puglia ds'oggi n. 40

16
di SALVATORE TATARELLA 18 novembre 2011 • anno II n. 40 nuova serie • 1 euro Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella POSTE ITALIANE Spedizione in abb.to post. d.l. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004 n. 46) art. 1 co. 1 - DCB BA www.pugliadoggi.it VERSO LE ELEZIONI Per il Terzo Polo è arrivato il momento di pensare in grande A PAG 10 MARISABELLA L’interrogazione di Carmelo Patarino sulla gara bloccata A PAG 6 IL NUOVO GOVERNO - Tutte le forze Parlamentari sostengono l’esecutivo di ricostruzione nazionale con l’eccezione della Lega Nord Archiviato Berlusconi, Mario Monti si presenta alle Camere per ottenere la fiducia Settimanale a diffusione gratuita Una squadra di tecnici per risollevare l’Italia Questa testata non riceve contributi pubblici Un grande discorso quello di Mario Monti al Senato nella prima uscita ufficiale da Presidente del Consiglio nel giorno della fiducia. Le sue parole sulla ri- forma del lavoro e delle pensioni per superare l'attuale sistema, la con- sapevolezza che i tanti muri costruiti dinanzi ai giovani si traducono in una riduzione di oppor- tunità di crescita per il Paese, i numerosi cenni al merito e alla valorizzazio- ne delle capacità indivi- duali, non possono che renderci soddisfatti. Un Governo all'inse- gna del patto generazio- nale che noi giovani non possiamo far altro che so- stenere con forza. Un deciso cambia- mento di rotta che deve riportare al centro dell’at- tenzione parlamentare e di Governo i temi caldi della nostra agenda poli- tica. * COORDINATORE NAZIONALE GENERAZIONE FUTURO L’EDITORIALE Un patto tra le generazioni In gioco non è solo la du- rata del governo e l'auspi- cato ritorno alle urne. Il Pdl si gioca molto di più. In bal- lo è la sua stessa sopravvi- venza e la sua permanenza nel Ppe. Mi spiego. Fare ingoiare anche ai più riottosi, sopra- tutto agli ex missini e agli ex socialisti, il voto di fiducia al governo del Professor Mario Monti, tutto somma- to, è stato abbastanza age- vole. [...] SEGUE A PAG 4 L’INTERVENTO L’Interesse nazionale è la vera sfida del Pdl “Il territorio, come sempre, farà fino in fondo la sua parte. Servono una nuova attenzione e risposte concrete da parte della Regione Puglia, che ha il do- vere di accompagnare e sostenere lo sforzo che in questi anni è stato profuso dalla Provincia di Foggia e dalla comunità di Cerignola”. Così parla Stefano Pecorella, assessore provinciale all’ambiente, a proposito della grave situazione della discarica dell’Ato Foggia 4. A PAG 13 Discarica, è una vera emergenza CERIGNOLA di GIANMARIO MARINIELLO * La svolta sostenibile per tutto il territorio Lizzano Il danno milionario di Tommaso Affinita Bari ALL’INTERNO A PAG 11 A PAG 7

description

il numero 40 di Puglia d'oggi, in distribuzione il 18 novembre 2011

Transcript of puglia ds'oggi n. 40

Page 1: puglia ds'oggi n. 40

di SALVATORE TATARELLA

18 novembre 2011 • anno II n. 40 nuova serie • 1 euro

Fondato nel 1959 da Pinuccio Tatarella

POST

E IT

ALI

AN

E S

pedi

zion

e in

abb

.to p

ost.

d.l.

353/

2003

(con

v. in

legg

e 27

febb

raio

200

4 n.

46)

art

. 1 c

o. 1

- D

CB B

Aw

ww

.pug

liado

ggi.i

t

VERSO LE ELEZIONI

Per il Terzo Poloè arrivato il momento di pensare in grande

A PAG 10

MARISABELLA

L’interrogazione di Carmelo Patarinosulla gara bloccata

A PAG 6

IL NUOVO GOVERNO - Tutte le forze Parlamentari sostengono l’esecutivo di ricostruzione nazionale con l’eccezione della Lega Nord

Archiviato Berlusconi, Mario Monti si presenta alle Camere per ottenere la fiducia

Settimanale a diffusione gratuita

Una squadra di tecniciper risollevare l’Italia

Questa testata non riceve contributi pubblici

Un grande discorsoquello di Mario Monti alSenato nella prima uscitaufficiale da Presidente delConsiglio nel giorno dellafiducia.

Le sue parole sulla ri-forma del lavoro e dellepensioni per superarel'attuale sistema, la con-sapevolezza che i tantimuri costruiti dinanzi aigiovani si traducono inuna riduzione di oppor-tunità di crescita per ilPaese, i numerosi cenni almerito e alla valorizzazio-ne delle capacità indivi-duali, non possono cherenderci soddisfatti.

Un Governo all'inse-gna del patto generazio-nale che noi giovani nonpossiamo far altro che so-stenere con forza.

Un deciso cambia-mento di rotta che deveriportare al centro dell’at-tenzione parlamentare edi Governo i temi caldidella nostra agenda poli-tica.

* COORDINATORE NAZIONALEGENERAZIONE FUTURO

L’EDITORIALE

Un pattotra legenerazioni

In gioco non è solo la du-rata del governo e l'auspi-cato ritorno alle urne. Il Pdlsi gioca molto di più. In bal-lo è la sua stessa sopravvi-venza e la sua permanenzanel Ppe.

Mi spiego. Fare ingoiare

anche ai più riottosi, sopra-tutto agli ex missini e agli exsocialisti, il voto di fiduciaal governo del ProfessorMario Monti, tutto somma-to, è stato abbastanza age-vole. [...]

SEGUE A PAG 4

L’INTERVENTO

L’Interesse nazionaleè la vera sfida del Pdl

“Il territorio, come sempre, farà fino in fondo lasua parte. Servono una nuova attenzione e risposteconcrete da parte della Regione Puglia, che ha il do-vere di accompagnare e sostenere lo sforzo che inquesti anni è stato profuso dalla Provincia di Foggiae dalla comunità di Cerignola”.

Così parla Stefano Pecorella, assessore provincialeall’ambiente, a proposito della grave situazione delladiscarica dell’Ato Foggia 4.

A PAG 13

Discarica, è unavera emergenza

CERIGNOLA

di GIANMARIO MARINIELLO *

La svolta sostenibileper tutto il territorio

Lizzano

Il danno milionariodi Tommaso Affinita

Bari

ALL’INTERNO

A PAG 11

A PAG 7

Page 2: puglia ds'oggi n. 40

Puglia d’oggiFondato nel 1959

da Pinuccio Tatarella

DirettoreFabrizio Tatarella

Coordinamento RedazionaleRoberto Mastrangelo

RedazioneVia Abate Gimma, 163 70121 [email protected]

EditorePublimedia Sud srl

StampaRotostampa - Lioni (Av)

DistribuzioneAgenzia Lobuono - Bari

Ufficio pubblicitàStefania Verardit. [email protected]

Archivio FotograficoMichele Falcone

AbbonamentiSOSTENITORE € 50per tutti coloro che desideranoricevere la copia settimanale di Pugliad’oggi comodamente a casa.

Modalità di pagamento

Bonifico intestato a Publimedia Sud srlvia Abate Gimma, 163 - 70121 BariIBAN IT56B0300204030000401098336Versamento su CCP 6818893 intestato aPublimedia Sud Srl, via Abate Gimma,163. Dopo il versamento inviare un fax alnumero 080/5220966 o una mail [email protected] on-line con Paypal.

Per informazioni chiamare al numero080/5739832 o scrivere [email protected].

Registrazione presso il Tribunaledi Bari n. 47/2010 del 12/11/2010

Questo periodico èassociato all’Unionestampa periodica italiana

Non sapremmo dire sel’effetto benefico che ha ac-compagnato il varo del Go-verno Monti in tema di cre-dibilità del nostro debito so-vrano sarà duraturo oppuresi rivelerà il classico “fruscìodi scopa nuova”, che la sag-gezza popolare vuole duritre giorni.

Sui listini e sugli spreadpesano fattori di grandecomplessità: è vero, adesempio, che l’euro è unaspecie di ircocervo, di ani-male mitologico, essendouna moneta che non ha unprestatore di ultima istanza,cioè una struttura che ga-rantisca la solvibilità di queltitolo di credito (perché taleè una banconota).

La fragilità politica del-l’eurozona e i rivolgimentiepocali causati dalla rag-giunta maturità di Cina edIndia postulano un nuovoordine mondiale, la cui ge-nesi potrebbe essere san-guinosa come quella chevenne stabilita a Yalta o in-cruenta come quella dellarivoluzione di velluto del-l’Ottantanove. Di sicuro pe-rò non è vero che la politicaè stata commissariata daimercati e dalla speculazio-

ne finanziaria; è vero esatta-mente il contrario. È statal’insipienza politica italianaa dare esca alla speculazio-ne finanziaria, è stata l’inca-pacità della leadership ita-liana a fare della settimaeconomia del mondo unaspecie di pericoloso ed inaf-fidabile carrozzone sgan-gherato.

L’insistito esibirsi del pre-mier e del suo partito in unacostante delegittimazionedi Giulio Tremonti, un uo-mo che godeva del rispettodell’Ecofin, è stata una verae propria sfida ai mercati eal buonsenso; non la primadi Silvio Berlusconi, ma spe-rabilmente una delle ulti-

me. La manovra del secoloriscritta quattro volte in duesettimane, l’improvvido au-mento dell’Iva, la costanterappresentazione di un Go-verno indeciso a tutto han-no seriamente rischiato diaffossarci, tanto più chebuona parte dell’opposizio-ne, drogata da tre lustri diberlusconismo, sembravatrarre maggior godimento ainfilzare la carcassa del Ca-valiere che a dire parolechiare sul destino d’Italia.

Non c’è stata quindi nes-sun diabolico complotto deldottor Fu Man Chu, nessu-na messa fuori gioco dellademocrazia da parte dellaframmassoneria o della

Conferenza Bidelberg, co-me starnazza quel perso-naggio da cabaret che èMaurizio Gasparri. È suc-cesso, banalmente, che difronte ad una squadra cheinfilava risultati negativiuno dopo l’altro, nella qualeil trainer, perso dietro suefaccende più o meno liete,aveva chiaramente perso ilcontrollo dello spogliatoio,il presidente dell’Associa-zione Sportiva Italia GiorgioNapolitano ha chiamato unnuovo allenatore per evitarela retrocessione.

Ha scelto, come si usa inquesti casi, un personaggiodi sicura competenza, al disopra di ogni sospetto, chegode della stima di tutti igiocatori. Ora la squadra,che nella nostra metafora èfatta dalle forze politichepresenti in Parlamento, hamodo di dimostrare la pro-pria qualità. La politica nonè stata “commissariata”, èstata salvata.

Perché se si fosse conti-nuato sulla strada intrapre-sa, la politica tutta sarebbestata spazzata via dal disa-stro incombente e dalla col-lera dei cittadini. Di fronte alGoverno Monti, che certonon può essere da solo il sal-vatore della Patria, la politi-ca ha due strade possibili:

2 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011

In primo piano

Nasce ufficialmente ilgoverno Monti. Tutti tec-nici, nessun politico. Di-ciassette ministeri. Tredonne ai ministeri di In-terno (Anna Maria Can-cellieri), Giustizia (PaolaSeverino) e Lavoro (ElsaFornero).

Il Premier stesso saràanche ministro dell'Eco-nomia. Antonio Catricalàsottosegretario alla presi-denza del Consiglio. Mini-

stri senza portafoglio: En-zo Moavero Milanesi (De-lega agli Affari Europei),Piero Gnudi (Turismo eSport), Fabrizio Barca(Coesione Territoriale),Piero Giarda (Rapporticon il Parlamento) e An-drea Riccardi (Coopera-zione internazionale e in-tegrazione). Agli EsteriGiulio Terzi di Sant'Agata,alla difesa ammiraglioGianpaolo di Paola, allo

Sviluppo economico, In-frastrutture e TrasportiCorrado Passera, all'Agri-coltura Mario Catania, al-l'Ambiente Corrado Clini,alla Salute Renato Balduz-zi, all'Università e Istru-zione Francesco Profumo,alla Cultura Lorenzo Or-naghi.

Dunque non ci sonopolitici nel nuovo governopoiché, come ha asseritoMonti stesso nella confe-

renza stampa di mercole-dì: «la non presenza dipersonalità politiche nelgoverno, agevolerà anzi-ché ostacolare il radica-mento, perché toglierà unmotivo di imbarazzo».

Alla sua prima uscita daPremier italiano, Monti di-chiara che il suo team cer-cherà di portare avanti unlavoro serio che si potràtradurre in un rasserena-mento delle difficoltà chesi sono concentrate sulnostro Paese, con l'inco-raggiamento, già ricevuto,dell'Europa e delle istitu-zioni internazionali.

ANDREA DAMMACCO

LA SQUADRA DI GOVERNO

Assenti i nomi di Partito,ai tecnici l’arduo compito

Non è il salvatore della patria, maè l’ultima possibilità della politica

L’ITALIA AL BIVIO - Parte ufficialmente il Governo guidato dall’ex Commissario Ue Mario Monti

di ENRICO CICCARELLI

CHI E’

Professore Ordinarioa ventisei anni, già Ret-tore alla Bocconi di Mi-lano, già Commissarioeuropeo per il MercatoInterno (famosa la maximulta da 500 milioni dieuro a Microsoft perabuso di posizione do-minante), internal ad-visor per la GoldmanSachs, advisor della Co-ca Cola Company.

In economia sostie-ne il mercato, le libera-lizzazioni e il rigore deiconti pubblici.

Questa è una piccolaparte del curriculum vi-tae di Mario Monti, no-minato ad hoc Senatoredella Repubblica da po-chi giorni.

Il neo Presidente delConsiglio si appresta adaffrontare la difficile ge-stione di un Governomesso allo sbando dallaprecedente gestione. E'molto probabile che ilsuo non sarà un gover-no “a termine”, di fattiquando il capo delloStato, Giorgio Napolita-no, ricorda che di qui a

fine Aprile scadrannoduecento miliardi dieuro in buoni del Teso-ro italiani, indica impli-citamente la durata mi-nima che dovrà avere ilgoverno Monti.

Il riferimento delQuirinale ai nostri Btpfa pensare che sarà dif-ficile tornare alle urnenel 2012.

Ad ogni modo, il suc-cesso o meno del gover-no Monti non potrà chemisurarsi sull'approva-zione di una manovraeconomica dentro masoprattutto fuori daiconfini italiani, perchéè bene ricordare che Uee Bce saranno presenzeinvisibili ma pur sem-pre presenti nell'opera-to del neo Premier.

In ogni caso, la sen-sazione crescente è chesia cominciata la transi-zione verso la terza Re-pubblica, la quale dovràfare i conti con la ridefi-nizione della geografiadi interessi, regole delgioco e anche alleanze.

ANDREA DAMMACCO

Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

nascondersi dietro di lui, of-frendolo in sacrificio all’im-popolarità e cercando distrappare qualche lacerto diconsenso elettorale in vistadelle urne del 2012 o del2013; o condividerlo in pie-no sole, prendere su di sé laresponsabilità degli sforzianche duri che si farannoper il bene della Patria.

Mario Monti ha offerto lapossibilità di una fase di de-cantazione nella quale sipossano curare le ferite e le

lacerazioni lasciateci dallanostra interpretazione sel-vatica e folle del bipolari-smo.

La politica migliore potràcosì mostrare la propria ca-pacità di garantire equitànella condivisione delle sfi-de che la comunità deve af-frontare.

Se non sa, non può o nonvuole farlo, non se la prendacon le perfide banche, i po-teri forti, il destino cinico ebaro. Ma solo con se stessa.

Page 3: puglia ds'oggi n. 40

Puglia d’oggiFondato nel 1959

da Pinuccio Tatarella

DirettoreFabrizio Tatarella

Coordinamento RedazionaleRoberto Mastrangelo

RedazioneVia Abate Gimma, 163 70121 [email protected]

EditorePublimedia Sud srl

StampaRotostampa - Lioni (Av)

DistribuzioneAgenzia Lobuono - Bari

Ufficio pubblicitàStefania Verardit. [email protected]

Archivio FotograficoMichele Falcone

AbbonamentiSOSTENITORE € 50per tutti coloro che desideranoricevere la copia settimanale di Pugliad’oggi comodamente a casa.

Modalità di pagamento

Bonifico intestato a Publimedia Sud srlvia Abate Gimma, 163 - 70121 BariIBAN IT56B0300204030000401098336Versamento su CCP 6818893 intestato aPublimedia Sud Srl, via Abate Gimma,163. Dopo il versamento inviare un fax alnumero 080/5220966 o una mail [email protected] on-line con Paypal.

Per informazioni chiamare al numero080/5739832 o scrivere [email protected].

