Rassegna stampa 28 febbraio 2014 def

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ECONOMIA E MERCATIIL GIORNALE DI VICENZAIl lusso non conosce crisi ed è cresciuto del 70%. La pelle è ai primi postiBLASTING. NEWS Prezzo dell'oro in salita: quotazioni in crescita per i timori sull'economia Usa e cineseSOLE 24 ORE Esportazioni extra Ue gelate dai listini dell'oroPAMBIANCONEWS Lo shopping mondiale di lusso per metà è già cineseSOLE 24 ORE Lusso, made in Italy sempre più predaSOLE 24 ORE Oro ai massimi da 4 mesi, oltre 1.340$SOLE 24 ORE Il crollo dell'oro affonda l'export extra Ue a gennaio. Import in calo a causa dell'energiaCORRIERE DELMEZZOGIORNO «Stretti tra crisi e ispettori rapaci: fanno i guappi con noi piccoli»INTERMARKERT&MORE MACROECONOMIA ed ORO: ad un passo dal golden cross

COMPRO OROIL MESSAGGERO Ricettazione di gioielli. Denunciati due compro oroGAZZETTA DEL SUD Ispezioni in Compro oro e stazioni di benzina

SETTORE E MODA CORRIERE DELLA SERA Mettiti sull’orecchio una corona di stelleINFORMAZIONI D’ORO Wryst lancia gli orologi ShorelineINFORMAZIONI D’ORO Il diamante Taj MahalL’ORAFO Quid, il portale dei gioielli “su misura”AREZZO WEB.IT A. Saudita: no commesse in gioielleria, inadatte a difendere i preziosiINFORMAZIONI D’ORO Trovate monete d’oro da 10 milioni di dollariIL GIORNALE DEL LUSSO Orologi? Gli italiani li fanno meglioINFORMAZIONI D’ORO Starpy, l'orologio che esprime l'umoreDELUXE BLOG Scarpe di lusso firmate Borgezie da 130 mila dollariIL GIORNALE DEL LUSSO Due miti del calcio per HublotL’ORAFO Torna i “Maestri del Gioiello” a MilanoINFORMAZIONI D’ORO Hublot lancia il Big Bang Pop ArtINFORMAZIONI D’ORO Collezione Les perles de ChanelL’ORAFO Eberhard & Co. e “l’ora del Vintage”LA NAZIONE L'orologio del mitico Babe Ruth battuto all'asta per 717.000 dollari

CRONACACORRIERE DELLA SERA Colpo in gioielleria nel Trevisano. Presa a Besate la complice del rapinatoreINFORMAZIONI D’ORO Nuovo sequestro di oro a ValenzaIL GIORNO Dalla Svizzera con i lingotti d'oro: beccata coppia al valico di RonagoAGI Rapine: svuotata gioielleria a Parma, 'banditi' in fuga

28 Febbraio 201428 Febbraio 2014

Rassegna in collaborazione con

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Economia e Mercati

mercoledì 26 febbraio 2014

La concia del distretto arzignanese punta al mercato del lusso. È questo il trend che sta sancendo ilsuccesso del comparto anche in tempi di crisi. La clientela legata alla fascia più alta di prodottonon sembra, infatti, conoscere battute d´arresto, anzi. Come dimostra una ricerca commissionatadall´Unic, negli ultimi dieci anni il mercato del lusso, ignorando le turbolenze economiche, ècresciuto del 70%. E la pelle, in tale ambito, risulta avere un ruolo di grande importanza, se sipensa che nel 2012 la vendita di borse realizzate in tale materiale ha superato quella dei prodottiin tessuto. Emergono, al riguardo, nuove, a tratti sorprendenti tendenze, in un settore in cui,secondo le stime, nel 2015 il fatturato potrebbe raggiungere i 250 miliardi di euro. In generale,infatti, i dati dimostrano come i compratori di beni di lusso siano sempre meno attenti al brand ealla sua ostentazione, puntando, invece, decisamente alla qualità del prodotto acquistato. In più,non si guarda più solo al Made in Italy, ma al fatto che l´articolo sia, ad esempio, fatto a mano. Inogni caso gli accessori in pelle si confermano, per il 2014, quelli con il più alto tasso di crescita, parial 7%. A crescere, nel mercato del lusso, sono anche le vendite on line, nell´ambito del quale il 5%del totale è costituito da beni di lusso. La pelle, infine, come emerso dalle recenti sfilate, hasegnato i trend della moda per le collezioni autunno inverno 2013 2014, confermandosi, in più,come la categoria nella quale si registrano le migliori performance sia allo stato attuale che per ilfuturo.Le tipologie di mercato del lusso variano a seconda dei Paesi: così in Cina gli acquirenti sidimostrano principalmente attenti a fattori quali l´autenticità, i prezzi e l´unicità, mentre in Russiasussiste una forte attrazione per i prodotti realizzati in Italia. Sui mercati americano ed europeo,invece, i clienti tendono ad informarsi sul web prima di acquistare un determinato prodotto.MA.CA.

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Prezzo dell'oro in salita: quotazioni in crescitaper i timori sull'economia Usa e cinese

Le quotazioni dell'oro in febbraio hanno fatto uno scatto verso l'alto: ci sono timori sulleeconomie di Usa e Cina.

