Didattica Laboratoriale

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La creazione di ambiente laboratoriale nel curricolo scolastico Aspetti, limiti e possibilità

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Apprendimento tramite didattica di tipo laboratoriale. la costruzione e la formazione di idee tramite situazioni.stimolo.

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La creazione di ambiente laboratoriale nel curricolo scolastico

Aspetti, limiti e possibilità

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I pregi del nostro lavoro:

E’ uno dei più belli ed importantiStabilisce sempre nuove relazioniFavorisce la comprensione delle nuove

tendenze socialiCi costringe a un continuo aggiornamentoAiuta a capire comportamenti relazionali e

sfumature…

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Problematica didattica:

Si crea una situazione non gestibile da noi:“Per gli alunni rappresentiamo la nostra disciplina. Siamo identificati con la disciplina stessa”Ne consegue che:Dobbiamo far amare la nostra disciplinaDobbiamo considerare la nostra disciplina integrata nelle altre per fare “cultura”

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Pensiero creativo

Quando si propone qualcosa di completamente nuovo in qualsiasi ambito

Quando si introduce qualcosa di nuovo in un quadro di riferimento già noto

E’ presente allo stato potenziale in ogni individuo, si può esprimere a qualsiasi età

Pensiero divergente

Quando si ipotizzano soluzioni diverse a sistemi consolidati

Si manifesta quando si lavora in modo “produttivo” e non solo “riproduttivo”

L’individuo agisce in base alla propria esigenza mentale razionale e consapevole

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Educazione, creatività e divergenzaL’insegnante ha un ruolo fondamentale nel promuovere la formazione della personalità degli alunni

Come conciliare l’aspetto educativo con quello della formazione di un pensiero creativo e/o divergente?

“… L'educazione non è l'insegnamento che forgia e foggia, di sapore ottocentesco: l'educazione trae dalla persona ciò che ha da sviluppare di autentico, di proprio. Più propriamente, l'educato è chi conosce il valore delle cose nella propria vita, chi è in grado di esprimersi nel riguardo di questo valore non secondo leggi esterne imposte, ma secondo leggi morali e culturali che con l'educazione hanno iniziato a respirare scaturendo dal profondo della persona, espressioni del bambino che maturano conoscendo il mondo, espressioni dell'adolescente che inizia a fare i conti con sé stesso e con gli altri, espressioni dell'uomo capace di apprendere ed asserire …. “

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Educazione, creatività e divergenza

Occorre ricordare che noi forniamo nell’insegnamento non solo dei contenuti ma soprattutto:

SCHEMI INTERPRETATIVI DELLA REALTA’

Ogni disciplina ha costruito un sistema di rappresentazione del mondo o di una parte di esso, ogni docente deve favorire i processi mentali che hanno portato a quegli schemi interpretativi.

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Educazione, creatività e divergenza

Quindi:

la didattica si sposta dal sistema dei soli contenuti favorendo l’acquisizione dei processi mentali

La didattica “laboratoriale” può accogliere la creatività e la divergenza da un sistema standardizzato? Certamente, ma …

Come riconoscere i sistemi che limitano la creatività e la divergenza dell’alunno?

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L’età del capitano

In una classe di IV elementare viene posto questo testo:

«Un pastore ha 12 pecore e 6 capre.

Quanti anni ha il pastore?»

I bambini riconoscono un testo, dei dati numerici ed una domanda, allora i bambini danno immediatamente la risposta: 18

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Il contratto didattico (dalle opere di Bruno D’amore)

La formazione di un sistema occlusivo.

Da Brousseau

“In una situazione di insegnamento, preparata e realizzata da un insegnante, l’allievo ha generalmente come compito di risolvere il problema (matematico) che gli è presentato, ma l’accesso a questo compito si fa attraverso un’interpretazione delle domande poste, delle informazioni fornite, degli obblighi imposti che sono costanti del modo d’insegnare del maestro. Queste abitudini (specifiche) del maestro attese dall’allievo e i comportamenti dell’allievo attesi dal docente costituiscono il contratto didattico"

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Il contratto didattico

Il contratto didattico diventa una sorta di struttura rigida, in cui il dialogo si cristallizza a favore di una visione precostituita. La visione precostituita diviene ostacolo al pensiero creativo e/o divergente. La visione precostituita obbliga l’alunno a mostrare il comportamento che il docente si aspetta, e il docente conferma sempre più la restrizione della struttura pensando di aiutare così l’alunno.

