Unfalluntersuchungsstelle Bahnen und Schiffe UUS Service d’enquête sur les accidents des transports publics SEA Servizio d’inchiesta sugli infortuni dei trasporti pubblici SII

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Alfredo LOTTI Giubiasco, 24 settembre 2009

Reg. Nr.: 09091102

Rapporto finale d’indagine del Servizio d’inchiesta sugli infortuni dei trasporti pubblici in merito all’incidente mortale di venerdì 11.09.09, verso le ore 20:30, alla stazione FFS di Paradiso

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Il presente rapporto è redatto esclusivamente allo scopo di contribuire alla prevenzione degli incidenti nei trasporti ferroviari, a fune e in battello. Conformemente all’art. 25 dell’Ordinanza sulla notifica e l’inchiesta relative a infortuni e incidenti gravi nell’esercizio dei mezzi pubblici di trasporto (OII, RS 742.161), la valutazione giuridica delle circostanze e delle cause dell’incidente non rientra nel merito di questo documento. Sintesi dei fatti Dal TILO 14183, a doppia composizione, che collega Lugano a Chiasso (binario 100), un uomo e una donna scendevano verso le 20:30 di venerdì 11 settembre 2009 alla stazione FFS di Paradiso. Attesa la partenza, si avventuravano sui binari nell’intento di attraversarli onde accedere alla scalinata che porta ai caseggiati nella parte alta, opposta, dove uno di loro abitava. Non avvedendosi dell’arrivo sul binario 200 del convoglio 47006 formato da due locomotori della Crossrail Cargo, che da Chiasso procedeva verso nord, venivano travolti rimanendo uccisi sul colpo. Inchiesta Allarmato verso le 20:50 dal collega Jean Gross, al sottoscritto è stato demandato il compito d’intervento inteso ad accertare, ai fini d’inchiesta, situazione e fatti. Giungendo sul posto verso le 21:30, unitamente alla Polizia scientifica del Ct Ticino, poteva procedere ai necessari rilievi. Nel frattempo, a seguito del piano d’allarme e d’emergenza attuato dai servizi delle FFS, veniva approntato dispositivo di messa in sicurezza permettendo il transito di convogli a velocità ridotta sulla via 100 usufruendo del sistema di scambi. Accertamenti Come si evince dalla planimetria (doc 6), la stazione FFS di Paradiso è raccordata sia da est che da ovest da binari in curva, restringendo di fatto il campo visivo delle due vie di corsa. Dalla parte opposta, vale a dire a sud della stazione, una scalinata collega la stessa all’agglomerato urbano soprastante. All’interno dell’area di stazione i marciapiedi della via 100 e della via 200 non sono collegati tra di loro. Unica possibilità di accesso è data dal sottopassaggio che si appronta raggiungendo, via rampa, la strada che a est sale verso Carona. Di notte i marciapiedi sono sufficientemente illuminati mentre i binari lo sono scarsamente. Diverse telecamere, montate in 4 punti, hanno permesso di rilevare i momenti salienti dell’accaduto, semplificando di fatto la ricostruzione dell’evento. Da queste registrazioni sono stati estratti i fotogrammi (fg) essenziali che lasciano riassumere le fasi dell’evento come segue: Video…..01, ripresa verso sud binario 100. Fotogrammi riassuntivi-fg 20:32:11 fg 40 TILO 14183 da Lugano, arrivo in stazione di Paradiso 20:32:28 fg 88 treno fermo, movimento passeggeri discesa e salita 20:32:32 fg 100 si intravvedono scendere le due vittime

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20:32:45 fg 150 le due vittime appaiono sotto la pensilina 20:32:48 fg 165 le due vittime si spostano in direzione dell’estremità occidentale della 20:32:50 fg 175 pensilina 20:32:54 fg 186 idem 20:32:55 fg 189 idem 20:32:59 fg 203 idem 20:33:01 fg 207 il TILO parte verso Chiasso 20:33:01 fg 207 dapprima l’uomo e poi la donna, si spostano verso il binario 100. L’uomo 20:33:02 fg 210 apre l’ombrello 20:33:09 fg 234 idem 20:33:15 fg 253 il TILO si sta allontanando 20:33:18 fg 260 l’uomo e la donna, con l’ombrello aperto, accedono alla via ferrata 100 20:33:19 fg 265 i due sono sui binari. Sul binario 200 sono visibili i fanali del convoglio 47006 proveniente da sud, probabilmente nascosti alla vista dall’ombrello 20:33:23 fg 277 il convoglio 47006 composto dai 2 locomotori della Crossrail, si trova all’altezza della stazione Video…..04, ripresa verso nord binario 200. Fotogrammi riassuntivi -fg 20:33:21 fg 270 i due si trovano sui binari della via 100 20:33:23 fg 278 i due avanzano verso il binario 200 quando si intravede il giungere della prima locomotiva della Crossrail (freccia rossa). Dalla loro posizione, anche se non chiaramente, si deduce che stanno correndo 20:33:25 fg 282 i due vengono travolti quando si trovano in vicinanza del marciapiede 200 20:33:26 fg 287 idem Video…..03, ripresa verso sud binario200. Fotogrammi riassuntivi -fg 20:33:24 fg 280 l’uomo sta raggiungendo il marciapiede della via 200 seguito dalla donna di cui si vede solo una parte (colore chiaro). Ormai è troppo tardi! 20:33:25 fg 281 l’uomo e la donna vengono travolti e trascinati sulla via ferrata 200 20:33:26 fg 287 idem

