Qual è il vostro profilo personale di leader del...
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GESTIRE IL CAMBIAMENTO: IDENTIFICARE IL PROPRIO
PROFILO
Autovalutazione
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Qual è i l vostro prof i lo personale d i leader de l
cambiamento?
Istruzioni
Questa autovalutazione comprende 60 atteggiamenti e comportamenti tipici di un manager e
responsabile di progetto che operano nell'ambito della gestione del cambiamento. Per ogni
affermazione, selezionate il grado in cui l’affermazione vi rappresenta:
� “molto” se adottate sempre o molto spesso questo atteggiamento
� “abbastanza” se adottate spesso questo atteggiamento
� “poco ” se adottate talvolta questo atteggiamento
� “per nulla” se questo atteggiamento vi è completamente estraneo.
Nessun atteggiamento è positivo o negativo in se stesso. Per questo motivo, compilate il test con
la massima sincerità. Ciascun profilo presenta qualità positive e risvolti negativi.
Il test richiede circa 20 minuti per essere completato.
Gestire il cambiamento: identificare il proprio profilo
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N Descrizione Mi
rap
pre
sen
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po
co
Mi
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pre
sen
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per
nu
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20 10 5 0
1 Sono gli obiettivi che mi prefiggo e gli scopi della mia funzione a
determinare le azioni di cambiamento che intraprendo.
2 L'azione deve avere priorità sulla riflessione. Riflettere ed esitare
non porta al cambiamento. I cambiamenti al giorno d’oggi sono
molto rapidi.
3 Tendo ad agire immediatamente nelle situazioni di urgenza.
4 Il vocabolario della gestione del cambiamento è in continua
evoluzione ed è influenzato dalle mode del momento. A parte
questo, i principi fondamentali sono cambiati pochissimo nel corso
dei secoli e rimarranno validi ancora per molto tempo.
5 Sono disponibile e aperto verso gli altri. Dicono che aiuto le persone
e i team ad adattarsi.
6 Penso sia necessario agire rapidamente se i cambiamenti sono
percepiti come sgradevoli e più lentamente se sono graditi.
7 Almeno una volta l'anno stabilisco quali contributi previsti
genereranno valore aggiunto. In questo modo mi è più facile stabilire
le priorità dei cambiamenti.
8 Ho bisogno di essere sotto pressione per essere motivato ad agire.
Trovo che lo stress sia stimolante.
9 Tendo a preferire metodi e soluzioni che facilitino la vita dei singoli e
dei team.
10 Penso che i problemi emergano nelle situazioni di urgenza senza
preavviso. In questi casi ci sottomettiamo al cambiamento, anziché
guidarlo.
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11 So che oggi i cicli economici sono più rapidi di quelli umani. Una
delle mie preoccupazioni è gestire questa contraddizione nel miglior
modo possibile.
12 Quando il mio capo o un cliente mi chiede di cambiare un metodo o
un processo, lascio perdere tutto il resto e mi dedico a questa
richiesta.
13 Ho detto chiaramente ai miei colleghi che possono contare su di me
quando si presentano delle difficoltà.
14 Le considerazioni a lungo termine non mi stimolano a cambiare o a
generare cambiamento. Ho bisogno di scadenze a breve termine, le
trovo stimolanti.
15 Penso che "una decisione sia una scelta irreversibile e rischiosa tra
due opzioni possibili". Per questo motivo prendo tempo per riflettere
prima di prendere una decisione.
16 Mi piace immaginare i cambiamenti che avverranno nei prossimi
cinque anni e soprattutto tutte le soluzioni che sarà necessario
adottare.
17 Mi organizzo in modo da evitare che i cambiamenti rapidi nell'ambito
professionale creino problemi alla mia vita privata. Anticipo gli effetti
dei cambiamenti in tutti gli aspetti della mia vita.
18 Nei periodi di cambiamento, sempre più frequenti, le mie giornate
lavorative diventano sempre più lunghe. Sono sicuro di non essere
l'unico a dover affrontare problemi importanti la mattina presto e la
sera tardi.
19 Tengo con me un cellulare e un cercapersone, in modo da essere
sempre rintracciabile se si verifica un problema.
20 Quando propongo un'idea o un progetto ai soggetti interessati, ho
già in mente il cambiamento successivo...
