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Anno XXXV N.22 5 - 19 DICEMBRE 2019COPIAOMAGGIO

Tantissime polemiche sulla proposta della giunta di azzerare piazza Roma con il project financing dei parcheggi

APRILIA - BUFERA POLITICA SU PIAZZA ROMA

di Gianfranco Compagno

Istituito il premio intitolato aDonatella Colasanti e RosariaLopez, due ragazze della peri-feria romana, rispettivamentedi 17 e 19 anni, che si sonofatte irretire da Andrea Ghira(22 anni), Angelo Izzo (20anni) e Giovanni “Gianni”Guido (19 anni), tre giovanidella cosiddetta “Rom bene”.Le ragazze sono state seque-strate, in una villetta di SanFelice Circeo (proprietàGhira), in provincia di Latina,poi drogate, violentate e infineRosaria Lopez uccisa, mentre

Donatella Colasanti (morta nel2005) si è salvata perché si èfinta morta. Un viaggio terribi-le quella di Donatella, da SanFelice Circeo a Roma, rinchiu-sa nel bagagliaio di una Fiat127 bianca, con accanto ilcorpo esanime della sua giova-ne amica ancora minorenne.Indelebile nella mente degliitaliani l’immagine di Donatel-la Colasanti mentre veniva“estratta” dal bagagliaio del-l’utilitaria. Il tragico fattoavvenne tra il 28 e il 29 set-tembre 1975. Il premio è statopresentato lunedì 25 novembrenella sede della Regione Laziodi via Cristoforo Colombonella sala Tevere, in occasionedella Giornata Internazionalecontro la Violenza sulle Donnela Regione Lazio voluto forte-

mente l’istituzione di questopremio a ricordo delle due gio-vani, che ha inoltre attivatouna serie di iniziative ed eventiper sensibilizzare i cittadini esoprattutto i giovani su questotema. La Sala Tevere era stra-colma di giovani studenti.Il premio, attraverso un bando,è indirizzato alle scuole secon-darie e gli istituti di formazio-ne del territorio per “nondimenticare la storia e la soffe-renza di queste due donne, vit-time di un episodio di violenzaefferata e dai risvolti dramma-tici, e per promuovere tra lenuove generazioni la consape-

volezza e il contrasto alla vio-lenza sulle donne”. Moltoforte l’intervento di LetiziaLopez, sorella maggiore diRosaria, che ha parlato comedonna, madre e amica. “Spe-ravo che le cose cambiasserodopo la morte di mia sorellanel 1975 . Non ho visto nessuncambiamento. Si è parlatosolo delle case di protezione.Ai giovani bisogna dire dirispettarsi una con l’altra. Nonsi può odiare una donna. Ladonna non è proprietà di nes-suno, lo stesso si dica per l’uo-mo. La donna deve essere pro-tetta, ma soprattutto chi uccidedeve essere punito, certezzadella pena. Gli assassini miasorella non hanno fatto la gale-ra. Le istituzioni non ha fattoniente. Cari Giovani rispetta-

tevi. Ricordo l’ultimo fatto dicronaca. Lucia incinta, uccisadal marito. L’uomo ha confes-sato, ci sarà il rito abbreviato,al posto di 30 anni se ne pren-derà 15, poi con buona con-dotta, premi vari, dopo unanno o due sarà fuori, libero.Bisogna abolire il rito abbre-viato per questi assassini”. Ipresenti che hanno ascoltatonel massimo silenzio sonoesplosi con un grande e caloro-so applauso. Molto più pacatol’intervento di Roberto Cola-santi, fratello di Donatella, cheha prima vissuto il dramma deifatti del 1975, i successivi 30anni di vita della sorella, cheha sempre combattuto contro isuoi aguzzini, che li ha visticondannati in primo gradoall’ergastolo. Poi la causa civi-le di risarcimento, che havinto, ma che non è stata mairisarcita economicamente. Poila morte nel 2005 di Donatella,un tumore l’ha devastata. Qua-ranta giorni prima la mortedella madre e infine quella delpadre due anni dopo. RobertoColasanti sostiene che questemorti premature siano conse-guenza del “Massacro del Cir-ceo”. “ Oggi è una giornataparticolare, mia sorella, se cista guardando da lassù, sareb-be fiera di questo premio cheporta il suo nome e quello diRosaria, dopo tante battaglie

che ha sostenuto”. Donatellaha lavorato in Regione Laziosino alla morte. Scriveva poe-sie e si era dedicata al teatro.Le poesie le ha raccolte in un

libro: “Ascoltai la mia voce. -Poesie degli anni Ottanta eNovanta” pubblicato da Zona.Infine la buona notizia. Rober-to Colasanti ha ereditato daDonatella una casa a Sezze,vuole donarla alla Regione perfarne un consultorio o una casadelle donne. È seguito l’intervento dell’at-trice Claudia Gerini che haletto tre poesie di DonatellaColasanti“ Magica notte”, “Dove sei” e“Facciamo pace, si Donatella”,infine ha letto una lettera dellagiornalista Federica Sciarelli,conduttrice della trasmissionedi Rai3 “Chi l’ha visto?”. Glialtri interventi sono stati diGiovanna Pugliese, assessoraal turismo e alle pari opportu-nità,CeciliaD’Elia, presidente cabina di regia per la prevenzioneed il contrasto alla violenza digenere.Eleonora Mattia, presidenteix commissione del consiglioregionale del Lazio, Ha concluso Nicola Zingaretti,presidente della Giunta della

Regione Lazio, che ha accoltola proposta di Roberto Cola-santi. Ha coordinato i lavori lagiornalista Maria Elena Vin-cenzi

5 - 19 DICEMBRE 2019pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

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LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

PRESENTATO “IL PREMIO COLASANTI E LOPEZ”REGIONE LAZIO: “GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”

Sono intervenuti tra gli altri Letizia Lopez, sorella di Rosaria, Roberto Colasanti, fratello di Donatella e l’attrice Claudia Gerini

IL MASSACRO DEL CIRCEOIl massacro del Circeo è un caso di rapimento e omicidio avvenuto nel comune di San FeliceCirceo, in provincia di Latina tra il 29 e il 30 settembre 1975. Le vittime furono due giovaniamiche, Donatella Colasanti, che aveva 17 anni (Roma, 1958-2005) e Rosaria Lopez, 19 anni(Roma, 1956-1975). Furono attirate con l’inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e AndreaGhira in una villa di proprietà della famiglia di quest’ultimo, col pretesto di una festa, e qui tor-turate fino a provocare la morte di Rosaria Lopez. Donatella Colasanti si salvò fingendosimorta. I tre responsabili del crimine erano rampolli di agiate famiglie romane: Andrea Ghira,all’epoca 22 anni, era figlio dell’imprenditore Aldo Ghira, Angelo Izzo (20 anni), studente dimedicina e Giovanni “Gianni” Guido (19 anni), studente di architettura. Ghira e Izzo avevanoprecedenti penali: nel 1973 avevano compiuto insieme una rapina a mano armata per la qualeavevano scontato venti mesi nel carcere di Rebibbia. Fonte:https://it.m.wikipedia.org/wiki/Massacro_del_Circeo

Letizia Lopez

Roberto Colasanti

5 - 19 DICEMBRE 2019 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

Tantissime polemiche sulla proposta della giunta di azzerare piazza Roma con il project financing dei parcheggi

APRILIA - BUFERA POLITICA SU PIAZZA ROMAIl sindaco: “Polemiche eccessive” ma Spallacci lo zittisce: “la pezza peggio del buco”

di Riccardo Toffoli

Rifacimento di piazza Roma eaffidamento parcheggi: la cittàprotesta. Ma il sindaco rassicura:“polemiche senza fondamento”.Lo avevamo anticipato qualchenumero fa occupandoci per l’en-nesima volta di piazza Roma,una piazza nata negli anni ’70 econtinuamente tormentata. Lagiunta ha deciso di dare un colpodi spugna a piazza Roma, sfrut-tando un project financing suiparcheggi a pagamento del cen-tro e delle stazioni ferroviarie. Aquest’amministrazione piazzaRoma non è mai piaciuta forse.Nonostante molti dell’attualecompagine amministrativa siprofessano “discepoli” di LuigiMeddi, nessuno sul centro urba-no ha proseguito le sue idee perl’epoca rivoluzionarie. Per LuigiMeddi piazza Roma era il cuorepulsante della comunità civica,egli non concesse mai la piazzaper manifestazioni private eneanche per eventi pubblici. Difronte al Comune si erge la cam-pana civica, anch’essa su proget-to di Roberto Nardinocchi e chel’allora sindaco “socialista”volle ricostruire nel 1990. PerLuigi Meddi piazza Roma avevaun “sacro” valore civico, diunione democratica, che nessu-no doveva toccare né con mani-festazioni politiche né con even-ti di spettacolo. Purtroppo nessu-no dei suoi eredi, portò avantiquesta eredità e iniziarono leviolenze urbanistiche e architet-

toniche. L’ultima “violenza” èstata compiuta volutamente perpiantare un abete sotto il periodonatalizio. Un abete talmentegrande che è stato necessariodistruggere il cerchio del centrodella piazza, lì dove nelle inten-zioni del progettista RobertoNardinocchi, doveva essere col-locata una statua a forma di sfera

di Arnaldo Pomodoro. Ora c’èuna sorta di cerchio allargato chenon è geometrico con l’onda sfe-rica che pervade Piazza Roma eche proprio da quel “centro”doveva irradiarsi. Ma non c’èneppure l’albero. Non serve unagronomo per capire che unabete cresce e prospera bene inambienti dai climi rigidi, noncerto caldi e umidi come Aprilia,tra l’altro al centro della città.Due anni fa per quell’abete fumassacrata un’opera d’arte. Per-ché piazza Roma è un’opera

d’arte. Un esempio di stile deglianni ’70, che è stata consideratada molti artisti come Luca Zevio Luigi Gheno, una delle piùbelle piazze italiane ed è attual-mente, insieme alla statua Evo-luzione di Umberto Mastroianni,una delle immagini simbolodella città. Un’opera d’arte cheora rischia di essere spazzata

via. Così come nel 1970 accaddeper il palazzo del fascio.

IL PROGETTO DELLAGIUNTA: UN PROJECTFINANCING PER I PAR-CHEGGI E PIAZZA ROMAMa andiamo con ordine. Condelibera 197 del 14 novembre2019 la giunta decide (con l’as-senza del sindaco AntonioTerra) di dare mandato al diri-gente per valutare la possibilitàdi esternalizzare il servizio par-cheggi ad un privato. La ditta Aj

Mobilità Srl di Spoleto che giàgestisce il servizio per alcunicomuni limitrofi come Nettuno,ha manifestato il proprio interes-se ad assumere la gestione inconcessione dei parcheggi pub-blici a pagamento del territoriocomunale e ha presentato unaproposta di project financing perl’affidamento della concessioneinerente l’intervento per lagestione dei posti a pagamento araso della città di Aprilia com-presa la riqualificazione di Piaz-za Roma che sarà realizzata inbase ad un concorso di idee, conannesso edificio multifunziona-le, e dei parcheggi delle stazioniferroviarie di Aprilia e Campo-leone. Il costo totale d’investi-mento è pari a 6 milioni 229mila 400 euro e 73 centesimi peruna concessione fissata in 18anni. Il Comune pagherà alladitta un canone annuo di 120mila euro per un totale di 2milioni 160 mila euro in 18 anni.

LE PROTESTE. GIUSFRE-DI: “NON CONDIVIDIAMONEL METODO E NELMERITO”Le proteste dell’opposizione nonsi sono fatte attendere. Il leaderdi FuturAprilia Giorgio Giusfre-di lancia un monito: “ci sonotroppi lati oscuri su questavicenda. Ho presentato giàdomanda di accesso agli atti.Non condividiamo il progetto nénel merito né nel metodo”. “Èuna delibera –commenta Gior-gio Giusfredi- che è impattante

rispetto sia alla piazza dellanostra città e sia ad un discorsopiù complessivo. È inaccettabileche decisioni così importatiabbiamo bypassato canali diconfronto democratici come lecommissioni consiliari e cheabbiano persino bypassato unconfronto con le associazionicome l’Assinarch, l’associazio-ne ingegneri e architetti di Apri-lia, che hanno il diritto e il dove-re di intervenire e dare dei con-tributi in merito. Il futuro dellacittà deve essere il frutto di unconfronto e di un’elaborazioneapprofondita. Quindi contestia-mo assolutamente il metodoadottato dalla giunta. Sono poicontrario anche nel merito. Assi-stiamo ad interventi urbanistici earchitettonici spot completa-mente scollegati tra loro. Biso-gnava circoscrivere il centrocittà e dare omogeneità e unita-rietà agli interventi penso al pro-getto di piazza Marconi, poi aquello che stanno portandoavanti a piazza del mercatocoperto o piazza delle Erbe e oraa questo di piazza Roma. Inoltretrovo molto singolare che ilprimo cittadino sia stato assenteal momento della votazionedella delibera. Quando il sindacosi assenta per motivi istituziona-li, in giunta vengono prodottedelle delibere di urgenza o diquotidiana amministrazione,non di certo così importanti peril futuro della città. Come al

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solito, dietro a questa delibera digiunta, ci sono mormorii di dis-appunto da parte di esponentidell’attuale maggioranza, perso-ne che lamentano e che manife-stano parziale dissociazione mapoi, quando si tratta di discuteredemocraticamente e di votare, sicreano dei muri di gomma e tuttisi allineano. Su una delibera delgenere bisogna esserci e metter-ci la faccia. Noi chiediamo l’an-nullamento della delibera e met-tere in moto le commissioni con-siliari nonché tutte quelle formedi partecipazione necessarie agaranzia di un percorso il piùcondiviso possibile con i cittadi-ni. Per quanto riguarda i par-cheggi, vorrei aggiungere cheposso comprendere che bisognariorganizzare il servizio par-cheggi ma nessuna soluzionepuò essere presa senza che ci siauna garanzia su come venganoricollocati i lavoratori della Mul-tiservizi. C’è poi da considerareche sicuramente il costo dei par-cheggi sarà destinato ad aumen-tare a svantaggio dei pendolari edei cittadini”.

IL SINDACO ANTONIOTERRA: “POLEMICHEECCESSIVE”Non si è fatta attendere la rispo-sta del sindaco Antonio Terra aquelle che ha considerato “pole-miche eccessive, probabilmentedovute ad una mancata com-prensione di ciò che è stato real-mente approvato in giunta lascorsa settimana”. “La primafinalità del progetto – ha detto ilprimo cittadino – è proprio quel-la di razionalizzare la gestionedei parcheggi, scegliendo unsistema più efficiente. La Giuntanon ha approvato alcun progetto

definitivo per la riqualificazionedi piazza Roma. Se il dirigentedarà parere tecnico favorevolel’Amministrazione comunale,come ampiamente ribadito neigiorni scorsi, intende ricorreread un concorso di idee aperto,per studiare insieme come rive-dere la piazza centrale di Aprilia.Tutto sarà ovviamente discussoin commissione e in Consiglio,perciò veramente si fa fatica acomprendere le accuse di pocatrasparenza. Infine vorrei smen-tire categoricamente la diceriasecondo la quale in piazza Romasorgerà un centro commerciale.Al momento, non esiste alcunaprevisione di nuovi immobili inpiazza Roma, ad eccezione dellaproposta di realizzare un piccoloinfo point (poco più di un3x3m). L’immobile citato nelladelibera fa riferimento alla pos-sibilità di ampliare l’offerta diparcheggi presso la Stazione diCampoleone”.

FIORATTI SPALLACCI(APRILIA DOMANI): “UNADELIBERA DA RITIRARE.LA PEZZA MESSA DAL SIN-DACO E’ PEGGIO DELBUCO”Nell’intervista rilasciata alnostro collega Gianfranco Com-pagno per il nostro giornale, l’exassessore ai lavori pubblici eattuale consigliere di maggio-ranza di Aprilia Domani MauroFioratti Spallacci mette i puntisulle “i” su un progetto che nonè stato definito nella maggioran-za. L’ex assessore chiede il ritirodella delibera e una discussionepiù ampia in maggioranza, tra leforze associative della città econ la minoranza. “Aprilia –spiega Mauro Fioratti Spallacci-con la gestione dei parcheggi stain perdita. Dobbiamo regola-

mentare questo servizio e gestirein modo serio gli stalli delleautomobili per avere una capaci-tà economica tale da poter inve-stire nella manutenzione dellestrade. Durante il mio mandatodi assessore nella passata consi-liatura, vennero protocollate dueproposte: una società di Ardea cichiedeva la gestione sullo statodi fatto, quindi sull’esistente epoi ci arrivò questa proposta diuna società di Spoleto. Questasocietà ci chiedeva 30 anni digestione e, in cambio, impegna-

va circa 6 milioni di euro più ivaper realizzare opere per la città.Ho portato queste due propostein commissione, ma ovviamentenon c’erano i tempi per un’am-pia discussione e un’approvazio-ne finale del progetto. Nella pro-posta della società di Spoleto erainserito il progetto di un par-cheggio sotterraneo a piazzaRoma con possibilità di venditadi 30 box a privati e altri stallipubblici. Sulla piazza sarebbestato realizzato un edificio dicirca 250 metri a piano per trepiani. Nel piano terra sarebberostati spostati gli uffici alla cultu-

ra mentre nell’ultimo pianosarebbe stato realizzato un risto-rante con terrazza per il periodoestivo. La proposta morì lì. Amarzo di quest’anno il nuovoassessore ai lavori pubbliciLuana Caporaso, ha ripreso que-sto progetto e l’ha portato in dis-cussione. Abbiamo fatto 5riunioni di maggioranza. Duran-te questo percorso interno allamaggioranza, abbiamo lavoratosu 3 modifiche diverse e sostan-ziali: l’annullamento del pianointerrato e del palazzo sulla

piazza con la possibilità di unconcorso progettuale seguito datecnici comunali per collegarepiazza Roma e piazza delle erbe.Nel merito della gestione delparcheggi abbiamo ridotto ilnumero degli anni di gestioneche sono stati portati a 18 e lariqualificazione sia del parcheg-gio della stazione e del parcheg-gio di Campoleone. Io ritengoche sulla piazza non vadacostruito assolutamente nulla.Bisogna creare un centro pedo-nale permanente che dia l’ideadi un salotto cittadino. Attual-mente piazza Roma non è vissu-

ta dalla città. Abbiamo dellebanche sempre meno frequenta-te perché oggi tutto si fa su inter-net, la sede del Comune ma gliuffici sono decentrati, i bar sonovuoti. Bisogna rivitalizzare lapiazza. La vendita dell’immobi-le da parte della Bper spero chepossa servire ad attirare impren-ditori per avviare delle attivitàcommerciali sulla piazza. Ladelibera quindi, a mio giudiziova ritirata e il sindaco ha messouna pezza che è peggio del buco.È stato un errore politico, senza

un confronto con la maggioran-za e con la città. Non si dà, infi-ne, mandato al dirigente di valu-tare il progetto. Il progetto deveessere valutato politicamente”.

L’ASSINARCH: “AMMINI-STRAZIONE TERRA UNICARESPONSABILE DI QUE-STO”L’associazione ingegneri earchitetti di Aprilia ha espressoun suo parere molto critico neiconfronti del progetto dellagiunta. Sono stati inviati duecomunicati, il secondo più speci-


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fico, è quello che sottoponiamo ai lettori. “In merito alladelibera di giunta n.197/2019, -scrivono i professionistiapriliani- che prevede mediante “project financig”, l’af-fidamento della gestione di parcheggi a raso della città ela riqualificazione di Piazza Roma con annesso edificiomultifunzionale,la problematica è complessa e delicata.Per avere un quadro più chiaro su tale argomento ènecessario ripercorrere le fasi amministrative che hannointeressato il centro urbano di Aprilia negli ultimi 10anni. Con D.G.C. n. 14 del 4/7/2013 era stato approvatoun progetto preliminare degli spazi pubblici per il centrostorico ed un progetto stralcio definitivo per la riqualifi-cazione di Largo Marconi. Sulla riqualificazione di piaz-za Marconi, abbiamo più volte espresso, come Assinarche senza essere stati mai ascoltati, molte perplessità, for-mulando osservazioni e critiche sia nel metodo adottatoche nel merito delle scelte operate senza alcuna parteci-pazione collettiva. Sta di fatto che l’opera non è stataancora realizzata e tutte le nostre osservazioni in meritosi sono dimostrate pertinenti e le nostre previsioni pur-troppo realistiche. Il progetto preliminare degli spazipubblici invece, pur se molto vago e viziato da un’assen-za di partecipazione civica, è stato considerato come unprimo passo per poter attivare una programmazione cor-retta della riqualificazione del centro storico. Dopo circadue anni l’amministrazione comunale, ravvisando “lanecessità di redigere un piano quadro di riferimento, conla partecipazione attiva, anche nella fase di approvazio-ne, di comitati, associazioni, cittadini singoli…., da coin-volgere mediante conferenze pubbliche, che costituiscariferimento normativo nella fase di progettazione dei sin-goli spazi pubblici individuati..” , ha approvato, con deli-bera di giunta n.93 del 31/3/2015, un atto di indirizzo perla redazione di un Piano Quadro dell’arredo urbano eprogrammato un concorso di idee per la sistemazione delcentro storico. Purtroppo dobbiamo constatare che adoggi il concorso di idee, da noi più volte proposto comestrumento efficace e corretto, non ha avuto alcun seguitoe si continuano a proporre soluzioni ed interventi, comequello relativo al project financing per la gestione deiparcheggi in cambio della riqualificazione della piazza,del tutto autonomi e senza un progetto unitario e coordi-nato a monte. Constatiamo inoltre che la delibera fa rife-rimento esplicito ad un edifico multifunzionale oltre chealla riqualificazione di Piazza Roma e di altre aree diparcheggio della città. Le domande che allora sorgonospontanee, visto che la nostra associazione non è maistata chiamata a valutare ipotesi di intervento sul centrostorico, sono le seguenti: - chi ha preso la decisione direalizzare un edificio multifunzionale? -dove questo edi-ficio sarà realizzato ed in base a quale procedura è statoipotizzato un intervento di questa portata e di tale impat-to ambientale, storico e culturale? - quali opere di riqua-lificazione sono state previste per Piazza Roma ed inbase a quali criteri vengono decise scelte così importantiper il centro storico di Aprilia? - era necessario affidaread una società privata la gestione dei parcheggi pubbliciin una piazza in cui è sempre più sentita l’esigenza direnderla pedonale? Le ultime tendenze infatti sonoorientate verso la realizzazione di spazi urbani che limi-tano la circolazione e la sosta degli autoveicoli. Nelcomunicato stampa pubblicato sul sito del Comune silegge, tra l’altro, che “il ripensamento degli spazi saràfrutto di un concorso di idee aperto ai professionisti chepotranno prevedere, per piazza Roma, anche la pedona-lizzazione di alcune aree”. Sembrerebbe quindi che lesuccessive fasi di progettazione siano demandate all’in-dizione di un concorso di idee, così come dai noi piùvolte auspicato e quindi in linea con le nostre convinzio-ni. Riteniamo invece alquanto improbabile che una pro-posta di “project financing”, formulata da una societàprivata, per di più senza alcuna indicazione preliminareed in assenza di linee guida, possa lasciare spazio a pro-poste di intervento diverse da quelle ipotizzate dalla stes-sa e definite solo in funzione di mere esigenze economi-che. Riteniamo inoltre quantomeno riduttivo che l’am-ministrazione possa gestire tematiche di interesse collet-tivo così importante e vasto esclusivamente attraverso ilsettore dei lavori pubblici quando invece avrebbe dovutocoinvolgere altri settori quali l’urbanistica, l’ambiente, lacultura, il commercio, i trasporti…. Ci sono infatti aspet-ti normativi, anche di carattere urbanistico-edilizio, chedovrebbero essere rispettati e non sottovalutati. Ne citia-mo solo alcuni per sollecitare l’amministrazione a verifi-carne il rispetto: 1. lo Statuto Comunale che prevedeall’art.12 l’individuazione di una “istruttoria pubblica”con competenza del Consiglio Comunale per l’attivazio-ne di “provvedimenti a contenuto generale che incidanoin maniera rilevante sull’economia e sull’assetto del ter-ritorio” ; 2. l’attivazione preliminare e propedeutica diuna procedura di Variante Urbanistica per la realizzazio-ne di un edifico multifunzionale in piazza Roma; 3. la L.n. 122/89 (legge Tognoli) in merito alla realizzazione diun Programma Urbano dei Parcheggi; 4. il D.lgs n.285/92 (Codice della Strada) che prevede all’art.36 l’ob-bligo, per i comuni con popolazione superiore a 30milaabitanti, di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico(PUT); A tal proposito non risulta adottato dal Comunedi Aprilia alcun Piano Urbano del traffico se si escludono

alcune ipotesi e proposte progettuali approvate ma mairese attuative; 5. la direttiva ministeriale pubblicata sullaG.U. n. 146 del 24/06/1995 con la quale vengono stabi-liti i criteri guida per la redazione, adozione ed attuazio-ne dei piani urbani del traffico di cui all’art.36 delD.Lgsn.285/92. In conclusione la riqualificazione della piazzaprincipale di Aprilia, per altro interessata dalla realizza-zione di un edificio multifunzionale, avrà un impattodeterminante e permanente sulla piazza rappresentandocosì il nuovo biglietto da visita della città. Se non siseguono criteri e metodologie trasparenti che coinvolgo-no l’intera comunità, difficilmente potrà essere giustifi-cato qualsiasi tipo d’intervento nel centro storico ed ogniamministrazione che avallerà tali interventi sarà ricorda-ta, nel bene e nel male, come unica responsabile”.

NARDINOCCHI: “PIAZZA ROMA DEVE ESSEREPEDONALIZZATA E SALVATA” Abbiamo anche sentito il progettista di piazza Roma l’ar-chitetto Roberto Nardinocchi che ha chiesto all’ammini-strazione di salvare la piazza e quel po’ di storia cheAprilia ha costruito nel tempo. “L’abbattimento dellacasa del fascio –ci spiega- è stato un errore storico urba-nistico secondo me grandissimo insieme all’abbattimen-to del Comune perché pedissequamente è andato dietroalle tendenze degli anni ’60. Lo vorrei ricordare, eranoperiodi in cui il palazzo della civiltà e del lavoro dell’Eurera considerato un’opera di scarsissima importanza.

Oggi è un’opera del razionalismo italiano forse tra le piùinteressanti come lo è la casa del fascio di Giuseppe Ter-ragni a Como. La città di fondazione di Aprilia era con-siderata come un razionalismo minore, perché i progetti-sti non rappresentavano nomi di grossa portata. Forse perquesto motivo, si è pensato ad un’architettura minore sucui intervenire senza rispetto. E questo ha contribuitoalla demolizione dell’assetto di fondazione”. “Sono affe-zionato a questa città dove sono giunto all’età di 5 anni,mia madre insegnante a Padiglione, ho frequentato leelementari a piazza Marconi – continua Nardinocchi-quando mi si propose di progettare piazza Roma hovoluto donare il progetto e firmarlo insieme ai tecnicicomunali. È stato un onore ma un intervento in una situa-zione difficile perché è difficile creare uno spazio urbanoquando non si hanno più le quinte. Che cos’è una piazza?Una piazza è uno slargo nell’edificato. In piazza Romamancava completamente l’edificato circostante. Alloraera necessario movimentare la piazza. L’ho pensata cosìpiazza Roma come un spazio d’incontro e di riposo conil rumore dell’acqua che scorre. Gli scalini sono stativolutamente creati per far guardare in basso le persone:sono queste le quinte di piazza Roma. Gli interventi dafare oggi su piazza Roma sono quelli della manutenzioneordinaria e un ripristino del suo carattere architettonicooriginale, rendere tutto pedonale e creare uno studio permantenere le due fasce stradali a verde”.



La signora Gabriella Ferroni, che abita al primo piano, con vista piazza si sente danneggiata LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZETTA DEL MERCATO

Il muro che fa da quinta è oggetto di critiche di Gianfranco Compagno

“Prima abitavo in piazza, ora misento ghettizzata per colpa diquesta parete, peggio del muro diBerlino”. Parole dure e cariche dirabbia e delusione, quelle pronun-ciate da Maria Grazia “Gabriella”Ferroni, figlia di pionieri - il papàè lo storico barbiere Guerrino,conosciuto come “Guerra”, la

mamma Irma Caramelli - e sin dal1958 proprietaria dell’apparta-mento al secondo piano dello sta-bile che fu del comandante dellaStazione dei Carabinieri di Apri-lia maresciallo Ubaldo Lo Mona-co, con affaccio su piazza delledel mercato coperto (terminale divia dei Garofani). Da anniGabriella Ferroni vive a Catanza-ro dove il marito, l’agente Mora-bito della Polizia Stradale, fu tra-sferito per motivi di lavoro. inseguito deceduto. Malgrado ciò lasignora Gabriella ha conservatola proprietà dell’appartamento,

dove torna sporadicamente e soloin occasione dell’ultima visita incittà ha appreso del progetto diriqualificazione opera dell’archi-tetto Otello Lazzari. Un progettoimportante, finanziato dallaRegione Lazio e che punta nonsolo a recuperare uno spazio peranni adibito a parcheggio, maanche valorizzare un edificio sto-rico legato al periodo della fonda-

zione quale il mercato coperto:presto infatti I box sul lato “piaz-za” verranno spostati e gli archiriportati alla luce per ampliare lospazio pubblico della piazza. Ilmodo in cui l’intervento è statoconcepito sembra però non essereesente da critiche da parte di resi-denti storici quali la signora Fer-roni. Proprio l’intervista al pro-gettista, l’architetto Otello Lazza-ri, l’ha indotta a dire la sua su unmuro che considera divisivo,quasi una punizione per chi vive eopera dall’altra parte della piazza.“Quando sono tornata - spiega la

signora Gabriella - mi sono ritro-vata un muro davanti al balcone,senza che il Comune si sia neppu-re premurato di avvisarmi.Vedendo le foto del progetto miero già allarmata e per questo hodeciso di chiedere spiegazioni alComune di Aprilia. Quando hoparlato con l’architetto RobertaPennini, lei mi ha detto di nonpreoccuparmi, perché grazie alprogetto la mia casa sarebbe statavalorizzata, quindi un po’ mi erotranquillizzata”. Speranze infantenel momento in cui il muro hamaterialmente preso forma.“Casa mia è alta 4.80 - spiega la

signora Ferroni - e il muro ormaioltrepassa la ringhiera, quindi miè completamente preclusa la vistasulla piazza. È vero che le piazzedevono essere abbellite e riquali-ficate, ma ritengo che ciò possaessere fatto in maniera anchemeno invasiva. Il muro è arrivaall’altezza del balcone, l’unicavista sulla piazza è consentitadalla piccola nuvola centrale, che

apre la vista su una parte di pavi-mento. Insomma il progetto ètroppo invasivo e pesante, nontiene conto delle case situate die-tro”. La signora ha parlato anchecon tecnici del settore, ma logica-mente è troppo tardi per chiederedi apportare delle modifiche. Ilsuo malcontento certamente puòservire ad accendere i riflettorisull’esigenza di un confronto

aperto alla cittadinanza nelmomento in cui si pensa di modi-ficare una porzione centrale dellacittà, proprio nello spirito dellacondivisione e della partecipazio-ne che dovrebbe sempre stare acuore a chi amministra. “Ormai ètroppo tardi per fare qualsiasicosa - commenta la signoraGabriella - ma mentre prima misentivo di abitare in piazza, orami sento ghettizzata dietro questomuro. Quando ci saranno proie-zioni e spettacoli dal vivo, potròsolo sentirli e non vederli: in pra-tica rischio di non riuscire più adormire tranquilla ed esserecomunque esclusa dalle iniziativepubbliche. Mi auguro almeno chela porzione del muro che divideabitazioni e attività private dallospazio pubblico venga illuminata,perché si corre il rischio chediventi luogo di bivacco o peggioun gabinetto pubblico all’aper-to”.

Foto di Gianfranco Compagno


L’assessore all’urbanistica Codispoti: “giornata storica”

VARIANTE ASI: ACCOLTE TUTTE LEOSSERVAZIONI DEL COMUNE DI APRILIA

Si chiude una frattura durata ben otto annidi Riccardo Toffoli

L’Assemblea del Consorzio ASIha recepito tutte le osservazionialla Variante di adeguamento edaggiornamento al piano Regola-tore Territoriale Consortile pre-sentate dal Comune di Aprilia.Con il voto del consorzio 120ettari di territorio comunale ven-gono di fatto sottratti al piano disviluppo industriale: su di essi siapplicheranno dunque le normepreviste dagli strumenti di piani-ficazione comunale già in vigoreo in fase di redazione e nonquanto ipotizzato dal Consorzioper lo Sviluppo Industriale RomaLatina. “Quello di oggi è unrisultato importante per la Città –commenta l’Assessore all’Urba-nistica di Aprilia, SalvatoreCodispoti – con il voto di oggi,vince la Città di Aprilia, vince lavolontà popolare resa evidentedalle due delibere di ConsiglioComunale votate all’unanimitànei mesi scorsi e procede spedital’azione dell’Amministrazionecomunale”. La variante in dis-cussione aveva provocato nume-rose polemiche nei mesi scorsi,soprattutto per la previsione diespansione dell’area consortileper circa 120 ettari (in gran partea destinazione agricola) oltre allefasce di rispetto esterne al piano.Una misura definita “irragione-vole” dal Comune di Aprilia. Ildocumento, inoltre, senza consi-derare i piani di recupero dei

nuclei abusivi già approvati dallaRegione Lazio, prevedeva areedi espansione che di fatto sisovrapponevano al tessuto giàedificato, alterandone la destina-zione urbanistica.“Il risultato di oggi – concludel’Assessore Codispoti – è fruttodi un ottimo lavoro di squadra:politica e tecnici hanno saputoagire all’unisono per scongiuraremisure che avrebbero avuto

effetti compromettenti sul nostroterritorio. Diamo atto che il Con-sorzio ASI, attraverso il suo pre-sidente Cosimo Peduto, è statosensibile a recepire ciò che gliabbiamo chiesto, per impedireuna gravissima sottrazione dicompetenze sul nostro territorio.Con la decisione di oggi, inmateria di riqualificazioneambientale e consumo di suolo,vengono ribaditi i principi della

rigenerazione anche per i sitiindustriali, che costituiscono unimportante patrimonio da curaree salvaguardare”.COS’ È IL CONSORZIO ASIIl Consorzio per l’Area di Svi-luppo Industriale del Lazio(Roma e Latina), è stato costitui-to nel 1966. È un ente pubblicoeconomico e rappresenta lo stru-mento organizzatorio dei sogget-ti costituenti ed è dotato di auto-nomia imprenditoriale. Sonosoggetti costituenti: CastelRomano, Aprilia, Cisterna diLatina, Santa Palomba, LatinaScalo, Pontinia e Mazzocchio.Ha lo scopo di favorire l’insedia-mento di nuove industrie e per-mette a quelle esistenti di acce-dere ad una serie di servizi einfrastrutture come rete stradale,fognature, rete idriche ecc. Perquesto lo strumento urbanisticoche redige il Consorzio è di fon-damentale importanza. Essoindividua le aree industrialiall’interno dei soggetti costituen-ti, ne aumenta la superficie efavorisce al loro interno nuoviinsediamenti. Nuovi insediamen-ti industriali si traducono in piùinvestimenti sul territorio e,ovviamente, più occupazione. LA FRATTURA DEL 2011Il Consorzio Asi provò nel 2011ad approvare una variante alpiano territoriale esistente perampliare le aree industriali pre-senti all’interno dei soggetti chefanno parte dei Consorzio. Erano

150 gli ettari sul territorio comu-nale che sarebbero passati all’A-si. Alcuni erano terreni trasfor-mati in industriale da destinazio-ne agricola, altri erano passaggida zone industriali comunali aquelle dell’Asi. Le aree inseritedal consorzio riguardavano: l’a-rea di fronte ad Aprilia2, alcuniterreni in via delle Valli e zonaVallelata, alcune attività dellaborgata Agip, il comprensorioYale e l’Ibi Sud. Per il Comunedi Aprilia erano troppi. Apriliafaceva notare di avere già 100ettari vergini per l’industria.Inoltre, spiegava l’allora asses-sore all’urbanistica AntonioTerra, ci sono troppi siti dismessiche dovrebbero essere recupera-ti. Il Consiglio comunale il 28luglio 2011, seguito subito dopodalla giunta D’Alessio con deli-bera 220 del 14 settembre suc-cessivo, approvò una delibera-zione molto dura che chiedeva:“l’immediato stralcio e lasospensione della proposta divariante al piano territoriale con-sortile, se non altro in relazioneall’agglomerato di Aprilia, ondeprocedere al suo rinnovo previaadeguata collaborazione indu-striale e procedimentale conl’amministrazione del Comunedi Aprilia”. Il Consorzio, all’epo-ca dei fatti era presente del CdAl’ex assessore all’urbanistica delComune di Aprilia Giorgio Nar-din, recepì alcune osservazioni epoi tirò dritto. Come contromos-

