Rassegna 16 novembre

31
16 novembre

description

rassegna 16 novembre

Transcript of Rassegna 16 novembre

Page 1: Rassegna 16 novembre

16 novembre

Page 2: Rassegna 16 novembre
Page 3: Rassegna 16 novembre
Page 4: Rassegna 16 novembre
Page 5: Rassegna 16 novembre
Page 6: Rassegna 16 novembre
Page 7: Rassegna 16 novembre
Page 8: Rassegna 16 novembre
Page 9: Rassegna 16 novembre
Page 10: Rassegna 16 novembre
Page 11: Rassegna 16 novembre

LA NAZIONE Pagina 6 – Pisa

•• 6 CRONACAPISA MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2010

MINISTRO,AIUTACITU!

IL PROBLEMA della sicurezzaa Pisa torna sul tavolo di Maroni.Non solo i commercianti dell’areadella stazione, ma anche la consi-gliera regionale dell’Idv, MariaLuisa Chincarini, ha scritto al mi-nistro, ricordandogli di aver appo-sto la sua firma sotto un «patto»sottoscritto con l’amministrazio-ne comuanle. A distanza di mesi

la situazione in città è addiritturapeggiorata, come dimostra anchela cronaca di oggi . Ecco allora, co-sa sostiene la Chincarini nella sualettera aperta: «Non è mia abitudi-ne scrivere ai ministri, ma credosia doveroso, in qualità di cittadi-na pisana e come consigliera regio-nale dell’Italia dei Valori elettanel collegio di Pisa, esprimere ilmio profondo senso di rammarico

per ciò che sta accadendo nellamia città. Vorrei innanzitutto rin-graziarla per l’impegno preso a Pi-sa nel siglare il Patto per la sicurez-za in una città che ad oggi viveuna situazione preoccupante. Nelmese di giugno quando venne si-glato il patto a Pisa accolsi congrande soddisfazione la notizia efiduciosa ho atteso in questi mesiun segnale concreto che è rimastosolo negli intenti. La carenza dipersonale di polizia, i continui fur-ti, rapine e il crescente senso di de-grado che si percepisce girandoper la città è a dir poco allarman-te».

«RIPRENDENDO le sue dichia-razioni non posso non notare co-me nonostante le continue richie-ste di aumento di uomini e mezzi,lei replichi: ‘I patti sono ritagliatie modellati sulle esigenze dei terri-tori’. Prosegue: ‘Ci sono reati, co-me quelli di strada, che non posso-no essere combattuti solo con laprevenzione, ma è determinanteil ruolo delle forze dell’ordine per

il controllo del territorio’. Inoltreprecisa ‘questo non necessaria-mente significa maggiore poliziao carabinieri, ma certamente piùcontrollo e coordinamento fra glienti’. Infine dichiara che: ‘Sicurez-za non significa solo repressionema politiche di integrazione: più

è alto il contrasto al crimine mi-gliore è il livello di integrazionedegli immigrati’.

«IN QUESTI giorni si sono con-sumate due rapine a mano armataa volto scoperto a danno di due far-macie e il tentativo di rapina ai

danni di un negozio. La cosa nonpuò lasciarci indifferenti, pertan-to le vorrei far presente che nonbastano i proclami ma servono im-pegni concreti per il territorio per-chè senza una politica seria di sicu-rezza, la città rischia di subire ungrave danno di immagine tenutoconto che Pisa viene visitata an-nualmente da milioni di turisti edospita anche un prestigioso ate-neo universitario che accoglie mi-gliaia di studenti. Ad oggi non ab-biamo visto alcun impegno e te-mo che la città si trasformerà inun campo di battaglia nelle manidei malfattori.

ADESSO dopo circa cinque mesi,vorrei capire quale sarà la sorte diPisa e dei pochi uomini operantinelle forze dell’ordine che giornal-mente sono esposti a rischi e peri-coli di ogni genere. Chiarisca unavolta per tutte se lo Stato è in gra-do di dare seguito all’impegno pre-so, o ammetta che l’impegno pre-so col patto per la sicurezza siglatoa Pisa è stato solo un manifesto dipropaganda illusorio».

L’ULTIMAAGGRESSIONE L’ASSOCIAZIONE

Stazionesull’orlodi una crisi di nerviIl comitato dei commercianti scrive a Roma: «Non ce la facciamo più»

LA POLEMICA LETTERA APERTA A MARONI DEL CONSIGLIERE REGIONALE MARIA LUISA CHINCARINI

«Patto per la sicurezza o soltanto propaganda?»