Ma perché accade questo?

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I timori del docenteIn ogni professione esercitata esistono timori alcuni consapevoli ed altri inconsapevoli.

Nei docenti possono esistere anche questi:

1) Non poter completare un percorso programmato

2) Il timore che l’alunno commetta errori

3) Non corrispondere alle aspettative delle famiglie

4) Non comunicare in modo adeguato

5) Ecc…

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La paura che l’alunno commetta errori

Ma è proprio il timore che l’alunno commetta errori che porta il docente a riconsiderare il suo insegnamento alla luce di questo timore, e procede a:

a)Preparare un insieme di procedure rigide in modo che l’alunno non abbia ”distrazioni” o “tentazioni” per operare in modo del tutto personale ed autonomo (procedere per prove ed errori)

b)Favorire il riconoscimento delle strutture su cui agire sempre allo stesso modo anche se la conseguenza può essere la perdita del pensiero critico e lo scollamento dalla realtà

c)Prevedere il sistema dei possibili errori (non negativa di per sé) ma per preparare adeguati compiti ed esercizi per evitare che gli alunni possano sbagliare

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L’errore

Da Karl Popper:

“… Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi …” (1972)

Da Federigo Enriques:

“… Il maestro sa che la comprensione degli errori dei suoi allievi è la cosa più importante della sua arte didattica …”

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L’errore

Dal libro di Rosetta Zan: “Difficoltà in matematica” la ricercatrice analizza le diverse situazioni dell’errore, e riferisce:

“… implicita nella preoccupazione di evitare domande “troppo difficili” c’è spesso la valorizzazione della correttezza dei prodotti, che viene considerata più importante dell’attivazione di processi di pensiero significativi, anche se come già detto, tale correttezza si può ottenere banalizzando le richieste e di per sé non garantisce un effettivo apprendimento …”

Leggere l’articolo “Il bravo insegnante”

di Rosetta Zan

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Le conseguenze ?

Sugli alunni: Mancanza di flessibilità Difficoltà a stabilire percorsi autonomi Diminuzione dello spirito critico Adeguamento passivo

Sui docenti: Senso di frustrazione Scelta di comportamenti più severi Banalizzazione dei quesiti Valutazione poco adeguata

Video su Youtube di Ken Robinson:

“Cambiare i paradigmi dell’educazione”: http://www.youtube.com/watch?v=SVeNeN4MoNU

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L’errore

Quindi riflettiamo su questo:L’errore quindi è uno strumento essenziale per poter

conoscere il pensiero dell’alunno, come ha costruito il suo mondo, come ha organizzato i dati della sue conoscenze, come applica nelle situazioni presentate le conoscenze che è riuscito a strutturare

Ottimo elemento in mano ai docenti per stabilire procedure diverse di intervento, dall’aumento della autostima dell’alunno fino alla presentazione di esperienze significative

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La comunicazione: ambiguità o certezza?

Esiste un linguaggio “naturale” ed uno “formale”, nelle nostre discipline utilizziamo linguaggi “specifici”. Spesso sarebbe utile creare insieme con gli alunni un GLOSSARIO dei termini specifici. Le inferenze e le interferenze di ambiguità non verrebbero però cancellate.

Alcuni ritengono che esistono discipline con linguaggi così “precisi” che non possa esistere quindi ambiguità, come per la matematica e le materie scientifiche. Niente di più falso, così come evidenziato da molti studi ed esperimenti.

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Le parole ambigue

La comprensione dei messaggi verbali può essere condizionata dal significato che l’alunno attribuisce al termine da noi utilizzato.

Ci sono Parole Pluripotenti, cioè che assumono un significato diverso a seconda del contesto della frase

Problema, Soluzione, Numeri, Linea, Misura, Costruzione, Dato, Positivo, Negativo …

Ci sono parole Pluripotenti con contrasto tra linguaggio naturale e termine disciplinare

Spigolo, Angolo, Dado, Neutro, Frazione …

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Solo nei problemi di matematica puoi comprare 60 meloni e nessuno si chiede cosa diavolo c’è di sbagliato in te.

