Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

34
Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012 Regionale Pagina 1 di 34

description

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Transcript of Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Page 1: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

11.10.2012Regionale

Pagina 1 di 34

Page 2: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Bologna

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Sviluppo, il rilancio di Merola: "Faremo una Bologna nuova"11/10/12 Corriere di Bologna 4

La Materia Inerte11/10/12 Corriere di Bologna 6

Maggioranza in bilico, l'orgoglio di Sel e Idv: Noi pensiamo alla città11/10/12 Corriere di Bologna 7

Operazione distretti dello shopping Il Comune punterà su sei aree11/10/12 Corriere di Bologna 8

Nell'Idv gestione disinvolta dei soldi11/10/12 Corriere di Bologna 9

La fusione farà bene a Hera e alla città: l'acqua non c'entra11/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 10

E la Regione si spacca su Hera-Acegas11/10/12 La Repubblica Bologna 13

Via al piano per estrarre 100 mila metri cubi di argilla11/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 14

Costituito il comitato per abolire le modifiche all’articolo 1811/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 15

«Il ricorso al Tar non è contro Inalca»11/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 16

La fusione crea fratture nelle Sinistre11/10/12 La Voce di Romagna Imola 17

Ok all’aumento capitale di Start11/10/12 Corriere Romagna Ravenna 18

Il capitale passa da 25 a 33 milioni e Ancarani chiede se c’è un piano industriale11/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 19

La Provincia dà l’ok, astenute Fds e Sel11/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 20

Fusione Hera: sit-in in Comune per dire no11/10/12 Corriere Romagna Cesena 21

FUSIONE DI HERA L’esempio di Forlì11/10/12 Corriere Romagna Cesena 22

Stato dei parcheggi ai raggi x11/10/12 Il Resto del Carlino Cesena 23

Fusione Hera-Acegas oggi al voto Tensioni nella maggioranza11/10/12 La Voce di Romagna Cesena 24

«La nostra posizione era lungimirante»11/10/12 Corriere Romagna di Rimini 25

Bilanci, curricula, retribuzioni e presenze dipendenti Il Comune approva il Piano triennale di trasparenza11/10/12 Corriere Romagna di Rimini 26

Polemica sulla fusione Hera-Acegas, Alla fine il sindaco convoca il consiglio11/10/12 Corriere Romagna di Rimini 27

Cna: «Alcol ai minori, si sa chi viola la legge»11/10/12 Corriere Romagna di Rimini 28

La maggioranza si spacca sulla fusione Hera-Acegas11/10/12 Il Resto del Carlino Rimini 29

Alcol, in azione le squadre speciali Ci sarà una lista nera dei locali11/10/12 Il Resto del Carlino Rimini 30

Pagina 2 di 34

Page 3: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Nazionale

La replica L’assessore Freda: “E’ una direttiva europea”11/10/12 La Voce di Romagna Rimini 31

Bombonato (Odg) “Un muro di gomma”11/10/12 La Voce di Romagna Rimini 32

Hera & C. contro la Regione “Inceneritori necessari”11/10/12 La Voce di Romagna Rimini 33

INCENERITORI: LO STOP TRA 20 ANNI11/10/12 Il Resto del Carlino 34

Pagina 3 di 34

Page 4: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

rilando li rvicroia: bareno una Bokrgna 11110111,.

sennuarmwri F.I.L.1311910 LEUROALLUMINik, PVG

"MUER

11/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Sviluppo, il rilancio di Merola «Faremo a Bologna nuova» La risposta a \7acchi: «La articoleremo in pochi e chiari assi strategici» Poi punge: «Però l'accelerazione deve riguardare tutti. E serve coesione»

«Nelle prossime settimane pre-senteremo la nostra idea di Bolo-gna metropolitana articolata in po-chi e chiari assi strategici». Il sinda-co Merola annuncia un l'Ufficio del-l'azione amministrativa in risposta alle valutazioni critiche svolte dal presidente di Unindustria, Alberto Vacchi, che in un'intervista al Cor-riere aveva invitato il primo cittadi-no «ad accelerare» parlando di «inerzia istituzionale» e di «grandi progetti che restano bloccati». Vac-chi pur riconoscendo che finora la. giunta Merda non ha disatteso le aspettative chiede di poter vedere finalmente passi avanti e iniziati-ve. Merola sembra rispondere «pre-sente» alla chiamata di Vacchi.

«Proporremo spiega il sinda- co una visione nuova rispetto al passato, una griglia che sarà utile per selezionare le priorità tra le pro-poste presentate con tanto entusia-smo dalla partecipazione di questi mesi». Il sindaco fa riferimento ai 554 progetti presentanti nell'ambi-to del piano strategico, un piano che rappresenta un elemento chia-ve anche per gli industriali. Il sinda-co si concede anche una battuta po-lemica nei confronti di Vacchi quando ricorda che «occorre una visione robusta, un salto prima di tutto culturale» e che «dobbiamo tutti accelerare ed essere uniti co-me comunità». infine, un'altra pro-messa importante: «Noi stiamo la-vorando, in silenzio, su Sfm, IPeo-ple Mover, Civis e bretella autostra-dale, tra poco renderemo conto

con i fatti su ognuna di queste ope-re fondamentali per la città».

Le parole del numero uno di Unindustria trovano comunque una sponda nel segretario generale della Cgil di Bologna, Danilo Grup-pi: <Sacchi ha ragione spiega ci troviamo in una condizione iner-ziale. Ho espresso anche io concet-ti analoghi dopo aver partecipato all'ennesima riunione sul piano strategico». Il numero uno della Cgil però non si limita a condivide-re la critica espressa da Vacchi ma.

Dando Gruppi (CO)

439 presidenie

Tnindiistria ha ragione, ho deno siesa t dopo

ine sZA •°' • k ■.~ •

. kb

Non è facile iavorare ques&e condizioni di

finanza pubblica, Ma anele snìma delle rNone ini aneiterei ,,-- fin'aki zne pii energica

fa un ragionamento più comples-so. «Credo che anche le parti socia-li possano svolgere un ruolo per fa-vorire l'accelerazione, questo tema deve riguardare tutti». Naturalmen-te è difficile contestare che l'azione amministrativa sia rallentata negli ultimi mesi, così come è difficile non riconoscere che molti progetti sono fermi al palo. Bisogna però pure ricordare che lavorare in que-ste condizioni di finanza pubblica rende molto complicato anche fare le piccole cose. Una realtà che an-che il segretario della Cgil ricono-sce: «Per accendere un motore e da-re un'accelerata — dice Gruppi — ci vuole il carburante e se questo non c'è è un problema. Per questo anche sul tema delle risorse è ne-cessaria un'azione più energica». le - ri una critica indiretta e un po' crip-fica all'amministrazione è arrivata anche dal segretario della Fiorir re-gionale Bruno Papignani che rievo-cando la figura di Cofferati ha fatto una battuta: «Sergio Cofferati? Al-meno faceva qualcosa».

Polemiche a parte, l'annuncio del sindaco è importante e andrà verificato nelle prossime settima-ne. Ad un anno e mezzo dall'inizio del mandato quello che si attende è una vera e propria svolta dell'azio-ne amministrativa a partire dai due temi chiave dell'agenda politica: la pedonalizzazione ancora da realiz-zare dopo i T clays e il piano strate-gico.

Olivi° Romanini ohvio.romanini#res.ii:

Pagina 2

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 4 di 34

Page 5: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Referendum T day,., i garantì bocciarlo

il comitato del Sanati ha rigettato queciti referendari sui

'l` clays e su ;Sirio al sabato .presentati dalla Lega Nord. Ogni richiesta di referendum, secondo i Garantì, deve essere accompagnata dalle firme di 200 cittadini, mentre nei caso esaminato ieri la richiesta multipla dì referendunt pr.t:sentala dalla Lega con

221 firme racchiude tre differenti quesiti. ,u;33a h0Cdahlra politica motivata da una tesi che non sta hè in cielo ne in terra», ha commentato la decisione capogruppo del CarrOCCÌO a Palazzo

d'Accursio, Manes Bernardini (foto). :d)t nessuna parte é scritto ha detto Bernardini che ci vogliono firme diverse se ci sono più quesiti: andremo al Tar e ricominceremo ., Ma 3i Pd stoppa la Lega: «Il comitato dei Galanti ha scritto il capogruppo Sergio Lo Giudice è stato eletto dai con, ;glia; comunale alftirtanimità. C'erano dei motivi oggettivi per il no al referendum».

11/10/2012 press LinE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

adar egli indite

re di Br

deeve detto: ei

lal ql.leSti, Città, , do

troppi i progetti fermio

Pagina 2

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 5 di 34

Page 6: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

LA_ MATERIA_ INER

SEGUE DALLA PRIMA

È un'ex area militare oggi dismessa e che dovrebbe essere valorizzata. Ma l'Agenzia del demanio tace. E il caso dell'annosa ipotesi della «città della ferrovia», il comparto Bertalia-Lazzaretto. Se ne parla dalla caduta del Muro di Berlino; ci fu addirittura. un bando internazionale. Tutto tace anche a seguito del ritiro dall'impegno progettuale dell'Università per mancanza di risorse. La stessa Università pare optare oggi per l'area Staveco, un'area pesantemente condizionata da vincoli della sovrintendenza che rendono del tutto impossibile avere una tempistica relativamente certa. I «non luoghi» di Bologna ci interpellano con la loro degradata fissità. Né voglio addentrarmi in quel meandro burocratico che è costituito, per quanto riguarda il governo del territorio, dalla legge 20/2000 della Regione Emilia-Romagna che ha la prerogativa di soffocare ogni impulso progettuale a partire dall'attuazione del primo Poc previsto dal vigente Psc. Per non dire del Rue per il quale non sarebbe male richiamare la nota locuzione fantozziana, a proposito della corrazzata Pótemitin. Mi auguro che gli auspici di Alberto Vacchi aprano un confronto severo e positivo. Ce n'è proprio bisogno, anche pensando alle vicende le rinnovo della Camera di commercio.