A febbraio le quotazioni dell'oro sono aumentate del 9,7%,argento commodities timori per una

nuova frenata dell'economia mondiale tapering della Fed USA

Cina

Il prezzo dell'oro è ora ai massimi da novembre quotazioni all'oncia oltre i 1320 dollari

Le previsioni sul prezzo dell'oro per il 2014

investimenti alternativi

Le quotazioni dell'oro sono in risalita anche grazie alla Cina

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26 febbraio 2014

MILANOOro e petrolio. I responsabili principali del risultato deludente per l'export extra Ue di gennaio e del crollodelle importazioni sono soprattutto loro, anche se l'identificazione dei "colpevoli" offre solo parziali motividi soddisfazione.Sul fronte delle vendite oltreconfine il calo su base annua è del 2,7% ( 1,1% il dato mensiledestagionalizzato), con un crollo di oltre 11 punti percentuali concentrato nei beni intermedi, quelliappunto dove l'Istat classifica i metalli preziosi.Lo stesso istituto di statistica evidenzia l'impatto del metallo giallo, spiegando che escludendo dal calcolo imetalli di base diretti verso la Svizzera il bilancio del nostro export extra Ue a gennaio sarebbe in pareggio.Questione di listini, che del resto hanno pesato fortemente anche sui risultati del 2013. Su base annua, tragennaio 2013 e gennaio 2014 l'oro ha ceduto un quarto del suo valore perdendo quasi 400 dollari l'oncia,risultato plasticamente rappresentato nella nostra performance di vendita verso la Svizzera, primoacquirente d'oro dall'Italia: a gennaio le nostre vendite verso Berna si riducono del 22,7%, peggior risultatotra i paesi extra Ue.Trend che del resto prosegue da oltre un anno, con il calo delle quotazioni dell'oro costato in termini diminori entrate poco meno di 2,5 miliardi di euro nel corso del 2013.Tralasciando l'oro il quadro migliora, senza però diventare per questo esaltante.Dal punto di vista geografico, infatti, prosegue la debolezza di Turchia e India, alle prese con difficoltàeconomiche interne e forti svalutazioni, mentre il Medio Oriente evidenzia un calo a doppia cifra,provocato in parte dalla riduzione di valore dei prodotti petroliferi raffinati diretti in quell'area.Altrove, per fortuna, lo scenario è più brillante, in particolare per Stati Uniti e Cina, che insieme valgono il10% delle nostre vendite oltreconfine: per Washington la crescita su base annua è del 7,1%, ben superioreal magro risultato dell'intero 2013 (+1,4%), per Pechino c'è un balzo di oltre 11 punti.In termini settoriali l'indicatore positivo arriva dai beni strumentali, in crescita del 2,4%, mentre altrove isegnali restano negativi. I prodotti intermedi, affondati dalla categoria metalli di base (dove c'è anche l'oro)cedono oltre l'11% mentre i beni di consumo durevole sono in rosso di quasi quattro punti, a testimonianzadella riluttanza delle famiglie nell'acquistare auto, mobili ed elettrodomestici. E del resto, guardando allevendite al dettaglio 2013 in calo di oltre due punti, peggior dato dall'avvio delle serie storiche nel 1990, èchiaro che sia sempre la domanda interna l'ostacolo principale che impedisce l'approdo verso una fase diripresa robusta dell'economia.Sul fronte delle importazioni i risultati sono ancora peggiori, con un calo dell'11,9% legato in particolarealla caduta degli acquisti nel settore energetico.Calo dei listini e minori consumi, determinati sia all'impatto della crisi che dalla presenza di temperaturenettamente più alte della media, riducono gli acquisti di energia di oltre 22 punti percentuali su baseannua, con un crollo di 42 punti per gli acquisti globali effettuati dall'Italia nei confronti dei paesi Opec.Escludendo l'energia dal calcolo il bilancio migliora, anche se il calo delle importazioni manifatturiere restaampio, pari al 4,9 per cento.Dato non brillante soprattutto perché determinato da un picco negativo di quasi 14 punti nei benistrumentali, ennesimo segnale della grande riluttanza delle aziende ad avviare nuovi investimenti inmacchinari in una fase di difficoltà e in presenza di rilevanti quote di capacità produttiva in eccesso. Il crollodegli acquisti dall'estero, che nel mese vale minori uscite per quasi due miliardi di euro, spinge verso l'altola bilancia commerciale italiana, in rosso di appena 894 milioni a gennaio a fronte di un passivo di 2,4miliardi nello stesso mese del 2013.

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Turisti cinesi in Inghilterra

Ansa

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del 26 febbraio 2014

Moda. Strategia duplice: shopping al fine di incrementare le dimensioni aziendali, ma anche rilancio di brand storici

Lusso, made in Italy sempre più predaKrizia ai cinesi è ultima di una lunga serie di acquisizioni: da Loro Piana a Poltrona FrauGiulia Crivelli

