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Rassegna del 18/04/2017

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Rassegna del 18/04/2017

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Rassegna del 18/04/2017

Pagina I

Altre Associazioni di Volontariato

BANCO E CARIVERONA Accordo per finanziare aiuti anti-povertà minorile

Giornale Di Vicenza 12/04/2017 p. 11 1

Già pronti perla semina una decina di orti urbaniGiornale Di Vicenza 13/04/2017 p. 39 2

La bimba Darfur salvata Africa grazie al CuammGiornale Di Vicenza 16/04/2017 p. 17 Franco Pepe 3

Raccolte benefiche di "ferro vecchio" bloccate dalla nuovadisciplina

Gazzettino 14/04/2017 p. 12 5

Camminate solidali e feste sui prati il lunedì dell'AngeloGiornale Di Vicenza 16/04/2017 p. 21 6

Cariverona per i giovani 1,5 milioni all'innovazioneGiornale Di Vicenza 12/04/2017 p. 14 7

La truffa dei falsi contenitori Caritas i vestiti per i poveririmessi in vendita

Gazzettino 15/04/2017 p. 1-11 FrancescoCavallaro

8

Una casa per DaisyGiornale Di Vicenza 14/04/2017 p. 30 10

Fondazione Filippi, risanato il bilancioGiornale Di Vicenza 16/04/2017 p. 25 Giulia Armeni 11

Scuole medie e disabilità Un progetto d'integrazioneGiornale Di Vicenza 15/04/2017 p. 21 13

Dopo oltre un anno gli iscritti dell'Aido hanno un direttivoGiornale Di Vicenza 16/04/2017 p. 34 14

Piante aromatiche in favore dell'AvoGiornale Di Vicenza 12/04/2017 p. 22 15

Arrivato il pulmino per il trasporto anzianiGiornale Di Vicenza 15/04/2017 p. 31 Felice Busato 16

È vicentino il record della solidarietàGiornale Di Vicenza 18/04/2017 p. 19 Gianmaria Pitton 17

Rubati cibo e vestiti che erano destinati agli asili dell 'AfricaGiornale Di Vicenza 12/04/2017 p. 31 Marco Billo 19

In tremila al Social Day 2017 «Andiamo controcorrente»Giornale Di Vicenza 12/04/2017 p. 42 21

Solidarietà, delle mamme In dono pannolini e latteGiornale Di Vicenza 18/04/2017 p. 22 Luisa Nicoli 22

Una Lucciolata per aiutare chi è malato di tumoreGiornale Di Vicenza 15/04/2017 p. 37 24

Esprimere la propria volontà alla donazione di organi» VicenzaPiù

Vicenzapiù 18/04/2017 25

Segnalazioni

Famiglie bisognose Pronto intervento da parte del RotaryGiornale Di Vicenza 14/04/2017 p. 32 28

Donazioni della Fidar Superata quota milleGiornale Di Vicenza 14/04/2017 p. 33 29

Giovani senza lavoro e violenze «Anche a Pasqua c'è chisoffre»

Giornale Di Vicenza 16/04/2017 p. 13 Federico Murzio 30

Si parla di noi

"Volontariamente...CSV", la nuova rubrica in streaming diVicenzaPiu.tv. Stasera è ospite l'Associazione Donna chiamaDonna

Vicenzapiù 12/04/2017 MonicaZoppelletto

32

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BANCO E CARIVERONA Banco Bpm e Fondazione Cariverona hanno siglato un accordo grazieal quale la Fondazione ha ceduto un credito d'imposta vantato per il

Accordo per finanziare ; versamento al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile,alla Banca . Si tratta di 8,55 milioni. L'accordo nasce nell 'ambito del

aiuti anti-poverta minorile patto stipulato fra Abi e Acri ed è ad oggi il più significativo siglato.

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Nella zona degli impianti sportivi

wa pronti perla senw*na

I l terreno è stato dissodatodai volontari della Caritasche lo stanno organizzandoInstallata anche lirrigazione

Sono già delimitati da palettie cordicelle, il terreno è statodissodato e i viottolini segna-ti: sono gli orti della zona de-gli impianti sportivi, ripristi-nati dopo un anno di stop.L'iniziativa seguita dai volon-tari della Caritas dell'Unitàpastorale era nata qualche an-no fa, un'idea per combatterela crisi e allo stesso tempo da-re la possibilità di curare unorto a chi ha la passione o lanecessità, nia non possiedeun piccolo terreno per farlo.Tra gli impianti, i campi da

calcio, il palazzetto e il boccio-dromo c'è un terreno incoltodi proprietà comunale che inparte è stato utilizzato perrealizzare la nuova viabilità,in parte è stato sistemato perun parcheggio, ma in parte èancora libero e "aggredito"dalle erbacce.

Una zona, quella più vicina

ai canapi da calcio, era statadestinata fino ad un anno faper una decina di orti. Poi ilcantiere aveva reso impossibi-le continuare a coltivare, niaadesso che i lavori sono finiti,gli orti sono stati ripristinati.

Il Comune ora ha firmatouna convenzione con la Cari-tas e ha provveduto all'allac-cio per una tubatura che con-senta l'irrigazione. Il terrenoè stato dissodato dai volonta-ri che lo stanno organizzan-do e iniziando la semina de-gli orti. • LBER.

Z RIPRCOUZICNE RISERVATA

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LASTORIA, La piccola è stata curata nell'ospedale di Cueibet

Labímb«DarfurACIL 1~ "r ACIL

salvata mne«e "0 10-"

grazie a&w w(w.1 uRiboni e tornato in Sud Sudan: «Molti bambiniarrivano denutriti, con malaria, febbre e polmoniteAbbiamo aperto un Centro di maternità e pediatria»

.............................................................................Franco Pepe

Darfur è una bambina di treanni. E arrivata nel piccoloospedale di Cueibet nel SudSudan in condizioni dispera-te. Denutrita, piaghe dapper-tutto, una febbre che la stavalentamente divorando, la ma-laria, la polmonite. La mam-ma l'aveva abbandonata. Lanonna aveva impedito chemorisse ma la sua sorte sem-brava segnata.

Invece quel medico con il ca-mice bianco arrivato da Vi-cenza, assieme agli infermie-ri africani, ha compiuto il mi-racolo. Darfur è viva. E rina-ta. Sorride. E unabambinafe-lice. Un filo d'erba che ha resi-stito alla bufera e che ora pun-ta la testolina verso il cielo.Sì, Darfur è un altro ordina-rio "miracolo" di una missio-ne che il dottor Vincenzo Ri-boni, per quasi 30 anni pri-mario del pronto soccorsodel San Bortolo, continua asvolgere nella "sua" Africa.Ha chiuso la sua carriera

nell'ospedale a fine 2016, eda allora, appena in pensio-ne, lasciandosi alle spalle ru-mori che nelle latitudini incui ogni giorno si lotta perl'esistenza appaiono senzasenso, è tornato con la divisadel Cuamm nel Sud Sudan.

Darfur, ancora, è uno dei mi-racoli che avvengono su que-ste terre, quasi il simbolo diuna risurrezione che in unluogo ai margini dell'orizzon-te, a Cuebeit, assume le sem-bianze di una bambina. «Tan-ti altri piccoli - racconta Ribo-ni - arrivano come Darfur. Enon solo loro. Anche gli adul-ti giungono malnutriti, affa-mati. Qui abbiamo un centrodi maternità e pediatria, un

La situazionea

e ancora gravema aumentanole vaccinazioni

gli interventiassistiti dai medici

reparto di medicina per i casiinternistici e le persone daoperare. Il Cuamm sta inve-stendo sul progetto del partosicuro. I risultati si vedono.Le donne vengono in ospeda-le. Aumentano le vaccinazio-ni. Alla mamma che partori-sce in ospedale è garantito unbonus, un "mama kit" con uncatino, una stecca di sapone,una copertina per il neonato,una tazza per il latte».Per Riboni l'anagrafe non

conta. Il suo cuore batte co-me nel 1978. Era appena lau-reato. Gli dissero che l'Africaaveva bisogno di cure, e luiera già sull'aereo per volarein Kenya. Vincenzo Riboniaveva 26 anni, il desiderio discoprire l'altra faccia della lu-na, dove le malattie sono im-pastate con la sabbia, la famecorrode le ossa e la morte èuna fedele compagna di viag-gio. Dopo il Kenya passò inCiad, nell'Europa dei Balcanidevastata da una guerra cru-dele e fratricida, in Albaniaper gestire la tendopoli cheaccoglieva i profughi kosova-ri, nell'ospedale ferito diPec-Peje, poi in Guatemalafra i missionari di San Gaeta-no, in Romania fra i poveriassistiti dalla Caritas, e poi fudi nuovo la sua Africa.Nel 2008 il Cuamm, l'Ong

dei Doctors w-ith Africa crea-ta nel 1950 a Padova dal vi-centino mons. Luigi Mazzu-cato, aveva bisogno di un me-dico che andasse a Yirol, nelSud-Sudan, in un posto sper-duto. Riboni accettò e trasfor-mò di nuovo le sue ferie esti-ve in servizio gratuito per glialtri. Da quell'anno Riboni

nel Sud Sudan ci è tornatoogni anno nel segno pure delprogetto, "Prima le mammee i bambini", che il Cuammha lanciato 7 anni fa per com-battere la mortalità maternae infantile. «Nel 2014 - ricor-da Riboni - mi trovavo a Yirolnell'ospedale di cui si era inte-ressato il compianto mons.Cesare Mazzolari, vescovocomboniano della diocesi diRumbeck. Fu allora che sen-tii parlare per la prima voltadi Cueibet, realtà difficile, iso-lata. Ed è qui, nel neonato sta-to di Gok, che mi trovo da me-tà gennaio, in un'area che vi-ve una infinita miseria accen-tuata dalla crisi economica ditutto il Sud Sudan. La gente èsempre più povera, soffre lafame. La malaria imperver-sa. Le infezioni intestinali so-no un'epidemia, e ora, con lastagione secca, la polvere pe-netra dappertutto e i disturbirespiratori colpiscono la mag-gior parte dei bambini».

