Raccontiamoci la vita nr.84

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1 Figlie di Maria Ausiliatrice - Ispettoria Sicula “Madre Morano” Editoriale Tempo di Grest, tempo di impegno per tanti giovani che scelgono di fare gli animatori durante questa estate a favore dei più piccoli. Già da mesi si prepara questo “esercito” di volontari che, con sacrificio e tanto entusiasmo, stanno organizzando esperienze formative di gioco e impegno. Per gli animatori delle comunità salesiane, oltre che una competenza nell’ambito ludico, è importante conoscere e credere nella missione educativa di San Giovanni Bosco. Perché è bene ricordare che i Grest salesiani non sono ludoteche ma comunità formative. E allora ci vuole qualche Santo Protettore che, oltre Don Bosco, sia di aiuto e modello a tutti questi animatori. Mi piacerebbe proporre la figura del Beato Don Michele Rua, secondo successore di Don Bosco, di cui mi piace ricordare la frase che segnò tutta la sua esistenza: “Noi due faremo tutto a metà”. Qualche anno dopo, nel 1852, fu proprio Don Bosco a dire al chierico Michele Rua: “Ma caro Michele più andrai avanti negli anni, e meglio comprenderai che io volevo dirti: Nella vita noi due faremo sempre a metà. Dolori, cure, responsabilità, gioie e tutto il resto saranno per noi in comune». L’esperienza di Don Rua rimane paradigmatica per quanti vogliono condividere il carisma di don Bosco. La missione di ogni animatore salesiano è fare a metà con Don Bosco, far propria la sua passione educativa, il suo amore per i più piccoli, ma non ci si può fermare solo a questo. E’ necessario e fondamentale condividere, soprattutto, l’esperienza di fede di Don Bosco. Fare a metà con Lui significa aprire il cuore e la mente al dono che lo Spirito ha fatto alla sua Chiesa e lasciarsi sconvolgere e coinvolgere da Lui. Questo è il fondamento, la motivazione, il senso dell’essere animatore, cioè colui che è capace di collaborare con lo Spirito Santo creando le condizioni perché Lui operi nel cuore dei ragazzi. Una missione al di sopra delle capacità umane ma possibile se la preghiera, l’ascolto della Parola e la vita sacramentale plasma l’educatore profondamente. Allora l’animatore non è solo un amico, un compagno di giochi ma è, anzitutto, un testimone della fede, un innamorato di Cristo che, per prima, scommette la sua vita per Lui e per la sua missione salvifica. Don Bosco stesso invitava, quanti volevano seguirlo, a far propri i suoi “tre amori”: l’Eucaristia, la Chiesa e la Madonna. Quando Don Bosco parla di Eucaristia, parla di Cristo stesso, del suo Amore incondizionato che continua a spezzarsi per la salvezza dell’umanità. Amare l’Eucaristia significa, dunque, celebrarla nel sacramento e nella vita attraverso l’impegno gratuito e totale per i giovani. Ecco perché l’animatore non può essere solo “estivo” ma per sempre, altrimenti sarebbe un bravo, quanto inutile, giocoliere. Questa esperienza di fede si può vivere, però, solo all’interno della comunità ecclesiale. In realtà non esiste l’animatore nella Chiesa, ma la comunità degli animatori. Il carisma salesiano è un dono dato alla Chiesa e non un regalo privato offerto a qualcuno per meriti personali. Chi non lo vive così potrà fare l’animatore, ma solo nei villaggi turistici E, infine, l’amore la Madre di Gesù. Il suo Si incondizionato, il suo correre verso chi ha bisogno, il suo fare memoria delle meraviglie operate da Dio, il suo essere ai piedi di chi soffre e all’inizio di ogni esperienza di comunione sono indicazioni concrete per tutti coloro che vogliono rendere efficace la missione pastorale. Allora fare l’animatore non è solo parlare attraverso un megafono, ma essere il megafono di Dio per tanti ragazzi che popoleranno le nostre comunità 15 Giugno 2011 - Anno IX - Nr. 84 In questo numero: Editoriale “Parola di”…ispettrice Microfono a… La Parrocchia di M.Morano Scrivono dalle comunità… Io c’ero Concorsi alla fine Un evento di gioia cristiana Agenda

