RAI – Radiotelevisione Italiana SpaDott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010 Legge Crispi...
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Dott. Fabrizio Chiatti – Roma, 13 Novembre 2010
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
RSGS - Responsabile dei Sistemi di Gestione della Sicurezza RAI RSPP – Responsabile Servizio Prev. & Prot. delle Società Controllare RAI Responsabile del Safety Auditor (n. 100 Albo Professionale CEPAS) Senior Security Manager (n. 66 Albo Professionale CEPAS)
Esempio pratico per l’applicazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro: dalle norme cogenti alle norme volontarie. Il caso della RAI SpA.
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Legge Crispi
Pagliani Legge Crispi
Pagliani
Artt.437 e 451 cp Art.2087cc,
Artt 32,35,41 Costituzione
Artt.437 e 451 cpArt.2087cc,
Artt 32,35,41 Costituzione
D.P.R. n. 547/55 D.P.R. n. 164/56D.P.R. n. 303/56
D.P.R. n.320, n.321n. 322, n. 323
D.P.R. n. 547/55D.P.R. n. 164/56D.P.R. n. 303/56
D.P.R. n.320, n.321n. 322, n. 323
Legge n. 123 del 3 agosto 2007Legge n. 123
del 3 agosto 2007
Dlgs. n. 626/94 Dlgs. n. 242/96Dlgs. n. 494/96Dlgs. n. 528/99
Dlgs. n. 626/94Dlgs. n. 242/96Dlgs. n. 494/96Dlgs. n. 528/99
Testo Unico Dlgs. n. 81/08Adozione di sistemi di
gestione della sicurezzaDlgs. n. 106/09
1950 19941999
2007
Evol
uzio
ne
Nor
mat
iva
1888 19301947
2008 2009
Evoluzione della Sicurezza
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Obbligo di valutare tutti i rischi ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari (inviati in zone di guerra, contesti destabilizzati, etc);Modelli di organizzazione e di gestione: Sistemi di gestione della salute e sicurezza definiti conformemente alle linee guida UNI-INAIL e OHSAS 18001:2007Ampliamento della portata degli obblighi relativi ai contratti d’appalto, d’opera e di somministrazione (valutazione dei rischi da interferenze e indicazione dei costi della sicurezza);Compliance con i dettami imposti dal D.Lgs. n. 231/01 (in particolare art. 25-septies)Corresponsabilità del Committente con l’Appaltatore nei casi di ricorso a contratti d’appalto, d’opera e di somministrazione;Caratteristiche della “delega di funzioni” (limiti e condizioni nel rispetto art. 299 Dlgs n. 81/08);Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (appalti pubblici);Aumento degli importi delle sanzioni.
Il D.Lgs. n°81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n°81 del 9 aprile 2008“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n°123, inmateria di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”
(*) = Novità introdotte anche dalla Legge n°296/06 e dalla Legge n°123/07 e confermate dal D.Lgs. n°81/2008
Principali novità (*):
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Articolo 30 Modelli di organizzazione e di gestione
1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;.
O
Il D.Lgs. n°81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n°81 del 9 aprile 2008“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n°123, inmateria di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”
(*) = Novità introdotte anche dalla Legge n°296/06 e dalla Legge n°123/07 e confermate dal D.Lgs. n°81/2008
Principali novità (*):
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d) alle attività di sorveglianza sanitaria;e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori;f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni
di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge;h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.
2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1.
3. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
O
Il D.Lgs. n°81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n°81 del 9 aprile 2008“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n°123, inmateria di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”
(*) = Novità introdotte anche dalla Legge n°296/06 e dalla Legge n°123/07 e confermate dal D.Lgs. n°81/2008
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Articolo 16 - Delega di funzioni
La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni:
che essa risulti da atto scritto recante data certa;che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate.
2. Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità.
3. La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. La vigilanza si esplica anche attraverso i sistemi di verifica e controllo di cui all’articolo 30, comma 4.
Il D.Lgs. n°81/2008
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(*) = Novità introdotte anche dalla Legge n°296/06 e dalla Legge n°123/07 e confermate dal D.Lgs. n°81/2008
Principali novità (*):
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4 Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.