E Pasqua, il dottor Riboni èlì, a Cueibet, ultimo migliodel bellissimo cammino delCuamm, per continuare adessere vicino, per usare le pa-role del Papa «alle creaturepiù fragili nella periferia delmondo e dei cuori». e

© RIPRODUZIONE R15ERVA1 A

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I I medico Riboni coni "suoi" piccoli pazienti e i loro genitori Un bimbo africano con il papà

Altre Associazioni di Volontariato Pagina 4

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Raccolte benefiche di "ferro vecchio" bloccate dalla nuova disciplina

VENEZIA - Ripristinare le attivi-tà di beneficenza delle parroc-chie e delle associazioni di volon-tariato che promuovo raccolte di"ferro vecchio". E quanto chiedela capogruppo della Lista Zaia inconsiglio regionale, Silvia Rizzot-to: «Dal 2016 - spiega - leassociazioni di volontariato e leparrocchie non possono effettua-re la raccolta dei rifiuti di metal-li a scopo benefico perché devo-no essere iscritte al registro di"Impresa gestione rifiuti regio-

nali", al pari delle imprese che sioccupano di trasporto o di raccol-ta differenziata. Per favorire lasemplificazione della disciplinadelle "raccolte del ferro", hodepositato una mozione per solle-citare il Governo ad intervenirein questa direzione».

«Le disposizioni in materiaambientale contenute nella leg-

ge n. 22172015 -dice Rizzotto -sono entrate in vigore il 2 febbra-io 2016. Da allora, sono statimessi a rischio i progetti disolidarietà promossi dalle asso-ciazioni di volontariato e in parti-colare dalle parrocchie, che gra-zie alla raccolta di ferro e altromateriale riciclabile, potevanodestinare i proventi di queste

iniziative alle ristrutturazioni diasili, a progetti missionari e adaiuti concreti a persone in statodi povertà presenti nel territo-rio. Con questa mozione si vuoledare voce alle legittime preoccu-pazioni del "terzo settore", chie-dendo al Governo di semplifica-re la disciplina e l'esercizio dellaraccolta di materiali ferrosi».

Silvia Rizzotto, consigliere regionale

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PASQUETTA. Gli eventi dell`Alto Vicentino

Cann-nmate solídalíe teste sin* pratiil lunedì dell'AngeloDa Valli un ponte con l'Africaa Santorso l'invito degli AlpiniL'Alto vicentino festeggia lagiornata di Pasquetta conuna serie di iniziative all'ariaaperta.VALLI DEL PASUBIO. Pa-squetta solidale con la passeg-giata "In cammino con l'Afri-ca sotto il cielo del Pasubio".Domani il Gruppo missiona-rio di Sant'Antonio del Pasu-bio con i giovani della parroc-chia, i gruppi sportivi, gli alpi-ni ed il supporto del Gruppoorganizzativo Staro e Boome-rang Club, organizza unacamminata di 13 chilometricon partenze dalle 8.30 sinoalle il dal parcheggio diSant'Antonio del Pasubio. Ipartecipanti saranno portatiin bus sino in località Balassoda cui prenderà il via la pas-seggiata. Il ricavato dell'even-to sarà devoluto a sostegnodei progetti dei giovani di Ju-ba, nella missione in Sud Su-dan in cui opera il missiona-rio di Piovene Rocchette pa-dre Christian Carlassare.MALO. Domani, dalle 9, gliAlpini festeggiano la Pasquet-ta nel prato davanti la chieset-ta di San Valentino a MontePian. L'evento, giunto alla25a edizione e patrocinatodal Comune, si svolgerà an-che in caso di maltempo.

Chiesetta dell'Angelo di Pioventi

PIOVENE ROCCHETTE. Domani, per tutta la giornatenel prato sopra la chiesidell'Angelo, la Pro Loco depaese organizza "Pasquett,all'Angelo" evento con musica, giochi per bambinistand gastronomici. In casidi maltempo la manifestazione sarà annullata.SANTORSO . Lunedì 17 aprile il Gruppo Alpini di Santorso, con il patrocinio del Comune, organizza la 27a edizione della "Pasquetta con gli Alpini", dalle 9 villa Rossi ospiterà bancarelle di artigianatolocale e stand gastronomici. • S.P.

RIPRODUZIONE RISERVA

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BANDO. La somma è messa a disposizione dalla Fondazione

Cariverona per i giov11

1,5 ' 'oni 'innovazioneIl progetto ha l'obiettivodi finanziare iniziative cheaiutano i ragazzi a inserirsinel mondo dell 'occupazione

Un milione e mezzo di europer sostenere l'occupazionegiovanile . A stanziare la cifra,tramite il `Bando giovani emondo del lavoro , è la Fonda-zione Cariverona.

L'iniziativa ha lo scopo diaiutare progetti che abbianoun preciso obiettivo : accom-pagnare i giovani, inseriti omeno nel percorso scolasti-co, verso il mondo del lavoro,attraverso esperienze checonsentano di acquisire lecompetenze per migliorare ilprofilo di occupabilità.

Saranno prese in considera-zione, come prevede lo statu-to della Fondazione, le do-mande presentate da enticon sede nelle province di Vi-cenza, Verona , Belluno, An-cona e Mantova o le cui attivi-tà progettuali riguardino que-

Alternanza scuola - lavoro

sti territori. E ancora: i pro-getti di alternanza scuola-la-voro che consentano ai ragaz-zi di intraprendere un percor-so finalizzato ad acquisirecompetenze spendibili incontesti lavorativi e professio-nali, anche attraverso l'avviodi imprese formative simula-te; le azioni di sviluppo dei la-boratori territoriali di occu-pabilità, costituiti di recentetramite un finanziamento mi-

nisteriale; le iniziative speri-mentali e innovative , attuateanche in ambito extra-scola-stico, finalizzate all'inseri-mento occupazionale e allacreazione o al potenziamen-to di competenze utili a trova-re lavoro. Infine, saranno pri-vilegiati i progetti , attivati inrete, che stabiliscano una soli-da connessione con il tessutoimprenditoriale, associativoo culturale del territorio di ri-ferimento a cui sono destina-ti.

La durata dei progetti pre-sentati non potrà superare iventiquattro mesi. Sarannoammesse richieste da partedi istituti scolastici superioripubblici o paritari (o reti diistituti scolastici ) e di entipubblici o privati no profitqualificati che, in ambito ex-tra-scolastico , attuino percor-si innovativi di formazioneesperienziale . I progetti van-no presentati entro il 12 giu-gno solo tramite internet.

O RIPRUUUZIUNE RISERVATA

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Multate tre aziende, ma le indagini continuano

La truffa dei falsi contenitori Caritasi vestiti per i poveri rimessi in vendita

Falsi cassonetti Caritas per laraccolta degli indumenti. I vigilidi Albignasego ne hanno indivi-duati 25, del tutto simili a quellidella Caritas. La differenza stanell'uso degli indumenti: non peraiutare i poveri, ma per essererivenduti dalle tre società che lihanno installati abusivamente.

Cavallaro a pagina Il

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Altre Associazioni di Volontariato Pagina 8

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FINTA BENEFICENZA I vigili scoprono una serie di contenitori non autorizzati per la raccolta di abiti usati

Caritas, multe al falsi cassoni giafiiIl comandante .- «C'è chi gioca sulla buonafede». Don Facco: «Sui nostri la scritta é chiara»

Francesco Cavallaro.....................................................................................ALBIGNASEGO (PD)

Pensavano di fare del beneconferendo i loro vestiti usatinei cassoni gialli - in tutto e pertutto simili a quelli della Cari-tas - dislocati sull'intero territo-rio di Albignasego, in provin-cia di Padova. Finché l'Unionedella polizia municipale Pra-tiarcati ha scoperto l'inganno.

