rassegna del 12 febbraio
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Transcript of rassegna del 12 febbraio
a cura dell’Ufficio Informazione Via Trento, 42 – Foggia
Tel. 0881.724388 – 348.8543490 Fax 0881.771681 e-mail: [email protected]
www.cislfoggia.it
CISL FOGGI@ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE
Venerdì 2 Marzo 2012
L'Attacco
lsindacati:''Dal2008a12011 abbiamovissuto~anniemezzc;dicrisiprofondaregistrnndo4.500pos1idiJavoroinmeno"
Inpiazzapercostruireilfuturo,gli edili di CapitanataaRoma ~ "In piazza per costruire il futuro"
è il titolo della manifestazione nazionale che si te.rrà a Roma il 3 marzo 2012, promossa da Feneal un, Filca Cisi e Fillea Cgil, a cui parteciperà una folta delegazione di lavoratori edili della provincia di Foggia, guidata dai Segretari Generali Territoriali, Pasqualino Festa, Urbano Falcone, Vitantonio Pasqualicchio. I lavoratori delle costruzioni scendono in piazza per il futuro del lavoro, della Ca;t;itanata e del Paese.
'Dal2008 a12011 abbiamo vissuto tre anni e mezzo di crisi profonda del comparto costruzioni, registrandoevidenziano ì sindacati - 4.500 posti di lavoro in meno in Capitanata, 20.000 in Puglia e 300.000 in Italia; il 30% in meno di investimenti in opere pubbliche ed edilizia privata ferma; la crescita di irregolarità ed illegalità: lavoro nero, caporalato, partite iva, elusione ed evasione contributiva e fiscale; infiltrazioni delle economie criminali nel sistema degli appalti; zero ri- •
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.•. LAVORI FERMI
In piazza per costruire il futuro ..
sposte per far ripartire i cantieri" . La partenza dei pullman da Fog
gia è prevista alle ore 24 del 2 marzo dalla Villa Comunale. Il concentramento dei manifestanti a Roma è previsto per le ore 9 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10,30 inizieranno gli interventi dal palco. Interverranno anche i tre segretari generalidi CgH, Ciste UH, Susanna Camusso, RaffaeleBonanni e LuigiAngeletti. In occasione della mobilitazione le tre sigle presenteranno ufficialmente una piattaforma nella quale si denuncia 1'assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore delle costruzioni, che ha perso oltre 300mila occupati, e si elencano una serie di proposte utili perla filiera (non solo edilizia ma anche legno/arreda
mento, cemento, lapidei e laterizi), proposte che si inseriscon0 nell'azione già portata avanti da Cgil, Cisi e Uil.
Il Quotidiano
{ Lavoro} Dalla Capitanata alla manifestazione nazionale di Roma
Edili in piazza per costruire il futuro A Foggia persi 4.500 posti in tre anni
"In piazza per costruire il futuro" è il titolo della manifestazione nazionale che si terrà a Roma domani, promossa da Feneal Ui!, Filca Cisl e Filiea Cgil, a cui parteciperà una folta delegazione di lavoratori edili della provInciih,di Foggia, guidata dal Segretari Generali Territoriali, Pasqualino Festa, Urbano Fal-. eone, Vitantonio Pasqualicchio. I lavoratori delle costruzioni scendono in piazza per il futuro del lavoro, della Capitanata e del Paese.
"Dal 2008 al 2011 abbiamo vissuto tre anni e mezzo di crisi profonda del comparto costruzioni, registrando - evidenziano i sindacati - 4.500 posti di lavoro in meno in Capitanata, 20.000 in Puglia e 300.000 in Italia; i! 30% in meno di investimenti in opere pubbliche ed edilizia privata ferma; la crescita di irregolarità ed iliegalità: lavoro nero, caporalato, partite iva, elu~ione ed evasione contributiva e fiscale;
infiltrazioni delle economie criminali nel sistema degli appalti; zero risposte per far ripartire i cantieri",
il concentramento dei manifestanti a Roma è previsto per le ore 9 in piazza Bocca delia Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alie 10,30 inizieranno· gil interventi dal palco. Interverranno anche i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. In occasione della mobilitazione le tre sigle presenteranno ufficialmente una piattafor-ma nella quale si denuncia l'assen
za di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore deile costruzioni, che ha perso oltre 300mila occupati, e si elencano una serie di proposte utili per la filiera (non solo edilizia ma anche legno/arredamento, cemento, lapidei e laterizi), proposte che si inseriscono nell'azione già portata avanti da Cgil, Cisl e Uil.
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18 POTERlm'H POLTRONE E DlNTORNL venerdì 2 marzo 2012
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Pontone: "Aipa? Anche le fidanzate devono lavorare" L 'esponentePd' illavoronobilital 'uomoeladonna: tuttiquestinipoti,figl~generi, nuorechedevonofare?
