Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

18
Ufficio stampa IDV E-R Rassegna Stampa del 12-08-2012 Pagina 1 di 18

description

Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Transcript of Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Page 1: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Ufficio stampa IDV E-R

Rassegna Stampa del 12-08-2012

Pagina 1 di 18

Page 2: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

Consiglieri in video coi soldi pubblici il Pd chiede tagli ai fondi e più controlli12/08/12 La Repubblica Bologna 3

La difesa dei conduttori radio e tv tra dubbi, smentite e conferme12/08/12 La Repubblica Bologna 4

I compiti per le vacanze di governo e partiti12/08/12 Libertà 6

Il Gip:stop alla produzione Ilva12/08/12 Libertà 7

Legge elettorale a settembre12/08/12 Libertà 8

Mainardi (Prc) e Gazzola sul toto-Province12/08/12 Libertà 9

«Non difendiamo ori ma tanti beni di tutti»12/08/12 Libertà 10

Sulle province serve un progetto serio e responsabile12/08/12 Libertà 11

Festa Pd Reggio, grande assente Di Pietro12/08/12 Reggio:24h 12

Fraulini con Rossi: «Una lista civica con i delusi dell’Idv»12/08/12 Gazzetta di Modena 13

Successo della Carta Giovani gli sconti a misura di ragazzi12/08/12 Gazzetta di Modena 14

Un progetto su disabili e mondo del lavoro12/08/12 Gazzetta di Modena 15

A Porto Fuori cresce la protesta: oltre 1000 firme contro i fanghi12/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 16

Tutti i Comuni parte civile12/08/12 Il Resto del Carlino Cesena 17

Conigli, abbattimento solo in casi gravissimi12/08/12 Il Resto del Carlino Forlì 18

Pagina 2 di 18

Page 3: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

wwwfabrizioesabattini.com

COn,iglied in ■ ideo coi soldi pubblici il Pd ledetaeli ai fondi epiù controlli

12/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

In Regione polemica sulle ospitate televisive che alctri eletti si garantiscono coi fondi pubbrici. Monari annuncia tagli al budget dei gruppi

Il Pd striglia i consiglieri in tv Richetti immorale che naphino ner firci intervistare

IL PD striglia i consiglieri regionali che hanno stipulato contratti con le emittenti lo cali per es-sere intervistati nelle trasmissioni televisive. Contratti pagati col budget regionale a disposi-zione dei gruppi consiliari, un totale di circa 3,8 milioni di euro, che ora p otrebb e essere ridotto. «Immorale, sia il comportamento di chi chiede soldi per le interviste, si di paga per farsele fare» dice il presidente dell'assemblea legislativa Matteo Richetti, che bacchetta: «I capigruppo hanno la responsabilità di capire che certe cose non si possono fare». Duro il Pd, che non ha mai sottoscritto contratti con le tv locali. «A settem-bre considereremo se tagliare ulteriormente il budget dei gruppi, e bisognerebbe anche cam-biare le regole del disciplinare di spesa».

BIGNAMI A PAGINA II

La pale ca Regíane

Consiglieri in video coi soldi pubblici il Pd chiede tagli ai fondi e più controlli Richetti: comportamento immorale. Monari: cambiamo leregole

SILVIA BIGNAMI

«UN comportamento immorale, sia quello di chi chiede soldi p er le interviste, sia quello di chi paga per farsele fare». Ilpresidente del-l' assemblea legislativa della Re-gione, Matteo Richetti (Pd), boc-cia senza appello la pratica diffu-sa in alcuni gruppi consiliari che spendono i soldi del budget re-gionale p er essere intervistatinel-le trasmissioni di informazione politica delle emittentilo cali. Sul-la stessa linea il capogruppo dei Democratici Marco Monari, che assicura di non aver mai sotto-scritto contratti con le tv, apre a un nuovo taglio dei fondi a dispo-sizione dei gruppi (che ammon-tano a circa 3,8 milioni) e chiede di modificare le regole per i rim-borsi spese dei partiti: «Il regola-mento in vigore oggi è vecchio e va rivisto, sia sotto il profilo della opportunità che della legitti-mità».

Tutto nasce dalle ammissioni di alcuni consiglieri regionali, che

Nn' eZeCI nda.Ze MCd asom

è Unto con Um;z: Ci ZzE;um

hanno spiegato di aver firmato contratti, fatturati regolarmente dal loro gruppo, per garantirsi la presenza nelle rassegne stampa del mattino e nelle trasmissioni delle televisioni locali. Tra loro la consigliera Udc Silvia No è, che ha parlato di contratti sia con "è-tv" che con "7 Gold", il grillino Gio-vanni Favia, il leghista Manes Bernardini, il p dl Galeazzo Bigna-mi e il vendoliano Gianguido Nal-di. Il "tariffario" dei contratti, se-condo i politici di viale Aldo Mo-ro, prevede un costo di circa 300 euro a intervista oppure veri e propri pacchetti di "ospitate".

Il presidente Richetti, che ha messo i fondi gestiti dai gruppi sotto il controllo dei revisori dei

conti, scuote la testa: «Un conto è acquistare spazi a p agamento per fare spot sulle proprie prop o ste di legge o pubblicizzare l' attività del gruppo, questo è consentito —spiega — un altro è rilasciare in-terviste a pagamento coi soldi della Regione, e senza che sia chiaro che si tratta di messaggi promozionali e non di interviste giornalistiche. Questo non si può fare». Un comportamento «im-morale» che apre a ulteriori tagli del budget dei consiglieri, così co-me a una revisione dei criteri di spesa, anche se, conclude Richet-ti, «a prescindere da quel che si può regolamentare, c'è anche una responsabilità dei capigrup-po, che devono capire che certe

cose non sono consentite». Il Pd sostiene di non aver mai sotto-scritto contratti ad personam con le tv. «Non l' abbiamo mai fatto — assicura il capogruppo Monari — e trovo molto discutibile pagare per comparire in trasmissioni tv, ancorché dedicate ai temi della Regione e della politica, e anche se certamente può portare un vantaggio personale ed elettora-le. La pubblicità e l'informazione politica sono consentite e a mio avviso vanno fatte, ma nel rispet-to delle regole e nella chiarezza dei messaggi». I Democratici chiedono di rivedere il regola-mento sulle spese dei gruppi. «È allo studio una proposta che po-trebbe ridurre ulteriormente il

budget, ma anche allaluce di que-stavicenda sarebbe utile rivedere pure il disciplinare di spesa sotto il profilo della legittimità giuridi-ca di ciò che è o non è consentito. Oltre al fatto — conclude — che bisogna anche controllare che chi si fa p agare per le interviste se-gnali la differenza tra i messaggi a pagamento e le interviste giorna-listiche: ne va della tutela del tele-spettatore, ma questo dovrebbe essere già regolato dalla legge». All'attacco anche Franco Grillini (Idv) che ha depositato una pro-posta di legge per dimezzare ifon-di dei gruppi consiliari: «Noi non abbiamo mai pagato le tv. Ecco perché non ci invitano mai».