Altro che opere caritatevoli:dietro ai cassoni, addirittura25, c'erano almeno tre aziendeil cui scopo era semplicementequello di fare degli utili riven-dendo gli abiti di seconda ma-no. La polizia locale ha avviatoun'apposita indagine: fino adora ha elevato multe da 169euro per ogni cassonetto inquanto non autorizzato a "insi-stere sul suolo pubblico". Manon sono esclusi ulteriori colpidi scena. L'idea di avviare lamaxi operazione è venuta alnuovo comandante della muni-cipale Luca Sattin: «Qualchemese fa, appena insediato, misono imbattuto nei bidoni du-rante una serie di pattuglia-menti». Ha notato che all'ester-no non c'era alcun riferimentoriconducibile alla Caritas delladiocesi di Padova. Nemmenoun numero di telefono o un sitointernet per ottenere maggioriinformazioni.

Solo un cartello con scritto:«Aiutaci a dare una nuova vitaagli indumenti, così rispettia-mo la natura e l'ambiente.Grazie». A quel punto il coman-do ha avviato tutte le verifichedel caso. Al netto di quelliufficiali, con il marchio Caritasper intenderci, nessun box ave-va i requisiti per rimanere lìdov'era. Le multe sono scattatein automatico: ad oggi, solo unprivato ha presentato ricorsoal giudice di pace (e peraltroha perso).

Molti invece hanno tolto ibidoni per evitare guai piùseri. Ogni tanto qualche resi-dente si ferma ancora a bordostrada, scarica dei sacchetti di

plastica contenenti gli indu-menti e li infila nell'appositafessura.

«Ci sono delle indagini incorso - puntualizza il coman-dante- in questo momento nonsiamo nelle condizioni di espor-ci. Probabilmente qualcuno hagiocato sulla buona fede deicittadini di Albignasego alloscopo di fare soldi facili».

Dal canto suo il direttoredella Caritas della diocesi diPadova don Luca Facco sottoli-nea che «il Comune di Albigna-sego ha scelto di percorrere lastrada più giusta: occorre orga-nizzare censimenti ad hoc intutti i paesi». Su www.chefine-fanno.it è indicato il percorsodei vestiti che vengono conferi-ti nei bidoni ufficiali: CaritasPadova è partner di un gruppodi cooperative che - grazie aspecifici accordi con Etra, Ace-gas-Aps, Veritas, Padova Tre odirettamente con i Comuni -gestisce la raccolta degli indu-menti nel territorio della dioce-si. Tali cooperative destinanouna parte dei proventi a favoredi progetti di solidarietà. «Sia-mo l'ultimo anello della catena- aggiunge don Luca - Ricevia-mo un contributo in denaro.Comunque sui nostri cassoni lascritta è molto chiara».

© riproduzione riservata

FALSOUno dei finti

cassonetti dellaCaritas

posizionati nelcomune di

Albignasego inprovincia di

Padova

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L'associazione sfrattataper far spazio ai profughitrova una nuova casagrazie al Comune . Daisy,sodalizio no profitdedicato alle donne che sioccupa di artigianato,creatività e manualità,all'inizio dello scorsogiugno era stato costrettaad abbandonare la sede divia Martiri della Libertà. Ilmotivo? I proprietaridell'immobile, che erastato concesso incomodato d'uso , avevanopreferito sottoscrivere unpiù sostanzioso contrattod'affitto con unacooperativa che si occupadell'accoglienza deirichiedenti asilo ed illocale era quindi diventatoun'au la studio. Laquarantina di socie che dàvita a "Daisy" ha quinditrovato rifugiotemporaneo negli ex ufficidella palestra nelle scuoledi via Marconi. Da qualchegiorno , la giunta guidatada Valter Orsi ha peròdeciso di trovare unasoluzione, seppur nondefinitiva, alla situazione:per un periodo nonsuperiore ai cinque anni,l'associazione troveràcasa al primo piano dei"Chiostri" di via Baratto. Iltutto per poco meno di 2mila euro annui. xz.

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. Aiuto a minori e anziani grazie all'utilizzo anche di quanto percepito dagli affitti degli immobili dopo lo sfratto di inquilini morosi

Fondazione Fifippi, risanato il bilancioDimezzato il mutuo con le banchee ripianato il buco di 50 mila euroRipristinato il fondo di 10 mila eurodestinato ai servizi sociali comunali

.............................................................................Giulia Armeni..............................................................................

La prima forma di assistenzasociale in paese l'avevano por-tata loro e, dopo cinque annidi pausa di riflessione e so-prattutto di risanamento, ivertici della Fondazione Fi-lippi di Villaverla, la cui sedeè in municipio, ritornano alleorigini. É stato infatti ripristi-nato, dopo un lustro, il contri-buto concesso dall'enteall'Amministrazione comu-nale. Si tratta di una cifra pa-ri a 10 mila euro - una metà afavore di progetti per i mino-ri e l'altra metà per l'assisten-za domiciliare agli anziani -che non è da considerare solocome un aiuto concreto allapubblica amministrazione infase di chiusura del bilancioma anche come un segno tan-gibile che, dopo le fatiche de-gli ultimi anni, la Fondazio-ne della famiglia Filippi è tor-nata ad essere un organismosano e propositivo.

Sano perché, da un buco dicirca 50 mila euro nel bilan-cio della gestione degli immo-bili, circa 120 mila euro all'an-no, la Filippi è riuscita a ripia-

nare l'ammanco, arrivando,oggi, ad avere praticamentetutte le abitazioni affittate,contro il 40 pr cento di vuotodi cinque anni fa.Per questo nel 2013, non

senza qualche malumore inComune, l'Ipab aveva chiusoi rubinetti tagliando l'asse-gno annuo di 10 mila euro aiservizi sociali a causa del sa-lasso dell'Imu, allora quanti-ficato il 17 mila euro per i 32immobili e per i terreni diproprietà.Una decisione maturata,

nel direttivo all'epoca neoeletto guidato da PiergiorgioPigato, anche per poter met-tere mano ai bilanci dellaFondazione, sistemando letante situazioni di morositàche avevano intaccato, neglianni, il patrimonio della real-tà voluta nel 1974 da Caroli-na Filippi.

Ora, cinque anni dopo, è lostesso Pigato, anche lui comeil sindaco Ruggero Gonzo inscadenza di mandato, ad an-nunciare la fine dell'austeritye dunque l'istituzione, di nuo-vo, del contributo di 10 milaeuro a vantaggio dei servizisociali comunali.

«Questo contributo ha un si-gnificato importante per lafondazione Filippi che, neglianni Settanta, ha assunto laprima assistente sociale delpaese, l'Elisabetta De Tonipoi divenuta storico sindacodi Villaverla. É anche il sim-bolo però della rinascitadell'ente che - sottolinea Piga-to - oggi è finalmente risana-to e su 32 appartamenti dicui dispone, solo uno, controi 12 di cinque anni fa, risultasfitto e comunque in via di as-segnazione».Non solo: negli ultimi anni,

in silenzio ma efficacemente,sono stati eseguiti numerosisfratti contro chi si ostinava anon pagare il canone di loca-zione e, soprattutto, è stato ri-pulito dal degrado un interostabile in via Filippi, divenu-to luogo di spaccio e prostitu-zione.Dimezzato, da 300 mila a

150 mila euro, anche il mu-tuo con le banche contrattoper costruire una nuova pa-lazzina. In vista delle elezionidel nuovo consiglio, nei pros-simi mesi, il direttivo si prepa-ra dunque a passare le redinidi un Ipab oggi in piena salu-te, in grado di distribuirequalcosa come 30 mila eurol'annodi aiuti, tra scuole, real-tà sportive e anche associazio-ni, facendosi carico anche dialcune famiglie che si trova-no in situazioni particolar-mente disagiate. e

©RIPRODu/IONE RISERVATA

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Maggiori entrate daaccertamenti Imu, Tari eIrpef per 70 mila curo.minori introiti dal fondo disolidarietà per 95 mila. èun mosaico complicato,ma che anche quest'anno èstato completato, quellodel bilancio 2017approvato durantel'ultima seduta consiliare aVillaverla.

Senza aumentare letariffe delle imposte e deiservizi, l'Amministrazioneè riuscita a incrementare itrasferimenti all'Ulss,passati da 115 mila a 127mila 657 euro e aprevedere interventi sulterritorio come leasfaltature delle stradenel territorio comunaleper 45 mila euro.

