Prototypo secondo numero

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Pròto~typo Creare alleanze di successo Lusso, a ciascuno il suo MODELLI DI BUSINESS OMNICANALE E UN SERVIZIO PERSONALIZZATO, ECCO LE LEVE STRATEGICHE PER I BRAND DEL LUSSO ITALIANO CHE SI DISTINGUONO PER CREATIVITÀ E QUALITÀ di Titti Cocola Piccolo è bello. Ma spesso non basta. Lo sanno bene le migliaia di aziende che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese. Piccole realtà che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, artigiani custodi del saper fare che si scontrano con giganti sempre più agguerriti. Piccolo non basta. E se è complicato allearsi con i propri concorrenti per acquisire maggior peso sui mercati internazionali, si possono trovare altre modalità con aziende affini o complementari. Come? Uscendo dal proprio guscio, aprendosi all’esterno, confrontandosi senza nascondersi. Incontrandosi. Certo, è sempre più difficile. Internet, i social network, gli smartphone hanno irrimediabilmente cambiato le nostre abitudini quotidiane. E’ mutato profondamente anche il nostro modo di interagire con gli altri, i nostri colleghi, i nostri fornitori. Qualcosa però sta cambiando e dopo l’indigestione digitale, alcuni imprenditori illuminati stanno riscoprendo l’importanza del rapporto umano, dell’incontrarsi per condividere esperienze, idee, sogni. Un percorso, quello della condivisione, di cui CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti sono fautori: una cartotecnica e un’azienda grafica unite dalla stessa passione che si presentano sul mercato come un’unica realtà in grado di eseguire un’ampia gamma di lavorazioni di alto livello per soddisfare le richieste dei brand più esigenti. Una collaborazione che li vede uniti nella partecipazione a fiere ed eventi e che a breve li vedrà protagonisti di nuovi progetti. In questo secondo numero di Pròto-Typo vi raccontiamo in particolare dell’evento “Brand Networks, creare alleanze di successo” che ha visto la partecipazione di designer, art director e responsabili di brand di alta gamma. Una due- giorni scandita da suoni, colori, sapori indimenticabili che hanno stimolato idee da sviluppare, intuizioni da supportare ma, anche, amicizie da coltivare. Un esperimento di successo nel solco dell’Aperigreen organizzato lo scorso giugno presso il Golf Club di Perugia. Eventi che vedono il coinvolgimento di numerose persone e aziende, come ad esempio la cartiera Arjowiggins Creative Papers, che condivide con CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti la voglia di mettersi in gioco e di costruire relazioni per crescere insieme. Vi proponiamo anche le novità presentate in occasione di alcune fiere significative come Pitti Bimbo e Luxe Pack, esperienze positive che le due aziende ripeteranno nel 2017 oltre a partecipare alla nuova fiera di Milano per il packaging di lusso, Packaging Première. Non mancano le testimonianze di alcuni clienti di primo piano come Lorena Antoniazzi e Il Moro di SanGiovanni che raccontano il rapporto con le due aziende umbre attraverso alcuni lavori che ne hanno valorizzato l’immagine aziendale. Infine qualche pillola di cultura grafica: parliamo di caratteri con uno degli art director dello studio creativo Kmzero e raccontiamo gli straordinari risultati della stampa waterless o senz’acqua che oltre alla valenza ecologica consente una resa impareggiabile nella stampa come testimonia questo numero. Buona lettura. Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging Pròto-Typo Anno 1- Nr. 1 Autorizzozione Tribunale Perugia n.13/2016 Editore e proprietario Roberto Rossi - CM Cartotecnica Moderna srl Direttore responsabile Titti Cocola Direttore Commerciale Italia Carlo Ortolani Hanno collaborato a questo numero Vanna Pizzetti Redazione Via della Carboneria, 38 Solomeo - Corciano [email protected] Progetto grafico e impaginazione Arti Grafiche Paciotti Fotografie Sara Mattaioli (LoStudio8) Pag 2-3-4-5-6 Stampa Arti Grafiche Paciotti, Perugia www.artigrafichepaciotti.com Stampato su carta Arjowiggins Inuit Tactile Brilliant White 130gr GENNAIO 2017 EDITORIALE PERUGIA F ateci caso ma l’idea del lusso è abbinata più o meno a qualsiasi cosa. Parliamo di gioielli di lusso, ristoranti stellati, prodotti premium e high premium, vini riserva prestige e così via. Usiamo questa parola con facilità tanto che spesso risulta difficile stabilire i confini tra prodotti con valore aggiunto, che hanno fatto la storia del marchio, da quelli solo costosi. C’è di più. In un mercato affollato e globale come quello attuale, dove vecchio e nuovo lusso viaggiano in parallelo (i Millenials che hanno tra i 18 e 34 anni stanno cambiando il concetto di lusso), si tende ormai a parlare poco del prodotto e molto di più delle sensazioni ed emozioni che ci fa vivere. Non è un caso che di lusso esperienziale si parli sempre più, soprattutto perché sta trainando gli acquisti dell’alto di gamma. Lo afferma l’Osservatorio Altagamma 2016 che lo scorso ottobre a Milano ha fatto il punto sul mercato globale dei beni di lusso, un universo che vale circa 1.081 miliardi di euro e mostra una crescita del 4%, questo nonostante la complessità dei mercati e le crisi geopolitiche. A livello mondiale per i consumi che hanno a che fare con la sfera del personal luxury, si parla di una lieve flessione dell’1% pari a 249 miliardi di euro con un cambio di rotta nel 2017 quando gli acquisti dei beni di lusso per la persona dovrebbero mostrare una crescita intorno al 3%. In particolare, i comparti che godranno di un andamento positivo saranno secondo le fonti Altagamma Consensus 2017 quello dell’abbigliamento e degli accessori (+3%) e dei profumi e cosmetici (+4%). Globalmente le aspettative sono di raggiungere i 280-285 miliardi di euro nel 2020. L’identità digitale del mercato del lusso Sempre in tema di percentuali, è interessante notare che la cosiddetta rivoluzione digitale del lusso sta portando i brand ad assimilare nuove strategie di marketing per affrontare e tenere il passo con consumatori sempre più digitali e informati. Altagamma Worldwide Luxury Market Monitor realizzato da Bain & Company evidenzia a tal proposito che la crescita del mercato del lusso è guidata dagli acquisti online (che rappresentano il 7% del mercato totale) a discapito del negozio, luogo che secondo gli esperti del settore va ripensato per non subire ulteriori contrazioni. Va detto che oggi i brand del lusso possono avvantaggiarsi dei media online per interagire con i loro consumatori, capire meglio le loro esigenze e coinvolgerli molto più che in passato con proposte personalizzate, costruite attorno alla loro individualità. Una chance quest’ultima da non lasciarsi sfuggire poiché l’offerta su misura sembra essere la scelta di marketing più adatta per guidare la crescita del lusso esperienziale. In una parola, occorre innovare abbracciando modelli di business omnicanale in un’ottica di fusione tra lo shopping offline e online. I tempi sono maturi, dicono gli analisti del settore, e, pertanto, per continuare a crescere è necessario che i brand siano pronti a investire per sfruttare al meglio tutti i canali di comunicazione. La stampa dà forza al brand In un approccio “client oriented” un valido alleato è rappresentato anche dai media tradizionali. Un look book ben concepito, stampato in modo eccellente e ben distribuito, può ad esempio ispirare un potenziale acquirente o contribuire ad affezionarsi al brand. Ma anche company profile, brochure, booklet che narrano la storia del brand sono strumenti efficaci che in un’era impalpabile come la nostra possono contribuire ad evocare l’immagine del brand e la sfera del luxury che propone. A patto però che si adotti una comunicazione riconoscibile e univoca, dal biglietto da visita al packaging fino ad arrivare allo shopper. Questo vale per tutti, sia per i brand che si muovono a livello globale sia per tutta quella miriade di piccole- medie aziende che costituiscono il mercato del lusso e delle eccellenze italiane. di Vanna Pizzetti

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Pròto~typoCreare alleanze di successo

Lusso, a ciascuno il suomodelli di business omnicanale e un servizio personalizzato, ecco le leve strategiche per i brand del lusso italiano che si distinguono per creatività e qualità

di Titti Cocola

Piccolo è bello. Ma spesso non basta. Lo sanno bene le migliaia di aziende che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese. Piccole realtà che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, artigiani custodi del saper fare che si scontrano con giganti sempre più agguerriti.

