Questo quaderno è di Classe - istpangea.it · deriva dal dio greco del mare, Poseidon; un nome ......
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Chi arriva... a riva
Indice
4Gli abitanti del mareai vostri piedi
6Alghe
7Piante superiori
8Poriferi
9Celenterati
10Anellidi
11Molluschi
17Crostacei
18Cirripedi
20Briozoi
Echinodermi
22Pesci cartilaginei
24Indice analitico
26Bibliografia
Gli abitanti del mareai vostri piedi4
Oggetti che parlano di un mondo chevive sotto la superficie del mare atten-dono di essere scoperti sulle spiagge
sabbiose. Facendo una passeggiata lungo latraccia sinuosa lasciata dalle mareggiate sipossono raccogliere conchiglie, alghe e altrioggetti misteriosi, che, con l’aiuto di questoquaderno, imparerete a conoscere. Sono solo
una piccola parte delle strutture appartenen-ti agli organismi sommersi, ma anche quelpoco che le onde ci restituiscono testimonia,a saperlo guardare, la loro varietà e comples-sità. Quante forme di conchiglie, ad esem-pio, ognuna appartenente ad un mollusco unpo’ diverso dagli altri, e come sono differentitra loro gli scheletri esterni abbandonati dai
crostacei... in crescita! Il forellino di una con-chiglia ci parla di una possibile morte violen-ta del suo proprietario, mentre misteriosisacchetti rettangolari e forme simili a grap-poletti di uva nera ci ricordano che la disper-sione delle uova è fondamentale per lasopravvivenza degli animali marini.In definitiva, sono più frequenti di quanto
si creda gli indizi che, sulla spiaggia, testi-moniano della ricchezza e della complessitàdella vita sommersa, in una parola, di quelpatrimonio di biodiversità che costituisce lapremessa indispensabile perché la vita sulnostro pianeta possa continuare.E tutto questo, senza prendersi nemmeno il disturbo di... bagnarsi i piedi!
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Alghe6
Coda di pavonePadina pavonia(alga bruna)
Monetine di mareHalimeda tuna(alga verde)
Caulerpa taxifolia(alga verde)
Caulerpa racemosa(alga verde)
Lattuga di mareUlva rigida(alga verde)
Le alghe sono le formevegetali più antiche,hanno una struttura
molto semplice e, dunque,non hanno radici, fiori efrutti. Le numerose speciesono raggruppate, a secon-da della colorazione, in al-ghe verdi, alghe brune e
alghe rosse. Il verde è datodalla clorofilla, mentre glialtri colori sono dovuti adaltri pigmenti. In genere lealghe rosse e quelle brune si trovano in fondali più pro-fondi rispetto a quelle verdi,che hanno bisogno di unamaggiore quantità di luce.
Palla di mare Codium bursa (alga verde)
7Posidonia oceanicaPiante superiori
Contrariamente a quan-to molti pensano, inastri vegetali bruni,
che si trovano ammassatispesso in grandi quantitàsulle spiagge, non sonoalghe, bensì foglie di unapianta molto simile algrano, che vive sui fondali
marini, formando delle veree proprie praterie. Si trattadella posidonia, il cui nomederiva dal dio greco delmare, Poseidon; un nomedecisamente appropriatoper una pianta che svolgeun ruolo molto importantenell’ecologia marina.
Le sue radici, infatti, trat-tengono il fondale sabbio-so e ne impediscono l’ero-sione ad opera del motoondoso, mentre le fittefoglie ospitano i piccoli dimolte specie di pesci, chevi depositano le uova.
Questi oggetti miste-riosi sono il risultatodel lavorio del moto
ondoso sulle foglie e sulleradici della posidonia, lecui fibre, ricompattandosi,danno origine a delle pal-line, che hanno il nomescientifico di “egagropili”.Se provate a sfaldarle, po-trete notare le singole fibreche le compongono e sco-prire che qualche insetto viha anche... trovato casa.
Posidonia Foglie di Posidoniaspiaggiate
Radici di Posidonia
Egagropili
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Conoscete bene le spu-gne da bagno, maforse non sapete che
le più pregiate, ovveroquelle naturali, sono lastruttura di sostegno di unanimale primitivo chiamatoSpongia officinalis, divenu-to ormai raro. Sono molte,
però, le altre specie di spu-gna esistenti nei nostrimari: vivono soprattuttoattaccate alle rocce, posso-no essere poco voluminose,ma molto colorate, e puòaccadere che una mareg-giata particolarmente fortene trasporti qualche fram-
mento, ormai morto, a riva. Anche in questo caso, quel-la che possiamo osservareè soltanto la struttura sucui si sviluppavano le cel-lule vive della spugna, for-mata da una sostanza ela-stica e resistente, chiamata,appunto, spongina.