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Giornalino delle FMA di Sicilia

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1 Figlie di Maria Ausiliatrice - Ispettoria Sicula “Madre Morano”

Editoriale Tempo di Grest, tempo di impegno per tanti giovani che scelgono di fare gli animatori durante questa estate a favore dei più piccoli. Già da mesi si prepara questo “esercito” di volontari che, con sacrificio e tanto entusiasmo, stanno organizzando esperienze formative di gioco e impegno. Per gli animatori delle comunità salesiane, oltre che una competenza nell’ambito ludico, è importante conoscere e credere nella missione educativa di San Giovanni Bosco. Perché è bene ricordare che i Grest salesiani non sono ludoteche ma comunità formative. E allora ci vuole qualche Santo Protettore che, oltre Don Bosco, sia di aiuto e modello a tutti questi animatori. Mi piacerebbe proporre la figura del Beato Don Michele Rua, secondo successore di Don Bosco, di cui mi piace ricordare la frase che segnò tutta la sua esistenza: “Noi due faremo tutto a metà”. Qualche anno dopo, nel 1852, fu proprio Don Bosco a dire al chierico Michele Rua: “Ma caro Michele più andrai avanti negli anni, e meglio comprenderai che io volevo dirti: Nella vita noi due faremo sempre a metà. Dolori, cure, responsabilità, gioie e tutto il resto saranno per noi in comune». L’esperienza di Don Rua rimane paradigmatica per quanti vogliono condividere il carisma di don Bosco. La missione di ogni animatore salesiano è fare a metà con

Don Bosco, far propria la sua passione educativa, il suo amore per i più piccoli, ma non ci si può fermare solo a questo. E’ necessario e fondamentale condividere, soprattutto, l’esperienza di fede di Don Bosco. Fare a metà con Lui significa aprire il cuore e la mente al dono che lo Spirito ha fatto alla sua Chiesa e lasciarsi sconvolgere e coinvolgere da Lui. Questo è il fondamento, la motivazione, il senso dell’essere animatore, cioè colui che è capace di collaborare con lo Spirito Santo creando le condizioni perché Lui operi nel cuore dei ragazzi. Una missione al di sopra delle capacità umane ma possibile se la preghiera, l’ascolto della Parola e la vita sacramentale plasma l’educatore profondamente. Allora l’animatore non è solo un amico, un compagno di giochi ma è, anzitutto, un testimone della fede, un innamorato di Cristo che, per prima, scommette la sua vita per Lui e per la sua missione salvifica. Don Bosco stesso invitava, quanti volevano seguirlo, a far propri i suoi “tre amori”: l’Eucaristia, la Chiesa e la Madonna. Quando Don Bosco parla di Eucaristia, parla di Cristo stesso, del suo Amore incondizionato che continua a spezzarsi per la salvezza dell’umanità. Amare l’Eucaristia significa, dunque, celebrarla nel sacramento e nella vita attraverso l’impegno gratuito e totale per i giovani. Ecco perché l’animatore non può essere solo “estivo” ma per sempre, altrimenti sarebbe un bravo, quanto

inutile, giocoliere. Questa esperienza di fede si può vivere, però, solo all’interno della comunità ecclesiale. In realtà non esiste l’animatore nella Chiesa, ma la comunità degli animatori. Il carisma salesiano è un dono dato alla Chiesa e non un regalo privato offerto a qualcuno per meriti personali. Chi non lo vive così potrà fare sì l’animatore, ma solo nei villaggi turistici E, infine, l’amore la Madre di Gesù. Il suo Si incondizionato, il suo correre verso chi ha bisogno, il suo fare memoria delle meraviglie operate da Dio, il suo essere ai piedi di chi soffre e all’inizio di ogni esperienza di comunione sono indicazioni concrete per tutti coloro che vogliono rendere efficace la missione pastorale. Allora fare l’animatore non è solo parlare attraverso un megafono, ma essere il megafono di Dio per tanti ragazzi che popoleranno le nostre comunità