In fase di bilancio è statainoltre inserita anche larevisione del valore dellaaree edificabili , che dopomesi di lavoro da parte ditecnici e commissione haconsentito larivalutazione, in linea conil mercato attuale, di lottiinalterati dal 2006, conconseguente notevolerisparmio sull'Imu avantaggio deiproprietari. G.AR

L'esterno del palazzo municipale dove ha sede la Fondazione Filippi

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ARO

Scuole e 'ee disabilitaUnprogettod'integrazione

Ecco come, in modo moltonaturale, la diversità puòcreare importanti legami.Un momento di pausa, unpiatto di pasta, sicuramentemolte risate. Questa l'ideasemplice venuta a educatorie operatori del centro educati-vo diurno La Fraglia e dellacooperativa Agape, per chiu-dere un bellissimo progettodi condivisione con la scuolamedia di Marola. L'iniziati-va, conclusa quest'anno circaa metà marzo, prevede che leporte della scuola si apranoper accogliere adulti e ragaz-zi con disabilità che per qual-che giorno trascorrono deltempo insieme agli alunni diseconda. Il progetto, nato dal-la collaborazione delle presi-denti Maria Berno per LaFraglia e Marilena Giarettaper Agape con Luigino Gol-din, responsabile del gruppoteatrale delle cooperative, vie-ne riproposto positivamenteda qualche anno. Il prossimomercoledi 19 aprile 20 stu-denti e 3 insegnanti sarannoospiti dei ragazzi delle coope-rative La Fraglia e Agape,che hanno voluto invitarliper condividere un momentoallo stesso tempo di formazio-ne e di accoglienza convivia-le.

Gli alunni arriveranno allelo circa con quattro pulminimessi a disposizione da Fra-glia e, dopo il benvenuto del-la presidente e dei genitoridel centro, saranno suddivisiin gruppi di cinque ragazziche a turno faranno esperien-za nei tre settori: informati-ca, assemblaggio (due stan-ze) e cartotecnica. In seguito,alle 12.30 circa, il pranzo tut-ti insieme. Verso le 13.40 fa-ranno rientro a scuola. •

RIVRODUZ IONE RISERVATA

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È uno dei sodalizi più numerosi

Dopo oltre un annogli iscritti dell'Aldohanno un direttivo

I componenti del consiglio direttivo dell'Aido di Rosà

Ad un anno di distanza dalledimissioni del presidente,l'Aido di Rosà ha finalmenteun nuovo consiglio direttivo.Nella nella sede del Centro so-ciale alpino di via Schallstadtsi è infatti riunita l'assembleadei soci per l'elezionedell'organismo che dovrà tra-ghettare il sodalizio per i pros-simi anni.Alla riunione hanno parteci-

pato anche la presidente pro-vinciale Paola Beggio e ilcoordinatore di zona More-no Zurlo. Entrambi hannomesso in evidenza l'importan-za del gruppo rosatese, checonta oltre 400 iscritti, e han-no ringraziato il presidentedegli alpini Mario Baggio el'ex capogruppo dei donatoridi sangue Roberto Guidolinper il prezioso lavoro svoltoin vista del rinnovo delle cari-

che. La presidente provincia.le ha inoltre sottolineato il va.lore aggiunto derivant<dall'arrivo di giovani nel gruppo e la validità della collabo•razione con le penne nere edonatori di sangue per tenere vivo il mondo del volontariato.

Questi i consiglieri eletti do,po le consultazioni elettoraliDaniela Bonato, Carla Gian•nina Bordignon, Antoni(Marchiorello, Roberto Gui•dolin, Mirco Vignotto, Mari(Baggio, Roberto Bertolin, Sil'vano Parolin, Paolo Lorenzon, Francesca Bisinella, Va-lentina Tosin, Davide Alberton, Dario Morlin, CristinaMoretto. Il nuovo direttivo sriunirà per eleggere il presidente, i due vice, il segretari(e il tesoriere. • M.B.

RIPRODUZIONE RISERVAi

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SOLIDARIETÀPiante aromatichein favore dell'AvoAll'entrata principale dell'ospe-dale San Bortolo, oggi, si potran-no acqu istare le piantine stagio-nal i aromatiche il cui ricavato an-drà a favore dell'Associazionevolontari ospedalieri.

AUSERUn incontrosull'arte concettuale

ç.Oggi, alle 16, a palazzo Cordelli-na in contra'Riale siterrà l'incon-tro intitolato "Arte come idea:preistoria dell'arte concettuale"con la relatrice Cristina Borin.L'appuntamento è inserito nelcalendario di incontri organizza-to dall'Au se r.

LETTERATURABarsotti presenta"L'amore resta"Musica, amore e Africa sono gliingredienti de [l'incontro cu [tura-le che si terrà oggi alle 20 al Cen-tovantuno Caffè in viale Trie-ste, durante il quale il giornali-sta, scrittore e cantautore Lean-dro Barsotti presenterà il suoromanzo "L'amore resta".

GRUPPO COSCIONIRiapre lo sportelloper il testamento biologicoRiapre lo sportello per il testa-mento biologico. Dalle 17.30 al-le 19 di oggi, nei locali della Chie-sa metodista incontra' San Fau-stino 10, rimarrà aperto lospor-tello per l'archiviazione del pro-prio testamento biologico. L'ini-ziativa è organizzata dal gruppoCoscioni e dalla stessa Chiesametodista di Vicenza.

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All'associazione "Nuova speranza"

0per il trasPorto anFelice Busato

Dopo il trasloco ad inizio an-no da via Ronche nell'ex cano-nica di Colloredo concessa incomodato d'uso dal Consi-glio Parrocchiale e che sarà,inaugurata il prossimo 18 giu-gno l'Associazione "Nuovasperanza per la vita" può con-tare anche sul nuovo pullmi-no Fiat Ducato dotato di set-te posti e due carrozzine peril trasporto della decina diutenti affidati dai servizi so-ciali, Sert e centro di salute La consegna dei pulmino

mentale del territorio.« Un mezzo acquistato in

parte con le donazione del 5per mille del 2014 , in partecol contributo di un privato edalla raccolta fondi con lavendita di prodotti del labora-torio artigianale come cestiniin vimini , découpage , ricami,bomboniere per matrimoni»sottolinea la presidente Ema-nuela Gastaldello. La nuovasede aperta dal lunedì al ve-nerdì, dalle 14.30 alle 17.30,vede alternarsi una trentinadi volontari con uscite ludi-co-ricreative di socializzazio-ne con i degenti delle case diriposo , mentre a cadenza set-timanale vi sono colloqui disupervisione , ascolto recipro-co con una psicologa. •

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SCALE. Sono le aziende e associazioni berìche le più numerose tra quelle che aderiscono alle proposte della Fondazione "I Bambini delle Fate"

E vice il record della solidaríetc1Quattro i progetti in atto sui terni dell'inclusionedei ragazzi disabili e del sostegno alle loro fa °glieOttanta le realtà in provincia che vi contribuiscono

Gianmaria Pitton

Vicenza, intesa come provin-cia nel suo complesso, ha piùvolte dato prova di grande at-tenzione negli ambiti della so-lidarietà e del volontariato.Sorprende comunque notarecome il confronto con provin-ce contermini e similari aquella vicentina vedaquest'ultima sfoderare nume-ri superiori alle altre, perquanto riguarda aziende e as-sociazioni coinvolte in pro-getti sociali. È il caso delle ini-ziative avviate dai "Bambinidelle Fate", un'organizzazio-ne fondata nel 2005 da Fran-co Antonello, con sede a Ca-stelfranco Veneto (Treviso),che finanzia progetti sociali,gestiti da associazioni di geni-tori, enti o strutture ospeda-liere, rivolti a bambini e ra-gazzi con autismo e disabili-tà. Due sono i canali: il coin-volgimento di privati, attra-verso l'associazione "I Bambi-ni delle Fate", e quello delle

L'oraL'organizzazionecrea grupp i d i

imprese e privati

per dare una base(2C n lC

alle iniziative

imprese, per mezzo della fon-dazione che porta lo stessonome. Le oltre ottanta azien-de vicentine coinvolte a soste-gno dei quattro progetti at-tualmente in essere rappre-sentano un primato, e nonsoltanto in Veneto.Perché questa particolari-

tà? «Quella vicentina è unaterra molto ricca di iniziativee di attività nel sociale - spie-ga Bianca Gumiero, respon-sabile dei progetti in provin-cia - e questo ha sicuramentecreato una situazione piutto-sto ricettiva delle nostre pro-poste. Siamo continuamentein contatto con le aziende so-stenitrici, le quali sono ben di-sposte a finanziare progettidel territorio, che possonotoccare e verificare. Chi deci-de di sospendere il contribu-to non lo fa perché in disac-cordo con il nostro operato.Lo fa per altre motivazioni».

Il sistema dei "Bambini del-le Fate" consiste nell'indivi-duare prima un'associazio-ne, ente od ospedale con unprogetto importante. Si crea-no quindi gruppi di decine diaziende locali, o un centinaiodi privati, ciascuno dei qualiversa mensilmente una quo-ta che va a sostegno del pro-getto. «L'unione di questicontributi - aggiunge Gumie-ro - permette di finanziareprogetti che non troverebbe-ro fondi un altro modo». Fi-

nora hanno aderito oltre sei-cento imprese e duemila pri-vati per sostenere 44 progettiin 12 regioni.