Aldo Bacchlocchl

11/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

‘IAIPRIA r I di ALDO BACCHIOCCHI

ota giustamente il presidente di Unindustria Al- berto Vacchi che

«l'inerzia blocca Bolo- gna». Non si può non es- sere d'accordo con que- sta preoccupata conside- razione e molti possono essere gli esempi da met- tere in campo. Ma la cau- sa dell'inerzia è prima di tutto politica. Con enfasi fu salutata due anni fa la vittoria al primo turno di Virgilio Merola nelle ele- zioni amministrative se.- guite al commissariamen- to del Comune. Si tirò un sospiro di sollievo e ci fu anche chi sottolineò che Bologna era diventata il «laboratorio delle prima- rie», una specie di «prote- zione civile» per tutto il Pd. Ci fu chi osservò che la vittoria al primo turno era stata resa possibile dall'apporto d eterminan- te della lista di Amelia Frascaroli, una lista a con- fine con Sel. Nella stessa. lista del Pd alcuni espo- nenti, come noto, e non c'è niente di male, simpa- tizzano per la Frascaroli. La coalizione che gover- na il Comune e che è en- trata in fibrillazione a pro- posito della fusione He- ra-Acegas è composta an- che da Sei e da ldv. Que- sto quadro politico si reg- ge sostanzialmente sul- l'immobilismo con qual- che eccezione riferita al culto, peraltro encomiabi- le, della «pedonalità», nuova categoria della cit- tadinanza; trova spazio anche il «porta a porta« dei rifiuti, unico valore positivo rispetto alle poli- tiche finanziarie di Fiera.

Forse esagero, per co- modità espositiva, ma, lo

ripeto, è di carattere squi-sitamente politico la cau-sa dell'inerzia bolognese. Sarebbe utile aprire una riflessione, appunto, poli-tica su questa situazione tenendo presente altresì che in vista delle «prima-rie di coalizione» e delle imminenti elezioni politi-che l'esigenza identitaria. di tutte le forze politiche segnerà ulteriori momen-ti di frizione o comunque di tensione rispetto al ge-stione della cosa pubbli-ca. Né va sottovalutata per molti Comuni della Provincia di Bologna la scadenza del 2014. Come un fiume carsico si posso-no captare segnali di ten-sione che riguardano il destino di quanti non po-tranno più essere rieletti sindaco per la compiuta scadenza dei due manda-ti e che giustamente o, comprensibilmente, stan-no cercando di riposizio-narsi per non interrompe-re il cursus honorum. Lo si voglia o no accanto alle preoccupazioni Onstifica-te per «l'inerzia» che po-trebbe rischiare di confi-nare il Piano strategico metropolitano nel libro dei sogni incombe l'effet-to di precarietà tipico di questo quadro politico, cosi a Bologna come a Ro-ma.

Sul piano delle cose concrete c'è il mitico Pas-sante Nord; c'è l'agogna-to People mover, ma ci sono anche, a Bologna, i «non luoghi»; è il caso dei Prati di Caprara che dovrebbero ospitare un nuovo insediamento ur-bano con ampio parco pubblico e nuove attrez-zature.

CONTINUA A PAGINA 3

Pagina 3

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 6 di 34

Page 7: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

11/10/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

La risposta alle accuse del Pd La Torre: «Badiamo al merito»

Maggioranza in bilico, l'orgoglio di Sel e Idv: «Noi pensiamo alla città» Mandini: «Abbiamo cultura di governo»

Sembrava già tutto finito. Il sin-daco Merola aveva archiviato quel-lo che era successo in consiglio co-munale sulla delibera di fusione tra Hera e Acegas (il voto contra-rio di Sel e Idv) come uno spiace-vole incidente di percorso e pensa-. va solo ad andare avanti. Anche il segretario del Pd, Raffaele Donini ieri vedeva il bicchiere mezzo pie-no perché comunque la delibera è passata. Ma una sua frase («Idv e Sei difettano di cultura di gover-no») ha riaperto il vaso di Pando-ra delle polemiche. I due partiti non l'hanno presa bene e hanno replicato seccamente. «Il nostro fa-ro ha detto la capogruppo a Pa-lazzo d'Accursio, Cathy La Torre è il bene della cittadinanza, quello della maggioranza viene do-po. Se poi coincideranno vedrete che non ci sarà nessuna crisi. Noi lavoriamo bene con il Pd e con questa giunta, ma su alcuni temi rivendichiamo il diritto di entrare nel merito». E anche il segretario dell'Idv di Bologna, Sandro Mandi-ni, non ha usato giri di parole. «Se per cultura. di governo si intende

,:Non farò l'errore di scendere al loro segretario del Pd Raffaele Donini risponde così ai renziani Stefano Serrnenghi (sindaco di Castenaso) Emanuele Burgm> (assessore provinciale) e Benedetto Zaccbiroli (consig)iet e coniunale) convinti che la vittoria alle primarie di Matte() Renzi costringerebbe molti bersaniani a trovarsi un lat. oro.

la, cultura di Monti, cioè quelle del-l'aumento di tariffe e tassazione al-lora sì: la nostra non è una cultura di governo. Per noi cultura di go-verno è rispetto della volontà po-polare e la fusione tra Hera e Ace-gas è l'ennesimo tradimento di questo mandato».

E molto difficile che queste fi-brillazioni possano comunque portare ad una crisi politica della.

maggioranza che sostiene la giun-ta Merola. Naturalmente c'è diffe-renza. tra Sel e l'Idv. I dipietristi, che a livello nazionale non sono al momento alleati con il Pd, potreb-bero anche arrivare a rompere pri-ma o poi ma il loro peso è relativo perché in consiglio c'è solo un eletto. Diverso è il caso di Sel che è decisiva per gli assetti della giun-ta Merola con quattro consiglieri.

Non ho mai vissuto solo di politica ---- risponde Doninì . ----- sono stato giornalista e libero professionista. Le primarie non sono liti congresso ma servono a

7

scegliere il candidato premier. Se vince Bersani :Burgin Zacclitroli e sermensgiti non hanno nulla da temere...

p. V,

I vendoliani non sembrano però avere nessuna intenzione di rom-pere. Solo non accettano le parole di Donini e non vogliono essere definiti come i rompiscatole della. coalizione. «Purtroppo ha d.et-to La Torre —la politica si fu an-che con queste liturgie, parole che non trovano riscontro nei fatti. Che cos'è poi questa cultura di go-verno? Sel e il nostro gruppo han-no dimostrato di saper governare, Vendola amministra la Puglia dal 2005 e potrei ricordare Pisapia, Zedda, Doria e tanti altri».

Non ci sarà una crisi politica ma. c'è un enorme problema politico perché finora due delibere politi- camente rilevanti come la fusione tra Hera e Acegas e il finanziamen- to delle scuole materne private so- no passate senza i voti della mag- gioranza uscita dalle elezioni. Gli stessi problemi ci sono sul People Mover che per fortuna della giun- ta non richiede di tornare in aula. per essere approvato. E altri temi. si affacciano all'orizzonte: il futu- ro dei servizi scolastici ed educati- vi con la prospettiva di aumentare massicciamente il ricorso ai priva- ti, il referendum promosso dal co- mitato articolo 33 sulle materne private, la gara sulla gestione del- la sosta prima svolta da Atc, il te- ma degli spazi pubblici da affidare ai giovani. Su tutte queste partite le posizioni di Sei e del Pd divergo- no. Naturalmente la tenuta della maggioranza dipenderà anche dal- l'esito che avranno le primarie del centrosinistra ma questa, almeno per il momento, è un'altra storia.

O. Ro.

iaiispostaai-

Dorihix ' issuto solo di politica

Pagina 3

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 7 di 34

Page 8: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

11/10/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

" ettitiOnirk:"MadlltIteffttsuchscrearipercwiwitarettiir

Operazione distretti dello shopping Il Comune punterà su sei aree

Valorizzare il centro storico par-tendo da un monitoraggio sul com-mercio e riqualificarlo con nuovi arredi e potenziando i suoi «distret-ti». Il Comune ha approvato il pro-- getto per il rilancio commerciale dell'area compresa dentro le mura, con una richiesta di contributi re-gionali per il 2013. Lo stesso mecca-nismo usato per recuperare il mer-cato delle Erbe e la ristrutturazione dell'Ambasciatori, sarà indirizzato a un piano per promuovere lo shopping cittadino. «Quest'anno puntiamo sui mercati rionali e su altri interventi di riqualificazione — spiega l'assessore comunale al Commercio, Nadia Monti . Inol-

tre vogliamo rivoluzionare il siste-ma di comunicazione per i turisti». Grazie ai fondi sarà possibile lan-ciare degli studi su come sta evol - vendo il commercio del centro cit-tadino e capire come intervenire per sfruttarne al massimo le poten-zialità: si capirà quanti sono i locali sfitti ma anche il cambiamento di

abitudini dei consumatori. Sono state individuate sei aree dove in terveniw: ex ghetto ebraico, T pe - donalizzata, Pratello, Quadrilatero, zona universitaria, ex rvlanitattura tabacchi. Per ognuno di questi di-stretti serviranno degli aiuti, alcu - ni di questi, aggiunge Monti, sono già definiti: «Ognuna di quelle zo-ne ha delle peculiarità. L'ex ghetto ha l'artigianato, il Quadrilatero l'ali-mentare. Vogliamo creare dei per-corsi turistici per farli conoscere, migliorando la segnaletica e identi-ficando ogni distretto con un lo-go». L'intenzione è quella di instal-lare dei totem touchscreen nel cen-tro dove poter accedere a tutte le

informazioni utili per fare orienta-re i turisti.

«In questo modo ogni zona po-trà essere pubblicizzata come un brand commenta l'assessore . Il commercio nei centri storici vive da anni una situazione critica lega-

Commerdo Nadia Monti

ta a molti fattori, in questo modo proviamo a farlo reagire». L'inizia-tiva nasce dall'unione d'intenti con le associazioni di categoria, condizione imprescindibile per po-ter presentare la richiesta di finan-ziamento. La metà sarà a carico del-la Regione, Palazzo d'Accursio par-teciperà con il 30% e il restante 20% sarà messa a disposizione dal - le attività. Ascom„ Cna, Confartigia-nato e Confesercenti hanno condi-viso la scelta strategica, anche se al-cune accusano l'amministrazione di danneggiare il commercio del centro con i days e Sirio acceso al sabato. Soddisfatto il direttore di Ganfesercenti, ILoreno Rossi: auli-viduate le vocazioni di ciascun di-stretto, vogliamo potenziarle e poi segnalarle ai visitatori sfruttando tutte le possibilità offerte dalla tec-nologia, dal wl-fi agli smartpho - ne».

Pagina 3

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 8 di 34

Page 9: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

11/10/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

l'accuse Paola Manzan ha lasciato il partito nel 2009 perché, dice, «n non si fa politica ma business». E punta il dito contro Mura

«Nell'Idv gestione disinvolta dei soldi» L'ex tesoriera regionale: «Non si è mai capito come è stato speso il denaro del gruppo»

Continuano a volare gli stracci nel - !Italia dei Valori. Dopo le accuse di ex con il dente avvelenato e fuoriusciti eccellenti, l'ultima bordata arriva dal-l'ex tesoriera Paola Manzan, oggi dhi-gente scolastica in una scuola «terre-motata» del Ferrarese ma fino al 2009 responsabile della contabilità della se-zione regionale del partito. La vicen-da dei sacchi neri portati via nottetem-po da viale Aldo Moro dai collaborato-ri dell'ldv nel bel mezzo dell'inchiesta. sulle spese dei partiti, non l'ha sorpre-sa affatto. «Sono uscita dal partito pro-prio per questo modo poco chiaro di gestire le cose», dice.