21 So come aiutare gli altri quando hanno problemi ad adattarsi, senza
lasciarmi sopraffare. Aiutare non significa salvare, ma assistere.
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22 La mia e-mail è sempre connessa e attiva, così posso rispondere
immediatamente ai messaggi che ricevo ed essere pronto a
risolvere i problemi.
23 Sono molto reattivo e affronto immediatamente i problemi, non
appena si presentano.
24 Ho individuato indicatori molto precisi che mi consentono di
organizzare le azioni correttive al minimo segno di scostamento
rispetto all’atteso.
25 Nelle svolte decisive della mia vita faccio il punto della situazione
rispetto alle mie priorità e le cambio se lo ritengo utile. Decido di non
preoccuparmi di determinati problemi.
26 Dedico un po' di tempo alla riflessione per trovare soluzioni ai
problemi che riscontro nelle situazioni di cambiamento.
27 Oggi si è soggetti a così tanta pressione da parte di clienti e
concorrenti che è necessario essere reattivi di fronte ad ogni minimo
problema.
28 Stabilisco date di scadenza per ordinare i cambiamenti da gestire e
mi attengo ad esse. Il tempo è come un impegno.
29 Programmo dei momenti destinati ad affrontare potenziali eventi
imprevisti. Se tutto procede come previsto, questi momenti vengono
invece dedicati alla riflessione su cosa si potrebbe migliorare nel mio
reparto o nel mio lavoro.
30 Riesco a prendere le distanze da problemi o conseguenze del
cambiamento ritenuti "limitanti" dai miei colleghi.
31 Tutti i miei colleghi sono al corrente della maggior parte dei
cambiamenti di cui sono leader.
32 Più sono le responsabilità, più occorre mostrarsi coinvolti e attivi
nelle fasi di transizione e nei cambiamenti.
33 In ogni giornata di lavoro ci sono tante attività impreviste. Mi sembra
di saltare da una cosa all'altra senza tregua.
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34 I problemi continuano a verificarsi uno dopo l'altro, non si può fare
niente in proposito, bisogna adattarsi e imparare continuamente.
35 Identificare una soluzione che sia valida e duratura richiede tempo
per riflettere e per giungere a considerazioni adeguate. Non bisogna
confondere la fretta con la velocità.
36 Credo che guidare il cambiamento e incoraggiare l'adattamento
continuo del team sia un elemento centrale del ruolo di manager.
37 Anche nei periodi frenetici, non rinuncio alle vacanze e ai fine
settimana che ho programmato, e molto raramente rinuncio ad
andare al cinema, a teatro, a un concerto o a cena con gli amici.
38 La mia vita professionale è così intensa e stimolante che non
considero praticamente il mio tempo libero.
39 Comunico ai membri del mio team tutto ciò che può essere loro utile
nei periodi di cambiamento, ad eccezione dei dati riservati,
ovviamente.
40 I miei colleghi sanno che quando comunico le tempistiche o una
scadenza dico la verità. Non ho interesse a perdere tempo a
contrattare.
41 È normale per un responsabile della formazione prendersi la
responsabilità di aiutare il proprio team ad adattarsi e superare il
peggio.
42 In presenza di disaccordi o conflitti, preferisco essere sincero subito,
anche se la verità è difficile da accettare.
43 Il futuro è così incerto che è meglio concentrarsi sui problemi di
oggi: “Domani è un altro giorno”.
44 Se ci sono problemi o se le persone fanno fatica ad adattarsi o si
rifiutano di farlo, mi concentro sul futuro senza perdere troppo tempo
a pensare alle colpe dei singoli. Penso: “Gli errori del passato
appartengono al passato e noi abbiamo bisogno di concentrarci
sulla costruzione del futuro".
45 È noto che le stesse cause producono gli stessi effetti.
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46 Una delle funzioni principali del leader è quella di fare accettare
rapidamente i cambiamenti al team.
47 Se le cose vanno male o non vanno come previsto, cerco di
individuare immediatamente le cause per evitare che accada di
nuovo.
48 Sono un po' scettico sull'idea di fare accettare sempre a tutti le
decisioni considerate urgenti o importanti. In realtà, più si rimane
legati a una decisione in un determinato momento, meno ci si
adatterà a un cambiamento in un momento successivo.