L’8NOVEMBRETENTATARAPINAAMANOARMATAALNEGOZIO«OROEURO»

PIERAGNOLI (CONFCOMMERCIO)«DATEMPOI ASPETTIAMOUNCONFRONTO»

UN MESE e mezzo ancora poi laprotesta scenderà in strada, diven-terà plateale. «Se entro la finedell’anno la situazione non cam-bierà, se non vedremo una decisainversione di rotta, ci penseremonoi. Faremo da soli». A parlare so-no ancora una volta i commer-cianti della stazione. Stanchi,esausti, spettatori impotenti dalleloro vetrine di una condizione diinsicurezza, degrado e assedioquotidiano che sta assumendo leforme di una vera e propria emer-genza. Ogni giorno di più. L’ulti-ma aggressione — la tentata rapi-na a un gioielliere di viale Bonai-ni per fortuna finita solo qualche«ammaccatura» — è solo un episo-dio tra tanti che ha convinto, pe-rò, gli operatori a provare nuova-mente a far sentire la propria vo-ce. Al loro fianco il direttore di

Confcommercio Federico Piera-gnoli, in mano un esposto — fir-mato dai commercianti — già tra-smesso al ministro dell’InternoRoberto Maroni, al sindaco di Pi-sa, al prefetto, al questore e al co-mandante della Polizia Municipa-le nel quale l’ associazione solleci-ta quel tavolo congiunto sulla si-curezza già chiesto sei mesi fa, sen-za ottenere (almeno per ora) alcu-na risposta.

«EPPURE la situazione non è ir-risolvibile, non siamo circondati

dai narcotrafficanti o super-crimi-nali — accusa Gianluca Tamarri,titolare dell’erboristeria «Germedi grano» e coordinatore del comi-tato stazione di Confcommercioinsieme a Nicola Renda del tabac-chi di via Gramsci —, quello dicui ci rendiamo conto ogni gior-no che passa è che probabilmentemanca la reale volontà di interve-nire, di fare qualcosa. La dimo-strazione? Da circa un mese emezzo, dopo un lungo periodo ditotale assenza, sono ripresi i con-trolli delle forze dell’ordine. Mac’è un problema, di cui ormai cisiamo resi conto tutti:l’operatività. Gli agenti fanno pre-senza. E basta». Ognuno ha subi-to almeno un furto, un atto vanda-lico, un’aggressione. Sotto i porti-ci si accumula la sporcizia. «Mihanno derubato per due volte por-

tando via tutta la merce dal nego-zio — dice Vittoria Benedettini,proprietaria di una merceria inviale Bonaini — la mia è un’attivi-tà di famiglia, sono 60 anni che ab-biamo il negozio nello stesso pun-to. E una situazione così non siera mai vista». «Faccio il fornaio eogni notte da un anno alle tre la-scio la macchina al parcheggio sot-to il cavalcavia della stazione e rag-giungo a piedi il negozio in vialeBonaini — dice Stefano Lupi —,il quartiere è abbandonato a sestesso, i controlli pari a zero. Miamadre quando rimane sola in ne-gozio ha paura». «Adesso siamo aun punto di non ritorno — con-clude il direttore di Confcommer-cio Pieragnoli — gli operatori, einsieme i residenti, vogliono sape-re quando potranno tornare a re-spirare».

Francesca Bianchi

ESPOSTO«Controlli, retatee, se serve, l’esercito»

PREOCCUPAZIONE Maria Luisa Chincarini sollecita il ministroMaroni a dare contenuti agli impegni presi alcunim mesi fa

ULTIMATUMTamarri: «Se entro unmesenon cambierà qualcosa,ci sarannogesti eclatanti»

L’ESPOSTO firmato daicommercianti della stazio-ne, viale Bonaini, Puccini,Colombo e Vespucci chiedel’intervento del MinistroMaroni e chiama in causaanche l’esercito: «Chiedia-mo alle autorità di impe-gnarsi attivamente nel po-tenziare i servizi di pattu-glia, di attivare ‘retate’, au-mentare i controlli equant’altro rientri nelle fa-coltà di legge, avvalendosianche dell’ausilio dell’eser-cito».

DENUNCIA«La città si trasformeràin un campodi bttagliainmano aimalfattori»

NicolaRenda,tabac-chi viaGram-sci

Gianlu-caTamar-ri,erbori-steria

Fausti-noFrulli-ni, barTif-fany

StefanoLupi,fornaiovialeBonaini-ni

Page 12: Rassegna 16 novembre
Page 13: Rassegna 16 novembre
Page 14: Rassegna 16 novembre
Page 15: Rassegna 16 novembre

LA NAZIONE Pagina 4 – Livorno

•• 4 CRONACALIVORNO MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2010

di ANTONIO FULVI— LIVORNO —

L’HA DETTO lui stesso: hasempre avuto Livorno nel cuore.Così nella prima visita ufficiale al-la direzione marittima della To-scana il neo-comandante genera-le del corpo delle Capitanerie, am-miraglio ispettore capo MarcoBrusco ha voluto soffermarsi inparticolare in uno dei gioielli del-la Guardia Costiera, il centro logi-stico e di formazione intitolato al-la medaglia d’argento Bruno Gre-goretti, in via Zambelli. Successi-vamente, accompagnato dal diret-tore marittimo contrammiraglio(Cp) Ilarione dell’Anna, si è spo-stato a Piombino per visitare lanuovissima capitaneria locale.Nelle aule del centro di formazio-ne Gregoretti , l’ammiraglio Bru-sco si è intrattenuto con i parteci-panti a due master di specializza-zione: rispettivamente per la for-mazione al comando delle sedi di-staccate più lontane; e per la pre-parazione del personale che ope-rerà nel campo della pesca, anchecome braccio operativo del mini-

stero dell’ambiente. «Qui a Livor-no — ha detto — stiamo prepa-rando coloro che saranno gli uo-mini di punta della Guardia Co-stiera di domani, perchè sugli uo-

mini contiamo in primis per darele risposte che il Paese ci chiede».L’ammiraglio Brusco ha espressopoi soddisfazione per l’ottimofunzionamento della direzionemarittima della Toscana ed ha ri-sposto a numerose domande siatecniche sia etico-formative deipartecipanti ai corsi.

