Dal PC al Piano Nazionale Scuola Digitale - Prof. Francesco Lopez

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Dal pc al Piano Nazionale Scuola digitale Corso di formazione per neoassunti Liceo Virgilio Milano, 7 Maggio 2015 Prof. Francesco Lopez Funzione Strumentale “Sviluppo informatico” Esperto in NT IIS Frisi, Milano

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NUOVE TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA (NT)

Dal pc al Piano Nazionale Scuola digitale

Corso di formazione per neoassunti

Liceo VirgilioMilano, 7 Maggio 2015

Prof. Francesco LopezFunzione Strumentale Sviluppo informatico Esperto in NT

IIS Frisi, Milano

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LE TAVOLETTE DI IERI3

LE LIM DI OGGI4sources: http://is.pearson.it/magazine/la-lunga-strada-della-lim/

DOMANILa scuola in una mano?5

Programma di Sviluppo delle Tecnologie DidatticheMiur Il Programma ha allineato i dati sulla presenza di pc nelle scuole ai parametri imposti dal quadro internazionale (Accordi di Lisbona);Gli investimenti sono stati indirizzati in primo tempo a sostenere lacquisto di attrezzature, e successivamente alla formazione dei docenti;Il Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche (PSTD 97-2000) stato finalizzato allacquisto di laboratori di informatica;

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Piano nazionale ForTicIl Ministero, nel 2003/2004, ha puntato sulla formazione dei docenti con il Progetto ForTic 1, che ha coinvolto quasi 250.000 insegnanti, pi di un quarto dellintero corpo docente;Formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche;Uso del computer nella didattica e nella gestione della scuola;Basato sulla piattaforma Puntoedu di INDIRE;Successivamente, nel 2005/2008, il Piano di Formazione ForTic 2

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Piano Nazionale Scuola Digitale ll Miur ha lanciato nel 2007 il Piano Nazionale Scuola Digitale per diffondere luso delle TIC nelle classi e utilizzare la tecnologia come catalizzatore dellinnovazione didattica;lo scopo stato quello di promuovere nuove pratiche di insegnamento, nuovi modelli di organizzazione scolastica, nuovi prodotti e strumenti a sostegno della qualit;Il piano nazionale comprendeva quattro iniziative; un finanziamento per attrezzare le classi con lavagne interattive multimediali (Piano LIM);tre progetti di sperimentazione in cui alcune scuole pilota, selezionate tramite bando aperto, sperimentano soluzioni TIC;Cl@sse 2.0; Scuol@ 2.0;Editoria digitale scolastica.

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Progetto Scuola digitale LIMCon il Piano nazionale scuola digitale: processi di innovazione e TIC, lUfficio V del MIUR ha puntato tantissimo sulle nuove tecnologie (NT) applicate alla didattica; Con il Piano di diffusione delle lavagne digitali - PIANO LIM - stato associato lacquisto di nuove attrezzature a progetti di formazione dei docenti coinvolti; Spostando cos il focus dei corsi dalle competenze informatiche alla didattica disciplinare integrata dalluso dei nuovi strumenti;

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Progetto Scuola digitale LIM Inizialmente quasi tutti gli investimenti sono andati verso la scuola media: diretta conseguenza degli esiti della prima indagine OCSE PISA del 2006;Introduzione delle lavagne digitali nelle classi delle scuole medie: con un investimento di 90 milioni di euro;

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Progetto Scuola digitale LIM Il progetto Scuola Digitale LIM si e articolato in diversi interventi formativi indirizzati ai vari ordini di scuola: due rivolti alle scuole statali secondarie di I grado (anno scolastico 2009/2010 e anno scolastico 2011/2012);

due rivolti alle scuole statali primarie e alle scuole statali secondarie di II grado (anno scolastico 2010/2011 e anno scolastico 20111/2012).

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Piano nazionale Scuola digitale - Cl@ssi 2.0 Cl@ssi 2.0 - (2009 - 2010);Servizi e strumenti a supporto dellapprendimento;Questi infatti si presentano come applicazioni di facile uso che non richiedono specifiche competenze e rendendo quindi indipendente lutente;Tra queste tecnologie rientrano anche le Lavagne Interattive la cui rapida diffusione ha dimostrato lalto potenziale delle ICT nel guidare il cambiamento degli ambienti di apprendimento.

