Progetto Digitalia: il booklet

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INDICE

PREMESSA

INTRODUZIONE

ICT: INTERAZIONE, CONTROLLO E TRASPARENZA NEI SERVIZI PUBBLICI

SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE: E-LEARNING E 2.0

INFRASTRUTTURE DI TELECOMUNICAZIONE

ICT PER IL BENESSERE SOCIALE NEL FUTURO

FABBRICHE DIGITALI

ICT E DISABILITÀ

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

CONCLUSIONI

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PREMESSA

A partire da un sogno di mezza estate, sono stati sufficienti due anni per raccogliere quasi 1.300 soci intorno Progetto Spera cro nata a

he operano in oltre cinquecento differenti realtà aziendali dei più svariati settori merceologici, accomunati dal

desiderio di invertire questa tendenza.

I soci di Prospera hanno scelto di impegnarsi in prima persona ed a titolo volontario per sostenere la speranza e le ambizioni delle nuove generazioni, offrendo loro un aiuto concreto per realizzarle; e pur essendo sovente in posizioni aziendali di rilievo, operano a titolo strettamente personale per sottolineare

Cambiamento.

Il Manifesto di Prospera, scritto in perfetto stile social con il contributo di tutti, contiene i principi etici e sociali

concentrato su specifiche aree, nelle quali il sapere e la conoscenza collettiva di Prospera possa diventare

giovani.

uturo del Paese, affermando il merito quale capacità professionale e l'etica quale indirizzo nei comportamenti individuali, dell'impresa e delle istituzioni; ed il suo obiettivo primario è di condividere con la collettività italiana le competenze e le esperienze maturate dai suoi

mettendo in cantiere progetti che coinvolgano soprattutto giovani che si stanno avviando alle attività lavorative. I socpropria esperienza e competenza professionale.

Technol

progetto che si pone come obiettivo di far emergere idee, sovente anche semplici, il più possibile concrete,

in maniera determinante allo sviluppo sostenibile economico e sociale nazionale. In Italia, però, tale valore non è adeguatamente riconosciuto, le potenzialità del settore sono oggi ampiamente sottoutilizzate, ed il

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Sistema Italia ha accumulato un preoccupante ritardo tecnologico nei confronti degli altri Paesi, distinguendosi in negativo per il rapporto spesa ICT/PIL.

La flessione delle spese e degli investimenti per ICT in Italia, in misura ben superiore a quanto giustificato dalla crisi finanziaria ed economica mondiale, è uno dei sintomi di una bassa attenzione del nostro Paese

digital divide ed agevolare la mobilità sociale sono temi

autorevoli economisti dicInternet (0,77%), dalla telefonia mobile (0,60%) e da quella fissa (0,43%); persino più forte e immediato di

coscienza che un paese che non è in grado di crescere e di innovare è un paese che non ha futuro, come

posto nel mondo, nonostante la nostra nazione sia ancora accreditata fra i primi 10 leader economici al mondo.

Intervenire sul comparto ICT in genere richiede certamente un intervento corale e deciso di tutti gli attori coinvolti, in primis

cambiamento, e

alore ed abbattere i costi di processi stratificati e burocratizzati.

rogetto strategico per il Paese. Ed attori di questo tavolo comune non possono non essere le Istituzioni, il Governo, i rappresentanti della

Nella convinzione che un Paese non in grado di cresce

un progetto teso a sensibilizzare il Paese sulla situazione in cui si trova il settore ICT e soprattutto di promuovere iniziative concrete in grado di stimolare nuovi investimenti in ricerca, innovazione ed istruzione, di valorizzare il talento e il capitale umano, di suggerire nuovi processi ed aree di applicazione, nella speranza di innescare una rapida e profonda inversione di tendenza.

ed in parallelo cooperare con le entità che intendono favorire la liberazione di energie per il futuro della

produttività e favorire innovatività e capacità di invenzione, che fanno parte della storia e del modo di essere del nostro Paese.

Non si tratta, negli intendimenti di Prospera, di realizzare un documento che si presenti come una ennesima

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soprattutto dai giovani che hanno contribuievolve e si arricchisce nel tempo con le sollecitazioni, i contributi, i punti di vista e le critiche costruttive di chiunque ne abbia titolo, voglia, stimolo alla collaborazione.

nascere un concorso per idee che contribuiscano a generare proposte progettuali su come il Digitale possa contribuire a creare un futuro diverso per il Paese.