C RIPRODUZIONE RISERVATA

gRTd annz. z7n ,? .:d oz:nsinnA

buz:de: co.-d.z:,5ssive

dR CUM

RIMETTI Il presidente Matteo Richetti

MONARI Il Democratico Marco Monari

Pagina 2

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 3 di 18

Page 4: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Francesco Spada

Sentirò i nostri pubblicitari, ma se ci

sono stati contratti di questo tipo è

sicuramente un errore

Pagina 3

ladifesadeiconduttonradioety tra dubbi, smentite e conferme

12/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Anchomandi"è-tv"elGold

La difesa dei conduttori televisivi Spadanega Pattaciniconfeima PERSICHELLA APAGINAIII

Spada di "è-tv" e Pattacini di "7 Gold" replicano ai consiglieri regionali che hanno ammesso le interviste a pagamento

La difesa dei conduttori radio e tv tra dubbi, smentite e conferme

BEPPE PERSICHELLA

C'È chi ammette e c'è chi nega. Aparlare sono i due popolari an-chorman, tirati in ballo dai con-siglieri regionali che hanno am-messo di pagare le interviste nei loro spazi di informazione poli-tica. Istituzionale e vicino alla Curia bolognese il direttore di "è -tv" Francesco Spada, libero battitore il conduttore di «7 Gold» Dario Pattacini, voce e volto dell'ultima stagione di «7 in punto», nonché ex candidato dell'Idv alle comunali del 2009. Sono stati Manes Bernardini della Lega Nord e Silvia Noè a

spiegare ieri su Repubblica il si-stema delle interviste a paga-mento per entrambe le reti tv, confermate dal grillino Giovan-niFaviachehapagato solo perle ospitate a «7 Gold». Ma quindi è vero? «Sì, confermo tutto. Per le tv commerciali non c'è contri-buto statale, quindi gli spazi vanno pagati» racconta Pattaci-ni. Nessuno scandalo, quindi? E invece no. «Non si può fare as-solutamente, è vietato dalla leg-ge» dissente Spada. Racconta-no storie completamente diver-se i due conduttori. Pattacini as-sicura che quando questo acca-de avverte sempre i suoi tele-spettatori. E per lui è più che sufficiente. «Io pongo le do-mande che voglio, con gli sms e le domande da casa. Siamo gli unici a far intervenire il pubbli-co in diretta con gli ospiti, nes-

sun altro lo fa» spiega. Anche il tariffario corrisponde a quello descritto dalla Noè. «Duecento euro per un'ora e un quarto di intervista» conferma il condut-tore. Non c'è proprio nessuno

segreto per Pattacini, stupito dello stupore. «E tutto regolare, regolarissimo» ci tiene a preci-sare. Quest'anno nella sua tra-smissione ci sono passati un po' tutti. «Udc, M5Stelle, Sel, Lega

Nord, in alcuni casi anche il Pdl. Erano tutti a p agamento. E sem-pre stato così» rivela. Spiega an-che perché questa pratica sem-bra non sfiorare il Pd: perché spesso si tratta di invitare asses-

sori o sindaci e «chi fa parte del-l'istituzione non paga».

Nessun problema di deonto-logia? Pare di no. «Le tv sono commerciali, trovo più scorret-to che l'editoria prenda soldi

con le nostre tasche». Che sono poi le stesse che finanziano i consiglieri regionali. Ma quello che per Pattacini sembra nor-male per Spada non lo è. A "è - tv", racconta, c'è stato un solo caso, di recente, dove un espo-nente del Pd ha richiesto a p aga-mento una fascia di informazio - ne subito dopo il tg della sera. Ma non se ne è fatto nulla. «Le interviste doveva farle un gior-nalista della nostra redazione, e questo non è possibile» osserva. Dopo aver letto le dichiarazioni della Noè il dubbio però si fa strada tra le certezze. «Devo sentire i nostri agenti pubblici-

tari e capire che tipo di accordo hanno fatto. Se ci sono stati con-tratti di questo tipo è sicura-mente stato un nostro errore» ammette. Lui però non ha mai visto nulla del genere né sentito proposte di quel tip o. «Almio te-lespettatore glielo devo dire che è a pagamento l'intervista, deve esserci una scritta spazio a pa-gamento. Oppure gli garantisco un'intervista libera. Da noi è sempre così». Libertà, unap aro - la che sta a cuore anche a Patta-cini. «Io sono completamente libero. Nessuno si è mai lamen-tato con me dopo le interviste — assicura — anzi, è successo che chi ha pagato mi ha fatto i com-plimenti in diretta, dicendomi che era stato difficile risponde-re alle mie domande. Io non ho peli sulla lingua».

C RIPRODUZIONE RISERVATA

Dario Pattacini

,‘ • È tutto vero le emittenti commerciali non hanno contributi dallo Stato, quindi chi vuol venire paga

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 4 di 18

Page 5: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

ladifesadeiconduttonradioety tni dubbi, smentite e amfemle

12/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

NOÈ Silvia Noè, consigliera Udc, spiega: "lo ho uno dei contratti meno onerosi. A è-tv partecipo in questo modo a Buongiorno Mattina, la rassegna stampa del mattino"

BERNARDINI Manes Bernardini, consigliere della Lega Nord: "Noi abbiamo contratti sia con 7 Gold che con è-tv. Di solito vado io perché il programma inizia alle sette di mattina e io sono di Bologna"

FAVIA Giovanni Favia, consigliere del Movimento a 5 Stelle: "Avevamo un contratto con 7 Gold e pagavamo circa 200 euro al mese. Abbiamo documentato tutte le nostre spese online"

NALDI Gianguido Naldi, consigliere di Sel: "Sono andato a volte a 7 Gold, è un modo per assicurare, soprattutto ai piccoli gruppi politici, una certa visibilità sulle tv locali"

Pagina 3

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 5 di 18

Page 6: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNSSTO PRATI NEL 1883

press unE 12/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

WindJet, stop a tutti i voli

m e

Pagina 3

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

I compiti per le vacanze di governo e partiti

cABLO GAT,T,T

c i risiamo. Due giorni fa Ber- lusconi in un'intervista al quotidiano francese"Libéra-

tion" ha escluso che nel suo pro- gramma elettorale ci sia l'uscita dall'euro, ipotesi irresponsabile e nefasta. Ieri la fedelissima Santa n-ché ha invece dichiarato, nell'ordi-ne,che il ministro Passera è un eva sore fiscale e che quindi il Pdl non lo vuole; che Silvio si candiderà si-curamente perché tutti glielo chie-dono e perché è l'unico che può far vincere le elezioni al Pdl.

is1 poi che lei stessa gli porterà in dote una piazza da un milione di persone, in ottobre; e che si

deve lanciare un referendum sull'eu-ro, perché è una moneta che"impat-ta sugli italiani"i quali quindi devono poter dire la loro.

A giudicare dalla confusione che sta sollevando, e a prescindere dalla verosimiglianza logica e istituzionale di quanto dice la deputata, sembra proprio che la strategia della destra, nella prossima tornata elettorale - che Berlusconi si candidi o no:la que-stione è appesa ai risultati dei son-daggi riservati - sia quella di solletica-re ogni possibile umore del suo elet-torato. Dal rigore di Brunetta, dalla competenza di Passera (che non sta nel Pdl ma che sicuramente vi è desi-derato da qualcuno, dato che la San-tanché si premura di dichiarare che le è sgradito), al più becero qualun-q uismo, al populismo di pancia.