49 Nelle situazioni difficili, insisto sul mantenere la collaborazione futura
anche se al momento so che le mie opinioni non sono ben viste.
50 Condivido dubbi, difficoltà e problemi con gli amici e i familiari per
ascoltare idee e opzioni da persone esterne al settore.
51 Nelle situazioni di cambiamento tengo il mio livello di stress e di
energia sotto controllo. Voglio vivere a lungo.
52 Trasformo vincoli in informazioni e le utilizzo per organizzare il mio
lavoro e quello degli altri.
53 Non perdo tempo a pianificare eventi futuri sconosciuti. Le aziende
cambiano rapidamente e le strategie e le pianificazioni devono
superare la prova dei fatti reali.
54 Nelle situazioni difficili, uso spesso parole come “Avrebbe dovuto",
"Avremmo dovuto", "Perché abbiamo adottato questa soluzione?"...
per suscitare chiarimenti e guadagnare tempo per trovare le
soluzioni.
55 Prima di avviare un cambiamento mi concentro sui risultati che
voglio raggiungere perché penso che un obiettivo non definito con
precisione rischi di condurre a conseguenze irrazionali.
56 Sebbene tutti attualmente riconoscano l’utilità del mio ruolo, penso
che i miei colleghi e la mia società andrebbero avanti senza di me,
se cambiassi funzione o lasciassi la società.
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57 Faccio tutto il possibile per limitare l'effetto dei cambiamenti sul mio
team cercando solo le soluzioni accettabili.
58 Spesso i miei programmi vengono sconvolti da eventi imprevisti.
59 Gestisco il mio percorso come se fossi un’azienda. Valuto
regolarmente i pericoli in cui mi potrei imbattere e le opportunità che
mi si presentano e analizzo i miei principali punti deboli e forti in
base a questi pericoli e a queste opportunità.
60 Mi tengo costantemente aggiornato sui cambiamenti apportati dai
miei clienti, sulle strategie dei competitors, sulle tecnologie e sulle
decisioni politiche e legali che hanno delle ricadute sulla nostra
funzione.
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Interpretazione dell 'autovalutazione
Vi invitiamo a interpretare la vostra autovalutazione quando avrete completato il modulo, una volta
compresi i 4 profili.
Come dovete procedere? Dopo avere risposto alle domande del questionario, calcolate il punteggio
come segue:
� Per Mi rappresenta molto annotate 20 punti davanti al numero dell'affermazione
corrispondente.
� Per Mi rappresenta abbastanza assegnate 10 punti.
� Per Mi rappresenta poco assegnate 5 punti.
� Per Mi rappresenta per nulla assegnate 0.
Sommate quindi i punti di ogni tabella.
Supponendo che vi siate assegnati qualche 20 e qualche 0, otterrete (sotto) una matrice iniziale di
analisi, profilo per profilo.
Se per un determinato profilo avete totalizzato da 0 a 100 punti, tale profilo non vi rappresenta e non
disponete delle risorse relative.
Se avete totalizzato da 101 a 220 punti tale profilo rappresenta per voi una risorsa e ne sfruttate tutta
l'efficacia per guidare il cambiamento con successo.
Se avete totalizzato da 221 a 300 punti siete eccessivamente legati a questo profilo e ne subite gli
aspetti negativi.
Gestire il cambiamento: identificare il proprio profilo
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PROFILO PROGETTISTA
1 7 15 16 17 25 26 35 36 37 50 51 52 59 60
Da 0 a 100: Non anticipate abbastanza i problemi e vi fate sorprendere dall’imprevisto. Finora non vi
siete ancora dati un metodo per organizzare le priorità in modo da decidere rapidamente se è
necessario affrontare un problema o meno. Non volete, non sapete o non avete la possibilità di
proiettarvi nel futuro poiché i cambiamenti che state vivendo vi sembrano senza senso.