Hanno detto che si trattava di «rusco», un repu-listi dopo giorni intensi di lavoro per presentare documenti alla Fi-na nz . Lei che idea si è fatta?

«Magari è davve-ro così, non ho ele-menti per sostene-re il contrario. Di-co però che li ho conosciuti bene e non si può dire che abbiano sempre avuto comporta-menti consoni. Non parlo del caso specifico, ma il fatto che si presentino come il partito della legalità mi fa ride-re. E una bugia grande come una ca-sa. In quel partito a gestione familiare non c'è trasparenza, non c'è mai sta-ta. Adesso stanno venendo fuori irre-golarità ma le voci giravano da tem-po».

Di che voci parla? «Dell'allora capogruppo Paolo Nati -

ai per esempio. Tra iscritti e simpatiz-zanti si parlava spesso dei fondi del gruppo e dei rimborsi, c'erano sospet-ti ma nessuno ha mai potuto vedere il bilancio. Non si è mai capito come ve-nissero spesi i soldi del gruppo. Eppu-re le voci su presunte irregolarità gira-vano eccome. Tutti sapevano poi dei familiari che lavoravano con lui in Re-

gione. Ma la gestione familiare era dappertutto: il partito è fatto da Di Pietro, dalla moglie e da Silvana Mu-ra. Il triangolo era sempre quello, per ogni decisione».

La geometria in politica non è rea-to.

«No, non è per forza una questione penale. E compito della magistratura. stabilire se qualcuno ha violato la leg-ge. Io parlo di trasparenza, correttez-za, merito e tanto altro. Hanno sem-pre parlato bene e razzolato male. So-no stata dentro l'ingranaggio e mi so-no fatta l'idea che per loro la politica fosse solo business».

Per questo è andata via? «Anche per questo. Diciamo che co-

me tesoriera non ero più gradita. Ero troppo pignola per i loro gusti, con-trollavo tutto e rendicontavo tutto.

Gestivo un bilancio striminzito, quei pochi soldi della sezione regionale del partito. Eppure non sono mancate frizioni con la Mura proprio per il mo-do disinvolto che avevano di tenere la contabilità. Anche per le piccole cose. Ricordo un episodio, una cosa di po-co conto, una piccola irregolarità nel - la rendicontazione di una fattura mi sembra per la campagna elettorale. Mi disse di fregarmene ma non lo fe-ci. Per me è stata una grande delusio-ne, avevo creduto nella loro idea di far politica».

I pari indagano per capire come so-no stati spesi i soldi di tutti i gruppi, non solo dell'idv.

«Credo sia giusto, almeno si capirà se qualcuno ha fatto il furbo».

Gianluca Rotondi RPRODII71011E RISERVAIA

Il raso Nannl L'indagine parte clalki .

accuse lanciate id'

Mi:.>ri-rice O Nanni, consigliere ldv per 5 ar'ir3i

Reglotie Secorido lvlorace avrebbe speso per tini personali i sol(li del grur)po

Dal caso N.irlrii• e l'idv l'inchiesta della Procura si allarga agli altri gruppi

leglorie alio scopo dì verificare se tutti i soldi dei gruppi siano stati usì cc).rrettaniente I sacelli fieri L a Procura indaga andie su alcuni sacchi rieri portati ftrori la notte di San Petroi•iio a quanto pare da quattro collaboratori

«Spazzaturir». sostiel-r3.11 partito

ieri e oggi L'ex tesoriera regionale dell' idv Paola Manzan ha lasciato l'incarico nel 2009 perché, dice, c'era una gestione «disinvolta» dei soldi. Nella foto grande le torri della Regione

Pagina 8

eNeldlik gest i7 Ifie dd,itm itt a dei sAte,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 9 di 34

Page 10: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

gnifica nuove possibilità per le no-stre aziende».

Passiamo ai vantaggi politici che lei vede in questo proget-to.

«Essere il centro di una delle più grandi' multitEtiliry d'Italia è cer-tamente pre-stigioso».

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

non c'entra» E Meivla blinda il ala

«La fusione farà bene a Hera e alla città: l' acqua Parla Aldrovandi, consigliere d'opposizione che ha votato con la maggioranza.

«GLI ATTUALI componenti sono stati nominati dall'allora commissario Annamaria Cancellieri. Si tratta di persone in gamba che godono della mia fiducia», E' il sindaco Virginio Merola a mettere la parola fine alle polemiche sollevate in questi giorni contro il cda. dì Fiera, Il consigliere del Pd Benedetto Zacchiroli, pur approvando la fusione, aveva chiesto al sindaco di pretendere le dimissioni dei quattro consiglieri nominati dalla. Cancellieri e ora nel consiglio di Fiera, perché non si tratta di persone 'di fiducia' del sindaco. «Spero che nessuno pensi di occuparsi di nomi quando non gli compete —risponde sibillino il primo cittadino —. In ogni caso io valuto le nomine e gli assessori per le capacità, non in base al partito di appartenenza. Cosa, tra l'altro, non prevista dalla legge ed estranea al mio modo di fare». Insomma, piena fiducia a Maurizio Chiarirli, Giancarlo 'l'onelli, Rossella Saoncella e Mauro Roda. Intanto prosegue la battaglia politica tutta interna alla maggioranza, con Sel e Pd profondamente divisi sulla valutazione al

progetto di fusione Hera-Acegas. Dopo le dichiarazioni del segretario provinciale dei democratici Raffaele Donini («a volte Sel e Idv difettano di una piena e consolidata cultura dì governo») sono gli alleati a farsi sentire: «I nostro faro è il bene della cittadinanza, quello della maggioranza viene dopo. Se poi coincideranno, vedrete che non ci sarà nessuna crisi», dice la capogruppo dei vendoliani in consiglio comunale Cathy La. Torre. «Noi lavoriamo bene col Pd e con questa giunta, ma su alcuni temi rivendichiamo il diritto di entrare nel merito — precisa —. Che cos'è poi la cultura di governo? Sel e il nostro gruppo hanno dimostrato di saper governare, del resto Vendola amministra la Puglia dal 2005 e potrei ricordare Pisapia, Zedda, Doria...». Sugli scudi anche l'Idv: «Se per cultura di governo si intende la cultura di Monti, ovvero quella dell'aumento di tariffe e tassazione, che il Pd appoggia sostenendo il governo, allora sì: la nostra non è la cultura di governo», dice il coordinatore provinciale Sandro Mandini.

di SAVERIO MIGLIARI

E' STATO l'uomo simbolo di questa travagliata votazione. Stefa-no Aldrovandi, ex amministrato-re delegato di Hera e ora all'oppo-sizione in consiglio comunale, ha votato assieme al Pd: l'unico con-sigliere che ha appoggiato i demo-cratici.

Perché pensa che la fusione sia un progetto importante per Hero?

«Intanto sgombriamo il campo da un dubbio: io ho votato 'sì' al refe-rendum sull'acqua e questa fusio-ne non impedirà di scorporare in futuro il ramo dell'acqua dal re-sto. Inoltre con la fusione tutta

l'azienda costerà meno, grazie agli utili maggiori che farà in Ve-neto nel campo dell'energia».

E la città cosa guadagna? «Intanto il Comune otterrà mag-giori dividendi come azionista principale. Ricordo che quest'an-no sono stati IO milioni, non cer-to briciole. Poi si valorizza un'azienda che così rimane sul no-stro tenitorio, Bologna non è mai stata protagonista in nulla, questa volta sarà diverso».

Cosa intende per protagoni-sta?

«Ad esempio: con la fusione Atc-Fer il Comune ha consegnato il potere nelle mani della Regione. Questa volta, invece, la città di-venta il centro degli acquisti. Si-

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 10 di 34

Page 11: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

li e:Unt

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

A cosa servirà l'entrata in so-dela dello Cesso depositi e prestiti?

«Semplice: se il Comune vorrà ot-tenere finanziamenti per le pro-prie opere pubbliche basterà ven-dere piccolissime quote alla Cas-sa, senza rinunciare al proprio

ruolo di azionista di maggioran-za, e ottenere così decine di milioni di curo in cambio. Co-sì si costruiscono gli asili...».

In molti chiedono però che ci sia un maggiore con-

trollo politico su Hero. Cosa ne penso? «La critica va fatta alla po-litica, non all'azienda. E' la prima a essersi allonta-nata dalla seconda, non

il contrario lo, ad esempio, preten-derei investimenti ecologici sul territorio dato che Bologna è la maggiore azionista. Ma da Goffe-rati in poi non c'è stato mai un messaggio politico verso Hera».

C'è chi intravede un conflitto di interessi nel suo voto o fa-vore dello fusione. Ci spieghi: lei è titolare di qualche azien-da che attualmente collabora con Hero?

«No, la mia vecchia ditta, la Busi, non ha mai lavorato con Hera. E attualmente non ho più nessuna impresa, né io né la mia famiglia. lo voto liberamente, conoscendo l'azienda, non rispondo né ai Ni-chi, né ai Beppe né ai Tonino».