Piccolo non basta. E se è complicato allearsi con i propri concorrenti per acquisire maggior peso sui mercati internazionali, si possono trovare altre modalità con aziende affini o complementari.

Come? Uscendo dal proprio guscio, aprendosi all’esterno, confrontandosi senza nascondersi. Incontrandosi. Certo, è sempre più difficile. Internet, i social network, gli smartphone hanno irrimediabilmente cambiato le nostre abitudini quotidiane. E’ mutato profondamente anche il nostro modo di interagire con gli altri, i nostri colleghi, i nostri fornitori. Qualcosa però sta cambiando e dopo l’indigestione digitale, alcuni imprenditori illuminati stanno riscoprendo l’importanza del rapporto umano, dell’incontrarsi per condividere esperienze, idee, sogni.

Un percorso, quello della condivisione, di cui CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti sono fautori: una cartotecnica e un’azienda grafica unite dalla stessa passione che si presentano sul mercato come un’unica realtà in grado di eseguire un’ampia gamma di lavorazioni di alto livello per soddisfare le richieste dei brand più esigenti. Una collaborazione che li vede uniti nella partecipazione a fiere ed eventi e che a breve li vedrà protagonisti di nuovi progetti.

In questo secondo numero di Pròto-Typo vi raccontiamo in particolare dell’evento “Brand Networks, creare alleanze di successo” che ha visto la partecipazione di designer, art director e responsabili di brand di alta gamma. Una due-giorni scandita da suoni, colori, sapori indimenticabili che hanno stimolato idee da sviluppare, intuizioni da supportare ma, anche, amicizie da coltivare.

Un esperimento di successo nel solco dell’Aperigreen organizzato lo scorso giugno presso il Golf Club di Perugia. Eventi che vedono il coinvolgimento di numerose persone e aziende, come ad esempio la cartiera Arjowiggins Creative Papers, che condivide con CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti la voglia di mettersi in gioco e di costruire relazioni per crescere insieme.

Vi proponiamo anche le novità presentate in occasione di alcune fiere significative come Pitti Bimbo e Luxe Pack, esperienze positive che le due aziende ripeteranno nel 2017 oltre a partecipare alla nuova fiera di Milano per il packaging di lusso, Packaging Première.

Non mancano le testimonianze di alcuni clienti di primo piano come Lorena Antoniazzi e Il Moro di SanGiovanni che raccontano il rapporto con le due aziende umbre attraverso alcuni lavori che ne hanno valorizzato l’immagine aziendale.

Infine qualche pillola di cultura grafica: parliamo di caratteri con uno degli art director dello studio creativo Kmzero e raccontiamo gli straordinari risultati della stampa waterless o senz’acqua che oltre alla valenza ecologica consente una resa impareggiabile nella stampa come testimonia questo numero. Buona lettura.

Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging

Pròto-TypoAnno 1- Nr. 1 Autorizzozione Tribunale Perugia n.13/2016

Editore e proprietarioRoberto Rossi - CM Cartotecnica Moderna srl

Direttore responsabileTitti Cocola

Direttore Commerciale ItaliaCarlo Ortolani

Hanno collaborato a questo numeroVanna Pizzetti

RedazioneVia della Carboneria, 38 Solomeo - Corciano [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneArti Grafiche Paciotti

FotografieSara Mattaioli (LoStudio8) Pag 2-3-4-5-6

StampaArti Grafiche Paciotti, Perugia www.artigrafichepaciotti.com

Stampato su cartaArjowiggins Inuit Tactile Brilliant White 130gr

GENNAIO 2017

EDITORIALE

PERUGIA

Fateci caso ma l’idea del lusso è abbinata più o meno a qualsiasi cosa. Parliamo di gioielli di lusso, ristoranti stellati, prodotti premium e high premium, vini riserva prestige e così via. Usiamo questa parola con facilità tanto che spesso risulta difficile stabilire i confini tra

prodotti con valore aggiunto, che hanno fatto la storia del marchio, da quelli solo costosi. C’è di più. In un mercato affollato e globale come quello attuale, dove vecchio e nuovo lusso viaggiano in parallelo (i Millenials che hanno tra i 18 e 34 anni stanno cambiando il concetto di lusso), si tende ormai a parlare poco del prodotto e molto di più delle sensazioni ed emozioni che ci fa vivere. Non è un caso che di lusso esperienziale si parli sempre più, soprattutto perché sta trainando gli acquisti dell’alto di gamma. Lo afferma l’Osservatorio Altagamma 2016 che lo scorso ottobre a Milano ha fatto il punto sul mercato globale dei beni di lusso, un universo che vale circa 1.081 miliardi di euro e mostra una crescita del 4%, questo nonostante la complessità dei mercati e le crisi geopolitiche. A livello mondiale per i consumi che hanno a che fare con la sfera del personal luxury, si parla di una lieve flessione dell’1% pari a 249 miliardi di euro con un cambio di rotta nel 2017 quando gli acquisti dei beni di lusso per la persona dovrebbero mostrare una crescita intorno al 3%. In particolare, i comparti che godranno di un andamento positivo saranno secondo le fonti Altagamma Consensus 2017 quello dell’abbigliamento e degli accessori (+3%) e dei profumi e cosmetici (+4%). Globalmente le aspettative sono di raggiungere i 280-285 miliardi di euro nel 2020.

L’identità digitale del mercato del lussoSempre in tema di percentuali, è interessante notare che la cosiddetta rivoluzione digitale del lusso sta portando i brand ad assimilare nuove strategie di marketing per affrontare e tenere il passo con consumatori sempre più digitali e informati. Altagamma Worldwide Luxury Market Monitor

realizzato da Bain & Company evidenzia a tal proposito che la crescita del mercato del lusso è guidata dagli acquisti online (che rappresentano il 7% del mercato totale) a discapito del negozio, luogo che secondo gli esperti del settore va ripensato per non subire ulteriori contrazioni. Va detto che oggi i brand del lusso possono avvantaggiarsi dei media online per interagire con i loro consumatori, capire meglio le loro esigenze e coinvolgerli molto più che in passato con proposte personalizzate, costruite attorno alla loro individualità. Una chance quest’ultima da non lasciarsi sfuggire poiché l’offerta su misura sembra essere la scelta di marketing più adatta per guidare la crescita del lusso esperienziale. In una parola, occorre innovare abbracciando modelli di business omnicanale in un’ottica di fusione tra lo shopping offline e online. I tempi sono maturi, dicono gli analisti del settore, e, pertanto, per continuare a crescere è necessario che i brand siano pronti a investire per sfruttare al meglio tutti i canali di comunicazione.