«VOGLIAMO FORMARE uffi-ciali, sottufficiali e personale tutto

— ha detto ancora l’ammiraglioBrusco — sia con la giusta prepara-zione professionale, sia con un’eti-ca del servizio al pubblico, nell’in-teresse della collettività e a suostretto contatto. Più specialisti ap-passionati del proprio lavoro,checonsiste nel far rispettare le leggima anche e specialmente nell’aiu-tare i cittadini, fino alla salvaguar-dia della loro vita sul mare». «Lamotivazione di fondo dei militaridelle Capitanerie — ha ribaditol’ammiraglio comandante —dev’essere quella di chi si sente vi-cino alla gente, e dalla gente si sen-te supportato, aiutato, indirizzato.I compiti di polizia marittima fan-no parte dei nostri doveri, ma pri-ma di tutto viene l’impegno a farcomprendere ai cittadini che le leg-gi vanno rispettate — e possibil-mente comprese e condivise —nel loro stesso interesse».

IN CHIUSURA, una breve paren-tesi sui nuovi mezzi in arrivo: lemotovedette classe 300 di Codeca-sa, due grandi pattugliatori, ina na-ve logistica, elicotteri più moder-ni. «Ma specialmente — ha dettol’ammiraglio — tanta formazionedei giovani».

L’INCONTRO L’EUROPARLAMENTARE DELL’ITALIA DEI VALORI PARLERÀ AL CENTRO CULTURALE VIA DELLE GALERE

De Magistris presenta «Assalto al pm» anche a Cosimi e KutufàI GIOVANI dell’Idv, coordinati da Jacopo Ber-tini, hanno organizzato per stasera (centro cul-turale di via delle Galere 35, ore 21) un incon-tro con l’europarlamentare Luigi De Magistrisil quale presenterà il suo libro «Assalto al pm».Prefazione, naturalmente, di Marco Travaglio.A parere dell’Idv, le vicende del presidente delConsiglio hanno comportato «l’esigenza diun’attenta riflessione riguardo la legalità e il si-stema giudiziario in Italia». Così si fa la consue-ta tiritera delle «leggi ad personam» ecc. ecc.All’incontro, stando alla comunicazione

dell’Idv, parteciperanno anche il presidentedella Provincia, Giorgio Kutufà, e il sindacoAlessandro Cosimi.--------Dunque, stasera l’europarlamentare De Magistristiene una «lezione» di legalità. Andrebbe certamentebene se non fosse che il suo partito, cioè Di Pietro,predica tolleranza zero con chi ha qualche problemacon la giustizia. «Fuori gli indagati», tuona l’Idv:ma si dà il caso che De Magistris sia addirittura unrinviato a giudizio per vicende legate alla sua ex pro-fessione. Che sia rinviato a giudizio, per la gente di

buon senso ha significato relativo: fino alla Cassa-zione nessuno è colpevole in via definitiva. De Ma-gistris e l’Idv insomma predicano bene ma non raz-zolano coerentemente, come del resto insegna il dop-piopesismo imperante. Se la regola valesse, dovrebbelasciare lo scranno in Europa. E’ evidente, no? Affa-ri dell’Idv, certo. Sorprende semmai che vadano asentire la lezioncina — a quanto pare in veste istitu-zionale — anche Cosimi e Kutufà. Si comprendonole necessità di coalizione, ma li facevo capaci di vola-re un po’ più alti.

f. c.

E’ MORTA, all’età di 81 anni, Le-ontina Donati Fenzi. I funeralidella madre del consigliere comu-nale del Pd Paolo Fenzi si sonosvolti ieri alla chiesa dei Cappucci-ni con una messa, partecipatissi-ma, officiata da padre Fabrizio.«Una donna straordinaria — ri-corda il presidente della Provin-cia Giorgio Kutufà che era al fune-rale insieme al sindaco Alessan-dro Cosimi — per anni dirigentedel movimento femminile dellaDc. Una donna di valore». Storicainsegnante alle scuole elementariDe Amicis, ha fatto per molti an-ni volontariato nella sua parroc-chia. Una persona combattiva cheè stata ricordata da tutti quei livor-nesi che ieri le hanno voluto darel’ultimo saluto.

m. b.