15 Giugno 2011 - Anno IX - Nr. 84

In questo numero:

Editoriale

“Parola di”…ispettrice

Microfono a…

La Parrocchia di M.Morano

Scrivono dalle comunità… Io c’ero Concorsi alla fine Un evento di gioia cristiana

Agenda

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Raccontiamoci la vita – 15 Giugno 2011

2 Figlie di Maria Ausiliatrice - Ispettoria Sicula “Madre Morano”

Microfono a… LA PARROCCHIA DI M.MORANO Il tempo non cancella la bontà, perché l’amore vero si proietta nei secoli! S’irradiano di luce le orme terrene lasciate dai santi sulla terra e, come alba radiosa, segnano di bellezza e speranza i giorni della nostra storia!! Così è stata la vita, fatta dono, di Madre Mazzarello e così quella di Madre Morano, sua degna figlia, apostola e missionaria fervente nella nostra terra, sua patria del cuore, che quest’anno, ricorrendo i 130 anni della sua venuta, le rende un particolare e riconoscente omaggio. Tra i vari festeggiamenti, la celebrazione del 14 maggio segna un ricordo particolare: la presenza di Madre Morano in un quartiere del centro storico della città di Catania, dove la beata, agli esordi della sua missione, insieme

ad alcune Figlie di Maria Ausiliatrice, aveva affittato un piccolo appartamento sito ad angolo tra via Santa Maria dell’Aiuto e via Sapuppo, proprio di fronte al santuario della Vergine dell’Aiuto. In questa parrocchia, lei aveva pregato con viva fede; aveva insegnato il catechismo a tante ragazze; aveva aperto un oratorio divenuto presto molto fiorente, ma soprattutto aveva tante volte innalzato lo sguardo a Maria Santissima per affidarle la nascente opera salesiana. Ora a questa chiesa, su richiesta dell’attuale parroco, Mons. Carmelo Smedila, l’Ispettrice Suor Anna Razionale, a nome delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, dona, con grande gioia, un quadro di Madre Morano, che sarà posto in una nicchia a sinistra dell’altare maggiore, ed una preziosa reliquia che ne ricordi sempre la sua presenza.

La celebrazione di questo avvenimento, svoltosi all’inizio della Santa messa, ha visto la numerosa presenza di Figlie di Maria Ausiliatrice, nonché di fedeli che hanno partecipato alla funzione con molto fervore. Don Antonino Munafò S.d.B., Vicario Episcopale per la vita consacrata, che ha presieduto alla concelebrazione eucaristica, ha sottolineato nell’omelia i tratti salienti di Madre Morano: il suo instancabile zelo per le anime e la molteplicità delle iniziative pastorali svolte in sintonia con la chiesa diocesana, evidenziandone, altresì, l’efficace coordinamento di catechesi richiestole dal cardinale Dusmet nel territorio cittadino. Alla fine della celebrazione l’Ispettrice ha espresso la sua compiacenza al parroco per la richiesta di tanto dono, sottolineando che la reliquia della Beata (una falange del dito del piede ) ci ricordi sempre che Madre