Il Pdl, insomma, punterà anche sul-la disperazione e sull'esasperazione dei cittadini, a cui la situazione eco-nomica reale, oltre a quella finanzia-ria, non offre, del resto, che prospetti-ve nere: recessione, aumento dei prezzi dei beni di consumo,insicurez-za del posto di lavoro per chi lo ha, certezza di non trovarlo per chi lo cer-ca (tra cui trecentomila in possesso di laurea). Una disperazione, un'esaspe-razione, che sono l'arma più efficace in mano a Grillo e a Di Pietro; ma an-che il Pd I alzerà il tono della protesta anti-sistema; senza far cadere il go-verno, la linea di freddezza e di conte-stazione nei riguardi di Monti pren-derà sempre più piede far i berlusco-niani. E quindi apparirà sempre più chiaro che il sistema politico si sta po-

larizzando, e che si stanno formando due schieramenti: uno è quello Udc-Pd-Sel, che si presenterà alle elezioni chiedendo (se la legge elettorale lo consentirà) il mandato a governare in continuità con quanto finora si è fat-to (con modifiche anche importanti ma non di sostanza); e l'altro è il par-tito degli scontenti di ogni genere e per ogni motivo: ne fanno parte il Pdl, ambig uamente - del resto, l'immuta-bile stella polare del Pdl sono solo gli interessi personali di Berlusconi -;e a pieno titolo,invece,Grillo, Di Pietro, la Lega. Questo secondo non è quindi uno schieramento omogeneo, che possa vincere le elezioni,in quanto ta-le, ma se il governo e il primo schiera-mento sbaglieranno troppo, tutto può essere rimesso in gioco.

Tutti hanno i compiti delle vacan-ze, quindi. Il governo, in primis, deve assolutamente puntare sullo svilup-po, sulla crescita;deve far capire agli i-taliani che la stagione dei sacrifici è finita, che i tagli non toccheranno più i cittadini,che il governo è alleato del-la gente e che si impegna per far ri-partire l'economia e per ridare fiato e fiducia all'Italia.Che d'ora in poi il no-stro rapporto con l'Europa è di chi non più nulla da farsi perdonare. Un cambio di tono e di passo che deve i-niziare fin dalla prima seduta del Cdrn il 24 agosto, dopo la breve pau-sa ferragostana - nella speranza che la speculazione non ci costringa a chiedere l'aiuto della Bce prima che entrino in funzione (è questo lo sno-do che non è sotto controllo) i mec-

canismi automatici dello scudo ami- spead-.Montiei|suo governo non possono portare alle urne un Paese in recessione economica e in depres-sione psicologica.

I partiti che si candidano a gover-nare il dopo-Monti devono, da parte loro, sforzarsi di non vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso; cioè, fuori di metafora, non devono litiga-re e non devono mandare segnali che possono essere interpretati co-me di opportunismo o di incertezza. La costruzione del grande Centro, della"Cosa bianca':ad esempio, non è sbagliata di per sé; ma non l'aiuta né che nasca sotto l'aperto diktat del cardinale Bagnasco,che decide linee e priorità della nuova formazione cat-tolica, né che non riesca a sottrarsi a

polemiche come quella di Monteze-molo, alla palese ricerca di spazi di potere in un terribile vetero-politi-chese travestito da n uovismo. In ge-nerale - e ciò vale anche per il Pd e per Sel - l'errore più grave per i par-titi è,ora,far vedere ai cittadini che la politica pensa a sé prima che agli ita-liani. Se ora sono i disoccupati che si danno fuoco - orrore -davanti a Montecitorio, c'è davvero il rischio che in un prossimo futuro siano gli i-taliani esasperati a dare fuoco, me-tafo rica me n te, a I Palazzo. Le forze c he non giocano allo sfascio, subito do-po Ferragosto avranno modo di di-mostrarlo. Devono varare, per essere credibili, una nuova legge elettorale; anche se abbiamo molti motivi di du-bitare che ci riusciranno,questo è un test decisivo su cui misurare la loro credibilità e la loro responsabilità. Chissà se lo capiranno.

Carlo Galli

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 6 di 18

Page 7: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

I Gip: stop alla produzione Uva

I 3I83OTI33TICRbR

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

12/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Il Gip: stop alla produzione Ilva Impianti da usare solo per il "risanamento". Clini: rispettare gli obiettivi

TARANTO - il gip di Taranto ha emesso ieri una nuova ordi-nanza con la quale vieta all'E-va di fare produzione con gli impianti posti sotto sequestro lo scorso 25 luglio. Impianti dunque che devono essere ri-sanati, messi a norma, ma non possono essere usati per la produzione.

Immediatamente il clima è tornato tesissimo in. città, così. come i rapporti tra uva e ma-gistrati. Il presidente Bruno Ferrante ha dato mandato di impugnare il provvedimento davanti al Riesame, e ha con-vocato il Consiglio di ammini-strazione per discutere dei nuovi sviluppi della vicenda. «Una scelta insostenibile» è stato il commento.

La proprietà infatti aveva accolto la sentenza del tribu-nale del Riesame, martedì. scorso, con grande sollievo. 11:fiva aveva fatto ricorso con-tro la chiusura dell'area a cal-do cokerie, agglo-merato, parchi minerari) deci-sa dal gip Patrizia Todisco. Gravissime le accuse all'azien-da: disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze a-limentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento di beni pubblici, getto e sversa-mento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico. Un disastro, insomma, con 174 morti accertati per tumo-re a causa delle sostanze in-quinanti, e due quartieri (Tamburi e Borgo) a ridosso del siderurgico con il quadru-plo di mortalità.

Un'inchiesta con 7 indagati, tra cui due esponenti della fa-miglia Riva - Emilio e Luigi - entrambi ai domiriliari. A. fianco di questa inchiesta cor-re quella sulla corruzione che scava nei rapporti tra Ilva ed enti locali sui controlli «addo-mesticati».

Per Taranto e la Puglia (il po-lo siderurgico occupa diretta-mente 11.600 dipendenti, più l'indotto) erano stati giorni drammatici e di proteste dure anche contro i sindacati. Poi la sentenza del Riesame che ave-va scongiurato la chiusura del-l'azienda, elencando comun-que una serie di prescrizioni per riportare la situazione alla normalità. Un verdetto che sembrava aprire spiragli - se-condo l'Ilva - anche a una ri-

presa dell'attività nell'area a caldo.

Ma l'interpretazione un po' allargata della proprietà è sta-ta stroncata ieri dal gip che sollecita i custodi giudiziali ad

adottare «tutte le misure tec-niche necessarie a scongiurar-si il protrarsi delle situazioni di pericolo e a eliminare le stesse, situazioni in ragione delle quali il sequestro pre-

ventivo è stato disposto e con- fermato», ricordando che il Tribunale del Riesame «non ha previsto alcuna facoltà d'u-so degli impianti a fini produt-tivi».

