Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 08.10.2012

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Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 08.10.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

08.10.2012regionale

Pagina 1 di 20

extra IDV

Regionale

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Ravenna

Forlì Cesena

Nazionale

INDICE

«Era la spazzatura di due giorni di lavoro»08/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 3

Mandini (Idv) va dai pm: “Abbiamo portato via noi i sacchi dalla Regione”08/10/12 La Repubblica Bologna 5

Chiarito il mistero dei sacchi neri08/10/12 Libertà 6

Ex Pdl e imputati: ecco la lista di Tremonti. “Siamo in una guerra” (video)08/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 7

«Era la spazzatura di due giorni di lavoro»08/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 3

NEL MIRINO Da Nanni ai convegni, tutte le grane dell’Idv08/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 9

Mandini (Idv) va dai pm: “Abbiamo portato via noi i sacchi dalla Regione”08/10/12 La Repubblica Bologna 5

Chiarito il mistero dei sacchi neri08/10/12 Libertà 6

E i grillini dicono «no» anche a Beppe Grillo08/10/12 Gazzetta di Parma 10

«Regione, sacchi sospetti» Riva testimone in Procura08/10/12 Gazzetta di Reggio 11

"Per i rifiuti ci sono già i cassonetti"08/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 12

Consiglio comunale, gruppi ‘a dieta’ Manel 2011 spesi 114mila euro08/10/12 Il Resto del Carlino Modena 13

«L’azienda cresce ma si allontana dai cittadini»08/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 15

L’ora di religione08/10/12 La Voce di Romagna forlì 16

Prima pagina08/10/12 Il Resto del Carlino 18

Carte gettate prima che arrivi la Finanza L’Idv: nessun giallo, solo spazzatura08/10/12 Il Resto del Carlino 19

PAOLO NANNI08/10/12 Il Resto del Carlino 20

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

«Era la spazzatura di due giorni di lavoro» Sacchi neri portati via dalla Regione, Mandini (Idv): «Matetiale inutile»

eli ANDREA ZANCH1

«GUARDI, s i tratta di un colossa-le equivoco. Dentro quei sacchi non c'era nessuna carta, ma solo spazzatura: carte di panini, scato-loni della pizza». Una manciata di minuti prima delle nove di sera. Sandro Mandini, consigliere Idv in Regione, coordinatore provin-ciale del partito e vice presidente dell'Assemblea regionale, rispon-de al telefono con voce tranquilla, dopo un pomeriggio in cui il suo cellulare è stato tempestato di chiamate.

MOTIVO: a portare via quei sac-chi dalla sede della Regione il giallo di cui ha parlato il consiglie-re regionale del Gruppo Misto, Matteo Riva — la sera di San Pe-tronio, nel bel mezzo delle indagi-ni della Procura sui fondi ai grup-pi, sarebbe stato un consigliere Idv. Che lo ha comunicato agli in-quirenti nel pomeriggio di ieri. In realtà le persone coinvolte sono quattro e tra di loro non c'è nes-sun eletto: si tratta solo di collabo-ratori dell'Italia dei Valori. «Chiariamo subito una cosa at- tacca Mandini —: non appena le parole di Riva sono state riprese e diffuse dai mezzi di comunicazio-ne abbiamo cercato immediata-

mente di metterci in contatto con la Procura per spiegare che quelle quattro persone erano i nostri col-laboratori». Quando? «Ci siamo mossi a parti-re da sabato sera — spiega Mandi-ni.—, ma siamo riusciti a contatta-re gli investigatori solo oggi pome-riggi (ieri, ndr), Così mi sono reca-to dalla Guardia di Finanza con i nostri collaboratori e abbiamo consegnato il memoriale in cui si spiega tutto». E il racconto è mol-to diverso dal clima di sospetto e

DAVANTI ALLA FINANZA

Quelle quattro persone erano i nostri collaboratori Ci siamo mossi subito per consegnare un memoriale in cui spieghiamo tutto

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

GLI SCIVOLONI DEI DIPIETRISTI insinuazioni circolato in questi giorni.

A CONFERMARLO è lo stesso Mandini: «Dentro quei sacchi c'era solo del materiale inutile: avanzi di cibo, carte dì panini, sca-tole della pizza che avevamo man-giato lì. Insomma, il residuo di due giorni dì intenso lavoro». Quello che ha preceduto la visita delle Fiamme Gialle venerdì mat-tina in Regione per acquisire le carte dei bilanci 2010-2012 per l'indagine condotta dai pm More-na Piazzi. e Antonella Scandellari. «Io sono sempre stato lì, dalle no-ve di giovedì 4 ottobre fino alle 5 di mattina di venerdì», dice Man-dini. Con lui anche la coordinatri-ce regionale, Silvana Mura, il ca-pogruppo Liana Barbati, Silvia Fiorini, Paola Zilli e Luca Assirel-li.

«A UN certo punto — spiega Mandini abbiamo detto ai ra-gazzi: 'Sgombrate tutto e andate a cena a mangiare'. Gli uffici erano sporchi dopo un lavoro così inten-so e ingente. Era l'ora di cena». E l'idea che qualcuno potesse veder-li e si creasse così un clima di so-spetti? «Abbiamo fatto tutto in buona fede — sottolinea Mandini

, e poi l'edificio della Regione è tutto videosorvegliato...».

