casertafocus n 40
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CaSERTa. Terza trasferta e terza
debacle per una Juve che recita il
mea culpa per una sconfitta arrivata
dopo aver tenuto discretamente per
tre quarti. Ma contro questa Virtus
Roma, buona ma non trascenden-
tale, non era serata ed alla fine è ar-
rivata un’umiliazione totale. Nulla da
fare anche perchè la sfortuna ha de-
ciso di punire, ancora, i bianconeri
che nel secondo periodo hanno perso
Mordente per un risentimento mu-
scolare che deve essere valutato.
Brutta pagina alla fine con la squadra
che viene sonoramente fischiata dai
propri tifosi. A margine del confronto,
per la prima volta, dopo 4 anni, erano
presenti i tifosi casertani nella capi-
tale. Centocinquanta al seguito della
Juve per la sfida più sentita da queste
parti, tanto che i supporters romani
hanno passato gran parte della loro
sfida ad insultare i bianconeri. Ma
anche i casertani non sono stati da
meno: insomma, in scala mega mi-
nore, una rinfrescata di quel che era
Roma vs Caserta a cavallo tra la fine
degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.
Dopo questa sonora sconfitta la città
si interroga su quale sarà il futuro
della squadra dopo l'ennesimo se-
gnale lanciato da Raffaele Iavazzi,
vice presidente della Juve, le cui pa-
role non lasciano spazio a diverse in-
terpretazioni: «non viviamo un
momento societario facile. Caserta
sta dimostrando di non avere le basi
per permettersi una squadra di ba-
sket e praticamente tutti gli imprendi-
tori contattati sono bravi solo a par-
lare. Io però sono disposto anche a
fare un patto col diavolo pur di far pro-
seguire il progetto Juve Caserta. Le
stiamo provando tutte».
Il Consiglio d’Amministrazione svol-
tosi Martedì 30 è stato di capitale im-
portanza ma, come ci si aspettava,
non è che sia successo molto: è stato
approvato il bilancio ed è stato azze-
rato il consiglio di amministrazione
(per consentire eventualmente ad altri
imprenditori di farne parte). Due le as-
senze eccellenti alla riunione del con-
siglio d’amministrazione, Rosario
Caputo, che ha annunciato la vendita
delle sue quote, e Francesco gerva-
sio, all’estero per impegni professio-
nali. La prossima settimana ci sarà un
nuovo CdA.
Terremoto JuveCaputo vende le sue quote. Sos di Iavazzi
PROVINCIA viatutti gli assessoriDa gennaio scompaiono le giunte
e, a novembre, l’elezione del
nuovo presidente. Pag.3
Scompaiono le province. Caserta
resta al suo posto. Via le giunte
e da novembre 2013 un nuovo ti-
moniere per corso Trieste. Si può
dire che sia andata tutto som-
mato bene a Terra di Lavoro dal
consiglio dei ministri che, bene o
male, è andato a ridisegnare
l’Italia. I centoquattro comuni re-
stano al loro posto, manteniamo
la nostra continuità territoriale,
politica e storica. Visto quello
che è successo a Benevento,
poteva andare peggio... Ma ab-
biamo risolto davvero il problema
dei costi della politica? E’ bastato
cancellare qualche consiglio per
risanare le casse del nostro
Paese? L’interrogativo è legit-
timo. Le province, sino ad oggi,
hanno rappresentato un’impor-
tante articolazione amministra-
tiva intermedia. Hanno gestito
servizi importanti. Hanno giocato
ruoli centrali in settori nodali
come l’urbanistica. E, da domani,
cosa succederà?continua a pag.3
diFrancesco Marino
L’editoriale
BILANCIO rischioscioglimentoSe Roma non dovesse approvare
l’ipotesi di bilancio stabilmente rie-
quilibrato. Pag.5
REGGIA in arrivosette milioni di €La David: Serviranno per il restauro
della facciata esterna e per un’ala
del Parco. Pag.6
continua a pag.2
Province, una rivoluzione chenon rivoluziona
D’ANGELO ‘aderisce’ al Pdl«Sono da sempre legato a Cosen-
tino, mi candidai in Forza del Sud
per evitare scontri». Pag.8
TARSU paga uncapuano su dueIl sindaco: sui debiti sono sereno,
abbiamo un patrimonio immobiliare
enorme. Pag.10
Rosario Caputo
ZINZI-SQUEGLIAprove di intesaL’Udc tende la mano al centrosini-
stra e apre un dialogo con i “Cespu-
gli”. Pag.12
ATO5 il cda dice no al “gettone”Puoti, Davidde, Palmieri, Del Gau-
dio e Zinzi rinunciano al loro com-
penso. Pag.4
Anno III n. 4003/11/2012
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, GraficProcessing ACERRA (NA). Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
2 03/11/2012 SPORT/Juvecaserta
segue dalla prima
Poi tra una quindicina di giorni si dovrebbe passare
alla ricapitalizzazione. Per il momento non sono
previsti innesti in squadra, quindi, probabilmente,
l'arrivo del nuovo play potrebbe esserci tra 20
giorni.
Tornando al campo, domenica c’è stata una par-
tenza sparata della Juve che si presenta sul par-
quet capitolino con una bomba di Jonusas ed un
gioco da 3 punti di Jelovac (2-6 al 2′). L’Acea si ri-
mette in carreggiata dopo un fantastico alley oop di
Lawal dopo i sette punti filati di Czyz (9-10 al 5′). Il
pareggio romano, a quota 12, arriva dopo il missile
di Lorant, ma Jelovac risponde con la stessa mo-
neta (7). Neanche il tempo di andare di la che arriva
anche lo scud di Datome. La partita è decisamente
piacevole, gli attacchi vanno bene e l’atmosfera è
caldissima sugli spalti. Gentile è quanto mai pim-
pante e dirige bene la squadra tanto che Mordente
prende il posto di Chatfield e non suo. I problemi
arrivano dopo l’ingenuo secondo fallo di Jonusas
(sorpasso con 4 filati di Datome per il 20-19 all’ot-
tavo). Che diventa +6 con la tripla di D’Ercole. Al
primo stop di uno scoppiettante primo quarto è +4
Roma. L’Acea continua ad alzare il volume in ver-
nice (bene Lorant) ma arriva la replica di Mordente
mentre Maresca ha un impatto negativo sul match.
La seconda bomba di D’Ercole sentenzia il 30-23
al 12′. Ad un passo dal baratro "personale", Mare-
sca si risolleva con un missile per il -1. Il clima è ca-
rico anche sul legno dove volano colpi pesanti e
non si segna per tre minuti abbondanti. Al 16′ Mor-
dente esce per un risentimento all’inguine. Il pareg-
gio, a quota 32, arriva dopo la seconda bomba di
un positivo Jelovac. Qui si spegne, di colpo, la luce
bianconera che gioca 3′ finali inguardabili. Tre
buoni contropiedi regalano ai capitolini il nuovo van-
taggio con cui si va negli spogliatoi a riflettere (42-
32 con 4 di Datome e due falli in fila di Akindele). E
pensare che, per la prima volta in stagione, la Juve
tira bene da 3 (5/11) ma il 38% da 2 è troppo pe-
sante. Rientra Jonusas dopo tempo immemore,
ma è sempre Jelovac a tirare avanti la carretta. La
tripla di Goss ed il solito incantevole fade away di
Datome (15 punti e dominio totale su Jonusas)
sono utili per scavare un solco pesante tra le due
squadre (51-39 al 24′). Sul punto di capitolare, i
bianconeri tirano fuori gli artigli: Jonusas e Gentile
rimettono 6 punti di scarto tra le formazioni con Sa-
cripanti che arringa la folla bianconera. La difesa
casertana inizia a salire di giri andando a chiudere
ogni spazio pur priva del grande ex Mordente che,
ormai, è fuori dal match. Ma l’attacco non produce
nulla di buono e Roma mantiene un vantaggio ras-
sicurante pur non facendo nulla di trascendentale
(male Chatfield ed Akindele in particolare). All’ul-
timo "stop and go" il tabellone del Palazzetto di viale
Tiziano recita 53-45.
Alla Juve manca anche la fortuna: la possibile
bomba del -7 di Jonusas gira tre volte sul ferro ed
esce mentre, dall’altro lato, Taylor confeziona due
canestri in fila per il +14. La Juve perde definitiva-
mente la trebisonda inanellando una sequela di
palle perse da far venire i brividi: Jones dalla lunga
distanza insacca il bolide del 64-47 al 33′. Di fatto
finisce qui visto che la Juve ha mollato gli ormeggi
e la Virtus passeggia comodamente, umilia Caserta
con una scarica di triple e con una serie di perento-
rie schiacciate, fino all'86-57 della sirena finale.
Domenica la Juve ospita una lanciatissima Cimbe-
rio Varese, capolista, al pari di Sassari, a punteggio
pieno e col morale alle stelle dopo aver battuto
Cantù nel sentitissimo derby lombardo. La squadra
allenata da Frank Vitucci, probabilmente ancora
orfana di Bruno Cerella (ancora alle prese col re-
cupero dell'infortunio al ginocchio occorsogli lo
scorso Aprile) presenta, in regia, Mike Green: alla
terza stagione consecutiva in Italia, torna in serie A
dopo l'esperienza, in Legadue, a Barcellona Pozzo
di Gotto. Play maker molto fisico (190 cm per 85
kg), abilissimo in penetrazione, dove regge molto
bene i contatti, è anche ottimo passatore (5.4 assist
di media) e bravo nel coinvolgere esterni e lunghi.
Al suo fianco Adrian Banks: capocannoniere del-
l'ultima lega israeliana, è una guardia che, in at-
tacco, ha un ampio ventaglio di soluzioni, dal tiro
dalla medio/lunga distanza alla penetrazione, sia
con chiusura in lay up che con schiacciata. Il back
court lo completa Ebi Ere: indimenticato ex di turno
(83 partite, in due stagioni, in canotta bianconera
tra campionato, Coppa Italia ed Eurocup), sta vi-
vendo un momento di forma scintillante, che lo pro-
ietta ai vertici del rooster "bosino". Anch'egli
attaccante completo e versatile, ottimo nel tiro e
nella penetrazione, è anche un buonissimo difen-
sore, situazione dove sfrutta la sua grande fisicità.