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Cl@ssi 2.0Per diminuire il divario tra adolescenti informatizzati e adulti tagliati fuori dal mondo delle tecnologie, compresi spesso genitori e insegnanti, (digital disconnect);Tutto questo per percorrere nuovi processi di apprendimento, per dialogare con i nativi digitali insieme: insegnanti e genitori. Per ridurre la separazione tra Paesi allinterno del circuito delle informazioni e dei saperi e quelli esclusi, (digital divide).

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Cl@ssi 2.0Le NT bisogna usarle in aula e non nel laboratorio di informatica. Bisogna scardinare il modello organizzativo e cambiare larchitettura scolastica creando un nuovo setting d'aula. Le tecnologie vanno pensate per linnovazione didattica reale.

Nel momento in cui riuscite a modernizzare laula, riuscite anche a modernizzare linsegnante

sources: Les Techniques Freinet de l'cole moderne (1964; Le mie tecniche).

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Livello internazionale di C@sse 2.0Progetti Gemelliin Spagna il progetto ESCUELA 2.0; in Inghilterra il Progetto CAPITAL; e in Francia ECOLE 2.0.

sources: http://educalab.es/intef#p_39_INSTANCE_SdFYsrYVCJV2sources: http://www.sero.co.uk/capital.html#_blank

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Nuovi modelli imposti dalla diffusione delle NT

Lo stile comunicativo centrato su:interazioneproduzione collaborativa dei contenuti condivisione Bisogna evitare che si crei un gap tra studenti (i nativi digitali) e adulti (gli immigrati digitali)

La facilit di accesso allinformazione e la libert esplorativa del navigare nel Web danno agli studenti una sensazione di padronanza e di autonomia che la scuola della trasmissione non prevedeva.

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Integrare i nuovi strumenti nella scuolaPer dirla con Cristiano RadaelliTablet e nuovi strumenti tecnologici sono dei bellissimi gadget, ma sono investimenti inutili se non vengono investiti in un processo formativo completamente rivisitato [...]. in questo quadro, il ruolo del professore quello naturalmente di spiegare il contenuto della lezione, ma anche quello di gestire la ricerca delle informazioni e lo scambio di opinioni tra i ragazzi della propria classe e quelli delle classi che collaborano alla costruzione del tema specifico_____sources: www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/275_il-tablet-non-basta-verso-un-nuovo-ruolo-del-docente.htm

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Lindagine EU Digital Agenda, Marzo 2010, 2020 VisionTendenze in atto nei modelli didattici europei Estensione dello spazio classe con ambienti di apprendimento virtuale (VLE) e sistemi di gestione dei contenuti, LMS (Learning Management System), a cui si sono associati strumenti del Web 2.0; Contenuti didattici digitali: si rileva la produzione di contenuti autoprodotti dallutente (come il docente); La grande diffusione delle lavagne Interattive Multimediali ha avviato lampliamento del numero di device tecnologici (tablet, netbook, ebook) che orienteranno lattivit didattica sempre pi verso la collaborazione;

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Lindagine EU Digital Agenda, Marzo 2010, 2020 VisionI modelli pedagogici, costruttivista e socio-costruttivista, considerano le ICT strumenti utili per potenziare la didattica tradizionale e per privilegiare un approccio attivo;Il ruolo dellinsegnante che si configura come il punto chiave nel processo di trasformazione delle azioni di apprendimento; Necessit di identificare nuovi modelli di formazione, sia metodologica che tecnologica, continua adeguati alle esigenze della popolazione insegnante. 19

(emerso dalle diverse esperienze in Europa)

Lindagine EU Digital Agenda, Marzo 2010, 2020 VisionLa differenziazione dei modelli di apprendimento stata orientata prevalentemente alla collaborazione tra studenti e alla personalizzazione dei contenuti/percorsiSia nel modello classe tradizionaleSia in modelli diversi, con supporto di ICT (classe diffusa).

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Scuola diffusa Le modalit di fruizione delle informazioni, di apprendimento e di applicazione pratica mal sopportano i muri e i limiti di un unico luogo deputato.In realt, luogo dellapprendere potrebbe essere realmente la citt tutta e il territorio. Laula sarebbe aperta al mondo e composta da mille stanze diverse e dedicate, dalluniverso fisico a quello virtuale del web.