"È una panzana quella di collegare r assunta in Aipa con Pa~ squaleSireno, componentedellasegreteriadel partito socialista" . Si esprime così il segretario della forza politica di Riccardo Nencini e Lello Di Gioia,Antonio Piarullo, che simpaticamente nmandaaImìttente ogni assalto del centrodestra, che mira acreare connessioni tra i socialisti e il clientelismo della nuova società dei tributi. Piarullo si dichiara estraneo anche a Viviana Starace, la ragazza diAldo Benvenuto, figlio del consigliere comunale ed exassessore alBilancio Angelo Benvenuto. "Non conosco VìvianaStaTace e nonsosesialaéompagna del figlio delconsigliere", dic,e con un certo imbarazzo. Chi si dice nettamente lontano dalle logiche che stanno governando in Aipa è il maggiorente centrista, l'onorevole Franco Di Giuseppe, che ignora o~ legame tra il consigliere Enzo Perulli e lasocìetà di ViaPapa 'Se Perullisi è reso protagonista di una logica farnilista, sarà lui a risponderne, non l'Umone di Capitanata, che non ha mai seguito ques.te vicende", afferma al telefono?- l'Attacco, precisando la sua posizione di totale distacco. Tale puntualizzazione, se-
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condo alcuni bene informati, è necessaria persedare gli animinel partito. Alcuni consiglieri UdCap non avrebbero affatto gradito il potere ritagliato addosso a Perulli. Schiere di giovani senza lavoro, militanti dell'Unione di Capitanata, avrebbero potuto beneficiare del posto che è toccato alla attuale fidanzata di Marcello Pe.rulli, Maria Monica Urbano. Perché le future nuore, in una città piena di risentimento sociale e di difficoltà occupazionali, sono più ùguali degli altri?Risponde con la sua consueta ilarità il consi- . . gliere piddino Itala Pontone, che nella lunga controversia tra Comune e Gema fu a lungo portavoce delle ragioni della società di Lanfranco Tavasci per ridimensionare lo strapotere a Foggia del PdmanfredonianodorninatodalsegretarioPaoloCampo.Labattuta di Pontone è devastante. "Il lavoro nobilita l'uomo e la donna: tutti questi nipoti, figli, pronipoti, generi, nuore che devono fare?Micapossonostareabracciaconsertepersempre?Glizii,isuoceri che possono fare? Ançhe le fidanzatine devono lavorare".
as
L' vnedella Monapiazzaamiciep
Non si placa la polemica sul se· : natore Carmelo Morra (Pdl), -sindaco di Monteleone di Puglia. Travoci dipresuntiavvisidi garanzia: e sponsorizzazioni politiche, in Consi-glio .comunale continua la ba-garre col bloc-co d'opposi-zione rappre-sentato dall'ex sindaco Gio~ vanni Campe-se e dai consi-glieri Pasquale Rigillo e Tina Preziosi. Pro-prio quest'ulti-ma, nell'ultima seduta, sareb-be stata addi-rittura allonta-nata dall'aula perché avreb-be fatto emer-gere il conflitto d'interesse tra membri del-l'amministra-zione-e dipen-denti della casa di riposo per anziani gestita dalla co.opera-tiva Futura. AlI'ordine del giorno, un ac-capo che ri-guardava la coope-rativa Futura in meri-to alla gestione della casa per anziani di Monteleone. Al momento della votazione i consiglieri dì opposizione Tina Preziosi e Pasquale Rigil-lo fecero rileva-re un co"nflitto d'interesse (appellandosi all'articolo 30 del regolamen-to del Consi-glio): Carmelo Morra sarebbe in conflitto poiché il generoèilcoordina-tore della casa per anziani, l',assessore An~ tonio Taggia avrebbe la co-gnata che è soda-lavoratrice e il consiglierI";
Carmelo - Salvatore PuciUa avrebbe vari parenti e affini che sono soci lavoratori della Futura. Nessuno di questi, però, seppur invitati daU'oppos-izione ad allontanarsi dall'aula, si astenne dalla vonl.Zione trale proteste dei consiglieri della "Primavera di Monteleone". Proteste che scatenarono l'ira" di Carmelo Morra che allontanò dall'aula la consigliera Tina Preziosi. Almeno, questa è la versione dei de M
