Qui 7 dicembre 2010
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quotidianol’informazione free press
San Salvo
Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected]
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Sequestrato il ConivNell’ambito di un’inchiesta in Molise. Dieci gli arresti
Si chiama Open Gates l’operazio-ne scattata all'alba a Termoli che ha portato all’arresto di dieci persone(quattro in carcere, tre ai domiciliari, due divieti di dimora nella Regione Molise ed una nell' obbligo di pre-sentazione alla Polizia Giudiziaria) ed al coinvolgimento di altre otto. Tra gli arrestati anche il presidente del Consorzio Industriale Valle del Bifer-
no, ing.Antonio Del Torto, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare. Le indagini sono state condotte dal Nucleo Operativo Ecologico dei Ca-rabinieri di Campobasso e i provve-dimenti conclusivi sono stati disposti dal gip di Larino. Tra gli atti figura anche il sequestro dell’impianto di depurazione del CONIV di Montene-ro di Bisaccia e di due laboratori di
analisi di Campobasso e Chieti.Le modalità esecutive del sequestro dell’impianto depurativo del Coniv sono state adottate in maniera da consentirne l’utilizzazione. Non tro-va conferma allo stato dell’arte che il Gip avrebbe anche chiesto i domici-liari per il governatore della Regione Molise, Iorio.
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Tempo fa avevamo disegnato la geo-grafia partitocratica locale, indicando come partiti quelli nascosti e non quel-li conosciuti. Il primo in elenco era il PdM, ovvero il Partito di Marchese, del quale – scrivemmo – facevano parte i consiglieri di maggioranza, guidati di fatto dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale. Le ultime fibrilla-
zioni di cui abbiamo riferito la settima-na scorsa stanno mettendo a dura pro-va il PdM, che se riuscirà ad arrivare a fine mandato, difficilmente sarà ancora unito per la campagna elettorale e nel-la successiva legislatura. Infatti l’asse Marchese e Di Toro è per la prima volta sottoposto a dura prova di tenuta, dopo aver concordato tutte le principali ope-
razioni dal 14 luglio 2009. L’asse aveva deciso la nuova Giunta, il nuovo assetto dirigenziale (a partire dal nuovo diri-gente del sociale), la sostituzione del capo della Polizia locale e la raccolta differenziata. Sul bilancio, Marchese aveva accolto tutte le indicazione del capogruppo Cinalli.
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Le ultime fibrillazioni del PdMe cioè del Partito di Marchese
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Rag. Filippo Marchesani
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Occorre dare un colpo al cer-chio ed una alla botte. Se da un lato abbiamo un’ammi-nistrazione comunale a km zero per quanto concerne il turismo dall’altra abbiamo una categoria di operatori che non vuole assolutamen-te cambiare il “modus ope-randi”. Venerdì scorso si è tenuto a Tortoreto lido il 1° “Galà degli Operatori turistici” or-ganizzato dalla GSP in col-laborazione con le maggio-ri organizzazioni sindacali di categoria, che ha visto la presenza dell’intero settore turistico con i consorzi di alberghi, i campeggi, i b/b, gli agriturismo dell’Abruzzo intero.Una presenza massiccia di operatori che ha fatto riz-zare dalla sedia gli ammini-stratori regionali presenti. Oltre al piacevole momento conviviale, si sono avuti mo-menti di scambi d’opinione. Hanno fatto da padroni ol-tre che di casa visto che era-vamo nella loro provincia, i teramani che molto ancora hanno da insegnare al resto dell’abruzzo turistico. Una fra tutte la compattezza. Quando si hanno di fronte l’assessore al turismo, il diri-gente al settore turismo del-la Regione Abruzzo, il capo marketing dell’APTR, i rap-
presentanti dell’ENIT e tan-ti altri. Parlare con un’unica voce, senza far prevalere le proprie ragioni. Far vede-re al mondo intero che si è ancora capaci di essere una forza, e di darsi da fare sen-za aspettare che tutto piova dall’alto. Il vero rammarico è stato la scarsissima presen-za degli operatori chietini e soprattutto vastesi. L’alibi sarà sempre lo stesso: non sono stato invitato. Cosa non vera. Ogni tanto bisogna an-che mettere il naso fuori e vedere cosa fa il nostro vi-cino di casa. E questo lembo di terra d’Abruzzo, che lo si voglia o no, è considerata la periferia dove è sempre più difficile far arrivare noti-zie se qualcuno non le va a prendere per noi. Questa si chiama scarsa par-tecipazione e la colpa non è solamente degli ammini-stratori. Non possiamo non pensare al resto dell’Abruzzo dove si stanno facendo piani e pro-grammi per il futuro e nei quali rischiamo di essere ta-gliati fuori. Se ancora non lo siamo del tutto è solo perché c’è anco-ra qualcuno a cui piace fare questo mestiere, investendo anche di proprio.