Parola di Ispettrice

Carissimi/e, stiamo entrando nel pieno del tempo estivo, un tempo prezioso per continuare il nostro servizio educativo nei grest, nei campi e in tutte le varie esperienze che in questo periodo si vivono. Anche in questo spazio educativo che offriamo non perdiamo di vista il nostro orientamento fondamentale: educare tutti quelli che incontreremo – grandi e piccoli - alla “vita buona del Vangelo”. E’ questo il senso del nostro essere e del nostro esserci! La possibilità di contatto con la natura, le relazioni semplici e spontanee, la condivisone di spazi di preghiera e di confronto con la Parola, i momenti di festa e di gioco siano per adulti e giovani e, soprattutto, per i tanti animatori/trici luoghi fondamentali di crescita umana e cristiana. Sia un tempo in cui ciascuno/a venga sollecitato/a a percepire in ogni cosa l’impronta della bellezza, della bontà, della provvidenza per rendere lode e ringraziare il Dio della vita. E soprattutto, accogliendo l’invito della nostra Madre, impegniamoci ad essere missionari/e della speranza. “La speranza … è un grande servizio che possiamo offrire all‟umanità. E‟ un piccolo seme che ricostruisce e ricompone una società stanca, delusa, a volte indifferente, ma sempre bisognosa di ritrovarsi viva con segni di vita e di speranza. „Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (Circ.919). E la speranza per noi ha un nome solo: Cristo Signore! Vi auguro di accogliere Gesù nella vostra vita e di annunciare con gioia agli altri che solo Lui dona vita piena e abbondante. Vi accompagno con la preghiera e l’affetto.

L'Ispettrice

Sr.Anna Razionale

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Morano cammina ancora spiritualmente nei luoghi da lei un giorno frequentati. Ed infine anche il parroco, con viva commozione, ha manifestato la sua gratitudine, ricordando come in questa parrocchia sono fiorite delle vocazioni sacerdotali e religiose di FMA: Sr Carmelina Pavone – Sr Emma Serra – le sorelle Maria e Carmelina Coniglione. La celebrazione, intensamente partecipata da tutti i fedeli, si è conclusa, lasciando trasparire nel volto di tutti i presenti una profonda gioia e in quello delle nostre sorelle un rinnovato fervore e un santo orgoglio per una così meravigliosa madre. Alla Beata Morano la nostra affettuosa gratitudine di figlie fedeli al carisma!

Suor Carmelina Coniglione

Ci scrivono… IO C’ERO Come le rughe sono i segni di una vita intensa per gli uomini, così le attività scolastiche ed extrascolastiche sono i segni di una vita intensa per le scuole: coppe, targhe e pergamene di riconoscimento, qualificazioni nelle competizioni scolastiche, pubblicazioni e manufatti dei laboratori ornano e riempiono la bacheca della scuola M.Mazzarello di Palermo. Il Mazzarello è un istituto che respira e vive grazie alla laboriosità di chi lo manda avanti: preside, docenti, alunni, genitori e personale educativo; è una scuola che lascia una piccola piega agli angoli della bocca perché sorridiamo contenti per il lavoro svolto e poi la distende quando inspiriamo soddisfatti al termine di un denso anno scolastico...e quest’anno

siamo orgogliosi di poter dire che, forse, è stato uno dei più pieni e intensi. Nessuno si è risparmiato, tutti hanno partecipato con solerzia, grande disponibilità e soprattutto con entusiasmo: un team affiatato che crede nella collaborazione, nella corresponsabilità e nella partecipazione. Sono questi, infatti, gli ingredienti dell’alchimia che ha reso possibile tutto ciò che è stato realizzato, dall’inaugurazione dell’anno scolastico presso il Santuario di Altavilla Milicia (23/09/2010) alla festa di fine anno, del Por e del Grazie con la rappresentazione dello spettacolo “Sicilia, terra di colori” al Palauditore di Palermo (31/05/2011); dalle celebrazioni delle solennità liturgiche al progetto “Diamo uno sguardo oltre...”, alle competizioni scolastiche regionali e nazionali (Olimpiadi di Fisica e Matematica, Giochiamo l’Inverno, Concorso di poesia e narrativa “Anna Malfaiera”, Gran Prix di scacchi Under 12). Al bando i soliti luoghi comuni sul disinteresse dei giovani, sulle famiglie assenti e sulla scuola incapace di adempiere al suo compito educativo, il Mazzarello dice “no” e punta tutto sui suoi alunni e i loro genitori, sui docenti e sul personale educativo; perché questa è una scuola che sa rinnovarsi e ha capito che bisogna mettersi in gioco per giocare e far giocare. Con genitori e professori che partecipano sorridenti alle attività che la scuola propone, gli alunni sono più propensi a una partecipazione attiva. Dalla partecipazione, poi, nasce maggiore consapevolezza e dalla consapevolezza si arriva alla maturità. Su questo punta la scuola e, con orgoglio, grida a tutti che ha raggiunto grandi traguardi e