L’assessore all’urbanistica Salvatore Codispoti


sa il Comune di Aprilia presentòricorso alla magistratura cheancora risulta pendente. Lavariante si insabbiò per otto lun-ghi anni dopo che la RegioneLazio sollevò dei dubbi sullanecessità di un ampliamentodelle aree industriali così consi-stente.LA NUOVA PROPOSTA DIVARIANTE: “APRILIA HABISOGNO DI NUOVE AREEINDUSTRIALI”Dopo otto anni, il Consorzio Asici riprovava. Con una delibera-zione dell’assemblea generalen.6 del 28 settembre 2018, rece-pita dal Consiglio di Ammini-strazione con delibera 29 del 15aprile 2019, vennero approvati inuovi elaborati di variante alpiano territoriale. Per Aprilia, siricalca il precedente piano del2011 ma non senza importantinovità. Innanzitutto viene stral-ciata tutta la zona Caffarelli cherimane, quindi, sotto la direttagestione del Comune di Aprilia.In questo caso, si trattava di unsemplice passaggio di gestione:dal Comune all’Asi. Inoltre sonostati ridotti gli ettari di nuoviinsediamenti. In totale dai 155ettari, si passa a 125 ettari. Dal2008 al 2018, ad Aprilia l’incre-mento delle aree utilizzate per leattività produttive è stato diappena il 5,68%. “Dall’analisiaggiornata dei dati delle aree uti-lizzate –motivava il ConsorzioAsi- si evidenzia e conferma larecessione economica avutanell’ultimo decennio, anche intermini di nuovi investimenti,che ha determinato di conse-guenza una forte contrazionedello sviluppo industriale, inlieve miglioramento negli ultimidue anni; in prima analisi si giu-stifica quindi una riduzionesostanziale delle aree di amplia-mento di progetto a parziale ret-tifica dello studio e delle motiva-

zioni poste alla base del progettodi variante adottato nel 2011.Tuttavia occorre inoltre eviden-ziare, da un’analisi più dettaglia-ta, puntuale e circoscritta ai sin-goli Agglomerati Industriali, chela flessione riscontrata nella rea-lizzazione di nuovi insediamentiindustriali è per lo più concentra-ta nelle aree di Aprilia, Cisterna

ed in parte Latina Scalo, restan-done escluse le aree di Pontinia eMazzocchio per le quali si sonoviceversa registrati importanti esostanziali investimenti. Talediscrepanza viene in prima anali-si ricondotta ad aspetti puramen-te economici, in quanto le areeedificabili libere ricadenti negliAgglomerati di Mazzocchio ePontinia hanno un costo inferiorerispetto le altre e pertanto agevo-lano l’avvio di nuove iniziativeindustriali. In seconda analisi siriscontra un altro importanteaspetto a giustificazione dei datidi utilizzazione aggiornati, ovve-ro la “disponibilità di aree”; laflessione nell’incremento dinuove aree concesse in utilizza-zione riscontrata in particolarmodo negli Agglomerati di Apri-lia e Cisterna è infatti da ricon-durre anche ad un reale deficit diaree libere che può, nella mag-gior parte dei casi, impedire escoraggiare l’avvio di nuovi

impianti industriali”. La nuovaproposta del Consorzio, quindi,andava ad aumentare la disponi-bilità di nuove aree a serviziodell’industria. Vennero pertanto,e questa è un’altra novità delpiano, create delle fasce dirispetto intorno alle aree indivi-duate, dove è possibile realizzarenuovi insediamenti o servizi per

le imprese. In base ai calcolieffettuati dall’ufficio urbanisticadel Comune di Aprilia, grazie aquesta soluzione, i nuovi ettariche ricadrebbero all’interno delconsorzio sarebbero ben 112.Un’enormità per il Comune diAprilia.IL NUOVO “NO” DEL CONSI-GLIO COMUNALESono proprio queste fasce dirispetto che hanno fatto alzare lebarriere della politica apriliana.Il Comune di Aprilia aveva giàfatto pesare la sua contrarietàall’interno dell’assemblea gene-rale degli enti consociati. L’as-sessore all’urbanistica SalvatoreCodispoti, in sede di votazionedella delibera 6, è stato l’unicoad esprimere contrarietà allanuova variante. Il Comune diAprilia rappresenta però solo il6,29% delle quote all’interno delconsorzio. Né sono bastate perbloccare il piano, le astensionidella Città Metropolitana di

Roma Capitale e del Comune diPomezia che, insieme, rappre-sentato il 9,15% delle quote. IlConsiglio di Amministrazione haliquidato, invece, all’unanimitàla variante. Nel CdA è vicepresi-dente l’apriliana Alessandra Sca-raggi. Ad Aprilia non restavaallora che appellarsi alle osserva-zioni da presentare entro il 1luglio. Venerdì 28 giugno scorsoil Consiglio comunale ha cosìdeciso di inviare 12 punti di con-testazione e ha approvato unordine del giorno, presentato dalcapogruppo della Lista TerraOmar Ruberti nel quale si è chie-sto: “di porre in essere, oltre ledoverose, opportune e puntualiosservazioni alla Variante di ade-guamento ed aggiornamento alPiano Regolatore Territorialeconsortile appena deliberate,ulteriori azioni politiche e ammi-nistrative, in tutte le sedi utili atale scopo, in particolare pressola Regione Lazio competente aconcludere il procedimento urba-nistico in oggetto; convocare ivertici del Consorzio per lo Svi-luppo Industriale Roma-Latina,unitamente alle altre realtà istitu-zionali interessate, per verificarese tale iniziativa è connessa allapromozione, l’insediamento el’espansione concreta e fattualedi nuove realtà produttive edindustriali, oppure se l’estensio-ne del perimetro consortile è daritenersi “un’acquisizione patri-moniale” mediante l’utilizzoimproprio degli strumenti previ-sti dagli artt. 6 e 7 della citataL.R. 29 Maggio 1997, n. 13; divalutare e quindi intraprendere,nell’ambito del procedimento inoggetto, tutte le iniziative volteall’effettiva tutela dell’interessepubblico proprio dell’Ente, attra-verso nuove azioni giudiziarie dapromuovere presso i competentiorgani di Giustizia, fino a consi-derare l’eventuale uscita dal

Consorzio”. Ma cosa ha conte-stato il Comune di Aprilia? I 12punti, approvati dal Consiglio,sono stati illustrati dall’assessoreCodispoti e in sede tecnica daldirigente del settore urbanisticaPaolo Ferraro in Consigliocomunale. Secondo la visionepolitica, ad Aprilia non ci sareb-bero richieste di nuovi insedia-menti industriali tali da giustifi-care un aumento delle aree. Èevidente però, che con lo stralciodi tutta la zona Cafferelli dallagestione Asi e con gli interventidi rigenerazione urbana, ilComune di Aprilia è intenzionatapiù a gestire autonomamente learee industriali ricadenti sul suoterritorio che attraverso lo stru-mento del Consorzio Industriale.Del resto la gestione decennaledel polo artigianale, in manoall’Asi, non è certo stata unesempio esemplare da seguire:ritardi, assenze, mancanza difinanziamenti adeguati, senso diabbandono sono state le segnala-zioni di diversi imprenditori cheavevano investito nel polo aridosso della Pontina. Tecnica-mente invece, il Comune diAprilia contesta le fasce dirispetto all’interno delle qualiogni proprietario dovrà chiedereall’Asi e non più al Comune,domanda per qualsiasi tipo diintervento con costi fortementeelevati di istruttoria; la mancatadefinizione delle aree a servizi ei criteri poco stringenti di defini-zione; la volontà di non trasfor-mare aree agricole in aree indu-striali; l’inesistenza di una corre-lazione tra le indicazioni delpiano provinciale e della nuovavariante nonché l’assenza di unavisione d’insieme del territorioconnessa con il piano di recuperodei nuclei spontanei. Tutte osser-vazioni recepite dal Consorzio.Si è così sanata una frattura diben otto anni.


110 fotografie in gara e ben 42 opere pittoriche

STREPITOSO SUCCESSO PER IL CONCORSO VIAGGI CARMENPremiate le più belle foto scattate in vacanza con il maestro Dino Massarenti e gli allievi di Arte Mediterranea

di Riccardo Toffoli

310 persone per la terza edizionedel concorso fotografico e pitto-rico promosso da Viaggi Car-men: premiato il maestro DinoMassarenti per la pittura e lafoto di Alexandra e Fabrizioper la fotografia. Il concorsopromosso dall’agenzia ViaggiCarmen è ormai una realtà con-solidata sul territorio apriliano.Nasce con l’intento di premiarele foto più belle scattate nei

momenti di vacanza rubati allaroutine giornaliera, al lavoro ealla quotidianità. Momenti difelicità che l’agenzia ViaggiCarmen vuole premiare con unconcorso annuale dedicato agliscatti più belli. Quest’anno l’e-vento si è tenuto all’agrituri-smo Campo del Fico diUmberto Pazienti venerdì 29

novembre e ha riscosso un tuttoesaurito. Ben 310 le personeregistrate, 25 bambini in unasala dedicata loro con tre anima-tori, la bellezza di 110 foto ingara e 42 opere pittoriche pre-senti, proiettate su un fantasticomega schermo a led 4x3. Laserata è iniziata alle 19.40 con idue presentatori Johnny eRobert che hanno ringraziatogli ospiti, gli sponsor, gli orga-nizzatori e le autorità presenti.Subito dopo invitano sul palco

La Viaggi Carmen di Aprilia acui si deve l’intera manifestazio-ne: Il direttore Pietro Errico, Lacapo agenzia Germana Leoni,il consulente senior DanieleIaconianni e Domenico MariaErrico amministratore dellasocietà. Pietro Errico rivolge uncaloroso ringraziamento agliospiti ed un saluto affettuoso al

Presidente di Arte Mediterraneache, per motivi di salute non èpotuto essere presente alla mani-festazione. Al maestro AntonioDe Waure, comunque, ed al suoentusiasmo si deve l’inserimentoin questa edizione, del concorsodi pittura con ben 42 opere pre-senti di 3 artisti professionisti:Dino Massarenti, CarmeloRandazzo e Giuseppe Cirene e39 allievi dell’Associazione ArteMediterranea. Nel finale l’an-nuncio della consegna del calen-dario da tavolo 2020 consegnatoagli dopo le premiazioni. Sulcalendario tutte le 110 foto in

concorso per una visibilità di 12mesi in tutti gli uffici della città.Durante la serata, sono statiintervistati i presenti e gli autoridelle fotografie. Tutti hannovalorizzato la professionalitàdell’agenzia Viaggi Carmen che– hanno detto -“Ti segue ovun-que: prima, durante e dopo lavacanza”. Agli intervistati vieneofferta una sacca Valtur comepiccolo gadget in omaggio. Unanimatore dei bambini ha giratoin sala per promuovere laMascotte Nicolino di Nicolaus,presente in tutti i villaggi Nico-laus Club e ben noti ai clienti

dell’Agenzia. Poco dopo le 20,inizia la premiazione del concor-so di pittura. Sul palco PaoloBoccardi che ha sostituito ilPresidente di Arte MediterraneaAntonio De Waure. Dopo unsecondo turno di apericena equalche minuto di intrattenimen-to in sala con quiz di natura turi-stico/geografica molto semplici,Paolo Boccardi di Arte Medi-terranea ha illustrato i criteri discelta che la giuria composta da4 professionisti, gli aveva tra-smesso con le singole motiva-zioni dei 7 vincitori. Ricevono ilpremio in ordine:


7° PREMIO: GraziellaDELL’UNTO Echo Dot Alexa(offerto da Viaggi Carmen) pre-mia Germana Leoni ViaggiCarmen 6° PREMIO: Federica MAN-ZINI Echo Dot Alexa (offertoda Viaggi Carmen) premiaDaniele Iaconianni ViaggiCarmen5 ° P R E M I O : A l e s s a n d r oVALENZA Set di borse offertoda AZEMAR TOUR OPERA-TOR – premiano Domenico

Maria Errico e AlessandraBarranca Viaggi Carmen 4° PREMIO :Matteo BOC-CARDI Borsaofferta da IGRANDI VIAGGI TOUROPERATOR – premia AngeloRaffaele Parenti (I GrandiViaggi) 3° PREMIO: Annalisa PISA-NO Voucher Ex Equo categoriaDILETTANTI del valore di €350 (offerto da Viaggi Carmen)– premia Anastasio Mattoccia(Direttore Banca di CreditoCooperativo di Roma, agenziadi Aprilia)2° PREMIO: Erika MALLAR-

DI Voucher Ex equo categoriaDILETTANTI del valore di €350 (offerto da Viaggi Carmen)– premiano Domenico MariaErrico e Alessandra BarrancaViaggi Carmen 1° PREMIO: Dino MASSA-RENTI Voucher categoriaPROFESSIONISTI del valore di€ 350. (offerto da Viaggi Car-men). Premiano il SindacoAntonio Terra e Pietro ErricoViaggi Carmen

Il Maestro Dino Massarentivisibilmente emozionato e com-mosso ha rivolto alla ViaggiCarmen il suo ringraziamentoper l’impegno ed il sostegnoall’associazione Arte Mediter-ranea da lui stesso fondata moltianni fa con il suo amico Anto-nio De Waure. Premiano i vincitori, Pietro eDomenico Errico della ViaggiCarmen con il Sindaco Anto-nio Terra che sottolinea l’im-portanza di questi eventi socio-culturali per la valorizzazionedell’arte apriliana. Verso le 22:00 è iniziata la pre-

miazione del concorso fotografi-co; Ilaria Pisciottani, Fotogra-fa artistica e Presidente di giu-ria ha illustrato ogni foto mentrescorrevano sul grande schermo aled. I presentatori Johnny Passae Robert Sibu con accanto Ila-ria chiamano sul palco i vincito-ri: 10° premio: FOTO 77 Isola diLefkada di Ermenegildo e San-dra RAVAGNANI Echo DotAlexa offerto da Viaggi Carmen.Premia 9° premio: FOTO 37 Isola diMauritius di Erika CLAZZEREcho Dot Alexa offerto da Viag-gi Carmen, premia FabioOrlandi di Imago Events8° premio: FOTO 39 Maldive diFabrizio SALVAGGIO Echo

Dot Alexa offerto da Viaggi Car-men, Premia Johnny Passa diGrafica Duemila 7° premio: FOTO 35 Madaga-scar di Daniela e Massimo DILECCE Una valigia offerta daWelcome Travel, premia LetiziaViviani di Welcome Travel 6° premio FOTO 104 Isola diZanzibar di Valentina ANNI-

BALDI (Vou-cher € 50 premiaFulvio Caccia-lupi di Nico-laus/Valtur). 5° premioFOTO 108 IsoleSeychelles diMatteo LAUTI-ZI (Voucher di €100 premia Ana-stasio Mattoc-cia, DirettoreBCC di Aprilia) 4° PREMIOFOTO 59 Isole Seychelles diMarco STRADAIOLI(Voucherdi € 150 (premia Ilaria Iacoan-geli di ImagO Events) 3° premio FOTO 84 Parigi diSimona e Giuseppe CICCA-

RELLO (Voucher di € 200 pre-mia Sandro Di Martino diCosta Crociere2° premio FOTO 34 Stati Unitidi Andrea e Marina DI GIAL-LEONARDO (Voucher di €250 premia Alberto Giorgio,Direttore commerciale delgruppo Nicolaus/Valtur) 1° premio FOTO 6 New York

di Alexandra NITA e FabrizioTARRA (Voucher di € 350).Premiano: Il Sindaco AntonioTerra, Adriano ApicellaAmministratore Delegato diWelcome Travel e Paolo Cier-vo, District Manager delgruppo Alpitour Francorosso) Vengono premiati inoltre:Gianluca Saraniero e France-sca Casula per il maggiornumero di visualizzazioni e con-divisioni del video pubblicato suFacebook con un weekend offer-to da Boscolo Tours (premiaAnnamaria Alessandrini diBoscolo Tours).Domenico Dieni per essere ilprimo fan su Facebook dellaViaggi Carmen con un ECHODOT ALEXA offerto dalla Viag-gi Carmen (premia GermanaLeoni). La serata si chiude con il salutoed i ringraziamenti agli organiz-zatori dell’evento Ilaria Iacoan-geli e Fabio Orlandi di ImagOEventi Grafica Visual di IlariaIacoangeli, a tutto lo staff ed ungrazie particolare alla titolareSignora Maria dell’agrituri-smo Campo del Fico che haaccolto la manifestazione conentusiasmo e professionalità.


Inizierà ad operare il 1 gennaio 2020APRILIA - TESEI BUS VINCE LA GARA PER IL TRASPORTO PUBBLICO

L’ultima gara era datata 1993di Riccardo Toffoli

Nuova Tesei Bus vince il bandotemporaneo per il trasporto pub-blico locale. Negli ultimi mesi lanotizia era molto attesa dagliutenti che si lamentavano conti-nuamente del servizio a causadei ritardi e della soppressionenon comunicata delle corse chemettevano in difficoltà soprat-tutto i pendolari e gli studenti.Lo stesso assessore ai trasportiLuana Caporaso aveva lanciatol’appello di segnalare agli ufficii disservizi in attesa dell’esitodella gara “ponte” che dovràprendere in mano il servizio ditrasporto pubblico dal 1 gennaio

2020. E alla fine la determina èarrivata. Dal 1 gennaio 2020saranno gli autobus della NuovaTesei Bus ad occuparsi dellelinee del trasporto pubblico incittà. La stessa ditta apriliana sioccupa da anni del servizio ditrasporto scolastico con un buonlivello qualitativo e senzalamentele. L’appalto avrà validi-tà per soli 2 anni (fino al 31dicembre 2021), al termine deiquali si presume subentrerà ilvincitore della nuova gara diBacino, che dovrebbe coinvol-gere anche i Comuni limitrofi.Se ciò non dovesse accadere,comunque, la nuova gara ha pre-visto anche la possibilità di unaproroga fino al 31 dicembre2022. “Il nuovo appalto – com-menta l’Assessora Luana Capo-raso, cui il Sindaco ha affidato ladelega ai trasporti – è di certo

una buona notizia per Aprilia.Nel predisporre la gara, abbiamoavuto premura di introdurre pic-cole novità che puntano amigliorare il servizio e soprattut-to a risolvere le numerose criti-cità riscontrate nell’ultimo annoe segnalate dai cittadini. Ilnuovo contratto garantirà ancheuna maggiore frequenza dei col-legamenti verso scuole e stazio-ni”. Diverse sono, infatti, lenovità introdotte nel servizio dagennaio: la Nuova Tesei Businfatti assicurerà una flotta rin-novata. Gli autobus dovrannoessere necessariamente Euro5 osuperiori, con una quota noninferiore al 40% necessariamen-

te Euro6. Su tutti i mezzi utiliz-zati per il trasporto, saranno pre-senti le pedane per l’accesso dipersone disabili. Sarà assicurato,con il nuovo contratto, anche ilcollegamento tra il centro città eil Nuovo Ospedale dei CastelliRomani. Rientrerà poi nell’ap-palto anche la manutenzionedelle pensiline per l’attesa dellecorse. Infine, per quel che con-cerne i costi, a partire dal 1 gen-naio saranno garantite agevola-zioni tariffarie rispetto al regimeattuale: per studenti under 14,diversamente abili e anzianiover 70 sono previsti sconti del20% sui biglietti e sugli abbona-menti. La rete del trasporto sugomma coprirà 418 mila kmall’anno, a fronte degli attuali494 mila. Una riduzione del15%. Le linee saranno 9 anziché10 e verrà eliminata la circolare

destra. Almeno questo si leggenel capitolato. L’amministrazio-ne parla di una “razionalizzazio-ne” delle corse e delle linee piut-tosto che di un “taglio”. “In unagiornata feriale tipo –si legge nelrapporto- coloro che effettuanoil primo spostamento con origi-ne Aprilia sono pari a circa34.800 individui, dei quali, circa21.200 si muovono all’internodel comune, mentre la restanteparte si sposta verso l’esterno. Inparticolare, tra coloro che simuovono all’interno del comu-ne, circa 15.300 utilizzano il tra-sporto privato e circa 1.800 indi-vidui utilizzano il trasporto pub-blico su gomma. Entrando mag-

giormente nel dettaglio, il tra-sporto pubblico su gomma è uti-lizzato per motivi di studionell’89% degli spostamenti regi-strati. Analizzando i dati dimobilità con treno, sempre for-niti da ISTAT, emerge che il68% di coloro che partono dallaStazione FS di Aprilia hannocome motivo il lavoro, percen-tuale che si riduce al 32% tracoloro che utilizzano il treno perandare a studiare fuori comune”.Quindi il tpl è utilizzato mag-giormente da chi va a studiare aRoma mentre, evidentemente,chi va a lavorare con il treno perraggiungere la stazione preferi-sce la macchina. L’importo com-plessivo dell’appalto è pari a €

1.582.380, cifra che sarà garanti-ta grazie al contributo dellaRegione Lazio (circa 720milaeuro ogni anno) mentre il Comu-ne di Aprilia contribuirà concirca 150 mila euro di fondi pro-pri. Le tariffe andranno dallacorsa semplice fissata in €1,10all’abbonamento mensile quan-tificato in €22. L’impresa affi-dataria sarà tenuta ad assumereil personale al momento impie-gato nell’esecuzione del servizioda parte dell’attuale gestore, nel-l’ottica del mantenimento degliattuali livelli occupazionali.

TRASPORTO LOCALE:DOPO OLTRE 20 ANNI DIPROROGHE FINALMENTELA GARACon un’ampia inchiesta de IlGiornale del Lazio, nel 2015,mettevamo alla luce come il tra-sporto pubblico locale fosseormai datato più di 20 anni. L’ul-tima gara era stata bandita nel1993 e il servizio ogni annoveniva svolto in proroga. L’as-sessore competente, all’epocaera Vittorio Marchitti, ci avevadichiarato che il regime di pro-roga si sarebbe superato con ilnuovo bacino d’ambito. Ma nel2019 la situazione è ben lungidall’essere operativa. Tanto chedopo la bellezza di 26 anni, lagiunta Terra ha dovuto prendereatto dei “ritardi” della gara per ilbacino e del troppo lungo perio-do di proroghe del servizio. Nel2015 eravamo partiti proponen-do ai lettori de Il Giornale delLazio un servizio giornalisticosulla riorganizzazione del servi-zio di trasporto pubblico localeche, tramite un accordo tra i sin-daci di Aprilia, Cisterna, Lanu-vio, Sermoneta, Cori, RoccaMassima e Ardea costituirà unbacino intercomunale e prevedrànon solo una nuova gara d’ap-palto per il servizio di trasportopubblico, ma anche una “rete” ditrasporti intercomunali con lineelocali e non, a garanzia dellamobilità pubblica su gomma trai Comuni del bacino. Una sceltadettata dalla volontà di scongiu-rare i tagli imposti dalla Regione

ma anche dovuta alla necessitàdi bandire una nuova gara pub-blica per il servizio. Avevamochiesto documentazione agliuffici. Dopo due numeri, le cartevenivano scoperte. Il manifestodel tpl risultava, infatti, del 10luglio 1992. La deliberazionedella giunta dell’ultima gara sultrasporto pubblico locale è del14 ottobre 1993. L’assessore aitrasporti Vittorio Marchitti, nelcitare una gara risalente al 2004,l’aveva comunque definito “uncaso anomalo” dando la colpaalla Regione che, almeno fino aquel momento, non aveva maidefinito i parametri costringendoi Comuni a prorogare il servizio.Un tentativo di gara era, in effet-ti, stato fatto nel 2004 ma nonandò in porto. Dal 2004 sonopassati altri 15 anni di proroga.Ben 26 anni dall’ultima garad’appalto. Il nuovo percorso deltpl risale al 2015 quando il Con-siglio Comunale con delibera n.15 del 31 marzo ha stabilito dicostituire il bacino territorialeottimale e omogeneo per la fun-zione associata del servizio ditrasporto pubblico urbano sustrada. In pratica il trasportopubblico locale non veniva limi-tato ai soli confini del Comunedi Aprilia ma allargato ad altriComuni vicini che avevano fir-mato una sorta di convenzione:Cisterna di Latina, Cori, Lanu-vio, Roccamassima e Sermone-ta. A marzo del 2017 l’Aremol(Agenzia Regionale per laMobilità) ha prodotto la docu-mentazione necessaria per lagara di affidamento del serviziosull’intero bacino e ad aprile ilconsiglio comunale approvavalo studio per la riorganizzazionedel servizio. Ma dal 2017 lasituazione si è impantanata.Alcuni Comuni, ricadenti nelbacino, non hanno proceduto adapprovare la delibera quadro equesto ha messo un freno nonsuperabile all’indizione dellagara di affidamento del servizio.La giunta Terra ha così corso airipari ma spera che questo “baci-no” venga finalmente attivato.

Ass.re Luana Caporaso


APRILIA, AGPHA, 16° GRAN GALÀ RAGGIO DI SOLEdi Noemi Reali

Aprilia, grazie al sostegno ditante splendide persone e allavoro svolto da tanti genitori,vanta una struttura che oggiospita 20 ragazzi speciali. Par-liamo dell’Agpha Onlus (Asso-ciazione genitori portatori dihandicap Aprilia) e nello specifi-

co della comunità “Raggio diSole”; che offre sostegno a que-ste persone. Il 28 novembre, alle20:30, si è svolta la sedicesimaedizione del Gran Galà, pressol’Enea Hotel in via del commeri-co 1/A di Aprilia. Durante laserata è stata svolta la raccoltafondi per poter realizzare i futuriobiettivi dell’Agpha. Come ci haraccontato il presidente dell’as-sociazione, Primo Moretti, l’as-sociazione vuole promuovere unnuovo progetto: il “Dopo diNoi”, un progetto a tutela di chiè rimasto solo, che oggi vivesituazioni affettive quotidianemolto precarie. Tra i vari scopianche quello di permettere uncentro diurno di accoglienza peri ragazzi che sono già coinvolti

nelle attività promosse dall’as-sociazione, ma solo fino a mezzagiornata. Venerdì 22 novembresiamo andati a trovare i ragazzipresso la comunitàErano impegnati nel laboratoriodi cucina fino alle ore 12:30.Marco, uno dei ragazzi, ci haanche raccontato quali sono statii passaggi per preparare le piz-

zette; che ciascuno dei ragazziha poi portato a casa. Sono tutteattività che regalano loro un

grande senso di gratificazione emotivo di orgoglio. L’EneaHotel, per queste ragioni, duran-te il Gran Galà, consente airagazzi dell’Agpha di dare unamano in cucina o in sala sotto ladirezione del maitre, FrancoChiari. Il presidente PrimoMoretti ha voluto ringraziare ladisponibilità dell’Enea Hotel, iproprietari Ornella e ClaudioMengozzi Mengozzi ed il diret-tore Antonio Guido,la “MRe-staurante”, che gestisce ilo risto-rante “Antinoo”, lo chef Ales-sandro Fiorletta, il maitre FrancoChiari, il suo vice AlessandroLeo e tutto il personale che halavorato gratuitamente per lanobile iniziativa. Inoltre “DuoFantasia” Stefania e Mario Sal-vaggio, che hanno allietato laserata, le “Cantine Silvestri”, ipartecipanti e coloro che hannodato il loro contributo. Ha pre-sentato la serata Mario De Vita.

DONAZIONI: il 5xMille: codi-ce fiscale : 910 125 40596; perbonifico bancario BPER: IT22

J053 8773 92000000 1056 091,vaglio postale:cc142 99 028 oancora per bonifi-co postale: IT88R076 0114 70000001 4299 028.

Foto di GianfrancoCompagno


Presso la direzione dell’ospedale di Latina Santa Maria Goretti

LATINA, CHIUSA LA CAMPAGNA NASTRO ROSA 2019 LA BREAST UNIT DI LATINA SPERANZA PER LE DONNE

Le donne che vi si rivolgono hanno il 20% di possibilità in più di sopravvivere al tumore al seno

di Nicola Gilardi

La “Campagna Nastro Rosa2019” per la prevenzione deltumore al seno si è conclusa conuna conferenza stampa, o megliocon un’assemblea molto parteci-pata, con sorpresa finale. Nelcorso della giornata sono statipremiate 11 personalità (6 donnee 5 uomini), che si sono partico-larmente distinti nelle lotta con-tro il tumore al seno. L’evento siè tenuto sabato 16 novembrepresso la Palazzina Direzionaledell’Ospedale “S. Maria Goret-ti” di Latina. La segreteria orga-nizzativa era composta da:Alessandro Novaga, StefaniaCiani, Sandra Cervone, SusannaBusco, Assunta Lombardi,Marilisa Coluzzi, RobertaBiaggi, Licia Pastore, SoniaPecorilli, Gruppo Breast Unit,Gruppo Donna Più, VolontariLilt, Gruppo Avo. Ai microfonisi sono alternati numerosi e qua-lificati relatori. Ha moderato lagiornalista Mariassunta D’Ales-sio. Ha aperto gli interventi il“padrone di Casa” Sergio Par-rocchia; direttore sanitario del-l’ospedale. Sono seguiti i salutidi: Enrica Onorati , assessoreregionale; Carlo Medici, presi-

dente della provincia; DamianoColetta, sindaco di Latina; Giu-seppina Giovannoli, sindaco diSermoneta e Alfredo Cecconi,coordinatore regionale dellaLILT Lazio. Relatori dell’in-

contro, invece, sono stati: il Pre-fetto di Latina, la dottoressaMaria Rosa Trio; la dottoressaNicoletta D’Erme, CommissarioStraordinario della LILT provin-ciale di Latina; il dottor CarloDe Masi, Responsabile Azienda-le della Breast Unit di Latina; laprofessoressa Antonella Caloge-ro, Direttore DipartimentoScienze e Biotecnologie Univer-

sità della “Sapienza” di Roma -Polo Pontino; il professor FabioRicci, Direttore Clinico BreastUnit A.S.L. Latina e il dottorGiorgio Casati, Direttore Gene-

rale della A.S.L. di Latina. «Nel2018 grazie a Ottobre Rosa sonostate effettuate 8600 mammo-grafie nel Lazio – ha detto lamoderatrice Mariassunta D’A-lessio -, con un aumento del

17%. In questo periodo di pro-fonda crisi economica e delleprestazioni assistenziali, questeazioni di prevenzione sono fon-damentali». È intervenuto FabioRicci, direttore della Breast Unitdell’ospedale S M Goretti diLatina, , che da anni si batte con-tro il tumore al seno, raggiun-gendo grandi risultati di effi-cienza che danno tanta speranza

a tutte le donne con questa pro-blematica. «Il successo dellaBreast Unit è una vittoria per ledonne del Lazio. Quello dell’u-nità di Latina è un gruppo fanta-

stico – ha detto il dottorRicci -. Negli ultimi 10anni abbiamo un tassodi sopravvivenzaimpensabile in passato,la tecnologia ci permettedi rendere il tumoremetastatico come unamalattia cronica, questopermette di avere unaqualità della vita moltoalta». Un successo cheemerge soprattutto daidati che illustrati daglistudi a livello regionalee nazionale. «QuestaBreast Unit utilizza

quello che è diventato un model-lo, quello della medicina transla-zionale – racconta il prof Ricci -. La donna malata che vienepresa in carico dalla Breast Unitha il 20% in più di possibilità di

sopravvivere al tumore al seno.Nel Lazio ce ne sono 16 e invi-tiamo tutte le donne che incorra-no in questa problematica arivolgersi ad una di queste, nonnecessariamente alla nostra».Ha Concluso Giorgio Casati,direttore generale della ASL diLatina, altro protagonista delsuccesso della Breast Unit diLatina: «Io non ho fatto niente,si tratta di giocare facile quandohai da un lato tali professionistie dall’altro la spinta così fortedelle donne che hanno bisognodi risposte. Vorrei fare in modoche questo ospedale sia in gradodi trattare le patologie tempodipendenti, dove tra l’altroabbiamo raggiunto risultati sor-

prendenti, siamo il secondoospedale italiano per trattamentidell’infarto. Vorrei che questoospedale diventi un punto diriferimento non solo provincialedal punto di vista dei tumori.Abbiamo bisogno di raddoppia-re le sale operatorie, perché conquelle che abbiamo riusciamo agestire solo i casi di emergenzache provengono dal pronto soc-corso. Tecnicamente è un’opera-zione fattibile». Il direttore hapoi chiuso l’intervento con leparole: «non bisogna lasciareindietro nessuno», che rendonol’idea dell’impegno profuso neiconfronti di tutti i pazienti chehanno bisogno di aiuto. Foto di Gianfranco Compagno

PREMIATIPersonalità che si sono particolarmente distinti nelle lotta controil tumore al senoA cura di: Paola Miceli, responsabile della Regione Lazio diEuropa Donna, Giuseppina Cadoni, presidentedell’AVO ( Associazione Volontari Ospedalieri, il prof. FabioRicci e il dott. Carlo De Masi.

Dott.ssa Maria Rosa Trio, prefetto di Latina; dott.ssa RosariaAmato, questore di Latina; ing. Clara Modesto, comandantevigili del fuoco di Latina dott.ssa Nadia Fontana direttricedella casa circondariale di Latina ; dott.ssa Giuseppina Giovan-noli, sindaco di Sermoneta ; dott.ssa Nicoletta D’Erme Com-missario straordinario LILT; dr Alfredo Cecconi responsabileregionale della LILT; dr Alessandro Novaga già responsabileper la gestione degli enti e le istituzioni della LILT; prof. DiegoRibuffo, ordinario e direttore della scuola di specializzazione inchirurgia plastica e ricostruttiva Università Tor Vergata; dott.Giorgio Casati direttore generale dell’ASL; prof. Carlo dellaRocca preside corso di laurea in medicina e chirurgia universitàLa Sapienza di Roma

Prof. Fabio Ricci


Al taglio del nastro l’assessore regionale D’Amato, il dg Asl RM6 Mostarda e i sindaci di Anzio e Nettuno

INAUGURATA LA CASA DELLA SALUTE DI ANZIO - NETTUNO È la 21a del Lazio. Prima di natale inaugurazione di quella di Aprilia, senza unità di degenza infermieristica

di Nicola Gilardi

Anzio ha aperto la sua Casadella salute. Giovedì 28novembre l’assessore alla sani-tà e l’integrazione sociosanita-ria, Alessio D’Amato insiemeal direttore generale della ASLRoma 6, Narciso Mostarda,hanno inaugurato la 21a Casadella salute della RegioneLazio. «La casa della salute è un ser-vizio di assistenza territoriale –ha detto D’Amato - che sioccupa della presa in caricodei pazienti affetti da malattiecroniche, ma anche la medici-na generale insieme alla guar-dia medica e in questa in parti-colare c’è la fisioterapia ealcuni servizi diagnostici comeMoc (Mineralometria OsseaComputerizzata), e Radiolo-gia. Ci sono quelle prestazionidi base che non necessitano diandare in ospedale». Strutture, quelle della casadella salute, che si pongono adun livello intermedio tra ilpronto soccorso e gli ospedali,andando ad occuparsi di tuttiquei pazienti che non hanno lanecessità di essere ricoverati:«Nello schema delle case dellasalute stiamo creando anchedelle unità di degenza infer-

mieristica. Queste strutturenascono per dare una rispostaappropriata per quei pazientiche non necessitano di ricove-ro. Abbiamo avuto un aumentodi prestazioni del 5%. È unmeccanismo che inizia a irro-bustirsi». Anche Aprilia attende la suastruttura sul territorio e damolto tempo se ne parla. L’as-sessore ha però annunciato chea breve anche sul territorio cit-tadino verrà aperta ai pazientiquesta struttura: «La 22a saràla casa della salute di Aprilia –ha annunciato D’Amato -. L’a-pertura è imminente. Prima diNatale ci sarà una sorpresa peri cittadini». «Nel Lazio sta nascendo unanuova rete sociosanitaria terri-toriale di cure primarie e dicontinuità assistenziale. Un

sistema – ha spiegato l’Asses-sore D’Amato - che prima nonc’era, dove i cittadini possonoincontrare una nuova offerta diservizi, più accessibili emeglio organizzati. Una rete diservizi di continuità assisten-ziale dove si può effettuare unavisita medica, richiedere certi-ficati e prenotare le prestazionipiù urgenti. Grazie all’accordocon i pediatri di libera scelta èpossibile inoltre effettuare unavisita pediatrica». Infine unodei temi più importanti, quellodelle liste di attesa che pur-troppo non permettono a moltidi accedere a servizi sanitarigratuiti in tempi accettabili: «Iltema delle liste di attesa è iltema più importante della sani-tà locale – ha detto D’Amato -. Nei prossimi mesi ci sarà unimpegno molto importante da

parte di questa ASL». Le Case della Salute hannoraggiunto la quota di 1 milionee 800 mila prestazioni totalinel primo semestre del 2019 edil trend è in continua crescita. Idati delle prestazioni di specia-listica ambulatoriale, eseguite

nelle Case della Salute nelprimo semestre del 2019, sonoin crescita del 5,3% se con-frontate con quelle eseguite nelprimo semestre del 2018 (oltre1,8 milioni di prestazioni).



