Rassegna 10 novembre

24
10 novembre

description

rassegna 10 novembre

Transcript of Rassegna 10 novembre

10 novembre

pagina 2

Vita della 32enne:

da centralinista ad

assistente di un senatore

P erla Genovesi è una trentaduennedi Parma, attivista di Forza Italiaed ex assistente parlamentare di

un senatore Pdl della Lombardia, EnricoPianetta. A luglio è stata arrestata per trafficodi droga, gestito dal boss di Cosa nostra dellaprovincia di Trapani, Paolo Messina,considerato uno di coloro che proteggono la

latitanza del superboss Matteo MessinaDenaro. Dopo l’arresto, comincia araccontare ai magistrati di Palermo feste efestini, al sud e al nord. A sud, un giro di“banchetti orgiastici” a base di sesso e droga,organizzati da Paolo Messina nelle ville diesponenti del Popolo della libertà nella Siciliaoccidentale. A nord, feste a cui ha

partecipato una sua amica, una cubistaventottenne, Nadia Macrì. Nadia a sua voltaracconta i suoi incontri con Renato Brunettae con il sindaco di Parma, Pietro Vignali. Maspiega di essere stata anche ad Arcore, conBerlusconi. “E lei, signorina, cosa fa nellavita?”, le chiese Silvio. “Cosa vuole che faccia,p re s i d e n t e ”, rispose Nadia, “le marchette!”.

TELEFONATE PERICOLOSELa Genovesi, arrestata per narcotraffico, aveva

un filo diretto con la casa di Berlusconidi Marco Lillo

A ltro che assistente sfiga-ta di un oscuro senatoredi periferia. Altro chesconosciuta centralini-

sta della Regione Emilia Ro-magna. Perla Genovesi, la ra-gazza parmense di 32 anni,già portaborse del senatoreEnrico Pianetta di Forza Italia,fermata nel 2007 e poi arre-stata nel luglio scorso conl’accusa di traffico di stupefa-centi insieme a un gruppo disiciliani, era entrata davveronel cuore del potere berlusco-niano. Questa giovane dalladoppia vita a cavallo tra i po-litici romani che oggi occupa-no le poltrone più importantidel Governo e i narcotraffi-canti siciliani era arrivata aparlare con Villa San Martino.Il Fatto Quotidiano ha visio-nato i tabulati telefonici dellaragazza nei quattro anni chehanno segnato la sua ascesadall’Emilia alla Capitale e hascoperto ben 48 contatti (inentrata e in uscita, tra telefo-nate e messaggi sms) con iltelefono di Arcore. Nello stes-

so periodo Perla Genovesiaveva contatti e collaboravacon i narcotrafficanti VitoFaugiana e Paolo Messina, ar-restati con lei nel luglio scor-so. Una circostanza che dimo-stra ancora una volta la per-meabilità dei vertici del Pdl daparte di personaggi, spesso disesso femminile, legati allacriminalità organizzata. DopoBarbara Montereale, l’amicadi Patrizia D’Addario fidanza-ta con un rampollo del clanParisi di Bari, dopo il caso Ru-by e la pubblicazione da partedi Oggi delle foto di Lele Mo-

ra, indagato per favoreggia-mento della prostituzione,che recapita in villa pacchi diragazze al premier, le telefo-nate ad Arcore di una ragazzain rapporti con narcotraffi-canti siciliani ripropone ilproblema della ricattabilità edella possibile infiltrazione daparte della criminalità dei ver-tici del Pdl. Non solo il pre-mier ma, come dimostra que-sto caso, anche il suo entou-rage e i suoi uomini più fidatisono a rischio per le loro spe-ricolate frequentazioni.Quando hanno visto i 48 con-tatti con Arcore, inizialmentegli investigatori hanno pensa-to al Cavaliere. Era naturaleaccoppiare l’utenza 0396013... di Arcore, intestataall’Immobiliare Idra (societàproprietaria di gran parte del-le ville di Berlusconi) al padro-ne di casa. Quel numero erastato rinvenuto tanti anni fanella memoria del cellulare diMarcello Dell’Utri come reca-pito riservato per contattarel’amico Silvio. In realtà, esa-minando alcune telefonate in-tercettate sull’utenza di Perla

Genovesi, si è scoperto chequando chiamava quel nume-ro la ragazza cercava non Sil-vio ma Sandro. Il 16 aprile2005, al centralinista che ri-sponde "Villa San Martino", in-fatti, secondo i Carabinieri,“Perla chiede del Dott. Giu-seppe Villa che però non c’è.E chiede anche di tale Bondima non c'è neanche quest'ul-timo”. Questo è l’unico con-tatto con Arcore segnalato daiCarabinieri nella loro infor-mativa nella quale si annota-no anche 13 contatti con l’at-tuale ministro della difesaIgnazio La Russa, “tutte atti-nenti al suo compito ufficialee prive di interesse investiga-t i vo ”.