Savino PollutriAbruzzotravelling.com
Turismo anno zeroanche per colpa degli operatori
La circostanza sarebbe anzi stata negata dal Gip, dott. Ve-neziano. Stando alle notizie che circolano le indagini avrebbero portato ad accertare violazioni ambientali e presunte irregola-rità nel controllo e nelle analisi dei reflui smaltiti nel depura-tore del Coniv. Le quattro per-sone tradotte in carcere sono il menzionato Antonio Del Tor-to, l'agronomo Michele Sottile,
Elio Scurti del Coniv, molto co-nosciuto anche nel Vastese, es-sendo la sede legale della Ditta proprio a Vasto,e il funzionario regionale Antonio Campana. L’ipotesi sulla quale i magistrati hanno ipotizzato il reato consi-sterebbe nel fatto che l’ingegner Del Torto, in concorso con altri, avrebbe organizzato un traffico di fanghi,qualificati come pro-venienti da acque reflue urba-
ne ma in realtà derivanti dal Nucleo Industriale, smaltiti dal Coniv su terreni agricoliL’indagine riguarda un consi-gliere comunale dell'ex mag-gioranza di centrosinistra del Comune di Termoli,titolare di un’agenzia assicurativa, al qua-le sarebbe stata proposta una polizza da 45mila euro. Gli in-terrogatori di garanzia potreb-bero iniziare già da domani
Dalla prima Arrestato il direttore del Coniv
Grave incidente stradale nel tardo pomeriggio di sabato. Il bilancio è di un ferito che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Pio da Pie-trelcina di Vasto. Sono ancora da chiarire le dinamiche del rocambolesco incidente. Un
furgone e un’utilitaria si sono scontrati sulla statale 16, poco distante la stazione ferrovia-ria del Porto di Vasto. Sono intervenute squadre della polizia municipale di Vasto, dei vigili del Fuoco e dei Carabinieri. Entrambi i
veicoli sono volati fuori la sede stradale e sono andati a finire in un campo poco di-stante l’incrocio che permet-te, da via Incoronata, di im-mettersi sulla strada statale, nei pressi del distributore Agip. RDF
Rocambolesco incidente stradale sulla Statale
Sono passati circa sei anni da quando si sono fatte sentire le prime proteste degli abitanti di Via del Frutteto. Proteste de-nunciate ancora oggi, ma che sembrano non avere riscontri in una politica che dovrebbe ten-dere a garantire la salvaguardia del cittadino. Parliamo di una strada della periferia vastese, ma che solo negli ultimi anni ha conosciuto un incremento di costruzioni e resa impraticabile dai continui saliscendi di camion carichi di qualsiasi materiale da costruzione. Una strada priva
di marciapiedi e illuminazione che si apre a imbuto e prosegue il tragitto tra le buche e la ve-getazione che cresce rigogliosa. Fastidiosi sono i continui danni riportati alle auto che non fan-no altro che accrescere la gioia di gommisti e carrozzieri. In-numerevoli le richieste contro il comune per danni. Incombe soprattutto il timore di un rovi-noso incidente. Fortunatamente non avvenuto a una ragazza di soli sedici anni, scampata a una buca a bordo del suo motorino non riportando seri danni. Solo
l’ultimo di una lunga serie, di-chiarano gli abitanti del quar-tiere, i quali hanno stabilito di dar luogo ad una singolare pro-testa a una protesta . Si è infat-ti deciso che si raccoglieranno le firme e non si andrà al voto primaverile se non sarà esegui-to almeno il rifacimento dell’ asfalto. Sembra che questa vol-ta i residenti facciano sul serio. Stanchi di promesse non man-tenute c’è di fatto che duemila voti graveranno sia a destra che a sinistra.