Da 101 a 220: Sapete distinguere le difficoltà maggiori dagli eventi comuni. Scegliete di affrontare
prima i problemi con alte poste in gioco. Non vi lasciate sopraffare dall’ordine temporale dei problemi e
agite in termini di obiettivi stabiliti in linea con il vostro ruolo professionale. Sapete come affrontare le
paure e la resistenza legata ai cambiamenti ridimensionando gli ostacoli futuri. Questo è il profilo di un
manager che ordina gli eventi prima di affrontarli. Ritenete che quando un problema diventa urgente, è
già troppo tardi. Molto orientati al futuro, trasformate le sfide in occasioni di apprendimento. Di fronte a
un’aggressione verbale, pensi che l’altro mostri la propria incapacità o “sofferenza”. Distinguete i fatti
dalle opinioni, sviluppando la vostra opinione su di essi. Preferite creare ambienti dalle prestazioni
efficienti anziché concentrarvi sul carattere delle singole persone con cui avete a che fare. Rimanete
comunque leader della vostra vita professionale e ridimensionate le situazioni complicate che
derivano dal cambiamento, acquisendo così le risorse per affrontarle.
Da 221 a 300: Tendete a rimanere legati alle vostre priorità, a qualsiasi costo, senza tenere conto
delle difficoltà presenti. Poiché volete essere padroni delle vostre scelte, correte il rischio di essere
inflessibili e perseverare di fronte ad ostacoli insormontabili.
Un manager che adotti questo profilo prende la vita con filosofia. Considerate le critiche e le
aggressioni degli altri come manifestazioni emotive non rilevanti per la vostra vita professionale.
Tendete a lavorare da soli, nel vostro mondo, seguendo la vostra strada, senza farvi distrarre. Non
date nulla e non chiedete nulla. Venite considerati persone senza convinzioni, seccanti buoni a nulla.
Provate ad avvicinarvi agli altri e a condividere le vostre gioie e i vostri problemi. Provate a chiedere
aiuto anziché rimanere chiusi nella vostra torre d'avorio.
Gestire il cambiamento: identificare il proprio profilo
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PROFILO STRATEGA
4 6 10 11 20 21 28 29 30 39 40 48 49 55 56
Da 0 a 100: Due ipotesi
� Avete probabilmente problemi a coinvolgere gli altri nella realizzazione del cambiamento.
� In alternativa, siete troppo morbidi con gli altri e affrontate i loro problemi senza risolvere i
vostri.
Da 101 a 220: Siete uno stratega raffinato e sapete come condividere la vostra visione con gli altri. In
presenza di problemi, sapete come prendere le distanze dalla situazione e adottare un atteggiamento
costruttivo con le persone stressate e impaurite dai cambiamenti che devono affrontare. Possedete
buone capacità di sintesi e sapete come coordinare le vostre azioni con quelle degli altri per
raggiungere gli obiettivi più importanti. Siete eccellenti negoziatori e trasformate i conflitti e le difficoltà
in obiettivi da raggiungere insieme.
Sapete come mettere in luce le soluzioni individuate dal vostro team e promuoverle come “best
practices”.
Da 221 a 300: Tendete a manipolare gli altri per fare percepire a loro solo gli aspetti positivi dei
cambiamenti. Nonostante l'apparente “calore”, vi è stato detto che siete freddi, distanti e calcolatori.
Tendete a non ascoltare e non accettate soluzioni diverse dalla vostra.
Comunicate chiaramente quali sono le vostre scelte preferite e ascoltate quelle degli altri. Molti
problemi vengono risolti grazie all'ascolto e alle concessioni reciproche.
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PROFILO MOBILITATORE
3 5 9 12 13 19 22 31 32 41 42 46 47 54 57
Da 0 a 100: Vi trovate da soli ad affrontare i cambiamenti che dovete guidare. Non interagite con gli
altri per condividere le varie opzioni o individuare idee tattiche o piani di azione. Senza consultare gli
altri, vi ritrovate a dovere reinventare approcci già sperimentati da altri.
Da 101 a 220: Siete una risorsa per gli altri. Fornite loro molti servizi e li aiutate ad affrontare i
momenti di transizione. Vi siete costruiti una solida reputazione di persona che sa come risolvere le
situazioni caratterizzate da vincoli e urgenti, evitando danni catastrofici per il reparto o l’azienda.
Sapete come tenere unite le persone per risolvere i problemi e ottenere consenso o soluzioni da
mettere in pratica oppure un accordo negoziato. È il profilo di un manager che si concede del tempo
per riflettere prima di agire ed è coinvolto personalmente nella realizzazione dei cambiamenti.