I CONTATTI con Arcoretracciati dai tabulati comincia-no nel 2003. Sono molte le te-lefonate in partenza dalla ma-gione del Cavaliere: il 19 set-tembre del 2003 alle 13 e 32,per esempio, il telefono di Ar-core chiama il cellulare di Per-la Genovesi e la conversazionedura 8 minuti. Il giorno dopoc’è un’altra chiamata più bre-

L’amara verità di Maroni: da B. pressioni per RubyLA SERA DEL 27 MAGGIO IL PREMIER SI INTERESSÒ PERSONALMENTE DEL FERMO DELLA RAGAZZA E DEL SUO AFFIDAMENTO ALLA MINETTI

ve sempre in partenza dalla vil-la e poi ancora il 3 ottobre, il27 ottobre, il 9 novembre, il 25dicembre, il primo marzo del2004 e così via. Sono in tuttoundici le chiamate in uscitamentre molte di più sono levolte che è Perla a chiamare ilsuo ignoto interlocutore di Ar-core. Una volta, forse per sba-glio e per un solo secondo,Perla chiama anche alle 6 dimattina. Non è possibile sape-re (a parte l’unico caso citatonell’informativa dei Carabinie-ri visionata dal Fatto) chi e co-sa cercasse la ragazza parmen-se ad Arcore. Fin quando nonsaranno rese pubbliche le tra-scrizioni delle conversazioni(e non solo i tabulati che in-dicano solo il chiamante e ilchiamato oltre alla durata dellaconversazione) si possono fa-re solo dei ragionamenti basatisulle altre telefonate che pre-cedono e seguono quelle diVilla San Martino. A leggere itabulati, probabilmente eraproprio Sandro Bondi, nomi-nato nel 2005 coordinatoredel partito Forza Italia, o qual-che altro personaggio dell’en-

tourage del Cavaliere, l’inter-locutore misterioso della ra-gazza, che ha sempre detto dinon essere mai andata ad Ar-core. Perla Genovesi ha riferi-to solo in via indiretta i raccon-ti dei festini nella villa di SilvioBerlusconi ai quali avrebbepartecipato la sua amica NadiaMacrì ma ha sempre aggiuntodi non essere mai stata coin-volta in prima persona in quel-le feste e di avere partecipatoad incontri con altri politici a

Il Pd: “Ve d i a m oun presidentedel Consiglioche mente,abusa del suopotere e pensasolo a sé”

di Caterina Perniconi

I n aula ci sono poco più della metàdei senatori. Sono quasi tutti seduti

nel lato sinistro dell’emiciclo, quelloriservato all’opposizione. La maggio-ranza, per una volta, si disinteressadella diretta televisiva e diserta la re-

lazione al Senato del ministro dell’In -terno, Roberto Maroni, sul caso Ru-b y.Il caso scotta, meglio non farsi vede-re. E allora tocca a lui, suo malgrado, ilcompito di ricostruire i fatti avvenutila notte del 27 maggio e confermare ilcoinvolgimento di Silvio Berlusconi

nella vicenda. Maroni ha raccontatodella telefonata ricevuta dalla questu-ra di Milano alle ore 23 e partita dallapresidenza del Consiglio. “Il capo digabinetto della questura ha parlatocon uno dei responsabili della sicu-rezza della Presidenza del Consiglioche gli ha passato il presidente stesso– ha spiegato Maroni – e il premier hachiesto informazioni sul fermo di unaragazza nordafricana che gli era statasegnalata come la nipote del presi-dente egiziano Mubarak”.

DOPO ESSERE stato contattato daBerlusconi, il capo di gabinetto dellaquestura “ha chiamato il funzionariodi turno raccomandando di svolgerecon celerità gli accertamenti” re l a t i v ialla minorenne Ruby che era stata por-tata quel giorno in ufficio, scoprendoche effettivamente nel tardo pomerig-gio era stata accompagnata in questu-ra una ragazza straniera priva di docu-

menti e successivamente identificatacome la minore in argomento.“Dopo circa un’ora – ha continuatoMaroni – alle 24, la struttura di sicu-rezza del premier richiamava di nuovosul cellulare il capo di gabinetto chie-dendo ulteriori chiarimenti sulla vi-cenda. Gli veniva risposto che gli ac-certamenti erano ancora in corso, co-me da indicazioni del pm del tribunaledei minorenni”. La situazione poi si èsbloccata con l’arrivo del consigliereregionale Nicole Minetti (che Ghediniha dichiarato essere stata informata daBerlusconi stesso) alla quale viene af-fidata Ruby alle 2 del mattino del 28ma ggio.Maroni ci ha tenuto però a difendere leforze dell’ordine e la questura “ch ehanno confermato doti di professiona-lità ed equilibrio personale ed ha ap-plicato con assoluta correttezza le pro-cedure di legge”. La colpa non è loro.Il Partito democratico ha risposto so-

lidarizzando con la polizia e denun-ciando l’abuso di potere da parte delpremier: “Ciò che tutti vedono – hadetto Anna Finocchiaro – è un presi-dente del Consiglio che comunica alPaese che c’è una minorenne in que-stura ed è in pericolo ed è in agitazioneper le conseguenze di un accertamen-to della polizia. Un presidente del Con-siglio che mente, che abusa del suo po-tere e che ancora una volta pensa soloa se stesso”.