Registrazione presso il Tribunaledi Bari n. 47/2010 del 12/11/2010

Questo periodico èassociato all’Unionestampa periodica italiana

Non sapremmo dire sel’effetto benefico che ha ac-compagnato il varo del Go-verno Monti in tema di cre-dibilità del nostro debito so-vrano sarà duraturo oppuresi rivelerà il classico “fruscìodi scopa nuova”, che la sag-gezza popolare vuole duritre giorni.

Sui listini e sugli spreadpesano fattori di grandecomplessità: è vero, adesempio, che l’euro è unaspecie di ircocervo, di ani-male mitologico, essendouna moneta che non ha unprestatore di ultima istanza,cioè una struttura che ga-rantisca la solvibilità di queltitolo di credito (perché taleè una banconota).

La fragilità politica del-l’eurozona e i rivolgimentiepocali causati dalla rag-giunta maturità di Cina edIndia postulano un nuovoordine mondiale, la cui ge-nesi potrebbe essere san-guinosa come quella chevenne stabilita a Yalta o in-cruenta come quella dellarivoluzione di velluto del-l’Ottantanove. Di sicuro pe-rò non è vero che la politicaè stata commissariata daimercati e dalla speculazio-

ne finanziaria; è vero esatta-mente il contrario. È statal’insipienza politica italianaa dare esca alla speculazio-ne finanziaria, è stata l’inca-pacità della leadership ita-liana a fare della settimaeconomia del mondo unaspecie di pericoloso ed inaf-fidabile carrozzone sgan-gherato.

L’insistito esibirsi del pre-mier e del suo partito in unacostante delegittimazionedi Giulio Tremonti, un uo-mo che godeva del rispettodell’Ecofin, è stata una verae propria sfida ai mercati eal buonsenso; non la primadi Silvio Berlusconi, ma spe-rabilmente una delle ulti-

me. La manovra del secoloriscritta quattro volte in duesettimane, l’improvvido au-mento dell’Iva, la costanterappresentazione di un Go-verno indeciso a tutto han-no seriamente rischiato diaffossarci, tanto più chebuona parte dell’opposizio-ne, drogata da tre lustri diberlusconismo, sembravatrarre maggior godimento ainfilzare la carcassa del Ca-valiere che a dire parolechiare sul destino d’Italia.

Non c’è stata quindi nes-sun diabolico complotto deldottor Fu Man Chu, nessu-na messa fuori gioco dellademocrazia da parte dellaframmassoneria o della

Conferenza Bidelberg, co-me starnazza quel perso-naggio da cabaret che èMaurizio Gasparri. È suc-cesso, banalmente, che difronte ad una squadra cheinfilava risultati negativiuno dopo l’altro, nella qualeil trainer, perso dietro suefaccende più o meno liete,aveva chiaramente perso ilcontrollo dello spogliatoio,il presidente dell’Associa-zione Sportiva Italia GiorgioNapolitano ha chiamato unnuovo allenatore per evitarela retrocessione.

Ha scelto, come si usa inquesti casi, un personaggiodi sicura competenza, al disopra di ogni sospetto, chegode della stima di tutti igiocatori. Ora la squadra,che nella nostra metafora èfatta dalle forze politichepresenti in Parlamento, hamodo di dimostrare la pro-pria qualità. La politica nonè stata “commissariata”, èstata salvata.

Perché se si fosse conti-nuato sulla strada intrapre-sa, la politica tutta sarebbestata spazzata via dal disa-stro incombente e dalla col-lera dei cittadini. Di fronte alGoverno Monti, che certonon può essere da solo il sal-vatore della Patria, la politi-ca ha due strade possibili:

2 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011

In primo piano

Nasce ufficialmente ilgoverno Monti. Tutti tec-nici, nessun politico. Di-ciassette ministeri. Tredonne ai ministeri di In-terno (Anna Maria Can-cellieri), Giustizia (PaolaSeverino) e Lavoro (ElsaFornero).

Il Premier stesso saràanche ministro dell'Eco-nomia. Antonio Catricalàsottosegretario alla presi-denza del Consiglio. Mini-

stri senza portafoglio: En-zo Moavero Milanesi (De-lega agli Affari Europei),Piero Gnudi (Turismo eSport), Fabrizio Barca(Coesione Territoriale),Piero Giarda (Rapporticon il Parlamento) e An-drea Riccardi (Coopera-zione internazionale e in-tegrazione). Agli EsteriGiulio Terzi di Sant'Agata,alla difesa ammiraglioGianpaolo di Paola, allo

Sviluppo economico, In-frastrutture e TrasportiCorrado Passera, all'Agri-coltura Mario Catania, al-l'Ambiente Corrado Clini,alla Salute Renato Balduz-zi, all'Università e Istru-zione Francesco Profumo,alla Cultura Lorenzo Or-naghi.

Dunque non ci sonopolitici nel nuovo governopoiché, come ha asseritoMonti stesso nella confe-

renza stampa di mercole-dì: «la non presenza dipersonalità politiche nelgoverno, agevolerà anzi-ché ostacolare il radica-mento, perché toglierà unmotivo di imbarazzo».

Alla sua prima uscita daPremier italiano, Monti di-chiara che il suo team cer-cherà di portare avanti unlavoro serio che si potràtradurre in un rasserena-mento delle difficoltà chesi sono concentrate sulnostro Paese, con l'inco-raggiamento, già ricevuto,dell'Europa e delle istitu-zioni internazionali.

ANDREA DAMMACCO

LA SQUADRA DI GOVERNO

Assenti i nomi di Partito,ai tecnici l’arduo compito

Non è il salvatore della patria, maè l’ultima possibilità della politica

L’ITALIA AL BIVIO - Parte ufficialmente il Governo guidato dall’ex Commissario Ue Mario Monti

di ENRICO CICCARELLI

CHI E’

Professore Ordinarioa ventisei anni, già Ret-tore alla Bocconi di Mi-lano, già Commissarioeuropeo per il MercatoInterno (famosa la maximulta da 500 milioni dieuro a Microsoft perabuso di posizione do-minante), internal ad-visor per la GoldmanSachs, advisor della Co-ca Cola Company.

In economia sostie-ne il mercato, le libera-lizzazioni e il rigore deiconti pubblici.

Questa è una piccolaparte del curriculum vi-tae di Mario Monti, no-minato ad hoc Senatoredella Repubblica da po-chi giorni.

Il neo Presidente delConsiglio si appresta adaffrontare la difficile ge-stione di un Governomesso allo sbando dallaprecedente gestione. E'molto probabile che ilsuo non sarà un gover-no “a termine”, di fattiquando il capo delloStato, Giorgio Napolita-no, ricorda che di qui a

fine Aprile scadrannoduecento miliardi dieuro in buoni del Teso-ro italiani, indica impli-citamente la durata mi-nima che dovrà avere ilgoverno Monti.

Il riferimento delQuirinale ai nostri Btpfa pensare che sarà dif-ficile tornare alle urnenel 2012.

Ad ogni modo, il suc-cesso o meno del gover-no Monti non potrà chemisurarsi sull'approva-zione di una manovraeconomica dentro masoprattutto fuori daiconfini italiani, perchéè bene ricordare che Uee Bce saranno presenzeinvisibili ma pur sem-pre presenti nell'opera-to del neo Premier.

In ogni caso, la sen-sazione crescente è chesia cominciata la transi-zione verso la terza Re-pubblica, la quale dovràfare i conti con la ridefi-nizione della geografiadi interessi, regole delgioco e anche alleanze.

ANDREA DAMMACCO

Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

nascondersi dietro di lui, of-frendolo in sacrificio all’im-popolarità e cercando distrappare qualche lacerto diconsenso elettorale in vistadelle urne del 2012 o del2013; o condividerlo in pie-no sole, prendere su di sé laresponsabilità degli sforzianche duri che si farannoper il bene della Patria.

Mario Monti ha offerto lapossibilità di una fase di de-cantazione nella quale sipossano curare le ferite e le

lacerazioni lasciateci dallanostra interpretazione sel-vatica e folle del bipolari-smo.

La politica migliore potràcosì mostrare la propria ca-pacità di garantire equitànella condivisione delle sfi-de che la comunità deve af-frontare.

Se non sa, non può o nonvuole farlo, non se la prendacon le perfide banche, i po-teri forti, il destino cinico ebaro. Ma solo con se stessa.

Di incenso ne è statosparso tanto, forse troppo.Nessuno si è risparmiato, adestra come a sinistra. Duesettimane fa tutti hannoapplaudito e osannato ilministro Raffaele Fitto. Inprima fila, come sempre,tutti i suoi tradizionali sup-porters, da Antonio Dista-so a Francesco Paolo Sisto,da Luigi D'ambrosio Let-tieri a Rocco Palese, dalcolto Massimo Cassano si-no al solitamente mutoMichele Boccardi, i qualievidentemente debbonoavere uno stesso ufficiostampa, visto che dichiara-no tutti la stessa cosa e allastessa ora.

A loro, questa volta, sisono aggiunti anche tutti iGovernatori, di destra e disinistra.

Tutti plaudenti, com-preso l'ex acerrimo nemi-co Nichi Vendola. Natural-mente, nemmeno la stam-pa si è fatta sfuggire l'occa-sione di ingraziarsi l'ex Mi-nistro, sebbene il Governofosse ormai prossimo alledimissioni. Su tutti si è di-stinta la ex compagna Ro-sanna Lampugnani, allaquale, per l'occasione, sipotrebbe fare omaggio diun lecca lecca, laccato inoro, per aver dedicato al-l'ex Ministro un fondo sulCorriere del Mezzogiorno,talmente zuccheroso daaver messo a dura prova ilnostro diabete.

Preceduta, in vero, qual-che giorno prima, da un al-tro esultante fondo dellapur abitualmente bravaMaddalena Tulanti. Inquell'occasione ad essereinnalzati sugli altari, oltre aFitto, anche Vendola e ilpio Rocco Palese. Oggettodi tanta esultanza da partedella redazione barese delCorriere, ormai distanteanni luce da quando l'allo-ra neo Governatore Raffae-le Fitto interloquiva con lo-ro solo a suon di querele,era il "patto di responsabi-lità" sul crack della sanità,stretto alla Regione Pugliafra Vendola e Fitto. Unostrambo espediente dicontabilità creativa, bat-tezzato "lodo Palese" inomaggio al suo ideatore,ma subito bocciato e di-chiarato irrealizzabile daun più concreto Michele

Pelillo, assessore al bilan-cio. Grazie a questa bufalacontabile, sia pure perqualche giorno, il pio Roc-co si è conquistato il titolodi assessore all'armonia.

Sfuggiva e sfugge allaTulanti, invece, il vero pat-to sottoscritto fra Fitto eVendola, che non è il pattodi responsabilità per la Pu-glia. Quello è stato spiattel-lato solo ai pugliesi e aquella stampa, che nonvuol vedere oltre le appa-renze. Il patto vero fra Fittoe Vendola è "il patto del-l'avvenire" e riguarda piùconcretamente solo il lorofuturo politico. Di che sitratta? Puglia d'oggi è ingrado di svelarlo.

I due si sono incontrati eprobabilmente si sono fat-ti pressapoco questo di-scorso:

"Tu, Nichi - ha comin-ciato Fitto - vuoi andare aPalazzo Chigi, devi fare leprimarie, devi girare l'Ita-lia, devi, per forza di cose,trascurare la Regione. Noi,che in regione stiamo al-l'opposizione, dovremmoattaccarti quotidianamen-te, sottolineare la tua as-senza e addossare a te laperdita dei fondi europei,che il Ministro Tremontivuole togliere al sud."

"Tu - gli ha replicatoVendola - vuoi tornare aBari a fare il Governatore,perchè a Montecitorio, ri-cacciato all'opposizione, tiannoieresti a schiacciaresolo il pulsante, dopo averfatto il Ministro per cinqueanni. Niente più scorte eauto blu, ma solo lunghe enoiose pause alla bouvettedel Transatlantico. Farci laguerra non conviene adentrambi. Meglio una tre-gua. Credi a me, che ti hobattuto due volte."

"Io, allora, incalza Raf-faele, metto il silenziatorea Rocco e non ti faccio più

attaccare dai miei. Dal Go-verno, poi, ti faccio arriva-re più soldi che posso."

"Giusto, conclude Ni-chi, tanto, se riuscirai a tor-nare in Regione, sarai tu agestirli."

"Qua la mano - si disse-ro entrambi - e questo lochiameremo per i pugliesiil "patto dei responsabili" eper noi "il patto dell'avve-nire".

Dialogo e incontro, na-turalmente, sono frutto difantasia, ma, politicamen-te, è quello che noi leggia-mo dietro la fuga dell'op-posizione consiliare, che,invece, di attaccare Vendo-la, chiedendogli il contodelle sue scelte sbagliate,sta solo favorendo la suacorsa al Parlamento.

Veniamo ora all'accordoromano sui fondi comuni-tari, che ha fatto andare inestasi la nostra Rosanna.

Che sia una buona cosa,non ci piove.

Che sia un fatto epocale,non lo crediamo affatto. Dicosa si tratta è presto detto.I fondi comunitari posso-no essere utilizzati, solo seaccompagnati da un con-testuale e paritario cofi-nanziamento nazionale.La ripartizione del cofi-nanziamento nazionalenella misura del 50%, sinoa ieri era del 35% a caricodel Governo e del 15% a ca-rico delle Regioni. È acca-duto che nella ormai fa-mosa lettera di Silvio Ber-lusconi all'Unione Euro-pea per far fronte alla si-tuazione debitoria del Pae-se sia stata inserita anchel'ipotesi di una riduzionedella quota di cofinanzia-mento governativo, conconseguente e corrispon-dente riduzione del pla-fond europeo. Di qui il ti-more che, dati i precedentitagli del Ministro Tremon-ti, anche questa ulteriore

Puglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011

In primo piano

Le rette parallelee il patto politicoper il futuro (loro)

STRATEGIE - Accordo tra responsabili o un modo per non calpestarsi i piedi a vicenda?

di ANTONIO ROMANO

3

FONDI PER LA STAGIONE. SARA’ VERO?

Sono tornati i tele-grammi. L'ultimo atto delnon rimpianto ex mini-stro Raffaele Fitto faràstoria. Perchè, con un tuf-fo nel passato, ci ha ri-mandato indietro di oltrevent'anni.

Per un giorno abbiamorivissuto gli anni ruggentidei ministri della primarepubblica, che facevanoa gara, a suon di lettere etelegrammi (allora nonc'erano le email e facebo-ok) per comunicare agliamministratori locali, allastampa e ai politici di rife-rimento, gli stanziamentidecisi dal Consiglio deiministri. E' accaduto cheproprio l'ultimo giornodella sua storia ministe-riale, il buon Raffaele,mentre era tutto intentoalle operazioni di sgom-bero del suo ministero, fravaligie e scatoloni, abbiatrovato il tempo di tele-grafare a Bari per annun-ciare urbi et orbi che erariuscito a strappare al Mi-nistro Galan un contribu-to di 300 mila euro per laprima del Petruzzelli.

Si vede proprio che Fit-to già pensa alle regionalie a recuperare il suo rap-porto con Bari.

Ai giornali locali non èparso vero di poter dedi-care pagine e titoloni altelegramma ministeriale.Perchè, a ben vedere, solodi questo si tratta. Nonc'è, infatti, nessuna trac-cia di un effettivo finan-ziamento, ma solo di unapromessa ministerialeche, come la storia ama-ramente insegna, spessosono solo promesse dimarinaio. Vedremo sequesti soldi un giorno ar-riveranno davvero, comenoi sinceramente ci au-guriamo, mentre oggi

possiamo solo dire che,comunque, non serviran-no a salvare la prima delPetruzzelli. Il Macbethverdiano non si farà. SeFitto avesse voluto final-mente fare qualcosa per ilPetruzzelli di Bari, dopoaverne stoltamente ritar-dato l'inaugurazione percirca un anno, avrebbedovuto pensarci prima.

Come prima avrebbedovuto pensarci anche ilPresidente della Fonda-zione, il sindaco factotumMichele Emiliano.

Ci sembra, infatti, po-co credibile che la messain scena del capolavoroverdiano sia saltata soloper la mancata o tardivaerogazione di un contri-buto ministeriale così esi-guo. Più onesto e più cre-dibile sarebbe stato parla-re di scarsa programma-zione e di gestione pocoaccorta, come più volteha denunciato in passatol'unico socio privatoMimmo Di Paola. A que-sto punto, anche Emilia-no e Fitto, invece di pattifittizi per il bene comune,farebbero meglio ad oc-cuparsi più concretamen-te e continuativamentedel nostro territorio.

A.R.

