Volontari in azione» Appello del sindaco Cortesi a collaborare con Hera e fermaregli episodi di inciviltà

di AMALIO RICCI GAROTTI

LUGO. «Il Comune do-vrebbe arruolare dei con-trollori per la divisione dei rifiuti. Potrebbero es-sere dei volontari o coin-volgere le guardie ecolo-giche di Legambiente, già presenti sul territorio e consentire loro di appli-care delle sanzioni ammi-nistrative».

Questa la proposta a-vanzata dal consigliere comunale dell'Idv, Be-niamino Tirone, per li-mitare e allo stesso tempo sanzionare la cattiva abi-tudine ancora presente tra alcuni cittadini di ab-bandonare rifiuti ingom-branti accanto ai casso-netti o, peggio ancora, mettere in quelli dell'u-mido un po' di tutto, va-nificando gli sforzi fatti dalla maggioranza dei lu-ghesi e da Hera.

Da qui l'idea di ripren-dere anche su scala locale un esperimento fatto in tante altre città italiane.

«Dovremmo lavorare su due fronti - dichiara Ti-rone - sia sull'educazione che sulla repressione. He-ra dovrebbe iniziare a fa-re delle campagne nelle famiglie e nelle scuole per sensibilizzare di più i cit-

tadini». Sulla necessità di san-

zionare chi sgarra il con-sigliere dell'Idv propone, come detto, un vero e pro-prio arruolamento di vo-lontari ai quali consenti-re di applicare delle san-zioni amministrative.

«La normativa - spiega il consigliere - esiste sia a livello regionale, che na-

zionale, per cui si auspica una qualche ordinanza comunale in questo senso e un maggior coinvolgi-mento di Hera. In tale senso ho già presentato interrogazione scritta in Consiglio Comunale e sol-lecitato interventi».

Sull'argomento è inter-venuto anche il sindaco Raffaele Cortesi che ,ol-

tre a chiarire che «esisto-no precisi accordi con He-ra per raccogliere even-tuali oggetti abbandonati scorrettamente fuori dai cassonetti» rivolge un nuovo appello al senso ci-vico dei concittadini.

«Pur essendo diminuiti negli ultimi tempi gli epi-sodi segnalati dal Consi-gliere Tirone - specifica il

primo cittadino - è bene ricordare che i rifiuti in-gombranti possono esse-re portati all'Isola ecolo-gica o, a scelta, ritirati a domicilio dagli operatori Hera».

Per quanto riguarda in-vece una maggiore opera sensibilizzazione am-bientale è intervenuto an-che l'assessore Fiorenzo

Baldini: «Stiamo da tem-po diffondendo in collabo-razione con le scuole una adeguata serie di dati e notizie indirizzate a svi-luppare tra i più giovani la consapevolezza che la tutela dell'ambiente, in o-gni suo aspetto, permette un notevole migliora-mento delle condizioni di vita».

Fuori

dai

cassonetti si

possono

trovare

anche

dei

materassi

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

domani dibattito con 4 s aranno Tosi e Pizzarott

CftE ti Paesi del lid o la Pubb ica 15,mmini-

ptaresae nello e qeuijinin- azione è al fianco d e

è considerata un peso,'] per le imprese? Questi interi

potrebbero riass so de ila tavola unlere sen- avola rotonda di do-

la Una pro- ida e Randi 90.

ro sindaci discuteranno a 'Quali politiche per il imprese e Pubbliche bb o.

h ilistrirzioiii a coroliiicto'e' Fabrizio Alatteuck.-i, sindaco dì Rav

enna (Pd), ()resi- P sindaco di Cremo-na (PLdl)

.\\ deriso Pizzarotti, sindaco di ' arma (M5Si, Flavio Tosi (£o- .

o}, sindaco dì Verona (Lega), assimo Mazzavillarii, diretto-

e della Una, Affira i lavori An-drea Dalmonte, presidente del

Una comunale di Ravenna.

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Page 19: Rassegna Stampa IDV 10.04

Noi ravennati di ANDREA DECIDI

I guai del ponte (im mobile

il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

DA OTTOBRE stiamo aspettando invano ri-sposta alla nostra interrogazione circa la funzi(.?- nalità del ponte mobile. Prima dell'assessorato competente ci ha pensato il ponte neghittoso ad emettere il mortai sospiro. Altra domanda, quindi poniamo: cosa sono ser-viti milioni di euro per una struttura evidente-mente progettata coi piedi dall'associazione tem-poranea di imprese con capogruppo la Cmc e mandante d Consorzio Ravennate delle Coope- rative, se non siamo stati informati male? Di chi sono le responsabilità per un simile scialo e per un tale disservizio alla cittadinanza, contando, tra l'altro., che il ponte s'apriva con tempi lun-ghissimi e certamente incompatibili con l'utiliz-zo frequente del Candiano quali i progetti di re-cupe•o della Darsena di città e di riuso del corso d'acqua auspicherebbero? Quante altre simili e costosissime sciocchezze ci aspettano per la no-stra povera amata immobile Darsena che non 'decollerà' mai? Un banco di prova a cielo aper-to che non passerà inosservato ai cittadini.