DURO ANCHE l’intervento delpresidente dei senatori di Futuro e Li-bertà, Pasquale Viespoli che ha richia-mato il governo a risfoderare un’eticadella responsibilità. L’Aula mormora,per poi arrivare alle urla contro il se-natore dell’Italia dei Valori Pancho Par-di che chiede le dimissioni di Berlusco-ni: “Lei – lo accusa Pardi – non è degnoneanche di sedere al posto di presi-dente del Consiglio”.

“15OMILA EURO all’agenzia del figliodi Dell’Utri per una candidatura politica”

I l candidato pagava fino a 150milaeuro per una candidatura: soldi

versati a un’agenzia pubblicitaria le-gata al figlio di Marcello dell’Utri. Èla versione di Perla Genovesi, col-laboratrice di giustizia, ex assistenteparlamentare del senatore Pdl Enri-co Pianetta, interrogata dai pm diPalermo per un’indagine sul narco-traffico. “Mi avvicinò una persona –ha dichiarato ai pm la Genovese – emi disse che il figlio aveva lavoratocon il figlio di dell'Utri in un’a genzia

di pubblicità. Mi riferì che quelli chevolevano una candidatura buona,pagavano 150mila euro, più o me-no”. L’agenzia pubblicitaria, dice laGenovese, era legata al figlio didell’Utri e lei ne parlò con Pianetta:“Dissi al senatore (Pianetta, ndr) chec’era questa possibilità, che avrebbedovuto pagare sui 100, 150mila eu-ro. Non lo vidi interessato. Come sefosse abbastanza ammanicato peravere un’altra candidatura senza pa-g a re ”. I pm chiedono a chi andas-

sero, poi, i soldi: “Al partito”, rispon-de la Genovesi, spiegando che il pre-sunto sistema di compravendita sifondava sulla posizione del candida-to nella lista. “Resto allibito – ha ri-sposto Dell’Utri – ma purtroppo nonmi stupisco nel leggere questa nuo-va propalazione di veleni attraversola pubblicazione di verbali nei qualisono raccontate delle assolute falsi-tà, delle quali dovranno risponderenon solo gli autori ma anche coloroche le diffondono impunemente”.

TOCCARE IL FONDO

Quarantottochiamate solocon la villadel CaimanoCentinaiaanche con Bondie Brunetta

Mercoledì 10 novembre 2010

“R uby dice di avermi vista a unafesta ad Arcore? Non so checosa abbia in testa, ma io

nell’ultimo anno non sono stata lì. Ha qualche miafotografia? Se dice certe cose deve provarle: potreiquerelarla. Ad Arcore ci sono stata, ma solo conmamma e papà e prima del compleanno a Casoria”.Così Noemi Letizia, in un’intervista a Diva e donna. La

ragazza parla delle feste dal premier: “Ma quale sesso edroga. Si cena e basta. Ci sono stata con i miei genitorie anche quando sono andata da sola, a Villa Certosa,ho partecipato a una cena tranquillissima. Nessundopocena”. “Il bunga bunga? E’ una barzelletta. Anchemio padre la conosce”. Su Ruby: “Non l’ho maiconosciuta: non paragonatemi a lei. E’ il mio opposto:io sono una brava ragazza italiana; vivo a casa e studio”.

di Gianni Barbacetto

E ccolo, Lele Mora che por-ta le ragazze ad Arcore. Lovediamo in due filmati sulsito del settimanale Oggi,

ripresi anche sul sito de il FattoQuotidiano. Le immagini docu-mentano due viaggi avvenuti il4 e il 12 luglio. Punto di parten-za: la casa milanese di Mora, inviale Monza. Arrivo: villa SanMartino, ad Arcore. Sotto casadell’ “impresario dei vip” si ve-dono arrivare le ragazze, già ab-bigliate per la festa serale, tac-chi alti, vestitini aderenti, curio-samente stonate rispetto al con-testo urbano da periferia mila-nese. Ma è solo un attimo: suo-nano il citofono e scompaionoinghiottite dal portone. Ricom-paiono poco dopo insieme a Le-le Mora, con cui salgono sullaMercedes con targa del CantonTicino che si dirige verso laBrianza. Arrivata ad Arcore,l’auto s’infila nel viale che portaalla villa, senza che i carabinieridi guardia accennino al minimocontrollo. Azzerata ogni regoladi sicurezza.

“Favoregg iamentodella prostituzione”

OGGILele Mora è indagato a Mi-lano, insieme a Emilio Fede e Ni-cole Minetti, per favoreggiamen-to alla prostituzione. Nel luglioscorso, Silvio Berlusconi sem-brava impegnato a superare leburrasche politiche generatedalla nomina a ministro di AldoBrancher, dai sempre più acuticontrasti con il presidente dellaCamera Gianfranco Fini,dall’emergere dello scandalo P3.Il 12 luglio, giorno del secondoviaggio documentato dai filmati,Berlusconi era intervenuto, a Mi-lano, al forum Euromed. E non siera risparmiato la battuta: avevainvitato “gli ambasciatori, rap-presentanti di quei paesi che siaffacciano sul Mediterraneo, aportare qualche volta anche bel-le ragazze. Noi l’apprezzerem -mo perché siamo latini. E pla-yboy. Ma non io”, si era schernitoridendo, “che ormai sono soloun ‘p l ayo l d ’. Ma ci teniamo allapossibilità di conquistare, persenso estetico”. Silvio già si pre-