Le cene L'ex consigliere Paolo Nanni è indagato per Pecoiato. Nei, mirino, convegni >fantasma e cene simultanee

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L'auto del consigliere Sandro Mandali è stata fotografata parcheggiata in un posto per disabili

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08/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Il consigliere è stato sentito ieri assieme a quattro collaboratori: "Era solo spazzatura". Oggi la Finanza torna in viale Aldo Moro per i bilanci di Democratici e Sel

Mandini (Idv) va daipm: "Abbiamo portato via noi i sacchi dalla Regione" LORENZA PLEUTERI

«ERANO i quattro collaboratori del nostro gruppo quelli che, la sera di San Petronio, uscivano dal gara-ge della Regione con i sacchi neri in mano. Nessun documento da far sparire, niente da occultare. Solo cartaccia, spazzatura, avanzi di cibo e piatti di plasti-ca da buttare via. Per due giorni abbiamo fotocopia-to la documentazione da consegnare alla Guardia di finanza e abbiamo mangiato e bivaccato in ufficio, riducendolo a una stalla. Non c'erano gli addetti alle pulizie, a casa perché festa patronale, così abbiamo ripulito noi». Sandro Mandini, consigliere Idve vice-presidente di assemblea e ufficio di presidenza, si è fatto avanti spontaneamente per smontare il caso

aperto dall'ex collega di partito Matteo Riva, l'avvi-statore di sconosciuti e bustoni. Ieri pomeriggio ha accompagnato i quattro collaboratori-portasacchi nella caserma della Finanza di Ponticella, dove il rac-conto dei cinque è stato raccolto dal procuratore ag-giunto Valter Giovannini, dai due pm titolari dell'in-chiesta sui costidellaRegione e dal comandante pro-vinciale della Gdf. «Un grosso equivoco», ribadisce al telefono lo stesso Mandini, a sera. Per estremo scru-polo, oggi, saranno visionate le immagini riprese dalle videocamere di sicurezza di viale Aldo Moro. E ricomincerà, da p arte delle Fiamme Gialle, la raccol-ta di pezze d'appoggio e documenti cartacei richie-sti ai gruppi: sarà il turno de gliultimi rimasti, Pd e Sel.

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Il consigliere regionale dell'Idv Sandro Mandini

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08/10/2012

LIB

press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

QUOTIDIANO DI PIACENZA SONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

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partito di Di Pietro per rac-contare che erano stati, loro a portare' fuori. dalla Regione sacchi neri che contenevano semplicemen te spazzatuta, Ci limitava

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gli uffici del Gruppo consilia- re dell'Idv. Nessun illecito o condotta atta sospetta, ma un comportamento educato e ii-spettoso del luogo di lavoro e del personale», hanno spie-gato in una memoria detta-liata i q attro, smontando

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08/10/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Ex Pdl e imputati: ecco la lista di Tremonti. "Siamo in una guerra" (video)

deA palaconoreSSi di Ricdone MeZ72 vy-.)te, per rex super prùnstro ue governo Berlusco. .i, La lìSta si presenterà con li porne di Lavoro e R)ertà. Tra presenfi anche il fi'olio di La Russa, Seronima a l'ex senatore Psi cra>dano Rftìo Formica

di MaHina a Sì" ío:iime I 7 ektobre 20/2

Riccione è il luogo scelto da Giulio Tremonti per il lancio del suo nuovo partito "Lista Lavoro e Libertà", nella rossa e cattolica riviera romagnola in un weekend caldo di ottobre. È una sala di massimo quattrocento persone sulle oltre 1000 di capienza ad accogliere l'ex ministro del governo Berlusconi in grande spolvero. Socialisti del passato e di nuova adozione, giovani rampanti ed ex Pdl, imprenditori e professori universitari. È la platea che accoglie Tremonti: facce da tenere d'occhio come Marco Canon e pure il figlio di Geronimo La Russa. E tra il pubblico compare Romano Bernardoni, rinviato a giudizio per il crac Parmalat. Ma poi ancora Maurizio Casasco, Francesco Amadori, l'ex senatore Rino Formica. Ma se sabato l'incontro era rivolto ai giovani con un open space e scambi di idee, le facce pulite e per il cambiamento sono totalmente assenti la domenica mattina, in una sala mezza vuota che a tratti imbarazza lo stesso Tremonti.

"Siamo in guerra. Dentro una strana guerra: economica, non violenta, "civile" e per questo diversa da quelle del passato. Soprattutto una guerra economica. Ma pur sempre una guerra!".

Comincia con "guerra" il manifesto politico di Giulio Tremonti, al punto zero, nel preambolo e poi giovani, spazio al nuovo e contro la colonizzazione delle banche. Sono le parole chiave che condiscono i due giorni di lancio di 3L, il soggetto politico fatto in casa che non vuole politici o casta o grandi nomi. E pure il simbolo, dicono, è disegnato dallo stesse mani dell'ex ministro con una freccia che guarda al futuro. Il nuovo che avanza sembrerebbe voler dire, anche se a presentarlo è sempre lui, ex ministro dal vecchio volto della politica che tutti vogliono combattere. E la soluzione a questa situazione di "malessere", come la chiamano al convegno, è almeno secondo Tremonti quella di creare un nuovo partito.

"Intanto, — attacca l'ex ministro, — non mi pare che i partiti che ci sono adesso siano così fantastici, e poi quando dico una guerra dico una guerra economica, diversa da quelle del passato, ma pur sempre una guerra. Quello che sta succedendo è che ci vogliono colonizzare, non hanno interesse a farci saltare, vogliono ridurre i nostri beni, il nostro risparmio e le nostre imprese". Una colonizzazione economica in cui, secondo il professore, è giunto il momento di prendere la parola e reagire per evitare di fare la parte dei derisi e sottomessi. "Se vai all'estero te lo dicono: siamo tra i più ricchi, abbiamo risparmi, siamo la seconda manifattura d'Europa. Poi però ci spiegano che siamo in crisi e noi andiamo in crisi con una politica di troppe tasse e troppa paura.".