nuncianti. Ovviamente dopo il consiglio comunale, la Preziosi ha sporto denuncia. Ed in que;>ti giorni sarebbero arrìvati ben tre avvisi di garanzia a Morra, Pucil~ lo e Taggio. L'opposizione, però, avrebbe scoperto ben altro: "Molti con~ siglieri di maggioranza, oltre ad.; avere parenti ed affini nella Futura, s)'mo addirittura sod". ·La "rete" disegnata da Carmelo Morra, di cui abbiamo scritto spesso, sarebbe ormai sotto la lente'della procur<J. di Foggia. AUa base delfultimo scontro politico, ci sarebbe la d~ci$ione del sÌndaco (delihera numero 4 del:Z7 febbraio 2011) dì revocare e annullare la delibera del "Consiglio numero 21 del71uglio
2009 e la numero 23 del 14 settembre 2009, con le quali l'allora sindaco Giovanni Campese, a causa di "una serie di inadempienze della cooperativa che gestisce la struttura", propose l'avvio del procedimento di rescissione del contratto per la ge~ stione della casa di riposo di
Per di più, essendo la struttura non arredata, venne trovato quest"o tfpo di accordo: la Futura si sarebbe accollata l'onere della spesa - circa 300 milioni di
lire - per l' arredamento, ed in cambio non avrebbe pagato 'il fitto per ilIocali comunali in dotazione. "Avrebbero dovuto spendere 50 milioni solo per gli infissi -ci dicono dall'opposizione -, ma al momento non abbiamo visto ancora il risultato del loro intervento". II sindaco e senatore, Cannelo Morra, continua ad appel~ larsi alle difficoltà economiche della coop, che a parer suo scaturirebbero dai mancati pagamenti da parte dell'Asl. Solo che, in questo caso, l'Asl non c'entrerebbe pro~ prionuIla, visto che la competem:.a sarebbe esclusivamen-
Monteleone di Puglia. "I daozpi quaùtificati - ci viene riferito - furono calcolati in ,circa 130roila euro. Con
Il sindaco e senatore, Carmelo Morra, continua ad appellarsi alle difficoltà
economiche della coop
te comunale, al punto che le rette degli anziani sarebbero decise caso per caso dall'amministrazione (in ma· nier'a, dunque.
l'annullamento delle suddette delibere, il Comune non ha pitt dato corso al risarcimento, forse per i conflitti di interesse di alcuni membri dell'amministrazione". La casa per anziani, inaugurata nel 2003, attualmente ospiterebbe non più di 9 persone. Il
servizio fu attivato grazie ad una convenzione decennale con il Comtihe allora guidato da Campese.
piuttosto di·· screzionale). La faccenda della coop Futura, in realtà, si fa sempre più complicata. Decine di mensilità non pagate ai lavo,ratori, nonostante l'Asl paghi sempre con una su·ana pre· cisione, dovrebbero per lo meno attivare u~a indagine da parte del!?\
venerdì 2 marzo 2012
l'::Àttacco ®
magistratura. Per il momento, c'è stata soltanto una (l'ennesima) intenogazione del consi-· glie re regionale socialista Pino Lonigro. Ma non è questo il pun·· to. Il tema vero è la tutela dei lavoratori, che cominciano a sentire gli effetti di una gestione non proprio impeccabile. "Noi dipendenti - dscrissero al* cuni di lOto in una nota -, iscritti ai sindacati e alle prese con avvocati, ci siamo stancati diesse-
,_ re vessati, maltrattati e puniti solo perché osiamo chiedere una cosa sacrosanta: gli stipendi ogni mese. Aspettiamo di vedere la retribuzione delle ultime dieci mensilità, mentre loro della cooperativa intascano, ogni bimestre, regolarmente ben 400mila euro, che si volatizzano. Il risultato è che noi dipendenti delle strutture p~ìchiatriche non veniamo pagati. L'unica cosa che ci viene detto è di pensare a conservare il nostro posto di lavoro. Ma che lavoro è, se non ti permettono di vivere, se non ti pagano?". Evidentemente, il probléma è di altra natura. Edovrebbe essere chiarito, nell'immediato, da chi ha contribuito a crearlo,
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L'Attacco
r rì""I-J-( ,i J "').: . , \..!vt.J\
. Cattiva gestione, finora pagano pegno circa 120 lavoratori impegnati nei 7 centri di assistenza
Cooperativa Futura, m crisi da tre anni La situazione di "crisi" della cooperativa Futura St protrae almeno da tre anni. E a pagarne pegno, sono stati i circa 1.20 lavoratori impegnati nei 7 centri di assistenza sanitaria a pazienti affetti da disturbi psichici e mentali. Lonlgro, nella sua interrogazione, ha parlato di "gestioneallegrae inadeguata", riferendosi al presidente (l'architetto Pompeo COlangelo, storica lon'ga manus di MOrra ne! sociale) e al consiglio di amministrazione.