Da 221 a 300: Rimanete troppo spesso invischiati nelle esitazioni e resistenze degli altri, lasciandovi
deviare dalle vostre priorità chiave. Affogate nelle urgenze degli altri. Talvolta vi sembra di dare molto
senza ottenere nulla in cambio. Non siete padroni del vostro tempo.
A volte, per evitare di peggiorare la situazione, scegliete la via della fuga o della passività, poiché vi
sentite responsabili delle difficoltà.
Provate ad aiutare gli altri senza salvarli, chiedendo loro chiaramente se desiderano essere coinvolti e
svolgendo da soli non più del 49% del lavoro durante le fasi di cambiamento.
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PROFILO METODICO
2 8 14 18 23 24 27 33 34 38 43 44 45 53 58
Da 0 a 100: Vi sentite impotenti di fronte alle urgenze e ai problemi imprevisti. Non siete reattivi e i
problemi si accumulano senza essere affrontati. I cambiamenti vengono realizzati con lentezza e
correte il rischio di essere ritenuto incompetente.
Da 101 a 220: Dimostrate la vostra prontezza di risposta e siete noti per realizzare le cose
rapidamente. Avete un'esperienza così vasta nell'affrontare i cambiamenti che trovate subito i mezzi
per gestirli con successo mentre gli altri continuano a esitare. Prendete rapidamente le decisioni. Siete
in grado di guidare vari cambiamenti in prima linea, con successo.
Siete riusciti a sviluppare procedure per la gestione dei cambiamenti che si sono dimostrate efficaci.
Siete in grado di improvvisare e adattare le soluzioni per limitare i rischi.
Vi piace risolvere i problemi e vi annoiereste se non ce ne fossero.
Da 221 a 300: Siete manager iper-reattivi che alla partenza vorrebbero essere già arrivati a metà
strada. Come per il cane di Pavlov, tutto il resto deve fermarsi per consentirvi di affrontare il minimo
problema. L'azione ha chiaramente la precedenza sulla riflessione. L'esperienza vi permette solo di
ripetere gli stessi errori con più rapidità. Nelle situazioni di conflitto, la migliore difesa è il contrattacco
con la conseguenza di generare una stressante escalation. La vostra mentalità a tratti non permeabile
potrebbe rivelarsi un freno per la vostra carriera e in particolare per le funzioni strategiche in cui è
essenziale vedere più avanti del proprio team.
Le vostre giornate di lavoro sono lunghe e intense. Vi sentite iperattivi, ma nutrite dubbi sulla vostra
efficienza. Prestate attenzione allo stress.
Rallentate! Prima di agire, riflettete, ordinate gli eventi in termini di priorità. Nelle situazioni difficili,
respirate e parlate più lentamente. Lasciate passare almeno una notte prima di prendere una
decisione importante.
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Visualizzazione dei profi l i di leadership del cambiamento
Dopo avere analizzato i risultati profilo per profilo, in questa tabella di riepilogo potete confrontare tra
loro i vostri profili e individuare quello che risulta per voi dominante e quelli che ignorate o applicate.
300
220
100
0
Profilo
PROGETTISTA
Pensiero /
Processo
Profilo
STRATEGA
Pensiero /
Relazioni
Profilo
MOBILITATORE
Azione / Relazioni
Profilo
METODICO
Azione / Processo
Gestire il cambiamento: identificare il proprio profilo
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Questa autovalutazione vi consente di rispondere alle seguenti domande:
1. Durante il cambiamento tendete a favorire il processo o l'organizzazione? Oppure le relazioni
con le persone interessate? Propendete per il pensiero o per l'azione? Cercate di bilanciare
questi criteri?
2. Quali atteggiamenti e comportamenti siete interessati a sviluppare per diventare più efficaci
nell’incentivare gli altri a trovare soluzioni per adattarsi ai cambiamenti?
3. Avete dei lati negativi che possono ostacolarvi? Se sì, che cosa potete fare per compensarli?
4. I vostri profili sono adatti ai cambiamenti che dovete guidare?
5. Siete in grado di apprendere dai profili diversi dai vostri?
6. Che cosa intendete fare per migliorare le vostre capacità di leader del cambiamento?