IL FRONTE DEL NO

Sort a ot Sasso tiarcen Ha votato no atta fusione, con in bbacoria i no anche o Sessuale, No anche da Sasso Ma orni, dove ginee il no inche s Fmrmígi ne, testa il sindaco Pd Roberta poggi -nata d line ineggioranza di il sindaca Stefano Menotti è Predapplo, ersteita di Romagna, Balzanische ha dichiarate Non genti- ideata. N& f Pd, ctao provinciale di Psiitica SPn Benedetto. RoeCa

di ddididdi ddnddP hddtididd ddiPdPiPid ,di.ndi 00 velato, 'bitdrdr rdinatore

, PRRedPid darritdPidlid i San Castiano,Rrendicuore, A ber pensateri e Mons lavare della 1.1ove per segnai idrici e i rifiuti. P4 enrtdarae Porcella Tprms,

HANNO DETTC

L'assessore regiona le:::::: all'Ambiente si dichiara «pienamente d'accordo

con il suo panifitO5 e quindi contraria:#lban

fusione tra Etera e Acegas che ha causate uno strappo tra itly:#PcL::g peraltro alleati in giirita

regionale e comunale

R rappresentante del comitato «AtqUa::::::::'

bene comune» si dite soddisfatto del ,ViitéH::: contrario di diverse

amrigiriistra ieri :« e fa notare coffe

suitargomento «il centrosinistra siano andati in frantumi

La ,

I no alla fusione Hera-Acegas pronunciati

da diversi consigli comunali non dovrebbero

avere effetto sott'operazione. Infatti

nel patto di sindacato pubblico che guida Hera

Il si è preponderonto

Al segretario Pd Raffaele Donini, che rimprovera agli alleati una scarsa

cultura di governo, replica Cathy La Terre,

capogruppo Sei,: Ml nostro faro è il bene

dei cittadini, Quello delta maggioranza viene dopo»

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 11 di 34

Page 12: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO MACCIANTELLI

Da San Lazzaro un'altra spinta «Più grande, lavorerà meglio

E sui servizi non cambia nulla» di SIMONE ~IN O

ALLE 21,40 di martedì, dopo tre ore di discussione in Consiglio, la fusione tra Hera e Acegas ha in-cassato il sì del Comune di San Lazzaro. Dodici i voti a favore: I del Pd e uno del pidiellino Aldo Noacco. Contrario il resto del Pdl, i gruppi Noi cittadini e San Lazzaro più Mirco Montebugoli del Gruppo misto e Massimiliano Canè di Sel. «Il sì al nuovo proget-to imprenditoriale di Hera (che il. giorno prima a Bologna aveva de-cretato la spaccatura della maggio-ranza e che ieri ha incassato il no secco del consiglio di Sasso Mar-coni, ndr) è un successo della cul-tura di governo, in cui ha preval-so il senso di responsabilità». A dirlo martedì sera, a margine del-la votazione, è stato il sindaco Marco Macciantelli, che ieri ha ri-badito al Carlino la sua soddisfit-zione. Non abbiano paura i citta-

dini, avverte il primo cittadino: «Sul versante servizi non cambia nulla. Non si tratta di una priva-tizzazione ma di una crescita ulte-riore di un soggetto pubblico sul mercato privato». Ma concretamente cosa cambie-rà? «Nulla tranquillizza Mac-ciantelli — se non una maggiore capacità del nuovo soggetto nell'affrontare le necessità delle comunità a cui appartiene». Hera, questo è il succo, diverrà più gran-de per poter meglio affrontare il mercato e offrire un servizio più competitivo ai cittadini in tema di servizi ambientali, idrici ed energetici. D'altronde «la storia di Hera, così

come quella dell'Europa, è una storia di fusioni — e perciò l'unio-ne con Acegas (alter ego di Hera in Veneto e Friuli Venezia Chi-li:a) — più che uno snaturamen.to è la prosecuzione del cammino già intrapreso con la nascita di He-ra dalla fusione di più multiservi-zi». Un percorso che per Maccian-telli mantiene ben saldi i valori fondanti del gruppo, ovvero «il servizio al cittadino». Il sindaco invita infine le ammini-strazioni a una maggiore capacità previsionale e comunicativa che permetta di non ricadere, in futu-ro, nelle stesse incomprensioni: «L'obiettivo — chiarisce — è te-nere sempre più uniti il progetto industriale e di mercato di Hera e i servizi ai cittadini per i quali l'azienda è nata». Scelta condivisa anche da Aldo Noacco, consiglie-re del Pdl, in contrasto con la posi-zione del proprio partito perché «contrario alle contrapposizioni di principio».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 12 di 34

Page 13: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Pagina 7

ElaRcOnesispaccasuHem-Accgas

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015

11/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

E la Regione si spacca su Hera-Acegas Contro lafusione gli assessori Freda e Mezzetti. Sel, lite in Comune

CATERINA GIUSBERTI

LA FUSIONE tra Hera e Acegas spacca la maggioranza anche in vialeAldo Moro .Due "no" pesan-ti arrivano dall'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti (Sel) e dalla titolare dell'Ambiente Sa-brina Freda (Idv). «Sulla fusione condivido la posizione del mio partito — dichiara Mezzetti —ma più che uno strappo nella maggioranza direi che è uno strappo che sta attraversando trasversalmente tutta la sinistra, Pd compreso». In ogni caso nes-suna crisi di governo per l'asses-sore regionale, che ribadisce: «Si tratta di un tema che non era nel programma elettorale, quindi ci sentiamo liberi di esprimere la nostra posizione».

Stessa musica dalla capogrup-po in Comune CathyLa Torre: «Il segretario Raffaele Donini ci ac-cusa di scarsa cultura di governo? Beh, non sapevo che per avere cultura di governo bisognasse prendere una laurea per impara-re ad appoggiare solo e sempre il Pd». È contraria alla fusione, sen-za se e senza ma, anche l'assesso-re Freda, dipietrista: «Condivido in pieno la p o sizione del mio par-tito. Non sono mica iscritta al-l'Idv p er niente».

Passando da viale Moro a Pa-lazzo d'Accursio però le posizio-ni diventano molto più sfumate. Chi si smarca più nettamente è 1' assessore alWelfareAmeliaFra-scaroli, civica appoggiata daVen-dola alle primarie, che sta con il Pd e critica ino a oltranza dei con-siglieri Sel. Mentre l'altro asses-sore vendoliano in giunta Riccar-do Malagoli (Lavori Pubblici) sceglie il silenzio, in quanto di-pendente di Hera. «Bisognereb-be imparare a ragionare nel me-rito e non in base ai vari posizio-namenti», scandisce la Frascaro-li. E parlando di merito precisa: «Ho appoggiato questa delibera perché ci credo, perché è la dire-zione verso la quale si andrà, e non certo per disciplina di parti-to». Parole alle quali Mezzetti ri-batte piccato: «C'è stata una bat-taglia referendaria sull'acqua che la stessa Amelia ha sostenu-to. In questo Paese c'è bisogno di maggior coerenza». Mentre Na-dia Monti, assessore al commer-cio Idv della giunta Merola, scap-

Cathy La Torre (Sel): La cultura di governo che vuole Donini è appoggiare solo e sempre il Pd?

IN VIALE ALDO MORO L'assessore Sabrina Freda

pa via e fa parlare per lei il segre-tario provinciale Sandro Mandi-ni, che invia una nota nel pome-riggio: «Se per cultura di governo si intende cultura dei poteri forti allora siamo contrari». E poi al-

largaiconfini del dissenso: «ABo-lo gna abbiamo un esempio ottu-so di questa miopia nel portare avanti le scelte dell'amministra-zione: il People mover».

Intanto la maratona per l'ap-

provazione della fusione Hera e Acegas continua. La delibera passa a San Lazzaro, ma viene bocciata a Monghidoro e Sassuo - lo, nel modenese, mentre Rimini deciderà last minute al consiglio

comunale di stasera. A Forlì, il consigliere regionale Thomas Casadei plaude al "niet" del sin-daco Roberto Balzani: «Con que-sto voto il Pd chiede a Hera una seria riflessione sulla goveman-

ce». Per lunedì intanto, il comita-to acqua pubblica sta pensando a un volantinaggio fuori dall'as-semblea dei so ci diHera, che darà il via alla tormentata fusione.

C RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 13 di 34

Page 14: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CA=ELLASNO APPROVATO DALLA PROVINCIA. RIGUARDA UNA VASTA AREA DI ROTEGLIA

Via al piano per est r e 100 mila metri cubi di CASTELLARANO

IL PROVVEDIMENTO, presentato dall'as-sessore Mirko Tutino, è stato approvato con il voto di Pd, ldv e Pdl. Astenuti gli altri gruppi di opposizione (Lega Nord, Udc e Mi). Il Con-siglio Provinciale ha approvato una variante al Piano delle Attività Estrattive Provinciale che, in finzione di un accordo con il Comune di Castellarano, vale anche come Piano Comu-nale. La variante si occupa esclusivamente del polo estrattivo delle argille di Roteglia ed è sta-ta elaborata dalla Provincia a seguito dì un at-

to di indirizzo volato all'unanimità dal Comu-ne di Castellarano. Il provvedimento è passato con 21 voti a favore (Pd, Idv e ?di) e 6 astenuti (Lega Nord, Ude e Fl.i). Ad illustrarne i conte-nuti l'assessore provinciale i'vlirko Turino: «L'assessorato alla pianificazione ha procedu-to, su proposta del Consiglio Comunale (e non delle imprese, come avviene in altri contesti), ed ha redatto la variante con i propri geologi ed urbanisti senza affidare a studi esterni il progetto, anche allo scopo di seguire e control-lare direttamente l'impatto ambientale e le

scelte inerenti il ripristino delle aree. La va-riante consentira per i prossimi dieci anni l'estrazione di circa 110 mila metri cubi annui di argilla. Questo materiale, nonostante il mi-nor fabbisogno del settore ceramico, in questi ultimi anni è stato richiesto in nuovi ambiti: i riempimenti ed i rilevati, gli isolamenti delle discariche, fornaci e cementifici. La Provincia ed il Comune hanno chiesto che a fronte di questa nuova possibilità di estrazione, si ridu-ca la superficie complessiva interessata dall'at-tività estrattiva

„. „„, r, 3a0an!? li :ernao per2oc.1 dwin incend'a 1^ usa lorb oaor s loro

— —

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 14 di 34

Page 15: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

press LinE il Resto del Carlino 11/10/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

RSFERNDUM

Costituito il comitato per abolire le modifiche all'articolo 18

Si È costituito nel Distretto Ceramico il comitato intercomunale (Scandiano, Casalgrande, Castellarano ) per i due referendum nazionali sul lavoro. Per abolire le modifiche apportate dal governo Monti all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, per ripristinare i diritti minimi e universali previsti dal contratto nazionale di lavoro cancellati dal governo Berlusconi con l'articolo 8 del decreto legge 138 (13 agosto 2011). Il referendum sull'articolo 18 propone di abrogare diverse modifiche introdotte per evitare la riassunzione di lavoratori ingiustamente licenziati, liquidandoli semplicemente con un indennizzo economico. Reintroduce, cioè, il diritto di non essere licenziati senza "giusta causa". Il referendum sull'articolo 8 propone di impedire di stipulare contratti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale, cosa che ha di fatto cancellato i contratti nazionali di lavoro. I referendum hanno molti meriti: rimettono al centro il mondo del lavoro e della

precarietà, mettono in discussione le politiche recessive e antipopolari degli ultimi governi, sempre presentate come inevitabili, oggettive, dinios'urando che altre scelte sono possibili. Sono organizzati unitariamente da forze politiche, sindacali, associazioni. Il comitato Scandianese è composto dai partiti (IDV, Rifondazione), e chiede l'adesione di gruppi, associazioni, di cittadini e cittadine che vogliano organizzarsi e collaborare. Chiede che si organizzino i comitati locali sui luoghi di lavoro, si organizzi immediatamente la raccolta delle firme in ogni paese, fabbrica a partire da sabato. I banchetti saranno presentinei giorni successivi nei tre Comuni. Si può firmare anche all'Ufficio relazioni con il Pubblico (URP) del proprio Comune.