Dalla panchina l'ex head coach di Avellino si avvale
della grande velocità di Andrea De Nicolao: play
maker scuola Benetton Treviso, 21 anni, è velocis-
simo, è il classico play maker da ritmi alti che, in
campo aperto, può creare grattacapi. Erik Rush è
l'oggetto misterioso della Cimberio, forse unica nota
stonata dell'ottimo avvio stagionale dei lombardi.
Nativo di Meridian, in possesso di passaporto sve-
dese, prodotto di Montana State University, nell'ul-
tima stagione ha giocato a Cipro: è, in prevalenza,
un tiratore, ma in questo momento sta incontrando
notevoli difficoltà di adattamento al campionato ita-
liano.
Sotto le plance, in posizione di ala grande, Dusan
Sakota: tornato al basket che conta dopo il grave
problema occorsogli il 25 aprile 2010 quando, con
la casacca di Pesaro, nel corso del match esterno
contro Teramo, si scontrò fortuitamente col play
maker avversario Giuseppe Poeta, ma durante la
notte seguente si sentì male e venne operato d'ur-
genza all'intestino. Nella giornata di martedì 27, a
seguito di un'emorragia interna, venne nuovamente
operato e indotto in stato di coma farmacologico.
Ala atipica, buonissimo tiratore dalla lunga distanza,
è una guardia nel corpo di un lungo, molto più a suo
agio lontano dal canestro. Il pivot è Bryant Dun-
ston: non un centro "extra large", ma con un innato
senso della posizione, che gli permette grande pre-
senza, a rimbalzo, su ambo i lati del campo, oltre
ad essere un ottimo interprete del pick & roll e del
post basso. Dalla panchina tutto l'atletismo di
Achille Polonara: alla definitiva consacrazione
dopo le ottime cose fatte vedere a Teramo, è un gio-
catore esplosivo, un "nero nel corpo di un bianco",
eccellente stoppatore e schiacciatore, discreto
anche nel tiro e in difesa. Il reparto lo chiude il pivot
estone Janar Talts: unico confermato della scorsa
stagione, è un giocatore che fa del contatto fisico e
della lotta la sua principale caratteristica, oltre a
conservare una discreta propensione al rimbalzo.
Non è dotato di una tecnica eccelsa. In quintetto ini-
ziano con Green, Banks, Ere, Sakota e Dunston.
Francesco Padula
juve lo scoglio vareseAl Palamaggiò arriva la lanciatissima squadra di Vitucci
Pino Sacripanti
CASERTA. Ora è ufficiale. La Pro-
vincia di Caserta non si tocca. Il con-
siglio dei ministri ha confermato
quanto previsto dalla bozza di de-
creto legge per la Campania. Napoli
diventerà città metropolitana, Ca-
serta e Salerno manterranno la loro
conformazione, mentre Benevento e
Avellino saranno accorpate. Il Con-
siglio dei ministri ha approvato la
legge che prevede il passaggio da
86 a 51 Province comprese le città
metropolitane. Il presidente del-
l'Unione province italiane, Giu-
seppe Castiglione, plaude alla
riorganizzazione ma boccia le «fu-
sioni innaturali e l'abolizione della
Giunta (sostituita da tre consiglieri
delegati)».
E torna a chiedere al governo ri-
sorse certe e funzioni chiare. Ma,
quali saranno le tappe del riordino
delle Province? La riforma delle Pro-
vince sarà attiva a partire dal 2014
e a novembre del 2013 si terranno
invece le elezioni per decidere i
nuovi vertici.
«Quello avviato dal governo sul rior-
dino delle Province è un processo ir-
reversibile – ha spiegato il ministro
Patroni Griffi - Da gennaio e coe-
rentemente con la governance, ver-
ranno meno le giunte provinciali e
nella fase di transizione sarà possi-
bile per il presidente delegare non
più di tre consiglieri. Nello stesso
tempo sarà prevista una serie di
adempimenti (bilanci, ricognizione
dotazione organiche, del patrimonio
immobiliare ecc).
Questo fino a quando il sistema non
andrà a regime nel 2014», ha ag-
giunto Patroni Griffi.
Questo significa che il rimpasto
completato dal presidente della Pro-
vincia di Caserta, avrà una valenza
di un paio di mesi, visto che gli as-
sessori decadranno tutti.
Una vera e propria beffa per Gian-
paolo Dello Vicario, Francesco
Zaccariello e Stefano Giaquinto
che si sono dimessi da consiglieri e
tra un paio di mesi andranno a casa.
Con i tre assessori del Pdl, an-
dranno a casa anche i tre assessori
dell’Udc Gianni Mancino, Carlo
Puoti e Cosima Franca Cincotti e
i tre professori universitari Maria
Laura Mastellone, Paolo Bidello e
Vincenzo Nicoletti.
Il Nuovo Psi, invece, nelle more dei
tempi elefantiaci impiegati dal cen-
trodestra per risolvere la verifica di
giunta, si è ritrovato a non aver no-
minato più un suo rappresentante in
seno all’esecutivo di corso Trieste. Il
consiglio dei ministri ha modificato,
rispetto alla bozza di decreto il di-
scorso relativo al commissariamento
nella fase di transizione. Il riassetto
delle Province non prevede che
siano istituiti dei commissari nella
fase di transizione.
Tuttavia, «solo dall'eventuale ina-
dempimento dell'obbligo nei termini
scatterà un commissario ad acta per
garantire i passaggi intermedi fun-
zionali alla transizione».
3
provincia via gli assessoriApprovato il decreto, a novembre 2013 il nuovo presidente
03/11/2012CASERTA
continua da pag.1
Chi può dirlo. Il risparmio sarà ef-
fettivamente guadagno? Il depau-
peramento delle competenze,
coinciderà, necessariamente con
l’appesantimento di altri enti.
Quindi?
Verrebbe da pensare che, cam-
biando l’ordine dei fattori, il pro-
dotto non cambia... Ma, al
momento, non è possibile lanciarsi
in valutazioni del genere... E’, pos-
sibile, però, porre qualche dubbio
sulla nascita di enti costole delle
province e dei comuni come gli
ambiti per i rifiuti.
Qual è la portata innovativa di que-
sti enti? Quanto faranno rispar-
miare ai contribuenti? Che
necessità c’era di eliminare i vecchi
consorzi?
Già, perché, proprio l’ultimo que-
sito rappresenta l’interrogativo più
inquietante.
Se è vero come è vero che i vecchi
Ce1, Ce2, Ce3 e Ce4 hanno fallito,
perché gli ambiti dovrebbero fun-
zionare? E, soprattutto, qual è il ri-
sparmio?
A cosa servono l’Ato e il consorzio
idrico? Non sarebbe più utile fare
una ristrutturazione complessiva
degli enti che vada a cancellare
quegli organismi che, storica-
mente, non hanno prodotto risul-
tati, hanno determinato scompensi
nell’erogazione dei servizi e, so-
prattutto, hanno accumulato debiti
spaventosi? In qualche caso la so-
luzione più popolare, non è la più
giusta...
Nel clima di antipolitica, in cui tutto
quello che fa elezione è torbido a
prescindere, sarebbe più utile an-
dare a rivedere quelle sovrastrut-
ture che non hanno un contatto
con l’elettorato, ma che, alla fine
ne condizionano la vita. Sempre ri-
manendo negli angusti confini della
nostra provincia di Caserta po-
tremo citare infinità di esempi di
enti che si sono rivelati disastrosi
sul piano dei servizi offerti che
sono stati gestiti da personale non
indicato dal popolo... Qualcosa an-
dava fatto, ma, probabilmente, an-
dava fatto qualcosa di leggermente
diverso per risolvere i problemi dei
territori. Ridurre i benefit e non gli
stipendi dei politici sarebbe stato
molto meno d’impatto, ma più di
cassa per la pubblica amministra-
zione...
In alcuni enti i politici non pagano
giornali, hanno l’auto blù, hanno
rimborsi per pranzi, cene e viaggi
illimitati. Beh, dite un po’ se questi
privilegi non valgono più di uno sti-
pendio?
Per informazioni328.3997148
Domenico Zinzi
CASERTA. Dopo le tante polemiche
che hanno accompagnato la costitu-
zione dell’Ato 5 per la gestione del
ciclo delle acque, i componenti del
consiglio d’amministrazione, su ini-
ziativa dell’esponente dell’Udc
Carlo Puoti hanno deciso di rinun-
ciare al loro gettone di presenza per
dare il segnale di come si sia insi-
stito per la costituzione dell’ente solo
per ragioni meramente amministra-
tive.
L’atto è stato condiviso da tutti i con-
siglieri d’amministrazione Salvatore
Davidde, Carmine Palmieri, Pio
Del Gaudio e Domenico Zinzi che,
per l’occasione, sfruttando il suo
ruolo di presidente, ha messo a di-
sposizione per i lavori dell’Ato il se-
gretario generale della Provincia
Roberto Caruso.
L’atto dello scorso 30 ottobre, tiene
fede agli impegni assunti dal presi-
dente della Provincia in sede di rea-
lizzazione del nuovo ente.
«L'Ato5 funzionerà a costo zero,
così come prevede lo Statuto: infatti
i componenti del Consiglio di Ammi-
nistrazione di questo organismo non
percepiranno nemmeno un euro,
tutto ciò in linea con quanto previsto
dai provvedimenti del Governo in
materia di spending review - aveva
dichiarato Zinzi all’indomani della
costituzione dell’ente - L'Ato5 non
solo non comporta spese aggiuntive
a carico dei cittadini ma è estrema-
mente utile per l'intero territorio. Il ri-
tardo di ben 5 anni nella sua
costituzione, avvenuto a causa della
colpevole assenza sulla questione
da parte delle Amministrazioni che
mi hanno preceduto, ha provocato
notevoli danni, come, ad esempio, la
mancata possibilità di avere a dispo-
sizione fondi regionali necessari al
ciclo integrato delle acque (realizza-
zione delle reti fognarie, di collettori,
di depuratori)».