I PROGETTI . Quattro, come siè detto, i progetti vicentini.Quello dell'associazioneABAut di Camisano, che sichiama "Paletta e secchiel-lo... per costruire assiemeuna realtà diversa", punta asostenere le famiglie conbambini autistici non solonella cura e nell'assistenza,ma anche nella riduzione del-le spese per la terapia con ilmetodo Aba, che richiede spe-cifici interventi a domicilio.È previsto anche un suppor-to psicologico perla famiglia,ed è stato avviato un percor-so per i compagni di bambinicon disabilità.

Il progetto dell`Associazio-ne contro l'esclusione" diSchio ha come obiettivo l'inte-grazione sociale delle perso-ne disabili, sia con attività di-rette di inserimento e autoge-stione, sia con iniziative diformazione degli operatori.Molta attenzione viene postaalla pedagogia dei genitori,che considera necessario un"patto educativo" tra la fami-glia e le altre agenzie educati-ve..

Insieme all'associazione En-gim di Thiene i "Bambini del-le Fate" hanno promosso ilprogetto Abil-mente, rivolto

ai ragazzi con disabilità nelperiodo tra la conclusione diun percorso scolastico e l'inse-rimento lavorativo, dando aquesti ragazzi la possibilitàdi relazionarsi con i coetaneie gli adulti e di raggiungereuna propria autonomia per-sonale e sociale.Con l'Ulss 7 Pedemontana,

infine, si è dato vita a una pro-getto di valutazione e tratta-mento dei bambini con Dsa,disturbo specificodell'apprendimento. Sonostati presi in carico 130 bam-bini tra Schio e Thiene, lavo-rando sul raggiungimento diuna maggiore autonomianell'esecuzione dei compitiscolastici.

ORI-UZIUNE RISERVATA

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La Fondazione " I Bambini delle Fate" si occupa di finanziare progetti di inclusione di bambini disabili

JU0La Fondazione "I Bambinidelle Fate" è sorta nel 2005a Castelfranco Veneto pervolontà di Franco Antonello,che ha voluto dare avvio aun «nuovo modo di faresociale»: la Fondazioneinfatti non gestiscedirettamente i progetti, mali finanzia , coinvolgendoaziende, associazioni esingoli privati, attraversol'iniziativa "Sporcatevi lemani" . Finora sono statierogati 7 milioni di euro,

andati a una quarantina fraassociazioni, enti e ospedali indodici regioni. L'obiettivo èquello di dare avio ad almenoun progetto sociale in ciascunaprovincia. Nello stile de" IBambini delle Fate" rientraanche la scelta di nonaccettare, in alcuna forma,donazioni occasionali e unatantum . I contributi vannosempre a un progettospecifico. « Non operiamo nésiamo legati ad alcunaistituzione politica o pubblica,e non aderiamo all'iniziativadel 5 per mille».

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La disperazione dei volontari della sede di via Spillere

Riffiatì cì1)o e vestìtì

che erano derstinatí

aglíasì11dell'.AfrìcaRaid a segno nel magazzino del Centro missionarioCon etto portata via buona parte della mercepronta per container da spedire in Sierra Leone

Marco Billo

Hanno rubato pacchi di risoe pasta, barattoli di Nutella emarmellata, ma anche tanti,tanti vestiti per bambini. Tut-to materiale che la scorsa set-timana sarebbe dovuto parti-re per la missione dei padriGiuseppini in Sierra Leone,ma che alcuni ignoti hannoportato via dal magazzinodel Centro missionario "Fra-tel Faccin" di via Spillere aVillaverla. «Ce ne siamo ac-corti lo scorso mercoledì - rac-conta amareggiato Paolo Re-vrenna, presidente della On-lus che raccoglie donazionida destinare alle missioni -Non è la prima volta che capi-ta: lo scorso dicembre i ladrihanno messo a segno una de-cina di colpi in appena ventigiorni. Hanno forzato i luc-chetti delle porte e hanno rot-

to le finestre per poi rubare ilvestiario che noi volontariavevamo raccolto. È stato in-stallato il sistema antifurto enessuno ha più tentato di in-trodursi fino alla scorsa setti-mana. In appena quattro me-si abbiamo subito, tra refurti-va e danneggiamenti allastruttura, oltre duemila eurodi danni». L'associazioneopera nel magazzino da mer-coledì a sabato: il recente fur-to, quindi, è stato compiutotra domenica e martedì. Stan-do alle ricostruzioni dell'asso-ciazione, dopo essersi apertiun varco nella rete di recinzio-ne i malviventi sono entratinel capannone arrampican-dosi sulle inferriate di una fi-nestra nel retro dello stabile,raggiungendo infine un'aper-tura al primo piano utilizzataper caricare e scaricare mate-riale con il muletto. Senza farscattare il sistema d'allarme,

i ladri sono poi scesi nel ma-gazzino e hanno rubato unaquarantina di confezioni divivande e diversi capi d'abbi-gliamento, soprattutto perbambini. «Ci siamo accortidel furto mercoledì mattina,quando abbiamo aperto ilmagazzino per caricare uncontainer diretto a Lunsar eMakeni, due città della Sier-ra Leone. Fortunatamentehanno rubato solo parte delmateriale umanitario desti-nato soprattutto ad alcuni asi-li del paese africano - aggiun-ge Revrenna - C'è talmentetanta amarezza per questi ul-timi episodi che siamo arriva-ti addirittura a domandarcise ha senso continuare a de-stinare tempo ed energie perportare avanti la nostra attivi-tà di volontariato se questo èil risultato. Non penso chedietro a questi furti ci sia unabanda o dei ladri di professio-ne: sono probabilmente per-sone che hanno bisogno di ge-neri di prima necessità. Peravere un sostegno ci si può ri-volgere alla Caritas o ad altrienti che promuovono la soli-darietà: non serve rubare il ci-bo destinato a chi non ne ha -conclude - In 30 anni di vitadella Onlus abbiamo subitoqualche piccolo furto, mamai con la frequenza degli ul-timi mesi. Ora incrementere-mo il sistema d'allarme».L'episodio è stato denuncia-to ai carabinieri della Compa-gnia di Thiene che stannosvolgendo indagini. •

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Paolo Revrenna nel capannone in cui c 'era la merce pronta perla Sierra Leone . STUDIOSTELLA-CISCATO

I ladri hanno usato un muletto per attuare il furto .sruoiosrELLA-ciscaro

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VOLONTARIATO. Raccolti 40 mila euro per Tanzania, Costa d'Avorio, Nepal e "Libera" in Sicilia

In tremila a1 Social Day 2017«Andiamo controcorrente»«No allo stereotipo dei giovani

ma ° e privi di interessi»Tremila ragazzi coinvolti, a"sporcarsi le mani" tra manu-tenzioni e lavori di fatica incambio di una mancia servi-ta a comporre i 40 mila euroraccolti alla fine della giorna-ta. Una somma che sarà ripar-tita tra le iniziative antimafiadell'associazione "Libera" e atre progetti di cooperazioneinternazionale.

«Anche quest'anno - com-menta l'assessore alle giovanigenerazioni, Oscar Mazzoc-chin - il "Social Day" si con-ferma la principale raccoltafondi del Veneto. Il fatto chea promuoverlo siano degliadolescenti, disposti a pulire,aggiustare, lucidare e mette-re in ordine, aggiunge gratifi-cazione a gratificazione. Ac-canto a loro, vanno ricordati ibambini e ragazzi del primociclo di studi, impegnati asupporto di associazioni divolontariato". All'undicesi-ma edizione, la "Giornata So-ciale" animata dagli under 18si è svolta nel segno dell'auto-nomia: quella dei partecipan-ti che, dai mesi scorsi, sonocondotti da un esecutivo (il"Board") di pari età. «Gliadulti ci sono - riprendel'assessore -, così come i pro-motori originari del gruppo"Vulcano", ma il loro ruolo è

soprattutto di supervisione.Per il resto, lasciamo che sia-no i ragazzi a decidere perquali progetti, con quali real-tà e in che modo sporcarsi lemani».Progetti che, quest'anno,

prevedono la realizzazione diuna sala parto e di un repartomaternità a Idete, in Tanza-nia; la costruzione di unascuola a Ganlé in Costa d'Avo-rio e il finanziamento di per-corsi di studio per bambine eragazze in Nepal. A ognunadi queste iniziative andrà il30 per cento della sommaraccolta, il rimanente 10 percento è destinato alla coope-rativa di Libera "Rita Atria" aSalemi in Sicilia.«Ci interessa far capire -

commenta Anna Baggio, stu-dentessa di terza superiore -che nel mondo ci possono es-sere anche solidarietà e impe-gno, accanto alle immaginidi guerra che i media comuni-cano. L'esperienza diquest'anno, a potare le vignedi villa S. Giuseppe, mi ha da-to l'entusiasmo per tornare alSocial Day anche i prossimianni».«Perché bisogna provare il

Social Day? - le fa eco Federi-co Cammelli, del "Board" lo-cale e internazionale - Per

Alcuni ragazzi al lavoro nel corso della Giornata sociale

Anche pulizia nelle strade fra gli interventi decisi dai ragazzi

confrontarsi con il lavoro,per vivere una giornata discuola diversa e per operarein ambito locale, con una pro-spettiva mondiale. Non a ca-so, chi si sporca le mani unavolta, di regola prosegue e daqualche anno si mette in gio-co come tutor per i più giova-ni».