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Allacooperatìva, SORa state mosse dai dipendenti accuse pesantissime, fino alla minaccia di una denuncia per appropriazione indebita di denaro. 81, perché i soldi dalla Asl sono arriviilti puntualmente, ma cos1 non èstato per la regolarità dei pagamenti. Manca all'appelloquasi~nannodimensilità.eppure le determine ci sono tutte: 371.130eurodimaggìo2011 (detennina numero 3975); altri 425.567 euro I sempre di maggio (determina numero 4070); al principio di giugno (~50), 81- o
tri 185.565 euro; ancora a giugno, con la determina successiva, altri 212.783 euro. Deltotale incassato di quasi 2 mi:' lioni di euro, i dipendenti ricevono-come ci viene riferito-, le seguenti mensì-
Utà: "Metà di agosto, settembre ed ottobre 201 O, tassati al23 per cento perché versati come arretrati. E il 7 luglio del 2011, ricevono novembre del I 2010". --J
i ~TnNO Primo piano I 3 ,,~.-
Venerdl2 marzo 2012
IL PERSONALE DELl'ATAF SPESSO SEMBRA PRIVO DI BON TON. TANTI I CASI SEGNALATI DI VERBALI AMBIGUI E CONTESTABILI
li 1 Ieri bagarre in centro tra ausiliari del traffico e un automobilista prima multato e poi minacciato di G1anlll rlll U
'" E questione di stile, di ban tOD, o forse di professionalizzazione
di quegli ausiliari del traffico ATAF impiegati nella rilevazione delle infrazioni al sistema di parcheggio a pagamento su strisce blu. Sono decine e decine le lamentele dei foggiani riguardo i modi, quanto meno burberi, di alcuni parcheggiatori che multano infrazioni in tempo-lampo senza concedere la canonica e minima soglia di tolleranza; oppurè quando, improvvisandosi vigili urbani appropriandosi di prerogative deHe forze dell'afdine, emettono contravvenzioni anche per violazioni al codice della strada che, in realtà, nulla
(hanno a che vedere con la sosta a pagamento.
Il gioco è semplice: puntare --
• Gli ausiliari all'opera, Sotto, uno di loro fotografa l'auto in sosta vietata
sull'articolo 157 e sulla vaga il cellulare e minacciandolo, e dicitura "in modo non conforme successivamente hanno' iniziato alla segnaletica" per multare au- loro a fotografare come un'auto- . tomobilisti che, eventualmente, yelox la vettura in sosta. Il tutto non hanno attinenza con il man- si è concluso con l'intervento di cato pagamento del grattino o una pattuglia dei Carabinieri, l'ostruzione del passaggio alle che ha invitato il giornalista a strisce blu, È quanto capitato-ad querelare i due ausiliari per le un nostro collaboratore che ha minacce ricevuta. rischiato di prenderle quando Ma non solo voce grossa e ha esternato l'anomalia ""i per- scarsa educazione: a fare casonale in pettorina: quando il & panello attorno al giornalista nostro giornalista ha iniziato a anche dei passanti che ahnno scattare delle foto, i "parcheg- raccontalo di un anziano "preso giatori" gli si sono avventati a parolacce" dopo essere stato contro strappandogli dL mano multato per non aver saputo
compilare il grattino, Ma oltre alla mancanza di bon ton per gli ausiliari si potrebbe prospettare anche l'omìssione d'atti di ufficio allorquando il nostro collaboratore, chiedendo di inserire una postilla per la contestazione del verbale asserendo che, al massimo, per quel breve tempo di sosta si sarebbe contestato un reato perseguibile dal codice della strada, si è visto negare un diritto basilare, anche perchè sul prestampato non vi è neppure lo spazio apposito. Potrebbero. essere tante le multe contestate in un momento in cui si punta dritti a fare cassa muovendosi attraverso sfumature legali molto chiare per tutti, meno che per gli ausiliari del traffico che non possono e non devono- (dovrebbero!) occuparsi di inosservanze la cui competenza spetterebbe al Corpo di Polizia Municipale. Dovrebb~ far cassa il Comune, in questi casi, non la società privata "concessionaria".
"La L. 15 maggio 1997, n, 127, art. 17, comma 132, ha stabilito che "i comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire funzioni di pre-
venzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione": questo è quanto fa osservare la suprema Corte di Cassazione in merito al ricorso di un cittadino multato poiché sostava in zona proibita ma di colore diverso dal blu. In questo caso sono stati gli ausiliari a comminare la· contravvenzione. Non rispettando la legge. E' utilè- se non necessario- che il Comune faccia chiarezza considerata la tirannia a cui sono sottoposti gli automobilisti di Foggia martoriati da continui verbali in una città ormai colorata interamente di blu in strade principali e secondarie, Sembra quasi un distretto della' comunità dei Puffi.
lA GAZzIrriA DRMEllOG!ORNO Venerdì 2 marzo 2012
UNA GIOVANE NIGERIANA
«
La protesta: ({Esclusi dai controlli molti dei potenziali contagiati». La replica: ({Balle, c'è l'elenco completo in direzione sanitaria»
e c )}
Acqua sul fuoco: «Non c'è motivo di creare inutile apprensioni» @ «Cosa mi dite? Che quella
nigeriana che occupava filetto accanto al mio nella stessa stanza è affetta da tubercolosì? Ma allora io firmo la lettere di dimissioni e vado via ... ». Aveva lasciato quella stanza non senza un filo di paura quella donna che per quattro giorni aveva condiviso la camera con l'extracomunitaria ventiduenne di nazionalità nigeriana che, a tutt'oggi, è ancora degente in terapia alle «malattie infettive», E -adesso tutti coloro che in certo qual modo ne sarebbero venuti a contatto sono in apprensione. Quanti i contagiati, senunai ce ne fossero, cosa si sta facendo? li protocollo previsto in questi casista andando avanti? Sono questi gli interrogativi che rimbalzano nella cittadella ospedaliera di viale Pinto dove nonostante gli appelli al ridi· . mensionamento della vicenda da parte della direzione sanitaria (<<C'è chi sta creando un caso quasi mestando e rhnestando nella consapevolezza che non c'è alcun allarme; queste vicende non farmo bene all'utenZa», rimancava il direttore sanitario, Deni Aldo Procaccini).