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Lindagine EU Digital Agenda, Marzo 2010, 2020 VisionIngresso in aula di device tecnologici quali tablet, netbook, ebook, che stimoleranno nuovi approcci didattici e metodi di studio; Valorizzare i momenti di apprendimento informale;La presenza diffusa delle nuove tecnologie, sia in forma di strumenti hardware sia in forma di applicazioni web 2.0 (wiki, blog, contenuti digitali o altro).

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Ipotesi di Progetto presentate Idea 2.0LIM e netbookLIM e piattaforma moodle Altri strumenti web 2.0LIM, ebook

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La Piattaforma MoodleUna piattaforma un luogoCHIUSO dove possibile gestire:Aspetti comunicativi (forum- chat etc)Aspetti di produzione materiali didattici, risorse varie, attivitAspetti di percorsi (lezioni, workshop)Aspetti di assessment (quiz e valutazioni)Amministrazione studenti ed attivit24

Attivit degli studenti su MoodleGLOSSARIO;FORUM;CHAT;LEZIONI;QUIZ (Moodle e hot potatoes);COMPITI;WIKI;SONDAGGIO;PODCAST.25

La Piattaforma Moodle26

La strategia del Progetto: andare oltre Oltre luso di LMS e degli Ambienti di apprendimento;Orientarsi verso la creazione di ambienti di apprendimento personali e personalizzati; Ambienti creati dai soggetti coinvolti attraverso luso di servizi on line.

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La barra di GOOGLERicerca, condivisione e collaborazione in rete

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ALCUNE ESPERIENZE29

Esperienza dellI.I.S. Paolo Frisi di Milano

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Progetto Cl@sse 2.0 FrisiScheda completa Progetto:

sources: http://www.scuola-digitale.it/documentazione/classi20/?showcase=frisi33

Scuol@ 2.0 si tratta di unazione ambiziosa che prevede il coinvolgimento di un intero Istituto scolastico, una linea avanzata di innovazione che punta ad una trasformazione radicale di alcune dimensioni tradizionali del fare scuola.Il paradigma su cui si basa l'intero piano scuola digitale puo essere sintetizzato nella massima ''portare il laboratorio in classe e non la classe in laboratorio".34

Cos la Scuola 2.0

Lobiettivo quello di modificare lambiente di apprendimento, ove per ambiente non si intende pi esclusivamente laula, ma listituzione scolastica nella sua interezza, in modo che le attivit didattiche, curriculari ed extra-curriculari, consentano un apprendimento distribuito e focalizzato sullo studente.

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Scuol@ 2.0Si tende a mutare profondamente il modo di fare scuola e il tempo-scuola, realizzando uno spazio collettivo di apprendimento che si estenda anche oltre i confini fisici delledificio e permetta la creazione di percorsi formativi personalizzati e costruiti dai docenti assieme agli studenti.36

Altre iniziativeGenerazione Web Lombardia - in cofinanziamento con le Regioni - 2012/2013;Formazione insegnanti Generazione web Lombardia 2013/2014; Generazione Web Lombardia;Formazione Insegnanti generazione Web 2014/15 e 2015/2016;Scuole wifi;Poli Regionali di Formazione.

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I risultati Le Cl@ssi 2.0 fin qui attivate sono 1.300;Le Scuole 2.0 sono 30;Molto meglio quando si parla di Lim, presenti nelle scuole nel 32,2% dei casi, per un totale di 71.800 lavagne multimediali.

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Dati forniti dall'Osservatorio Tecnologico del MiurLe scuole connesse ad internet oggi sono l82%; Il 10,5% delle scuole di primo grado avrebbe una connessione veloce (superiore a 30 Mbps)Il 23,1% nel caso delle superiori;Mentre in totale pi del 46% delle aule sono completamente disconesse;Elementari e medie, da sempre le pi deboli dal punto di vista delle infrastrutture di rete;

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Dati forniti dall'Osservatorio Tecnologico del MiurDopo la connettivit, il secondo grande scoglio rimane quello della formazione;Saper accendere e spegnere un computer - abilit condivisa peraltro solo dal 56% degli italiani secondo l'Agenzia per L'Italia Digitale - non basta a svolgere una lezione 2.0;Per insegnare in modalit digitale servono competenze specifiche, che esulano dalla formazione base della maggior parte dei docenti.