L’ultima promessadel Ministro Fitto

Diciamoci la verità: aquesti del Governo tecni-co non li conosce nessu-no, fuori dell’ambito ac-cademico e finanziario.Figuratevi quei poveriparlamentari che –comedimostrato dal serviziodelle Iene- hanno in buo-na parte scarsa dimesti-chezza anche con parolein voga quali spread e ra-ting. Così è successo che

Di Pietro è stato a lungoconvinto che la Cancel-lieri chiamata al Vimi-nale fosse la giornalistadel Tg3, famosa ancheper la sua partecipazioneall’Isola dei Famosi,mentre Daniela Santan-chè, convinta che al Go-verno ci fossero personenude (in realtà era il mi-nistro Gnudi) tuonava “eora cosa diranno i mora-

listi della sinistra?”. Gasparri aveva invece

capito che Catricalà fossel’attore Jerry Calà e ha di-chiarato “Gajardo! Quel-lo fa ride un sacco”.L’equivoco più imbaraz-zante, naturalmente, èquello in cui è cadutol’ex-premier Silvio Berlu-sconi: quando Monti gliha detto che intendevaportare Passera al Gover-no, il Cavaliere gli hamandato l’elenco delleragazze dell’Olgettina.

Spiacevoli equivoci

in Corsivo di Enrico Ciccarelli

Raffaele Fitto e Nichi Vendola

riduzione finisse per rica-dere a danno del sud. L'al-larme dei Governatori me-ridionali è stato unitario eforte e Fitto ha il merito diaverlo raccolto e tradottoin un accordo, assentitodall'Ue, che vincolerebbeil governo a non taglieg-giare ulteriormente i fondidestinati al sud.

Basta questo a salvare ilsud? Vale questo per santi-ficare l'ex Ministro Fitto?Assolutamente no. Fittoha fatto solo il suo dovere.Guai se non l'avesse fatto.L'accordo, poi, non è nem-meno vincolante. Abbia-mo visto, invece, in tv l'exsottosegretario GianniLetta, con aria sorniona,assicurare il contrario, innome del principio dellacontinuità amministrati-va. Purtroppo, non è così eLetta lo sa benissimo. Conun successivo atto, aventeforza di legge, un qualsiasigoverno ben potrebbestracciare quell'accordo edestinare altrove quelle ri-sorse destinate al sud, co-me l'ex Ministro Tremontiha già fatto in diverse altreoccasioni.

In conclusione, tuttiquesti osanna a Fitto cisembrano esagerati, fuoriluogo e, purtroppo, anchemanifestazione deterioredi quell'antico vizio meri-dionale di genuflettersisempre al padrone di tur-no.

Quello di Fitto è senz'al-tro un atto positivo, rien-trante nei suoi doveri, macertamente non gli valel'assoluzione dai prece-denti e gravi peccati diomissione, commessi inoccasione dei tanti taglioperati da Giulio Tremon-ti, ministro dello stesso go-verno a trazione leghista,del quale anche Fitto hafatto parte, senza che mai,sottolineiamo mai, abbiaprotestato o messo in attoun'efficace azione di con-trasto contro le reiteraterapine nordiste operatedal suo più forte e influen-te collega.

Il Teatro Petruzzelli

Page 4: puglia ds'oggi n. 40

Il 25 agosto del 2011 la ra-gioneria regionale ha liqui-dato 40 mandati di paga-mento che vanno dai 21 mi-la euro degli assessori ester-ni Magda Terrevoli e Gian-franco Viesti ai 236mila eu-ro di Sandro Frisullo (su cuitorneremo).

L’ex vicepresidente dellagiunta Vendola, che duran-te la detenzione ha conti-nuato a beneficiare dell’in-dennità da consigliere gra-zie a una legge regionaleche non ha eguali in Italia (eche oggi gode si una a pen-sione da 10mila euro lordi almese), è il destinatario delbonifico più corposo. In re-altà, Frisullo (con tre legi-slature in via Capruzzi) ave-va già incassato 152mila eu-ro come anticipazione sul-l’assegno di fine rapporto:la sua liquidazione totale,dunque, sfiora i 400mila eu-ro.

Come è noto i te deum diringraziamento vanno aMario De Cristofaro che nel2003 (con Fitto presidente)volle questa legge. Nellaquale, oltre al vitalizio (chesi somma alla pensione), è

previsto pure l’assegno di fi-ne mandato: un anno pienodi indennità (oggi è pari a129.664,32 euro) per ognilegislatura di servizio. Noncontenti, otto mesi dopo lalegge che ha di fatto apertouna banca apposita perconsiglieri, ecco che arrivauna specie di bancomat:nella successiva finanziariaregionale (legge 1/2004, ar-ticolo 57) hanno infatti na-scosto un codicillo che per-mette di richiedere anticipifino all’80%.

Tra gli ex della scorsa le-gislatura ne hanno appro-fittato in 19, mentre tra iconsiglieri in carica l’ultimoè stato Nino Marmo: ha ot-tenuto altri 34mila euro chesi sommano ai 283mila giàottenuti precedentemente.

E dato che il vitalizio non

è una pensione, l’assegno difine mandato non è una li-quidazione: a differenza deicomuni cittadini, i consi-glieri regionali ricevono in-fatti l’intero importo (ovvia-mente al netto delle tassesul reddito) e non devonolasciarne un poco ai fondidi categoria. E dunque, so-no contanti sonanti.

Abbiamo qualche esem-pio: Luigi Caroppo, che eragià stato consigliere regio-nale e al primo mandatonon aveva chiesto la liqui-dazione, ha ricevuto 226mi-la euro. Un altro ex di lungocorso come Mimmo Lome-lo ne ha presi 133mila che sisommano ai 229 già ricevu-ti in precedenza. Ma quelliche in totale hanno incassa-to di più sono RobertoRuocco e Giovanni Coper-tino. Tra anticipi e saldi l’exAn di Cerignola è arrivato aquota 491mila euro, milleeuro meno rispetto a Co-pertino: che però sui ban-chi di via Capruzzi ci hapassato esattamente 20 an-ni.

E così che otto milioni dieuro escono dalle cassepubbliche per raggiungerequelle dei nostri rappresen-tanti.

Qualche esempio, dal vi-vo dei documenti originalidella regione che, con mol-ta pazienza, sono reperibilida chiunque disponga diuncollegamento alla rete e diun po’ di pazienza.

Se non altro, il re è nudoe non si nasconde.

4 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011Regione

Regione-Bancomat: legge da cambiare!Quaranta mandati di pagamento per 8 milioni di euro

L’assegno di fine mandato e le anticipazioni possibili una vera malattia del sistema regionale. Aboliamo subito questi privilegi

L’INTERVENTO

[...] La cifra politica diqueste frange, però, è datadalla pur sparuta, ma poli-ticamente grave, manife-stazione sotto le finestredel Quirinale.

A mia memoria, se sieccettua la, poi dimostra-tasi ingiusta, campagnacontro il Presidente Gio-vanni Leone, non se ne ri-cordano altre di contesta-zioni contro un Capo delloStato, che è stata sempreuna figura assai amata datutti gli italiani, e mai unanella piazza del Quirinale.La parabola discendentedel centrodestra italianoparte dal "ministro dell'ar-monia" Pinuccio Tatarella,che nel 1995, rispettoso,sorridente e concilianteaccoglieva a Bari, nellostand del Roma e di Tele-bari, il Presidente OscarLuigi Scalfaro, in visita allaFiera del Levante, e giun-ge, per il momento, al rudeagitatore di piazze e prati-

co di sottogoverno roma-no, Fabio Rampelli, pro-motore e organizzatoredella piazzata al Quirinale.Queste frange estremiste,seppur minoritarie nelPdl, non desisteranno, an-che perchè il loro vero ca-po è proprio il Cavaliere. Èindubbio, quindi, che sieserciteranno nella guer-riglia parlamentare, perfar collezionare a Montiuna serie continua di in-fortuni parlamentari, pic-coli e grandi, sopratutto alSenato, dove Lega e Pdlhanno ancora la maggio-ranza. Non è difficile ipo-tizzare che, quando, al-l'esame delle Camere,giungeranno alcuni prov-vedimenti necessari per ilrilancio del Paese, ma im-popolari, perchè richiede-ranno a tutti pesanti sacri-fici, o assai indigesti, per-chè lesivi di consolidati in-teressi corporativi e anti-chi privilegi di casta, esse

si manifesteranno conmaggiore virulenza, ten-tando di trasportare tuttoil Pdl in battaglie populi-stiche e demagogiche, rin-correndo la Lega sul terre-no a lei più congeniale, es-sendo notoriamente assaiscarse la sua cultura di go-verno, il suo senso delloStato e la sua propensionea difendere gli interessinazionali. Saprà la partepiù moderata, e maggiori-taria, del Pdl resistere allesirene estremiste delle sueminoranze? Saprà ricac-ciare indietro le istanze dicieca e ribellistica rivalsa?Saprà il Pdl far prevalere lasua anima moderata, inforza della quale oggi èparte integrante del Ppe?Saprà far prevalere l'inte-resse nazionale, che poi èanche l'interesse di tuttal'Unione europea, perchèse fallisce il Belpaese, cadel'intera costruzione euro-pea? Dopo la perdita delGoverno, questa è la verapartita del Pdl. Se dovesseperderla, la sua sopravvi-venza sarebbe a rischio e,onestamente, si porrebbeanche il tema della sua

permanenza all'internodello stesso Ppe. In Euro-pa ci sono paesi importan-ti come la Germania, doveda tempo Popolari e So-cialisti governano insiemee certamente non faràscandalo, se anche in ItaliaPdl e Pd appoggeranno in-sieme un governo tecnico.È, invece, già un problemain Europa per il Pdl avergovernato insieme con laLega, formazione più voltedistintasi per linguaggi,iniziative e politiche di so-spetto stampo razzista.Accentuare questa derivapotrà risultare pericolosaper il Paese e per l'Europa,ma anche per il Pdl e ilPpe. Se l'Unione è interve-nuta sul governo italiano,prescrivendogli la ricettadella salvezza, lo stessoauspico che possa fare ilPpe nei confronti del Pdl.Prima che diventi una for-mazione estremista e, perquesto, condannata a nonpiù governare un paesemoderato come l'Italia.

SALVATORE TATARELLADEPUTATO EUROPEO PPE

PRESIDENTE ASSEMBLEA NAZIONALEFUTURO E LIBERTA’

L’interesse nazionaleè la vera sfida del Pdl

L’INTERVISTA

Il Consigliere EuprepioCurto, approdato sulle ri-ve assolate di Futuro e Li-bertà, è uomo di vecchiarazza missina, per cuiquando parla di politica sisente che la scrive con lamaiuscola.

Brindisino di Franca-villa Fontana, già senato-re, appartiene alla pattu-glia di coloro che assolu-tissimamente intendononon solo ridurre da 70 a 50il numero dei consigliericomunali, ma intendonomodificare anche la leggeelettorale regionale perpermettere anche ai terri-tori più piccoli come laBat e Brindisi di eleggereun congruo numero diconsiglieri e non farsischiacciare dalle provincepiù popolose ed estese.

Curto propone, adesempio, di suddividere ilterritorio pugliese in 8collegi uguali in modo daavere un’equa suddivisio-ne del numero di consi-glieri espressi dalle varieliste.

Tornando al tema cal-do del numero di consi-glieri, Curto ha espressoperplessità circa la nor-ma, inserita nell’ultima fi-nanziaria che di fatto ob-bliga tutti i consigli regio-nali a “dimagrire” entro icinquanta seggi.

“In realtà qui c’è unconflitto di competenza:

non spetta al Governo o alParlamento disporre que-sta riduzione, ma è l’entenella sua autonomia a do-verne disporre”.

Dunque la “battaglia”avrà almeno due scopi,entrambi importanti, so-stiene Curto, per recupe-rare la fiducia e la stimadegli elettori, che poi so-no anche i cittadini am-ministrati.

Lo spreco e il privilegio,frutti amari della famosalegge De Cristofaro sul-l’indennità di fine man-dato, ed una razionalizza-zione del Consiglio regio-nale, con conseguente di-minuzione anche degliassessori eletti ed esterni:

“E’ anche un fatto diqualità – sottolinea Curto– se la classe politica è fat-ta da gente inidonea e im-presentabile, lo sprecoappare ancora più evi-dente e ingiusto. Ma se sipresentano veri servitoridello Stato, con culturaadeguata e adeguata pre-parazione, ecco che i costidella politica diventanosopportabili e accettabili,in cambio di un servizioall’altezza delle aspettati-ve di tutti”.

Come a dire: forse ab-biamo ancora qualcheannetto davanti per spe-rare in un miglioramentodella situazione.

FORTUNATA DELL’ORZO

A Euprepio Curtolo spreco non va giù

DOPO IL NUOVO GOVERNO

Cosa cambia a livellopugliese, se il governo diMario Monti prende illargo?

Molto. Innanzitutto siplacheranno le ansie diquanti pensavano datempo di trasferirsi nel-la Capitale.

Ci riferiamo, è ovvio,a Nichi Vendola e Mi-chele Emiliano. ConMonti Presidente si al-lontana la sciagura delleelezioni anticipate e idue potranno tornaread occuparsi con mag-gior impegno delle isti-tuzioni, alla guida dellequali erano stati eletti.

È una consuetudineassai disdicevole quellache vede politici appenaeletti o riconfermati allaguida di importanti entilocali trascurare a lungole loro funzioni istitu-zionali per dedicarsi,anima e corpo, a co-struire le loro carrierepolitiche.

In questo, sia Emilia-no che Vendola non sisomo risparmiati.

Ora speriamo che tor-nino ai loro impegni lo-cali, troppo a lungo tra-

scurati. Con loro si ras-sereneranno anche tuttiquelli che erano prontiper la successione, a co-minciare da FrancescoSchittulli, che avrà unmotivo di più per starse-ne tranquillo in Provin-cia, in attesa di tempimigliori. E con Schittullii tanti aspiranti sindacidi Bari. Ne abbiamocontati almeno sette.

Vedremo più spessoanche l'ex ministro Raf-faele Fitto, che avrà piùtempo per organizzareal meglio la sua campa-gna elettorale per il rien-tro in Regione.

Non è detto, però, cheresista il patto di nonbelligeranza con Vendo-la, del quale scriviamo aparte.

Quel patto aveva unreciproca convenienzacon Fitto ministro. Ora,con Fitto solo deputatoe un tempo lungo sinoalle elezioni, la conve-nienza viene meno. Èassai probabile, allora,che il Pdl riprenda aguerreggiare con Ven-dola, con Fitto in toldadi comando.

Ed ora in Puglia?

di FORTUNATA DELL’ORZO

La sede del Consiglio Regionale della Puglia

di ROBERTO MASTRANGELO

SEGUE DA PAG 1

Page 5: puglia ds'oggi n. 40

ti della maggioranza in Pro-vincia?

Quali punti del pro-gramma elettorale sonostati accantonati?

Quali passaggi politicisono emersi e su cosa si ba-sa questo “rilancio del-l’azione politica ed ammi-nistrativa del Governo pro-vinciale a tutela dei diritti edelle aspettative dei citta-dini” (parole di Schittulli)?

E sono davvero queste lecause della crisi sfiorata epoi sventata in Provincia?

E forse non è nemmenoquesto, in fondo, il noccio-lo della questione.

Se si è parlato fin dal-l’inizio di dissidi con il cen-trodestra, se qualcuno havoluto tirare per la giac-chetta Francesco Schittulliaccostandolo ora ad Emi-liano, ora a frange sparsedella politica pugliese, ildato di fondo è che si vaavanti. Con la stessa mag-

gioranza. Con un rimpastodi Giunta che se al momen-to ancora non è stato venti-lato tra le ipotesi, sarà ine-vitabile.

Evidentemente qualcu-no ha chiesto e qualcunoha dato.

Scommettiamo?RO.MA.

Una parte della sinistrabarese è preoccupata per ilfuturo culturale della città edella regione.

Lo ribadisce al quarto ap-puntamento di Bari Barteci-pa, lo spazio politico-cultu-rale conclusosi martedì alFortino S.Antonio di Bari,costituito da alcuni espo-nenti politici della sinistralocale.

L'intento dell'associazio-ne è rilanciare l'azione diamministrazione regionalee comunale al fine di donareal capolugo pugliese unmaggiore rilievo culturale emaggiore partecipazionesociale.

Dopo una breve descri-zione del progetto, LucaScandale, ha dato il via al di-battito sulle strategie cultu-rali per lo sviluppo urbano,

risosrse pubbliche per lacultura, tagli a scuole e uni-versità firmati Berlusconi,ri-programmazione e spesadei fondi comunitari, impre-sa e produzione culturale.

Tra i partecipanti al dibat-tito, il Sindaco Michele Emi-liano, l'Assessore alle AttivitàCulturali Silvia Godelli, l'as-sessore al Diritto allo Sudio ealla Formazione, Alba Sasso,Osacr Iarussi, Presidente diApulia Film Commission eGiancarlo Di Paola del clubdella cultura di Confindu-stria e della Camera di com-mercio per la promozioneall'estero.