La stampa dà forza al brandIn un approccio “client oriented” un valido alleato è rappresentato anche dai media tradizionali. Un look book ben concepito, stampato in modo eccellente e ben distribuito, può ad esempio ispirare un potenziale acquirente o contribuire ad affezionarsi al brand. Ma anche company profile, brochure, booklet che narrano la storia del brand sono strumenti efficaci che in un’era impalpabile come la nostra possono contribuire ad evocare l’immagine del brand e la sfera del luxury che propone. A patto però che si adotti una comunicazione riconoscibile e univoca, dal biglietto da visita al packaging fino ad arrivare allo shopper. Questo vale per tutti, sia per i brand che si muovono a livello globale sia per tutta quella miriade di piccole-medie aziende che costituiscono il mercato del lusso e delle eccellenze italiane.

di Vanna Pizzetti

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Cronaca di un successo annunciato

EVENTICM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti credono nel potere delle sinergie. Ne sono essi stessi testimonial avendo unito le forze per proporsi sul mercato come una struttura più versatile in grado di esprimere maggiori potenzialità. Condividendo conoscenze e saperi possono offrire ai propri clienti un'ampia gamma di applicazioni che spaziano dal materiale informativo e pubblicitario alle shopper passando attraverso il packaging e la visual communication.

Un principio, quello della sinergia, che ha caratterizzato due eventi di primo piano che hanno visto la partecipazione di numerosi clienti e prospect: “Brand Networks – creare alleanze di successo” che ha avuto luogo a Sarteano, in provincia di Siena, presso il suggestivo Resort Le Buche Wine&SPA e l’Aperigreen ospitato nello scorso mese di giugno dallo storico Golf Club Perugia, splendido campo a 18 buche a pochi chilometri dal capoluogo umbro.

Una ricca colazione degustata nel silenzio della campagna senese presso l’elegante Resort Le Buche Wine&SPA di Sarteano e la nostra giornata può avere inizio con il benvenuto degli organizzatori e di tutti quelli che si sono spesi per la riuscita di questo evento. A cominciare è Roberto Rossi, titolare della cartotecnica CM Lovepack, che spiega così i motivi alla base di Brand Networks: «Abbiamo voluto invitarvi qui per farvi vedere il territorio nel quale operiamo, le colline che ci circondano, la pace di questi luoghi.» Il luogo ideale, ha sottolineato Rossi, per chiacchierare e godere delle eccellenze enogastronomiche ma, anche, per saperne di più su queste due aziende perugine che mettono cuore e passione nel loro lavoro. Due aziende che, non a caso, sono state scelte dal re del cachemire, Brunello Cucinelli, come fornitori per il packaging e per la comunicazione aziendale. Una collaborazione storica che li ha “costretti” a migliorarsi di continuo e a perseguire la qualità ad ogni costo grazie alla collaborazione e allo scambio continuo. «Brand Networks mira a far incontrare persone che operano a diversi livelli nel mondo del lusso e che condividono la nostra passione esprimendola attraverso la creatività», ha continuato Rossi.

Una visione condivisa da Luca Maccherani, socio insieme a Daniele Corgna e a Giulio Bracalente della Arti Grafiche Paciotti, che ha raccontato il percorso articolato della sua società che ama sorprendere i propri clienti con una sperimentazione continua. «La passione per la stampa ci porta a cercare nuovi materiali, nuove tecniche di stampa e di finitura ma soprattutto a metterci sempre in gioco accettando lavori anche complicati

che spostano l’asticella della qualità sempre più in alto.» Una ricerca continua verso il nuovo che poggia però sulle vecchie tradizioni e che sapientemente mescolate danno vita a progetti dal sapore autentico e unico.

Valori che Simone Medici, AD della divisione Creative Papers della cartiera francese Arjowiggins, ha riconosciuto e apprezzato sin da subito e che lo hanno convinto a diventare partner e sponsor dell’evento. «Ho conosciuto il direttore commerciale Italia di Pròto-typo Group Carlo Ortolani ed è nato subito un grande feeling», ha raccontato Medici ai numerosi invitati. «Non succede spesso di incontrare persone così aperte e pronte a giocare su un terreno del tutto nuovo per aziende abituate ad essere l’ultimo anello di una lunga catena che parte dall’idea progettuale e finisce con il prodotto stampato.» Un sodalizio, quello con CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti, che l’AD di Arjowiggins è intenzionato a ripetere anche il prossimo anno e che rientra nel progetto In-Lux recentemente lanciato dalla Holding del gruppo.

Qui di seguito, alcune immagini dei protagonisti dell’evento Brand Networks e il racconto di un indimenticabile weekend fortemente voluto da Carlo Ortolani, direttore commerciale di Pròto-typo Group coadiuvato nell’organizzazione da Marco Bracalente, senior account di Arti Grafiche Paciotti e Laura Giovannetti, responsabile comunicazione di CM Lovepack.

LA RACCOLTA DELLE OLIVE ~ Alcuni attenti a scrutare il cielo, altri più tecnologici pronti a interpretare le previsioni del meteo sugli smartphone: il tempo non è granché ma la voglia di cimentarsi nella raccolta delle olive è incontenibile. Quando ci ricapita? Divisi in squadre ci dirigiamo verso i maestosi ulivi. Nessuno conosce la tecnica, diciamo la verità. Ognuno improvvisa un metodo, ci si mette a coppie oppure in tre; altri invece preferiscono fare da soli, utilizzando come contenitore il grembiule messo a disposizione da Arjowiggins (insieme ai guanti). Il rituale della raccolta è piuttosto impegnativo ma è un'esperienza sensoriale unica. Brucare le piante nodose e raccogliere i frutti che una volta franti si trasformeranno in un nettare verde dall'aroma intenso fa bene all'anima. Seppur faticoso, qualcuno spera in una proroga...ma è tempo di tirare le somme e pesare il raccolto. E di proclamare i vincitori.

LA DEGUSTAZIONE ~ Dopo qualche ora di relax in immersione totale nelle luci e negli aromi del-la magnifica SPA, ci ritroviamo nella cantina de Le Buche Resort per la degustazione di alcuni vini prodotti nei vigneti che circondano la proprietà. Il patron Giuseppe Olivi, coadiuvato dal figlio Riccardo, ci svela tutto il processo che porta ad ottenere le prestigiose dieci etichette dell'azienda di famiglia. Camminando nel-la barricaia tra barriques, tonneaux e botti grandi del mi-glior rovere francese, Giuseppe racconta in modo appas-sionato come si produce un vino di alta qualità a partire dal diradamento ferreo dei grappoli fino alla selezione ma-nuale dei chicchi su un doppio nastro di cernita. Esaurite le numerose curiosità, cominciamo la degustazione con bruschette condite con l’olio evo Terre di Siena, accompa-gnate dal rosso più rappresentativo della casa, Le Buche, e dal prestigioso Pugnitello dall’antico sapore toscano.