Istituzioni, il mondo accademico, i giovani, rafforzando ed estendendo la community aggregata attorno al progetto, al fine di generare awarness sul tema di DigIt@lia presso chiunque possa svolgere un ruolo

che anche in Italia si attivino progetti, cantieri, iniziative tesi a dare al nostro Paese un futuro migliore, e

Gli obiettivi di DigIT@lia sono certamente ambiziosi, ma concretamente realizzabili grazie al lavoro ed al contributo di noi tutti, donne e uomini che per background professionale detengono la competenza

viviamo e le interpretiamo quotidianamente, o perché siamo chiamati a formare e costruire competenze strategiche per il futuro.

Sappiamo che la sola voce di noi soci di Prospera, insieme ai giovani digitali, non può creare quel cambiamento di paradigma chnostra volontà è di aprire un dialogo e condividere le proposte che abbiamo sino qui delineato con chi, anche per ruolo, ha la capacità di ascoltare e con tutti coloro che, non essendo rassegnati al presente, vogliano realizzare il cambiamento.

professori, studenti di oggi fra cui crescono i professionisti, gli imprenditori ed i manager di domani, ed ancora chiunque aspiri ad una corretta collocazione nel mondo del lavoro e, non ultime, organizzazioni, istituzioni e associazioni.

Crediamo che il Progetto Digit@lia, per la sua natura, debba continuare ad essere nutrito e alimentato da

Il Presidente di Prospera

Pier Luigi Curcuruto

- Ghandi

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INTRODUZIONE

Il documento che qui viene presentato rappresenta un primo contributo di Prospera alla elaborazione di una Agenda Digitale che, attraverso la definizione di piani e progetti concreti, consenta di consegnare alle nuove

.

Il framework di riferimento di questa Agenda è naturalmente rappresentato dalla Digital Agenda for Europe di cui essa condivide motivazioni, obiettivi, linee di azione e principi generali, ovvero che:

crescita, sviluppo e creazione di benessere di un Paese

concorrono tutti i sogge(imprese, finanza, università e formazione, settori pubblici, mondo politico-istituzionale).

Le difficoltà presenti nella situazione attuale pongono in modo ancora più urgente e per il nostro Paese di elaborare una strategia di crescita che non può che realizzarsi attraverso una robusta iniezione di innovazione, recuperando il gap accumulato negli anni scorsi rispetto ai maggiori Paesi.

Rinunciare allo scomposto da aziende disposte ad investire in sinergia con Università, Centri di Ricerca e soggetti disposti ad esporsi sul fronte dei finanziamenti, significa condannare il Paese alla stagnazione e significa, soprattutto, ridurre le prospettive future e le opportunità per i giovani.

i 1.200 e più associati per rilanciare una prospettiva di crescita, per sviluppare nuova occupazione qualificata in settori innovativi, accrescendo il grado di competitività e attrattività del Paese.

È solo in questa prospettiva di costruzione di capacità, di competenze e di know how che si possono creare

talento.

Il rilancio della crescita ed il futuro del nostro Paese non possono, dunque, che essere basati da

prima e lo strumento abilitante.

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di Prospera si muove su diverse direttrici:

Europa:

collaborando con esse alla sua realizzazione

Pubblica Amministrazione: supportare il processo di riorganizzazione e di recupero di efficienza e produttività della

condivisione delle best practice finalizzata al miglioramento dei processi interni, delle competenze e delle professionalità

Ricerca e Università: imprese attraverso progetti concreti, agevolazioni e sgravi fiscali per aziende che investano

oggi si trova ad attraversare una difficile e complessa transizione sia tecnologica che di mercato ma

Il settore IT può contribuire, infatti, a supportare innovazioni che, non soltanto traguardino obiettivi di effda analfabetismo informatico, di aumento della condivisione e collaborazione attraverso i social network e i nuovi ambienti digitali.

Agenda D affronta tutte queste tematiche e articola una serie di proposte con un approccio sistemico a partire dalla consapevolezza che azioni frammentate ed episodiche non sono in grado di generare effetti significativi e duraturi.

composti da aderenti a Prospera con la collaborazione di molti giovani, le cui idee e punti di vista sono stati decisivi per lo sviluppo delle proposte emerse.

