PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

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a a . . s s . . 2 2 0 0 1 1 3 3 / / 2 2 0 0 1 1 4 4 TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE i i n n d d i i r r i i z z z z o o: G G r r a a f f i i c c a a e c c o o m m u u n n i i c c a a z z i i o o n n e e TEORIE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze tecnico grafico TEORIE DELLA COMUNICAZIONE: Non ancora presente la classe quarta TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze e quarte professionale grafico TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze e quarte professionale commerciale PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE: Classi quinte professionale grafico ALLEGATI VERIFICHE GRIGLIE DI VALUTAZIONE A CURA DEI DOCENTI NUTI – PARRUCCI DIPARTIMENTO TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

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TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

iinnddiirriizzzzoo: GGrraaffiiccaa e ccoommuunniiccaazziioonnee

TEORIE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze tecnico grafico

TEORIE DELLA COMUNICAZIONE: Non ancora presente la classe quarta

TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze e quarte professionale grafico

TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE: Classi terze e quarte professionale commerciale

PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE: Classi quinte professionale grafico

ALLEGATI VERIFICHE

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

A CURA DEI DOCENTI NUTI – PARRUCCI

DIPARTIMENTO TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

Page 2: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

L’AMBITO DISCIPLINARE DI:

TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

STABILISCE CHE:

1. I docenti prevedono un congruo numero di ore per il recupero in itinere e una verifica finale che accerti

l’eventuale recupero avvenuto, tale recupero può essere attuato alla fine di uno o più moduli a seconda delle

necessità del docente e della classe.

2. Si richiede l’uso della LIM fondamentale per l’analisi di campagne pubblicitarie e produzione/analisi dei lavori

degli studenti.

PROF.NUTI ANDREA

PROF.SSA PARRUCCI ALESSANDRA

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PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S. 13 - 14

AMBITO DISCIPLINARE:TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE GRAFICO INDIRIZZO: GRAFICO CLASSI: TERZE MODULO N. 1-2-3-4 TITOLO: modulo 1 la comunicazione 2 Mass media 3 Socializzazione e condizionamenti 4 Strategie persuasive nella pubblicità.

Nella stessa scheda sono presentati i quattro moduli del programma Si evidenzia che la programmazione di

quest’anno tiene conto della programmazione IEFP

COMPETENZE

• Espressivo-letteraria

• Storico-analitico-espressiva

• Espressivo-relazionale

• Analitico-espressiva

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

• Lo studente sa usare il lessico specifico e riconosce le strategie di

condizionamento nei media, nella pubblicità e nella vita sociale in generale

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Comunicazione, mass media, Socializzazione e condizionamento, strategie

psicologiche nella pubblicità

Contenuti:

- omunicazione umana; codice verbale e non verbale ( diverse caratteristiche e diverse

funzioni), gli elementi del processo comunicativo secondo Jakobson. Il concetto di

feedback, la circolarità della comunicazione; comunicazione e relazioni (la meta

comunicazione).

-L’evoluzione sociale dei media (dalle civiltà orali all’era digitale); cosa sono i mezzi di

comunicazione di massa, quali caratteristiche hanno e che tipo di flussi comunicativi

mettano in atto; Marshall McLuhan: il mezzo è il messaggio ovvero la valenza cLa

differenza fra comunicazione ed informazione: il modello informatico di shannon e

quello psicologico di Watzlawick; la Scuola di Palo Alto e gli assiomi della comunicativa

dei diversi canali, la distinzione fra media caldi e media freddi; Thompson e le diverse

relazioni fra emittente e ricevente create dai mezzi di comunicazione (faccia a faccia,

interazione mediata e quasi interazione mediata); la teoria dell’agenda setting e

quella della fruizione selettiva; modelli comunicativi e linguaggi: mass media

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tradizionali e new media.

-La dimensione sociale dell’individuo: la socializzazione, cosa è un gruppo e quali sono

le sue caratteristiche fondamentali (frequenza delle interazioni, norme e ruoli); i

principali ruoli all’interno del gruppo (il capro espiatorio, lo sdrammatizzatore, il

leader, il leader oppositivo, il nuovo arrivato); gli stili di leadership (permissivo,

autoritario e democratico)

-L’attenzione selettiva: i fattori esterni per catturare l’attenzione ( contrasto,

dimensione, posizione, dinamismo, colore); il valore espressivo e comunicativo del

colore nella pubblicità: la relazione fra colore, suo significato psicologico e prodotto.Il

contributo della psicologia alla costruzione del messaggio pubblicitario: le leggi

dell’organizzazione percettiva secondo la psicologia della Gestalt, ovvero come

l’occhio ed il cervello danno significato al mondo. Il contributo della psicologia alla

memorizzazione del messaggio pubblicitario: ripetizione, ritmo e musicalità, chiarezza

e sinteticità, posizione.