LA CENA ~ Servita nell’elegante veranda del Resort - dalla quale di giorno si gode un magnifico panorama sulle morbide colline che si estendono tra la Valdichiana e la Val d’Orcia - la cena è una festa per gli occhi e per il palato. Attenta ad ogni piccolo dettaglio Daniela, che insieme al marito Riccardo Olivi gestisce quest’oasi di pace, è un’ottima padrona di casa in grado di mettere a proprio agio gli ospiti. Pici all’aglione, tagliata di chianina (preparata personalmente da Giuseppe Olivi) con funghi porcini e porri gratinati e, per finire, uno spettacolare dessert a base di pere al vino rosso: piatti della migliore tradizione toscana realizzati con materie prime di alta qualità accompagnati da vini eccellenti della cantina di famiglia. Vini che i vincitori della sfida mattutina si porteranno trionfalmente a casa. Si conclude così una giornata piena di colori, odori, emozioni ma anche di sguardi e parole.

brand networks al resort le buche di sarteano

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Sfida all’ultima buca

LA PAROLA A DUE AZIENDE PRESENTI A BRAND NETWORKS MARIA CRISTINA RATTI STORI, CEO DI STORY LORIS

Dal 1949 il marchio Story Loris è sinonimo di calze, collant ed accessori di alta qualità per uomo, donna e bambino. Lo storico calzificio di Desenzano sul Garda, oggi gestito direttamente da Maria Cristina Ratti Stori e dai suoi figli Barbara e Davide, è presente direttamente con il proprio marchio in oltre 1500 prestigiosi punti vendita ma anche attraverso brand di primo piano tra cui La Perla, per la quale è licenziataria delle linee di calzetteria uomo e donna e della linea kids che comprende calze, pigiameria e intimo. Materie prime rigorosamente Made in Italy unite alla continua ricerca tecnologica, agli accurati controlli manuali durante ogni fase di lavorazione e alla perfezione delle finiture, fanno delle calze Story Loris un capo esclusivo. A partire dai modelli più classici ma non banali per uomo ai più ricercati per

le donne, esaltati dall’uso sapiente di tulle, pizzi e cristalli Swarovski, fino alla linea per bimbi impreziosita da ricami fatti a mano, tutta la produzione di Story Loris ruota intorno all’artigianalità, al “bello e ben fatto”.

Un’azienda che anche nella scelta del partner di stampa rivela un’attenzione speciale. Come nel caso di CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti, le due aziende “scoperte” da Story Loris in occasione dell’ultima edizione di Pitti Bimbo a Firenze. «Sono rimasta favorevolmente colpita dalle raffinate confezioni e dalle shopper “innovage” a forma di cartella anni 60 esposte nel piccolo ma affollato stand di CM Lovepack», ci ha raccontato Maria Cristina. «La loro originalità è stata per me fonte di ispirazione. Sono costantemente alla ricerca di idee sul fronte del packaging soprattutto perché la nostra è una sfida impegnativa: le calze hanno un costo unitario che non giustifica una confezione di lusso ma al tempo stesso non dobbiamo sminuire il loro valore con astucci modesti».

Conoscersi, scoprirsi simili e decidere di rivedersi è stato un tutt’uno. «Sono così rare le occasioni d’incontro tra persone che si muovono nello stesso ambito e quasi sempre si tratta di fiere o eventi molto animati dove il contatto umano è estremamente complesso», ha aggiunto la CEO di Story Loris. «Trovarsi in un contesto di questo tipo dove il tempo sembra rallentato, circondati da un paesaggio perfetto, abbandonandosi a cibo e vino di alta qualità ci mette in una condizione di apertura verso l’altro. Ho conosciuto persone stimolanti con le quali sicuramente nascerà qualche interessante collaborazione».

ALESSANDRO GRANDINETTI, ART DIRECTOR AGENZIA GUSTO IDS

L’agenzia Gusto IDS si affaccia nell’affollato mondo della comunicazione una decina di anni fa. Stefano Caliandro e Mimmo Berterame, i due soci, hanno competenze diverse e le idee ben chiare su una certa modalità di accompagnare le aziende in un percorso che le avvicini ai potenziali consumatori con una comunicazione ad alto tasso di creatività.

Ma soprattutto scelgono come base Ellera di Corciano, in provincia di Perugia, a pochi chilometri da uno dei Borghi più belli d’Italia. Un’agenzia con molte anime e non solo per le peculiarità dei suoi dipendenti ma anche per la diversa provenienza del team creativo. L’art director Alessandro Grandinetti, ad esempio, è calabrese ed è arrivato in Umbria alla ricerca di stimoli che ha trovato in un gruppo che oggi è presente con

altre due sedi a Milano e a Monaco di Baviera ma che dichiara con fierezza di concentrare creatività e produzione in Italia. Molti i clienti internazionali che si affidano al team di Gusto IDS: Henge, Acerbis, Olmo, Zurich sono alcune delle aziende che si sono rivolte ai designer dell’agenzia creativa per la realizzazione di progetti in grado di soddisfare i più complessi piani di comunicazione sia cartacei che digitali. Diversi i settori nei quali l’agenzia perugina opera maggiormente anche se, come ci spiega Grandinetti «non conta quello che fai ma la passione che ci metti». Passione che deve essere trasferita nei progetti di comunicazione e che Grandinetti riconosce alla Arti Grafiche Paciotti con la quale ha già collaborato per alcuni progetti. «Di quest’azienda apprezzo la genuinità, l’onestà e la capacità di affrontare il lavoro insieme», ci ha raccontato Alessandro. «Si è creata un’intimità nel nostro rapporto di collaborazione che è molto rara e che si è rivelata vincente considerati i risultati che siamo riusciti ad ottenere».

Ed è per questo che alcuni rappresentanti dell’agenzia Gusto IDS hanno accettato con entusiasmo l’invito a Le Buche. «Mi piace l’idea alla base di questo evento – ha sottolineato Alessandro – e cioè costruire alleanze tra professionisti che hanno voglia di condividere le proprie conoscenze per plasmare nuovi scenari. Incontrarsi al di fuori dei propri uffici e stare insieme in un “non luogo” è un’esperienza molto stimolante perché ci si sente parte di una comunità che non si ha l’opportunità di conoscere fino in fondo perché le occasioni sono davvero rare». E continua: «C’è molta voglia di creare nuovi rapporti che non siano solo professionali e di crescere anche spiritualmente per non perdere di vista i valori importanti».

Riscontro molto positivo per il primo Aperigreen organizzato lo scorso 8 luglio da Cartotecnica Moderna e Arti Grafiche Paciotti presso il Golf Club Perugia.

Una quarantina gli ospiti, quasi tutti neofiti, che guidati dagli esperti coach Alex Broccoletti e Maurizio Taricone hanno appreso i primi rudimenti di questo sport avvincente immersi in un parco naturale di 52 ettari.Direttori creativi, responsabili comunicazione e AD di alcuni grandi brand si sono sfidati in una gara di PUTT entusiasmante divisi in squadre, con grande partecipazione e coinvolgimento.

La gara è stata preceduta da una visita dell'intero parco a 18 buche a bordo delle golf-cart messe a disposizione dall’organizzazione: Valentina Franchi, responsabile

sportiva ed eventi del Golf Club Perugia, ha svelato angoli suggestivi e nascosti ai divertiti driver che “lanciati” al suo inseguimento su e giù dai dossi hanno vissuto momenti di puro divertimento.

Al termine della gara, un ricco buffet ha accolto gli ospiti nello spazio all'aperto opportunamente allestito, dove finalmente tutti hanno potuto rilassarsi dopo le fatiche sportive e il gran caldo del pomeriggio. Un premio è stato assegnato alla squadra vincitrice che ha ricevuto un braccialetto argento e perle offerto dalle gioiellerie Bartoccini con i complimenti di Carlo Ortolani, direttore commerciale di Pròto-typo Group e organizzatore dell'evento mentre tutti i partecipanti hanno ricevuto un set di palline da golf offerte dall'azienda bolognese Due Emme Pack di Massimiliano Marchesini che ha sponsorizzato questa giornata speciale.