Il consigliere regionale Salvatore La Penna lancia la sua sfida: “ricostruire unità nei blocchi progressisti”

APRILIA - IL PD VERSO IL COMMISSARIAMENTODopo l’adesione di tutto il gruppo dirigente locale a Italia Viva, il Partito Democratico è diventato una scatola “vuota”

di Riccardo Toffoli

“Basta arrovellarci su Terra. IlPartito Democratico deve guardaal futuro: ricostruire il partito eriunire i blocchi di forze progres-siste e riformiste finora diviseper essere un’alternativa forte alcentrodestra”. È la missione cheha indicato il consigliere regio-nale Salvatore La Penna, giàsegretario provinciale del Pd inun’intervista rilasciata al nostrocollega Gianfranco Compagno epubblicata sulla nostra paginainternet. Una “ricetta” che dovràguarire il Partito Democratico diAprilia dall’attuale stallo politicoe amministrativo causato dall’a-desione di tutto il gruppo diri-gente locale a Italia Viva di Mat-teo Renzi. Attualmente il Pd diAprilia è solo sulla “carta”. Aparte qualche militante che anco-ra stoicamente resiste alle scis-sioni e agli abbandoni, il partitonon ha un direttivo né un consi-gliere comunale. Il commissarioAlfonso Longobardi che ha gui-dato le sorti del partito localedall’esito dell’ultima campagnaelettorale fino ad oggi, l’attualedirigenza dei due circoli e il con-sigliere comunale Vincenzo Gio-vannini si sono dimessi e hannoaderito ad Italia Viva. È statal’ultima di una lunga serie discissioni. Un partito che è natosotto la prima reggenza dell’exsindaco Gianni Cosmi, ha vistopiano piano perdere i suoi iscrittie militanti. Prima a causa del-l’appoggio al governo Santange-lo (in cui Giovannini divennevicesindaco), poi a causa del-l’appoggio a Domenico D’Ales-

sio, quindi si è staccato il gruppodi area Civati e ancora il gruppodi Articolo 1 dopo il periodo di“rottamazione” portato avanti daRenzi e infine il gruppo diMovap che non ha condiviso lascelta di appoggiare nell’ultimoballottaggio la coalizione civicadi Terra. A furia di perdere ipezzi, nel Pd sono rimasti tal-mente pochi che si possono con-tare sulle dita e, cosa ancor piùgrave, il Pd ha perso il referentein Consiglio comunale. Da que-ste ceneri, la sfida di SalvatoreLa Penna. “Vincenzo Giovannini– tiene subito a precisare - è statovicesegretario provinciale. Milega un sentimento di amicizia.Non condivido la sua scelta mala rispetto. Queste ultime vicen-de, però, ci portano ad affrontareil tema con urgenza. Ad Apriliariscontriamo una serie di gruppie di personalità che sono moltointeressati alle vicende del Pd eio credo che oggi dobbiamoporre le basi per un doppio per-

corso: da una parte dobbiamoattivare un’azione necessaria,tempestiva e urgente per la rico-struzione del Pd di Aprilia edall’altra dobbiamo farci promo-tori della ricostruzione di unperimetro di forze progressiste eriformiste che finora sono sparsenella maggioranza, nella mino-ranza e nell’opposizione algoverno Terra. Quando la stagio-ne civica giungerà alla sua finenaturale tra qualche anno perchéil sindaco Antonio Terra non saràpiù candidabile, si verificheràuna polarizzazione di ritorno neirispettivi movimenti politici diappartenenza. Questa è un’op-portunità che dobbiamo assoluta-mente sfruttare per unire i variblocchi che fino ad ora hannoviaggiato in maniera separata.Bisogna fare una seria riflessio-ne, anche autocritica, del perchéquesti blocchi in questi anni nonhanno saputo trovare unità. Apri-lia è una realtà particolare dovesi è sentita la crisi del centrode-

stra, ma noi abbiamo fatto faticaa dare delle risposte o comunquead essere considerati come viad’uscita a quella crisi”. Il riferi-mento è alla vittoria nel 2009 delpercorso “civico” fondato daDomenico D’Alessio e successi-vamente l’eredità di AntonioTerrra. “La vittoria di D’Alessiosegna quanto evidenziato prima.– spiega- Il centrodestra è incrisi ma noi abbiamo difficoltà edebolezza di intercettare l’eletto-rato con una proposta autorevolepercepita come discontinuità, nésiamo stati in grado di mantenereun dialogo forte con le spinteciviche. Quando vi è un ballot-taggio tra forze di centrodestra eforze civiche che hanno saputoraccogliere anche parte delnostro elettorato, io credo cheuna dirigenza sia portata a soste-nere la seconda. Il tema non è sesia stato un errore o meno averappoggiato Terra al ballottaggio,ma la debolezza in questi annidel partito. Del resto, una even-tuale scelta di neutralità nonregge perché è lo stesso elettora-to che poi sceglie di appoggiareuna coalizione o l’altra”. Salva-tore La Penna ha tratteggiatoanche il percorso svolto dal 2013ad oggi: tentativi di dialogarecon la coalizione civica guidatada Terra. “Dal 2013 il Pd in Con-siglio è rimasto all’opposizionedi Terra – ha detto- ma nello stes-so tempo, l’analisi della situazio-ne politica apriliana ci inducevaa tentare un dialogo con le forzeciviche. Va anche aggiunto che ilgruppo dirigente locale ha sem-pre avuto autonomia di scelta enon ho mai imposto linee astrat-

te. Ho sostenuto le posizioni siaquando ero d’accordo sia quandonon ero d’accordo perché sonoun uomo di partito. È normaleche a fine mandato, nel 2018,verificassi se c’erano le condi-zioni per un’alleanza con le forzeciviche. Condizioni che perdiversi motivi, non si sono rea-lizzate e così il Pd ha comunquetentato di valutare un’alleanzacivica con un candidato non diespressione del partito. La coali-zione di Giorgio Giusfredi,rispetto al panorama provinciale,ha comunque riportato un ottimorisultato. Ora arrovellarci sulgoverno Terra è un obiettivo sba-gliato. La coalizione di Terra ècivica e trasversale con persona-lità di centrodestra e di centrosi-nistra. Questo equilibrio ha tenu-to finora ma bisogna avere laconsapevolezza che questo bloc-co dovrà sciogliersi alla prossi-ma tornata elettorale per ricollo-carsi nei contenitori politici diappartenenza e la mia sfida èappunto quella di mettere insie-me queste forze”. Per il Pd diAprilia si apre così la fase dicommissariamento. Il commissa-rio avrà: “il compito di decantarealcune conflittualità e ricostruirel’agibilità politica. Diverse forzepossono entrar a far parte del Pded essere protagonisti perché ilPd dovrà aprire le porte. Il nostrodovere morale sarà quello disuperare le incomprensioni delpassato ed evitare la formazionedi gruppi o gruppetti di riferi-mento. Se questo avverrà sonosicuro che la sfida sarà vincen-te”. foto Gianfranco Compagno


“ARITMIE CARDIACHE COME INTERPRETARLE IN BASE ALL’ECG E COME COMPORTARSI”Responsabili scientifici i dottori Stazi e Giovagnoni. Il convegno ha sensibilizzato su una tematica molto difficile

di Nicola Gilardi

Cambia la sede ma l’attenzionealla cardiologia resta. Si è svol-to, infatti, presso il Poliambula-torio, sede del Distretto 1 ASL diLatina di Aprilia, quella che saràla “Casa della Salute”, il conve-gno cardiologico “Aritmie car-diache – Come interpretarle inbase all’ECG e come comportar-si” che ha dato diritto all’acqui-sizione di crediti ECG. I respon-sabili scientifici sono stati: ildottor Giancarlo Stazi, per anniresponsabile del reparto Cardio-logia e poi medicina della “Casadi Cura Città di Aprilia”, ed ildottor Marco Giovagnoni,attualmente responsabile del

pronto soccorso della clinicaapriliana . «Il convegno sullacardiologia è diventato una tra-dizione – ha detto il dottor Stazi,che comunque resta legato adAprilia -. Un’assenza che risaledal luglio del 2018, da quandoha lasciato la clinica- ma la miapresenza sul territorio c’è sem-pre perché lo studio medico di

via Giulio Cesare è sempre aper-to e perché ho lavorato su questoterritorio per quaranta anni». I relatori che si sono susseguitinelle esposizioni sono stati imedici: Pietro Delise (Peschieradel Garda); Luca De Lucia(Roma), Marco Giovagnoni(Aprilia), Luigi Sciarra (Roma),Carlo Andrea Stazi (Viterbo),Giancarlo Stazi (Aprilia), PaoloZeppilli (Roma). L’obiettivo,come ogni appuntamento si èprefisso, è stato quello di sensi-bilizzare i medici e gli addettidel comparto sanitario sui temidella cardiologia, soprattutto inrelazioni alle novità in ambitotecnologico, con le nuove stru-mentazioni diagnostiche e con le

terapie farmacologiche che ognianni cambiano l’efficacia controle malattie. «Distinguere un’arit-mia – ha detto il dottor Stazi –,capire da dove nasce, come siproduce e come trattarla è fon-damentale per evitare quelle chesono conosciute come mortiimprovvise, ma anche perimprontare una terapia preventi-

va». Quella dell’aritmia è unaproblematica da non sottovaluta-re, perché in alcuni casi si svi-luppa in maniera latente, senzache la persona abbia modo dicapire che c’è un problema.«L’aritmia è la perdita del ritmocardiaco – spiega il dottor Stazi -. In alcuni casi è asintomatica, inaltri la persona può percepirequesta situazione. Ci si deve

rivolgere al pronto soccorso epoi al cardiologo. Questo conve-gno è importante per i medicidel pronto soccorso che hannomodo di capire come nasce l’a-ritmia cardiaca e da dove». Unaproblematica che comunque nonha dati determinati ed ognipaziente può avere parametridiversi l’uno dall’altro. «I para-metri normali di solito sono

compresi tra i 50 e 100 battiti alminuto in situazioni di riposo –continua Stazi -. Ma dipende dapersona a persona. Fare un elet-trocardiogramma immediata-mente permette di avere un qua-dro più chiaro». Il dottore ha poiparlato di alcuni relatori, profilidi alto livello che hanno dato uncontributo molto importante: «Ildottor Pietro D’Elise è un mae-stro delle aritmie cardiache alivello nazionale – ha detto ilStazi -, il professor Zeppilli èstato medico della nazionale dicalcio, quindi ha un grande cur-riculum». L’evento si è snodatosu due tematiche principali chesi sono svolte nelle due sedutegiornaliere: «La parte iniziale èstata dedicata alle aritmie car-diache – ha raccontato il dottorStazi -, mentre la seconda ses-sione è stata dedicata ai farmacicardiovascolari, specialmente aifarmaci contro il colesterolo, cheva tenuto sempre sotto control-lo». Foto di Gianfranco Compagno

Paolo Zeppilli, Giancarlo Stazi, Luigi Sciarra e Pietro Delise


Un binomio perfetto ha portato un aumento di ben mille 500 chili in più rispetto allo scorso anno

COLLETTA ALIMENTARE: CITTADINI GENEROSI E VOLONTARI UNICILa giornata nazionale si è tenuta sabato 30 novembre. L’assessore Barbaliscia ha valorizzato l’impegno di tutti i volontari

di Riccardo Toffoli

Anche quest’anno un piccologesto di solidarietà ha regalatotanti sorrisi. Si è tenuta in tuttaItalia sabato 30 novembre laGiornata Nazionale della Col-letta Alimentare. Accanto allaoperosa attività quotidiana direcupero di eccedenze alimen-tari da destinare ai più poveridel nostro Paese, FondazioneBanco Alimentare Onlus orga-nizza ogni anno questo appun-tamento di grande solidarietà.Quest’anno ormai si è giuntialla 23^ edizione. “La Giorna-ta Nazionale della Colletta Ali-mentare –spiegano dalla fon-dazione Banco alimentareonlus- è diventata un impor-tantissimo momento di coin-volgimento e sensibilizzazionedella società civile al problemadella povertà alimentare attra-verso l’invito a un gesto con-creto di gratuità e di condivi-sione: donare la spesa a chi èpovero”. Durante tutta la gior-nata di sabato 30 novembre,presso una fittissima rete disupermercati aderenti su tuttoil territorio nazionale, ciascunoha potuto donare parte dellapropria spesa per rispondere albisogno di quanti vivono nellapovertà. Ad Aprilia sono statiimpegnati tantissimi volontari

in tutti i supermercati dellacittà. Una presenza capillareper dare il più possibile edonare il più possibile. Si rac-colgono pasta, olio, latte, zuc-chero ma anche tonno, prodottiper i più piccoli. La città hareagito benissimo. I volontaritantissimi e sempre motivati e i

cittadini hanno fatto la loroparte. I risultati hanno premia-to questo binomio solidale per-fetto: ben mille e 500 kg rac-colti in più dell’anno scorso. Idati forniti dalle associazionidi volontariato nel territoriocompreso tra Aprilia, Ardea,Anzio e Nettuno i chili raccolti

sono stati ben 31 mila 753. Ungrande risultato di solidarietànonostante la crisi economicae il Black Friday. Presentecostantemente l’assessore aiservizi sociali del Comune diAprilia Francesca Barbalisciache ha voluto constatare dipersona la situazione nei punti

di volontariato presso i super-mercati apriliani, valorizzandoil loro operato. Alcuni scattisono stati pubblicati sul suoprofilo face e rendono giustiziaai volontari apriliani che met-tono anima e corpo per ilsociale.


Un’idea fortemente innovativa e trasparente promossa dal consigliere presidente Domenico VulcanoCOMMISSIONE PROVINCIALE AMBIENTE APERTA ALLE ASSOCIAZIONI

Il 5 dicembre si parlerà del piano regionale dei rifiuti per scongiurare discariche sul territorio

di Riccardo Toffoli

Il consigliere Domenico Vulcanoconvoca per il 5 dicembre lacommissione provincialeambiente sul piano dei rifiutiaperta a tutti i cittadini e alleassociazioni. Un’iniziativa vera-mente unica, quella decisa dalconsigliere apriliano e presidentedella commissione ambienteVulcano, che per la prima voltaapre il Palazzo della Politica pro-vinciale alle associazioni e ai cit-tadini. Sono stati convocati peressere ascoltati i referenti delleassociazioni e dei comitati cheda anni combattono contro leproposte di discarica o a favoredi una sana politica ambientale:l’associazione Ekalogo Manzoli-ni, il comitato di quartiere Bella-vista, il consorzio di Casello 45,il comitato tutela Ambiente eSalute Pubblica, l’associazioneItalia Nostra, la consulta dei Bor-ghi e il comitato dei cittadini ViaMonfalcone. I referenti delleassociazioni convocate porteran-no il loro contributo nella discus-sione del nuovo piano regionaledei rifiuti che è alla fase delleosservazioni per essere approva-to in via definitiva dalla Regio-ne. La Provincia di Latina e lastessa città di Aprilia hanno con-testato in particolare il principiodi solidarietà tra gli ambiti chegarantisce di fatto al Comune diRoma di superare le continueemergenze con l’invio dei rifiuticittadini negli impianti di tratta-mento provinciali e in particolarein quelli apriliani. Inoltre, Apriliaè interessata a scongiurare l’ipo-tesi di una discarica sul suo terri-torio o anche nei territori imme-diatamente confinanti, facendoleva sui numerosi impianti pre-senti ed operanti nel territorio.Discarica che, per vicinanza,come prescrive la stessa bozza

del nuovo piano regionale deirifiuti, potrebbe essere utilizzataanche dal Comune di Roma.Inoltre la provincia di Latina pre-tende che il suo piano, con ladocumentazione aggiuntiva,venga rispettato in sede di appro-vazione definitiva del piano

regionale con l’obbligo che deveessere imposto dalla Regionealle altre province di fare lo stes-so. “Ho convocato la Commis-sione Provinciale per lo Sviluppoe la Tutela del Territorio, che mionoro di presiedere, con all’ordi-ne del giorno l’audizione dei rap-presentanti delle associazioniambientaliste in merito al pianoregionale dei rifiuti, così comeavevo promesso agli stessi citta-dini che hanno preso parte altavolo tecnico regionale di qual-che giorno fa. –ha dichiaratoDomenico Vulcano- La seduta dicommissione si terrà alle ore 10del prossimo giovedì 5 dicem-bre. Ho scelto di avviare questafase di confronto pubblico per

rendere partecipi i cittadini, icomitati e le associazioni e con-dividere un percorso comune suldelicato tema dei rifiuti. Siamoconvinti che il confronto con icittadini saprà essere costruttivoe darà linfa alla posizione giàespressa dalla Provincia di Lati-na”.STOP AL PIANO DI CARAT-TERIZZAZIONE DEL SITODI VIA SAVUTODopo la bocciatura della propo-sta di discarica sul sito di viaSavuto, il privato si è inseritonelle procedure di bonifica eaveva ottenuto l’ok al piano dicaratterizzazione. In base alladocumentazione della fine deglianni ’80 e inizio degli anni ’90,in via Savuto sarebbero sepoltidei rifiuti fortemente inquinanti,fusti contenenti forse liquido diorigine fenolica. La notiziadell’ok al piano di caratterizza-zione dell’area, giunta dopo laproposta di discarica proprio inquel sito, ha fatto alzare dallasedia cittadini, comitati e movi-menti preoccupati che questopasso fosse propedeutico ad unariapertura del procedimento equindi, ad un possibile ritornodell’incubo discarica. Fu lo stes-so presidente della commissioneambiente del comune di ApriliaVincenzo Giovannini a distin-guere le due cose e calmare glianimi. “Il piano di caratterizza-zione –ci aveva dichiarato- nonha nulla a che vedere con il pro-cedimento di autorizzazionedella discarica che, voglio preci-sare, è terminato con esito nega-tivo. Non è stato certamente que-sto il motivo per il quale laRegione ha detto no al progetto.Un motivo principale del diniegoè la vicinanza al centro abitato.Un vincolo che è rimasto nelnuovo piano dei rifiuti e che èfortemente ostativo al progetto.

La cittadinanza non si deve quin-di preoccupare”. La sezione apri-liana di Italia Nostra però, havoluto presentare ricorso allagiustizia amministrativa per con-trastare questo provvedimento eil collegio giudicante del TarLatina presieduto da AntonioVinciguerra gli ha dato ragione.Secondo i magistrati gli attiamministrativi non tengonoconto delle integrazioni prodottedal privato proponente a seguitodella richiesta dell’Arpa. “Se èvero che la fase di caratterizza-zione costituisce una prima rico-gnizione del sito da bonificare acui gli enti competenti si riserva-no ex post di rilasciare le pre-scritte autorizzazioni –scrivono imagistrati- è, del pari, vero chel’Arpa Lazio investita in sede diconferenza di servizi asincronaha subordinato il relativo parerepositivo all’integrazione docu-mentale ivi meglio specificatache, sebbene successivamenteprodotta, non ha tuttavia datocorso a una nuova e più completavalutazione del piano a curadelle Amministrazioni prepostealla tutela della salute e dell’am-biente, onde verificarne – allastregua dei nuovi elementi a dis-posizione – l’adeguatezza per ilsuccessivo avvio del procedi-mento di bonifica del sito in que-stione”. Quindi, tutto da rifare.Almeno alla luce della nuovadocumentazione prodotta.BALDO (FRATELLI D’ITA-LIA): “POLITICA POCOATTENTA”“Ci sono momenti in qui la poli-tica tutta deve fare mea culpa ecapire che non ha indovinato lastrada o che è stata poco attenta.–Ha commentato Edoardo Baldodi Fratelli d’Italia- La sospensio-ne da parte del Tar della determi-na che dava via libera al piano dicaratterizzazione è l’esempio

lampante. Non possiamo chefare un plauso al lavoro ed alrisultato raggiunto da ItaliaNostra ed il suo Presidente, maallo stesso tempo dobbiamocapire perché non è stata la poli-tica al di là dei colori a presenta-re quel ricorso. Dobbiamo certa-mente attenzionare e richiederecon maggior forza il rispettodelle regole e delle leggi ed inmodo ancor più puntuale per tuttiquegli atti che riguardanoambiente e salute pubblica. Lanostra città ed i nostri cittadinihanno un’incidenza più alta dellamedia in materia di malattie neo-plastiche e nonostante questo,c’è chi vorrebbe continuare adaumentare la sofferenza ambien-tale del nostro territorio. Fratellid’Italia da sempre e tengo a riba-dirlo è contro ad ogni discaricadi qualsiasi tipo e genere, poichécrediamo che il ciclo dei rifiutidebba chiudersi differentementeche non da un “troppo comodo”conferimento in discarica diqualsiasi rifiuto, ma nonostantequesto sembra non essere basta-to, e quindi non posso che perso-nalmente impegnarmi ad esserepiù attento e a chiedere a tutte leforze politiche di esserlo poichéquesto è il nostro territorio, unterritorio che ha già una serie dipiaghe ambientali e che oggivorrebbero anche da altri comunifar divenire la loro discarica. Èora di fare un tavolo comunesenza personalismi o eccentricitàove politica, associazioni e citta-dini difendano il loro territoriovisto che, palesemente, lasospensione ha dimostrato chel’attuale amministrazione non ècapace a farlo. FDI si mette adisposizione con tutte le proprierisorse, spero che nei prossimigiorni anche altre forze politichefacciano sentire la loro voce”.

Il presidente CommissioneAmbiente D. Vulcano


L’assessore Salvatore Codispoti è intervenuto venerdì 18 ottobre al convegno di Italia Nostra a Latina

SVENTATA LA CEMENTIFICAZIONE DI CARANO GARIBALDI?Presto una variante urbanistica modificherà il disposto del “Sistema 7”. L’ha affermato l’assessore all’urbanistica del comune di Aprilia

di Gianfranco Compagno

Presto una variante urbanisticamodificherà il disposto del“Sistema 7” dei piani attuativi econsentirà di salvare CaranoGaribaldi dalla speculazioneedilizia. Una misura che a breveverrà presa dal Comune di Apri-lia, secondo quanto promesso epreannunciato dall’assessoreall’urbanistica del Comune diAprilia Salvatore Codispoti,ospite venerdì 18 ottobre di Ita-lia Nostra in occasione del con-vegno “Astura, un valoreambientale sottratto, una rinasci-ta possibile”, che si è svoltopresso l’aula magna dell’IstitutoVittorio Veneto di Viale Mazzinia Latina. Restando nel tema deldifficile equilibrio tra urbanisti-ca, antropizzazione e valorizza-zione del patrimonio storico eambientale, il delegato all’urba-nistica ha esposto alla platea gliatti approvati di recente- rigene-razione urbana e variante di sal-vaguardia - ma ha voluto prean-nunciare anche quelli che l’am-ministrazione intende approvarenel prossimo futuro. “La nostravolontà - ha dichiarato Codispoti- è quella di sviluppare un polofieristico a Campoverde, ma pre-servare Carano e il mausoleo diMenotti Garibaldi dalla cementi-ficazione. Intendiamo farenostra l’iniziativa promossadalla famiglia degli eredi diMenotti Garibaldi: una settima-na fa sono stato in visita pressola tenuta della famiglia con ildirigente arch Paolo Ferraro emi sono fatto carico di approva-re al più presto una variante

affinché si concretizzi l’idea dinon realizzare nuove cubature inquell’area”. L’impegno presodall’assessore dunque è quellodi riportare a destinazione d’usoagricola i terreni degli eredi diMenotti Garibaldi, ormai inclusiall’interno della variante di recu-pero e trasformati in area verde

(per metà edificabile per metà aservizi previa cessione del 50%dei terreni alla parte pubblica)secondo quanto previsto dalpiano integrato elaborato dal-l’ing. Paolo Berdini. Una noti-zia dalla quale non può che trar-re conforto, chiunque abbia acuore il futuro della città esoprattutto di luoghi naturalisticiincontaminati e ricchi di storiacome Carano. Permangono peròforti dubbi sul fatto che l’opera-zione sia possibile: con il pianoparticolareggiato del “Sistema7” infatti i terreni di proprietàdella signora Costanza SamuelliFerretti - la figlia di Maria Stefa-nia Ravizza Garibaldi - sono

stati trasformati in aree CP, quel-le sulle quali è possibile costrui-re cubature su metà dei terrenicedendo il 50% alla parte pub-blica per realizzare delle aree aservizi. Riportare quei terrenialla destinazione agricola, signi-ficherebbe in sostanza scombi-nare le destinazioni d’uso del-

l’intero comparto. Ad oggi, stan-do alle informazioni rese pubbli-che alcuni mesi fa in commissio-ne dall’amministrazione civica,le sole tavole inviate in Regioneper l’ok ai piani particolareggia-te sono ancora ferme sui tavolidella Pisana e ciò ha bloccato difatto l’analisi degli altri sistemipreparati dagli uffici del Comu-ne. Approvare una nuova varian-te - come fatto notare durante lascorsa consiliatura anche dall’al-lora assessore all’urbanisticaFranco Gabriele - potrebberiaprire la partita e prolungareulteriormente i tempi di appro-vazione degli strumenti attuatividella variante. Inoltre non va

sottovalutato il fatto che per sal-vare Carano – Garibaldi nonbasta la volontà di una solafamiglia, ma dovrebbero sposarela stessa linea tutti i proprietaridei terreni adiacenti. Alcunihanno acquistato i terreni diCarano Garibaldi consideraticome zona gialla (dove dopol’approvazione dei piani partico-lareggiati si potrà costruireimmediatamente senza ulterioriobblighi)proprio in virtù dellepossibilità edificatorie apertedalla variante e non si compren-de il motivo per il quale dovreb-bero voler rinunciare a un dirittoacquisito, che potrebbe venirmeno solo per venire incontroalla volontà della famiglia Gari-baldi: senza più aree a serviziinfatti, verrebbe meno la riparti-zione dell’intero comparto del“Sistema 7”. Cosa potrebbeaccadere, qualora gli altri pro-prietari ravvisassero un danneg-giamento dei propri interessi?Tornare indietro dunque, potreb-be essere meno facile rispetto aquanto illustrato dall’assessoreCodispoti. Per dovere di cronacainfine, è bene precisare che la

richiesta degli eredi Garibaldi,successiva all’approvazione delpiano particolareggiato, derivaprincipalmente dal fatto di esser-si sentita danneggiata dal piano,più che dalla ferma volontà disalvaguardare storia e cultura:resta agli atti infatti una letteradepositata poco dopo la predi-sposizione del piano particola-reggiato del “Sistema 7” dal tec-nico di fiducia della famigliaGaribaldi che attesta il venirmeno dell’interesse per lavariante di recupero solo nelmomento in cui i terreni di pro-prietà della signora SamuelliFerretti sono stati individuaticome aree verdi CP, edificabilisolo previa cessione al Comunedel 50%, fatta salva l’area dellatomba di Menotti Garibaldi.Attualmente l’area del “Sistema7” di Carano – Garibaldi, puòessere cementificato. Per doveredi cronaca dobbiamo dire chel’allarme cemento fu lanciato,nel 2013, dalla ex consiglieracomunale di opposizione Car-men Porcelli, a seguito di unconvegno (vedi foto di reperto-rio)

Giulietta Emiliani e Salvatore Codispoti

di Noemi Reali

“Aspromonte-La terra degli ultimi” un film da vedereassolutamente. Regia di Mimmo Calopresti, calabrese dinascita, in sala dal 21 novembre. Il 24 novembre, alle ore18:30, è stato presentato al pubblico presso il NuovoCinema “Aquila” di Roma. Il Nuovo Cinema Aquila, alPigneto – Roma è un bene confiscato alle mafie, destina-to a finalità sociali in particolare per lo svolgimento diattività di educazione al cinema e dato in concessione daRoma Capitale - Dipartimento Attività Culturali. Al ter-mine del film presenti oltre al regista anche gli interpretiMarcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi ed iproduttori Fulvio e Federica Lucisano, il pubblico hapotuto interloquire con i protagonisti. Il film è una pro-duzione HF - Italian International Film - società di Luci-sano Media Group - con Rai Cinema, prodotto da Fulvioe Federica Lucisano, con il contributo di Regione Cala-bria e Calabria Film Commission; scritto da MimmoCalopresti con Monica Zapelli, già autrice di “I centopassi,” con la collaborazione di Fulvio Lucisano, trattodall’opera letteraria di Pietro Criaco “Via dall’Aspro-monte”, Rubbettino Editore. Il film è distribuito da HF -

Italian International Film. La fotografia è di StefanoFalivene, il montaggio di Valerio Quintarelli e le musi-che di Nicola Piovani. Produzione:Italian InternationalFilm con Rai Cinema. Un film che vanta un cast ecce-zionale, di grandi attori quali: Valeria Bruni Tedeschi,Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi econ Sergio Rubini. La pellicola ambientata ad Africo,paesino arroccato nell’Aspromonte calabrese, raccontacome era la vita in Calabria negli Anni ‘50. Una donnamuore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare intempo a causa dell’inesistenza di una strada di collega-mento. Gli uomini, esasperati dallo stato di abbandono,vanno a protestare dal prefetto. Ottengono la promessa diun medico, ma nel frattempo, capeggiati da “Peppe”,decidono di unirsi e costruire loro stessi una strada. Tutti,compresi i bambini, abbandonano le occupazioni abitua-li per realizzare l’opera. Per la nuova maestra elementareGiulia (Valeria Bruni Tedeschi), che viene dal Nord, èfondamentale insegnare l’italiano nella scuola. Ma per ilbrigante Don Totò (Sergio Rubini), l’unico a comandaredavvero, Africo non può diventare un paese “italiano”.“II Sud è da sempre luogo geografico e luogo dell’ani-ma. Inferno e paradiso, cronaca e favola. Così è questofilm. Africo è in Europa, e ci ricorda cosa, solo un secolofa, poteva essere la nostra terra, ma in quanto Sud asso-miglia nei suoi sogni e nelle sue sconfitte, più che alnostro continente, a tutti i luoghi ai margini del mondo.”dichiara il regista Mimmo Calopresti. Il quale, durante ilsuo intervento, ha ribadito più volte che il cinema è unmomento per sognare e di cambiamento. “Magari qual-cosa cambia. Questo film è stato girato come si facevauna volta; con grandi inquadrature di paesaggi. Simboli-camente per me Africo è importante; è così antica, pen-siamo ai greci, e rende l’ idea della vita. Per le riprese aFerruzzano, non è stato semplice ricostruire la scenogra-fia. La verità è che Africo, dalle fotografie era così pove-ra, è stata davvero difficile da riprodurre. Una povertàmolto forte. È sorprendente cosa le persone hanno vissu-to nella vita. Incredibilmente c’è anche un’ immagine difelicità; i bambini erano felici di essere lì. Hanno un rap-porto con la natura molto forte.”LA STORIA DEL CINEMA AQUILA DEL PIGNE-TO DETTO “ILPIDOCCHIETTO”Dopo la presentazione del film, Fabio Meloni, responsa-bile del progetto che gestisce il Nuovo Cinema Aquilanel Quartiere Pigneto, ci ha raccontato la storia di questocinema. Nato nel 1940, ma per una serie di vicissitudini,è iniziato a funzionare nel primo dopoguerra. “Si trattavadi un classico cinema di quartiere, molto piccolo e perquesto veniva chiamato il Pidocchietto. Sono seguititrent’anni di programmazione fino a che il periodo didecadenza dei cinema ha colpito anche noi. Questomunicipio contava sette cinema e chiusero tutti. Il cine-ma Aquila diventò un cinema a luci rossi e venne com-prato con i soldi della Camorra, nello specifico da Nico-

letti della Magliana. Dopo anni Roma Capitale si accorseche la procura aveva sequestrato questo bene; dal 1984per 12 anni rimase chiuso. Il primo bando per la ristrut-turazione del cinema venne promosso da Roma Capitalenel 2004. Inizialmente il cinema era monosala, oggi èpassato a tre sale. Come cooperativa abbiamo rimesso ilbando nel 2018 con lo scopo di portare gente al cinemae di educarla al cinema.”. Sono seguiti paragoni tra gran-

di registi, quali Garronee Stivaletti. “Ogni regi-sta in un film si getta,quando vediamo unfilm, vediamo il regista.Mimmo è tornato a fareun film buono e ritengoil suo lavoro un atto digenerosità: rappresentauna realtà che viviamoanche oggi.” Il progettodel film Aquila è disfruttare una sala perfilm da famiglia, unasala per film sperimen-tali e poi i documentaridi settore. Per chi fosseinteressato alle pro-grammazioni del cine-ma Aquila può iscriver-si alla loro newsletter.



Il film è stato presentato al “Nuovo Cinema Aquila” sequestrato alle mafie. Dibattito con i protagonisti“ASPROMONTE-LA TERRA DEGLI ULTIMI” RACCONTA LA VITA IN CALABRIA NEGLI ANNI ‘50

Regia di Mimmo Calopresti. Tra gli attori Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi e con Sergio Rubini.

Fabio Meloni


Presentato il nuovo catalogo di Claudio Paradiso e Massimiliano Vittori. Edizioni Novecento

FUTURISTI NELLE CITTÀ DI FONDAZIONE di Noemi Reali

“Futuristi nelle città di fondazio-ne” è il catalogo della mostratenuta a Latina presso lo “SpazioComel” (13-18 gennaio 2018) acura di Claudio Paradiso e Mas-similiano Vittori; un’opera diricerca della cultura, dell’arte edella musica di Littoria, Sabau-dia, Pontinia, Aprilia e Pomezia.Sono queste le città di fondazio-ne protagoniste del catalogo cheè stato presentato il 22 novem-bre, alle ore 18:00, presso Palaz-

zo Merulana, in via Merulana121 a Roma. La scelta di unpalazzo così prestigioso, non ècasuale, in quanto si tratta di unpalazzo che sta dando molto allacultura promuovendo attivitàparallele. Ogni anno riescono adospitare ben duecento eventi. Èun luogo di cultura. Oltre agliautori, Claudio Paradiso e Mas-similiano Vittori, è intervenuta

anche la professoressa dell’Ac-cademia di Brera, Elena Pontig-gia. Presenza molto gradita. “Èstato un gran regalo averla pre-sente oggi. Quello che lei affer-ma è molto importante: la storiadi una Nazione è realizzata dagrandi nomi, ma vi è un tessutoculturale fondamentale, senzadel quale non vi sarebbe unabase.” ha spiegato il professorClaudio Paradiso. Obiettivo del-l’opera è far conoscere la vita divent’anni della nazione. Motivoper cui il quadro scelto per la

copertina del catalogo, è unavera e proprio icona della mostrae della pubblicazione: “ raffigu-ra in estrema sintesi compositivala dinamicità e la geometriaespressiva della nascita dellecittà nuove di fondazione; inparticolare rappresenta il capo-luogo di Latina e che, in qualchemodo, ricorda la nascita dellealtre città dell’Agro pontino -

romano quali Littoria SabaudiaPontinia Aprilia e Pomezia. Manon solo, ricorda le paludi ditutto il nostro Paese”, ha spiega-to Massimiliano Vittori, editoreNovecento. Tra i vari autori, all’internodell’opera, troviamo PierluigiBossi (in arte Sibò), artista natoa Milano e trasferitosi a Littorianel ‘34, Dario Di Gese romano earrivato a Litttoria nel ‘35. Laprima mostra d’arte del nostroterritorio risale a Sabaudia, nelmaggio del 1936. La ricerca in

campo musicale è a cura diClaudio Paradiso: “Consideria-mo che Latina è una città che èstata fondata il 30 giugno 1932 einaugurata il 18 dicembre dellostesso anno. A giugno 1933 ini-zia una stagione di lirica. Biso-gna tenere presente cosa fosse lamusica del tempo dalle orchestrealle mille copie vendute e aquello che mandava l’appena

nata radio”.Nel catalogo vi è uno dei lavoridi Uberto Bonetti, pittore viareg-gino che aderisce al futurismoalle fine degli anni ‘20. LorenzoPiani, suo amico e futurista nelperiodo a cavallo della PrimaGuerra Mondiale, partecipa colgruppo futurista di Lucca. Nellaprima mostra con loro proponele opere che gli erano state com-missionate per arredare le amba-

sciate italiane all’estero, soprat-tutto nelle colonie. Il dipintodella copertina è di Prampolini eci viene spiegato da Vittorini: “ilquadro raffigurante il mito,ricorda che aprile è il mese sacroal dio Marte, dio della guerrache, proprio nel mese di aprile,deponeva le armi. Marte secon-do le leggende e le tradizioni chelo hanno tramandato, si dedicavaa quelle che erano le attivitàagricole e Prampolini dedicaquesto raffronto, proprio persimboleggiare un momentoquasi sacro. Il mito è mito e valesempre,il dinamismo cosmico èun momento di passaggio” haconcluso Vittori. Per gli interes-sati all’acquisto del libro e puòrecarsi alla libreria in Piazzadella Libertà (la piazza dellaPrefettura) a Latina. L’evento è stato realizzato graziea fondazione Elena e ClaudioCerasi,Coop Culture ed in colla-borazione con la Regione Lazio.Foto di Gianfranco Compagno

L’opera raccoglie le testimonianze culturali ed artistiche delle città di Littoria, Sabaudia, Pontinia, Aprilia e Pomezia

Massimiliano Vittori e Claudio Paradiso


Messa in scena la storia di Matteuccia da Todi, la prima donna ad essere messa al rogo in Italia con l’accusa di stregoneria

I SUCCESSI DELLA SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE MATTEOTTIRicordato il “poppy day” per commemorare la fine della Grande Guerra

Strepitoso successo per lo spet-tacolo “il noce insanguinato: lastrega Matteuccia da Todi” afirma della sezione ad indirizzomusicale dell’Istituto Compren-sivo Matteotti di Aprilia e del-l’associazione Kammermusik.Una grande partecipazione dipubblico ha riempito giovedì 21novembre tutto il teatro dell’Isti-tuto Pascoli di Apriila e haapplaudito per oltre cinqueminuti i ragazzi e gli insegnantiche si sono cimentati in questolavoro unico che racconta la sto-ria realmente accaduta dellaprima donna Matteuccia da Todiad essere arsa viva al rogo conl’accusa di stregoneria. Colpe-vole solamente di dedicarsi allaconoscenza di piante e di “erbe”,Matteuccia da Todi venne“inquisita” da frate Bernardinoda Siena su commissione diPapa Martino V, in un intrecciotipicamente medievale ricco diretroscena dalle tinte fosche.Matteuccia pagò lo scotto anchedella “relazione” con Braccio daMontone un nobile guerrieroumbro che si era inimicato ilpapa a causa dello strapoteremilitare che aveva ottenuto neinumerosi campi di battaglia.Matteuccia da Todi divenne peril tribunale dei malefici una“strega” capace di aver creatooli con pezzi di cadaveri deimorti, di essersi trasformata ingatta, di aver bevuto il sangue dinumerosi bambini e di avervolato su di un capro al “noce”di Benevento dove, secondo lavulgata popolare, si riunivano lestreghe di tutto il mondo. Mat-

teuccia da Todi venne arsa vivain piazza del Montarone a Todinel 1428. Sul suo corpo furonoapplicate le forme più brutali ditortura allora esistenti. Fu laprima di circa 100 mila donnebruciate vive perché dichiarate

“streghe” in 300 anni di storiadell’inquisizione. Il più grande einterminabile femminicidio chel’umanità ricordi. Tutto l’intrec-cio del copione ha messo in evi-denza l’ignoranza del popolo,unica vera colpevole di una cosìgrande espansione della “cacciaalle streghe” nel mondo e neltempo. Proprio il tema del fem-minicidio e delle donne chehanno lottato per l’emancipazio-ne e per i propri diritti era il temadi Osmosi, il festival della cultu-ra in cui lo spettacolo era inseri-to. A parlarne il direttore artisti-

co della manifestazione DoraNevi e l’assessore alla culturadel Comune di Aprilia ElvisMartino durante la serata. Sulpalco la seconda e la terza dellasezione ad indirizzo musicaledella Matteotti che si è cimenta-

ta in recitazione, canto e ballograzie alla collaborazione di unteam docenti: Prof.ssa di lettereAntonietta Cerino che ha curatola recitazione e la prof.ssa dieducazione fisica Marcela Bru-tovska che ha curato le coreo-grafie nonché tutti gli insegnantidi musica e strumento dell’indi-rizzo musicale. È la formazionedel coro Matteotti che ha cantatobrani tratti dal repertorio deiCarmina Burana di Orff, a com-positori contemporanei comeGiorgio Susana o John Williamsaccompagnati dai maestri Bruno

Soscia (tastiere), FrancescoDeantoni (viola) e Riccardo Tof-foli (pianoforte) e diretti dalmaestro Gabriella Vescovi. Nonpoteva mancare il violino che sivuole associato alla presenza deldemonio nei consessi delle stre-

ghe. Il maestro Claudio Di Lelioha suonato, accompagnato alpianoforte dal maestro RiccardoToffoli, le variazioni di Paganini“Le streghe” tratte da un temamusicale ispirato alla storia delnoce di Benevento. Le variazio-ni sono state danzate dalla balle-rina Maria Elena Spanò. Il bal-letto che accompagna il rogo diMatteuccia è stato danzato da trebravissime ballerine MariaElena Spanò, Giada Riolfo eSara Martins. Oggi la leggendadel noce di “Benevento” vienericordata su tutte le tavole del

mondo grazie al liquore “LaStrega” che si rifà a quelle famo-se erbe. La dirigenza dell’azien-da beneventana si è voluta com-plimentare personalmente con iragazzi per il lavoro svolto, rin-graziandoli di quanto fatto. Lospettacolo è stato interamenteregistrato live da “EdizioniMusicali” e ha avuto i compli-menti del Maestro Aldo Tram-ma, pianista e docente ora inpensione del ConservatorioSanta Cecilia di Roma. Il prossi-mo appuntamento dell’indirizzomusicale della Matteotti è per il7 dicembre per una giornata disolidarietà per il banco alimenta-re.