5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui ai commi precedenti per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.
6. L’adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell’articolo 11.
O
Il D.Lgs. n°81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n°81 del 9 aprile 2008“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n°123, inmateria di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”
(*) = Novità introdotte anche dalla Legge n°296/06 e dalla Legge n°123/07 e confermate dal D.Lgs. n°81/2008
Principali novità (*):
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Valutazione di tutti i rischi Analisi di tutti i
fattori di rischio
Individuazione e pianificazione delle
misure di prevenzione e protezione
Definizione procedure per l’attuazione delle misure e definizione soggetti assegnati
Valutazione del rischio
Analisi di tutti i fattori di rischio
Individuazione e pianificazione delle
misure di prevenzione e
protezione
D.Lgs. n°626/94 D.Lgs. n°81/2008
La valutazione dei rischi
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= H= M= L= C
Individuazionedei rischi
Analisidei rischi
Valutazionedei rischi
Misure diprevenzioneprotezione
Per la valutazione dei rischi occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui verrà espletato il servizio o la fornitura con i rischi derivanti dall'esecuzione del contratto
Tutti i rischi per la salute e la sicurezza quali ad esempio:
Rischi fisiciRischio incendioRischio chimicoRischio biologicoRischio esplosioneRischio VDTRischio stressRischi connessi uso Alcol & DrogheEtc
prendendo in considerazione anche quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi.
La valutazione dei rischi
OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Documenti di Valutazione del RischioO G G E T T O D I
V AL U T AZ IO N E
S IS T E M A A S IS T E M A B
AT T IV IT A '
S IS T E M A C
S O T T O S IS T E M A A2
S O T T O S IS T E M A A3
A g e n ti fis ic ic h im ic i e b io lo g ic i
S o s ta n ze p e ric o lo s e
M a c c h in e e a ttre zza tu re
Am b ie n ted i
la v o ro
S O T T O S IS T E M A A1
P O S1
P O S2
P O S3
P O S4
F AS I D IL AV O R O
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Documenti di Valutazione del Rischio
In d iv id u a z io n e c a u s e d i r is c h io e m is u r e d i p r e v e n z io n e e /o p r o te z io n e
R a p p o r t i in c id e n t i p o te n z ia l iin f o r tu n i e m a la t t ie p r o fe s s io n a li
C o m u n ic a z io n e
M a n ip o la z io n e d i s o s ta n z e
M o d a l i tà o p e r a t iv e
In d iv id u a z io n e r is c h i o p e r a t iv ic o n n e s s i a :
S a n i ta r i
A m b ie n ta l i
Im p ia n t is t ic i
In d iv id u a z io n e r is c h i in t r is e c ia l le t e c n o lo g ie
L a v o ra to r i e s p o s t i
P ro c e d u r e c o m p o r ta m e n ta l i d i s ic u r e z z a
P r a t ic h e o p e r a t iv e s ta n d a r d d i s ic u r e z z a
E la b o r a z io n e
P IA N O D IS IC U R E Z Z A
P r o g r a m m a z io n er e a l iz z a z io n e in te r v e n t i
P r o g r a m m a z io n e /r e a a l iz z a iz o n e a t t iv it à d i in fo r m a z io n e /fo r m a z io n e p e r im p le m e n t a z io n e p r a t ic h e e p r o c e d u r e
C o n t r o l lo d e i r is u lta t i
P ia n i f ic a z io n e s a n i ta r ia
M is u r e d i p ro te z io n e c o l le t t iv e
S o s t i tu z io n e d i p ro d o tt i /s o s ta n z e p e r ic o lo s e c o n q u e l le m e n o p e r ic o lo s e
In te rv e n t i te c n ic o /e rg o n o m ic i s u m a c c h in e e a tt r e z z a tu re
E la b o r a z io n e
D e lim it a z io n e e s c o m p o s iz io n e d e ls is te m a in s o t to s is te m i
In d iv id u a z io n e n o r m es p e c if ic h e d i s ic u r e z z a
In d iv id u a z io n e d e g li e le m e n t i d ir is c h io
p ro d o tt i /s o s ta n z ee n e rg ie
m a c c h in e /a tt r e z z a tu re
T e c n o lo g ie
S e q u e n z a lo g ic a o p e ra z io n i
F a s i d i la v o ro
P r o c e s s o d ila v o r o
A n a lis i d e i s o t t o s is te m i
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di atti normativi che indicano requisiti da rispettare.
