casertafocus n 40

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CaSERTa. Terza trasferta e terza debacle per una Juve che recita il mea culpa per una sconfitta arrivata dopo aver tenuto discretamente per tre quarti. Ma contro questa Virtus Roma, buona ma non trascenden- tale, non era serata ed alla fine è ar- rivata un’umiliazione totale. Nulla da fare anche perchè la sfortuna ha de- ciso di punire, ancora, i bianconeri che nel secondo periodo hanno perso Mordente per un risentimento mu- scolare che deve essere valutato. Brutta pagina alla fine con la squadra che viene sonoramente fischiata dai propri tifosi. A margine del confronto, per la prima volta, dopo 4 anni, erano presenti i tifosi casertani nella capi- tale. Centocinquanta al seguito della Juve per la sfida più sentita da queste parti, tanto che i supporters romani hanno passato gran parte della loro sfida ad insultare i bianconeri. Ma anche i casertani non sono stati da meno: insomma, in scala mega mi- nore, una rinfrescata di quel che era Roma vs Caserta a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90. Dopo questa sonora sconfitta la città si interroga su quale sarà il futuro della squadra dopo l'ennesimo se- gnale lanciato da Raffaele Iavazzi, vice presidente della Juve, le cui pa- role non lasciano spazio a diverse in- terpretazioni: «non viviamo un momento societario facile. Caserta sta dimostrando di non avere le basi per permettersi una squadra di ba- sket e praticamente tutti gli imprendi- tori contattati sono bravi solo a par- lare. Io però sono disposto anche a fare un patto col diavolo pur di far pro- seguire il progetto Juve Caserta. Le stiamo provando tutte». Il Consiglio d’Amministrazione svol- tosi Martedì 30 è stato di capitale im- portanza ma, come ci si aspettava, non è che sia successo molto: è stato approvato il bilancio ed è stato azze- rato il consiglio di amministrazione (per consentire eventualmente ad altri imprenditori di farne parte). Due le as- senze eccellenti alla riunione del con- siglio d’amministrazione, Rosario Caputo, che ha annunciato la vendita delle sue quote, e Francesco gerva- sio, all’estero per impegni professio- nali. La prossima settimana ci sarà un nuovo CdA. Terremoto Juve Caputo vende le sue quote. Sos di Iavazzi PROVINCIA via tutti gli assessori Da gennaio scompaiono le giunte e, a novembre, l’elezione del nuovo presidente. Pag.3 Scompaiono le province. Caserta resta al suo posto. Via le giunte e da novembre 2013 un nuovo ti- moniere per corso Trieste. Si può dire che sia andata tutto som- mato bene a Terra di Lavoro dal consiglio dei ministri che, bene o male, è andato a ridisegnare l’Italia. I centoquattro comuni re- stano al loro posto, manteniamo la nostra continuità territoriale, politica e storica. Visto quello che è successo a Benevento, poteva andare peggio... Ma ab- biamo risolto davvero il problema dei costi della politica? E’ bastato cancellare qualche consiglio per risanare le casse del nostro Paese? L’interrogativo è legit- timo. Le province, sino ad oggi, hanno rappresentato un’impor- tante articolazione amministra- tiva intermedia. Hanno gestito servizi importanti. Hanno giocato ruoli centrali in settori nodali come l’urbanistica. E, da domani, cosa succederà? continua a pag.3 di Francesco Marino L’edito riale BILANCIO rischio scioglimento Se Roma non dovesse approvare l’ipotesi di bilancio stabilmente rie- quilibrato. Pag.5 REGGIA in arrivo sette milioni di La David: Serviranno per il restauro della facciata esterna e per un’ala del Parco. Pag.6 continua a pag.2 Province, una rivoluzione che non rivoluziona D’ANGELO ‘aderisce’ al Pdl «Sono da sempre legato a Cosen- tino, mi candidai in Forza del Sud per evitare scontri». Pag.8 TARSU paga un capuano su due Il sindaco: sui debiti sono sereno, abbiamo un patrimonio immobiliare enorme. Pag.10 Rosario Caputo ZINZI-SQUEGLIA prove di intesa L’Udc tende la mano al centrosini- stra e apre un dialogo con i “Cespu- gli”. Pag.12 ATO5 il cda dice no al “gettone” Puoti, Davidde, Palmieri, Del Gau- dio e Zinzi rinunciano al loro com- penso. Pag.4 Anno III n. 40 03/11/2012 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Grafic Processing ACERRA (NA). Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

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Page 1: casertafocus n 40

CaSERTa. Terza trasferta e terza

debacle per una Juve che recita il

mea culpa per una sconfitta arrivata

dopo aver tenuto discretamente per

tre quarti. Ma contro questa Virtus

Roma, buona ma non trascenden-

tale, non era serata ed alla fine è ar-

rivata un’umiliazione totale. Nulla da

fare anche perchè la sfortuna ha de-

ciso di punire, ancora, i bianconeri

che nel secondo periodo hanno perso

Mordente per un risentimento mu-

scolare che deve essere valutato.

Brutta pagina alla fine con la squadra

che viene sonoramente fischiata dai

propri tifosi. A margine del confronto,

per la prima volta, dopo 4 anni, erano

presenti i tifosi casertani nella capi-

tale. Centocinquanta al seguito della

Juve per la sfida più sentita da queste

parti, tanto che i supporters romani

hanno passato gran parte della loro

sfida ad insultare i bianconeri. Ma

anche i casertani non sono stati da

meno: insomma, in scala mega mi-

nore, una rinfrescata di quel che era

Roma vs Caserta a cavallo tra la fine

degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.

Dopo questa sonora sconfitta la città

si interroga su quale sarà il futuro

della squadra dopo l'ennesimo se-

gnale lanciato da Raffaele Iavazzi,

vice presidente della Juve, le cui pa-

role non lasciano spazio a diverse in-

terpretazioni: «non viviamo un

momento societario facile. Caserta

sta dimostrando di non avere le basi

per permettersi una squadra di ba-

sket e praticamente tutti gli imprendi-

tori contattati sono bravi solo a par-

lare. Io però sono disposto anche a

fare un patto col diavolo pur di far pro-

seguire il progetto Juve Caserta. Le

stiamo provando tutte».

Il Consiglio d’Amministrazione svol-

tosi Martedì 30 è stato di capitale im-

portanza ma, come ci si aspettava,

non è che sia successo molto: è stato

approvato il bilancio ed è stato azze-

rato il consiglio di amministrazione

(per consentire eventualmente ad altri

imprenditori di farne parte). Due le as-

senze eccellenti alla riunione del con-

siglio d’amministrazione, Rosario

Caputo, che ha annunciato la vendita

delle sue quote, e Francesco gerva-

sio, all’estero per impegni professio-

nali. La prossima settimana ci sarà un

nuovo CdA.

Terremoto JuveCaputo vende le sue quote. Sos di Iavazzi

PROVINCIA viatutti gli assessoriDa gennaio scompaiono le giunte

e, a novembre, l’elezione del

nuovo presidente. Pag.3

Scompaiono le province. Caserta

resta al suo posto. Via le giunte

e da novembre 2013 un nuovo ti-

moniere per corso Trieste. Si può

dire che sia andata tutto som-

mato bene a Terra di Lavoro dal

consiglio dei ministri che, bene o

male, è andato a ridisegnare

l’Italia. I centoquattro comuni re-

stano al loro posto, manteniamo

la nostra continuità territoriale,

politica e storica. Visto quello

che è successo a Benevento,

poteva andare peggio... Ma ab-

biamo risolto davvero il problema

dei costi della politica? E’ bastato

cancellare qualche consiglio per

risanare le casse del nostro

Paese? L’interrogativo è legit-

timo. Le province, sino ad oggi,

hanno rappresentato un’impor-

tante articolazione amministra-

tiva intermedia. Hanno gestito

servizi importanti. Hanno giocato

ruoli centrali in settori nodali

come l’urbanistica. E, da domani,

cosa succederà?continua a pag.3

diFrancesco Marino

L’editoriale

BILANCIO rischioscioglimentoSe Roma non dovesse approvare

l’ipotesi di bilancio stabilmente rie-

quilibrato. Pag.5

REGGIA in arrivosette milioni di €La David: Serviranno per il restauro

della facciata esterna e per un’ala

del Parco. Pag.6

continua a pag.2

Province, una rivoluzione chenon rivoluziona

D’ANGELO ‘aderisce’ al Pdl«Sono da sempre legato a Cosen-

tino, mi candidai in Forza del Sud

per evitare scontri». Pag.8

TARSU paga uncapuano su dueIl sindaco: sui debiti sono sereno,

abbiamo un patrimonio immobiliare

enorme. Pag.10

Rosario Caputo

ZINZI-SQUEGLIAprove di intesaL’Udc tende la mano al centrosini-

stra e apre un dialogo con i “Cespu-

gli”. Pag.12

ATO5 il cda dice no al “gettone”Puoti, Davidde, Palmieri, Del Gau-

dio e Zinzi rinunciano al loro com-

penso. Pag.4

Anno III n. 4003/11/2012

distribuzione gratuita

Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, GraficProcessing ACERRA (NA). Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

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2 03/11/2012 SPORT/Juvecaserta

segue dalla prima

Poi tra una quindicina di giorni si dovrebbe passare

alla ricapitalizzazione. Per il momento non sono

previsti innesti in squadra, quindi, probabilmente,

l'arrivo del nuovo play potrebbe esserci tra 20

giorni.

Tornando al campo, domenica c’è stata una par-

tenza sparata della Juve che si presenta sul par-

quet capitolino con una bomba di Jonusas ed un

gioco da 3 punti di Jelovac (2-6 al 2′). L’Acea si ri-

mette in carreggiata dopo un fantastico alley oop di

Lawal dopo i sette punti filati di Czyz (9-10 al 5′). Il

pareggio romano, a quota 12, arriva dopo il missile

di Lorant, ma Jelovac risponde con la stessa mo-

neta (7). Neanche il tempo di andare di la che arriva

anche lo scud di Datome. La partita è decisamente

piacevole, gli attacchi vanno bene e l’atmosfera è

caldissima sugli spalti. Gentile è quanto mai pim-

pante e dirige bene la squadra tanto che Mordente

prende il posto di Chatfield e non suo. I problemi

arrivano dopo l’ingenuo secondo fallo di Jonusas

(sorpasso con 4 filati di Datome per il 20-19 all’ot-

tavo). Che diventa +6 con la tripla di D’Ercole. Al

primo stop di uno scoppiettante primo quarto è +4

Roma. L’Acea continua ad alzare il volume in ver-

nice (bene Lorant) ma arriva la replica di Mordente

mentre Maresca ha un impatto negativo sul match.