Indirizzo su Youtube per il video di Troisi:http://www.youtube.com/watch?v=FjD6t5lDFxk

IL PROBLEMA DEI PROBLEMI

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Tipico problema che porta gli alunni a considerare il risultato avulso dalla realtà:<<Un camion dell’esercito può portare 36 soldati.Se bisogna trasportare 594 soldati alla loro sede di addestramento, quanti camion occorrono?>>Risposta: 594 : 36 = 16 con il resto di 18, oppure 16,5 (camion !!!)

Scoll(eg)amento con la realtà

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Scoll(eg)amento con la realtà

Altro esempio: 125 invitati ad un ristorante si dispongono ai tavoli liberamente. Ciascun tavolo del ristorante può accogliere 8 persone. Quanti tavoli saranno occupati dagli invitati?La risposta è 125 : 8 = 15 con il resto di 5 (che sono invitati !!!) oppure scrivono 15,625

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Insegnamento-apprendimento

Non si apprende solo tramite trasmissione orale o scritta di contenutiOgni persona inizia presto a fare la sua costruzione

del mondo (teoria costruttivista della realtà) - molto presto stabilisce comportamenti adeguati o alla propria sopravvivenza o all’inserimento sociale

Gli individui sviluppano precocemente teorie ingenue sulla realtà, che modificano a fatica (misconoscenze).

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Insegnamento-apprendimento

L’errore commesso dall’alunno sono l’espressione della sua personale interpretazione del messaggio ricevuto

Le costruzioni mentali si possono modificare con l’esperienza diretta

Molta importanza hanno i sistemi introduttivi dei temi disciplinari utilizzando segni di comunicazione non standard e anticonvenzionali al posto di quelli restrittivi e ripetitivi

La figura rappresenta i 3/4 disegna l’intero

Superfici non consuete

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Il laboratorio

 Il LABORATORIO rappresenta uno spazio non necessariamente fisico anzi soprattutto mentale, di ricerca continua sui contenuti e sui concetti.

E' basato sulla relazione docente-discente che si stabilisce in un ambiente di lavoro, si sviluppa attraverso la discussione per un apprendimento concreto e di scoperta.

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Didattica laboratoriale

Prevede una serie di operazioni:

a) Discussioni aperte su situazioni STIMOLO

b) Esposizione scritta delle IPOTESI

c) Condivisione di PROPOSTE (personali o di gruppo)

d) Riflessione sulle IDEE di ciascun studente che può ribadirle o confutarle

e) Proposizione di sempre nuovi aspetti inerenti al tema in DISCUSSIONE

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Per noi docenti

 Non esistono esperienze da ripetere tipo Copia ed IncollaOgni attività proposta non è salvifica di per sé Il docente insieme con i suoi studenti deve mettersi sempre in discussioneGli alunni devono sempre scrivere le proprie idee altrimenti resta una semplice esperienza effimeraIl docente non deve mai dare soluzioni, non dà suggerimenti, non offre risposte ma solo altre domandeGli alunni possono cambiare idea e possono vedere quello che fanno gli altri

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Per gli alunni

 Il lavoro di ricerca sostiene la naturale curiosità Ogni attività proposta è un’occasione per parlare con i compagni di contenuti disciplinari Il docente deve essere percepito come organizzatore delle ricerche Gli alunni si chiariscono le idee scrivendole Il gruppo classe scopre nuovi sistemi di interazione Le abilità personali vengono percepite dagli altri (pari e adulti), in senso positivo accrescendo l’autostima

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Comportamento docente

I docenti sceglieranno laboratori di loro gradimento, e la loro azione dovrà considerare:

a) I nodi concettuali disciplinari

b) Gli obiettivi formativi

c) Il percorso lineare e non lineare del tema

Inoltre in un laboratorio sarà necessario:

1) Mantenere acceso il livello di discussione

2) Aiutare nella praticità di esecuzione o di costruzione

3) Dare rinforzi verbali e non verbali alle azioni collaborative

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Aspetti metodologici innovativi