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Viaggio del convoglio investitore La composizione della Crossrail con le 2 locomotive BR 185.2 (Re 482.2 variante KD), di cui la 185.592-3 davanti e la 185.590-7,agganciata, era partita da Chiasso alle 20:05, destinazione Basilea. Il macchinista dopo una prima prova dei freni nella fase iniziale del viaggio, ripeteva l’operazione a Balerna quando la velocità era di ca 80 km/h. Ricevuto un segnale d’avviso in zona Maroggia, proseguiva a velocità moderata tra i 20 e i 60/65 km/h. All’entrata della stazione di Paradiso viaggiava a circa 60 km/h, malgrado le disposizioni ne permettano i 75 km/h (doc 8) Incrociato il TILO e salutato il macchinista, notava due persone sui binari. Azionato il segnale acustico e visto come essi persistevano nell’attraversare verso sinistra, agiva sul freno d’emergenza. Avuta la sensazione di averle investite con il frontale anteriore sinistro, all’arresto, avvisava immediatamente, come a procedura, la centrale d’allarme di Bellinzona. L’esame delle strisce di viaggio, prelevate dai locomotori dai tecnici della Bombardier, lascia stabilire per la 185.592-3 di testa una velocità di ca 57 km/h al momento dell’inizio della frenata, protrattasi per 15 s, su una distanza di 130 m fino all’arresto, avvenuto in corrispondenza del km 182.700. Per la macchina in seconda, la velocità registrata risulta di 56 km/h all’inserimento del freno per una durata di 16 s fino all’arresto avvenuto ca 129 m dopo. I primi resti dei corpi vengono rinvenuti in corrispondenza del km 182.800. Condizioni meteorologiche Notte. Tempo piovoso, binari bagnati. Stato del convoglio investitore Nessun danno. Ancora la medesima notte le due locomotive sono state trainate a Bellinzona, San Paolo dove, il mattino seguente, sono state esaminate dal sottoscritto assieme al signor della sicurezza FFS. Dopo lavaggio, sono state riprese in consegna dal proprietario. Persone coinvolte Macchinista Crossrail: Dopo l’incidente si è sentito male e in evidente stato di chock è stato trasportato all’ospedale civico di Lugano. La notte stessa è stato comunque interrogato dalla polizia in presenza di persona di supporto psicologico e di traduttore. Il resto della notte lo ha trascorso in ospedale che ha lasciato nella giornata di sabato. All’interrogatorio di polizia, parzialmente, era presente anche il sottoscritto. La Crossrail non dispone in Ticino di persona di riferimento quale aiuto in casi del genere. Persone investite: † , deceduto sul colpo; † , deceduta sul colpo.

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Valutazione L’ubicazione nel territorio della stazione FFS di Paradiso è evidenziata nella planimetria allegata. Come ben si nota, le vie ferrate di accesso, sia da e per Lugano, che da e per Chiasso, sono disposte a curva, ciò che riduce di fatto la visibilità di tratta a macchinisti in viaggio e utenti in stazione. Nella sua area centrale essa non dispone di passaggio collegante i due marciapiedi. Per un regolare attraversamento non restano che le rampe a oriente che collegano i due lati tramite la strada sottostante il ponte ferroviario. Di fronte all’edificio che sorge sul marciapiede 100, sul 200 dalla parte opposta, si scorge una scalinata che collega questo versante all’agglomerato superiore, meridionale, di Paradiso (doc 20). Questa bretella diretta, malgrado le scritte di avvertimento e di proibizione proprio in vicinanza del suo imbocco, induce facilmente l’utente trasgressore a passare da una parte all’altra dai binari. Ciò anche perché, come indicato nella mappa il percorso regolare comporta una distanza d’aggiramento di circa 180 m. Questa stazione rientra in un progetto globale di sistemazione anche nell’ottica dei nuovi collegamenti di Alptransit. Al momento, divergenze di natura politica, frenano la concretizzazione di soluzioni adeguate e comunque più agevoli e sicure per i fruitori della ferrovia. Pertanto, al di là del gesto temerario di attraversare i binari, permane il dubbio di carenza di sicurezza. Malgrado il grave fatto, anche nei giorni seguenti gesti del genere si sono ripetuti, fortunatamente senza tragico esito. In fede Alfredo Lotti