Un incontro da ricordare, tra bastoni, sacche e palline che volavano in aria e rotolavano – ogni tanto - in buca, a cui ha fatto da sfondo l’emozionante bellezza del luogo. Il Golf Club Perugia, infatti, è incastonato nella vicina città etrusca di Perugia dalla quale dista solo 6 Km. Fondato nel 1959 da Mario Spagnoli, figlio di Luisa, e frequentato sin dall'inizio dalle più importanti famiglie della zona, nel 1992 il campo è stato ampliato arrivando a contare 18 buche. Sensibile alle tematiche ambientali e alla salvaguardia del

paesaggio, la proprietà del Golf Club Perugia ha aderito al progetto europeo “Impegnati nel verde”, un ente che ha lo scopo di fornire le linee guida per impostare una corretta politica ambientale nei circuiti del golf, attuando alcuni investimenti che vanno nella direzione della sostenibilità.

aperigreen al golf club perugia APERIGREEN - Santa Sabina (PG), Golf Club Perugia, luglio

BRAND NETWORKS - Sarteano, Resort Le Buche Wine&SPA, ottobre

2017 - I NOSTRI EVENTI

Alcune immagini della gara di PUTT a squadre sotto la supervisione dei coach Alex Broccoletti e Maurizio Tarcione del Golf Club Perugia. in alto a sin.: gadget realizzati per l’evento e il primo numero di Proto-typo distribuito ai partecipanti.

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Il packaging del lusso sbarca a Milano

FIEREPartecipare a una fiera o a un evento è sempre un momento importante per un’azienda. Lo sanno bene CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti che ogni qual volta decidono di partecipare a una manifestazione si preparano scrupolosamente. Questo perché le due aziende umbre, pur aderendo ai nuovi scenari di marketing e comunicazione online, continuano a credere che le fiere dedicate o gli eventi paralleli al mondo nel quale si muovono - stampa e packaging di lusso - siano

un veicolo di promozione insostituibile.  In queste occasioni, CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti si confrontano con tutti gli attori della filiera, dai produttori ai brand più famosi. Ed ogni volta è una scommessa che i due team affrontano puntando sul lancio  di un nuovo prodotto, che può essere una scatola-espositore in flanella, una shopper o una cappelliera e così via, mescolando idee innovative a tecniche di lavorazione speciali. 

packaging première 2017

L’idea di organizzare una manifestazione dedicata a chi crea packaging di lusso a Milano era nell’aria già da un po’. All’inizio è sembrato quasi un azzardo ma in breve è diventata una realtà. Una realtà che ha convinto moltissime aziende a scommettere su un format innovativo che prende le distanze dalle classiche fiere di settore.Packaging Première debutterà a Milano, nella prestigiosa location The Mall, dal 16 al 18 maggio e occuperà un’area espositiva di oltre 4000 mq concepita per dare risalto a tutta la filiera del packaging di lusso, in particolare ai produttori di materie prime, di complementi e prodotti finiti per confezionare le eccellenze della moda e degli accessori, dell’alta cosmesi e della profumeria, della gioielleria e degli orologi, degli spirits e della confiserie.O.P.S., organizzatore della fiera, ha puntato sulla funzionalità innovativa del layout puntando su stand pre-allestiti ma con elevato contenuto di design, che risultano più ordinati e più facilmente individuabili per i visitatori.

Ma Packaging Première vuole essere soprattutto uno spazio di aggiornamento per i visitatori qualificati attesi nella tre-giorni meneghina: convegni, tavole rotonde e dibattiti con prestigiosi relatori internazionali sono attualmente in via di definizione. In calendario per il 18 maggio è il convegno “L’esperienza del lusso attraverso il packaging: aspetti

percettivi, sensoriali, funzionali per un approccio totale e duraturo con il brand” il cui target sono i marketing brand manager, packaging manager, art director e packaging designer. Il convegno è finalizzato a presentare gli aspetti del pack che incidono sull’esperienza che ogni brand vuole si instauri con il proprio target di riferimento e sarà incentrato sul ruolo evocativo e comunicativo di alcuni materiali e della loro polisensorialità. Per chi ha poco tempo o interessato soltanto a una parte degli interventi previsti, vi è la possibilità di partecipare ai momenti convegnistici in modo selettivo: una modalità che consente di pianificare la propria visita nei minimi dettagli senza rinunciare a nulla.

Tra una visita e l’altra, infine, sarà possibile rilassarsi in un ambiente elegante continuando a confrontarsi con colleghi e fornitori in un’ampia area lounge: uno spazio per stimolare il dialogo e le collaborazioni tra brand e aziende della filiera per trovare nuovi modi di interpretare il lusso. CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti hanno sposato l’idea alla base del concept di Packaging Première e parteciperanno a quello che si preannuncia essere l’evento cult del lusso a Milano.

Alla (ri)scoperta delle shopper per bambinipitti immagine bimbo 2016

La nuova Bimbo Shopping Bag di lusso dedicata al mondo dell’infanzia. Realizzata in due versioni, a tracolla e a cartella, la shopper comprende un set di quaderni in carta accoppiata al tessuto jeans e un astuccio in carta antistrappo realizzato da Arti Grafiche Paciotti.

La cucitura a punto Singer è uno dei punti di forza della Bimbo Shopping Bag, una lavorazione che esalta l’artigianalità e l’immagine vintage del progetto rivisitato però in chiave moderna.

Da sempre evento di grande richiamo per un pubblico internazionale di top buyer, Pitti Immagine Bimbo, salone internazionale dedicato alle nuove tendenze del lifestyle per la moda bimbo, si è tenuta lo scorso giugno a Firenze Fortezza da Basso. Una fiera che fa parte del circuito Pitti Immagine, azienda dedicata alla promozione dell’industria e del design della moda e, più recentemente, anche dei settori dell’enogastronomia e dei profumi. Per le aziende che vi partecipano Pitti Immagine Bimbo non è una semplice manifestazione ma rappresenta un’opportunità di crescita, un momento di condivisione a livello internazionale di creazioni di qualità frutto del grande lavoro di ricerca che ruota intorno alla moda per bambini.

Per la prima volta presente alla manifestazione, CM Lovepack non si è lasciata sfuggire questa occasione per farsi conoscere e per presentare qualcosa di veramente unico, originale, una shopper di lusso dedicata ai bambini: Bimbo Shopping Bag. La sua particolarità sta nella scelta del design che è una rivisitazione in chiave attuale delle cartelle che si usavano per la scuola nei primi anni del ‘900. Due le versioni, una a tracolla per le bimbe e una classica a cartella per i maschietti. La Bimbo Shopping Bag rappresenta la sintesi tra le grandi capacità progettuali di CM Lovepack e l’inesauribile creatività di Roberto Rossi, il titolare dell’azienda.

Il risultato sono shopping bag realizzate con materiali nobili e riciclabili come cartoncino, tessuto e nastri. Materiali che si accompagnano a finiture perfette, colori di gran moda e cuciture che richiamano un’artigianalità d’altri tempi. Una linea pensata per diventare un prodotto strategico per i brand che sono alla ricerca di strumenti immediatamente riconoscibili in grado di veicolare al meglio l’identità del marchio.

A rendere ancora più esclusiva la Bimbo Shopping Bag una piccola sorpresa custodita al suo interno: un set di quaderni e astucci con matite colorate da usare per il primo giorno di scuola. A pensarci è stata Arti Grafiche Paciotti, azienda di stampa, specializzata in editoria e produzione di brochure e cataloghi per il mondo della moda, che condivide con CM Lovepack la stessa filosofia progettuale. Seguendo il filo creativo vintage ma senza dimenticare il gusto moderno, anche per i quaderni e gli astucci sono stati scelti materiali di pregio e finiture speciali. Per gli astucci, ad esempio, oltre a puntare su colori di moda, è stata individuata anche una carta lavabile e antistrappo, a prova di bambino. A dare, infine, un tocco personale agli astucci, rendendoli quasi un prodotto artigianale, è la cucitura a punto Singer, la stessa utilizzata per i quaderni, questi ultimi realizzati accoppiando la carta con il tessuto jeans.