Capacità: Lo studente sa usare il lessico specifico e riconosce le strategie di condizionamento

nei media, nella pubblicità e nella vita sociale in generale

TEMPI

Settembre – Novembre

Novembre – Gennaio

Febbraio – Marzo

Aprile Maggio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

• Lezione frontale

• Lezione interattiva

• Simulazioni e giochi di ruolo su scambi comunicativi con successive analisi

• Costruzione e presentazione alla classe di prodotti multimediali

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

• Verifiche orali

• Verifiche scritte: prove multiple con 6 domande chiuse; 4 domande aperte; un

esercizio di completamento; un esercizio sul lessico specifico della disciplina.

• Verifiche attraverso presentazione di elaborati multimediali su temi selezionati dal

docente

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PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S 2013-14

AMBITO DISCIPLINARE: TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

TESTO: Asprella Libonati, Russiello, Psicologicamente, manuale di psicologia della comunicazione, CLITT

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE INDIRIZZO: GRAFICO DOCENTE: PROF. NUTI CLASSI: QUARTE Si evidenzia che la programmazione di quest’anno tiene conto della programmazione IEFP svolta lo scorso anno e che dunque non sarà possibile seguire in modo ordinato le proposte del manuale. MODULO 1 - TITOLO: STRATEGIE DI CONDIZIONAMENTO E SEMPLIFICAZIONE DEL MESSAGGIO

COMPETENZE

L’indirizzo Professionale grafico multimediale ha lo scopo di far acquisire allo studente, a

conclusione del percorso del secondo biennio, le competenze professionali che gli

consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei

processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali

competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale

attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli

grafici e pubblicitari.

Tecniche della comunicazione, in particolare, attraverso questo modulo ha il compito di :

• Favorire un adeguato livello di consapevolezza critica degli studenti così da favorire

un loro uso dei processi persuasivi e di semplificazione nei modi eticamente più

adeguati e corrispondenti ai reali bisogni dell’utenza

• Analizzare la comunicazione pubblicitaria relativa a prodotti/servizi sui media

tradizionali e sul web.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

• Riconoscere strategie di semplificazione e persuasione interne a vari messaggi

pubblicitari

• Riconoscere strategie di semplificazione e persuasione tipiche della propaganda

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STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Psicologia sociale: Strategie di condizionamento e semplificazione

Contenuti: Gli esperimenti di Milgram e Asch, stereotipi, pregiudizi, effetto alone, teorie

implicite di personalità, effetto primacy, errori di giudizio, differenze fra il modello

algebrico e configurazionale nell’organizzazione della conoscenza sociale. Strategie

persuasive nella pubblicità, dissonanza cognitiva e esempi di pubblicità sociali.

Capacità: possesso di un buon lessico specifico, riconoscimento delle strategie di

semplificazione in esempi pubblicitari o più genericamente comunicativi.

TEMPI

Da Settembre a fine Novembre

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

• Lezione frontale

• Lezione interattiva

• Simulazioni e giochi di ruolo su scambi comunicativi con successive analisi

• Costruzione e presentazione alla classe di prodotti multimediali

• Studi di caso

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

• Verifiche orali

• Verifiche scritte: prove multiple con 6 domande chiuse; 4 domande aperte; un

esercizio di completamento; un esercizio sul lessico specifico della disciplina.

• Verifiche attraverso presentazione di elaborati multimediali su temi selezionati dal

docente

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

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MODULO 2 – TITOLO: FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA

COMPETENZE

• Utilizzare tecniche di progettazione per realizzare messaggi pubblicitari a stampa e

audiovisivi.

• Utilizzare software per elaborare testi e immagini funzionali alla comunicazione

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

• Realizzare una presentazione pubblica di materiali artistici, attraverso adeguata

organizzazione interna del lavoro di presentazione, lessico adeguato, scelta delle

immagini e dei testi scritti.

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: conoscenza di software adeguati alle presentazioni pubbliche; un fotografo

contemporaneo selezionato fra quelli indicati dal docente.

Contenuti: Letizia Battaglia, Paolo Pellegrin, Paolo Woods, Robert Frank, Robert Capa,

Alex Majoli, Antonio Biasucci, Alessandra Sanguinetti, Tina Modotti, Martin Parr,

Francesca Woodman, Sebastiao Salgado, Mimmo Jodice, Isabel Munoz, Gianni Berengo

Gardin, Guido Guidi, Josef Koudelka, Ferdinando Scianna, Olivia Arthur,

Capacità: esporre in pubblico un proprio elaborato, commentare a livello emotivo e

stilistico, senza eccessiva semplificazione, l’immagine proposta; controllare e gestire

eventuali blocchi comunicativi.

TEMPI

Settembre- Dicembre

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

• Lezione frontale

• Lezione interattiva

• Costruzione e presentazione alla classe di prodotti multimediali

Page 8: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Presentazione pubblica dell’elaborato multimediale prodotto.

I criteri di valutazione nel caso specifico saranno i seguenti:

coerenza logica dell’esposizione, ritmo della presentazione, ritmo di alternanza immagine-

parola, controllo della comunicazione verbale e non verbale, organizzazione delle

immagini, forza espressiva ed emotiva dell’elaborato e della sua presentazione.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO 3 - TITOLO: BISOGNI INDIVIDUALI E SOCIALI

COMPETENZE

• Riconoscere i propri e gli altrui bisogni, distinguendo fra bisogni individuali e

sociali.