La seconda bomba di D’Ercole sentenzia il 30-23

al 12′. Ad un passo dal baratro "personale", Mare-

sca si risolleva con un missile per il -1. Il clima è ca-

rico anche sul legno dove volano colpi pesanti e

non si segna per tre minuti abbondanti. Al 16′ Mor-

dente esce per un risentimento all’inguine. Il pareg-

gio, a quota 32, arriva dopo la seconda bomba di

un positivo Jelovac. Qui si spegne, di colpo, la luce

bianconera che gioca 3′ finali inguardabili. Tre

buoni contropiedi regalano ai capitolini il nuovo van-

taggio con cui si va negli spogliatoi a riflettere (42-

32 con 4 di Datome e due falli in fila di Akindele). E

pensare che, per la prima volta in stagione, la Juve

tira bene da 3 (5/11) ma il 38% da 2 è troppo pe-

sante. Rientra Jonusas dopo tempo immemore,

ma è sempre Jelovac a tirare avanti la carretta. La

tripla di Goss ed il solito incantevole fade away di

Datome (15 punti e dominio totale su Jonusas)

sono utili per scavare un solco pesante tra le due

squadre (51-39 al 24′). Sul punto di capitolare, i

bianconeri tirano fuori gli artigli: Jonusas e Gentile

rimettono 6 punti di scarto tra le formazioni con Sa-

cripanti che arringa la folla bianconera. La difesa

casertana inizia a salire di giri andando a chiudere

ogni spazio pur priva del grande ex Mordente che,

ormai, è fuori dal match. Ma l’attacco non produce

nulla di buono e Roma mantiene un vantaggio ras-

sicurante pur non facendo nulla di trascendentale

(male Chatfield ed Akindele in particolare). All’ul-

timo "stop and go" il tabellone del Palazzetto di viale

Tiziano recita 53-45.

Alla Juve manca anche la fortuna: la possibile

bomba del -7 di Jonusas gira tre volte sul ferro ed

esce mentre, dall’altro lato, Taylor confeziona due

canestri in fila per il +14. La Juve perde definitiva-

mente la trebisonda inanellando una sequela di

palle perse da far venire i brividi: Jones dalla lunga

distanza insacca il bolide del 64-47 al 33′. Di fatto

finisce qui visto che la Juve ha mollato gli ormeggi

e la Virtus passeggia comodamente, umilia Caserta

con una scarica di triple e con una serie di perento-

rie schiacciate, fino all'86-57 della sirena finale.

Domenica la Juve ospita una lanciatissima Cimbe-

rio Varese, capolista, al pari di Sassari, a punteggio

pieno e col morale alle stelle dopo aver battuto

Cantù nel sentitissimo derby lombardo. La squadra

allenata da Frank Vitucci, probabilmente ancora

orfana di Bruno Cerella (ancora alle prese col re-

cupero dell'infortunio al ginocchio occorsogli lo

scorso Aprile) presenta, in regia, Mike Green: alla

terza stagione consecutiva in Italia, torna in serie A

dopo l'esperienza, in Legadue, a Barcellona Pozzo

di Gotto. Play maker molto fisico (190 cm per 85

kg), abilissimo in penetrazione, dove regge molto

bene i contatti, è anche ottimo passatore (5.4 assist

di media) e bravo nel coinvolgere esterni e lunghi.

Al suo fianco Adrian Banks: capocannoniere del-

l'ultima lega israeliana, è una guardia che, in at-

tacco, ha un ampio ventaglio di soluzioni, dal tiro

dalla medio/lunga distanza alla penetrazione, sia

con chiusura in lay up che con schiacciata. Il back

court lo completa Ebi Ere: indimenticato ex di turno

(83 partite, in due stagioni, in canotta bianconera

tra campionato, Coppa Italia ed Eurocup), sta vi-

vendo un momento di forma scintillante, che lo pro-

ietta ai vertici del rooster "bosino". Anch'egli

attaccante completo e versatile, ottimo nel tiro e

nella penetrazione, è anche un buonissimo difen-

sore, situazione dove sfrutta la sua grande fisicità.

Dalla panchina l'ex head coach di Avellino si avvale

della grande velocità di Andrea De Nicolao: play

maker scuola Benetton Treviso, 21 anni, è velocis-

simo, è il classico play maker da ritmi alti che, in

campo aperto, può creare grattacapi. Erik Rush è

l'oggetto misterioso della Cimberio, forse unica nota

stonata dell'ottimo avvio stagionale dei lombardi.

Nativo di Meridian, in possesso di passaporto sve-

dese, prodotto di Montana State University, nell'ul-

tima stagione ha giocato a Cipro: è, in prevalenza,

un tiratore, ma in questo momento sta incontrando

notevoli difficoltà di adattamento al campionato ita-

liano.

Sotto le plance, in posizione di ala grande, Dusan

Sakota: tornato al basket che conta dopo il grave

problema occorsogli il 25 aprile 2010 quando, con

la casacca di Pesaro, nel corso del match esterno

contro Teramo, si scontrò fortuitamente col play

maker avversario Giuseppe Poeta, ma durante la

notte seguente si sentì male e venne operato d'ur-

genza all'intestino. Nella giornata di martedì 27, a

seguito di un'emorragia interna, venne nuovamente

operato e indotto in stato di coma farmacologico.

Ala atipica, buonissimo tiratore dalla lunga distanza,

è una guardia nel corpo di un lungo, molto più a suo

agio lontano dal canestro. Il pivot è Bryant Dun-

ston: non un centro "extra large", ma con un innato

senso della posizione, che gli permette grande pre-

senza, a rimbalzo, su ambo i lati del campo, oltre

ad essere un ottimo interprete del pick & roll e del

post basso. Dalla panchina tutto l'atletismo di

Achille Polonara: alla definitiva consacrazione

dopo le ottime cose fatte vedere a Teramo, è un gio-

catore esplosivo, un "nero nel corpo di un bianco",

eccellente stoppatore e schiacciatore, discreto

anche nel tiro e in difesa. Il reparto lo chiude il pivot

estone Janar Talts: unico confermato della scorsa

stagione, è un giocatore che fa del contatto fisico e

della lotta la sua principale caratteristica, oltre a

conservare una discreta propensione al rimbalzo.

Non è dotato di una tecnica eccelsa. In quintetto ini-

ziano con Green, Banks, Ere, Sakota e Dunston.

Francesco Padula

juve lo scoglio vareseAl Palamaggiò arriva la lanciatissima squadra di Vitucci

Pino Sacripanti

Page 3: casertafocus n 40

CASERTA. Ora è ufficiale. La Pro-

vincia di Caserta non si tocca. Il con-

siglio dei ministri ha confermato

quanto previsto dalla bozza di de-

creto legge per la Campania. Napoli

diventerà città metropolitana, Ca-

serta e Salerno manterranno la loro

conformazione, mentre Benevento e

Avellino saranno accorpate. Il Con-

siglio dei ministri ha approvato la

legge che prevede il passaggio da

86 a 51 Province comprese le città

metropolitane. Il presidente del-

l'Unione province italiane, Giu-

seppe Castiglione, plaude alla

riorganizzazione ma boccia le «fu-

sioni innaturali e l'abolizione della

Giunta (sostituita da tre consiglieri

delegati)».

E torna a chiedere al governo ri-

sorse certe e funzioni chiare. Ma,

quali saranno le tappe del riordino

delle Province? La riforma delle Pro-

vince sarà attiva a partire dal 2014

e a novembre del 2013 si terranno

invece le elezioni per decidere i

nuovi vertici.

«Quello avviato dal governo sul rior-

dino delle Province è un processo ir-

reversibile – ha spiegato il ministro

Patroni Griffi - Da gennaio e coe-

rentemente con la governance, ver-

ranno meno le giunte provinciali e

nella fase di transizione sarà possi-

bile per il presidente delegare non

più di tre consiglieri. Nello stesso

tempo sarà prevista una serie di

adempimenti (bilanci, ricognizione

dotazione organiche, del patrimonio

immobiliare ecc).

Questo fino a quando il sistema non

andrà a regime nel 2014», ha ag-

giunto Patroni Griffi.

Questo significa che il rimpasto

completato dal presidente della Pro-

vincia di Caserta, avrà una valenza

di un paio di mesi, visto che gli as-

sessori decadranno tutti.

Una vera e propria beffa per Gian-

paolo Dello Vicario, Francesco

Zaccariello e Stefano Giaquinto

che si sono dimessi da consiglieri e

tra un paio di mesi andranno a casa.

Con i tre assessori del Pdl, an-

dranno a casa anche i tre assessori

dell’Udc Gianni Mancino, Carlo

Puoti e Cosima Franca Cincotti e

i tre professori universitari Maria

Laura Mastellone, Paolo Bidello e

Vincenzo Nicoletti.

Il Nuovo Psi, invece, nelle more dei

tempi elefantiaci impiegati dal cen-

trodestra per risolvere la verifica di

giunta, si è ritrovato a non aver no-

minato più un suo rappresentante in

seno all’esecutivo di corso Trieste. Il

consiglio dei ministri ha modificato,

rispetto alla bozza di decreto il di-

scorso relativo al commissariamento

nella fase di transizione. Il riassetto

delle Province non prevede che

siano istituiti dei commissari nella

fase di transizione.

Tuttavia, «solo dall'eventuale ina-

dempimento dell'obbligo nei termini

scatterà un commissario ad acta per

garantire i passaggi intermedi fun-

zionali alla transizione».

3

provincia via gli assessoriApprovato il decreto, a novembre 2013 il nuovo presidente

03/11/2012CASERTA

continua da pag.1

Chi può dirlo. Il risparmio sarà ef-

fettivamente guadagno? Il depau-

peramento delle competenze,

coinciderà, necessariamente con

l’appesantimento di altri enti.

Quindi?

Verrebbe da pensare che, cam-

biando l’ordine dei fattori, il pro-

dotto non cambia... Ma, al

momento, non è possibile lanciarsi

in valutazioni del genere... E’, pos-

sibile, però, porre qualche dubbio

sulla nascita di enti costole delle

province e dei comuni come gli

ambiti per i rifiuti.

Qual è la portata innovativa di que-

sti enti? Quanto faranno rispar-

miare ai contribuenti? Che

necessità c’era di eliminare i vecchi

consorzi?

Già, perché, proprio l’ultimo que-

sito rappresenta l’interrogativo più

inquietante.

Se è vero come è vero che i vecchi

Ce1, Ce2, Ce3 e Ce4 hanno fallito,

perché gli ambiti dovrebbero fun-

zionare? E, soprattutto, qual è il ri-

sparmio?