gustava la serata ad Arcore. Men-tre il presidente del Consiglioparlava agli ambasciatori, LeleMora era già al lavoro. Le ragazzeerano già state avvertite, selezio-nate, preparate: la grande occa-sione per entrare nella casa delpremier, portare a casa qualcheregalo e magari la busta con i 5mila euro. Entrando dai cancellidella villa senza controlli: con icellulari nelle borsette, pronti ascattare foto-souvenir o piccolivideo che possono poi trasfor-

marsi in arma di ricatto. E poi, faosservare Oggi,“se Mora entrassein villa sotto la minaccia di qual-cuno con intenzioni meno paci-fiche delle sue? Non solo: l’autodi Mora è solitamente posteggia-ta in un parcheggio aperto alpubblico, su viale Monza. E sequalcuno volesse manometter-la? Insomma, il dibattito sulla si-curezza del presidente del Con-siglio è destinato ad arricchirsi diun nuovo capitolo. Come già sol-levato da più parti, non ultimo

dal presidente del Copasir (il co-mitato parlamentare di control-lo sui servizi segreti) MassimoD’Alema”.

Ruby contraddiceGhedini

I N TA N TO l’atmosfera politi-co-mediatica si fa paradossale.Noemi Letizia querela Ruby, co-me in un grande gioco dell’ocatelevisiva. Nicole Minetti, la exsubrette-igienista dentale di Sil-vio, si presenta in Consiglio re-gionale con il volto tirato. E il mi-nistro dell’Interno Roberto Ma-roni riferisce in Parlamento che èstato fatto tutto per bene, la nottedel 27 maggio quando Ruby fufermata per furto, portata in que-stura e poi lasciata andare dopodue telefonate di Berlusconi. Ilpunto più delicato resta comun-que quello sulle attività dell’av -vocato-parlamentare NicolòGhedini, tirato in ballo da Ruby aproposito delle sue “indagini di-fe n s i ve ”. Avviate a tutela del pre-mier solo dopo l’emersione delleprime notizie sulla vicenda – so -stiene il legale – cioè dopo che ilFa t t o accennò per la prima voltaalla storia della minorenne, mar-tedì 26 ottobre. Ma Ruby ora con-traddice Ghedini: su Oggi, la ra-gazza marocchina intervistata daMarianna Aprile dichiara che il le-gale del presidente del Consigliosi mosse prima. “Qualche giornoprima che venisse fuori tutto”,racconta Ruby, “Ghedini ha sen-tito il mio ex avvocato, Luca Giu-liante. Voleva chiedergli se sonouna ragazza tranquilla”.

Lele Mora, “Caronte”di ragazze dirette ad ArcoreDUE FILMATI DI “O GG I” MOSTRANO MENTRE LE PORTA

VERSO VILLA SAN MARTINO. E LA SICUREZZA?

P erfino dal sole del Dubai, Emma Mar-cegaglia ribadisce per l’ennesima vol-

ta che questo governo non piace più a Confin-dustria: “Il Paese va assolutamente governato.Non si può rimanere a lungo in una situazionedi incertezza e di non governabilità che pena-lizza tutti, a partire dalle imprese”. E’ noto, pe-rò, che la Marcegaglia è anche contraria a ele-zioni anticipate, perché la paralisi peggiore-rebbe, impossibile trovarsi senza governo a fi-ne anno in cui si decide la Finanziaria ma so-

prattutto il decreto di Natale con i soldi perle imprese. Quindi? Il messaggio non po-trebbe essere più chiaro: Silvio Berlusconise ne vada subito, come ha chiesto Gian-franco Fini, e lasci spazio a un governo tec-nico con una sola priorità, l’economia (emagari la legge elettorale). Il ministro delTesoro, Giulio Tremonti, cerca di resisterealla tentazione di farsi avanti.

“BASTA INGOVERNABILITÀ” di S.F.

Per chi tifala Marcegaglia

Roma e a Palermo.Nei tabulati della ragazza ci so-no invece tantissime telefona-te che, secondo gli investiga-tori, sono riferibili alle utenzedi Sandro Bondi. Nei tabulatirisultano 37 contatti tra Bondie Perla Genovesi tra il 19 set-tembre del 2003 e il 2 ottobredi quell’anno. Poi l’a p p a re c -chio telefonico di Bondi cam-bia sim e comincia ausarneuna intestata a Forza Italia,probabilmente concessa in

uso al politico di Fivizzano.Perla Genovesi intrattiene ben570 contatti telefonici nel pe-riodo monitorato, dal settem-bre del 2003 al settembre del2007, con questa scheda diForza Italia probabilmente inuso a Bondi. Nello stesso pe-riodo ci sono un centinaio dicontatti con utenze riferibiliall’attuale ministro del Pdl Re-nato Brunetta, al quale poi Per-la Genovesi presenterà NadiaMacrì.