Dunque gli impianti potran-no restare accesi, ma per le prove sulle emissioni e tutte le operazioni di questo tipo. Non per produrre. Nella nuova or-dinanza il gip segnala anche la «grave attualissima situazione di emergenza ambientale e sa-nitaria in CUI versa il territo-rio». Un giro di vite che revoca anche il nuovo ruolo di «cu-stode e amministratore degli impianti in sequestro» asse-anato a Ferrante dal Tribunale del Riesame.

Il ministro dell'Ambiente Clini è intervenuto auguran-dosi che il percorso di risana-mento prosegua, ricordando il tavolo istituito con la Regione Puglia «per individuare le mi-sure che l'llva dovrà adottare per risanare gli impianti e ri-spettare gli obiettivi».

Clini ha invitato a mettere da parte i conflitti e a prose-guire nel percorso intrapreso. Ma intanto è scontro tra i par-titi.

Pd (Fassina) e Pdl (Napoli) criticano l'operato del giudice, attirandosi le ire di Idv e Verdi.. Confindustria intanto si dice preoccupata e parla di un in.- terevento del gip «difficile da comprendere. Fermando la produzione della pii grande acciaieria d'Europa ci saranno costi difficilimente sostenibi-li».

Paolo Cadetti

Pagina 4

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 7 di 18

Page 8: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Il Gip: stop Ma produzio

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

12/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

ROMA - ll rinnovato invito di Giorgio Napolitano a trovare un'intesa sulla nuova legge elettorale incide su Pdl e Pd che, quasi all'unisono, dan-no una indicazione conver-gente e concorde: a settem-bre-ottobre ce la faremo si-curamente, annunciano Lu-ciano Violante e Fabrizio Cicchino.

l'intesa sarà frutto di una ulteriore mediazione ma già ora, dice il democratico Vio-lante, sono stati «piantati al-cuni pilastri».

Tra questi l'ex presidente della Camera indica anche la soglia per i piccoli partiti: per entrare alla Camera i partiti dovrebbe superare uno sbar-ramento nazionale del 5 per cento.

zdscwsswz Per 1 piccoli partiti pipvisto Io sbarramento del 5% per entrare alla Camera

«Ci sono ancora aspetti non secondari da precisare ma su questa base si posso-no raggiungere gli obiettivi che sembrano condivisi», spiega Violante.

Lappuntamento è per fine agosto quando si riunirà il comitato ristretto della com-missione Affari Costituzio-nali del Senato. Tutti lo indi-cano come l'incontro decisi-vo al quale i gruppi. non si presenteranno a mani vuote o con pregiudiziali paraliz-

zan ti. «Sì ce la possiamo fare» ri-

conosce anche Cicchitto: «Giorno più, giorno meno entro settembre», spiega il capogruppo pdl, secondo il quale bisogna però superare il punto di frizione rappre-sentato dall'assegnazione del premio: il Pdl chiede che vada al partito più votato e non alla coalizione vincente: «sul resto collegi, preferenze, sistemi di voto siamo aperti al confronto».

A dare indicazioni costrut-tive e di disponibilità c'è an-che Maurizio Gasparri: an-che lui dice che la nuova leg-ge «si farà e sicuramente a settembre». Gasparri chiede che non ci siano veti o pre-giudiziali a sinistra e difende

nuovamente la scelta di pre-vedere il presidenzialismo, posizione questa che è stata criticata da Napolitano.

A proposito del Quirinale, l'ipotesi di un possibile mes-saggio alle Camere del capo

dello Stato per chiedere for-malmente l'approvazione della legge elettorale viene definita una «chiacchiera ferragostana» da ambienti quirinalizi.

La cosa ha fatto comunque

inalberare l'ex ministro Gianfranco Rotondi che ha minacciato di essere pronto ad attaccare Napoli -i:ano in aula se dovesse davvero arri-vare un messaggio del colle.

La scelta di Pd e Pdl in fa-vore di una legge che potreb-be penalizzare chi rimane al di fuori degli schieramenti dà nuovamente il destro a Antonio Di Pietro per attac-care il fronte che sostiene il governo: «si sta cercando di fare una legge elettorale che isoli i partiti che non sia alli-neano», sottolinea il leader dell'ldv. Belisario dice che non ci sarà nessuna intesa, alla fine, e che quella a cui stanno assistendo gli italiani è solo una «squallida teleno-vela»

Legge elettorale a settembre L'©k diViolante e Cicchitt©, idv attacca: una sceneggiata

Pagina 4

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 8 di 18

Page 9: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

lin kttrilI ,g AI t, II A-tlik t 1.

II r4~ m •N•

«Basta chiedere», l'ira dei sindaci

„2;2:•[„2",=,1 , • -t-,zz,- • „<„

LIBERTÀ 12/08/2012

Periodicità: Quotidiano

press LinE

QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

Mainardi (Prc) e Gazzola sul toto-Province su (e I ma) Nando Mainardi, se-gretario regionale del Prc, contro Pd e PdL. «La sceneggiata dell'o-norevole Tommaso Poti del PdL, che ha votato contro la conver-sione in legge del decreto sulla Spending review perché in dis-senso sulla scomparsa della Pro-vincia di Piacenza, lascia il tempo che trova: la legge è passata, an-che con i voti determinanti del. suo gruppo parlamentare, e la Provincia di Piacenza è destinata alla soppressione. Siamo contra-ri alla proposta di trasferire anni e bagagli in Lombardia - precisa in un intervento che pubblichia-mo integralmente a pagina 45 -. Non aderiamo al modello mori-bondo di governo del territorio di stampo formigoniano -delfino, fondato ideologicamente sulle privatizzazioni». «Abbiamo un punto in comune con il Pd— pro-segue -: la scelta di rimanere in questa regione. Le convergenze, però, finiscono qui perché la pro-posta di costituire la Provincia dell'Emilia ci sembra una mo-struosità istituzionale. Che senso avrebbe una Provincia di due mi-lioni di abitanti? ». Intanto, secon-do Luigi Gazzola, consigliere pro-vinciale di Italia dei Valori, «il di-battito agostano sulle sorti della Provincia prosegue in un quadro di grande confusione che non fa che aumentare la sfiducia dei cit-tadini nei confronti della politica e delle Istituzioni». «Lasciamo ai cittadini - chiede Gazzola in un intervento che pubblichiamo in-tegralmente a pagina 45 - ogni considerazione tra dichiarazioni e comportamenti dei singoli e dei loro partiti e di distinguere tra chi vende fumo e chi invece fa delle proposte per ridurre il disa-gio dei cittadini, mettendo risor-se a vantaggio di chi fatica a tira-re la fine del mese. A che punto è la discussione sulla riforma delle autonomie, sul codice delle au-tonomie? A chi toccava farla? E perché non è stata fatta? Perché questi partiti non sono in grado, non hanno né la volontà né la forza di farlo. Dovevano pensar-ci gli abolizionisti della campa-gna elettorale, che oggi invece assumono posizioni opposte o meglio tengono i piedi in due scarpe. A Roma fanno una cosa, a Piacenza ne dicono un'altra. Il tempo c'era». Per Gazzola «non meritano attenzione ipotesi di ri-corsi al Tar o di referendum tra la popolazione «inutilmente costo-si e ulteriormente disgreganti».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 23

Pagina 9 di 18

Page 10: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

«Non difendi o ori ma tanti beni di tutti» Il sindaco che si batte per la vita in montagna

. ,

l'acqua bagna tutti Buoni e canirei

o difendiamo ori ma tanti belli di ami»

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

12/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

un Una pagina di democrazia partecipata, è il messaggio scaturita ieri a Cerignale. Dal-le montagne dell'alta Vaida-veto, da un minuscolo paese di un centinaio di abitanti, scaturisce la volontà di muo-versi in uno scenario da "grandi" per difendere ciò che dovrebbe appartenere a tutti, l'acqua, sulla quale, dice il sindaco Massimo Castelli, si muove l'interesse dei «poteri forti».