A cosa servono l’Ato e il consorzio

idrico? Non sarebbe più utile fare

una ristrutturazione complessiva

degli enti che vada a cancellare

quegli organismi che, storica-

mente, non hanno prodotto risul-

tati, hanno determinato scompensi

nell’erogazione dei servizi e, so-

prattutto, hanno accumulato debiti

spaventosi? In qualche caso la so-

luzione più popolare, non è la più

giusta...

Nel clima di antipolitica, in cui tutto

quello che fa elezione è torbido a

prescindere, sarebbe più utile an-

dare a rivedere quelle sovrastrut-

ture che non hanno un contatto

con l’elettorato, ma che, alla fine

ne condizionano la vita. Sempre ri-

manendo negli angusti confini della

nostra provincia di Caserta po-

tremo citare infinità di esempi di

enti che si sono rivelati disastrosi

sul piano dei servizi offerti che

sono stati gestiti da personale non

indicato dal popolo... Qualcosa an-

dava fatto, ma, probabilmente, an-

dava fatto qualcosa di leggermente

diverso per risolvere i problemi dei

territori. Ridurre i benefit e non gli

stipendi dei politici sarebbe stato

molto meno d’impatto, ma più di

cassa per la pubblica amministra-

zione...

In alcuni enti i politici non pagano

giornali, hanno l’auto blù, hanno

rimborsi per pranzi, cene e viaggi

illimitati. Beh, dite un po’ se questi

privilegi non valgono più di uno sti-

pendio?

Per informazioni328.3997148

[email protected]

Domenico Zinzi

Page 4: casertafocus n 40

CASERTA. Dopo le tante polemiche

che hanno accompagnato la costitu-

zione dell’Ato 5 per la gestione del

ciclo delle acque, i componenti del

consiglio d’amministrazione, su ini-

ziativa dell’esponente dell’Udc

Carlo Puoti hanno deciso di rinun-

ciare al loro gettone di presenza per

dare il segnale di come si sia insi-

stito per la costituzione dell’ente solo

per ragioni meramente amministra-

tive.

L’atto è stato condiviso da tutti i con-

siglieri d’amministrazione Salvatore

Davidde, Carmine Palmieri, Pio

Del Gaudio e Domenico Zinzi che,

per l’occasione, sfruttando il suo

ruolo di presidente, ha messo a di-

sposizione per i lavori dell’Ato il se-

gretario generale della Provincia

Roberto Caruso.

L’atto dello scorso 30 ottobre, tiene

fede agli impegni assunti dal presi-

dente della Provincia in sede di rea-

lizzazione del nuovo ente.

«L'Ato5 funzionerà a costo zero,

così come prevede lo Statuto: infatti

i componenti del Consiglio di Ammi-

nistrazione di questo organismo non

percepiranno nemmeno un euro,

tutto ciò in linea con quanto previsto

dai provvedimenti del Governo in

materia di spending review - aveva

dichiarato Zinzi all’indomani della

costituzione dell’ente - L'Ato5 non

solo non comporta spese aggiuntive

a carico dei cittadini ma è estrema-

mente utile per l'intero territorio. Il ri-

tardo di ben 5 anni nella sua

costituzione, avvenuto a causa della

colpevole assenza sulla questione

da parte delle Amministrazioni che

mi hanno preceduto, ha provocato

notevoli danni, come, ad esempio, la

mancata possibilità di avere a dispo-

sizione fondi regionali necessari al

ciclo integrato delle acque (realizza-

zione delle reti fognarie, di collettori,

di depuratori)».

Gli Ato Acqua furono istituiti nel 1994

con la legge 36 che riorganizzava i

servizi idrici aggregando sotto

un'unica autorità i servizi di acque-

dotto, fognatura e depurazione. La

legge 42/2010 ha decretato la sop-

pressione delle Autorità d'Ambito a

partire da marzo 2011. Successive

proroghe hanno fissato la data di

soppressione al 31 dicembre 2012.

La legge stabilisce inoltre che le Re-

gioni dovranno ripartire le funzioni

degli Ato ad altri enti.

L’Ato è nato nonostante il “fuoco

amico” dell’assessore regionale al-

l’Ambiente Giovanni Romano. «La

Regione non ha avuto alcun ruolo

nell’ambito della definizione dell’iter

di costituzione dell’Ato 5», ha dichia-

rato Romano nelle scorse setti-

mane.

L’assessore ha annunciato l’avvio di

un accertamento di verifica sulla

procedura adottata.

L’Assessore ha aggiunto anche che

«proporrà al Consiglio regionale di

mettere allo studio un intervento le-

gislativo per il riordino dell’intero

comparto legato al ciclo delle

acque».

Contro la costituzione dell’Ato 5 si è

schiarato in maniera decisa il Partito

democratico soprattutto con il consi-

gliere regionale Nicola Caputo. «A

tre mesi dalla soppressione defini-

tiva degli ‘Ambiti Territoriali Ottimali’,

appare inopportuno procedere alla

costituzione di un ulteriore Ato per la

gestione del ciclo delle acque in pro-

vincia di Caserta».

Al problema dell’Ato, Caputo, ha de-

dicato anche una seduta della com-

missione trasparenza della Regione

a cui hanno partecipato l’assessore

regionale all’Ambiente, Giovanni

Romano, il sindaco di Piedimonte

Matese, Vincenzo Cappello, il co-

ordinatore dell’AGC n.05 Ecologia,

Ambiente, Disinquinamento e Prote-

zione Civile, Michele Palmieri, il

consigliere regionale Pd, Lucia

Esposito.

Nel corso di quell’audizione, il sin-

daco Cappello, ha segnalato «che

esistono delle incongruenze circa la

costituzione dell’Autorità in quanto

hanno partecipato all’assemblea di

nomina del Presidente, alcuni co-

muni che non avevano preventiva-

mente approvato in Consiglio Co-

munale lo statuto e l’adesione al-

l’Ato».

Una vicenda che già Cenname, sin-

daco di Camigliano, aveva denun-

ciato.

Hanno partecipato alla costituzione

dell’Ato 5 i Comuni di Alife, Alvi-

gnano, Aversa, Baia e Latina, Bel-

lona, Caianello, Caiazzo, Calvi

Risorta, Cancello ed Arnone, Ca-

podrise, Capriati al Volturno,

Capua, Carinaro, Carinola, Casa-

giove, Casaluce, Castel Campa-

gnano, Castel Morrone, Castel

Volturno, Castello del Matese,

Cervino, Conca della Campania,

Dragoni, Falciano del Massico,

Francolise, Frignano, Gallo Ma-

tese, Liberi, Marcianise, Mondra-

gone, Pietramelara, Pietravairano,

Pontelatone, Prata Sannita, Pra-

tella, Raviscanina, Recale, Rocca

Romana, Rocchetta e Croce, San

Felice a Cancello, San Prisco,

Sparanise, Tora e Piccilli, Trentola

Ducenta, Vairano Patenora, Valle

Agricola, Villa Literno, Vitulazio.

ato5 cda senza ‘gettone’Il consiglio rinuncia alle indennità dopo le polemiche

4 03/11/2012 CASERTA

Carlo Puoti

Lucia Esposito

Pio Del Gaudio

Nicola Caputo Enzo Cappello

Giovanni Romano

Page 5: casertafocus n 40

CASERTA. Si decide nel mese di

novembre il futuro dell’amministra-

zione comunale di Caserta. Il 20, in-

fatti, si riunisce nuovamente la

commissione del ministero degli In-

terni che ha il compito di analizzare

la bozza di bilancio stabilmente rie-

quilibrato approvata dal consiglio co-

munale di Caserta dopo la

sospensione disposta lo scorso 3 ot-

tobre per la questione delle promo-

zioni di Girolamo Santonastaso e

Alberto Negro a dirigenti. Al di la

del braccio di ferro mediatico tra

Partito democratico e assessore al

Bilancio Nello Spirito, ora spetterà

a Roma l’ultima parola.

Se la commissione ratificherà il bi-

lancio, l’esperienza dell’amministra-

zione guidata dal sindaco Pio Del

Gaudio andrà avanti, in caso con-

trario il consiglio comunale sarà

sciolto e sarà nominato un commis-

sario. Nella seduta del 3 ottobre, la

commissione decise di sospendere

il giudizio sul bilancio di Caserta per

la presenza di queste due promo-

zioni, che, a suo dire, non sarebbero

possibili con la procedura adottata.

I funzionari del ministero, infatti,

hanno sottolineato come per ogni

promozione interna ci debbano es-

sere il doppio dei posti messi a con-

corso. In parole povere, per avere

Santonastaso e Negro dirigenti, il

Comune avrebbe dovuto bandire un

concorso per altri quattro posti per

un totale improponibile per le casse

di Palazzo Castropignano di sei

nuovi dirigenti.

Tra l’altro, ammesso che si voglia ri-

correre a questa procedura, il Co-

mune di Caserta è in dissesto e,

quindi, non ha la possibilità di ban-

dire concorsi.

In questo quadro s’innesta la pole-

mica politica con da un lato il Pd,

con i consiglieri comunali Enrico

Tresca e Franco De Michele che

hanno recuperato un documento del

ministero che dice che il Comune

non ha mai comunicato le assun-

zioni effettuate, e dall’altro l’asses-

sore Spirito che sottolinea come si

sia trattato di un errore di comunica-

zione tra uffici romani e che il Co-

mune di Caserta ha fornito tutta la

documentazione che il caso neces-

sita.

Ora la palla passa al ministero.

bilancio sos scioglimentoLa commissione torna riunirsi dopo il caso dei dirigenti

503/11/2012CASERTA

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Il Comune di Caserta

Page 6: casertafocus n 40

CASERTA. «Arriveranno 7 milioni di

euro per il restauro e la manuten-

zione della facciata principale della

Reggia di Caserta e di uno dei cortili

interni».

L'annuncio è stato dato dalla sovrin-

tendente dei Beni culturali di Ca-

serta e Benevento Paola Raffaella

David durante la presentazione

della mostra fotografica "Henri Car-

tier- Bresson" nella Reggia vanvitel-

liana.

Servirà ancora qualche mese, ma il

ministero dei Beni Culturali ha an-

nunciato l'invio dei fondi.

La Reggia è stata, infatti, interessata

da due crolli negli ultimi due mesi -

l'ultimo il 5 ottobre scorso - e per

questo motivo le entrate principali

sono state transennate e lo saranno

almeno fino a Natale.

L’annuncia della soprintendente ar-

riva dopo un momento difficile per la

Reggia di Caserta che ha determi-

nato un impegno complessivo delle

istituzioni in favore del monumento

vanvitelliano.

Ad un certo momento, infatti, sem-

brava che la conferenza Esa che

porterà a Caserta settenta ministri

per la ricerca scientifica di tutto il

mondo fosse cancellata proprio per

problemi di sicurezza legati alla te-

nuta di Palazzo Reale. E’ stato ne-

cessario un incontro a Roma

organizzato dal deputato del Pd Ste-

fano Graziano per evitare che si ve-

rificasse quella che, per Caserta,

sarebbe stata una vera e propria

apocalisse.