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ICT: interazione, controllo e trasparenza nei servizi pubblici Infrastrutture di telecomunicazione ICT per il benessere sociale nel futuro Fabbriche digitali ICT e disabilità Superamento del Digital Divide: eLearning e 2.0 Alfabetizzazione digitale

Ciascuno dei temi è stato elaborato dai Gruppi di Lavoro a 3 livelli:

studi e documenti esistenti La definizione di possibili scenari e gli obiettivi da perseguire Le azioni proposte e le modalità di realizzazione relative

Il quadro che esce dalle analisi è quello di un Paese in

necessità indifferibile e vogliono essere un primo tassello alla costruzione di un progetto di futuro condiviso e fatto proprio non solo dal mondo politico e imprenditoriale ma anche dai giovani che ne saranno i protagonisti.

Per questo motivo ove generazioni vuole essere un progetto in progress

ha i piedi ben saldi nel presente.

Questo è il contributo che gli oltre mille manager di Prospera vogliono dare al proprio Paese nel quale credono, con la promessa di continuare a sognare un futuro positivo per i propri giovani.

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ICT:

INTER AZIONE, CONTROLLO E TRASP ARENZ A NEI SERVIZI PUBBLICI

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II. PREFAZIONE

III. EXECUTIVE SUMMARY

IV. INTRODUZIONE AL TEMA

V.II. Alcune evidenze

VI. SCENARIO A TENDERE: GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE PER MIGLIORARE I SERVIZI PUBBLICI

VI.I. Framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali

VI.II. Il ruolo del cittadino: innovazione della citizen experience

VI.III. Il ruolo delle imprese: innovazione della partnership con la PA

VI.IV. Il ruolo delle PA: potenziamento della cooperazione applicativa per i servizi pubblici

VII. PROPOSTE/AZIONI PER IL CAMBIAMENTO: I PASSI DA COMPIERE PER IL PROGRESSO DEI SERVIZI PUBBLICI

VII.I. Azione 1 - Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilità, il controllo e la valutazione

VII.II. Azione 2

VII.III. Azione 3 - Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese

VII.IV. Azione 4 - Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e cittadini

VII.V. Azione 5 - Osservatorio nazionale per i servizi pubblici

VIII. CONCLUSIONI

IX. GLOSSARIO (comprensivo di acronimi)

X. BIBLIOGRAFIA

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I. PREFAZIONE

ICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubblici

d

I temi chiave ICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubbliciriguardano la controllo e miglioramento dei servizi pubblic -government tradizionale e del rapporto stesso PA-Cittadino e PA-Imprese.

- con specifico riferimento al processo di definizione, sviluppo e monitoraggio dei servizi erogati dalla PA - Cittadini e Imprese tipicamente non svolgono un ruolo del tutto attivo e propositivo; occorre quindi sostenere e scommettere su idee, progetti e azioni concrete che affrontino la costruzione del futuro in maniera sempre più partecipata e condivisa.

Nuovi modelli e strumenti di pianificazione, attuazione e verifica che, facendo leva sulla partecipazione, consentano un costante benchlearning finalizzato al governo della qualità dei servizi offerti: in questa ddella comunità ed effettuare scelte consapevoli e trasparenti, in un contesto di risorse limitate.

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II. EXECUTIVE SUMMARY

La mission ICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubbliciriconducibile al perseguimento del seguente obiettivo generale:

i, non più basata su rapporti prevalentemente one-way PA-Cittadini e PA-Imprese, ma che muova da un forte

-

Lo servizi pubblici, contestualizzato rispetto alla dimensione comunitaria e nazionale in termini di normativa e obiettivi a tendere (Agenda Digitale Europea, Piano e-gov 2012, etc.), lascia identificare una serie di principali evidenze da tenere in considerazione ai fini della

Si tratta prevalentemente di elementi legati alle modalità di erogazione dei servizi, basate su una logica ancora prevalentemente one-way da parte della PA; emerge inoltre un certo grado di disomogeneità sul territorio dei processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi. Inoltre, il grado di coinvolgimento di cittadini e imprese può essere concretamente evoluto in ottica partecipativa, sia nei processi di progettazione sia nei processi valutativi - sia nella valutazione

rispettun comune sistema di metriche e indicatori, da utilizzarsi indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualità, efficienza, efficacia, costi standard, gradimento, etc.).