Pagina 22

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 15 di 34

Page 16: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

;NCONT.R.D Nella foto Alessandra Magnani, Fabio Galli e Manfredi Lenza

Pagina 14

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015

„.n

, ticarsg Tar no à Kolb inab,

H F3 h e,,

11 /10/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CS'h'ELVETRO Ieri l'incontro tra Codacons, Comitato "No inceneritore" e gli avvocati

«Il ricorso al Tar non è contro Inalca» Galli: «Vogliamo una sentenza sulla procedura di permesso»

fine è arrivato: nedì il Comitato "no

inceneritore inalca" ha presentato il ricorso al l'ar regionale tramite gli avvocati del Codacons A-lessandra Magnani e Massimo Grillenzoni. L'obiettivo è fermare quello che è rimasto del progetto originario dell'azienda che ha sede a Castelvetro: il cosiddetto rendering che a fine giu-gno ha ricevuto il via li-bera della Provincia. Il rendering prevede la bol-litura degli scarti di lavo-razione della carne. Il progetto iniziale, osteg-giato dal Comitato, aveva come scopo la produzione di energia attraverso l'impianto di cogenera-zione. Ma fu ritirato dalla stessa azienda. Questo progetto di fatto è la pri-ma parte di quello origi-nario.

«Chiariamo che questo ricorso non è contro mal-ca - spiega Fabio Galli presidente provinciale del Codacons - ma è il ten-tativo di far pronunciare

un giudice sulla procedu-ra che ha avuto come ef-fetto il permesso di co-struzione dell'impianto». I dubbi del comitato al ri-guardo sono ancora mol-ti. «Temiamo il traffico che aumenterà - spiega il presidente Manfredi Lan-

za - con le 84 tonnellate al giorno di scarti che ver-ranno lavorate. E poi trat-tandosi di bollitura, il ri-schio è un aumento del di-spendio idrico, oltre ai possibili odori. Senza di-menticare la vicinanza dell'impianto al torrente

Guerra. Tutti disagi che non trovano un riscontro in vantaggi per il territo rio, che vedrà una svalu-tazione di case e terreni e un rischio per le colture di qualità presenti dell'a-rea interessata. Inoltre te-miamo che il vecchio pro-getto, ritirato e non boc-ciato, possa un domani essere ripresentato. Sap-piamo che Inalca sta muovendo le sue pedine a livello nazionale e euro-peo per aprire la strada a modifiche normative o deroghe».

La richiesta principale, come spiega l'avvocato Magnani, è che «si riveda la procedura di approva-zione - precisa - se prima le carcasse dopo la bolli-tura a bassa temperatura, venivano incenerite, ora questi scarti di tipo 1, quindi anche potenzial-mente provenienti da ani-mali infetti, verranno so-

lo bolliti. Dunque, il pro-getto a nostro parere an-dava sottoposto a nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, e al giudizio dell'Asl».

Particolarmente dura è la valutazione del comita-to verso gli enti locali. «Chi doveva informarci per tempo non l'ha fatto -spiega Lanza - e chi dove-va, in Comune, difenderci perché eletto da noi, ha dato il suo benestare al progetto, Per questo ci siamo dovuti costituire in Comitato». Il ricorso è stato presentato da citta-dini residenti in Castelve-tro, di altri comuni che confinano con l'area, e dal Comitato stesso. Il prossimo 26 ottobre il co-mitato prosegue il suo la-voro di informazione con un incontro presso le scuole Elementari di Ca-stelvetro.

(Simona bonen»

Pagina 16 di 34

Page 17: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

La fusione crea fra e nelle Sinistre HERA-ACEGAS A Imola l'ido ha votato "sr ma Facci è stato sfiduciato Fds in imbarazzo per l'ok di Gentilini

eri il Comitato imolese per l'acqua pubblica se- gnalava come ben sette piccoli Comuni abbiano votato contro la fusione

H era-Acegas: Fornli gine , Civitella di Romagna,

Portico e San Benedetto, Pre-milcuore, Rocca San Casciano, Porretta Terme, cui si aggiunge Forlì che non è certo un picco-lo Comune. Il comitato sotto-lineava che "contrariamente a quanto avvenuto a Imola, in tutti i Consigli comunali i rap-presentanti di Sel, Ic1v, Prc e Pd-ci hanno espresso voto contra-rio o si sono astenuti insieme ad alcuni consiglieri del Pd". Che la manovra finanziaria stia spaccando la Romagna è cosa nota: e che stia, in qualche mo-do, creando mal di pancia an-che all'interno di alcuni partiti è ormai sempre più evidente anche nel territorio imolese. Italia dei valori Imola è l'unico Comune del Circondano in cui l'Ido rappresentata da Luigi Bacci ha votato "sì" alla fusio-ne. A Dozza e a Fontanehce i rispettivi rappresentanti, Luca Alhertazzi e Gabriele Mazzini, hanno votato contro. 1 -1 coordi-natore dell'Ido del Circondano, Giuseppe Casisi, ha chiarito fin da subito che "Luigi Bacci è

stato sfiduciato dai partito nel 2010 e ogni sua azione è perso-nale ed estranea al partito". I dipietristi avevano anche riba-dito la loro perplessità nei con-fronti di una "multiutility ob-soleta, dove la quota pubblica che 20 anni fa era del 100% og-gi è scesa al 51%". "Quanto pa-trimonio pubblico dobbiamo ancora conferire per cercare di evitare di oltrepassare il limite sottile che fa di Nera una so-cietà a maggioranza privata?" - si chiede Casisi, che ricorda come la società triestina-pado-vana Acegas non navighi in ac-que tranquille dal punto di vi-sta finanziario. Del resto, qual-che mese fa Casisi e company erano stati piuttosto critici an-che sui costi del consiglio di amministrazione di Hera, chie-dendo che il numero dei com-ponenti fosse portato da 13 a 9. 1k livello provinciale anche Sandro N/inditti si era espresso duramente sugli "stipendi d'o-ro" dei dirigenti Hera (9.528 curo lordi). Luigi Bacci, che dal 2010 ha parecchie grane con l'Ido a sua detta "per aver criti-cato il reclutamento delle per-sone nei partito sulla base di logiche clientelari", ha votato a favore della fusione che "è un grande progetto industriale

che darà alla società pili potere contrattuale quando si tratterà di acquistare corrente e gas sui mercati internazionali" e ricor-da che "anche i rappresentanti veneti dell'Ido hanno votato sì". Sul piano dei rapporti col par-tito non nasconde, Bacci, che "dopo numerose lettere inviate ad Antonio Di Pietro senza ot-tenere risposta", sta valutando se rinunciare al simbolo "pri-ma della fine della legislatura". Federazione della sinistra il voto favorevole del consigliere imolese Mauro Barnahè di Si-nistra Arcobaleno poco è pia-ciuto alla Federazione tra il Partito della Rifondazione co-munista e il Partito dei Comu-nisti italiani che aveva assunto una chiara posizione contraria alla fusione. Le Fds ha però ap-prezzato l'impegno di Barnalfè il quale ha presentato un arti-colato ordine del giorno, ap-provato dalla maggioranza, con il quale si chiede al sinda-co di _Imola di adoperarsi affin-

ché il sistema tariffario idrico preveda la massima agevola-zione e che venga definito un percorso di graduale riduzione della remunerazione sul setto-re. Lnfine, che Fiera "realizzi un bilancio separato del settore i-drico integrato" e che "proceda alle verifiche della fattibilità dello scorporo del ramo d'a-zienda". Insomma, una media-zione che non si pone in con-trasto con il principio dell'ac-qua pubblica i cui sostenitori, in attesa dell'applicazione dell'esito del referendum, spin-gono affinché sia abolito del tutto il profitto su questa vitale risorsa. Ha fatto poi discutere, nella Federazione, il voto favo-revole del consigliere a Fonta-nelice Natalino Gentilini (in quo fa Rifondazione), "Ha vo-tato senza consultarci - spiega la segretaria del Prc Antonella Caranese - e da tempo è scol-legato con il partito. La sua è stata una scelta individuale".

Antonella Caranese La segretaria del P, der s Ger ini di Fontagelice ',collegato" dal partito Sanna

Pagina 29

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015

Pagina 17 di 34

Page 18: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Primo 21 ;iCÌ;affico le polemiche

OR all'aumento can tale di titarl

--rAezr-

.5> i\ L\ • 11/10/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

Diffusione: n.d.

pressunE

Trasporti. In Provincia votano a favore solo Pd e Idv. Astenuti sia Fds che Sel

Ok all'aumento capitale di Start Ancarani (Pdl): "Vogliamo vedere il piano industriale»

RAVENNA. Via libera dal consiglio provinciale alla proposta di aumento del capitale sociale di Start Romagna da 25 a 33 milioni. Sull'argomento la maggioranza si è spac-cata. Hanno votato a favo-re i gruppi Pd e Idv. Si so-no invece astenuti Fds e Sel. Mentre un no secco è arrivato da Lega Nord, P-dl e Udc.

Sergio Amadori, presi-dente del consiglio d'am-ministrazione di Start Ro-magna, ha partecipato al-la seduta. L'assemblea straordinaria dei soci è convocata per oggi con all'ordine del giorno pro-prio la proposta discussa

dal consiglio provinciale. La delibera è stata illu-

strata dal presidente della Provincia, Claudio Casa-dio. La Regione, tramite la propria partecipata Tper

Spa, si è resa disponibile a sottoscrivere un aumento di capitale sociale di Start Romagna a liberazione del quale conferire il ra-mo di azienda che gestisce

il trasporto pubblico loca-le su gomma della linea Rimini-Valmarecchia con l'obiettivo di unificare le gestioni in mano pubblica nel bacino di Rimini.

L'operazione di Start Romagna è materia anche per il consiglio comunale di Ravenna. In merito, il vicecapogruppo del Pdl Alberto Ancarani, ha pre-sentato un'interrogazio-ne in cui chiede delucida-zioni relativamente al pia-no industriale di Start Ro-magna. Ancarani vuol sa-pere se esiste e, in caso af-fermativo, chiede che i consiglieri comunali ne possano prendere visio-ne.