Gli Ato Acqua furono istituiti nel 1994
con la legge 36 che riorganizzava i
servizi idrici aggregando sotto
un'unica autorità i servizi di acque-
dotto, fognatura e depurazione. La
legge 42/2010 ha decretato la sop-
pressione delle Autorità d'Ambito a
partire da marzo 2011. Successive
proroghe hanno fissato la data di
soppressione al 31 dicembre 2012.
La legge stabilisce inoltre che le Re-
gioni dovranno ripartire le funzioni
degli Ato ad altri enti.
L’Ato è nato nonostante il “fuoco
amico” dell’assessore regionale al-
l’Ambiente Giovanni Romano. «La
Regione non ha avuto alcun ruolo
nell’ambito della definizione dell’iter
di costituzione dell’Ato 5», ha dichia-
rato Romano nelle scorse setti-
mane.
L’assessore ha annunciato l’avvio di
un accertamento di verifica sulla
procedura adottata.
L’Assessore ha aggiunto anche che
«proporrà al Consiglio regionale di
mettere allo studio un intervento le-
gislativo per il riordino dell’intero
comparto legato al ciclo delle
acque».
Contro la costituzione dell’Ato 5 si è
schiarato in maniera decisa il Partito
democratico soprattutto con il consi-
gliere regionale Nicola Caputo. «A
tre mesi dalla soppressione defini-
tiva degli ‘Ambiti Territoriali Ottimali’,
appare inopportuno procedere alla
costituzione di un ulteriore Ato per la
gestione del ciclo delle acque in pro-
vincia di Caserta».
Al problema dell’Ato, Caputo, ha de-
dicato anche una seduta della com-
missione trasparenza della Regione
a cui hanno partecipato l’assessore
regionale all’Ambiente, Giovanni
Romano, il sindaco di Piedimonte
Matese, Vincenzo Cappello, il co-
ordinatore dell’AGC n.05 Ecologia,
Ambiente, Disinquinamento e Prote-
zione Civile, Michele Palmieri, il
consigliere regionale Pd, Lucia
Esposito.
Nel corso di quell’audizione, il sin-
daco Cappello, ha segnalato «che
esistono delle incongruenze circa la
costituzione dell’Autorità in quanto
hanno partecipato all’assemblea di
nomina del Presidente, alcuni co-
muni che non avevano preventiva-
mente approvato in Consiglio Co-
munale lo statuto e l’adesione al-
l’Ato».
Una vicenda che già Cenname, sin-
daco di Camigliano, aveva denun-
ciato.
Hanno partecipato alla costituzione
dell’Ato 5 i Comuni di Alife, Alvi-
gnano, Aversa, Baia e Latina, Bel-
lona, Caianello, Caiazzo, Calvi
Risorta, Cancello ed Arnone, Ca-
podrise, Capriati al Volturno,
Capua, Carinaro, Carinola, Casa-
giove, Casaluce, Castel Campa-
gnano, Castel Morrone, Castel
Volturno, Castello del Matese,
Cervino, Conca della Campania,
Dragoni, Falciano del Massico,
Francolise, Frignano, Gallo Ma-
tese, Liberi, Marcianise, Mondra-
gone, Pietramelara, Pietravairano,
Pontelatone, Prata Sannita, Pra-
tella, Raviscanina, Recale, Rocca
Romana, Rocchetta e Croce, San
Felice a Cancello, San Prisco,
Sparanise, Tora e Piccilli, Trentola
Ducenta, Vairano Patenora, Valle
Agricola, Villa Literno, Vitulazio.
ato5 cda senza ‘gettone’Il consiglio rinuncia alle indennità dopo le polemiche
4 03/11/2012 CASERTA
Carlo Puoti
Lucia Esposito
Pio Del Gaudio
Nicola Caputo Enzo Cappello
Giovanni Romano
CASERTA. Si decide nel mese di
novembre il futuro dell’amministra-
zione comunale di Caserta. Il 20, in-
fatti, si riunisce nuovamente la
commissione del ministero degli In-
terni che ha il compito di analizzare
la bozza di bilancio stabilmente rie-
quilibrato approvata dal consiglio co-
munale di Caserta dopo la
sospensione disposta lo scorso 3 ot-
tobre per la questione delle promo-
zioni di Girolamo Santonastaso e
Alberto Negro a dirigenti. Al di la
del braccio di ferro mediatico tra
Partito democratico e assessore al
Bilancio Nello Spirito, ora spetterà
a Roma l’ultima parola.
Se la commissione ratificherà il bi-
lancio, l’esperienza dell’amministra-
zione guidata dal sindaco Pio Del
Gaudio andrà avanti, in caso con-
trario il consiglio comunale sarà
sciolto e sarà nominato un commis-
sario. Nella seduta del 3 ottobre, la
commissione decise di sospendere
il giudizio sul bilancio di Caserta per
la presenza di queste due promo-
zioni, che, a suo dire, non sarebbero
possibili con la procedura adottata.
I funzionari del ministero, infatti,
hanno sottolineato come per ogni
promozione interna ci debbano es-
sere il doppio dei posti messi a con-
corso. In parole povere, per avere
Santonastaso e Negro dirigenti, il
Comune avrebbe dovuto bandire un
concorso per altri quattro posti per
un totale improponibile per le casse
di Palazzo Castropignano di sei
nuovi dirigenti.
Tra l’altro, ammesso che si voglia ri-
correre a questa procedura, il Co-
mune di Caserta è in dissesto e,
quindi, non ha la possibilità di ban-
dire concorsi.
In questo quadro s’innesta la pole-
mica politica con da un lato il Pd,
con i consiglieri comunali Enrico
Tresca e Franco De Michele che
hanno recuperato un documento del
ministero che dice che il Comune
non ha mai comunicato le assun-
zioni effettuate, e dall’altro l’asses-
sore Spirito che sottolinea come si
sia trattato di un errore di comunica-
zione tra uffici romani e che il Co-
mune di Caserta ha fornito tutta la
documentazione che il caso neces-
sita.
Ora la palla passa al ministero.
bilancio sos scioglimentoLa commissione torna riunirsi dopo il caso dei dirigenti
503/11/2012CASERTA
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Il Comune di Caserta
CASERTA. «Arriveranno 7 milioni di
euro per il restauro e la manuten-
zione della facciata principale della
Reggia di Caserta e di uno dei cortili
interni».
L'annuncio è stato dato dalla sovrin-
tendente dei Beni culturali di Ca-
serta e Benevento Paola Raffaella
David durante la presentazione
della mostra fotografica "Henri Car-
tier- Bresson" nella Reggia vanvitel-
liana.
Servirà ancora qualche mese, ma il
ministero dei Beni Culturali ha an-
nunciato l'invio dei fondi.
La Reggia è stata, infatti, interessata
da due crolli negli ultimi due mesi -
l'ultimo il 5 ottobre scorso - e per
questo motivo le entrate principali
sono state transennate e lo saranno
almeno fino a Natale.
L’annuncia della soprintendente ar-
riva dopo un momento difficile per la
Reggia di Caserta che ha determi-
nato un impegno complessivo delle
istituzioni in favore del monumento
vanvitelliano.
Ad un certo momento, infatti, sem-
brava che la conferenza Esa che
porterà a Caserta settenta ministri
per la ricerca scientifica di tutto il
mondo fosse cancellata proprio per
problemi di sicurezza legati alla te-
nuta di Palazzo Reale. E’ stato ne-
cessario un incontro a Roma
organizzato dal deputato del Pd Ste-
fano Graziano per evitare che si ve-
rificasse quella che, per Caserta,
sarebbe stata una vera e propria
apocalisse.
Intorno al tavolo si sono seduti il
primo cittadino di Caserta Pio Del
Gaudio, il capogruppo del Pd
Franco De Michele, i deputati Gra-
ziano e Pina Picierno e sono riusciti
a scongiurare lo spostamento del-
l’evento che, per Caserta, avrebbe
potuto significare una perdita di circa
due milioni di euro tra diretto ed in-
dotto.
Il sindaco di Caserta Pio Del Gau-
dio ha dedicato a Palazzo Reale
anche un tavolo istituzionale.
«Non è più tempo di piangerci ad-
dosso, di scaricare responsabilità
l’uno sull’altro, è il momento di fare
sintesi e di proporre soluzioni attra-
verso l’elaborazione di proposte
concrete per trasformare la proble-
matica Reggia in una opportunità e
in una risorsa per la città - ha detto il
sindaco Pio Del Gaudio, aprendo il
tavolo città al quale hanno parteci-
pato la soprintendente Paola Raffa-
ella David, il vice presidente della
Provincia, Gianni Mancino, i rap-
presentanti di Confindustria, Ca-
mera di Commercio, Confapi, Pmi
Campania, delle associazioni dei
commercianti e delle forze sindacali
- Con il ministro per i Beni Culturali,
Filippo Ornaghi, che ho incontrato
nei giorni scorsi - ha aggiunto il sin-
daco - , abbiamo discusso a lungo
delle potenzialità della città e di Pa-
lazzo Reale.
Gli ho anche illustrato i principali
problemi e le questioni intorno alle
quali da tempo abbiamo proposto
soluzioni: la riapertura e la valoriz-
zazione della Flora, la realizzazione
di un servizio efficiente di trasporti
all’interno del Parco Reale, l’instal-
lazione di chioschi all’esterno del
Palazzo Reale per definire il pro-
blema dell'abusivismo commerciale
all'interno del monumento tanto de-
precato.
Ora chiedo – ha proseguito il sin-
daco – che ognuno di voi faccia pro-
poste in modo da presentare al
ministro un pacchetto di progetti sul
quale si è detto pronto a darci una
mano in maniera concreta. Serve un
progetto integrato che, a nome del
tavolo, illustrerò ad Ornaghi».
Intanto dal primo novembre 2012,
apre al pubblico, presso gli Apparta-
menti Storici della Reggia di Ca-
serta, la mostra Henri
Cartier-Bresson. Immagini e Parole,
organizzata dalla Soprintendenza in
collaborazione con Civita, Contra-
sto, Magnum Photos e Fondation
Cartier-Bresson.