Intorno al tavolo si sono seduti il

primo cittadino di Caserta Pio Del

Gaudio, il capogruppo del Pd

Franco De Michele, i deputati Gra-

ziano e Pina Picierno e sono riusciti

a scongiurare lo spostamento del-

l’evento che, per Caserta, avrebbe

potuto significare una perdita di circa

due milioni di euro tra diretto ed in-

dotto.

Il sindaco di Caserta Pio Del Gau-

dio ha dedicato a Palazzo Reale

anche un tavolo istituzionale.

«Non è più tempo di piangerci ad-

dosso, di scaricare responsabilità

l’uno sull’altro, è il momento di fare

sintesi e di proporre soluzioni attra-

verso l’elaborazione di proposte

concrete per trasformare la proble-

matica Reggia in una opportunità e

in una risorsa per la città - ha detto il

sindaco Pio Del Gaudio, aprendo il

tavolo città al quale hanno parteci-

pato la soprintendente Paola Raffa-

ella David, il vice presidente della

Provincia, Gianni Mancino, i rap-

presentanti di Confindustria, Ca-

mera di Commercio, Confapi, Pmi

Campania, delle associazioni dei

commercianti e delle forze sindacali

- Con il ministro per i Beni Culturali,

Filippo Ornaghi, che ho incontrato

nei giorni scorsi - ha aggiunto il sin-

daco - , abbiamo discusso a lungo

delle potenzialità della città e di Pa-

lazzo Reale.

Gli ho anche illustrato i principali

problemi e le questioni intorno alle

quali da tempo abbiamo proposto

soluzioni: la riapertura e la valoriz-

zazione della Flora, la realizzazione

di un servizio efficiente di trasporti

all’interno del Parco Reale, l’instal-

lazione di chioschi all’esterno del

Palazzo Reale per definire il pro-

blema dell'abusivismo commerciale

all'interno del monumento tanto de-

precato.

Ora chiedo – ha proseguito il sin-

daco – che ognuno di voi faccia pro-

poste in modo da presentare al

ministro un pacchetto di progetti sul

quale si è detto pronto a darci una

mano in maniera concreta. Serve un

progetto integrato che, a nome del

tavolo, illustrerò ad Ornaghi».

Intanto dal primo novembre 2012,

apre al pubblico, presso gli Apparta-

menti Storici della Reggia di Ca-

serta, la mostra Henri

Cartier-Bresson. Immagini e Parole,

organizzata dalla Soprintendenza in

collaborazione con Civita, Contra-

sto, Magnum Photos e Fondation

Cartier-Bresson.

Quarantaquattro fotografie tra le più

suggestive del grande maestro della

fotografia in bianco e nero, accom-

pagnate dal commento – tra gli altri

– di Aulenti, Balthus, Baricco, Cio-

ran, Gombrich, Jarmusch, Kundera,

Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg

e Varda.

La mostra, che è anche un volume

a cura di Contrasto, offre una pano-

ramica sintetica ma esaustiva del-

l'opera di Henri Cartier-Bresson.

Uno sguardo, il suo, sempre pun-

tuale e profondo, attento e originale,

sul mondo, i protagonisti, gli avveni-

menti principali così come i piccoli,

apparentemente insignificanti ma

densi di vita, "attimi decisivi" che lui

– e solo lui – riusciva a cogliere con

la sua macchina fotografica quando,

come affermava, si riesce a "mettere

sulla stessa linea di mira il cuore, la

mente e l'occhio".

Henri Cartier-Bresson. Immagini e

Parole rappresenta un'occasione

unica per contemplare e compren-

dere Cartier-Bresson e, grazie ai

commenti, per approfondire i temi

legati alla fotografia: il suo potere co-

municativo, le sue peculiarità stilisti-

che, il suo ruolo.

reggia in arrivo 7 milioniI fondi serviranno per il restauro della facciata esterna

6 03/11/2012 CASERTA

La Reggia di Caserta e, all’interno la soprintendente David

Page 7: casertafocus n 40

CASERTA. In Italia la partecipa-

zione femminile al mercato del la-

voro rimane tra le più basse

d’Europa. Il tasso di inattività delle

donne nel nostro Paese è del

48,5%, a fronte della media Ue del

35,1%. Peggio di noi fa soltanto

Malta con un tasso del 55,9%.

Il dato emerge dall’Osservatorio

sull’imprenditoria femminile curato

dall’Ufficio studi di Confartigianato e

presentato alla 14° Convention di

Donne Impresa Confartigianato or-

ganizzata a Roma.

Per l’occupazione femminile le cose

peggiorano, e di molto, nelle regioni

del Mezzogiorno dove, in media, la-

vora una donna su quattro: la Cam-

pania fa registrare il record per il più

basso tasso di occupazione femmi-

nile, 20,4%, uguale a quello del Pa-

kistan e di poco superiore a quello

del Libano, dello Yemen e della

Mauritania.

Seguono la Sicilia, con un tasso di

occupazione femminile del 22,1%,

la Puglia (22,7%), la Calabria con il

23,3%.

Sul versante opposto della classifica

vi è la Provincia Autonoma di Bol-

zano, il territorio italiano con il tasso

di occupazione femminile più alto,

pari al 63%, al secondo posto l’Emi-

lia-Romagna con il 60,9% e terza

nella classifica delle regioni più vir-

tuose la Valle d’Aosta con il 60,8%.

A livello provinciale la maglia nera

va a Napoli, dove il tasso di inattività

delle donne è del 72%. Seguono

Caserta con il 70,7% e Foggia

(70,4%). Ravenna, invece, conqui-

sta il primato positivo della provincia

con la più bassa percentuale di

donne inattive: 30,8%. Seguono Bo-

logna con il 32,1% e Ferrara con il

33,1%.

A tenere distanti le donne dal mondo

del lavoro vi è soprattutto il basso in-

vestimento in quei servizi di welfare

che dovrebbero favorire la concilia-

zione tra attività professionali e cura

della famiglia.

Anche in questo caso il nostro

Paese è nelle posizioni peggiori

della classifica europea.

Secondo l’Ufficio studi di Confarti-

gianato, la spesa pubblica per la fa-

miglia è stata nel 2011 pari a 20,7

miliardi, pari al 4,6% dei 449,9 mi-

liardi di spesa totale per la prote-

zione sociale. Nel periodo

2007-2011 la spesa per la famiglia è

la componente delle prestazioni di

welfare che è cresciuta meno: l’in-

cremento è stato di 1,3 miliardi, pari

al + 6,9%, vale a dire la metà ri-

spetto all’aumento della spesa com-

plessiva per il welfare in Italia.

lavoro donne disoccupateCaserta ha la stessa percentuale del Pakistan, il 30%

703/11/2012CASERTA

Donne che lavorano

Page 8: casertafocus n 40

CASAGIOVE. Danilo D’Angelo, a

quale partito è iscritto?

«Ho sempre avuto la massima stima

dell’On. Cosentino e quando ho de-

ciso di candidarmi a Sindaco alle ul-

time elezioni amministrative, per

evitare incomprensioni e di mettere

in difficoltà i vertici del mio partito, ho

concluso di doverlo fare sotto il sim-

bolo di Forza Sud, che all’epoca rap-

presentava un’ala dello stesso Pdl,

in quanto già presagivo che un’am-

ministrazione variegata come quella

che oggi si ritrova la città di Casa-

giove, nonostante sia composta da

persone perbene, non sia in grado di

amministrare la cosa pubblica nel

bene comune».

In questo momento lei, in Consi-

glio Comunale, non rappresenta il

Pdl?

«Ho deciso che in questi giorni farò

la mia dichiarazione di appartenenza

al partito e soprattutto alla compo-

nente di Cosentino e Polverino, no-

nostante il periodo di crisi della

politica, in cui vediamo, in continua-

zione, personaggi, che si defini-

scono vicini alle persone, portavoce

dei loro problemi, rappresentare in-

vece, come Fiorito, essi stessi il pro-

blema. Costoro intendono la politica

quale risoluzione dei propri interessi

personali. In questi anni ho tratto un

basilare insegnamento da Cosen-

tino, da Polverino e da Porfidia, che

la politica è servizio alle persone, è

passione, è cercare le soluzioni ai

problemi della gente comune».

In tal senso cosa ha fatto in città?

«Sono stato l’unico consigliere a ri-

fiutare il gettone di presenza poiché

per me la politica è disponibilità

verso gli altri».

Come viene considerata la deci-

sione di dichiarare la sua apparte-

nenza al Pdl?

«Quando ne ho fatto partecipe i miei

amici e collaboratori ho ricevuto nu-

merose telefonate di affetto, molti dei

quali mi hanno chiesto se fosse mia

intenzione entrare in maggioranza.

Ribadisco la mia posizione netta-

mente avversa a questa amministra-

zione, sono coerente e non tradirò

mai tutte le persone che mi hanno

votato e hanno creduto nel mio im-

pegno di consigliere d’opposizione.

Inoltre non essendo ancora il gruppo

Pdl presente nei banchi del consi-

glio, non capisco come io possa de-

cidere di entrare in una maggioranza

composta da un civico movimento,

non politico, di uomini di ogni estra-

zione partitica immaginabile. Non

riesco nemmeno a vedere come

possano trovare un’unica linea guida

tale da poter portare questa città a

crescere».

Di cosa in particolare accusa l’at-

tuale maggioranza?

«In questo momento così critico in

cui nessuno vuole prendersi la re-

sponsabilità di amministrare, Casa-

giove ed i casagiovesi ne pagano le

conseguenze. Mi chiedo perché il

sindaco, che del bel programma

elettorale ne ha fatto il suo cavallo di

battaglia, non venga a rendicontare

del suo operato e delle promesse

non mantenute. Ho sempre mostrato

la massima disponibilità nel consi-

gliare, quando nelle mie compe-

tenze e nelle mie possibilità, ma

debbo constatare che ogni volta,

ogni mio sforzo, è stato inascoltato e

vano. Sin dall’insediamento di que-

sta amministrazione avevo indicato

l’uscita dall’Unione del Comuni quale

necessario risparmio di denaro pub-

blico, mentre oggi, dopo 18 mesi

dalle elezioni, grazie ad essa ab-

biamo già sprecato 55 mila euro.

Non venga, l’assessore Palmiero, a

parlare oggi della procedura di

uscita da quel baraccone di ente che

ci fa pagare dei servizi che non esi-

stono, ha creato un danno erariale

che certamente non passerà inos-

servato alla Corte dei Conti».