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Pròto~typo 5Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging

Arjowiggins e il lusso, un rapporto inscindibilela cartiera francese partner e sponsor dell’evento brand networksAnnunciata in occasione della fiera del packaging di lusso Luxe Pack 2016, la partnership tra la filiale italiana della cartiera francese Arjowiggins Creative Papers (AWCP) e Cartotecnica Moderna CM Lovepack ed Arti Grafiche Paciotti ha trovato piena concretezza nell’evento ‘Brand Networks – creare alleanze di successo’ che ha visto la partecipazione di brand importanti del mondo del lusso riuniti nello splendido Resort Le Buche di Sarteano, in provincia di Siena, per un weekend all’insegna della condivisione e del relax. Si tratta del primo di una serie di eventi che vedranno la partecipazione diretta di AWCP grazie al progetto INLUX lanciato di recente da Sequana, la holding che controlla Arjowiggins, produttore di carte grafiche, creative e di sicurezza e Antalis, uno dei maggiori gruppi di distribuzione di carte e prodotti di imballaggio e di comunicazione visiva.

INLUX è un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di mettere in relazione i vari brand del lusso coinvolgendo non solo i creativi e i responsabili del marketing e della comunicazione, ma anche tutti gli attori della filiera che dall’idea progettuale alla stampa e al confezionamento concorrono alla realizzazione di un prodotto stampato. «Si tratta di un progetto corporate trasversale che vedrà quindi il coinvolgimento congiunto di Arjowiggins e Antalis» spiega Simone Medici, direttore generale e direttore vendite e marketing Sud Europa e Turchia. «Metteremo in campo tutte le nostre forze per favorire momenti di socializzazione formali e colloquiali attraverso la partnership con aziende che come CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti condividono la nostra visione».

Il progetto che avrà un respiro internazionale, prevede alcune azioni già calendarizzate, come ad esempio gli eventi PopUp che, dopo il successo ottenuto in Europa nel 2015, saranno proposti in altri continenti nel 2017.«È da molto tempo ormai che Arjowiggins gestisce un network di "global e super brands " ma l’idea alla base del progetto INLUX è quella di sfruttare la capillarità del gruppo, presente in 120 Paesi, in modo più strutturato. I grandi gruppi internazionali del lusso hanno la necessità di affidarsi a un partner in

grado di coordinare e gestire numeri importanti grazie ad una rete globale che il gruppo Sequana può garantire» ha concluso Medici.

Arjowiggins Creative Papers, produttore e leader mondiale nel settore dei supporti creativi, offre la più vasta gamma di carte naturali eco-sostenibili dalle caratteristiche innovative. Tutte le carte Arjowiggins Creative Papers sono certificate FSC con un’offerta di carte 100% riciclate premium, che si adattano a qualsiasi progetto creativo e consentono di ottenere performance eccellenti. Tra i più noti brand commercializzati: Conqueror, Opale, Inuit, Curious Collection, Keaykolour, Rives, Pop’Set, Priplak e Guarro Casas. Carte creative per industria grafica, etichette, packaging di lusso e bookbinding, con una grande scelta di colori, texture e finiture. In Italia le carte AWCP sono distribuite da Polyedra che garantisce la pronta consegna della quasi totalità delle carte presenti nel catalogo “The Paper Book – 2015/2017”.

PITTI IMMAGINE BIMBO - Firenze, Fortezza da Basso, 19-20 gennaio

PACKAGING PREMIÈRE - Milano, The Mall, 16-18 maggio

LUXE PACK - Monaco, Grimaldi Forum, 2-4 ottobre

2017 - I NOSTRI APPUNTAMENTI

PARTNERSHIP

La nuova linea di coordinati incanta i buyerAppuntamento ormai d’obbligo da ben 6 edizioni, anche quest’anno CM Lovepack ha partecipato a Luxe Pack, la mostra internazionale dedicata ai buyer del packaging di lusso che si tiene a Monaco. Questa manifestazione è diventata nel tempo un’ottima occasione per entrare in contatto con un pubblico qualificato e internazionale che opera nel settore del lusso ed è alla ricerca di soluzioni di packaging innovative. Si tratta in larga maggioranza dei CEO di grandi aziende del lusso, il 34%, e di addetti al marketing e alla comunicazione (26%). Visitatori con un alto profilo alla continua ricerca di ispirazione e di idee nuove.

Proprio pensando al pubblico di riferimento, CM Lovepack quest’anno ha deciso di lanciare a Monaco una nuova linea di coordinati – shopper e scatola/espositore – rivestiti in vari tessuti e fantasie. Ne è scaturita una collezione dalla forte personalità, in linea con le ultime tendenze della moda. Proposte sia con rivestimento in flanella grigia e scozzese, sia con un tessuto in pizzo, queste scatole e shopper esprimono ancora una volta la capacità di CM Lovepack di interpretare, e decodificare, stili e tendenze delle aziende che operano nel lusso.

Non solo. CM quest’anno, grazie alla sinergia stabilita con Arti Grafiche Paciotti, ha scelto di puntare su un progetto coordinato comprendente anche un catalogo con la copertina

rivestita con la stessa stoffa in flanella scozzese utilizzata per scatola e shopper. L’obiettivo era quello di sottolineare la capacità di CM Lovepack di soddisfare il bisogno di coerenza che i marchi del lusso hanno da sempre nella costruzione della loro brand identity. CM è riuscita in questo intento trasferendo nel progetto coordinato l’ampia competenza e specializzazione acquisite negli anni nella tecnica di accoppiatura tra materiali di diversa natura come cartone e tessuto. Materiali con spessori, rigidità e texture diversi, che una volta abbinati da CM Lovepack si fondono l’uno con l’altro creando un’armonia perfetta.

Il risultato è sotto i vostri occhi. Sia scatola che shopper sono stati pensati per contenere cosmetici e profumi, tra l’altro il settore di provenienza del maggior numero di visitatori di Luxe Pack, ma possono essere soluzioni molto valide anche nel mondo dei gioielli e della moda. Difficile per ora stabilire quale tra le due proposte – flanella o pizzo - sarà quella che più avrà successo nei prossimi mesi ma una cosa è certa: le aziende e i buyer che si sono avvicendati allo stand hanno manifestato grande apprezzamento per la sensibilità e l’attenzione posta da CM nella ricerca dei materiali e delle finiture. Grazie poi alla sinergia stabilita con Arti Grafiche Paciotti, CM Lovepack ha anche offerto ai visitatori un’immagine di sé quale partner completo che oltre al packaging può seguire tutta la comunicazione coordinata del brand.

luxe pack 2016

La scatola-espositore e la shopper rivestite in flanella grigia e scozzese sono degli evergreen che conferiscono al progetto un carattere di forte personalizzazione ed eleganza.

CM Lovepack è molto attenta alla scelta dei tessuti e dei colori, che accoppia ad altri materiali interpretando le esigenze del variegato mondo del lusso. In questo caso la stessa scatola-espositore è stata realizzata anche nella versione pizzo, ideale per il target femminile del settore della cosmesi e profumeria.

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GENNAIO 2017Pròto~typo6

La collezione moda in un book prestigioso

Un packaging sobrio per vini esclusivi

CASE HISTORYMettere a punto un progetto di comunicazione efficace è sempre più strategico per le aziende che vogliono avere una chiara riconoscibilità sul mercato. Ecco perché è importante affidarsi a partner di stampa affidabili che di concerto con i designer e gli studi grafici o direttamente con gli uffici marketing e comunicazione dei brand, possano orientare al meglio le scelte verso soluzioni di maggior impatto. Questo è possibile grazie alle competenze specifiche

nell’ambito delle tecniche di stampa, di finitura e di trasformazione dei materiali ma soprattutto alla volontà di sperimentare e raccogliere nuove sfide. Ecco perché Lorena Antoniazzi, maglieria e accessori donna di alta gamma e Il Moro di SanGiovanni, azienda vitivinicola per intenditori appassionati, si sono affidati a CM Lovepack e Arti Grafiche Paciotti per realizzare due strumenti centrali per la loro attività.