POPPY DAY LEST WE FOR-GETUn papavero rosso per dire sì adun mondo di pace. Commossol’assessore Martino“Poppy day Lest we forget”,questo il titolo dello spettacolomusicale con il quale l’Istitutocomprensivo Matteotti di Apriliaha ricordato le vittime dellaGrande Guerra lunedì 11novembre alle ore 10, giorno incui nel 1918 si firmò l’armisti-zio. Una ricorrenza, quella del“remembrance day”, giuntaquest’anno per l’istituto com-prensivo Matteotti alla sua quar-ta edizione. Dopo lo spettacoloin onore di San Francesco chequest’anno ha avuto come temaprincipale l’ambiente, “Poppyday lest we forget” è stata l’oc-casione per ribadire il no allaguerra e per non dimenticare le


conseguenze atroci del primodei più sanguinosi conflitti mon-diali nel quale hanno perso lavita circa 20 milioni di persone.Lo spettacolo musicale ha vistoprotagonisti i bambini dellequinte A e B del plesso elemen-

tare di Campoverde e la primaclasse della sezione ad indirizzomusicale della secondaria diprimo grado presso l’aula teatroal piano terra della sede centraledi via Respighi. Lo spettacolo hainaugurato questa bellissimaaula che l’istituto, grazie allasensibilità del dirigente scolasti-

co Raffaela Fedele, ha volutoattrezzare a teatro ed ospitare inquesto modo le numerose attivi-tà proposte dall’indirizzo musi-cale. Lo spettacolo è il frutto diun lavoro di equipe grazie algrande lavoro svolto dalle inse-

gnanti delle classi quinte delplesso di Campoverde GiusyRanucci e Maria Morelli e cheha previsto una recitazione inlingua inglese curata dallaprof.ssa Marianna Ottaviani, unaserie di canti accompagnati alpianoforte dal prof. RiccardoToffoli, al clarinetto dal prof.

Bruno Soscia e al violinodal prof. Francesco Deanto-ni e diretti dalla prof.ssaGabriella Vescovi. I cantispaziano dal tradizionale InFlanders Fields, a La Guerradi Piero e Girotondo di DeAndrè, Girotondo intorno almondo musicata da SergioEndrigo, Amico nemico ePopoff tratti dal repertoriodello Zecchino d’Oro eGenerale di De Gregori.Sono state recitate alcunepoesie di Bertold Brecht eTalil Sorek nonché uno spa-zio particolare è stato dedi-cato ad alcuni versi di Gian-ni Rodari che aprirà unaserie di attività artistiche emusicali che l’istituto com-prensivo dedicherà alloscrittore nel centenario dellasua nascita, ricorrenza cele-brata a livello nazionale. Ibambini inoltre hanno rea-lizzato dei papaveri in car-tapesta con le insegnantidella primaria Ranucci eMorelli, nonché con l’ausi-lio della prof.ssa di arteLucia Gnerre della seconda-ria. Sono stati consegnaticome ormai da tradizione, airispettivi genitori presentinell’aula teatro. Il papaverorosso è il simbolo di questagiornata perché questo fioresbocciava in alcuni dei peg-giori campi di battaglia delleFiandre. Il colore rosso è ilsimbolo dello spargimentodi sangue della guerra ditrincea. Molto commossol’assessore alla pubblicaistruzione Evis Martino cheha ringraziato tutti i ragazziper il lavoro svolto e che èsempre presente in ognimanifestazione.

Ad ardea i Rutuli Cantores cantano il Natale.Al via la ventiseiesima edizione della Rassegna

“Natale in Coro”

Il Natale è la festa piùimportante dell’annoma, da sempre, ancheun’occasione di condi-visione e di celebrazionenel segno della voce edel canto. Lo è anche ad Ardeadove la Rassegna Natalein Coro è uno deimomenti più importantidel periodo natalizio e giunge quest’anno alla sua ventiseiesima edizio-ne. La manifestazione, ideata e organizzata per la prima volta nel 1994dal Coro Rutuli Cantores, ha visto sino ad oggi la partecipazione di ben70 gruppi corali tra i più qualificati e prestigiosi del Lazio e di altreregioni italiane quali Abbruzzo, Umbria, Toscana, Marche e Sardegna,per un totale di oltre duemila cantori che hanno portato ad Ardea in que-sti anni il meglio dei loro repertori polifonici di epoche e autori diversidedicati al tema della Natività.Come sempre, anche quest’anno, la Ras-segna Natale in Coro sarà articolata in due importanti momenti concer-tistici che avranno luogo nelle due domeniche che precedono il Natale.Il primo si terrà domenica 15 dicembre alle ore 18 presso il MuseoManzù e sarà aperto dal coro Rutuli Cantores, sotto la direzione diCostantino Savelloni, che eseguirà alcuni brani polifonici di epoche eautori diversi di carattere sacro insieme a composizioni contemporaneedi vario genere ed anche di ispirazione popolare armonizzate per coro ededicate ai temi del Natale. Ospite della serata sarà il Coro ConCordedi Roma diretto dalla norvegese Nina Jori Pedersen. Il gruppo, nato nel2001, proporrà un repertorio arrangiato in parte dalla stessa direttriceche accenderà l’atmosfera natalizia con l’esecuzione dei più bei canti diNatale della tradizione anglo americana: da “Jingle Bells” a “WinterWonderland”, da “I’m Dreaming of a White Christmas” a “Carol ofthe Bells”. Il secondo appuntamento in programma avrà luogo domeni-ca 22 dicembre alle ore 19 presso la duecentesca romanica chiesa di SanPietro Apostolo nel centro storico di Ardea. Ospite dei Rutuli Cantoressarà il Gruppo Vocale Ottava Rima diretto da Marta Zanazzi formatosinel 2007 dall’incontro di cantori accomunati dalla passione per il madri-gale con particolare attenzione allo studio e all’analisi del testo poetico.Il gruppo si è distinto in questi anni nell’ambito di eventi e contesti diparticolare rilievo quali il festival “Musicultura” presso il teatro Sferi-sterio di Macerata o il “Festival del verde e del paesaggio” presso la ter-razza dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.Come sempre, l’ingresso ai concerti sarà libero ed aperto a tutti.


I Liberi Cantores approdano a Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019 I Liberi Cantores hanno riscossoancora dei significativi successi;questa volta nella splendida cor-nice architettonico - naturalisticache contraddistingue, in modotutto particolare, un’autenticaperla della nostra meravigliosaItalia. La Corale apriliana ha infattiincantato il pubblico di Materacon due grandiosi eventi canoritenutisi il 22 e il 23 novembrescorso nella chiesa di San Roccoe nel Santuario di San Francesco

di Paola. Anche in queste occa-sioni i Liberi Cantores hannopresentato un repertorio sacro diparticolare impatto emotivo. Uningresso suggestivo ha decretatol’avvio dei concerti con il brano“O Sacrum Convivium” del M°Luigi Molfino; a seguire l”AveMaria”, il “Maria lassù” e il“Signore delle cime” del M°Bepi De Marzi, poi l’”AveMaria” di Javier Busto. Un omaggio d’amore alla città

di Aprilia, che il Coro polifonicoha portato nel cuore in questabreve tournée, è stato offerto conl’esecuzione del brano “Estatierra” del M° Javier Busto.“Non cercarmi fra i monti, peralti che siano. E non cercarminel mare, per vasto che ti sem-bri. Cercami qui, in questa terrapiana […], da dove si ascolta ilvolare, finché il suono siperda...” recita il testo del com-ponimento, opera del musicistaspagnolo. Un brano scelto non a

caso dai Liberi Cantores per iloro concerti nella splendidaterra di Basilicata! Aprilia èinfatti adagiata su una “terrapiana”, in un ampio territoriopianeggiante che l’ha vista sor-gere e prosperare, che l’ha vistaaccogliere e donare, che l’havista agonizzare e risorgere piùflorida e più forte di prima, intutto l’arco della sua breve maintensa storia. Del M° gallese Karl Jenkins

sono stati eseguiti l’”AveVerum” tratto dallo “StabatMater” e il “Sanctus” tratto dalla“Missa” Solenne, quindi il cele-bre brano “Adiemus” inseritonella più ampia raccolta “Songsof Sanctuary”. A seguire l’”AveMaria” di Vavilov già attribuita aGiulio Caccini e il “Benedictus”

tratto dalla “Missa Brevis” delM° Jacob De Hann.Due composizioni del M° londi-nese John Rutter, dal titolo “AGaelic Blessing” e “The Lordbless you a keep you” hannoimpreziosito il messaggio dipace e benedizione che la Coraleapriliana ha voluto donare allacittà di Matera, terra feconda distoria, arte e cultura.Elegante la direzione ad operadel M° Rita Nuti; impagabilel’accompagnamento musicaledel M° Michele Garolla al pianoe di Rosalba Rizzuto alle percus-sioni; celestiale la voce solistadel soprano Daniela Ettorre;emozionante e coinvolgentel’interpretazione del Coro inogni singolo brano; impeccabile

la complessa macchina organiz-zativa del Direttivo nelle perso-ne di Maria Pia Fenzi, PinaMililli, Franco Petrone, Anna-maria Alfano, FrancescaMastrorilli, Katia Sartori eAnselmo Fioratti.Giorni intensi e carichi di espe-rienze arricchenti, quelli che i

Liberi Cantores hanno vissutonella rigogliosa terra di Basilica-ta. Non solo manifestazioni con-certistiche ma anche visite gui-date segnate da arditi passaggidalla fase paleolitica delle nostreterre fino ai giorni più recenti diuna storia a volte drammatica avolte rasserenante. Un interes-sante itinerario in luoghi tantoaffascinanti da ispirare operesignificative di grandi registinazionali ed internazionali… unviaggio fantastico in un mondoquasi sospeso… reale e surrealeal contempo.Uno dei momenti più emozio-nanti di quest’esperienza è statosenza dubbio la visita nella chie-sa rupestre dedicata a Maria DeIdris, un antico sito religioso

costellato da meravigliosi affre-schi parietali di stile bizantineg-giante, all’interno del quale e pergentile concessione, la Coraleapriliana ha avuto l’onore e ilprivilegio di intonare un emo-zionante “Ave Verum”. Lì, l’e-nergia dei secoli, i sogni e lesperanze, la fede genuina chepercorre il tempo e lo spazio inuna dimensione che si dilata finoall’infinito, ha toccato e attraver-sato ciascun corista come un’ar-cana carezza accompagnata daun brivido intenso e da una gran-de sensazione di pace. L’emo-zione è stata davvero inconteni-bile!!!Presente, in occasione del secon-do concerto, anche il Sindaco diAprilia Antonio Terra, il quale siè complimentato con i LiberiCantores per i continui riscontridi pubblico, per l’intensa passio-ne profusa nelle numerose attivi-tà corali e per aver contribuito acreare un ponte tra due città cosìlontane geograficamente macosì vicine nel cuore della musi-ca. Egli ha inoltre sottolineato il fer-vore che anima, nei diversi set-tori di riferimento, le numeroseassociazioni presenti sul territo-rio apriliano e delle quali i Libe-ri Cantores rappresentano senzadubbio una realtà particolarmen-te attiva e vivace.Il prossimo appuntamento è pre-visto per sabato 21 dicembre, inoccasione del consueto concertodi Natale, il “Candlelight”, giun-to ormai alla XIX^ edizione eche, come di tradizione, si svol-gerà alle ore 19:30 presso laChiesa Arcipretale di SanMichele Arcangelo e SantaMaria Goretti di Aprilia.


Albero di Natale, troppo presto per farlo?«Chi addobba prima è più felice»

Il natale è alle porte e la gara degli addobbi è già partita sui social. Secondo gli scienziati decorare la casa combatte lo stress e aiuta a trovare nuovi amici tra i vicini

Troppo presto per fare l’albero?Manca poco a Natale, ma sui social la gara dellecase addobbate per il Natale è già partita. E ilmondo si divide tra i detrattori dell’euforia da festa,sempre un po’ forzata, e chi, invece, vede nel Nataleun momento per emozionarsi insieme ai bambini,questi ultimi una maggioranza incoraggiata dal mar-keting e da un mondo che corre sempre più veloce.In realtà, la tradizione degli addobbi natalizi cambiaa seconda delle città, ora però a confortare tutti ipatiti dell’addobbo natalizio arriva la scienza.Secondo una ricerca del Journal of Envirometal Psi-chology, decorare la casa provoca emozioni positiveche fanno bene all’umore. Non solo, secondo lostesso studio, gli addobbi appesi alle porte aiutano asocializzare. «Coloro che hanno pochi amici posso-no usare decori e idee festaiole come spunto perdimostrare la loro disponibilità a stringere nuoveconoscenze», spiegano gli esperti. Sotto il «villag-gio natalizio» di @rossella_burattinoTrovare nuovi amiciE se davvero aprirsi un po’ all’atmosfera nataliziafacesse bene anche agli introversi che trovano lefeste sempre un po’ malinconiche? Secondo lo psi-cologo Steve McKeown, fondatore della McKeownClinic, l’atmosfera natalizia viene associata allafelicità perché rievoca l’emozione e l’eccitamentodi quando eravamo bambini. Di più, secondo l’e-sperto, addobbare le proprie porte, lasciarsi traspor-tare per una volta dall’atmosfera di festa, potrebbe

contribuire ad aprirsi al vicinato e a stringere nuoveamicizie.Da Milano a New YorkLa tradizione degli addobbi vuole che a Milano l’al-bero di Natale si prepari l’8 dicembre, ma negozi emercatini di molte città sono già allestiti con luci edecori. A New York il primo albero di Natale a veni-re acceso è quello del Rockefeller Center. Il giornoè sempre lo stesso: la cerimonia avviene il mercole-dì successivo al giorno del Ringraziamento (checade sempre il quarto giovedì di novembre). A Baril’albero è allestito nel giorno del patrono della città,San Nicola.Oguno ha bisogno di un albero...«Every one need a Christmas tree», (ognuno habisogno di un albero di Natale). Sui social è tutto inincitamento a non cedere alla pigrizia, a lasciarsicoinvolgere dall’atmosfera delle feste. «In una vitapiena di stress, le persone associano il Natale allafelicità dell’infanzia e questo aiuta anche a combat-tere l’ansia» sottolinea ancora lo psicologo SteveMcKeown.Socievole o scorbuticoSecondo la ricerca inglese, l’addobbo sulle porte èanche un modo per identificare i condomini piùsocievoli (scontrosi e scorbutici sono avvisati).Stelle e luciStelle e glitter. Bianco e azzurro al posto del classi-cissimo e intramontabile rosso e rosa. È la propostadella wedding planner Silvia Slitti su Instagram.


Il Natale in Italia è una cosaseria, e a casa mia non è maistato da meno. Dall’addobbodell’albero che avveniva eavviene ancora oggi rigorosa-mente l’8 dicembre insiemeall’allestimento del Presepe chepapà curava meticolosamente, alfritto di nonna Angela che davera romana onorava la cenadella Vigilia con pesce e verdurepastellate, a cui seguivano leabbuffate del 25 e del 26 dicem-bre (giusto per rimanere leggeridopo la cena del 24), il rito delloscambio dei regali, le tombolatetra parenti, i film natalizi darivedere e con cui emozionarsiper l’ennesima volta.Ogni famiglia ha però le sueusanze e le sue tradizioni natali-zie da rispettare, che differisco-no soprattutto dalla zona geogra-fica di appartenenza.Io sono stato sempre affascinatoda queste differenze e in ogniviaggio che faccio chiedo sem-pre alla gente del posto di rac-contarmi le proprie usanze,anche perché nella nostra peni-sola convivono tante di quellebelle diversità che è giusto cono-scerle per apprezzarle.Ma ci sono anche tante curiositàlegate all’albero, al Presepe e aipiatti tipici che voglio raccontar-ti in questo post.Come si festeggia il Natale inItalia? Scopriamolo insieme.TRADIZIONI NATALIZIEITALIANE: STORIA ECURIOSITÀ DEL NATALEIN ITALIAAlbero di Natale in ItaliaInizio a parlarti delle tradizioninatalizie italiane dal simbolo

per eccellenza, quello che nonmanca mai in nessuna casa ita-liana.L’albero di Natale ha originiantiche. C’è chi lo fa risalire al1441 quando nella piazza cen-trale del Municipio di Tallin, inEstonia, fu eretto un abetegigantesco attorno al quale gio-vani single ballavano in grup-po alla ricerca dell’animagemella, e chi a Basilea, in Sviz-

zera, di cui sembra ci siano trac-ce risalenti al XIII secolo. Latradizione fu comunque ripresanella Germania del XVI secolo –dove venivano decorati conmele e frutta secca – e rimasenelle regioni a nord del Renofino agli inizi del XIX secolo.Iniziò a diffondersi nel restod’Europa a partire dal Congres-so di Vienna (1815).Ma quando arrivò l’albero diNatale in Italia?

In Italia arrivò nella secondametà dell’Ottocento grazie allaRegina Margherita di Savoia chene fece addobbare uno nelPalazzo del Quirinale, lanciandouna vera e propria moda che sidiffuse rapidamente in tutta lapenisola.La tradizione vuole che l’alberosi addobbi l’8 dicembre e sitolga il 6 gennaio. A Bari però losi allestisce il 6 dicembre, festa

di San Nicola, e a Milano il 7,festa di Sant’Ambrogio.PresepeLa nascita del presepe così comelo conosciamo è opera di SanFrancesco d’Assisi. Nella nottedella Vigilia di Natale del 1223 aGreccio, in Umbria, allestì ilprimo presepe vivente della sto-ria. Lo fece tra le strade del pae-sino umbro per un semplicemotivo, in quel tempo in Chiesaera proibito tenere rappresenta-

zioni sacre, e ottenne quindi daPapa Onorio III il benestare asvolgere una Messa all’aperto.Il primo presepe con le statuinerisale al 1289 e fu opera delloscultore Arnolfo di Cambio cherealizzò otto statuette inlegno che rappresentavano laSacra Famiglia, il bue e l’asinel-lo, e i Re Magi. Ora conservatonella Basilica di Santa MariaMaggiore a Roma.Da quel momento in poi tantissi-mi artisti si cimentarono nellarealizzazione di statuette inlegno o in terracotta.I primi furono i toscani ma benpresto si diffuse anche nelRegno di Napoli. Gli artistinapoletani però tra il Seicento eil Settecento inserirono la Nati-vità in scorci di vita quotidianacon personaggi legati alla vita ditutti i giorni. Ancora oggi i mae-stri presepai per eccellenza sonoquelli napoletani, e il simbolo diquesta tradizione partenopeasono le botteghe di Via San Gre-gorio Armeno.Tra le scuole più prestigiose dipresepai figurano anche quellebolognesi e genovesi.Nel 1800 si diffuse rapidamentein tutto lo stivale e tra la fine del-l’Ottocento e gli inizi del Nove-cento entrò anche nelle case deiborghesi e del popolo.A casa mia non è Natale senzapresepe. Mio padre è un grande“fanatico” di questa tradizionee e mi ha trasmesso questa suapassione.Gli zampognariNon so da te ma qui a Roma l’at-mosfera del Natale inizia quan-do per le strade si odono le

melodie intonate dagli zampo-gnari. Pastori che con i loro abititradizionali scendono dalle mon-tagne e che con le loro zampo-gne (una specie di cornamusa)intonano musiche natalizie.Si tratta però di una tradizionedel centro e del sud d’Italia,soprattutto abruzzese e molisa-na, anche se a metà novembre liho visti anche a Bologna, pereffetto della “globalizzazione”.Permettimi questa battuta.Mi ricordo che da piccolino pas-savano spesso anche sotto lefinestre di casa mia e io tuttocontento mi affacciavo e liammiravo estasiato. Erano perme figure “mitologiche” che miregalavano attimi di felicità. Poimamma e papà scendevano e gliregalavano qualche soldino.Ceppo di NataleSi tratta di una delle più antichetradizioni natalizie risalenteaddirittura al XII secolo, svilup-patasi nei Paesi del Nord Europae giunta nel corso dei secoli finoa noi.Il ceppo di Natale in Italia è unatradizione sentita per lo più nelpassato in Lombardia (conosciu-ta come zocco) e in Toscana(ciocco), soprattutto nella zonadella Val di Chiana. Il capofami-glia, con un brindisi, metteva abruciare nel camino di casa ungrosso tronco di legno che veni-va poi lasciato ardere fino all’E-pifania. Del ceppo poi ne venivaconservata una parte come buonauspicio per l’anno successivo.Babbo Natale, SantaLucia o Gesù Bambino, chiporta i doni?

Natale in Italia: tradizioni e curiosità da Nord a Sud

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Ovviamente al giorno d’oggiBabbo Natale, anche se in alcu-ne zone resiste la tradizione diSanta Lucia, come ad esempio inalcune zone del Nord Italiacome Brescia, Bergamo e Vero-na.Un tempo, in epoca meno consu-mistica era invece Gesù Bambi-no, così come mi raccontano imiei genitori.Cenone della Vigilia e pranzodi Natale in ItaliaQui l’Italia si divide tra chi dapiù importanza alla cena dellaVigilia e a chi invece al pranzodi Natale. Premettendo che acasa mia ci si abbuffa come datradizione dalla sera del 24 aquella del 26 dicembre, devoperò ammettere che il Cenonedella Vigilia, con successivoscarto dei regali, tombolate epartite a carte, riveste un ruolopiù importante rispetto al pranzodi Natale.Al Centro e al Sud si festeggia dipiù la Vigilia, nel Nord di più ilgiorno di Natale.Il Cenone della Vigilia è rigoro-samente a base di pesce perché il24 dicembre – secondo la reli-gione cattolica – è consideratoun giorno di magro, propriocome i venerdì di Quaresima.I piatti tipici del Natale in Italiasono tantissimi e variano daregione a regione. Vale la penaricordare la polenta con il bacca-là e il lesso con salsine nel Vene-to, l’anguilla al cartoccio inLombardia, gli agnolotti e il bol-lito condito con salse in Piemon-te, la carbonade (carne di manzocotta al vino rosso) in Valled’Aosta, canederli e caprioloin Trentino, tortellini e passatelliin brodo in Emilia Romagna, il

brodetto alla termolese in Moli-se, fegatini e arrosto di faraona oil cappone ripieno in Toscana,gli spaghetti con le vongole, ilbrodo di cappone o capponeimbottito in Campania, i colur-giones de casu (ravioli ripieni) ei malloreddus (gnocchetti)in Sardegna, gallina in brodo epasta con le sarde in Sicilia.

Qui a Roma c’è l’usanza di pre-parare per la Vigilia tanto fritto,sia pesce che verdure pastellatecome broccoli, carciofi, zucchi-ne, ma anche ricotta e pane, epoi primi e secondi di pesce. Per

il 25 non mancano mai lasagne ocannelloni, e per secondo abbac-chio o maiale al forno. Mianonna preparava anche le costo-lette di agnello sia fritte che allascottadito.Una costante però di tutte letavole italiane sono la fruttasecca e i dolci come il panettone,il torrone e il pandoro.Dolci del Natale in ItaliaOgni regione ha i suoi dolci tipi-

ci ma nelle case degli italiani, daNord a Sud, non mancano mai ilpanettone, il pandoro e il torro-ne.Ti confesso una cosa, a me nonfanno impazzire nessuno dei tre,ma io non faccio testo, sono unamosca bianca!PanettoneIl panettone è un dolce di Mila-no. Pare che esistesse già nel1200 ma la sua storia si perde traleggenda e realtà.Una prima leggenda risale allafine del 1400 e ha come protago-nista Ughetto degli Atellani,

figlio di un noto condottiero, chesi innamorò di Adalgisa figlia diun pasticcere di nome Toni. Perstare vicino a lei si improvvisòpasticcere e inventò un panedolce lievitato con aggiunta diburro e canditi. Il giovane sposòla ragazza e il dolce fu un gransuccesso al punto che la gentearrivava da ogni contrada percomprare il “pan del Ton”.La seconda invece, risale sempre

allo stesso periodo. Alla corte diLudovico, durante i festeggia-menti per la Vigilia di Natale, fupreparato un dolce a cupola con-tenente acini d’uva. Durante lacottura il dolce si bruciò e ilcuoco andò nel panico. Un aiu-tante di nome Toni suggerì diservire ugualmente il pane acupola presentandolo come unaspecialità con la crosta. Gli invi-tati apprezzarono a tal punto chenacque il “pan del Toni”.Secondo una tradizione a Mila-no bisogna conservare un pezzodel panettone del pranzo diNatale e mangiarlo a digiuno il 3febbraio (San Biagio) insiemealla famiglia come rito propizia-torio contro mal di gola e raf-freddore.Pandoro Il pandoro ha originiveronesi e pare che però che lesue origini risalgano addiritturaall’antica Roma. La ricetta checonosciamo noi è un’evoluzioneottocentesca del nadalin. Nel1894 però fu Domenico Mele-gatti a depositare la ricettaall’ufficio brevetti. La forma astella a otto punte è però operadel pittore impressionista Ange-lo Dall’Oca Bianca.Torrone Il nome deriva dal lati-no torreo, abbrustolire, in riferi-mento alla tostatura delle noc-ciole che si trovano all’internodel dolce natalizio. Le origini siperdono nella notte dei tempi. ABenevento veniva già preparatoai tempi dei Sanniti (VII- VI sec.a.C.), era conosciuto anche dairomani come attestano alcuniscritti di Tito Livio.Ai giorni nostri troviamo torronimorbidi e torroni duri, che diffe-riscono tra di loro in base allacottura dell’impasto e al rappor-to tra miele e zucchero.Particolarmente buono è il torro-

ne sardo, di colore avorio e cuci-nato senza zuccheri aggiunti masolo con miele della macchiamediterranea, ma anche laCubaita di Caltanissetta conpistacchio, miele e mandorle, iltorrone tenero al cioccolato diSulmona, i torroni campani e iltorrone classico di Cremona.Altri dolci nataliziOltre ai classici dolci del Natalein Italia, ogni Regione ha i suoidolci tipici natalizi.In Liguria troviamo il pandolcegenovese realizzato con acqua,farina, uvetta, canditi e pinoli, inCampania gli struffoli cioè dellepalline di pasta dolce frittenell’olio o nello strutto e poidecorate con frutta candita econfettini colorati, in Pugliai mostaccioli, speziati e spessoricoperti con una glassa di zuc-chero o di cioccolato. In Toscananon manca mai il panforte conmandorle, scorze di agrumi can-diti, farina, miele e spezie, o icantucci morbidi.Nella mia Regione, il Lazio, èquasi d’obbligo mettere in tavo-la il Panpepato (o Panpapato),un impasto a base di frutta secca,uva passa, miele, canditi e cioc-colato, e leggermente piccante.Un panpepato ha il peso specifi-co che si avvicina a quello delpiombo! Si trova spesso ancheil Pangiallo (soprattutto nellazona dei Castelli Romani), simi-le al panpepato ma più dolcia-stro, e ottenuto da un impasto abase di frutta secca, fichi secchi,uova e frutta candita. Buonissi-mi anche i tozzetti viterbesi,simili ai cantucci toscani.Come avrai letto le tradizioni delNatale in Italia sono tante, cosìcome le curiosità legate allafesta più bella dell’anno.

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Idee regalo originali di Natale 2019: gli abbonamenti digitaliDall’abbonamento a Spotify fino a PS Now, ecco quali sono i migliori abbonamenti per i servizi di streaming da regalare a Natale 2019

Trovare il regalo perfetto perNatale 2019 non è semplice.Bisogna conoscere alla perfe-zione i gusti del proprio amico,parente o collega di lavoro erispettare il budget che si ha adisposizione. Si potrebbe pen-sare al classico profumo oppu-re a una sciarpa o a un cappel-lo, ma non sempre sono trale migliori idee regalo diNatale 2019. Se non si ha ideasu cosa regalare per Natale2019, un’ottima idea sono gliabbonamenti ai servizi strea-ming.Negli ultimi anni piattaformacome Netflix, Amazon PrimeVideo, Spotify, Apple Music,hanno letteralmente cambiatola nostra vita e reso molto piùsemplice l’ascolto della musi-ca o la visione di film e serieTV. Per avere un accesso illi-mitato ai servizi ènecessario pagare un abbona-mento mensile che va da unminimo di pochi euro fino a unmassimo di 15-20 euro. Rega-lare un abbonamento annuale auno di questi servizi sirivela un’ottima idea regalodi Natale 2019.Sono tanti i vantaggi degliabbonamenti digitali: nonbisogna perder tempo a fare lafila, ad aspettare la consegnadel corriere e difficilmente nonviene apprezzato. Inoltre, pos-siamo anche stampare una“gift card” a tema natalizio emetterla sotto l’Albero diNatale. Ecco i migliori abbo-namenti digitali da regalare

per Natale 2019.Abbonamento streaming musi-caleSpotify ha aperto la strada alledecine di servizi di musica instreaming disponibili almomento sul mercato. Piatta-forme semplici da utilizzare eche permettono l’ascolto dei

propri brani preferiti in qual-siasi momento e su qualsiasidispositivo. Per avere accessoa funzionalità premium ènecessario pagare un abbona-mento mensile che varia aseconda della tipologia diaccount. Regalare un abbo-namento mensile o annuale auno di questi servizi di musicain streaming puòessere un’ottima idea regaloper Natale 2019.

Spotify. Se la vostra scelta èricaduta su Spotify, potete sce-gliere tra tre diverse tipologiedi abbonamento Premium:utente singolo, Spotify Pre-mium Family eStudent (riservato agli studen-ti e agli universitari). L’abbo-namento utente singolo ha un

costo di 9,99 euro almese (con i primi tre mesi gra-tuiti) e permette l’ascolto dellamusica senza gli annunci pub-blicitari, la possibilità di creareplaylist e scaricare canzoni persentirle offline. L’abbonamen-to Spotify PremiumFamily ha le stesse caratteri-stiche di quello precedente, macon la possibilità di crearefino a sei account con ununico profilo. Il costo è di

14,99 euro al mese. SpotifyStudent è riservato agli stu-denti iscritti all’Universitàriconosciute dal servizio distreaming. Le caratteristichesono identiche all’account“Utente singolo” con l’unicadifferenza che costa 4,99euro.

Apple Music. Apple Music èl’alternativa a Spotify creatadall’azienda di Cupertino. Se ilvostro amico, collega di lavoroo parente è un fan della melamorsicata, l’abbonamentoannuale ad Apple Music èun’ottima idea regalo perNatale 2019. Apple Musicoffre tre tipologie di abbona-mento: Studenti (4,99 euro almese), Individuale (9,99 euroal mese), Famiglia (14,99 euro

al mese). Con l’abbonamentoFamiglia è possibile far acce-dere allo stesso profilo fino asei persone differenti. AppleMusic offre anche i contenutidi Radio Beats 1, programmioriginali e concerti in esclusi-va.YouTube Music Premium.Anche YouTube ha lanciato unproprio servizio di musica instreaming: YouTube MusicPremium. La piattaforma per-mette di ascoltare musicasenza annunci pubblicitari, inbackground e anche scaricarlaper sentirla offline. Disponibi-le anche l’abbonamento Fami-glia a 14,99 euro.Amazon Prime è il serviziopremium del sito di e-commer-ce che permette di accedere atante funzionalità extra, comead esempio la consegna gratui-ta in ventiquattro ore. Il costoannuale di Amazon Prime èdi 36 euro e oltre alla conse-gna gratuita si accede a PrimeVideo, il servizio di streamingvideo, Prime Music, streamingmusicale (ma non la versionepremium), Prime Reading,accesso a centinaia di eBook,offerte in anteprima, TwitchPrime, Amazon Pantry e Ama-zon Famiglia. Inoltre, conPrime si può sottoscriverel’abbonamento annualead Amazon Music Unlimitedpagando 99 euro invece di118 euro.Abbonamento servizio strea-ming videoAltra valida idea regalo per


Natale 2019: le famiglie italiane spenderanno 549 euro in cibo e regali

Per questo Natale, le famiglie italiane spenderanno 549 in regali ecenoni. L’Italia sale sul podio dopo Regno Unito e Spagna per il bud-get stabilito.

Famiglie italiane, spendaccione d’Europa. Per questo Natale 2019, siaggiudicano il terzo posto (avanti Spagna e Regno Unito) in fatto dibudget da spendere durante le festività (549 euro, +1,5% rispetto al2018). L’indagine Deloitte Xmas Survey ha cercato di capire cosamette sotto l’albero il vecchio continente. L’analisi ha raccolto 7 milaopinioni da 8 Paesi europei. Dunque, la spesa media in Europa previstaper Natale sarà di 461 euro (+1%). Le tavole all’italiana sono superatesolo da quelle del Regno Unito (639 euro ) e della Spagna (554 euro).Diminuiscono i regali last minute, poiché solo 1 italiano su 5 aspetteràla settimana prima del 25 dicembre per acquistare gli ultimi regali cheoccupano la quota maggiore della spesa (40%), seguiti da cibo (28%),viaggi (19%) e festeggiamenti (11%). Quanto ai canali di vendita, 3italiani su 4 ancora effettueranno i propri acquisti nei negozi di fiducia,ma crescono le spese online (+5% su base tendenziale).I libri, poi, rimangono il dono più ambito e, allo stesso tempo, piùregalato dagli italiani, rispetto alle famiglie europee che sceglierannoi cioccolatini. Compaiono nella lista dei desideri italiani anche viaggi,trattamenti benessere, soldi e vestiti. I millennial, invece, optano perabbonamenti e servizi di streaming online (Netflix, Infinity, Sky), maanche per loro via libera ai soggiorni nelle SPA. Si mantengono inlinea con il 2018, i giochi e gli articoli per l’infanzia.

Natale 2019 è un abbonamento a un servi-zio di streaming video. Netflix ha aperto lastrada a molte piattaforme che offronoserie TV e film originali da vedere ondemand in qualsiasi momento.Netflix. Netflix ha avuto il merito di crea-re un mercato che fino a cinque anni fanon esisteva. Arrivato in Italia da oramaiun paio di anni, Netflix propone tre diver-se tipologie di abbonamento che si diffe-renziano per la risoluzione video dei con-tenuti e il numero massimo diaccessi: Base, Standard e Premium.L’abbonamento Base ha un costo di 7,99euro al mese, può essere utilizzato da unasola persona e la qualità dei contenuti èminima. Con l’abbonamento Stan-dard (11,99 euro al mese) è possibileaccedere in due persone contemporanea-mente e i contenuti hanno una risoluzioneHD. Per avere la risoluzione UltraHD ènecessario sottoscrivere l’abbonamentoFamiglia (4 accessi in contemporanea) a15,99 euro al mese.Infinity TV. Infinity TV è il servizio instreaming di Mediaset. Se avete intenzionedi regalare per Natale 2019 un abbona-mento digitale, il servizio in streamingoffre l’Infinity Pass, delle gift card cheoffrono l’accesso alla piattaforma per 1, 3o 12 mesi. Il costo per un mese è di 9,99euro, tre mesi 24,99 euro, dodici mesi 79euro.NOW Tv. NOW Tv è il servizio ondemand di Sky che permette di accedere aicanali dell’emittente satellitare utilizzandola connessione a Internet. Per Natale 2019potete regalare NOW TV Smart Stick,un dongle USB che permette l’accesso aicanali di Sky acquistando il ticket specifi-co (cinema, sport, calcio, intrattenimento).Inoltre, sulla NOW Tv Smart Stick è pos-sibile installare anche l’applicazione diDAZN e Netflix. Il costo varia a secondadei ticket che si decidono di attivare.Abbonamento al servizio di game strea-

mingAvete un amico con la passione per i

videogame? Regalategli per Natale unabbonamento a un servizio di game strea-ming. Sulla falsariga di quanto creato daNetflix e Spotify, anche i principali playerdel mondo videoludico hanno creato leloro piattaforme di streaming.Abbonamento al servizio di game strea-mingAvete un amico con la passione per ivideogame? Regalategli per Natale unabbonamento a un servizio di game strea-ming. Sulla falsariga di quanto creato daNetflix e Spotify, anche i principali playerdel mondo videoludico hanno creato leloro piattaforme di streaming.PS Now. Sony ha lanciato da quest’annoin Italia PS Now, una piattaforma che per-mette l’accesso a oltre 700 videogame rea-lizzati in esclusiva per PlayStation 2, Play-Station 3 o PlayStation 4. Il servizio puòessere utilizzato sulla PS4 e sui computerWindows. Il costo dell’abbonamento è di9,99 euro al mese.Xbox Game Pass Ultimate. AncheMicrosoft ha creato il proprio servizio digame streaming. All’interno sono disponi-bili oltre 100 titoli che vengono aggiorna-ti ogni mese. Il servizio può essere utiliz-zato tramite Xbox One e computer Win-dows 10. Il costo varia a seconda dellatipologia di abbonamento che si vuole sot-toscrivere: la versione per Windows 10 èin offerta 1 euro per tre mesi. Per giocareai vari titoli è necessario scaricarli sul dis-positivo (console o PC) e installarli.Amazon Audible

Per chi non ha mai tempo di leggere acausa degli impegni lavorativi, l’abbona-mento ad Amazon Audible è il regalo diNatale 2019 perfetto. Si tratta di un servi-zio di Amazon dove è possibile ascoltareoltre 50.000 libri letti da attori famosi. Conl’abbonamento è possibile ascoltare i libriin qualsiasi momento, anche offline. Ilcosto mensile di Amazon Audible è di9,99 euro al mese.