Luigi Di Costanzo

d’angelo aderisce al PdlIl consigliere: «Fuori dall’Unione dei Comuni»

8 03/11/2012 APPIA

Amianto, sgomberate tre ‘casermette’SAN NICOLA LA STRADA. Lungo il Viale Carlo III,

proprio all’altezza dell’incrocio semaforico di via Al-

cide De Gasperi, insiste un’area di proprietà mili-

tare denominata “Baraccamenti del Mulino

Palomba”, in pratica le cosiddette “casermette”, un

tempo utilizzate da personale dell’Esercito e da

oltre trenta anni abbandonate a loro stesse e sono

abitate da tre nuclei familiari. L’area venne costruita

con lastre di eternit ed i nuclei familiari vi abitano

come se nulla fosse, considerato che dopo oltre

trent’anni le coperture di amianto sono notevol-

mente deteriorate disperdendo nell’aria minuscole

particelle di amianto. Ora quell’area, anche grazie

all’intervento dell’ASL Caserta – Unità di Preven-

zione Collettiva, settore igiene e sanità pubblica –

con nota prot. 1931/UOPC/2012, (ma prima dov’era

l’ASL ?) ha chiesto all’Amministrazione comunale

di San Nicola La Strada, a guida del sindaco Pa-

squale Delli Paoli, “…di prendere adeguati provve-

dimenti per la bonifica dei materiali di copertura in

presunto cemento amianto, di tutta l’area caser-

mette “Baraccamenti del Molino Palomba”. Un

provvedimento, questo, che era atteso da anni e

non sappiamo quanti danni potrebbe aver causato

i ritardi dell’ASL. Comunque, una volta pervenuta

al sindaco la richiesta dell’ASL, quest’ultimo non

poteva che emanare l’Ordinanza Sindacale (nr. 69

del 29 ottobre) con la quale ha ordinato ai nuclei fa-

miliari dei sigg. Marzia Farina, Antonio Brancaccio

e Vincenzo Lancia di sgomberare “ad horas” gli ap-

partamenti e lasciarli liberi da cose e persone, al

fine di consentire di eseguire tutti i lavori per la

messa in sicurezza dei fabbricati siti in Vicolo Ca-

sermette di San Nicola La Strada. Trascorsi infrut-

tuosamente 20 giorni dalla notifica dell’Ordinanza

sindacale, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Co-

munale – Sezione Lavori Pubblici, è incaricato di

adottare tutti i provvedimenti necessari, vale a dire

lo sgombero “coatto”, con l’intervento delle Forze

dell’Ordine. Cosa questa che potrebbe essere uno

scenario possibile considerato che ai tre nuclei fa-

miliari non sono state fornite soluzioni alternative.

Eppure le “casermette” furono messe all’asta dal

Governo e nessuno ne ha mai saputo approfittare.

Infatti, nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Uffi-

ciale – Serie Generale – nr. 293 del 18.12.07, il diret-

tore generale dei lavori e del demanio del Ministero

della difesa, d’intesa con il direttore dell'agenzia del

demanio aveva individuato i beni immobili che pas-

seranno nella disponibilità dell’Agenzia del Dema-

nio per essere assoggettati alle procedure di

valorizzazione e di dismissione di cui al decreto-

legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con

modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n.

410. Tra questi immobili il Ministero della Difesa ha

selezionato i “Baraccamenti del Mulino Palomba”.

Danilo D’Angelo

Page 9: casertafocus n 40

SANTA MARIA CAPUA VERTERE.

Finalmente il bilancio di previsione.

Dopo mesi di botta e risposta tra

Giunta e opposizioni, il testo del pre-

visionale è finalmente stato analiz-

zato e approvato (il 30 ottobre).

Questo però, com’era ipotizzabile,

non ha fatto altro che alimentare

ancor più la polemica che gravita in-

torno al discusso documento. Già in

Consiglio comunale sono state sol-

levate alcune questioni di non poco

conto. Il consigliere Martino Va-

liante ha fatto notare come vi sia

«uno scompenso tra entrate e uscite

pari a 10.250.118 euro». Questi nu-

meri vengono fuori dalla differenza

tra le uscite, che ammontano a

47.196.849,66 euro, e le entrate:

38.578.548,29 euro. Il consigliere

Valiante ha inoltre fatto notare che

«negli anni passati si è registrato

sempre un avanzo di amministra-

zione».

Insomma, il Comune in rosso per la

prima volta in tanti anni della sua

storia recente. Come intende fare la

Giunta di Biagio Di Muro a pareg-

giare il bilancio? L’idea è quella di

utilizzare proprio gli avanzi delle

passate amministrazioni. Insomma,

usare quel che si è risparmiato in

passato per pareggiare le spese di

oggi. Una procedura, questa, che è

però vietata dal Decreto Sviluppo

del 10 ottobre. La bufera si è ormai

scatenata. Dalla Giunta risponde il

vicesindaco Antonio Scirocco che

in una nota stampa diffusa nei giorni

scorsi ha dichiarato: «Il nostro bilan-

cio di previsione è il migliore possi-

bile, tenuto anche conto delle

restrizioni imposte dalle normative

emanate dal governo Monti.

Siamo riusciti, nonostante le scarse

risorse a disposizione, ad aumen-

tare le spese in settori fondamentali,

come i servizi sociali, e a eliminare

gli sprechi». Dichiarazioni che non

potevano non scatenare l’accesa ri-

sposta delle opposizioni, Pdl in

testa.

Salvatore Mastroianni (coordina-

tore cittadino dei pidiellini) lei ha

seguito fin dall’inizio la vicenda

del previsionale 2012, come com-

menta la sua approvazione?

«Un’approvazione che va contro

ogni principio di ragionevolezza. As-

surdo approvare il previsionale 2012

a 60 giorni dalla fine dell’anno di ri-

ferimento. E pensare che il bilancio

di previsione di un Comune, se-

condo quanto previsto dal Testo

Unico degli Enti Locali, dovrebbe

(teoricamente) essere approvato

prima della fine dell’anno prece-

dente a quello a cui fa riferimento.

Insomma, la Giunta è arrivata all’ap-

provazione del documento con 12

mesi di ritardo. Ormai non si parla

più di prevedere le spese, ma sem-

plicemente di coprirle».

Parliamo dei contenuti, cosa ha

trovato all’interno di questo bilan-

cio?

«Innanzitutto 10 milioni di rosso. Un

debito che l’amministrazione dovrà

coprire. Poi l’innalzamento delle

tasse che noi dell’opposizione ave-

vamo ampiamente pronosticato. Nel

dettaglio c’è un’Imu che è aumen-

tata dello 0,4% sulla prima casa e

dello 0,9% sulla seconda. A questo

va aggiunto un più 1% di irpef».

L’amministrazione giustifica gli

aumenti con le manovre del go-

verno Monti…

«E’ assurdo. All’austerità si do-

vrebbe rispondere con una mag-

giore oculatezza nelle spese, invece

la Giunta di Di Muro in questo anno

ha speso più di quanto avrebbe po-

tuto».

Le tasse aumentano e nelle casse

mancano 10 milioni, dove ha

sperperato l’amministrazione co-

munale?

«Si è sperperato sulla vicenda tribu-

nale, basti pensare che il Comune si

è impegnato a pagare 1 milione di

euro all’anno per 18 anni per l’affitto

di due capannoni industriali (dove

avrebbe dovuto trovare sede il Tri-

bunale) e che per ora restano inuti-

lizzati. Oppure mi vengono in mente

tutte le spese che, mese per mese,

l’amministrazione ha sostenuto per

pagare gli affidamenti diretti. Ho cal-

colato che Di Muro ha speso poco

meno di 200 mila euro al mese per

relazioni tecniche, progettazioni, di-

rezione lavori e altri incarichi simili».

Il vicesindaco Scirocco ha dichia-

rato che la Giunta è riuscita a “eli-

minare gli sprechi”, lei può

confermare questa affermazione?

«Questa è una dichiarazione che la-

scia il tempo che trova. Vorrei pro-

prio sapere nel dettaglio quali

sprechi sarebbero stati tagliati dal-

l'amministrazione. Invito Scirocco a

chiarire la sua vaga affermazione e

spiegare ai cittadini quali sprechi

sono stati tagliati».

Matteo Donisi

bilancio guerra di numeriIl Pdl: cittadini tartassati. Scirocco: cancellati gli sprechi

903/11/2012S. MARIA C.V.

Salvatore Mastroianni Martino Valiante

Antonio SciroccoBiagio Di Muro

Page 10: casertafocus n 40

CAPUA. Intervista a 360 gradi al

sindaco Carmine Antropoli, che dal

2006 guida un’amministrazione di

centrodestra. In premessa, il sin-

daco parla del momento triste che

stiamo attraversando, a parte la crisi

economica, per la perdita di alcuni

punti di riferimento importanti di

Capua, come l’arcivescovo Schet-

tino, il preside Chillemi, l’ingegner

Sortini, gli imprenditori Giacomino

e Natale.

Poi si passa alla situazione econo-

mico-finanziaria dell’Ente Comune.

«Non sono affatto preoccupato, dal

censimento dei beni comunali si va-

luta in 50-60 milioni di euro il nostro

patrimonio immobiliare accertato a

fronte di un debito tra i 5-6 milioni di

euro».

Quindi è solo un problema di

cassa quello che frena l’attività

dell’ente?

«L’evasione è la bestia nera da com-

battere, il 50% degli utenti non paga

le bollette della Tarsu e Imu; in tanti

sono assenti dai ruoli comunali,

sono fuori milioni di euro».

Come intendete combatterla?

«Con l’esternalizzazione del servizio

di accertamento e riscossione e l’af-

fidamento all’Iap, dopo una transa-

zione, il Comune si vede

riconosciuta una somma di 500.000

euro a fondo perduto e una fideius-

sione di 5 milioni di euro a cui far ri-

corso in caso di necessità. La Iap

del 2006 danneggiava l’utenza,

quella di ora apporta solo vantaggi

al Comune e, sotto la nostra spinta,

è obbligata a scovare gli evasori».

In questa momento di “spending

rewiew”, se tutto si ferma e la

fase due di Monti sulla crescita

non arriva, Capua rischia di non

andare avanti.

«Non è così, ci adoperiamo diutur-

namente affinché arrivi definitiva-

mente in porto il PUC per rimettere

in moto l’edilizia e nello stesso

tempo lottiamo contro la burocrazia

per sbloccare tante opere pubbliche,

come il piano di risanamento per la

riqualificazione del centro storico per

4,8 milioni euro, che a breve partirà

con i primi cantieri per la messa in

posa di basole».

Qual è la situazione debitoria

dell’ente?