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OCSEAl Piano nazionale scuola digitale sono stati destinati finanziamenti corrispondenti allo 0,1 della spesa pubblica per listruzione;15 anni il ritardo rispetto a Paesi pi convinti dellimportanza delle tecnologie, come la Gran Bretagna;Mentre la Commissione europea ha sottolineato che il nostro Paese ha la pi bassa disponibilit di accesso alla banda larga della Ue.

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Il Programma Horizon 2020Il Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l'Innovazione (2014 - 2020)Mostra particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie innovative per la didattica;Le NT strumentali alla costruzione di una progettualit innovativa che coinvolga tutti gli altri attori del sistema distruzione, ovvero gli insegnanti e i dirigenti scolastici, i pedagogisti, i genitori e gli studenti, fino a giungere al coinvolgimento di privati e fornitori attivi nel settore dellhi-tech e delleditoria;Horizon 2020 mira a un forte coinvolgimento delle aziende impegnate nello studio di tecnologie innovative per la scuola, destinando a tale linea finanziamenti importanti: pi di 17 miliardi sui 70 disponibiliInteresse della UE nel sostenere maggiori investimenti in tecnologie chiave tra cui, appunto, quelle promosse per listruzione.

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LO SCENARIO ITALIANORendere la scuola un laboratorio dove sperimentare lavanzamento digitale e linnovazione tecnologicaValorizzare le competenze, seguire le raccomandazioni e le direttive europee, che ci indicano nella didattica per competenze la nuova via di sviluppo del sistema scolastico europeo;Promuovere nuovi strumenti tecnologici che non contrastino ma anzi si integrino e trasformino i metodi attuali dinsegnamento, fino a giungere al coinvolgimento diretto degli alunni e loro famiglie;E necessario investire nella loro formazione continua;Mettere in rete le buone pratiche

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Dalla classe tradizionale alla classe rovesciata Flipped classroom

La flipped classroom un sistema che, attraverso luso delle tecnologie didattiche, inverte il tradizionale schema di insegnamento/apprendimento ed il conseguente rapporto docente/discenteLa classe non pi il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con linsegnante.

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sources: http://www.slideshare.net/lantichi/laura-antichi?qid=cc314389-8536-47e1-8028-d3b73c7f7d3d&v=default&b=&from_search=1

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Flipped classroomsouces: https://www.youtube.com/watch?v=uztl93ZXbK8

FLIPPED CLASSROOMQuesta metodologia didattica ha origine nel mondo anglosassoneQuesta idea della classe capovolta (da to flip, capovolgere), oltre che negli USA sta acquistando sempre maggiore popolarit e credibilit anche negli ambienti educativi europei in particolare nel Nord Europametodo del problem solving cooperativometodologia dellapprendere attraverso il fare (learning by doing).

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Flipped classroomDisegnando allinterno dellambiente virtuale di apprendimento percorsi didattici specifici per singoli o gruppi con bisogni o esigenze particolari;Linversione del setting didattico;Lutilizzo di ambienti web di apprendimento cooperativo, permettono di spostare fuori dallaula in presenza una serie di attivit di tipo nozionistico;Trasformare la classe in un piccola comunit di ricerca.

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Nuovo ruolo del docente nella Flipped classroomUna figura che integra pi competenze, ovviamente quelle disciplinari, ma anche quelle di esperto di tecnologie digitali, cos come quelle di tutoraggio, coaching e mentoring (in presenza e on-line) dei suoi studenti;Per gli studenti non si tratta di una novit: sono nativi digitali; La sfida quella di declinare le abilit e le competenze tecnologiche di cui sono gi portatori, mettendole al servizio della didattica e dellapprendimento.

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CodingLimplementazione nelle scuole del progetto internazionale Code.org, che aiuter i bambini, gi dalle elementari, a sviluppare la logica, imparare cos un algoritmo, risolvere problemi complessi, e magari programmare semplici app o videogiochi;E anche nelle secondarie lobiettivo promuovere linformatica per ogni indirizzo scolastico, dando a ogni studenti lopportunit di acquisire consapevolezza digitale;Usare in maniera critica social network e open data, usare materiale multimediale per raccontare una storia o costruire uninchiesta, gestire le dimensione della sicurezza e della riservatezza in rete, o stampare in 3D.