Lo scenario a tendere -Do-Check-der

volto alla coerenza di indirizzo rispetto alle reali esigenze degli attori interessati.

Il framework e delle innovazioni nel seguito presentate si basa su due principali driver di miglioramento:

la definizione di un , progettazione, realizzazione e valutazione dei servizi pubblici che muova verso un modello basato su leve di partecipazione, condivisione e benchlearning fra tutti gli stakeholders

set di soluzioni tecnologiche abilitante per e quindi il miglioramento dei servizi pubblici.

In coerenza con il framework proposto è possibile identificare un set di ipotesi di azione:

AZIONE 1 - COSTRUZIONE DI UNA MACRO ONTOLOGIA DEI SERVIZI PUBBLICI E DI METRICHE DI SUCCESSO PER LA MISURABILITÀ, IL CONTROLLO E LA VALUTAZIONE

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Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche per la misurabilità, il controllo e la valutazione dei servizi erogati: realizzare un sistema di supporto alla classificazione, misurabilità, controllo, benchmark e valutazione dei servizi pubblici e indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta.

AZIONE 2 PUBBLICI

Realizzazione di un Portale - evo - trasparenza dei servizi pubblici: migliorare e valorizzare le azioni di amministrazione via web, favorendo la

ltre che la consultazione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi pubblici.

AZIONE 3 - SVILUPPO DI UNA PIATTAFORMA INTEGRATA A SUPPORTO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STAKEHOLDER PA, CITTADINI, IMPRESE

Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA, Cittadini, Imprese: favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder attraverso un sistema di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli attori dei servizi pubblici, in una logica orientata al crowdsourcing.

AZIONE 4 - SVILUPPO DI NUOVI CANALI DI CONTATTO TRA PA E CITTADINI

Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e Cittadini: evolvere le modalità di contatto/ interazione tra

(dispositivi mobili, TV intelligente, reti fisiche).

AZIONE 5 - OSSERVATORIO NAZIONALE PER I SERVIZI PUBBLICI

Costituzione di un Osservatorio Nazionale per i servizi pubblici: struttura istituzionale con compiti di informazione, diffusione iniziative di eccellenza e coinvolgimento dei soggetti interessati dalla sfera dei servizi pubblici, oltre che soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia.

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III. INTRODUZIONE AL TEMA

La mission

bizione di esprimere e condensare i temi di proposta per il perseguimento del seguente obiettivo generale:

basata su rapporti prevalentemente one-way PA-Cittadini e PA-Imprese, ma che muova da un forte -

ICT-Servizi pubblici rappresenta un moltiplicatore di produttività e di efficienza per la crescita del Sistema Paese e per il complessivo sviluppo dei sistemi economici e sociali.

Occorre quindi reinterpretare la tradizionale concezione del rapporto tra gli attori coinvolti nella filiera dei servizi pubblici - PA, Cittadini, Imprese - sostenendo e scommettendo su idee e progetti che affrontino la concezione della costruzione del futuro muovendo dai principi fondanti della partecipazione, della condivisione e del benchlearning.

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IV.

e oggi e migliora la gestione ed erogazione dei servizi a cittadini e imprese? Quale è

nella misurazione di tutti i benefici indotti dagli investimenti sostenuti in ICT da parte delle PA e nella ideazione di nuovi servizi resi possibili dalla tecnologia?

ezione delle variabili di Interazione, Trasparenza e Controllo, e articolarne la visione rispetto alle direttrici di coinvolgimento degli stakeholder (PA-PA, PA-Cittadini, PA-Imprese).

paesaggio dei servizi pubblici e pervenire alla definizione di un quadro di contesto coerente con gli assunti di cui sopra.

da intraprendere per conseguirli.

V.

Interazione, Trasparenza e Controllo, è innanzitutto opportuno procedere a una contestualizzazione rispetto alla dimensione comunitaria e nazionale, in coerenza alle quali l dovrà necessariamente porsi in relazione.