«Per noi è stata senza dub-

bio un'esperienza concreta dicittadinanza - chiude GiadaMascotto -, anche per andarecontrocorrente rispetto allostereotipo dei "giovani imma-turi e privi di interessi". La di-mensione internazionale chesi crea, permette di allargarelo sguardo a realtà diversedalla nostra». • L.P.

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Il progetto è di supporto all'azione svolta dal Comune a livello istituzionale

Solidarietà delle maIn dono pannolúe latte

Un gruppo di volontarie ha creato un'associazioneche procura e distribuisce generi di prima necessitàper chi e in difficoltà pensando soprattutto ai bimbi

Luisa Nicoli..............................................................................

Mamme che aiutano altremamme in difficoltà. È parti-to da gennaio un progettospontaneo di sostegno alle fa-miglie con figli piccoli "Pro-getto solidale - Le mammedi Altavilla" nato per rispon-dere alle necessità, in un pe-riodo di crisi economica e so-ciale, di tutti i giorni. Dal pan-nolino al latte in polvere.Creato per affiancare le istitu-zioni, che non possono arriva-re ovunque, e coprire quellosvantaggio economico checolpisce sempre più persone.

Tutto natoa genna io dopola segna lazioneche una fam iglianon riusciva acomprare i l cibo

Così ad Altavilla ci hannopensato le mamme. Attual-mente sono una quindicinale volontarie impegnate nelprogetto, che è tutto femmini-le nell'idea e nello spirito disolidarietà, ma a cui ha aderi-to anche un paio di papà.«Che stanno dando un aiutoimportante - precisano lecomponenti del gruppo -. Ènato tutto da una segnalazio-ne, da un caso che mi è statoraccontato ad Altavilla - rac-conta la presidente GiorgiaSbrissa -: una famiglia in dif-ficoltà con un bambino di seimesi, che non aveva soldi peril cibo e per i pannolini. Così,finito il lavoro quel giorno, so-no andata a comperare quan-to necessario e l'ho portato aquella mamma. Era l'iniziodi gennaio».L'associazione ha trovato

uno spazio privato in cui riu-nire quanto viene offerto daicittadini o comunque quelloche raccoglie con le varie ini-ziative promosse sul territo-

rio, la prossima in program-ma domenica 23 aprile.«Stiamo distribuendo so-

prattutto alimenti alle fami-glie in grave difficoltà, chenon arrivano a fine mese -continua la presidente - so-no mamme di Altavilla manon solo. Abbiamo aiutatoanche una donna di Creazzoche aveva un problema conl'Enel ed era senza correnteda giorni. Alle mamme por-tiamo soprattutto latte in pol-vere, come in due casi ad Alta-villa, una famiglia con 4 figlie un'altra con 2. E poi panno-lini e vestiti. A una donna inattesa di partorire abbiamopraticamente preparato ilcorredino completo. Sonouna decina le persone chestiamo aiutando, mamme ita-liane ma anche straniere»Tanti cittadini stanno con-

tribuendo al progetto, donan-do cibo e vestiti, e c'è anche cisi occupa di lavarli, stirarli esistemare i bottoncini nuovisugli abitini. Le mamme han-

no creato una pagina face-book"Progetto solidale mam-me di Altavilla", in cui sonocontattabili perla segnalazio-ne di casi di donne in difficol-tà o perle offerte. E hanno unindirizzo mail di [email protected].

«Stiamo scrivendo anche al-le aziende che produconopannolini e latte in polvereper avere un aiuto ulteriore -conclude la presidente - per-ché questi due prodotti sonouna priorità per chi ha bambi-ni piccoli e sono anche costo-si». Una sorta di sostegno delbuon vicinato. Quello di untempo. Perché a volte non ènecessario andare tanto lon-tano per poter aiutare.

ORI-UZIUNE RISERVATA

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Simonetta Nicoli, la presidente Giorgia Sbrissa e Francesca Loseto

Le dispense con i viveri raccolti dalle mamme . FOTO NICOLI

«È un iniziativadecisamente valida, diaiuto e supporto, checontribuisce dove a voltenon possono o nonriescono ad arrivare leistituzioni pubbliche». Adirlo è il sindaco ClaudioCatagini. «Non abbiamo lapossibilità di fornire lorouna sede in quantoiniziativa privata ma hoesortato il gruppo dellemamme a continuare. Peril territorio è un'ennesimaprova di solidarietà esensibilità. L'ultimoprogetto in ordine ditempo che si è sviluppatoin città. Dalla raccoltafondi per i bisognosi, aglialluvionati, ai terremotati,in favore dell'ospedale diVicenza. II nostro è uncomune solidale. E quindil'Amministrazione è adisposizione anche delgruppo mamme diAltavilla per quantopossiamo fare». L.N.

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Una Lucciolataper aiutarechi è atodi tumoreUna passeggiata per contri-buire all'assistenza dei mala-ti di cancro, dando sostegnoai pazienti e alle loro famigliedell'hospice "Via di Natale".Si svolgerà anche quest'annola "Cucciolata", appuntamen-to ormai diventato tradizio-nale per Villaverla e rappre-sentato da una camminatabenefica in notturna per levie del paese. L'iniziativa soli-dale a favore della "Casa Viadi Natale" è stata messa inprogramma per il prossimovenerdì 21 aprile. La manife-stazione, che viene organizza-ta in collaborazione con leprincipali associazioni e igruppi di volontariato e ri-creativi del territorio, partiràalle 20. Sono previsti due cor-tei distinti, da piazza dellaFornaci a Villaverla e da piaz-za Elisabetta De Toni nellafrazione di Novoledo.

Gratuita l'iscrizione all'even-to, che è aperto alle 19.30, mala formula della manifestazio-ne conta sulla generosità deipartecipanti e, dunque, su of-ferte libere per andare a fi-nanziare l'hospice che si occu-pa del ricovero e della terapiadei malati oncologici dell'isti-tuto nazionale dei tumori diAviano. L'arrivo comune pertutti i marciatori è nel piazza-le delle Feste, a Villaver-la. • G.AR.

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmartedì18.04.2017 (15:41)

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmartedì18.04.2017 (15:41)

Esprimere la propria volontà alla donazione di organi » VicenzaPiùEsprimere la propria volontà alla donazione di organi » VicenzaPiùEsprimere la propria volontà alla donazione di organi » VicenzaPiùEsprimere la propria volontà alla donazione di organi » VicenzaPiù

Dal 20 aprile "Una scelta in Comune" per esprimerela propria volontà alla donazione di organi e tessuti

| Da giovedì20 aprile i cittadinimaggiorenni resi-denti a Vicenzapotranno esprimerela propria volontàalla donazione didonazione didonazione didonazione diorgani e tessutiorgani e tessutiorgani e tessutiorgani e tessuti

direttamente agli sportelli dell'anagrafe comunale inoccasione del rilascio o del rinnovo della cartad'identità. Il Comune di VicenzaComune di VicenzaComune di VicenzaComune di Vicenza ha, infatti, aderito alprogetto "Una scelta in Comune", promosso dalCooordinamento trapianti regionale (Ctr) incollaborazione con Anci VenetoAnci VenetoAnci VenetoAnci Veneto, Ulss n. 8 BericaUlss n. 8 BericaUlss n. 8 BericaUlss n. 8 Berica eAido VicenzaAido VicenzaAido VicenzaAido Vicenza. Ad illustrare l'iniziativa questa mattinaerano presenti l'assessore alla semplificazione einnovazione Filippo ZanettiFilippo ZanettiFilippo ZanettiFilippo Zanetti, il medico dell'Ulss 8Berica anestesista e rianimatore dottor SilvioSilvioSilvioSilvioMarafonMarafonMarafonMarafon, coordinatore ospedaliero trapianti e lapresidente di Aido Vicenza Paola BeggioPaola BeggioPaola BeggioPaola Beggio.

"Oggi presentiamo un nuovo servizio del settoreAnagrafe, stato civile ed elettorale molto utile per icittadini che, da giovedì 20 aprile, avranno lapossibilità, al momento del rilascio o del rinnovo dellacarta di identità, di esprimere il proprio consenso alladonazione di organi e tessuti. - ha dichiaratol'assessore alla semplificazione e innovazioneFilippo Zanetti -. Tutto nasce da un'idea lanciata dalconsigliere comunale Giancarlo PesceGiancarlo PesceGiancarlo PesceGiancarlo Pesce. In questimesi abbiamo seguito l'iter burocratico necessarioall'avvio del servizio, tra cui il coordinamento con AnciVeneto, Ulss n. 8 Berica e Aido Vicenza,l'aggiornamento del software comunale e laformazione dei dipendenti. Considerando che ognianno rilasciamo circa 15 mila carte di identità, in 10anni dovremmo riuscire ad avere una banca datiaggiornata di tutti i potenziali donatori di Vicenza".