Il viaggio del 12 luglio Quattro istantanee di un filmato messo in rete da “O ggi ”: da in alto a sinistra insenso orario, una ragazza con il vestito rosso arriva; quindi scende in strada Lele Mora. Tutti in macchina

verso Arcore. Infine l’auto entra in un viale che porta a villa San Martino, residenza del premier

4 luglio Daqui a destra,

stessatempistica del

12 luglio: arrivala ragazza,

scendono instrade delle altre

giovani ospiti,e tutti insiemepartono verso

la residenzadi Silvio

B e rlu s c o n i

Noemi: Ruby dice

che sono stata

alle feste ? La querelo

Noemi Letiziain una posadurante una festaSmentisce la suapresenza a serate(sola) ad Arcore

TOCCARE IL FONDO

IL TIRRENO Pagina 4 - Attualità Fazio e Saviano, boom di ascolti Ma la Rai dice no alla serata di Benigni su Dante ROMA. È stato il programma di RaiTre più visto negli ultimi dieci anni. Per Roberto Saviano e Fabio Fazio, dopo le polemiche, è il giorno del trionfo: «Vieni via con me» sbaraglia «Il Grande fratello», sbanca l’Auditel con una media di 7 milioni 623 milioni spettatori, pari al 25.48% di share e fa registratre picchi superiori a 9,3 milioni di spettatori, il più alto alle 22.42, durante il monologo-evento di Roberto Benigni, già diventato cult sul web. Su Canale 5, il Gf rimane fermo a 4.850.000 spettatori (20% di share). Mentre Fazio ringrazia il pubblico «e la generosità senza limiti di Benigni e Claudio Abbado», applaude il risultato che cancella almeno per un giorno le tensioni della vigilia il presidente della Rai Paolo Garimberti: «È stata premiata la qualità di una pagina di televisione che solo la Rai poteva offrire» dice. «“Vieni via con me” è andato oltre le aspettative, ed è stato un grande esercizio di libertà sia da parte degli autori sia da quella dei telespettatori». Soddisfatto il direttore di RaiTre Paolo Ruffini: «La libertà non è nemica della buona televisione, sono felice per quello che è successo ieri». Parla di «trionfo» Loris Mazzetti, capostruttura della rete, che rilancia: «Ora speriamo di avere come ospite Adriano Celentano, noi lo abbiamo chiamato». L’entusiasmo e i numeri, tuttavia, non servono a Benigni a incassare il via libera alla proposta di una serata speciale su Dante da mandare in onda a Natale: l’azienda, si è appreso ieri, avrebbe detto di no per problemi di budget. Con i numeri, piovono anche le critiche al direttore generale Mauro Masi: «Masi è un Mida al contrario, quello che critica diventa oro» osserva Pancho Pardi, dell’IdV. Il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo chiede a Masi di scusarsi con Saviano e Fazio, mentre il collega Antonio Verro dice: «Chapeau, i numeri non si discutono. Ma il programma è lungo e lento». Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, che ha indetto un referendum per chiedere le dimissioni del dg, parla invece di «pagina sublime di tv». E un grande ex di RaiTre, Angelo Guglielmi sintetizza: «Battuta la censura. Masi? Non ne imbrocca una». Dal Pdl Daniele Capezzone si dice «addolorato per l’attacco a Leonardo Sciascia» durante il monologo di Saviano su Giovanni Falcone, mentre Gavino Angius, a nome del Pd, ricorda: «Non è vero che il giudice Falcone fu lasciato solo: non certo dal Pds. E lui lo sapeva». (m.r.t.)

LA NAZIONE Pagina 6 – Livorno Rosignano «Lettera morta il potenziamento idrico di Gabbro» ROSIGNANO — «NON MI SONO ritenuto soddisfatto, visto che in fase di discussione sia da parte mia che da parte del capogruppo Luparini era stato rimarcato il disagio subito dalle famiglie che abitano in quelle zone. Mi sono anche impegnato a vigilare sull’operato dell’amministrazione e qualora non venissero rispettati i tempi valuteremo altri atti da presentare». A non ritenersi soddisfatto della risposta data alla sua interpellanza dall’assessore Luca Simoncini è Valerio Ghignoli, vice capogruppo Pdl. Interpellanza sul potenziamento idrico in località Torricelle e Capanne a Gabbro che fa seguito alla sua mozione di aprile votata all’unanimità dal consiglio comunale in seguito alla quale però, sottolinea Ghignoli, «non si erano riscontrate novità in merito all’attuazione della delibera e ho deciso di chiedere ufficialmente i tempi di attuazione con una interpellanza». Con la mozione approvata si impegnava la giunta ad adottare tutte le iniziative necessarie per migliorare e potenziare il servizio idrico. Con l’interpellanza Ghignoli domandava quali iniziative la giunta avesse messo in atto e quali deve ancora effettuare nonché le tempistiche per la risoluzione definitiva. All’interpellanza ha risposto Simoncini, «rilevando che tale situazione è allo studio di Asa – Kerotris e Provincia. Lo studio fatto dalla Provincia prevedeva un progetto molto oneroso, quindi al momento ci sono contatti tra i tre soggetti interessati per dare soluzione alla situazione nel biennio 2011-2010».