• Riconoscere la distinzione fra bisogni primari e secondari, indotti e non, razionali

e inconsci.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

• Interpretare dati su stili di vita e comportamenti dei consumatori per individuare

bisogni, gusti e abitudini di persone e gruppi sociali

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: I bisogni e la scuola fenomenologica

Contenuti: La scala gerarchica dei bisogni di Maslow; bisogni primari e secondari, bisogni

individuali e sociali, strategie pubblicitarie centrate sui bisogni. Analisi del testo di

Zigmunt Bauman “Consumo dunque sono..”

Capacità: Riconoscere bisogni differenti in gruppi differenti, riconoscere i propri bisogni,

riconoscere in se stessi la differenza fra bisogni indotti e non, individuare differenze ed

equivalenze fra bisogni materiali, fisici, psicologici;

TEMPI

Dicembre - Febbraio

Page 9: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

• Lezione frontale

• Lezione interattiva

• Simulazioni e giochi di ruolo su scambi comunicativi con successive analisi

• Costruzione e presentazione alla classe di prodotti multimediali

• Studi di caso

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

• Verifiche orali

• Verifiche scritte: prove multiple con 6 domande chiuse; 4 domande aperte; un

esercizio di completamento; un esercizio sul lessico specifico della disciplina.

• Verifiche attraverso presentazione di elaborati multimediali su temi selezionati dal

docente

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO 4 - TITOLO: SCUOLE PSICOLOGICHE FUNZIONALI AL LAVORO DEL GRAFICO

COMPETENZE

Riconoscere le basi psicologiche sottostanti a determinate campagne pubblicitarie o

strategie di marketing

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Riconoscere le strategie psicologiche di persuasione sottostanti a campagne pubblicitarie

o operazioni di marketing e legare le stesse strategie alle teorie e scuole psicologiche di

appartenenza

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Idee della psiche umane proposte dalle scuole del ‘900

Contenuti: (esempio: In nome della rosa)Comportamentismo, Gestalt, Psicanalisi,

Cognitivismo, Scuola sistemico relazionale, Scuola fenomenologica

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Capacità: Intuitive nello stabilire relazioni di attribuzione e lessicali nel descrivere

caratteristiche specifiche delle scuole.

TEMPI

Marzo - Maggio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

• Lezione frontale

• Lezione interattiva

• Costruzione e presentazione alla classe di prodotti multimediali

• Costruzione di mappe concettuali e schede di sintesi

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

• Verifiche orali

• Verifiche scritte: prove multiple con 6 domande chiuse; 4 domande aperte; un

esercizio di completamento; un esercizio sul lessico specifico della disciplina.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

Page 11: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S 2013/2014

AMBITO DISCIPLINARE: Tecniche di comunicazione

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE

INDIRIZZO : Servizi commerciali PROF.SSA PARRUCCI CLASSI: III MODULO N. 1 TITOLO: La comunicazione verbale e non verbale

COMPETENZE

Espressivo- letteraria

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Riconoscere ed interpretare tecniche e strategie della comunicazione

verbale e non verbale al fine di ottimizzare l’interazione comunicativa

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: Struttura e codici dei processi comunicativi.

Contenuti: La differenza fra comunicazione e informazione: il modello informatico di Shannon

e quello psicologico di Watzlawick; la Scuola di Palo Alto e gli assiomi della comunicazione

umana; codice verbale e non verbale (diverse caratteristiche e diverse funzioni), gli elementi

del processo comunicativo secondo Jakobson. Il concetto di feedback e la circolarità della

comunicazione umana; comunicazione e relazioni: la meta comunicazione.

Capacità: saper analizzare la valenza comunicativa delle relazioni umane

e del comportamento verbale e non verbale dell’individuo; saper scegliere ed

usare codici e canali appropriati in funzione dell’interlocutore

TEMPI

Ottobre-Novembre

Page 12: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina.

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

MODULO N. 2

Campo da compilare a fine anno

TITOLO: I mezzi di comunicazione di massa

COMPETENZE

Espressivo- relazionale

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: Mezzi, strumenti e metodi delle comunicazioni di massa.

Contenuti: Le tappe essenziali dell’evoluzione dei mezzi di

Page 13: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

comunicazione e loro impatto sulla società e la cultura. La stampa; Il cinema; La radio; La

televisione; Internet

Capacità: Individuare i mezzi di comunicazione di massa e le loro funzioni

Riconoscere gli effetti dei mass-media sulla collettività;

TEMPI

Dicembre-Gennaio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina.