«Abbiamo già pagato debiti per circa

4 milioni di euro (espropri Iris e Ci-

clamini 1, Auriemma, ecc.) si badi

bene, debiti fatti da altri e che pa-

ghiamo accendendo mutui da estin-

guere in 15 anni. I nostri sono del

tutto irrisori, escluso quello di

30mila euro riguardante l’emer-

genza “punteruolo rosso”».

L’amministrazione, intanto porta a

casa il bilancio consuntivo, sul quale

pesa il parere negativo del Collegio

dei Revisori dei Conti. La delibera è

stata approvata nel corso dell’ultimo

consiglio comunale da quella che

probabilmente sarà la nuova mag-

gioranza su cui potrà contare Car-

mine Antropoli. Dalle posizioni

dell’amministrazione, infatti, si sono

via via sfilati, seppur con modalità e

motivazioni diverse cinque consi-

glieri comunali: Carmela Del Basso

e Salvatore Caruso (Pdl), Pa-

squale Frattasi (Ex Udc, ora

gruppo Misto), Fabio Buglione e

Gaetano Caputo (Udc).

Il sindaco gode comunque di una

maggioranza consistente anche se,

dal punto di vista politico, “pesano”

le assenze dalla compagine di due

partiti importanti della coalizione: il

Pdl e l’Udc.

Mimmo Luongo

tarsu uno su due evadeDebiti, Antropoli confida sulla vendita degli immobili

10 03/11/2012 CAPUA

Gassificatore, parte la mobilitazioneCAPUA. Il gassificatore a Capua sta prendendo corpo. A

quanto sembra, infatti, sono partiti i lavori per la realizzazione

dell’impianto di smaltimento dei rifiuti tanto contestato in città.

La notizia ha mandato su tutte le furie i rappresentanti del co-

mitato No Gas che sono

pronti a scendere in piazza

per impedire la costru-

zione del gassificatore a

Capua. Ecco la nota del

movimento dopo le voci

circa l’avvio degli inter-

venti: «Dopo la notizia

dell’avvio dei carotaggi in

località molinella, luogo

dove dovrebbe sorgere il gassificatore, gli attivisti del movi-

mento No Gas, nella stessa sera, hanno chiamato un’assem-

blea popolare che ha visto una partecipazione massiccia,

durante la quale si è deciso di andare tutti insieme un blocco

della nazionale Appia, per dare un segnale chiaro di presenza,

e ribadire che la lotta contro il gassificatore non di ferma, ma va avanti sempre più serrata - spiegano i

rappresentanti del comitato - Quella dei carotaggi è stata una notizia passata in sordina con la vergo-

gnosa complicità delle istituzioni e del comitato civico di garanzia, che si rivela sponsor dell’impianto

in barba ad ogni criterio di trasparenza e serietà. I no gas annunciano blitz e azioni nelle piazze, è

tempo di scendere nelle strade e far sentire che la volontà popolare è più forte di qualsiasi interesse

politico-affaristico. il movimento No Gas, sempre durante l’assemblea tenutasi ieri sera, ha lanciato le

prime date del calendario di novembre: ci sarà un presidio nelle piazze capuane il prossimo week-end,

e un presidio di massa in località molinella giorno 17 Novembre. Sulla pagina facebook “NO GAS” ci

sono tutti gli aggiornamenti del movimento e le date delle prossime assemblee popolari».

Carmine Antropoli

La protesta del comitato No gas

Page 11: casertafocus n 40

MADDALONI. Il bilancio: è questa

la parola d’ordine per questo mese

di novembre negli ambienti politici di

Maddaloni.

Il sindaco Antonio Cerreto e l’as-

sessore alle Finanze Enzo Cerreto

hanno cercato di mettere in ordine i

conti per riuscire a predisporre una

manovra che ottenga sia il parere

dei revisori dei conti che quello del

consiglio comunale.

In questo ragionamento, importante

risulta essere la delibera approvata

in giunta in settimana che prevede

un aumento per il 2014 della tariffa

dell’acqua del 40% della tariffa del-

l’acqua.

Un sostanzioso rincaro che porterà,

almeno si spera, risorse fresce nei

prossimi bilanci dell’ente. Sempre

sul piano delle imposte, l’ultimo con-

siglio comunale è servito a definire

le tariffe dell’Imu. Per i contribuenti

maddalonesi è stato deciso di fis-

sare al 10,6 per mille l’aliquota ordi-

naria, di portare al 4 per mille

l’aliquota sulla prima casa. Sale al

7,6 per mille, invece, l’aliquota per le

abitazioni e le relative pertinenze

concesse in uso gratuito. E’, invece,

stata fissata al 2 per mille l’aliquota

sui fabbricati rurali ad uso strumen-

tale. Il consiglio per l’approvazione

del bilancio dovrebbe riunirsi per fine

mese, ma, ovviamente, sin da subito

ci si è messi al lavoro per superare

questo scoglio senza difficoltà. Ma,

il problema del bilancio a Maddaloni

è, soprattutto, politico. Avrà il sin-

daco Cerreto i numeri per approvare

la manovra?

Il nodo da sciogliere, in questo mo-

mento, è quello di Città democratica

del consigliere provinciale Antimo

Caturano che non sembra in grado

di garantire l’affidabilità di qualche

mese fa.

Proprio l’assenza di Tramontano e

Vinciguerra, in occasione dell’ul-

timo consiglio comunale, ha ri-

schiato di far eleggere come

vicepresidente del consiglio il candi-

dato dell’opposizione Nunzio Sfer-

ragatta.

L’ex cristiano liberale ha raccolto la

bellezza di quattordici voti, contro i

quindici della maggioranza. Il voto in

più per la compagine di centrode-

stra, è stato garantito proprio dalla

presenza del sindaco Cerreto. In

questo momento Città democratica

è parte attiva della maggioranza, ma

non sembra dare le dovute garanzie

ad una coalizione che, comunque,

non può contare su numeri ampis-

simi. La vera novità, in questo mo-

mento, sullo scenario politico

cittadino è rappresentata dalla na-

scita del gruppo Maddaloni Futura

composto dal presidente del Consi-

glio Giacomo Lombardi, da Anto-

nio De Rosa e dai due Giuseppe

Magliocca.

Il gruppo si è costituito in occasione

dell’ultimo consiglio comunale e si è

collocato all’interno della maggio-

ranza.

Con quattro consiglieri, Maddaloni

Futura rappresenta uno dei gruppi

più numerosi all’interno della mag-

gioranza e, quindi, potrebbe anche

bussare alla porta del primo citta-

dino per chiedere di rafforzare la sua

visibilità con una presenza in giunta.

C’è da dire che, attualmente, il

gruppo può contare sulla seconda

carica istituzionale del Comune e,

cioé sul presidente del Consiglio e

sulla delega alla 328 affidata dal sin-

daco ad Antonio De Rosa. Biso-

gnerà attendere le prossime ore per

comprendere quali saranno le stra-

tegie che metteranno in campo i

quattro consiglieri.

Da verificare, ancora, la posizione di

Teresa Cafarelli che ha lasciato il

gruppo di Vincenzo Santangelo

dopo l’adesione a Futuro e libertà e

si è collocata nel gruppo misto. La

Cafarelli potrebbe essere uno dei

consiglieri su cui il sindaco può an-

dare a lavorare per andare a raffor-

zare i suoi diciassette voti in seno al

consiglio comunale, in caso di defe-

zioni improvvise.

Non ci sono, invece, margini per re-

cuperare con l’ex cristiano liberale

Sferragatta, che, nell’ultimo consi-

glio è stato l’uomo scelto dall’oppo-

sizione tutta per cercare di strappare

la vicepresidenza alla maggioranza

e con Giulio Farina, portacolori

dell’Udc che fa stabilmente gruppo

proprio con Sferragatta.

Per Cerreto quello che è cominciato

è un novembre particolarmente

caldo in cui ci sarà molto da lavo-

rare.

acqua maxirincaro del 40%Bilancio, partono le grandi manovre. Pressing sulla Cafarelli

1103/11/2012MADDALONI

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Page 12: casertafocus n 40

MARCIANISE. E’ sicuramente l’Udc

l’ago della bilancia delle prossime

elezioni comunali a Marcianise. Il

partito di Pierferdinando Casini è,

da anni, la prima forza in città per

merito, sicuramente del marciani-

sano più illustre del momento, il pre-

sidente della Provincia Domenico

Zinzi.

Dopo il fallimento dell’amministra-

zione guidata da Antonio Tarta-

glione e le difficoltà che si sono

venute a creare con una parte del

centrodestra cittadino, soprattutto

quello che fa capo alla lista Marcia-

nise più, vicina al consigliere regio-

nale Angelo Polverino, la

collocazione dei centristi nella pros-

sima tornata elettorale è più che mai

difficile da prevedere. Screzi perso-

nali rendono difficile la ricomposi-

zione di un rapporto con il gruppo di

Tartaglione e, quindi, la riproposi-

zione di un cartello elettorale specu-

lare a quello delle ultime

amministrative e, soprattutto, specu-

lare a quello che c’è, attualmente in

Provincia.

Mercoledì scorso Giacomo Tarta-

glione ha riunito il partito alla pre-

senza del coordinatore regionale

Gianpiero Zinzi per fare una pano-

ramica su quello che può essere il

futuro dell’Udc a Marcianise. I cen-

tristi si sono detti anche disponibili

ad avviare un ragionamento per la

città con il centrosinistra, viste le dif-

ficoltà che ci sono con i loro vecchi

alleati. L’azione dell’Udc è di carat-

tere propositivo, dal momento che,

gli uomini di Zinzi si sono detti dispo-

nibili a trattare anche sul sindaco

senza imporre primogeniture. Ovvia-

mente, in virtù di questo ragiona-

mento, in questo momento ci sono

difficoltà di dialogo con il Partito de-

mocratico che ha già, di fatto, chiuso

la candidatura dell’ex sindaco Fi-

lippo Fecondo.

L’Udc non può allearsi con Fecondo

di cui è stato avversario fiero negli

anni in cui l’architetto ha indossato

la fascia tricolore.

Non ci sono, invece, problemi a ra-

gionare con l’altra parte del centro-

sinistra, quello composto dai

cosiddetti Cespugli, dove l’Udc è

pronto a superare anche lo storico

contrasto con il leader dell’Api, l’ex

deputato Pierino Squeglia. Anche

quest’ultimo, pur di costruire una

coalizione forte, è disponibile a fare

un passo indietro nonostante la no-

toria poca simpatia con il presidente

della Provincia Domenico Zinzi. Di

questo cartello farebbero parte

anche l’Italia dei Valori di Pino Ric-

cio, il Partito socialista di Pinuccio

Moretta e Sel di Angelo Golino

che, tra l’altro, tra loro hanno già

raggiunto un’intesa programmatica.