Qualità, innovazione, trasparenza. In queste tre parole è racchiusa l’essenza del marchio Lorena Antoniazzi, un brand ormai riconosciuto a livello internazionale per la maglieria di alta gamma prodotta con filati di prim’ordine interamente in Italia, quasi esclusivamente in Umbria. Lorena Antoniazzi, stilista veneta e figlia d’arte con una lunga gavetta negli uffici stile di Armani e Montana lancia il suo brand a Perugia nel 1993. Una sfida ambiziosa condivisa con il marito Luca Mirabassi, fondatore e titolare della Sterne International che produce e distribuisce il brand. Ma la qualità per essere riconosciuta deve essere garantita. È per questo che l’azienda perugina ha messo a punto un brevetto depositato nel 2013 che, grazie all’inserimento di un microchip nell’etichetta e alla tecnologia RFID, consente di avere l’identikit del capo dall’origine a tutte le fasi di produzione. Non meno importante, la Certificazione Tessile Salute che attesta la qualità e la sicurezza dei capi,

garantendo l’assenza di sostanze chimiche nocive alla salute nella fase di produzione ed offrendo al consumatore un’ulteriore trasparenza del processo produttivo.

Comunicare il lusso affidandosi ad un partner di qualitàUn’azienda in forte crescita, vocata all’estero, che ha la necessità di trasmettere in modo efficace i valori su cui si fonda. Per la sua comunicazione stampata, Lorena Antoniazzi si affida da molti anni ad Arti Grafiche Paciotti che nel tempo ha saputo guidare sapientemente il brand perugino contribuendo all’affermazione del marchio grazie ad un’immagine elegante ed autentica declinata attraverso molteplici strumenti di comunicazione. Preziosi company profile e look book, inviti accattivanti, shopper esclusive e un visual innovativo: elementi studiati e progettati ad hoc per sottolineare la forza del brand soprattutto nei luoghi

frequentati dai clienti di riferimento e cioè le boutique monomarca di Parigi, Saint Moritz, Ortisei, Perugia e per lo showroom di Milano. «Anche se siamo consapevoli dell’importanza di investire nella comunicazione digitale» – ci ha raccontato Annalisa Surace, responsabile comunicazione del brand perugino – «attualmente privilegiamo una modalità più tradizionale focalizzata sui prodotti stampati». Dopo aver sperimentato alcune agenzie di comunicazione, la società ha optato per una grafica interna che coordina tutto il materiale informativo e pubblicitario. «Proprio per la nostra struttura piuttosto snella» – ha continuato Annalisa – «per noi è fondamentale la collaborazione con un vero e proprio consulente che sia in grado di affiancarci nella progettazione e nella realizzazione degli strumenti di marketing più efficaci per valorizzare la nostra immagine». E conclude, «Marco Bracalente mette a nostra disposizione il suo eccellente team grafico che ci supporta in modo puntuale e paziente nonostante la distanza, visto che noi operiamo da Milano».

Ed è da questa integrazione di esperienze e competenze che nascono piccoli gioielli di stampa come il catalogo moda in due volumi nel formato 13x19 cm, tenuto insieme da una copertina esterna realizzata con cartoncino naturale Savile Row Plain Dark Grey da 300 g. di Fedrigoni serigrafato con Pantone argento e rifinito con un bottone a forma di stella (che riprende il logo della società) posizionato a mano sulla costa. Un oggetto raffinato che attraverso le immagini nitide, i colori e la matericità della carta è in grado di restituire l’idea di italianità e comfort alla base del marchio.

Il sogno di comprare un piccolo terreno per produrre vino è diventato molto comune. Soprattutto chi vive in città, ogni tanto accarezza l’idea di mollare tutto per rifugiarsi in campagna e intraprendere un cammino sicuramente impegnativo ma al tempo stesso seducente.

Ma c’è sogno e sogno. Sebastiano Cameli e sua moglie Daniela Pavesi Keusseoglou, armatori genovesi da generazioni, dopo una vita di intensa attività imprenditoriale, in giro per il mondo, hanno deciso di dare ascolto a una delle due grandi passioni che oltre alla musica li ha sempre uniti. E nella commovente Val d’Orcia, a San Giovanni d’Asso, in provincia di Siena, il vino lo hanno prodotto per davvero. Non un rosso qualsiasi: la famiglia Cameli ha voluto riportare l’eleganza dell’enologia francese in stile bordolese producendo un vino equilibrato ma di carattere. I vitigni impiantati, sono quindi inusuali per la zona: Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot danno vita nel 2006 al Moro di SanGiovanni e al Fiore del Moro, vini che vengono imbottigliati solo nelle annate in cui la qualità della vendemmia incontra gli elevati standard imposti dalla famiglia. La produzione iniziale, contenuta per esclusivo consumo familiare, oggi raggiunge circa 11mila bottiglie ed è quasi interamente destinata ai mercati esteri con rare eccezioni per il nostro Paese dove viene venduta direttamente ad un pubblico di appassionati intenditori.

Confezioni che riflettono la “sobria eccellenza”Per le nuove confezioni regalo, il Moro di SanGiovanni ha scelto CM Lovepack. L’azienda ha sposato l’idea suggerita dalla cartotecnica perugina di creare delle confezioni che oltre a proteggere e sottolineare il valore del contenuto potessero essere riutilizzate. Scatole belle ed eleganti che si trasformano in portaoggetti o custodie per gli

armadi, in linea con la tendenza che vede sempre di più i brand del lusso optare per packaging all’insegna della sostenibilità. Realizzate in tre formati – magnum, due bottiglie e tre bottiglie - le scatole sono state realizzate con cartone teso accoppiato con carta Fedrigoni Materica nella tonalità Pitch certificata Fsc, un supporto estremamente morbido realizzato con fibre di cotone, fibre riciclate e con particolari fibre di pura cellulosa. Stampate in offset ad un colore (bianco), le scatole sono fasciate con coperchio a cerniera calamitato.

«Ci siamo rivolti a CM Lovepack perché in sintonia con la nostra visione che mette al centro la qualità e l'attenta ricerca della perfezione che si riassume in quello che è l'attitudine continua della nostra azienda agricola: la ricerca della "sobria eccellenza”», ha commentato Carmelo Ippolito, consulente dell’azienda vitivinicola

senese. «Il Moro di Sangiovanni va oltre l’esclusività dei vini di alta gamma perché è un prodotto di nicchia, curato nei minimi dettagli, realizzato in quantità limitate e destinato a veri intenditori», ha aggiunto Ippolito.

«I nostri fornitori devono assomigliarci e CM Lovepack mette la nostra stessa passione e attenzione nel proprio lavoro. Grazie a queste confezioni, siamo riusciti a trasmettere a chi acquista il nostro vino l’idea di un’esperienza di assoluta qualità». Un oggetto raffinato che attraverso le immagini nitide, i colori e la matericità della carta è in grado di restituire l’idea di italianità e comfort alla base del marchio.

Il catalogo moda di Lorena Antoniazzi realizzato da Arti Grafiche Paciotti. Due volumi in formato 13x19 rilegati con una copertina esterna in cartoncino naturale Savile Row Plain Dark Grey da 300 g di Fedrigoni serigrafata con Pantone Argento. La copertina è rifinita con un bottone a forma di stella che riprende il logo della società, posizionato a mano sulla costa.