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO N. 3 TITOLO: La dimensione sociale dell’individuo: il gruppo di lavoro e la leadership COMPETENZE

Espressivo-relazionale

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Individuare linguaggi funzionali ai contesti comunicativi e alla

Page 14: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

sicurezza

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: La dimensione sociale dell’individuo

Contenuti: a socializzazione, cosa è un gruppo e quali sono le sue caratteristiche fondamentali

(frequenza delle interazioni, norme e ruoli); i principali ruoli all’interno del gruppo (il capro

espiatorio, lo sdrammatizzatore, il leader, il leader oppositivo, il nuovo arrivato); gli stili di

leadership (permissivo, autoritario e democratico). Il gruppo di lavoro: coesione, obiettivi

comuni e motivazione.

Capacità: Interpretare dati su stili di vita e comportamenti dei consumatori per

individuare bisogni, gusti e abitudini di persone e gruppi sociali

TEMPI

Febbraio-Marzo

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

Page 15: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

MODULO N. 4 TITOLO: TECNICHE E STRATEGIE NELLA COMUNICAZIONE A UDIO-VISIVA

COMPETENZE

Analitico-gestionale

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Realizzazione di un audiovisivo promozionale

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: La comunicazione visiva ed audiovisiva

Contenuti: Software per la gestione di testi e immagini;Comunicazione stampa, visiva ed

audiovisiva; il report; Geolocalizzazione.

Capacità: Riconoscere le potenzialità della comunicazione a stampa e

audiovisiva

TEMPI

Aprile-Maggio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

Page 16: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

allegata

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

Page 17: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S 2013/2014

AMBITO DISCIPLINARE: Tecniche di comunicazione

ORDINE DI SCUOLA: Istituti professionali INDIRIZZO : Servizi commerciali PROF.SSA PARRUCCI CLASSI: IV MODULO N. 1 TITOLO: Comunicazione pubblicitaria

COMPETENZE

Espressivo- letteraria

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: La comunicazione visiva e pubblicitaria

Contenuti: La pubblicità, ovvero la comunicazione above the line: la storia; gli obiettivi della

pubblicità ieri e oggi: I new media e le nuove forme di promozione e pubblicità.

Internet: da mezzo accessorio a mezzo strutturale; pubblicità: quanto e come si comunica oggi

in Italia.

Capacità: Analizzare e interpretare messaggi di comunicazione visiva e

pubblicitaria

TEMPI

Ottobre-Novembre

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

Page 18: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Altre tipologie metodologie

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO N. 2 TITOLO: L’organizzazione aziendale (introduzione al time managment)

COMPETENZE

Analitico-gestionale

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative

aziendali

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: Economia e società

Contenuti: come il sistema di produzione influenza l’organizzazione sociale e le relazioni fra gli

individui (dalle società agricole alla società post-indistriale); l’economia dei prodotti e

l’economia della conoscenza (distinzione fra beni materiale e beni immateriali); la

globalizzazione. Breve storia dei principali modelli organizzativi: fordismo e sistema di gestione

delle risorse umane: la differenza fra sistemi a basso affidamento ed alto affidamento secondo

la diversa gestione del gruppo di lavoro da parte della direzione (il fattore psicologico in

azienda).

Capacità: interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e

finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction

TEMPI

Dicembre-Gennaio

Page 19: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO N. 3 TITOLO: MODELLI COMUNICATIVI E LINGUAGGI: MEDIA TRADIZIONALI E NEW MEDIA

COMPETENZE

Analitico- Gestionale

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti

tecnologici e software applicativi di settore

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: Processi comunicativi e target di riferimento Struttura e codici dei processi

comunicativi.

Page 20: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Contenuti: La lettera commerciale; la e-mail; la newsletter aziendale; il Blog: la scrittura per i

social network; la comunicazione above the line e below the line.

Capacità: partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti

pubblicitari

TEMPI

Febbraio -Marzo

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

MODULO N. 4 TITOLO: La comunicazione aziendale (le 4 regole della comunicazione efficace)

COMPETENZE

Espressivo-relazionale

Page 21: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e

telematici

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze: Economia e società

Contenuti: come il sistema di produzione influenza l’organizzazione sociale e le relazioni fra gli

individui (dalle società agricole alla società post-indistriale); l’economia dei prodotti e

l’economia della conoscenza (distinzione fra beni materiale e beni immateriali); la

globalizzazione. Breve storia dei principali modelli organizzativi: fordismo e sistema di gestione

delle risorse umane: la differenza fra sistemi a basso affidamento ed alto affidamento secondo

la diversa gestione del gruppo di lavoro da parte della direzione (il fattore psicologico in

azienda).