"Nonostante esista una legge del 1999 che auspichidi chiedere direttamente alla persona in vita il

consenso alla donazione dei propri organi, ad oggiquesto avviene generalmente nel momento dellamorte, interpellando i familiari - ha precisato il medicodell'Ulss 8 Berica anestesista e rianimatore dottorSilvio Marafon, coordinatore ospedaliero trapianti - .Sosteniamo, quindi, pienamente questo progetto chein un anno e mezzo dall'avvio a livello provinciale hadato risultati molto positivi. Sono, infatti, 10 mila lepersone in lista d'attesa in Italia per il trapianto degliorgani (cuore, fegato, reni e polmoni). A Vicenza ognianno si eseguono 40 trapianti, solo di reni, quasi lametà da persone viventi. È, quindi, fondamentalesensibilizzare le persone sull'importanza di questogesto e sappiamo che il vicentino è un territorio moltogeneroso in tal senso. Tra fine 2016 e inizi 2017all'ospedale di Vicenza si sono presentati duedonatori samaritani di reni, ovvero due persone chehanno deciso di offrire il proprio organo allacollettività, e non ad uno specifico ricevente, senzaalcun tipo di remunerazione o contraccambio. È unsegnale molto forte che fa ben sperare".

"Ringrazio il Comune di Vicenza per aver aderito aquesto progetto molto importante con il quale si puòarrivare davvero ad ogni cittadino - ha aggiunto lapresidente di Aido Vicenza Paola Beggio -. A livelloprovinciale il servizio è partito un anno e mezzo facon l'adesione di 22 Comuni e, quindi, di 25 mila nuovidonatori. Riteniamo che la partecipazione al progettoda parte della città capoluogo possa essere di stimoloper gli altri Comuni della provincia. In quarant'annidalla fondazione, gli iscritti all'Aido sono stati 213 milanella Regione Veneto e 63 mila nella provincia diVicenza che, pertanto, si conferma prima a livelloregionale per numero di adesioni".

Il progetto intende informare e sensibilizzare i cittadinisull'opportunità di esprimere la propria volontà sulladonazione di organi e tessuti e ampliare le possibilitàdi esprimere il consenso. L'espressione della volontàsulla donazione è facoltativa e può essere dichiarataanche presso l'Aido (solo consenso); le Ulss, gliospedali o gli ambulatori dei medici di medicinagenerale; i Coordinamenti regionali per i trapianti. In

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmartedì18.04.2017 (15:41)

alternativa l'interessato può anche conservare tra idocumenti personali una dichiarazione di volontà incarta libera (positiva o negativa) completa di tutti idati personali, datata e firmata oppure compilare il"tesserino blu" del Ministero della salute (o quello diuna delle associazioni di settore), che dovràconservare insieme ai documenti personali.

Per esprimere il consenso o il diniego alla donazionedi organi e tessuti l'interessato, al momentodel rilascio o del rinnovo della carta d'identità, devefirmare un'apposita dichiarazione in duplice copia:una copia resterà al dichiarante come ricevuta, e nondovrà necessariamente accompagnare la cartad'identità - in cui non verrà scritto nulla -, mentre l'altrasarà conservata nell'archivio dell'ufficio anagrafe. Ladichiarazione può essere presentata all'anagrafecentrale a Palazzo degli Uffici in piazza dei Signori oall'anagrafe decentrata in circoscrizione 3 (VillaTacchi, viale della Pace 89).La manifestazione di volontà sulla donazione sarà,quindi, trasmessa in tempo reale dal Comuneal Sistema informativo trapianti, unitamente ai datianagrafici del dichiarante e agli estremi deldocumento d'identità, al fine di consentirela consultazione da parte del Coordinamentoregionale per i trapianti. In caso di ripensamento, lanuova volontà di donare o meno deve esseremanifestata all'Ulss oppure al momento delsuccessivo rinnovo della carta d'identità.

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Conclusa la 4a edizione del progetto

Famiglie bisognosePronto ffiterventoda parte del RotaryAssegnati contributi economici

su indicazione di cinque Comuni

Galvan , Cogo , Tabone , Benedetti e Bortolan all 'evento . ARMENI

Si è chiuso il progetto "Pron-to intervento famiglie", inizia-tiva del Rotary Club VicenzaNord Sandrigo che ha coin-volto i Comuni di Bressanvi-do, Bolzano Vicentino eSchiavon. Giunto alla quartaedizione, è un contributo eco-nomico assegnato, su indica-zione dei servizi sociali deiComuni, a famiglie e personeche vivono in difficoltà. Unsostegno che il Club sandri-cense, che festeggia quest'an-no il decennale dalla fonda-zione, continua a mantenere,a testimonianza del forte im-pegno sul territorio. La presi-dente per il 2016/2017 IlariaTabone conferma che l'atten-

zione alla collettività locale èuno dei principali obiettividel Rotary, come dimostranoi progetti in atto, dai concorsiscolastici al contributo per lecertificazioni linguistiche,dal "Premio Club Service"per le attività umanitarie e divolontariato alla spinta alla ri-cerca medico scientifica. Pre-senti alla cerimonia finale isindaci di Bolzano VicentinoDaniele Galvan e di SchiavonMirella Cogo, la presidentedel Rotary Tabone, il past go-vernor del distretto Rotary2060 Cesare Benedetti e ilsindaco di Bressanvido Leo-poldo Bortolan. • G.AR.

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Adesso l'associazione ha 900 soci grazie ai 50 nuovi iscritti

Donazioni della FidarSuperata quotaCon il coro Ciclamino e stato acquistato e poi donato

e ° atore installato all'esterno del municipioCresce la Fidas di Maranoche con 50 nuovi donatori ar-riva a toccare quota 900 soci,di cui 666 attivi, e 1.056 dona-zione registrate nel 2016. Ungruppo in piena salute che hasentito il bisogno di fare qual-cosa perla comunità in cui vi-ve: per questo motivo ha scel-to di donare al Comune un de-fibrillatore che, alla presenzadel sindaco Piera Moro, è sta-to posizionato sul lato ester-no del municipio, accantoall'uscita di sicurezza, in mo-do da essere prontamente uti-lizzabile in caso di emergen-za. «Siamo stati sensibilizza-ti su questo tema a partire daun fatto accaduto nel dicem-bre 2015 - ha spiegato BrunoChemello, presidente dellaFidas locale attiva da 51 anni- quando un nostro donatoreè deceduto in piazza a Mara-no. Assieme al coro Ciclami-no abbiamo unito le forze esiamo riusciti così a regalareal paese questo importantestrumento salvavita. Inoltre,in accordo con il Comune,all'ufficio anagrafe viene con-segnata a tutti i 18enni la tes-sera elettorale assiemeall'opuscolo della Fidas».«Abbiamo scelto di posizio-nare il defibrillatore all'ester-no del municipio - ha sottoli-

I l sindaco Moro con il gruppo dei volontari della Fidas . DAL'IGNA

neato il sindaco Moro - per-ché volevamo fosse bene visi-bile fruibile da tutti; ora spet-ta alla cittadinanza prender-sene cura. Stiamo organiz-zando un corso Bls di primosoccorso per l'uso dello stru-mento: chiunque abbia vo-glia di partecipare, può lascia-re il proprio nominativoall'ufficio relazioni con il pub-blico». «Un grande grazie algruppo di Marano - ha affer-mato Mariano Morbin, presi-dente Fidas provinciale - nonsolo per questo bel gesto maanche per la grandissima di-sponibilità dimostrata dai so-

ci in più occasioni. In provin-cia di Vicenza ci sono 18.200donatori attivi, 80 gruppi euna media di 31 mila donazio-ni all'anno: questo ci rende laterza federata Fidas in Italia.Un risultato davvero impor-tante, raggiunto attraverso lediverse iniziative di sensibiliz-zazione che stiamo portandoavanti sopratutto nelle scuo-le per intercettare quella fa-scia di adulti-genitori chehanno un'età compresa tra i30 e i 50 anni e che si dimo-strano più sensibili al te-ma». • A.D.l.

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L'APPELLOAI FEDELI. In programma oM i alle 10.30 in Cattedrale la cerimonia solenne celebrata dal capo della diocesi

Giovani senza lavoro e violenzeche a Pasqua c'è chi soffre»

La riffessìone del vescovo Pizziol:«Penso ai disoccupati, alle guerree allo sfruttamento delle personeLa festa deve essere speranza»

..............................................................................Federico Murzio..............................................................................