riconoscimenti sia sul piano della didattica che della partecipazione costruttiva alle attività. Attenta a offrire sempre nuovi stimoli e a favorire il confronto e il dialogo con altre realtà, la scuola incita i suoi alunni a partecipare alle manifestazioni e alle competizioni che permettono loro di costruire una visione del proprio sé attraverso il dialogo con gli altri ed è fiera di poter dire che gli studenti escono brillantemente da questi confronti: tre alunne della scuola sono state premiate nel concorso nazionale di poesia e narrativa “Anna Malfaiera” e pubblicate nell’antologia edita dalla DA Edizioni; nei giochi sportivi di “Giochiamo l’inverno” i nostri atleti hanno tenuto alto il nome della scuola e altrettanto hanno fatto coloro che hanno partecipato alle Olimpiadi di Fisica e Matematica. Il confronto è utile e fruttuoso soprattutto quando vi è una profonda percezione dell’io – oltre che del tu – ed è per questo che la scuola è attenta a lasciare una precisa impronta nei suoi studenti, non dimenticando mai di essere esempio nel vivere la fede e nel rispettare i valori in cui crede. Natale, la festa di Don Bosco, Pasqua e la festa di SS. Maria Ausiliatrice diventano momenti importanti per consolidare il proprio credo all’interno della comunità, senza però dimenticare il mondo che ci circonda: infatti, Natale ha aperto le porte a tutti coloro che avessero voluto partecipare al presepe vivente; la festa di Don Bosco, amico dei giovani, è stata celebrata alla luce dei diritti dei bambini ricordando chi è meno fortunato di noi; la Pasqua, con la sua rappresentazione Cristiana ed

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Ebraica, ha volto lo sguardo indietro alle nostre origini. Inoltre, con il progetto “Diamo uno sguardo oltre...” gli alunni hanno seguito un percorso di orientamento/continuità che aveva lo scopo di far acquisire loro gli strumenti necessari per operare scelte consapevoli e coerenti con i valori sposati. Guardiamo oltre il nostro apparire: guardiamoci dentro e guardiamoci attorno, apriamo gli occhi per vedere realmente...E infine il territorio. Conoscerlo, esplorarlo: visite guidate (Castelbuono, sommatasi a quelle già svolte durante l’anno) e approfondimenti sulla storia di Sicilia passata e recente sono stati svolti grazie al progetto “Legalità è Partecipazione”, che nella sua rappresentazione conclusiva ha ricordato gli eroi della nostra terra, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino...e non solo loro. Durante quest’anno, dunque, gli alunni hanno danzato, cantato, creato i prodotti dei laboratori, hanno partecipato alle competizioni scolastiche, hanno studiato e approfondito argomenti, hanno pregato e, soprattutto, sono cresciuti. Noi, professori e genitori, li abbiamo guidati e osservati; e siamo anche noi cresciuti un po’. Infine, ciò che più conta è che tutti insieme possiamo dire: “Io c’ero”; e se è vero che l’importante è partecipare, al Mazzarello si va oltre: non solo si prende parte ma si è parte...noi tutti siamo il Mazzarello.