IL TIRRENO Pagina 4 - Cecina COMMISSIONE «Un incontro per ricucire» ROSIGNANO. Si doveva analizzare il bilancio di previsione, ma le dimissioni del Collegio ha costretto la commissione Bilancio a cambiare le scaletta. E così, ieri pomeriggio, la discussione è stata monopolizzata dalla decisione presa dall’organo di controllo. Una discussione dove tutti i consiglieri sono risultati d’accordo nel sostenere «che la querela nei confronti di Luparini è un atto sopra le righe». Il capogruppo del Pdl poi, si è difeso: «il mio era solo un sospetto, visto che nella cartella dove c’era la delibera sulla variazione di bilancio il parere del Collegio non era firmato». Fornai del Pd ha parlato «di fulmine a ciel sereno, visto che molti consiglieri si erano dissociati da Luparini». Lancioni (Idv): «Appena letta la comunicazione ho chiamato Morfini: mi ha spiegato che un conto è dire che mi dissocio da qualcosa e un altro essere contro qualcosa». Monti (Sel) ha chiesto «spiegazioni sulle ripercussioni che avranno le dimissione sulla macchina amministrativa». Per De Bari (Cambio) e Porciani (Rds) «la querela è solo un pretesto usato dal Collegio per lasciare l’incarico, Una sorta di bomba libera tutti». Franconi (Sinistra): «Questa giunta non ne indovina una». La commissione comunque incontrerà il Collegio «per provare a ricucire lo strappo», hanno concluso Michele Bianchi e Lucia Croce.

LA NAZIONE Pagina 7 – Livorno Rosignano. Dimissioni del Collegio dei Revisori: il Primo cittadino invita ad abbassare i toni Il sindaco Franchi esprime la solidarietà dell’amministrazione ROSIGNANO — «MASSIMA solidarietà e stima nei confronti delle persone, della loro professionalità e del lavoro svolto». Così il sindaco Alessandro Franchi si è espresso una volta appresa la notizia delle dimissioni irrevocabili da parte di tutto il Collegio dei Revisori, composto da Simone Morfini, Silvia Spagnolo e Domenico Favati. Il sindaco ha anche contattato telefonicamente il presidente del Collegio Morfini per manifestare direttamente il proprio sostegno. «Benché il Collegio dei Sindaci Revisori sia un organo di garanzia che si è dato il Consiglio Comunale, ritengo doveroso da parte dell’Amministrazione Comunale intervenire per manifestare rammarico per la vicenda e solidarietà nei confronti di questi tre professionisti e dell’organo nel suo complesso. Peraltro la fiducia nell’operato del Collegio dei Revisori è stata ribadita anche nel corso della riunione congiunta tra Commissione e Conferenza dei Capigruppo che si è svolta lo scorso 29 ottobre. In quella sede infatti, a fronte di affermazioni improprie del capogruppo del Pdl nei confronti del Collegio dei Revisori ( da cui si sono dissociati gli altri capigruppo), sono intervenuti l’assessore al bilancio Gennaro Tudisco, la presidente del Consiglio Comunale Lucia Croce ed i capigruppo di Pd e Idv Francesco Fornai e Sandra Lancioni per rinnovare la fiducia nei confronti del Collegio. Tudisco ha invitato il consigliere Luparini a ritirare le sue dichiarazioni».«Vorrei chiudere questa mia riflessione – ha concluso Alessandro Franchi – ribadendo che ritengo assolutamente necessario abbassare i toni del confronto in Consiglio Comunale».

••13AGLIANA/MONTALE /QUARRATA /SERRAVALLEMERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2010

di GIANCARLO ZAMPINI

E’ STATO inaugurato ed atti-vato il nuovo Laboratorio Co-munale per l’Accessibilità. Ilservizio, previsto dal Protocol-lo d’Intesa, sottoscritto lo scor-so febbraio con la Regione To-scana, la Provincia di Pistoia edil Centro Interuniversitario Te-sis del’Università di Firenze, èfinalizzato a conseguire l’acces-sibilità ambientale, quale valo-re fondamentale della qualitàdella vita delle persone nei pro-cessi di trasformazione urbanae territoriale.Il taglio del nastro è stato fattodal sindaco Sabrina Sergio Go-ri, alla presenza dell’assessorealle pari opportunità, MartinaNannini; Giovanni Pasqualet-ti, della Regione Toscana; An-tonio Lauria, della Facoltà diarchitettura dell’Università diFirenze; l’assessore alle politi-che sociali della provincia di Pi-stoia, Michele Parronchi; il co-ordinatore del laboratorio,Gianluca Osomagli, con i diri-genti Alessandra Tofani e Pao-la Battaglieri, i dirigenti provin-ciali, laura Tesi e Stefano Lo-mi.Il comune di Quarrata è il pri-