PORTO GLI ONORI DI CASA DEL DIRETTORE MARITTIMO CONTRAMMIRAGLIO ILARIONE DELL’ANNA

«Più formazione per i giovani»La visita dell’ammiraglio Marco Brusco alla Capitaneria

AUTORITÀ L’ammiraglio Marco Brusco neo comandante delleCapitaneria (a sinistra) e il contrammiraglio Ilarione Dell’Anna

SONO FUGGITI in scooter condiecimila euro sottratti un attimoprimo dal bancone di un ufficiocambio in pieno centro, in via Co-gorano. La coppia, un uomo eduna donna, ha fatto perdere le trac-ce velocemente scappando in scoo-ter. Tutto accade intorno alle12.30 quando nell’ufficio, da quan-to è stato ricostruito, c’è solo il ti-tolare che quando entra la coppiaè in un’altra stanza. L’uomo saltail bancone e acciuffa il denaro, iltitolare sente dei rumori e pizzicail ladro che lo minaccia per coprir-si la fuga. Poi indossa il casco e viadi corsa. In via Cogorano sono in-tervenuti gli agenti delle Volantie la squadra mobile. La coppiaparlava italiano.

VIACOGORANORubano10milaeuroin unufficio di cambio

LUTTOFolla ai funeralidi LeontinaFenzi

IN CASA con il nemico cherovista nelle stanze. E’succes-so domenica pomeriggio invia Silvestro Lega. La pro-prietaria era in cucina quan-do ha visto un giovane cherovistava nel suo apparta-mento. La donna, 33 anni, li-vornese, ha chiesto l’inter-vento della polizia. Ma quan-do la Volante è arrivata il la-dro era già lontano ma a ma-ni vuote. E’ andata meglio,invece, ai malviventi che do-menica hanno svaligiato unappartamento ad Ardenza. Iproprietari si sono assentatinel pomeriggio dalle 16.30 fi-no a mezzanotte quando so-no rientrati e si sono accortiche i ladri passando dalla fi-nestra del bagno, si erano in-trodotti e avevano fatto raz-zia di gioielli. Chiesto l’inter-vento del 113.Furto in abitazioneDevono sempre fare l’inven-tario degli oggetti scomparsii coniugi che domenica serasono tornati a casa, al Castel-laccio, ed hanno trovato l’abi-tazione a soqquadro. I ladrisono passati attraverso una fi-nestra rimasta socchiusa. in-dagini dei carabinieri.Ritrovata auto rubataUn fuoristrada Alfa Romeorubata e una cassaforte aper-ta e vuota. Sono stati ritrova-ti dai carabineri in via SanMartino a Collesalvetti. Ilfurto era stato denunciato daun veronese ai carabinieri diLori lo scorso 23 ottobre.L’intervento dell’Arma.Da vittima a calunniatore

Da vittima di un’aggressionea scopo di rapina come avevariferito alla polizia a calun-niatore. E’ successo nella not-te protagonisti due romeni,tante volte controllati dalleforze dell’ordine, rimasticoinvolti in una lite. Uno diloro aveva accusato il conna-zionale di averlo aggredito eaccoltellato, ma la ricostru-zione degli agenti e dei testio-mini ha smontato la storia eper il romeno ferito è scatta-ta la denuncia per calunnia.

CONTROLLIGuidaunSuvin statodi ebrezza

SUGHERESventataun’evasione

IL SALUTO«Hosempre avuto Livornonel cuore. Centro logisticodedicato a Bruno Gregoretti»

LA STRADALE di Cecina han-no fermato un suv che sban-dava procedeva a zig zag lun-go la Variante. Lo ha seguitoe fermato all’altezza del Ma-roccone. L’uomo era alla gui-da in stato di ebbrezza comeconfermatodal test dell’etilo-metro. E’ scattato il ritiro del-la patente.

«GIRO» DI NERA

Sorprendeil ladroin casa

FURTI Malviventi in azionein varie zone della città

TENTATIVO di evasione alleSughere,«sventatadalla pro-fessionalita, capacità, atten-zione e senso del dovere delpersonale di Polizia Peniten-ziaria». Lo rende noto Dona-toCapece, segretario genera-le del Sindacato AutonomoPolizia Penitenziaria (Sappe).«Il detenuto che ha tentato lafuga — spiega Capece — ap-partiene al circuito di Alta si-curezza, in cui sono reclusi icasi definiti pericolosi, e hatentato di evadere salendo suuna gru allinterno del carce-re per lavori di ristrutturazio-ne, gru cheavevamosegnala-to essere pericolosa proprioper il possibile verificarsi difatti del genere»’.

Page 16: Rassegna 16 novembre

IL TIRRENO Pagina 5 - Livorno IDV Oggi in città c’è De Magistris LIVORNO. Giornata livornese, quella di oggi, per l’eurodeputato dell’Italia dei valori Luigi De Magistris. Nel pomeriggio parteciperà a un convegno alla Cgil (promosso dal Silp Cgil) su immigrazione e sicurezza, mentre stasera alle 21 sarà in via delle Galere per un incontro pubblico. Parteciperanno il coordinatore regionale dell’Idv Fabio Evangelisti, il sindaco Cosimi, il presidente della Provincia Kutufà, il segretario provinciale Idv Luca Bogi. Coordina il responsabile dei giovani Idv livornesi Jacopo Bertini.