Tra i tanti rumor sulle trattative a margine delle sfilate tra marchi italiani in cerca di soci e fondi o grandi gruppi, manca-vano quelli su Krizia, il marchio di abbigliamento fondato nel 1956 da Mariuccia Mandelli. Lo scorso giovedì, dopo la sfilata inserita nella fashion week milanese che si è appena chiusa, la stilista è uscita a raccogliere gli applausi, ma solo quattro giorni dopo, lunedì, si è capito che sarebbe stata l'ultima sfilata firmata Mandelli.Il marchio è stato venduto al gruppo cinese Shenzhen Marisfrolg dell'imprenditrice-aspirante stilista Zhu Chongyun, che ne diventerà presidente e direttore creativo. Un'operazione da 35 milioni di dollari (25,5 milioni di euro) per un brand che, archiviati da tempo i fasti degli anni 90, ha chiuso il 2013 con un fatturato quasi certamente sotto i 10 milioni. Nell'ultimo bilancio disponibile, quello del 2012, i ricavi erano stati di 11,1 milioni (6,3 milioni da licenze e 4,8 da vendite retail e wholesale), in forte calo rispetto ai 27 del 2011 (18,6 da licenze e 8,4 da vendite). A partire dagli anni 80, Krizia ha fatto conoscere il made in Italy, il gusto e le capacità artigianali italiane nel mondo e nel 1999 – non era mai successo fino ad allora a un marchio della moda – la New York University organizzò una retrospettiva sui prima 40 anni di Krizia. Ma il tempo, ora, stringeva e l'oblio era dietro l'angolo, per quanto crudele possa sembrare. Mariuccia Mandelli, classe 1925, non ha figli e non ha un erede designato all'interno dell'ufficio stile: con ricavi quasi azzerati, aspettare ancora a vendere avrebbe significato che del brand sarebbe rimasto ben poco, forse solo qualche profumo (lo stesso destino che, forse, sarebbe toccato alla maison Christian Dior se il gruppo Lvmh, morto da tempo lo stilista, non l'avesse comprata, nel 1984, e rilanciata).Zhu Chongyun, che nel 1993 ha fondato un gruppo da 300 milioni di euro di ricavi (dati 2013), ha promesso che manterrà la produzione in Italia, ma investirà nello sviluppo in Asia, dove il marchio Krizia è molto conosciuto: l'arrivo in Cina risale al 1994 e nel 2003, solo dieci anni fa, il Giappone era il primo mercato, con 30 monomarca e una distribuzione wholesale in 400 multimarca. L'operazione Krizia, prima acquisizione del 2014 di un brand italiano da parte di stranieri, è quindi molto diversa da quelle del 2013, a partire dalle più importanti: Pomellato e Loro Piana, passati ai due più grandi gruppi del lusso al mondo, Kering (ex Ppr) e Lvmh, entrambi francesi, per, rispettivamente, 300 milioni e 2 miliardi di euro. Le operazioni assomigliano ad altre fatte da Kering e Lvmh in Italia, che hanno puntato su aziende con una lunga storia, che non avevano bisogno di un turnaround ma piuttosto di risorse per crescere. Sede, produzione e in molti casi management e direzione creativa sono però rimasti italiani.Più articolata l'operazione Raffaele Caruso, marchio di abbigliamento maschile che ha ceduto il 35% del capitale ai cinesi di Fosun, il cui nome, nelle ultime settimane, è spuntato anche per Versace. Caruso, nato nel 1958, ha chiuso il 2013 a 70 milioni di fatturato e, secondo Umberto Angeloni, architetto dell'operazione e saldamente al comando anche della "nuova"Caruso, Fosun è il partner giusto per crescere in Asia, restando fortemente italiani. Può far male, vedere che la carta d'identità di marchi italiani non è più italiana. Ma deve consolare che chi li ha comprati lo ha fatto proprio perché sono italiani.

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del 26 febbraio 2014

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Il crollo dell'oro affonda l'export extra Ue a gennaio.Import in calo a causa dell'energiaarticoli di Luca Orlando e Carlo Andrea Finotto 25 febbraio 2014

di Luca Orlando

Partenza in salita per il made in Italy nel 2014. A gennaiol'export verso i paesi extra europei si riduce in valore del 2,7% eper le importazioni il bilancio è ancora peggiore, giù di quasi 12punti su base annua. Il quadro, per la verità, è influenzato inmodo pesante dai listini di oro e petrolio, in caduta ormai damolti mesi, ed escludendo queste voci dal calcolo il bilancio perle nostre vendite migliora, anche se non arriva oltre il"pareggio".Il dato peggiore del mese è comunque il 22,7% verso laSvizzera, determinato proprio dalla perdita di valore dell'oroesportato.

Male, tra i paesi, anche Turchia, India, Medio Oriente e paesiOpec, in quest'ultimo caso con le vendite penalizzate dal calo di

valore dei prodotti petroliferi raffinati.Segnali positivi arrivano invece dagli Stati Uniti (+7,1%) e dalla Cina (+11,4%), due aree che insieme valgonoil 10% del nostro export.

In termini settoriali il segno meno più pesante è nei prodotti intermedi (dove l'Istat classifica l'oro) mentre ibeni di consumo resistono attorno alla parità. Buona la performance dei beni strumentali, in crescita del2,4%, segnale positivo per uno dei comparti chiave del made in Italy manifatturiero.

A determinare il crollo delle importazioni è il settore energetico ( 42% gli acquisti in valore dai paesi Opec),escludendo il quale la frenata è più che dimezzata al 4,9%. Segnale tuttavia per nulla rassicurante,soprattutto perché il calo è concentrato nei beni strumentali, confermando in questa fase di difficoltà lascarsa propensione delle nostre imprese ad investire. Unico aspetto positivo è il miglioramento del saldocommerciale, con un passivo limitato a 894 milioni a fronte del "rosso" di 2,4 miliardi del gennaio 2013.

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«Stretti tra crisi e ispettori rapaci: fanno i guappi con noipiccoli»Dopo il suicidio del pizzaiolo Eduardo De Falco

NAPOLI — Oscure e imperscrutabili le vere ragioni di un gesto estremo come quello di Eduardo De Falco;oggettivo e drammaticamente reale invece il contesto, lo stress quotidiano per artigiani e commerciantiche, come sottolinea il presidente del Centro commerciale Garibaldi di Confcommercio Napoli MauroPantano, «ormai non pensano più a comprare e a vendere, ma sono costretti ad avere a che farequotidianamente con Guardia di Finanza, Equitalia, ispettori del lavoro».

Pantano, commercialista, presiede anche la sezione libere professioni. E, per questo, ha la situazione sottocontrollo. Nell'ultimo trimestre del 2013, solo nell'area Garibaldi (che comprende, oltre agli omonimi corsoe piazza, anche il corso Umberto) nei settori del commercio, dei servizi e delle professioni sono statieffettuati 1.800 licenziamenti. «Figurarsi se c'è l'incentivo ad assumere collaboratori. Il fatto è che in unasituazione di crisi generalizzata non si riescono a sopportare la pressione fiscale e i costi del lavoro».

Arianna Cavallo è rappresentante per Napoli e provincia del terziario donna. Conferma: «Assumere inquesta situazione è praticamente impossibile». Titolare da 25 anni di un negozio di prodotti alimentari enon «made in Italy» in via Martucci, si accinge a una dolora chiusura. «Ancora più dolorosa perché hodovuto mandare via la mia storica collaboratrice che ha più di 40 anni e stenta a trovare un nuovo lavoro».In via Martucci in pochi se la passano meglio. «Per un negozio aperto due sono chiusi. E in questecondizioni gli ispettori del lavoro sono passati per due volte in 15 giorni. Eccessivo».