LIVELLO COMUNITARIO

Europa 2020

A livello comunitario è stata definita la strategia Europa 2020, attraverso la quale si punta a rilanciare l'economia dell'UE per le sfide del prossimo decennio nel prossimo decennio.

La strategia Europa 2020 individua tre priorità cardine, tra loro interconnesse, che si rafforzano a vicenda:

Crescita intelligente: occorre sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione;

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Crescita sostenibile: occorre favorire un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, maggiormente compatibile rispetto al fattore ambientale e più competitiva;

Crescita inclusiva: occorre promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.

Al fine di conseguire tali priorità, la strategia Europa 2020 individua 7 iniziative faro (flagship initiatives), tra

Agenda Digitale Europea

Europea si è prefissata per il periodo di programmazione che ha come orizzonte temporale il 2020 e ambisce a definire il percorso comune da seguire al fine di sfruttare al meglio il potenziale sociale ed

supporto essenziale delle attività socioeconomiche. Attraverso il perseguimento degli obiettivi definiti nell'Agenda Digitale Europea si mira a stimolare l'innovazione e la crescita economica, al fine di migliorare qualitativamente il vivere quotidiano dei cittadini e delle imprese.

L'Agenda Digitale Europea individua una serie di azioni strategiche attraverso le quali affrontare in modo

favorire la crescita comunitaria rispetto alle dimensioni di crescita definite nella strategia Europa 2020.

1, indicati nell'anello interno della Figura 1, rispetto ai quali occorre attuare una serie di azioni atte a fornire una risposta esaustiva e unitaria a livello comunitario per colmare il ritardo

obale.

realizzato attraverso un circolo virtuoso di azioni e attività che interagiscono tra loro e funzionano correttamente, in coerenza con gli obiettivi di crescita.

Occorre in primo luogo mettere a disposizione contenuti e servizi ritenuti interessanti in un ambiente internet interoperabile e senza confini; questo aspetto può incentivare la domanda di velocità e capacità maggiori, e creare di riflesso generare la prospettiva di aprire la strada a servizi innovativi che poggiano su velocità più elevate. Tale circolo virtuoso è evidenziato nell'anello esterno della stessa Figura 1.

finalità, in risposta agli ostacoli individuati, le quali sono riconducibili ai seguenti macroambiti:

                                                                                                                     1 Cfr. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni COM(2010) 245 definitivo/2.  

FIGURA 1 - OSTACOLI AL PIENO

SFRUTTAMENTO DELL'ICT

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Un mercato digitale unico e dinamico

Interoperabilità e standard

Fiducia e sicurezza

Accesso ad internet veloce e superveloce

Ricerca e innovazione

Migliorare l'alfabetizzazione, le competenze e l'inclusione nel mondo digitale

Aspetti internazionali

Queste azioni costituiscono le direttrici da attuarsi al fine di perseguire gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e definiscono lo scenario di riferimento a tendere delle trasformazioni che caratterizzeranno nel lungo periodo l'economia e la società, sempre più digitalizzate2.

LIVELLO NAZIONALE

A livello nazionale, in coerenza con il quadro comunitario, sono stati definiti obiettivi, indirizzi e linee guida

della PA rispetto ai propri compiti istituzionali.

I capisaldi di questo disegno sono individuabili nella cornice di disposizioni, normative e piani di azione che in questi anni hanno condotto ad importanti interventi che, già oggi, consentono di registrare un mutamento

- nistrazione

trasparenza delle pubbliche amministrazioni ex Legge 15/2009 (c.d. Riforma Brunetta).

Piano di e-gov 2012

Il Piano di e-gov 2012, realizzato strategia nazionale in ambito e-government ponendosi un duplice e ambizioso obiettivo: da un lato si ambisce a dar corso a un processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, attraverso

                                                                                                                     2   one  Europea  avviene,  tra  

.  

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muovendo da un miglioramento della Pubblica Amministrazione, coinvolga cittadini, imprese e istituzioni propagandosi gradualmente a tutto il sistema.

Nel Piano di e-gov 2012 sono indicate le priorità di intervento rispetto alle quali vengono declinate una serie di azioni da attivare ai diversi livelli di governo, individuando una pluralità di progetti e iniziative di

trasparente tutta la Pubblica Amministrazione.