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Didattica multicanale

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Didattica multicanale

sources: https://vimeo.com/8262588353

Social network a scuola. Da Facebook a TwitterIl New Jersey diventato il primo stato americano ed il primo stato del pianeta in cui la formazione sui social media sia sancita dalla legge;Con lobbligo di fornire ai ragazzi indicazioni per un uso responsabile deisocial media;Si tratta di una disposizione sopratutto a tutela dei minori, che prevede per gli studenti tra gli 11 e i 14 anni corsi di formazione su quali sono le principali piattaforme social, le opportunit offerte, come utilizzare i social in maniera sicura e quali siano le eventuali conseguenze di un uso sbagliato.

sources: http://www.cittadiniditwitter.it/news/social-network-scuola-facebook-twitter-linee-guida-per-gli-insegnanti/

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Social network a scuola: Facebook

Il colosso Facebook ha negli ultimi mesi implementato una vera e propria area tematica allinterno del sito, dedicata esclusivamente alla sicurezza dei minori, con riferimento anche al contesto scolastico;La sezione si chiama Centro per la sicurezza delle famiglie (https://www.facebook.com/safety) e mette a disposizione degli utenti una vasta serie di risorse e strumenti sul tema della sicurezza nellutilizzo di Facebook, sulla base di diverse categorie di pubblici. Tra queste anche gli insegnanti, il cui ruolo viene descritto come fondamentale nella salvaguardia della sicurezza dei ragazzi;

sources: http://www.cittadiniditwitter.it/news/social-network-scuola-facebook-twitter-linee-guida-per-gli-insegnanti/

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Social network a scuola: FacebookFacebook per gli insegnanti, realizzata da esperti di Facebook e da psicologi della Pepperdine e della Stanford University.Sono presenti consigli approfonditi su come poterlo utilizzare a scuola, sulla base di sette modalit.1. Aiutare a sviluppare e rispettare la politica della scuola relativa a Facebook2. Incoraggiare gli studenti ad attenersi alle linee guida di Facebook3. Restare aggiornati sulle impostazioni di sicurezza e sulla privacy di Facebook4. Promuovere una buona cittadinanza nel mondo digitale5. Usare le funzioni Pagine e gruppi di Facebook per comunicare con gli studenti e i genitori6. Abbracciare gli stili di apprendimento digitali, sociali, mobili e sempre online degli studenti del 21 secolo7. Usare Facebook come risorsa di sviluppo professionale

sources: http://www.cittadiniditwitter.it/news/social-network-scuola-facebook-twitter-linee-guida-per-gli-insegnanti/

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Social network a scuola: Twitter

Come per Facebook anche Twitter considera il ruolo del docente fondamentale per fornire agli studenti linee guida sulla sicurezza online. Larea Suggerimenti sulla sicurezza per gli insegnanti del sito, riporta una serie di suggerimenti su problemi o situazioni che potrebbero verificarsi con luso di Twitter.

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sources: http://www.cittadiniditwitter.it/news/social-network-scuola-facebook-twitter-linee-guida-per-gli-insegnanti/

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Prendiamo Twitter ed il caso di TwLetteratura

Il caso di TwLetteratura, dove potrete trovare, tra gli altri, lo spassoso caso di #TwSposi: venti scuole medie e superiori hanno letto, commentato e riscritto a suon di tweet il romanzo italiano per antonomasia. Oppure date un occhiata al progetto Twitti@amo, curato da Luca Piergiovanni (su Twitter @chocolat3b) selezionato da Microsoft come uno dei tre migliori docenti italiani per partecipare, lo scorso Marzo, al Microsoft in Education Global Forumsources: http://ischool.startupitalia.eu/18652/ischool-2/7-falsi-miti-dei-social-network-a-scuola/

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Prendiamo Twitter ed il caso di TwLetteratura

Twitteratura il gruppo, lanciato da tre intellettuali, che promuove la letteratura con una comunit di utenti di Twitter;Con il progetto Twitti@moLobiettivo stato quello di avvicinare gli studenti delle scuole medie (ma anche pi grandi) alla lettura, con lo strumento di un social network come Twitter. Nellambito di uniniziativa lanciata da Twitteratura rivolta allintera community e incentrata sulle celebrazioni del centenario della Prima guerra mondiale. In pratica stata proposta la lettura di un romanzo, poi commentato dai lettori con un tweet per capitolo e pubblicati i migliori.

sources: http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/dal-libro-al-cinguettio-twittimo-la-letteratura_1045776_11/

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Prendiamo Twitter ed il caso di TwLetteratura

La maestra della scuola elementare Lante della Rovere di Roma che ha lanciato un # (hashtag) per invitare i bambini a riscrivere le favole di Gianni Rodari, creando un account della scuola, @LanteRM_4D, e seguendo con loro levoluzione della storia insieme ai propri follower.