Page 17: Rassegna 16 novembre

LA NAZIONE Pagina 12 – Pisa

•• 12 PONTEDERA/VALDERA MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2010

DIBATTITO SUI RIFIUTI DAGLI ECOLOGISTI FORTI CRITICHE AL PROGETTO

«Il dissociatore è fuori scala»Il no di Legambiente: «Prendiamo esempio dal Veneto»

CRISI INDOTTO

Cecchi: «Il verticealla Tmm è stato utileOccorre prudenza»

SANITA’In un libro la storiadell’ospedaleLotti

— PONTEDERA —

«NO ai licenziamenti. Aspettiamo diconoscere gli impegni di Colaninno»Marco Cecchi (nella foto), coordinatoredell’Idv a Pontedera e assessore dellagiunta di Simone Millozzi, interviene inmerito ai licenziamenti annunciati allaMetalplastic e sulla situazionedell’indotto Piaggio. «Sono stato ancheio tra i partecipanti al consigliocomunale aperto svoltosi alla Tmm di

Pontedera. E’ statauna iniziativaimportante perevidenziare ladifficoltàattraversatadall’indotto Piaggio,sebbene sia riuscitofino adesso acontenere gli effettidella crisi con gliammortizzatorisociali, ma cherischia adesso disubire dei cedimenti

sul piano occupazionale». A taleproposito inevitabile il riferimento allaMetalplastic perché la «situazionerisulta emblematica come emerso anchenel corso del consiglio comunale aperto.Il sindaco Millozzi si è fatto carico di unpreciso impegno nei confronti deilavoratori: chiamare Colaninno ad untavolo di confronto per mettere nero subianco gli impegni di Piaggio sullostabilimento di Pontedera». Da qui lanecessità di evitare iniziative unilateralie affrettate «prima di capire bene qualinuovi scenari possano aprirsi. Gliimprenditori, come ha ricordato MarcoRossi della Cna, sono chiamati a dare uncontributo di solidarietà».

DAI PRIMARIATI di spe-cialità all’istituzione delleUsl (1954-1981). E’ il “sottoti-tolo” del libro di Silvio Fici-ni «La storia dell’ospedaleLotti di Pontedera» che saràpresentato sabato alle 17.30nella saletta Carpi di via Val-triani a Pontedera. Il ricava-to della vendita dei libri an-drà all’associazione “Nonpiù sola”

— PONTEDERA —

NUOVE VOCI si aggiungono a quelleche hanno reso il progetto del dissociato-re molecolare (previsto a Gello,nell’azienda Ecofor Service) protagoni-sta della cronaca. Per la prima volta si af-faccia al dibattito Legambiente Valdera,che con una lettera mostra le proprie per-plessità. «Quello di Ecofor non è un dis-sociatore molecolare, è un impianto fuo-ri scala, è un impianto da 120mila tonnel-late che tratterebbe materiali pericolosicon tutti i problemi di controllo delleemissioni degli inceneritori — sostieneSergio Bellagamba — Non è paragonabi-le a quello in sperimentazione a Legoli,un piccolo impianto a cella che ritratta irifiuti per 1.500 tonnellate all’anno ai pie-di della discarica».

GLI ECOLOGISTI muovono aspre cri-tiche alla realizzazione dell’impianto per-ché «la politica deve assumersi le proprie

responsabilità. Da mesi un comitato diassociazioni e comuni cittadini ha mo-strato con tutta evidenza che l’impiantoin progetto è pericoloso per l’ambiente ela salute». Anche il coordinamento Cor-retta gestione rifiuti Valdera si rivolge

nuovamente all’amministrazione propo-nendo fermamente un’alternativa ecolo-gica al dissociatore: «Vorremo invitare inostri rappresentanti, sindaci per primi,a partecipare al convegno di studio “Ver-so il piano regionale dei rifiuti speciali”,che si terrà a Treviso. Vorremmo che sipensasse seriamente a operare una svolta

culturale, economica ed ecologica: passa-re dalla logica di smaltimento (discarica-incenerimento) a quella di prevenzione,riduzione e riciclo totale, indirizzando ilmercato e incidendo anche sui sistemiproduttivi e distributivi per ridurre sia lequantità che la pericolosità dei rifiuti spe-ciali, e aumentando le capacità di riutiliz-zo e riciclo nei processi produttivi e di-stributivi».

«L’INCENERIMENTO dei rifiuti èuna tecnica vecchia, pericolosa e antieco-nomica — concludono nella nota — Sela Regione Veneto con 17 milioni di ton-nellate di rifiuti speciali, decide di “tenta-re l’opzione rifiuti zero” vuol dire che èpossibile e che quella resta la direzioneda perseguire. La Provincia di Pisa checosa aspetta?». Il dibattito rimane dun-que aperto e la polemica non sembra af-fievolirsi.

Laura Martini

TECNOLOGIAIl motore di

coogenerazione dellaEcofor Service, uno dei

macchinari utilizzatinell’impianto di Gello di

Pontedera

RIFLESSIONI«I politici siano più responsabiliI sindaci dovrebbero partecipareal convegno regionale di Treviso»

Page 18: Rassegna 16 novembre

LA NAZIONE Pagina 13 – Pisa Incontro Bilanci dei Comuni assemblea dell’Idv IDV discute di bilanci comunali della zona . Si svolgerà domani alle 21.30 al Centro Poliedro in piazza Berlinguer a Pontedera un incontro pubblico promosso dall’Italia dei Valori. Saranno presenti l’assessore di Pontedera Marco Cecchi e il consigliere dell’Unione dei Comuni Valdera Marco Amidei.