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08/10/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

I nuovi, nuovi in politica e nuovi di dinamiche di partito. Questo il casting del partito "3L, Avanti Insieme". Anche se domenica mattina, le facce sotto i 50 anni si faticano a trovare in platea. "lo credo che sia il momento di metterci insieme. A me non frega nulla di tornare in parlamento, essere o no onorevole. Credo che sia giusto che i giovani vadano avanti con la difesa. Dobbiamo scegliere: vogliamo essere rassegnati, calpestati o derisi come dice l'inno o vogliamo tornare a essere padroni a casa nostra? Questo dipende dai giovani perché è il loro futuro: saranno liste fatte soprattutto da loro."

Il debito pubblico nazionale di nuovo nelle mani italiane; titoli pubblici esenti da ogni imposta presente o futura; costituzione di una banca nazionale di "Credito per l'Economia" sul modello tedesco della KFW; nuovo contratto di lavoro per la piccola e media impresa e blocco della riforma Fornero sul precariato. Sono tante le misure economiche proposte dall'ex ministro Tremonti, in un programma politico già pronto e confezionato che potrebbe fare gola ad altri schieramenti politici che a pochi mesi dalle elezioni legislative ancora brancolano nel buio alla ricerca di candidati e punti fermi. Pdl, Lega Nord, Berlusconi? "Non lo so, — continua stizzito Tremonti, — lo chieda a loro. Non mi sono incontrato con nessuno di questi signori da moltissimo tempo. lo spero che il mio documento sia sottoscritto da più persone possibili. Berlusconi? Provate a chiamarlo, so che oggi è in Russia, chiami la compagnia telefonica, qualcuno vi risponderà".

L'ex ministro propone referendum consultivi e propositivi perché "è vero costano, ma costa di più un parlamento che sbaglia" e critica la banche, ma ci tiene a sottolinearlo, non è Beppe Grillo: "Queste cose le scrivo e le dico da vent'anni. Perfino la Commissione Europea sta cominciando a dire che il sistema bancario va cambiato. Allora cosa diciamo che Grillo copia la Commissione Europea?". L'attacco più duro è al governo nel 2011 quando non accettò i suoi moniti di prudenza del tipo "vula bass e schiva i sass", come afferma e ancora ai tecnici: "Monti ha detto ai tedeschi "state tranquilli che stiamo lavorando" e io gli dico, ti prego Mario dì qualcosa di Made in Italy".

Un obiettivo ambizioso di salvataggio dell'Italia che la Lista Lavoro e Libertà si propone di portare avanti. E alla domanda perché tutte queste misure e obiettivi non avrebbe potuto Tremonti metterle in pratica quando era al governo, risponde: "Cosa ho fatto io? Due anni fa dissi che chi governava le regioni erano dei cialtroni. Mi hanno dato del maleducato e invece non mi sbagliavo. E poi ancora, in tre anni il professor Monti ha scritto sul Corriere della Sera che ho salvato l'Italia e ho impedito all'Italia di diventare come la Grecia, almeno su questo sono d'accordo con Monti".

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Da Nanni ai convegni, tutte le grane dein&

LA BUFERA è esplosa con l'inchiesta che ha travolto l'ex capogruppo dell'Idv in Regione, Paolo Nanni, indagato per peculato. L'indagine, nella mani del pm Antonella Scandellari, è nata dopo un esposto dell'avvocato Domeni-co Morace, ex tesoriere espulso dal partito. Nel documento si denuncia una presunta gestione anomala dei fondi pub-blici a disposizione del gruppo consiliare in Regione, di cui Nanni è stato capogruppo nella passata legislatura, dal 2005 al 2010. Nel corso delle indagini sono emerse cene simulta-nee, in posti diversi nello stesso giorno, ma anche viaggi e tra- sferte continui e gli ormai noti convegni 'fantasma'. Cioè dibattiti spac-ciati per veri, ma che non sarebbero mai avvenuti. Ma non è tutto.

NELL'AMBITO della maxi inchiesta sull'uso dei fondi ai gruppi dell'Assemblea legislativa regionale aperta dalla Procura, e affidata ai pm Morena Piazzi e Antonella Scandellari sotto la supervisione del pro-curatore capo Roberto Alfonso e dell'aggiunto Valter Giovannini, si in-dagherà anche sul convegno dell'Idv, nell'ottobre 2010, costato 14.832 euro, e che, secondo alcuni fuoriusciti dal partito, sarebbe stato in real-tà un vero e proprio congresso regionale.

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Niente paiazzio dalla spn per la Befana dell'Avis

08/10/2012 press unE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

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E î grillini dicono «no» anche a Beppe Grillo sa I grillini dicono no a Beppe Grillo. Strano ma vero. Le regole valgono per tutti e quando sì tratta di sicurezza non si guarda in faccia a nessuno, nemmeno al fondatore del proprio movi-mento politico. E così anche il comico genovese ha dovuto fa-re le spese della decisione del Comune di Parma - il primo ca-poluogo di provincia ammini-strato dal Movimento 5 stelle da lui creato - di non concedere in uso il palazzetto dello sport per lo svolgimento di spettacoli, fin- Comico Seppe Grillo.

tantoché non saranno ultimati i lavori di messa a norma. Lo staff di Grillo, infatti, aveva avanzato una richiesta per po-ter tenere uno spettacolo al Pa-la Raschi nel febbraio prossimo. Ma non c'è stato nulla da fare: autorizzazione sospesa in atte-sa di sapere se la struttura po-trà essere pronta per tempo. Stessa sorte anche per l'analo-ga richiesta arrivata da un altro noto comico, Panariello, che aveva chiesto la disponibilità del palazzetto per marzo.