Capacità: interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e

finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction

TEMPI

Aprile-Maggio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Lezione frontale e discussioni di gruppo guidate

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

LIM

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Verifica orale e scritta: domande chiuse; domande aperte; esercizi di

completamento; esercizi sul lessico specifico della disciplina

Page 22: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Campo da compilare a fine anno

Page 23: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S 2013-2014

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S. 2013/14

AMBITO DISCIPLINARE: PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE

CLASSI: QUINTE

MODULO N. 1 TITOLO: LA COMUNICAZIONE

COMPETENZE

Padronanza della lingua italiana

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Definire elementi, funzioni e canali della comunicazione

· Individuare le principali differenze tra il modello matematico e il modello della

comunicazione umana

· Definire gli assiomi della pragmatica della comunicazione umana

· Individuare le principali funzioni e i principali canali della comunicazione non

verbale e paraverbale o paralinguistica

· Definire le specifiche caratteristiche della comunicazione di massa in quanto

comunicazione sociale

· Analizzare i concetti chiave di alcune delle principali teorie sociologiche sulla

comunicazione di massa

· Comprendere come la comunicazione tramite i mass-media influenzi le opinioni

del pubblico sulla realtà sociale

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze/ Contenuti:

U. D. 1 GLI ELEMENTI DEL PROCESSO COMUNICATIVO

· Definizione di comunicazione. Comunicazione come trasmissione di messaggi e

comunicazione come relazione. Visione del video di Claudio Melchior sulla

comunicazione e degli altri materiali di sostegno alla didattica. I primi modelli di

comunicazione: il modello matematico di Shannon e Weaver e la teoria

dell’informazione come processo lineare-unidirezionale. Gli elementi

fondamentali della comunicazione: emittente, ricevente, messaggio, codice,

canale, contesto, filtri ambientali e del ricevente. Comunicazione verbale,

paraverbale e non verbale. Il modello linguistico della comunicazione di

Jakobson e le principali funzioni della comunicazione: espressiva, poetica,

conativa, metalinguistica, fatica e referenziale. La comunicazione umana e il

concetto di circolarità o feed-back. Il disturbo o noise e i suoi effetti sulla

Page 24: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

comunicazione (esterni, fisiologici e psicologici). La ridondanza e l’assuefazione

al messaggio.

U. D. 2 ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA

· Dalla sintassi e dalla semantica alla pragmatica della comunicazione: gli assiomi

della comunicazione di Paul Watzlawick: 1) Non si può non comunicare 2) Ogni

comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione, di modo che il

secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione 3) La natura di una

relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i

comunicanti 4) Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con

quello analogico 5) Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o

complementari, basati sull’uguaglianza o sulla differenza.

U. D. 3 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

· Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni, comunicare

atteggiamenti interpersonali, partecipare alla presentazione di sé, sostenere e

completare il discorso verbale

· I principali canali della comunicazione non verbale: espressioni facciali, sguardo,

gesti e altri movimenti del corpo, comportamento spaziale (contatto corporeo,

vicinanza-distanza, orientazione, postura), voce.

L’incidenza dei canali verbali, non verbali e paraverbali nella comunicazione

interpersonale.

U. D. 4 LA COMUNICAZIONE DI MASSA: DAI MASS-MEDIA TRADIZIONALI AI

NEW MEDIA

· La comunicazione di massa come comunicazione sociale e le sue principali

caratteristiche: comunicazione one to many, comunicazione globalizzata senza

limiti spaziali e geografici, comunicazione in tempo reale, comunicazione

unidirezionale, comunicazione indiretta, info-entertainment, comunicazione

indirizzata ad orientare modelli di comportamento e valori.

· Le principali teorie sociologiche sulla comunicazione di massa. M. McLuhan e il

concetto di villaggio globale . Le differenti ere o fasi della comunicazione sociale:

era pre-letterata (Trasmissione orale), era letterata (scrittura), era del villaggio

globale (stampa, radio, televisione). La distinzione tra mass-media caldi e freddi.

· Il concetto di agenda setting e la dipendenza cognitiva del pubblico dai massmedia.

Il concetto di gatekeeper o filtro – selezionatore e la funzione degli

opinion leaders. Il newsmaking e i principali criteri di selezione delle notizie per

importanza ed interesse. L’influenza dei mass-media sul pubblico e il modello

comportamentista e cognitivista.

L’evoluzione nella comunicazione dai mass-media tradizionali ai new media. Le

principali caratteristiche della comunicazione tramite i new media: vantaggi e rischi

potenziali. Analisi dei pro e dei contro.

Capacità: Conoscenza e assimilazione organizzata dei contenuti e degli argomenti proposti.

Comprensione ed uso del lessico specifico (termini e concetti chiave) del linguaggio delle

scienze psicologiche e sociali.

Analisi strutturata e sintesi di testi, problematiche, questioni teoriche e nuclei tematici,

anche attraverso l’uso di appunti, griglie di lettura, schemi riepilogativi, tabelle

riassuntive e mappe mentali o concettuali delle idee.

Page 25: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Esposizione scritta e/o orale, in modo chiaro, organico e logicamente strutturato, dei

contenuti proposti.

Acquisizione di una corretta ed efficace metodologia di studio, di un uso appropriato ed

autonomo degli strumenti di lavoro e delle capacità di ripercorrere le fasi e le modalità

delle attività svolte.

Rielaborazione e valutazione critica delle conoscenze acquisite, evitando, in ogni caso,

una mera ripetizione meccanica e/o mnemonica di quanto appreso

TEMPI

Settembre-Febbraio

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Direttivi, basati sulla funzione guida del docente e sulla lezione frontale.

