PROVINCIA di BRESCIA ADS MONTE ALTO NORD … · • Pensilina: struttura in carpenteria metallica...

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TUTTI I DIRITTI SU QUESTA TAVOLA SONO RISERVATI AI TERMINI DI LEGGE; RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE VIETATA SENZA AUTORIZZAZIONE. Via E. Tazzoli, 11 - 20154 Milano [email protected] - www.zp3.it - [email protected] +39.02.21118958 ENGINEERING progettista: progetto titolo committente: impresa: DATA REV. EM. DESCRIZIONE REVISIONE AGG. DISEGN. CONTR. APPROV. EMISS 01 02 03 04 05 NOME DEL FILE SCALA CODICE COMMESSA REV. FASE NUMERO 170905 - cartigli COMUNE di DESENZANO del GARDA PROVINCIA di BRESCIA ADS MONTE ALTO NORD INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE e AMPLIAMENTO ELABORATI TECNICI relazione di calcolo delle strutture AUTOGRILL S.p.A. - bs-des17083 ST 001 00 E ST 001 MAP AP AP Prima Emissione 20-09-2017 00 00 C.F./P.IVA 01630730032 Procuratore: Capra Andrea Giorgio CPRNRG74L13F205H ing. Alessandro Pozzi

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TUTTI I DIRITTI SU QUESTA TAVOLA SONO RISERVATI AI TERMINI DI LEGGE; RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE VIETATA SENZA AUTORIZZAZIONE.

Via E. Tazzoli, 11 - 20154 Milano

[email protected] - www.zp3.it - [email protected]

+39.02.21118958

ENGINEERING

progettista:

progetto

titolo

committente: impresa:

DATA REV. EM.DESCRIZIONE REVISIONEAGG. DISEGN. CONTR. APPROV.

EMISS

01

02

03

04

05

NOME DEL FILE SCALA CODICECOMMESSA REV. FASENUMERO

170905 - cartigli

COMUNE di DESENZANO del GARDAPROVINCIA di BRESCIA

ADS MONTE ALTO NORD

INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE e AMPLIAMENTOELABORATI TECNICI

relazione di calcolo delle strutture

AUTOGRILL S.p.A.

- bs-des17083 ST 001 00 E

ST 001MAP AP AP Prima Emissione 20-09-2017 00 00

C.F./P.IVA 01630730032

Procuratore:

Capra Andrea Giorgio

CPRNRG74L13F205H

ing. Alessandro Pozzi

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Introduzione 0

INDICE DELLA PARTI

• Introduzione

• Parte I: Corpo centrale

• Parte II: Corpo frontale

• Parte III: Pensilina

• Parte IV: Terrazza impianti

Nota:

gli output del programma di calcolo, relativi ai vari modelli, verranno forniti solo in formato digitale.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Introduzione 1

1 PREMESSA

1.1 Inquadramento e localizzazione dell’intervento

L’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno dell’Area di Servizio di Monte Alto Nord,

sull’autostrada A4 Torino-Trieste, rete Brescia – Padova Spa, tra le uscite di Desenzano e

Sirmione.

L’area di servizio comprende, oltre all’immobile in concessione ad Autogrill adibito a servizio di

ristoro, anche una petrolifera Total - Erg.

L’immobile è realizzato con struttura portante costituita da pilastri perimetrali in CA e travi in

acciaio così come la capriata a sostegno della copertura. Le partizioni/chiusure verticali sono in

muratura con rivestimento in mattoni faccia vista.

Inquadramento

1.2 Descrizione dell’intervento

L’intervento riguarda l’ampliamento dell’edificio realizzato tramite pilastri in carpenteria metallica

riempiti di calcestruzzo e travi reticolari in acciaio; la struttura dell’ampliamento risulta svincolata

dall’esistente.

Nel progetto di ampliamento sono previsti quattro interventi strutturali distinti:

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Introduzione 2

• Ampliamento centrale: riguarda l’ampliamento del lato est del fabbricato esistente

realizzato con pilastri a sezione composta e travi reticolari in carpenteria metallica.

Il sistema fondale è costituito da un traliccio di travi rovesce in cemento armato connesse

tra loro e totalmente indipendente dalle fondazioni del fabbricato esistente.

• Ampliamento frontale: realizzato con travi in carpenteria metallica e pilastri a sezione mista

con fondazione costituita da un platea sagomata in cemento armato.

• Pensilina: struttura in carpenteria metallica realizzata per coprire la zona scarico merci

posta sul lato nord dell’edificio esistente.

• Terrazza impianti: struttura portante in carpenteria metallica con scopo di sostenere le

macchine impiantistiche previste dal progetto.

Di seguito viene inserito una planimetria in cui sono indicati i diversi interventi di progetto:

Localizzazione interventi

MONTE ALTO NORD

RELAZIONE DI CALCOLO

PARTE I

CORPO CENTRALE

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 1

INDICE

1 Premessa 2

2 Normativa di riferimento 5

3 Materiali 7

4 Unità di misura 8

5 Valutazione dei risultati e giudizio motivato sulla loro accettabilità 9

6 Carichi 10

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali 10

6.2 Azione neve e vento 10

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali 11

6.4 Azione sismica 13

6.5 Combinazioni delle azioni 16

7 Modellazione 18

8 Applicazione dei carichi al modello numerico 20

8.1 Definizione dei carichi non automatici 20

8.2 Definizione dei casi di carico 20

8.3 Combinazioni di carico 22

9 Risultati analisi 25

9.1 Strutture in carpenteria metallica 25

9.2 Pilastri 27

10 Verifica di resistenza 29

10.1 Strutture in acciaio della scuola 29

10.2 Verifica pilastri 32

10.3 Pilastri scatolari 32

10.3.1 Verifica a pressoflessione deviata 33

10.3.2 Verifica a taglio 36

10.4 Pilastri tubolari 37

10.4.1 Verifica a pressoflessione deviata 38

10.4.2 Verifica a taglio 41

11 Verifica nodi reticolare 43

11.1 Nodo superiore 43

11.2 Verifica nodo inferiore 46

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 2

1 PREMESSA

L’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno dell’Area di Servizio di Monte Alto Nord,

sull’autostrada A4 Torino-Trieste, rete Brescia – Padova Spa, tra le uscite di Desenzano e

Sirmione.

L’intervento in oggetto riguarda l’ampliamento centrale del fabbricato esistente.

L’ampliamento si sviluppa su un unico piano sul lato Est del fabbricato e risulta completamente

svincolato dalla struttura esistente.

Inquadramento dell’intervento

La struttura portante risulta con pilastri a sezione composta e con travi reticolari in carpenteria

metallica; la copertura è pianta realizzata con soletta in calcestruzzo di spessore pari a 20 cm con

lamiera metallica utilizzata come cassero a perdere.

Schema copertura

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 3

I pilastri che costituiscono la struttura sono realizzati con sezioni scatolari e circolari in carpenteria

metallica riempiti di calcestruzzo e armati; di seguito sono inseriti le sezioni dei due tipologici di

pilastro utilizzati:

Sezioni tipologiche di pilastro

Le travi reticolare che costituiscono la copertura dell’ampliamento hanno altezza pari a 80 cm e

luce massima pari a 585 cm per le principali e pari a 375 per le secondarie.

Uno schema della reticolare utilizzata è inserito di seguito:

Il sistema fondale del corpo centrale è costituito da un traliccio di travi rovesce in cemento armato

connesse tra loro e totalmente indipendente dalle fondazioni del fabbricato esistente.

Di seguito sono inseriti gli schemi strutturali delle fondazioni e della copertura:

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 4

Pianta copertura

Pianta fondazioni

Per maggior chiarezza si faccia riferimento agli elaborati grafici in allegato.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 5

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

1. Legge 5 Novembre 1971 n. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica.

2. Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

Circolare 4 luglio 1996, n. 156AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M.16 gennaio 1996.

3. Decreto Ministeriale 09 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture il cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 15 ottobre 1996, n. 252 AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 9 gennaio 1996.

Decreto ministeriale 14 febbraio 1992 Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 24 giugno 1993, n. 37406/S.T.C. Istruzioni relative alle norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche, di cui al D.M. 14 febbraio 1992.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10011/88) Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10016/85) Travi composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l’impiego nelle costruzioni.

4. Legge 02 febbraio 1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Circolare 10 aprile 1997, n. 65/AA.GG. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

5. Decreto Ministeriale 20 novembre 1987

Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 6

Circolare 4 gennaio 1989 n. 30787 Istruzioni in merito alle “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”, di cui al D.M. 20 novembre 1987.

6. Decreto Ministeriale 11 marzo 1988

Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

Circolare 24 settembre 1988, n. 30483 Istruzioni relative alle “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”, di cui al D.M. 11 marzo 1988.

7. Eurocodice n° 2

Bozza aggiornata al 25 marzo 2003 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici” e “Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni”

8. Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003

Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Bozza di Testo coordinato dell’Allegato 2 – Edifici – aggiornamento del 09 settembre 2004 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici.

9. Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 7

3 MATERIALI

La normativa base di riferimento per i materiali e i criteri di progettazione è il Decreto Ministeriale

14.01.2008 “Norme Tecniche per le costruzioni”, per tutto quanto applicabile al manufatto oggetto

del presente documento. Si assumono i seguenti valori caratteristici per le proprietà meccaniche

dei materiali impiegati:

CLS ARMATO (UNI EN 206-1, UNI 11104, UNI EN 1992-1-1)

CALCESTRUZZO

Classe di resistenza: C25/30

Resistenza caratteristica cubica a 28 giorni: Rck ≥ 30 MPa

Resistenza caratteristica cilindrica a 28 giorni: fck ≥ 25 MPa

ACCIAIO IN BARRE PER CLS ARMATO (DM 14-01-2008)

Barre ad aderenza tipo laminato a caldo: B450C

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 450 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 540 Mpa

Allungamento percentuale a rottura: (Agt)k > 7,5 %

ACCIAIO DA CARPENTERIA (DM 14-01-2008)

Acciaio da costruzione: 275

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 275 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 430 Mpa

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 8

4 UNITÀ DI MISURA

Le unità di misura adottate nella presente relazione di calcolo riferite al S.I. (Sistema Internazionale

delle grandezze fisiche), sono le seguenti:

Lunghezze (L) cm

Aree (A) cm2

Forze (F) daN

Momenti (M) daN cm

Carichi uniformemente ripartiti (q) daN /cm

Tensioni (σ, τ) daN /cm2

Momenti d'Inerzia (J) cm4

Moduli di resistenza (W) cm3

Moduli di elasticità longitudinali (E) daN /cm2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 9

5 VALUTAZIONE DEI RISULTATI E GIUDIZIO MOTIVATO SULLA LORO

ACCETTABILITÀ

Il programma di calcolo utilizzato PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program versione

PROFESSIONAL (build 2017-04-177) RY2017(b) (versione 17.1.0) risulta idoneo a riprodurre nel

modello matematico il comportamento della struttura e gli elementi finiti disponibili e utilizzati sono

rappresentativi della realtà costruttiva. Le funzioni di controllo disponibili, innanzitutto quelle

grafiche, consentono di verificare la riproduzione della realtà costruttiva ed accertare la

corrispondenza del modello con la geometria strutturale e con le condizioni di carico ipotizzate. Si

evidenzia che il modello viene generato direttamente dal disegno architettonico riproducendone

così fedelmente le proporzioni geometriche. In ogni caso sono stati effettuati alcuni controlli

dimensionali con gli strumenti software a disposizione dell’utente. Tutte le proprietà di rilevanza

strutturale (materiali, sezioni, carichi, sconnessioni, etc.) sono state controllate attraverso le

funzioni di indagine specificatamente previste.

Sono state sfruttate le funzioni di autodiagnostica presenti nel software che hanno accertato che

non sussistono difetti formali di impostazione.

E’ stato accertato che le risultanti delle azioni verticali sono in equilibrio con i carichi applicati.

Sono state controllate le azioni taglianti di piano ed accertata la loro congruenza con quella

ricavabile da semplici ed agevoli elaborazioni. Le sollecitazioni prodotte da alcune combinazioni di

carico di prova hanno prodotto valori prossimi a quelli ricavabili adottando consolidate formulazioni

ricavate della Scienza delle Costruzioni. Il dimensionamento e le verifiche di sicurezza hanno

determinato risultati che sono in linea con casi di comprovata validità, confortati anche dalla

propria esperienza.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 10

6 CARICHI

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali

Per la determinazione dei pesi propri strutturali dei più comuni materiali possono essere assunti i

valori dei pesi dell’unità di volume riportati nella Tab. 3.1.I. del D.M.2008.

Il peso proprio degli elementi strutturali (caso di carico Ggk) è determinato automaticamente dal

programma di modellazione considerando il relativo peso specifico dei diversi materiali costituenti

la struttura. In particolare:

cls = 2500 kg/m3

acciaio = 7850 kg/m3

6.2 Azione neve e vento

NEVE:

Zona Neve = I Alpina

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 150 daN/mq

Copertura ad una falda: Angolo di inclinazione della falda α = 0,0°

µ1 = 0,80 => Q1 = 120 daN/mq

VENTO:

Zona vento = 1

( Vb.o = 25 m/s; Ao = 1000 m; Ka = 0,010 1/s )

Classe di rugosità del terreno: D

[Aree prive di ostacoli o con al di più rari ostacoli isolati (aperta campagna, aeroporti, aree agricole,

zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi,..)]

Categoria esposizione: tipo II

( Kr = 0,19; Zo = 0,05 m; Zmin = 4 m )

Velocità di riferimento = 25,00 m/s

Pressione cinetica di riferimento (qb) = 39 daN/mq

Coefficiente dinamico (Cd) = 1,00

Coefficiente di esposizione topografica (Ct) = 1,00

Altezza dell'edificio = 4,00 m

Pressione del vento ( p = qb Ce Cp Cd ) = 70 daN/mq

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 11

Il carico del vento è stato applicato come pressione ai pannelli di facciata, sono inserito i valori

ottenuti:

Carico z reale

[m] ce coeff. di forma q distr. [daN/m2]

Vento x - 0 1,80 0,8 56,27

3,6 1,80 0,8 56,27

Vento y+ 0 1,80 1,2 84,40 3,6 1,80 1,2 84,40

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali

Il solaio di copertura è stato suddiviso in tre zone di carico differenti in relazione alle esigenze

impiantistiche; di seguito è stato inserito lo schema di distribuzione:

Distribuzione di carico

• Solaio di copertura

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

Lamiera tipo A55/P600 HI-BOND 9

Soletta 0,23 1800 414

TOT. Perm strutt 423 Guaina

15 Massetto 0,2 1000 200

Solaio di copertura

Solaio di copertura con pannelli termici

Solaio di copertura con

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 12

pvc 0,001 3 polistirene espanso estruso 0,15 10

TOT. Perm non strutt 228 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

• Solaio di copertura (zona impianti)

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

Lamiera tipo A55/P600 HI-BOND 9

Soletta 0,23 1800 414

TOT. Perm strutt 423 Massetto 0,2 2000 400 Guaina

15 Massetto 0,2 1000 200 pvc 0,001 3 polistirene espanso estruso 0,15 10

TOT. Perm non strutt 628 Impianti e accessori (perm non definito)

250 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

• Solaio di copertura (zona pannelli solari termici)

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

Lamiera tipo A55/P600 HI-BOND 9

Soletta 0,23 1800 414

TOT. Perm strutt 423 Guaina

15 Massetto 0,2 1000 200 pvc 0,001 3 polistirene espanso estruso 0,15 10

TOT. Perm non strutt 228 Pannelli, accessori (perm non definito)

150 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

• Tamponamenti estenri

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

cartongesso in lastre 0,025 22,5 Intercapedine d'aria 0,05 Blocchi poroton 0,25 800 200 Intonaco esterni 0,01 1800 18

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 13

Cappotto esterno in polistirene espanso 0,15 35 5,25 Intonaco esterni 0,004 1800 7,2

TOT. Perm 252,95

Sono stati considerati carichi permanenti non strutturali i carichi non rimovibili durante il normale

esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti,

isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro.

I carichi variabili adottati comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera.

Il carico legato alla tamponatura esterna è stato modellato come un carico distribuito agende sulle

travi di bordo.

6.4 Azione sismica

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla “pericolosità sismica di base”, in

condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale.

L’azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per

ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d’uso (vedi tabella

Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver

associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi

parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• Vita nominale: 50 anni

• Classe d’uso: Classe III

• Periodo di riferimento: Vr = 75 anni

• Categoria suolo di fondazione: B

• Categoria topografica: T1

SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO 81.0 45.0 0.053 2.500 0.240 SLD 63.0 75.0 0.069 2.500 0.250 SLV 10.0 712.0 0.183 2.470 0.280 SLC 5.0 1462.0 0.237 2.450 0.280

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 14

Il fattore di struttura q è calcolato come (secondo il paragrafo 7.3.1 D.M. 2008):

Struttura non regolare in pianta, regolare in altezza, progettata in bassa duttilità.