Sul filo conduttore dell'an-no internazionale dedicato dedicato al bene più prezioso, per continuare il percorso d'arte e di valorizzazione del-le terre di altitudine partito lo scorso anno, venerdì sera è stato inaugurato il progetto

"La memoria dell'acqua". Due nuove fontane pubbliche, una dedicata a San Francesco e l'altra nella Piazza del merca-to, e una mostra collettiva di artisti piacentini, allestita nel-la stalla dei. "Barbetti". Perso-naggio clou della manifesta-zione don Andrea Gallo, sa-cerdote al centro di battaglie sociali e politiche, che scuoto-no anche l'ambiente ecclesia-stico, tanto che il cardinale di Genova, Siri, trent'anni fa ave-va deciso di mandarlo in "esi-lio" in una parrocchia di peri-feria. Dove è ancora oggi alla guida della comunità San Be-nedetto al Porto "fedele servi-tore della Chiesa e alla sua missione tra i poveri".

«Cerignale non ha ori, ep-

pure ha tanti beni, che vanno difesi - spiega Castelli, che ha proposto la cittadinanza ano-rana al Dalai Lama -. Sono la vita in montagna, la natura, il territorio, i boschi e tanta ac-qua, questa è la nostra ric-chezza da preservare». Don Gallo è una presenza signifi-cativa per le battaglie sul terri-torio e sul bene pubblico: «E' un uomo di rottura, che dà messaggi forti, che rompe gli schemi, non dice solo parole ma concretizza il suo pensie-ro con il suo stesso modo di vivere, non ha timore a infran-gere modelli se essi sono con-tro il bene comune, lui invita a mettersi in gioco e lo fa perso-nalmente». Dall'uomo di fede viene la spinta e «l'energia per

ignorati e la montagna, lo stia-mo dicendo ormai da decen-ni, inascoltati, che la monta-gna muore. Noi vogliamo ri-portare qui la vita, non scim-miottando le metropoli, esse-re qui significa vivere rispet-tando quello che c'è».

«E' importante mantenere alta l'attenzione su questo be-ne», interviene don Ezio Moli-nari, giovane sacerdote, nato in città e parroco di Brugneto, Castelcanafurone, Curletti, Metteglia e Ciregna, località tra poco più, o poco meno, mille metri, paladino della montagna, «non vogliamo u-na nuova guerra, dopo quella del petrolio - prosegue -, ac-qua è vita e deve essere acces-sibile a tutti. Nei paesi la fon.-tana era il luogo degli incon-tri, della socializzazione, un tempo era così anche nelle città - e auspica -. Magari sa-pessimo fermarci a riflettere, a tornare ad incontrarci alle fontane, siamo tutti troppo frettolosi e non ascoltiamo più». Per esempio i bisogni dell'altro, che può essere il vi-cino anziano e solo, al quale portare un semplice bicchie-re di acqua.

mvg

CERIGNALE - Il sindaco Massimo Castelli

riflettere sulla consapevolezza di ciò che abbiamo».

Anche l'arte che non sta racchiusa nei musei, ma ac-cessibile a chiunque, senza pedaggi, può diventare un mezzo per fortificare un pro-

getto "democratico". «E' il messaggio che viene

dagli spiriti liberi, gli artisti, è uno stimolo per creare il nuo-vo futuro delle nostre monta-gne, i nostri problemi., le no-stre difficoltà sono sempre più

Pagina 26

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 10 di 18

Page 11: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

ce serve un rogetto serio e responsabile

masAcny '9Agn CViALA Va9Z0

k„' Fyirk,51:1V-V r 3 4 !b4cig eA'A.7"4,0 50te>

Ca0,15u„,i, VI.50,24„-

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENEA SONDATO DA PRETESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

12/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

di LUIGI GAZZOLA*

i accalorato dibattito agosta- ' no sulle sorti della Provin-

J cia prosegue in un quadro di grande confusione che non fa che alimentare la sfiducia dei citta-dini nei confronti della politica e delle Istituzioni.

Sui siti e sul quotidiano locali si leggono dichiarazioni sorprenden-ti. Il presidente Trespidi, pronto a ri-corre al TAR e a indire un referen-dum,afferma qualora la Camera a-vesse confermato le province come enti di II livello e i consigli provincia-li non fossero più eletti dal popolo - :"auspico, a titolo personale, che queste Province,allora sì veramente inutili, vengano abolite tutte'; L'on Foti, non da meno, sostiene: "Sono sempre stato e continuo ad essere favorevole all'abolizione di tutte le Province". Segue, da ultimo, il segre-tario del PD, Silveanche noi credia-mo che questo accorpa mento di province non servirà a nulla, sareb-be stato meglio eliminarle tutte':

Ma non era dell'Italia dei Valori la proposta populista e demagogica di abolire tutte le province?

Lasciamo ai cittadini ogni consi-derazione tra dichiarazioni e com-

portamenti dei singoli e dei loro partiti e di distinguere tra chi vende fumo e chi invece fa delle proposte per ridurre il disagio dei cittadini, mettendo risorse a vantaggio di chi fatica a tirare la fine del mese.

Sono decenni che si discute di innovazioni istituzionali.II tema an-drebbe (o andava) inserito in un quadro che riguardasse complessi-vamente il funzionamento degli enti locali Ora l'urgenza dipende da esigenze di cassa. Si tratta di recu-perare risorse finanziarie. La rifor-ma avrebbe dovuto avere caratte-re organico, ma c'è un'urgenza a cui far fronte.

Ma a che punto è la discussione sulla riforma delle autonomie, sul codice delle autonomie? A chi toc-cava farla? E perché non è stata fat-ta? Perché questi partiti non sono in grado, non hanno né la volontà né la forza di farlo. Dovevano pen-sarci gli abolizionisti della campa-

gna elettorale, che oggi invece as-sumono posizioni opposte o me-glio tengono i piedi in due scarpe.A Roma fanno una cosa,a Piacenza ne dicono un'altra. Il tempo c'era. Oggi non c'è più.Oggi c'è solo questo ap-proccio, parziale e approssimativo, di dubbia legittimità costituzionale, che non soddisfa. E che fa dire:se le cose stanno costa llora tanto vale a-bolirle tutte. Davvero è anche una questione di serietà verso i cittadini. Sarebbe bastato per non trovarsi nell'impasse che il 5 luglio 2011 la Camera avesse votato a favore del-la proposta dell'IdV che cancellava le parole «le province» dal Titolo V della Costituzione. Purtroppo votò contro la maggioranza berlusconia-na e si astenne il PD.