Ne è venuta fuori unagrande lacuna culturale euna disparuità d'impegnotra Regione e Comune, laprima molto meno miopedel secondo, ancora privo di

un assessore alle Culture e diun programma concreto peril prossimo 2012.

Non sono mancati richia-mi al passato culturale bare-se che secondo gli ideatori diBari Partecipa, risulterebbeinspiegabilmente etichetta-ta “città di destra”, conside-rati i pochi sforzi in campoculturale di Pinuccio Tata-rella.

Ebbene, per alcuni, ilcompianto ex Vice Presiden-te del Consiglio ed ex Asses-sore alle Culture di Bari,avrebbe fatto poco per la suacittà, se non qualche com-memorazione fascista, voltaa ribadire la sua ideologia.

Non questa volta, elen-cheremmo le numerosissi-me iniziative promosse dalcompianto Pinuccio cheportò la sua terra oltralpe,ma ci vorrebbe troppo tem-po. Per completezza, ricor-diamo e suggeriamo di leg-gere, intanto, il suo ultimo li-bro “La cultura nella piazza

mediterranea”, scritta insie-me all'amico Gianni Ma-strangelo, con l'intento direndere la cultura un feno-meno popolare, un puntod'incontro tra musica, sto-ria, turismo, cinema, teatro,letteratura, senza dimenti-care le tradizioni, da Vico aMurat.

Precisazione a parte, ciòsu cui vogliamo porre l'ac-cento, è l'infelice situazioneculturale in cui viviamo eche condividiamo con gliamici della sinistra che du-rante il dibattito, hanno sot-tolineato la mancanza di at-tività culturali, le chiusure dinumerosi teatri baresi, le dif-ficoltà nate date dalla riaper-tura del Petruzzelli e le po-tenzialità non ancora messealla prova del Margherita,Caserma Rossani, Audito-riunm Nino Rota...

E' indubbio che Bari rap-presenti un grande conteni-tore culturale, ancora, però,troppo vuoto.

Per fortuna il convegno siè concluso con una risatastrappata dal personaggiomade in Puglia, ormai noto,di Alessio Giannone che consemplicità la inviato un vi-deo messaggio in cui esorta

una “città di colti”, più cheuna città culturale.

Speriamo solo che alme-no questo “Pinuccio”, noninfastidisca gli ideatori diBari Partecipa.

ANNALISA TATARELLA

Lo abbiamo detto e ri-petuto fin da quando, duesettimane fa, FrancescoSchittulli aveva pubblica-mente annunciato le pro-prie dimissioni dalla Presi-denza della Provincia diBari. Non si andrà allo scio-glimento del ConsiglioProvinciale e dopo unacontrattazione politica lecose torneranno a posto.

E infatti, puntuale comeun orologio svizzero, dopoun po’ di tira e molla ed unbraccio di ferro con Anto-nio Di Staso da una parte eDavide Bellomo dall’altra,si è arrivati ad una intesaprogrammatica comune.

Come se fino ad ora nonce ne fosse stata una, di-remmo noi (se fosse davve-ro soltanto una questionedi programmi n.d.r.).

Ieri mattina in una con-ferenza stampa a Palazzodi Provincia sono stati illu-strati i contenuti del docu-mento politico sottoscrittoda Francesco Schittulli edai responsabili baresi deipartiti di centrodestra chesostengono la sua giunta.

Il 31 ottobre scorso erastato lo stesso Presidentead aprire la crisi con unasua lettera in cui sottoli-neava “come non sianoravvisabili allo stato le con-dizioni indispensabili efunzionali al mantenimen-to dell'impegno” assuntodurante la campagna elet-torale.

Cosa è cambiato in que-ste due settimane? A tregiorni dal punto di non ri-torno, quando le dimissio-ni sarebbero diventate de-finitive, Schittulli ha fattomarcia indietro.

Cosa è cambiato nel-l’equilibrio che lega i parti-

5RegionePuglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011

Tira e molla, alla fine ritornaIl presidente della Provincia Schittulli ritira le dimissioni e trova l’accordo con il Pdl

Francesco Schittulli

In città di Cultura si parla,ma di fatti non se ne vedono

BARI - E la vorrebbero candidare a Capitale europea della Cultura 2019...

L’INTERVENTO

“Schittulli? Vedrete chela crisi rientra”, parola diAngelo Sanza, facile profe-ta.

Angelo Sanza, storicodirigente dell’UDC pu-gliese non ha dubbi.“Schittulli e il suo movi-mento sono il frutto diuna legge elettorale sba-gliata. Sindaci e Presidentidelle province, per vince-re, devono far conto sullecosiddette liste civiche. Ipartiti, come è noto, nonbastano più”.

E il personalismo in po-litica, iniziato con Berlu-sconi ma proseguito an-che da Prodi, Vendola,Emiliano, ormai sembradurissimo da superare, daeliminare. Certo, c’è la cri-si dei partiti, che ormairappresentano, tutti insie-me, solo una piccola partedell’elettorato italiano.

“I due poli sanno cheper vincere devono anda-re oltre gli stessi partiti eraccattare voti fra quellache si usa definire Società

Civile. Il sistema delle listeserve a questo. Schittullinon fa eccezione, con laparticolarità che lui sa be-nissimo quanto vale la suapresenza in politica e chesenza di lui il centro destranon avrebbe mai vinto inprovincia di Bari.”

Un bipolarismo mal di-gerito e peggio interpreta-to, con le due formazionicontrapposte che in ognicaso non riescono a faremaggioranza, specie neglienti locali, senza ricorrerealle tante liste e listarelleche, spesso, oltre che avincere, servono anche atogliere voti all’avversario.

“Francesco Schittulli saquanto vale e se ne sapràservire per chiudereque-sta crisi. Non dubito che iltutto rientrerà, magaricon uno o due assessori inpiù per la sua formazione.C’è ancora aperto il casoMatteo Paparella, l’ex as-sessore provinciale passa-to a FLI e diventato nelfrattempo sindaco di Ru-

vo di Puglia” – continuaSanza.

Insomma, il “fenome-no” Schittulli non esiste-rebbe (come molti altri aben vedere) se in questianni non si fosse creato unfenomeno di identifica-zione inversa fra cittadinie politica. Se prima era ilpartito e il suo program-ma che orientava il voto,oggi sono le singole perso-nalità che raccolgono at-torno a sé il consenso, pri-ma di ciò che resta dei par-titi e poi dei cittadini elet-tori. Così è, se vi pare.

F.D.O.

E’ questo il frutto di una legge elettorale sbagliata

Angelo Sanza - Udc

Il Palazzo della Provincia di Bari

PROVINCIA DI BARI - A tre giorni dal termine fissato per legge la decisione per molti strana, per noi prevista

Pinuccio Tatarella

Page 6: puglia ds'oggi n. 40

Anche dopo il respon-so dei giudici ammini-strativi, i lavori presso lacolmata di Marisabellasono ancora fermi.

Del cantiere non v'ènemmeno l'ombra.

Eppure sono passatiben otto mesi da quandosono stati acquisiti i ne-cessari pareri, facendo at-tivare persino il provvedi-tore interregionale alleOpere Pubbliche per laPuglia e la Basilicata ing.Valentino Chiumarulo.Quest'ultimo, già dall'au-tunno del 2009, aveva in-formato gli organi distampa e la popolazionebarese di aver avviato il

procedimento di gara perl'ultimazione dei lavoridell'ansa di Marisabella.

I lavori, aggiudicati aduna associazione tempo-ranea di imprese, capo-gruppo l'impresa Matar-rese s.p.a., dovevano par-tire nei primi mesi del2010 ed essere terminatientro la fine dello stessoanno.

Ma una serie di ricorsie controricorsi tra leaziende partecipanti allagara, alla fine hanno san-cito la sconfitta di Matar-rese, di fatto sospenden-do i lavori in attesa del re-sponso del Tar, del Consi-glio di Stato e del Tar La-zio. L’intero iter Tribunaleamministrativo - Consi-glio di Stato - giudici dimerito, ha fatto passare

un ulteriore anno perl'inizio dei lavori, come sei precedenti 30 anni nonfossero bastati, arrivandoa febbraio del 2011 con ladefinizione della questio-ne.

Da allora tutto è fermo.La durata complessiva

dei lavori (colmata e rea-lizzazione di una piùcompleta ed efficientebanchina) sarebbe di 34mesi, per un importo to-tale di 58 milioni di euro.

La realizzazione della“Colmata di Marisabella”rappresenta per il portodi Bari, come per la cittàintera, un importantestep nella riorganizzazio-ne delle attività portuali.Non solo.

Il completamento del-l'opera diverrà fonte di ri-

torno economico e d'im-magine per la città intera,grazie all'ampliamento diormeggi, ad una miglioregestione degli stessi e gra-zie anche ad una maggio-re sicurezza in caso dicondizioni meteomarinedifficoltose.

Infine, grazie all'accor-do siglato da InterportoRegionale di Puglia s.p.a.e Autorità Portuale delLevante, si potrà passaread una sostanziale inte-grazione operativa e pro-gettuale attraverso la ge-stione di un grande scalomerci ferroviario che ren-derà possibile, nel medioperiodo, anche la realiz-zazione degli obiettivi dicrescita e sviluppo in cuil'Europa crede ferma-mente.

6 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011Bari

di ANDREA DAMMACCO

L’INCHIESTA - La realizzazione della “Colmata” per riorganizzare l’intera area portuale

PARLANO GLI OPERATORI - PASQUALE DIVELLA

Ad aiutarci nell'analisidella situazione che siprotrae da anni è Pa-squale Divella presiden-te dell'Impresa PortualeMetropolitana s.p.a..

“Si sa che il Tar del La-zio si è espresso nel Feb-braio scorso – dice Divel-la – e proprio per questoi lavori potrebbero parti-re a fine anno, è necessa-rio soltanto definire gliultimi dettagli ma la que-stione si dovrebbe risol-vere positivamente abreve. È importante chequest'opera si completipoiché il porto di Baripotrebbe diventare unhub importante e più

snello nelle procedure”.“Esistono altri hub

portuali al sud, comequello di Reggio Calabrianel quale attraccano naviimportanti come quelledella MSC Crociere chepoi si muovono ancheverso posti d'oltreocea-no, ma non scordiamociche Bari è il secondo por-to dell'Adriatico e datatale importanza si rendenecessario un migliora-mento dei servizi sia tu-ristici, sia commerciali”.

Divella chiosa criti-cando l'efficienza deglisnodi doganali, a causadella mole non indiffe-rente di carghi prove-

nienti da ogni dove: “Sia-mo quantitativamentepieni di navi che traspor-tano migliaia di tonnel-late di container ogni an-no; soprattutto nel pe-riodo estivo si crea unvia-vai impressionante.È certamente un benequesto però qualitativa-mente siamo carenti,non riusciamo a gestiretutto questo. Ecco, unaseconda area, più grandee meglio gestibile sareb-be auspicabile, sia nel-l'interesse degli operato-ri commerciali, sia nel-l'interesse del territoriobarese”.

A.D.

“E’ importante creare un hub portuale snello”

PARLANO GLI OPERATORI - VITO TOTORIZZO

Sulla “questione Mari-sabella” dicono la loroanche gli operatori por-tuali che, quando e se, ilprogetto andrà a buonfine, saranno parte attivadella vita quotidiana diquell'area.

Così si esprime al ri-guardo Vito Totorizzo,amministratore delega-to della ISTOP SPAMAT:“Nel corso della mia pre-senza in AP dal 1997 al2001 tutte le gare esperi-te non hanno mai avutoalcun ritardo per ricorsiod altro. Evidentementeè una moda insorta dapochi anni giacché ri-tengo che le imprese

concorrenti, con unaspesa modesta in con-fronto all'entità dell'ap-palto, tentano di capo-volgere esiti di garache...hanno leso loro di-ritti. Così non si rendeun servizio alla propriacittà ma si antepongonosolo e soltanto gli inte-ressi privati a quelli co-muni”.

“Di conseguenza au-spico - prosegue Totoriz-zo - che il ProvveditoratoOO.MM. proceda senzaindugio ad aggiudicaredefinitivamente la gara.Una tale iniziativa è es-senziale per completarequesta tanto attesa (da

36 anni) colmata, razio-nalizzando l'utilizzo del-le banchine come si pro-pone di fare l'attuale di-rigenza dell'AP del Le-vante con il consenso delCluster marittimo loca-le”.

A.D.

“Così non si rendeun servizio a Bari”

Intanto sulla questio-ne Marisabella si muovela politica pugliese. Conuna interrogazione par-lamentare indirizzata alMinistero delle Infra-strutture e dei Trasportil’onorevole Carmelo Pa-tarino (Fli) vuole cono-scere quali iniziative chesi intendono assumereper definire, in tempibrevi, l’intera vicenda, e,in caso di persistenteinerzia, se non ritenganecessario nominare ap-posito commissario adacta.

“E’ necessario - ha sot-tolineato Patarino - met-tere in moto ogni utilemeccanismo per scon-giurare i rischi della per-dita dei finanziamenti econsentire di disporre alpiù presto di un’operacosì strategica per la por-tualità pugliese e per losviluppo della città di Ba-ri”.

La vicenda parte dalontano. Da quando nel1976 il Piano Regolatoredel Porto di Bari (4 feb-braio 1976) prevedeva larealizzazione nell’area diMarisabella di circa400mila metri quadri dipiazzali e banchine perl’ormeggio di navi fino a12 metri.

Nel 1990 si passa al-l’attuazione dell’inter-vento, con la progetta-zione generale a cura del-l’Ufficio del Genio Civileper le OO.MM. di Bari (12dicembre 1990).

I lavori, partiti regolar-mente nel 1994, si sonoarrestati nel mese di set-tembre del 1999 per la re-scissione del contratto aseguito della ditta appal-

tatrice (A.T.I.) che risulta-va aver eseguito soltantoil 30% dei lavori contrat-tualizzati.

Per molti anni la pro-cedura di riappalto per ilcompletamento è rima-sta ferma e che solo nelmese di settembre 2008il Provveditorato Interre-gionale alle OO.PP. di Pu-glia e Basilicata, sullascorta di un finanzia-mento di circa 60 milionidi euro, ha bandito lanuova gara d’appalto;dopo l’aggiudicazioneprovvisoria si è innescatauna serie di ricorsi e con-troricorsi al TAR e Consi-glio di Stato tra il primoed il secondo in gradua-toria che ha bloccatol’aggiudicazione definiti-va fino alla sentenza del-lo scorso febbraio (n.1216 del 8 febbraio 2011)che ha definitivamenterespinto il ricorso al-l’esclusione della proce-dura di gara dell’ATI chein prima istanza era ri-sultata prima nella gra-duatoria di gara e che ilsuccessivo ricorso caute-lare è stato respinto dalConsiglio di Stato con ciòconfermando la validitàdel provvedimento mini-steriale di esclusione im-pugnato.

Da allora nessun prov-vedimento è stato preso.

Subito la soluzione o un commissario

L’INTERROGAZIONE FLI

Carmelo Patarino - Fli

Marisabella, mancasoltanto l’ultimo atto

Il porto di Bari (Foto Lorenzo Scaraggi)

Page 7: puglia ds'oggi n. 40

Continuiamo ad occu-parci dell'Autorità portualedi Bari, della gestione diTommaso Affinita e dellasua creatura Bari Porto Me-diterraneo. Non vogliamoinfierire su un manager, condeluse aspirazioni politi-che, ma riteniamo impor-tante far conoscere allapubblica opinione la vita ele vicende di quegli entipubblici a torto ritenuti mi-nori, solo perchè di secon-do livello.

Questi enti, come le varieautorità, consorzi ed istitu-ti, ammininistrano ingentipatrimoni e spesso lo fannocon assoluta disinvoltura,come ha recentemente sot-tolineato il Presidente dellaProvincia Francesco Schit-tulli, intervenendo a unconvegno sui costi della po-litica, organizzato a Baridalla Cisl. Di questa singo-lare disinvoltura, avvaloratadalla minore attenzione chegeneralmente dedicanostampa e opinione pubbli-ca, Tommaso Affinita, el'Autorità portuale da luipresieduta, hanno dato am-pia dimostrazione, come lanostra inchiesta sta svelan-

do.Abbiamo già visto come

Affinita si sia prima fattouna società di comodo e co-me poi a questa abbia cedu-to tutte le attività portuali,stabilendo anche un cano-ne di tutto favore della so-cietà cessionaria, la BariPorto Mediterraneo, a tuttosvantaggio della società ce-dente, l'Autorità portuale diBari. Il tutto senza alcunagara di evidenza pubblica, erappresentando lui stesso,sia la società cedente, che lacessionaria. Abbiamo an-che visto attraverso qualimarchingegni ed omissioniAffinita abbia fatto delibe-rare, ad un inconsapevoleComitato portuale, un ca-none scandalosamente ina-deguato. Vediamo ora, at-traverso quali violazioni dilegge Affinita ha conseguitoil suo scopo.