Le iniziative del Piano di e-gov 2012 puntano a migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati a cittadini e imprese, riducendo contestualmente i costi per la collettività e contribuendo a fare assumere alla Pubblica Amministrazione un ruolo di guida strategica

Il Piano di e-gov 2012 definisce nel complesso circa 80 progetti, aggregati in 4 ambiti di intervento e 27 obiettivi da raggiungere entro tempi predefiniti.

Riforma D.Lgs. 150/2009

La Legge 15/2009 contiene gli indirizzi fondamentali della riforma della Pubblica Amministrazione.

Nella legge sono contemplati i temi principali della riforma: performance, valutazione, trasparenza, premi e sanzioni disciplinari, dirigenza, contrattazione collettiva e azione collettiva. La Legge 15/2009 è attuata da due decreti legislativi.

In particolare, il D.Lgs 150/2009 costituisce il perno della riforma e dà attuazione ai principi fondamentali definendo specifiche regole sulla programmazione, la trasparenza, il controllo, la premialità, la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari. Il medesimo decreto istituisce inoltre due soggetti fondamentali della riforma, quali gli Organismi indipendenti di valutazione e la Commissione per la

Il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) costituisce il secondo pilastro su cui si basa il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, oltre al D. Lgs n. 150/2009.

amministrazione digitale, integrando quanto inizialmente disciplinato nel D.Lgs. 82/2005, e definisce

maggiore digitalizzazione, efficienza e produttività.

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e ha aggiornato le regole di riferimento del paradigma

vera e propria funzione di governo, imperniata sui principi di effettività e risparmio.

I principi fondanti del nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale sono quelli di effettività della riforma e di incentivazione all'innovazione della PA: vengono introdotte una serie di misure premiali e sanzionatorie in ottica di favorire il virtuosismo delle pubbliche amministrazioni, le quali in conseguenza della razionalizzazione della propria organizzazione e dall'informatizzazione dei procedimenti potranno ottenere risparmi da utilizzare per il finanziamento di progetti di innovazione e per l'incentivazione del personale in essi coinvolto.

Questo contesto normativo conduce a una fotografia dello stato attuale in cui sono in corso di realizzazione

opportuno effettuare una riflessione in prospettiva su ulteriori spazi di miglioramento, riscontrabili con

Rapporto e-Gov Italia 2010

Un importante riferimento per la definizione dello scenario attuale in termini di iniziative intraprese e lo loro stato di attuazione è indubbiamente rappresentato dal Rapporto e-Gov Italia 2010, il quale evidenzia e

-Government in Italia, in particolare

-Gov Italia 2010 può fornire un elemento di immediatezza nella lettura dello stato attuale.

Prendendo le mosse dalle evidenze elencate nel Rapporto e-Gov Italia 2010, si ritiene opportuno procedere

principali fattori di interesse del presente ambito tematico.

In tal senso è utile definire secondo una duplice dimensione di variabili:

Tipologia di asse di interazione tra -PA, Pa-Cittadini, Pa-Imprese).

Nella tabella seguente si riporta una sintesi della distribuzione delle iniziative descritte nel Rapporto e-Gov Italia 2010, articolata e quantificata in funzione appunto delle suddette direttrici3.

                                                                                                                     3

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Figura 2 - Quadro di sintesi distribuzione iniziative ICT nel Rapporto e-Gov Italia 2010

Da tale quadro sintetico emerge con evidenza la presenza di numerose iniziative che impattano, in tutti i settori di intervento (macro temi) in cui risulta articolato il Rapporto e-Gov Italia 2010, sul fattore ICT inteso

indirizzo di sviluppo dei servizi pubblici coerenti con questa tipologia di intenti.

VI. Alcune evidenze

emergono una serie di evidenze (punti di attenzione) da considerare ai fini della proposizione e

Modalità di erogazione dei servizi

-way, ossia prevalentemente PA-centrica, con un livello ancora non ottimale di coinvolgimento degli utenti e dei soggetti che ne supportano la realizzazione. Emerge inoltre un certo grado di disomogeneità sul territorio in processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi.

Rendere partecipi i cittadini e le imprese, includerli nei processi decisionali, significa prima di tutto fornire un'informazione adeguata sui processi e sull'azione amministrativa ed in secondo luogo rendere l'amministrazione trasparente, accessibile e dialogante, capace cioè di comunicare e di ascoltare per poi rendere efficaci le proprie azioni.