Insieme per la solidarietà 2019Torna nel nostro territorio,l’importante manifestazione“ insieme per la solidarietà”organizzata dall’associazioneculturale” Laeta Corda” incollaborazione con il BancoAlimentare del Lazio, che halo scopo di sensibilizzare lepersone sulla problematicadella nuova povertà e di atti-vare una presa di coscienzacollettiva in favore di azioniconcrete di solidarietà e diaiuto a favore di chi è nelbisogno.Quest’anno l’iniziativa, gra-zie alla disponibilità di tuttigli Istituti Comprensivi,coinvolge anche alcune clas-si delle scuole Medie ed ele-mentari della nostra città, conl’obiettivo di sensibilizzare igiovani studenti su questaproblematica e cercare direnderli partecipi ad azioniconcrete di solidarietà.Nello specifico gli IstitutiComprensivi “ A. Toscanini “e “ G. Pascoli” parteciperan-no con una delegazione dialunni della scuola media allagiornata nazionale della col-letta alimentare indetta dal

“Banco Alimentare”, chevedrà il 30 novembre 2019gli studenti impegnati insie-me a centinaia di volontariappartenenti a diverse asso-ciazioni, presso i supermer-cati aderenti a sostenere laraccolta di alimenti, da desti-nare alle famiglie bisognosedel territorio.Nella giornata di sabato 7dicembre 2019, dalle ore17.00 presso l’aula magnadella scuola Media “Garibal-di” è prevista un’ altra inizia-tiva di sensibilizzazione e diaiuto a favore del Banco Ali-mentare del Lazio (sede ope-rativa di Aprilia). La manife-stazione, oltre all’esibizionedel coro Laeta Corda di Apri-lia diretto dal maestro Cri-stian Alderete, prevede l’in-tervento dei cori dell’I.C. “G. Matteotti” e dell’I. C. “M.Garibaldi”. Alcune classielementari dell’I.C. “G. Orzi-ni” e dell’I.C. “A. Gramsci”invece produranno per l’oc-casione oggetti ed elaboratigrafici sul tema della solida-rietà. Durante la manifesta-zione saranno inoltre esposte

le opere donate a scopodi beneficenza dagliallievi dell’associazioneculturale “Arte Mediter-ranea”.All’iniziativa, interver-ranno due ospiti di ecce-zione, il baritono Gior-gio Gatti, artista che perun lungo periodo si èesibito in importantiteatri dell’opera nazio-nali ed internazionali,ed il maestro direttored’orchestra e composi-tore Gianluca Pagliu-so. L’iniziativa, che ha ilpatrocinio del Comunedi Aprilia e dellaA.R.C.L. (associazioneregionale cori Lazio), èaperta alla partecipazio-ne delle associazioni delvolontariato, culturali edi tutte le persone dibuona volontà.E’ importante partecipa-re insieme, è importanteesserci perchè “un gestodi solidarietà arricchi-sce sia chi lo riceve siachi lo fa”.


Babbo Natale: crederci è terapeutico per i bimbiLa favola dell’omone panciutoche porta i regali aiuta a cresce-re in serenità. I genitori posso-no stare tranquilli. Lo studioBabbo Natale porta i regali aibambini di tutto il mondo. Finoa quando i vostri subirannol’incanto della slitta trainatacon le renne, state tranquilli.Per i piccoli, l’uomo panciutoche lascia i regali la notte dellaVigilia è rassicurante. Unsogno che aiuta a crescere nellaspensieratezza.Babbo Natale: un sogno chia-mato tranquillitàSulla questione è intervenuta lapsicologa Kristen Dunfield,della Concordia University diMontreal, in Canada. La pro-fessoressa si occupa di psicolo-gia di sviluppo e studia soprat-

tutto la fiducia nei bambini.Come si forma e cosa accadequando viene infranta. Secondol’esperta non c’è nulla di malenel raccontare ai bambini lastoria di Babbo Natale. Al con-trario, rappresenta una tappaimportante nella loro crescita.Kristen Dunfield si è concen-trata su cosa accade ai bambiniquando viene raccontata loro lastoria di Babbo Natale. La psi-cologa ha assistito a tutte lefasi. La formazione della cre-denza e poi la fine del mito diBabbo Natale.La ricerca scientifica sul campodella psicologia dello svilupporitiene che le credenze fantasti-che come quella su BabboNatale non sono “dannose”.Sono legate invece a una serie

di risultati positivi sullo svilup-po psicologico. Permettonoinfatti di esercitare le “capacitàdi ragionamento controfattua-le”, necessarie per la crescitaumana e per il potenziamentodello sviluppo emotivo.La maggioranza dei bambinioccidentali crede a BabboNatale. Sono i genitori a rac-contare dell’anziano dal vestitorosso. Tuttavia, tendono a cre-dere a Babbo Natale anche ibambini che vivono in famigliein cui questa credenza nonviene incoraggiata. Una parterilevante del mito, infatti, è ali-mentata dalla cultura popolare.Favole, racconti, film, poesie,pubblicità, cartoni animati,canzoni. Esserne influenzati èinevitabile, tanto che il perso-naggio è diventato popolareanche presso culture non cri-

stiane.Cosa accade quando i bambinicresconoIntorno agli 8 anni i bambinitendono a smettere di credere aBabbo Natale. Kristen Dunfieldavvisa i genitori: “Non dovetepreoccuparvi. Si tratta di unaparte inevitabile della crescita.Babbo Natale è una figura fan-tastica che fa cose impossibili:volare con la sua slitta, conse-gnare in una sola notte i regali atutti i bambini del mondo. Masoprattutto sapere se i bambinisono stati buoni o cattivi. A uncerto punto i bimbi inizianonaturalmente a dubitarne. Leobiezioni mosse dai bambinistimolano il loro pensiero criti-co. Ma anche la curiosità versoil mondo. Iniziare ad esserescettici sviluppa il pensierocognitivo.ConsigliI genitori possono assecondarei dubbi dei figli, lasciando chene traggano da soli le conse-guenze. Oppure spingerli a cre-dere ancora, lasciandoli nellamagia.NORAD Tracks Santa è uncurioso programma web chepermette di tracciare il viaggiodi Babbo Natale intorno almondo per consegnare i doni.Potrebbe essere un piccoloaiuto per mamma e papà. Ibambini hanno straordinariecapacità di adattamento. I geni-tori potrebbero stupirsi di comeper loro finisca l’incanto deidoni che arrivano dalla fabbricadegli elfi. I figli sono in gradodi capire quando una bugia èdetta a fin di bene.


Regali di Natale: quando è bene (e quando no) regalare un cucciolo

I bambini molto spesso chie-dono ai propri genitori, comeregalo di Natale, un cuccioloper giocare e crescere insie-me. Alcuni vogliono un cagnolino,altri preferiscono un gatto, mala maggior parte dei genitori sitroveranno, negli anni, a dovergestire una richiesta del gene-re.Dato che l’argomento, in que-sto periodo, è parecchio dibat-tuto, abbiamo intervistato un

esperto in materia, affinché ciaiuti a capire se regalare unanimale a Natale sia - o meno- una buona idea. DiegoManca è medico veterinario esvolge la sua professione adOmegna (VB) nell’ambulato-rio di cui è Direttore sanitarioe socio fondatore. Ha pubbli-cato diversi libri, tra cui Storieda leccarsi i baffi-I gatti rac-contati dalveterinario e Manuale (semi-serio) sull’educazione delcane.Un animale come regalo«Quando si avvicina il Natale

tante persone pensano di rega-larle un animale, convinti chesia un pensiero gradito e origi-nale. Le cose non stanno esat-tamente così», spiega Manca,

«perché non sempre è la sceltagiusta e bisogna riflettercimolto bene, per evitare chequegli stessi animali finiscano,mesi dopo, in canile o -ancorapeggio - abbandonati». In Ita-lia vengono abbandonati,secondo le statistiche ENPA,«circa 60 mila cani all’anno,con picchi maggiori nellevacanze estive. Questo è unparadosso: coloro che abban-donano, spesso sono gli stessiche l’hanno ricevuto in regalo

e presto si sono resi conto chenon sono in grado di prender-sene cura».

Il dottore approfondiscemeglio: «Il cane, come il gatto,è un essere vivente e, cometale, ha tante esigenze. Perquesto dev’essere una sceltaponderata. Ma se anche si sce-gliesse un altro animale, comeun furetto o un criceto, biso-gna capire che non è un pas-satempo. Prendersi cura diun animale èimpegnativo, richiede tempo,dedizione e amore». Comespiega il veterinario, l’animaleè «parte integrante dell’esi-stenza, prolungamento dellafamiglia, ci condiziona perdiversi anni nella vita. Nondeve essere un capriccio».

L’età dei bambini è moltoimportanteArriviamo ora al tema animalie bambini. Se nostro figlio cichiede un animale per Natale,«bisogna parlare bene con lui.L’età giusta, se se si decide diprenderlo, è dai 5-6 anni in su.Questo perché quando i bam-bini sono più piccoli, nonhanno un vero rapporto conloro, perché lo considerano ungiocattolo. E in questo caso, seil bambino esagera o gioca in

maniera pesante, l’animale sidifende magari graffiando omorsicando. Ecco perchéanche l’età del bambino è unfattore importante».Un capitolo sottovalutato: lespeseAttenzione a un altro dettaglio,spesso sottovalutato: l’animalecomporta diverse spese, che ilbambino non paga, certo, mala famiglia sì. «Cibo, ciotole,collari, pensione se si va invacanza, dog sitter, assicura-zioni e cure veterinarie posso-no essere spese importanti»,spiega Manca, «abbiamo fattoun calcolo su questo tema. Uncane di 20 kg costa all’anno auna famiglia circa 1000 euro,

esclusi ovviamente i costid’acquisto ed eventuali inter-venti che l’animale deve fare».I veterinari, come spiegaManca, «dovrebbero fare ilterzo grado alle persone chevogliono regalare un animaleal proprio bambino. Noi fac-ciamo domande sullo stile divita, se si vive in condominioo in una casa con giardino, seci sono altri animali domesti-ci... Bisogna anche rifletterebene sulla loro eventuale con-

vivenza nella stessa casa».I consigli del veterinarioRegalare un cucciolo, quindi,

può non essere la fantasticaidea che i genitori pensano.«Bisogna ponderare tutto,rifletterci, perché i bambiniadorano gli animali, spessosono il regalo che ambisconodi più, ma bisogna parlarnemolto bene. Non solo al bam-bino stesso, ma tutta la fami-glia dovrebbe fare un meetinge valutare questa scelta. Che disolito è positiva, ma ci sonoanche casi andati a finire maleper l’animale».Le razze di cane miglioriSe si decide, alla fine, di pren-dere un cane, bisogna sceglie-

re la razza. «La scelta dipendedall’età del bambino», spiegaManca, «per i bambini in etànon scolare va bene il CavalierKing, che ha una buona indole,il Bulldog francese e il Carli-no. Poi, per bambini in età sco-lare, va bene anche un cane diuna taglia più grossa, come ilBoxer, Labrador e GoldenRetriever». (Leggi anche: canie bambini, le razze da preferi-re). Inoltre, consiglia il veteri-nario, «consigliamo le femmi-ne rispetto ai maschi. Un po’perché abbiamo una taglia piùridotta, ma anche perchéhanno un istinto materno,un’indole più tenera e dolce,accettano di più le regole,spesso sono più intelligenti,perché affrontano meglio iproblemi». ...e quelle dei gattiPer quanto riguarda i gatti, «cisono razze più “paciose”,come il Persiano, il Ragdoll èmolto bravo, ma anche l’Esoti-co ha un’indole buona. Moltodipende anche da come è statoallevato. Se in età giovane èstato ben manipolato dagliuomini, preso in braccio ecoccolato, diventa buono ecoccolone. Se invece non c’èstato questo imprinting, èspesso scontroso e reagiscemale».Meglio un cane o un gatto?La scelta se regalare un cane oun gatto dipende dallo stile divita della famiglia. «Il gatto èindipendente, lo puoi lasciarea casa da solo con i suoi giochi(magari quelli con all’internole crocchette: si chiamanogioco passatempo). Il canedevi portarlo fuori, ogni voltadai 40 ai 60 minuti. Bisognaragionare sulle caratteristichedella famiglia».

Spesso i genitori, per Natale, pensano di regalare ai propri figli, per farli felici, un cucciolo di cane oun gattino. L’idea è bellissima, certo, ma bisogna prima valutare, nella lunga distanza, diversi fattori


Pranzo di Natale: cosa cucinareHai già pensato che cosa pre-parare di buono per il pranzodi Natale? Se stai cercandoidee per preparare un menùnatalizio completo e sfizio-so, sei nella sezione giusta!Il pranzo di Natale è uno deimomenti più attesi dellefeste. E se il tradizionalecenone è il momento dell’at-tesa, della sorpresa e delmistero, il pranzo del 25dicembre è dedicato allafamiglia, alla convivialità, albuon cibo e agli affetti.La tradizione vuole cheil menù di Natale sia princi-palmente di carne in contrap-posizione alla cena dellaVigilia che è invece “dimagro”. Ogni regione italia-na, ogni città, addirittura ognifamiglia, hanno le proprieconsuetudini ma quello sucui tutti sono d’accordo è cheil pranzo di Natale deveessere ricchissimo, di qualitàed elegante.Qualunque sia la tua tradizio-ne, Sale&Pepe ha raccoltoper te 10 ricette per un menùa base d carne, dalle pietanzepiù rustiche e quelle piùricercate, originali e dalgusto sorprendente, da prepa-rare con amore in una magicaatmosfera casalinga, perassaporarle poi insieme adamici e parenti all’insegnadella condivisione

Per gli antipasti ti puoi sbiz-zarrire, da quelli più classicia quelli più raffinati come imorbidi e profumati muffinal salmone o rosti di lentic-chie rosse con capesante:

salmone, lenticchie e frutti dimare sono i simboli del Nata-le che non possono mancaresulla tua tavolaSe hai poco tempo da dedica-re alla preparazione delprimo piatto, delizia il palatodei tuoi ospiti con i Cannel-loni alla JFK, ripieni dicarne, conditi con un sugo

fresco di pomodoro e cotti alforno; è una ricetta facile egustosa che mette d’accordotutti a tavola, piccoli e gran-di. Se invece hai tempo evoglia, puoi cimentarvi a pre-

parare una buona pasta fattain casa. Per il pranzo diNatale sono idealii ravioli ma se vuoi stupire ituoi ospiti, sonoperfetti gli agnolotti con ilplin, un tipo di pasta ripienatipico del Piemonte, fatti conun ripieno di carne e verdureda gustare con burro e salvia

o con un buon sugo d’arro-sto. Se ti piace portare a tavo-la il tradizionale risotto,scegli la variante con pettod’anatra, melagrana,porto: un risotto elegante e

raffinato dai sapori nataliziche esplodono in bocca alprimo assaggioPer secondo poi un trionfodi arrosti e carni ripiene.Il cappone ripieno alle erbee spumante è un classicodel periodo natalizio perchéproprio in occasionedelle feste compare, per anti-

ca tradizione, nel menù deigrandi pranzi. Ma anche unsecondo piatto semplice etradizionale come lo stincodi vitello glassato alla mela-grana o l’arrosto di filettodi manzo sono pietanze ric-che e gustose gradite a tutti eperfette per festeggiare ilNataleSe poi rimane spazio, fruttasecca e candita, oltre gliimmancabili dolci,con panettone e pandoro intesta e, se farciti, sono ancorapiù golosi! Il panettone far-cito con crema all’arancia efiocchi di neve è una ricettasemplice da realizzare chepiacerà a grandi e piccini. Mase non vuoi rinunciare aun tradizionale tiramisù perchiudere il tuo pranzo diNatale, prova la variantenatalizia di Sale&Pepe rea-lizzato con fette di pandoro alposto dei savoiardi: il tirami-sù di pandoroSe si preferisce il pesce inve-ce, via libera a pulenti menuricchi di crostacei, frutti dimare e pesci al forno, com-pletati anche qui da frutta edolci della tradizione.Insomma, a ognuno il suomenu. L’importante è condi-videre tutte queste preliba-tezze con chi si ama. Buonappetito!


Capodanno 2020 a Roma, idee e consigli per la notte più lunga dell’anno

Decidere di festeggiare l’ultimodell’anno nella città eterna signi-fica avere l’imbarazzo dellascelta circa eventi, locali e con-certi in piazza allestiti per l’oc-casione. Roma, infatti, offre unamiriade di possibilità e le alter-native, tra programmi e veglioni,variano anche in base all’età ealle esigenze personali.Il cenone può essere consumatoin ristoranti, pub, ville, discote-che e perfino hotel, per poi pro-seguire con il divertimento ingiro per la città o in feste orga-nizzate. Attrazioni, spettacoli,concerti, dj set e fuochi d’artifi-cio vengono tenuti, nella notte diSan Silvestro, in tutti i quartieridi Roma, anche se rimane il cen-tro storico la meta più ambita dairesidenti e dai turisti provenientida tutto il mondo.Per chi viene da fuori, il consi-glio è quello di trovare pertempo sistemazioni low cost(molto gettonate e reperibilifacilmente online ) per dormirein zone storiche e caratteristiche,come Testaccio, Pigneto, Traste-vere o San Lorenzo, a prezzi piùche contenuti. Vediamo qualcheconsiglio per vacanze di capodanno a Roma.

Capodanno a Roma per fami-glie con bambiniRoma è una meta molto ambita

per celebrare il capodanno anchedalle famiglie con bambini alseguito. Non sempre è sempliceviaggiare con i più piccoli, maRoma ha il vantaggio di essereuna metropoli a misura di fami-glia. Gli spostamenti per la cittàsono favoriti dagli orari prolun-gati dei trasporti pubblici (bus emetro).

Le attività di capodanno riserva-te a bambini e ragazzi di ogni etàsono molteplici e tutte estrema-

mente divertenti. Dai parco gio-chi aperti fino a tardi fino airistoranti e locali che propongo-no riduzioni per famiglie e menùspeciali dedicati ai bambini,accompagnati da animazione,spettacoli e giochi.Capodanno 2020 nelle piazze diRomaSono tanti gli artisti nazionali e

internazionali che vengono aRoma per suonare nella notte diSan Silvestro. Celebrare il

nuovo anno nella Capitale all’in-segna della musica, oltre a esse-re emozionante, è anche comple-tamente gratuito. Le piazze cheospitano gli eventi più gettonatisono:Piazza Navona, Piazza Venezia,Colosseo, Circo Massimo, ForiImperiali (con il classico concer-tone organizzato dal Comune),

Piazza di Spagna e Piazza delPopolo. Per gli amanti della cul-tura è bene ricordare, poi, che lasera del 31 Dicembre 2020 imusei sono aperti fino a tardi eche anche i teatri più famosidella città (insieme all’Audito-rium Parco della Musica) orga-nizzano bellissimi spettacolid’autore.Notte di Capodanno nei localidella CapitaleIl party in discoteca per brindareal nuovo anno è sempre un ever-green. Tutti i locali e le discote-che aprono generalmente laserata con un aperitivo di benve-nuto, seguito dalla cena e dalbrindisi di mezzanotte, il tuttoaccompagnato dalla musica. È’sempre consigliato prendereinformazioni in anticipo circaprevendite e prezzi, per nonrischiare di non trovare postouna volta scelto il locale dovefesteggiare il nuovo anno.Un’alternativa fuori dal comunepotrebbe essere, infine, quella diaffittare una lussuosa limousineper brindare al nuovo anno conpochi intimi, a bordo di una vet-tura dotata di ogni confort. Conun immancabile brindisi a mez-zanotte!

Decidere di festeggiare il Capodanno a Roma significa avere l’imbarazzo della scelta circa eventi, locali e concerti in piazza allestiti per l’occasione


Dal 1 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020Natale ad Assisi, un’emozione unica

Lasciatevi incantare dalle mera-viglie della città-presepe simbo-lo di pace e patrimonio mondia-le Unesco: alberi e allestimentinel segno della ecosostenibilità,un bosco incantato ispirato al“Terzo Paradiso” di Pistolettocon piante autoctone pronte peressere rimesse a dimora, mostredi arte presepiale, musica itine-rante e in filodiffusione, merca-tini, concerti, spettacoli e unacittà a misura di famigliacon trenino, pista del ghiaccio,casa di Babbo Natale, casa deiGiochi e delle Fate, eventiper tutti i gusti ed ogni età Numerose essenze e quasi 400

piante autoctone, illuminate conluci a basso impatto energetico eche saranno poi messe a dimora,daranno vita nel centro di Assisia un bosco incantato ispirato al“Terzo Paradiso” del noto arti-sta Michelangelo Pistoletto econcepito come una spettacolareopera collettiva, in un’atmosferamagica e accogliente che coniu-ga tradizione e innovazione, bel-lezza e sostenibilità ambientale.Questa l’attrazione più suggesti-va del ricco cartellone di “Nata-le ad Assisi”, che dal 1° dicem-bre 2019 al 6 gennaio 2020esalterà le tante anime dellacittà-presepe per antonomasiafra presepi, eco alberi, musicaitinerante e in filodiffusione,musei sempre aperti, mercatini,mostre, spettacoli, concerti etante altre attività per grandi ebambini.

Promosso e coordinato dalComune della città di San Fran-cesco, in collaborazione conassociazioni del territorio, Nata-le ad Assisi inaugura ufficial-mente domenica 8 dicembre,alle 17, con l’accensione delleluminarie e dell’eco albero incentro e con la presentazione del“Terzo Paradiso”, il boscoincantato lungo circa 40 metri ecomposto da 14 diverse specieautoctone del monte Subasio, tracui cipresso, acero, olivo, alloro,biancospino, per un totale diquasi 400 piante che al termine

delle festività verranno messe adimora. La suggestiva installa-zione, che il maestro Pistolettodefinisce “una personale respon-sabilità nella visione globale”,sarà percorribile e i visitatori,fra un ramo e l’altro, potrannolasciare pensieri poetici cheverranno poi raccolti e analizzatida una giuria di esperti, che pre-mierà il componimento piùbello. Michelangelo Pistolettosarà ad Assisi il 19 dicembre,per un grande evento in cui illu-strerà il significato più profondodel suo “Terzo Paradiso”, cheispira il bosco luminoso dellacittà di Assisi: una sorta di terzafase dell’umanità, che si realizzanella connessione equilibrata

artificio e natura.Ma due sono gli “Eco Alberi”che saranno illuminati nelpomeriggio dell’8 dicembre:oltre a quello allestito nel centrodi Assisi dalla Società CulturaleFortini, ce ne sarà un altro aSanta Maria degli Angeli a curadella Pro Loco di S. Maria degliAngeli: si tratta di due specialiabeti di Natale composti ciascu-no da 80 piante, che dopo l’E-pifania saranno messe a dimo-ra, e addobbati con decori rea-lizzati dagli ospiti dell’IstitutoSerafico di Assisi e dagli studen-ti dell’Istituto ComprensivoAssisi 2. Per ribadire il tema del-l’impegno di Assisi sul fronte

dell’ecosostenibilità e promuo-vere una visione condivisa,responsabile e rispettosa del-l’ambiente, nel 40esimo anni-versario della proclamazione diSan Francesco patrono dei culto-ri dell’ecologia, il Comune diAssisi regalerà borracce ai6mila studenti della città. Lagiornata dell’8 dicembre preve-de anche l’arrivo del treno sto-rico Benevento-Pietralcina-Assisi e, alle 18, l’accensionedel grande albero davanti allaBasilica di San Francesco, pre-sente anche il sindaco di Bet-lemme, nel trentennale delgemellaggio tra le due città, consuccessivo spettacolo pirotec-nico sulla Rocca Maggiore (ore

20,30 circa).Come da tradizione il program-

ma di “Natale ad Assisi” omag-gerà anche l’arte presepiale.Nella città nota in tutto il mondocome “Città dei presepi”, a par-tire dall’8 dicembre, in onoredel primo presepe della storiarealizzato nel 1223 da San Fran-cesco, ogni angolo del centrocittadino sarà impreziosito dapiccole e grandi natività realiz-zate da parrocchie, associazioni,studenti e cittadini di ogni età.Suggestivi presepiviventi saranno poi allestiti erappresentati, durante il periododelle festività, ad Armenzano,San Gregorio e Petrignano di

Assisi, nelle date al ridosso delNatale e dell’Epifania. Per la gioia di famiglie, turisti e

visitatori, il caratteristico efestoso “Trenino diNatale” girerà per le vie delcentro storico, portando tutti allascoperta dei monumenti e delleattrazioni della città (serviziogratuito dalle ore 10 alle 20).La “Casa di Babbo Natale”,allestita nel suggestivo PalazzoMonte Frumentario (ingressolibero da via Fontebella), resteràaperta ogni giorno per far entra-re tutti nel mondo incantatodegli elfi e dei balocchi. Le salesuperiori del medesimo palazzo,dal 6 all’8 e dal 13 al 15 dicem-bre, ospiteranno i “MercatiCampagna Amica”, organizzatida Coldiretti per far conoscere leprelibatezze del territorio umbro(ore 10-20), anche con laboratorie fattoria didattica per i più pic-coli nel magico mondo dellaCasa dei Giochi e delle Fate(ingresso da via San Francesco).Dal 26 dicembre al 6 gennaio,

Assisi regala ai cittadini e aivisitatori anche l’iniziativa“Musei aperti”: tra percorsiunderground e l’apertura straor-dinaria della Pinacoteca, gli isti-tuti culturali della città ospite-ranno visite guidate e laboratoriludici per i più piccoli, cui siaggiungono, distribuiti in varielocation della città, concerti di

musica natalizia come vera epropria esperienza emozionaleper un “Natale in musica”.Nello stesso periodo, a SantaMaria degli Angeli, Piazza Gari-baldi si trasformerà in un picco-lo regno di ghiaccio, grazie allapista di pattinaggio su ghiacciosintetico, con vista sul Palazzet-to del Capitano del Perdono,illuminato da suggestive luci. Il24 dicembre arriverà BabboNatale con tanti doni per i bam-bini, mentre il 6 gennaio saràla Befana a calarsi con il para-pendio dal Monte Subasio perportare giochi e dolcetti ai piùpiccini. Il 31 dicembre invecel’appuntamento è con il tradizio-nale “Concerto di Capodan-no”: dalle ore 21 Dj set e tantamusica per una notte di san Sil-vestro indimenticabile. E il 3gennaio al Teatro Lyrick diAssisi (Santa Maria degli Ange-li) andrà in scena il “Gran con-certo del nuovo anno”, a curadella Cappella musicale dellaBasilica papale di San France-sco, con la direzione di PadreGiuseppe Magrino.

Tutto questo e tanto altro è“Natale ad Assisi”, manifesta-zione promossa e coordinatadall’assessorato alla cultura eturismo del Comune di Assisi,realizzata in collaborazione conle associazioni del territorio.


I migliori vini per Natale e CapodannoQuando pensiamo al menu diNatale e Capodanno, è inevi-tabile partire dai piatti. C’èchi festeggia con le stessepietanze ogni anno e chi amasperimentare. Fatto sta che lapassione per il buon ciborischia spesso di far passareil vino in secondo piano,come un dettaglio dell’ulti-mo minuto. Un errore secon-do chi, come noi, è convintoche il buon vino abbia pariimportanza rispetto alcibo nella costruzione di unmenu e sia fondamentaleper esaltare i sapori dellericette, soprattutto nelleoccasioni speciali. Eccoquindi i nostri consiglisui migliori vini per Natalee Capodanno.

Come scegliere il vino inbase al menuDoverosa premessa è che ivini devono essere scelti inbase al menu. Il primodistinguo da fare, quindi, ètra coloro che festeggianodurante la cena della Vigilia,e che molto probabilmentemangeranno pesce, e coloroche optano per il pranzo del25, che nella maggior partedei casi vedrà la presenza

della carne.Un brindisi uguale per tuttiUn brindisi di benvenuto, inogni caso, non si nega a nes-suno: ecco perché il primoconsiglio è valido per tutti,indipendentemente dallascelta dei piatti. Come primabottiglia da sorseggiareprima di sedersi a tavola, unabuona idea può essere quelladi optare per uno spumantebrut, come un MonterossaSansevé Satèn Brut DOCG,un Alta Langa Fontanafreddao un Trento DOC Ferrari, oper uno spumante a dosag-gio zero per chi ama un vinoparticolarmente secco, adesempio un Ca’ del BoscoVintage Dosage zero.

I vini migliori per gli anti-pasti di Natale e Capodan-noUna volta che si apriranno ledanze, poi, saranno i piatti aguidare la scelta dei migliorivini per Natale e Capodan-no. Per chi avrà un menu abase di pesce, quindi conantipasti a base di crostacei,molluschi o pesce affumica-to, ma anche di verdure e for-maggi freschi, la soluzione

potrebbe essere una bollicinaleggermente abboccatacome un Prosecco, ad esem-pio una Bollicina di ProseccoSerafini & Vidotto o un Car-tize Colesel. O, perché no,un vino rosato, come unContessa Rosa Rosè Fonta-nafredda. Chi invece preferi-sce cominciare con salumi eformaggi stagionati, puòorientarsi su un vino rossopiuttosto giovane, come unBarbera Borgogno.I vini migliori per i primi diNatale e CapodannoPassiamo ai primi. Chiavrà un primo a base dipesce, dovrà scegliere ilvino a seconda del “colore”del sugo: a un condimento abase di pomodoro, quindicon una base più acida, sipotrà accompagnare un vinobianco profumato come unVerdicchio dei Castelli diJesi; mentre a un sugo bian-co di pesce si sposerà allaperfezione un vino biancosecco, ad esempio un Sauvi-gnon Le Vigne di Zamò. Coni primi a base di carne,invece, se piuttosto sostan-

ziosi come una lasagna o seconditi con pomodoro,potrai bere un vino rosso dimedio corpo e acidità comeun Chianti; ma i rossi nonsaranno i soli partner deiprimi a base di carne: i sughibianchi richiameranno infattiun vino bianco corposo, adesempio un Vermentino,mentre le paste ripiene comei tradizionali tortellini inbrodo si sposerannobene, oltre che con un rossovivace come il LambruscoCeci, anche con un vinobianco morbido.I vini migliori per i secondidi Natale e CapodannoIl criterio piatto complesso-vino profumato, piattos e m p l i c e - v i n oessenziale vale anche per isecondi di pesce. Quindi ipiatti conditi e più ricchirichiameranno bottigliedi vino bianco dal bouquetpiù complesso, comeun Gewuerztraminer SanMichele Appiano, mentre ipiatti più essenziali come ilpesce alla griglia si abbine-ranno a vini bianchi delica-

ti. I grandi vini rossi, inve-ce, compariranno quandosarà la volta dei secondi tra-dizionali di carne, come arro-sti o carni ripiene: con questepietanze largo a bottigliecome il Barolo Borgogno, ilBarbaresco Cascina Monte el’Amarone Bolla. Con la sel-vaggina la scelta sarà legger-mente diversa, e ricadràsu vini rossi meno struttu-rati e più bevibili come unNebbiolo Brandini.I vini migliori per i dolciInfine quali sono i migliorivini da dessert per Natale eCapodanno? Anche se nontutti lo accettano, il dolcerichiama il dolce. Anche inquesto caso, il vino saràscelto in base agli ingre-dienti del dessert. Ad esem-pio, i dolci lievitati comepandoro e panettone si abbi-nano alla perfezione conun vino bianco liquoroso,come un Passito di Pantelle-ria Ben Ryè, mentre i dolci abase di cioccolato rendono almeglio con un rosso liquoro-so, come un Barolo ChinatoFontanafredda.


Capodanno 2020: offerte, cosa fare, ed eventi da non perdereL’avvicinarsi di Capodannoriesce sempre a mandare tuttiin crisi! Ognuno inizia a chie-dersi cosa fare e dove andare,ma il più delle volte ci si guar-da intorno e non si trova nulladi interessante. Perciò se que-st’anno avete intenzione diandare altrove, ecco alcunisuggerimenti. Offerte, attivi-tà ed eventi da non perdere equant’altro possa tornarviutile per festeggiare il Capo-danno 2020!Venezia è senza dubbio lacittà più romantica e sugge-stiva d’Italia, quindi qualeposto migliore per aspettare ilnuovo anno? A Capodanno dicerto non mancano festeggia-menti ed eventi importanti.La nostra proposta è quelladel concerto di musica liricaal Teatro la Fenice, che dal2004 si tiene ogni anno. Que-st’anno sarà Myung-WhunChung a dirigerne l’orchestraed il coro, regalando emozionie lasciandovi affascinati.La prima parte del concerto,come d’abitudine, sarà esclu-sivamente orchestrale. Laseconda parte invece vedràanche la partecipazione deisolisti e del coro e si conclu-derà come da tradizione con il“Va’ pensiero” dal Nabucco eil brindisi “Libiam ne’ lieticalici” dalla Traviata di Giu-seppe Verdi.Milano è l’indiscussa cittàdella movida, perciò tutti gliamanti della festa e della bal-doria possono sceglierla senzapensarci tanto. Come ognianno, per Capodanno l’ap-puntamento è nella bellissi-ma Piazza Duomo per il con-certo gratuito che precede lamezzanotte. L’atmosfera saràriscaldata già dalle 21:00 conil djset di RTL 102.5, per poilasciare spazio agli artisti dispicco e all’ospite speciale diquest’anno fino a mezzanottecirca.Per chi preferisce altri tipi dimusica e concerti, all’Audito-rium ci sarà il classico con-certo di fine anno con laNona Sinfonia di Beethoven,mentre al Blue Note di ViaBorsieri 37 ci sarà l’attesoconcerto del CoroGospel dell’Angels in Harlem.Se anche questo non vibasta, si prosegue fino a mat-tina nelle discoteche più indella città come Alcatraz,Magazzini Generali e Old Fas-hion.Una città d’arte di assolutabellezza! Anche chi per Capo-danno sceglie Firenze avrà dadivertirsi con i tanti eventiproposti in città.Per chi ama le feste ed i con-certi in piazza, ecco il Con-certone di Piazzale Miche-langelo, che ogni anno ospitaartisti di spessore internazio-nale per animare l’ultima nottedell’anno.Per una festa diversa e all’in-segna della comicità e deldivertimento, il Teatro LaPegola organizza spettacolicomici con interpreti cardinedella comicità italiana.Alla stessa stregua anche ilTeatro Verdi, con uno spetta-colo tutto da ridere per lasciar-si alle spalle il vecchio anno edare il benvenuto al nuovo nel

migliore dei modi.Che ne dite invece del Capo-danno nella Capitale? Ovvia-mente anche Roma offrediverse opzioni, ma per varia-re e cercare di soddisfare igusti di tutti.Per chi ama fare baldoria escatenarsi al ritmo di musica,senza mai fermarsi, il Capo-

danno in Piazza è il massi-mo: dai Fori Imperiali, alColosseo fino al Circo Massi-mo e al Campidoglio, la capi-tale si illumina a festa e ospitaoltre 100 artisti che si alterna-no per 24 ore tra musica, maxiconcerti, giochi pirotecnici,spettacoli e performance diogni tipo.Un’alternativa sia per ragaz-zi che per famiglie è il Capo-danno a Cinecittà World, ilparco di divertimenti per tuttele età a tema cinema, ma conattrazioni di ogni tipo! Si partealle 18:00 per un intratteni-mento no-stop fino alle 8:00del’indomani mattina, con piùdi 30 attrazioni ma anche con-certi, discoteche al chiuso eall’aperto, fuochi d’artificio,artisti e persino la possibilitàdi scegliere fra diverse formu-le di cenone!Anche Bologna in quanto abellezza e a movida non è dameno! Un evento molto attesoche ricorre tutti gli anni è pro-prio il Capodanno di Bolo-gna, una grande festa inPiazza Maggiore che da tradi-zione prevede il Rogo del Vec-chione a mezzanotte in puntoil Vecchione, una statua chesimboleggia l’anno da lasciarealle spalle.Per l’evento di quest’anno, iltema della serata sarà Dan-cin’Bo ed è prevista anima-zione, balli e musica contanti dj bolognesi che vifaranno ballare tutta la notte!Per gli amanti della baldo-ria, Praga è la regina delCapodanno. La mezzanotte siattende ovviamente in Piazzadell’Orologio ma gli spettacolipirotecnici e i festeggiamentiiniziano molto prima. Già intarda serata, tra le 20:00 e le21:00, tutta la città ed in parti-colare la piazza, si anima disuoni, rumori, colori e scintil-le accompagnati dall’imman-cabile profumo dello streetfood e, non appena arriva ilnuovo anno, le discoteche

iniziano a suonare per farviscatenare tutta la notte!Ma dietro l’anima casinista diPraga, in realtà si nascondonoanche tranquilli concerti esuggestive crociere lungo ilFiume Moldava, un’ottimaalternativa magari per le cop-piette più tranquille.Vienna è la città perfetta per

gli amanti della musica, del-l’arte, dell’eleganza e dellatranquillità, anche se non man-cano discoteche e locali chefesteggiano tutta la notte. Laparticolarità di Vienna però staproprio nel romanticismodi una crociera sul Danubio,nel profumo del vin brulé pro-veniente dai Mercatini diNatale e nella moltitudinedi serate e concerti chehanno come tema principaleil valzer e la musica diMozart.A mezzanotte però, tuttiaccorrono nella principalepiazza viennese dove iniziala Silvesterpfad, la festa checelebra il nuovo anno condanze e fuochi d’artificio.Dublino è una città ricca dileggende e tradizioni edanche una tra le più acco-glienti d’Europa. Trascorrer-vi la notte di Capodanno signi-fica avere l’imbarazzo dellascelta tra concerti e spettacolidi vario genere, alcuni deiquali si svolgono nelle vieprincipali della città e vedonocoinvolti artisti e musicisti distrada. Ma a ricreare una per-fetta atmosfera magica, si uni-scono alla musica anchevarie fiaccolate, fuochi d’ar-tificio e lucine colorate.Insomma il Capodanno aDublino può essere considera-to adatto veramente a tutti!Gli eventi da non perdere? Iltradizionale concerto di Capo-danno a St.Stephen’s Green,mercatini e musica dal vivo aTemple Bar e il ConcertoGospel presso la ChristChurch Cathedral.Budapest è considerata laperla dell’est Europa, la cittàperfetta per chiunquecerchi un luogo ricco di sto-ria e cultura, e allo stessotempo di svaghi e diverti-menti, così da poter suddivi-dere il viaggio in giornate cul-turali e nottate di festa. Per lanotte di Capodanno ci si puòconcedere una crociera sul