Luciana Ratto CONCORSI ALLA FINE Giorno ventiquattro maggio si sono conclusi i concorsi che nel mese di dicembre erano stati pubblicizzati dall’ Associazione VIDES dell’Istituto FMA di Cammarata (PA), sotto i titoli

di “Colorando..VIDEScrivo Don Bosco” e “Click… VIDEScrivo Don bosco” I due concorsi,destinati rispettivamente agli alunni delle scuole elementari e medie di tutti gli Istituti scolastici del nostro territorio, hanno avuto come scopo primario quello di rendere i bambini ed i ragazzi dei nostri paesi protagonisti della loro formazione attraverso un’attività ricreativa, facendo leva sull’entusiasmo, sulla creatività e sulla curiosità che caratterizza il loro mondo. Notevole è stata la partecipazione dei bambini delle scuole elementari, che con la realizzazione dei loro disegni sui sogni di Don Bosco, hanno colorato il salone dell’Istituto. Ai ragazzi delle scuole medie invece era stato chiesto di realizzare degli scatti fotografici che ritraessero momenti di allegria, impegno, servizio o preghiera ossia uno dei quattro ingredienti della “ricetta della santità” lasciataci in eredità da Don Bosco. Grazie a questi concorsi abbiamo potuto far conoscere ai bambini ed ai ragazzi le figure di Maria Ausiliatrice e di San Giovanni Bosco definito dal Beato Papa Giovanni Paolo II “Padre e Maestro della Gioventù”. Abbiamo cercato di promuovere e diffondere tra gli insegnati delle nostre scuole il Sistema Preventivo Salesiano metodo pedagogico che, come Don Bosco stesso affermava, “poggia tutto sulla ragione, sulla religione e sull’amorevolezza” e che è caratterizzato dalla volontà di stare con i giovani,di condividere la loro vita,di credere nelle loro risorse e di guardare con simpatia il loro mondo ponendo attenzione alle loro esigenze.- Sono queste le parole di Suor

Rosalia Machì, animatrice della comunità. Aggiunge Carmela Lo Bianco presidente dell’associazione: - Abbiamo voluto creare rapporti di collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, infatti i Dirigenti si sono resi subito disponibili e molti sono stati i docenti che hanno collaborato affinché questi concorsi potessero andare in porto. Abbiamo cercato di sollecitare la creatività dei bambini e dei ragazzi cercando di favorire uno spirito di sana competizione che li rendesse veri protagonisti della loro formazione. Purtroppo gli istituti d’istruzione superiore data la complessità del progetto, i tanti impegni scolastici e formativi ed i margini risicati all’interno dell’orario scolastico, non hanno potuto realizzare pienamente il concorso proposto. Come detto inizialmente il ventiquattro maggio i cortili dell’antico maniero si sono riempiti dai fiocchi colorati dei bambini delle scuole elementari ben 500 e circa 150 della scuola media. Inizialmente le classi accompagnati dai rispettivi insegnanti visitano la mostra allestita nei locali del piano terra dell’istituto, terminata la visita si dirigono nel cortile interno dove è stato allestito l’altare per la celebrazione eucaristica caratterizzato dalla semplicità salesiana. Terminata la Santa Messa presieduta da Don Jordan cappellano dell’Istituto; arriva il momento tanto atteso dai ragazzi: la premiazione i cuori dei presenti si scaldano e la loro attenzione diviene sempre più trepidante. Mentre padre Jordan legge i nominativi dei ragazzi vincenti suor Rosalia consegna loro i premi assegnati dalla giuria. Ricevano anche l’attestato di

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merito dieci ragazzini che si sono distinti per la creatività, la spontaneità e l’originalità degli elaborati. Viene anche consegnata una targa di partecipazione ad ogni scuola dei due paesi. Per l’occasione non sono mancati i famosi palloncini colorati distribuiti ad ogni bambino per rallegrare ulteriormente l’atmosfera subito dopo si è passato ad un momento di festa insieme all’insegna della semplicità e della gioia tutta salesiana.