Oggi alcune di queste favole stanno pian piano prendendo corpo in forma di storie interattive: con laiuto di Scratch il software di programmazione e il relativo ambiente di sviluppo gratuiti realizzati dal MIT Media Lab di Boston - rielaboriamo le favole di Rodari secondo il nostro gusto e diamo ai personaggi il nostro stile, spiega la maestra Agnese Addone.

sources: http://www.corriere.it/notizie/social-network-arrivo-anche-italia-l-educazione-digitale-50574906-c15d-11e3-9f36-c28ea30209b6.shtmlsources: https://ltaonline.wordpress.com/2014/03/17/twifavola-una-scuola-primaria-gioca-con-rodari-in-140-caratteri/

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Scratch

sources: https://scratch.mit.edu

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Scratch

sources: https://scratch.mit.edu/about/

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Scratch

sources: https://scratch.mit.edu/educators/

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Il progetto Twitti@mo

sources: https://storify.com/chocolat3b/twittimo

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TRANNE CHE PER QUALCHE PROGETTO SPECIFICO, I SOCIAL NETWORK NON SERVONO A MOLTO: FALSO

Popolare i siti che i nostri alunni vivono costantemente ogni giorno ci permette di capire e prevenire dinamiche errate, se non pericoloseCome quella delle neknominations (bevute folli), che ha mietuto anche giovani vittime online,o come quella del cyberbullismoEsserci, ed essere desempio nellutilizzo positivo dei social una delle cose migliori che un insegnante possa fare in termini di educazione alla cittadinanza digitale.

sources: http://ischool.startupitalia.eu/18652/ischool-2/7-falsi-miti-dei-social-network-a-scuola/

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Social media policy dIstituto (SMP)E data dalle linee guida (netiquette) da tenere negli spazi attivati dalla scuola nei social media network (SMN);Rappresenta un decalogo che viene redatto in conformit a quanto disposto dalle Linee Guida per i siti web della PA Vademecum Pubblica Amministrazione e social media del Ministero della Funzione Pubblica;I principali social network della scuola devono essere utilizzati nel rispetto dei vari Regolamenti e codici dIstituto, delle altre disposizioni amministrative e delle norme di legge;Le indicazioni hanno lo scopo di fornire alle componenti scolastiche indicazioni per un uso critico, consapevole e responsabile dei social media.

sources: http://www.techeconomy.it/2012/08/28/instagram-la-photo-map-e-la-cultura-della-privacy-che-non-ce/

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Social media policy dIstituto (SMP)Le linee guida hanno come destinatari i soggetti appartenenti allIstituzione scolastica che si relazionano tra loro in rete e che aderiscono liberamente alle stesse;LIstituzione scolastica invitando gli utenti a una conversazione educata, pertinente e rispettosa si impegna a gestire spazi di comunicazione e dialogo allinterno dei propri profili, nei diversi social network, chiedendo alle componenti scolastiche il rispetto di alcune regole duso;Ognuno e responsabile dei contenuti che pubblica e delle opinioni che esprime. Nei casi estremi si possono configurare profili di reato;Non saranno tollerati insulti, volgarita, offese, minacce e, in generale, atteggiamenti violenti che ledano la dignit delle persone e il decoro delle Istituzioni, i diritti delle minoranze e dei minori, i principi di libert e uguaglianza.