Il tema della soppressione delle province non è particolarmente sentito dai cittadini. Sono i politici che lo pensano perché non hanno più il polso della situazione, il con-tatto con le persone. Il comune cit-tadino ha a che fare con una pleto-ra di livelli istituzionali (circoscrizio-ne, comune, provincia, città metro-politana, consorzi di comuni, comu-nità montane, consorzi di bonifica, enti parco,ATO dell'acqua e dei rifiu-ti, ausl, regione, stato, unione euro-pea) che ritiene ormai servono sol-tanto ad alimentare la tassa della politica e non a dar loro un servizio.

Benché' dunque nella percezione di tanti cittadini non si capisca a co-sa serva la provincia, la risposta è u-na politica sclerotizzata che vede nello status quo una garanzia di mantenimento del potere e di man-tenimento degli asset organizzativi della burocrazia.

Quando una famiglia non riesce più mantenere il proprio tenore di vita, inizia a ridurre le spese. Noi

pensiamo si possa fare la stessa co-sa con le province che possono at-tribuire le proprie funzioni a comu-ni e regioni.Sosteniamo questa po-sizione con grande responsabilità perché ci rendiamo conto che or-mai i tempi sono maturi e improcra-stinabili. Si tratta di essere credibili verso i cittadini e di dire loro la verità senza infingi menti. Bisogna avere coraggio, in momenti di difficoltà e di crisi e in cui la spesa pubblica continua ad aumentare oltre ogni limite di programmazione e di pre-visione del governo, di tagliare e di ridurre senza mettere sistematica-mente le mani nelle tasche dei citta-dini. Quando le risorse non sono sufficienti,quando ci sono milioni di persone che non hanno lavoro e che non hanno i soldi per arrivare alla fine del mese, forse la politica e chi ha responsabilità di governo e di essere classe dirigente di questo Paese per primi devono dare sempio che si sa fare anche una cu-ra dimagrante.

In questo senso non meritano attenzione ipotesi di ricorsi al TAR o di referendum tra la popolazione i-nutilmente costosi e ulteriormen-te disgreganti, si tratta semmai di avviare una discussione, anziché delle chiacchiere, per formulare un progetto che consideri la ricchez-za del territorio legata alla sua ca-pacità di sviluppo e trasformare in opportunità per il nostro territorio la modifica introdotta dalla novel- la normativa - a nostro parere, siri

parziale e insoddisfacente - per far fronte all'inevitabile impo-verimento del territorio in termini di posti di lavoro, indotto, ecc. con-seguente all'eventuale venir meno di altri presidi statali.

"Italia dei Valori Piacenza

Pagina 45

ho.dimo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 11 di 18

Page 12: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

dalla parte dell'Italia

CHIUSURA DELLA FESTA DEMOCRATICA NAZIONALE

DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 ORE 16.30, CAMPOVOLO

Critiche anche Paola Concia ("Quanto mi piacerebbe fare un dibattito con Grillo...

Su Twitter parlo spesso con tanti grillini") e Debora Serracchiani, secondo la quale

"nella tradizione delle feste democratiche ci sta anche il dialogo con chi è su

posizioni molto lontane, per cui avrei fatto uno sforzo e invitato Di Pietro".

Dello stesso avviso il sindaco di Bari Michele "lo cerco d'invitare chi non è

d'accordo con me: sarebbe stato interessante avere Di Pietro e Grillo alla festa

anche se la loro retorica fa incazzare". Per Arturo Parisi, infine. "passare in 3 anni

da Di Pietro unico alleato e Berlusconi nemico a Berlusconi alleato e Di Pietro unico

nemico è decisamente troppo".

Ultimo aggiornamento: r i i0S, 12

12/08/2012 press unE 1-117 1-711 L I

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Festa Pd Reggio, grande assente Di Pietro

Dal 25 agosto al 9 settembre è in programma al

Campovolo di Reggio Emilia la festa del Pd. che ha

scelto proprio la città del tricolore per l'edizione

2012 della sua kermesse nazionale a base di

politica, spettacoli e gastronomia. La festa

proseguirà poi dall'U al 16 settembre, sempre al

Campovolo, in veste provinciale.

FEal

Se tra gli

spettacoli

figurano nomi del

calibro di

Roberto Benigni,

Subsonica, Goran

Bregovic, Arisa, Noemi, Modena City Ramblers,

Nomadi e Afterhours, immancabiile tra gli

appuntamenti politici quello d'apertura e

conclusivo con Il segretario nazionale del Pd Pier

Luigi Bersani.

DALLA PARTE DELL'ITALIA FESIA DEMOCRATICA NA/IONALE n, i 25 AGOSTO - 9 SETTEMBRE 2012 r"

Chi mancherà, invece, è il leader di Italia dei

Valori Antonio di Pietro, che non risulta tra gli

invitati alla festa al contrario di tanti altri politici, sindacalisti, ministri tecnici,

giornalisti e vip di altro genere. Un'assenza pesante. quella del presidente dell'Idv,

che non mancherà di far discutere dentro e fuori il partito. Di Pietro, di fatto,

paga così l'opposizione al governo tecnico di Mario Monti e le polemiche interne al

centro-sinistra degli ultimi mesi.

Pe] dalla parte dentali Non solo: ospiti d'onore i ministri dell'esecutivo in carica, e forse lo stesso premier

Mario Monti potrebbe presentarsi a sorpresa nel capoluogo emiliano. Quasi tutti.

insomma, tranne Di Pietro: il suo destino, in questo nuovo concetto di centro-

sinistra, sembra dunque essere ormai segnato. C'è un ultimo spiraglio, però: di

fatto it programma degli appuntamenti politici non è ancora stato ufficiatizzato, lo

sarà soltanto pochi giorni prima dell'inizio della festa, verso il 22 agosto: c'è ancora

tempo, per Bersani 8 ce., di tornare sui propri passi.

L'assenza del leader Pd ha scatenato già le prime polemiche interne al partito. Il

consigliere regionale lombardo del Pd Pippo Civati ha ricordato che "a Reggio non

hanno invitato neanche me, vorrà dire che io e Di Pietro faremo una festa lì

accanto", mentre per il senatore democratico Ignazio Marino "i dibattiti politici di

fronte alle persone sono assai più utili delle schermaglie mediatiche. Per questo i

leader di tutte le forze politiche, compresi Di Pietro e Grillo, dovrebbero

partecipare ala festa".