Danubio accompagnata dauna suggestiva cena per poiandare ad ammirare gliimmancabili spettacoli piro-tecnici di Piazza degli Eroi ePiazza Vörösmarty, ed infinelanciarsi in uno dei tanti localiper scatenarsi fino all’alba!Volete coccolarvi anche l’ulti-mo giorno dell’anno? Non

perdetevi allora il party alleTerme Szechenyi, con DJ sete luci da godersi in una caldis-sima piscina termale!Lisbona è la coloratissima

capitale del Portogallo, bellis-sima in ogni periodo dell’annoe soprattutto sempre sveglia eattiva. Tutto ciò si accentuanel periodo delle festivitànatalizie e soprattutto nellanotte di Capodanno, quando lestrade pullulano di luci colo-rate e profumi delle tradizio-ne culinaria portoghese, lapiazza centrale si anima dimusica e fuochi d’artificio e levie dei quartieri più movimen-tati come Barrio Alto e Belèmsi popolano ancor di più perdare via ad una notte di festeg-giamenti.Il fiume Tago invece è illuogo adatto per una crocie-ra ed una cena romantica o infamiglia! Ma la cosa straordi-naria di Lisbona sono i prezzidi voli e hotel, che anche aCapodanno rimangono superlow cost e accessibili a tutti.Per un capodanno tipica-mente lisbonese invece si vanel quartiere Alfama, a farrisuonare gli ultimi rintocchidell’anno con la colonna sono-ra del Fado, la musica tipica

di Lisbona.Ecco la prima meta indiscussaper chi cerca il mare ed ilcaldo anche durante l’inverno.A Sharm El-Sheikh infatti nonsolo non piove mai, ma ininverno le temperaturerimangono comunque idealiper fare vita da spiaggia,varie escursioni nei dintornied immersioni nel bellissimoMar Rosso. Inoltre per Cado-panno i resort non fanno certomancare ai loro ospiti festeg-giamenti in grande con seratea tema e notti scatenate!Dubai è senza ombra di dub-bio una delle città medio-rientali più belle e sorpren-denti, grazie soprattutto aimodernissimi grattacieli che ledonano la sua atmosfera ele-gante unita a quella culturale etradizionale delle moschee.Non manca ovviamente unbellissimo mare, sempre idea-le per un bagno, anche ininverno! Quanto al Capodan-no, Dubai certamente non sitrattiene nei festeggiamenti,infatti offre uno degli spetta-coli pirotecnici più belli almondo che bisognerebbevedere almeno una volta nellavita.I quartieri cult per il Capo-danno a Dubai sono la Down-town, zona in cui si trovano ilDubai Mall e il BurjKhalifa, Bastakiya che è ilquartiere storico, e la zona

di Dubai Marina, per unfesteggiamento sotto le palmeal sole degli Emirati!Un’altra destinazione nelMedio Oriente che vale lapena visitare, soprattutto nelperiodo di Capodanno. Dohainfatti è una città veramenteaffascinante, ricca di elegantimoschee e lussuosi palazzi,statue e monumenti diversi dalsolito, mare perfetto per losnorkeling e una vasta sceltadi spa, senza dimenticare ilvicino deserto nel quale tra-scorrere esperienze bellissime.Insomma avrete l’imbarazzodella scelta per decidere comeimpegnare gli ultimi giornidell’anno nell’attesa del 2020che, una volta arrivato, daràinizio a grandi festeggiamenti.Tenerife è la più grande delleIsole Canarie e sceglierla perCapodanno vi apre tantepossibilità. Potrete infattioptare per un soggiorno incittà, a Santa Cruz de Tenerife,oppure soggiornare in un

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resort su una delle tante bellis-sime spiagge dell’isola elasciarvi coccolare. In ognicaso, allo scoccare della mez-zanotte, non mancherannospettacoli pirotecnici ovun-que, musica e feste finoall’alba.Capo Verde è l’arcipelago allargo delle coste africane chenegli ultimi anni ha vissuto unforte incremento turistico.Sebbene le isole che lo com-pongono siano tutte stupen-de, per Capodanno vogliamoconsigliarvi le spiagge bian-chissime di Boa Vista. In que-sto caso ci rivolgiamo soprat-tutto agli amanti delle attivitàacquatiche, come il surf e leimmersioni, che su questaisola troveranno il proprioparadiso e potranno coniugar-lo con le lunghe feste organiz-zate dai resort.Per chi in inverno, nonostantele temperature, non vuolerinunciare all’atmosfera festi-va che solo la montagna sadare, ecco la prima delle meteperfette. Madonna di Campi-glio, la più grande stazionesciistica del Trentino-AltoAdige con ben 150 km dipiste, considerata anche unatra le più belle per paesaggi epanorami. A Capodanno tral’altro, Madonna di Campigliosi abbellisce ancora dipiù! Luci, profumi, musica,fuochi d’artificio e fiaccolatelungo le piste da sci che ren-deranno indimenticabili ivostri festeggiamenti!Saalbach è un’altra stazionesciistica estera, questa voltaperò in Austria. Saalbach èuna delle più grandi e belledi tutto il Paese, basti pensa-

re che da sempre è nel girodella Coppa del Mondo disci!Quì troverete 200 km di pistee un’ottima ospitalità alber-ghiera che, nella notte diCapodanno, saprà come coc-colarvi con cene tipiche, musi-ca e lunghi festeggiamenti.Quale modo migliore di aspet-tare l’anno nuovo, se noncomodamente chiusi in uncentro termale? Ecco le primeche vogliamo indicarvi: leTerme di Merano. Famosissi-me in tutta Italia, anche sesituate nell’estremo nord,offrono un’ampia scelta trapiscine, saune, trattamenti ebagni termali oltre cheun’ottima offerta ristorativae alberghiera.Inoltre Merano gode di bellis-simi paesaggi e ovviamentenon manca l’atmosfera festivatipica dell’Alto Adige che,volendo, potrete osservaredalle grandi vetrate standove-ne tranquillamente seduti nellecalde vasche.Bormio è un paesino nel cuoredella Valtellina famoso per lepiste da sci ma anche per isuoi stabilimenti termali chesono divisi in tre sedi: Bor-mio Terme, Bagni Vecchi eBagni Nuovi. All’interno diquesti tre stabilimenti nondovrete preoccuparvi di nullaperché sono veramente com-pleti e avrete accesso oltreche ai normali servizi terma-li e pacchetti wellness ancheal bar, ristorante, area bam-bini e molto altro.Insomma un’ottima soluzioneper il vostro Capodanno,durante il quale non dovretefare altro che godervi il relax!Con le Terme di Saturnia cispostiamo dai monti alle colli-

ne, nella bellissima Tosca-na. Questo stabilimento ter-male comprende, oltre alleterme con percorsi e cure,anche un parco termale, unresort ed un golf club, perciòper tutta la vostra permanenzasarà impossibile annoiarsi.Inoltre nella notte di Capo-danno viene accesso ungrande falò nella piazzaprincipale di Saturnia, segui-to da fuochi d’artificio, musi-ca e balli.Rimaniamo in Toscana, ma cispostiamo in provincia diSiena, precisamente alle

Terme di Chianciano, unodegli stabilimenti termalipiù completi d’Italia inquanto offre diversi percorsie trattamenti che uniscono laparte curativa a quella sen-soriale.Nella notte di Capodannoavrete la possibilità di cenareall’interno delle terme,gustando una ricca cena a basedi prodotti tipici locali per poirientrare nelle vasce di acquacalda.Sebbene Ischia sia una rino-mata meta estiva, vogliamosuggerirvela anche d’inverno.

Il motivo sono ovviamente leinfinite opportunità di benes-sere e relax tra i principalicentri termale e i vari hotelche propongono cure, percorsie pacchetti wellness. Se nonsapete quale centro termalescegliere, noi vi consigliamole caldissime Terme di Casa-micciola, dove l’acqua sgor-ga a 68°C.Inoltre Ischia nel periodo nata-lizio, e soprattutto in occasio-ne del Capodanno, diventaancora più bella e tutta da sco-prire!

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Si è chiuso il festival delle culture Osmosi. L’Assessore Martino:per Aprilia, strepitoso successo culturale, grazie all’edizione 2019

E’ terminata la IV edizionedel festival delle cultureOsmosi, la manifestazionesostenuta dal Comune di Apri-lia e organizzata dalla ProLoco che per una settimana,dal 18 al 24 novembre ha vistoil Polo CulturAprilia arricchitocon mostre, spettacoli, labora-tori di diversi operatori cultu-rali svolti da oltre trenta asso-

ciazioni apriliane. Più di 1500bambini e ragazzi hannovisitato le esposizioni svol-gendo attività di laboratorio,volti a valorizzare la figurafemminile, tema scelto perquesta edizione, per eliminareattraverso la cultura e la cono-scenza ogni forma di violenza,ogni discriminazione sociale eculturale.

Novità della quarta edizionesono stati i laboratori esternial Polo CulturAprilia, svoltipresso le scuole, in particolarearte e teatro. Gli studentihanno poi potuto terminare leloro attività proprio all’internodel Polo, con esposizioni ospettacoli. I laboratori sonostati molto apprezzati da bam-bini e docenti.

L’ultimo atto del festival si ètenuto – ieri sera – all’internodella Sala Manzù della Biblio-teca comunale, con la conse-gna al Sindaco di Aprilia,Antonio Terra, della“Dichiarazione dei sentimen-ti”, dieci diritti/doveri sotto-scritti da tutti i partecipanti aOsmosi che puntano a miglio-rare il rapporto tra persone

all’interno di una comunità onel contesto familiare e scola-stico, partendo dalla consape-volezza che è il comportamen-to di ciascuno a fare la diffe-renza. Una copia della Dichia-razione è stata anche conse-gnata al Vice Sindaco diPomezia, Simona Morcellini,presente alla cerimonia.La serata conclusiva di Osmo-si2019 ha visto la partecipazio-ne di tutte le associazioni chehanno fatto parte del progetto.Gli intervalli musicali sonostati curati da MediterrAnima,trio musicale di Latina. A faregli onori di casa, l’Assessorealla Cultura Elvis Martino.

“Un successo straordinario –ha commentato – perché le

associazioni sono state messein rete, hanno interagito e col-laborato trasmettendo la loro

arte alle nuove generazioni. Atutti gli organizzatori e ai par-tecipanti va il grazie di tuttal’Amministrazione comunale:con Osmosi Aprilia dimostrasempre più una grande maturi-tà culturale”.L’edizione 2019 del festival èstata dedicata alla memoriadi Marco Paniccia, artistaapriliano che nonostante la suaprematura scomparsa continuaa vivere nella sua arte e nelleiniziative portate avanti daigenitori e dalla famiglia. Com-movente il ricordo alla presen-za del figlio, Leonardo. Osmo-si ha donato, nella serata con-clusiva, un mazzo di fiori allamamma di Marco, LucianaPiovacari. Appuntamento, ora, al 2020!


Il Comitato della Selciatella dona una fototrappola per il controllo del Quartiere

di Lorenzo Lauretani

Il giorno 19/11/2019 presso il Comunedi Aprilia, una delegazione del Comita-to del Quartiere Selciatella ha incontratol’Assessore Michela Biolcati Rinaldi a

cui è stata consegnata una fototrappolaad alta definizione con infrarossi perriprese diurne e notturne.La gestione della telecamera sarà a tota-le cura e responsabilità della PoliziaMunicipale di Aprilia e sarà collocarlanei punti ritenuti critici del Quartiere alfine d’ immortalare ogni eventualeeffrazione a danno dell’ambiente e delterritorio.Il Presidente del Comitato, LudovicoLanzanova, ha dichiarato inoltre chesaranno collocate altre telecamere a

tutela del territorio del Quartiere, solle-citando i cittadini a denunciare agliorgani competenti (Polizia Municipale,Carabinieri Forestali e locali, rappresen-tanti del Quartiere) ogniatto deleterio per l’ambiente (abbando-

no di rifiuti, fuochi di materiale in pla-stica, odori nauseabondi).“Vorrei concludere - prosegue il presi-dente - nel ringraziare tutti gli operatoridel comune che si prodigano alla puliziadel territorio, alla Polizia Municipale eda tutte le Forze dell’ordine che quotidia-namente sono impegnate sul nostro ter-ritorio.Un grazie particolare all’AssessoreMichela Biolcati per la sua disponibilità ed attenzione alle nostre richieste.”

Via Selciatella

Arte in Classe di Guadagnuolo diventaumanitaria con il primo Robot Educativodedito all’ambiente e all’insegnamento

Arte in Classe 18ª Edizione lancia il primorobot umanitario. L’umanoide CO2 è il sim-bolo del robot in grado di interagire con ibambini e adolescenti. Venerdì 20 Novembre2019 il Prof. Francesco Guadagnuolo ha lan-ciato il robot, chiamandolo CO2, perché èuno dei gas serra che sta uccidendo il nostropianeta ed è stato realizzato dai suoi allievi:Mamone Alessandro, Riccio Della SelvaEmanuele, Suardi Ieni Gabriele, Ieno Miche-la, Frassine Clarissa, ed è stato progettatoper preservare la Terra, dove noi tutti vivia-mo, perché è la nostra unica casa. CO2 entra negli Ospedali ad insegnare aibambini malati.È alto circa 80 centimetri, CO2 è stato con-cepito, anche, come primo robot in grado diaiutare i piccoli pazienti ricoverati negli

Ospedali nello studio di alcune materie. Ilpiccolo robot cammina, parla, racconta, conla priorità di avvicinare i giovanissimi all’ap-prendimento della storia, della scienza, dellavita animale terrestre e marina e alla salva-guardia dell’ambiente. La sua missione.La progettazione e la costruzione di CO2 e lasua pianificazione sono atte a svolgere unaparticolare missione tramite formulari, pro-grammi interdisciplinari come l’uso dell’olo-gramma. L’ologramma è una tecnica checonsente di visualizzare la terza dimensioneraggiunta attraverso l’uso di luce laser. Infat-ti, CO2 apre la sua testa a sfera e fa uscire un

tronco di piramide capovolta, trasparente ingrado di proiettare le immagini in 3D e conla sua voce computerizzata racconta leimmagini in movimento, spiega le materiegià menzionate: la storia, il sistema solare, lascienza a tutela dell’ambiente. Robotica Educativa a scuola.L’introduzione della Robotica Educativaa scuola è un’evoluzione che va creata ecalcolata in tutte le sue prospettive, perrivelarsi invitante e interessante airagazzi, per divenire così latore di acqui-sizioni trasversali e disciplinari, l’inven-zione di CO2 è tutto questo.GUARDA IL VIDEOhttps://youtu.be/eVYUE43j4wE


Al via il Sistema Integrato delle Città di Fondazione: dopo la commissio-ne il 6 e 7 dicembre tavoli di lavoro e firma della Convenzione

Al via il Sistema Integratodelle Città di Fondazione:dopo la commissione, il 6 e 7dicembre tavoli di lavoro efirma della ConvenzioneSi è tenuta ieri mattina la riunio-ne della 2a Commissione Con-siliare (Cultura) avente a temail Sistema Integrato delle Cittàdi Fondazione dell’Agro Pon-tino e dell’Agro Romano.La Commissione è tornata ariunirsi dopo l’approvazione nelluglio scorso in Consiglio comu-nale della delibera con la quale

si ufficializzava l’ingresso diAprilia nel sistema che vedecoinvolte tutte le città pontine difondazione. Oggetto della sedu-ta sono state alcune piccole inte-grazioni alla convenzione cheregola il funzionamento delSistema Integrato, alla lucedell’ingresso di due nuoveCittà di fondazione: Colleferroe Guidonia Montecelio, istitui-te rispettivamente nel 1935 e nel1937.“Il Sistema Integrato delle Cittàdi Fondazione – spiega il Presi-

dente Cola – permette allepotenzialità del nostro territoriodi fare sistema. La forza di que-sto percorso sta proprio nellasua capacità di mettere in reteun patrimonio storico e terri-toriale così importante. Lanatura “anfibia” della nostraCittà, a metà tra l’Agro Pontinoe l’Agro Romano, permette poiad Aprilia di svolgere il ruoloessenziale di cerniera, cheguarda con favore sia verso ilnord romano che il sud pontino.Non è una difficoltà, bensì un

vantaggio. Il nostro obiettivo èmettere sempre più luoghiaggregativi culturali a sistema.La convenzione, poi, ci permettedi essere più competitivi a livel-lo regionale e ci consente disfruttare la forza di questa reteper accedere a bandi regionali.Solo insieme, si può!”.Nel corso della riunione di ierimattina, i commissari sono statimessi al corrente del lavorosvolto in questi mesi e di novitàimportanti anche sotto il profilodello sviluppo e dei finanzia-

menti. “Nonostante sia praticamenteappena nato, il nuovo Sistemaintegrato ci ha già permesso divincere un primo bando dalvalore di 110mila euro, finaliz-zato all’avvio di questa espe-rienza – ha aggiunto l’Assesso-re Martino – ad esso si affiancapoi il contributo di 1600 euroottenuto dal Comune di Apriliaper incrementare il patrimoniolibrario della Città. Questaalleanza tra le Città di fondazio-ne, insomma, non è solo frutto di

considerazioni storiche o di unavisione ideale e astratta. Il pro-getto cammina già sulle suegambe. Aprilia è sempre attentaa questi richiami per sua natura:oggi possiamo ribadire che, non-ostante in passato la cultura siastata spesso bistrattata e sottova-lutata, la sua importanza e la suavalorizzazione può essere vola-no di sviluppo economico e ter-ritoriale”. La realizzazione del SistemaCulturale Integrato vuole essereil risultato di un confronto e di

una messa a sintesi dellemigliori idee progettuali deisoggetti che il territorio è ingrado di esprimere. Proprio alfine di attivare forme di integra-zione dei principali soggetti eco-nomici, culturali, sociali ed isti-tuzionali del territorio di riferi-mento e di quelli congiunti, èstata organizzato per il pome-riggio di venerdì 6 dicembre,dalle 15:00 alle 18:30, presso ilPalazzo della Cultura di Lati-na, un momento di studio econfronto, nella prospettiva dicondividere proposte e idee pro-gettuali sul tema dello sviluppodei territori attraverso l’integra-zione dei sistemi culturali e turi-stici.I soggetti coinvolti saranno sud-divisi in tre tavoli di lavoro:“Cultura e Territorio: MuseoDiffuso”, “Cultura e Innova-zione: Museo 4.0” e “Cultura ePartecipazione: Museo Aper-to”.Potranno partecipare i cittadini,gli operatori economici, le asso-ciazioni, le istituzioni, enti pub-blici e, in genere, tutti i soggettiportatori di interessi sul territo-rio, chiunque abbia interesse apresentare idee, proposte e pro-getti. Sul sito del Comune diAprilia è possibile trovare la

documentazione e i moduli perrispondere alla Manifestazio-ne di Interesse.I risultati dei lavori della giorna-ta del 6 saranno poi riassunti inun intervento proposto nellagiornata di sabato 7 Dicembrein occasione della Tavolarotonda intitolata “ La Cultu-ra fa Sistema” che si terrà pres-so l’Aula Consiliare di Latinadalle ore 10.00 alle ore 13.00. Altermine della tavola rotonda, iSindaci delle 7 Città di Fonda-zione (Latina, Pomezia, Ponti-nia, Sabaudia, Aprilia, GuidoniaMontecelio e Colleferro) firme-ranno la Convenzione costitu-tiva del Sistema Integrato deiservizi culturali.“Sono certo che Aprilia sapràdimostrarsi, ancora una volta,attenta a richiami di questotipo e agli inviti alla partecipa-zione – conclude l’AssessoreMartino – oggi per essere com-petitivi bisogna saper dimostrareche si può fare la differenzadivenendo co-attori delle varieprogettualità, non basta insom-ma soltanto esserci”.

IL MANGIATORECOMPULSIVO

Sono una donna di 42 anni esono obesa. Non riesco asmettere di mangiare. Ogniscusa è buona per farlo. Ognivolta mi dico che è l’ultima,ma puntualmente non riescoa smettere di mangiare com-pulsivamente. Ho letto i suoiprecedenti articoli, ma nonriesco ad individuare il pro-blema che mi spinge a man-giare troppo. Ho fatto tantis-sime diete, mi illudevo per unpo’, ma poi tutto finiva ericominciavo più di prima.Ogni volta mi sentivo moltoarrabbiata con me stessa.Il mangiatore compulsivo ècolui che mangia senza avereassolutamente fame.Perché si mangia senza averefame? Usiamo il termine“compulsivo” perché sappia-mo che lei non riesce a con-

trollare i suoi pensieri rispettoal cibo: improvvisamente sentela necessità di mangiare. Ilsovrappeso è quel peso cheriflette il cibo in eccessorispetto alle necessità corpora-li. Il peso normale è quello chesi sarà raggiunto dopo avercurato l’abitudine di mangiarecompulsivamente.“Senza disciplina e volontà,infantile, incapace alla sobrie-tà, goloso, senza controllo,debole, spiacevole, ma soprat-tutto grasso”: molti si conside-rano così.Il problema non è combatterecontro l’impulso di mangiare,ma quello di capire quali sonole ragioni che determinano taleimpulso.Il problema immediato è la dif-ficoltà di affrontare la suaansietà senza il cibo. Ciò cherichiede il suo problema ècalma, non cibo.Primo passo indispensabile èriconoscere che le diete nondanno risultati.* Il nostro corpo resiste alla

dieta• Fare molte diete favoriscel’accumulo di grasso • Le diete creano, più checurare l’abitudine di man-giare ansiosamente.L’abitudine alle diete la con-vinzione di non poterne fare ameno sono alla base dell’in-staurarsi di un pericoloso cir-colo vizioso: dieta -eccesso-disprezzo di se stesso.Si può stare a dieta un giorno oun anno, ma alla fine si viole-ranno le restrizioni. Allora siricadrà nell’eccesso per finirein un profondo disprezzo di se

stesso, in una inquietante sen-sazione di sconfitta, in uninsieme di valutazioni negati-ve, in una amplificata inaccet-tazione di sé.Tutto questo non aiuta il cam-biamento, al contrario è neces-sario sentirsi bene: sentirsibene per poter cambiare - è lachiave per poter risolvere ilproblema del mangiatore com-pulsivo.Poiché viviamo in una societàche ha equiparato aspetto fisi-co ed autostima, nella quale ilcorpo viene utilizzato comesimbolo di successo, comestrumento di raggiungimentodi traguardi prestigiosi, comecondizione indispensabile peril successo professionale e peruna eccellente vita sessuale,ecco il ricorso alla dieta comesperanza alla quale aggrappar-si per un corpo e quindi unavita migliore.

CAMBI IL SUO CORPO ECAMBIERA’ LA SUA VITA Questo è quanto la nostra cul-tura cerca di imporci quotidia-namente, ma non corrispondealla verità. E’ necessario inve-ce porsi seriamente unadomanda:

NELLA NOSTRA VITA - APARTE LA GRASSEZZA -QUALI SONO LE COSECHE RICHIEDONO DIESSERE CAMBIATE?Per rispondere correttamente atale domanda è importanteavere consapevolezza dei pro-blemi, sapendosi mettere ingioco con realismo, ma ancheallegria e speranza di potere

riuscire ad ottenere dei risultatipositivi; è anche importanteavere la volontà di cambiare,prendere la decisione che qual-cosa di nuovo, positivo, vero,bello, utile, può ancora succe-dere nella mia vita e nella miaanima; da questa volontà deci-do i cambiamenti, le cosenuove, le nuove abitudini econsuetudini della mia vita.Meglio se piccole, semplici:ogni giorno un piccolo impe-gno che prendo con me stesso,una piccola, piccolissimascommessa che so di poter vin-cere e che voglio imparare amantenere perché può render-mi migliore, perché può aiuta-re a rendermi più felice e sere-no. E’ importante inoltre,quando ho un problema che miabitui a pensare alle soluzionidi quel problema e non a quan-to mi faccia soffrire o staremale e poi a sperimentare lesoluzioni di quel problema. Lepersone di successo hanno pro-blemi e ostacoli come tutte lealtre, ma sanno sperimentare erendere pratiche le soluzionidei problemi che tutti i giornisi pongono. Perché non prova-re?

QUANDO MANGIO NONPENSO AL PROBLEMA.Nel momento in cui si mangia,tutto il corpo con la menteriescono a sopravvivere ad unaemozione negativa, ad esem-pio: “non mi sento considera-to/a”. Il non sentirsi considera-ti ci fa perdere il contatto connoi stessi, e l’unica via di usci-ta che abbiamo è quella di“considerarci” attraverso il

cibo che ingeriamo. In un certosenso la sazietà ci rende perce-pibili alla nostra mente. Cioè, èla mente che chiede sazietà. Lamente sazia è una mente cheriesce ad espandersi e ad arri-vare oltre i confini del corpo.Tutto questo riesce a placare lostato di ansia e di rabbia in cuici troviamo, ma non a risolver-lo. Dunque, la mente non haconfini, il corpo sì, però sedeve adeguarsi alla mente deveperdere i propri confini. Allorapotremmo dire che l’obesitànon è altro che la perdita deiconfini del corpo. Se noi prendessimo una bustadi plastica e ci mettessimodentro tutto il cibo in eccessoche vorremmo mangiare neimomenti di sconforto, ci ren-deremmo conto di quanto ciboinutile alla nostra sopravviven-za fisica riusciamo ad ingerire.Tutto quel cibo, poi, lodovremmo mangiare neimomenti di fame. Si può fare!Il cibo deperibile basta metter-lo in frigo o nel congelatore! Un’altra cosa si può fare,appena avete tempo: sdraiatevicomodamente, oppure sedetevisu di una sedia comoda. Chiu-dete gli occhi e ripetete a vocenormale, o sussurrata: “ILMIO CORPO NON HACONFINI” fino a quandocomincerete a percepire i con-fini del vostro corpo. La ripe-tizione andrà a disinnescarequel meccanismo mentaleinconscio legato ad una molti-tudini di emozioni fino ad allo-ra attive. Provateci!

Dott.ssa

Anna De Santis(Psicologa - Psicoterapeuta)

LA PSICOLOGA RISPONDE5 - 19 DICEMBRE 2019 pagina 61IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 61

di Elisa [email protected]

Una sorta di ritorno al Medioevo. Agghiaccianti i report2019 di ISTAT e Polizia di Stato. I dati che emergonosugli “stereotipi su ruoli di genere e immagine socialedella violenza sessuale” sembrano non appartenere allanostra generazione, al 21° secolo.Tra i più raccapriccianti il pregiudizio che addebita alladonna la responsabilità della violenza sessuale: il39,3% della popolazione ritiene che una donna sia ingrado di sottrarsi a un rapporto sessuale “se davveronon lo vuole”; il 23,9% pensa che le donne possanoprovocare la violenza sessuale con il modo di vestire;il 15,1% ritiene in parte la donna responsabile dellaviolenza sessuale se ubriaca o sotto l’effetto di droghe. Orribile pensare che per il 7,2% degli italiani “difronte a una proposta sessuale le donne spessodicono “no” ma in realtà intendono “sì”. E poi… peril 10,3% della popolazione le accuse di violenzasessuale sono false. E poi... il 7,4% ritiene accettabileche “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha

civettato/flirtato con un altro uomo”. Il 17,7% ritiene“accettabile sempre o in alcune circostanze che unuomo controlli il cellulare e/o l’attività sui socialnetwork della propria moglie/compagna.” Tra gli stereotipi più comuni permangono quelli per cui“per l’uomo, più che per la donna, è importante averesuccesso nel lavoro” (32,5%), che “gli uomini sonomeno adatti a occuparsi delle faccende domestiche”(31,5%), che “è l’uomo a dover provvedere allenecessità economiche della famiglia” (27,9%); che“spetta all’uomo prendere le decisioni più importantiriguardanti la famiglia” (8,8%).Alla domanda perché alcuni uomini siano violenti conle compagne, il 77,7% risponde perché “le donne sonoconsiderate oggetti di proprietà”, il 75,5% perchéfanno abuso di sostanze stupefacenti o alcool ; il 75%per il bisogno di sentirsi superiori.Ed è la cronaca che continua inesorabilmente ariportare l’irreparabile: 96 le donne uccise in Italia neiprimi 10 mesi dell’anno. Nonostante le denunce piùfrequenti ogni giorno sono 88 le donne vittime di attidi violenza, una ogni 15 minuti. Donne italiane perl’80,2% dei casi. Ed i loro aguzzini/carnefici sonoitaliani nel 74 % dei casi. La violenza per la maggiorparte si svolge nel “focolare domestico”: uominiinsomma che “hanno le chiavi di casa” o comunqueamici e conoscenti.Che dire? Questa società malata necessita di un grande,immenso cambiamento culturale, ma la strada dapercorrere è ancora molto, molto lunga. Le Istituzionicontinuano a svolgere il proprio compito con pene piùsevere ed attraverso l’educazione nelle Scuole, mafondamentali sono i rapporti all’interno delle famiglie,perché sono queste le basi che contribuiscono allaformazione dell’individuo.Voglio esprimere in questa occasione la mia stima pertutte le donne che nonostante tutti i pregiudizi, divisele più tra famiglia e lavoro, nei diversi ambiti, ma conil medesimo impegno, danno un contributofondamentale alla nostra società. Quella delle donneè una forza straordinaria, insita nella natura di madridella vita e mediatrici di amore e pace. Ed è propriola stima che nutro per le donne che mi porta ancor piùa rattristarmi pensandole vittime della violenza

maschile, di un clima didiscriminazione, sopraffazione eumiliazione. Alle donne vittime diviolenza, in particolare a quellepiù emarginate, va il mioabbraccio. La speranza è chetrovino il coraggio di uscire dalbuio, dal silenzio della sofferenzae della vergogna per denunciare eallontanarsi da chi le umilia, leperseguita e le violenta nel corpoe nell’anima.La violenza sulle donne nel terzomillennio rappresenta perl’umanità intera una sconfittasociale, la negazione di valoriquali giustizia, libertà,uguaglianza. È una piagapurulenta che umilia le coscienzee che dovrebbe spingere gliuomini ad un confronto più maturo con il generefemminile.Come Associazione siamo pronti a fare rete con leAssociazioni contro la violenza di genere e dare il

nostro contributo affinché le donne non si sentano piùsole. Più nessun uomo oltraggi corpo e anima delledonne.(dati da www.istat.it ; www.poliziadistato.it)


AGGHIACCIANTE REPORT ISTAT SULLA VIOLENZA SULLE DONNEL’Associazione “Un ricordo per la pace” pronta a fare rete contro la violenza di genere

Più nessun uomo oltraggi corpo e anima delle donne

Cari lettori, Il mese di Dicembreha da sempre un tocco di magia inpiù rispetto agli altri mesi. Arrival’inverno, con il suo freddo e lecittà si illuminano con i colori e leluci di Natale, i negozi si popola-no di persone avvolte in morbidicappotti e le strade hanno il dolceprofumo delle arance e dellecastagne. Dicembre è allo stessotempo mese di opportunitàlavorative e di pause. I commer-cianti cercano personale per farfronte prima alle spese natalizie epoi ai saldi (lavori stagionali chepossono diventare occasionid’oro e rapporti continuati) e tuttihanno qualche giorno da passarecon la famiglia e con chi si amadavvero. Dicembre ha un toccodi magia in più, una magia chia-mata Natale. Forse può sembrarestrano che io, musulmana, parlidella magia di Natale. La mia reli-gione considera Gesù un profeta epoiché non celebra la nascita deiprofeti, noi non celebriamo ilNatale. Nonostante ciò ricono-sciamo Gesù come uno dei profetipiù importanti e per questo moti-vo non ci opponiamo alle celebri-tà natalizie. Il Natale è un modocome un altro per stare in alle-gria con la famiglia, intesa siacome la famiglia di sangue siacome quegli amici talmente strettiche fanno parte della nostra animae del nostro essere. Ma per sentireil profumo di questa festa non per

forza dobbiamo stare a casa.Dicembre è anche uno dei

periodi migliori per viaggiare.In quasi tutte le città del mondo sirespira l’atmosfera natalizia: luci,colori e scintille. Perché non visi-tare una di quelle città che si tra-sforma con il Natale? Nei mieiarticoli in genere mi piace scrive-re qualche riga e notizia sull’Italiae la Tunisia per incrementare ilturismo nei due paesi che fannoparte di me e della mia anima, inquesto mio particolare articolo,invece, vorrei parlarvi di queipaesi per il mondo che diventanodelle vere e proprie mete natalizieperché a volte abbiamo il sempli-ce bisogno di immergerci inun’atmosfera da favola. Uno deiprimi posti da visitare per respira-re al pieno la magia del Natale èsicuramente Rovaniemi, la Capi-tale della Lapponia. Rovaniemi èfamosa per essere la città diBabbo Natale, il posto adatto pertornare ad essere bambini e dovesi può incontrare il dolce vec-chietto in ogni periodo dell’anno.A Rovaniemi l’atmosfera natali-zia si respira a pieni polmoni ed èpossibile fare un safari con delleslitte trainate da husky o da renne.Ci sono anche diverse attrazioni,tra cui, alcune delle più apprezza-te, sono sicuramente i bar dighiaccio o lo zoo dove si possonoammirare gli animali del circolopolare artico. Le città che sicu-ramente diventano ancora piùmagiche nel periodo di Natalesono Parigi, Londra e NewYork. Queste tre meravigliosecapitali occidentali sono piene di

attrattive in ogni periodo dell’an-no, ma in quello natalizio diventa-no talmente spettacolari che valela pena prenotare un aereo all’ul-timo minuto per passeggiare tra leilluminazioni natalizie degliChamps Elysées, gustare unadeliziosa bûche de Noël sotto laTour Eiffell, vedere l’accensionedelle luci dell’albero di TrafalgarSquare a Londra o ammirare levetrine dei negozi vestite a festadi New York, annusando il profu-mo della cioccolata calda. Natale non è solo luci luminose enegozi addobbati. Una dellecaratteristiche cittadine di questafesta sono i mercatini di Natale,tra i più belli quelli della città di

Friburgo, in Germania, Sali-sburgo, in Austria o quello diMosca in Russia. Una particolaremenzione va data anche alla cittàdi Budapest che, tra terme, mer-catini e neve, regala al viaggiatoreun’atmosfera non solo da favolama anche rilassante, per perdere,tra getti di acqua calda, lo stressaccumulato durante l’anno. Per un Natale insolito? Sicura-mente Honolulu alle Hawaii.L’unico posto al mondo doveBabbo Natale arriva in costumeda bagno, infradito, in una canoatrainata da delfini. Per quanto sia bello viaggiare e ioabbia voluto dedicare questo arti-colo alla scelta per le mete inver-nali, non tutti noi abbiamo la pos-sibilità di partire e prendere unaereo nel mese di Dicembre.Niente panico. Se avete bisognodi sognare con un’atmosfera nata-lizia da favola, anche l’Italia pre-

senta tantissime alternative e pos-sibilità. Tra i posti più belli dovesentire la magia del Natale c’èsicuramente Napoli: in via SanGregorio Armeno ci sono tantissi-mi negozi allestiti per la venditadi statuine del presepe, una tradi-zione locale che da anni conservasempre lo stesso fascino.

Tra i mercatini di Natale piùbelli, sicuramente, quelli di Bol-zano e Merano. Per andareancora più vicino, a Vetralla, c’è“Il Regno di Babbo Natale”, dovesarà possibile immergersi a 360°in un’atmosfera natalizia. Nonsarà Rovaniemi ma è una validaalternativa a poche ore di macchi-na. Sarò sincera, durante il periodonatalizio a me piace moltoanche la nostra amata Aprilia,tra il mercatino, le casette dilegno e gli spettacoli per bambinianche il Comune in cui viviamosa regalarci tanto in uno dei perio-di più magici dell’anno. Vorreidedicare qualche riga anche allalocalità di Douz, in Tunisia. Nonè una meta molto natalizia, questoè vero, ma nel mese di Dicembresi tiene l’International Festivaldel Sahara, dove le tribù saharia-ne e nomadi trasformano il deser-to in un vero e proprio meravi-glioso spettacolo beduino permettere in risalto la loro culturatra corse tra i cammelli, fiere diartigianato, spettacoli di danza delventre e molto altro. Non ci saran-no decorazioni natalizie, essendola Tunisia un paese arabo edessendo l’International Festivaldel Sahara un tripudio delle cultu-

re nate dal deserto, ma è unamanifestazione che si tiene solonel mese di Dicembre, esattamen-te verso la fine, e che vale la penadi vedere almeno una volta nellavita. Magari insieme a qualcuno acui volete davvero bene perché inrealtà il Natale è questo: non iregali, gli addobbi o altro. Sem-plicemente un’occasione per starecon le persone a cui vogliamobene e che fanno parte dellanostra vita. In questi anni, avendovissuto in Italia, ho semprefesteggiato insieme agli italiani ilNatale, anche se il mio sangue èmusulmano. Ho sempre vissutoquesti momenti per quello chesono: una festa gioiosa e colorata,in grado di donare a tutti un sorri-so e il calore familiare. Sonodell’idea che non bisogna critica-re i musulmani che vivono in Ita-lia e che accettano molto volentie-ri che i loro bambini cantano lecanzoni di Natale insieme ai bam-bini cristiani. Questo in realtà èun grande segnale di integrazionee rispetto, nonostante i credidiversi. Ciò che auguro davvero atutti a Natale è un mondo sereno,in pace e consapevole delle nostreuguaglianze nonostante le diffe-renze


a cura di Sihem Zrelli

La magia di DicembreIl Natale sventola una bacchetta magica su questo mondo ed ecco, tutto è più morbido e bello

“APRILIA SI…CURA” - Imprenditoria, economia, cultura e turismo


ll 20 novembre è l’anniver-sario della Convenzionedelle Nazioni Unite sui dirittidel fanciullo (UNCRC),approvata nel 1989. L’ado-zione della convenzioneinternazionale è stata unapietra miliare per i diritti deibambini. A tutti i bambinidevono essere riconosciutitutti i diritti della “Dichiara-zione Universale dei Dirittidel Fanciullo;

I DIRITTI DEI BAMBINIDiritto ad essere protetto eavere possibilità e facilitazio-ni per crescere in modo sano

(fisicamente, intellettual-mente, moralmente, spiri-tualmente e socialmente incondizioni di libertà e didignità). Diritto ad avere un nome euna nazionalità.Diritto a vivere in modosicuro. Diritto a mangiare,avere una casa, divertirsi eavere cure mediche adeguate.Diritto a cure speciali : se ilbambino ha minoranza fisica,mentale o sociale deve rice-vere un trattamento, un’edu-cazione e cure specialisecondo le sue necessità;Diritto a crescere in un

ambiente di affetto e sicu-rezza materiale e morale, sepossibile coi suoi genitori.Da piccolo non dovrebbe maiessere separato dallamamma.La società e gli Stati devonoaver cura dei bimbi senzafamiglia e di quelli senzamezzi, ma anche concederesussidi alle famiglie numero-se per mantenere i figli;Diritto di andare a scuola(che alle elementari deveessere gratuita). La responsa-bilità dell’educazione delbambino incombe prima ditutto sui genitori, ma anchesulla società e sugli Stati.Il bambino ha il diritto didedicarsi a giochi, attivitàeducative, ricreative e aldivertimento;Diritto ad essere i primi aricevere protezione e soc-corso immediato in ogni cir-costanza;Diritto di essere protettocontro ogni forma di negli-genza, di crudeltà o di sfrut-tamento. Non deve lavorarefino a quando non ha un’etàadatta o fare lavori che nuoc-ciano alla sua salute e neostacolino lo sviluppo fisico,mentale o morale;Il bambino ha diritto adessere protetto dalle discri-minazioni razziali, religioseo di altro tipo. Deve essereeducato alla comprensione,tolleranza, amicizia fra ipopoli, pace e fratellanzauniversale, sapendo che nellasua vita dovrà aiutare i suoisimili.E noi adulti? Noi adulti abbiamo il dovereprimo di indignarci e di cre-dere che ogni bambino,anche il più lontano e disper-so nel mondo, potrebbe esse-re nostro figlio. I bambini hanno il diritto divivere la loro infanzia protet-ti dalle guerre e dalla fame.Hanno il diritto di essereistruiti e amati per la bellezzache si portano dentro.