mo della provincia, seguirannoPistoia, Pescia, Agliana, Mon-summano, San Marcello. Il pro-getto ha l’obiettivo di promuo-vere, l’accessibilità attraversoun ufficio che operi nell’ambi-to dell’abbattimento delle bar-riere sia fisiche che culturali,per facilitare l’accesso a tutti iluoghi della città.Dice al riguardo l’assessoreMartina Nannini: «E’ impor-tante sottolineare il valoredell’impegno che tutti noi ci sia-mo assunti nel sottoscriverequesto progetto. Le barriere ar-chitettoniche sono un ostacoloal vivere civile; attraverso que-sto percorso credo si possano re-alizzare davvero la pari opportu-nità per tutti, a partire dalla ri-soluzione di difficoltà concretee oggettive».«Nel concreto, tutti si possonorivolgere all’ufficio di via Trie-ste, per un cassonetto posiziona-to male, una bicicletta che im-pedisce un accesso, ecc. Il labo-ratorio resterà aperto ogni mar-tedì, dalle ore 15 alle ore 18,presso la Palazzina del ServizioLavori Pubblici, in via Trieste,3. Per informazioni è possibiletelefonare al numero0573-771116.

QUARRATA LO SCOPO E’ ELIMINARE I PRINCIPALI OSTACOLI PER I DISABILI

Una città più «accessibile»Aperto il laboratorio contro le barriere architettoniche

CERIMONIA Il sindaco Sabrina Sergio Gori mentra taglia ilnastro per l’inaugurazione

SONO INIZIATI da alcuni giorni ilavori per la copertura della grandepista polivalente del Parco Verde diOlmi, una grande gru ha posizionatoi piloni d’acciaio, una vera e propriaopera d’arte quando sarà terminata.La struttura portante, che non avrànessuna parete perimetrale, nepilastri centrali, sarà completata datravi in legno lamellare, sullo stile diquelli usati per la realizzazione delCircolo Arci di Olmi, confinante lapista.Intanto è stato realizzato anche unlungo scavo nella zona parcheggioper collegare cavi elettrici piùpotenti di quelli attuali allacentralina Enel posizionata in viaBreve, è stato necessario un percorsodi circa 150 metri attraversandoanche via Galigana. La pista, usataper il pattinaggio, feste, seratedanzanti, sport come il volley ed ilbasket, avrà una copertura alta quasiotto metri ed una superficie di circa1200 metri quadri. Sulla coperturasaranno posizionati pannellifotovoltaici dei più moderniattualmente in commercio,produrranno energia che saràvenduta all’Enel.

g. z.

QUARRATA COPERTURA

Iniziati i lavorial Parco verde

IL TIRRENO Pagina 7 - Pistoia Inaugurato ieri mattina il laboratorio per l’accessibilità del Comune Stop alle barriere architettoniche Uno sportello per segnalare i disagi MARTA QUILICI QUARRATA. É stato inaugurato ieri mattina il laboratorio per l’accessibilità, contro le barriere architettoniche, del Comune di Quarrata. Aperto ogni martedì pomeriggio, raccoglierà segnalazioni, darà consulenze, farà da raccordo tra gli uffici comunali e si farà portavoce presso l’amministrazione delle proposte e proteste dei cittadini. Lo sportello è il primo della provincia e probabilmente anche il primo in Italia, inserendosi in un progetto regionale innovativo a livello nazionale. Il laboratorio, infatti, è il primo esempio concreto che nasce dal protocollo di intesa che il Comune di Quarrata ha sottoscritto lo scorso febbraio con altri cinque Comuni del pistoiese (Pistoia, Agliana, Monsummano, Pescia e San Marcello), la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia e il centro inter-universitario Tesis dell’università di Firenze. Lo sportello avrà un unico coordinatore, il geometra Gianluca Osonagli, già dipendente del Comune, che avrà il compito di recepire le richieste che arriveranno allo sportello e riportarle agli uffici competenti. Alcuni esempi: un cittadino segnala la presenza di un cassonetto davanti a una rampa per disabili? Essendo un problema facilmente risolvibile, lo sportello contatterà l’ufficio competente per risolverlo. Un altro cittadino denuncia l’impossibilità “cronica” di attraversare il ponte di Valenzatico con una carrozzina o in bicicletta o con un passeggino? Essendo questo un problema più complesso, il coordinatore dovrà prenderne nota e inserirlo, di concerto con altri uffici, in una scala di priorità a cui il Comune dovrà provvedere. In effetti, secondo la legge regionale, i Comuni devono destinare il 10% degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione all’abbattimento delle barriere archittoniche. Lo sportello servirà anche per le consulenze: ad esempio, a privati che intendano costruire un locale secondo i criteri di accessibilità. Il laboratorio sarà aperto tutti i martedì dalle 15 alle 18 presso l’ufficio al piano terra della palazzina del servizio lavori pubblici. A segnalarne l’entrata è una piccola targa ideata e disegnata dal geometra del Comune Enrico Dini che rappresenta quattro tipologie di persone (bambini, anziani, donne incinta e persone in carrozzina) a cui le grandi e piccole barriere architettorniche cittadine, possono recare un ostacolo alla vita quotidiana. Ieri mattina all’inaugurazione dello sportello erano presenti Martina Nannini, assessore alle pari opportunità, il sindaco Sabrina Sergio Gori, l’assessore alle politiche sociali della Provincia Michele Parronchi, Giovanni Pasqualetti, responsabile delle politiche sociali delle Regione e il professore della facoltà di architettura di Firenze Antonio Lauria.

••7CRONACAPISTOIAMERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2010

SARÀ un commissione «speciale» enon una commissione d’inchiesta a fa-re luce sulla vicenda della gestione de-gli impianti sportivi di Legno Rosso.Così ha deciso il Consiglio comunaleal termine di una discussione intornoal metodo da utilizzare per chiariretutti gli aspetti della questione di cuisi discute da mesi. La vicenda fu solle-vata dal capogruppo Idv Andrea Bettiche parlò di danno erariale per il Co-mune, proprietario degli impianti, acausa dei mancati introiti derivantidall’uso di uno dei campetti del com-plesso sportivo di Capostrada. Si par-lò di un milione di euro e nella polemi-ca che seguì la presa di posizione delconsigliere, fu tirato in ballo anche unparere con cui lo stesso avvocato delComune Vito Papa giudicava illegitti-ma la delibera che modificava l’asse-gnazione dei proventi. Dopo una «ve-rifica tecnica», sindaco e Giunta di-chiararono che nelle casse di Palazzodi Giano mancavano «soltanto» alcu-ne decine di migliaia di euro, che pe-raltro l’amministrazione aveva giàprovveduto a chiedere alla Polisporti-va che gestisce il Legno rosso.

Dapprima reclamando una commis-sione d’indagine, l’opposizione haadesso accettato la proposta della mag-gioranza. «Sarà una commissione spe-ciale — ha detto il capogruppo Pd Lu-ciano Mazzieri — per prospettareall’amministrazione accorgimenti esoluzioni. Partendo da un approfondi-mento chiarificatore, la commissionedovrebbe allargarsi a modelli gestiona-li in uso altrove e dare al comune li-nee di indirizzo per uniformare la ge-stione dell’impiantistica sportiva.Questo non significa fare le pulci a tut-ti gli impianti sportivi ma svolgere unesame serio sotto il segno dell’impar-zialità e della trasparenza».La commissione dovrebbe conclude-re i lavori nell’arco di tre mesi. Lacommissione sarà composta dac 10consiglieri, 5 di maggioranza e 5 di mi-noranza. I lavori dovranno concluder-si entro tre mesi. Ne fanno parte, perla maggioranza, Mariani (presidente),Alice Giampaoli, Franceschi, Ameri-ni, Betti e, per la minoranza, Marghe-rita Semplici (vice presidente), Geri,Germinara, Daniela Simionato, Pa-gliai. La delibera è stata approvatacon l’astensione del solo Mariani.

INODIDELLACITTA’

Legno rosso, c’è la commissioneL’opposizione accetta la proposta della maggioranza: sarà «speciale» e non d’indagine

IL CASOUNADELIBERADIGIUNTADEL2006MODIFICÒLECONDIZIONIDIRIPARTIZIONEDEIPROVENTIPERL’AFFITTODEICAMPETTIFRAGESTORIECOMUNE:SIÈPARLATODIUNDANNOERARIALE

L’IMPIANTO Uno dei campetti della struttura al centrodelle polemiche degli ultimi mesi

DA ORA in avanti icittadini potranno utilizzareanche il programma per pcskype per segnalare casi eproblemi con la pubblicaamministrazione aldifensore civico ManueleBellonzi.Servirà un appuntamento,che si può chiedere, amezzo [email protected] o telefonando inorario di apertura dellaProvincia al numeroverde dell’Urp 800 246 245dal lunedì al sabatodalle 9 alle 13.

L’INIZIATIVA

Difensore civicoConsulenzeanchesuSkype

LA NAZIONE Pagina 10 – Prato Centrosinistra. La replica di Russo (Pd): “Piena fiducia al Presidente del Consiglio comunale” «Sfiducia a Forastiero? Solo ostruzionismo dall’opposizione» «CI OPPORREMO alla mozione di sfiducia rivolta al presidente del consiglio comunale da parte dell’opposizione». Fronte compatto per la maggioranza consiliare di centrosinistra, sulla proposta di sfiducia verso il presidente Giuseppe Forastiero. L’ordine del giorno sarà discusso e votato in consiglio comunale, però non domani sera bensì martedì 30 novembre. A meno che non ci siano sorprese dell’ultimo minuto, la votazione dovrebbe vedere la conferma dell’attuale presidente. «Non prendiamo in considerazione la proposta — commenta il capogruppo Pd, Antonio Russo —. Non ci sono i presupposti per essere scontenti di Forastiero: il suo unico difetto è quello di affidarsi eccessivamente al senso di responsabilità di tutti i consiglieri comunali, con l’opposizione che cerca solo il modo di fare ostruzionismo senza dare alternative». D’accordo anche l’Italia dei Valori: «Forastiero è un uomo corretto — dice il capogruppo dell’Idv, Antonino Vinciprova —. Non vedo colpe sulla mancata discussione in tempi brevi di alcune interrogazioni». Per far passare la mozione di sfiducia servirà il voto favorevole di 14 consiglieri comunali. L’opposizione sui banchi consiliari può contare solo su otto membri. S.D.B.