Page 19: Rassegna 16 novembre

L’UNITA’ Panorama politico A Prato prove di divorzio Crisi possibile. Il conto dei finiani a Cenni Più discontinuità rispetto al passato, maggiore autonomia dalla Lega Nord e riconoscimento adeguato al peso che hanno nella maggioranza di centro destra. Come era prevedibile i finiani presentano il conto al sindaco Roberto Cenni. Già a metà di questa settimana il primo cittadino pratese, eletto con i voti del centro destra, si dovrebbe vedere con il coordinatore toscano di Fli, Angelo Pollina, e con i tre consiglieri del Pdl passati con i finiani (Riccardo Bini, Carlo La Vigna e Federico Lorusso), per sondare le loro intenzioni sul futuro equilibrio della maggioranza, in bilico poiché Cenni ora non potrà più fare affidamento a scatola chiusa sui voti dei neofiniani. I segnali per Cenni non sono affatto tranquillizzanti: in soldoni Fli chiederà uno o due assessori in giunta in quanto seconda forza della coalizione che governa la città. I futuristi si stanno muovendo anche a Prato, come a Lucca e nei palazzi romani, per essere considerati alla pari delle altro forze. A ridosso della fuga dei tre consiglieri comunali pratesi dal Pdl a Fli, lo stesso Pollina aveva tentato di far capire a Cenni che l’aria era cambiata. «Spetterà all’intelligenza del sindaco trovare nella giunta un nuovo equilibrio. Deve capire - sono parole del coordinatore regionale dei finiani - che sono cambiate le cose, altrimenti ci sentiremo con le mani libere». Sembra di rivedere scenari già consumati a Lucca con il Pdl e il sindaco Favilla che alla fine sono stati costretti a cedere alle richieste di Forza Lucca dell’ex pidiellino Maurizio Dinelli pur di evitare nuove elezioni amministrative anticipate. Lo scenario è in pieno movimento anche a Prato. Facendo un calcolo veloce attualmente il sindaco Cenni ha nella coalizione Pdl-Lega Nord e Udc 21 consiglieri comunali, viceversa l’opposizione Pd e Idv ne conta 16. Restano in frigo i tre voti di Fli, congelati, in attesa di vedere cosa farà Cenni. Ma il quadro potrebbe ribaltarsi se anche a Prato si realizzasse quel matrimonio, a livello nazionale sembra fatto fra Casini e Fini, che porterebbe il consigliere comunale dell’Udc Antonio Longo a braccetto con i tre finiani. A quel punto per Cenni sarebbero dolori. Le dichiarazioni di Enrico Mencattini, presidente Udc di Prato, dopo i recenti avvenimenti e l’incontro in Toscana fra i referenti regionali di Udc-Api e Fli, nonchiudono a questa ipotesi. Così l’ immagine più efficace che ne deriva è quella di un sindaco funambolo costantemente sospeso nel vuoto con il rischio di cadere da un momento all’altro. Mai pericoli per il centro destra e il suo sindaco potrebbero arrivare anche da altre fughe dal Pdl verso Fli. A lasciarlo intendere è il capogruppofiniano in consigliocomunale Lorusso: «Non neghiamo che negli ultimi giorni si sono avvicinati altri consiglieri del Pdl per informarsi vista la loro insoddisfazione nel partito ». Non resta che attendere. Certamente per il centro destra pratese e per il sindaco Cenni non saranno tempi docili. Infatti bisogna registrare anche i continui maldipancia della Lega Nord. I leghisti del senatùr in salsa toscana non ci stanno a vedere diminuito il loro peso dentro la coalizione. È di qualche settimanafa il botta e risposta abbastanza polemico fra l’europarlamentare leghista Claudio Morganti e il capo dei finiani toscani Angelo Pollina. I futuristi chiedono al sindaco Cenni un cambio di rotta con una maggiore connotazione politica e un cambio di strategia sulla sicurezza e immigrazione: ok ai blitz, ma nello stesso tempo servono azioni più incisive verso l’immigrazione. Naturalmente la Lega Nord non la pensa così, quindi, ci sarà da aspettarsi tensioni e polemiche nella stessa maggioranza. Quanto potranno durare e quale sbocco potranno produrre sarà il tempo a dirlo. Il Pdl, che per salvare il salvabile rafforza la sua alleanza con la Lega Nord, potrebbe paradossalmente indebolire il sindaco. I futuristi aspettano, forti dei loro voti che tengono imprigionato Cenni.