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pendolo inverso

q0 =2,00

au/a1 =1,00

Kr =1,00

q (orizzontale) = q0 x KR = 2

Di seguito sono riportati i dati di input dell’azione sismica:

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 15

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione x:

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.271 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.258 sec. fattore di struttura q: 2.000 fattore per spost. mu d: 2.539 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.271

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.271 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.258 sec. fattore di struttura q: 2.000 fattore per spost. mu d: 2.539 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.271

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.271 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.258 sec. fattore di struttura q: 2.000 fattore per spost. mu d: 2.539 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.271

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.271 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.258 sec. fattore di struttura q: 2.000 fattore per spost. mu d: 2.539 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.271

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione x

CDC Tipo Sigla Id Note 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 16

CDC Tipo Sigla Id Note categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.258 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.258 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 14 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.258 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 15 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.258 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

6.5 Combinazioni delle azioni

Ai fini delle verifiche degli stati limite sono state valutate le seguenti combinazioni delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1⋅G1 + γG2⋅G2 + γP⋅P + γQ1⋅Qk1 + γQ2⋅ψ02⋅Qk2 + γQ3⋅ψ03⋅Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02⋅Qk2 + ψ03⋅Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 17

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione

sismica

E + G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30 Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa due diversi approcci progettuali:

- per l’approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza

parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1

e combinazione 2 con coefficienti A2),

- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e

per la resistenza globale (con coefficienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli

γG1 0,9 1,1

1,0 1,3

1,0 1,0

Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti)

Favorevoli Sfavorevoli

γG2 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli

γQi 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 18

7 MODELLAZIONE

Le strutture vengono verificate mediante schematizzazione con modelli ad elementi finiti studiati

tramite il codice di calcolo ProSAP RY2017(c) (versione 17.2.2)

Come dati di ingresso vengono forniti:

- i parametri caratteristici dei materiali utilizzati;

- le caratteristiche geometriche delle sezioni utilizzate;

- le coordinate dei nodi ;

- il numero di elementi “beam” e “shell” e i dati ad esse relativi (nodi di estremità, sezione,

materiale);

- i vincoli (e le rigidezze equivalenti di eventuali vincoli elastici);

- i carichi (applicati ai nodi o agenti sugli elementi “beam” e “shell”);

- le eventuali distorsioni o salti termici applicati agli elementi “beam” e “shell”;

- i coefficienti moltiplicativi delle singole condizioni di carico, e quindi le combinazioni di carico

desiderate.

Il programma fornisce in uscita:

- gli spostamenti (orizzontali e verticali) e le rotazioni dei nodi;

- l’azione assiale, il taglio e il momento flettente e lo stato tensionale negli elementi “beam” e

“shell”;

- i valori delle reazioni vincolari.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 19

Vista solida del modello di calcolo

Vista unifilare del modello di calcolo

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 20

8 APPLICAZIONE DEI CARICHI AL MODELLO NUMERICO

Si riportano nel seguito le tabelle di applicazione dei carichi al modello numerico utilizzato per le

analisi.

8.1 Definizione dei carichi non automatici

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella

modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi

strutturali richiamano quest’ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla

struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle dettagliano i valori

caratteristici di ogni azione in relazione al tipo.

Tipo carico solaio

ID Tipo G1k G2k Qk s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 Neve 6.51e-02 1.20e-02 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0 2 Neve 0.10 2.50e-02 1.20e-02 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0 4 Neve 6.51e-02 1.50e-02 1.20e-02 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0

Tipo carico variabile generale

Id Tipo ascissa valore ascissa valore cm daN/cm2 cm daN/cm2 1 vento x- Z - Z Qx Pres. L2=0.0 0.0 -5.63e-03 360.00 -5.63e-03 2 vento y+ Z - Z Qy Pres. L2=0.0 0.0 8.44e-03 360.00 8.44e-03

8.2 Definizione dei casi di carico

Il programma consente l’applicazione di diverse tipologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle

coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 21

7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e

precompressioni Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell’utente) i seguenti

casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk.

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica;

9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell’angolo di ingresso del sisma e l’individuazione

dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli

elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk) sono riportati i valori di angolo di ingresso,

fattore di importanza, zona sismica, accelerazione ag, categoria suolo, fattore di struttura, classe di

duttilità, fattore riduzione per SLD se le analisi sono eseguite con il D.M.2008

Per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene riportata la relativa aliquota

(partecipazione) considerata.

Si precisa che per i casi di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello e pertanto la loro partecipazione è di norma pari

a uno.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l’indicazione dei

dati relativi al caso di carico stesso: numero, tipo e sigla identificativa, valore di riferimento del caso

di carico (se previsto). Sono previsti i seguenti n°16 casi di carico:

CDCTipoSigla Id 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture) 3 Gsk CDC=G2sk (permanente solai-coperture n.c.d.)4 Gsk CDC=G2pk (permanente pannelli n.c.d.) 5 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 6 Qvk CDC=Qvk (carico da vento) Vento x 7 Qvk CDC=Qvk (carico da vento) Vento y 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) 10 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) 11 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 22

CDCTipoSigla Id 14 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) 15 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

8.3 Combinazioni di carico

I diversi tipi di casi di carico (CDC) di cui al paragrafo precedente, sono combinati secondo le

regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di

sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni:

Numero, Tipo, Sigla identificativa e peso nella combinazione, assunto per ogni caso di carico.

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 1 SLU Comb. SLU A1 1 40 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 40 2 SLU Comb. SLU A1 3 41 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 41 3 SLU Comb. SLU A1 5 42 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 42 4 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 7 43 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 43 5 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 8 44 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 44 6 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 9 45 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 45 7 SLE(r) Comb. SLE(rara) 7 46 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 46 8 SLE(r) Comb. SLE(rara) 8 47 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 47 9 SLE(r) Comb. SLE(rara) 9 48 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 48 10 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 10 49 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 49 11 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 11 50 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 50 12 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 12 51 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 51 13 SLE(p) Comb. SLE(perm.) 13 52 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 52 14 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 14 53 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 53 15 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 15 54 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 54 16 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 16 55 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 55 17 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 17 56 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 56 18 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 18 57 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 57 19 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 19 58 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 58 20 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 20 59 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 59 21 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 21 60 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 60 22 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 22 61 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 61 23 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 23 62 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 62 24 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 24 63 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 63 25 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 25 64 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 64 26 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 26 65 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 65 27 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 27 66 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 66 28 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 28 67 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 67 29 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 29 68 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 68 30 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 30 69 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 69 31 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 31 70 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 70 32 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 32 71 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 71 33 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 33 72 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 72 34 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 34 73 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 73 35 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 35 74 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 74

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 23

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 36 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 36 75 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 75 37 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 37 76 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 76 38 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 38 77 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 77 39 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 39

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

CDC 14

CDC 15

1 1,30 1,30 1,50 1,50 1,50 0,90 0,90 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2 1,30 1,30 1,50 1,50 0,75 1,50 0,90 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3 1,30 1,30 1,50 1,50 0,75 0,90 1,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4 1,00 1,00 1,30 1,30 1,30 0,78 0,78 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5 1,00 1,00 1,30 1,30 0,65 1,30 0,78 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6 1,00 1,00 1,30 1,30 0,65 0,78 1,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,60 0,60 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8 1,00 1,00 1,00 1,00 0,50 1,00 0,60 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9 1,00 1,00 1,00 1,00 0,50 0,60 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

10 1,00 1,00 1,00 1,00 0,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 11 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 14 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 19 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 20 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 21 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 22 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 23 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 24 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 25 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 26 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 27 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 28 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 29 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00 0,00 30 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 31 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 32 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 33 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 34 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 35 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 36 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 37 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 24

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

CDC 14

CDC 15

38 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 39 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 40 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 41 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 42 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 43 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 44 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 45 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 46 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 -0,30 0,00 47 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,30 0,00 48 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 -0,30 0,00 49 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,30 0,00 50 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 -0,30 51 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,00 0,30 52 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 -0,30 53 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 0,30 54 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 -0,30 0,00 55 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,30 0,00 56 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 -0,30 0,00 57 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,30 0,00 58 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 -0,30 59 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1,00 0,00 0,30 60 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 -0,30 61 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,30 62 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 -1,00 0,00 63 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 1,00 0,00 64 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 -1,00 0,00 65 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 1,00 0,00 66 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 -1,00 0,00 67 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 1,00 0,00 68 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 -1,00 0,00 69 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 1,00 0,00 70 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 -1,00 71 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 0,00 1,00 72 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 -1,00 73 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 1,00 74 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 -1,00 75 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -0,30 0,00 1,00 76 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 -1,00 77 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 1,00

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 25

9 RISULTATI ANALISI

9.1 Strutture in carpenteria metallica

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

Taglio 2-2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 26

Taglio 3-3

Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 27

9.2 Pilastri

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

Taglio 2-2

Taglio 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 28

Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 29

10 VERIFICA DI RESISTENZA

10.1 Strutture in acciaio della scuola

Mappa cromatica relativa allo sfruttamento degli elementi strutturali (verifica positiva se <100%):

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 V/T (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 30

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 N/M (verifica positiva se <1 ):

Mappa cromatica relativa alla Verif presso flessione (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 31

Mappa cromatica relativa alla Verif flessione (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 32

10.2 Verifica pilastri

10.3 Pilastri scatolari

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 33

10.3.1 Verifica a pressoflessione deviata

Si è svolta la verifica del pilastro nella condizione peggiore a pressoflessione deviata:

comb. 39) Comb. SLU A1 (SLV sism.) 39

N=5468.43 kg M2 = -2027000 kgcm M3 = 789300 kgcm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 34

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 35

La verifica risulta soddisfatta.

Di seguito è inserito il dominio di resistenza con tutti i punti che rappresentano le sollecitazione

estrapolate dal programma di calcolo:

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 36

10.3.2 Verifica a taglio

Si riporta la verifica a taglio del pilastro più sollecitato:

comb 20

V2 ,

V+

V3 ,

V= 0.11 < 1 → verifica soddisfatta

V2

V+

V3 ,

V= 0.12 < 1 → verifica soddisfatta

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 37

10.4 Pilastri tubolari

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 38

10.4.1 Verifica a pressoflessione deviata

Si è svolta la verifica del pilastro nella condizione peggiore a pressoflessione deviata:

comb. 17)

N=30840 kg M2 = -452900 kgcm M3 = 1377000 kgcm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 39

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 40

La verifica risulta soddisfatta.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 41

Di seguito è inserito il dominio di resistenza con tutti i punti che rappresentano le sollecitazione

estrapolate dal programma di calcolo:

10.4.2 Verifica a taglio

Si riporta la verifica a taglio del pilastro più sollecitato:

V2 ,

V+

V3 ,

V= 0.08 < 1 → verifica soddisfatta

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 42

V2

V+

V3 ,

V= 0.08 < 1 → verifica soddisfatta

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 43

11 VERIFICA NODI RETICOLARE

11.1 Nodo superiore

Materiale piastra: Acciaio S235 fyk,p = 235 N/mm2 ftk,p = 360 N/mm2 Spessore piastra tp = 10,0 mm

• ELEMENTO n. 295 - 289 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: HEA 120

Spessore di riferimento ta = 5,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

Lunghezza l = 248 mm

Superficie AS = l • a = 1413,60 mm2

Momento resistente W = a • l2 / 6 = 58428,8 mm3

Sollecitazioni di verifica saldatura

CMB F⊥ [N] F|| [N] M [N•mm]

1 26450,4 32565,4 830124,0

Verifica tensioni applicate alle saldatura

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

CMB σ⊥,F σ⊥,M τ||,F σid VER1

1 9,4 7,1 11,5 20,1 OK

CMB σ⊥,F σ⊥,M τ||,F σ⊥ VER2

1 9,4 7,1 11,5 16,5 OK

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 44

Legenda:

σ⊥,F = F⊥ / ( 2 • AS ) tensione normale dovuta alla forza perpendicolare

σ⊥,M = M / ( 2 • W ) tensione normale dovuta al momentro flettente

τ||,F = F|| / ( 2 • AS ) tensione tangenziale dovuta alla forza parallela

σid = [ ( σ⊥,P + σ⊥,M )2 + τ||,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

σ⊥ = | σ⊥,P + σ⊥,M | tensione normale complessiva

VER2 –› σ⊥ < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

ELEMENTO n. 238 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: UPN 80

Spessore di riferimento ta = 6,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

• Cordone 1 (singolo)

Lunghezza l1 = 60 mm

Superficie AS1 = l1 • a = 342,00 mm2

Braccio e1 = 40,0 mm

• Cordone 2 (singolo)

Lunghezza l2 = 60 mm

Superficie AS2 = l2 • a = 342,00 mm2

Braccio e2 = 40,0 mm

Sollecitazioni di verifica elemento

CMB Sforzo Norm. N [N] Taglio T [N] Momento M [N•mm]

1 49967,8 905,6 336323,0

Verifica tensioni applicate alle saldature

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T σid VER1

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 45

1 1 11,5 73,1 1,3 84,5 OK

2 11,5 73,1 1,3 84,5 OK

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T VER2

1 1 11,5 73,1 1,3 OK

2 11,5 73,1 1,3 OK

Legenda:

τ||,M = [ M / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad M

τ||,N = [ N • ( ei + a/2 ) / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad N

τ⊥,T = T / Σ ASi tens. tangenziale ortogonale all'asse del cordone dovuta a T

σid = [ ( τ||,N + τ||,M )2 + τ⊥,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

VER2 –› τ⊥,T < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

ELEMENTO n. 239 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: UPN 80

Spessore di riferimento ta = 6,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

• Cordone 1 (singolo)

Lunghezza l1 = 60 mm

Superficie AS1 = l1 • a = 342,00 mm2

Braccio e1 = 40,0 mm

• Cordone 2 (singolo)

Lunghezza l2 = 60 mm

Superficie AS2 = l2 • a = 342,00 mm2

Braccio e2 = 40,0 mm

Sollecitazioni di verifica elemento

CMB Sforzo Norm. N [N] Taglio T [N] Momento M [N•mm]

1 20559,2 941,5 493801,0

14 24559,1 877,2 436319,0

Verifica tensioni applicate alle saldature

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 46

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T σid VER1

14 1 14,9 35,9 1,3 50,8 OK

2 14,9 35,9 1,3 50,8 OK

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T VER2

1 1 16,8 30,1 1,4 OK

2 16,8 30,1 1,4 OK

Legenda:

τ||,M = [ M / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad M

τ||,N = [ N • ( ei + a/2 ) / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad N

τ⊥,T = T / Σ ASi tens. tangenziale ortogonale all'asse del cordone dovuta a T

σid = [ ( τ||,N + τ||,M )2 + τ⊥,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

VER2 –› τ⊥,T < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

11.2 Verifica nodo inferiore

Materiale piastra: Acciaio S235 fyk,p = 235 N/mm2 ftk,p = 360 N/mm2

Spessore piastra tp = 10,0 mm

ELEMENTO n. 292 - 285 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: HEA 120

Spessore di riferimento ta = 5,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 47

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

Lunghezza l = 200 mm

Superficie AS = l • a = 1140,00 mm2

Momento resistente W = a • l2 / 6 = 38000,0 mm3

Sollecitazioni di verifica saldatura

CMB F⊥ [N] F|| [N] M [N•mm]

14 716,0 22801,2 551495,0

Verifica tensioni applicate alle saldatura

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

CMB σ⊥,F σ⊥,M τ||,F σid VER1

14 0,3 7,3 10,0 12,5 OK

CMB σ⊥,F σ⊥,M τ||,F σ⊥ VER2

14 0,3 7,3 10,0 7,6 OK

Legenda:

σ⊥,F = F⊥ / ( 2 • AS ) tensione normale dovuta alla forza perpendicolare

σ⊥,M = M / ( 2 • W ) tensione normale dovuta al momentro flettente

τ||,F = F|| / ( 2 • AS ) tensione tangenziale dovuta alla forza parallela

σid = [ ( σ⊥,P + σ⊥,M )2 + τ||,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

σ⊥ = | σ⊥,P + σ⊥,M | tensione normale complessiva

VER2 –› σ⊥ < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

ELEMENTO n. 240 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: UPN 80

Spessore di riferimento ta = 6,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 48

• Cordone 1 (singolo)

Lunghezza l1 = 50 mm

Superficie AS1 = l1 • a = 285,00 mm2

Braccio e1 = 40,0 mm

• Cordone 2 (singolo)

Lunghezza l2 = 50 mm

Superficie AS2 = l2 • a = 285,00 mm2

Braccio e2 = 40,0 mm

Sollecitazioni di verifica elemento

CMB Sforzo Norm. N [N] Taglio T [N] Momento M [N•mm]

14 25002,8 327,6 192175,0

Verifica tensioni applicate alle saldature

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T σid VER1

14 1 7,9 43,9 0,6 51,7 OK

2 7,9 43,9 0,6 51,7 OK

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T VER2

14 1 7,9 43,9 0,6 OK

2 7,9 43,9 0,6 OK

Legenda:

τ||,M = [ M / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad M

τ||,N = [ N • ( ei + a/2 ) / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad N

τ⊥,T = T / Σ ASi tens. tangenziale ortogonale all'asse del cordone dovuta a T

σid = [ ( τ||,N + τ||,M )2 + τ⊥,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

VER2 –› τ⊥,T < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

ELEMENTO n. 239 (unione saldata)

Dati elemento

Tipo di Profilo: UPN 80

Spessore di riferimento ta = 6,0 mm

Materiale: Acciaio S275 fyk,a = 275 N/mm2 ftk,a = 430 N/mm2

Dati saldature

Materiale: Acciaio S235 fyk = 235 N/mm2 β1 = 0,85

ftk = 360 N/mm2 β2 = 1,00

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte I: Corpo centrale 49

Spessore cordoni (2) s = 8 mm

Altezza di gola a = 5,7 mm

• Cordone 1 (singolo)

Lunghezza l1 = 50 mm

Superficie AS1 = l1 • a = 285,00 mm2

Braccio e1 = 40,0 mm

• Cordone 2 (singolo)

Lunghezza l2 = 50 mm

Superficie AS2 = l2 • a = 285,00 mm2

Braccio e2 = 40,0 mm

Sollecitazioni di verifica elemento

CMB Sforzo Norm. N [N] Taglio T [N] Momento M [N•mm]

1 20470,0 985,0 363530,0

14 24490,5 910,7 359320,0

Verifica tensioni applicate alle saldature

I valori delle tensioni sono espressi in N/mm2

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T σid VER1

14 1 14,7 43,0 1,6 57,7 OK

2 14,7 43,0 1,6 57,7 OK

CMB Cord. τ||,M τ||,N τ⊥,T VER2

1 1 14,9 35,9 1,7 OK

2 14,9 35,9 1,7 OK

Legenda:

τ||,M = [ M / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad M

τ||,N = [ N • ( ei + a/2 ) / ( Helem + a ) ] / ASi tens. tangenziale parallela all'asse del cordone dovuta ad N

τ⊥,T = T / Σ ASi tens. tangenziale ortogonale all'asse del cordone dovuta a T

σid = [ ( τ||,N + τ||,M )2 + τ⊥,T2 ]1/2 tensione ideale

VER1 –› σid < β1 • fyk = 199,75 N/mm2

VER2 –› τ⊥,T < β2 • fyk = 235,00 N/mm2

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RELAZIONE DI CALCOLO

PARTE II

CORPO FRONTALE

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 1

INDICE

1 Premessa 2

2 Normativa di riferimento 5

3 Materiali 7

4 Unità di misura 8

5 Valutazione dei risultati e giudizio motivato sulla loro accettabilità 9

6 Carichi 10

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali 10

6.2 Azione neve e vento 10

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali 11

6.4 Azione sismica 11

6.5 Combinazioni delle azioni 15

7 Modellazione 17

8 Applicazione dei carichi al modello numerico 18

8.1 Definizione dei carichi non automatici 18

8.2 Definizione dei casi di carico 18

8.3 Combinazioni di carico 20

9 Risultati analisi 23

9.1 Strutture in carpenteria metallica 23

9.2 Pilastri 25

10 Verifica di resistenza 27

10.1 Strutture in carpenteria 27

10.2 Verifica pilastri scatolari 29

10.2.1 Verifica a pressoflessione deviata 29

10.2.2 Verifica a taglio 32

11 verifica connessioni 33

11.1 Nodo 1 33

11.2 Nodo 2 38

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 2

1 PREMESSA

L’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno dell’Area di Servizio di Monte Alto Nord,

sull’autostrada A4 Torino-Trieste, rete Brescia – Padova Spa, tra le uscite di Desenzano e

Sirmione.