Quarantaquattro fotografie tra le più
suggestive del grande maestro della
fotografia in bianco e nero, accom-
pagnate dal commento – tra gli altri
– di Aulenti, Balthus, Baricco, Cio-
ran, Gombrich, Jarmusch, Kundera,
Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg
e Varda.
La mostra, che è anche un volume
a cura di Contrasto, offre una pano-
ramica sintetica ma esaustiva del-
l'opera di Henri Cartier-Bresson.
Uno sguardo, il suo, sempre pun-
tuale e profondo, attento e originale,
sul mondo, i protagonisti, gli avveni-
menti principali così come i piccoli,
apparentemente insignificanti ma
densi di vita, "attimi decisivi" che lui
– e solo lui – riusciva a cogliere con
la sua macchina fotografica quando,
come affermava, si riesce a "mettere
sulla stessa linea di mira il cuore, la
mente e l'occhio".
Henri Cartier-Bresson. Immagini e
Parole rappresenta un'occasione
unica per contemplare e compren-
dere Cartier-Bresson e, grazie ai
commenti, per approfondire i temi
legati alla fotografia: il suo potere co-
municativo, le sue peculiarità stilisti-
che, il suo ruolo.
reggia in arrivo 7 milioniI fondi serviranno per il restauro della facciata esterna
6 03/11/2012 CASERTA
La Reggia di Caserta e, all’interno la soprintendente David
CASERTA. In Italia la partecipa-
zione femminile al mercato del la-
voro rimane tra le più basse
d’Europa. Il tasso di inattività delle
donne nel nostro Paese è del
48,5%, a fronte della media Ue del
35,1%. Peggio di noi fa soltanto
Malta con un tasso del 55,9%.
Il dato emerge dall’Osservatorio
sull’imprenditoria femminile curato
dall’Ufficio studi di Confartigianato e
presentato alla 14° Convention di
Donne Impresa Confartigianato or-
ganizzata a Roma.
Per l’occupazione femminile le cose
peggiorano, e di molto, nelle regioni
del Mezzogiorno dove, in media, la-
vora una donna su quattro: la Cam-
pania fa registrare il record per il più
basso tasso di occupazione femmi-
nile, 20,4%, uguale a quello del Pa-
kistan e di poco superiore a quello
del Libano, dello Yemen e della
Mauritania.
Seguono la Sicilia, con un tasso di
occupazione femminile del 22,1%,
la Puglia (22,7%), la Calabria con il
23,3%.
Sul versante opposto della classifica
vi è la Provincia Autonoma di Bol-
zano, il territorio italiano con il tasso
di occupazione femminile più alto,
pari al 63%, al secondo posto l’Emi-
lia-Romagna con il 60,9% e terza
nella classifica delle regioni più vir-
tuose la Valle d’Aosta con il 60,8%.
A livello provinciale la maglia nera
va a Napoli, dove il tasso di inattività
delle donne è del 72%. Seguono
Caserta con il 70,7% e Foggia
(70,4%). Ravenna, invece, conqui-
sta il primato positivo della provincia
con la più bassa percentuale di
donne inattive: 30,8%. Seguono Bo-
logna con il 32,1% e Ferrara con il
33,1%.
A tenere distanti le donne dal mondo
del lavoro vi è soprattutto il basso in-
vestimento in quei servizi di welfare
che dovrebbero favorire la concilia-
zione tra attività professionali e cura
della famiglia.
Anche in questo caso il nostro
Paese è nelle posizioni peggiori
della classifica europea.
Secondo l’Ufficio studi di Confarti-
gianato, la spesa pubblica per la fa-
miglia è stata nel 2011 pari a 20,7
miliardi, pari al 4,6% dei 449,9 mi-
liardi di spesa totale per la prote-
zione sociale. Nel periodo
2007-2011 la spesa per la famiglia è
la componente delle prestazioni di
welfare che è cresciuta meno: l’in-
cremento è stato di 1,3 miliardi, pari
al + 6,9%, vale a dire la metà ri-
spetto all’aumento della spesa com-
plessiva per il welfare in Italia.
lavoro donne disoccupateCaserta ha la stessa percentuale del Pakistan, il 30%
703/11/2012CASERTA
Donne che lavorano
�
CASAGIOVE. Danilo D’Angelo, a
quale partito è iscritto?
«Ho sempre avuto la massima stima
dell’On. Cosentino e quando ho de-
ciso di candidarmi a Sindaco alle ul-
time elezioni amministrative, per
evitare incomprensioni e di mettere
in difficoltà i vertici del mio partito, ho
concluso di doverlo fare sotto il sim-
bolo di Forza Sud, che all’epoca rap-
presentava un’ala dello stesso Pdl,
in quanto già presagivo che un’am-
ministrazione variegata come quella
che oggi si ritrova la città di Casa-
giove, nonostante sia composta da
persone perbene, non sia in grado di
amministrare la cosa pubblica nel
bene comune».
In questo momento lei, in Consi-
glio Comunale, non rappresenta il
Pdl?
«Ho deciso che in questi giorni farò
la mia dichiarazione di appartenenza
al partito e soprattutto alla compo-
nente di Cosentino e Polverino, no-
nostante il periodo di crisi della
politica, in cui vediamo, in continua-
zione, personaggi, che si defini-
scono vicini alle persone, portavoce
dei loro problemi, rappresentare in-
vece, come Fiorito, essi stessi il pro-
blema. Costoro intendono la politica
quale risoluzione dei propri interessi
personali. In questi anni ho tratto un
basilare insegnamento da Cosen-
tino, da Polverino e da Porfidia, che
la politica è servizio alle persone, è
passione, è cercare le soluzioni ai
problemi della gente comune».
In tal senso cosa ha fatto in città?
«Sono stato l’unico consigliere a ri-
fiutare il gettone di presenza poiché
per me la politica è disponibilità
verso gli altri».
Come viene considerata la deci-
sione di dichiarare la sua apparte-
nenza al Pdl?
«Quando ne ho fatto partecipe i miei
amici e collaboratori ho ricevuto nu-
merose telefonate di affetto, molti dei
quali mi hanno chiesto se fosse mia
intenzione entrare in maggioranza.
Ribadisco la mia posizione netta-
mente avversa a questa amministra-
zione, sono coerente e non tradirò
mai tutte le persone che mi hanno
votato e hanno creduto nel mio im-
pegno di consigliere d’opposizione.
Inoltre non essendo ancora il gruppo
Pdl presente nei banchi del consi-
glio, non capisco come io possa de-
cidere di entrare in una maggioranza
composta da un civico movimento,
non politico, di uomini di ogni estra-
zione partitica immaginabile. Non
riesco nemmeno a vedere come
possano trovare un’unica linea guida
tale da poter portare questa città a
crescere».
Di cosa in particolare accusa l’at-
tuale maggioranza?
«In questo momento così critico in
cui nessuno vuole prendersi la re-
sponsabilità di amministrare, Casa-
giove ed i casagiovesi ne pagano le
conseguenze. Mi chiedo perché il
sindaco, che del bel programma
elettorale ne ha fatto il suo cavallo di
battaglia, non venga a rendicontare
del suo operato e delle promesse
non mantenute. Ho sempre mostrato
la massima disponibilità nel consi-
gliare, quando nelle mie compe-
tenze e nelle mie possibilità, ma
debbo constatare che ogni volta,
ogni mio sforzo, è stato inascoltato e
vano. Sin dall’insediamento di que-
sta amministrazione avevo indicato
l’uscita dall’Unione del Comuni quale
necessario risparmio di denaro pub-
blico, mentre oggi, dopo 18 mesi
dalle elezioni, grazie ad essa ab-
biamo già sprecato 55 mila euro.
Non venga, l’assessore Palmiero, a
parlare oggi della procedura di
uscita da quel baraccone di ente che
ci fa pagare dei servizi che non esi-
stono, ha creato un danno erariale
che certamente non passerà inos-
servato alla Corte dei Conti».
Luigi Di Costanzo
d’angelo aderisce al PdlIl consigliere: «Fuori dall’Unione dei Comuni»
8 03/11/2012 APPIA
Amianto, sgomberate tre ‘casermette’SAN NICOLA LA STRADA. Lungo il Viale Carlo III,
proprio all’altezza dell’incrocio semaforico di via Al-
cide De Gasperi, insiste un’area di proprietà mili-
tare denominata “Baraccamenti del Mulino
Palomba”, in pratica le cosiddette “casermette”, un
tempo utilizzate da personale dell’Esercito e da
oltre trenta anni abbandonate a loro stesse e sono
abitate da tre nuclei familiari. L’area venne costruita
con lastre di eternit ed i nuclei familiari vi abitano
come se nulla fosse, considerato che dopo oltre
trent’anni le coperture di amianto sono notevol-
mente deteriorate disperdendo nell’aria minuscole
particelle di amianto. Ora quell’area, anche grazie
all’intervento dell’ASL Caserta – Unità di Preven-
zione Collettiva, settore igiene e sanità pubblica –
con nota prot. 1931/UOPC/2012, (ma prima dov’era
l’ASL ?) ha chiesto all’Amministrazione comunale
di San Nicola La Strada, a guida del sindaco Pa-
squale Delli Paoli, “…di prendere adeguati provve-
dimenti per la bonifica dei materiali di copertura in
presunto cemento amianto, di tutta l’area caser-
mette “Baraccamenti del Molino Palomba”. Un
provvedimento, questo, che era atteso da anni e
non sappiamo quanti danni potrebbe aver causato
i ritardi dell’ASL. Comunque, una volta pervenuta
al sindaco la richiesta dell’ASL, quest’ultimo non
poteva che emanare l’Ordinanza Sindacale (nr. 69
del 29 ottobre) con la quale ha ordinato ai nuclei fa-
miliari dei sigg. Marzia Farina, Antonio Brancaccio
e Vincenzo Lancia di sgomberare “ad horas” gli ap-
partamenti e lasciarli liberi da cose e persone, al
fine di consentire di eseguire tutti i lavori per la
messa in sicurezza dei fabbricati siti in Vicolo Ca-
sermette di San Nicola La Strada. Trascorsi infrut-
tuosamente 20 giorni dalla notifica dell’Ordinanza
sindacale, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Co-
munale – Sezione Lavori Pubblici, è incaricato di
adottare tutti i provvedimenti necessari, vale a dire
lo sgombero “coatto”, con l’intervento delle Forze
dell’Ordine. Cosa questa che potrebbe essere uno
scenario possibile considerato che ai tre nuclei fa-
miliari non sono state fornite soluzioni alternative.