SpugnePoriferi
Spugna viva Struttura di spongina
Cliona celata viva
Cliona celata
La Cliona celata è unaspugna molto parti-colare: non possiede
una struttura di sostegnopropria, ma utilizza, come“scheletro”, le conchiglie.Producendo delle sostanzechimiche in grado di dissol-vere il calcare di cui essesono composte, la spugnariesce, infatti, ad insediarsinello spessore della con-chiglia e a formare unaserie di tunnel in cui si svi-luppa il corpo principale.Per mantenere il contattocon l’acqua del mare, dallaquale ricava il nutrimento el’ossigeno per la respirazio-ne, la Cliona pratica nellaconchiglia una serie di fori
da cui protende all’esternole parti del corpo deputatea far entrare ed uscire l’ac-qua (vedi disegno). I segnidella presenza di Cliona sipossono trovare su alcuneconchiglie spiaggiate cheappaiono, letteralmente,crivellate.
I fori attraverso cui laspugna, ormai morta,respirava e si nutriva
Aprenderle per il... versogiusto, le meduse nonsono poi troppo cattive:
nella maggior parte dei casi,infatti, solo i tentacoli sono“urticanti” (provocano cioébruciore e dolore) mentrel’ombrella, se toccata, non faalcun male. Le meduse so-no animali pelagici, ovvero organismi che si lascianosemplicemente trasportaredalle correnti, e non sono ingrado di muoversi autono-mamente in una determina-ta direzione; possono variaresolo il livello di galleggiamen-to contraendo e rilasciandol’ombrella. I tentacoli sono
forniti di centinaia di cellule(cnidi) che, al minimo contat-to, scattano come un grilletto,facendo fuoriuscire una spe-cie di ago ricoperto di piccoliuncini e ricco di sostanze irri-tanti. Grazie a queste struttu-re, i tentacoli, disposti intor-no alla bocca, catturano i pic-colissimi organismi che gal-leggiano in mare aperto(plancton) e i piccoli pesci dicui la medusa si nutre.
9MeduseCelenterati
Polmone di mareRhizostoma pulmo
CassiopeaCotylorhiza tubercolata
Aurelia(è innocua)
Tutte le meduse sonocostituite d’acqua perpiù del 90% della loro
massa totale.
Velella velella
Anellidi
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Una membrana azzurri-na con la forma di unapiccola vela triangolare
è l’elemento più caratteristi-co di questo celenterato,chiamato dagli scienziatiVelella, ma noto anche con ilnome di Barca di San Pietro.In realtà, la parte sommersadella Velella è costituita dauna colonia di individui.Ogni tentacolo, infatti, è unsingolo polipo (innocuo perl’uomo) con un suo specificocompito: ricerca del cibo, ali-mentazione, riproduzione,galleggiamento. Il predatorenaturale delle velelle è unmollusco gasteropode, la
Janthina (vedi pag. 13), cheriesce a galleggiare muo-vendosi su uno strato disostanza schiumosa da essostesso prodotto. Anche laVelella galleggia e vienetrasportata dal vento; spes-so se ne raggruppano nume-rosi esemplari, che, come
una piccola flotta di velieri,solcano le acque vicino allerive e poi si arenano sullaspiaggia. Quando, una voltaspiaggiate, si seccano al so-le, le velelle diventano tra-sparenti e acquistano unaconsistenza simile a... unfoglietto di plastica.
Vermi policheti
Su rocce, alghe, conchi-glie e altri oggetti chesono rimasti immersi
a lungo, si trovano spessocomplicati disegni in rilievodi origine animale, formatida una sostanza di naturacalcarea, prodotta da alcuni
vermi marini. Una voltaemessa, la sostanza vienedisposta attorno al corpodell’animale e poi si secca. Il verme vive all’interno diquesti tubicini e si sporgedi alcuni centimetri soloper filtrare l’acqua attra-
verso tentacoli “piumati”(chiamati radioli); uno diessi è modificato a formareuna specie di tappo che,quando il verme si ritiraall’interno del tubicino, puòservire a chiudere ermeti-camente il rifugio.