Niente Tonino, dunque, né tantomeno la Lega Nord o Beppe Grillo, ma spazio

invece a tanti albi ex nemici che ora, forse, potrebbero diventare futuri alleati

dopo la coabitazione nellinusuale maggioranza destra-sinistra a sostegno del

governo tecnico salva-Italia. Ecco dunque che sul palco del Campovolo saliranno

Pierferdinando Casini (leader dell'Udc) e Angelina Alfano del PcIL il governatore della

Puglia Nichi Vendola (Sel) e i segretari nazionali dei tre grandi sindacati Cgil, Ciste

WL Susanna Camusso, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni; senza dimenticare tutti i

sindaci emersi dalle primarie del centrosinistra - da De Magisti is a Pisapia, da

Marco Doi ia a Massimo Zedda - e persino il "rottamatore" Matteo Renzi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 12 di 18

Page 13: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Ubaldo Fraulini

Pagina 10

<Una festa per ticostr.ditT Pd campo per l'Emilio

ErP,5412

12/08/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

DURE CRITICHE AI DIRIGENTI LOCALI

Fraulini con Rossi: «Una lista civica con i delusi dellidv» I fuoriusciti dall'Ild-v si organizza-no e per settembre metteranno in piedi una nuova lista civica, con cambio di nome al gruppo in Consiglio comunale e nelle circoscrizioni, per portare avan-ti il programma con cui Eugenia Rossi è stata eletta. Prosegue dunque a tappe forzate la "nuo-va vita" politica del gruppo di una trentina di persone che, a vari livelli, affianca la Rossi ed Ubaldo Fraulini: nei giorni scor-si il mancato rinnovo delle tesse-re ha portato questi esponenti fuori dall'Idv in polemica con responsabili cittadino e provin-ciale Giuseppe Dorati e Alessan-dro Borghet ti, Dorati nei giorni scorsi aveva visto un " ammor bidi-mento" del Pd sul tema che nel 2009 ten-ne l' [dv Cuori dalla giunta, ossia i proget-ti dell'Urbani-stica: «Dorati vede cambia-menti nel Pd - attacca Frauli-

- che non ci sono assoluta-mente; noi continuiamo con coerenza a di-re che la trasformazione delle zone E in residenziali è una ope-razione non legittima perché la legge regionale non lo consente per la parte non peep. Non ha comunque senso costruire visto che in città ci sono moltissime case sfitte e ampio patrimonio da riqualificate, ma il Pd conti-nua ad appoggiarsi al documen-to di Sitta sulla città di 230mila abitanti. I principali progetti, co-me l'ex Amcm o la piscina al parco Ferrar', sono fermi per-ché non hanno trovato i fondi, inoltre l'assessore Sitta ha cam-biato delega ma è sempre in giunta. Il nuovo responsabile

dell' u.tbariistica Giacob ;rzzi del resto ha detto che porterà avan-ti le linee di Sitta. La realtà è che occorre, come continuiamo a dire noi, una economia verde e operazioni legate alle energie rinnovabili. Inoltre alla discari-ca di via Caruso Hera dovrebbe iniziare a riqualificare, come ab - biamo proposto con gli impian-ti di energie. Mi chiedo se in Co-mune privilegino ancora gli in teressi generali, visto che preval-gono gli interessi di pochi». Il mese di agosto la trentina di fuo-riusciti dal partito di Pietro lo dedicheranno a organizzarsi per la lista civica che debutterà

a settembre, alla ripresa dell'attività politica. «Noi - continua Fraulini- ave-vamo chiesto il congresso cittadino e non l'hanno fatto, ma ce ne hanno fat-te anche altre. Ricordate l'at-tacco di Car-rebbi alla Ros-si sulla richie-sta di traspa-renza con la

comunicazione pubblica delle destinanzioni dei fondi gestiti dai consiglieri? Ma credo che l'idv avrà problemi tenuto con-to che in Città, dal 2009 a oggi, è passata da 250 iscritti a una ses-santina». Alla ripresa della poli -d-ea comunale, dunque, ci sarà battaglia nell'area intorno al' kiv, la cui linea ufficiale pare quella di un tentativo di avvici-namento al Pd :in previsione del-le prossime elezioni :municipali fissate al 2014. La questione og-gi è "paradossale": a livello na-zionale Di Pietro si allontana da Bersani, a Modena Pd e Idv si av-vicinano. Chi la spunterà?

Stefano tappi

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 13 di 18

Page 14: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

L'INIZIATIVA COMUNALE

Successo della. Carta Giovani gli sconti a misura di ragazzi .

Una città sempre 01 a "misura di ragazzo". Lo dimo-strai' successo ottenuto finora dall'idea lanciata dall'assesso-re alle politiche giovanili di Carpi, Messia Ferrari, la Carta Giovani. Si tratta di un proget-to che è nato proprio per sod-disfate le esigenze dei giovani tra i 15 e i 29 anni, al fine di fa-vorire "una maggiore integra-zione nella realtà cittadina". La carta permette di usufruire di numerose agevolazioni eco-nomiche: presentandosi con questo tesserino in alcuni eser-cizi commerciali selezionati, il cui elenco è consultabile sul si-

to internet del progetto, si pos-sono ottenere sconti significa-tivi. Ma non solo, c'è anche al-tro: la carta, che viene rilascia-ta gratuitamente, permette ai giovani che svolgono esperien-za di volontariato di convertire le ore spese in opere di solida-rietà con punti che consenti-ranno di ottenere premi ed op-portunità.

Ed è attivo anche il servizio chiamato "Taxi Anch'io", con il quale i ragazzi possono spo-starsi pagando soltanto quat-tro euro tra pub e locali, dalle ore 22 del sabato fino alle 4 del-la domenica mattina. (m.r.)

sani soli: agosto mese record

12/08/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

Pagina 15

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 14 di 18

Page 15: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

ml i di San fiartoloneeo

«ESalaZiOlei e anaianin Qui 000 si riesce a ViTATTY»

Atksi m'oAlaio ai i

12/08/2012 press unE GAllETTA DI MODENA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Direttore Responsabile: Enrico Grazioli Diffusione: 10.513

Un progetto su disabili e mondo del lavoro Ha preso il via a Formigine un importante progetto di collaborazione tra il Centro Educazione Ambientale e il Servizio Inserimenti Lavorativi dell'Unione dei Comuni, rivolto all'attivazione di percorsi di inserimento lavorativo per diversamente abili e persone in situazione di svantaggio sociale presso l'area verde del Cea (in foto). L'idea è dell'Amministrazione comunale di Formigine che intende sviluppare un'azione educativa attraverso l'informazione, la sensibilizzazione, la formazione per la crescita culturale fondata su un

rapporto equilibrato con l'ambiente, anche a favore delle fasce disagiate della popolazione, J1 progetto consente di

• incrementare una metodologia integrata di rete sociale tra servizi spiegano gli assessori ai Servizi sociali Maria Costi e alle Politiche ambientali Renza Bigliardi -vuole altresì promuovere la cultura dell'handicap e del disagio sociale e la valorizzazione del contatto con il territorio tra fasce deboli e cittadinanza, per favorire l'integrazione socio occupazionale sviluppando la consapevolezza del rispetto ambientale

e della gestione del territorio attraverso la cura dell'area verde del Cea, intesa come laboratorio sul campo». Per la buona riuscita del progetto, il Cea mette a disposizione le attrezzature che risultano utili per lo svolgimento delle attività e ha individuato una guardia ecologicavolontaria che si occupa dell'accompagnamento, della formazione, del coordinamento e del tutoraggio delle attività stesse. Il Si I invece si impegna a monitorare il processo e l'andamento dell'esperienza mantenendo costanti collegamenti con il soggetto coinvolto e verificando apprendimento ed autonomie raggiunte durante il percorso lavorativo. Inoltre, incarica un educatore che si rende garante del buon andamento dell'attività nel rispetto delle finalità e degli obiettivi del progetto. Le attività variano dall'estirpazione delle erbe infestanti dalle siepi, dal giardino delle erbe aromatiche, dalle aiuole delle erbe officinali e dall'orto didattico; dallo sfalcio periodico con rasaerba dell'area verde; dalle irrigazioni aggiuntive al dissodamento del terreno intorno alle piante.