Considerazioni preliminari ad una metodologia laboratoriale

Ricordare l’importanza del linguaggio visivo

Considerare il potere delle parole specie se sono evocative

Dare valore agli aspetti emozionali

Dare un “continuum” tra scuola e fuori scuola

Fornire strumenti per esercitare il pensiero critico

Prendere in esame i rapporti affettivi in ambiti sociali

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METODI: La narrazione

L’importanza della narrazione è dimostrata ormai da tempo … basti pensare alla pubblicità …

Quando si legge una storia ognuno di noi si sente coinvolto, presentare alcuni temi disciplinari attraverso una storia o un racconto può fare la differenza.Si parla di Storytelling: l’arte del narrare. Le storie si possono leggere ma anche scrivere.Dal punto di vista didattico sempre più spesso si deve chiedere agli alunni di scrivere delle storie.

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METODI: La narrazioneUn esempio sulla narrazione:In un progetto in gemellaggio con la Spagna sono stati dati agli alunni una serie di operazioni e fu chiesto loro di scrivere una storia-problema che si potesse risolvere con quelle operazioni. Gli alunni divenendo padroni dei meccanismi di creazione di un testo, cominciarono a strutturare storie sempre più complesse. La stesura del racconto-problema portò gli alunni ad essere molto più critici nella lettura dei testi dei problemi presenti sui libri, tentando spesso di personalizzarli al punto di inserire nei testi aggiunte di elementi e altre richieste.

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METODI: Sistemi aperti

I sistemi aperti permettono all’alunno di sentirsi libero e senza costrizioni. Alle successive richieste l’alunno o i gruppi di alunni adottano comportamenti di ricerca. Man mano che le difficoltà crescono si attivano sistemi di cooperazione, di confronto, di analisi

Validità formativa

Gli alunni comprendono che le scelte sono poi vincolanti cioè occorre accettare le conseguenze, ma, in alternativa, può mettere in atto sistemi di cambiamento o ulteriori sistemi di analisi e ricerca

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METODI: Sistemi aperti

Esempio di attività aperta:Con due recipienti da 3 e da 5 litri fare in modo di ottenere in uno di essi 4 litriIl sistema aperto si presta ad ampliamenti sul tema da veder anche in curricolo verticale …

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METODI: Sistemi aperti

Sarebbe interessante proporre agli alunni: “… ma se raddoppiamo le loro misure di capacità, cioè con 6 litri e 10 litri, ci sarebbe ancora difficoltà a poter disporre di 4 litri?”

Gli alunni scoprirebbero che non esistono difficoltà se viene richiesto un valore pari alla loro differenza

E così via, il sistema aperto non si chiude mai …

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METODI: Sistemi aperti

Esempio di attività aperta:Prendere in esame alcuni elementi nella sfera di interesse degli alunni (per esempio i nomi di alcuni personaggi dei cartoni), chiedere loro di stabilire livelli di preferenze, in ogni livello può inserire più nomi. Poi si chiede loro di attribuire ad ogni livello un punteggio. Si accorge che non può mettere lo stesso punteggio in livelli diversi, altrimenti i livelli non sarebbero più diversi tra loro. Infine si chiede loro di sommare i punteggi ottenendo un totale. Ora si chiede di ridare un punteggio ai diversi livelli in modo che il totale sia un numero stabilito da noi per esempio 10 o 100 oppure … 1.L’ultima richiesta permette agli alunni di cercare numeri diversi tra loro ma minori di 1 e la cui somma dia 1.

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a) Collocare nello spazio e nel tempo

b) Comprendere i messaggi

c) Raggruppare, catalogare, ordinare

Nelle attività in genere è sempre necessario che gli alunni riconoscano:

1) Chi (soggetto)

2) Cosa (azione)

3) Dove (luogo)

4) Quando (tempo)

5) Perché (dare senso o interpretazione)

Dalle indicazioni nazionali:

1) pag. 17 ; pag. 23; pag. 27; pag. 29; pag. 35

Aspetti curricolari di base

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Riferimenti e contatti

Ringrazio il Dirigente Scolastico prof.ssa Giuseppina Palazzo per la fiducia che mi ha accordato

Ringrazio per gli aspetti tecnici ed organizzativi:

la prof.ssa Paola Pelone

Ringrazio tutti i docenti partecipanti al corso

Il mio contatto:

Anna Maria Campagna

[email protected]