Ma è ormai convinzione dei più che la Salute e Sicurezza debbano essere gestite con sistemi proattivi integrando tale gestione nelle operazioni quotidiane.
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
OGGI
IERI
REATTIVO
PROATTIVO
impositivo
autovalutativo
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PlanPlan
ActAct DoDo
CheckCheck
Sistema Reattivo Sistema Proattivo
Programmi con nessuna integrazione Processi standardizzati e focus sul miglioramento continuo
PassatoPassato Presente e FuturoPresente e Futuro
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Miglioramento continuo
Riesame dellaDirezione
Monitoraggio emisure correttive
Politica OH &S
Pianificazione
Implementazioneed operatività
Un Sistema di Gestione per la Sicurezza sul luogo di Lavoro, opera sulla base della sequenza ciclica delle fasi di pianificazione, attuazione, monitoraggio e riesame – PDCA (Plan-Do-Check-Act) del Sistema, per mezzo di un processo dinamico.
OHSAS 18001 (OHSAS = Occupational Health and Safety Assessment Series): specifica tecnica sviluppata con l’assistenza e la collaborazione di alcuni tra i maggiori enti di normazione e certificazione (BSI, BVQI, DNV, Lloyd’s Register, SGS, ecc.) e dei loro documenti guida. E’ stata sviluppata in risposta alle richieste del mercato per uno standard di gestione della Salute e della Sicurezza riconosciuto, nei confronti del quale potesse essere valutato e certificato il Sistema di Gestione. La specifica è stata sviluppata per essere compatibile con gli standard della Qualità e dell’Ambiente.
BS 8800 - Ciclo di Deming
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Un Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro è un “approccio strutturato” per garantire la Sicurezza e la Salute di chi lavora in un’organizzazione e di chiunque sia coinvolto nelle sue attività.
Il suo scopo è:
• prevenire gli incidenti e ridurre i costi
• controllare e migliorare le prestazioni dell’azienda
• assicurare la conformità legislativa
• migliorare l’immagine dell’azienda
• promuovere la gestione integrata con Qualità & Ambiente
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Un Sistema di Gestione è un modello collaudato per gestire e migliorare continuamente le politiche, le procedure e i processi di un'organizzazione.
Gestire i rischi sociali, ambientali e finanziari,Migliorare l'efficacia operativa,Ridurre i costi assicurativi INAILAumentare la soddisfazione di clienti e soggetti coinvolti,Proteggere il marchio e il prestigio,Ottenere miglioramenti continui,Promuovere l'innovazione tecnica e tecnologica,Rimuovere eventuali barriere commerciali,Rendere più trasparente il lavoro sul mercato.
L‘implementazione di un valido Sistema di Gestione può aiutare a:
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro - Benefici
Trend della Sicurezza
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Nell’ambito dei Sistemi di Gestione della sicurezza vengono stabiliti degli indicatori di prestazioni gestionali MPI (Management Performance Indicator) e degli indicatori di prestazione operativa OPI (Operation Performance Indicator) .
A titolo di esempio:
Numero infortuni:individuazione dell’indice di gravità e frequenza;Controlli sanitari: % delle visite di idoneità sulla popolazione lavorativaPiano di Emergenza: Numero delle prove di Evacuazione effettuate nell’anno;Rumore negli ambienti di lavoro: livello in decibel in punti fissi.
A titolo di esempio:
Dispositivi di Protezione Individuale: numero di DPI distribuiti/anno;Antincendio: numero di mezzi estinguenti controllati/anno;Igiene industriale: misure effettuate per controllo della qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro
Indicatori di Prestazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza RAI
Indicatori gestionali - MPI Indicatori Operativi - OPI
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Se lo voglio inserire !!!!