La presente relazione riguarda l’intervento relativo alla realizzazione dell’ampliamento frontale

dell’edificio oggetto di ristrutturazione e ampliamento.

Di seguito viene indicata l’area in oggetto all’interno del lotto di intervento:

Inquadramento dell’intervento

La struttura portante risulta completamente svincolata dall’edificio esistente.

L’ampliamento in oggetto si sviluppa per un solo piano e ha pianta rettangolare di dimensioni di

circa 10,50 x 2,56 m.

È realizzato con travi in carpenteria metallica e pilastri a sezione mista.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 3

Di seguito è inserita la pianta della copertura dell’ampliamento:

Pianta copertura

I pilastri sono composti da uno scatolare in acciaio 300x300x8 mm riempito in calcestruzzo e

armato con ferri di armatura mentre la struttura orizzontale è formata da un reticolo di trave in

carpenteria metallica di profilo HEA160.

Di seguito è inserito la sezione del pilastro usato:

Sezione pilastro

La copertura è pianta realizzata con soletta in calcestruzzo di spessore pari a 20 cm con lamiera

metallica utilizzata come cassero a perdere.

Copertura

La fondazione del corpo di ampliamento frontale è costituita da un platea sagomata in cemento

armato di spessore pari a 55 cm di dimensioni in pianta pari a circa 11,24x3,24 m.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 4

Di seguito è inserita la pianta delle fondazioni:

Pianta fondazioni

Per maggior chiarezza si faccia riferimento agli elaborati grafici in allegato.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 5

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

1. Legge 5 Novembre 1971 n. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica.

2. Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

Circolare 4 luglio 1996, n. 156AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M.16 gennaio 1996.

3. Decreto Ministeriale 09 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture il cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 15 ottobre 1996, n. 252 AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 9 gennaio 1996.

Decreto ministeriale 14 febbraio 1992 Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 24 giugno 1993, n. 37406/S.T.C. Istruzioni relative alle norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche, di cui al D.M. 14 febbraio 1992.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10011/88) Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10016/85) Travi composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l’impiego nelle costruzioni.

4. Legge 02 febbraio 1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Circolare 10 aprile 1997, n. 65/AA.GG. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

5. Decreto Ministeriale 20 novembre 1987

Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 6

Circolare 4 gennaio 1989 n. 30787 Istruzioni in merito alle “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”, di cui al D.M. 20 novembre 1987.

6. Decreto Ministeriale 11 marzo 1988

Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

Circolare 24 settembre 1988, n. 30483 Istruzioni relative alle “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”, di cui al D.M. 11 marzo 1988.

7. Eurocodice n° 2

Bozza aggiornata al 25 marzo 2003 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici” e “Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni”

8. Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003

Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Bozza di Testo coordinato dell’Allegato 2 – Edifici – aggiornamento del 09 settembre 2004 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici.

9. Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 7

3 MATERIALI

La normativa base di riferimento per i materiali e i criteri di progettazione è il Decreto Ministeriale

14.01.2008 “Norme Tecniche per le costruzioni”, per tutto quanto applicabile al manufatto oggetto

del presente documento. Si assumono i seguenti valori caratteristici per le proprietà meccaniche

dei materiali impiegati:

CLS ARMATO (UNI EN 206-1, UNI 11104, UNI EN 1992-1-1)

CALCESTRUZZO

Classe di resistenza: C25/30

Resistenza caratteristica cubica a 28 giorni: Rck ≥ 30 MPa

Resistenza caratteristica cilindrica a 28 giorni: fck ≥ 25 MPa

Classe di resistenza: C28/35

Resistenza caratteristica cubica a 28 giorni: Rck ≥ 35 MPa

Resistenza caratteristica cilindrica a 28 giorni: fck ≥ 28 MPa

ACCIAIO IN BARRE PER CLS ARMATO (DM 14-01-2008)

Barre ad aderenza tipo laminato a caldo: B450C

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 450 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 540 Mpa

Allungamento percentuale a rottura: (Agt)k > 7,5 %

ACCIAIO DA CARPENTERIA (DM 14-01-2008)

Acciaio da costruzione: 275

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 275 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 430 Mpa

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 8

4 UNITÀ DI MISURA

Le unità di misura adottate nella presente relazione di calcolo riferite al S.I. (Sistema Internazionale

delle grandezze fisiche), sono le seguenti:

Lunghezze (L) cm

Aree (A) cm2

Forze (F) daN

Momenti (M) daN cm

Carichi uniformemente ripartiti (q) daN /cm

Tensioni (σ, τ) daN /cm2

Momenti d'Inerzia (J) cm4

Moduli di resistenza (W) cm3

Moduli di elasticità longitudinali (E) daN /cm2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 9

5 VALUTAZIONE DEI RISULTATI E GIUDIZIO MOTIVATO SULLA LORO

ACCETTABILITÀ

Il programma di calcolo utilizzato PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program versione

PROFESSIONAL (build 2017-04-177) RY2017(b) (versione 17.1.0) risulta idoneo a riprodurre nel

modello matematico il comportamento della struttura e gli elementi finiti disponibili e utilizzati sono

rappresentativi della realtà costruttiva. Le funzioni di controllo disponibili, innanzitutto quelle

grafiche, consentono di verificare la riproduzione della realtà costruttiva ed accertare la

corrispondenza del modello con la geometria strutturale e con le condizioni di carico ipotizzate. Si

evidenzia che il modello viene generato direttamente dal disegno architettonico riproducendone

così fedelmente le proporzioni geometriche. In ogni caso sono stati effettuati alcuni controlli

dimensionali con gli strumenti software a disposizione dell’utente. Tutte le proprietà di rilevanza

strutturale (materiali, sezioni, carichi, sconnessioni, etc.) sono state controllate attraverso le

funzioni di indagine specificatamente previste.

Sono state sfruttate le funzioni di autodiagnostica presenti nel software che hanno accertato che

non sussistono difetti formali di impostazione.

E’ stato accertato che le risultanti delle azioni verticali sono in equilibrio con i carichi applicati.

Sono state controllate le azioni taglianti di piano ed accertata la loro congruenza con quella

ricavabile da semplici ed agevoli elaborazioni. Le sollecitazioni prodotte da alcune combinazioni di

carico di prova hanno prodotto valori prossimi a quelli ricavabili adottando consolidate formulazioni

ricavate della Scienza delle Costruzioni. Il dimensionamento e le verifiche di sicurezza hanno

determinato risultati che sono in linea con casi di comprovata validità, confortati anche dalla

propria esperienza.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 10

6 CARICHI

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali

Per la determinazione dei pesi propri strutturali dei più comuni materiali possono essere assunti i

valori dei pesi dell’unità di volume riportati nella Tab. 3.1.I. del D.M.2008.

Il peso proprio degli elementi strutturali (caso di carico Ggk) è determinato automaticamente dal

programma di modellazione considerando il relativo peso specifico dei diversi materiali costituenti

la struttura. In particolare:

cls = 2500 kg/m3

acciaio = 7850 kg/m3

6.2 Azione neve e vento

NEVE:

Zona Neve = I Alpina

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 150 daN/mq

Copertura ad una falda: Angolo di inclinazione della falda α = 0,0°

µ1 = 0,80 => Q1 = 120 daN/mq

VENTO:

Zona vento = 1

( Vb.o = 25 m/s; Ao = 1000 m; Ka = 0,010 1/s )

Classe di rugosità del terreno: D

[Aree prive di ostacoli o con al di più rari ostacoli isolati (aperta campagna, aeroporti, aree agricole,

zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi,..)]

Categoria esposizione: tipo II

( Kr = 0,19; Zo = 0,05 m; Zmin = 4 m )

Velocità di riferimento = 25,00 m/s

Pressione cinetica di riferimento (qb) = 39 daN/mq

Coefficiente dinamico (Cd) = 1,00

Coefficiente di esposizione topografica (Ct) = 1,00

Altezza dell'edificio = 4,00 m

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 11

Pressione del vento ( p = qb Ce Cp Cd ) = 70 daN/mq

Il carico del vento è stato applicato come pressione ai pannelli di facciata, sono inserito i valori

ottenuti:

Carico z reale

[m] ce coeff. di forma q distr. [daN/m2]

Vento y+ 0 1,80 0.8 56,27

4,25 1,80 0.8 57,35

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali

• Solaio di copertura

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

Lamiera tipo A55/P600 HI-BOND 9

Soletta 0,23 1800 414

TOT. Perm strutt 423 Guaina

15 Massetto 0,2 1000 200 pvc 0,001 3 polistirene espanso estruso 0,15 10

TOT. Perm non strutt 228 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

Sono stati considerati carichi permanenti non strutturali i carichi non rimovibili durante il normale

esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti,

isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro.

I carichi variabili adottati comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera.

Il carico legato alla tamponatura esterna è stato modellato come un carico distribuito agende sulle

travi di bordo.

6.4 Azione sismica

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla “pericolosità sismica di base”, in

condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale.

L’azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per

ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d’uso (vedi tabella

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 12

Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver

associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi

parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• Vita nominale: 50 anni

• Classe d’uso: Classe III

• Periodo di riferimento: Vr = 75 anni

• Categoria suolo di fondazione: B

• Categoria topografica: T1

SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO 81.0 45.0 0.053 2.500 0.240 SLD 63.0 75.0 0.069 2.500 0.250 SLV 10.0 712.0 0.183 2.470 0.280 SLC 5.0 1462.0 0.237 2.450 0.280

Il fattore di struttura q è calcolato come (secondo il paragrafo 7.3.1 D.M. 2008):

Struttura non regolare in pianta, non regolare in altezza, progettata in bassa duttilità.

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pendolo inverso

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 13

q0 =2,00

au/a1 =1,00

Kr =0,80

q (orizzontale) = q0 x KR = 1.6

Di seguito sono riportati i dati di input dell’azione sismica:

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione x:

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.273 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.873 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.273 sec. fattore di struttura q: 1.600

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 14

CDC Tipo Sigla Id Note fattore per spost. mu d: 1.873 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.273 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.873 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.273 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.873 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione x

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.273 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.273 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 15

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.273 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.273 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

6.5 Combinazioni delle azioni

Ai fini delle verifiche degli stati limite sono state valutate le seguenti combinazioni delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1⋅G1 + γG2⋅G2 + γP⋅P + γQ1⋅Qk1 + γQ2⋅ψ02⋅Qk2 + γQ3⋅ψ03⋅Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02⋅Qk2 + ψ03⋅Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione

sismica

E + G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 16

Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa due diversi approcci progettuali:

- per l’approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza

parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1

e combinazione 2 con coefficienti A2),

- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e

per la resistenza globale (con coefficienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli

γG1 0,9 1,1

1,0 1,3

1,0 1,0

Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti)

Favorevoli Sfavorevoli

γG2 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli

γQi 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 17

7 MODELLAZIONE

Le strutture vengono verificate mediante schematizzazione con modelli ad elementi finiti studiati

tramite il codice di calcolo ProSAP RY2017(c) (versione 17.2.2)

Come dati di ingresso vengono forniti:

- i parametri caratteristici dei materiali utilizzati;

- le caratteristiche geometriche delle sezioni utilizzate;

- le coordinate dei nodi ;

- il numero di elementi “beam” e “shell” e i dati ad esse relativi (nodi di estremità, sezione,

materiale);

- i vincoli (e le rigidezze equivalenti di eventuali vincoli elastici);

- i carichi (applicati ai nodi o agenti sugli elementi “beam” e “shell”);

- le eventuali distorsioni o salti termici applicati agli elementi “beam” e “shell”;

- i coefficienti moltiplicativi delle singole condizioni di carico, e quindi le combinazioni di carico

desiderate.

Il programma fornisce in uscita:

- gli spostamenti (orizzontali e verticali) e le rotazioni dei nodi;

- l’azione assiale, il taglio e il momento flettente e lo stato tensionale negli elementi “beam” e

“shell”;

- i valori delle reazioni vincolari.

Vista solida del modello di calcolo Vista unifilare del modello di calcolo

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 18

8 APPLICAZIONE DEI CARICHI AL MODELLO NUMERICO

Si riportano nel seguito le tabelle di applicazione dei carichi al modello numerico utilizzato per le

analisi.

8.1 Definizione dei carichi non automatici

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella

modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi

strutturali richiamano quest’ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla

struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle dettagliano i valori

caratteristici di ogni azione in relazione al tipo.

Tipo carico solaio

ID Tipo G1k G2k Qk s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 Variab. 6.51e-02 1.20e-02 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0

Tipo carico variabile generale

Id Tipo ascissa valore ascissa valore cm daN/cm2 cm daN/cm2 1 vento x- Z - Z Qy Pres. L2=0.0 0.0 5.63e-03 425.00 5.73e-03

8.2 Definizione dei casi di carico

Il programma consente l’applicazione di diverse tipologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle

coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica

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11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e precompressioni

Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell’utente) i seguenti

casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk.

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica;

9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell’angolo di ingresso del sisma e l’individuazione

dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli

elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk) sono riportati i valori di angolo di ingresso,

fattore di importanza, zona sismica, accelerazione ag, categoria suolo, fattore di struttura, classe di

duttilità, fattore riduzione per SLD se le analisi sono eseguite con il D.M.2008

Per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene riportata la relativa aliquota

(partecipazione) considerata.

Si precisa che per i casi di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello e pertanto la loro partecipazione è di norma pari

a uno.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l’indicazione dei

dati relativi al caso di carico stesso: numero, tipo e sigla identificativa, valore di riferimento del caso

di carico (se previsto). Sono previsti i seguenti n°16 casi di carico:

CDCTipo Sigla Id 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture) 3 Gsk CDC=G2pk (permanente pannelli n.c.d.) 4 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 5 Qvk CDC=Qvk vento 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

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8.3 Combinazioni di carico

I diversi tipi di casi di carico (CDC) di cui al paragrafo precedente, sono combinati secondo le

regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di

sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni:

Numero, Tipo, Sigla identificativa e peso nella combinazione, assunto per ogni caso di carico.

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 1 SLU Comb. SLU A1 1 38 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 38 2 SLU Comb. SLU A1 3 39 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 39 3 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 5 40 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 40 4 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 6 41 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 41 5 SLE(r) Comb. SLE(rara) 5 42 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 42 6 SLE(r) Comb. SLE(rara) 6 43 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 43 7 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 7 44 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 44 8 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 8 45 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 45 9 SLE(p) Comb. SLE(perm.) 9 46 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 46 10 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 10 47 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 47 11 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 11 48 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 48 12 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 12 49 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 49 13 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 13 50 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 50 14 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 14 51 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 51 15 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 15 52 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 52 16 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 16 53 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 53 17 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 17 54 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 54 18 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 18 55 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 55 19 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 19 56 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 56 20 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 20 57 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 57 21 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 21 58 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 58 22 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 22 59 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 59 23 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 23 60 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 60 24 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 24 61 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 61 25 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 25 62 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 62 26 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 26 63 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 63 27 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 27 64 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 64 28 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 28 65 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 65 29 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 29 66 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 66 30 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 30 67 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 67 31 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 31 68 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 68 32 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 32 69 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 69 33 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 33 70 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 70 34 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 34 71 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 71 35 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 35 72 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 72 36 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 36 73 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 73 37 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 37 36 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 36

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 21

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

1 1.30 1.30 1.50 1.50 0.90 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.30 1.30 1.50 0.75 1.50 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 3 1.00 1.00 1.30 1.30 0.78 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 4 1.00 1.00 1.30 0.65 1.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 5 1.00 1.00 1.00 1.00 0.60 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 6 1.00 1.00 1.00 0.50 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 7 1.00 1.00 1.00 0.20 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 8 1.00 1.00 1.00 0.0 0.20 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 9 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

10 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 11 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 12 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 13 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 14 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 15 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 16 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 17 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 18 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 19 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 20 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 21 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 22 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 23 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 24 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 25 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 26 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 27 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 28 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 29 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 30 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 31 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 32 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 33 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 34 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 35 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 36 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 37 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 38 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 39 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 40 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 41 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 42 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 43 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 44 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 45 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 46 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 47 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 48 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 49 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 50 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 51 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 52 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 53 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 54 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 22

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

55 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 56 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 57 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 58 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 59 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 60 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 61 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 62 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 63 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 64 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0 65 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 66 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 67 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 68 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 69 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 70 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 71 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 72 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 73 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 23

9 RISULTATI ANALISI

9.1 Strutture in carpenteria metallica

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

Taglio 2-2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 24

Taglio 3-3

Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 25

9.2 Pilastri

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

Taglio 2-2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 26

Taglio 3-3

Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 27

10 VERIFICA DI RESISTENZA

10.1 Strutture in carpenteria

Mappa cromatica relativa allo sfruttamento degli elementi strutturali (verifica positiva se <100%):

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 V/T (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 28

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 N/M (verifica positiva se <1 ):

Mappa cromatica relativa alla Verif flessione (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 29

10.2 Verifica pilastri scatolari

10.2.1 Verifica a pressoflessione deviata

Si è svolta la verifica del pilastro nella condizione peggiore a pressoflessione deviata:

comb. 39) Comb. SLU A1 (SLV sism.) 29

N=4074.64 kg M2 = -1159000 kgcm M3 = -359200 kgcm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 30

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 31

La verifica risulta soddisfatta.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 32

10.2.2 Verifica a taglio

Si riporta la verifica a taglio del pilastro più sollecitato:

V2 ,

V+

V3 ,

V< 1 → verifica soddisfatta

V2

V+

V3 ,

V< 1 → verifica soddisfatta

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 33

11 VERIFICA CONNESSIONI

11.1 Nodo 1

Si riportano le verifiche del nodo di connessione tra il pilastrino in carpenteria metallica scatolare

rettangolare 150x80x4 e la platea di fondazione.