Pagina 17

s'N

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 15 di 18

Page 16: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

c'è anche chi ha accettato di cede-re i propri terreni alla Cmc o alla Sapir: «Li hanno venduti ad un prezzo 4/5 volte superiore all'at-tuale valore — dice il comitato — ma ora quest'area verrà snaturata. E sui materiali che verrano scava-ti dal Candiano e portati qui chie-diamo controlli approfonditi. Non ci fermiamo».

Secondo Ancisi, leader di Lista per Ravenna «si regala alla alta Cmc materiale di riempimento che avrebbe avuto costi notevoli di acquisto»

o. ,

•critici affermano che i depositi all'aria aperta di fanghi Lungo via Trieste danno un'immagine devastante del paesaggio a chi va a Punta Marina

■•1•,`,'S, ■„: ■•■,•■•■

IL Comitato cittadino: «Organizzeremo udassembtea per confrontarci sul probtema, chiedendo le presenza di tutti

i soggetti interessati»

Pagina 6 AF3ruiluoj crowe pro:re,a: :91tr, ILOP.rrn, cDrtro E Itne)i

12/08/2012 presSunE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

A Porto Fuori cresce la protesta: oltre 1000 firme contro i. fanghi.

Molti residenti non vogliono il deposito di matetiali scavati dal Candiano

PER ora hanno raccolto più di mille firme, ma non intendono fermarsi. Il prossimo passo potreb-be essere un ricorso al Tar o una vera e propria ciass action. Prota-gonisti gli abitanti di Porto Fuori, in particolare quelli di via Vitalac-cia, via Baronessa e zone limitrofe ovvero l'area sulla quale verranno depositati i fanghi scavati dai fon-dali del Candiano e dove sorgerà la nuova area logistica della Cmc, cementificio Sic compreso. «Si tratta di un intervento con un alto impatto ambientale — com-menta Monica Maltoni, abitante di Porto Fuori, nonchè animatri-ce del comitato della Vitalaccia — perché i materiali risultanti dall'abbassamento dei fondali por-tuali riempiranno i laghetti che sorgono Ira Porto Fuori e il mare, poi tre cave e tutti i terreni intor-no. Un'ampia area cambierà fisio-nomia». Le fa eco Giorgio Benelli di Ravenna Viva: «Hanno firma-to in tanti perché nessuno è stato informato di questo devastante progetto. E' prevista una strada a quattro corsie, una rotonda. Noi siamo contrari, vogliamo che i ter-reni restino agricoli».

LA RECINZIONE della zona per l'apertura del cantiere è già ini-ziata. «Come residente — aggiun-ge Mauro Cavallucci, imprendito-re agricolo — sono umiliato. Da cinque generazioni viviamo qui, da più di 60 anni fàcciano gli agri-coltori. E adesso? Come faccio a coltivare prodotti alimentari con-finando con terreni dove finisco-no i fanghi portuali? Che fine farà la mia azienda? Qui la democra-zia è stata sospesa». Gli abitanti

1.4 BEFEs', DELL'IMU l terreni agricoli sono stati rictassificati in zona Logistica e ora si paga motto di più

raccontano di case 'accerchiate' dal cantiere, in via Baronessa, co-me in via Vitalaccia, Giampaolo Rosetti è uno di questi. «La mia casa è praticamente in una enor-me depressione, tutt'attorno ho uno zoccolo di terra riportata alto I metro e mezzo. Per non dire quanto ho pagato di Imu. Un con-to era il terreno agricolo, che paga-

va poche centinaia di curo. Adesso che è industriale pago miglia- ia di euro per una cosa che non ho chiesto e che non voglio. Mi dicano come pos so liberarmi di questa situazio-ne». Il comitato di via Vitalaccia ha raccolto il sostegno del forum nazionale 'Salviamo il paesaggio'. Spiega Maurizio La Rosa: «Siamo contro la distruzione sistematica del territorio. Perchè costruire an-cora quando ci sono capannoni vuoti in diverse aree della città?». Nella zona interessata dalla co-struzione del complesso logistico

LE CRITICHE

h Con , . •

Sulla delibera dei consiglio comunate sui fanghi a Porto Fuori si sono astenuti Lista per Ravenna, Movimento 5 Stette e Sei_

PS flfl1:Ø

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 16 di 18

Page 17: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

Resto del Carlino

CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

12/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

SAPRO

Tutti i Comuni parte civile

CI stupiscono le polemiche lega-te alla scelta dell'armninistrazio-ne forlivese di costituirsi parte civile nel processo Sapro. La giunta Balzani e la maggioranza hanno sempre fatto, fin dal pri-mo giorno di legislatura, della legalità e trasparenza la loro stel-la polare. La scelta non è figlia di un vezzo del Sindaco Balzani ma un dovere nei confronti dei cittadini viste le pesanti conse-guenze che il fallimento di Sa-pro ha avuto su tutto il territo-rio. Speriamo che tutte le ammini-strazioni coinvolte in questa vi-cenda seguano l'esempio dell'amministrazione forlivese.

Tommaso Montebello Segretario IDV Forlì-Ceseiria

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 17 di 18

Page 18: Rassegna Stampa IDV del 12-08-2012

il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

12/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

ARCO U ~0 LA REPLICA DI BISERNA ALL'ENPA. DOMANI LA CA r-T URA

«Conigli, abbattimento solo in casi gravissimi» DOMANI, dalle 7 alle 14, il parco urbano 'Franco Agosto' verrà chiu-so per la verifica dello stato di salute dei conigli colpiti da mixomatosi. Verranno effettuate, comunica il vice sindaco Giancarlo Biserna, «alcu-ne prime catture di accertamento». Il percorso «proseguirà con altre fasi successive in giornate delle prossime settimane». L'operazione di domani, precisa l'amministratore, «non contempla affatto abbattimen-ti, se non in casi estremamente gravi e ai fine dì evitare all'animale inu-tili sofferenze. E ovvio che i futuri e necessari abbattimenti dovranno essere fitti nel pieno rispetto delle normative e anche dei tempi che presiedono alla legge naturale della specie, salvaguardando così le coni-glie che devono accudire i loro piccoli non ancora autosufficienti». L'Enpa ha chiesto di poter essere presente all'attività con un veterina-rio e alcuni volontari.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 18 di 18