Da parte di queste forze, comunque,

non c’è alcuna preclusione rispetto

al Partito democratico, purché, de-

cida di rinunciare alla candidatura di

Fecondo. Allo stato attuale, quindi

siamo di fronte ad un’apertura teo-

rica, dal momento che i democratici

marcianisani hanno stretto un patto

di sangue con l’architetto che non in-

tendono disattendere.

zinzi e Squeglia ‘insieme’L’Udc tende la mano ai cespugli del centrosinistra

12 03/11/2012 MARCIANISE

Gianpiero Zinzi

Truffa Ixfin, la prescrizione salva tuttiMARCIANISE. Si è conclusa dopo undici anni in

una bolla di sapone l’inchiesta Ixfin che era par-

tita nell’ormai lontano 2001.

L’ottava sezione penale del tribunale di Roma, in-

fatti, ha assolto tutti gli imputati per la prescri-

zione del reato.

Sotto processo erano finiti Massimo Zanzi, patron

della Telital di Trieste, Renzo Polesel, ex vicepre-

sidente di Confindustria Caserta e attuale presi-

dente della Jabil di Marcianise, Marcello Biagini,

Ennio Conchiglia, Fiorenzo Ardemagni, Loreto

Fulchir, proprietario della Finmek, Fabrizio Rotulo

e Gaetano De Francesco.

Pesantissime le accuse a loro carico: malversa-

zione ai danni dello stato e tentata truffa per il

conseguimento di erogazioni pubbliche.

I fatti si sarebbero svolti in un arco di tempo che

va dal 1999 al 2005 quando amministratori e diri-

genti dell’azienda avrebbero utilizzato per finalità

differenti, fondi pubblici destinati allo sviluppo

della banda larga e alla realizzazione Concept car,

una sorta di automobile avvenieristica di cui,

però, non si ha traccia.

Per tali progetti, il ministero dell’Economia ha

stanziato una somma elevatissima: 15 milioni di

euro.

Dell’inchiesta, per certi versi, si è interessata

anche la Corte di giustizia Europea che ha defe-

rito l’Italia per aiuti di stato illegali.

Intanto, sul fronte sindacale, è in discussione la

proroga della cassa integrazione per i lavoratori

dello stabilimento che, nel 2007 è fallito e che ha

lasciato in mezzo ad una strada centinaia di lavo-

ratori. Del problema, di recente, si è interessato il

deputato del Partito democratico Stefano Gra-

ziano che sta lavorando a Roma per ottenere il ri-

conoscimento degli ammortizzatori sociali per i

lavoratori.

Page 13: casertafocus n 40

A SOMMA AUTOGOL A FAVORE.

NELLA RIPRESA IMPATTA OTTOBRE

La Casertana scende in

campo con la chiara inten-

zione di dare continuità al

successo di sette giorni

prima contro l’Isernia. A

Somma Vesuviana Raucci e

compagni passano in vantag-

gio grazie ad uno sfortunatis-

simo autogol di Caccia, che

mette la sfera alle spalle del

proprio compagno di squadra

Borrelli. I falchetti cercano di

gestire la gara riuscendo a

chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa la Viribus

Unitis parte forte mettendo immediatamente in seria difficoltà la retro-

guardia rossoblu. Al 49’ il direttore di gara concede un tiro dagli undici

metri ai padroni di casa: sul dischetto si porta Ottobre che non fallisce

l’occasione per impattare. La partita si conclude in parità

ROMITI DALL’AREA DI RIGORE ALLA

PANCHINA DELLA VAJANESE

Marco Romiti esordisce nella

Sambenedettese nella stagione

1977/78. L’attaccante originario

di Potenza passa alla Macera-

tese nel 1981 dove realizza un-

dici reti in occasione di trenta tre

uscite. Di qui comincia un lungo

vagabondare sui campi di serie

B e C passando per Ancona, Ci-

vitanova, Barletta, Taranto, Cam-

pobasso e Salerno. Nel 1989

passa alla Casertana. All’ombra

della Reggia gioca soltanto tre

partite. Poi prosegue per Vi-

cenza, Andria, Mantova. Nel

1992 torna a San Benedetto.

Conclude la carriera di calciatore nel 1994 a Macerata. Appese le scar-

pette al chiodo, ha cominciato l’avventura da allenatore. Attualmente è

alla corte della Vajanese.

CASERTA. Non c’è più pace per la Casertana.

Nemmeno il cambio di allenatore ha portato il

cambiamento sperato. Due sconfitte consecutive

contro Arzachena ed Ostia hanno compromesso

quasi in maniera definitiva le ambizioni dei fal-

chetti . L’unico ‘innocente’ è il tecnico Maiuri che

si è trovato a gestire una situazione apocalittica.

Negli anni scorsi eravamo abituati a crederci fino

al meno al mese di dicembre, ma quest’anno, è

un’altra musica.

Intanto la prima mossa è stata quella di mettere

fuori rosa Astarita e Platone, rei di essersi com-

portati in maniera poco professionale. E’ chiaro

che, quando si perde nel modo di domenica

scorsa, non si può certo attribuire la responsabi-

lità soltanto a due elementi di un undici imbaraz-

zante.

Ci saranno motivazioni disciplinari derivate da at-

teggiamenti o situazioni avvenute lontano da

occhi indiscreti. C’è un problema interno allo spo-

gliatoio e probabilmente di relazione tra la squa-

dra e la proprietà. Il presidente Lombardi è stato

chiaro puntando l’intera colpa sulla gruppo di cal-

ciatori. Al nuovo trainer ha chiesto clamorosi tagli

in occasione della trasferta a Sarno. Alla luce

della decisione del massimo dirigente non sono

escluse clamorose partenze.

La promozione in Lega Pro per questa stagione

è ormai un miraggio. Inutile illudersi. Paradossal-

mente non si può pensare neanche con serenità

al prossimo futuro. La società non ha nascosto

l’insofferenza per la mancanza di una struttura

adatta per gli allenamenti. E’ stato chiamato in

causa il Comune, che, purtroppo, in questo mo-

mento non ha capacità di dare una risposta con-

creta.

La sensazione è che Lombardi sia scoraggiato

per questo approccio alla realtà rossoblu per una

serie di motivi evidenti.

Quindi al momento, adilà delle problematiche tec-

niche, cominciano ad imperversare intorno al

Pinto i fantasmi degli ultimi anni. Il ‘tempio’ di

Viale Medaglie d’Oro sembra infestato da una

maledizione ormai ventennale. Il futuro è incerto

ma ormai siamo abituati.

Nicola Maiello

casertana addio speranzeFuori rosa Platone ed Astarita. Primi malumori di Lombardi

1303/11/2012SPORT/Casertana

Accadde oggi... 2002Chi l’ha visto

Il presidente Lombardi

CLASSIFICA

Torre Neapolis 23 Ginnastica e Calcio Sora 22 Sarnese 19 Lupa Frascati 18 S.E.F. Torres 17 Budoni 15 Porto Torres 14 Casertana 13San Basilio Palestrina 11 Isola Liri 11 Arzachena 9 Civitavecchia 9 Anziolavinio 8 Real S.M. Hyria Nola 8 Cynthia 7 Ostia Mare Lidocalcio 7 Progetto Sant'Elia 7 Selargius 5

Page 14: casertafocus n 40

CASERTA. Torna il 9 marzo 2013 a Stresa nelle son-

tuose sale "liberty" dell'Hotel Regina Palace, il magico

incanto del Ballo delle Debuttanti. La manifestazione,

organizzata per il terzo anno dalla no profit Associa-

zione Promozione Eventi Vco, riporta nella Perla del

Lago Maggiore lo sfarzo e le atmosfere ottocentesche.

Parte del ricavato del Gran Galà sarà devoluto in be-

neficenza. Gioia Pane, 17enne casertana parteciperà

all'ambita manifestazione. Le giovani tra i 16 e i 23

anni verranno selezionate non più per il sangue blu,

ma per la grazia, la sensibilità e la voglia di mettersi in

gioco. Al braccio dei cadetti dell'Accademia Militare

Teuliè di Milano scenderanno la scalinata della hall del

"Regina". L'hotel è passato alla storia non solo per gli

innumerevoli personaggi illustri che vi hanno soggior-

nato, ma per aver ospitato, insieme al Grand Hotel

Des Iles Borromées, le prime quattro edizioni del con-

corso di "Miss Italia". Stiamo parlando degli anni com-

presi tra il 1946 e il 1949 (con un ritorno poi nel 1958),

quando a Stresa arrivarono, tra le altre, le bellissime e

ancora sconosciute Lucia Bosè, Gina Lollobrigida e

Silvana Pampanini. Nel 1948 giunse a Stresa anche

il grande Totò per girare "Totò al giro d'Italia". E la cit-

tadina borromea è stata protagonista anche della mini-

serie tv con Martina Stella che ha interpretato la

prima Miss Italia. Sarà la stessa l'emozione con la

quale le "Deb", dopo un'intensa settimana di lezioni di

ballo, bon ton e portamento, si cimenteranno con il

Valzer Viennese e poi danzeranno su quelle note di

Verdi impresse nel cuore di tutti grazie al Valzer nel

film "Il Gattopardo". Gioia Pane si racconta: «Ho com-

piuto 17 anni il 3 ottobre scorso. Sono di Napoli-Vo-

mero ma vivo a Caserta. Frequento il quarto liceo

linguistico. Ho due passioni: canto (musica leggera),

che studio da cinque anni con un maestro lirico, e balli

caraibici che pratico in una scuola apposita. Sono pre-

disposta verso tutte le forme di arte. Amo viaggiare e

sono fortunata perchè ne ho avuto la possibilità fin da

quando ero piccola: ho conosciuto diverse culture, na-

zioni e continenti. La diversità di usi e costumi mi at-

trae e penso che viaggiare arricchisca la personalità.

Progetti per il futuro? molti e diversificati; ovviamente

frequenterò l'università, lingue, legge o psicologia. Il

mio voler partecipare al Ballo delle Debuttanti è stato

un mio immediato riscontro ad una proposta di mia

mamma. Mi incuriosisce e attira l'idea di fare questa

esperienza, che ritengo magica, divertente e piacevole

e sono certa che non ne rimarrò delusa».

14

Sara la ‘debuttante’La 17enne casertana al ballo di Stresa

03/11/2011 Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...“Amalia e basta” sul palco di Officina Teatro

Sul palco di Officina Teatro, que-sto fine settimana, c’è la disabi-lità. La disabilità invisibile di chi èaffetto da sordità. Pluripremiato,va in scena sabato (ore 21) e do-menica (ore 19) in via degli Anti-chi Platani, il lavoro dellacompagnia Falesia Attiva diRoma che presenta “Amalia ebasta”, di e con Silvia Zoffoli.Amalia lavora come hostess dimuseo. Una giornata che lesembra non passare mai è occa-sione per ripercorrere le tappefondamentali della sua vita,quella di una ragazza cometante, che però non è come lealtre: Amalia, infatti, è sordadalla nascita. Disabilità “invisibile”, con risvoltitalvolta tragicomici, la sordità èper lei una diversità con la qualeconfrontarsi non solo rispetto agliudenti, ma anche rispetto aglialtri sordi.