Si riporta uno schema nel nodo oggetto di verifica:

Nodo di base T.RE150x80x4

Colonna Tipo di profilo: T.Re 150x80x4x4

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Flangia:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Dimensioni (B x H x Sp): 250.0 x 200.0 x 4.0 mm

Bullonature:

Viti cl. 8.8 Dadi 8 ( fyb = 640 N/mm2, ftb = 800 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Saldature:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 β1 = 0.70 β2 = 0.85

Spessore cordoni d'angolo sc = 2 mm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 34

Sollecitazioni:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

13.1 0.0 0.0 -5213.6 0.0 0.0 4420.0 13.2 0.0 0.0 -4891.7 0.0 0.0 7521.0 13.3 0.0 0.0 -4073.8 0.0 0.0 3820.0 13.4 0.0 0.0 -3794.7 0.0 0.0 6507.0 13.10 0.0 0.0 -3035.4 0.0 0.0 12876.0 13.11 0.0 0.0 -3056.2 0.0 0.0 71355.0 13.12 0.0 0.0 -3961.0 0.0 0.0 -71691.0 13.13 0.0 0.0 -3981.8 0.0 0.0 -13211.0 13.14 0.0 0.0 -3042.8 0.0 0.0 59193.0 13.15 0.0 0.0 -3048.8 0.0 0.0 25037.0 13.16 0.0 0.0 -3968.4 0.0 0.0 -25373.0 13.17 0.0 0.0 -3974.4 0.0 0.0 -59529.0 13.18 0.0 0.0 -3041.5 0.0 0.0 50400.0 13.19 0.0 0.0 -3062.3 0.0 0.0 108880.0 13.20 0.0 0.0 -3954.9 0.0 0.0 -109216.0 13.21 0.0 0.0 -3975.7 0.0 0.0 -50736.0 13.22 0.0 0.0 -3048.9 0.0 0.0 96718.0 13.23 0.0 0.0 -3054.9 0.0 0.0 62562.0 13.24 0.0 0.0 -3962.3 0.0 0.0 -62898.0 13.25 0.0 0.0 -3968.2 0.0 0.0 -97054.0 13.26 0.0 0.0 -3335.1 0.0 0.0 -84948.0 13.27 0.0 0.0 -3404.4 0.0 0.0 109982.0 13.28 0.0 0.0 -3612.8 0.0 0.0 -110318.0 13.29 0.0 0.0 -3682.1 0.0 0.0 84613.0 13.30 0.0 0.0 -3336.9 0.0 0.0 -73691.0 13.31 0.0 0.0 -3406.3 0.0 0.0 121240.0 13.32 0.0 0.0 -3610.9 0.0 0.0 -121576.0 13.33 0.0 0.0 -3680.3 0.0 0.0 73355.0 13.34 0.0 0.0 -3359.8 0.0 0.0 69443.0 13.35 0.0 0.0 -3379.7 0.0 0.0 -44409.0 13.36 0.0 0.0 -3637.5 0.0 0.0 44073.0 13.37 0.0 0.0 -3657.4 0.0 0.0 -69778.0 13.38 0.0 0.0 -3361.7 0.0 0.0 80700.0 13.39 0.0 0.0 -3381.5 0.0 0.0 -33151.0 13.40 0.0 0.0 -3635.7 0.0 0.0 32815.0 13.41 0.0 0.0 -3655.5 0.0 0.0 -81036.0

Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 90333.1 N

Resistenza a punzonamento flangia Bpf,Rd = 0.6 • π • dm • tf • ftk / γM2 = 62248.8 N

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 35

Bull. Ff,Rd [N] Ft,Rd [N]

1 2560.1 2560.1 2 2560.1 2560.1 3 2560.1 2560.1 4 2560.1 2560.1 Legenda

Ff,Rd = Mres,m / ( Bm • Rm ) resistenza a flessione flangia

Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bpf,Rd , Ff,Rd ] resistenza a trazione di progetto

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.6 • ftb • Ares / γM2 = 60222.1 N

Bull. Fbf,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbf,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 32376.5 32376.5 32376.5 32376.5 2 32376.5 32376.5 32376.5 32376.5 3 32376.5 32376.5 32376.5 32376.5 4 32376.5 32376.5 32376.5 32376.5 Legenda

Fbf,x,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbf,y,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

Verifiche sui bulloni

1-Taglio e trazione (Nodo n. 13, CMB n. 32)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 95.00 -70.00 257.6 32376.5 0.0 2560.1 0.007955 Ok 2 95.00 70.00 257.6 32376.5 0.0 2560.1 0.007955 Ok 3 -95.00 -70.00 257.6 32376.5 0.0 2560.1 0.007955 Ok 4 -95.00 70.00 257.6 32376.5 0.0 2560.1 0.007955 Ok 2-Trazione (Nodo n. 13, CMB n. 1)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 36

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 95.00 -70.00 0.0 2560.1 0.000000 Ok 2 95.00 70.00 0.0 2560.1 0.000000 Ok 3 -95.00 -70.00 0.0 2560.1 0.000000 Ok 4 -95.00 70.00 0.0 2560.1 0.000000 Ok Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sulle saldature profilo-flangia (versione beta)

Si considera la sezione di gola (avente altezza a = sc / 20.5 = 1.414) in posizione ribaltata: vengono

considerate positive le tensioni normali di trazione e le tensioni tangenziali agenti verso destra e

verso il basso. Tutte le tensioni sono espresse in N/mm2.

Verifica formula (4.2.78) (Nodo n. 13, CMB n. 1)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV1 VER1

Profilo lato inferiore -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato destro -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato sinistro -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato superiore -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Verifica formula (4.2.79) (Nodo n. 13, CMB n. 1)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV2 VER2

Profilo lato inferiore -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato destro -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato sinistro -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Profilo lato superiore -8.01 0.00 0.00 8.01 Ok

Legenda

n⊥ tensione normale perpendicolare all'asse del cordone

t⊥ tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordone

τ|| tensione tangenziale parallela all'asse del cordone

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 37

FV1 = ( n⊥2 + t⊥

2 + τ||2 )0.5

FV2 = n⊥ + t⊥

VERi → FVi ≤ βi • fyk (β1 • fyk = 192.50 N/mm2 β2 • fyk = 233.75 N/mm2)

Verifiche a flessione piastra in zona compressa

Sezione parallela a X a filo della colonna (Nodo n. 13, CMB n. 1)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,11 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 26,40 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 60,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 666,7 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 174603,2 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 47518,6 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,272152 Ok

Sezione parallela a Y a filo della colonna (Nodo n. 13, CMB n. 1)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,11 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 21,12 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 50,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 533,3 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 139682,5 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 26399,2 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,188994 Ok

Ancoraggio

Calcestruzzo

Resistenza cubica caratteristica a compressione Rck = 30.00 N/mm2

Resistenza cilindrica caratteristica a compressione fck = 0.83 • Rck = 24.90

N/mm2

Resistenza di calcolo a compressione fcd = αcc • fck / γC = 14.11 N/mm2

Resistenza caratteristica a trazione fctk = 0.7 • 0.30 • fck2/3 =1.79 N/mm2

Resistenza tangenziale di aderenza di calcolo fbd = 2.25 • η • fctk / γC =2.69 N/mm2

Compressione massima calcestruzzo (Nodo n. 13, CMB n. 1)

pmax = 0.11 N/mm2 < fcd Ok

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 38

Verifica ancoraggio

Si considera la massima resistenza a trazione di progetto dei tirafondi

Trazione di progetto dell'ancoraggio Ft,an,Ed = max [ Ft,Rd ] = 2560.1 N

Resistenza a trazione per aderenza Ft,ad,Rd = Lt • π • Ø • fbd = 40504.3 N

Ft,ad,Rd > Ft,an,Ed Ok

11.2 Nodo 2

Si riportano le verifiche del nodo di connessione tra due travi HEA160 ortogonali che compongono

l’impalcato di copertura dell’ampliamento frontale oggetto della relazione.

Si riporta uno schema del nodo in esame:

Nodo HEA160-HEA160

Tipo di profilo: HEA 160

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Squadrette:

Tipo di profilo: 2 LU 100x10 a dist.= 6.0 mm

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Altezza: 80.0 mm

Bullonature:

Viti cl. 10.9 Dadi 10 ( fyb = 900 N/mm2, ftb = 1000 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Sollecitazioni nella sezione d'attacco dell'elemento:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 39

27.1 2415.7 113.9 -1511.9 -51507.0 28486.1 -2755.0 27.2 2178.9 154.7 -2533.3 -62662.0 25898.7 -2572.0 27.3 1904.6 92.4 -1312.2 -40625.0 22405.8 -2170.0 27.4 1699.4 127.8 -2197.4 -50292.0 20164.2 -2012.0 27.10 1609.8 -11392.9 1282.5 7394000.0 18499.4 -1476.0 27.11 1633.1 -10403.5 -4175.7 7098000.0 18303.3 -1781.0 27.12 1342.1 10466.8 4200.7 -7140000.0 17727.3 -1661.0 27.13 1365.4 11456.3 -1257.5 -7436000.0 17530.2 -1966.0 27.14 1611.9 -10623.4 1711.8 7162000.0 18569.7 -1412.0 27.15 1631.0 -11173.0 -4605.1 7330000.0 18233.0 -1845.0 27.16 1344.3 11236.3 4630.1 -7372000.0 17796.9 -1597.0 27.17 1363.3 10686.7 -1686.8 -7205000.0 17459.9 -2031.0 27.18 1611.6 -10491.5 2154.0 7027000.0 18556.8 -1424.0 27.19 1634.9 -9502.0 -3304.2 6731000.0 18359.7 -1729.0 27.20 1340.4 9565.4 3329.2 -6773000.0 17670.2 -1714.0 27.21 1363.7 10554.9 -2129.0 -7069000.0 17474.1 -2019.0 27.22 1613.7 -9722.0 2583.3 6795000.0 18626.1 -1359.0 27.23 1632.8 -10271.6 -3733.6 6963000.0 18289.4 -1793.0 27.24 1342.5 10334.9 3758.6 -7005000.0 17740.5 -1649.0 27.25 1361.6 9785.3 -2558.3 -6837000.0 17403.8 -2083.0 27.26 1488.9 -4896.4 8671.7 2653000.0 18458.7 -1185.0 27.27 1566.6 -1598.2 -9522.2 1665000.0 17802.8 -2202.0 27.28 1408.6 1661.5 9547.2 -1708000.0 18226.8 -1241.0 27.29 1486.3 4959.8 -8646.7 -2695000.0 17570.9 -2257.0 27.30 1489.4 -4626.0 8933.2 2543000.0 18476.2 -1169.0 27.31 1567.1 -1327.7 -9260.8 1555000.0 17819.3 -2186.0 27.32 1408.1 1391.1 9285.8 -1597000.0 18210.3 -1256.0 27.33 1485.8 4689.3 -8908.2 -2585000.0 17554.4 -2273.0 27.34 1496.0 -2331.3 10102.9 1880000.0 18692.0 -970.0 27.35 1559.6 -4163.3 -10953.4 2438000.0 17569.8 -2416.0 27.36 1415.7 4226.6 10978.3 -2480000.0 18460.1 -1026.0 27.37 1479.3 2394.6 -10077.9 -1922000.0 17337.9 -2472.0 27.38 1496.5 -2060.8 10364.3 1770000.0 18708.5 -955.0 27.39 1560.1 -3892.9 -10691.9 2328000.0 17587.3 -2401.0 27.40 1415.1 3956.2 10716.9 -2370000.0 18443.3 -1042.0 27.41 1478.7 2124.2 -10339.3 -1812000.0 17321.1 -2488.0

Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 112916.4 N

Resistenza a punzonamento squadretta Bps,Rd = 0.6 • π • dm • ts • ftk / γM2 = 155621.9 N

Resistenza a punzonamento anima passante Bpa,Rd = 0.6 • π • dm • ta • ftk / γM2 = 93373.2 N

Resistenza a trazione di progetto Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bps,Rd , Fpa,Rd ] = 93373.2 N

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 40

Bulloni sistema principale

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.5 • ftb • Ares / γM2 = 62731.3 N

Bull. Fbs,x,Rd [N] Fba,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbs,y,Rd [N] Fba,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 94907.5 80941.2 62731.3 56658.8 82560.0 56658.8 2 94907.5 80941.2 62731.3 56658.8 82560.0 56658.8 3 94907.5 82560.0 62731.3 56658.8 82560.0 56658.8 4 94907.5 82560.0 62731.3 56658.8 82560.0 56658.8 Legenda

Fbs,x,Rd = k • α • ftk • Ø • ts / γM2 resistenza a rifollamento squadretta in direzione x

Fba,x,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento anima passante in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbs,x,Rd , Fba,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbs,y,Rd = k • α • ftk • Ø • ts / γM2 resistenza a rifollamento squadretta in direzione y

Fba,y,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento anima passante in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbs,y,Rd , Fba,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

Bulloni sistema secondario

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 2 • 0.5 • ftb • Ares / γM2 = 125462.6 N

Bull. Fbs,x,Rd [N] Fba,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbs,y,Rd [N] Fba,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

5 166036.1 72152.7 72152.7 112238.4 61191.5 61191.5

6 169205.1 72152.7 72152.7 113317.6 61515.3 61515.3

Legenda

Fba,x,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento anima elemento in direzione x

Fba,y,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento anima elemento in direzione y

Verifiche sui bulloni

Sistema principale

1-Taglio e trazione (Nodo n. 27, CMB n. 16)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 53.00 -19.00 3761.6 62731.3 2333.8 93373.2 0.077817 Ok

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 41

2 53.00 19.00 1901.5 62731.3 2249.5 93373.2 0.047521 Ok 3 -53.00 -19.00 1901.5 62731.3 2333.8 93373.2 0.048165 Ok 4 -53.00 19.00 3761.6 62731.3 2249.5 93373.2 0.077172 Ok 2-Trazione (Nodo n. 27, CMB n. 36)

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 53.00 -19.00 5475.9 93373.2 0.058645 Ok 2 53.00 19.00 5388.6 93373.2 0.057710 Ok 3 -53.00 -19.00 5475.9 93373.2 0.058645 Ok 4 -53.00 19.00 5388.6 93373.2 0.057710 Ok Sistema secondario

3-Taglio (Nodo n. 27, CMB n. 35)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] FV3 VER

5 55.43 -19.20 2862.0 72152.7 0.039666 Ok

6 55.43 19.00 8236.6 72152.7 0.114156 Ok

Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

FV3 = Fv,Ed / Fv,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sezioni ridotte

Caratteristiche sezioni ridotte elemento

Sez. X [mm] YG [mm] A [mm2] AT [mm2] JX [mm4] WX [mm3]

1 55.43 0.04 480.0 480.0 666348 11682 2 77.00 0.00 684.0 684.0 740772 12996 3 87.00 0.00 804.0 804.0 1203052 17956

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte II: Corpo frontale 42

Caratteristiche sezioni ridotte squadrette

Sez. X [mm] YG [mm] A [mm2] AT [mm2] JX [mm4] WX [mm3] JY [mm4] WY [mm3]

4S 53.00 0.00 460.0 460.0 303927 7598 3833 767

5S 55.43 0.07 920.0 920.0 605251 15103 - -

Sollecitazioni massime

Sez. Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm]

1 27.35 1559.6 - -10953.4 - 104016.8 2 27.35 1559.6 - -10953.4 - 137659.0 3 27.35 1559.6 - -10953.4 - 153255.0 4S 27.36 707.9 5489.2 2113.3 27445.8 37516.1 5S 27.35 1559.6 - -10953.4 - 104016.8

Tensioni massime

Sez. τMED [N/mm2] σMAX [N/mm2] σID [N/mm2] FV VER

1 3.25 31.72 32.22 0.12 Ok 2 2.28 26.61 26.90 0.10 Ok 3 1.94 22.16 22.41 0.09 Ok 4S 12.03 45.33 49.89 0.19 Ok 5S 1.70 18.79 19.02 0.07 Ok Legenda

FV = σID / fd

VER → FV ≤ 1

fd = fy / γM0 → fd = 262.00 N/mm2 sia per l'elemento, sia per le squadrette

Milano, Ottobre 2016 Ing. Alessandro Giuseppe Pozzi

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RELAZIONE DI CALCOLO

PARTE III

PENSILINA

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 1

INDICE

1 Premessa 2

2 Normativa di riferimento 4

3 Materiali 6

4 Unità di misura 7

5 Valutazione dei risultati e giudizio motivato sulla loro accettabilità 8

6 Carichi 9

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali 9

6.2 Azione neve e vento 9

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali 9

6.4 Azione sismica 10

6.5 Combinazioni delle azioni 13

7 Modellazione 15

8 Applicazione dei carichi al modello numerico 16

8.1 Definizione dei carichi non automatici 16

8.2 Definizione dei casi di carico 16

8.3 Combinazioni di carico 17

9 Risultati analisi 21

10 Verifica di resistenza 23

11 Verifiche nodi 25

11.1 Nodo di base 25

11.2 Nodo 1 30

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 2

1 PREMESSA

L’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno dell’Area di Servizio di Monte Alto Nord,

sull’autostrada A4 Torino-Trieste, rete Brescia – Padova Spa, tra le uscite di Desenzano e

Sirmione.