Roberto Marinelli analizza la realtà del Centro di Mergellina. «Una ventina di storiche attività hannochiuso, tra queste i ristoranti lo Squalo e lo Scoglio, due settimane fa ha cessato l'attività un'enoteca,saracinesche calate in due bar. Prima di arrendersi ci si alleggerisce del personale. Poi la resa chedetermina anche la desertificazione delle strade». Negli ultimi due, tre giorni in via Toledo i finanzierihanno controllato gli scontrini fiscali. «E questo — concede il presidente del Centro commerciale diriferimento Rosario Ferrara — mi sta anche bene. Anche se in molti casi i soldi per pagare l'Iva davvero nonci sono. Quello che è inaccettabile è invece che ad essere controllati siano sempre i negozi. Noi abbiamo unnumero civico, siamo facilmente identificabili. Per entrare nei nostri esercizi gli ispettori passanoletteralmente sull'illegalità: i nostri marciapiedi sono pieni di ambulanti che restano puntualmenteimpuniti». Ferrara segnala anche un altro fenomeno inquietante. «Da noi le chiusure non sono tantissime.Piuttosto assistiamo a repentini passaggi di mano: talvolta anche il personale cambia del tutto. Che stasuccedendo?».

Enzo Cascella guida Confcommercio al Vomero. «Assumere un collaboratore è praticamente impossibile.Qui è già difficile difendere il posto di lavoro di chi collabora da anni con te ed è diventato praticamenteuna persona di famiglia». Non si perde in giri di parole. «Ci sentiamo presi di mira, in un momentodrammatico di crisi, siamo vittime di un assalto da parte del fisco e degli ispettori che non esito a definirerapace. In un momento normale a questa pressione si può anche resistere, ma in condizioni precariecertamente no».

Pietro Russo, il numero uno di Confcommercio Napoli, snocciola i numeri della crisi: «In tutta la provincianegli ultimi cinque anni il Pil è calato di più 10 punti e sono andati perduti oltre 100mila posti di lavoro. Inpiù, le imprese sono strangolate da una pressione fiscale esorbitante, seconda solo a quella del Lazio: negli

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ultimi venti anni le imposte locali sono cresciute del 500 per cento. Solamente per la Tares abbiamoregistrato aumenti che per alcune categorie (ristoranti e bar, fioristi, pescherie, ortofrutta) sono arrivati al300 per cento. Tutto ciò si accompagna al calo delle vendite, che coinvolge soprattutto i piccoli negozi.Parliamo di un calo del 50 per cento per la gioielleria e l'oreficeria, del 40 per cento nell'abbigliamento, del10 per cento negli alimentari e del 30 per nella ristorazione dal 2008 al 2013».

Anche il presidente di Confesercenti Vincenzo Schiavo ricorda che nel 2013 in provincia di Napoli «hannochiuso circa 17mila imprese di cui 8mila sono fallite. È vero che allo stesso tempo hanno iniziato l'attivitàpiù di 16mila. Ma chi apre non ha ancora un fatturato». Anche Schiavo si scaglia contro i controllori. E usaparole forti: «Fanno i guappetti con le piccole imprese, dai grandi non vanno mai. Non si può entrare in unnegozio di borse e fare una multa se appena fuori c'è un vu cumprà che vende impunemente i prodottifalsi».

22 febbraio 2014 (modifica il 24 febbraio 2014)

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MACROECONOMIA ed ORO: ad un passo dal golden crossScritto il 24 febbraio 2014

Impostazione tecnica che torna molto interessante per i metalli preziosi, gliavvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli diinvestimento e degli investitori istituzionali.

Oro e argento hanno accusato nella settimana una correzione tecnica ribassista rispettivamente nellegiornate di martedi’, mercoledi’ e giovedi’, a causa di intense prese di profitto (profit taking) da parte deglioperatori a breve termine (short term traders).Le quotazioni del lingotto hanno oltrepassato la media mobile a 200 giorni (200 days moving average)posta a 1.306,00 $/oz (grafico sotto); cio’ suggerisce l’ulteriore prossimo abbattimento, a breve, dell’areadi resistenza posta a 1.360,00 $/oz.

E’ interessante osservare anche la media mobile a 10 giorni dell’oro, che si e’ attestata sui 1.302,30 $/oz.Se la media mobile a 10 giorni (10 days moving average) dovesse oltrepassare i 1.306,00 $/oz (mediamobile 200 giorni), questo sarebbe un segnale estremamente “bullish” per il lingotto.Infatti, quando la media mobile a breve termine “scavalca” la media mobile a lungo termine, a livellotecnico si realizza la cosiddetta “croce d’oro” (golden cross), indicazione di ulteriori rialzi nelle quotazioni.L’eventuale demolizione della resistenza di cui sopra (1.360,00 $/oz) darebbe luogo ad un rally di mediotermine, con tre importanti targets:

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Anche l’argento ha superato di slancio la media mobile a 200 giorni (che si attestava a 21,04 $/oz); il primotarget rialzista e’ posto a 22,20 $/oz, mentre il secondo livello di resistenza lo troviamo intorno ai 23,30$/oz.Se si dovesse superare quest’ultima resistenza, mi aspetterei un rally del “silver” sino all’area posta a 25,00$/oz.Il trend e’ e rimane decisamente rialzista per entrambi i preziosi: questo non esclude eventuali “pullback”(momenti di pause ribassiste) che prenderanno piede all’interno del trend principale, a causa di prese diprofitto da parte degli operatori e correzioni tecniche.

Gli operatori avveduti accumulano soprattutto nelle fasi di “pullback” del trend: identificata una tendenzadominante, essi “entrano” nel mercato proprio nelle fasi di ritracciamento transitorio e vendono (takeprofit) sui “picchi”.