Non direttivi, basati sull’interazione tra docente e alunni, sulla lezione partecipata e

dialogata, sulla discussione collettiva – libera od organizzata -, sugli interventi in classe

durante le lezioni…

Attivi, basati sulla ricerca e sull’indagine personale guidata e/o libera, sulla lettura diretta

individuale e/o collettiva di brani e testi d’autori vari e sull’operatività del metodo di

studio e di lavoro.

Brainstorming, test psicologici e di auto-valutazione, utilizzo di Internet.

Lavoro di studio e di ricerca individuale e/o di piccolo gruppo.

Storicizzazione del lavoro svolto, anche attraverso il ricorso a cartelloni, mappe

riepilogative e schemi riassuntivi.

Organizzazione del lavoro per Moduli e Unità Didattiche e illustrazione del percorso di

studio, delle fasi, degli obiettivi e delle modalità di verifica e di valutazione delle attività

svolte.

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Le verifiche del percorso didattico e dei processi d’apprendimento saranno

periodiche e sistematiche, di tipo formativo e sommativo, in itinere e/o al

termine delle unità didattiche svolte. Si utilizzeranno i seguenti strumenti di

controllo, scritti e/o orali:

· Prove strutturate: test oggettivi di profitto del tipo vero/falso o con domande a

risposta chiusa e/o aperta, questionari di revisione e di sintesi delle conoscenze e dei

concetti acquisiti, schede di comprensione, analisi e sintesi dei contenuti e dei

concetti chiave, con il ricorso a tabelle e a griglie esplicative…

· Prove non strutturate: brevi interrogazioni e colloqui individuali, brevi

esercitazioni di analisi e commento dei testi letti, elaborazione di schemi e mappe

concettuali, sintesi scritte, schede di lettura e note esplicative, eventuali tesine,

ricerche e relazioni, osservazione sistematica dei comportamenti…

Testo di compito a tipologia: mista (2 trattazioni sintetiche di un argomento e 5 quesiti a

risposta

Page 26: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

MODULO 2

Titolo: IL CONTRIBUTO DELLA PSICOLOGIA NELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

COMPETENZE

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (performance)

Comprendere come catturare l’attenzione del target attraverso le caratteristiche del

messaggio pubblicitario, l’uso del colore e del linguaggio non verbale nel visual

Comprendere come facilitare percezione e ricordo del messaggio

Comprendere l’influenza delle motivazioni, consce ed inconsce, sul comportamento del

consumatore

Comprendere l’influenza dei diversi stili di vita su preferenze, gusti, abitudini di consumo

individuali

Comprendere l’utilità delle tecniche di segmentazione per la conoscenza del target

Conoscere e riconoscere le differenti tecniche e metodologie d’indagine quantitative e

qualitative nelle ricerche di mercato

Comprendere che obiettivo primario della pubblicità è la persuasione più che

l’informazione

Conoscere le basi della psicologia della vendita e del processo di persuasione pubblicitario

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze/ Contenuti: U. D. 1 L’ATTENZIONE

· L’attenzione quale meccanismo selezione o filtro delle informazioni. Le principali

caratteristiche esterne che attirano l’attenzione del pubblico e dei potenziali

consumatori: intensità e dimensione, posizione, contrasto, novità o originalità,

ripetizione e familiarità, movimento.

· Il colore come catalizzatore dell’attenzione. Il significato psicologico del colore.

Colori caldi (rosso, arancione, giallo) e freddi (blu, verde). Il test di Luscher e il

significato psicologico dei colori fondamentali. L’uso del colore nella pubblicità.

· La comunicazione non verbale nel visual pubblicitario .

· La memorizzazione del messaggio pubblicitario e i principali requisiti del

messaggio che possono facilitarla: ripetizione, sinteticità o brevità, chiarezza,

posizione, ironia/comicità, rime, slogan e jingle.

Page 27: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

U. D. 2 LA CONOSCENZA DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE

· Il comportamento del consumatore e l’influenza delle motivazioni consce e

inconsce e dei diversi stili di vita su preferenze, gusti, abitudini di consumo

individuali.

· Le ricerche motivazionali tradizionali e le nuove tecniche e strategie di

marketing per la conoscenza del target. Ricerche qualitative e quantitative.

U. D. 3 LA PERSUASIONE NELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

· Gli obiettivi della pubblicità a breve e a lungo termine: informazione e

persuasione. Il processo di persuasione e la psicologia delle vendite. Il modello

AIDA: Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione.

Le principali strategie persuasive: uso di esperti, testimonial, bellezza, persone

comuni.

Capacità: Conoscenza e assimilazione organizzata dei contenuti e degli argomenti proposti.

Comprensione ed uso del lessico specifico (termini e concetti chiave) del linguaggio delle

scienze psicologiche e sociali.

Analisi strutturata e sintesi di testi, problematiche, questioni teoriche e nuclei tematici,

anche attraverso l’uso di appunti, griglie di lettura, schemi riepilogativi, tabelle

riassuntive e mappe mentali o concettuali delle idee.

Esposizione scritta e/o orale, in modo chiaro, organico e logicamente strutturato, dei

contenuti proposti.