In particolare l’intervento oggetto della presente relazione riguarda la realizzazione di una pensilina

per coprire la zona scarico merci posta sul lato nord dell’edificio.

Non avendo previsto opere strutturali atti ad ampliare o trasformare la costruzione esistente e

considerando che a seguito degli interventi di progetto i carichi in fondazione risultano inalterati

non si rende necessaria la valutazione della sicurezza dell’intera costruzione.

Secondo quanto stabilito dalla normativa NTC2008 par. 8.4.3 per interventi che riguardano le

singole parti la valutazione della sicurezza può essere riferita ai singoli elementi interessati sono

quindi state eseguite le verifiche degli elementi strutturali che compongono la pensilina in oggetto.

Di seguito si è inserito un inquadramento dell’intervento:

Inquadramento dell’intervento

La pensilina ha pianta rettangolare di dimensioni pari a 343x514 cm e si sviluppa lungo il muro

esistente in corrispondenza della piattaforma di scarico merci esistente.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 3

La struttura è realizzata in carpenteria metallica con n. 2 pilastri a sezione scatolare cava

150x150x3 mm e da un reticolo di travi composto da n. 2 travi HEA140 principali perpendicolari al

muro esistente e connesse ad esso e da n. 5 travi UPN80 poste ortogonalmente alle travi

principali.

Sono presenti anche dei controventi di piano realizzati con n. 6 profili L40x6

I pilastri poggiano su n.2 plinti di fondazione a base quadrata di dimensioni pari a 60x60 cm e di

spessore pari a 30cm.

I pilastri sono vincolati ai plinti tramite piastra saldata all’estremità del tubolare e connessa al plinto

con n. 4 tirafondi M16.

Di seguito è inserita la pianta della pensilina oggetto della relazione:

Pianta pensilina

Per maggior chiarezza si faccia riferimento agli elaborati grafici in allegato.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 4

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

1. Legge 5 Novembre 1971 n. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica.

2. Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

Circolare 4 luglio 1996, n. 156AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M.16 gennaio 1996.

3. Decreto Ministeriale 09 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture il cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 15 ottobre 1996, n. 252 AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 9 gennaio 1996.

Decreto ministeriale 14 febbraio 1992 Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 24 giugno 1993, n. 37406/S.T.C. Istruzioni relative alle norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche, di cui al D.M. 14 febbraio 1992.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10011/88) Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10016/85) Travi composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l’impiego nelle costruzioni.

4. Legge 02 febbraio 1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Circolare 10 aprile 1997, n. 65/AA.GG. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

5. Decreto Ministeriale 20 novembre 1987

Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 5

Circolare 4 gennaio 1989 n. 30787 Istruzioni in merito alle “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”, di cui al D.M. 20 novembre 1987.

6. Decreto Ministeriale 11 marzo 1988

Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

Circolare 24 settembre 1988, n. 30483 Istruzioni relative alle “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”, di cui al D.M. 11 marzo 1988.

7. Eurocodice n° 2

Bozza aggiornata al 25 marzo 2003 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici” e “Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni”

8. Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003

Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Bozza di Testo coordinato dell’Allegato 2 – Edifici – aggiornamento del 09 settembre 2004 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici.

9. Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 6

3 MATERIALI

La normativa base di riferimento per i materiali e i criteri di progettazione è il Decreto Ministeriale

14.01.2008 “Norme Tecniche per le costruzioni”, per tutto quanto applicabile al manufatto oggetto

del presente documento. Si assumono i seguenti valori caratteristici per le proprietà meccaniche

dei materiali impiegati:

CLS ARMATO (UNI EN 206-1, UNI 11104, UNI EN 1992-1-1)

CALCESTRUZZO

Classe di resistenza: C25/30

Resistenza caratteristica cubica a 28 giorni: Rck ≥ 30 MPa

Resistenza caratteristica cilindrica a 28 giorni: fck ≥ 25 MPa

ACCIAIO IN BARRE PER CLS ARMATO (DM 14-01-2008)

Barre ad aderenza tipo laminato a caldo: B450C

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 450 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 540 Mpa

Allungamento percentuale a rottura: (Agt)k > 7,5 %

ACCIAIO DA CARPENTERIA (DM 14-01-2008)

Acciaio da costruzione: 275

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 275 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 430 Mpa

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 7

4 UNITÀ DI MISURA

Le unità di misura adottate nella presente relazione di calcolo riferite al S.I. (Sistema Internazionale

delle grandezze fisiche), sono le seguenti:

Lunghezze (L) cm

Aree (A) cm2

Forze (F) daN

Momenti (M) daN cm

Carichi uniformemente ripartiti (q) daN /cm

Tensioni (σ, τ) daN /cm2

Momenti d'Inerzia (J) cm4

Moduli di resistenza (W) cm3

Moduli di elasticità longitudinali (E) daN /cm2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 8

5 VALUTAZIONE DEI RISULTATI E GIUDIZIO MOTIVATO SULLA LORO

ACCETTABILITÀ

Il programma di calcolo utilizzato PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program versione

PROFESSIONAL (build 2017-04-177) RY2017(b) (versione 17.1.0) risulta idoneo a riprodurre nel

modello matematico il comportamento della struttura e gli elementi finiti disponibili e utilizzati sono

rappresentativi della realtà costruttiva. Le funzioni di controllo disponibili, innanzitutto quelle

grafiche, consentono di verificare la riproduzione della realtà costruttiva ed accertare la

corrispondenza del modello con la geometria strutturale e con le condizioni di carico ipotizzate. Si

evidenzia che il modello viene generato direttamente dal disegno architettonico riproducendone

così fedelmente le proporzioni geometriche. In ogni caso sono stati effettuati alcuni controlli

dimensionali con gli strumenti software a disposizione dell’utente. Tutte le proprietà di rilevanza

strutturale (materiali, sezioni, carichi, sconnessioni, etc.) sono state controllate attraverso le

funzioni di indagine specificatamente previste.

Sono state sfruttate le funzioni di autodiagnostica presenti nel software che hanno accertato che

non sussistono difetti formali di impostazione.

E’ stato accertato che le risultanti delle azioni verticali sono in equilibrio con i carichi applicati.

Sono state controllate le azioni taglianti di piano ed accertata la loro congruenza con quella

ricavabile da semplici ed agevoli elaborazioni. Le sollecitazioni prodotte da alcune combinazioni di

carico di prova hanno prodotto valori prossimi a quelli ricavabili adottando consolidate formulazioni

ricavate della Scienza delle Costruzioni. Il dimensionamento e le verifiche di sicurezza hanno

determinato risultati che sono in linea con casi di comprovata validità, confortati anche dalla

propria esperienza.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 9

6 CARICHI

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali

Per la determinazione dei pesi propri strutturali dei più comuni materiali possono essere assunti i

valori dei pesi dell’unità di volume riportati nella Tab. 3.1.I. del D.M.2008.

Il peso proprio degli elementi strutturali (caso di carico Ggk) è determinato automaticamente dal

programma di modellazione considerando il relativo peso specifico dei diversi materiali costituenti

la struttura. In particolare:

cls = 2500 kg/m3

acciaio = 7850 kg/m3

6.2 Azione neve e vento

NEVE:

Zona Neve = I Alpina

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 150 daN/mq

Copertura ad una falda: Angolo di inclinazione della falda α = 0,0°

µ1 = 0,80 => Q1 = 120 daN/mq

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali

Descrizione S [m] kg/m3 kg/m2

Pannello 9

TOT. Perm strutt 423 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

Sono stati considerati carichi permanenti non strutturali i carichi non rimovibili durante il normale

esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti,

isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro.

I carichi variabili adottati comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera.

Il carico legato alla tamponatura esterna è stato modellato come un carico distribuito agende sulle

travi di bordo.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 10

6.4 Azione sismica

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla “pericolosità sismica di base”, in

condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale.

L’azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per

ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d’uso (vedi tabella

Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver

associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi

parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• Vita nominale: 50 anni

• Classe d’uso: Classe III

• Periodo di riferimento: Vr = 75 anni

• Categoria suolo di fondazione: B

• Categoria topografica: T1

SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO 81.0 45.0 0.053 2.500 0.240 SLD 63.0 75.0 0.069 2.500 0.250 SLV 10.0 712.0 0.183 2.470 0.280 SLC 5.0 1462.0 0.237 2.450 0.280

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 11

Il fattore di struttura q è calcolato come (secondo il paragrafo 7.3.1 D.M. 2008):

Struttura non regolare in pianta, non regolare in altezza, progettata in bassa duttilità.

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pendolo inverso

q0 =2,00

au/a1 =1,00

Kr =0,80

q (orizzontale) = q0 x KR = 1.60

Di seguito sono riportati i dati di input dell’azione sismica:

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione x:

CDC Tipo Sigla Id Note 4 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.288 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.827 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 12

CDC Tipo Sigla Id Note 5 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.288 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.827 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.288 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.827 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.288 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.827 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione x

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.288 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 13

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.288 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.288 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.288 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

6.5 Combinazioni delle azioni

Ai fini delle verifiche degli stati limite sono state valutate le seguenti combinazioni delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1⋅G1 + γG2⋅G2 + γP⋅P + γQ1⋅Qk1 + γQ2⋅ψ02⋅Qk2 + γQ3⋅ψ03⋅Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02⋅Qk2 + ψ03⋅Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione

sismica

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 14

E + G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30 Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa due diversi approcci progettuali:

- per l’approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza

parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1

e combinazione 2 con coefficienti A2),

- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e

per la resistenza globale (con coefficienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli

γG1 0,9 1,1

1,0 1,3

1,0 1,0

Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti)

Favorevoli Sfavorevoli

γG2 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli

γQi 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 15

7 MODELLAZIONE

Le strutture vengono verificate mediante schematizzazione con modelli ad elementi finiti studiati

tramite il codice di calcolo ProSAP RY2017(c) (versione 17.2.2)

Come dati di ingresso vengono forniti:

- i parametri caratteristici dei materiali utilizzati;

- le caratteristiche geometriche delle sezioni utilizzate;

- le coordinate dei nodi ;

- il numero di elementi “beam” e “shell” e i dati ad esse relativi (nodi, sezione, materiale);

- i vincoli (e le rigidezze equivalenti di eventuali vincoli elastici);

- i carichi (applicati ai nodi o agenti sugli elementi “beam” e “shell”);

- le eventuali distorsioni o salti termici applicati agli elementi “beam” e “shell”;

- i coefficienti moltiplicativi delle singole condizioni di carico, e quindi le combinazioni di carico

desiderate.

Il programma fornisce in uscita:

- gli spostamenti (orizzontali e verticali) e le rotazioni dei nodi;

- l’azione assiale, il taglio e il momento flettente e lo stato tensionale nei “beam” e “shell”;

- i valori delle reazioni vincolari.

Vista solida del modello di calcolo Vista unifilare del modello di calcolo

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 16

8 APPLICAZIONE DEI CARICHI AL MODELLO NUMERICO

Si riportano nel seguito le tabelle di applicazione dei carichi al modello numerico utilizzato per le

analisi.

8.1 Definizione dei carichi non automatici

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella

modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi

strutturali richiamano quest’ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla

struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle dettagliano i valori

caratteristici di ogni azione in relazione al tipo.

Tipo carico solaio

ID Tipo G1k G2k Qk s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 Neve 2.00e-03 1.20e-02 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0

8.2 Definizione dei casi di carico

Il programma consente l’applicazione di diverse tipologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle

coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e

precompressioni Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell’utente) i seguenti

casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 17

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica;

9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell’angolo di ingresso del sisma e l’individuazione

dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli

elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk) sono riportati i valori di angolo di ingresso,

fattore di importanza, zona sismica, accelerazione ag, categoria suolo, fattore di struttura, classe di

duttilità, fattore riduzione per SLD se le analisi sono eseguite con il D.M.2008

Per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene riportata la relativa aliquota

(partecipazione) considerata.

Si precisa che per i casi di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello e pertanto la loro partecipazione è di norma pari

a uno.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l’indicazione dei

dati relativi al caso di carico stesso: numero, tipo e sigla identificativa, valore di riferimento del caso

di carico (se previsto). Sono previsti i seguenti n°16 casi di carico:

CDC Tipo Sigla Id 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture) 3 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 4 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 5 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) 8 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) 9 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

8.3 Combinazioni di carico

I diversi tipi di casi di carico (CDC) di cui al paragrafo precedente, sono combinati secondo le

regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di

sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni:

Numero, Tipo, Sigla identificativa e peso nella combinazione, assunto per ogni caso di carico.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 18

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 1 SLU Comb. SLU A1 1 36 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 36 2 SLU Comb. SLU A1 2 37 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 37 3 SLE(r) Comb. SLE(rara) 3 38 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 38 4 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 4 39 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 39 5 SLE(p) Comb. SLE(perm.) 5 40 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 40 6 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 6 41 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 41 7 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 7 42 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 42 8 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 8 43 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 43 9 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 9 44 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 44 10 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 10 45 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 45 11 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 11 46 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 46 12 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 12 47 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 47 13 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 13 48 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 48 14 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 14 49 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 49 15 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 15 50 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 50 16 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 16 51 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 51 17 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 17 52 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 52 18 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 18 53 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 53 19 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 19 54 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 54 20 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 20 55 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 55 21 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 21 56 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 56 22 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 22 57 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 57 23 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 23 58 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 58 24 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 24 59 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 59 25 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 25 60 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 60 26 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 26 61 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 61 27 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 27 62 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 62 28 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 28 63 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 63 29 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 29 64 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 64 30 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 30 65 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 65 31 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 31 66 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 66 32 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 32 67 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 67 33 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 33 68 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 68 34 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 34 69 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 69 35 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 35

cmb CDC 1 CDC 2 CDC 3 CDC 4 CDC 5 CDC 6 CDC 7 CDC 8 CDC 9 CDC 10 CDC 11 1 1.30 1.30 1.50 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.00 1.00 1.50 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 3 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 4 1.00 1.00 0.20 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 5 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 6 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 7 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 8 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 9 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

10 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 11 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 19

cmb CDC 1 CDC 2 CDC 3 CDC 4 CDC 5 CDC 6 CDC 7 CDC 8 CDC 9 CDC 10 CDC 11 12 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 13 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 14 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 15 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 16 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 17 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 18 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 19 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 20 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 21 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 22 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 23 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 24 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 25 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 26 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 27 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 28 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 29 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 30 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 31 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 32 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 33 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 34 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 35 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 36 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 37 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 38 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 39 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 40 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 41 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 42 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 43 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 44 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 45 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 46 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 47 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 48 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 49 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 50 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 51 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 52 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 53 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 54 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 55 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 56 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 57 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 58 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 59 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 60 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 20

cmb CDC 1 CDC 2 CDC 3 CDC 4 CDC 5 CDC 6 CDC 7 CDC 8 CDC 9 CDC 10 CDC 11 61 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 62 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 63 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 64 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 65 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 66 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 67 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 68 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 69 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 21

9 RISULTATI ANALISI

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

. Taglio 2-2

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Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 23

10 VERIFICA DI RESISTENZA

Mappa cromatica relativa allo sfruttamento degli elementi strutturali (verifica positiva se <100%):

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 V/T (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 24

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 N/M (verifica positiva se <1 ):

Mappa cromatica relativa alla Verif flessione (verifica positiva se <1 ):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 25

11 VERIFICHE NODI

11.1 Nodo di base

Si riportano le verifiche eseguite per il nodo di base dei pilastri scatolari realizzato tramite piastra

saldata all’estremità dello scatolare e connessa al plinto di fondazione tramite n. 4 tirafondi M16.