Totale Integrazione tra i sistemi di Gestione della Sicurezza ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (Ambiente) e OHSAS 18001 (Sicurezza)
Standard predisposto da BSI – British Standard Institution attraverso le PAS 99:2006 (Publicity Available Specification) che consentono delle analisi preparatorie di integrazione dette PIR (Preparatory Integration Review)
Integrazione tra i Sistemi di Gestione della Sicurezza
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Anno 2003 – Sede Regionale di Bolzano
Anno 2008 – Sedi Regionali di Aosta, Bologna e Genova
Anno 2009 – Sedi di Potenza, Cosenza, Torino, Trento e Trieste
Anno 2010/2011 – Tutte le Sedi Regionali
Anno 2011/2012 – Tutta Rai e CPTV
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
Applicazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza OHSAS 18001
21
22
54
1
2
3
3
3
3
4
5
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Strumenti adottati per il Sistema di Gestione della Sicurezza
L’emissione di una “Politica della Salute e Sicurezza del Lavoro”;“Regolamento per la Sicurezza, della Tutela della Salute e dell’Ambiente” precise responsabilità in materia di sicurezza;L’istituzione di un “Comitato di Coordinamento per le Politiche della Sicurezza”Un sistema di deleghe formalizzate e sottoscritte (ove previsto - un sistema di sub-deleghe);Programmi di audit annuali di mantenimento sulla sicurezza secondo il RT 12 degli Organismi di Certificazione ed in linea con quanto previsto dalle norme OHSAS 18001:2007;Programmi di audit commissionati dall’Organismo di Vigilanza RAI istituito ai sensi del D.Lgs. n. 231/01;
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
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Strumenti adottati per il Sistema di Gestione della Sicurezza
Unico “Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza”(RSGS) che opera di concerto con il Responsabile centrale del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), dei 24 Coordinatori dei servizi locali di prevenzione e protezione (CSPP) e dei numerosi Addetti nei vari siti aziendali (ASPP);Una struttura centrale - raccoglie, elabora ed eroga i programmi di formazione e informazione;Documento Generale di Valutazione dei Rischi + Documenti di Valutazione locali con i relativi Piani di Emergenza ed EvacuazioneFormalizzazione delle procedure generali e delle procedure operativespecifiche di lavoro inserite in un Manuale del Sistema di Sicurezza aziendale
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
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Strumenti adottati per il Sistema di Gestione della Sicurezza
Corsi di formazione per i RSGSL (Responsabili del Sistema di Gestione della Sicurezza Locali) che operano sotto il coordinamento funzionale del RSGS centrale;Percorsi di formazione e accreditamento presso il CEPAS (Ente di Certificazione delle Professionalità) del personale che opera come auditor secondo le linee imposte dalla ISO 19011:2003;Mantenimento delle certificazioni presso il CEPAS del personale certificato come:
1. Responsabili del Safety Auditor2. Safety Auditor
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
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Politica della Sicurezza
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“ManualeSGS 31.05.2010.pdf
Manuale Informativo
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”
Documentazione Informatizzata
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Gestione degli incidenti: Preventiva e Reattiva
Incidenti accaduti (Reattiva)
Incidenti potenziali (Preventiva)
ICEBERG DELLA SICUREZZA
Un incidente grave
Incidente Grave
Infortuni
Medicazioni
Incidenti senza
danni alle persone
Azioni pericolose
Condizioni pericolose
Non riportare pericoli potenziali
Nuovi progetti
non valutati
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Non sottovalutare mai i pericoli . . . . . .Da una dichiarazione di E.J. Smith, 1907
“Quando mi si chiede di descrivere la mia
esperienza di quasi quaranta anni in mare,
posso solo dire che non mi è mai accaduto
nulla…... Non ho mai visto né fatto naufragio,
né mi sono mai trovato in una situazione di
una qualche gravità.”
Il 14 aprile 1912, il transatlantico Titanic affondò, provocando la morte di 1500 persone...... compreso il capitano, E.J. Smith.
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
Andamento infortunistico
aziendale
RAI – Radiotelevisione Italiana Spa
Dott. Fabrizio Chiatti - Roma, 13 Novembre 2010
“If you always do what you’ve always done,
you’ll always get what you’ve always got”
“Se continui a fare ciò che hai sempre fatto,
continuerai ad ottenere sempre lo stesso risultato”
W. Edwards Deming (statistico 1900-1993)
Fine Presentazione