Francesca Santarella, consigliere Movimento 5 Stelle

Un ponte mobile (costato 11 milioni e mezzo) che si apre un centimetro alla volta fa capire co-me siamo messi: cioè male. Due giorni fa l'Auto-rità portuale ha d.iffilso una nota in cui con gran-de cortesia s formulava un pensiero riassumibile più o meno così: dallo scorso luglio il ponte mobi-le doveva gestirlo il Comune, ma non avendo Palazzo Merlato i soldi, ci pensiamo noi, facen-dogli un favore, ma attenzione, solo fino al termi-ne del 2013. Nrel frattempo, diciamo noi, biso-gnerà trovare una soluzione: o un appalto, come pare, o, giusto per chiudere con una battu-ta...sguinzagliare un po' di gatti, se il problema sono i topi che rosicchiano i cavi elettrici.

andrea,degirii(dyilcati . o

ìe lettere (rnax 15 righe) venne indirizzate o:

il Resto del Carlino via Salare, 40 - 49100 RAVENNA

tel 0544 249611 - fox 0544 39019 @ umile

cronetalavenna net

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Page 20: Rassegna Stampa IDV 10.04

orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

10/04/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Il Pdl dice no al "mare d'inverno" Critico anche il M5S: «Violenza e cernentificazione della spiaggia»

CATTOLICA. Per il Pdl "Il mare d'Inverno", più che "un film in bianco e nero", come recita la Bertè, a Cattolica sarà «un'astra-zione, un'illusione». E' questo u-no dei motivi del sonoro no al Pia-no spiaggia indicati dal capogrup-po Pdl Pierangelo Del Corso. Ecco gli altri: «Siamo contrari a per-mettere la presenza di elementi di chiusura verticali ed orizzontali del terrazzo dei bar-ristoranti. Ri-schiamo di avere fino a sei piccole torri che aggiunte al resto limite-ranno la vista del panorama. I ma-nufatti dei Bagni debbono essere edificati ad una distanza maggio-re dall'attuale passeggiata del

Lungomare - continua - Il percor-so pedonale di 1,60 metri è troppo piccolo, e soprattutto ci dobbiamo garantire una possibilità maggio-re nel caso dovessimo rinnovare l'attuale passeggiata del Lungo-mare, permettendoci di allargar-la lato mare». Tra le raccomanda-zioni che il Pdl gira alla Ubalduc-ci e soci c'è quella di «non trasfor-mare la vita di spiaggia in una specie di luna-park o centro com-merciale a cielo aperto. Questo Piano dell'arenile blocca il futuro della zona mare, nella sua formu-lazione doveva contemplare il rinnovo di tutto il comparto: spiaggia e via Rasi-Spinelli». In-

terviene a gamba tesa anche il Movimento Cinque Stelle: «Il nuovo piano spiaggia sembra la solita vecchia minestra, nulla di innovativo, nulla che entusiasmi. Che i signori della maggioranza non abbiano idee compatibili con il godimento del panorama, lo stanno a dimostrare i chioschi di cemento costruiti a lato del risto-rante Lampara, o la concessione rilasciata per l'ammodernamen-to dei bagni numero 9. Ma, oltre al panorama, questa volta violenta-no anche la spiaggia, permetten-do una ulteriore cementificazio-ne strutturale difficilmente rimo-vibile in futuro». (t.d.)

Nuovo piano spuma lialiberadelconsiglio

Più spazio agjtochi episcine

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Page 21: Rassegna Stampa IDV 10.04

Consigliere M5S senza giacca, richiamato in Aula

MilanoItalia.

Un consigliere lombardo del Movimento 5 Stelle e' stato richiamato durante la

seduta dell' aula perche' non indossava la giacca. Il regolamento del Consiglio

lombardo, infatti, impone ad assessori e consiglieri di indossare la giacca in aula

mentre Andrea Fiasconaro (M5S), 24 anni, si e' presentato in camicia e maglione

grigio. A riprenderlo, durante i lavori dell' assemblea di questa mattina, e' stato il

presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo (Pdl) che comunque non lo ha

allontanato dall' aula: "Il regolamento in vigore impone ad assessori e consiglieri l'

obbligo di indossare la giacca in aula. Per oggi possiamo considerare quella del

consigliere Fiasconaro una non conoscenza". L' obbligo della giacca era stato

introdotto nella scorsa legislatura dall' ex presidente del Consiglio regionale Davide

Boni (Lega Nord), dopo alcuni episodi come, ad esempio, la consegna di una

maglietta con una scritta goliardica da parte di Stefano Zamponi (Idv) a Nicole

Minetti (Pdl). Poco prima di riprendere Fiasconaro, Cattaneo aveva anche

richiamato all' attenzione alcuni assessori che stavano parlando tra di loro.

Affari Italiani09/04/2013

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