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Matteo Riva gruppo mist

tato eletto due anni fa in Regione

‹"Regklirle,S2Cdii SiVetti» tegthrione Sa Procura

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

08/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

«Regione, sacchi sospetti» Riva test one in Procura H consigliere reggiano ia rivelato ai pm di aver visto in azione quattro uomini I titolari dell'inchiesta sui fondi ai partiti hanno acquisito i video delle telecamere «Ho visto 4 persone uscire gio-vedì sera alle 21.30 dal par-cheggio della Regione in viale Aldo Moro a Bologna, con 4 sacchi neri e gonfi, caricati sul-le spalle». I sacchi prelevati nottetempo dalla sede dell'as-semblea legislativa regionale, chiusa per festeggiare il patro-no di Bologna, avevano incu-riosito il consigliere regionale reggiano Matte() Riva, che si è recato nel palazzo di viale Aldo Moro come fosse un giorno di lavoro qualunque. «In un pri-mo momento non gli ho dato molta importanza, poi, ripen-sandoci, mi è sembrata una co-sa strana» ha raccontato Riva, che si trovava nella sua auto, intento a uscire dalla rampa, dove ha avvicinato i quattro uomini, tutti sconosciuti. Il personale della Regione era a casa in ferie. «Mi sono doman-dato come mai ci fossero quat-tro persone con altrettanti sac-chi che si allontanavano a pie-di dal parcheggio del palazzo con fare circospetto. Al mio sa-luto non mi hanno nemmeno risposto». Nel giro di 24 ore la suggestione di Riva si è trasfor-mata però in sospetto. Proprio

in questi giorni è in corso infat-ti l'inchiesta per peculato con-tro ignoti sui fondi ai gruppi presenti nell'assemblea regio-nale. indagini che hanno già visto l'arrivo della Guardia di finanza in Regione, impegnata ad acquisire i documenti che comprovano le spese dei vari gruppi. «La situazione era quantomeno inconsueta» ha detto Riva ai pm Morena Plaz-

zi e Antonella Scandellari, tito-lari del fascicolo, che hanno rimbrottato il consigliere per essere passato prima dai gior-nali e solo successivamen te in procura. «Mi hanno tirato le orecchie, chiedendomi di non parlare. Ma ormai la vicenda è di pubblico dominio - ha detto Riva, che adombra dei sospetti per ora in cerca di conferme -. Non voglio pensare che quelle

persone possano aver portato via materiale utile alle indagi-ni, né che possa essere stato un consigliere a ordire una ma-novra del genere. Ho riflettuto una notte prima di dichiarare pubblicamente quanto avevo visto e sabato sono stato con-vocato in procura. Ora i pm stanno vagliando i filinati e i badge utilizzati nel palazzo. Vedremo cosa viene fuori. Il materiale da asportare certo non manca. Per ora le Fiamme gialle hanno portato via solo i rendiconti del Pdl. Mancano quegli degli altri gruppi, che sono custoditi nel palazzo. Io stesso ero al lavoro per prepa-rare il faldone da consegnare martedì prossimo. Il saldo è fa-cile - aggiunge - ne12011 avevo a budget 40 mila curo. Nel 2012 90 mila curo, di cui ho usato solo Il 50%. Circa l'80% delle spese mi servono per il

anale, un impiegato che viene pagato 2.300 euro lordi al mese. Per il resto si tratta di consulenze su provvedimenti di legge sui quali devo chiede-re dei pareri qualificati, Per quanto mi riguarda, quindi, nulla da nascondere». (e.l.t.)

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MATTEO RIVA è l consigliere regionale reggiano al centro dell'attenzione per le indagini sui costi della politica

il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

08/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

COLAI D 5Ì'N'A MAI I E0 RIVA TESTE NELL'INCHIESTA SUI COSTI DELLA POLITICA IN REGIONE

'Per i rifiuti ci sono già isonetti' Sotto choc il consigliere che aveva visto i giovani uscire coi sacchi neri «IL CONSIGLIERE RIVA deve essere un grande fan delle spy story se nel vedere quattro ragazzi con tre sacchetti della spazzatura persi nel garage della Regione, ha pensato a chi sa quali complotti, e soprattutto ha immaginato di aver compiuto azioni che nella realtà non ci sono state», Sandro Mandi-ni, bolognese, consigliere regiona-le dell'Idv, ha contattato ieri la Pro-cura per riferire sulla vicenda dei sacchi neri portati fuori dalla regio-ne. Ne diamo ampia notizia nel fa-scicolo nazionale. E i quattro colla-boratori del partito di Di Pietro ie-ri sera hanno rilasciato una breve dichiarazione, riferita a Matteo Ri-va, reggiano, consigliere regionale del gruppo misto dopo essere usci-to da quello dell'Idv con cui è in 'rotta di collisione.

COLPO DI SCENA, dunque, nel-la vicenda dei sacchi neri portati fuori dalla Regione. Riva - aveva-mo riferito nell'edizione di ieri - era stato sentito in Procura come persona informata dei fatti, dopo aver raccontato di aver visto strani movimenti giovedì sera nella sede della Regione. «Ci permettiamo di chiudere - hanno detto i quattro

QUATTRO .UGAZZI «R consigliere Riva deve essere un grande fan delle spy story...»

collaboratori domandando a noi stessi come sia possibile sollevare un caso mediatico per tre sacchetti della spazzatura conseguenza di due interi giorni passali al lavoro,

come noto a chiunque in regione, consumando anche i pasti in uffi-cio. Una domanda alla quale non troviamo risposta, o meglio una ri-sposta l'avremmo, ma essendo per-sone serie, non ci consentiamo di renderla pubblica».