Ma vanno protetti anchedalle nostre aspettative, dainostri sogni lasciati a metà,dal dovere di essere sempre iprimi, nello sport e nellascuola. I bambini vanno

amati per quello che sono enon per i risultati che otten-gono. E bisogna stringerliun po’ tra le nostre bracciaquando hanno paura efanno brutti sogni.

Dott.ssa Cinzia De AngelisDot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

SIAMO TUTTI DIVERSI MA ABBIAMOTUTTI GLI STESSI DIRITTI

“ Vedi Chicco, il mondo laggiù è un po come qua. Incontrerai persone come Lillo, chein te vedranno nient’altro che un qualcosa di venuto male, e persone come me, che

invece vedranno in te l’opera più riuscita di Dio”. Ricordati Chicco: “ LA BELLEZZA È NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA”.

L’Onu celebra bambini e adolescenti, per ricordare che ancora troppi di loro nongodono dei diritti che meriterebbero


BELLEZZA E NATURALITA’

I filler sono molto apprezzati daquelle persone che vogliono otte-nere risultati concreti e immediaticontro i segni del tempo, ma cheallo stesso tempo non possono (onon vogliono) sottoporsi a veri epropri interventi di chirurgia esteti-ca. La bellezza può superare i limi-ti dell’età, ma è importante chequesto si ottenga usando prodotti etrattamenti naturali che sommino

efficacia, durata nel tempo e assen-za di effetti collaterali. Si eviteran-no cosi risultati nocivi ed artificia-li. Queste tecniche di bellezza dannoLa soluzione naturale ed efficaceper combattere l’invecchiamentocutaneo. Nessun effetto collaterale.Si basa sul principio della biosti-molazione, cioè sull’aiuto acostruire naturalmente nuovo tes-suto, che rallenta in maniera evi-dente il processo di invecchiamen-

to, bloccando i radicali liberi emantenendo giovane la pelle a dif-ferenza di altri sistemi che creanodanni nel lungo periodo. Preven-gono e curano i danni cutanei dainvecchiamento.La vera bellezza si ottiene mante-nendo vitali i naturali processi delnostro? organismo!

COS’E’ LA BIOSTIMOLAZIONE

L’invecchiamento non è la solaragione per cui si formano lerughe. Molti altri fattori, oltreall’età, contribuiscono alla lorocomparsa: il derma diminuisce lasua capacità di produrre collage,elastina e acido ialuronico a causadell’azione dei raggi ultravioletti,dello smog, dello stress, dell’inqui-namento, di una alimentazioneerrata, e di tutti quei fattori meta-bolici capaci di generare radicali

liberi.I fibroblasti , le cellule che nelderma producono collagene, elasti-na e acido ialuronico, hanno sullaloro superficie molti recettori, tredei quali ci interessano in modoparticolare perché, una volta sti-molati, inducono il fibroblasto aprodurre collagene di diversi tipi.È dimostrato che una buona biosti-molazione che induca una rigene-razione dermica con neoformazio-ne di collagene reticolare è possi-

bile solo con fattori di crescita pia-strinici o con prodotti a base di“frammenti di acido ialuronico”.La biostimolazione a base diframmenti di acido ialuronico eamminoacidi è un trattamento cheaiuta a mantenere la giovinezzadella pelle, producendo collagenereticolare, migliorando turgore,elasticità, tono cutaneo e contra-stando l’azione dei radicali liberi.È stata realizzata una linea di pro-dotti capaci di indurre la vera Bio-stimolazione e di fornire i principinecessari alla cellula per costruirecollagene, elastina e glucosamino-glicani, ottimizzando le funzionidella cute e rallentando i danni bio-logici. Altri da usare quando lerughe sono già apparse, e qui par-liamo di Bioristrutturazione.Tutti i

prodotti sono soluzioni sterili,iniettabili intra derma o sottocute,certificati dall’Istituto Superiore diSanità .Hanno una formula esclusiva basa-ta sulla selezione accurata di ingre-dienti già naturalmente presentinella pelle. Standard di sicurezzaelevatissimi, prodotto sterile agaranzia di estrema purezza e nes-sun rischio di contaminazione bat-terica. Protocolli di trattamentodiversificati ed estremamente sem-plici. Per un trattamento di biosti-molazione ottimale si raccomanda-no da 3 a 6 sedute a cadenza setti-manale piu’ 1 seduta a 30 giorni inbase all’utilizzo dei prodotti diBiostimolazione.COS’E’ IL FILLER?Il Filler è composto da acido ialu-ronico con aggiunta di amminoaci-di di glicina e prolina.Viene utilizzato per il rimodella-mento superficiale dei piccoli ine-stetismi, per le rughe di media pro-fondità e il ripristino del volumedei tessuti, Ripristino dei volumi,rimodellamento del profilo e tratta-mento delle rughe e delle piegheimportanti del viso e per le labbra.Il filler labbra è un trattamento dimedicina estetica che aiutaa migliorare l’aspetto delle lab-bra, delle rughe geniene, deizigomi etc. Consiste in una seriedi punturine ad hoc con cui ven-gono iniettati nelle zone interessatedei prodotti naturali, come il colla-gene oppure l’acido ialuronico, ingrado di svolgere una funzione“riempitiva” della zona.Molte donne scelgono questo trat-tamento perché èconsiderato mini-invasivo, masoprattutto perché la sostanza cheviene iniettata è prodotta natural-mente dall’organismo, quindi nonrisulta dannosa.L’azione del filler è immediata, ciòsignifica che appena terminato

potrete vedere già i primi risultati.Dopo aver praticato le punture ilmedico massaggia la zona, distri-buendo la sostanza. La proceduredura in media mezz’ora e subitodopo avrete la zona trattata parti-colarmente gonfia e un po’ indo-lenzita. Con il passare dei giornipuò darsi che compaiano dei pic-coli lividi, ma in un paio di setti-mane assumeranno un aspetto nor-male.La durata del Filler varia dai 3mesi - 6mesi – 1 anno, soprattuttose prima viene fatta una Biostimo-lazione.Il trattamento è indolore ma, senecessario, il medico può utilizza-re una crema anestetica.Importante per la sicurezza delpaziente: farsi sempre consegnaredal medico il Bollino di Traccia-bilità del prodotto utilizzato.Nel mio studio si pratica la chirur-gia estetica

Sognate labbra voluminose e viso privo di rughe?Con Filler e Biostimolazione SI PUO’

Dott Giuseppe Grech Perfezionato in chirurgia orale,

protesi, parodontologia, implantologia, Docente istologia

citologia del cavo orale (malattiaparodontale ) per assistente di

studio odontoiatrico (ASO)presso A.N.S.I di Fondi.

Master di 2 livello in ChirurgiaOrale, Parodontologia,Consevativa ed estetica.

Perfezionato in OdontoiatriaForense, Odontoiatria dello SportMaster di 2 livello in Estetica in

Ortognatodonzia ClinicaPer porre le domande al

dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected]

INFO 06.9276800 - 333.3949769

BIOSTIMOLAZIONE SKIN-B

FILLER

dal dott. Grech e il suo staff

Care lettrici e lettori,assistiamo in questi ultimi periodiad uno spiraglio di partecipazionee speranza di cambiamento daparte dei ragazzi e giovani in ogniparte del mondo, che stannofacendo sentire la loro voce sullequestioni mondiali, che hanno ache fare direttamente con lasopravvivenza del genere umano:dalle questioni migratorie, allequestioni ambientali, energetichee climatiche, alle disuguaglianzesociali, le nuove generazioni cistanno dando una lezione poten-tissima, ci stanno ricordando che sideve tornare a lottare per ciò in cuisi crede e con una visione proiettataal futuro, e lo stanno ricordando agenerazioni disilluse e troppo con-centrate sul presente, che si sonodimenticate cosa vuol dire pensarein prospettiva futura ed agire diconseguenza. In questo arretra-mento verso il proprio interessepersonale e particolare, i giovanistanno riscoprendo il collettivo edun altro modo di essere umani, diessere cittadini attivi, inauguran-do un nuovo corso fatto di piazzefisiche e non virtuali, di dialogo edi solidarietà concreti. I giovaniscendono in piazza perché sonotroppo pochi gli adulti che lo fanno,perché noi “adulti” non siamo più

capaci di chiedere ai nostri rappre-sentanti in parlamento di esseremeglio di noi e di pensare per ilbene di tutti, non solo per quello diuna singola categoria o in funzionedei sondaggi elettorali. In Italia inostri giovani stanno spegnendola paura dei mostri che certi adulti“cattivi maestri” hanno costruitoper esercitare un controllo ecavalcare la disperazione cheparte dalle periferie urbane edinfiamma le città. Dopo le minac-ce antisemite a Liliana Segre, chehanno costretto all’assegnazionedella scorta alla senatrice, èdoveroso soffermarci a rifletteresul meccanismo che sta alla basedella strategia degli odiatori seria-li e dei costruttori di muri in Ita-lia. Vorrei soffermarmi in questospazio a riflettere con voi sullaquestione dei costruttori di odiodella società occidentale ed italia-na, in particolare, intorno allaquestione dello straniero, per cuitorna vivo e puntuale il pensierodi Bauman, nel saggio Stranierialle porte, in cui l’intellettualeaffronta i motivi che spingonol’uomo a odiare il suo prossimo,indifferente ormai alle tragedieumanitarie, carnefice e vittima diuna società priva di certezze.Stranieri alle porte sintetizza lagrande paura del terzo millen-nio, che affonda le sue radici giànei secoli passati, quella che vedeproprio nello straniero la minac-cia più pericolosa per la sopravvi-venza dell’Europa. Esso rievocal’immagine di una folla digente, senza identità in procintodi oltrepassare i nostri confini, dientrare in ogni porto – anche sechiuso – e addentrarsi nelle nostrestrade, in grado di cambiare lafisionomia della nostra società.. Come spiega Bauman, i migrantivengono stigmatizzati, cioè con-dannati a essere ciò per cui la

società li incolpa: brutti, sporchi ecattivi, essi appartengono a unaparte di mondo che non meritaaiuto né carità.Ebreo, vittima delle politiche raz-ziste del Novecento, Bauman havissuto sulla propria pelle quantosia facile riversare sullo stranieroogni fallimento della società con-temporanea, che fa presto adimenticare quanto l’umanità sisia sviluppata e sia progreditaproprio grazie alle migrazioni.Ma non per questo Bauman perdela speranza nel genere umano. Ilmondo, infatti, si trova davanti aun bivio: o si collabora attraversorapporti di interdipendenza peruna sopravvivenza pacifica o siattende inermi un’estinzione col-lettiva. I capi di stato occidentalie i loro elettorati sono tutti impe-gnati a risolvere una volta pertutte la crisi migratoria, e l’unicasoluzione su cui si trovano sem-pre più concordi è quella diaumentare la sicurezza degli Statiin cui i migranti arrivano. Questa“securitizzazione” non è altro cheun “trucco da prestigiatori”, per-ché permette in modo efficace eveloce di spostare l’attenzione deicittadini dai reali problemi edirottarla su qualcosa di più sem-plice da comprendere e facile daaccettare, un problema che anzi faunire il popolo contro un nemicoimmaginario. Questa dei costrut-tori di odio, degli odiatori seriali,è una visione apocalittica e mille-naristica del nostro presente di unperiodo storico buio, altamenteinfondata ma rapidamente assor-bita dalla cd. psicologia colletti-va. Anzi, come dice Bauman“grandi bugie generano grandipaure, che generano grandi desi-deri di grandi uomini forti”. Ilrisultato di questo processo politi-co al ribasso è una guerra al piùpovero, la creazione di tifoserie

accanite a sostegno del politico diturno e l’inasprimento di unasituazione di per sé già difficile.Questo pensiero unico si insinuanella collettività, alimentato dauna politica sempre più potente,grazie allo sfruttamento dellepaure dei cittadini, sviluppandoistinti nazionalistici.La crisi dellasocietà contemporanea, che Bau-man definisce “liquida” perchépriva di ogni punto di riferimento,porta l’essere umano a vivere inuno stato di rischio perenne e,senza nessuna tutela da parte diorganismi esterni, egli si rifugiacosì in un puro ed asettico indivi-dualismo, in una solitudine cheriempie consumando in modoemozionale e in casi estremi com-pulsivamente. In un contesto incui il concetto di cooperazionetende a scomparire, allo stessotempo al singolo sirichiedono performance disuma-nizzanti, generando così personefrustrate dall’ansia, in continuacompetizione, invidiose, rancoro-se e cattive. Il risultato di questasilenziosa e strisciante solitudineè scivolare nell’autodistruzione.L’umanità è fragile e scaglia lesue angosce su chi è ancora piùpovero e debole, poggiandosisulle paure che ha sempre provatonei confronti dell’altro e deldiverso. Per sfuggire da tutto que-sto bisogna acquisire una coscien-za cosmopolita, ovvero la “capa-cità di convivere fianco a fianco,in pace, solidarietà e collabora-zione reciproca. Pensarsi cosmo-polita ovvero cittadino delmondo, significa scegliere divivere tenendo sempre in conto lapresenza dell’altro e riconoscereciò che Kant definiva il “dirittoall’ospitalità universale”: non lapretesa di essere ospitati, ma “ildiritto di proporsi come membridella società per via del diritto al

pos-sesso comune della superficiedella Terra”. Secondo Bauman,l’unico strumento che ci permettedi costruire questo cambio diparadigma è il dialogo. Per fareciò occorre essere pronti all’a-scolto dell’altro, in un contesto dicrescita e rispetto reciproci. Tuttoquesto significa però riconosceredi vivere in una società malata,depressa, che genera uno scontrotra infelici, in cui a trarne giova-mento sono soltanto i fautoridell’odio, pertanto bisogna acqui-sire una consapevolezza socialedel malessere profondo dellasocietà contemporanea. Questaconsapevolezza è già un passoavanti per un cambio di paradig-ma epocale e la creazione di unnuovo umanesimo che porti alcentro l’essere umano e le suequalità positive e creative, favo-rendo i presupposti in cui la spe-ranza e la solidarietà possanodefinire un altro modo di restareal mondo. Questa speranza con-divisa è oggi rappresentata dainostri giovani, che hanno imboc-cato la strada giusta del cambia-mento pacifico e creativo per unasocietà accogliente ed inclusiva,ma ora sta agli adulti di buonavolontà, alla buona politica edalla società civile sostenerli inquesto percorso.


A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazionesociale. Per scrivermi:[email protected]

IL DIALOGO COME STRUMENTO PER RICOSTRUIRE UNASOCIETA’ SOLIDALE ED INCLUSIVA A MISURA DI PERSONA

Cari amici lettori, la vita diAprilia paese non è uguale aquella dell’Aprilia città,abbiamo perso molto ma sap-piamo quanto?! Oggi ad Aprilia andiamo,tutti i giorni di corsa, avanti eindietro, prendi i bambini,porta i bambini, prepara ilpranzo, prepara la cena, iltutto mentre il “via vai” scor-re frenetico intorno a noi.Oggi abbiamo appartamentipiccoli/grandi freddi e inna-turali, manca un contatto conla famiglia, un qualcosa chene rallenti il ritmo, che loscandisca meglio, che loarmonizzi.Alla fine ognuno di noi siaffeziona a ciò che vive. Cari amici, l’Aprilia chemaggiormente si sente oggi,sarà dal singolo aprilianoconsiderata la migliore cittàal mondo?! Le analisi soggettive risulta-no determinanti in questocaso, provo a farne un ragio-namento il più oggettivo pos-sibile.

I fattori negativi del viveread Aprilia riguardano innanzitutto la presenza di troppipseudo-apriliani, il che creaprincipalmente moltissimocaos ed aumenta la frenesiache viene trasmessa ad ognu-no di noi. Non c’è da stupirsipoi se l’apriliano cresciuto adAprilia si senta sveglio,meno ingenuo ma allo stessotempo incapace di rilassarsinelle manifestazioni pubbli-che della città.E’ vero ad Aprilia il caos èdeterminato anche dalla via-bilità. Già, le strade sono larghe, maci sono le buche, i dossi, dila-ga l’acqua, ed è un’impresatrovare parcheggio, le file,quando piove, sono spessointerminabili, tanta è l’agita-zione e la perdita di umanità. Perché ad Aprilia oggi, cariamici, si è sempre più freddi,si ha sempre più fretta, siignorano totalmente tutticoloro che ci circondano, non

si “perde” tempo e ci si fermararamente. Cari amici, ad allinearsi aquesti problemi della cittàtroviamo sempre una mag-gior difficoltà.Passando ai lati positivi,prima di tutto dico che, adAprilia si trova ogni cosa. La sua vasta dimensione lepermette di avere al suointerno ogni componentepossibile ed immaginabile.Tra gli aspetti positivi trovia-mo anche l’assenza di inva-denza, a volte fastidiosa e pertaluni insopportabile, bene adAprilia non si trova riscontropratico, data la diffidenza traapriliani e la maggior diffi-coltà a conoscere anche soloil vicinato, in quanto e inseri-to in un contesto molto vastoper noi. Ma, Aprilia ha un fascinoparticolare, dettato dalle lar-ghe strade, dai palazzi alti,dalle caratteristiche edilizieparticolari ed uniche che la

compongono: sia a livellostrutturale che culturale e tra-dizionale, ed infine è spessopiena di storie, con accadi-menti rilevanti del passato, lìa testimoniarlo. Cari amici ad Aprilia, esisteuna varietà di attività moltoampie, diventa difficileannoiarsi e più probabile tro-vare qualcosa per divertirsi edar sfogo alle proprie passio-ni.Questa mia analisi non ha, nèpotrebbe mai cercare diavere, la pretesa di elevarsi aconvinzione comune o sceltada preferire. Ognuno ha isuoi gusti ed a volte puòcapitare anche di amare unestremo ed odiarne totalmen-te un altro, in questo caso èovvio che si andrà a preferirel’estremo amato, senza ope-rare verso alcuna via dimezzo. Per quanto invece mi riguar-da, come spesso mi capita, lamia scelta ideale opera a

metà anche per il contestoideale di città nel quale vive-re.Fondamentale risulterà anchela presenza accentuata dellamulticulturalità, non vorreimai che come ho avuto mododi osservare in alcuni casiche, l’Aprilia dove viviamodiventi un ritrovo per chifugge dalla ricerca dell’ac-cettazione da una qualsiasidiversità, formando un covodi disagiati alla ricerca del-l’ultima speranza. Allora cari amici, Invitate ivostri vicini a bere un tè,insegnate ai bambini a stareinsieme ad altri bambini, agiocare a ridere, prendetevi iltempo necessario, fermate lafrenesia … se chiudete gliocchi potete sentire i rumorinelle vie, il vociare, le risate,se chiudete gli occhi poteteancora sentire il profumo delpane appena sfornato e dellepizze con la mozzarellaancora filante.


di Salvatore Lonoce

… Un covo di disagiati alla ricerca dell’ultima speranza …

DOMENICA 15 DICEMBRE 2019ore 21,00 AL TEATRO EUROPA DI APRILIA

Torna LUCA LIBERINI con le sue “NOTE DEL CUORE” Prezzo biglietto postounico numerato € 10,00 . Il finalista della trasmissione TV “Tu Si Que Vales”, tornaad Aprilia con il suo spet-tacolo di beneficenza“Note Del Cuore”, chelo scorso anno ha fattoregistrare un incredibilesuccesso di pubblico e dicritica.Luca Liberini porterà sulpalco del Teatro Europalo spirito natalizio con lenote della musica swingdi Frank Sinatra, MichaelBublè, Dean Martin etc.,per una serata che sipreannuncia piena diemozioni e di sorprese, eche sarà di grande aiutoper i ragazzi della Coope-rativa Sociale “La Cocci-nella” di Anzio.Nel corso della seratavari ospiti tra i qualiMartina Siraco, il gruppodi Hip - Hop di DalilaJorillo dell’Energy One eil coro di Voci Bianchedell’Istituto Pascoli diret-to da Rita NutiBiglietti in prevenditaal Teatro Europa diAprilia Tel. 06/97650344 -335/8059019

Coro di Voci Bianche Istituto Pascoli dir. Rita Nuti

Energy One insegnante Dalila Jorillo


Gentile Avvocato, nei giorniscorsi è venuto a mancare ilmio ex marito dal quale erodivorziata ormai da più diquindici anni. Nessuno deidue ha contratto nuovomatrimonio e vorrei saperese mi spetta la pensione direversibilità dato che, almomento del divorzio, hopercepito una somma unatantum a titolo di manteni-mento e dunque non perce-pivo un assegno mensile.Grazie per la risposta chevorrà darmi. Giovanna M.

Cara Giovanna, come noto lapensione di reversibilità èuna quota della pensione diuna persona defunta che spet-ta a chi ne è stato coniuge. Sesono rispettati certi requisitiprevisti dalla Legge sulDivorzio, la pensione direversibilità spetta ancheall’ex coniuge divorziatodella persona deceduta. LaLegge sul Divorzio riconosceal coniuge divorziato il dirit-to a percepire la pensione direversibilità dell’altro exconiuge defunto solo se sonorispettate tre condizioni:innanzitutto il coniuge divor-ziato deve già percepiredall’ex coniuge defunto unassegno divorzile versato concadenza periodica: in altritermini, se al momento deldecesso il coniuge superstitenon aveva diritto all’assegno(perchè tale diritto non eramai stato riconosciuto o per-ché era stato riconosciuto epoi revocato) o se aveva rice-vuto l’assegno di divorzio inun’unica soluzione, non avràdiritto alla pensione di rever-sibilità dell’ex coniugedefunto; in secondo luogo, ilconiuge divorziato superstitenon deve essersi risposato.Se il coniuge divorziatosuperstite è convivente conun soggetto terzo, ciò noncomporta di per sè la perditadel diritto alla reversibilità interzo luogo, il rapporto dilavoro da cui trae origine iltrattamento pensionisticodeve essere anteriore allasentenza di divorzio. L’im-porto dovuto a titolo di pen-sione di reversibilità vienecalcolato in base al rapportointercorrente tra la durata delmatrimonio e il periodo dimaturazione della pensione

in capo al defunto. Come peril caso del TFR del divorzia-to, i giudici hanno chiaritodefinitivamente che l’arco didurata del “matrimonio”comprende anche l’eventualeperiodo di separazione lega-le, fino alla data della senten-za di divorzio: solo in questadata, infatti, si è definitiva-mente e sicuramente ottenutolo scioglimento del vincolomatrimoniale (o la cessazio-ne degli effetti civili delmatrimonio concordatario)Se il coniuge defunto non siera risposato, la pensione direversibilità spetta solamenteal coniuge divorziato super-stite (ovviamente, se sussi-stono tutti i presupposti dilegge e nei limiti dell’arco didurata del matrimonio poiconclusosi con il divorzio).Anche se dopo il divorzio ilconiuge defunto aveva intra-preso una convivenza con unsoggetto terzo, l’intera pen-sione di reversibilità spettacomunque all’ex coniugedivorziato. Se invece, dopo ildivorzio, il defunto avevacontratto nuove nozze, allorala pensione di reversibilitàspetta in parte all’ex coniugedivorziato e in parte al nuovoconiuge superstite, ossia al/lavedovo/a. Secondo la Leggesul Divorzio la ripartizionedelle quote viene fatta dalTribunale in considerazionedella durata dei rispettivimatrimoni: tuttavia, si è sta-bilito che il Tribunale nonpuò basarsi soltanto sulnumero di anni di durata diciascun matrimonio, ma devetenere in debita considerazio-ne lo stato di bisogno dei sin-goli superstiti (divorziato evedovo), ossia le relativecondizioni economiche ereddituali. Purtroppo per lanostra lettrice, non spetta lapensione di reversibilitàall’ex coniuge che ha perce-pito l’assegno divorzile inunica soluzione. La presta-zione previdenziale, infatti,richiede la titolarità attuale ela concreta fruizione dell’as-segno divorzile e non unatitolarità astratta del dirittoche è stato in precedenzasoddisfatto con la correspon-sione in un’unica soluzione.La corresponsione dell’asse-gno “una tantum”, dunque,preclude la proponibilità diqualsiasi successiva doman-da di contenuto economicoda parte del coniuge benefi-ciario: si prende atto che ildiritto all’assegno divorzile èstato definitivamente soddi-sfatto e che non esiste, alla

morte dell’ex coniu-ge, una situazione dicontribuzione econo-mica periodica eattuale che vien amancare. Il principioè stato recentementechiarito dalla Cassa-zione a Sezioni Unite(Cass., Sezioni Unite,sent. n. 22434/2018 )per la quale “ai finidel riconoscimentodella pensione direversibilità, in favoredel coniuge nei cuiconfronti è statodichiarato lo sciogli-mento o la cessazionedegli effetti civili delmatrimonio, ai sensi dell’ar-ticolo 9 della legge 1 dicem-bre 1970 n. 898, nel testomodificato dall’art. 13 dellalegge 6 marzo 1987 n. 74, latitolarità dell’assegno, di cui

all’articolo 5 della stessalegge 1 dicembre 1970 n.898, deve intendersi cometitolarità attuale e concreta-mente fruibile dell’assegnodivorzile, al momento della

morte dell’ex coniuge, e nongià come titolarità astratta deldiritto all’assegno divorzileche è stato in precedenzasoddisfatto con la correspon-sione in un’unica soluzione”.

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

LA PENSIONE DI REVERSIBILITA’ AL CONIUGE DIVORZIATO

L’AVVOCATO RISPONDE

ARIETEFidatevi delle intuizioni chearriveranno quando meno ve loaspettate.. fidatevi dei sogni,delle sensazioni.. non permette-te alla mente razionale diinfluenzare la vostra ricettività;non capita spesso a chi vive nel-l’impulso che crea in voi il biso-gno di muovervi attraverso quelfuoco che vi rappresenta, cherappresenta le vostre idee, ivostri pensieri, il vostro modo difare sempre così determinato..ora ascoltate le sensazioni:sono figlie dell’anima..

TOROMarte vi guarda negli occhi;cosa immaginate che vi stiachiedendo attraverso il suo lin-guaggio fatto di sensazioni fortipiuttosto che di parole..? forsevi sta ricordando di utilizzarebene la sua energia; bandite laparola “eccesso” e prima diprendere qualsiasi decisione, odi “dire cose” .. pensate bene,osservate e andate oltre certeinterpretazioni che potrebberocondizionare il vostro pensieroverso situazioni o persone..respirate e poi parlate.. ma concalma..

GEMELLIRiposate! Questo periodo inve-stirete molte delle vostre energieun po’ in tutti i settori dellavostra vita, ma non dovrete faredi più o chiedere di più al vostrosistema psicofisico! Davverodovrete evitare di eccedere inqualsiasi situazione che viappresterete a vivere.. lo stress èdietro l’angolo e corre più divoi; non sarà difficile raggiun-gervi e questo non potete per-mettervelo! Dormite di più..pensate meno.. regalatevi deglispazi creativi che per quantominimi saranno necessari..

CANCROVi andrà di riprendere quota!!In queste settimane ormai pas-sate, avrete avvertito sicura-mente strani stati d’animo dovu-ti a tanta stanchezza.. è untempo complesso anche per voiquesto, sicuramente anche ilsistema che vi relaziona aglialtri può avervi creato ansia omomenti di inquietudine.. sefosse così basterà chiedersi“quale sia stata la lezionenascosta in certe situazioni”..perché c’è sempre una rispostaper chiarire qualsiasi cosa chepossa rappresentarci..

LEONEDovrete essere molto elasticiverso il pensiero degli altri,soprattutto se “gli altri” si muo-vono nella vostra realtà familia-re.. non puntate i piedi né

lasciatevi confondere dallavostra realtà emozionale..lasciate correre e aspettate cheogni cosa passi; è solo questio-ne di giorni.. intanto riposate estate con voi stessi, forse vi tor-neranno in mente episodi di vitagià vissuta.. o forse sarete voi arincorrere il passato.. magariper lasciarlo andare..

VERGINEIn questo periodo avrete troppecose nella mente e questopotrebbe essere un motivo digrande stanchezza ma anche didisattenzione.. quindi siate pre-senti il più possibile alle coseche vi accingerete a fare, le coseche in qualche modo richiedonotutta la vostra attenzione senzadistrarvi, nemmeno per un atti-mo.. inoltre fate attenzione anon perdere le cose; Martedice che i contrattempi sonodietro l’angolo.. buoni i nuovicontatti che potranno tornarviutili..

BILANCIASiate prudenti nell’investire ivostri soldi.. cercate di ammi-nistrare bene l’aspetto econo-mico; in questo momentoinfatti, la vita vi metterà unpo’ alla prova attraverso certisituazioni che incontrerete!Evitate di investire tropporispetto a quanto è giusto faree questo anche in terminienergetici; fate una cosa pervolta per evitare che “i piattidella vostra bilancia” perda-no l’equilibrio!! Questo è unbuon momento, evitandoeccessi, per concretizzare edare forma alle cose..

SCORPIONEMarte nel vostro cielo aumen-terà il tono della vostra ener-gia; vi andrà di fare, di attiva-re cose, di creare nuove pro-spettive e nuovi progetti..forse questo è un modo percambiare un po’ alcune cosedel vostro sistema di vita, persostituire “il vecchio con ilnuovo”, per rinnovare e tra-sformare!! È proprio così chesi fa per sentir fluire la forzadella vita dentro di voi e intor-no a voi.. seguite le vostre sen-sazioni..

SAGITTARIOQualcosa sta salendo a galla,si sta manifestando allavostra consapevolezza.. puòaccadere che questo avvengasemplicemente osservando,ma può anche accadere chesiano le sensazioni a parlare,oppure una sorta di nervosi-smo, di eccessiva stanchezza odi immotivata ansia che inve-ce nasce da qualcosa cheancora non avete considera-to.. siete in una fase di nuovaconsapevolezza e ciò che oravi appare scomodo sta perlasciare spazio a tanti sorrisi..tutto cambia..

CAPRICORNOArriva il momento dei proget-ti!! Non limitate il vostropasso che invece vi orienteràverso nuove direzioni da con-siderare!! Questo è unmomento di grande creatività,ve ne renderete conto quando

la porticina del cuore si apriràrispondendo al richiamo dellavita che sarà lieta di offrirvi isuoi doni! Tutti meritati ovvia-mente!! Regalatevi quindi lapossibilità di accoglierli! Per-mettetevi di vivere le cose che vistanno a cuore, che vi piaccio-no; questo vuole la vita per voi!ascoltatela

ACQUARIOVorreste prendere una direzionema la mente potrebbe interveni-re con i suoi limiti.. oppure sietegià dalla parte della mente eguardate il cuore a debitadistanza piuttosto che viverne idesideri che ha in serbo pervoi..? non siate severi verso voistessi ed evitate assolutamentel’eccesso di razionalità che viporterebbe solo fuori strada..

staccate la spina se potete eregalatevi un tempo per ascol-tarvi; sarà in quel momento chepermetterete al cuore di parlar-vi..

PESCIBellissimo questo momento cheparla di armonia, di positività egioia.. state dentro di voi, nellesensazioni, nell’ascolto.. lascia-te che tutto fluisca senza fareniente per attivare o limitarecose e situazioni.. osservateinvece e aspettate i consigli chela vita vi offrirà attraverso fortisensazioni, intuizioni, accadi-menti.. stupitevi per il fatto chetutto torna.. che tutto si muove afavore e vivete con fiducia senzaperdervi nemmeno un attimodelle buone cose che la vita vioffre..

IL GIARDINO DEI CRI-STALLI IN COLLABO-RAZIONE CON “ILMOSAICO DELLAVITA” E “ ACCADAMIAVILLA MATRIX”PRESENTA: “CREAREIL CAMBIAMENTO”SABATO 14 DICEMBREore 15.00 presso “VILLASARSINA” Via Breschi -Anzio - info 3477329631INGRESSO LIBERO


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VIOLENZA DONNE, MATTIA: “CON IL PREMIOCOLASANTI / LOPEZ RIPARTIAMO DALLE SCUOLE

RICORDANDO LE VITTIME DEL CIRCEO”

Un premio per rendere protagoniste le scuole nel ricordo di Rosaria Lopez e DonatellaColasanti, le due ragazze di 17 e 19 anni rapite e violentate nel 1975, in una villetta diSan Felice Circeo, da tre giovani, che ne carpirono la fiducia e la buona fede lasciandocredere loro che sarebbero andate ad una festa di studenti. Invece si ritrovarono seque-strate, seviziate e torturate per due interminabili giorni: Rosaria morì in quella casa.Donatella riuscì a sopravvivere fingendosi morta. Morì il 30 dicembre 2005 per cancro,portando con sé il dolore covato per 30 lunghi anni.

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la RegioneLazio ha presentato il premio dedicato alle due vittime di tanta violenza con l’obiettivodi sensibilizzare in primo luogo i giovani. Lo ha fatto con un’iniziativa toccante a cuihanno preso parte il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessora allepari opportunità, Giovanna Pugliese, la presidente della IX Commissione regionalepari opportunità, Eleonora Mattia (dal cui emendamento al bilancio è stato istituito ilpremio), l’attrice Claudia Gerini, che ha letto alcune poesie scritte dalla Colasanti,Roberto Colasanti, fratello di Donatella e Letizia Lopez, sorella di Rosaria e CeciliaD’Elia, Presidente della Cabina di regia per la Prevenzione ed il Contrasto allaViolenza di genere, moderata dalla giornalista di Repubblica, Maria Elena Vincenzi..“Mi sono sentita in dovere – afferma Mattia - di proporre il finanziamento della leggeregionale 4/2006, che aveva istituito il premio, perché ritengo fondamentale ricordareDonatella e Rosaria, due ragazze come tante altre, con tanti sogni da realizzare. Ho sen-tito il dovere di ricordare Donatella, dipendente della Regione Lazio, che in questi luo-ghi scriveva le sue poesie. Oggi abbiamo voluto interrogarci sulle amare connessioniche esistono tra il 1975 e il 2020, due epoche distanti accomunate dalla proclamazionecostante di un nemico comune, che è l’odio contro le donne e il linguaggio aggressivoe violento, che si diffonde e si consuma soprattutto online, sfruttando i nuovi mezzi dicomunicazione”.“Con il premio – sottolinea la presidente della IX Commissione - vogliamo riaffermareil ruolo che deve avere la scuola in questa sfida culturale perché è proprio dalla scuolache vogliamo ripartire. Quella scuola di cui Donatella e Rosaria si fidavano ed è pro-

prio da qui che ripartiamo, dai docenti, dalle ragazze e dai ragazzi, chiamati a misurarsisul tema della violenza. E’ per questo che il premio si rivolge alle scuole statali e pari-tarie di secondo grado e agli istituti di formazione professionale, i cui studenti potrannolavorare su 4 categorie di progetti: elaborati scritti; materiale audiovisivo; creazioniartistiche e prodotti musicali. Le scuole il cui progetto otterrà il maggior punteggio, inciascuna categoria, riceveranno un contributo di 5000 euro e una targa intitolata aRosaria e Donatella”. “Voglio ringraziare – conclude la Mattia - il presidente Zingaretti e l’intera Giunta,Claudia Gerini, le scuole presenti e dare un caloroso abbraccio a Roberto e Letizia, neiconfronti dei quali mi sono sentita in dovere di ricucire una ferita aperta da troppi annidicendo loro, concretamente, voi non siete oli!”

AL VIA IL 4 GENNAIO I SALDI INVERNALI 2020I saldi invernali nella regione Lazio, inizieranno sabato 4 gennaio 2020. La data è quel-la prevista dalla normativa regionale, ovvero il primo giorno feriale prima dell’Epifa-nia. La durata dei saldi sarà di sei settimane.