Di seguito è stato inserito uno schema del nodo in oggetto:

Nodo di base

Tipo di profilo: T.QU 150x3

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Flangia:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Dimensioni (B x H x Sp): 250.0 x 250.0 x 8.0 mm

Bullonature:

Viti cl. 8.8 Dadi 8 ( fyb = 640 N/mm2, ftb = 800 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Saldature:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 β1 = 0.70 β2 = 0.85

Spessore cordoni d'angolo sc = 4 mm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 26

Sollecitazioni:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

5.1 626.5 -221.5 -14030.4 111927.0 -334870.0 -43858.0 5.2 591.7 -211.7 -12946.7 107439.0 -316258.0 -41330.0 5.6 109.4 -32.3 -3569.7 14999.0 -48807.0 -16555.0 5.7 109.6 -33.2 -3640.5 15278.0 -48900.0 -16546.0 5.8 122.5 -32.1 -3584.1 14644.0 -75185.0 -305.0 5.9 122.6 -33.0 -3654.9 14923.0 -75278.0 -295.0 5.10 109.4 -32.4 -3575.9 15020.0 -48810.0 -16542.0 5.11 109.6 -33.1 -3634.4 15257.0 -48897.0 -16559.0 5.12 122.5 -32.2 -3590.2 14664.0 -75189.0 -291.0 5.13 122.7 -32.9 -3648.8 14902.0 -75275.0 -309.0 5.14 109.4 -32.3 -3569.7 14999.0 -48807.0 -16555.0 5.15 109.6 -33.2 -3640.5 15278.0 -48900.0 -16546.0 5.16 122.5 -32.1 -3584.1 14644.0 -75185.0 -305.0 5.17 122.6 -33.0 -3654.9 14923.0 -75278.0 -295.0 5.18 109.4 -32.4 -3575.9 15020.0 -48810.0 -16542.0 5.19 109.6 -33.1 -3634.4 15257.0 -48897.0 -16559.0 5.20 122.5 -32.2 -3590.2 14664.0 -75189.0 -291.0 5.21 122.7 -32.9 -3648.8 14902.0 -75275.0 -309.0 5.22 113.8 -31.3 -3492.1 14549.0 -57931.0 -10878.0 5.23 114.4 -34.1 -3728.2 15479.0 -58241.0 -10848.0 5.24 117.7 -31.2 -3496.4 14442.0 -65844.0 -6003.0 5.25 118.3 -34.0 -3732.5 15372.0 -66155.0 -5972.0 5.26 113.8 -31.3 -3492.1 14549.0 -57931.0 -10878.0 5.27 114.4 -34.1 -3728.2 15479.0 -58241.0 -10848.0 5.28 117.7 -31.2 -3496.4 14442.0 -65844.0 -6003.0 5.29 118.3 -34.0 -3732.5 15372.0 -66155.0 -5972.0 5.30 113.7 -31.5 -3512.6 14618.0 -57942.0 -10834.0 5.31 114.4 -33.9 -3707.7 15410.0 -58230.0 -10892.0 5.32 117.6 -31.4 -3516.9 14511.0 -65856.0 -5959.0 5.33 118.3 -33.8 -3712.0 15303.0 -66143.0 -6016.0 5.34 113.7 -31.5 -3512.6 14618.0 -57942.0 -10834.0 5.35 114.4 -33.9 -3707.7 15410.0 -58230.0 -10892.0 5.36 117.6 -31.4 -3516.9 14511.0 -65856.0 -5959.0 5.37 118.3 -33.8 -3712.0 15303.0 -66143.0 -6016.0

Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 90333.1 N

Resistenza a punzonamento flangia Bpf,Rd = 0.6 • π • dm • tf • ftk / γM2 = 124497.5 N

Bull. Ff,Rd [N] Ft,Rd [N]

1 10054.5 10054.5

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 27

2 10837.4 10837.4 3 10054.5 10054.5 4 10837.4 10837.4 Legenda

Ff,Rd = Mres,m / ( Bm • Rm ) resistenza a flessione flangia

Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bpf,Rd , Ff,Rd ] resistenza a trazione di progetto

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.6 • ftb • Ares / γM2 = 60222.1 N

Bull. Fbf,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbf,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 32963.6 32963.6 36779.7 36779.7 2 49643.9 49643.9 82934.6 60222.1 3 32963.6 32963.6 36779.7 36779.7 4 49643.9 49643.9 82934.6 60222.1 Legenda

Fbf,x,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbf,y,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

Verifiche sui bulloni

1-Taglio e trazione (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 102.00 -104.60 241.9 36779.7 0.0 10054.5 0.006576 Ok 2 102.00 79.00 216.0 60222.1 0.0 10837.4 0.003587 Ok 3 -102.00 -104.60 145.9 32963.6 0.0 10054.5 0.004427 Ok 4 -102.00 79.00 97.3 60222.1 0.0 10837.4 0.001615 Ok 2-Trazione (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 102.00 -104.60 0.0 10054.5 0.000000 Ok 2 102.00 79.00 0.0 10837.4 0.000000 Ok 3 -102.00 -104.60 0.0 10054.5 0.000000 Ok 4 -102.00 79.00 0.0 10837.4 0.000000 Ok Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 28

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sulle saldature profilo-flangia (versione beta)

Si considera la sezione di gola (avente altezza a = sc / 20.5 = 2.828) in posizione ribaltata: vengono

considerate positive le tensioni normali di trazione e le tensioni tangenziali agenti verso destra e

verso il basso. Tutte le tensioni sono espresse in N/mm2.

Verifica formula (4.2.78) (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV1 VER1

Profilo lato inferiore -13.46 0.00 -0.26 13.46 Ok Profilo lato destro -10.80 0.00 0.74 10.82 Ok Profilo lato sinistro -13.41 0.00 0.74 13.43 Ok Profilo lato superiore -5.64 0.00 -0.26 5.65 Ok

Verifica formula (4.2.79) (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV2 VER2

Profilo lato inferiore -13.46 0.00 -0.26 13.46 Ok Profilo lato destro -10.80 0.00 0.74 10.80 Ok Profilo lato sinistro -13.41 0.00 0.74 13.41 Ok Profilo lato superiore -5.64 0.00 -0.26 5.64 Ok

Legenda

n⊥ tensione normale perpendicolare all'asse del cordone

t⊥ tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordone

τ|| tensione tangenziale parallela all'asse del cordone

FV1 = ( n⊥2 + t⊥

2 + τ||2 )0.5

FV2 = n⊥ + t⊥

VERi → FVi ≤ βi • fyk (β1 • fyk = 192.50 N/mm2 β2 • fyk = 233.75 N/mm2)

Verifiche a flessione piastra in zona compressa

Sezione parallela a X a filo della colonna (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,36 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 89,59 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 50,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 2666,7 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 698412,8 N mm

ADS MONTE ALTO NORD

AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 29

Momento massimo Mp,Ed = 111989,1 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,160348 Ok

Sezione parallela a Y a filo della colonna (Nodo n. 5, CMB n. 1)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,27 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 67,69 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 50,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 2666,7 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 698412,8 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 84612,0 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,121149 Ok

Ancoraggio

Tirafondi con rosette saldate

Lunghezza tirafondi Lt = 334 mm

Lunghezza di aderenza La = 298 mm

Materiale rosette Acciaio S275

Spessore rosette sr = 6 mm

Diametro rosette Ør = 120 mm

Calcestruzzo

Resistenza cubica caratteristica a compressione Rck =30.00 N/mm2

Resistenza cilindrica caratteristica a compressione fck = 0.83 • Rck = 24.90 N/mm2

Resistenza di calcolo a compressione fcd = αcc • fck / γC = 14.11 N/mm2

Resistenza caratteristica a trazione fctk = 0.7 • 0.30 • fck2/3 =1.79 N/mm2

Resistenza tangenziale di aderenza di calcolo fbd = 2.25 • η • fctk / γC =2.69 N/mm2

Compressione massima calcestruzzo (Nodo n. 5, CMB n. 1)

pmax = 0.40 N/mm2 < fcd Ok

Verifica ancoraggio

Si considera la massima resistenza a trazione di progetto dei tirafondi

Trazione di progetto dell'ancoraggio Ft,an,Ed = max [ Ft,Rd ] = 10837.4 N

Si considera il contributo di aderenza fornito dai tirafondi (La = 298 mm)

Resistenza a trazione per aderenza Ft,ad,Rd = La • π • Ø • fbd = 40234.3 N

Ft,ad,Rd > Ft,an,Ed Ok

La resistenza a trazione per aderenza è superiore alla trazione di progetto dell'ancoraggio,

pertanto le rosette sono scariche

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 30

11.2 Nodo 1

Di seguito sono inserite le verifiche eseguito per il nodo di ancoraggio delle travi principali HEA140

al muro esistente; tale connessione è realizzata tramite piastra saldata all’estremità del profilo e

imbullonata al muro tramite n. 4 tirafondi M16 come si vede nello schematizzazione inserita:

Nodo di ancoraggio

Trave 3

Tipo di profilo: HEA 140

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Flangia:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Dimensioni (B x H x Sp): 250.0 x 250.0 x 8.0 mm

Bullonature:

Viti cl. 8.8 Dadi 8 ( fyb = 640 N/mm2, ftb = 800 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Saldature:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 β1 = 0.70 β2 = 0.85

Spessore cordoni d'angolo sc = 4 mm

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 31

Sollecitazioni:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

3.1 8169.1 98.2 561.4 0.0 0.0 0.0 3.31 1922.5 -801.0 -3095.2 0.0 0.0 0.0 3.32 1728.6 896.1 3374.1 0.0 0.0 0.0

Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 90333.1 N

Resistenza a punzonamento flangia Bpf,Rd = 0.6 • π • dm • tf • ftk / γM2 = 124497.5 N

Bull. Ff,Rd [N] Ft,Rd [N]

1 10149.5 10149.5 2 10149.5 10149.5 3 10149.5 10149.5 4 10149.5 10149.5 Legenda

Ff,Rd = Mres,m / ( Bm • Rm ) resistenza a flessione flangia

Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bpf,Rd , Ff,Rd ] resistenza a trazione di progetto

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.6 • ftb • Ares / γM2 = 60222.1 N

Bull. Fbf,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbf,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 64753.0 60222.1 64753.0 60222.1 2 64753.0 60222.1 64753.0 60222.1 3 64753.0 60222.1 64753.0 60222.1 4 64753.0 60222.1 64753.0 60222.1 Legenda

Fbf,x,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbf,y,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 32

Verifiche sui bulloni

1-Taglio e trazione (Nodo n. 3, CMB n. 32)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 95.00 -95.00 486.8 60222.1 843.5 10149.5 0.067447 Ok

2 95.00 95.00 486.8 60222.1 843.5 10149.5 0.067447 Ok

3 -95.00 -95.00 486.8 60222.1 843.5 10149.5 0.067447 Ok

4 -95.00 95.00 486.8 60222.1 843.5 10149.5 0.067447 Ok

2-Trazione (Nodo n. 3, CMB n. 32)

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 95.00 -95.00 843.5 10149.5 0.083110 Ok

2 95.00 95.00 843.5 10149.5 0.083110 Ok

3 -95.00 -95.00 843.5 10149.5 0.083110 Ok

4 -95.00 95.00 843.5 10149.5 0.083110 Ok

Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sulle saldature profilo-flangia (versione beta)

Si considera la sezione di gola (avente altezza a = sc / 20.5 = 2.828) in posizione ribaltata: vengono

considerate positive le tensioni normali di trazione e le tensioni tangenziali agenti verso destra e

verso il basso. Tutte le tensioni sono espresse in N/mm2.

Verifica formula (4.2.78) (Nodo n. 3, CMB n. 1)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV1 VER1

Ala inferiore esterno 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok Ala inferiore interno lato destro 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok Ala inferiore interno lato sinistro 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok Anima lato destro 0.29 0.00 15.70 15.70 Ok Anima lato sinistro 0.29 0.00 15.70 15.70 Ok Ala superiore interno lato destro 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok Ala superiore interno lato sinistro 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok Ala superiore esterno 0.29 0.00 0.07 0.30 Ok

Verifica formula (4.2.79) (Nodo n. 3, CMB n. 32)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 33

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV2 VER2

Ala inferiore esterno 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok Ala inferiore interno lato destro 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok Ala inferiore interno lato sinistro 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok Anima lato destro 1.74 0.00 3.32 1.74 Ok Anima lato sinistro 1.74 0.00 3.32 1.74 Ok Ala superiore interno lato destro 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok Ala superiore interno lato sinistro 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok Ala superiore esterno 1.74 0.00 0.63 1.74 Ok

Legenda

n⊥ tensione normale perpendicolare all'asse del cordone

t⊥ tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordone

τ|| tensione tangenziale parallela all'asse del cordone

FV1 = ( n⊥2 + t⊥

2 + τ||2 )0.5

FV2 = n⊥ + t⊥

VERi → FVi ≤ βi • fyk (β1 • fyk = 192.50 N/mm2 β2 • fyk = 233.75 N/mm2)

Verifiche a flessione piastra in zona compressa

Sezione parallela a X a filo della trave (Nodo n. 3, CMB n. 31)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,05 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 12,51 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 58,5 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 2666,7 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 698412,8 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 21399,9 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,030641 Ok

Sezione parallela a Y a filo della trave (Nodo n. 3, CMB n. 31)

Pressione media a bordo piastra pmed = 0,05 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 12,51 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 55,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 2666,7 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 698412,8 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 18915,8 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,027084 Ok

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte III: Pensilina 34

Ancoraggio

Resistenza cubica caratteristica a compressione Rck =30.00 N/mm2

Resistenza cilindrica caratteristica a compressione fck = 0.83 • Rck =24.90 N/mm2

Resistenza di calcolo a compressione fcd = αcc • fck / γC = 14.11 N/mm2

Resistenza caratteristica a trazione fctk = 0.7 • 0.30 • fck2/3 =1.79 N/mm2

Resistenza tangenziale di aderenza di calcolo fbd = 2.25 • η • fctk / γC =2.69 N/mm2

Compressione massima calcestruzzo (Nodo n. 3, CMB n. 31)

pmax = 0.05 N/mm2 < fcd Ok

Verifica ancoraggio

Si considera la massima resistenza a trazione di progetto dei tirafondi

Trazione di progetto dell'ancoraggio Ft,an,Ed = max [ Ft,Rd ] = 10149.5 N

Resistenza a trazione per aderenza Ft,ad,Rd = Lt • π • Ø • fbd = 40504.3 N

Ft,ad,Rd > Ft,an,Ed Ok

Milano, Ottobre 2016 Ing. Alessandro Giuseppe Pozzi

MONTE ALTO NORD

RELAZIONE DI CALCOLO

PARTE IV

TERRAZZA IMPIANTI

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 1

INDICE

1 Premessa 2

2 Normativa di riferimento 4

3 Materiali 6

4 Unità di misura 7

5 Valutazione dei risultati e giudizio motivato sulla loro accettabilità 8

6 Carichi 9

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali 9

6.2 Azione neve e vento 9

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali 9

6.4 Azione sismica 10

6.5 Combinazioni delle azioni 13

7 Modellazione 15

8 Applicazione dei carichi al modello numerico 17

8.1 Definizione dei carichi non automatici 17

8.2 Definizione dei casi di carico 17

8.3 Combinazioni di carico 18

9 Risultati analisi 22

9.1 Struttura metallica 22

9.2 Travi di fondazione 24

10 Verifica di resistenza 27

10.1 Struttura metallica 27

10.2 Travi di fondazione 29

11 Verifiche nodi 31

11.1 Nodo base HEB140 31

11.2 Nodo 1 36

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 2

1 PREMESSA

La presente relazione ha come oggetto l’intervento relativo alla terrazza impianti che verrà

realizzata sul lato nord dell’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno dell’Area di Servizio di

Monte Alto Nord, sull’autostrada A4 Torino-Trieste, rete Brescia – Padova Spa, tra le uscite di

Desenzano e Sirmione.

Si è inserito l’inquadramento di tale intervento:

Inquadramento dell’intervento

La terrazza impianti di progetto verrà realizzata con struttura portante in carpenteria metallica ha lo

scopo di sostenere le macchine impiantistiche previste dal progetto.

Ha pianta rettangolare di dimensioni pari a circa 8x5 m con impalcato in grigliato.

La struttura orizzontale è composta da n. 8 travi in carpenteria metallica con profilo HEB140

controventate nel piano con profili L60x5 mm. Le travi principale sono vincolate a pilastri in

carpenteria metallica HEB140 a un estremo mentre poggiano direttamente sulla trave di

fondazione nell’estremo opposto.

Le fondazioni dell’intervento in esame sono costituite da due travi di fondazioni parallele tra loro e

distanti circa 3,90 m con sezione rettangolare di dimensioni pari a 60x40 cm con lunghezza pari a

8 m.

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 3

Sono inseriti gli schemi strutturali della terrazza impianta oggetto della relazione:

Pianta terrazza impianti

Sezione

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2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

1. Legge 5 Novembre 1971 n. 1086 Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica.

2. Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

Circolare 4 luglio 1996, n. 156AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M.16 gennaio 1996.

3. Decreto Ministeriale 09 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture il cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 15 ottobre 1996, n. 252 AA.GG./S.T.C. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 9 gennaio 1996.

Decreto ministeriale 14 febbraio 1992 Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.

Circolare 24 giugno 1993, n. 37406/S.T.C. Istruzioni relative alle norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche, di cui al D.M. 14 febbraio 1992.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10011/88) Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR 10016/85) Travi composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l’impiego nelle costruzioni.

4. Legge 02 febbraio 1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Circolare 10 aprile 1997, n. 65/AA.GG. Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.

5. Decreto Ministeriale 20 novembre 1987

Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento.

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Circolare 4 gennaio 1989 n. 30787 Istruzioni in merito alle “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”, di cui al D.M. 20 novembre 1987.

6. Decreto Ministeriale 11 marzo 1988

Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

Circolare 24 settembre 1988, n. 30483 Istruzioni relative alle “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”, di cui al D.M. 11 marzo 1988.

7. Eurocodice n° 2

Bozza aggiornata al 25 marzo 2003 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici” e “Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni”

8. Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003

Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Bozza di Testo coordinato dell’Allegato 2 – Edifici – aggiornamento del 09 settembre 2004 Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici.

9. Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni

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3 MATERIALI

La normativa base di riferimento per i materiali e i criteri di progettazione è il Decreto Ministeriale

14.01.2008 “Norme Tecniche per le costruzioni”, per tutto quanto applicabile al manufatto oggetto

del presente documento. Si assumono i seguenti valori caratteristici per le proprietà meccaniche

dei materiali impiegati:

CLS ARMATO (UNI EN 206-1, UNI 11104, UNI EN 1992-1-1)

CALCESTRUZZO

Classe di resistenza: C25/30

Resistenza caratteristica cubica a 28 giorni: Rck ≥ 30 MPa

Resistenza caratteristica cilindrica a 28 giorni: fck ≥ 25 MPa

ACCIAIO IN BARRE PER CLS ARMATO (DM 14-01-2008)

Barre ad aderenza tipo laminato a caldo: B450C

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 450 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 540 Mpa

Allungamento percentuale a rottura: (Agt)k > 7,5 %

ACCIAIO DA CARPENTERIA (DM 14-01-2008)

Acciaio da costruzione: 275

Tensione caratteristica di snervamento: fyk ≥ 275 Mpa

Tensione caratteristica di rottura: ftk ≥ 430 Mpa

Viti cl. 8.8 Dadi 8

Tensione di rottura: ftb = 800 N/mm2

Tensione di snervamento: fyb = 640 N/mm2

Resistenza di progetto a trazione: fd,N = 560 N/mm2

Resistenza di progetto a taglio: fd,V = 396 N/mm2

Tensione ammissibile a trazione: σb,amm =373 N/mm2

Tensione ammissibile a taglio: τb,amm =264 N/mm2

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4 UNITÀ DI MISURA

Le unità di misura adottate nella presente relazione di calcolo riferite al S.I. (Sistema Internazionale

delle grandezze fisiche), sono le seguenti:

Lunghezze (L) cm

Aree (A) cm2

Forze (F) daN

Momenti (M) daN cm

Carichi uniformemente ripartiti (q) daN /cm

Tensioni (σ, τ) daN /cm2

Momenti d'Inerzia (J) cm4

Moduli di resistenza (W) cm3

Moduli di elasticità longitudinali (E) daN /cm2

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5 VALUTAZIONE DEI RISULTATI E GIUDIZIO MOTIVATO SULLA LORO

ACCETTABILITÀ

Il programma di calcolo utilizzato PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program versione

PROFESSIONAL (build 2017-04-177) RY2017(b) (versione 17.1.0) risulta idoneo a riprodurre nel

modello matematico il comportamento della struttura e gli elementi finiti disponibili e utilizzati sono

rappresentativi della realtà costruttiva. Le funzioni di controllo disponibili, innanzitutto quelle

grafiche, consentono di verificare la riproduzione della realtà costruttiva ed accertare la

corrispondenza del modello con la geometria strutturale e con le condizioni di carico ipotizzate. Si

evidenzia che il modello viene generato direttamente dal disegno architettonico riproducendone

così fedelmente le proporzioni geometriche. In ogni caso sono stati effettuati alcuni controlli

dimensionali con gli strumenti software a disposizione dell’utente. Tutte le proprietà di rilevanza

strutturale (materiali, sezioni, carichi, sconnessioni, etc.) sono state controllate attraverso le

funzioni di indagine specificatamente previste.

Sono state sfruttate le funzioni di autodiagnostica presenti nel software che hanno accertato che

non sussistono difetti formali di impostazione.

E’ stato accertato che le risultanti delle azioni verticali sono in equilibrio con i carichi applicati.

Sono state controllate le azioni taglianti di piano ed accertata la loro congruenza con quella

ricavabile da semplici ed agevoli elaborazioni. Le sollecitazioni prodotte da alcune combinazioni di

carico di prova hanno prodotto valori prossimi a quelli ricavabili adottando consolidate formulazioni

ricavate della Scienza delle Costruzioni. Il dimensionamento e le verifiche di sicurezza hanno

determinato risultati che sono in linea con casi di comprovata validità, confortati anche dalla

propria esperienza.

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6 CARICHI

6.1 Pesi propri dei materiali strutturali

Per la determinazione dei pesi propri strutturali dei più comuni materiali possono essere assunti i

valori dei pesi dell’unità di volume riportati nella Tab. 3.1.I. del D.M.2008.

Il peso proprio degli elementi strutturali (caso di carico Ggk) è determinato automaticamente dal

programma di modellazione considerando il relativo peso specifico dei diversi materiali costituenti

la struttura. In particolare:

cls = 2500 kg/m3

acciaio = 7850 kg/m3

6.2 Azione neve e vento

NEVE:

Zona Neve = I Alpina

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 150 daN/mq

Copertura ad una falda: Angolo di inclinazione della falda α = 0,0°

µ1 = 0,80 => Q1 = 120 daN/mq

6.3 Carichi permanenti e carichi accidentali

• Grigliato

Descrizione kg/m2

Grigliato 50 TOT. Perm strutt 50

Impianti 600 Sovraccarico accidentale (cat. C2) 50

Sono stati considerati carichi permanenti non strutturali i carichi non rimovibili durante il normale

esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori interni, massetti,

isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro.

I carichi variabili adottati comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera.

Il carico legato alla tamponatura esterna è stato modellato come un carico distribuito agende sulle

travi di bordo.

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6.4 Azione sismica

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire dalla “pericolosità sismica di base”, in

condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale.

L’azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si ricava, per

ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale per il coefficiente d’uso (vedi tabella

Parametri della struttura). Fissato il periodo di riferimento Vr e la probabilità di superamento Pver

associata a ciascuno degli stati limite considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi

parametri di pericolosità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione

orizzontale;

• Vita nominale: 50 anni

• Classe d’uso: Classe III

• Periodo di riferimento: Vr = 75 anni

• Categoria suolo di fondazione: B

• Categoria topografica: T1

SL Pver Tr ag Fo T*c Anni g sec SLO 81.0 45.0 0.053 2.500 0.240 SLD 63.0 75.0 0.069 2.500 0.250 SLV 10.0 712.0 0.183 2.470 0.280 SLC 5.0 1462.0 0.237 2.450 0.280

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Il fattore di struttura q è calcolato come (secondo il paragrafo 7.3.1 D.M. 2008):

Struttura non regolare in pianta, non regolare in altezza, progettata in bassa duttilità.

Sistema costruttivo: Acciaio

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pendolo inverso

q0 =2,00

au/a1 =1,00

Kr =0,80

q (orizzontale) = q0 x KR = 1.6

Di seguito sono riportati i dati di input dell’azione sismica:

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione x:

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.208 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 2.145 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B

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CDC Tipo Sigla Id Note fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.208 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 2.145 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.V. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.208 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 2.145 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.339 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.208 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 2.145 classe di duttilità CD: B coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Sd(T1): 0.339

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione x

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.208 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.208 sec. coefficiente Lambda: 1.000

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CDC Tipo Sigla Id Note ordinata spettro Se(T1): 0.208

Sollecitazione sismica allo S.L.D. con direzione y

CDC Tipo Sigla Id Note 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.208 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

CDC Tipo Sigla Id Note 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: B fattore di sito S = 1.200 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.208 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.208 sec. coefficiente Lambda: 1.000 ordinata spettro Se(T1): 0.208

6.5 Combinazioni delle azioni

Ai fini delle verifiche degli stati limite sono state valutate le seguenti combinazioni delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1⋅G1 + γG2⋅G2 + γP⋅P + γQ1⋅Qk1 + γQ2⋅ψ02⋅Qk2 + γQ3⋅ψ03⋅Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02⋅Qk2 + ψ03⋅Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + ψ23⋅Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione

sismica

E + G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite connessi alle azioni eccezionali

G1 + G2 + P + ψ21⋅Qk1 + ψ22⋅Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30

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Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30kN) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternativa due diversi approcci progettuali:

- per l’approccio 1 si considerano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti di sicurezza

parziali per le azioni, per i materiali e per la resistenza globale (combinazione 1 con coefficienti A1

e combinazione 2 con coefficienti A2),

- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazione per le azioni, per la resistenza dei materiali e

per la resistenza globale (con coefficienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli

γG1 0,9 1,1

1,0 1,3

1,0 1,0

Carichi permanenti non strutturali (Non compiutamente definiti)

Favorevoli Sfavorevoli

γG2 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

Carichi variabili Favorevoli Sfavorevoli

γQi 0,0 1,5

0,0 1,5

0,0 1,3

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7 MODELLAZIONE

Le strutture vengono verificate mediante schematizzazione con modelli ad elementi finiti studiati

tramite il codice di calcolo ProSAP RY2017(c) (versione 17.2.2)

Come dati di ingresso vengono forniti:

- i parametri caratteristici dei materiali utilizzati;

- le caratteristiche geometriche delle sezioni utilizzate;

- le coordinate dei nodi ;

- il numero di elementi “beam” e “shell” e i dati ad esse relativi (nodi di estremità, sezione,

materiale);

- i vincoli (e le rigidezze equivalenti di eventuali vincoli elastici);

- i carichi (applicati ai nodi o agenti sugli elementi “beam” e “shell”);

- le eventuali distorsioni o salti termici applicati agli elementi “beam” e “shell”;

- i coefficienti moltiplicativi delle singole condizioni di carico, e quindi le combinazioni di carico

desiderate.

Il programma fornisce in uscita:

- gli spostamenti (orizzontali e verticali) e le rotazioni dei nodi;

- l’azione assiale, il taglio e il momento flettente e lo stato tensionale negli elementi “beam” e

“shell”;

- i valori delle reazioni vincolari.

Vista solida del modello di calcolo

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Vista unifilare del modello di calcolo

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8 APPLICAZIONE DEI CARICHI AL MODELLO NUMERICO

Si riportano nel seguito le tabelle di applicazione dei carichi al modello numerico utilizzato per le

analisi.

8.1 Definizione dei carichi non automatici

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utilizzate nella

modellazione sono individuate da una sigla identificativa ed un codice numerico (gli elementi

strutturali richiamano quest’ultimo nella propria descrizione). Per ogni azione applicata alla

struttura viene di riportato il codice, il tipo e la sigla identificativa. Le tabelle dettagliano i valori

caratteristici di ogni azione in relazione al tipo.

Tipo carico solaio

ID Tipo G1k G2k Qk s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 Variab. 5.0e-03 6.00e-02 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0

8.2 Definizione dei casi di carico

Il programma consente l’applicazione di diverse tipologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti sui solai e sulle

coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi variabili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di neve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da vento sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivanti da coazioni, cedimenti e

precompressioni Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono introduzione dati da parte dell’utente) i seguenti

casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Qnk.

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Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono una minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della variazione termica;

9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell’angolo di ingresso del sisma e l’individuazione

dei casi di carico partecipanti alla definizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la diretta applicazione di carichi generici agli

elementi strutturali (si veda il precedente punto Modellazione delle Azioni) i restanti casi di carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Edk) sono riportati i valori di angolo di ingresso,

fattore di importanza, zona sismica, accelerazione ag, categoria suolo, fattore di struttura, classe di

duttilità, fattore riduzione per SLD se le analisi sono eseguite con il D.M.2008

Per ogni caso di carico partecipante alla definizione delle masse viene riportata la relativa aliquota

(partecipazione) considerata.

Si precisa che per i casi di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazione è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello e pertanto la loro partecipazione è di norma pari

a uno.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi di carico agenti sulla struttura, con l’indicazione dei

dati relativi al caso di carico stesso: numero, tipo e sigla identificativa, valore di riferimento del caso

di carico (se previsto). Sono previsti i seguenti n°16 casi di carico:

CDCTipoSigla Id 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della struttura) 2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture) 3 Gsk CDC=G2sk (permanente solai-coperture n.c.d.)4 Gsk CDC=G2pk (permanente pannelli n.c.d.) 5 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 6 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) 7 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) 8 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) 9 Esk CDC=Es (statico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) 10 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) 11 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) 12 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) 13 Esk CDC=Es (statico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

8.3 Combinazioni di carico

I diversi tipi di casi di carico (CDC) di cui al paragrafo precedente, sono combinati secondo le

regole previste dalla normativa vigente. Le combinazioni previste sono destinate al controllo di

sicurezza della struttura ed alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazioni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di seguito comprende le seguenti informazioni:

Numero, Tipo, Sigla identificativa e peso nella combinazione, assunto per ogni caso di carico.

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 1 SLU Comb. SLU A1 1 38 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 38

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 19

id Tipo Sigla Id id Tipo Sigla Id 2 SLU Comb. SLU A1 2 39 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 39 3 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 5 40 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 40 4 SLU (Terr. A2) Comb. SLU A2 6 41 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 41 5 SLE(r) Comb. SLE(rara) 5 42 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 42 6 SLE(r) Comb. SLE(rara) 6 43 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 43 7 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 7 44 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 44 8 SLE(f) Comb. SLE(freq.) 8 45 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 45 9 SLE(p) Comb. SLE(perm.) 9 46 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 46 10 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 10 47 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 47 11 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 11 48 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 48 12 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 12 49 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 49 13 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 13 50 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 50 14 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 14 51 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 51 15 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 15 52 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 52 16 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 16 53 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 53 17 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 17 54 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 54 18 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 18 55 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 55 19 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 19 56 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 56 20 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 20 57 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 57 21 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 21 58 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 58 22 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 22 59 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 59 23 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 23 60 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 60 24 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 24 61 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 61 25 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 25 62 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 62 26 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 26 63 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 63 27 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 27 64 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 64 28 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 28 65 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 65 29 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 29 66 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 66 30 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 30 67 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 67 31 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 31 68 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 68 32 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 32 69 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 69 33 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 33 70 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 70 34 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 34 71 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 71 35 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 35 72 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 72 36 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 36 73 SLD(sis) Comb. SLE (SLD Danno sism.) 73 37 SLU Comb. SLU A1 (SLV sism.) 37

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

1 1.30 1.30 1.50 1.50 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.30 1.30 1.50 1.50 1.50 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 3 1.00 1.00 1.30 1.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 4 1.00 1.00 1.30 1.30 1.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 5 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 6 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 7 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 8 1.00 1.00 1.00 1.00 0.20 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 9 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

10 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 20

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

11 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 12 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 13 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 14 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 15 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 16 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 17 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 18 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 19 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 20 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 21 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 22 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 23 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 24 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 25 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 0.0 0.0 26 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 27 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 28 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 29 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 30 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 31 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 32 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 33 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 34 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 35 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 36 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 37 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 38 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 39 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 40 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 41 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 42 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 0.0 43 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 0.0 44 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 0.0 45 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 0.0 46 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 -0.30 47 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.30 48 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 -0.30 49 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.0 0.30 50 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 -0.30 0.0 51 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.30 0.0 52 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 -0.30 0.0 53 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.30 0.0 54 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 -0.30 55 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -1.00 0.0 0.30 56 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 -0.30 57 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 1.00 0.0 0.30 58 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 59 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 0.0 60 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 0.0 61 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00 0.0 62 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 -1.00 0.0 63 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 1.00 0.0 64 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 -1.00 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 21

cmb CDC

1 CDC

2 CDC

3 CDC

4 CDC

5 CDC

6 CDC

7 CDC

8 CDC

9 CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

65 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 1.00 0.0 66 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 -1.00 67 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 1.00 68 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 -1.00 69 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 0.0 1.00 70 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 71 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 1.00 72 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 -1.00 73 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.30 0.0 1.00

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 22

9 RISULTATI ANALISI

9.1 Struttura metallica

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Sforzo normale

Taglio 2-2

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Taglio 3-3

Momento 2-2

Momento 3-3

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 24

9.2 Travi di fondazione

Di seguito vengono riportati le sollecitazioni di calcolo ottenute combinando agli SS.LL. i carichi

precedentemente descritti al fine di poterli confrontare con i carichi previsti in fase di progetto:

Taglio 2-2

Taglio 3-3

Momento 2-2

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 25

Momento 3-3

Si riportano i valori, tramite mappe di colore, della pressione sul terreno alle combinazioni più

significative:

• Combinazioni SLU (A2 GEO): combinazione n. 4 Comb. SLU A2 6

cmb CDC 1

CDC 2

CDC 3

CDC 4

CDC 5

CDC 6

CDC 7

CDC 8

CDC 9

CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

4 1.00 1.00 1.30 1.30 1.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 26

• Combinazioni SLU sism (SLU A1 SLV): combinazione n. 38 Comb. SLU A1 (SLV sism.) 38

cmb CDC 1

CDC 2

CDC 3

CDC 4

CDC 5

CDC 6

CDC 7

CDC 8

CDC 9

CDC 10

CDC 11

CDC 12

CDC 13

38 1.00 1.00 1.00 1.00 0.0 0.0 -0.30 0.0 -1.00 0.0 0.0 0.0 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 27

10 VERIFICA DI RESISTENZA

10.1 Struttura metallica

Mappa cromatica relativa allo sfruttamento degli elementi strutturali (verifica positiva se <100%):

Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 V/T (verifica positiva se <1 ):

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Mappa cromatica relativa alla Verif. 4.2.4.1.2 N/M (verifica positiva se <1 ):

Mappa cromatica relativa alla Verif flessione (verifica positiva se <1 ):

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10.2 Travi di fondazione

Mappa cromatica relativa alla Verifica N/M (verifica positiva se ≤1):

Mappa cromatica relativa alla Verifica V/T cls (verifica positiva se ≤ 1):

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 30

Mappa cromatica relativa alla verifica V/T acciaio (verifica positiva se ≤ 1):

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11 VERIFICHE NODI

11.1 Nodo base HEB140

Colonna

Tipo di profilo: HEB 140

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Flangia:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Dimensioni (B x H x Sp): 250.0 x 250.0 x 15.0 mm

Bullonature:

Viti cl. 8.8 Dadi 8 ( fyb = 640 N/mm2, ftb = 800 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Saldature:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 β1 = 0.70 β2 = 0.85

Spessore cordoni d'angolo sc = 7 mm

Sollecitazioni:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

19.1 -0.4 18.8 -30477.0 -33829.0 416.0 0.0 19.2 -0.4 20.4 -35337.0 -36544.0 468.0 0.0 19.3 -0.3 15.3 -25943.3 -27420.0 348.0 0.0 19.4 -0.3 16.6 -30155.3 -29773.0 393.0 0.0 19.10 -28.6 5600.9 -20812.6 -10690000.0 252177.0 0.0 19.11 -88.1 5533.8 -20812.6 -10570000.0 -42395.0 0.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 32