MATTEO RIVA, alle 21,50 di ie-ri, ha appreso da noi la novità ed è rimasto clioccato. Prima reazione, il ricordo della sgridata ricevuta

dalla procura: «Ieri - dice sconvol-to - mi ha convocato la procura e mi ha fatto una lavata di testa per-ché non ero andato subito da loro ad avvertirli! A Mandini dunque risponde già Giovannini, il procu-ratore di Bologna, che mi ha detto di aver perso del tempo prima di andare a denunciare». Che sia sta-ta portata fuori spazzatura dal pa-lazzo della Regione il giorno di San Petronio, patrono di Bologna, «lo apprezzo molto ironizza Riva

ma il giorno dopo la finanza anda-va a prendere i documenti: ci sono troppe coincidenze. Forse la Re-gione non può più permettersi un servizio di questo tipo». Ancora: «E' una brutta pagina per la Regio-ne che il vicepresidente dell'assem-blea regionale giustifichi urta cosa cosi!». Riva ci richiama al telefono cinque minuti dopo: «Ho ricorda-to che in ogni corridoio della Re-gione ci sono cassoni enormi dove mettere i rifiuti che poi vengono ri-mossi il giorno dopo». Riva ha rife-rito di aver visto solo due ragazzi in faccia che lui non conosceva quella sera alle 21: ha salutato, «Buona sera ho detto abbassando il finestrino, e loro non mi hanno risposto».

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_naagho onamnax, grIpp 'a dieta M ne lel s nrila MEI

press unE il Resto del Carlino 08/10/2012

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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DELLA POLMCA DECISI TAGLI AI FONDI A DISPOSIZIONE DEI PARTITI

Consiglio comunale, gruppi 'a dieta' Ma nel 2011 spesi 114mila euro

di FEDERICO MALAVAS1

AFFITTO sale, iniziative politi-che, acquisto giornali, spese telefo-niche e cancelleria. Ecco come spendono il denaro pubblico a lo -370 destinato í gruppi consiliari (114mila euro in tutto nel 2011). Ma il nuovo anno per i partiti mo-denesi si è aperto all'insegna di una severa cura dimagrante. I fon-di destinati ai partiti per il 2012 ammontano infitti a circa 90mila euro, 24:mila in meno rispetto all'anno scorso. La sforbiciata stata approvata in luglio quando ancora dovevano venire a galla gli scandali che stanno scuotendo di-verse amministrazioni locali, fini-te nel mirino delle fiamme gialle. Ma per avere un'idea di come i po-litici utilizzino il denaro pubblico destinato alla loro attività bisogna fare riferimento ai rendiconti del 2011 (pubblicati sul portale del Comune di Modena alla voce 'tra-sparenza'). Il Taperone' di turno

è ovviamente il Pd. L'anno scorso il 'partitone' ha avuto a disposizio-ne 39.900 euro e ne ha spesi 36mi-la e spiccioli. Di questi, 1.0mila se ne sono andati per iniziative poli-tiche e affitto di sale, mentre 11 mila sono serviti per la produ-zione di stampati. Per comprare giornali il Pd ha speso poco più di 3mila C31'0, mentre solo 243 sono stati utilizzati per l'acquisto di at-trezzature varie (difficile capire nel dettaglio di cosa si tratti). Te-lefoni incandescenti poi quelli dei democratici, che in un anno hanno speso ben 8.600 euro. Pas-sando tra i banchi dell'opposizio-ne, il Pd1 ha speso 14.700 curo, dei quasi 18mila che aveva in 'sac-coccia'. All'attività politica i berlu-sconiani hanno riservato solo 2mi-la euro, mentre ne hanno spesi 600 in produzione di stampati. Cancelleria 'salala' invece quella degli azzurri che ha comportato un'uscita di 1.300 curo. Adolfo Morandi e i suoi sono invece mol-

to più parsimoniosi al. telefono ri-spetto ai colleghi di maggioranza (poco più di 2.700 curo). Le casse della Lega Nord potevano conta-re su 11.400. I padani si sono di-mostrati più formiche che cicale e a fine anno hanno sboisato soltan-to 5.500 euro. Di questi solo 303 in iniziative politiche, mille per

SFORBUATA Approvata a tugtio, prima degli scandali detta Regione Lazio

spese telefoniche e 720 per l'acquisto di quotidiani o riviste. Più alta invece (di poco sopra i 3mila eu-ro) la spesa per l'acquisto di attrez-zature. Ad aver speso quasi tutto il suo budget è stato invece i'Udc. Degli 8.550 euro di partenza, al gruppo di Davide Torrini ne so-no rimasti all'incirca 40. Le usci-te più consistenti per i centristi so-no legate alle iniziative politiche

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press unE il Resto del Carlino 08/10/2012

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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(oltre 4mila curo) e all'acquisto dì attrezzature (1.047 euro). Nessu-na spesa invece per l'acquisto di giornali, cancelleria o produzione di stampati. A vedere il fondo del-la cassa è stata anche Sinistra per Modena, che ha speso 8300 dei suoi 8.550 euro. Di questi, gran parte se ne sono andati per acqui-sto di beni (4.500 CUM) e giornali (1.449). Nemmeno un centesimo è stato speso invece in iniziative politiche. Oltre 6mila euro sono quelli utilizzati dall'Mpa di Ser-gio Geloni, che ha speso circa 760 euro per attività politica e affitto sale e quasi 5mila in acquisto di at-trezzature. L'ex grillino Vittorio Ballestrazzi ha speso invece oltre 1.600 euro in produzione di stam-pati e circa 3.400 in acquisto di at-trezzature. Poco più di 200 curo invece quelli 'bruciati' al telefono. Circa 6.500 euro anche la spesa 2011 di Eugenia Rossi dell'Idv. Circa 2mila gli euro spesi in acqui-sto di beni e oltre 900 per chiama-te e messaggi. Casella bianca inve-ce alla voce iniziative politiche.