Eppure le “casermette” furono messe all’asta dal
Governo e nessuno ne ha mai saputo approfittare.
Infatti, nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Uffi-
ciale – Serie Generale – nr. 293 del 18.12.07, il diret-
tore generale dei lavori e del demanio del Ministero
della difesa, d’intesa con il direttore dell'agenzia del
demanio aveva individuato i beni immobili che pas-
seranno nella disponibilità dell’Agenzia del Dema-
nio per essere assoggettati alle procedure di
valorizzazione e di dismissione di cui al decreto-
legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n.
410. Tra questi immobili il Ministero della Difesa ha
selezionato i “Baraccamenti del Mulino Palomba”.
Danilo D’Angelo
SANTA MARIA CAPUA VERTERE.
Finalmente il bilancio di previsione.
Dopo mesi di botta e risposta tra
Giunta e opposizioni, il testo del pre-
visionale è finalmente stato analiz-
zato e approvato (il 30 ottobre).
Questo però, com’era ipotizzabile,
non ha fatto altro che alimentare
ancor più la polemica che gravita in-
torno al discusso documento. Già in
Consiglio comunale sono state sol-
levate alcune questioni di non poco
conto. Il consigliere Martino Va-
liante ha fatto notare come vi sia
«uno scompenso tra entrate e uscite
pari a 10.250.118 euro». Questi nu-
meri vengono fuori dalla differenza
tra le uscite, che ammontano a
47.196.849,66 euro, e le entrate:
38.578.548,29 euro. Il consigliere
Valiante ha inoltre fatto notare che
«negli anni passati si è registrato
sempre un avanzo di amministra-
zione».
Insomma, il Comune in rosso per la
prima volta in tanti anni della sua
storia recente. Come intende fare la
Giunta di Biagio Di Muro a pareg-
giare il bilancio? L’idea è quella di
utilizzare proprio gli avanzi delle
passate amministrazioni. Insomma,
usare quel che si è risparmiato in
passato per pareggiare le spese di
oggi. Una procedura, questa, che è
però vietata dal Decreto Sviluppo
del 10 ottobre. La bufera si è ormai
scatenata. Dalla Giunta risponde il
vicesindaco Antonio Scirocco che
in una nota stampa diffusa nei giorni
scorsi ha dichiarato: «Il nostro bilan-
cio di previsione è il migliore possi-
bile, tenuto anche conto delle
restrizioni imposte dalle normative
emanate dal governo Monti.
Siamo riusciti, nonostante le scarse
risorse a disposizione, ad aumen-
tare le spese in settori fondamentali,
come i servizi sociali, e a eliminare
gli sprechi». Dichiarazioni che non
potevano non scatenare l’accesa ri-
sposta delle opposizioni, Pdl in
testa.
Salvatore Mastroianni (coordina-
tore cittadino dei pidiellini) lei ha
seguito fin dall’inizio la vicenda
del previsionale 2012, come com-
menta la sua approvazione?
«Un’approvazione che va contro
ogni principio di ragionevolezza. As-
surdo approvare il previsionale 2012
a 60 giorni dalla fine dell’anno di ri-
ferimento. E pensare che il bilancio
di previsione di un Comune, se-
condo quanto previsto dal Testo
Unico degli Enti Locali, dovrebbe
(teoricamente) essere approvato
prima della fine dell’anno prece-
dente a quello a cui fa riferimento.
Insomma, la Giunta è arrivata all’ap-
provazione del documento con 12
mesi di ritardo. Ormai non si parla
più di prevedere le spese, ma sem-
plicemente di coprirle».
Parliamo dei contenuti, cosa ha
trovato all’interno di questo bilan-
cio?
«Innanzitutto 10 milioni di rosso. Un
debito che l’amministrazione dovrà
coprire. Poi l’innalzamento delle
tasse che noi dell’opposizione ave-
vamo ampiamente pronosticato. Nel
dettaglio c’è un’Imu che è aumen-
tata dello 0,4% sulla prima casa e
dello 0,9% sulla seconda. A questo
va aggiunto un più 1% di irpef».
L’amministrazione giustifica gli
aumenti con le manovre del go-
verno Monti…
«E’ assurdo. All’austerità si do-
vrebbe rispondere con una mag-
giore oculatezza nelle spese, invece
la Giunta di Di Muro in questo anno
ha speso più di quanto avrebbe po-
tuto».
Le tasse aumentano e nelle casse
mancano 10 milioni, dove ha
sperperato l’amministrazione co-
munale?
«Si è sperperato sulla vicenda tribu-
nale, basti pensare che il Comune si
è impegnato a pagare 1 milione di
euro all’anno per 18 anni per l’affitto
di due capannoni industriali (dove
avrebbe dovuto trovare sede il Tri-
bunale) e che per ora restano inuti-
lizzati. Oppure mi vengono in mente
tutte le spese che, mese per mese,
l’amministrazione ha sostenuto per
pagare gli affidamenti diretti. Ho cal-
colato che Di Muro ha speso poco
meno di 200 mila euro al mese per
relazioni tecniche, progettazioni, di-
rezione lavori e altri incarichi simili».
Il vicesindaco Scirocco ha dichia-
rato che la Giunta è riuscita a “eli-
minare gli sprechi”, lei può
confermare questa affermazione?
«Questa è una dichiarazione che la-
scia il tempo che trova. Vorrei pro-
prio sapere nel dettaglio quali
sprechi sarebbero stati tagliati dal-
l'amministrazione. Invito Scirocco a
chiarire la sua vaga affermazione e
spiegare ai cittadini quali sprechi
sono stati tagliati».
Matteo Donisi
bilancio guerra di numeriIl Pdl: cittadini tartassati. Scirocco: cancellati gli sprechi
903/11/2012S. MARIA C.V.
Salvatore Mastroianni Martino Valiante
Antonio SciroccoBiagio Di Muro
CAPUA. Intervista a 360 gradi al
sindaco Carmine Antropoli, che dal
2006 guida un’amministrazione di
centrodestra. In premessa, il sin-
daco parla del momento triste che
stiamo attraversando, a parte la crisi
economica, per la perdita di alcuni
punti di riferimento importanti di
Capua, come l’arcivescovo Schet-
tino, il preside Chillemi, l’ingegner
Sortini, gli imprenditori Giacomino
e Natale.
Poi si passa alla situazione econo-
mico-finanziaria dell’Ente Comune.
«Non sono affatto preoccupato, dal
censimento dei beni comunali si va-
luta in 50-60 milioni di euro il nostro
patrimonio immobiliare accertato a
fronte di un debito tra i 5-6 milioni di
euro».
Quindi è solo un problema di
cassa quello che frena l’attività
dell’ente?
«L’evasione è la bestia nera da com-
battere, il 50% degli utenti non paga
le bollette della Tarsu e Imu; in tanti
sono assenti dai ruoli comunali,
sono fuori milioni di euro».
Come intendete combatterla?
«Con l’esternalizzazione del servizio
di accertamento e riscossione e l’af-
fidamento all’Iap, dopo una transa-
zione, il Comune si vede
riconosciuta una somma di 500.000
euro a fondo perduto e una fideius-
sione di 5 milioni di euro a cui far ri-
corso in caso di necessità. La Iap
del 2006 danneggiava l’utenza,
quella di ora apporta solo vantaggi
al Comune e, sotto la nostra spinta,
è obbligata a scovare gli evasori».
In questa momento di “spending
rewiew”, se tutto si ferma e la
fase due di Monti sulla crescita
non arriva, Capua rischia di non
andare avanti.
«Non è così, ci adoperiamo diutur-
namente affinché arrivi definitiva-
mente in porto il PUC per rimettere
in moto l’edilizia e nello stesso
tempo lottiamo contro la burocrazia
per sbloccare tante opere pubbliche,
come il piano di risanamento per la
riqualificazione del centro storico per
4,8 milioni euro, che a breve partirà
con i primi cantieri per la messa in
posa di basole».
Qual è la situazione debitoria
dell’ente?
«Abbiamo già pagato debiti per circa
4 milioni di euro (espropri Iris e Ci-
clamini 1, Auriemma, ecc.) si badi
bene, debiti fatti da altri e che pa-
ghiamo accendendo mutui da estin-
guere in 15 anni. I nostri sono del
tutto irrisori, escluso quello di
30mila euro riguardante l’emer-
genza “punteruolo rosso”».
L’amministrazione, intanto porta a
casa il bilancio consuntivo, sul quale
pesa il parere negativo del Collegio
dei Revisori dei Conti. La delibera è
stata approvata nel corso dell’ultimo
consiglio comunale da quella che
probabilmente sarà la nuova mag-
gioranza su cui potrà contare Car-
mine Antropoli. Dalle posizioni
dell’amministrazione, infatti, si sono
via via sfilati, seppur con modalità e
motivazioni diverse cinque consi-
glieri comunali: Carmela Del Basso
e Salvatore Caruso (Pdl), Pa-
squale Frattasi (Ex Udc, ora
gruppo Misto), Fabio Buglione e
Gaetano Caputo (Udc).
Il sindaco gode comunque di una
maggioranza consistente anche se,
dal punto di vista politico, “pesano”
le assenze dalla compagine di due
partiti importanti della coalizione: il
Pdl e l’Udc.
Mimmo Luongo
tarsu uno su due evadeDebiti, Antropoli confida sulla vendita degli immobili
10 03/11/2012 CAPUA
Gassificatore, parte la mobilitazioneCAPUA. Il gassificatore a Capua sta prendendo corpo. A
quanto sembra, infatti, sono partiti i lavori per la realizzazione
dell’impianto di smaltimento dei rifiuti tanto contestato in città.