Vi sono anche altri motivi che mi fanno ritenere che l’oro sia entrato in territorio “toro”.Innanzitutto, la crescita della massa monetaria negli USA. L’aggregato monetario (M2) “misura” l’offerta dimoneta (money supply) e include nei propri calcoli il “contante” (cash), i saldi di conti corrente (savings) e idepositi bancari in generale.Come puoi vedere dal grafico sotto, da 2012 ad oggi negli USA la massa monetaria e’ in continuo aumento,nonostante il “tapering” (rallentamento dell’espansione monetaria) da parte della FED.

A Gennaio di quest’anno, il ritmo dell’espansione monetaria e’ addirittura balzato all’8,75% (dato mensilema su base “annuale”, ricavato da Bloomberg’s Precious Metal Mining Team).Nel 2012 la massa monetaria crebbe del 7,63% su base “annuale” e nel 2013 crebbe di un altro 4,74% subase annuale. A gennaio 2014, in un solo mese, il dato rapportato su base annuale e’ addirittura superioreai due anni precedenti. Questo è il segno che la FED intende “dare il via” alle dinamiche inflazionistiche,nella speranza di fare riprendere l’economia a stelle e strisce e di erodere il pesante fardello del debitopubblico, privato ed estero, riducendo ulteriormente il valore del dollaro americano…(grafico sottoconcernente l’espansione della massa monetaria in USA).

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L’altro importante dato “bullish” sull’oro e’ il grafico che ti posto qui sotto, inerente le “gold stocks” ovverole quotazioni delle compagnie minerarie aurifere, al Philadelphia Gold & Silver Miners Index (XAU).Come puoi notare, nel corso di TRE DECADI, dal 1984 a oggi, SOLO tre volte le quotazioni delle compagnieminerarie sono risultate essere NEGATIVE PER TRE ANNI CONSECUTIVI. L’ultimo triennio di quotazioninegative e’ quello che parte dal 2011 e arriva al 2013. Il 2014, QUINDI, dovrebbe essere il punto di svolta(the turning point), anche per le quotazioni delle compagnie minerarie.

Riccardo G. – Deshgold

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Compro Oro

SAN BENEDETTO I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di SanBenedetto hanno denunciato due commercianti in monili in oro, il 54enne D.A.M. diMonteprandone e il 63enne D.L. di Tortoreto, i quali, in concorso tra loro, si sono resi responsabilidi aver esercitato, nei loro esercizi commerciali di Compro Oro, ubicati, rispettivamente a SanBenedetto ed a Tortoreto Lido, un’attività di ricettazione di beni preziosi di pregevole fattura,compendi di furti e rapine perpetrati nelle provincie di Teramo e Ascoli Piceno. Nel contempo, imilitari hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Tribunale di Ascoli Piceno di sequestropreventivo delle citate due attività commerciali.

Mercoledì 26 Febbraio 2014

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Messina

21/02/2014

Anche se la tecnologia ha compiuto passi dagigante, tanto che oggi sono disponibili bilanceelettroniche e distributori di benzinacomputerizzati, la truffa si nasconde dietro l’angolo.Come oltre 60 anni fa, c’è chi prova a far pendere lasuper precisa bilancia dalla propria parte. Ilguadagno si registra sui grandi numeri. Ed ecco chela pompa di benzina può erogare 9 litri nonostantesul display si legga il numero 11. Capita pure che nelnegozio Compro oro misteriosamente un oggettoprezioso risulti più leggero. Per evitare che tutto ciò

si verifichi, prosegue l’attività svolta dall’Ufficio metrico della Camera di commercio. Sono attualmente incorso le ispezioni sugli strumenti utilizzati dalle attività di Compro oro (bilance) e degli impianti didistribuzione di carburante (erogatori). Nei prossimi mesi, sempre al fine di tutelare al meglio l’utenza, icontrolli saranno estesi anche alle altre categorie.

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Settore e Moda

VIVIMILANO Pagina: I piaceri del weekend Data: 28 Febbraio 2014

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Venerdì 28 Febbraio 2014 Scritto da Alda Cannizzo

La maison , leader nella creazione di orologi di lusso, lancia lache riprende le linee della precedente Airborne,

serie che ha riscosso un enorme successo.

La nuova linea è dedicata a chi desidera indossare undotato delle .

Creati da , i 3 modelli proposti sono disponibili inun'edizione limitata di per tipologia e sono adatti peressere indossati nella pratica di .

Il primo pezzo della collezione Shoreline è un , con, quadrante e cinturino in silicone in bianco e

rosa mentre l' si presenta con la ,su sfondo nero e cinturino in silicone

bi color nero e grigio.

Il modello , infine, ha la , un quadrante bianco su cui spicca il nero e uncinturino in silicone bianco.

Il costo dei segnatempo della collezione Shoreline va , un buon compromesso per unorologio estremamente versatile nel design e capace di resistere, con classe, alle

.

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Venerdì 28 Febbraio 2014 Scritto da Sara Parisi

Se qualcuno di voi è andato ad Agra, in , avrà certamente avuto ilprivilegio di ammirare il monumentale , il mausoleo fattocostruire nel 1632 dall' percommemorare la morte della moglie, definito non a caso dal poetaTagore "una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo". Maquanti di voi si sono chiesti ?

Le origini sono legate all' a chel' donò alla moglie in . Lagemma, che venne fatta incastonare in una

reca la scritta "Nur Jahan Begum Padshah; 23; 1037", dove ilnumero 23 indica l'anno del suo regno e 1037 l'anno in cui gioiello èstato costruito (1627/28 nel calendario gregoriano).

Quando all'imperatore succedette , quest'ultimo volleregalare il diamante alla sua favorita, Mumtaz Mahal, anche se secondoaltre fonti sarebbe stata la stessa Nur Jahan a donarlo alla nuora, che eraanche sua nipote.