L'Autorità portuale non èlibera di stabilire a suo pia-cimento l'entità di un cano-ne concessorio. Deve, inve-ce, applicare leggi, regola-menti e delibere, che ci so-no e non sono poche, comeha egregiamente ricordatol'advisor Rialp di Bari.

Elenchiamole. Innanzi-tutto la delibera n.165 del28.10.1999 dello stesso Pre-

sidente dell'Autorità por-tuale, sui criteri per la deter-minazione dei canoni de-maniali con riferimento alleattività (commerciale, por-tuale, industriale, etc.).

Poi la Circolare n.120 del24.5.2001 del Ministero deitrasporti, secondo la quale,nel calcolare il canone, van-no considerate anche learee scoperte e quelle co-perte da impianti, manufat-ti ed opere, calcolando inquest'ultimo caso le super-fici utilizzabili di tutti i pia-ni, anche se interrati, e com-preso quello di copertura,se praticabile. Ancora, la de-libera n.108 del 13.11.2002sempre del Presidente del-l'Autorità che, nel bandire lagara per la concessione de-maniale di alcuni spazi mo-dulari nella stazione marit-tima passeggeri fissa il ca-none a base d'asta in 15.000euro per ciascuno degli spa-zi modulari e in 10.000 europer ogni singolo box.

Infine, la delibera n.80del 30.9.2004, che fissa nuo-vi criteri per la quantifica-zione della parte fissa delcanone concessorio.

Affinita le ha ignorate eviolate tutte, compresa l'ul-tima, sempre da lui stessovarata solo tre mesi prima

dell'illegittimo affidamentoalla Bpm, con un canone dalui stabilito ad libitum esenza nemmeno coinvolge-re l'ignaro e troppo accon-discendente Comitato por-tuale.

Le ha, invece, tenute benin conto l'advisor Rialp, cheha così calcolato, anno peranno, il minor introito con-seguito dall'Autorità por-tuale di Bari, a causa deltroppo favorevole canoneconcessorio praticato allaBpm e che ha determinatoin complessivi 8.440.825,97,somma che rappresenta ildanno subito dal pubblicoerario, limitatamente allasola parte fissa del canoneconcessorio. [Nella tabellache pubblichiamo in paginail calcolo di Rialp].

Gli oltre 8 milioni e quat-trocentomila euro sono,comunque, un danno cal-colato per difetto. Rialp, in-fatti, si è correttamente li-mitata a prendere in consi-derazione dati certi, ma èindubbio che se, al postodell'affidamento diretto esenza gara alla Bpm, fossestata celebrata una pubbli-ca procedura concorsualequel canone sarebbe certa-mente aumentato.

L'affidamento diretto ha,

Ecco il danno milionario di AffinitaOltre 8 milioni di euro non incassati dall’erario quantificati dall’advisor

L’INCHIESTA - Per la BPM canoni di favore senza impegno per migliorie e standard minimi di qualità

7Puglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011 Bari

di GIUSEPPE PUGLIESE

quindi, inciso negativa-mente sulla determinazio-ne del canone e, conse-guentemente, sui ricavidell'Autorità, ma l'entità ditale incidenza non è misu-rabile astrattamente e,quindi, bene ha fatto Rialpa non tenerne conto. Ciònon ci esime, però, dal sot-tolineare comunque la gra-vità e la illiceità delle sceltedi Affinita. La costituzionedi una società ad hoc, il ri-corso all'affidamento diret-to, la irragionevole duratadell'affidamento stesso, fis-sato in vent'anni e la man-cata previsione della possi-bilità di rinnovare nel tem-po la selezione dei patnersprivati, oltre a configurareevidenti atti illegittimi econtra legem, hanno di fat-to precostituito la nascita diun ferreo monopolio dellagestione delle attività por-tuali per un tempo lunghis-simo, determinando unagravissima, inopinata ed ir-rimediabile violazione deiprincipi nazionali e comu-nitari in materia di concor-renza e liberalizzazioni edistorcendo gravemente illibero mercato fra operato-ri del settore.

A conclusione di questanon ultima puntata dellanostra inchiesta su Affinita,va segnalato che nell'atto diaffidamento alla Bpm nonun cenno è stato fatto, sia inordine alla necessità di fu-

Anche le interrogazionipossono essere riciclate. Neha dato sorprendentemen-te prova il deputato baresedel Pdl Simeone Di CagnoAbbrescia.

Qualche giorno fa l'exsindaco di Bari ha ripescatouna sua interrogazione,presentata lo scorso mesedi aprile, l'ha leggermentemodificata e, bella e pronta,l'ha ripresentata. Riguardala gestione del porto di Barie delle connesse opere diinfrastrutturazione. Con ildocumento ispettivo il de-putato barese ha nuova-mente chiesto al Ministrodei trasporti la sostituzionedi Francesco Mariani e lanomina di un Commissario

all'Autorità portuale. Pecca-to che sul punto, il Ministroabbia già risposto ad aprile,negando il commissaria-mento e ribadendo la cor-rettezza dell'operato del-l'attuale Presidente.

Quella del porto baresedeve essere una sorta di fis-sazione del deputato pidiel-lino, perchè nella sua purnon brillante attività parla-mentare, su sei interroga-zioni presentate negli ulti-mi tre anni, ben quattro ri-guardano il porto. Già inprecedenza, sempre Di Ca-gno era stato a capo di unaprima pressione pidiellinasul Ministro Matteoli, sem-pre per chiedere il commis-sariamento di Mariani.

Operazione alla quale il Mi-nistro si prestò, anche per ilvia libera di Raffaele Fitto,ricevendo, però, dal Tar Pu-glia una immediata e cla-morosa bocciatura in menodi 48 ore, con provvedimen-to emesso in Camera diConsiglio, inaudita alteraparte, tanto evidenti eranoinfondatezza e pretestuosi-tà del commissariamento.

Nel merito, comunque,la riciclata interrogazione diDi Cagno Abbrescia ripren-de il tema del ritardo dellarealizzazione di una infra-struttura portuale, per laquale il Ministero ha revo-cato il finanziamento.

L'ex sindaco, però, sa be-ne che non si tratta di uncolpevole ritardo, ma di unarimodulazione del finan-ziamento, avendo l'Autorità

portuale deciso di non rea-lizzare più quell'opera, inprecedenza prevista da Affi-nita, ritenendola del tuttoinutile e non prioritaria. Larimodulazione del finan-ziamento era da tempo al-l'attenzione del Ministeroper la necessaria autorizza-zione, ma è incappato inuno dei tanti provvedimen-ti rastrella-fondi del Mini-stro Tremonti, che si è ripre-so tutti i soldi non spesi neiporti, che non hanno al lorointerno aree da bonificare,

come, appunto, quello diBari.

Se una protesta c'è daelevare, quindi, va rivoltacontro Tremonti, che si è ri-preso i soldi, e contro Mat-teoli, che ha tardato ad ap-provare la richiesta di rimo-dulazione.

A Di Cagno Abbrescia, seproprio vuol fare qualcosadi utile per il porto della suacittà, segnaliamo, invece, ilritardo dei lavori per il com-pletamento dell'ansa diMarisabella. È singolareche, per sollecitare que-st'opera, attesa da 36 anni,nell'assordante silenzio enella consueta distrazionedei deputati baresi, sia do-vuto intervenire, come rife-riamo in altra pagina, undeputato tarantino.

Ci dispiace notare che

tanto apprezzabile impe-gno dell'ex sindaco sembrafinalizzato, più a difendere esostenere le ragioni dellaguerra, dichiarata da Tom-maso Affinita a FrancescoMariani, reo di aver tutelatogli interessi dell'Autoritàportuale e ripristinato la le-gittimità degli atti che a tu-telare i veri interessi del por-to. Interessi, invero, nonsempre ben salvaguardatida Di Cagno anche in pas-sato, se è vero che l'inutileopera, oggi non realizzatada Mariani, fu programma-ta proprio quando Di Ca-gno era sindaco di Bari e, intale veste, partecipava assi-duamente alle riunioni delComitato portuale, presie-duto da Tommaso Affinita,del quale diventò subitoamico e frequentatore.

Il Deputato riciclone

SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA, L’AMICO DI TOMMASO AFFINITA

Simeone Di Cagno Abbrescia

Il porto di Bari

turi investimenti a caricodella concessionaria, sia inordine agli standard mini-mi e di qualità dei serviziche la concessionariaavrebbe dovuto garantire.Insomma, Affinita si è det-to: mi prendo il porto, melo tengo per vent'anni, fis-so un prezzo di favore, enon mi impegno nemme-no a fare future migliorie ea garantire standard mini-mi e qualità dei servizi.Quale Babbo Natale sareb-be stato più generoso?

Eppure su quel portoproprio Affinita nel qua-driennio 2000/2004 avevainvestito oltre 8 milioni e700 mila euro per rilevantilavori di rifacimento, ri-strutturazione e miglioriesulle aree e sui beni oggettodella concessione. Nessu-no, quindi, più di lui avreb-be potuto e dovuto adope-rararsi per ottenere a bene-ficio dell'ente amministra-to il canone concessoriopiù favorevole, anche al fi-ne di un parziale rientro de-gli investimenti così cospi-cuamente impegnati dallaStato. Così avrebbe dovutocomportarsi un ammini-stratore oculato e un cor-retto gestore del pubblicodanaro, ma, come abbiamovisto, Affinita ha fatto esat-tamente il contrario. Nelsuo esclusivo interesse per-sonale.

(4-CONTINUA)

Anno Importo incassato Importo rideterminato Ipotesi di danno

2005 � 250.000,00 � 1.626.225,09 � 1.376.225,09

2006 � 257.125,00 � 1.672.571,80 � 1.415.446,80

2007 � 266.767,19 � 1.735.293,04 � 1.468.525,85

2008 � 277.673,30 � 1.806.236,39 � 1.528.563,09

2009 � 297.275,57 � 1.934.718,40 � 1.637.443,83

2010 � 0,00 � 908.386,27 � 908.386,27

2011 � 0,00 � 106.263,04 � 106.263,04

Somma totale da percepire � 9.789.694,03

Somma incassata dalla A.P. � 1.348.841,06

TOTALE NON RECEPITO � 8.440.852,97

Page 8: puglia ds'oggi n. 40

con il pacchetto relax superSemplice puoi gestiresenza pensieri il gas e la luce di casa grazie a:- solo 3 voci di costo in bolletta: • piccolo contributo fisso mensile di 5,99 euro per il gas e da 1,99 euro per la luce • corrispettivo su metricubi e chilowattora consumati • sconto sul corrispettivo a consumo del 20% per il gas e del 40% per la luce per i consumi annui che non eccedono quelli di un cliente tipo, pari a 1.000 Smc/anno e 2.700 kWh/anno

- prezzi di gas e luce bloccati per due anni, comprensivi di tutte le voci di costo a esclusione delle imposte- stesso prezzo della luce sia di giorno sia di notte

E in più, sottoscrivendo relax superSemplice entro il 31 gennaio 2012,potrai avere fino al 31 marzo 2012 al prezzo di soli 5,5 euro al mesela manutenzione annuale programmata della tua caldaia effettuatada un tecnico specializzato dei negozi energy store eni.

eni gas e luce la soluzione più semplicevisita i negozi energy store eni, chiamaci al 800 900 700 o vai su eni.com

Page 9: puglia ds'oggi n. 40

con il pacchetto relax superSemplice puoi gestiresenza pensieri il gas e la luce di casa grazie a:- solo 3 voci di costo in bolletta: • piccolo contributo fisso mensile di 5,99 euro per il gas e da 1,99 euro per la luce • corrispettivo su metricubi e chilowattora consumati • sconto sul corrispettivo a consumo del 20% per il gas e del 40% per la luce per i consumi annui che non eccedono quelli di un cliente tipo, pari a 1.000 Smc/anno e 2.700 kWh/anno

- prezzi di gas e luce bloccati per due anni, comprensivi di tutte le voci di costo a esclusione delle imposte- stesso prezzo della luce sia di giorno sia di notte

E in più, sottoscrivendo relax superSemplice entro il 31 gennaio 2012,potrai avere fino al 31 marzo 2012 al prezzo di soli 5,5 euro al mesela manutenzione annuale programmata della tua caldaia effettuatada un tecnico specializzato dei negozi energy store eni.

eni gas e luce la soluzione più semplicevisita i negozi energy store eni, chiamaci al 800 900 700 o vai su eni.com

Page 10: puglia ds'oggi n. 40

10 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011dal Territorio

Si allontanano le ele-zioni politiche, ma resta-no pur sempre dietro l'an-golo le elezioni ammini-strative, che in Puglia in-teresseranno numerosis-simi comuni grandi e pic-coli e, fra questi, ben quat-tro capoluoghi di provin-cia, Lecce, Taranto, Brin-disi e Trani e molti altriimportanti comuni, daMartina Franca a Fasano,da Gioia del Colle a Torre-maggiore.

È il momento, quindi,che le classi dirigenti loca-li dei partiti che hanno da-to vita al Terzo polo si ren-dano conto della grandeoccasione e della straordi-naria responsabilità chericade sulle loro spalle.Con le dimissioni di SilvioBerlusconi, preludio del-l'inevitabile declino delsuo partito personale edestremista, e il varo delGoverno di Mario Monti,si apre per l'Italia e per ilTerzo polo uno scenariotutto nuovo.

Due certezze, di dimen-sioni ancora non quantifi-cabili definitivamente, sipossono già intravedere: ilPdl in discesa e il Terzopolo in salita. Le prossimeamministrative possonoessere il primo termome-tro elettorale per misurarele intenzioni degli italiani.

Il Terzo polo potrà gu-stare un piacevole aperiti-vo di successo, a condizio-ne che sia pienamente co-sciente dell'importanzadella partita. Non si trattapiù, insomma, di conqui-stare solo qualche asses-sore qua o là, ma di punta-re a diventare in prospet-

tiva il polo più forte e rap-presentativo dell'area mo-derata e riformatrice, chein Italia è stata sempremaggioritaria.

Se si comprende l'im-portanza della posta ingioco, sarà più facile defi-nire il perimetro delle al-leanze, scegliere i candi-dati sindaci e aprire le listea forze nuove, fresche, ge-nuine, entusiaste e prontea dare il loro contributo dicompetenza nelle ammi-nistrazioni locali, dove cisarà ben poco da distri-buire, e molto da dare.

Certo, vi sono anchemolte altre amministra-zioni non chiamate al vo-to, dove il Terzo polo haposizioni diversificate,come, per esempio, il Co-mune di Bari ed altri an-cora. Chi vorrà adeguarleal nuovo corso politico sa-rà da noi apprezzato, masarebbe errato forzare lamano, perchè quelle am-ministrazioni sono natelegittimamente prima cheFli, Udc e Api dessero vitaal Terzo polo.

Ugualmente sbagliatasarebbe la tentazione diqualche partito del Terzopolo non presente nellegiunte di andare a bussarealle porte degli altri com-ponenti la coalizione, perchiedere un riequilibriodegli assessorati.

Per essere più chiari eprecisi, sbaglierebbe qual-che singolo esponente ba-rese di Fli a far intendere aMichele Emiliano che ilpartito di Fini guardereb-be di buon grado l'ingres-so in giunta di un suoesponente.

Se questo è accaduto,come ci informa un'auto-revole testimonianza innostro possesso, sappiaEmiliano che quel diri-gente ha parlato a titolopersonale, non avendomai alcun organo politicodi Fli discusso e preso inconsiderazione una ipote-si del genere, come il co-

ordinatore regionaleFrancesco Divella ci haespressamente conferma-to.

Fli, è bene che si sappia,non è una scialuppa pertraghettare e soddisfarepiccole vedovanze asses-sorili troppo a lungo pro-trattesi.

T.

E’ il momento di pensare in grandeFli non è una scialuppa per traghettare piccole vedovanze assessorili

VERSO LE ELEZIONI - Per il Terzo Polo è il momento di comprendere l’importanza della partita

Futuro e Libertà in piazza a Bitonto ha incon-trato i cittadini, distribuendo un questionaro daltitolo "Denuncia qui i tuoi problemi". L’intento,dare voce ai cittadini i quali hanno accolto congrande entusiasmo l iniziativa ideata dai giovanidi Generazione Futuro e dai dirigenti locali di Fu-turo e Libertà per l Italia. Ma non solo un questio-nario. Infatti i cittadini hanno potuto sottoscrive-re la petizione promossa dall On. Tatarella. Nume-rose le firme raccolte affinchè il Governo possachiedere alla Commissione europea di utilizzare ifondi Fse e Fesr non utilizzati dalle Regioni. Inizia-tiva necessaria a rimettere in moto l’economia efacendo crescere l’occupazione, sopratutto quellagiovanile, cercando di ottenere lo sgravio fiscale ditre anni per le piccole e micro imprese e ottendol’esonero degli oneri contributivi per tre anni perle imprese che assumono giovani a tempo inde-terminato.