La notizia ha mandato su tutte le furie i rappresentanti del co-
mitato No Gas che sono
pronti a scendere in piazza
per impedire la costru-
zione del gassificatore a
Capua. Ecco la nota del
movimento dopo le voci
circa l’avvio degli inter-
venti: «Dopo la notizia
dell’avvio dei carotaggi in
località molinella, luogo
dove dovrebbe sorgere il gassificatore, gli attivisti del movi-
mento No Gas, nella stessa sera, hanno chiamato un’assem-
blea popolare che ha visto una partecipazione massiccia,
durante la quale si è deciso di andare tutti insieme un blocco
della nazionale Appia, per dare un segnale chiaro di presenza,
e ribadire che la lotta contro il gassificatore non di ferma, ma va avanti sempre più serrata - spiegano i
rappresentanti del comitato - Quella dei carotaggi è stata una notizia passata in sordina con la vergo-
gnosa complicità delle istituzioni e del comitato civico di garanzia, che si rivela sponsor dell’impianto
in barba ad ogni criterio di trasparenza e serietà. I no gas annunciano blitz e azioni nelle piazze, è
tempo di scendere nelle strade e far sentire che la volontà popolare è più forte di qualsiasi interesse
politico-affaristico. il movimento No Gas, sempre durante l’assemblea tenutasi ieri sera, ha lanciato le
prime date del calendario di novembre: ci sarà un presidio nelle piazze capuane il prossimo week-end,
e un presidio di massa in località molinella giorno 17 Novembre. Sulla pagina facebook “NO GAS” ci
sono tutti gli aggiornamenti del movimento e le date delle prossime assemblee popolari».
Carmine Antropoli
La protesta del comitato No gas
MADDALONI. Il bilancio: è questa
la parola d’ordine per questo mese
di novembre negli ambienti politici di
Maddaloni.
Il sindaco Antonio Cerreto e l’as-
sessore alle Finanze Enzo Cerreto
hanno cercato di mettere in ordine i
conti per riuscire a predisporre una
manovra che ottenga sia il parere
dei revisori dei conti che quello del
consiglio comunale.
In questo ragionamento, importante
risulta essere la delibera approvata
in giunta in settimana che prevede
un aumento per il 2014 della tariffa
dell’acqua del 40% della tariffa del-
l’acqua.
Un sostanzioso rincaro che porterà,
almeno si spera, risorse fresce nei
prossimi bilanci dell’ente. Sempre
sul piano delle imposte, l’ultimo con-
siglio comunale è servito a definire
le tariffe dell’Imu. Per i contribuenti
maddalonesi è stato deciso di fis-
sare al 10,6 per mille l’aliquota ordi-
naria, di portare al 4 per mille
l’aliquota sulla prima casa. Sale al
7,6 per mille, invece, l’aliquota per le
abitazioni e le relative pertinenze
concesse in uso gratuito. E’, invece,
stata fissata al 2 per mille l’aliquota
sui fabbricati rurali ad uso strumen-
tale. Il consiglio per l’approvazione
del bilancio dovrebbe riunirsi per fine
mese, ma, ovviamente, sin da subito
ci si è messi al lavoro per superare
questo scoglio senza difficoltà. Ma,
il problema del bilancio a Maddaloni
è, soprattutto, politico. Avrà il sin-
daco Cerreto i numeri per approvare
la manovra?
Il nodo da sciogliere, in questo mo-
mento, è quello di Città democratica
del consigliere provinciale Antimo
Caturano che non sembra in grado
di garantire l’affidabilità di qualche
mese fa.
Proprio l’assenza di Tramontano e
Vinciguerra, in occasione dell’ul-
timo consiglio comunale, ha ri-
schiato di far eleggere come
vicepresidente del consiglio il candi-
dato dell’opposizione Nunzio Sfer-
ragatta.
L’ex cristiano liberale ha raccolto la
bellezza di quattordici voti, contro i
quindici della maggioranza. Il voto in
più per la compagine di centrode-
stra, è stato garantito proprio dalla
presenza del sindaco Cerreto. In
questo momento Città democratica
è parte attiva della maggioranza, ma
non sembra dare le dovute garanzie
ad una coalizione che, comunque,
non può contare su numeri ampis-
simi. La vera novità, in questo mo-
mento, sullo scenario politico
cittadino è rappresentata dalla na-
scita del gruppo Maddaloni Futura
composto dal presidente del Consi-
glio Giacomo Lombardi, da Anto-
nio De Rosa e dai due Giuseppe
Magliocca.
Il gruppo si è costituito in occasione
dell’ultimo consiglio comunale e si è
collocato all’interno della maggio-
ranza.
Con quattro consiglieri, Maddaloni
Futura rappresenta uno dei gruppi
più numerosi all’interno della mag-
gioranza e, quindi, potrebbe anche
bussare alla porta del primo citta-
dino per chiedere di rafforzare la sua
visibilità con una presenza in giunta.
C’è da dire che, attualmente, il
gruppo può contare sulla seconda
carica istituzionale del Comune e,
cioé sul presidente del Consiglio e
sulla delega alla 328 affidata dal sin-
daco ad Antonio De Rosa. Biso-
gnerà attendere le prossime ore per
comprendere quali saranno le stra-
tegie che metteranno in campo i
quattro consiglieri.
Da verificare, ancora, la posizione di
Teresa Cafarelli che ha lasciato il
gruppo di Vincenzo Santangelo
dopo l’adesione a Futuro e libertà e
si è collocata nel gruppo misto. La
Cafarelli potrebbe essere uno dei
consiglieri su cui il sindaco può an-
dare a lavorare per andare a raffor-
zare i suoi diciassette voti in seno al
consiglio comunale, in caso di defe-
zioni improvvise.
Non ci sono, invece, margini per re-
cuperare con l’ex cristiano liberale
Sferragatta, che, nell’ultimo consi-
glio è stato l’uomo scelto dall’oppo-
sizione tutta per cercare di strappare
la vicepresidenza alla maggioranza
e con Giulio Farina, portacolori
dell’Udc che fa stabilmente gruppo
proprio con Sferragatta.
Per Cerreto quello che è cominciato
è un novembre particolarmente
caldo in cui ci sarà molto da lavo-
rare.
acqua maxirincaro del 40%Bilancio, partono le grandi manovre. Pressing sulla Cafarelli
1103/11/2012MADDALONI
Pino MaglioccaAntimo Caturano Vincenzo Cerreto
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MARCIANISE. E’ sicuramente l’Udc
l’ago della bilancia delle prossime
elezioni comunali a Marcianise. Il
partito di Pierferdinando Casini è,
da anni, la prima forza in città per
merito, sicuramente del marciani-
sano più illustre del momento, il pre-
sidente della Provincia Domenico
Zinzi.
Dopo il fallimento dell’amministra-
zione guidata da Antonio Tarta-
glione e le difficoltà che si sono
venute a creare con una parte del
centrodestra cittadino, soprattutto
quello che fa capo alla lista Marcia-
nise più, vicina al consigliere regio-
nale Angelo Polverino, la
collocazione dei centristi nella pros-
sima tornata elettorale è più che mai
difficile da prevedere. Screzi perso-
nali rendono difficile la ricomposi-
zione di un rapporto con il gruppo di
Tartaglione e, quindi, la riproposi-
zione di un cartello elettorale specu-
lare a quello delle ultime
amministrative e, soprattutto, specu-
lare a quello che c’è, attualmente in
Provincia.
Mercoledì scorso Giacomo Tarta-
glione ha riunito il partito alla pre-
senza del coordinatore regionale
Gianpiero Zinzi per fare una pano-
ramica su quello che può essere il
futuro dell’Udc a Marcianise. I cen-
tristi si sono detti anche disponibili
ad avviare un ragionamento per la
città con il centrosinistra, viste le dif-
ficoltà che ci sono con i loro vecchi
alleati. L’azione dell’Udc è di carat-
tere propositivo, dal momento che,
gli uomini di Zinzi si sono detti dispo-
nibili a trattare anche sul sindaco
senza imporre primogeniture. Ovvia-
mente, in virtù di questo ragiona-
mento, in questo momento ci sono
difficoltà di dialogo con il Partito de-
mocratico che ha già, di fatto, chiuso
la candidatura dell’ex sindaco Fi-
lippo Fecondo.
L’Udc non può allearsi con Fecondo
di cui è stato avversario fiero negli
anni in cui l’architetto ha indossato
la fascia tricolore.
Non ci sono, invece, problemi a ra-
gionare con l’altra parte del centro-
sinistra, quello composto dai
cosiddetti Cespugli, dove l’Udc è
pronto a superare anche lo storico
contrasto con il leader dell’Api, l’ex
deputato Pierino Squeglia. Anche
quest’ultimo, pur di costruire una
coalizione forte, è disponibile a fare
un passo indietro nonostante la no-
toria poca simpatia con il presidente
della Provincia Domenico Zinzi. Di
questo cartello farebbero parte
anche l’Italia dei Valori di Pino Ric-
cio, il Partito socialista di Pinuccio
Moretta e Sel di Angelo Golino
che, tra l’altro, tra loro hanno già
raggiunto un’intesa programmatica.
Da parte di queste forze, comunque,
non c’è alcuna preclusione rispetto
al Partito democratico, purché, de-
cida di rinunciare alla candidatura di
Fecondo. Allo stato attuale, quindi
siamo di fronte ad un’apertura teo-
rica, dal momento che i democratici
marcianisani hanno stretto un patto
di sangue con l’architetto che non in-
tendono disattendere.
zinzi e Squeglia ‘insieme’L’Udc tende la mano ai cespugli del centrosinistra
12 03/11/2012 MARCIANISE
Gianpiero Zinzi
Truffa Ixfin, la prescrizione salva tuttiMARCIANISE. Si è conclusa dopo undici anni in
una bolla di sapone l’inchiesta Ixfin che era par-
tita nell’ormai lontano 2001.
L’ottava sezione penale del tribunale di Roma, in-
fatti, ha assolto tutti gli imputati per la prescri-
zione del reato.
Sotto processo erano finiti Massimo Zanzi, patron
della Telital di Trieste, Renzo Polesel, ex vicepre-
sidente di Confindustria Caserta e attuale presi-
dente della Jabil di Marcianise, Marcello Biagini,
Ennio Conchiglia, Fiorenzo Ardemagni, Loreto
Fulchir, proprietario della Finmek, Fabrizio Rotulo
e Gaetano De Francesco.