Il' CASO -Ma veniamo alla storia che comunque tiene col fiato sospeso chi l'ha segnalata. Parle il2 febbraio, quindi esat· tamente un mese fa, quando viene ricoverata nel reparto di chirurgia. toracica del policIi· ~ico foggiano lilla ragazza nigeriana di 22 anni: al pronto soccorso l 'hanno smistata alla chirurgia. La giovane si chiama
lA PAZIENTE "Ancora ricoverata e sottoposta a terapia
adeguata))
LL. e:in quel reparto rimane per due giorni fino a quandO non ne viene disposto il trasferimento al reparto malattie infettive in quando dagli esami di laboratorio emerge che la ragazza è affetta da <dubercolosi in -fase attiva». il medico che c.e l'ha in cura, il dottor Villone informa immediatamente, come è prassi, la direzione sanitaria che attiva la procedura. Quale in questi casi il protocollo è presto detto: «}'iter vuole che tutte le persone che sono venute in contatto con la pazienté debbano sottoporsi ad esamf del sangue 2 volte, subito dopo il contatto e dopo 6-7 settimàne, edeventual· mente iniziare una terapia antibiotica a scopo preventivo». Le prboabilità di contagio -nessuno lo nega- per malattie come queste sono alte.
t:ElEII!CO -Ma c'è chi afferma- a torto o a ragione - che a tut.t'oggi, non sia stato ancora consegnato in direzione sani· taria l'elenco delle persone che potrebbero essere venute a contatto con questa paziente.' Ome-"
glia: il primariO avrebbe disposto che all'interno del reparto solamente il personale medico, infermieristic'o e ausiliario debba effettuare i controlli del caso. il responsabile avrebbe ritenuto di non dover sottoporre ad esami e controlli gli allievi infermieri e le due pazienti che erano i? carnera con la signora.
E c'è chi èpronto a testimoniare che nei 2 giorni :in cui la paziente è stata ricoverata ha condiviso la stanza prima con la paziente C. M. e poi la paziente M.M.T. In particolare la seconda -dopo essere stata informata che la sua compagna di stanza
I era malata di tubercolosi, ha firmato la cartella e si è au-
todimessa. Insomma queste due signore e tutti i parenti che sarebbero entrate in contatto contatto con la paziente malata andrebbero contattati e infor· mati e dovrèbbe essere detto loro di sottoporsi ai controlli del caso.
I TiIlOCINAII!T! -In quel re
parto sono transitati gli allievi infermieri che hanno fatto tirocinio proprio nei 2 giorni di degenza della ragazza nigeriana. «Ogni singola persona venuta in contatto con la paziente malata potrebbe e· si ripete -potrebbe aver contratto la malattia e a sua volta contagiare altre persone. [er.tar,]
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
IJI ilEI\IIII1lC!A LIIIGI SER(I\III: .. ASSURilIlIlIlAI\ITIl ACCADI/Til ALLA STRUTTURA AMBULATORiALE DI VIA GRECiAII
Se al poliambulatorio la a si blocca perché manca lau@ carta
@ Continuano le critiche ai pr~sidi sanitari dell' ASL di Foggia. Ier-t-· mattina al Poliambulatorio di via Grecia in zona Macchia gialla alla èstrema periferia della città gli op~· ratari sanitari si sono trovati di fronte a gravissime carenze organizzative che hanno suscitato vivaci proteste da parte dei numerosi cittadini. che dopo la lunga fila sono rimasti beffati per qualche risma di carta mancante, «La legittima protesta degli utenti ha messo a nudo la faciloneria " sbotta Luigi Sereno del comitato cittadini del Pdci -organizzativa del Poliam· bulatorio che si blocca perchè il prov'veditorato dell'ASL non fornisce del mìnimo necessario qualche risma di carta per ottenere le prenotazioni di cui i cittadini erano allo sportello ad aspettare. «TI PdCI rivolge un appello al neo direttore dell'ASL, Manfrini, perchè si avvii una riorganizzazione dei vari presidi sanitari specie delle aree periferiche della nostra città. Del resto è davvero ridicolò-t;:he si debba bloccare la macchina dell'a'ssistenza sanitaria in particolare alle persone anziane che spesso si sottopongono ad attese snervantì per una visita o controllo prestabilito. Non di meno,responsabilità hanno i dirigenti dell'area preposta a garantire il pieno e continuo funzionamento delle strutture sanitarie che dovrebbero snellire il flusso delle prestazioni e delle v~site,). E ci sì chied,e: ma può un poliambulatorTo nel pieno dell'attività e con lma lunga fila agli sportelli bloccarsi perchè manea lma risma di-carta; si possono
mandare indietro utenti dopo lunghe file con la ridicola giustificazione che non. c'è stata la fornitura d'ella carta? E giù polemiche per un caso che chiama in causa l'efficienza delle strutture della medicina territoriale che dovrebbe sgravare ospedali e Asl. La lettera di protesta del Pdci attraverso il suo segretario Luigi Sereno è indirizzata soprattutto-a-Man-