A presenziare la manifestazione di piazza, tra lacittadini, l’On. Tatarella, Lillino D erasmo (com-ponente dell assemblea nazionale di Fli), l’Asses-sore alla Cultura, Istruzione e Politiche GiovaniliSara Achille, il consigliere Comunale SalvatoreTassari. Grande curiosità ha suscitato il simbolo diFuturo e Libertà, che campeggiava sulle bandieresventolanti e che hanno attirato l attenzione dinumerosi cittadini.

MICHELE DELLORUSSO

BITONTO

Fli scende in piazzaper incontrare i cittadini

“Con il governo Ber-lusconi alla deriva il no-stro sindaco Azzollinideve decidere, ed infretta, dopo la sentenzadella Corte costituzio-nale, se fare il senatoreo il primo cittadino”.

Lo afferma in una no-ta Robert Amato, com-missario cittadino del-l’Udc il quale non man-ca di sottolineare comeci sia stata una sentenzadella Corte di Cassazio-ne al riguardo. Si trattadella sentenza 277/2011, che ha dichiaratol’incompatibilità fra lacarica di parlamentaredella Repubblica e quel-la di sindaco di un co-mune con popolazionesuperiore a 20.000 abi-tanti (poiché la normache sinora lo consenti-va non era molto chia-ra). Questa sentenza èstata resa pubblica, ed è

entrata in vigore in virtùdella sua pubblicazionesulla Gazzetta Ufficialedella Repubblica il 26ottobre scorso.

Inoltre sono passatianche i dieci giorni pre-visti dalla legge per lacessazione delle fun-zioni e concessi all’inte-ressato per prendereuna decisione sulla ba-se del regolamento delConsiglio comunale.

In virtù dell’atteggia-mento passivo di Azzol-lini, le opposizioni chie-dono una svolta, poichési rende necessaria, nel-l’interesse della città,una presa di posizionenetta del sindaco-sena-tore.

Intanto sono passati23 giorni dalla pubbli-cazione della Sentenza.E da Azzollini nessunanovità.

A.D.

IL SINDACO DEVE DECIDERE

Il silenzio di Azzollinitra Roma e Molfetta

Page 11: puglia ds'oggi n. 40

L’estate 2011 ha messoa nudo la fragilità del terri-torio del Comune di Lizza-no.

Un territorio che per se-coli ha mantenuto unequilibrio ecologico; ora èin situazione di evidentecriticità ambientale. Ep-pure il territorio, le sue ri-sorse ambientali, i suoibeni culturali, il suo siste-ma di costa sono una evi-dente fonte di ricchezzache andrebbe tutelala evalorizzata.

E’ una questione di eti-ca del comportamentoche ci coinvolge tutti, èuna questione di politichepubbliche orientate allasostenibilità ambientaleche interessa in particolarmodo gli organi prepostial governo del territorio:in primis gli enti locali.

Il quadro di contesto misembra abbastanza chia-ro: viviamo in una delleprovince maggiormenteinquinate ; quella di Ta-ranto detiene il primato inEuropa della produzionedi diossine. Basta una cifraper capirne la dimensionea Taranto si producono il90% delle diossine pro-dotte in Italia (ARPA Pu-glia 2007) . La ricerca rive-la situazione più critica inPuglia per le seguentiemissioni: CO2, Benzene,Diossine, CO, NOx, SOx,

IPA e PM, con un trend increscita”.

L’analisi del nuovo Pia-no Paesaggistico mette inluce le criticità ambientalidel nostro contesto terri-toriale evidenziando inparticolare la rottura del-l’equilibrio ecologico se-colarizzato, dove la manodell’uomo ha fatto bene lasua parte.

Lo stesso possiamo diredella situazione critica perquanto riguarda la que-stione lavoro e la questio-ne occupazione (o megliola disoccupazione) giova-nile.

Qui la provincia di Ta-ranto è ai primi posti tra leprovince Italiane nono-stante la positiva risultan-za del tasso di evoluzioneimprenditoriale rilevatonel 2008 che con l incre-mento dell 1,31% annuorappresenta la nona pro-vincia italiana; ma mostrail valore più basso dellaRegione per densità im-prenditoriale (7,3 ogni 100abitanti) e si colloca alla100° posizione nella gra-duatoria nazionale. Lecondizioni economichedelle famiglie residenti siattestano su standard in-feriori rispetto alla medianazionale: risultano, in-fatti, bassi sia il reddito di-sponibile, sia i consumiinterni della provincia en-trambi considerati in ter-mini pro-capite. Il reddito

disponibile è infatti di13.432 euro per abitante(79° posto tra le provinceitaliane). Insomma la si-tuazione di contesto non ètra le più floride, e il co-mune di Lizzano si trova“piantato” al centro di talesituazione, evidenziandoin questi anni tutta unaserie di problematicitàche sono lo specchio ri-flesso della situazioneprovinciale.

Molti anni fa, era il 1996,in maniera molto genuinadenunciavo la rottura delsenso di “comunità” cheper secoli aveva caratte-rizzato la nostra conviven-za urbana. L’iniziativa sin-gola, spostata dal senso diresponsabilità verso gli al-tri e verso l’ambiente, incui vivevamo, ha portatoal “disastro” dell’ecologia

del territorio e l’abusivi-smo edilizio costiero nerappresenta solo uno de-gli effetti.

La costa lizzanese: cir-ca 5 chilometri di splendi-di ambiti costieri, 5 chilo-metri di acque cristalline,belle, fresche, pulite, chenegli ultimi anni ha subitoanomalie delle acque dibalneazione, facendo per-dere, quel senso di pulito etrasparente. Varie causeconcorrono: lo scaricodelle acque del depurato-re consortile, nel Canali LiCupi e quindi nel CanaleOstone, la presenza dipozze Imhoff in ambitocostiero, probabili scari-chi Infine i carichi di fosfa-ti derivanti da un uso dipratiche agricoli di carat-tere intensivo, come l’au-mento delle coltivazioniorticole, da noi in perennecrescita.

Nel nostro territorio siassiste anche ad un evi-dente dissesto idrogeolo-gico, con la rottura del-l’equilibrio ecologico deivettori delle acque piova-ne. Negli anni settanta lachiusura dei canali scol-matori di delle acque pio-vane che provenivano dal-le alture murgiane, hacomportato un progressi-vo allagamento delle zonesottostante il paese: cen-tro storico e la zona cosid-detta “lu lac”.

La questione della rot-tura dell’equilibrio ecolo-gico ha avuto particolarerisalto quest’estate con ilcaso consortile, localizza-to nel comune di Lizzano,in contrada San Vito. Il de-puratore due anni fa scari-cava tramite pozzi in faldaprofonda e convogliava isuoi reflui sottoterra. Il di-vieto di scaricare in faldaimposto tramite direttivadell’U.E. ha proposto an-che per la nostra costa unaanomalia delle acque dibalneazione, che da cri-stalline sono diventate

verdine, quasi “merdine”.Per non parlare della

presenza da oltre 30 annidi una discarica di rifiuti,prima urbani, adesso spe-ciali urbani non pericolo-si, ma sempre rifiuti sono.

Aria inquinata, acquanon più pulita, terrenoriempito di rifiuti e chissàda quali altri veleni, agri-coltura sempre meno so-stenibile, sistema costierodeturpato.

Credo che sia arrivato ilmomento di abbandonarel’egoismo vorace e indiriz-zarci verso un modello disviluppo sostenibile, piùcompatibile utilizzando almeglio le nostre risorse:ambientali, storico-archi-tettoniche, culturali, ar-cheologiche, partendo dauna “cura” territoriale dicarattere “ecologico”, adiniziare dal recupero deitemi della coesione socia-le, riappropriandoci delsenso dello stare assieme,il senso della comunità:una comunità sostenibile,ecologica.

Facendo tesoro di varieesperienze che sono ma-ture in altri contesti: dallacooperazione per svilup-po, alla solidarietà sociale,alla conversione ecologicadell’economia, alla finan-za etica, alla produzionebiologica, basando il pro-gramma di intervento sul-la partecipazione e la cit-tadinanza attiva.

In termini più decisi echiari per il territorio diLizzano vuol dire: proget-tare in breve tempo, cosapossibile, un nuovo PianoUrbanistico Generale(PUG) a norma della L.R.20/2001, in grado di darecertezze normative e ingrado di far ripartire l’edi-lizia, recuperare in termi-ni di sostenibilità ambien-tale il patrimonio edilizio,in particolare quello stori-co; sistema costiero, rico-struire un nuovo “ambien-te” del sistema costieri, se-condo gli indirizzi regio-nali sugli ambiti costieri, apartire, per quanto possi-bile, dal Piano Integrato diRecupero Territoriale(PIRT) già approvato dallaRegione Puglia.

Definire un regolamen-to ai fini della tutela degliambienti agrari secondole direttiva del Movimen-to del Turismo del Vino,proteggendo i nostri vi-gneti e non estirpandoli.Formare cooperative dicomunità ai fini dell’inse-rimento dei giovani nelmondo del lavoro, anchequello agricolo e agroarti-gianale.

Rimettere in sesto il si-stema idraulico-territo-riale, coinvolgendo il de-

puratore consortile, l’im-pianto non funzionantedelle acque reflue, le no-stre antiche paludi, realiz-zando degli impianti “na-turali”, ecologici di fitode-purazione. Questo per duemotivi: quello di restituirefunzioni ecologiche al ter-ritorio con la formazionedelle paludi e quello dicompletare in modo natu-rale la depurazione del-l’acqua proveniente daldepuratore e scaricata nelcanale Li Cupi, quindi nelnostro mare.

Come sarebbe oppor-tuno nelle aree rurali inco-raggiare le misure a favoredel recupero a fini ricetti-vi di complessi edilizi ru-rali, con la promozionedelle aziende agrituristi-che, delle masserie e fatto-rie didattiche, mentre an-drebbero salvaguardaticon misure premiali ri-spetto a produzioni di ec-cellenza e accorciamentodelle filiere i caratteri dipromiscuità delle colture,in particolare: uva, ulivo eseminativi.

Sarebbe indispensabileinoltre per un turismobalneare di qualità pro-porre strutture ricettivesostenibili e basate sullarealizzazione di impianticon edilizia sostenibile obioarchitettura, per au-mentare con nuovi postiletto la competitività terri-toriale.

Insomma, molto ci sa-rebbe da fare, ma resta ilproblema di una “rico-struzione” qualitativadella nostra comunità,del nostro senso di stare(essere) assieme per inne-scare virtuosi processi disviluppo locale sostenibi-le, riscoprendo il valoredella sfera pubblica e leinterconnessioni tra re-sponsabilità individuale eresponsabilità collettiva.In questo incrocio acqui-sta un valore nuovo la co-munità, come la dimen-sione in cui questi diversiambiti della responsabili-tà trovano significato, inuna pratica di comunitàaperta, non ripiegata su sestessa nella ricerca osses-siva di una identità cheesclude le diversità, mauna comunità inclusionee alla coesione sociale at-traverso una decisa strate-gia di cittadinanza attiva.

Comunità sostenibile eresponsabile come ci han-no dimostrato un gruppodi giovani creativi que-st’estate con il festival in-ternazionale di teatro“Sferracavalli”. E’ questodunque il centro di questariflessione sui temi del ter-ritorio, dell’ambiente edello sviluppo locale.

11Puglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011

Il nuovo Piano Paesaggistico Territo-riale Regionale individua una serie dicriticità per l’area orientale della pro-vincia di Taranto, che qui sintetizzia-mo.

A) Il Paesaggio: sono da considerarele diverse tipologie di occupazione an-tropica idrografia superficiale. Tali oc-cupazioni (abitazioni, infrastrutturestradali, impianti, aree a servizi, aree adestinazione turistica, ecc), contribui-scono a frammentare la naturale conti-nuità morfologica delle forme, e ad in-crementare le condizioni sia di rischioidraulico, ove le stesse forme idrografiasuperficiale (cors d’acqua, doline), siadi impatto morfologico nel complessosistema del paesaggio.

B) Per gli aspetti insediativi: si rile-vano, in alcuni contesti, fenomeni disaldatura tra centri. La crescita delleperiferie e infrastrutturazione viaria eindustriale-commerciale, denuncianola progressiva rottura del peculiare rap-porto tra insediamento e campagna.

C) Sul piano del paesaggio agrario: isuoi caratteri originari sono attaccatidalla forte meccanizzazione, da nuovisesti di impianto e dalla riduzione del

ciclo produttivo. Contestualmente allemodifiche dei caratteri del paesaggioagrario, si assiste inoltre ad un progres-sivo abbandono di masserie e ville sto-riche delle colture tradizionali.

D) Ambito costiero: La mancanza diuna corretta pianificazione ha prodot-to negli anni un modello di urbanizza-zione incontrollata, con insediamenti aridosso della spiaggia e agglomerati ur-bani i cui edifici sono direttamente rag-giunti dal moto ondoso. Ciò riduce edostacola la naturale capacità di resi-lienza all’erosione, innescando feno-meni caotici dagli esiti incerti che met-tono a rischio le stesse strutture turisti-che (vittime e artefici nello stesso tem-po di tale situazione). Quasi assenti ledune intefre a causa dei diffusi varchicreati per permettere l’accesso allespiagge dei bagnanti, dove non di radosono anche evidenti le tracce di transi-to degli autoveicoli.

La situazione, già particolarmentegrave, è ulteriormente appesantita edirrigidita dalla costruzione di strutturefisse per la balneazione a fini turistici. Ilfenomeno erosivo è ormai del tuttofuori controllo.

DALLA REGIONE

Cosa dice il Piano Paesaggistico

dal Territorio

Lo splendido mare della costa di Lizzano (Taranto)

Serve una cura ecologica per il Paese e la PoliticaTurismo, agricoltura, ambiente, ma resta il problema di una ricostruzione qualitativa della nostra comunità

LIZZANO - Alcune linee guida e proposte per rilanciare un territorio, tra Pug e regolamenti, con uno sguardo alla sostenibilità

di FRANCO MAIORANO

Page 12: puglia ds'oggi n. 40

12 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011Capitanata

Mentre la Rete delle As-sociazioni e i sindacatipromuovono con sempremaggiore intensità la ma-nifestazione di domani,sabato 19 novembre,un’improvvisa schiaritaarriva sul fronte dei voli al“Gino Lisa”. L’assessore aiTrasporti Guglielmo Mi-nervini era stato assoluta-mente tetragono, interve-nendo ad una trasmissio-ne televisiva dell’emitten-te foggiana Teleradioerre:altri soldi alla Darwin nonsarebbero stati dati, c’era-no forti dubbi anche sullapossibilità di ottenere con-cretamente i 14 milioni dieuro (fondi Fas) con cui al-lungare la pista a 1800 me-tri operativi (ma se si ri-muovesse un comignoloabusivo i metri utilizzabilidiventerebbero 1950). In-somma un de profundisper il trasporto aereo inCapitanata e le prospettivedel bacino turistico delGargano, che difficilmentetrarranno giovamento da-gli shuttle da Bari Paleseche Minervini vuole isti-tuire a mo’ di premio diconsolazione.

Ma in zona Cesarini èvenuta qualche buona no-tizia: ci riferiamo all’inte-ressamento di Air Vallèe,una piccola compagniaaerea valdostanza cheopera al momento sullatratta Pescara-Torino e suquella Parigi-Parma. Laproposta dei valdostani èquella di “allungare” latratta fra Abruzzo e Pie-monte facendola partireda Foggia. Il Dornier del-l’Air Vallèe, in pratica, par-tirebbe dal Lisa, farebbescalo in Abruzzo e prose-guirebbe poi per Torino.Con un contributo pubbli-co obiettivamente limita-to, che i dirigenti dellacompagnia quantificanoin duecentocinquantami-la euro all’anno per tratta,Air Vallée attiverebbe un

Foggia-Pescara-Milano eun Pescara-Foggia-Paler-mo. Meno del quindici percento del costo di Darwin.Le perplessità riguardanosoprattutto la capienzadegli aeromobili, quelliutilizzati a suo tempo dal-la Federico II Airways odalla Itali Airlines.

Con soli trenta posti di-sponibili, a quanto po-tranno essere venduti i bi-glietti? Al momento, sul si-to della compagnia alpina,il Pescara Torino vienevenduto da un minimo dicentocinquanta a un mas-simo di centoottanta euroa tratta, e quindi non sipuò parlare proprio di low-cost. Ma ove la domandafosse sostenuta, la compa-gnia si è già detta disponi-bile a noleggiare aerei piùcapienti, come i Saab 2000o gli Atr42.

