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Quadro teorico e metodologia della ricerca laboratoriale 7 marzo 2017

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Quadro teorico e metodologia della ricerca laboratoriale

7 marzo 2017

1. Quadro teorico e metodologia della ricerca laboratoriale

2. Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione

3. La costruzione di un modello di insegnamento-apprendimento laboratoriale: i metodi a mediazione sociale

4. Progettazione e valutazione di una attività di cooperative learning

• Il laboratorio è uno “spazio mentaleattrezzato”, una forma mentis, un modo diinteragire con la realtà per comprenderla e/oper cambiarla. Il termine laboratorio va intesoin senso estensivo, come qualsiasi spazio,fisico, operativo e concettuale,opportunamente adattato ed equipaggiatoper lo svolgimento di una specifica attivitàformativa.

• La riscoperta pedagogica del laboratorio incampo educativo e didattico appare oggiun’esigenza sempre più diffusa inconsiderazione del bisogno di recuperare unequilibrato senso dell’esperienza, costruire ilsapere attraverso il fare e riflettere su di esso.Non certo una visione materialisticadell’uomo, bensì una visione umanizzata in cuimano e testa possano riscoprire l’unità e lafunzionalità reciproca.

• Il metodo privilegiato nella didatticalaboratoriale è l’apprendistato, un apprendereattraverso l’imitare e lo stare insieme almaestro, per condividerne ogni aspetto vitale,visibile e non visibile, in un clima relazionale diautorevole e formativa esemplarità.(Travaglini, Il laboratorio didattico, Guerini,Milano 2009).

I fondamenti pedagogici di un insegnamento laboratoriale

• Quadro storico epistemologico (Dewey, Gardner),

• Apporto teoretico (induttivismo: il processo di costruzionedella conoscenza deve iniziare dal piano esperienziale pergiungere alla formulazione rielaborazione dei saperi;

• Ricerca empirico-sperimentale (ricerca/azione);

• Metodo dell’apprendistato;

• Imparare facendo per un apprendimento/comprensionedell’oggetto cognitivo;

• Esperienze scolastico-sperimentali;

• Riforme scolastico-legislative.

Indicazioni Nazionali

• Realizzare attività didattiche in forma di laboratorioper favorire l’operatività e allo stesso tempo ildialogo e la riflessione su quello che si fa. Illaboratorio, se ben organizzato, è la modalità dilavoro che meglio incoraggia la ricerca e laprogettualità, coinvolge gli alunni nel pensare,realizzare, valutare attività vissute in modo condivisoe partecipato con altri, e può essere attivata sia neidiversi spazi e occasioni interni alla scuola siavalorizzando il territorio come risorsa perl’apprendimento.

• La didattica per competenze indica la didatticalaboratoriale come una delle metodologie piùarticolate ed efficaci per progettare,predisporre ambienti e situazioni diapprendimento calibrate sulle specificità deiprocessi di apprendimento di ciascun alunno.

• Una didattica laboratoriale a carattereinclusivo, consente inoltre il raggiungimentodegli obiettivi formativi previsti dai curricoli,abbandonando la logica della riproduzione delsapere, a favore della ricostruzione, dellascoperta e della utilizzazione dei saperi, chedevono generare abilità e competenze.

• Il percorso formativo intende offrire strumentiteorici e operativi, anche tecnologici, checonsentono al docente di monitorare e gestirei processi di apprendimento, di utilizzareprotocolli di osservazione e valutazione in un’ottica orientativa.

• “metodi espositivi”, basati principalmentesulla lezione di tipo frontale e lo studio dellibro di testo, che sono di tipo deduttivo,ovvero orientati principalmenteall’esposizione di leggi e regole a priori e solosuccessivamente alla loro verifica.

• i “metodi d’indagine o scoperta” basatiessenzialmente su uno stile induttivo, cheparte dall’esplorazione diretta e concreta deifenomeni dai quali poi ricavare dati e leggi dainterpretare.