Page 20: Rassegna 16 novembre

CORRIERE DI MAREMMA Rivoluzione amministrativa targata Italia dei Valori Comunità montane ed enti locali: ecco le proposte Massa Marittima - L’Italia dei Valori parla ancora di “scioglimento delle comunità montane” e di nuove aggregazioni intercomunali. In due parole: semplificazione amministrativa. L’Idv della zona Colline Metallifere ritiene “che siano ormai maturi i tempi di tornare alle “vecchie"” conferenze di pianificazione territoriale che in passato si chiamavano “conferenze di zona”. La crisi economica in atto infatti, che per molti anni ancora manifesterà i guasti arrecati al tessuto produttivo, non potrà essere superata con la logica che ogni comune si chiuda nel proprio orticello, pensando con questo di potersi ‘salvare’ dalle conseguenze di un generale decadimento dell’economia e dalla riduzione dei servizi pubblici. Un ragionamento così ristretto equivarrebbe a dire: speriamo che almeno noi ce la caviamo”. “Eppure non c’è possibilità di cavarsela se i comuni non riusciranno a superare la concezione campanilista della loro azione amministrativa e non riusciranno a porsi in un’ottica di integrazione in un territorio più vasto in cui le risorse (poche) siano raccolte ed impiegate in piani di sviluppo che abbiano valenza comprensoriale e pluriennale. Innanzitutto ogni comune dovrà abbandonare ogni pretesa di essere lui il comune ‘dominante’: Tutti dovranno acquisire la consapevolezza che l’economia oggi si gioca in un ambito più vasto di area, corrispondente quantomeno a quella dei Sel (sistemi economici locali), che una delibera regionale del ‘99 già indicava come territori integrati all’interno dei quali impostare politiche di: servizi consorziati, piani regolatori generali, assetto territoriale di salvaguardia dell'ambiente e di sviluppo delle forme di economia più adeguate al territorio, creazione di reti di servizi a sostegno dello sviluppo e delle imprese. Tutto ciò avrebbe una sua logica stringente nel Sel Colline Metallifere; quindi gli amministratori dei rispettivi comuni, peraltro tutti appartenenti ad una stessa ‘matrice’ politica, dovrebbero desistere dal guardarsi in cagnesco, iniziando a discutere concretamente e fattivamente dell’avvenire di questo territorio, senza preclusioni di sorta. Noi dell’Idv auspichiamo che tale logica possa ben presto instaurarsi e iniziare a dare i suoi frutti. L’Idv propone che lo stesso Comune di Massa Marittima, in quanto baricentrico geograficamente, si faccia promotore di una conferenza di zona nel Sel Colline Metallifere per iniziare a parlare di questo nuovo percorso, fatto di concreta e fattiva collaborazione tra tutti i partiti progressisti”

Page 21: Rassegna 16 novembre

IL TIRRENO Pagina 7 - Montecatini IN CONSIGLIO Betti (Idv) pungola la giunta: «Cosa ne pensano?»

Page 22: Rassegna 16 novembre

PISTOIA. Il diffuso malcontento dei cittadini pistoiesi contro le richieste di Publiacqua di aggiornamento dei depositi cauzionali ha trovato eco ieri in consiglio comunale. Numerosi consiglieri, infatti, sono tornati a sollevare il problema durante la fase preliminare delle comunicazioni. Unanime - sia pure con toni e argomentazioni diversi - la presa di distanza dalla iniziativa di Publiacqua. L’assessore alle aziende partecipate Barbara Lucchesi, sollecitata più volte a intervenire, ha preferito non farlo. Forse anche perché sul tema già da qualche tempo il gruppo consiliare dei Verdi aveva presentato una interpellanza che deve essere messa all’ordine del giorno. Il primo a intervenire è stato Andrea Betti (Idv) chiamando direttamente in causa proprio l’assessore: lei e la giunta Berti sono d’accordo con l’iniziativa di Publiacqua? Che posizione hanno i rappresentanti pistoiesi negli organi dell’Ato (il consorzio dei Comuni responsabile della gestione dell’acqua)? E cosa dice il vicepresidente di Publiacqua, il pistoiese Piero Giovannini? Dopo l’intervento di Fabrizio Geri (Verdi) che ha ricordato appunto la propria interpellanza, è stato Lido Berti (Comunisti per Pistoia) a raccontare di ricevere continuamente sollecitazioni da cittadini arrabbiati per l’obbligo - imposto da Publiacqua - di versare le nuove cauzioni o farsi addebitare le bollette sul conto bancario o postale. Critico anche Pagliai (Udc) mentre Guiducci (Pd) ha suggerito un approfondimento del tema in una commissione consiliare. Cipolla (An) ha infine sostenuto che l’aumento della cauzione è un prodotto coerente delle scelte della sinistra su servizi come l’acqua, affidati a soggetti senza nessun tipo di gara. LA NAZIONE Pagina 4 – Pistoia

Page 23: Rassegna 16 novembre

LA NAZIONE Pagina 7 – Siena POLITICA

•• 4 CRONACAPISTOIA MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2010

LAPOLITICA

Bartolomei resta in Forza ItaliaSidimette solodacapogruppoIl Pdl spaccato, rinviata la nascita del Fli. Il sindaco chiede chiarimenti