L‟associazione VIDES UN EVENTO DI GIOIA CRISTIANA Dal Febbraio scorso abbiamo cominciato con i ragazzi del semiconvitto, un intenso cammino, volto alla preparazione del ricevimento dei Sacramenti del Battesimo e dell’Eucarestia. Infatti molti dei nostri ragazzi, per motivi disparati, non avevano ricevuto questi Sacramenti. Abbiamo deciso di aiutare le famiglie a prendere la decisione di far ricevere ai loro figli tali Sacramenti, spiegando loro che qualsiasi impedimento potesse essere risolto con la piena collaborazione di tutti. Così, insieme alla nostra Direttrice, Suor Teresa Frasca, abbiamo parlato con Don Gaetano Asta, parroco della Chiesa Madre di Pachino.. P.G.Asta si è reso subito disponibile e ci ha guidati in questo intenso cammino. Sr.F.Moncada e Sr.G.Miranda, si sono impegnate, a fare da catechiste a 17 ragazzi, dai 6 ai 14 anni. Noi volontarie ci siamo rese disponibili nell’accompagnare i ragazzi al catechismo, nell’assicurarci la loro frequenza e nell’organizzare questo grande evento. Tutti insieme ci siamo uniti per far si che i ragazzi ed i genitori riuscissero a comprendere il

significato profondo dei sacramenti che i ragazzi si preparavano a ricevere. Ci siamo trovati in perfetta armonia, non neghiamo che per fare in modo di andare incontro a tutte le varie esigenze che ci sono state palesate via via nel corso della preparazione, non siano mancati dei momenti di difficoltà, ma sono stati facilmente risolti grazie al fatto che tutti eravamo davvero impegnati al proseguimento dello stesso obiettivo. Gli incontri catechistici sono terminati il 28 Maggio, il giorno dopo, erano previsti i battesimi e le prime comunioni. Nonostante la tensione del momento tutto è andato come speravamo; i ragazzi data anche la loro età hanno compreso profondamente il significato del sacramento che stavano per conseguire, così come tutti i parenti che hanno partecipato a quel giorno importante. Tutte le nostre suore hanno lavorato e pregato perché tutto potesse andare nel migliore dei modi, affinché i ragazzi e le famiglie potessero comprendere la grande importanza del cammino da loro intrapreso, è così è stato. A noi questa esperienza ha risvegliato i sentimenti provati quando, anche noi, abbiamo ricevuto gli stessi sacramenti e nello stesso tempo ci ha regalato delle nuove e forti emozioni, di orgoglio e felicità nei confronti dei nostri ragazzi. Un’esperienza unica che consiglieremo a tutti e un’esperienza che saremo pronti a rifare anche subito, visto l’arricchimento che ha portato alle nostre vite.

Le Animatrici delle Suore Salesiane

Agenda…

…FMA GIUGNO 16 Inc.Cons.resid. 17-24:Es.Spir. (Colle S.R.) 28-5/6: Es.Spir. (Colle S.R.) LUGLIO 7-13: Cons.Ispettoriale 14-15: Inc.Cons.resid. 16: Festa anniv.FMA 17: Inc.Juniores 18-25:Es.Spir. (Colle S.R.) 25-27: Inc.Cons.resid. 28-4/7: Es.Spir. (Colle S.R.)

…Famiglia Salesiana GIUGNO 19 FS: Consulta regionale

Figlie di Maria Ausiliatrice

Ispettoria Sicula “M.M.Morano” via Caronda, 224 Catania

Tel: 095. 72.85.011 Fax 095.50.25.27

Responsabile:

Ambito comunicazione sociale

E.mail:

[email protected]

Sito web:

www.fmasicilia.pcn.net

Notiziario a diffusione interna

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