Velella velella
Cozza incrostata coni tubi di vermi policheti
Particolare di vermi coni tentacoli liberi nell’acqua
Particolare dei tentacoli
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Molti animali che ci sono familiari,come per esempio chiocciole, von-gole, seppie e calamari appartengo-
no al gruppo dei molluschi. In genere imolluschi hanno una conchiglia che viene
prodotta dall’animale, ma in alcuni casi èassente, oppure rimane all’interno delcorpo (vedi il cosiddetto “osso di seppia”e la “penna” di calamaro).
La presenza di una conchiglia singolaavvolta a spirale è, di solito, un buonindizio per riconoscere un esemplare
appartenente alla classe dei Gasteropodi(anche se un intero gruppo di questi ani-mali non ha affatto la conchiglia). I Gaste-ropodi si muovono su un “piede” attaccatoal ventre (il loro nome deriva dal greco
gaster = ventre e pous = piede) e, quandosi sentono in pericolo, ritirano il capo e ilpiede all’interno della conchiglia. Possonoessere erbivori o carnivori, e in entrambi icasi il cibo viene raschiato, o strappato via,grazie alla radula, una specie di lingua do-tata di piccoli uncini che funziona comeuna raspa da falegname.
In alcune specie, una sorta di “portici-na”, chiamata opercolo, permette dichiudere ermeticamente l’apertura
della conchiglia. La superficie più liscia,con un caratteristico disegno a spirale, è laparte che rimane a contatto con il corpo del-l’animale. La fantasia popolare ha dato all’o-percolo il nome di “Occhio di Santa Lucia”.
Gasteropodi
Molluschi
Patella Littorina BuccinoBuccinum undatum
MuriceMurex bradaris
Le due faccedi un opercolo
Opercolo
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Il murice è famoso an-che perché l’antico po-polo dei Fenici poneva
questo mollusco alla basedel proprio commercio: dalloro corpo, infatti, si rica-va una tintura di un ros-so acceso, molto pregiata,chiamata porpora.
Murex, o murice
Nonostante sembrino diplastica, questi “ogget-ti” hanno un’origine
naturale: si tratta di ammas-si di uova, chiamati “nida-menti”, deposti dai murici e dai buccini. Guardandoliattentamente da vicino, ma-gari con l’aiuto di una lented’ingrandimento, è possibilescoprire un buchino per ogniparte globulosa dell’ammas-so: il foro indica il punto dacui è uscito il piccolo anima-le. In genere i nidamentivengono ancorati alle fogliedella posidonia (vedi pag. 7),ma, dopo la schiusa delleuova, può accadere che ven-gano spiaggiati.
Uova di Murex e Buccinum
Nidamento di buccino
Murice
Buccino
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Questo animale è unefficiente predatore,che utilizza una tecni-
ca comune ad altri gastero-podi: usa la radula, postaalla fine di una specie diproboscide, per perforarela conchiglia di un Bivalve(vedi pag. 14), dopo averla
“ammorbidita” con una so-stanza acida (acido cloridri-co) simile a quella dei pro-dotti usati per togliere ilcalcare dai lavandini. Unavolta creato il foro nellaconchiglia, la Natica intro-duce la radula e si nutredel corpo del malcapitato.
Natica alderi
Janthina
Le grandi dimensioni e ilcorpo marrone la ren-dono facilmente ricono-
scibile, mentre è difficile tro-vare spiaggiata la sua con-chiglia interna, che è moltofragile e trasparente. Il piedesi è espanso lateralmenteformando due specie di “ali”che le permettono di nuota-re nelle acque basse, dove sinutre di vegetali.
Natica alderi
La lepre di mare, Aplysia, può raggiungere i 30 cm di lunghezza
Aplysia o lepre di mare
La Janthina si può defi-nire un predatore in“canotto”! Infatti è uno
dei pochi molluschi con con-chiglia esterna che non vivesul fondo del mare, o sugliscogli, bensì galleggia suuna sostanza schiumosaprodotta dal suo piede. Lesue prede preferite sono levelelle (vedi pag. 10), cui siattacca saldamente per divo-rarne i tessuti. Per questo
accanto alle velelle spiaggia-te spesso si trova anche qual-che esemplare di Janthina.
Janthina che galleggiasulla sostanza schiumosa
da lei prodotta
Janthina sp.