Francesco Di Foglio
Via del Frutteto le bucherestano “storiche”
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Il gruppo promotori della libertà di Vasto scende in piazza per essere a fianco di quanti, liberamente, hanno de-ciso di non tradire tutti gli elettori italiani, che per ben tre volte, negli ultimi due anni, hanno dato la loro fiducia a Silvio Berlusconi con le elezioni politiche, regionali ed europee. Rinnegare l’amicizia politica col Cav. è pure possibile, ma rinnegare il voto degli italiani che in forza di quella amicizia ti hanno votato, questo no, questo è troppo. Ed i traditori di tale fiducia hanno maturato questo spergiuro non a luglio 2009, ma ben quattro mesi prima ed ancora hanno il vigliacco coraggio di dire che sono stati cacciati dal partito. A fronte di questo inqua-lificabile comportamento noi cammineremo per le strade cittadine per informare il popolo di quello che sta accadendo nel palazzo. Giochini di puro meretricio, volto a salvare la propria persona definitivamente sconfitta sul piano politico e direi anche sul piano umano. Chi si potrà più fidare di Fini, di Casini che pur di soppiantare Berlusconi affossano la democrazia in questo paese, consegnandoci tutti ad una sinistra dilaniata, avventurosa e in difficoltà non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Da qui l’auspicio che, anche a Vasto, tutte le forze veramen-te democratiche e volenterose del bene comune, supremo ideale di ogni uomo che si dedichi alla “ res publica “ facciano fronte comune per salvare il paese, la regione, la città dallo sfascio completo, sia dal punto di vista della finanza, che del rispetto internazionale, tanto faticosamente conquistato, che infine dalla protervia igno-rante che vuole sovvertire il risultato elettorale con un colpo di mano, usando ignobili figuri, strumenti ciechi di occhiuta rapina, e che creano anche a livello locale mille ostacoli perché, le volontà più pure, si uniscano in un fronte comune per dare, finalmente, a questa città tanto martoriata da questa sfascista sinistra, un barlume di speranza in un futuro migliore per i suoi figli. Pertanto noi di “ VASTO FELICE “ invitiamo tutti i cittadini ad unirsi a noi per sostenere in ogni modo il nostro PRESIDENTE BERLUSCONI, NELLA SUA OPERA DI BUON GOVERNO DEL FARE.
I promotori della libertà anche a Vasto
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Berlusconi... Berlusconi sbaglia. Seppure – si da il caso – che così piace alla gente, o di sicuro a molti, dovrebbe nel far po-litica non dire apertamente quel che pensa, non fare quel che dice, non dire quel che fa. Dice che è stato un craxiano, ma la furbizia a muso duro di costui non l’ha mai imparata, e fare la faccia melliflua e tosta dei democristiani, di allora e di sempre, non fa per lui. Berlusconi... Non ha mai e ormai non imparerà più, a par-lare in politichese, o al telefonino con la mano sulla bocca, a rispondere con dei secchi “No comment” ai giornalisti con microfono incorporato, per sceneggiare nei Media poi. Berlusconi... Lui, “uomo di spettacolo”, non ha mai capito, e non lo accetterà mai, che la politica è soltanto rappresen-tazione della realtà. Peggio per lui o buon prò per noi? Lo capiremo quando – fatto il Compromesso storico allargato e docg – torneranno a governare la repubblica i D’Alema con il Casini, il Buon Veltroni con il mutante Fini. Berlusconi... Che dire? E’ lui, è come noi.
I Commenti di Gius.Fra
La Tribuna dei lettori
di Berlusconi... Che dire?