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. , ‘, IL SINDACO

MATTEUCCI

Si realizza un progetto industriale di scala nazionale. E il ala scenderà a 15 membri dal I gennalo 2014

SARAH RICCI DI SEL, MA ANCHE I CONSIGLIERI DI FDS E IDV HANNO VOTATO NO

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enda cresce ma si allontana dai cittadini» Sarah Ricci di Sel spiega il dissenso degli alleati del Pd. «Non ci sentiamo •ustrati»

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R cda di Hera ha chiesto agli azionisti di approvare

La fusione per incorporazione di Acegas

Trieste e Aps Padova

A seguito dell'operazione e dell'allargamento dei

soci, it nuovo cda di Hera sarebbe di 21 membri e

costerebbe 3 niitioni

SARAH Ricci, Sinistra ecolo-'a e libertà ha votato contro

e fusione di Mera sia in giun-ta sia in consiglio comunale a Ravenna. Crede potranno es-serci ripercussioni nei rappor-ti con l'alleato Pd?

«Noto che il sindaco Matteucci non ha ritirato la fiducia al suo as-sessore che si occupa delle società partecipate. Mi sembra di poter dire che la maggioranza continua a collaborare».

Ma non è un problema che il Pd in consiglio comunale sia autosufficiente e quindi pos-sa ignorare il parere degli al-leati?

«1 rapporti di forza sono questi e

trollo affidata ai consigli comuna-li. Il metodo con cui è stata con-dotta questa operazione, di cui ab-biamo saputo solo leggendo i gior-nali, ne è una prova evidente».

E la seconda? «È forte il rischio di un allontana-mento dell'azienda dai bisogni, dalle domande del territorio in cui è nata. E' indubbio che esista-no domande irrisolte, sulla capaci-tà della società di recuperare un ruolo che restituista sostanza all'aggettivo 'pubblico'. Ci aspet-tiamo che il sindaco ce le forni-sca».

Me dal momento che Nera si é quotata in sorsa era preve-

dibile che adottasse strategie di mercato più dinamiche, cer-cando di espandersi.

«Dovrei ricordare che noi di Sel eravamo contrari anche allora. E comunque la fusione pone un al-tro problema».

Quale? «La nostra regione ha disegnato un sistema di regolazione e con-trollo della aziende che gestisco-no i servizi pubblici locali che è debole, mentre l'azienda è sem-pre più protesta all'utileecorto mi-co. E evidente che questo può ave-re conseguenze indesiderate e in-controllate, ma comunque a scapi-to della qualità del servizio».

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A Ravenna l'operazione passa con 18 voti a 14. A favore Pd e Pri. Contro minoranza e alleati di sinistra del Pd

CONTROLLA «Netta nostra regione sono deboti. Temiamo effetti sulla qualità dei. servizio»

bisogna prenderne atto. In ogni caso non ci sentiamo frustrati. So-no convinta che la permanenza della nostra Valentina Morigi in quell'incarico possa influenzare il processo di riorganizzazione dise-gnato dal cda di ITera»

Le due obiezioni principali di Sel alla fusione?

«La nuova dimensione di Hera e la `diluizione' degli azionisti ri- schia di ridurre la capacità di con-

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L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

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L'ora di religione Mille polemiche hanno distorto le dichiarazioni del ministro Profumo, in verità è fondamentale un cambiamento che renda la religione un insegnamento reale

ora di religione da cambiare? Probabilmente sì, ma non certo nella direzione che indicano in molti. Dopo le

dichiarazioni del ministro Profumo

sono in parecchi ad aver formulato l'auspicio addirittura dell'abolizione della religione. Almeno per la scuola. Anche se, a ben leggere la dichiarazione del ministro, di abolizione dell'ora di religione a scuola non se ne parla. Anche perché sarebbe giuridicamente complesso. "Credo che il Paese sia cambiato - ha invece detto il ministro Profumo - nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che deve essere più aperto. E credo - ha continuato- che non solo per la religione, ma anche, ad esempio, per la geografia ci voglia una revisione dei nostri programmi in questa direzione. Oggi la scuola deve essere più aperta, multietnica e capace di correlarsi al mondo attuale". Apriti cielo. L'UAAR e i radicali subito a dire che bisogna abolire l'ora di religione, l'IDV addirittura a sostenere che bisogna togliere i fondi (quali?) alle scuole private (argomento che dipietrescamente non c'azzecca un fico secco), le associazioni islamiche subito a dire che si deve insegnare l'Islam, e dietro a loro a ruota altri a dire che ci vogliono islamizzare. I soliti discorsi da bar. Credo che il punto sia decisamente un altro. L'ora di religione articolata come è ora, bisognerebbe domandarsi, ha senso? Il problema è che, tolti gli insegnanti e quelli che sono nel meccanismo, in pochi possono dire un "sì" convinto. Ma non per le argomentazioni dei soliti noti sopra citati, che pensano sempre che la Chiesa sia un cancro da estirpare e che l'ora di religione sia una specie di metastasi nel cervello dei giovani. Anzi. Per il principio opposto. Oggi l'ora di religione non insegna ai ragazzi niente. Stretta fra le prudenze ecclesiastiche e il cerchiobottismo clericale non è più un'ora di catechismo, né un'ora di cultura religiosa. E un'ora in cui il più delle volte si guardano film o si fanno i compiti per le ore successive. Fatta questa presa di coscienza bisognerebbe domandarsi: come si potrebbe migliorare, magari considerando anche quanto è cambiata la società nei decenni? Penso che la risposta sia una, e una soltanto: insegnando la religione che ha formato l'identità e la coscienza di questo Paese ai nuovi venuti, e prima ancora ai ragazzi italiani. "Perché i ragazzi debbono sapere tutto degli dei di Omero e pochissimo di Mosè? Perché debbono conoscere la Divina Commedia e non il Cantico dei Cantici (anche perché senza Salomone non si capisce Dante)?". Non sono parole del cardinal Bagnasco. Sono parole di un laico come Umberto Eco. E ha ragione. Prendete un adolescente qualunque. Chiedetegli o chiedetele di spiegare cosa

sia non dico la Trinità, ma almeno la distinzione tra Dio Padre e Dio figlio, concetto che ha ispirato migliaia di rappresentazioni artistiche di questo Paese lungo i secoli, e due millenni di riflessioni e di introspezioni psicologiche. Oppure domandate di spiegare la differenza fra un sacerdote ed un vescovo, distinzione su cui per quasi due millenni la società non solo italiana ma europea ha trovato parte della propria forma. Quando avrete compreso che questo o questa adolescente qualunque non ne ha idea, chiedevi il perché di questa ignoranza, e se effettivamente sia tollerabile. la risposta alla secondo domanda è ovviamente no: se anche i radicali ed altri ci vorrebbero ignoranti quanto loro sui temi religiosi, un Paese come l'Italia questa lacuna non può permettersela. La risposta alla prima domanda invece è: perché nessuno l'ha loro spiegato. I nostri vescovi e i nostri preti sono i primi responsabili di questa ignoranza diffusa. Non sanno più comunicare alle persone, e si lamentano se queste non li