Pesantissime le accuse a loro carico: malversa-
zione ai danni dello stato e tentata truffa per il
conseguimento di erogazioni pubbliche.
I fatti si sarebbero svolti in un arco di tempo che
va dal 1999 al 2005 quando amministratori e diri-
genti dell’azienda avrebbero utilizzato per finalità
differenti, fondi pubblici destinati allo sviluppo
della banda larga e alla realizzazione Concept car,
una sorta di automobile avvenieristica di cui,
però, non si ha traccia.
Per tali progetti, il ministero dell’Economia ha
stanziato una somma elevatissima: 15 milioni di
euro.
Dell’inchiesta, per certi versi, si è interessata
anche la Corte di giustizia Europea che ha defe-
rito l’Italia per aiuti di stato illegali.
Intanto, sul fronte sindacale, è in discussione la
proroga della cassa integrazione per i lavoratori
dello stabilimento che, nel 2007 è fallito e che ha
lasciato in mezzo ad una strada centinaia di lavo-
ratori. Del problema, di recente, si è interessato il
deputato del Partito democratico Stefano Gra-
ziano che sta lavorando a Roma per ottenere il ri-
conoscimento degli ammortizzatori sociali per i
lavoratori.
A SOMMA AUTOGOL A FAVORE.
NELLA RIPRESA IMPATTA OTTOBRE
La Casertana scende in
campo con la chiara inten-
zione di dare continuità al
successo di sette giorni
prima contro l’Isernia. A
Somma Vesuviana Raucci e
compagni passano in vantag-
gio grazie ad uno sfortunatis-
simo autogol di Caccia, che
mette la sfera alle spalle del
proprio compagno di squadra
Borrelli. I falchetti cercano di
gestire la gara riuscendo a
chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa la Viribus
Unitis parte forte mettendo immediatamente in seria difficoltà la retro-
guardia rossoblu. Al 49’ il direttore di gara concede un tiro dagli undici
metri ai padroni di casa: sul dischetto si porta Ottobre che non fallisce
l’occasione per impattare. La partita si conclude in parità
ROMITI DALL’AREA DI RIGORE ALLA
PANCHINA DELLA VAJANESE
Marco Romiti esordisce nella
Sambenedettese nella stagione
1977/78. L’attaccante originario
di Potenza passa alla Macera-
tese nel 1981 dove realizza un-
dici reti in occasione di trenta tre
uscite. Di qui comincia un lungo
vagabondare sui campi di serie
B e C passando per Ancona, Ci-
vitanova, Barletta, Taranto, Cam-
pobasso e Salerno. Nel 1989
passa alla Casertana. All’ombra
della Reggia gioca soltanto tre
partite. Poi prosegue per Vi-
cenza, Andria, Mantova. Nel
1992 torna a San Benedetto.
Conclude la carriera di calciatore nel 1994 a Macerata. Appese le scar-
pette al chiodo, ha cominciato l’avventura da allenatore. Attualmente è
alla corte della Vajanese.
CASERTA. Non c’è più pace per la Casertana.
Nemmeno il cambio di allenatore ha portato il
cambiamento sperato. Due sconfitte consecutive
contro Arzachena ed Ostia hanno compromesso
quasi in maniera definitiva le ambizioni dei fal-
chetti . L’unico ‘innocente’ è il tecnico Maiuri che
si è trovato a gestire una situazione apocalittica.
Negli anni scorsi eravamo abituati a crederci fino
al meno al mese di dicembre, ma quest’anno, è
un’altra musica.
Intanto la prima mossa è stata quella di mettere
fuori rosa Astarita e Platone, rei di essersi com-
portati in maniera poco professionale. E’ chiaro
che, quando si perde nel modo di domenica
scorsa, non si può certo attribuire la responsabi-
lità soltanto a due elementi di un undici imbaraz-
zante.
Ci saranno motivazioni disciplinari derivate da at-
teggiamenti o situazioni avvenute lontano da
occhi indiscreti. C’è un problema interno allo spo-
gliatoio e probabilmente di relazione tra la squa-
dra e la proprietà. Il presidente Lombardi è stato
chiaro puntando l’intera colpa sulla gruppo di cal-
ciatori. Al nuovo trainer ha chiesto clamorosi tagli
in occasione della trasferta a Sarno. Alla luce
della decisione del massimo dirigente non sono
escluse clamorose partenze.
La promozione in Lega Pro per questa stagione
è ormai un miraggio. Inutile illudersi. Paradossal-
mente non si può pensare neanche con serenità
al prossimo futuro. La società non ha nascosto
l’insofferenza per la mancanza di una struttura
adatta per gli allenamenti. E’ stato chiamato in
causa il Comune, che, purtroppo, in questo mo-
mento non ha capacità di dare una risposta con-
creta.
La sensazione è che Lombardi sia scoraggiato
per questo approccio alla realtà rossoblu per una
serie di motivi evidenti.
Quindi al momento, adilà delle problematiche tec-
niche, cominciano ad imperversare intorno al
Pinto i fantasmi degli ultimi anni. Il ‘tempio’ di
Viale Medaglie d’Oro sembra infestato da una
maledizione ormai ventennale. Il futuro è incerto
ma ormai siamo abituati.
Nicola Maiello
casertana addio speranzeFuori rosa Platone ed Astarita. Primi malumori di Lombardi
1303/11/2012SPORT/Casertana
Accadde oggi... 2002Chi l’ha visto
Il presidente Lombardi
CLASSIFICA
Torre Neapolis 23 Ginnastica e Calcio Sora 22 Sarnese 19 Lupa Frascati 18 S.E.F. Torres 17 Budoni 15 Porto Torres 14 Casertana 13San Basilio Palestrina 11 Isola Liri 11 Arzachena 9 Civitavecchia 9 Anziolavinio 8 Real S.M. Hyria Nola 8 Cynthia 7 Ostia Mare Lidocalcio 7 Progetto Sant'Elia 7 Selargius 5
CASERTA. Torna il 9 marzo 2013 a Stresa nelle son-
tuose sale "liberty" dell'Hotel Regina Palace, il magico
incanto del Ballo delle Debuttanti. La manifestazione,
organizzata per il terzo anno dalla no profit Associa-
zione Promozione Eventi Vco, riporta nella Perla del
Lago Maggiore lo sfarzo e le atmosfere ottocentesche.
Parte del ricavato del Gran Galà sarà devoluto in be-
neficenza. Gioia Pane, 17enne casertana parteciperà
all'ambita manifestazione. Le giovani tra i 16 e i 23
anni verranno selezionate non più per il sangue blu,
ma per la grazia, la sensibilità e la voglia di mettersi in
gioco. Al braccio dei cadetti dell'Accademia Militare
Teuliè di Milano scenderanno la scalinata della hall del
"Regina". L'hotel è passato alla storia non solo per gli
innumerevoli personaggi illustri che vi hanno soggior-
nato, ma per aver ospitato, insieme al Grand Hotel
Des Iles Borromées, le prime quattro edizioni del con-
corso di "Miss Italia". Stiamo parlando degli anni com-
presi tra il 1946 e il 1949 (con un ritorno poi nel 1958),
quando a Stresa arrivarono, tra le altre, le bellissime e
ancora sconosciute Lucia Bosè, Gina Lollobrigida e
Silvana Pampanini. Nel 1948 giunse a Stresa anche
il grande Totò per girare "Totò al giro d'Italia". E la cit-
tadina borromea è stata protagonista anche della mini-
serie tv con Martina Stella che ha interpretato la
prima Miss Italia. Sarà la stessa l'emozione con la
quale le "Deb", dopo un'intensa settimana di lezioni di
ballo, bon ton e portamento, si cimenteranno con il
Valzer Viennese e poi danzeranno su quelle note di
Verdi impresse nel cuore di tutti grazie al Valzer nel
film "Il Gattopardo". Gioia Pane si racconta: «Ho com-
piuto 17 anni il 3 ottobre scorso. Sono di Napoli-Vo-
mero ma vivo a Caserta. Frequento il quarto liceo
linguistico. Ho due passioni: canto (musica leggera),
che studio da cinque anni con un maestro lirico, e balli
caraibici che pratico in una scuola apposita. Sono pre-
disposta verso tutte le forme di arte. Amo viaggiare e
sono fortunata perchè ne ho avuto la possibilità fin da
quando ero piccola: ho conosciuto diverse culture, na-
zioni e continenti. La diversità di usi e costumi mi at-
trae e penso che viaggiare arricchisca la personalità.
Progetti per il futuro? molti e diversificati; ovviamente
frequenterò l'università, lingue, legge o psicologia. Il
mio voler partecipare al Ballo delle Debuttanti è stato
un mio immediato riscontro ad una proposta di mia
mamma. Mi incuriosisce e attira l'idea di fare questa
esperienza, che ritengo magica, divertente e piacevole
e sono certa che non ne rimarrò delusa».
14
Sara la ‘debuttante’La 17enne casertana al ballo di Stresa
03/11/2011 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...“Amalia e basta” sul palco di Officina Teatro
Sul palco di Officina Teatro, que-sto fine settimana, c’è la disabi-lità. La disabilità invisibile di chi èaffetto da sordità. Pluripremiato,va in scena sabato (ore 21) e do-menica (ore 19) in via degli Anti-chi Platani, il lavoro dellacompagnia Falesia Attiva diRoma che presenta “Amalia ebasta”, di e con Silvia Zoffoli.Amalia lavora come hostess dimuseo. Una giornata che lesembra non passare mai è occa-sione per ripercorrere le tappefondamentali della sua vita,quella di una ragazza cometante, che però non è come lealtre: Amalia, infatti, è sordadalla nascita. Disabilità “invisibile”, con risvoltitalvolta tragicomici, la sordità èper lei una diversità con la qualeconfrontarsi non solo rispetto agliudenti, ma anche rispetto aglialtri sordi.