Uno dei tre packaging realizzati da CM Lovepack per il Moro di SanGiovanni della omonima casa vitivinicola senese, prodotti in cartone teso accoppiato con carta Fedrigoni Materica nella tonalità Pitch.

lorena antoniazzi

il moro di sangiovanni

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Pròto~typo 7Pubblicazione di informazione aziendale - Artigianato tipografico e packaging

Studio Kmzero, stilisti della comunicazione

Tutto il bello della stampa waterless

CULTURA GRAFICA

Ogni brand ha la sua storia. E se si va a fondo e si ricercano le radici e se ne osserva l’evoluzione, si capisce qual è il carattere tipografico che più si addice alla sua comunicazione. Detta così sembra una cosa facile. In realtà non lo è. Servono cultura grafica, passione per la tipografia, voglia di sperimentare, curiosità verso il nuovo. Caratteristiche che connotano Cosimo Lorenzo Pancini, Debora Manetti e Francesco Canovaro, i tre soci nonché art director dello studio Kmzero di Firenze. Tre visual designer che dopo una serie di esperienze maturate in ambiti diversi hanno deciso di mettere insieme le proprie competenze per dare vita a qualcosa che non c’era. Un posto dove sperimentare nuovi linguaggi combinando grafica, tipografia, nuovi media e arte digitale.

Cosimo Lorenzo Pancini ci ha raccontato come si diventa stilisti della comunicazione realizzando l’abito giusto per ogni brand.

Come si progetta il carattere che identifica un brand?È un viaggio nella storia dell’azienda. Un viaggio impegnativo perché un dettaglio o una sfumatura possono essere importanti per delineare il carattere che deve comunicare inequivocabilmente le peculiarità del brand. Ogni carattere ha il suo linguaggio ed è per questo che ogni brand deve avere il suo. Una volta definito può essere utilizzato non soltanto ai fini della progettazione del marchio ma anche per caratterizzare l’immagine coordinata sia essa stampata, digitale o visiva.

Puoi fare un esempio?Uno degli ultimi lavori che abbiamo realizzato è il marchio per una catena di negozi di abbigliamento per bambini in India: Kair. L’esigenza era quella di sviluppare un carattere in grado di entrare in contatto con le mamme comunicando l’idea di morbidezza e protezione. Il risultato è stato un carattere dal segno stondato che rimanda immediatamente al mondo dei bambini, una particolarità che è stata ripresa nella progettazione degli espositori che sono anch’essi stondati.

C’è un settore che più di altri ha investito sulla propria immagine negli ultimi anni?In generale il mondo del lusso rappresenta sempre l’avanguardia ma onestamente devo dire che il settore Food è quello che ha fatto registrare i maggiori cambiamenti. Penso a come sono cambiati i loghi di alcuni brand ma soprattutto a come si sono trasformati i luoghi di fruizione del cibo, dai ristoranti ai bar, fino ai supermercati. Vedo molto ad un impiego intelligente del lettering non solo per uso decorativo ma anche informativo.

Il progetto Unicoop Firenze va in questa direzione?Proprio così. È stata un’esperienza entusiasmante perché si trattava di progettare spazi enormi, quelli di una quindicina di centri e poli commerciali presenti in Toscana. Abbiamo sviluppato l’identità visiva integrata per la grafica ambientale fino al nuovo sistema di segnaletica pensato per guidare l’utente nel centro utilizzando il lettering e ispirandoci ai valori che Unicoop vuole trasmettere ai suoi

clienti: etica, appartenenza, virtuosità ecologica. Ne è nata una libreria di artwork tipografici da utilizzare di volta in volta nei vari centri commerciali, incentrati su caratteri realizzati a pennello ed icone fresche e semplici.

E poi c’è la collaborazione con Lucca Comics & Games.Il primo logo per questo meraviglioso festival, ormai divenuto un riferimento internazionale per gli appassionati del gioco della letteratura per immagini, risale al 2004. Da allora molti caratteri sono stati sviluppati appositamente per questa kermesse che ogni anno si rifà a un tema diverso e sulla base del quale sviluppiamo ogni anno il carattere e l’identità visiva.

Che fine fanno i caratteri sviluppati?Dopo averli utilizzati per i vari progetti, i caratteri vengono caricati su un apposito sito (www.zetafonts.com) dove possono essere acquistati per un nuovo utilizzo. Impossibile non trovare qualcosa di interessante: anche per i grafici di Google, che ci hanno trovato il font giusto per realizzare il logo degli Europei di calcio della scorsa estate.

Avete mai sentito parlare di stampa offset senza acqua? Se non siete esperti del settore è difficile appassionarsi a temi del genere e con tutta probabilità è anche improbabile che

conosciate la differenza che passa tra offset tradizionale e offset senza acqua. Mentre è del tutto più probabile che tenendo uno stampato tra le mani anche a un occhio inesperto non sfugga la qualità, o meglio l’eccellenza, che si può raggiungere con la tecnologia waterless. Eliminando l’acqua dal processo di produzione e, grazie alla facilità di regolazione delle impostazioni del colore per la stampa, i punti di retino risultano più nitidi e precisi aumentando così la resa dei colori e la definizione di stampa. In secondo luogo anche l’ottima ripetibilità di stampa non solo è garantita ma anche costante su tutta la tiratura, dal primo all’ultimo foglio. In più con questo processo a secco, la carta non subisce deformazioni, si riducono al minimo eventuali problemi di registro colore e si ottiene un’elevata qualità anche utilizzando carte naturali. Eliminando i tempi di asciugatura si ha il vantaggio di poter programmare meglio i lavori e consegnare in maniera puntuale le commesse di stampa. Nessun limite poi per quanto riguarda la tipologia di lavori che si possono gestire e che comprendono book moda, arte e packaging. Per tutti questi settori di produzione che prestano sempre più attenzione agli aspetti ambientali, la stampa waterless rappresenta la scelta più adatta poiché

non si utilizzano più i liquidi di bagnatura. Siamo in presenza di un processo chemical-free e pertanto non si immettono nell’atmosfera inquinanti, quali l’alcool isopropilico il cui utilizzo contribuisce alla pericolosa formazione di ozono.

Guardate attentamente il numero di Proto-typo che avete tra le mani. Soffermatevi sulla pulizia dei caratteri e sulla nitidezza e la brillantezza dei colori: questo numero è stampato con la tecnologia Drydots®, il marchio coniato dall’azienda tedesca marks-3zet che da anni contribuisce alla diffusione della stampa waterless nel mondo. Drydots® usa tecnologie e materiali studiati e sviluppati seguendo gli standard di qualità più alti. Questo è il motivo per cui solo i migliori player sul mercato internazionale della stampa professionale sono selezionati per garantire il migliore risultato ad oggi possibile, con costante ricerca operativa per accrescere un sistema che porta alla perfezione.

Un progetto di ampio respiro quello realizzato da Kmzero per Unicoop: con il sapiente utilizzo del lettering sono stati ridisegnati gli spazi dei centri e dei poli commerciali presenti in sette province della Toscana.

Stampa tradizionale vs waterless: i punti di retino risultano più nitidi e precisi aumentando la resa dei colori e la definizione di stampa.

Il manifesto realizzato dai creativi fiorentini per Lucca Comics 2015. La collaborazione con l’importante kermesse lucchese risale al 1993.

stampa

caratteri

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ALLEATI NEL SUCCESSOEvento Brand Networks, Resort Le Buche Wine &SPA, Sarteano 14-15 ottobre 2016