I governi della sinistra da Depretis a Crispi

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I GOVERNI DELLA SINISTRA STORICA 1876 – 1896 da Depretis a Crispi

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I governi di Depretis e di Crispi

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I GOVERNI DELLA SINISTRA STORICA

1876 – 1896da Depret is a Cr isp i

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Ricordiamo: anno 1861

SinistraSensibili ai problemi di

carattere sociale, al divario tra Nord e Sud del

paese, fiduciosi nell’industria e nell’ imprenditoria per far decollare l’economia

italiana

Esponenti della borghesia

imprenditorialeLiberali

Ex garibaldiniEx mazziniani

DestraModerati fedeli alla monarchia, convinti

che il settore trainante fosse

l’agricoltura

Aristocratici Esponenti della

grande borghesia terriera

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1876: primo governo di Sinistra

Governi di Destra poco attenti

ai problemi sociali e agli

interessi della borghesia

imprenditoriale

viene eletto capo del governo Agostino

Depretis

Fu presidente del Consiglio dei ministri italiano per nove mandati nei

periodi:25 marzo 1876 - 24 marzo 1878

19 dicembre 1878 - 14 luglio 187929 maggio 1881 - 29 luglio 1887

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Il programma politico di Depretis

1. Riforma elettorale: estendere il diritto di voto

2. Riforma fiscale: ridurre le tasse

3. Riforma scolastica: combattere l’analfabetismo

4. Riforma amministrativa: dare maggiore autonomia alle amministrazioni locali

• MA ancora esclusi dal voto chi non sapeva leggere e scrivere, i ceti più poveri (maggioranza della popolazione) e le donne

Legge del 1882

• Ma solo quella...

1884: abolita tassa sul macinato

• La legge restò inapplicata in molte zone, soprattutto del Sud (il 50 % della popolazione era analfabeta)

1887: legge Coppino, insegnamento elementare obbligatorio dai 6 ai 9 anni

Minimo decentramento amministrativo, restano i prefetti a rappresentare il governo sul territorio, ma ai sindaci vengono eletti direttamente dai cittadini e hanno maggiore autonomia

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Il trasformismo di DepretisL’atteggiamento del governo di fronte ai diversi schieramenti politici cambiava di volta di in volta, si “trasformava” in continuazione a seconda delle alleanze che ogni volta venivano a formarsi arrivando a soluzioni di compromesso tra le varie posizioni della Destra e della Sinistra.

Ciò che interessava a Depretis era il

raggiungimento di obiettivi specifici, e lo

perseguì con l’appoggio di altri gruppi politici, a

prescindere dallo schieramento, creando

alleanze politiche trasversali

…immaginiamo le inimicizie o i favoritismi

che consesse…

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Politica economicaIl Parlamento prese molti provvedimenti a favore delle classi più povere, della famiglia, delle donne, dei bambini, dei più deboli … MA i problemi economici dell’Italia restavano

Differenze enormi c’erano tra un Nord più sviluppato e un Sud arretrato, MA anche un Nord in forte ritardo rispetto al resto dell’economia europea … nonostante il notevole sviluppo

L’unica soluzione fu il PROTEZIONISMO (1887)L’immagine si riferisce al ventennio fascista, ma rende l’idea…

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Protezionismo e conseguenze

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Protezionismo doganale significa che si aumentavano le tasse per i prodotti importati tanto che il costo di

questi diventava così alto che si preferivano i prodotti nazionali. QUINDI protezionismo significa

letteralmente PROTEGGERE I PRODOTTI NAZIONALI

1. I prodotti nazionali sono favoriti nel mercato (=

diventano concorrenziali) e si espande l’industria

nazionale, ma non l’agricoltura

I più poveri sono costretti ad acquistare prodotti italiani a

prezzi più alti di quelli stranieri, la situazione è più

grave nel Mezzogiorno dove si vive di agricoltura e c’è più

povertà

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La povertà spinge molti italiani a emigrare, scegliendo mete come l’Argentina, il Brasile e

gli Stati Uniti d’America

1893: i contadini siciliani organizzati nei Fasci dei lavoratori occupano le

terre(vedi governo Crispi)

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2. I paesi stranieri rispondono al protezionismo col protezionismo, quindi

imponendo pesanti tariffe doganali all’Italia, colpendone così il commercio …

soprattutto la FRANCIA

3. L’arretratezza dell’Italia spinge il governo verso un’ambiziosa politica

estera: l’Italia sogna di diventare una potenza coloniale

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L’Italia prova a conquistare l’Eritrea ma viene sconfitta nel

1887 a Dogali (sul Mar Rosso); le condizioni climatiche e ambientali

sono uno svantaggio per gli italiani

QUI si concluse il governo Depretis

Illustrazione del settimanale “La Domenica del Corriere” raffigurante la battaglia di Dogali

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I rapporti con gli altri Stati

1. Rapporti difficili con la Francia per problemi economici, ma anche

perché la Francia minacciava la politica

coloniale italiana puntando

all’occupazione di Tunisi … territorio che

l’Italia voleva colonizzare

2. Depretis cerca alleati per evitare il totale

isolamento della penisola e allora nel

1882 firma un accordo con GERMANIA e

AUSTRIA, nasce LA TRIPLICE ALLEANZA,

patto a scopo DIFENSIVO

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Francesco CrispiCrispi era un ex garibaldino che col tempo era diventato fervente monarchico e ammiratore dello statalismo Bismarkiano. Riteneva, quindi, lo Stato come unica fonte del diritto ed era favorevole all'intervento statale in campo economico e sociale. Crispi aveva una posizione fortemente critica nei confronti del trasformismo di Depretis, ma questo lo portava ad emarginare il parlamento cercando di tagliarlo fuori dal potere decisionale. Egli si vantava di non guidare un governo di partito o di favori, ma un governo che aveva l'unico obiettivo di rafforzare il prestigio statale.

Assunse le cariche di Primo Ministro, ministro degli Esteri e

ministro degli Interni

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Cosa avvenne durante il governo Crispi?

1. 1889 riforma Zanardelli: riforma del codice penale:

- Fu abolita la pena di morte

- Fu riconosciuto il diritto allo sciopero

2. 1893 rivolta dei Fasci di lavoratori in Sicilia:

- I contadini occupano le terre, assaltano i municipi, chiedono la riforma dei patti agrari che consentivano ai latifondisti di sfruttare legalmente i contadini

- Crispi risponde con la forza: dichiara lo stato d’assedio e ordina all’esercito di sparare sui dimostranti

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3. Ricomincia la politica colonialeCrispi punta alla conquista dell’Etiopia

1889 Trattato di Uccialli: Crispi sostiene il ras Menelik e il ras riconosce all’Italia alcuni territori affacciati sul Mar Rosso (1891 Colonia italiana di Eritrea)Crispi intende conquistare altri territori interni, ma gli eritrei non ci stanno, l’Italia subirà tre sconfitte consecutive. 1895 Amba Alagi. 1896 Macallè. 1896 AduaSi ferma l’avventura coloniale e finisce il governo di Crispi