Alla morte di Mumtaz Mahal, l'imperatore, addolorato, fece costruire il mausoleo noto con il nome di TajMahal e da quel momento in poi anche il diamante, prima chiamato Nur Jahan, prese lo stesso nome.

Quando il sovrano della Persia Nadir Shah conquistò Agra nel 1739, si appropriò, insieme ai suoi soldati, ditutte le ricchezze del regno, ma non è chiaro se tra queste figurasse anche il Taj Mahal, che era nelle manidell'ultimo Mogul, Bahadur Zafar Shah II, quando Delhi venne catturata dai britannici.

Il diamante a questo punto , dove ha fatto parlare di sé anche in tempi recenti, quandonel 1972, in occasione del suo 40esimo compleanno,

e quando è stato .

Non conosciamo né il grado di purezza né il peso del diamante, dal momento che non può essere rimossodal suo supporto, costituito da una e da , il tutto arricchito da un cuore di

e da tutt'intorno, per un risultato mozzafiato.

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A. Saudita: no commesse in gioielleria, inadatte a difendere ipreziosi

di (Spi/Ct/Adnkronos) Pubblicata giovedì 27 febbraio 2014

Riad, 27 feb. (Adnkronos/Aki) Si accende la polemica in Arabia Saudita sul divieto di assumerecommesse nelle gioiellerie. Il responsabile del settore 'Oro e Preziosi' della Camera di Commercioe dell'Industria di Riad, Karim al Enaizi, ha motivato il veto sostenendo che la "natura delle donne"rende loro impossibile svolgere questo lavoro che richiederebbe invece secondo la sua opinionequalita' come la forza e il coraggio per difendere i preziosi custoditi nelle gioiellerie. Alcuniimprenditori sauditi del settore, invece, reputano le donne all'altezza di questo lavoro e in grado disvolgerlo meglio degli uomini.

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Giovedì 27 Febbraio 2014 Scritto da Greta Milici

Una si è imbattuta in un inaspettato mentre stava passeggiando fuoricon il cane. È successo nel Nord Carolina (USA), dove all’ombra di un vecchio albero i due hanno rinvenutoben .

La preziosa scoperta , è ed anche se il valorenominale è di circa 27.000 dollari alcuni esperti ritengono tali monete così rare da poter

.

La coppia ha scelto di rimanere per nella loro proprietà e percontinuare ad essere dalle altre persone.

Marito e moglie hanno in programma di ed utilizzare il denaroricavato per e il resto .

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Orologi? Gli italiani li fanno meglioPubblicato il 26 febbraio 2014 da Redazione | Alta orologeria

TCM, U Boat, Brera Orologi. Tanto per cominciare, tre marchi tricolori che hanno anche un buon successofuori dai confini nazionali

Vi abbiamo detto nei giorni scorsi di come, nel suo piccolo, l’industria orologiera italiana abbia una dignitàche, in quanto a creatività e a saper fare, non sfigura di fronte ai maestri svizzeri. Loro hanno la capacitàtecnologica e la precisione, noi la creatività e l’estro.

Nel panorama orologiero italiano ci sono quindi alcune realtà che realizzanosegnatempo di tutto rispetto, sia sotto il profilo estetico sia sotto quello tecnico.Una di queste è TCM, acronimo di Terra Cielo Mare, giovane realtà lombarda cheha scelto questo nome proprio perché i suoi orologi si ispirano a imprese mitichecompiute da personaggi mitici per terra, per cielo e per mare. Alberto Ascari, ilpiroscafo Artiglio, il sommergibile Scirè, la squadriglia dei Sorci Verdi, ArturoFerrarin sono solo alcuni dei nomi che hanno ispirato cronografi e solo tempo diTCM. Li unisce tutti una caratteristica: si tratta sempre e solo di nomi, gesta,episodi legati all’Italia.

Da Luca Fontana, AD di TCM, a Italo Fontana, patron di U Boat, un altro marchioalto di gamma dell’orologeria italiana. Si passa dalla Lombardia alla Toscana, doveU Boat affonda le proprie radici nella storia d’Italia. Nel 1942, infatti, Ilvo Fontanaricevette un ordine dalla Regia Marina Militare Italiana per disegnare e costruire unmodello di orologio per i piloti, secondo gli alti standard di qualità della Marina erispettando specifiche tecniche molto precise. Il progetto non si realizzò a causadella instabilità politica, ma nel 2000, Italo Fontana, nipote di Ilvo, riscoprì i disegnidi quel periodo che lo ispirarono nella creazione del primo orologio U Boat. Daallora il marchio toscano è diventato celebre in tutto il mondo, con boutique ecorner nei principali Paesi dell’estremo Oriente. I suoi orologi di dimensioni più chegenerose e di ispirazione militare con una forte impronta artigianale hannoottenuto dal mercato il riconoscimento forse meno ambito ma di sicurosignificativo: sono diventati oggetto di falsificazione al pari dei marchi più celebri.

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Si ispira invece alla moda e all’italianità fin dal nome il marchio Brera Orologi. Unnome che evoca Milano, il design, la moda, la cultura e la creatività. Singolare ilfatto che questi orologi abbiano avuto il loro battesimo del successo all’estero. Natidall’idea dei fondatoti del brand, Maurizio e Andrea Pasi, gli orologi Brera sonostati lanciati negli Stati Uniti a fine 2008 negli store di Neiman Marcus e Barneys ehanno ottenuto da subito successo. Un successo che ha portato la retecommerciale a espandersi in centro America, in Canada, in Giappone. Per poitornare a casa, in Italia, proponendosi sul mercato con un buon rapporto qualitàprezzo. Militare, Camouflage, Gran Turismo, Supersportivo, Acqua Diver sono

alcune delle collezioni di Brera Orologi che hanno incontrato il gusto degli appassionati anche italiani,nonostante i movimenti non siano sempre all’altezza del prodotto.