______sources: http://www.techeconomy.it/2012/08/28/instagram-la-photo-map-e-la-cultura-della-privacy-che-non-ce/

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Bibliografia - Webliografia - Sitografiahttp://slideplayer.it/slide/966746/#http://www.msn.com/it-it/notizie/digitallife/scuola-20-lo-sviluppo-delle-nuove-tecnologie-didattiche/ss-BBgiA5F#image=12http://www.glocus.it/wp-content/uploads/2014/06/Position_Paper_Glocus_Scuola2.0.pdfhttp://www.scuola-digitale.it/lim/ilprogetto/finalita/http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/1296_studiare-tanto-e-imparare-poco-il-gap-digitale-della-scuola-italiana.htmhttp://www.osservatorionazionalefamiglie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1194:studio-ocse-sul-piano-nazionale-italiano-per-la-scuola-digitale&catid=31:ricerche-pubblicazioni-e-siti-web&Itemid=121http://www.osservatorionazionalefamiglie.it/osservatorioprova/images/notizie_europa/documenti/2013/studio%20ocse%20sul%20piano%20nazionale%20italiano%20per%20la%20scuola%20digitale.pdfhttp://www.scuola-digitale.it/documentazione/classi20/?page_id=9http://www.slideshare.net/paoloferri/come-cambia-la-scuola-del-web-20http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/06/04/news/il_fallimento_di_scuola_2_0-88030384/http://www.osservatoriotecnologico.euhttp://www.agid.gov.ithttp://www.imparadigitale.it/2015/03/06/imparadigitale-ad-expo-2015/http://www.indire.it/content/index.php?action=istituto&id=14277 Faggioli M., Tecnologie per la didattica, Apogeo, 201068

Bibliografia - Webliografia - Sitografiahttp://classi20.ithttp://didanext.www76.a2hosted.comhttp://www.educationduepuntozero.it/tecnologie-e-ambienti-di-apprendimento/scuola-diffusa-provocazione-o-utopia-4031005060.shtmlhttp://www.agendadigitale.eu/egov/372_come-sara-la-scuola-dei-veri-nativi-digitali-il-futuro-nella-flipped-classroom.htmhttp://www.corriere.it/scuola/14_settembre_12/poca-banda-troppo-ferro-ecco-perche-scuola-digitale-arranca-34f6d972-3a63-11e4-8035-a6258e36319b.shtmlhttps://scratch.mit.eduhttp://www.slideshare.net/almitra/generazione-web-2?qid=a3201ebb-cf59-4c5d-8cf3-b345ce504372&v=qf1&b=&from_search=7http://www.cittadiniditwitter.it/news/social-network-scuola-facebook-twitter-linee-guida-per-gli-insegnanti/http://ischool.startupitalia.eu/18652/ischool-2/7-falsi-miti-dei-social-network-a-scuola/https://storify.com/chocolat3b/twittimohttp://www.corriere.it/notizie/social-network-arrivo-anche-italia-l-educazione-digitale-50574906-c15d-11e3-9f36-c28ea30209b6.shtmlhttps://ltaonline.wordpress.com/2014/03/17/twifavola-una-scuola-primaria-gioca-con-rodari-in-140-caratteri/http://www.techeconomy.it/2012/08/28/instagram-la-photo-map-e-la-cultura-della-privacy-che-non-ce/http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1162http://portalepodstudy.spolitiche.unimi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8&Itemid=24http://www.rekordata.com/it/index.php/professional/educational/podcasting-a-scuola/http://blog.wired.it/applespy/2013/02/28/itunes-download.htmlhttp://www.slideshare.net/lantichi/laura-antichi?qid=cc314389-8536-47e1-8028-d3b73c7f7d3d&v=default&b=&from_search=169

Francesco LopezInsegna Discipline economico aziendali nei corsi pomeridiani e serali per adulti dellI.I.S. Paolo Frisi di Milano.Responsabile del Progetto Pilota Progettazione e sperimentazione di percorsi di formazione a distanza (FAD) con lutilizzo delle piattaforme tecnologiche per le-learning (DOKEOS) e (MOODLE).Facilitatore e Amministratore della Piattaforma per le-learning Moodle - Paolo Frisi di Milano -E-Tutor (Esperto in progettazioni di U.d.a. on line rivolte allE.d.a.). Progettista e formatore nei Corsi: Multimedialit e Web 2.0 risorse e strategie utilizzabili nella didattica - LIM IPAD - MAC MINI organizzati dallI.I.S. Paolo Frisi di Milano - aa.ss.. 2011-2012 - 2012-2013 - 2014-2015Coordinatore del ProgettoCl@sse 2.0.Coordinatore del Progetto Generazione Web Lombardia.Coordinatore del progetto Scuole wifi.Coordinatore per la Rete Frisi (Scuola capofila) nel Progetto Formazione insegnanti Generazione Web a.s. 2013/2014.70AUTORE

[email protected] @francesco_lopez Grazie per lattenzione71