• Nella didattica laboratoriale l’enfasi si ponesulla relazione educativa (dalla trasmissione /riproduzione della conoscenza alla costruzionedella conoscenza), sulla motivazione, sullacuriosità, sulla partecipazione, sullaproblematizzazione, sull’apprendimentopersonalizzato, sul metodo della ricerca, sullasocializzazione, sulla solidarietà.

Significato di competenze

• «competenze»: comprovata capacità diutilizzare conoscenze, abilità e capacitàpersonali, sociali e/o metodologiche, insituazioni di lavoro o di studio e nello sviluppoprofessionale e personale. Le competenzesono descritte in termini di responsabilità eautonomia.

Significato di abilità

• Capacità di applicare conoscenze e di utilizzareknow-how per portare a termine compiti erisolvere problemi. Nel contesto del Quadroeuropeo delle qualifiche, le abilità sonodescritte come cognitive (comprendenti l’usodel pensiero logico, intuitivo e creativo) opratiche (comprendenti l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenza sociale

• La competenza sociale si riferisce a queicomportamenti che si rivelano funzionali alraggiungimento dei propri obiettivi,comportando nel frattempo lo sviluppo direlazioni con gli altri, relazioni positive e aventila caratteristica di produrre conseguenzemutuamente rinforzanti.

Abilità sociali

• Le abilità sociali, invece, descrivono queicomportamenti specifici che la personamanifesta nel contesto interpersonale. Va dasé, ovviamente, che costituiscono la base e lapre-condizione per lo sviluppo di un’adeguatacompetenza.

• Le abilità sociali non sono predisposizioniinnate, ma, al contrario, rappresentano ilprodotto di convenzioni sociali o regoledelineate dagli altri e dalla società in genere, esono quindi il risultato di processi diapprendimento determinati dalle esperienzeeducative sperimentate da ognuno.

Adattamento come processo di maturazione e apprendimento

• Adattamento comportamentale: capacità diconformarsi alle norme sociali.

• Adattamento sociale: capacità di svilupparereti sociali.

• Adattamento personale: capacità di ricoprireun proprio ruolo.

Comportamento adattivo

• Autonomia: compiti e attività.

• Responsabilità personale: mettere in atto leabilità possedute.

• Responsabilità sociale: ricoprire ruoliall’interno del gruppo.

Raccomandazione 2006/962/CE relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente

• comunicazione nella madrelingua: capacità di esprimere einterpretare concetti, pensieri, emozioni, fatti e opinioni siaoralmente che per iscritto;

• comunicazione nelle lingue straniere: come sopra, macomprende abilità di mediazione (ossia riassumere,parafrasare, interpretare o tradurre) e di comprensioniinterculturale;

• competenza matematica e competenze di base in scienza etecnologia: solida padronanza sicura delle competenzearitmetico-matematiche, comprensione del mondo naturale ecapacità di applicare le conoscenze e la tecnologia ai bisogniumani percepiti (quali la medicina, i trasporti o lecomunicazioni).

• competenza digitale: uso sicuro e critico della tecnologiadell’informazione e della comunicazione in ambito lavorativo,nel tempo libero e per comunicare;

• imparare a imparare: capacità di gestire efficacemente ilproprio apprendimento, sia a livello individuale che in gruppo;

• competenze sociali e civiche: capacità di partecipare inmaniera efficace e costruttiva alla vita sociale e lavorativa e diimpegnarsi nella partecipazione attiva e democratica,soprattutto in società sempre più differenziate;

• spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità ditrasformare le idee in azioni attraverso la creatività,l’innovazione e l’assunzione del rischio, nonché capacità dipianificare e gestire dei progetti;

• consapevolezza ed espressione culturale: capacità diapprezzare l’importanza creativa di idee, esperienze edemozioni espresse tramite una varietà di mezzi quali lamusica, la letteratura e le arti visive e dello spettacolo.

• L'alternanza di pratiche di apprendimentodifferenti (la cosiddetta "differenziazionesuccessiva": pratiche laboratoriali, individuali,per gruppi) e di pratiche di "differenziazionesimultanea", basata sull'assegnazione diconsegne calibrate ai livelli di apprendimentodegli allievi, ha consentito di conseguirerisultati di apprendimento efficaci anche insituazioni molto difficili.