19.12 87.6 -5506.5 -20812.9 10520000.0 42976.0 0.0 19.13 28.1 -5573.5 -20812.9 10640000.0 -251596.0 0.0 19.14 -7.0 5533.9 -20812.6 -10570000.0 198598.0 0.0 19.15 -109.7 5600.8 -20812.6 -10690000.0 11184.0 0.0 19.16 109.2 -5573.4 -20812.9 10640000.0 -10603.0 0.0 19.17 6.5 -5506.6 -20812.9 10520000.0 -198017.0 0.0 19.18 3.6 5224.3 -20812.6 -10010000.0 194131.0 0.0 19.19 -55.8 5157.3 -20812.6 -9895000.0 -100442.0 0.0 19.20 55.4 -5129.9 -20812.9 9846000.0 101023.0 0.0 19.21 -4.1 -5197.0 -20812.9 9966000.0 -193550.0 0.0 19.22 25.3 5157.4 -20812.6 -9895000.0 140551.0 0.0 19.23 -77.5 5224.2 -20812.6 -10010000.0 -46863.0 0.0 19.24 77.0 -5196.9 -20812.9 9966000.0 47444.0 0.0 19.25 -25.8 -5130.0 -20812.9 9846000.0 -139971.0 0.0 19.26 81.4 1791.5 -20812.8 -3407000.0 522625.0 0.0 19.27 -116.8 1568.0 -20812.7 -3006000.0 -459284.0 0.0 19.28 116.3 -1540.7 -20812.8 2957000.0 459865.0 0.0 19.29 -81.9 -1764.2 -20812.8 3358000.0 -522044.0 0.0 19.30 91.1 1678.6 -20812.8 -3204000.0 505211.0 0.0 19.31 -107.1 1455.1 -20812.7 -2803000.0 -476698.0 0.0 19.32 106.6 -1427.7 -20812.8 2754000.0 477279.0 0.0 19.33 -91.6 -1651.2 -20812.8 3155000.0 -504630.0 0.0 19.34 153.6 1568.3 -20812.8 -3006000.0 344028.0 0.0 19.35 -189.0 1791.2 -20812.7 -3406000.0 -280687.0 0.0 19.36 188.5 -1763.9 -20812.9 3357000.0 281268.0 0.0 19.37 -154.1 -1541.0 -20812.8 2957000.0 -343447.0 0.0 19.38 163.3 1455.4 -20812.8 -2804000.0 326614.0 0.0 19.39 -179.3 1678.3 -20812.7 -3204000.0 -298101.0 0.0 19.40 178.8 -1650.9 -20812.9 3154000.0 298682.0 0.0 19.41 -163.8 -1428.0 -20812.8 2755000.0 -326033.0 0.0

Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 90333.1 N

Resistenza a punzonamento flangia Bpf,Rd = 0.6 • π • dm • tf • ftk / γM2 = 233432.9 N

Bull. Ff,Rd [N] Ft,Rd [N]

1 34797.5 34797.5 2 37770.8 37770.8 3 34797.5 34797.5 4 37770.8 37770.8 Legenda

Ff,Rd = Mres,m / ( Bm • Rm ) resistenza a flessione flangia

Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bpf,Rd , Ff,Rd ] resistenza a trazione di progetto

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 33

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.6 • ftb • Ares / γM2 = 60222.1 N

Bull. Fbf,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbf,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 73899.3 60222.1 82560.0 60222.1 2 111294.1 60222.1 194258.8 60222.1 3 73899.3 60222.1 82560.0 60222.1 4 111294.1 60222.1 194258.8 60222.1 Legenda

Fbf,x,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbf,y,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

Verifiche sui bulloni

1-Taglio e trazione (Nodo n. 19, CMB n. 10)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 97.50 -104.60 1400.2 60222.1 0.0 34797.5 0.023251 Ok

2 97.50 77.00 1400.2 60222.1 0.0 37770.8 0.023251 Ok

3 -97.50 -104.60 1400.2 60222.1 21924.2 34797.5 0.473287 Ok

4 -97.50 77.00 1400.2 60222.1 23028.4 37770.8 0.458742 Ok

2-Trazione (Nodo n. 19, CMB n. 10)

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 97.50 -104.60 0.0 34797.5 0.000000 Ok

2 97.50 77.00 0.0 37770.8 0.000000 Ok

3 -97.50 -104.60 21924.2 34797.5 0.630050 Ok

4 -97.50 77.00 23028.4 37770.8 0.609688 Ok

Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 34

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sulle saldature profilo-flangia (versione beta)

Si considera la sezione di gola (avente altezza a = sc / 20.5 = 4.950) in posizione ribaltata: vengono

considerate positive le tensioni normali di trazione e le tensioni tangenziali agenti verso destra e

verso il basso. Tutte le tensioni sono espresse in N/mm2.

Verifica formula (4.2.78) (Nodo n. 19, CMB n. 10)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV1 VER1

Ala inferiore esterno 161.64 0.00 2.27 161.66 Ok Ala inferiore interno lato destro -171.11 0.00 2.27 171.12 Ok Ala inferiore interno lato sinistro 161.26 0.00 2.27 161.28 Ok Anima lato destro -7.20 0.00 -0.03 7.20 Ok Anima lato sinistro -7.20 0.00 -0.03 7.20 Ok Ala superiore interno lato destro -173.60 0.00 2.27 173.61 Ok Ala superiore interno lato sinistro 158.78 0.00 2.27 158.79 Ok Ala superiore esterno 158.40 0.00 2.27 158.41 Ok

Verifica formula (4.2.79) (Nodo n. 19, CMB n. 10)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV2 VER2

Ala inferiore esterno 161.64 0.00 2.27 161.64 Ok Ala inferiore interno lato destro -171.11 0.00 2.27 171.11 Ok Ala inferiore interno lato sinistro 161.26 0.00 2.27 161.26 Ok Anima lato destro -7.20 0.00 -0.03 7.20 Ok Anima lato sinistro -7.20 0.00 -0.03 7.20 Ok Ala superiore interno lato destro -173.60 0.00 2.27 173.60 Ok Ala superiore interno lato sinistro 158.78 0.00 2.27 158.78 Ok Ala superiore esterno 158.40 0.00 2.27 158.40 Ok

Legenda

n⊥ tensione normale perpendicolare all'asse del cordone

t⊥ tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordone

τ|| tensione tangenziale parallela all'asse del cordone

FV1 = ( n⊥2 + t⊥

2 + τ||2 )0.5

FV2 = n⊥ + t⊥

VERi → FVi ≤ βi • fyk (β1 • fyk = 192.50 N/mm2 β2 • fyk = 233.75 N/mm2)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 35

Verifiche a flessione piastra in zona compressa

Sezione parallela a X a filo della colonna (Nodo n. 19, CMB n. 13)

Pressione media a bordo piastra pmed = 3,44 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 859,92 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 55,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 9375,0 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 2455357,0 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 1300631,0 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,529711 Ok

Sezione parallela a Y a filo della colonna (Nodo n. 19, CMB n. 15)

Pressione media a bordo piastra pmed = 6,16 N/mm2

Carico lineare sbalzo qlin = 1540,88 N/mm

Lunghezza sbalzo Ls = 55,0 mm

Modulo di resistenza minimo Wmin = 9375,0 mm3

Momento resistente Mp,Rd = 2455357,0 N mm

Momento massimo Mp,Ed = 2330575,0 N mm

Mp,Ed / Mp,Rd = 0,949180 Ok

Verifica del momento di progetto del giunto (Nodo n. 19, CMB n. 15)

Momento resistente del giunto Mj,Rd = 12985350.0 N mm

Momento di progetto Mj,Ed = 10690000.0 N mm

Mj,Ed / Mj,Rd = 0.823235 Ok

Ancoraggio

Lunghezza tirafondi Lt = 300 mm

Lunghezza di aderenza La = 264 mm

Materiale rosette Acciaio S275

Spessore rosette sr = 6 mm

Diametro rosette Ør = 120 mm

Resistenza cubica caratteristica a compressione Rck =30.00 N/mm2

Resistenza cilindrica caratteristica a compressione fck = 0.83 • Rck =24.90 N/mm2

Resistenza di calcolo a compressione fcd = αcc • fck / γC = 14.11 N/mm2

Resistenza caratteristica a trazione fctk = 0.7 • 0.30 • fck2/3 =1.79 N/mm2

Resistenza tangenziale di aderenza di calcolo fbd = 2.25 • η • fctk / γC =2.69 N/mm2

Compressione massima calcestruzzo (Nodo n. 19, CMB n. 13)

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 36

pmax = 6.88 N/mm2 < fcd Ok

Verifica ancoraggio

Si considera la massima resistenza a trazione di progetto dei tirafondi

Trazione di progetto dell'ancoraggio Ft,an,Ed = max [ Ft,Rd ] = 37770.8 N

Si considera il contributo di aderenza fornito dai tirafondi (La = 264 mm)

Resistenza a trazione per aderenza Ft,ad,Rd = La • π • Ø • fbd = 35643.8 N

Trazione di progetto residua Ft,re,Ed = Ft,an,Ed - Ft,ad,Rd = 2127.0 N

Verifica della rosetta

Momento di calcolo MEd = 28377.0 N mm

Resistenza a flessione Mc,Rd = 78988.6 N mm

MEd / Mc,Rd = 0.359254 Ok

Compressione sul calcestruzzo

pcls = 0.19 N/mm2 < fcd Ok

11.2 Nodo 1

Si riportano le verifiche del nodo di connessione tra la trave HEB140 e il pilastrino HEB140

realizzata tramite piastra saldata all’estremità della trave e imbullonata al pilastro tramite n. 4

bulloni M16. Di seguito è inserito uno schema del nodo in esame:

Tipo di profilo: HEB 140

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Classe sezione: 1

Flangia:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 γRd = 1.15

Dimensioni (B x H x Sp): 140.0 x 140.0 x 12.0 mm

Bullonature:

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 37

Viti cl. 8.8 Dadi 8 ( fyb = 640 N/mm2, ftb = 800 N/mm2 )

Diametro Ø = 16 mm Ares = 156.8 mm2 (ridotta per filettatura)

Diametro foro Ø0 = 17 mm

Saldature:

Materiale: Acciaio S275 fy = 275 N/mm2 ft = 430 N/mm2 β1 = 0.70 β2 = 0.85

Spessore cordoni d'angolo sc = 6 mm

Sollecitazioni nella sezione d'attacco dell'elemento:

Nodo.CMB V2 [N] V3 [N] N [N] M2 [N mm] M3 [N mm] T [N mm]

10.1 27172.5 -1.5 -5.3 0.0 0.0 -259.0 10.2 32032.4 -1.7 -5.8 0.0 0.0 -287.0 10.3 23269.6 -1.3 -4.3 0.0 0.0 -213.0 10.4 27481.5 -1.4 -4.8 0.0 0.0 -237.0 10.10 18409.5 1839.5 1135.1 0.0 0.0 32281.0 10.11 18409.5 1863.2 -1362.3 0.0 0.0 31934.0 10.12 18409.7 -1865.3 1354.7 0.0 0.0 -32303.0 10.13 18409.7 -1841.6 -1142.7 0.0 0.0 -32649.0 10.14 18409.5 1863.1 1379.5 0.0 0.0 31933.0 10.15 18409.5 1839.5 -1606.7 0.0 0.0 32282.0 10.16 18409.7 -1841.7 1599.1 0.0 0.0 -32651.0 10.17 18409.7 -1865.2 -1387.1 0.0 0.0 -32301.0 10.18 18409.5 1797.5 1221.8 0.0 0.0 30323.0 10.19 18409.5 1821.1 -1275.5 0.0 0.0 29976.0 10.20 18409.7 -1823.2 1268.0 0.0 0.0 -30345.0 10.21 18409.7 -1799.6 -1229.4 0.0 0.0 -30691.0 10.22 18409.5 1821.1 1466.2 0.0 0.0 29975.0 10.23 18409.5 1797.5 -1520.0 0.0 0.0 30324.0 10.24 18409.7 -1799.6 1512.4 0.0 0.0 -30692.0 10.25 18409.7 -1823.2 -1473.8 0.0 0.0 -30343.0 10.26 18409.6 515.2 4125.5 0.0 0.0 10080.0 10.27 18409.6 594.1 -4199.0 0.0 0.0 8926.0 10.28 18409.6 -596.2 4191.4 0.0 0.0 -9295.0 10.29 18409.6 -517.3 -4133.1 0.0 0.0 -10449.0 10.30 18409.6 502.6 4151.5 0.0 0.0 9493.0 10.31 18409.6 581.5 -4173.0 0.0 0.0 8339.0 10.32 18409.6 -583.6 4165.4 0.0 0.0 -8707.0 10.33 18409.6 -504.7 -4159.1 0.0 0.0 -9862.0 10.34 18409.6 594.0 4940.2 0.0 0.0 8921.0 10.35 18409.6 515.3 -5013.7 0.0 0.0 10085.0 10.36 18409.6 -517.5 5006.1 0.0 0.0 -10454.0 10.37 18409.6 -596.1 -4947.8 0.0 0.0 -9290.0 10.38 18409.6 581.4 4966.3 0.0 0.0 8334.0 10.39 18409.6 502.7 -4987.7 0.0 0.0 9498.0

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 38

10.40 18409.6 -504.8 4980.1 0.0 0.0 -9866.0 10.41 18409.6 -583.5 -4973.8 0.0 0.0 -8703.0 Calcolo resistenze

Resistenza a trazione dei bulloni Ftb,Rd = 0.9 • ftb • Ares / γM2 = 90333.1 N

Resistenza a punzonamento flangia Bpf,Rd = 0.6 • π • dm • tf • ftk / γM2 = 186746.3 N

Resistenza a punzonamento ala passante Bpa,Rd = 0.6 • π • dm • ta • ftk / γM2 = 186746.3 N

Bull. Ff,Rd [N] Ft,Rd [N]

1 28624.4 28624.4 2 28624.4 28624.4 3 28701.9 28701.9 4 28701.9 28701.9 Legenda

Ff,Rd = Mres,m / ( Bm • Rm ) resistenza a flessione flangia

Ft,Rd = min [ Ftb,Rd , Bpf,Rd , Bpa,Rd , Ff,Rd ] resistenza a trazione di progetto

Resistenza a taglio dei bulloni Fvb,Rd = 0.6 • ftb • Ares / γM2 = 60222.1 N

Bull. Fbf,x,Rd [N] Fba,x,Rd [N] Fv,x,Rd [N] Fbf,y,Rd [N] Fba,y,Rd [N] Fv,y,Rd [N]

1 88064.0 88064.0 60222.1 113317.6 165120.0 60222.1 2 88064.0 88064.0 60222.1 113317.6 165120.0 60222.1 3 88387.8 88387.8 60222.1 113317.6 165120.0 60222.1 4 88387.8 88387.8 60222.1 113317.6 165120.0 60222.1 Legenda

Fbf,x,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione x

Fba,x,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento ala passante in direzione x

Fv,x,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,x,Rd , Fba,x,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione x

Fbf,y,Rd = k • α • ftk • Ø • tf / γM2 resistenza a rifollamento flangia in direzione y

Fba,y,Rd = k • α • ftk • Ø • ta / γM2 resistenza a rifollamento ala passante in direzione y

Fv,y,Rd = min [ Fvb,Rd , Fbf,y,Rd , Fba,y,Rd ] resistenza a taglio di progetto in direzione y

Verifiche sui bulloni

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 39

1-Taglio e trazione (Nodo n. 10, CMB n. 2)

Bull. X [mm] Y [mm] Fv,Ed [N] Fv,Rd [N] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV1 VER

1 42.80 -35.00 8009.1 60222.1 0.0 28624.4 0.132993 Ok 2 42.80 35.00 8009.1 60222.1 0.0 28624.4 0.132993 Ok 3 -42.70 -35.00 8007.1 60222.1 0.0 28701.9 0.132960 Ok 4 -42.70 35.00 8007.1 60222.1 0.0 28701.9 0.132960 Ok 2-Trazione (Nodo n. 10, CMB n. 36)

Bull. X [mm] Y [mm] Ft,Ed [N] Ft,Rd [N] FV2 VER

1 42.80 -35.00 1250.1 28624.4 0.043671 Ok 2 42.80 35.00 1250.1 28624.4 0.043671 Ok 3 -42.70 -35.00 1253.0 28701.9 0.043655 Ok 4 -42.70 35.00 1253.0 28701.9 0.043655 Ok Legenda

Fv,Ed forza di taglio agente sul bullone

Fv,Rd resistenza a taglio di progetto del bullone

Ft,Ed forza di trazione agente sul bullone

Ft,Rd resistenza a trazione di progetto del bullone

FV1 = Fv,Ed / Fv,Rd + Ft,Ed / ( 1.4 • Ft,Rd )

FV2 = Ft,Ed / Ft,Rd

VER → FVi ≤ 1

Verifiche sulle saldature profilo-flangia (versione beta)

Si considera la sezione di gola (avente altezza a = sc / 20.5 = 4.243) in posizione ribaltata: vengono

considerate positive le tensioni normali di trazione e le tensioni tangenziali agenti verso destra e

verso il basso. Tutte le tensioni sono espresse in N/mm2.

Verifica formula (4.2.78) (Nodo n. 10, CMB n. 2)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV1 VER1

Ala inferiore interno lato destro 0.00 0.00 0.00 0.00 Ok Ala inferiore interno lato sinistro 0.00 0.00 0.00 0.00 Ok Anima lato destro 0.00 0.00 41.03 41.03 Ok Anima lato sinistro 0.00 0.00 41.03 41.03 Ok Ala superiore interno lato destro 0.00 0.00 0.00 0.00 Ok Ala superiore interno lato sinistro 0.00 0.00 0.00 0.00 Ok

Verifica formula (4.2.79) (Nodo n. 10, CMB n. 35)

Cordoni n⊥ t⊥ τ|| FV2 VER2

Ala inferiore interno lato destro -2.94 0.00 0.56 2.94 Ok Ala inferiore interno lato sinistro -2.94 0.00 0.56 2.94 Ok Anima lato destro -2.94 0.00 23.58 2.94 Ok Anima lato sinistro -2.94 0.00 23.58 2.94 Ok

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AUTOGRILL Relazione di Calcolo – Parte IV: Terrazza impianti 40

Ala superiore interno lato destro -2.94 0.00 0.56 2.94 Ok Ala superiore interno lato sinistro -2.94 0.00 0.56 2.94 Ok

Legenda

n⊥ tensione normale perpendicolare all'asse del cordone

t⊥ tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordone

τ|| tensione tangenziale parallela all'asse del cordone

FV1 = ( n⊥2 + t⊥

2 + τ||2 )0.5

FV2 = n⊥ + t⊥

VERi → FVi ≤ βi • fyk (β1 • fyk = 192.50 N/mm2 β2 • fyk = 233.75 N/mm2)

Milano, Ottobre 2016 Ing. Alessandro Giuseppe Pozzi