FOGGIAli poliambulatorio di via Grecia alla Macchia Gialla dOlle la fila di utenti si è bloccata ed è stata rimandata indietro perchà mancalla una risma di carta
.fhni come monito non solo per segnalare il caso. E su Manfrini gravano adesso le responsabilità di un nuovo corso che dovrebbe essere improntato ad una maggiore celerità e effICienza delle struUure al servizio dell'utenza. «Ma bloccare un poliambulatorio per una risma di carta mancante proprio no», incalza Se-reno a nome dell'utenza. '
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
iL m~mORE SAl\lmmm
«Abbiamo seguito il protocollo
" manonce . nessun allarme»
® «Ma chi ha detto che non è stato inviato l'elenco dei possibili contagiati alla di- . rezione sanitaria? L'elenco c'è eccome ... ». Sbotta il direttore sanitario Denu Aldo Procaccini ,di fronte all'm· timo caso. «E' stato inviato al medico competente il quaie secondo la procedura prevista sta a,vviando le opportune indagini, tenendo conto che la positività dei test è tanto più attendibile quanto più lontana si fa dall'evento. E questo solitamente lo si fa en tro le sei settimane dalla esposizione».
Ce l'ha con chi ha messo in giro il solito allarme il direttore sanitario
«Stiamo parlando di un caso fondato sul nulla».
Però qualcuno si sente escluso dai controlli: tirocinanti, gent~ che potrebbe essere venuta a contatto ...
«Le posso assicurare che non c'è alcuna ragione per allarmarsi. Questa storia non ha nè capo e nè coda. Della questione ne se sta occupando il dottor Dorsi che è il collega di competenza. La struttura ospedaliera logico che debba difendersÌ1).
Ma la ragazza nigeriana COllle sta?
«E' ancora ricoverata nel reparto di malattie e sta seguendO il normale decorso con l'adeguata terapia,).
Perchè le- sembra una forzatura questo caso?
«Butta solo discredito e non aiuta nemlueno l'utente. Non ci sono pericoli e chi ha allarmato avrebbe potuto magari seguire .la via istituzionale, non buttare la pietra in uno stagno gridando inutilmente al lupo l).
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
SERViZI PUBBLICI ""'."""i'''if'f!g = IR!ffi]P't5ìj .,,]::~JJ Il il ~[t.-,,~ \llub&:!i
LA QUESTIONE DEI RIFIUTI <6ul destino dell'azienda c'è un documento votato dall'assemblea. Quell'indirizzo non va modificato»
o tete @
ca @
l rare i! Chiesta al sindaco l'audizione del manager ROSSI
@ TI rilievo .questa volta non è proprio secondario. Raphael Rossi, il manager individuato dal Comune di Foggia per tratteggiare gli scenari possibili per ilfuturo di Amica, nel caso di conferma del fallimento oppure dlel'ammissione all'amministrazione strfaordinaria (si attende la Corte d'appello il 27 màrzo), non è stato ancora messo nella condiZione di avere un confronto con il consiglio copmunale. TI- rilievo è· del' consiglier.e Claudio Sottile, capogruppo dei Moderati e popOlari, dopo l'iniziativa assunta dal cartello di associazioni l'al-
siliare competente", dice Sottile che aggiunge: «Della nomina del dottor Rossi abbiamo ricevuto solo una comunicazione verbale da parte del Sindaco, ma non abbiamo avuto ancora la possibilità di incontrarlo. il neo consulente opportunamente incontra sindacati dell' Azienda Amica e le associazioni ma non i consigUeri comunali. Qualcuno' potrebne obiettare che si tratta solo dì formalismi istituzionali ma io ritengo che mai come questa volta sì tratti di sostanza istitu-
tr'a sera per un primo confronto sulla zionale: un incontro ufficiale sarebbe q~estìone rifiuti e ambiente a Fog- necessario, perché le parole del dottor gta. Rossi sembrerebbero non perfetta-
\«Plaudo all'iniziativa di organizza- mente in linea con' l'atto d'indirizzo re-, un incontro pubblico tra alcune votato all'unanimità dal Consiglio Co-ass.ociazioni cittadine e il consulente munale e che prevede il mantenimen-esterno del Comune dì Foggia, dotto _ to degli attuali livelli occupazionali di Raphael Rossi. E' un metodo di lavoro <:,1 Amica. Sarebbe quindi utile conosce-da promuovere perché va in direzione re dalla viva voce di Rossi, e non della partecipazione diretta dei cit- attraverso le notizie riportate dagli tadini alla vita pubblica della città, per organi d'informazione, quale ricetta favorire il con:tronto e la circolazione propone per l'Azienda AMlCA e se d'idee positive. Di converso, mi me- tale cura sia compatibile con la de-raviglia che fino ad Oggi nessun responsabile istituzionale abbia promosso un incontro con il Consiglio .comlUlale o almeno con qualche- organismo, di esso come la Conferenza Capigruppo, o la Commissione con-
liberazione comunale da noi assunta,,, Insomma, fa capire Sottile, sulla vi
cenda del futtrro di Amica il consiglio comunale si è espresso all'unanimità prendendo atto anche dle protocollo frrmato dal sindaco. dal prefetto e dalle organizzazioni sindacali. Ed ora?