SANITÀ: APPROVATO IL PIANO PER LA SORVE-GLIANZA DEI LAVORATORI EX ESPOSTI A AMIANTOApprovato il piano per la sorveglianza dei lavoratori ex esposti a amianto: recependol’intesa tra il Governo e le Regioni sull’adozione del protocollo di sorveglianza sanita-ria dei lavoratori ex esposti all’amianto, la Regione Lazio ha approvato il documentotecnico regionale sulle Linee di indirizzo per un programma regionale di assistenza e

sorveglianza sanitaria agli ex esposti ad amianto redatto dal tavolo tecnico regionalecomposto dalle Asl, INAIL e il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) per razionaliz-zare la gestione della sorveglianza sanitaria.“Assicuriamo ai 4.800 soggetti riconosciuti da INAIL come ex esposti all’amianto un

percorso facilitato di accesso alle prestazioni. Parte un Piano triennale che vede in unaprima fase il controllo generale effettuato dagli ambulatori di medicina del lavoro pres-so le Asl, una seconda fase di controllo mirato con ulteriori esami diagnostici ed infineuna fase di controlli periodici presso le Asl di riferimento. Le prestazioni per i soggettisono erogate in esenzione (esenzione codice D01)” –così Alessio D’Amato, assessorealla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria.

RIFIUTI, VALERIANI: ENTRO 5 GIORNI CAMPIDOGLIO INDIVIDUI SITI PER SMALTIMENTO

“La Regione Lazio ha deciso di emettere una nuova ordinanza, utilizzando i poteri chele leggi ci attribuisce e intendiamo esercitare, perché Roma, la Capitale d’Italia, nonmerita questa situazione, in cui vive invece oramai da troppo tempo a causa di un’am-ministrazione immobile e incapace di individuare soluzioni ai problemi. In caso diinottemperanza dell’ordinanza, la Regione Lazio eserciterà dunque i poteri sostitutivi”.Così in una nota l’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani che illustraanche i contenuti principali dell’ordinanza firmata dal presidente Zingaretti questopomeriggio: “La priorità è che Roma Capitale deve procedere immediatamente all’in-dividuazione di siti o impianti sul territorio di Roma che possano essere destinati allosmaltimento dei rifiuti trattati. Abbiamo chiesto anche la costituzione di una strutturatecnica di tre rappresentanti (Regione Lazio, Città metropolitana e Roma Capitale) chepredisponga entro 5 giorni la scrittura di un documento tecnico relativo ai siti destinatiallo smaltimento. Entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza emessa oggi, RomaCapitale dovrà inoltre avviare la procedura per selezionare gli impianti di conferimentoall’estero ed entro e non oltre 15 giorni l’amministrazione Raggi dovrà individuarealmeno due siti dove effettuare la trasferenza dei rifiuti urbani indifferenziati. Infineentro e non oltre 30 giorni dall’autorizzazione a conferire nei siti prescelti, Ama dovràprovvedere agli allestimenti per la messa in esercizio delle trasferenze e questo entro il31 gennaio del 2020”.“Come già richiesto nella precedente ordinanza - aggiunge Valeriani – Ama entro il 15marzo 2020 dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, aree,strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino inbase ai principi di autosufficienza e di prossimità. Ovviamente nell’ordinanza abbiamoordinato anche a tutti gli impianti del Lazio di operare con il massimo della capacità ditrattamento autorizzato su base giornaliera, anche nei giorni festivi, secondo le richie-ste formalizzate da Ama”.

dallaRegionedi Bruno Jorillo


ANZIO - NETTUNONel presidio ospedaliero di Villa Albani inaugurata

la Casa della Salute di Anzio e Nettuno

“L’attivazione della Casadella Salute è finalmente unabuona notizia per i cittadini diAnzio e Nettuno che, nel presi-dio Ospedaliero di Villa Alba-ni, potranno contare su tuttauna serie di importanti presta-zioni sanitarie ambulatoriali.Ringrazio l’Assessore, AlessioD’Amato ed il Direttore Gene-rale, Narciso Mostarda, con iquali, dopo alcuni appassiona-ti confronti, abbiamo maturatouna posizione condivisa per ilrilancio della sanità del terri-torio e per il potenziamentodell’Ospedale Riuniti”.Lo ha affermato, questa matti-na, il Sindaco di Anzio, Candi-

do De Angelis, durante l’inau-gurazione della Casa dellaSalute, presso il presidio ospe-daliero di Villa Albani, allapresenza dell’Assessore regio-nale alla Sanità, Alessio D’A-mato, del Direttore Generaledell’Asl Rm6, Narciso Mostar-da e del Sindaco di Nettuno,Alessandro Coppola.La Casa della Salute di Anzio

e Nettuno, articolata su deipiani, all’interno dell’edificiodi Villa Albani, ubicato all’in-gresso di Via Aldobrandini 32,è dotata di un’area accoglien-za, di un punto unico di acces-so (PUA), di uno sportellounico prenotazioni (CUP) perprenotare le prestazioni sanita-

rie e per il pagamento delticket, di un punto prelie-vi, di un ambulatorio perle cure primarie aperto neifine settimana e nei giornifestivi, di continuità assi-stenziale, cardiologia,pneumologia, diabetolo-gia, oculistica, otorinola-ringoiatria, angiologia,neurologia e diagnosticadi primo livello. A breve,inoltre, saranno avviatealtre attività fra cui: il ser-vizio ambulatoriale infer-mieristico e quelli di gine-cologia, chirurgia genera-le e gastroenterologia. La Casadella Salute di Anzio e Nettu-no, aperta alla cittadinanza dal

lunedì al venerdì, dalle 7.30alle 19.00 ed il sabato, dalle7.30 alle 14.00, - come haaffermato il dottor Mostarda -

garantirà la continuità assisten-ziale fuori dall’ospedale, luogodei ricoveri e delle emergenze.

La Giunta De Angelis, ha approvato il progettodefinitivo per il nuovo arredo urbano e per il

restyling della Riviera Mallozzi

La Giunta De Angelis, ha approvatoil progetto definitivo per il nuovoarredo urbano e per il restyling dellaRivera Mallozzi. L’intervento, che siaggiunge a tutta una serie di operepubbliche sul territorio di Anzio,prevede un investimento pari a419.000.00 euro.Il progetto di riqualificazione, volu-to dal Sindaco, Candido De Angelis,

per ammodernare uno dei luoghisimbolo di Anzio, molto frequentatodai cittadini e dai turisti, prevede larimozione della pavimentazione edei massetti esistenti, per tutto iltratto oggetto di intervento, sostituitida una pavimentazione con disegnidi piastre trapezoidali, caratterizzateda una gamma cromatica vicina aicolori della sabbia e del mare. Anchei cordoli e i cigli stradali sarannorimossi e sostituiti. Al fine di razionalizzare gli attraver-

samenti pedonali, la loro posizionesarà rivista e saranno realizzate, incorrispondenza di ciascuno di essi,nuove rampe integrate nel marcia-piede, mentre il gradino Caduti diNassiriya sarà dotato di un percorsotattile per non vedenti. E’ prevista lasostituzione delle sedute, dei cestinie della fontana, lungo i 600 metri dipasseggiata, che saranno ridistribuiti

secondo uno schema ordinato earmonico.“Il percorso pedonale sui marcia-piedi di Ponente sarà rivisto, - affer-ma l’Assessore ai lavori pubblici,Giuseppe Ranucci - per creare nuovispazi dove saranno posizionate altresedute. Insieme alla sistemazionedella Riviera, realizzeremo nuovearee per la collettività, con la crea-zione di nuove piazzette per il tempolibero e per la vita sociale”.

UN VOLO DI NOTE......PER LA RONDINEIII Edizione

La Pro Loco Città diAnzio, proseguendo nellasua attività di sostegno infavore di Associazionidel nostro territorio che sioccupano di solidarietàverso i più deboli, orga-nizza Domenica 8Dicembre 2019, alle ore17,30 c/o Aula Magnadell’Istituto Superiore“Apicio-Colonna Gatti”via Nerone 1 (Anzio 2),lo spettacolo “Un Volo diNote......per la Rondine –III edizione”, il cuiincasso sarà devoluto:all’ AssociazioneANDOS (AssociazioneNazionale Donne Ope-rate al Seno), SezioneAnzio –Nettuno, percontribuire alla parzialecopertura delle spese cheaffronta ogni anno e allaFattoria Sociale “AsinoChi Legge”, che si occu-pa di bambini autistici,per il completamento deilavori dell’ aula didattica.Lo spettacolo vedrà lapartecipazione dell’Or-chestra “I Mescaleros”,del tenore MassimilianoDrapello, i Soprano Raffaella Pelella e Marzia De Lorenzo, del fisarmonicista Gian-carlo Caporilli, del cantante Eugenio Picchiani, del gruppo “Le Mascotte” e del caba-rettista Claudio Sciara. Madrina della serata la showgirl Carmen Russo e ospite d’ono-re Enzo Paolo Turchi. Presenta Olivia Gobetti. Regia di Mauro Paccariè.Per informazioni rivolgersi alla Pro Loco “Città di Anzio”, via Mimma Pollastrini5, tel. 069831586 o cel.3337171008.

“Al Dottor Ferdinando Ofria,Medico Chirurgo, per la pro-fessionalità, la profonda uma-nità e la passione con le qualiha curato, con instancabilededizione, per oltre 30 anni, ipazienti degli Ospedali Riunitidi Anzio e Nettuno”.E’ il messaggio, riportato sullatarga istituzionale, scelto dalSindaco di Anzio, Candido DeAngelis, per ringraziare il dot-tor Ferdinando Ofria, figurastorica dell’Ospedale Riuniti,giunto al termine del rapportoprofessionale pubblico. Lapremiazione del dottor

Ofria,che aveva iniziato alavorare nel reparto di chirur-gia all’Ospedale nel 1988,sotto la direzione del compian-to Primario, prof. Enrico Mag-giore, è avvenuta questa matti-na, durante il Consiglio Comu-nale, nella Sala Consiliare diVilla Corsini Sarsina.“In questi decenni anni, oltre adedicarsi con successo allachirurgia generale, il dottorOfria - ha detto il Sindaco,Candido De Angelis, in Consi-glio Comunale - ha creato inOspedale l’unità operativa dichirurgia vascolare, con l’ese-

cuzione di migliaia di inter-venti e con la parallela gestio-ne, pubblica, di un attivoambulatorio per la diagnosi ela cura delle malattie dellearterie e delle vene. E’ stato unesempio per i colleghi, unpunto di riferimento per i piùgiovani, che ha sempre saputosostenere ed affiancare congrande capacità didattica.Nonostante i numerosi e gra-vosi impegni in ospedale, nonha mai cessato di aggiornarele sue conoscenze scientifichee le tecniche chirurgiche. Lasua rassicurante presenza in

Ospedale è statauna sicurezza peri cittadini di Anzioe Nettuno che, inlui, hanno sempretrovato un medicocompetente e dis-p o n i b i l e ” .“Questa mattinaero venuto a VillaCorsini Sarsinaper un appuntamento con ilSindaco, - ha detto, visibil-mente emozionato, il dottorOfria - non avevo minimamen-te immaginato un pubblicoriconoscimento di questa

importanza. Ho dedicato lamia vita alla medicina, ai mieipazienti, spesso trascurando lafamiglia e gli affetti più cari.Grazie di cuore a tutti, ora miaspettano i miei nipoti!”.

Il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, durante il Consiglio Comunale, premia il dott. FerdinandoOfria, giunto al termine del rapporto professionale pubblico presso il Riuniti


POMEZIATariffe abbassate per assistenza domiciliare, mensa e asili nido

Piano antipovertà: via libera alla manovra del welfareChe a Pomezia vi siano fortisacche di povertà è risaputo.Un disagio sociale che haavuto negli anni un picco versol’alto anche per essere alimen-tato da una notevole ed inces-sante crisi occupazionaledovuta alla chiusura o allo spo-stamento di realtà produttive.Inoltre, è in costante incremen-to il flusso immigratorio daparte di stranieri e da chi“fugge” qui dalla ancora piùcara Roma. Ora, tuttavia, staper arrivare una boccata diossigeno per chi si trova adover fare i conti con la pro-pria disastrosa situazione eco-nomica. La Giunta comunalepresieduta dal Sindaco Adria-no Zuccalà ha varato, a partireda gennaio e dall’autunno2020, una consistente riduzio-ne delle tariffe dei servizi diassistenza domiciliare, refezio-

ne scolastica e asilo nido.Nello specifico, dal mese disettembre del prossimo anno èstata prevista la riduzione del15% sulla tariffa degli asilinido comunali per tutti gliutenti; riduzione della tariffadella mensa con pagamentomensile/trimestrale/annualecon sconti, dal 3% al 5%, lega-ti al pagamento anticipato; l’e-senzione totale dal terzo figlioin poi per il servizio mensa.Guardando più vicino neltempo, tra poco più di un mesesi avrà la riduzione del 20%sulle tariffe per l’assistenzadomiciliare che si attesterannodal minimo di 1€/ora fino almassimo di 8€/ora. Buonenotizie anche per gli amantidella cultura, visto che rimar-ranno invariate le tariffe perl’ingresso al Museo Archeolo-gico Lavinium, l’utilizzo dei

locali adibiti a celebrazioni dimatrimoni e delle aule deilocali presso il ComplessoSelva dei Pini. Per il MuseoCittà di Pomezia - Laboratoriodel Novecento è previsto ilcosto del biglietto in via pro-mozionale a 1 euro fino al 31gennaio. Soddisfatta l’Asses-sore Miriam Delvecchio cheha sottolineato come con que-ste misure si sia voluto venireincontro alle esigenze dei citta-dini e delle famiglie adeguan-do al ribasso le tariffe di alcuniservizi a domanda individuale:“Diminuiscono i costi di frui-zione - ha detto la delegata delSindaco - ma garantiamo unostandard qualitativo di altolivello per i servizi erogati”.Da parte sua, il primo cittadinoha detto con soddisfazione:“Siamo riusciti a costruire unamanovra che realizza alcuni

punti importanti del nostroprogramma di governo. Unprimo pacchetto di misure checonferma il nostro impegnoper il benessere della colletti-vità, con un’attenzione parti-

colare alle realtà più in diffi-coltà come i nuclei familiarinumerosi o chi usufruiscedell’assistenza domiciliare”.

Fosca [email protected]

Nonostante Natale deve ancora arrivare giàsi pensa al 2020

In città si respira già aria di…carnevale!

Il tempo corre e già si pensa al Carne-vale. È vero che prima ci sono altreimportanti festività, ma quest’anno ilComune vuole muoversi con largo anti-cipo ed ha pubblicato un avviso pubbli-co per raccogliere per tempo delle pro-poste da inserire nel programma del“Carnevale Pometino 2020” giuntoormai alla 44° Edizione. Al momentoquello che è certo sono solo le datedurante il quale si svolgeranno le variemanifestazioni, dal 20 al 25 febbraio,quando il centro e le località più perife-riche si animeranno con sfilate di carri

allegorici, gruppi in maschera, bande egruppi folkloristici, spettacoli ed eventidi intrattenimento, feste di quartiere. Nello specifico, il 20 febbraio si avràl’apertura dei festeggiamenti carnevale-schi nelle piazze principali di Pomeziae Torvaianica e/o nei quartieri; il 23febbraio ci sarà il corteo carnascialescoa Torvaianica; il 25 si replicherà aPomezia centro con la chiusura finaleaffidata a Re Carnevale. Ma perché iltutto prenda vita, il Comune ha fissatodei paletti ben precisi che sono: i gruppie i carri realizzati dovranno assicurarela partecipazione ad entrambe le sfilatedi Torvaianica e Pomezia; i gruppi inmaschera dovranno essere composti daalmeno 15 elementi. Ovviamente è pre-visto un certo budget che sarà ripartitoin maniera equa ossia un contributo: - fino ad un massimo di €. 2.500,00 perogni carro allegorico- fino ad un massimo di €. 300,00 agruppo in maschera/gruppo folkloristi-

co con un minimo di 15 elementi- fino ad un massimo di €. 500,00 per lefeste di quartiere.Ovviamente chi prenderà parte al Car-nevale Pometino avrà anche degli oneriche sono: specificare le esigenze tecni-co/logistiche necessarie alla realizza-zione dell’evento al momento delladomanda di partecipazione (eventualirichieste successive non verrannoaccolte); realizzare l’evento approvato,previa sottoscrizione di un accordo dicollaborazione; essere in possesso ditutte le certificazioni previste dalle nor-

mative vigenti in materia di sicurezza,relativamente agli impianti ed all’at-trezzature installate per gli spettacoli;provvedere autonomamente alla richie-sta ed al pagamento dei diritti Siae;individuare un responsabile per la sicu-rezza dell’evento; assumersi la respon-sabilità dei kit per la raccolta differen-ziata (se richiesti), versando una cau-zione di € 150,00. Ci si potrà candidareentro il prossimo 8 gennaio protocol-lando in Municipio l’apposita richiestadi partecipazione con allegato il proget-to inviando la missiva al Comune diPomezia – Ufficio Cultura e Spettacoloentro mercoledì 8 gennaio 2020, oppu-re tramite e-mail a [email protected] o pec [email protected]. Per ulteriori informazio-ni 06/91146233 – 06/91146467.

Fosca [email protected]

CRONACHE POMETINE(a cura di Fosca Colli)

TRASPORTI, 13 NUOVE PENSILINE A TORVAIANICA Inaugurate a Torvaianica 13 nuove pensiline per l’attesa dei mezzi pubblici sul lungomare.Sono il frutto di un accordo sottoscritto tra l’Amministrazione comunale di Pomezia e ilCotral, per garantire decoro e sicurezza presso le fermate dell’autobus sul territorio. La loroinstallazione è solo uno dei tanti tas-selli di un più ampio progetto dimiglioramento dei servizi pubblici afavore degli utenti: dalle zone 30alle limitazioni del traffico, dallearee pedonali al rifacimento straor-dinario delle strade: “Stiamo portan-do avanti un processo di rinnova-mento delle pensiline - ha spiegatol’Assessore Luca Tovalieri - pergarantire la sicurezza dei nostriutenti e al tempo stesso il decorodegli spazi e delle infrastruttureattribuendo un’uniformità esteticaalle aree di attesa dei mezzi pubbli-ci. Ricordo che non è possibileinstallare le pensiline in ogni ferma-ta dell’autobus perché non sempre ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per il passag-gio dei pedoni e lo stazionamento delle auto”.

IN ARRIVO 280 NUOVI ALBERICelebrata a Pomezia la Giornata nazionale degli Alberi, che ha l’obiettivo di valorizzare l’am-biente e migliorare la qualità dell’aria. Per salvaguardare la biodiversità e aiutare a mitigaregli impatti del riscaldamento globale a partire dalla fine di novembre e nelle successive setti-mane, il piano prevede la messa a dimora tra Campo Ascolano e le altre aree verdi del territo-rio 280 alberi, di specie tipiche dell’areale mediterraneo, che saranno curati con irrigazioniestive e primaverili di emergenza. La forestazione urbana contribuisce a migliorare le condi-zioni ambientali dei suoi abitanti contrastando gli effetti dei cambiamenti climatici. Piantaresoprattutto gli alberi giusti al posto giusto, significa investire nel futuro e in quello delle nuovegenerazioni in maniera consapevole.

10 KM DI STRADE VERRANNO RIASFALTATIAl via i lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento del manto stradale delle vie diPomezia e Torvaianica in più pessime condizioni. In particolare saranno interessate via Dani-marca, lungomare delle Meduse, via di Torvaianica Alta, via delle Orchidee, via Castagnetta,via Fratelli Bandiera, via Virgilio, via Cavour, piazza San Benedetto da Norcia. Si tratta di unintervento importante, ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci, interamente finanziatocon fondi comunali per un costo dicirca 500mila euro netti, che va adaggiungersi ai cantieri già aperti ierimattina a Pomezia centro per il rifa-cimento completo di via Confalonie-ri e via Filippo Re. Lavori, questiultimi, frutto dell’accordo conSNAM Rete Gas in compensazioneper gli scavi realizzati nei mesi scor-si. Prossima anche l’opera di realiz-zazione della pista ciclabile in viaVarrone, via Augusto Imperatore,via Martiri delle Foibe e viaRomualdi, che, nell’ambito delPiano Nazionale di Sicurezza Stradale cofinanziato dalla Regione Lazio, consentirà il rifaci-mento del manto stradale nelle vie interessate dal cantiere. In corso invece i lavori su via Cam-pobello, che si concluderanno anch’essi con la riasfaltatura completa dell’arteria stradale.Anche questo intervento è cofinanziato con quota parte di fondi comunali.


ARDEA Montagnano, semaforo “random” e stradedissestate. I residenti: “sul piede di guerra”

“Siamo completamente abbandonati - èil grido di dolore che di frequente lan-ciano i cittadini di Montagnano -. Stra-de fatiscenti, semaforo decadente, nes-suna manutenzione” Gridano con rab-bia e delusione gli abitanti del quartiereMontagnano da sempre dimenticato daipolitici di prima e maggiormente daquelli di ora. Il comprensorio di Monta-gnano e villaggi ad esso collegati,hanno tra l’altro eletto un loro cittadiniquale il penta stellato Lucio Zito attualePresidente del Consiglio comunale chestando a quanto segnalano i cittadini èincapaci e disattento addirittura a farsistemare un semplice semaforo chenon funzionando regolarmente mette arischio l’incolumità dei cittadini comeriporta un comitato che fa capo all’atti-va ed attenta Elvira Marinelli.

“Montagnano sono”. Parafrasando ilcelebre commissario uscito dalla pennadi Camilleri, verrebbe da dire che adArdea ci vorrebbe davvero Montalbanoper risolvere un caso decisamente oscu-ro: la situazione assurda e molto peri-colosa del semaforo dell’incrocio suVia Ardeatina con via Montagnano evia Tor Paluzzi, perennemente fuoriuso.“Sono anni – raccontano i residenti –che denunciamo sempre e la struttura èormai fatiscente, con i pezzi mancanti;basta che viene giù un po’ d’acqua e vanuovamente in tilt. Ora sta funzionan-do, ma due giorni fa no, e fra due gior-ni…Abbiamo inviato una pec con circa 100firme (raccolte in soli due giorni) alSindaco, al presidente del consiglio, alcomandante Ierace, all’assessoreall’ambiente con la richiesta di sostitu-zione, ma ad oggi ancora non riusciamo

ad avere risposte.Quell’incrocio è pericolosissimo, per-ché chi esce da Via Montagnano non hala visibilità di chi viene da Via Ardeati-na, e i camion sfrecciano senza remore,non essendoci cartelli che segnalano ilcentro abitato o strisce pedonali.Ogni giorno si rischia la vita; in quel-

l’area ci sono i bambini che attraversa-no per prendere il pulmino delle scuoleper Cecchina e Pomezia. Nei giorniscorsi abbiamo sfiorato la tragedia: unavettura in uscita da via Montagnano harischiato di essere travolta da uncamion; fortunatamente è riuscita adaccelerare e ne è uscita indenne.Siamo completamente abbandonati – è

il grido di dolore dei residenti -. Stradefatiscenti, nessuna manutenzione.Abbiamo scritto più volte ma ci rispon-dono che ‘quella strada è provinciale’,però mai il Comune ha intercedutopresso la Città metropolita per noi”. (ilcui presidente è la Virginia Raggi sin-daco del M5S di Roma) Non è escluso

che presto i cittadini di Montagnano,potrebbe scendere in piazza con unamanifestazione di popolo che li vedreb-be reclamare sotto le finestre del sinda-co e dello stesso presidente del consi-glio loro “compaesano”. Ormai unaamministrazione sempre più allo sban-do, una maggioranza guidata dal sinda-co Mario Savarese che di tanto in tanto

si perde i pezzi migliori, consigliereche non hanno avuto il timore di farnotare i disservizi che questo paese staancor più subendo per incapacità, ina-scoltati si sono trasferiti nei banchi del-l’opposizione. Tante le speranze traditedi quei cittadini che avevano mai ave-vano avuto un rappresentante nellamassima assise comunale eletto a furordi popolo come lo è stato grazie ai votidi Montagnano” il penta stellato LucioZito che ha preso la carica di Presidentedel Consiglio comunale . Ormai i citta-dini di Montagnano, si sentono traditied abbandonati peggio di quelli cheamministravano prima, oggi gli abitantisono ancor più delusi, non vedendonessun miglioramento nella zona, nep-pure far sistemare un semaforo piùvolte segnalato. L’unica opera che staandando avanti è la rete fognaria con undepuratore voluto caparbiamente dalleamministrazioni precedenti. Oggi nonsi sarebbe potuto realizzare alcunaopera visto il dissesto finanziario volu-to come primo atto da questa ammini-strazione penta stella che ha aggravatole difficoltà gestionali, un dissestospacciato come un’opportunità si èrivelato un vero disastro. Del resto nonsi può dichiarare fallimento e poi chie-dere ad una banca che gli faccia credi-to. Lo stesso Fabio Massimo CastaldoEurodeputato e Vice Presidente del Par-lamento Europeo glielo aveva sconsi-gliato se non addirittura supplicato alsindaco ed al suo staff. Montagnanocon l’avvento dei pentastellati ha persola farmacia, la delegazione ed ora staperdendo anche un semplice semaforo.

Luigi Centore

Ardea dice addio a Orazio Ucci, e il sindaco inaugurai primi 180 loculi del costruendo cimitero

E’ stato inaugurato ilcostruendo cimitero ideatocon il metodo del “ProjectFinance”, alla presenza delSindaco e dei familiari delprimo defunto che è statotumulato nei nuovi loculi.La cerimonia si è svolta nelricordo di Orazio Ucci, noto

imprenditore edile, commer-ciante, politico della prima eseconda repubblica, una per-

sona ascoltata per la suaesperienza di vita, padredell’ex sindaco RobertaUcci.Proprio grazie alla caparbietàdella figlia Roberta, sostenu-ta dall’attuale consiglieracomunale Raffaella Neoclitie dalla risonanza mediatica

sui quotidiani locali e nazio-nali, oggi si è potuto benedireuna parte dei loculi in un

costruendo cimitero – vadetto – ancora molto provvi-sorio, senza alcuna recinzio-ne in muratura (se non unaprecaria da cantiere) e conuna viabilità che ha messo indifficoltà persino le autodell’agenzia funebre Attenni,impossibilitate ad arrivarecon facilità sotto i loculi peraccompagnare la salma.Oltre al sindaco di Ardea,c’era una folla di amici e –ovviamente – i familiari: la

figlia, i nipoti, il gene-ro, le nuore e la vedovasignora Elena.Una cerimonia, dun-que, resa possibile gra-zie anche all’espostopresentato dalla consi-gliera Raffaella Neo-cliti, assistita dall’avv.Francesco Falco, cheha evidenziato gliinaccettabili ritardi perla costruzione del cimitero.Un sorriso amaro nel ricordo

di Orazio Ucci: ancora unavolta, come mille volte davivo, ha primeggiato, e a lui

va ascritta l’inau-gurazione delcimitero.La benedizione èle preghiere dirito sono stateimpartite dal gio-vane reverendodon AlessandroPaone, parrocodella parrocchiadi Pian di Frassoe della Castagnet-ta.Luigi Centore

La tumulazione della salma tra disagi e lavori in corso. Una folla di amici e parenti per l’ultimo saluto


ARDEA Il M5s “caccia” la Tarantino… ma lei non c’è più “Io sto fuori, ma il mio nome lo tengono ancora legato al movimento:

che devo fare per farmi togliere dal simbolo a cinque stelle: denunciare tutti?Se non fosse che potrebbe suonare offensivo per laprotagonista, verrebbe da dire (utilizzando un vec-chio adagio) che il M5s chiude il recinto dopo chei buoi sono fuggiti. I probiviri hanno infatti decisodi “cacciarla”; protagonista è Anna Maria Taranti-no, già passata a Cambiamo con Toti.“Questa storia – afferma la Tarantino – mi ricordai tribunali senza appello dove non puoi farci niente:le condanne arrivano a prescindere, senza alcuncontraddittorio. Premetto: sono andata via io dalMovimento 5 Stelle passando a Cambiamo. A cosefatte, dunque, dopo che me ne sono andata, qualcu-no dal M5S si è svegliato o lo ha sollecitato.Ricordate quando mi hanno chiesto chiarimenti?

Bene, io avevo chiesto di incontrarci per spiegaretutte le cose che non andavano e che mi hanno fattaandar via. A quanto pare il tempestivissimo colle-gio dei probiviri… non ha voluto sentire ragioni orepliche. Mi ha mandato una mail con la quale dicedi avermi espulsa. Piccolo particolare: io ero anda-ta già via. E non fate i burocrati dicendomi che civoleva un atto formale, perché non è così! Mica fir-miamo tessere! L’unico atto che si firma è la can-didatura e rispondiamo direttamente del nostrooperato… Non siamo yes men a sostegno del gran-de leader!

Parlano di avermi notificato un atto!Fermi tutti… qui le parole sono impor-tanti. La notifica è un procedimento par-ticolare che prevede una certa procedu-ra… Ebbene, loro la notifica l’hannofatta via mail ordinaria. Ma almeno lavolete mandare una pec o facciamo tuttocome nel paese di Topolino?”Fin qui la critica sull’episodio. Poi il dis-corso si allarga: “Ecco, questo è il Movi-mento 5 Stelle: rapporti umani zero, sesei della cricca sei osannato e se non nefai parte vieni messo da parte. Vive di unmondo digitale perché ormai non c’è piùniente del percorso originario: Gazebi inpiazza: meno di niente, Dirette strea-ming: ormai superate, Voti online: laminoranza degli ‘aventi diritto’ decideper tutti”.Poi l’iltimo attacco al Comune: “Ora…visto cheavete fatto finta di mandarmi via… lo avvisate voiil presidente del Consiglio Comunale Lucio Zitoche deve convocare il Consiglio per darmi degnacollocazione in un partito serio? Anche perché io larichiesta al Comune di cambio di Gruppo Consilia-re l’ho fatta da mesi… e il Comune misconosce che

non faccio più parte del Movimento 5 Stelle. Chedevo fare, denunciare il presidente del Consiglio el’amministrazione perché sul Sito internet Comu-nale appare ancora come io faccia parte del Movi-mento 5 Stelle?”

Luigi Centore(in collaborazione con il Faro On Line)

Da oggi anche Raffaella Neocliti è entrata a far parte della grande famigliadi Fratelli d’Italia. Oggi alla Camera dei deputati c’è stata la ratifica d’in-gresso del gruppo fondato da Antonello Aurigemma gruppo del quale faparte anche la Neocliti. Aurigemma nel suo discorso ha detto: “Oggi iniziaper noi un nuovo percorso politico Grazie a Giorgia Meloni per aver accoltoil “Manifesto Moderato Centro Destra” e la rete territoriale, guidata da Anto-nello Aurigemma che da anni ci ha visti protagonisti come amministratori emilitanti. Pertanto in Fratelli d’Italia i nostri valori, principi e l’approccioalla politica fatto di vicinanza al cittadino e basato sulla costruzione di unprogetto per il futuro del Paese come sempre passione, impegno e umiltàAvanti”. Con l’ingresso della Neocliti il gruppo fratelli’Italia diventa il grup-po più consistente dell’opposizione, un gruppo di persone che continuerannoa dare a quegl’incapaci di consiglieri, sindaco e presidente del consiglio filoda torcere. Un gruppo composto da persone preparate che certo non temonol’arroganza di un gruppo settario che vorrebbe imporre la loro volontà, delresto i consiglieri di centrodestra hanno dimostrato di non farsi mettere ipiedi in testa da nessuno e per di più tutti sono liberi, cosa che nelle settenon è permesso. L’ultimo passaggio sarà la convalida da parte del capogrup-po Riccardo, convalida che non si è fatta attendere

Luigi Centore

Raffaella Neocliti:“Sempre più in alto”

L’Avv. Col. Sergio Ierace ad Ardea atempo pieno, soddisfazione dei cittadini

Virginia Raggi sindaco di Romaconcede al suo collega penta stel-lato Mario Savarese sindaco diArdea, una proroga per lasciaread Ardea come comandante dellamunicipale l’Avv. Col. SergioIerace in attesa che venga esple-tato il concorso a comandanteeffettivo indetto dal comune diArdea. Piena soddisfazioneanche da parte dei cittadini chehanno già avuto modo di apprez-zare la sua professionalità, edecisione nel mettere in attoazioni antirepressive come quelladel sequestro della discarica diMontagnano o l’abbattimento sulnascere di una nuova costruzionein zona dei 706 ettari comunalidelle Salzare. Resta comunque lasperanza che lo stesso se purprovvisorio possa iniziare i con-trolli su quei 706 ettari proprietàdel comune violati da tanto abu-sivismo commerciale ed edili-zio, che malgrado le ordinanze didivieto di aprire attività commer-ciali queste continuano indistur-bate ad aprire le serrande senzache nessuno se ne sia reso conto che le aperture continuano con la ipocrita e miserascusa del silenzio assenso che di fatto non esiste ad “gabbare” la legge. Con un coman-dante a lungo termine, la solita storia delle tre scimmiette finirà di certo. Il futurocomandante che assumerà il comando in pianta stabile ma comunque a lungo terminee non più part time con altro comune, agirà di conseguenza, e non ci saranno più figlie figliastri, come lo stesso sindaco diceva quando era un semplice cittadino.

Luigi Centore


SPORT L’ Aprilia Racing scivola sull’Anagnidi Dario Battisti

Pesante ko interno dell’ApriliaRacing che al termine di unaprestazione indecifrabile sub-isce un 3-1 dal Città di Anagni.La formazione ciociara, ultimanella classifica del girone G delcampionato di serie D, prima diespugnare il Quinto Ricciaveva vinto, su 13 partite dis-putate, solamente un’altra gara.Capitan Olivera con questaseconda sconfitta consecutiva esecondo stop interno stagionaleprecipitano a sei punti dallazona play off. I giocatori delclub delle cinque rondini hannosempre rincorso i ciociari.Andati in svantaggio per unarete di Flamini gli aprilianihanno riequilibrato il punteggio

sul finire del primo tempo conCrescenzo. Dopo il rigore tra-sformato da Cardinale, fallo diCamara punito con il cartellinorosso, Spano ha una ghiottaoccasione per agguantare dinuovo il pareggio ma l’attac-cante sardo dopo aver saltato ilportiere e con la posta spalan-cata manda incredibilmentefuori. La terze rete dell’Anagniè di Savo. L’Aprilia Racing ter-mina il match in nove a causa

dell’espulsione del difensoreBattisti. Intanto da qualchegiorno è aperto il mercato deicalciatori. L’Aprilia Racing haintenzione di operare qualcheacquisizione per integrare l’at-tuale rosa?<<Noi siamo inlinea con quello che era l’obiet-tivo iniziale. Sicuramente cimanca qualche punto in quantoquesta squadra avrebbe merita-to, con le prestazioni effettuate,qualcosa in più. Siamo soddi-sfatti di quanto fatto fin qui daicalciatori e dallo staff tecnicoquindi non opereremo capovol-gimenti. Non abbiamo necessi-tà di fare chissà quale tipo dioperazioni – spiega il direttoresportivo dell’Aprilia RacingAlessandro Battisti – Vedremose qualche ragazzo che sta gio-

cando meno di altri vuole tro-vare più spazio. In questo casoprovvederemo a sostituirlo>>.Nell’arco di una stagione ago-nistica ci sono almeno duemomenti particolari. Il primo èil periodo dei trasferimentiinvernali dove le squadreacquistano o dismettono i cal-ciatori in base agli obiettivi sfu-mati o a portata di mano e l’al-tro è a cavallo della primaveraquando le condizioni fisiche e

altro trasmettono indizi fonda-mentali su quale potrà essere ilrush finale di ogni formazio-ne.<<Secondo il mio parere lesquadre che sono in testa con-solideranno le rispettive rose

dei giocatori per giocarsi finoalla fine la possibilità la vittoriadel campionato o per l’entratanei play off – puntualizza ildirettore sportivo biancoceleste

Alessandro Battisti – il gironelaziale di serie D è un raggrup-pamento, che rispetto ad altrigironi, non da vita a numerosistravolgimenti o rivoluzioni.Sono altri i gironi dove le squa-

dre dismettono o cambianocompletamente gli organici.Questo è un momento delicatoperché tutte le sessioni di calciomercato creano un po’ di insta-

bilità. Faranno bene quellesocietà che in questo periodoavranno equilibrio e che non sifaranno influenzare dalle voci,chiacchiere e malumori chemagari possono esistere. Laprimavera, parliamo del secon-do periodo, è ancora lontana.Speriamo di arrivarci con gran-de entusiasmo e voglia cercan-do di recuperare quei punti chead oggi ci mancano>>. L’Apri-lia Racing in diverse partite harealizzato meno di quello che lamole di gioco e le occasionicreate richiedevano. E’ solo uncaso?<<Abbiamo dei giocatoriche a livello numerico di reti,basta vedere le annate prece-denti, hanno nelle gambe gol.Oltre alla bravura dei portieriavversari e anche una questionedi casualità – risponde Alessan-dro Battisti – questa è una squa-dra che in ogni incontro creasituazioni pulite da rete. Arrive-rà il momento che i nostri attac-canti aumenteranno i loronumeri>>.

Una bellissima avventura,quella di Martina Screti eSimone Rocca, atleti dellaAprilia Sporting Village,che nel week end del 23 e24 novembre scorso si sonotrasferiti nella piscinacomunale di San Vito altagliamento, in provincia diPordenone, per i Campiona-ti Italiani di Nuoto Pinnatoper diversamente abili. Ed i risultati non sono dicerto mancati, con MartinaScreti, autrice a sorpresa diben tre titoli italiani nei 25,50 e 100 metri pinne cat Aunder 18, mentre SimoneRocca è riuscito a conqui-stare la medaglia d’argentonei 200 pinne cat A assolu-t i !Sono i primi prestigiosissi-

mi risultati stagionali di unteam in costante espansionee che nel corso della stagio-

ne vedrà atle-ti apriliensipresenti neim a g g i o r iappuntamentinazionali delnuoto ASI edel nuotopinnato FIP-S A S . Ricordiamodomenica 1dicembre ilvivaio delnuoto invasca aRoma, nellapiscina dellaR o m a n i n aS p o r t i n gCenter, per laprima provaregionale delNuoto ASIche si prean-nuncia ric-chissimo di presenze.Risultati completi info edettagli sul sito sociale

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