Ammonta a ben 528 milioni il de-bito della Sanità cui la Regione deve far fronte. Lo ha detto il pre-sidente Chiodi nel corso di una conferenza stampa. Lo sforzo sin qui compiuto ha permesso di reperire 168 milioni, - ha dichia-rato il governatore - ma restano da coprire 360 milioni, per effet-to della scoperta di un buco nei conti della sanità, risalente agli anni 2004-2007. Chiodi ha volu-to precisare la vera sfida per il governo regionale ora è trovare questi 360 milioni, possibilmente senza gravare di nuove tasse gli abruzzesi. «Cercheremo di non imporre nuove tasse, – ha aggiun-to – incontrerò le parti sociali e poi chiederò anche all’opposi-zione di collaborare responsa-bilmente alla soluzione di questa che è un’emergenza drammatica per i cittadini abruzzesi, colpevoli solo di aver scelto classi dirigen-ti inadeguate. Abbiamo già fatto tanti tagli, ora dovremo raschiare il fondo del barile». Il buco, ha ag-giunto, è emerso da un documento di analisi del disavanzo sanitario effettuato dal Tavolo di monito-raggio, costituito dai rappresen-tanti del Ministero dell’Economia, della Salute e dal sistema delle Regioni. Secondo questo docu-mento «la Regione Abruzzo ha, a suo tempo distolto, risorse del Servizio sanitario regionale per finanziare la spesa corrente con riferimento agli anni 2004, 2005, 2006 per complessivi 427 milioni di euro. Pertanto, non risultano irregolarità per le gestioni rela-
tive agli anni 2001, 2002, 2003 e poi per il 2008, 2009 e 2010. Inol-tre, ha distolto risorse a copertura del disavanzo sanitario 2006, che ovviamente doveva essere fatto nel 2007, per 101 milioni di euro».Secondo Chiodi, le valutazioni del Tavolo di monitoraggio confer-
mano tuttavia il giudizio positivo sull’operato dell’attuale Giunta regionale abruzzese», per quanto sta facendo ai fini del rientro del deficit seppur raccomandando il contenimento del numero dei primari, ritenuto eccessivo per una regione come l’Abruzzo.
Scoperto altro buco nella sanitàChiodi, colpe ereditate ma niente tasse per gli abruzzesi
Dopo aver letto il botta e risposta tra il Ministro Calderoli ed il prof. Sartori sul cd. federalismo fiscale, in particolare sui costi e sui possibili effetti di detta riforma, rimasi perplesso. Non ebbi la prontezza di farmi subito un'opinione a riguardo, tanto è vero che, poco dopo, mi domandavo quale interazione ci sarebbe stata tra il principio di sussidiarietà ed il federalismo fiscale oggi in cantiere. - Per chiarezza è bene precisare che la sussidiarietà a cui si fa riferimento è quella orizzontale, ovvero lo svolgimento di funzioni pubbliche da parte di soggetti privati o società civile (primo stadio) e non quella per lo più volontaristica, ancora in uno stato embrionale. Tornando alla relazione tra le due formule organizzatorie è curioso come, negli ultimi tempi, in Italia si parli di “federalismo fiscale solidale o, direttamente, di federalismo so-lidale”. Tale qualificazione nominalistica lascia intendere che non vi è alcun conflitto tra il federalismo fiscale e la sussidiarietà, anzi, al contrario, l'una servirebbe a rinforzare l'altra - nel cammino verso l'efficienza amministrativa (sic!). E’ proprio su quest'ulti-mo punto che ho delle perplessità. Da qualche tempo, a livello politico amministrativo, abbiamo assistito, in nome della riforma federale, alla previsione di ingenti tagli economici sia naziona-li che regionali nel settore artistico, dell'istruzione, sanitario, dei servizi sociali etc. In Abruzzo, tra i vari tagli si prevede la chiusura di diversi ospedali e la riduzione di servizi alla persona. Ciò detto, e partendo dal presupposto che la sussidiarietà si sviluppa in tutti quei settori interessati dai tagli, si deve convenire che in questa prima fase il federalismo fiscale sta confliggendo con la sussidia-rietà, danneggiandola in maniera rilevante. Invero, ad un recente convegno sul tema, ho avuto modo di sollevare il problema al prof. Vittadini (presidente della Fondazione Sussidiarietà), che augu-randosi che ha confermato l'esistenza di tale conflitto. In conclusione, nessuno nega la necessità di un'autonomia di en-trata e di spesa delle Regioni, ma il recupero delle risorse deve essere fatto sullo sperpero di denaro pubblico e non sui servizi erogati al cittadino. In caso contrario, avrebbe ragione il prof. Sar-tori nel dire che ci si accinge a creare altri costi pubblici in quanto gli enti pubblici locali si vedrebbero costretti a ri-erogare i servizi venuti meno, ovvero, nell'ipotesi peggiore, il cittadino dovrà ri-solvere privatamente la propria necessità (a costi molto più alti!). Paradossalmente, la fretta della Lega Nord a voler rendere subito operativo il federalismo fiscale potrebbe indurre il cittadino, spo-gliato di molti servizi pubblici, a pensare che forse, il centralismo non era poi così male.