La spiegazione

CRESCE la confusione nel Pdl,che ormai si presenta frantumatoin tanti piccoli gruppi. Fino adora avevano continuato ad esiste-re due schieramenti interni, cia-scuno con il proprio capogruppo,e cioè «Forza Italia verso il Pdl»,presieduto da Alessio Bartolomei,e «An verso il Pdl», presieduto daAlessandro Capecchi. Alcuni me-si fa il consigliere Daniela Simio-nato di Forza Italia era passata al-la Lega, e di recente Barbarito, diAn, era passato al gruppo di Fini.Nei giorni scorsi anche Bartolo-mei ha annunciato ufficialmenteil suo trasferimento nel Fli, equindi tutti si attendevano la na-scita di un nuovo gruppo consilia-re, l’undicesimo o il dodicesimo(ormai il conto non riesce più aternerlo nessuno). E invece nellaseduta di ieri pomeriggio c’è statoun nuovo colpo di scena.Alessio Bartolomei ha solo annun-

ciato le sue dimissioni da capo-gruppo, ma ha confermato la suavolonta di restare in Forza Italia,con gli altri quattro componenti(Cipriani, Bardelli, Petruzzelli,Germinara). Bartolomei ha poi ag-giunto che Carmine Germinara, aseguito di votazione interna, sa-

rebbe stato «formalmente» il nuo-vo capogruppo. Bartolomei haquindi giustificato questa sua po-sizione con il fatto che ancora Flinon è un partito e quindi nonavrebbe potuto trasferirsi in ungruppo che ancora non c’è. Il con-sigliere di minoranza ha poi ag-giunto che il Pdl, come partitounico, stenta a nascere soprattut-

to a Pistoia. Alessandro Capecchiha risposto che quando si fannocerte scelte, e si annunciano suigiornali, bisogna poi essere coe-renti, a meno che non si voglianosfruttare i vantaggi che offre lapermanenza in uno schieramentopiù grande. Ha detto che il Pdl aPistoia è in ritardo a causa dei ver-tici regionali, e che presto sarà co-stituito.Il sindaco Renzo Berti è interve-nuto per chiedere chiarezza, ag-giungendo che non si possono fa-re due parti in commedia. «Barto-lomei - ha detto - ha lasciato capi-re che formalmente il capogrup-po sarà Germinara, ma che in real-tà sarà ancora lui a guidare loschieramento di Forza Italia».Al sindaco hanno risposto sia Bar-tolomei (ha detto che si era espres-so male), sia Germinara il qualeha spiegato che Bartolomei non èstato fatto uscire dal gruppo per-chè, a suo parere, non esistevano ipresupposti per farlo.

Il partito stenta a nascere e a radicarsi sul territorio. Nonsi fanno i gruppi consiliari prima dei partiti. Non hocostituito un nuovo gruppo. Resto in quello di Forza Italia

LA POLEMICACritiche daAlessandroCapecchi che ha chiestocomportamenti coerenti

ALESSIO BARTOLOMEI /EX CAPOGRUPPO FI-PDL

POLEMICA Alessio Bartolomei

NEL CORSO della sedutadel consiglio di ieripomeriggio sono statiaffrontati due argomentirilevanti per i cittadini. Ilprimo riguardava lecauzioni più alte chieste daPubliacqua a tutti icittadini. Il problema èstato sollevato daAndrea Betti (Idv), che hadichiarato di essereindignato da questocomportamento diPubliacqua. Il secondoargomento ha riguardato ilCopit. A parlarne è statoLido Berti, capogruppo deiComunisti per Pistoia, cheha definito vergognosa ladisdetta di 38 accordi con ilavoratori da partedell’azienda di trasportopubblico Copit. Critiche alCopit da tutti gli altriconsiglieri.

LOSCONTROCauzioni più altediPubliacquaegestioneCopitDurecritichedai consiglieri

IERI pomeriggio è stata discus-sa anche un’interpellanza di Jes-sica Cipriani che ha chiesto larevisione del regolamento chevieta ai ragazzi di giocare a pallanelle piazze del centro. L’asses-

sore Riccardo Pallini ha dettoche il regolamento era in fase direvisione. Tuttavia bisogna di-stinguere tra i bambini e i ragaz-zi che organizzano partite inpiazza del Duomo.

L’INTERPELLANZAVietato giocare

apalla nelle piazze«Regole da rivedere»

Page 24: Rassegna 16 novembre

Vicerdini lascia il Coordinamento senese dell’Idv ACQUE agitate all’interno dell’Idv senese. Nei giorni scorsi l’anima storica del partito, vale a dire Franco Vicerdini tra i fondatori del movimento che fa capo ad Antonio Di Pietro, si è dimesso dal coordinamento provinciale dell’Idv. Una decisione maturata, spiega Vicerdini nella lettera inviata al coordinatore regionale Fabio Evangelisti e a quello provinciale Marco Raggiaschi, «per motivi di salute, mancanza di tempo e incompatibilità con il comportamento di alcuni membri del Coordinamento». E pare che sia proprio questa incompatibilità la causa principale. Come si desume sempre dalla stessa lettera. «Non potendo fare abbastanza per il partito — scrive ancora Vicerdini —, prima che qualche giovane esponente regionale mi inviti a farmi da parte, ho preso questa decisione consapevole di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e di aver contribuito a far crescere il partito». Insomma un addio con diversi sassolini.

Page 25: Rassegna 16 novembre
Page 26: Rassegna 16 novembre
Page 27: Rassegna 16 novembre
Page 28: Rassegna 16 novembre
Page 29: Rassegna 16 novembre
Page 30: Rassegna 16 novembre
Page 31: Rassegna 16 novembre