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Mercoledì 26 Febbraio 2014 Scritto da Alda Cannizzo

Arriva la collezione che grazieall’utilizzo delle icone più utilizzate nei social network: le emoticon.

L’idea nasce ad Hong Kong ad opera di che hanno volutoreinterpretare l’ come accessorioe di esprimere qualcosa che vada al di là di qualche numero, al di là di unafrazione di tempo.

Starpy nasce dall’unione delle parole , un’esplosione di energiapositiva da portare con sé in ogni momento.

Abbiamo Nun, , Oun, , UuU e OuO,; basta scegliere il proprio mood e lasciarsi

trascinare dalle emozioni.

Si tratta di un che mostra ore, minuti e secondi su un quadrante attraverso gli occhi ela bocca dell’emoticon di riferimento, .

Ciascun modello è realizzato , leggero e versatile, con una cassa di 44 mm ed è.

Starpy, la felicità a portata di polso, è disponibile nei colori bianco o nero a soli .

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Due miti del calcio per HublotPubblicato il 25 febbraio 2014 da Redazione | Alta orologeria

José Mourinho e Pelé per la maison svizzera

Il mondo dell’alta orologeria sposa il calcio. Non solo motori, quindi, come siamo abituati a pensare, maanche orologi di lusso abbinati al più popolare degli sport. Va in questa direzione una doppia partnershipche Hublot ha stretto con due miti della pedata internazionale: JoséMourinho e Pelé.

Lo “Special One” Mourinho, allenatore di Porto, Chelsea, Real Madrid edello strepitoso Triplete dell’Inter 2010 è infatti diventato ambasciatoredel brand svizzero. Amante degli orologi, sempre elegante, a bordocampo e nella vita, José Mourinho si è legato a Hublot, secondo lamaison, perché non lascia indifferenti, con la sua personalità forte che ilcalcio ama! Un po’ come gli orologi del brand.

Da un mito in attività a un mito del passato, sempre però di lingua portoghese: Pelé. In occasionedell’inaugurazione della boutique Hublot a Rio de Janeiro, la prima in America Latina (il brand, tra l’altro,sarà cronometrista ufficiale della Coppa del Mondo FIFA in Brasile), è stato presentato l’orologio Pelé.

Si tratta di un Cronografo Classic Fusion Aero in edizione limitata di 500esemplari, con cassa in ceramica da 45 mm con finitura lucida/satinata emovimento cronometro meccanico Hublot a carica automatica Aero. Ilquadrante in zaffiro riporta indici lucidi sfaccettati e sul fondellodell’orologio è riportata la firma di Pelé.

Che dire… un calcio alla noia e uno alla miseria. La partnership tra Hublote il pallone promette scintille, anche alla luce dei Mondiali brasiliani dellaprossima estate.

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25/02/2014

By orafoitaliano

L’8a Rassegna Nazionale Oreficeria Artigiana d’Eccellenza “Maestri del Gioiello”si terrà presso Palazzo Giureconsulti, a Milano, dal 7 al 9 Marzo. La mostra saràaperta al pubblico e, in occasione della Festa della Donna esporrà, insieme aitanti preziosi provenienti da diverse regioni italiane, anche alcuni gioiellirealizzati appositamente sul tema della donna. La manifestazione si ponel’obiettivo di promuovere e valorizzare l’artigianato artistico orafo del Made inItaly, ed è promossa dall’Associazione Culturale ed Artistica Iperbole, con ilsupporto organizzativo di Eventi Doc, di Myriam Vallegra, del gruppo orafiMaestri del Gioiello e con il patrocinio del Comune di Milano, della Provincia, edella Regione Lombardia. Nella foto: ciondolo “Mongolfiera” di FlavioCalcagnini.

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Hublot lancia il Big Bang Pop ArtMartedì 25 Febbraio 2014 Scritto da Alda Cannizzo

L’eleganza non richiama solo i colori classici come il nero o il bianco eHublot lo sa bene. La famosa maison svizzera fondata da Carlo Crocco nel1980 ha recentemente presentato, in occasione del celebre evento SIHHdi Ginevra, una nuova collezione di orologi dai vibranti e vivaci colori.

La Big Bang Pop Art mostra il meglio della popolare corrente artisticanata negli anni ’50 e che trova la sua massima rappresentazione nelleopere di Andy Warhol, donando alle donne il piacere di indossare unsegnatempo dalle innegabili qualità senza dover rinunciare ad uno stilefresco e glamour.

Gli orologi Big Bang Pop Art invitano ad osare e giocare con i più bei coloriche la natura ci offre nelle stagioni più calde, presentando quattro

modelli prodotti in sole 200 unità ciascuno.

Ciascun segnatempo è contraddistinto da un brillante colore spaziando dal blu al rosa, dal viola alverde mela con una cassa di 41 mm realizzata in acciaio inox inossidabile o in oro giallo 3N 18carati.

I coloratissimi modelli della Big Bang Pop Art sono impreziositi da una moltitudine di pietrepreziose sulla lunetta, in accordo con il colore predominante sul cinturino; abbiamo splendiditopazi blu, ametista violama anche candidi zaffiri rosa e tsavorite verde.

Il movimento in dotazione è calibro HUB4300, impermeabile sino a 100 metri con un’autonomiadi 40 ore, mentre i cinturini sono in pelle di alligatore con un supporto in gomma per conferiremaggiore comfort, flessibilità e durata.