Danilo Menna
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'Buona la prima': risate e ap-plausi per il gruppo teatra-le amatoriale 'Quelli che alla Marina...' della parrocchia di Stella Maris. Sabato sera il de-butto con la rappresentazio-ne della commedia dialettale 'Ssa' fà dde', di Espedito Fer-rara, sul palco dell'auditorium della chiesa di San Francesco. Numerosa la presenza di pub-blico e, emozioni a parte, inter-pretazione incoraggiante per un gruppo di quattordici attori guidati dalla regista Anna Ma-ria D'Adamo. Soddisfatto il par-roco, padre Luigi Stivaletta, che
ha coordinato la nascita e l'al-lestimento di questo laborato-rio teatrale. Dopo l'esperienza di due sere fa, definita 'speri-mentale' dagli stessi promoto-ri, si sta già pensando di met-tere in calendario ulteriori due rappresentazioni, da inscenare durante l'imminente periodo delle festività natalizie. Di se-guito i nomi dei protagonisti:
Gianluca Guidone, Lucia Ialac-ci, Antonio Stivaletta, Andrea Tana, Sergio Grano, Nunzio Valente, Marco Guidone, Cesa-rino Di Tullio, Antonio Balice, Ilenia Di Francesco, Francesco Santilli, Sandro Dell'Aquila, Filippo Izzi e Antonio Carlucci. La regia è stata curata da Anna Maria D'Adamo, con le sceno-grafie di Mario Fioriti.
E' in programma questa sera, dalle ore 21 al Polite-ama Ruzzi di Vasto, il "Con-certo di Natale" organizzato dall'associazione "Amici di Trsp onlus" con il patrocinio del Comune. Protagonista il coro 'The Precious Gospel Singers' di Pescara diretto dalla prof.ssa Giulia Martel-la. L'incasso della serata sarà devoluto in benificenza per il sostentamento dell‘emitten-te vastese satellitare di ispi-razione cristiana. L'evento sarà teletrasmesso domani sera, dalle 21.15, su Trsp.
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La piana della Padula, che co-steggia per un largo tratto la sponda sinistra del fiume Tri-gno, faceva parte del feudo di San Salvo. Sono stati, in passato, i contadini salvanesi a bonifica-re quella distesa paludosa. Pur-troppo, la Padula appartiene, oggi, al Comune di Montenero di Bisaccia, anche se quasi tut-ti gli agricoltori sono di origine salvanese. Giorni fa, è pervenu-ta nella nostra redazione, una lettera dal tenore seguente:” Vivo a San Salvo da un bel po’ di anni, leggo con grande inte-
resse il vostro ottimo periodico. Come mai La Voce non si inte-ressa dei terreni della Padula? La famiglia d’Avalos (marchesi di Vasto) usurpò 500 ettari di Piana della Padula situata sulla sponda sinistra del Trigno tra il mare e il bosco Motticce. Suc-cessivamente la Padula della famiglia d’Avalos passò a Quar-to Bel Gioioso, duca di Monte-nero di Bisaccia, nonostante le numerose richieste di reintegro da parte di alcune amministra-zioni che si sono succedute nel Comune di San Salvo. Col pas-
sare del tempo, i circa 500 ettari della Padula, sono stati frazio-nati, e ora appartengono, per la maggior parte, ai contadini di San Salvo. Se i rappresen-tanti politici dell’Abruzzo e del Molise prendessero in conside-razione alcune anomalie che si evidenziano guardando le carte orografiche dell’Italia Centra-le, facilmente osserverebbero due strane deviazioni sul con-fine dell’Abruzzo e del Molise: la prima anomalia è sul corso inferiore del torrente Sente che nasce sulle falde del mon-
te Castela Fraiano, nel territorio di Castiglione Messer Marino e che, con un percorso di 17 chilometri, penetra nella spon-da sinistra del Trigno a valle Taverna, frazione di Schiavi d’Abruzzo; la seconda anomalia è nei pressi della foce del fiume Trigno che nasce a Vastogirardi ed è lungo 83 Km.” “Il torrente Sente - continua la lettera - vie-ne utilizzato come linea di con-fine tra l’Abruzzo e il Molise da Ponte Sente al vallone del Porco (di fronte all’abitato di Taverna) anziché fino all’ingresso del Trigno. Inspiegabilmente il li-mite naturale viene interrotto e il confine lo si fa salire sul Val-lone del Porco fino alla località “I Mucchi” mt 683, per poi farlo discendere nel vallone Pagliaro-ne che manda acqua nel Trigno alcune centinaia di metri del Torrente Sente”.“Tale anoma-lia - conclude - impedisce alla mezzeria del fiume di indicare fino allo sbocco nell’Adriatico il naturale confine tra l’Abruzzo e il Molise, e spinge la linea di demarcazione tra le due regioni nell’interno del territorio di San Salvo, lungo il canale “Formale del Mulino”. I rappresentanti politici delle due regioni do-vrebbero prendere in conside-razione questo tipo di risoluzio-ne, cioè al Molise andrebbe la zona compresa tra il Vallone del Porco e il Vallone Pagliarone, all’Abruzzo (San Salvo) torne-rebbe la Padula”.Buon lavoro, politici!