CULTURA

In Italia l'arte e l'identità della gente sono stati formati da uno spirito religioso Paolo Gambi

99 In alto lo splendido Crocifisso di Giotto che si trova a Rimini

Qui accanto il ministro Profumo e sotto Salomone dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina

ascoltano più. Ma la nostra scuola no, non può permettersi di consentire questa diffusa ignoranza. In Italia l'arte, la cultura, persino il carattere e l'identità della gente sono stati formati da uno spirito religioso che è sopravvissuto nello scorrere del tempo al potere clericale e che ha pulsato, ed ancora pulsa silente, nel cuore della nostra gente. Facciamolo scoprire ai nostri ragazzi, e mostriamolo ai nuovi venuti. E tutti quanti ne avranno solo da guadagnarci. Dunque va bene che i nostri studenti studino l'Islam e le altre religioni. Non prima però di avere studiato in maniera seria, approfondita (e sottoposta a giudizio come tutte le materie) la religione cristiana. Se Profumo intendeva questo, siamo tutti con lui.

Paolo Gambi

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

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NERO SU BIANCO

L'ora Concordato che sancisce la religione a scuola L'insegnamento della Religio-ne cattolica in Italia è un'isti-tuzione del concordato tra Stato italiano e Chiesa cattoli-ca. Prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane sia-no riservate lezioni settimanali (un'ora e mezza per materna, due ore per primaria, un'ora per secondaria di primo grado e secondo grado) all'insegna-mento della Religione cattoli-ca. La scelta viene comunicata all'inizio del ciclo di studi e può essere liberamente modi-ficata ogni anno. L'insegna-mento delle religioni è pre-sente in quasi tutti gli altri paesi europei (ad eccezione di Francia, Repubblica Ceca, Slovenia e Albania) con diver-se modalità (obbligatorio o facoltativo), contenuti (reli-gione cattolica, protestante, ortodossa), approcci (storico, etico, para-catechistico). Il Concordato del 1984 (o me-glio la L.121/1985 di applica-zione del concordato) nella parte inerente all'insegnamen-to della religione nelle scuole pubbliche così recita: "La Re-pubblica italiana, riconoscen-do il valore della cultura reli-giosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fan-no parte del patrimonio stori-co del popolo italiano, conti-nuerà ad assicurare, nel qua-dro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbli-che non universitarie di ogni ordine e grado".

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IL CASO EMILIA, CARTE GETTATE PRIMA DELL'ARRIVO DELLA FINANZA

Il trasporto alle nove di venerdì sera, per l'indomani mattina era stata annunciata la visita delle Fiamme Gialle. Ma il consigliere regionale Mandini (foto) ieri si è presentato in caserma con quattro collaboratori. «Nessun mistero, era solo spazzatura»

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ChiarriaPoriSop.alluogo oPrevenCvei- 31 ,

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FRUTTOSIO & DOLCIFICANTI ristora

Juve e Napoli non si fermano

L'Inter si suda il derby Milan a -12 dalla vetta Servizi e commenti ■ Nel Quotidiano Sportivo

Rossoblù in bafia INSTANT TEA

della Fiorentina Gilardino in azzurro ristora BIONDI, MARCHINI e VITALI • Nel Quotidiano Sportivo

Quotidiano Nazionale cioRNwe EM Fondato nel 1885

QA il Resto del ar in LUNEDÌ B ottobre 2012 I Anno 127/57 - Numero 40 € 1,20 I 2.681.000 lettori (dati Audipress 2012/111 I www.ilrestodelcartino.it Bologna

Primarie Pd, tutti conto tutti Vendola rompe la tregua: «Reni da rottamare». Bersani e Bindi attaccano il sindaco Lega in piazza: disobbedienza fiscale. Pdl, Galan spara sui colonnelli IL COMMENTO di SANDRO ROGARI

IL FRULLATORE DI NICHI

F SE ALLE PRIMARIE vincesse Vendola? Si dà per scontato che no, ma proviamo a immaginare lo scenario. Siamo agli esordi, ma già s'intravede come le condurrà. L'attacco al Renzi "liberista" è solo l'avvio. Per ora un vero programma di Sel non c'è. C'è un manifesto del 2010. Vendola si tiene le mani libere per adattarlo in corsa. Ma qualche tesi emerge, che trova seguito a destra come a sinistra. Anzitutto il rifiuto di questa Europa. Viene facile. Si scarica su soggetti e istituzioni lontane la responsabilità dei dolori quotidiani. L'ha fatto anche Treman ti, ieri, da altra prospettiva. E un tema buono per fare l'occhiolino a Grillo. Poi il tema si lega ad una dose di movimentismo: "libertà è partecipazione", si legge nel Manifesto di Sei. Riecheggia Gaber, ma soprattutto è una lancia spezzata a favore della democrazia diretta. C'è un po' di 5 stelle anche nel tema dell'illegalismo delle classi dirigenti, con improprio richiamo alla denuncia di Gaetano Salvemini contro il "ministro della malavita".