Nelle presenti condizio-ni, si tratta di una opportu-nità che sarebbe meglionon lasciar cadere, tantopiù che gli enti territoriali,a cominciare dalla Cameradi Commercio, si sono det-ti disponibili a contribuirein proprio allo sforzo fi-nanziario necessario, an-che con l’acquisto preven-tivo di un certo numero dibiglietti. Il presidente dellaCamera di Commercio Eli-seo Zanasi, nella confe-renza stampa di presenta-zione di questa novità

inattesa, non ha rispar-miato stilettate ad Aero-porti di Puglia, che da tremesi sapeva dell’interes-samento dei valdostani,ma continuava a ripetereche non esistevano com-pagnie interessate al “GinoLisa”.

Ad essere molto interes-sati allo scalo foggiano, co-munque, sono soprattuttoi cittadini: saranno proba-bilmente diverse migliaia icittadini di Capitanata chesfileranno in corteo doma-ni, partendo dalla Villa Co-munale. Il nerbo, come alsolito, sarà rappresentatodagli studenti medi ed uni-versitari, che hanno an-nunciato un’adesionemassiccia.

Ci saranno i sindacati eci sarà anche un buon nu-mero di esponenti politicie di partiti, che però sfile-ranno senza le loro ban-diere. Ci saranno anche igonfaloni delle istituzioni,

da quello della Provinciadi Foggia a quello del Co-mune capoluogo. La pro-testa si è andata via viagonfiando, non senzaqualche elemento di con-fusione o di generico vitti-mismo; ma la reazione c’è,ed è positiva.

Come positiva ritenia-mo sia stata, malgrado lemolte critiche, la riunionecongiunta dei Consigli delComune e della Provincia,alla quale hanno parteci-pato numerosi deputatiregionali e nazionali. Il fat-to però che l’unico asses-sore regionale eletto in Ca-pitanata, la cerignolanaElena Gentile abbia rite-nuto di disertare l’assisesenza fornire una parola dispiegazione, dice da soloin quanta considerazionesia tenuta Foggia e la suarappresentanza dalle partidella Giunta Vendola (pertacere dell’ex-governoBerlusconi).

di CLAUDIO AQUILANO

La Air Vallèe come salvezza per il Gino Lisa?Diverse migliaia di cittadini domani in piazza per manifestare contro la chiusura dello scalo foggiano

L’AEROPORTO DI FOGGIA - Per l’Assessore regionale Guglielmo Minervini ci sono dubbi sull’arrivo dei soldi per ampliare la pista dauna

L’aeroporto Gino Lisa

Alla fine Pa-squale Dotoli ciha ripensato sulripensamento:

il sindaco diLucera ha ritira-to le dimissioniche aveva pre-sentato lo scorso27 ottobre (le se-conde che avevaformalizzato, lequinte che ave-va minacciato).che ancora duegiorni primaaveva definito ir-revocabili.

Se il passo delprimo cittadino è stato accolto dal Popolo delle Liber-tà come il ritorno del figliol prodigo, non ne abbiamoavuto riscontro: non solo nessuno ha pensato di am-mazzare il vitello più grasso, ma anzi il capogruppodel Pdl Trommacco ha confermato le proprie dimis-sioni non da consigliere, ma da capogruppo, venen-do in ciò supportato da altri consiglieri, fra i quali unesponente importante del centrodestra lucerino co-me Gianni Pitta, che ha minacciato (o più precisa-mente annunciato) il proprio passaggio all’opposi-zione.

L’impressione è che qualsiasi tentativo di avere aPalazzo Mozzagrugno una resurrezione di una mag-gioranza organica di centrodestra sia votato all’insuc-cesso, e e che a Dotoli rimanga la sola alternativa, cheFuturo e Libertà gli aveva in realtà già suggerito, diuna Giunta di salute pubblica, aperta al contributo ditutte le forze politiche e soprattutto della società civi-le. Le condizioni del Comune e della città non solosuggerirebbero ma imporrebbero questa strada, uni-ca credibile alternativa alle elezioni.

I due maggiori partiti lucerini, il Pdl e il Pd, sono in-fati attraversati da conflitti intestini. Per il partito diBerlusconi, oltretutto, quello che accade in sede ro-mana, con i concreti rischi di dissoluzione del man-cato partito unico del centrodestra non facilita certole cose, con il coordinatore cittadino De Sabato che èin permanente rotta di collisione con Dotoli.

Il rischio è che la maggioranza si riduca ad etichet-ta che copre il nulla. In questo caso, meglio staccare laspina.

La città simbolo del Pdl, in quanto città della parla-mentare europea Barbara Matera, conferma ancorauna volta la crisi del partito di Berlusconi in Puglia especificatamente in Capitanata, proprio in uno deisuoi feudi politici più forti.

LUCERA

Alla fine Dotoliritira le dimissioni

www.ilvelino.it

Pasquale Dotoli - Pdl

Eliseo Zanasi

Page 13: puglia ds'oggi n. 40

13Puglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011 Capitanata

«Il territorio, comesempre, farà fino in fondola sua parte. La situazionedell’ATO FG/4, tuttavia,non è vicenda per la qua-le può bastare il solo im-pegno locale. Servonouna nuova attenzione erisposte concrete da partedella Regione Puglia, cheha il dovere di accompa-gnare e sostenere lo sfor-zo che in questi anni è sta-to profuso dalla Provinciadi Foggia e dalla comuni-tà di Cerignola».

Così Stefano Pecorella,assessore provinciale al-l’Ambiente, commental’esito dell’incontro pro-mosso dal consigliereprovinciale del PartitoDemocratico Rino Pezza-no, tenutosi presso la se-de dell’impianto SIA diForcone Cafiero, alla pre-senza dei sindaci dei Co-muni del bacino FG/4 edei consiglieri provincialieletti nello stesso ambitoterritoriale.

«L’ordinanza di riaper-tura dei cancelli della di-scarica di Cerignola che laProvincia di Foggia haemanato non più tardi diqualche settimana fa – af-ferma Pecorella – è statal’ennesima rispostaemergenziale che ci sia-mo assunti l’onere di for-nire in presenza di una si-tuazione costantementesul punto di esplodere. Lamancata chiusura del ci-

clo dei rifiuti in Capitana-ta, infatti, continua a de-terminare lo spostamentodi un peso non più soste-nibile su questa parte delterritorio della provinciadi Foggia che, voglio ri-cordarlo, si è fatta caricodi accogliere nei mesiscorsi anche i rifiuti pro-venienti dal Salento».

L’emergenza cui si vaincontro, spiega l’asses-sore provinciale, è legata«al prossimo esaurimentodel quarto lotto della di-scarica».

«Questo – sottolineaPecorella – rischia di av-venire senza che i lavori dicompletamento del quin-to lotto siano conclusi.Occorre da questo punto

vista che la Regione acce-leri le procedure tecnichedi autorizzazione dei la-vori del quinto lotto del-l’impianto di Forcone Ca-fiero, oltre che dell’im-pianto di biostabilizza-zione di Foggia al serviziodei Comuni dell’ATOFG/3. Contestualmentenon è più possibile elude-re il tema cruciale e stra-tegico dell’individuazio-ne definitiva del sito per lacostruzione dell’impian-to da realizzare sul Garga-no».

“CERIGNOLA e l’ATOFG/4 non possono conti-nuare ad essere il ricetta-colo dell’immondiziaprodotta in mezza Capi-tanata e registriamo con

soddisfazione la condivi-sione di questo assuntoda parte della Provincia”.E’ il commento di Pezza-no, “Il problema contin-gente è l’imminente esau-rimento della discarica,giunta al 4° lotto, in largoanticipo rispetto all’atti-vazione del 5° lotto.

“Il rischio concreto è diritrovarsi senza più alcunimpianto in cui sversare irifiuti – ha esordito Pezza-no – e con la beffa, innan-zitutto per i cittadini ceri-gnolani, di dover soppor-tare l’incremento espo-nenziale dei costi di con-ferimento al di fuori deiconfini provinciali”.

I Consiglieri Comunalidel Gruppo Consiliare del

PD (Luigi Giurato, Berar-dino Tonti, Rocco Dales-sandro, Leonardo Papa-rella, Romualdo Aucello,Michele Longo) hannochiesto la convocazione,entro i termini prescritti,del Consiglio Comunalesull’emergenza rifiuti.“L’esaurimento del 4° lot-to della discarica, nono-stante l’autorizzazione al-la sopraelevazione dellostesso concessa per fron-teggiare la crisi dei rifiuti,”scrivono i richiedenti “èavvenuto a meno di treanni dalla sua entrata inesercizio a fronte di unaprevisione di durata, ela-borata sulla base delle ne-cessità dei Comuni del-l’ATO FG/4, di almeno unquinquennio”.

“Gli svantaggi ambien-tali e finanziari dei citta-dini dei Comuni dell’ATOFG/4 sono sempre mag-giori e maggiormente evi-denti; particolarmenteper i cerignolani che, oltread ospitare la discaricanel proprio agro e ad as-sumere i conseguenti ri-schi di inquinamento am-bientale, potrebbero tro-varsi nella condizione disubire un aumento dellaTARSU, preventivabile inmisura dell’80% rispettoall’attuale tariffa, se do-vesse rendersi necessariolo smaltimento in altroimpianto dei rifiuti pro-dotti”.

Discariche in Provincia, il tempo stringeCERIGNOLA - E’ stato richiesto un Consiglio Comunale monotematico sull’emergenza rifiuti. Nell’Ato Foggia 4 si va verso l’emergenza

Il problema è l’imminente esaurimento del quarto lotto prima del completamento del quinto

Domani, sabato 19dicembre, saremo inpiazza con i cittadiniper dare un segnaleforte di coesione e diattenzione.

Continuiamo a ri-tenere che la migliorerisposta alle esigenzedel bacino turisticodel Gargano e al tra-sporto aereo sia nel-l’utilizzo di Amendo-la, ma ci rendiamoanche conto, alla lucedel nuovo Governoche proprio in questigiorni si appresta adavere la fiducia delParlamento, che avereal Ministero della Di-fesa un militare inve-ce che un ministroamico di diversi espo-nenti politici localicome Ignazio La Rus-sa, complica in modoirrimediabile unapartita di per sé com-plessa.

Impegniamoci tuttiper il “Gino Lisa”, dun-que, per potenziarlo erenderlo maggior-mente adeguato aicompiti che il territo-rio gli ha assegnato.

Comprendiamo leperplessità di molti aproposito della scarsacapienza degli aereidi Air Vallée, ma cisforziamo di vedere ilbicchiere mezzo pie-no: è un’iniziativa daicosti più ridotti ri-spetto alla Darwin,consente comunquela continuità dell’at-tività volativa e ac-compagna il percorsoverso l’allungamentodella pista.

Saremo in piazzarispettosi delle ragio-ni di tutti e con la no-stra specificità.

Non condividiamoil “divieto di bandie-ra”, perché le idee e gliorientamenti di cia-scuno arricchisconol’impegno comuneanziché impoverirloma lo rispetteremo.

Per noi la Capita-nata viene per prima,non solo sabato 19 no-vembre, ma tutti igiorni.

In piazzaper unforte segnale di coesione

Il corsivo

di Fabrizio Tatarella

CERIGNOLA

Noi di Futuro e Libertà,lo predicavamo da mesiormai : Il Popolo della Li-bertà, è un partito vec-chio, insipido, incapace ditenere il polso della situa-zione, fermo su logichedella politica di 20 anni fa,e totalmente assentenelcontatto con i cittadini econ i loro problemi reali.

Sono barricati nelle lo-

ro mura, e non si accorgo-no di un mondo ormaicompletamente mutato,di nuove associazioni, dinuovi modi di pensareche ormai crescono nellanostra società,e per man-canza dei suoi uomini, eper una cultura ormai ar-caica, superata, non rie-scono più ad intercettare.

Ormai, si affacciano almondo esterno, solo percomunicare riunioni in-terne, conferenze stam-

pa, puntualmente rinvia-te, per motivi di organiz-zazione interna ad unaprima lettura, ma la realtàè che ormai sono dellepersone allo sbaraglio,che si riuniscono in pic-cole correnti, per un lorotornaconto personale.

Distefano, ammette,"occorre stabilire una sca-lad'urgenza dettata dallasituazione sociale, econo-mica e finanziaria".

Caro Distefano, hai am-messo solamente che ilPdl è lontano anni lucedalla realtà cittadina.Mazzone, da Foggia, fa sa-pere di voler allargare undiscorso interno del Pdl, atutte le forze della mag-gioranza.

Caro Mazzone, hai am-messo che il Pdl a Ceri-gnola non regge più dasolo. Certamente, il Pd,non se la passameglio.Tramite il suo segretariocittadino, fa sapere di es-sere chiuso a riccio, aqualsiasi altra forza chenon sia il Pd stesso.

Anche il Pd, è radicato

in logiche antiche, forseancor più del Pdl. Futuroe Libertà, sta lavorandoda tempo, per costruireun'alternativa a questi 2grandi partiti, che hannofallito il loro obiettivo.

E chiede a tutte le forzenuove di questa città, po-litiche e non, a tutte quel-le associazioni, a tuttiquei nuovi modi di pen-sare che stanno crescen-do, e che sono lontani dal-le logiche di questi 2 par-titi, di non sprecare l'oc-casione di andare oltre, di

non arendersi e di conti-nuare a crescere nel loropiccolo, per quanto ri-guarda il mondo nonpoli-tico.

Invece, di non far affie-volire quel vento di nuo-vo, di diverso, di cambia-mento che c'è, per quantoriguarda il mondo politi-co in evoluzione in città.Di non esagerare, e di nonuniformarsi, per mante-nere sempre fermo e net-to il divario con il vecchio.Cambiamo Cerignola.

* ESECUTIVO PROVINCIALE FLI

Il Teatro Mercadante di Cerignola

Pdl e Pd hanno fallitoFli adesso guarda oltredi CARLO DERCOLE *

Page 14: puglia ds'oggi n. 40

tenzione. Ogni soggetto ri-tratto pare sentirsi a suoagio di fronte alla ripresa,spontaneo nel mostrarequelle caratteristiche, sia-no esse gli strumenti del

mestiere, un pendaglio,un sorriso o semplice-mente uno sguardo capacidi donare a chi osservauna loro fedele somiglian-za.

Nel ritratto predilige ilbianco e nero perchè èl’origine e l’essenza dellafotografia, ma anche laforma più compiuta perrealizzare immagini in cuipossa trasparire al massi-mo la capacità delle per-sone di trasmettere emo-zioni.

Dall’8 novembre al 2 di-cembre la Feltrinelli Librie Musica di Bari dedicauno spazio alla fotografiadi Daniele Barraco.

Il giovane fotografo, cheda anni dedica la sua ope-ra all’affascinante mondodella ritrattistica, grazie alsupporto di DgTales -azienda specializzata nel-la fotografia professionale- ed alla media partner-ship di Pool Magazine, harealizzato una serie di ri-tratti creati appositamen-te per noti personaggi del-l’arte e dello spettacolo.

Daniele Barraco, infat-ti, è specializzato negliscatti che hanno comeprotagonisti le celebrità equest’anno ha ricevuto lamenzione d’onore all’IPA,International Photogra-phy Awards, con il proget-to “Closer”, una serie di 5ritratti in bianco e nerocomposta da celebrities epersone comuni.

La mostra è inoltre col-legata all’Evento DgTales,la manifestazione che rac-coglie fra l’11 e il 12 no-vembre il meglio della fo-tografia internazionalenella splendida locationdel Castello Carlo V di Mo-nopoli. Due giorni all’in-segna dell’arte e della tec-nica, durante i quali ver-ranno realizzati workshopcon grandi artisti e saràpossibile utilizzare le at-trezzature dei migliorimarchi in commercio. Lenuove tecnologie profes-sionali ed i temi del ritrat-to e della pubblicità sa-ranno analizzati con ilsupporto di nomi di spic-co della fotografia comeDANIELE BARRACO,MIMMO BASILE, JOSEPHCARDO, MAURIZIO CI-GOGNETTI, ANTONIOMANTA e MONICA SILVA.

Daniele Barraco ritraecon grande maestria tec-nica personaggi del cine-ma e della scena musicaleinternazionale. Ciò chepiù colpisce di questi ri-tratti sono gli sguardi, in-tensi, diretti dai quali unosservatore attento nonpuò sfuggire, un raccontocomplesso seppure istan-taneo che supera, neutra-lizzandolo, il contesto cir-costante e tutto ciò chepotrebbe distogliere l'at-

14 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011Spettacoli e Cultura

L’arte ritrattistica di Barracoin mostra alla libreria FeltrinelliIl giovane fotografo specializzato nelle espressioni dei volti noti

BARI - L’uso del bianco e nero, origine ed essenza della fotografia, come forma compiuta per trasmettere le emozioni dell’individuo

Due istallazioni della mostra alla Feltrinelli di Bari

Giovedì 24 parte a Campi Sa-lentina “Città del Libro – Rasse-gna Nazionale degli Autori edegli Editori del Mediterraneo”,organizzata dalla FondazioneCittà del Libro con il patrociniodi Parlamento Europeo, Senatodella Repubblica, Camera deiDeputati, Presidenza del Con-siglio dei Ministri, Ministerodei Beni Culturali, Regione Pu-glia, Provincia di Lecce, Uni-versità del Salento ed in colla-borazione con il Comune diCampi Salentina, la Camera diCommercio di Lecce e l’Unionedei Comuni del Nord Salento.