Non si placano le polemiche sui trasporti

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 8 Cro rri

Pagina 18 di 34

Page 19: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

press unE il Resto del Carlino 11/10/2012

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

TART RONSCSA AUMENTO E POLEMICHE

ft capitale passa da 25 a 33 milioni e Ancarani chiede se c'è un piano industriale

IL CONSIGLIO provinciale ha approvato a maggioran-za la proposta di aumento del capitale sociale, da 25 a 33 milioni di euro, di Start Romagna, società nata dalla fusione tra le varie aziende di trasporlo pubbli-co locale della regione. Hanno volato 'sr Pd e ldv, astenuti Fds e Sei e contrari Lega, Pdl e Udc. Alberto Ancarani, vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Merlato, rivolge intanto al sindaco un'interrogazione sul pia-no industriale per Start, e chiede, «se il piano esi-ste» se non sia il caso di «metterlo a disposizione dei consiglieri, rappresentanti dei cittadini cioè veri 'soci>, vere vittime del disavanzo della società».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 19 di 34

Page 20: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

RAVEN.

Darsena, unica certezza la farmacia ,

7:

Aumento capitale Start Romagna La Provincia dà l'ok, astenute Fds e Sel Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza la proposta di aumento del capitale sociale di Start Romagna da 25 a 33 milioni di euro. Era presente alla seduta Sergio Amadori, presidente del consiglio d'amministrazione di Start Romagna. Hanno votato a favore i gruppi Pd e Idv. Si sono invece aste-nuti Fds e Sel, contrari Lega Nord, Pdl e Udc. L'assemblea straordinaria dei soci è stata convocata per oggi; all'o.d.g. proprio la proposta discussa dal consiglio provinciale. Il presidente della Provincia, Claudio Casadio, ha il-lustrato la delibera: "Start Romagna, che svolge il servizio di trasporto pub-blico locale nel bacino di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, risulta da un processo di fusione per incorporazione

delle società ATM di Ravenna, AVM di Forlì-Cesena e di TRAM SERVIZI di Ri-mini. La Regione, tramite la propria partecipata TPER S.p.A., si è resa dispo-nibile a sottoscrivere un aumento di capitale sociale di Start Romagna a li-berazione del quale conferire il ramo di azienda che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma della linea Rimini — Valmarecchia con l'obiettivo di unificare le gestioni in mano pubbli-ca nel bacino di Rimini. Stiamo co-struendo una rete in una realtà poli-centrica piuttosto complessa mediante strategie industriali adeguate. Nel set-tore del trasporto pubblico, il percorso di area vasta è partito per tempo; ora va consolidato un rapporto positivo con l'utenza".

Pagina 15

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 20 di 34

Page 21: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

ci,o" 'jr''' Fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

11/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Fusione Hera: sit-in in Comune per dire no Il Comitato di Difesa sociale va all'attacco, strali anche da 5 Stelle e Verdi CESENA. "Giù le mani

dall'acqua pubblica". Con questo slogan, secco e chiaro, il Comitato di dife-sa sociale di Cesena, costi-tuito durante l'estate, si prepara a fare sentire la propria voce contro la fu-sione tra Hera ed Acegas. Lo farà oggi pomeriggio, alle 15, con un sit-in in Co-mune, in concomitanza con la seduta dell'assise, che tra i vari punti affron-terà anche questo. Il comi-tato bolla l'operazione co-me una «privatizzazione di Hera, e quindi di acqua, gas e rifiuti» e sostiene che in questo modo «si calpe-sta la volontà dei cittadini italiani che hanno vinto il referendum. Invece, obbe-dendo ai capi di Stato eu-ropei che hanno firmato accordi di vertice, il go-verno procede alla cessio-ne di quote pubbliche di società multiservizi a pri-vati, oltre il 60 per cento. La privatizzazione dei be-ni comuni e dei servizi vi-tali diventa quindi irre-versibile». Poi la critica si allarga: «La svendita dei beni comuni riguarda so-cietà pubbliche statali, re-gionali e comunali, ma an-che le proprietà demaniali degli enti locali: terreni, case popolari, edifici sto-rici, monumenti.

Il Ministro Passera af-ferma che "si venderà tut-to finché ce n'è". La di-smissione dei beni pubbli-ci non servirà a fare cassa

per i Comuni e a recupe-rare spesa pubblica, ma andrà a copertura antici-pata del debito monetario o a foraggiare il fondo co-siddetto "Salva-Stati", i-stituto finanziario priva-tistico agli ordini del Fon-do Monetario Internazio-nale, che ha scopo di lucro ed è nato per requisire da-gli Stati di Eurozona quantità illimitate di de-naro pubblico, per perpe-tuare il debito di usura e

coprire i buchi delle ban-che private». Con simili premesse, l'invito rivolto al sindaco e ai politici lo-cali è scontato: «Le sven-dite dei patrimoni pubbli-ci e le privatizzazioni dei servizi di pubblica utilità, azzerano i redditi, metto-no sul lastrico i nostri Co-muni e rendono le comu-nità locali dipendenti dal-la volontà di colossi priva-ti. Sindaco e consiglieri, non firmate e dite basta al

sostegno al Governo Mon-ti».

Anche sul fronte politi-co spuntano barricate. Na-tascia Guiduzzi (5 Stelle) accusa il Pd di essere «lon-tanissimo dalla volontà popolare» e fa notare che la fusione Hera-Acegas «ha creato scompiglio» nelle file della maggioran-za in vari comuni roma-gnoli. L'esponente "grilli-na" lamenta poi il manca-to coinvolgimento dei cit-tadini e dei rappresentan-ti politici su una scelta

che a suo parere finirà per «scippare la gestione dei servizi pubblici locali per consegnarli al merca-to», con la conseguenza che «i Comuni emilia-no-romagnoli non conte-ranno più nulla». Risulta-to finale? «Il rischio - de-nuncia Guiduzzi - è che le bollette di acqua e rifiuti continueranno ad aumen-tare in modo spropositato, come il numero di dirigen-ti e manager strapagati, che già oggi ci costano 19 milioni di euro all'anno. E la ricchezza prodotta se la intascheranno sempre di più i privati».

Altrettanto dura l'oppo-sizione di Davide Fabbri (Verdi), che tra le altre co-se accusa Hera di avere «ridotto gli investimenti del 25 per cento rispetto al budget previsto nei primi due mesi del 2009, per te-nere alta la quotazione in Borsa».

Oggi Consiglio ricco di spunti CESENA. Il consiglio comunale torna a riunirsi

oggi, alle ore 14. Come di consueto, si partirà dalle interpellanze: all'ordine del giorno ce n'è una pre-sentata dal consigliere Giorgio Fiori (Udc) sul Prim (Piano regolatore integrato della mobilità) e sulla situazione dei parcheggi.

A seguire, ci saranno le delibere in discussione: le modifiche al Regolamento edilizio comunale e a quello per l'assegnazione delle aree Peep-Erp; la seconda variazione al bilancio 2012; la proposta di fusione per incorporazione di Acegas in Hera; la modifica della convenzione per l'attuazione di pro-getti ed iniziative di interesse pubblico con la Fon-dazione Cassa di Risparmio di Cesena.

La seduta si concluderà con la discussione due mozioni e due ordini del giorno presentati dai grup-pi consiliari. In particolare, Pd, Idv e Sinistra per Cesena hanno presentato una mozione per ridurre i valori di riferimento per le aree fabbricabili ai fini Imu. Sempre sul fronte tributario, si i tre gruppi della maggioranza di centrosinistra auspicano l'e-liminazione della quota Imu destinata allo Stato. Inoltre, il Pd chiede interventi di sostegno a chi è in affitto. Il Pdl, invece, ha proposto una mozione sui disagi patiti dai residenti di piazza Isei.

Pagina 13 M ,ON ,

Sosta selvaggia e caos, ieri anche l'incidente

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 21 di 34

Page 22: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

FUSIONE DI HERA L'esempio di Forlì

Abbiamo appreso con grande soddisfazione che a Forlì il sindaco Roberto Balzani ed il Partito de-mocratico si sono pubbli-camente espressi contro la fusione tra Hera e Ace-Gas. Italia dei Valori si è espressa contro questa operazione sin dal mese di luglio scorso, quando i Consigli di Amministra-zione di Hera e Acega-sAps Holding approvaro-no l'"accordo quadro" che dovrebbe portare a questa fusione. A Forlì la maggioranza consiliare si è espressa in modo uni-tario bocciando questa fu-sione nel nome dei beni comuni. Un atto di com-pattezza che ci lascia mol-to soddisfatti e che speria-mo possa essere di esem-pio per tutti i consigli co-munali che ancora devo-no esprimersi su questa fusione. Quella di Italia dei Valori è una posizione forte e unitaria in tutta la regione Emilia-Roma-gna, dove il nostro partito si è opposto, si oppone e si opporrà a questa opera-zione, vero simbolo della politica della finanza che ignora gli interessi dei cittadini e pesa sulle loro condizioni di vita e di la-voro. Speriamo che nel resto della regione il Par-tito Democratico segua l'esempio dei colleghi for-livesi e questo vale anche per le amministrazioni comunali più piccole. Se le amministrazioni e i sindaci dei Comuni dell'Emilia-Romagna, in-fatti, sapranno dire con fermezza "no", riuscire-mo a dimostrare che la politica non è solo quella che i media ci mostrano, dove l'interesse di pochi va a scapito dei molti, ma che al contrario è ancora in grado di mettere al cen-tro i cittadini che in que-sto momento soffrono sul versante dell'economia e delle finanze.

Tommaso Montebello (coordinatore

provinciale dell'Italia dei Valori)

(Fa rlì)

Pagina 39

Pagina 22 di 34

Page 23: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

CON G` \ Cd\A ALE

tato dei parche- IL CONSIGLIO comunate di Cesena si u Fra te ínterpettanze spitca quella dettlIde sul, Piano regotatore integrato detta mobitit dei parcheggi L' eliminazione detta quota atatd entro detCodg dei gruppi Pd, Idv e Sinistra per

4 .