Domenica 11 novembre a partiredalle ore 19.00, presso il Cine-mateatro Don Bosco di Caserta– Via Roma, 73 – si terrà lospettacolo “Angeli...il volo per laRicerca”, con il patrocinio dellaCamera di Commercio Caserta,della Provincia di Caserta e dalComune di Caserta, Confcom-mercio Caserta. L’appuntamentoè stato ideato e realizzato percelebrare - attraverso note e pa-role - i ricercatori (per l’appuntogli Angeli) di Telethon, perchégrazie al loro lavoro si esprime lapiù grande forma d’amore: ridarevita a chi non aveva più nem-meno la speranza. La Fonda-zione Telethon - nata in Italia nel1990 grazie all’incontro tra Su-sanna Agnelli e l’Unione italianalotta alla distrofia muscolare(Uildm) - che da anni promuovela ricerca scientifica sulle malat-tie genetiche rare e trascuratedai grandi investimenti pubblici eprivati, ha sempre puntato moltosul mondo dello spettacolo comeveicolo di messaggi importanti.

Al don Bosco “Angeli... il volo per la ricerca”

Al Civico 14 anteprima nazionale di “Caproni”

Ritorna al Teatro Civico 14 di Ca-serta la Compagnia Teatri Uniticon un’anteprima nazionale sutesti di Giorgio Caproni, unadelle più originali voci poetichedel nostro Novecento, padre diun lieve melodismo della paroladi elevata saggezza musicale.Sabato 3 novembre [ore 21,00] edomenica 4 novembre 2012 [ore19,00] andrà in scena lo spetta-colo CAPRONI! - Invenzione adue voci, tratto dal poema-melo-dramma Il Conte di Kevenhüllerche Caproni compose nel 1986definendolo un’«Operetta a brani[…] finita e infinita». Concepitocome una partitura musicale, ca-ratterizzato da liriche e fram-menti di celeste delicatezza, iltesto del poeta toscano diviene“invenzione a due voci” teatrale,una fusione tra poesia e musica,all’interno dei confini scenici.

Gioia Pane

Al città di pace l’Orchestra popolare campanaCASERTA. E’ dedicato alla musica popolare e tradizionale campana il secondo appuntamento di “In…

canto teatrale”, la rassegna ideata dalla commissione cultura di “Caserta città di Pace” e dall’associa-

zione “Gli Esclusi” con la direzione artistica di Anna D’Ambra e la direzione amministrativa di Michela

Cerrato. Dopo l’apertura della scorsa settimana con Nello Mascia, il cartellone della sesta stagione della

kermesse prosegue sabato 10 novembre con l’Orchestra Popolare Campana ideata e diretta da Emilio Di

Donato. La Orchestra Popolare Campana (o più semplicemente OPC), esordisce nel 2008 al Leuciana

Festival di Caserta con la denominazione “Orchestra Popolare Casertana”, e da allora si esibisce con

grande successo in prestigiosi palcoscenici e festival italiani ed esteri. Nella OPC confluiscono nume-

rosi gruppi di musica popolare provenienti in particolar modo dalla zona di Terra Di Lavoro (tra cui Co-

repolis, Arianova, Musicalia Aurunca, Calatia Ensemble, Mamma Tammorra, Ar Meitheal ed altri), in un

ambizioso progetto di rilanciodell’immagine della musica tradizionale della Campania. La OPC si esibi-

sce in numerosi concerti al fianco di Eugenio Bennato, Marcello Colasurdo, Giovanni Mauriello ed altri

importanti nomi della musica etnica italiana, sempre con commenti entusiasti di pubblico e critica. Il

concerto è un vitale susseguirsi di temi della tradizione popolare campana, rielaborati ed orchestrati in

una veste assolutamente unica in Italia, per esaltare al meglio la bellezza delle melodie, la potenza delle

voci e la bravura degli strumentisti dell’orchestra. Tammorre, zampogna, ciaramelle, flauti, clarinetto,

chitarre, mandolini, fisarmoniche ed organetto proporranno, attraverso le loro voci, i canti corali che ac-

compagnavano i momenti essenziali della vita di Terra di Lavoro fino a qualche decennio fa.

Page 15: casertafocus n 40

Gli appuntamenti...Asprinio e bufala, i tesorida scoprire nel week end

Sabato 3 Novembre alla sco-perta della Cultura Normanna edell’Asprinio di Aversa DOC, Do-menica 4 Novembre un viaggiotra Mozzarella di Bufala Cam-pana Dop e i Siti Unesco di Ca-serta. Si avvia alla conclusionel’iniziativa Caccia ai Tesori diTerra di Lavoro, promossa daS.IN.T.E.S.I., Azienda Specialedella Camera di Commercio diCaserta, che ha offerto ai turistie cittadini prenotati, un viaggioattraverso piccoli e grandi giaci-menti culturali del casertano,con largo spazio dedicato alla vi-sita delle attività produttive delcomparto agricolo ed enogastro-nomico della provincia.

La tv delle fiction e quella deireality, il cinema muto e i primifilm d’autore, il teatro di denunciae su tutti l’arte della recitazione.Sono solo alcuni dei temi chesarà possibile approfondire mar-tedì 6 novembre dalle ore 19 alDuel Village di Caserta con l’at-tore, regista ed actor’s coachFerdinando Maddaloni. Nel castdi note serie televisive come ‘LaSquadra’, ‘Incantesimo’ e ‘DonMatteo’, della sit com ‘Casa Via-nello’ e della soap ‘Vivere’ e piùvolte sul piccolo e grandeschermo con i fratelli Taviani, Ga-briele Salvatores e PasqualeSquitieri, l’eclettico Maddaloni -famoso anche per le sue perfor-mances teatrali al fianco di Laviaoltre che per la regia di due spet-tacoli-inchiesta che tentano di farluce sulla morte della giornalistarussa Anna Politkovskaja

Cinema, tv e spettacolo: al Duel Maddaloni

1503/11/2012Caserta&dintorni

Alla Ferrandini il premio Bianca D’AponteAVERSA. Si è abbassato il sipario sull'ottava edi-

zione del concorso "Sono un'isola: io, donna per

una canzone d'autore" - Premio Bianca d'Aponte –

Città di Aversa, con la vittoria del brano "Marta-

rossa" di Marta Charlotte Ferradini. Il Premio della

Critica assegnato dai giornalisti presenti in sala, è

andato ex aequo ai brani "L'occasione" di Cas-

sandra Raffaele (Vittoria – RG - Sicilia) e "Ballata

piccola" di Paola Rossato (Gorizia – Friuli Venezia

Giulia) che si è aggiudicata anche la targa come

Miglior Composizione. La targa per il Miglior Testo

è stata consegnata a "100 grammi" di Roberta Gu-

lisano (Enna) mentre la targa per la Miglior Inter-

pretazione è andata a "Il contrario" di Valeria

Crescenzi (Terni). Grande soddisfazione da parte

degli organizzatori e del direttore artistico Fausto

Mesolella per questa due giorni di manifestazione

che ha visto avvicendarsi sul palco, quelli che

ormai di diritto sono "Gli amici e le amiche di

Bianca" ovvero Nada, madrina di questa edizione,

Mariella Nava, Rossana Casale, Elena Ledda, Bru-

nella Selo, Fausta Vetere, Tricarico, Bungaro, Tri-

carico, Mario Incudine, Kaballà, Patrizio Trampetti

e Piero Viti. I momenti migliori del Premio Bianca

d'Aponte Città di Aversa il "più importante festival

in Italia che valorizza il cantautorato femminile"

saranno disponibili nei prossimi giorni sul web

grazie ai media partner d'eccezione: RAI MUSIC e

ROXI BAR TV. Inoltre i brani premiati saranno i

protagonisti di una puntata speciale di "SOS Ta-

lent – A caccia di Talenti" il programma radiofo-

nico dedicato alla musica emergente, prodotto da

Top1 Communication che andrà in onda nelle

prossime settimane su diversi circuiti radio regio-

nali e sul web. Il primo premio assoluto è stato as-

segnato al brano "Martarossa" proposto da Marta

Charlotte Ferradini autrice del testo su musica di

Bungaro. Marta Charlotte Ferradini è figlia d'arte,

suo padre è Marco Ferradini autore di "Teorema".

Nella sua famiglia si respira musica. A soli quattro

anni inizia lo studio di pianoforte e solfeggio e a

sedici comincia quello di canto cimentandosi in

vari generi. Assecondando la sua natura eclettica,

allarga al teatro la sua formazione artistica, con

un corso che comprende danza, recitazione e

canto presso il Centro Teatro Attivo di Milano.

Nello stesso anno inizia il suo percorso artistico

come unica voce femminile in un gruppo acu-

stico, i "Sessantitaly", di cui fanno parte anche lo

stesso Marco Ferradini e Ricky Belloni.

CASAGIOVE. E’ arrivato il freddo e sulla tavola de Le

Quattro fontane, lo storico ristorante di via Quartier

vecchio a Casagiove, tornano i piatti invernali. Deli-

ziose pietanze legate alla nostra tradizione gastrono-

mica che fanno la gioia dei palati più raffinati. Nel già

ricco menù dello storico ristorante torna il soffritto rigo-

rosamente di maialino nero, che si affianca ai salumi e

ai piatti di carne come la salsiccia, le costolette sem-

pre della pregiata qualità di maiale casertano. Sarà poi

possibile mangiare la cotica con i fagioli, le scarole e

fagioli, il pane cotto. Si tratta di pietanze che fanno

parte della storia della nostra terra che sono state re-

cuperate e valorizzate dalla mano magica dello chef

Michele e dai prodotti di prima qualità che vengono

garantiti dalla chiocciolina Slow food. Presso il risto-

rante Le Quattro fontane, infatti, sono stati messi al

bando i ritrovati chimici, i cibi precotti. Ogni portata

viene sempre preparata sul momento dallo chef Mi-

chele che ha fatto della qualità il marchio della sua cu-

cina. Presso il ristorante è possibile trovare anche un

vasto assortimento di piatti di pesce e il famosissimo

baccalà. La novità in più è che Le Quattro fontane è

aperto anche di domenica.

Il consiglio è di prenotare allo 0823468970 o spedire

un’email all’indirizzo [email protected] per

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piatto...

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Le delizie dell’invernoLe Quattro fontane aperto di domenica

Page 16: casertafocus n 40

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