Acquisizione di una corretta ed efficace metodologia di studio, di un uso appropriato ed

autonomo degli strumenti di lavoro e delle capacità di ripercorrere le fasi e le modalità

delle attività svolte.

Rielaborazione e valutazione critica delle conoscenze acquisite, evitando, in ogni caso,

una mera ripetizione meccanica e/o mnemonica di quanto appreso

TEMPI

Marzo- giugno

METODOLOGIA (per tutte le classi e in particolare per I&FP privilegiare didattica laboratoriale ).

Altre tipologie metodologie

Direttivi, basati sulla funzione guida del docente e sulla lezione frontale.

Non direttivi, basati sull’interazione tra docente e alunni, sulla lezione partecipata e

dialogata, sulla discussione collettiva – libera od organizzata -, sugli interventi in classe

durante le lezioni…

Attivi, basati sulla ricerca e sull’indagine personale guidata e/o libera, sulla lettura diretta

individuale e/o collettiva di brani e testi d’autori vari e sull’operatività del metodo di

studio e di lavoro.

Brainstorming, test psicologici e di auto-valutazione, utilizzo della L.I.M.;

Lavoro di studio e di ricerca individuale e/o di piccolo gruppo.

Storicizzazione del lavoro svolto, anche attraverso il ricorso a cartelloni, mappe

riepilogative e schemi riassuntivi.

Organizzazione del lavoro per Moduli e Unità Didattiche e illustrazione del percorso di

Page 28: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

studio, delle fasi, degli obiettivi e delle modalità di verifica e di valutazione delle attività

svolte.

TESTO DI COMPITO E MODALITÀ DI VERIFICA Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia allegata

Le verifiche del percorso didattico e dei processi d’apprendimento saranno

periodiche e sistematiche, di tipo formativo e sommativo, in itinere e/o al

termine delle unità didattiche svolte. Si utilizzeranno i seguenti strumenti di

controllo, scritti e/o orali:

· Prove strutturate: test oggettivi di profitto del tipo vero/falso o con domande a

risposta chiusa e/o aperta, questionari di revisione e di sintesi delle conoscenze e dei

concetti acquisiti, schede di comprensione, analisi e sintesi dei contenuti e dei

concetti chiave, con il ricorso a tabelle e a griglie esplicative…

· Prove non strutturate: brevi interrogazioni e colloqui individuali, brevi

esercitazioni di analisi e commento dei testi letti, elaborazione di schemi e mappe

concettuali, sintesi scritte, schede di lettura e note esplicative, eventuali tesine,

ricerche e relazioni, osservazione sistematica dei comportamenti…

Testo di compito a tipologia: mista (2 trattazioni sintetiche di un argomento e 5 quesiti a

risposta

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Testo di Compito AMBITO DI PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

TIPOLOGIA: MISTA (2 TRATTAZIONI SINTETICHE DI UN ARGOMENTO e 5 QUESITI A RISPOSTA

Page 29: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Esempio verifica Tecniche di Comunicazione

Segna come vere o false le seguenti affermazioni, quindi spiega il significato dei termini

scritti in corsivo:

1. Affinche ci sia comunicazione non e’ necessario che emittente e ricevente condividano lo

stesso codice.

2. Si chiama “contesto della comunicazione”, la situazione reale in cui avviene lo scambio dei

messaggi.

3. La relazione fra gli interlocutori non influenza il significato del messaggio.

4. Secondo la Scuola di Palo Alto, gli esseri umani possono anche non comunicare.

5. La comunicazione di massa si fa iniziare con l’invenzione della scrittura nel terzo millennio

a.c.

6. I new media non permettono al pubblico di trasmettere alcun feedback.

7. Il linguaggio del corpo e’detto codice verbale.

8. Secondo la teoria pragmatica della Scuola di Palo Alto, la comunicazione e’ sinonimo di

comportamento (azione volontaria o involontaria attraverso cui le persone si influenzano

reciprocamente).

Completa il brano con le parole riportate fra parentesi:

Per comunicazione di massa si intende la trasmissione di un……………………………………da una

………………………………..ad una molteplicita’di………………………..La comunicaxione di massa si

fa iniziare nel XV secolo con l’invenzione della……………………………………..da parte di

Gutemberg.

In questa forma di comunicazione, il pubblico non puo’ inviare

alcun…………………………perche il………………………..usato per trasmettere messaggi segue una

sola direzione. Per questo la comunicazione di massa e’……………………………… Tuttavia, nel

XX secolo,…………………..ha rivoluzionato questo sistema ed ha permesso una

comunicazione…………………………………….. I cosiddetti ………………………………sono la nuova

frontiera della comunicazione sociale del nostro tempo.

(new media / monodirezionale/ stampa/ interattiva/ canale/ messaggio/ internet/ fonte/

feedback/ destinatari).