Nord ituazione tt'Imu è al' erga.

il Resto del Carlino

CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

11/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 23 di 34

Page 24: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

Pagina 23 CESENA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015

Dal ponte lanciano bottigie sulla via Emilia

I ROMAGNA L FORLÌ & Periodicità: Quotidiano VOCE CESENA

11/10/2012 D

Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d.

press LinE

CONSIGLIO COMUNALE La delibera non convince Idv e Sel. A Forlì è stata respinta I grillini sono contrari: "E' una scelta scellerata. Se seguono solo logiche di mercato"

Fusione Hera-Acegas oggi al voto Tensioni nella maggioranza CESENA La fusione tra Hera e Acegas oggi pomeriggio passerà all'esame del consiglio comunale. Dopo le tensioni che ci sono state a Bologna, dopo il voto contrario di Porli e di altri comuni del comprensorio forlivese, la proposta di incorporazione di Acegas in Hera pas-serà da Cesena. La maggioranza si po-trebbe trovare spaccata, con il Pd pronto a sostenere il progetto, mentre Sel e Ita-lia deiValori potrebbero votare contro o astenersi. Sul fronte dell'opposizione, a parte l'incognita del Pri, gli altri schie-ramenti si dovrebbero opporre. Quindi, se tra le fila del Pd ci sarà qualche franco tiratore, ci potrebbero essere delle grosse sorprese. Il Movimento 5 Stelle, intanto, dichiara la propria contrarietà. "Sempre più solo il Pd nei Comuni soci di Hera, la multiu-tility dispensatrice di dividendi, contri-buti e poltrone, nel tentativo di far ap-provare la delibera di fusione con Ace-gasAps", rileva la capogruppo Natascia

Natascia Guiduzzi (Cesena 5 Stelle)

Guiduzzi. "Gli alleati (Idv e Sel) lo ab-bandonano da Ravenna, dove la mag-gioranza si è spaccata e l'assessore à bi-lancio si è rifiutato di presentare la de-libera in consiglio, a Porli, dove il sinda-co Roberto Balzani e il Pd sono contrari al matrimonio. La fusione ha creato scompiglio anche a Bologna, maggiore azionista di Hera. Questa fusione scel-lerata si sarebbe dovuta discutere a lun-

go prima dell'approdo in Consiglio co-munale. Ma così non è stato in quanto la miope amministrazione sostiene la fusione adducendo confuse motivazioni di economie di scala, senza aver visio-nato il piano industriale in commissione e senza che i rappresentanti nel Cda di Hera, tra cui il referente del Comune Ro-berto Sacchetti, venisse a spiegare ai consiglieri i dettagli della fusione. L'ope-razione, concepita dai manager Hera senza consultare i cittadini, che sono i veri proprietari dell'azienda, conferma la volontà di gestire i servizi pubblici lo-cali con una logica privatistica di mer-cato, nonostante gli italiani nel referen-dum del 2011 si siano pronunciati con-trariamente e la Corte Costituzionale sia intervenuta per ribadire l'esito referen-dario. Cesena 5 stelle non vuole contri-buire in alcun modo all'ultimo atto e-spropriativo della sovranità popolare nella gestione dei servizi pubblici locali e voterà contro alla delibera".

Pagina 24 di 34

Page 25: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

«La nostra posizione era lungimirante» Il presidenteMussoni (Oasi) rinfrancato dall'incontro. Durissimo Di Pietro

RIMINI. Il presidente nazionale di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni torna a casa con una pic-cola vittoria. L'incontro con il mi-nistro Gnudi ha confermato che la linea seguita, sin dall'inizio, dalla sua categoria era quella giusta. «Ringraziamo il ministro - affer-ma Mussoni - che ha riconosciuto la bontà della nostra impostazione di vecchia data. Gnudi ha dato per scontato che uscire dall'evidenza pubblica è impossibile e pertanto ha imposto di lavorare su conte-nuti. Non dico che siamo soddi-

sfatti, ma il confronto a Roma ha dimostrato che la nostra posizione era lungimirante. Torno a casa con un'iniezione di coraggio».

Quanto a premi e regali, osteg-giati dalle altre categorie di setto-re, Mussoni ribatte: «Non sono re-galini ma il giusto riconoscimento della nostra professionalità. Chi si presenta a un concorso deve mo-strare i titoli, la spiaggia è il no-stro curriculum. Continuiamo a chiedere la tutela dei nostri bagni; in alternativa chiunque abbia ti-tolo per gestire la concessione, la

deve acquistare tenendo conto di valutazioni obiettive e del valore di quell'impresa».

E mentre da Federbalneari apre alla proposta del ministro, duris-sime sono le critiche di Antonio Di Pietro (Idv): «Un fine settima-na invece di andare al mare, an-date alla Ue a difendere il settore balneare italiano da una direttiva, la Bolkestein, da cui sono stati e-sclusi notai e venditori di acqua minerale ma non i balneari». Bac-chettate anche dal delegato Upi al demanio Angelo Vaccarezza.

Pagina 6

Cronaca d M m

Astainevitabile,prenilimportantiaibagnini

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 25 di 34

Page 26: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

10/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Rubano capi firmati romeni scoperti

dall'antitacche: o RIMINI. Coppia di ladri in manet-

te. Un uomo e una donna, entram-bi di nazionalità rumena, sono sta-ti arrestati dalla polizia con l'ac-cusa di furto in concorso. I due, 27 anni lui, 29 lei, sono stati sorpresi in un negozio di abbigliamento all'iper Le Befane, lunedì pomerig-gio intorno alle 14.40. Avevano ru-bato capi di abbigliamento e accessori griffati per un valore com-plessivo di 996 euro. Sono sta-ti pizzicati perché quan-do hanno cer-cato di uscire dal negozio so-no suonati gli allarmi anti-taccheggio. L'uomo e la Furto alle Befane

donna risiedo- no in un residence di Riccione, do-ve la polizia, dopo l'arresto, ha ef-fettuato la perquisizione. Gli agen-ti delle volanti hanno trovato altri vestiti sicuramente rubati perché avevano ancora applicati gli anti-taccheggio. La refurtiva è del va-lore di alcune migliaia di euro. La squadra mobile sta conducendo ul-teriori indagini per verificare se a loro carico si possa configurare anche il reato di ricettazione.

Ildrà• Moden

Pagina 8 Cronaca d M m

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 26 di 34

Page 27: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Vigili, restami cassctto la rivoluzione tecnologica

Polemica sullainsione lera-kregas, Alialìne il sindaco comoca il consiglio

Polemica sulla fusione Hera-Acegas, Alla fine il sindaco convoca il consiglio

RIMINI. Pronti via, scatta la full immersion sulla fu-sione Hera-Acegas. Previ-sta per oggi la 5 commissio-ne consiliare Bilanci, finan-ze ed economia alle 17.30 che anticipa di appena due ore il consiglio comunale, convocato in extremis, alle 19.30. Un iter insolito che se-gue le polemiche divampate in questi giorni dopo che mercoledì scorso Fabio Paz-zaglia (Sel) aveva chiesto il rinvio della commissione, dove si votava proprio sulla fusione tra Hera e Acegas.

Una decisione passata ai voti che aveva portato il sin-

daco, a quel punto, a sceglie-re di non convocare il con-siglio, visto che il tema non era stato ancora trattato in commissione. Pazzaglia al-lora si era scagliato contro il primo cittadino, accusan-dolo di «avere deciso di non volere decidere»; ma anche «di evitare di portare la de-libera in aula per evitare di esprimere un voto» .

Il "colpo a sorpresa" è pe-rò arrivato ieri pomeriggio: il consiglio comunale si farà e si discuterà proprio di He-ra-Acegas, una fusione con-testata da più parti e contro cui si sono schierati in mag-

gioranza anche Stefano Brunori dell'Idv e Savio Galvani (Fds). Quest'ultimo punta però il dito contro Pazzaglia, colpevole di «a-vere chiesto un rinvio in commissione che non è ser-vito a niente, dimenticando-si che ci sono degli iter da rispettare precisi: non si possono trattare le istitu-zioni come fossero circoli bocciofili». Galvani chiari-sce infatti, che il delicato te-ma «deve essere discusso in consiglio comunale, senza fare delle opposizioni mio-pi, come quelle fatte da Paz-zaglia».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 9 Cronaca di Rimai

Pagina 27 di 34

Page 28: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Variante al Piano dell'arenile: solo 280 metri quadrali

di stradone sportive in spiaggia

Pagina 12

Cna contro l'alcol ai minori

Incontro con l'amministrazione comunale

Cna: «Alcol ai minori, si sa chi viola la legge» RICCIONE. Abuso di alcol tra i giovani. «Le for-

ze dell'ordine sanno chi sono gli operatori che non si fanno scrupoli a vendere bevande alcoliche ai minorenni», spiega Daniela Angelini di Cna, che ieri ha partecipato al tavolo di discussione e pre- venzione dello "sballo", promosso dall'associazio- ne di categoria. «Insieme agli altri referenti, per

l'amministrazione c'erano il vicesin- daco Lanfranco Francolini e il co- mandante della municipale Gra- ziella Cianini, ab- biamo dato un'oc- chiata agli ordina- menti in vigore per verificare se è necessario rive- derli e in caso ina- sprirli. E' emerso che in realtà gli strumenti di re- pressione esistono - prosegue la Ange- lini -, e da un con- trollo dei vigili è ri-

sultato che da una parte esistono operatori seri che non vendono alcolici ai minori di 16 anni e non dopo le 22, ma dall'altra ci sono altri scorretti che non si fanno problemi a violare le leggi». Sono già individuati si conoscono. «Si contano sulle di- ta di una mano e spesso sono operatori che ven- gono da fuori Riccione: su questi si dovranno con- centrare i controlli». Altro punto discusso «è l'op- portunità di richiedere provvedimenti sovraco- munali emessi da Provincia o Prefettura in oc- casione di particolari eventi come le Notte rosa».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 28 di 34

Page 29: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

OIIIOIPCO SIodIeo

C.iune -Rent-ALA-9,

rno-la,g, pagatela,

il Resto del Carlino 11/10/2012 press unE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

LO STRAPPO CONVOCAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIO

I a maggior i a si spacca sulla fusione Hera Acegas FUSIONE Hera-Acegas: convo-cazione d'urgenza, su disposizio-ne del sindaco Andrea Gnassi e della presidente Donatella Turci, per il consiglio comunale oggi al-le 19,30 per decidere se il Comu-ne di Rimini aderirà o meno al progetto. Ieri sera riunione altret-tanto urgente e non programmata della maggioranza, dove si sono scontrate le tesi contrapposte. Quelle dei favorevoli al «matrimo-nio» con il colosso del Nord Ovest, come il segretario Pd Em-ma Petitti, contano sulla maggio-re forza d'urto sul mercato dei ser-vizi (acqua, gas, rifiuti). I contrari - sulla scia degli interventi più che dubbiosi prima del presiden-te provinciale Stefano Vitali e poi dello stesso sindaco Andrea Gnas-si - rimarca no il rischio di ulterio-ri aumenti tariffari sul territorio riminese, e della progressiva per-dita di agganci locali di Fiera. In-somma, di inter-venti sul territo-rio. «Un'azienda che — ha detto Gnassi — dovrebbe essere nel

Emma Petitti, segretari© del Pd provinciale, favorevole all'unione

con tempo 'grande' ma anche 'do-mestica'. Le fortune di Hera do-vrebbero essere quelle del territo-rio di Rimini». Ovvero, se le stra-de si dividono, il rischio per Rimi-ni, sempre parole di Gnassi, «è che la nostra minima quota azio-nana non ci collochi tra i 'deciso-ri'». Il sindaco ha dì nuovo ricor-

dato le esigenze di forti interventi e investimenti (cui in pane non secondaria è chiamata la stessa Hera) tra i quali lo sdoppiamento e adeguamento della rete fogna-ria, e il sistema di raccolta dei ri-fiuti. «Ho fatto di tutto — raccon-ta un consigliere comunale del Pd che chiede l'anonimato — per convincere i responsabili del par-tito a lasciare libertà di voto, sia in commissione (che si terrà oggi alle 17,30) sia nel successivo consi-glio. Inutile scannarci su una cosa nella quale non contiamo nulla». Infatti, anche se Rimini seguisse la strada scelta dal Comune di Forlì (voto contrario) la fusione potrebbe procedere comunque. Di qui la possibile scelta di un vo-to sganciato da logiche di partito, che potrebbe vedere parte dei con-siglieri Pd al fianco di Galvani (Federazione della Sinistra) e 13311- noni (Italia dei Valori) che hanno già ampiamente annunciato, e mo-tivato, il loro «no». Confermato il sit-it del Comitato Acqua e Beni pubblici.