«Vorrei ricordare che in caso di difformità dall'indirizzo indicato dovremmo essere chiamati a deliberare, naturalmente dopo essere stati convinti, una nuova proposta. Non vorrei
che fosse un'altra tappa dell'emarginazione della politica, iniziata con "l'unto del Signore", proseguita con "il governo dei tecnici, salva Italia" e culminata per adesso con la "Giunta della città". E' paradossale che a questa demonizzazione della politica spesso contribuiscano non solo i cittadini, come sarebbe comprensibile sia pure non giustificabile, ma anche gli esponenti politici, in preda a quella che definirei sindrome di Tafazzi>" afferma infine Sottile.
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
PomICH~ SOCiAli !:AMMII\IISTRAZUII\IE CIIMIII\IALE RISPOI\!DE ALLE SOLLECITAZIOI\!I Dn!: ASSOCIAZIOI\!E "UBERAI> CilE AVEVA CIIIESTII SPIElllllUll\ii
'uso sociale per la casa del Salice Limmobile confiscato alle organizzazioni criminali ospiterà la struttura «dopo di noi»
.0 TI Comune di Foggia in-' tende realizzare un 'Dopo di Noi' nell'immobile del Salice confiscato in applicazione della legislazione antimafia. Scelta dettata anche dall'impossibilità a partecipare all'avviso pubblico della Regione Puglia 'Libera il bene' a causa del mancato possesso materiale della struttura, trasferito all'Amministrazione comunale dopo la scadenza del bando finalizzato al finanziamento del-riuso sociale dei beni sottratti alla _ erimi-
nalità organizzata. Lo fa sapere l'amministra
zione dopo la denuncia richiesta dell'associazione «Libera contro tutte le mafie}) che, appunto, aveva sollecitato una risposta da parte del Comune.
TI progetto di 'Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l'inserimento socio lavorativo di persone con disabilità' è in fase di redazione, da parte dell'Ufficio Tecnico, così da poter essere candidato al bando per l'ot-
tenimento dei fmanziamenti regiQtlali ed europei non appena &ja pubblicato dalla Regione Puglia.
TI Comune di Foggia ha anche presentato un progetto per l'accesso ai fondi del PON Sicurezza destinati all'inserimento nel mercato del lavoro dei soggetti deboli - immigrati, ex detenuti, minori a rischio devianza - 'i cui termini sono scaduti prima di entrare in possesso dell'immobile del Salice.
«La scelta di utilizzare
quell'immobile- a-tale scopo è stata condivisa -con le associazioni Libera e NOOS, con i rappresentanti delle quali abbiamo anche effettuato un sopralluogo», afferma l'assessore alle Politiche Sociali. Pasquale Pellegrino che aggiunge: «Destinare quell'immobile al 'Dopo di Noi' è, comunque, in linea con le indicazioni legislative sul riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati e consente all' Amministrazione comunale di attivare un nuovo servizio a favore di
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Nuovo mercato ortofmtticolo in zona Asi fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi
® TI consigliere regionale della SeI, Pino Lonigro, interviene sulla vicenda del nuovo mercato ortofrutticolo nella zona Asi dell'Incoronata. «Realizzata éon soldi pubblici e costata quasi 4 mi
-lioni di euro, per incuria e irresponsabilità da parte di chi doveva vigilare è stata devastata da vandali che non hanno a cuore la cosa pubbliCa>}, osserva il consigliere foggiano che aggiunge: {(E' davvero pietoso constatare come sia stato ridotto l'edificio che doveva entrare in funzione per sostituire l'attuale mercato, non più idoneo, per
la mancanza delle più elementari norme dì sicurezza, tanto che l'estate scorsa è stato chiuso dai NAS per mancanza dei requisiti dì legge». «Si fanno rimbalzare le responsabilità di chi doveva custodire l'opera tra il Comune, nella persona dell'ex Assessore ài LL.PP. e l'impresa costruttrice, ma è scandaloso che mentre la città paga pesanti e storiche carenze strutturali, un'opera, che doveva essere un riferimento per la commercializzazione dé'i. prodotti agricoli, non solo non viene resa operativa, ma viene lasciata m-
custodita e alla mercè di persone senza scrupoli, che solo per soddisfare il loro vandalismo riducono in macerie ciò che invece doveva servire all'intera collettività. E' l'ora che il sindaco di Foggia apra una seria e veloce inchiesta interna per verificare se ci sono state o meno responsabilità, per quanto accaduto, da partè della macchina amministrativa comunale e nel caso perseguire i responsabili. Mi auguro che la Magistratura possa identificare i responsabili del vile atto, assicuran'doli alla giustizia>}, conclude Lonigro.