La rassegna, giunta alla suadiciassettesima edizione, sisvolgerà fino a domenica 27,portando nel Salento nomi del-la letteratura, della tv e dellospettacolo, ma soprattutto uno

stuolo di editori che ormaichiedono di essere presenti aquesta vetrina del Sud, nata nel1995. Maria Novella Guarino,

presidente della FondazioneCittà del libro, per il secondoanno al timone della rassegna,guarda con orgoglio a questa“bomboniera che ricorda il pa-diglione di una grande fiera”,ma pensa già al futuro, al ven-tennale che si avvicina, all’ebo-ok e alla necessità di spogliarsidalle vesti di rassegna generali-sta.

Tra gli ospiti di quest’anno,Dacia Maraini, Catherine Spa-ak, Antonio Caprarica, EnricoVaime, Cinzia Tani e molti altri,mentre sabato 26 è previsto ilconcerto di Max Gazzè, che

presenterà brani tratti dal suoultimo album intitolato “Quin-di?”.

Per l’occasione, un prezzospeciale di soli 10 € è stato ri-servato a chi acquista il bigliet-to in prevendita presso le Offi-cine Cantelmo di Lecce (in Via-le De Pietro) o presso la Biblio-teca Comunale di Campi Sa-lentina (in via San Giuseppe,30). In alternativa, la sera stes-sa dell’evento, il biglietto alprezzo intero di 13 € potrà es-sere acquistato direttamente albotteghino in Fiera.

ISABELLA BATTISTA

CAMPI SALENTINA

Città del Libro, in Salento la rassegnadi autori ed editori del Mediterraneo

Il 23 Novembre 2011 ore 21.00 si rinnova l'appun-tamento del Mercoledì jazz live in compagnia delgruppo musicale IMPROBABILETRIO al Per... BaccoJazz Club di Taranto.

Nato quasi per gioco, il trio è composto da due vo-ci soliste con una forte identità stilistica ed espressiva- Lisa Manosperti e Marta Gadaleta - ed un supportoarmonico unico, la chitarra, suonata da Gianni Van-cheri. L’ idea del trio è quella di superare questa natu-rale preponderanza del cantante dando alla voce an-che una identità di strumento, per cui l’ armonia inmusica non si esaurisce nella semplice combinazio-ne di note ben disposte sul pentagramma, ma diven-ta anche ricerca di inaspettate sonorità e di combina-zioni “improbabili” possibili grazie ad una vivace cu-riosità musicale ed una profonda intesa tra le parti ingioco, un gioioso ed intrigante imporsi, per poi farsida parte e lasciare che l’ altro venga fuori. In questaricca “conversazione a tre” le personalità tanto diver-se quanto affini musicalmente del trio si intreccianoin un viaggio artistico trasversale dove l’ appartenen-za al jazz, al blues, al gospel e alla musica etno-popo-lare diventa un pretesto, uno spunto da cui partire percreare Musica.

TARANTO

L’Improbabiletrio al Per... Bacco Club

CONCERTI

Torna in Puglia VinicioCapossela, che si esibiràper lo spettacolo teatrale di“MARINAI, PROFETI E BA-LENE”, nel tour che, partitoa ottobre, prevede più diventi tappe che si esauri-ranno a dicembre. La lungae pressoché ininterrottatournée iniziata lo scorsoaprile al Teatro Carlo Felicedi Genova, con oltre 20.000spettatori nel breve periododel tour di presentazione ealtrettante presenze regi-strate durante il tour chenell'estate ha toccato porti,anfiteatri e luoghi del mito,giungerà al Teatro Verdi diBrindisi domani sera ed alTeatro Petruzzelli di Baridomenica 20.

Lo spettacolo del can-tautore ripercorre le rotte diun album che trova ispira-

zione nei grandi libri di ma-re, da Omero a Melville aConrad. Una scenografia ri-dotta all'osso, che di voltain volta si trasforma in ven-tre di balena, veliero otto-centesco, abisso sottomari-no, antro del Ciclope, calot-ta stellata, invita il pubblicoa “mettere sé nell'alto mareaperto” della letteratura,luogo immaginario dove ri-suonano infinite voci dimarinai, profeti, balene,spettri e sirene.

I musicisti che accompa-gnano CAPOSSELA nellasua impresa sono: MauroOttolini (trombone, con-chiglie, ottoni, flauti, kalim-ba, temporale), Achille Suc-ci (flauti, shakuhachi, sheh-nai, tin whistle), Alessandro“Asso” Stefana (chitarre,banjo, baglama, armonio),

Glauco Zuppiroli (contrab-basso), Zeno De Rossi (bat-teria, conga, gong delle nu-vole, teste di morto), Fran-cesco Arcuri (sega musica-le, balafon, campionatore,steel drum, saz, santoor),Vincenzo Vasi (theremin,campionatore, marimba,voce, glockenspiel) e il corode Le donne sarde di Acto-res Alidos, composto da Va-leria Pilia, Manuela Ragusa

Due appuntamenticon Vinicio Capossela

Campi Salentina (Lecce)

di ISABELLA BATTISTA

Vinicio Capossela

Page 15: puglia ds'oggi n. 40

15Puglia d’oggi venerdì 18 novembre 2011

Passato in concorso al-l'ultimo festival interna-zionale del film di Roma,ma snobbato dal festivalVeneziano che non lo hamandato in concorso, Ilcuore grande delle ragaz-ze, ultimo lavoro del regi-sta bolognese Pupi Avati,prosegue il cammino no-stalgico e melanconicoche contraddistingue tut-to il suo cinema.

Il film mette in scenacon leggerezza un passa-to, dove l'amore e la gioiadei sentimenti reinventa-no una storia oltre i ricor-di. Il cuore grande dellaragazze é un film toccan-te in cui si rievoca l'in-contro travagliato e il con-seguente turbolento ma-trimonio tra Carlino eFrancesca nei primi annitrenta, veri nonni del re-gista.

Con il suo consueto sti-le, che é ormai un mar-chio di fabbrica, Avati ciconduce con leggerezza

in un mondo passato, fa-volistico, fatto di corteg-giamenti, passioni arden-ti, gelosie e tradimenti, iltutto condito dalla bella emalinconica colonna so-nora di Lucio Dalla.

Questo film chiude unaipotetica trilogia del dolo-re e dei ricordi, comincia-ta con il bello e sottovalu-tato film corale Gli amicidel bar Margherita e pro-seguito con il toccante edolente Una sconfinatagiovinezza dove il bravoFabrizio Bentivoglio eraaffetto dalla malattia de-

generante dell'alzeimer. Avati continua cosí il

suo modo di fare cinema,abbastanza isolato nelpanorama italiano, e lo facon uno stile asciutto eleggero, creando cosi un"film all'Avati" con tantodi facce nuove e volti inte-ressanti.

Avati possiamo definir-lo un vero talent scout:dopo aver scoperto attri-ce la Ricciarelli, la Incon-trada, aver rivalutato Aba-tantuono e Carlo dellePiane, questa volta é toc-cato addirittura al can-

tante Cesare Cremonini,voce e volto interessantis-simo del panorama musi-cale italiano.

I risultati direte: strabi-lianti.

Il cuore delle ragazzeresta uno dei migliori Ava-ti dove la vena crepusco-lare esalta una storia sem-plice fatta di ricordi e tuf-fi al cuore, dove come di-ce il titolo del film le ra-gazze avevano un cuoregrande, enorme, capacedi sopportare i tradimentie le delusioni dei propriuomini.

Tra il nutrito cast, co-me avviene sempre in unfilm del regista bologneseuna menzione speciale lamerita lo straordinarioGianni Cavina, nella par-te del padre di Carlino, labellissima Micaela Ra-mazzotti (Tutta la vita da-vanti), che ritorna a lavo-rare con il regista bolo-gnese dopo una piccolis-sima parte nel film del1999 La via degli angeli ela rediviva e irriconosci-bile Sydne Rome.

IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE - L’amore e la gioia dei sentimenti reinventati dal regista

Avati chiude il cerchiodel sentimento leggero

TITOLO: Il cuore grande delle ragazze.REGIA: Pupi AvatiSCENEGGIATURA: Pupi AvatiATTORI: Micaela Ramazzotti, Cesare Cremo-

nini, Andrea Roncato, Gianni Cavina, Erica Blanc,Manuela Morabito, Marcello Caroli, Gisella Sofio,Sara Pastore, Massimo Bonetti, Sydne Rome.

FOTOGRAFIA: Pasquale RachiniMUSICHE: Lucio DallaPRODUZIONE: Duea Film DISTRIBUZIONE: MedusaPAESE: Italia 2011GENERE: SentimentaleDURATA: 85 Min

LA SCHEDA

Cinema

di MICHELE FALCONE

La locandina del filmUna scena con Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini

Page 16: puglia ds'oggi n. 40

L’Europa è alla finestra easpetta quello che avverrànei prossimi giorni a Roma.

A poche ore dalla nomi-na a neo primo ministro(con riserva) di MarioMonti, Bruxelles segue conapprensione l’evoluzionepolitica italiana.

“La nostra diagnosisull’economia italiana noncambia solo perche c’è unanuova amministrazione.L’analisi sulle debolezzeitaliane che frenano la cre-scita, e sulle riforme strut-turali che giudichiamo ne-cessarie, restano immuta-te”.

E’ questo il commentoufficiale della Commissio-ne europea sulla situazioneitaliana dopo la nomina di

Monti. Un comunicato stampa

che lascia poco spazio al-l’immaginazione: le regoledel gioco sono queste, an-che se sono cambiati i gio-catori.

Certo, c’è un certo otti-mismo intorno alla figura

di Mario Monti, e un segna-le del cambio di rotta sonole telefonate arrivate nelprimo giorno del suo inca-rico da parte della Merkel,di Sarkozy, di Barroso e diVan Rompuy.

Tutte chiamate di con-gratulazioni ovviamente,

ma anche d’incoraggia-mento per la difficile sfidache aspetta super Mario.

Il nuovo Presidente delConsiglio è stimato a Bru-xelles, grazie alla sua bril-lante esperienza comecommissario europeo allaConcorrenza.

Questo sicuramente èun vantaggio, ma non unagaranzia per salvare l’Italia.In effetti, le ultime previsio-ni della Commissione eu-ropea non sono delle piùrosee, per il bel paese neiprossimi anni ci si aspettacrescita zero e debito allestelle anche per il 2012.

La Commissione euro-pea rifiuta di indicare date,ed evita di dare l’impres-sione di interferire con il la-voro del nostro Parlamentosovrano, ma adesso atten-de le azioni.

Il primo giudizio sullacredibilità e l’affidabilitàdel nuovo governo italianopotrebbe arrivare già il 29novembre quando si riuni-rà a Bruxelles l’Eurogruppopresieduto dal lussembur-ghese Junker.

In molti sperano che ilnuovo esecutivo goda diuna larga maggioranzaparlamentare, in primis ilPresidente della Commis-sione Barroso, che ha au-spicato per Monti “una lar-ga maggioranza perché è lacondizione necessaria perraggiungere lo scopo dellasua missione”.

Intanto anche al Parla-mento di Strasburgo ci so-no stati i primi elogi per ilProfessore. Joseph Daul,Presidente del gruppo delPartito Popolare, ha ringra-ziato l’amico Berlusconi,

ma ha accolto con favore lanomina di Monti “che met-terà la sua esperienza alservizio del paese”.

Tra Bruxelles e Strasbur-go tutti fanno il tifo per Ma-rio, speriamo che se ne ren-dano conto anche alla Ca-mera e al Senato.

16 Puglia d’oggivenerdì 18 novembre 2011Europa

di VINCENZO MATANO

Ok dall’Europa, ma le richieste rimangono“La nostra diagnosi sull’economia italiana non cambia solo perchè c’è una nuova amministrazione”

LE REAZIONI ALLA NOMINA DI MARIO MONTI - Le previsioni per l’Italia non sono delle più rosee, tra crescita zero e debito alle stelle

Una nuova direttivache assicuri a dottori,ostetrici, dentisti, farma-cisti, architetti e una seriedi altre categorie di lavo-rare in tutta l'Unione eu-ropea.

Se si pensa che il 4% deilavoratori dell'Unione eu-ropea ha sempre vissuto elavorato in un altro Stato

membro e che più del 50%dei giovani europei épronto o disposto a lavo-rare il voto positivo allarelazione della eurodepu-tata inglese EmmaMcClarkin e un grandetraguardo per la mobilitain Europa. La relazionepropone di velocizzarel’iter senza compromette-re la sicurezza e modifi-cando così la direttiva diriconoscimento dellequalifiche professionali

della Commissione euro-pea del 2005.

Attualmente la Diretti-va stabilisce delle regoleper il riconoscimento re-ciproco delle qualificheprofessionali per più di800 categorie professio-nali regolamentate e unriconoscimento automa-tico delle qualifiche pro-fessionali per sette pro-fessioni "settoriali" (ar-chitetti, dentisti, medici,ostetrici, infermieri, far-

INTERNET

Questa volta tocca alParlamento europeoparlare di Internet. "Vo-gliamo uno spazio aper-to e neutrale" cosi si leg-ge sulla proposta di riso-luzione che verra votatain questi giorni. I depu-tati chiedono alla Com-missione di garantire chei provider di servizi inter-net non riducano l'ac-cesso ai contenuti, appli-cazioni o servizi ai citta-dini. Tutto nasce dallaproposta di risoluzioneadottata all'unanimitàdalla commissione Indu-

stria, ricerca e energia il20 ottobre scorso.

La proposta focalizzal’attenzione sulla neutra-lità della rete che deve es-sere rispettata senza bi-sogno di un nuovo inter-vento regolatore da partedell'Unione europea. In-fatti le normative sulletelecomunicazioni inmateria di trasparenza equalità del servizio do-vrebbero essere suffi-cienti a proteggerel'apertura e la neutralitàdi internet. La Commis-sione ha dichiarato che

"la gestione del traffico ènecessaria per garantireil flusso regolare del traf-fico internet, particolar-mente nei momenti incui le reti diventano con-gestionate".

Il Parlamento dal can-to suo rileva il rischio diun comportamento anti-competitivo e discrimi-natorio nella gestionedel traffico non ritenen-do utile un nuovo prov-vedimento. "Dobbiamopermettere ai consuma-tori di essere informati edi avere la possibilità ef-

fettiva di passare ad unnuovo provider che pos-sa meglio soddisfare i lo-ro bisogni e preferenze,anche in relazione allavelocità e volume deidownload e dei servizi"ha dichiarato HerbertReul, presidente dellaCommissione Industria.Monitorare la gestionedel traffico su internetgarantendo il trattamen-

to in modo equo, coope-rare con gli Stati Membrinella gestione di questidati senza bisogno di im-plementare la normativavigente, sono queste lerichieste del Parlamento,ora sta alla Commissionedare le risposte ed assi-curare che Internet ri-manga uno spazio effet-tivamente libero.

ELIONA CELA

Uno spazio aperto e neutrale,ecco la rete vista da Bruxelles

LA MOBILITA’ DEI LAVORATORI TRA I PAESI DELL’UE

Il riconoscimento professionalesarà più semplice da ottenere

La sede della Commissione Europea

macisti e veterinari). I professionisti alta-

mente qualificati posso-no esercitare il proprio la-voro negli Stati membridal 1 luglio 2009.

Da allora si sono apertediverse consultazione efinalmente il prossimoDicembre dovrebbe esse-re pubblicata la propostadi aggiornamento dellaDirettiva vigente. Il Parla-mento europeo, quindinella sua relazione, inco-raggia l agevolazione del-la mobilità transfronta-liera come uno dei modiper migliorare la crescitaeconomica e la competi-tività all interno del-l’Unione. Inoltre sottoli-nea che il numero relati-vamente basso di profes-sionisti in mobilità siapreoccupante.

Nel caso di seri proble-mi con dei professionistiche continuano a eserci-tare il loro lavoro all inter-no dell Unione europeanonostante siano stati so-spesi o radiati, dovrebbeessere stabilito "un mec-canismo proattivo di al-lerta" che obbligherebbegli Stati membri ad emet-tere un allerta per tutti glialtri stati. Si suggerisceinoltre l’introduzione diuna "carta professionale"su base volontaria, checertifichi l esperienza ac-cademica e professiona-le. "Potrebbe essere unostrumento utile per aiuta-re la mobilità di alcuniprofessionisti" e "sempli-ficherebbe le procedureamministrative e raffor-zerebbe la sicurezza" haconcluso la relatrice.

di ELIONA CELA

Herman Van Rompuy