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24/02/2014By orafoitaliano

E’ stato battezzato “Scatta l’ora del Vintage” e sitratta di un concorso che Eberhard & Co. dedicaai membri dei social networks più popolari,invitandoli a un confronto creativo con lo spirito eil mood degli anni Sessanta. I partecipantidovranno scegliere e fotografare un oggetto

vintage, meglio se originale degli anni Sessanta, o farsi una foto interpretando lo stile di queglianni “favolosi”, utilizzando i filtri colore disponibili su Instagram per renderla perfettamente“vintage”; poi dovranno realizzare la mstessa foto in chiave moderna, anche in questo caseutilizzando i filtri colore di Instagram per renderla contemporanea; infine, dovrano unire le duemetà delle foto, formando un’unica immagine che verrà pubblicata sulla pagina fb di Eberhard &Co. Aperto a qualsiasi interpretazione, il concorso rimarrà aperto fino al prossimo 14 Marzo; alvincitore, che verrà nominato il 20 Marzo, andrà in premio il nuovo cronografo Contograf diEberhard & Co.

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Un orologio da tasca delle World Series del 1923 appartenuto al mitico campione di baseball Babe Ruth (Ap/Lapresse)

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Cronaca

CACCIA A BONNY & CLYDE

Colpo in gioielleria nel TrevisanoPresa a Besate la complice del rapinatoreIn casa la donna aveva un arsenale, probabilmente del compagno,denunciato per detenzione abusiva di armi

Si erano finti una coppia di clienti e poi, armi in pugno, avevano rapinato la gioielleria Rosso di Resana, inprovincia di Treviso, sequestrando la titolare, Antonietta Menegotto, 70 anni, e la commessa. Le duenegozianti erano state spintonate, gettate a terra, trascinate e legate col nastro adesivo. Poi, i malviventi,un uomo e una donna, erano fuggiti portandosi via alcuni rotoli pieni di gioielli. Il colpo era avvenuto il 7dicembre e adesso entrambi i rapinatori sono in carcere.

RAPINATORI Mercoledì mattina è stata infatti rintracciata a Besate, nel Milanese, l’autrice della rapina. Sitratta di Laura Provenzi, una 32enne di Besate con precedenti penali, individuata grazie ai rilievi dellasezione impronte del Ris di Parma. I carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto (TV), insieme aicolleghi del Nucleo Operativo di Abbiategrasso hanno arrestato la donna nel suo appartamento. Il compliceMarco Balzaretti, 56 anni, pluripregiudicato di Abbiategrasso, era stato arrestato dai carabinieri poche oredopo il colpo, mentre si trovava ancora a Resana.

ARSENALE – Nel suo appartamento, Laura Provenzi nascondeva armi e munizioni. Nascoste nel box, imilitari hanno trovato una carabina calibro 22, un fucile calibro 9, rubati il 7 gennaio scorso in una villettadi Gudo Visconti, poi un caricatore per una pistola semiautomatica calibro 9 x 21 e una pistola a salve contappo rosso. Armi che, secondo i carabinieri, appartenevano al convivente della donna, Francesco d’AssisiScelzo, 48 anni, disoccupato e con precedenti penali. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva diarmi e ricettazione: sarà giudicato per direttissima al Tribunale di Pavia.

RAPINA TRAGICA – Legata e trascinata a terra, la titolare della gioielleria aveva avuto un malore e avevaperso conoscenza. Nel 1975, la donna aveva già perso il marito Antonio a seguito di una rapina nel loroappartamento, che si trova sopra la gioielleria. I ladri erano entrati di notte in negozio e l’uomo, svegliatodai rumori, era andato a controllare, ma era stato ucciso con un colpo di pistola da uno dei malviventi. Il 7dicembre scorso, invece, Laura Provenzi e Marco Balzaretti si erano presentati in negozio a mezzogiorno,fingendo di voler acquistare un paio di orecchini. Poi avevano puntato le pistole alla tempia delle duedonne, le avevano spintonate e legate. All’arrivo di una cliente, la commessa era stata slegata e costretta adire che il negozio era già chiuso. Poi, i due rapinatori erano fuggiti, portandosi via gioielli del valore dialcune migliaia di euro. Ora invece sono in carcere.

27 febbraio 2014

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Giovedì 27 Febbraio 2014 Scritto da Edoardo Ebolito

Nuovo a , dove laha confiscato (del

valore di circa 30.000 euro) dopo una perquisizione ad un.

Il piccolo centro alessandrino finisce suo malgradonuovamente in cima alle cronache, visto che

le Forze dell’Ordine avevanorispettivamente di .

Anche in questo caso i motivi del nuovo sequestro di orosono sempre gli stessi, ovvero quelli della

obbligatoria a norma di leggeper verificare la provenienza e la qualità dell’oroposseduto.

I in questione appartengono a e, secondo le prime ricostruzioni, sembrache l’uomo fermato alla guida dell’autoveicolo abbia .

Immediato e la conseguente segnalazione alla Camera di Commercio competente, per. Il sequestro è avvenuto

nella , luogo dei due precedenti fermi. Il mezzo su cui viaggiava l’uomo sarebbestato segnalato come sospetto, con le Fiamme Gialle che hanno provveduto al fermo ed alla perquisizionescovando il prezioso bottino.

Proprio grazie alla sua rinomata , il piccolo è finito nelmirino di questi moderni ricettatori, che hanno trovato un dove operare su cui, però, si sonoopposti con sicurezza ed efficacia gli appositi organi di controllo.

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I lingotti sono stati sequestrati e portati l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como

Olgiate Comasco (Como), 26 febbraio 2014 . E' successo in provincia diComo: i militari della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, nel corso di un controllo al

(Como), hanno scoperto un coppia di italiani che, a bordo di un’autovettura provenientedalla Svizzera, . I lingotti sono stati sequestratie portati l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como.

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26 FEB 2014

(AGI) Parma, 26 feb. Una gioielleria nel pieno centro di Parma, a pochi metri da piazza Garibaldi,e' stata rapinata questa mattina da due persone. Non ancora quantificato, dal titolare del negozio,il valore dei preziosi sottratti.Tuttavia sembrerebbe trattarsi di un 'maxi' bottino. I due rapinatori hanno agito, intorno allenove, all'apertura dell'esercizio: dopo aver legato con delle fascette di plastica i polsi dellecommesse hanno rubato i gioielli

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