soggetti deboli e svantaggiatb},
Bisogna ora capire se il finanziamento destinato appunto ad una struttura del genere va 'in direzione del riadattamento dell'immobile confiscato alle organizzazioni criminali oppure soltanto alla gestione del servizio «Dopo di nOÌ}) che richiede, tra le altre cose, una serie di adempimenti previsti appunto dalla Regione Puglia e regolamentati dai cosiddetti piani sociali di zona. '
Corriere del Mezzogiorno
APP&llII@ Incontro con il sindaco. L'vltimo terreno ceduto è a Biccari, ma l'edificio non è ancora pronto
Nuove chiese, il vescovo chiede i suoli Monsignor Tamborrino: «Servono parrocchie in periferia»
FOGGIA - Suoli per costmire nuove chiese. E' quanto l'arcivescovo, Francesco Pio Tamburrino ha chiesto ieri al sindaco e all'amministrazione comunale durante un incontro che si è svolto a Palazzo di città tra il presule e alcuni dipendenti, funzionari e dirigenti dell'ente. Al suo anivo in Municipio era in corso una manifestazione «La città si sta allargando a vista d'occhio. Grossi fabbricati con migliaia di cittadini in quartieri periferiCi. Dobbiamo tenere conto della necessità di garantire anche loro la presenza della parrocchia. Mi auguro che almeno in periferia gli spazi offerti alla chiesa siano sufficienti».
L'ultimo suolo ceduto gratuitamente all'arcidiocesi è quello nel Rione Biccari-167, quartiere che ha meno di dieci anni, dove deve essere ancora finita la chiesa di San Filippo Neli. Un appalto da4 milioni di euro che doveva concludersi a marzo di un anno fa e per il quale era in atto una raccolta
fondi tra i parrocchiani per racimolare 220mila mila euro per completare gli arredi.
Dall'altra parte della città nei quartieri in espansione della cosiddetta <<Macchia gialla» ci sono due parrocchie: l'Annunciazione del Signore realizzata su un suolo donato da un parrocchiano a metà degli anni 'go e San Pietro.
Ma non è stata solo questa la sollecitazione che il presule ha fatto al sindaco. L'arcivescovo ha espresso la propria preoccupazione sul problema dei giovani foggiard sottolineando come spesso «quei ragazzi che di notte sono protagonisti di atti di vandallsmo in quelle ore dovrebbero essere a letto' denunciando dunque una assenza delle famiglie».
Dunque il bisogno di maggiori spazi e risorse educative. <<Forse il Comune potrebbe venirci incon~o - ha detto l'arcivescovo - affinché le parrocchie possano usuJi:nire di spazi pubbli-
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l'arcivescovo e il sindaco ieri in Comune
ci per le attività sociali e culturali». Gli oratori spesso non avrebbero spazi sufficienti.
Sui suoli il sindaco, Gianni Mongelli non ha fatto alcunapromessa,.hain~ vece assicurato l'ru:civescovo che «in un'ottica di riorganizzazione dell'utilizzo degli impianti sportivi si terrà
cònto anche delle esigenze delle parrocchie foggiane».
Nel corso dell'incontro, è intervenuto anche il segretario generale dell'ente, MaU1izio Guadagno che si è soffermato sull' emergenza povertà, sulla necessità che le parrocchie spingano i cittadini bisognosi, soprattutto quelli che non chiedono aiuto per pudore, a rivolgersi all'assessorato ai Servizi sociall. E ha aggiunto: «l fondi per le famiglie bisognose sono esigui, ma non sempre vanno a chi ne ha veramente bisogno». Una denuncia? La frase non è passata inosservata, neppure ad alcuni consiglieri comunali presenti.
Poi Guadagno ha cercato di ridimensionarne la pOltata: «Voglio chla~ rire, non stavo facendo nessuna denuncia. Volevo semplicemente dire che le dichiarazioni Isee che si presentano non individuano il reale biso-gno».
Antonella Camso e~IOm~'l'JATA