Spiega la differenza fra il modello lineare della comunicazione e quello circolare:

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

Page 30: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Accanto ad ogni meccanismo psicologico interessato nella ricezione del messaggio pubblicitario

(colonna di sinistra) , scrivi le principali strategie comunicative e grafiche che lo facilitano:

Attenzione:

Percezione:

Memoria:

Spiega la relazione esistente, nella comunicazione pubblicitaria, fra colore / suo significato

psicologico e prodotto pubblicizzato:

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

Accanto ad ogni logo scrivi la legge della Gestalt applicata:

Page 31: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …
Page 32: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

Indica la strategia psicologica sottostante a questa pubblicità?

________________________________________________________________________________

Indica la strategia psicologica sottostante a questa pubblicità?

________________________________________________________________________________

Indica su quale strategia gioca questa pubblicità?

________________________________________________________________________________

Page 33: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

VALUTAZIONE

La valutazione si baserà:

► sul profitto dello studente, desumibile dai voti delle singole prove sostenute nel corso dell’a.s. che tengono conto di:

- Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina anche attraverso Comprensione degli aspetti salienti di un testo

- Uso di un linguaggio sostanzialmente corretto, con particolare riferimento al lessico specifico delle singole discipline

- Conoscenza dei contenuti e capacità rielaborativa degli stessi (capacità di analisi/sintesi)

- Capacità di applicazione delle conoscenze e delle tecniche acquisite nei contesti di ricerca sul campo, nel lavoro sia individuale che di gruppo.

E terrà conto anche di:

► assiduità nella frequenza, impegno-motivazione-partecipazione, progressione rispetto ai livelli di partenza, avvenuto superamento o meno delle carenze registrate nel trimestre, esito della frequenza dei corsi di recupero, conseguimento risultati buoni/eccellenti in qualche materia, capacità e abilità che consentono di colmare le lacune individuate, curriculum scolastico.

VOTO GIUDIZIO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

1-2 NULLO Rifiuta di sottoporsi alla verifica Non emergono Non emergono

3 GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Mancata conoscenza di tutti gli

argomenti svolti Nessuna Nessuna

4 NETTAMENTE

INSUFFICIENTE

Conoscenza superficiale e

molto lacunosa degli argomenti

svolti

Riformula in modo molto

parziale il significato di una

comunicazione. Compie gravi

errori di impostazione e

mostra marcate difficoltà

nell'applicazione di quanto

appreso

Non riesce a portare a termine

il compito assegnato anche se

guidato dall’insegnante.

Espone in maniera stentata,

con improprietà linguistiche,

gravi errori lessicali e scarso uso

della terminologia specifica.

5 INSUFFICIENTE

Conoscenza parziale e

superficiale degli argomenti

svolti.

Riformula solo parzialmente il

significato di una

comunicazione.

Errori nell’applicazione dei

contenuti e nell’imposta-zione

dei problemi.

Riesce a portare a termine il compito assegnato solo con la guida dall’insegnante Espone in maniera incerta con frequenti ripetizioni ed errori lessicali e concettuali e con scarsa proprietà di linguaggio.

6 SUFFICIENTE

Conoscenza, anche solo

mnemonica, dei contenuti

essenziali

Riformulazione del significato

di una semplice

comunicazione.

In contesti semplici,

applicazione e impostazione

generalmente corrette.

Sa svolgere in modo autonomo

semplici compiti.

Espone in maniera

sufficientemente chiara anche

se con linguaggio specifico non

sempre corretto.

7 DISCRETO Conoscenza mnemonica di tutti gli argomenti svolti.

Rielaborazione e sintesi dei

contenuti quasi sempre Sa svolgere compiti strutturati

Page 34: PROGRAMMAZIONE TEORIE E TECNICHE DELLA …

adeguata. Corretta

impostazione e applicazione

delle conoscenze apprese.

con l’aiuto dell’insegnante.

Espone in maniera corretta e

utilizza un linguaggio specifico.

8 BUONO

Conoscenza sicura e

consapevole di tutti gli

argomenti svolti

Rielaborazione e sintesi dei

contenuti anche con

collegamenti nell'ambito della

disciplina.

Sa svolgere autonomamente

compiti strutturati.

Esposizione corretta e fluida,

linguaggio specifico

appropriato, comprensione

consapevole

9 OTTIMO

Conoscenze approfondite e

rielaborate in maniera

personale.

Rielaborazione critica dei contenuti, con collegamenti sia disciplinari che interdisciplinari.

Svolge compiti in modo personale scegliendo le tecniche e i procedimenti più adeguati per la soluzione di problemi in situazioni diverse.

Sa esprimersi con padronanza e

ricchezza di linguaggio.

10 ECCELLENTE

Conoscenze approfondite,

integrate da apporti personali e

rielaborate in modo originale.

Rielaborazione critica dei

contenuti, con collegamenti sia

disciplinari che

interdisciplinari.

Svolge compiti in modo personale scegliendo le tecniche, i procedimenti, le regole più adeguate per la soluzione di problemi nuovi e complessi.

Esposizione corretta, esauriente e critica; piena padronanza del lessico e della terminologia specifica.

Grosseto 15.11.2013

Prof. Nuti Andrea

Prof.ssa Parrucci Alessandra