Michele Molino
Ormai è tutto pronto per la presentazione dell’Associazio-ne ‘Musikreativa’ che avverrà sabato 11 dicembre alle ore 17 presso il Risto-Bar ‘La Sfinge’ a San Salvo.L’Associazione si pone come scopo l’incontro e l’interazio-ne di diverse discipline per dar vita ad interessanti fusioni. L’incontro sinergico di compe-tenze diverse ha come obiettivo lo sviluppo e la promozione sul territorio di attività musicali, artistiche e culturali in genere.Nell’occasione sarà presen-tato il libro di poesie ‘Assolo per clarinetto’ dello scrittore Andrea Cacciavillani, recente vincitore del premio letterario nazionale ‘Massimo Di Somma’ ad Ostia.Nel corso dell’evento verran-no introdotti i primi corsi orga-nizzati dall’Associazione.
Le terre della “Padula”parlano il “salvanese” ‘Musikreativa’al Risto BarLa Sfinge
Il sindaco ed il presidente ave-vano anche vinto il ricorso con-tro l’opposizione sugli equilibri di bilancio, mentre sul Prg ave-vano trovato qualche difficoltà, dovuta più al gioco di sponda di un dirigente del Pd che ad altro. Ma il fronte aveva cominciato ad incrinarsi nel Consiglio del 31 maggio scorso, allorquando Di Toro e Cinalli si astennero sulla mozione del porto. Ultimamen-te si stanno verificando eventi non proprio graditi ai due. 1) il Pd ha eletto all’unanimità come segretario Agostino Montefer-rante (che di certo non può con-siderarsi amico di Di Toro, anche se i due domenica mattina sono stati avvistati sul lungomare a chiacchierare amabilmente); 2) nell’ultimo Consiglio i ditoristi si sono nuovamente astenuti sul porto (contribuendo a far vin-cere la minoranza, cosa che ha
mandato su tutte le furie il sin-daco, che subito dopo il Consiglio ha minacciato le dimissioni); 3) in risposta all’interpellanza del-la minoranza, il presidente del Consiglio comunale ha ammesso errori sulla gestione del Porto tu-ristico (diversamente da Marche-se che invece di errori non ha mai parlato); 4) nella Commis-sione Affari sociali Rolando Ci-nalli ha sottoscritto la relazione, che è un pesante atto d’accusa sulla gestione dei servizi sociali (considerati dal capo dell’Am-ministrazione il fiore all’occhiel-lo della sua politica). E’ chiaro che di fronte a tutto questo (ed a quello che verrà nel Consiglio del 17 dicembre, che nella cabala porta sfiga), è difficile per il PdM presentarsi unito alle prossime elezioni. Del resto, anche se gli undici di maggioranza (?) si tro-varono d’accordo nelle defene-
strazioni di un anno e mezzo fa, era facile immaginare che Idv e Di Toro (da un lato) e gli ultimi due segretari del Pd (dall’altro) avrebbero prima o poi divorziato. Troppe diversità, troppo incom-prensioni, troppe individualità, troppi progetti alternativi…op-pure troppa democrazia inter-na, come nell’ultima riunione di maggioranza ha mirabilmente sintetizzato un uomo indipen-dente come Rolando Cinalli, che ha detto: “Siamo in democrazia ed ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche di dimettersi”. Resta da vedere come e dove si ricol-locheranno le schegge derivanti dalla futura scomposizione del PdM. (già si parla, per esempio, di un altro colpaccio che un par-tito della coalizione starebbe fa-cendo con la probabile adesione di un autorevole esponente di un altro partito alleato). Ods
Dalla prima Le ultime fibrillazioni del Pdm
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martedì7 dicembre 2010 7