[Segue a pagina 2] MASTRANTONIO ■ Alle pagine 10 e 11

Concorsone per 200mila professori Scuola Dodicimila cattedre in palio, è boom di iscrizioni

Servizi e commenti ■ Da pag. 2 a pag. 5

DALLE CRONACHE

Taglio provincia, protesta choc

A Fermo sindaci e assessori via dal Pd CESETTI • A pagina 16

Tragedia al SanfOrsola

Neonato muore: sette sotto inchiesta DON DI ■ All' interno

Bologna, estorsione a luci rosse

Il parroco pagò prima di denunciare il ricatto Servizio ■ All'interno

L'Ue chiede più soldi

Cameron minaccia il no al bilancio europeo Servizi ■ Alle pagine 12 e 13

III I 9 ! JIJIM Vuk Jeremic, due lauree, 4 lingue, ex ministro degli esteri serbo

Serbo, 37 anni, guida l'assemblea Onu

Vuk Jeremic, ragazzo prodigio sul tetto del mondo «Voglio rilanciare le Nazioni Unite»

PIOLI ■ A pagina 23

Se Siccità, Vuoti e Infiltrazioni fanno cedere 1e Fondamenta

Consolidamento Terreni Con Iniezioni Di Rosine www.yeasheuilt

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e GIOVEDÌ 4 OTTOBRE - ORE 1 ,, , )il consIghere del Gruppo Misto, Matteo Riva,

dal garage detta Regione con h sua auto evade atiott u c'e stanno portando via dei grossi sacchi ne

VENERDÌ 5 OTTOBRE - tF io La Finanza arrivo in Regione e vaa

r °a atre e scontrini dette spese deltgruritirar

ppo ne dopo un paio d'ore

DOMENICA 7 OTTOBRE li, consigliere deirldv, Sandro

an Mia Guardia di Finanza dì Botog2 ' dichiara che dentro ai sacchi c'era spa

Carte ettate pt a che vi la Fin L' Idv: nessun giallo, solo spazzatura Emilia, il trasporto notturno era stato segnalato da un consigliere

Andrea Zanchì BOLOGNA

HANNO un volto e un'identità i protagonisti del giallo che ha animato il week end della politica emi-liano-romagnola: un mistero che ruota intorno ad alcuni sacchi della spazzatura portati via il 4 ottobre dalla sede della Regione, svuotata per il giorno di festa del santo patrono di Bologna, proprio nel bel mezzo dell'indagine aperta dalla Procura di Bolo-gna, coordinata dai pm Morena Piazzi e Antonella Scandellari, che procede per peculato contro ignoti in merito all'utilizzo dei fondi da parte dei gruppi consiliari. Si tratta di quattro collaboratori dei consi-glieri dell'Idv. Un mistero, portato alla ribalta dal consigliere regionale del Gruppo misto, Matteo Ri-va, che ha alimentato un clima di sospetti e insinua-zioni. Facendo aleggiare il sospetto che dentro quei sacchi ci fossero carte di chissà quale genere.

1<HO VISTO quattro persone uscire dal garage della Regione con quattro pesanti sacchi neri la sera di giovedì 4 ottobre — aveva spiegato Riva, fuoriusci-to dall'Italia dei Valori nel 2011, ascoltato sabato in Procura . Al momento non ali ho dato molta ina-

portanza, poi ripensandoci mi era sembrata una co-sa strana, soprattutto considerato il periodo e il fat-to che si trattava di un giorno di festa». Ieri ii consi-gliere regionale dell'Idv e vice presidente dell'As-semblea regionale Sandro Mandini, dopo che la ver-sione di Riva è circolata su tutti i mezzi di comuni-cazione, si è presentato alla Guardia di Finanza con i quattro collaboratori e ha consegnato un memoria-

WELEW & KWRE NEL P:',,LAZZO IL memoriale dei dipietristi «Giorno festivo, abbiamo pulito noi»

le dove si ricostruisce tutta la vicenda: «Dentro quei sacchi c'era solo spazzatura: fotocopie sbagliate, avanzi di cibo, bottigliette di plastica, cartoni per la pizza e vaschette in alluminio».

I QUATTRO sono stati 'impegnati per giorni a fotoco-piare tutti i documenti da consegnare alle Fiamme Gialle, arrivate a ritirare i documenti dell'Idv, vener-dì, il giorno dopo che i sacchi avevano lasciato la Regione. I collaboratori raccontano di aver lavorato

per l'intera giornata di giovedì e di aver consti il pranzo in ufficio, come il giorno precedei:a-

mercoledì la donna di servizio non era riuscita a pulire per bene visti i lavori in corso, e il problema si era ripetuto giove-dì, poiché, essendo giorno di festa, non c'era il servizio di pulizia.

COSÌ, intorno all'orario di cena, i consi-glieri regionali e i membri dell'Idv han-no invitato i quattro a mettere un po' d'ordine, a raccogliere i rifiuti e a but tatui. «Li abbiamo riposti in tre COMU-

níssitni sacchi neri (non quattro come detto da Riva, ndr)» hanno spiegato i collaboratori, e poi sono usciti dagli uffici, finendo nel garage sotterraneo dove si sono imbattuti nel consiglie-re Riva. Risaliti in strada, sono mon-tati

sull'auto di un altro membro del

partito, si sono recati alla sede regio-nale dell'Idv in zona stazione per re-cuperare della cancelleria e, infine, hanno buttato la spazzatura poco distante, in alcuni cassonetti di via Milazzo.

C,11, gehde prima C110 ,1171,i ,Finarya

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Caie geliate pi dna de hi nussial giallo, solo spazzalora:',...-,

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PAOLO NANNE, ex cconsigliere regionale Idv, è indagato per peculato. L'accusa riguarda la gestione dei fondi del gruppo nella legislatura dal 2005 al 2010

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