Disoccupati, giovani e menogiovani, e donne vittime dimaltrattamenti e violenza.Sono soprattutto queste duecategorie i destinatari della ri-flessione pasquale del vesco-vo Beniamino Pizziol. Un sa-luto che non dimenticale for-ze di polizia e i militari «chehanno il gravoso compito disostenere, difendere, pro-muovere il bene comune e ga-rantire la nostra sicurezza».Dice il capo della diocesi beri-ca: «Il mio augurio pasqualeè rivolto a tutti voi, in modoparticolare a chi sta vivendol'ora della prova, della soffe-renza. Penso specialmente acoloro che hanno perduto illavoro e a coloro, specie i gio-vani, che non trovanoun'occupazione». Oggi alle10.30, intanto, il vescovo cele-brerà la cerimonia solenne inCattedrale.

GUERRA E VIOLENZA. Come diconsueto il vescovo attinge al-le pagine delle sacre scrittureper superare una semplicelettura religiosa e proiettarsinell'attualità. Si comincia dalsacrificio che Dio chiede adAbramo. «E una scena inso-stenibile - è la riflessione diPizziol - che tuttavia ha un al-tro obiettivo: mostrare la fi-ducia, la fede senza incrinatu-re di Abramo. Chiediamo alSignore di sostenere, di irro-bustire la nostra fede di fron-

te alle prove della vita: il dolo-re, il lutto, la morte, la violen-za, specie sulle donne, la guer-ra presente in tanti paesi delnostro pianeta». Poi, passan-do al profeta Isaia: «La pagi-na che narra la liberazionedel popolo ebreo dalla schia-vitù in Egitto è l'asse centraledella fede in Israele. Chiedia-mo a Dio la libertà da ognidominio dell'uomosull'uomo, dallo sfruttamen-to delle persone, dalle specu-lazioni economiche e finan-ziarie».AMBIENTE. Lavoro, maltratta-menti, violenza e sfruttamen-to. Il vescovo Pizziol torna an-che sul rispetto dell'ambien-te, del mondo inteso come ca-sa comune. «Il libro della Ge-nesi ci ha narrato la creazio-ne del mondo, in particolarela creazione dell'uomo e delladonna, a immagine e somi-glianza di Dio - sostiene Piz-ziol -. Vogliamo rendere gra-zie a Dio per il dono della ca-sa comune, che è il mondocreato per noi e del quale dob-biamo prenderci cura. Ma vo-gliamo ringraziare, in nodospeciale, il Creatore per il do-no della vita, da rispettaresempre dal suo inizio fino alsuo tramonto».

TESTIMONIANZA. «Ma è nelVangelo che troviamo il cul-mine della prolungata e in-tensa Liturgia della Parola - èla riflessione di Pizziol -. Ilbrano evangelico di Matteoci ha raccontato il pellegri-naggio di due donne al sepol-cro di Gesù: Maria di Magda-la e l'altra Maria». Le paroledei testi sacri sono note, enon a caso, al centro del cri-stianesimo ci sono due don-ne. «Dopo l'inatteso incontrocon l'angelo, le donne lascia-no in fretta il sepolcro e corro-no ad eseguire l'incarico:

"Presto, andate a dire ai disce-poli: è risorto dai morti, ed ec-co, vi precede in Galilea; là lovedrete"», ricorda Pizziol cheaggiunge: «Così il mesto pel-legrinaggio si trasforma intrepidante, gioiosa, corsa. Èla gioia pasquale. E la gioiache trasfigura e cambia losguardo e il cuore, gioia chenon ha altra sorgente che lafedeltà di Dio alle sue pro-messe».

SALUTO ECUMENICO . «Un au-gurio speciale a tutti i fedelidella nostra Chiesa diocesa-na, ai fratelli ortodossi edevangelici che celebrano an-che loro in questo giorno laSanta Pasqua - sottolinea Piz-ziol -. Desidero, infine, esten-dere l'augurio di buona Pa-squa a tutti gli abitanti del no-stro territorio». Che, coanenoto, annoverano anche unbuon numero di musulmani.Parole che pesano. e

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Il mondoin cui viviamo

un dono di Dioe dobbiamoaverne curaBENIAMINO PIZZIOLVESCOVO DI VICENZA

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Oggi alle 10.30 il vescovo Pizziol celebrerà la funzione solenne religiosa nella Cattedrale. ARCHIVIO

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmercoledì12.04.2017 (10:26)

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmercoledì12.04.2017 (10:26)

"Volontariamente...CSV", la nuova rubrica in streaming di VicenzaPiu.tv."Volontariamente...CSV", la nuova rubrica in streaming di VicenzaPiu.tv."Volontariamente...CSV", la nuova rubrica in streaming di VicenzaPiu.tv."Volontariamente...CSV", la nuova rubrica in streaming di VicenzaPiu.tv.Stasera è ospite l'Associazione Donna chiama DonnaStasera è ospite l'Associazione Donna chiama DonnaStasera è ospite l'Associazione Donna chiama DonnaStasera è ospite l'Associazione Donna chiama Donna

"Volontariamente...CSV", la nuova rubrica instreaming di VicenzaPiu.tv. Stasera è ospitel'Associazione Donna chiama Donna

| Inizia oggi, 12 aprile, la rubrica del CSVCSVCSVCSV. Il CentroCentroCentroCentrodi Servizio per il Volontariato di Vicenzadi Servizio per il Volontariato di Vicenzadi Servizio per il Volontariato di Vicenzadi Servizio per il Volontariato di Vicenza ha attivatoun nuovo servizio di promozione della conoscenzadelle nostre associazioni in collaborazione conVicenzaPiu.tvVicenzaPiu.tvVicenzaPiu.tvVicenzaPiu.tv, la tv web del network VicenzaPiu.comVicenzaPiu.comVicenzaPiu.comVicenzaPiu.com che trasmette in streaming 24 ore su 24 (www.vicenzapiu.tv oppure scarica l'App VicenzaPiùTv) eche ci ha dedicato uno spazio, denominato "VOLO-NTARIAMENTE... CSV" da mercoledì 12 aprile alle19 ed ogni mercoledì alla stessa ora. Sarannorubriche di circa 20 minuti in cui, oltre a un breve focussulle nostre attività, saranno presentate leassociazioni del territorio con interviste e immagini.Per vedere le repliche delle singole rubriche basteràconsultare il palinsesto di VicenzaPiu.tv su www.vicenzapiu.tv/palinsesto mentre le stesse sarannopoi sempre raggiungibili o sul canale YouTube diVicenzapiu.com oppure on demand sull'AppVicenzaPiùTv.

La programmazione delle "prime visioni" di"VOLONTARIAMENTE... CSV" è la seguente:- il 12 aprile alle 19 e poi in replica Donna ChiamaDonna- il 19 aprile ASA OnlusASA OnlusASA OnlusASA Onlus- il 27 aprile MIDORIMIDORIMIDORIMIDORI- 3 maggio A.D.A.O. Onlus.A.D.A.O. Onlus.A.D.A.O. Onlus.A.D.A.O. Onlus.

L'avvocato Marco GianesiniMarco GianesiniMarco GianesiniMarco Gianesini presidente del CSVspiega il motivo di questa scelta: "Abbiamo intrapresoquesta strada per dare la possibilità alle associazionidi essere presenti visivamente. Si inizia conl'Associazione Donna chiama DonnaAssociazione Donna chiama DonnaAssociazione Donna chiama DonnaAssociazione Donna chiama Donna. L'immagine èun potente mezzo di comunicazione, la violenza è unargomento all'ordine del giorno e questi sportelli sonomolto importanti, ricordo anche che è stato apertouno sportello anche in tribunale". Negli studi diVicenzaPiù.tv, sono intervenute le protagoniste dellarubrica: Maria Rita Dal MolinMaria Rita Dal MolinMaria Rita Dal MolinMaria Rita Dal Molin, coordinatrice CSV,Laura ZanichelliLaura ZanichelliLaura ZanichelliLaura Zanichelli dell'Associazione Donna chiama

Donna che afferma: "L'associazione è nata nel 1990erché il sindacato pensava ci fosse bisogno di unosportello per dare risposte alle donne. Nel 2012 èstato perto il centro antiviolenza dove le donnevengono ascoltate da due operatrici formate perl'ascolto e inoltre diamo l'opportunità di avereinformazioni legali o psicologiche. Accompagniamole donne per farle uscire dalla situazione di disagio".Presente anche Raffaella Di PaoloRaffaella Di PaoloRaffaella Di PaoloRaffaella Di Paolo, volontariadell'Associazione Donna chiama Donna che parla didati: "Nel 2016 il centro antiviolenza ha preso in carico170 donne nuove. 95 casi hanno riguardato laviolenza fisica, 96 la violenza psicologica, poiabbiamo avuto 36 casi di violenza economica, 4 casidi violenze sessuali e 12 atti persecutori. Le operatriciqualificate si occupano della prima accoglienza edella protezione in sinergia con le forze dell'ordine ele istituzioni".

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