Mario Gradara

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 29 di 34

Page 30: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

tanto di orari. Gli agenti continue-ranno a vigilare anche sul divieto di somministrazione ai minori di 16 anni, mentre la nota dolente ar-riva dalle sanzioni. «Già oggi ap-plichiamo quelle massime per leg-ge, non possiamo tare multe più salate».

I CONTROLLI sono solo una parte delle novità in materia di al-col. Ieri si è riunito il tavolo al qua-le siedono le associazioni di cate-goria che in futuro dovrà anche stabilire i progetti ami-sballo da portare nelle scuole e tra i giovani nei locali. «Al tavolo di certo chia-meremo a farne parte anche il Seri, l'Ausl, le scuole e il mondo parrocchiale» dice Francolini, re-cependo la richiesta avanzata dall'asse bipartisan formato dai consiglieri Davide Rosati del Pdl e Marco Pallaoro del Pd.

Ah.(;■ .. joie, ,11,) dna listi d1,1,1

il Resto del Carlino 11/10/2012 pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CON ';'ì\M.LZ PARROCCHIE COINVOLTE NEL PROGETTO CONTRO LO SBALLO

Alcol, in azione le squadre speciali Ci sarà una lista nera dei locali

«QUESTO non è il Bengodi do-ve gli imprenditori possono ven-dere l'alcool come preferiscono». Così il vicesindaco e assessore alla polizia municipale Lanfranco Francoli n i, annuncia «l'istituzio-ne di un servizio mirato anche in inverno con personale formato professionalmente che controlle-rà il rispetto delle norme sia nazio-nali che comunali relative alla somministrazione di alcolici. Ab-biamo alcune situazioni conosciu-te che terremo d'occhio». Al me-desimo tempo Francolini apre le porte alle parrocchie nel progetto ami-sballo e fissa i primi paletti agli imprenditori non ricciones i.

«LA NOSTRA imprenditoria sta attenta al rispetto delle regole, ma c'è chi arriva e pensa che qui a Riccione si possano fare soldi a pa-

late, accorgendosi poi che la con-correnza è forte e non è cosi sem-plice. A quel punto e non si fa troppi problemi ad andare contro le regole. Situazioni di questo ti-po le abbiamo ormai cominciate a conoscere e seppure siano più fre-quenti in estate, andremo anche

in inverno a controllarle e colpir-le». Non si tratta solo di pubblici esercizi. L'attenzione sarà riserva-ta anche a quelle attività artigiana-li, quali gastronomie o pizzerie, che devono sottostare al rispetto delle norme relative alla sommini-strazione di alcolici in vetro, con.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 12

"`IFA iE 'ft N"

Pagina 30 di 34

Page 31: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

La replica L'assessore Freda: "E' una direttiva europea" BOLOGNA. Non può essere il richiamo agli investimenti fatti dalle aziende a bloccare la progressiva chiusura di inceneritori e discariche, "decisa dalla Regione nell'ambito di una direttiva europea". L'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda, ri-sponde per le rime al presidente di Confservizi Emilia-Romagna, Graziano Cremonini, che in una lettera inviata alla stessa Freda e al governatore Vasco Errani contestava lo stop agli inceneritori deciso da viale Aldo Moro. Ma Freda non ci sta. "La decisione della Regione di superare gli inceneritori e le discariche- manda a dire l'assessore- è coerente con le direttive della Ue. Noi, cosi' come Confservizi, siamo all'interno di un sistema che si pone questo obiettivo, che deve essere condiviso". Freda affonda il colpo. "Nessuno vuole trovarsi con rifiuti che non si sa come ge-stire - avverte l'assessore - quindi, io pongo l'attenzione sui ser-vizi da dare ai cittadini non sugli investimenti delle imprese, che tra l'altro sono sul mercato. Non si può bloccare l'applicazione di una direttiva europea solo perché le imprese hanno fatto in-vestimenti".

Pagina 4

ROMAGNA

Federalismo: 4i coniroriforma

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 31 di 34

Page 32: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

INCHIESTE SULLE INTERVISTE TV A PAGAMENTO

Bombonato (Odg) "Un muro di gomma" L'inchiesta dell'Ordine dei gior-nalisti dell'Emilia-Romagna sulle interviste tv a pagamento dei consiglieri regionali va a-vanti. Ma si scontra con il muro di gomma degli stessi politici. "Parlano di tanto di trasparen-za, ma l'appello alla collabora-zione che lanciammo nei mesi scorsi è caduto nel vuoto - si lamenta il presidente dell'Odg, Gerardo Bombonato - a co-minciare dalla presidenza dell'Assemblea legislativa". Bombonato è stato ieri matti-

na in Regione, per ascoltare le testimonianze degli esponenti M5s Andrea Defranceschi e Giovanni Favia sulle interviste a pagamento. "Sono venuto a sentire persone informate sui fatti - conferma il presidente dell'Ordine - la nostra inchiesta continua". Ma gli ostacoli non mancano. "Il nostro appello è rimasto lettera morta - denun-cia Bombonato - ldv e M5s so-no stati gli unici a rispondere alla nostra raccomandata. Da parte degli altri politici, non abbiamo avuto risposta". Oltre ad aver scritto a tutti i gruppi consiliari, Bombonato spiega

di aver telefonato ai capigrup-po, non avendo ricevuto ri-scontri alla lettera. "Solo Mauro Manfredini, capogruppo della Lega nord, mi ha risposto di-cendo che sulla vicenda aveva-no fatto un comunicato con-giunto tutti i capigruppo e che da quel momento avrebbero parlato con una voce sola, quella della presidenza. Allora ho chiamato la presidenza, ma non siamo stati più richiamati. Siamo un ente pubblico e un minimo di rispetto nei nostri confronti ci vorrebbe- attacca Bombonato- almeno dal punto di vista dell'educazione".

Pagina 4

ROMAGNA

Federalismo: 4i coniroriforma

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 32 di 34

Page 33: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

11/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

IL NUOVO PIANO LI VUOLE CANCELLARE

Hera 8c C. contro la Regione "Inceneritori necessari" BOLOGNA. La riconversione degli inceneritori al momento "non è compatibile con le con-dizioni di mercato". E il nuovo Piano regionale dei rifiuti non deve diventare "un'opportuni-taàper forzature rispetto alle normative nazionali o per stra-volgimenti in merito alla pos-sibilità di pieno utilizzo nel tempo degli impianti già esi-stenti nei diversi siti, sia nel settore della termovalorizza-zione che delle discariche". A difendere gli inceneritori è il presidente di Confservizi Emi-lia-Romagna (l'organizzazione che raggruppa le aziende di servizi pubblici locali) Grazia-no Cremonini, che in una let-tera inviata lo scorso 28 set-tembre al governatore Vasco Errani e all'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda, a-pre le ostilità con la Regione. La stessa Freda aveva ripetuto che l'obiettivo di viale Aldo Moro è arrivare al superamento di tut-

te le discariche e tutti gli ince-neritori in Emilia-Romagna. Ma Confservizi fa muro. "Le a-ziende - avverte Cremonini nella lettera - hanno l'indi-spensabile necessità di vedere rispettate le condizioni di uti-lizzo di un patrimonio, dei pro-pri soci pubblici e privati, che garantisce completezza dei servizi e risponde, in maniera costantemente aggiornata, alle indicazioni di precedenti cicli di pianificazione pubblica che, soprattutto in momenti come questi, sotto il profilo occupa-zionale, economico e di qualità del servizio non possono esse-re messi a repentaglio da forme di operatività non compatibili con il quadro" attuale e "in atto a livello europeo". Confservizi rivendica poi che sugli impian-ti per la raccolta differenziata "sono stati fatti investimenti importanti, di fatto anticipan-do il nuovo piano" della Regio-ne.

Pagina 4

ROMAGNA

Federalismo: 4i coniroriforma

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 33 di 34

Page 34: Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 11.10.2012

L'OPNONSTA LETTORE

SANDRA POPPI Modena

INCENERITOI I: LO STOP

RA 20 ANNI

L'ASSESSORE regionale all'ambiente. ,Preda, sostiene che gli inceneritori chiuderanno. Me ne rallegro. In realtà, leggendo la delibera regionale del 3(1 luglio, che approva gli indirizzi del piano regmiale di gestione dei rifiuti, non si coglie lo stesso - • ottimismo. Si delineano gli obiettivi del plano e si ribadiscono le strategie per lo smaltimento e il recupero energetico dei rifiuti: i) La progressiva chiusura delle discariche. 2) L'uso prioritario degli inceneritori e termovalorizzatori per lo smaltimento finale dei rifiuti urbani. prodotti nella regione nel rispetto del principio di proSshnita, intanto i flussi dei rifiuti in entrata e uscita dagli inceneritori mostrano che: a) Nel 2010, su un totale di 945.000 tonnellate di ✓ifiuti trattati dagli 8 impianti regionali (compreso Reggio poi chiuso), gli urbani sono stati 645.000 tonnellate, i ✓ifiuti speciali 129,000. b) Il 93% dei rifiuti trattati negli inceneritori sono prodotti all'interno dei la regione e il 7% viene da altre regioni; c) Gli inceneritori dl Ferrara, Forlì e Rimini sono a servizio esclusivo delle loro provincie, mentre Bologna e Modena operano anche a supporto di altre province; Parma, sprovvista di inceneritore, conibrisce i rifiuti. La regione dice che tutti gli inceneritori chiuderanno. Forse fra 20 anni quando sarà. Mato ammortizzato il costo degli investimenti.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano

11/10/2012

Tiratura: 183.714

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247

press unE

Pagina 34 di 34