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Con gli ultimi tre giorni di test a Jerez de la Frontera, in Spagna, ai quali hanno preso parte alcu-ni team del Campionato Mon-diale della categoria Moto 2, si è conclusa la stagione 2010. Non poteva mancare il pilota vaste-se Andrea Iannone, anche se le condizioni atmosferiche non hanno certo aiutato nessuno. A fare da padrone, insomma, è stata la pioggia che ha costretto il campione abruzzese e la sua squadra a rinunciare a buona parte delle prove, affidandosi a dei giri in pista durante le ulti-
me ore a disposizione. Andrea Iannone ha fatto registrare il miglior tempo fra i piloti della Moto 2 (1’57”5), completando 30 giri sul tracciato bagnato. Il giorno dopo, ha concluso con il crono di 1’44”8, compiendo 46 giri nel circuito andaluso. “Non sono completamente soddisfat-to di questi test - ha detto Ian-none - per colpa della pioggia e di altre situazioni difficili. Cre-devamo di poter raccogliere più informazioni, purtroppo l’ul-timo giorno non siamo riusciti a girare a causa del tracciato
bagnato. La cosa positiva è che, durante la prima giornata, sia-mo entrati in pista per la prima volta sul bagnato con moto e squadra nuove e tutto è andato bene. Nel 2010 non siamo mai stati particolarmente brillanti sotto la pioggia e il risultato ot-tenuto a Jerez è molto positivo. Non abbiamo fatto molti giri, ma abbiamo avuto delle buone sensazioni. Speravamo di po-ter lavorare su pista asciutta e trovare una buona base per il setting della mia Suter, ma non ci siamo riusciti. Quest’anno, purtroppo, non c’è molto tem-po per i test, cosa che ci sfavo-risce. Alla fine, in Spagna, sia-mo riusciti a sfruttare solo due giorni, ma va bene così. Sono felice perché c’è molta armonia nella squadra, tutto funziona bene e c’è una bella atmosfera che è fondamentale. Ringrazio il team per l’impegno in questi test e anche Suter. Nella pausa invernale non staremo fermi, ci concentreremo per trovare il modo di migliorare e scoprire dati utili per il 2011”.
Michele Del Piano
Era presente, col promettente Giuseppe Di Sanza, anche la Scuola di Scherma di Vasto a Calenzano, in provincia di Fi-renze, dove si è svolto il Torneo Nazionale Under 14 di fioret-to maschile e femminile che ha coinvolto circa mille atleti provenienti da tutta Italia. Tra i giovanissimi fiorettisti, come detto, c’era pure il vastese Giu-seppe Di Sanza che si è classifi-cato al 32esimo posto. L’attività della scherma nel territorio va-stese, purtroppo, non è nota ai più; due le scuole presenti: una è quella di Vasto, il cui maestro è Mercurio Saraceni, l’altra ha sede a San Salvo, dove svolge la propria attività il giovane Di Sanza, ed è diretta dal maestro Domenicangelo Di Paola che si avvale anche della collabora-zione dell’istruttore nazionale Lucio Di Paola. E’ indubbio che la scherma, sport nobile, regali tante soddisfazioni all’Italia in occasione di Olimpiadi, Mon-diali e competizioni europee. La maggiore concentrazione di atleti di successo, almeno ora, è nelle Marche e in Toscana,
regioni dalle quali provengono Vezzali, Trillini e Montano, giu-sto per citare alcuni campioni che vanno per la maggiore. Per i ragazzi, quello della scherma, può essere una valida attività sportiva in alternativa alle clas-siche discipline di squadra.
(mdp)
A Jerez de la Frontera, in Spagna
Iannone in sella alla SuterConclusi gli ultimi test della stagione 2010
La scuola di scherma di Vasto a Calenzano
Giuseppe Di Sanza al Torneo Nazionale Under 14 di fioretto
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