Domenica 11 novembre a partiredalle ore 19.00, presso il Cine-mateatro Don Bosco di Caserta– Via Roma, 73 – si terrà lospettacolo “Angeli...il volo per laRicerca”, con il patrocinio dellaCamera di Commercio Caserta,della Provincia di Caserta e dalComune di Caserta, Confcom-mercio Caserta. L’appuntamentoè stato ideato e realizzato percelebrare - attraverso note e pa-role - i ricercatori (per l’appuntogli Angeli) di Telethon, perchégrazie al loro lavoro si esprime lapiù grande forma d’amore: ridarevita a chi non aveva più nem-meno la speranza. La Fonda-zione Telethon - nata in Italia nel1990 grazie all’incontro tra Su-sanna Agnelli e l’Unione italianalotta alla distrofia muscolare(Uildm) - che da anni promuovela ricerca scientifica sulle malat-tie genetiche rare e trascuratedai grandi investimenti pubblici eprivati, ha sempre puntato moltosul mondo dello spettacolo comeveicolo di messaggi importanti.
Al don Bosco “Angeli... il volo per la ricerca”
Al Civico 14 anteprima nazionale di “Caproni”
Ritorna al Teatro Civico 14 di Ca-serta la Compagnia Teatri Uniticon un’anteprima nazionale sutesti di Giorgio Caproni, unadelle più originali voci poetichedel nostro Novecento, padre diun lieve melodismo della paroladi elevata saggezza musicale.Sabato 3 novembre [ore 21,00] edomenica 4 novembre 2012 [ore19,00] andrà in scena lo spetta-colo CAPRONI! - Invenzione adue voci, tratto dal poema-melo-dramma Il Conte di Kevenhüllerche Caproni compose nel 1986definendolo un’«Operetta a brani[…] finita e infinita». Concepitocome una partitura musicale, ca-ratterizzato da liriche e fram-menti di celeste delicatezza, iltesto del poeta toscano diviene“invenzione a due voci” teatrale,una fusione tra poesia e musica,all’interno dei confini scenici.
Gioia Pane
Al città di pace l’Orchestra popolare campanaCASERTA. E’ dedicato alla musica popolare e tradizionale campana il secondo appuntamento di “In…
canto teatrale”, la rassegna ideata dalla commissione cultura di “Caserta città di Pace” e dall’associa-
zione “Gli Esclusi” con la direzione artistica di Anna D’Ambra e la direzione amministrativa di Michela
Cerrato. Dopo l’apertura della scorsa settimana con Nello Mascia, il cartellone della sesta stagione della
kermesse prosegue sabato 10 novembre con l’Orchestra Popolare Campana ideata e diretta da Emilio Di
Donato. La Orchestra Popolare Campana (o più semplicemente OPC), esordisce nel 2008 al Leuciana
Festival di Caserta con la denominazione “Orchestra Popolare Casertana”, e da allora si esibisce con
grande successo in prestigiosi palcoscenici e festival italiani ed esteri. Nella OPC confluiscono nume-
rosi gruppi di musica popolare provenienti in particolar modo dalla zona di Terra Di Lavoro (tra cui Co-
repolis, Arianova, Musicalia Aurunca, Calatia Ensemble, Mamma Tammorra, Ar Meitheal ed altri), in un
ambizioso progetto di rilanciodell’immagine della musica tradizionale della Campania. La OPC si esibi-
sce in numerosi concerti al fianco di Eugenio Bennato, Marcello Colasurdo, Giovanni Mauriello ed altri
importanti nomi della musica etnica italiana, sempre con commenti entusiasti di pubblico e critica. Il
concerto è un vitale susseguirsi di temi della tradizione popolare campana, rielaborati ed orchestrati in
una veste assolutamente unica in Italia, per esaltare al meglio la bellezza delle melodie, la potenza delle
voci e la bravura degli strumentisti dell’orchestra. Tammorre, zampogna, ciaramelle, flauti, clarinetto,
chitarre, mandolini, fisarmoniche ed organetto proporranno, attraverso le loro voci, i canti corali che ac-
compagnavano i momenti essenziali della vita di Terra di Lavoro fino a qualche decennio fa.
Gli appuntamenti...Asprinio e bufala, i tesorida scoprire nel week end
Sabato 3 Novembre alla sco-perta della Cultura Normanna edell’Asprinio di Aversa DOC, Do-menica 4 Novembre un viaggiotra Mozzarella di Bufala Cam-pana Dop e i Siti Unesco di Ca-serta. Si avvia alla conclusionel’iniziativa Caccia ai Tesori diTerra di Lavoro, promossa daS.IN.T.E.S.I., Azienda Specialedella Camera di Commercio diCaserta, che ha offerto ai turistie cittadini prenotati, un viaggioattraverso piccoli e grandi giaci-menti culturali del casertano,con largo spazio dedicato alla vi-sita delle attività produttive delcomparto agricolo ed enogastro-nomico della provincia.
La tv delle fiction e quella deireality, il cinema muto e i primifilm d’autore, il teatro di denunciae su tutti l’arte della recitazione.Sono solo alcuni dei temi chesarà possibile approfondire mar-tedì 6 novembre dalle ore 19 alDuel Village di Caserta con l’at-tore, regista ed actor’s coachFerdinando Maddaloni. Nel castdi note serie televisive come ‘LaSquadra’, ‘Incantesimo’ e ‘DonMatteo’, della sit com ‘Casa Via-nello’ e della soap ‘Vivere’ e piùvolte sul piccolo e grandeschermo con i fratelli Taviani, Ga-briele Salvatores e PasqualeSquitieri, l’eclettico Maddaloni -famoso anche per le sue perfor-mances teatrali al fianco di Laviaoltre che per la regia di due spet-tacoli-inchiesta che tentano di farluce sulla morte della giornalistarussa Anna Politkovskaja
Cinema, tv e spettacolo: al Duel Maddaloni
1503/11/2012Caserta&dintorni
Alla Ferrandini il premio Bianca D’AponteAVERSA. Si è abbassato il sipario sull'ottava edi-
zione del concorso "Sono un'isola: io, donna per
una canzone d'autore" - Premio Bianca d'Aponte –
Città di Aversa, con la vittoria del brano "Marta-
rossa" di Marta Charlotte Ferradini. Il Premio della
Critica assegnato dai giornalisti presenti in sala, è
andato ex aequo ai brani "L'occasione" di Cas-
sandra Raffaele (Vittoria – RG - Sicilia) e "Ballata
piccola" di Paola Rossato (Gorizia – Friuli Venezia
Giulia) che si è aggiudicata anche la targa come
Miglior Composizione. La targa per il Miglior Testo
è stata consegnata a "100 grammi" di Roberta Gu-
lisano (Enna) mentre la targa per la Miglior Inter-
pretazione è andata a "Il contrario" di Valeria
Crescenzi (Terni). Grande soddisfazione da parte
degli organizzatori e del direttore artistico Fausto
Mesolella per questa due giorni di manifestazione
che ha visto avvicendarsi sul palco, quelli che
ormai di diritto sono "Gli amici e le amiche di
Bianca" ovvero Nada, madrina di questa edizione,
Mariella Nava, Rossana Casale, Elena Ledda, Bru-
nella Selo, Fausta Vetere, Tricarico, Bungaro, Tri-
carico, Mario Incudine, Kaballà, Patrizio Trampetti
e Piero Viti. I momenti migliori del Premio Bianca
d'Aponte Città di Aversa il "più importante festival
in Italia che valorizza il cantautorato femminile"
saranno disponibili nei prossimi giorni sul web
grazie ai media partner d'eccezione: RAI MUSIC e
ROXI BAR TV. Inoltre i brani premiati saranno i
protagonisti di una puntata speciale di "SOS Ta-
lent – A caccia di Talenti" il programma radiofo-
nico dedicato alla musica emergente, prodotto da
Top1 Communication che andrà in onda nelle
prossime settimane su diversi circuiti radio regio-
nali e sul web. Il primo premio assoluto è stato as-
segnato al brano "Martarossa" proposto da Marta
Charlotte Ferradini autrice del testo su musica di
Bungaro. Marta Charlotte Ferradini è figlia d'arte,
suo padre è Marco Ferradini autore di "Teorema".
Nella sua famiglia si respira musica. A soli quattro
anni inizia lo studio di pianoforte e solfeggio e a
sedici comincia quello di canto cimentandosi in
vari generi. Assecondando la sua natura eclettica,
allarga al teatro la sua formazione artistica, con
un corso che comprende danza, recitazione e
canto presso il Centro Teatro Attivo di Milano.
Nello stesso anno inizia il suo percorso artistico
come unica voce femminile in un gruppo acu-
stico, i "Sessantitaly", di cui fanno parte anche lo
stesso Marco Ferradini e Ricky Belloni.
CASAGIOVE. E’ arrivato il freddo e sulla tavola de Le
Quattro fontane, lo storico ristorante di via Quartier
vecchio a Casagiove, tornano i piatti invernali. Deli-
ziose pietanze legate alla nostra tradizione gastrono-
mica che fanno la gioia dei palati più raffinati. Nel già
ricco menù dello storico ristorante torna il soffritto rigo-
rosamente di maialino nero, che si affianca ai salumi e
ai piatti di carne come la salsiccia, le costolette sem-
pre della pregiata qualità di maiale casertano. Sarà poi
possibile mangiare la cotica con i fagioli, le scarole e
fagioli, il pane cotto. Si tratta di pietanze che fanno
parte della storia della nostra terra che sono state re-
cuperate e valorizzate dalla mano magica dello chef
Michele e dai prodotti di prima qualità che vengono
garantiti dalla chiocciolina Slow food. Presso il risto-
rante Le Quattro fontane, infatti, sono stati messi al
bando i ritrovati chimici, i cibi precotti. Ogni portata
viene sempre preparata sul momento dallo chef Mi-
chele che ha fatto della qualità il marchio della sua cu-
cina. Presso il ristorante è possibile trovare anche un
vasto assortimento di piatti di pesce e il famosissimo
baccalà. La novità in più è che Le Quattro fontane è
aperto anche di domenica.
Il consiglio è di prenotare allo 0823468970 o spedire
un’email all’indirizzo [email protected] per
non rischiare di rimanere senza un tavolo e senza un
piatto...
I.F.
Le delizie dell’invernoLe Quattro fontane aperto di domenica
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