Questo aspetto fornisce uno spunto per riflettere sulla possibile individuazione di spazi di maggiore coinvolgimento e partecipazione di tutti i soggetti coinvolti in ottica di network PA-Cittadini-Imprese,

-government tradizionale in direzione di una gestione maggiormente trasparente, controllata e partecipata dei servizi pubblici.

Partecipazione dei cittadini

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 quanto si tratta prevalentemente di iniziative che agiscono sulla dimensione infrastrutturale, non direttamente riconducibili ad un impatto in termini di Interazione, Controllo e Trasparenza.  

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Il rapporto PA-Cittadini risulta essere ancora poco concretamente evoluto in ottica partecipativa dei cittadini.

Esistono pertanto margini per favorire un più ampio e radicato rapporto di collaborazione e costante coinvolgimento dei cittadini/utenti sia nei processi decisionali sia in quelli valutativi, superando la visione

Satisfaction Management.

reporting, la customer satisfaction, il coinvolgimento della cittadinanza, atte quindi a delineare nuove modalità di partecipazione civica per la valutazione dei risultati e miglioramento della qualità offerta.

Coinvolgimento delle imprese

Il rapporto PA-Imprese risulta caratterizzato da una modalità relazionale prevalentemente gerarchica, con

pienamente coinvolta nei processi a monte di definizione delle esigenze, in progress di monitoraggio delle realizzazioni e a valle di valutazione condivisa dei risultati.

Persistono alcune complessità nel contemperare la realizzazione degli interventi di innovazione dei servizi pubblici attr

Modalità di misurazione dei servizi pubblici

Ad oggi non si dispone ancora di un comune sistema di metriche e indicatori che possa essere utilizzato indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualità, efficienza, efficacia, costi standard, etc.). Nonostante a livello nazionale siano state recentemente intraprese azioni in tal senso, come ad esempio quelle finalizzate a misurare il livello di trasparenza di un sito pubblico attraverso una serie

giudizio/parere espresso dai cittadini-utenti.

Da un primo screening, sono inoltre emerse alcune good practice, che operano nella direzione di una maggiore valorizzazione della customer experience nel quadro evolutivo dei servizi pubblici. Di seguito alcuni esempi:

Stork Europa (www.eid-l'interoperabilità delle piattaforme d'identità elettronica e consentire ai cittadini di stabilire nuove e-relations di autenticazione attraverso le frontiere, semplicemente presentando la loro identità

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elettronica nazionale. Ad oggi esistono alcuni progetti pilota su servizi pubblici esistenti negli Stati

conseguimento di rimborsi fiscali, ottenimento di documenti universitari, etc.).

Directgov - Gran Bretagna (www.direct.gov.uk): portale che contiene tutti i servizi e le informazioni che il governo britannico offre ai propri cittadini online. Il sito è diviso in sezioni (es: attualità, trasporti, salute, criminalità, etc.) e offre consulenza e informazioni, oltre a fornire collegamenti e

rendere sempstrumento trasparente di interazione.

Rewired State Gran Bretagna (http://rewiredstate.org): iniziativa in cui in un weekend alcuni sviluppatori si ritrovano e realizzano applicazioni prototipali di e-gov che poi vengono messe a disposizione della PA.

Social innovation camp Gran Bretagna (www.sicamp.org): Iniziativa in cui rappresentanze dei cittadini, delle istituzioni e sviluppatori web si confrontano al fine di creare soluzioni di utilità pubblica.

Planungsverband - raggiungere i cittadini, semplificando le informazioni e la partecipazione in materia di questioni di pianificazione territoriale per i 75 comuni consorziati della regione di Francoforte sul Reno-Meno.

Beteiligungshaushalt Germania (www.beteiligungshaushalt.freiburg.de): iniziativa della città di Friburgo in Breisgau per l'attuazione di uno sforzo di bilancio partecipativo (coinvolgere i cittadini

spesa pubblica).

Madridparticipa - Spagna (www.madridparticipa.org): portale per incrementare la partecipazione dei cittadini al processo decisionale nella città di Madrid, offrendo un dialogo più dinamico e continuo tra rappresentanti politici e cittadini. Oltre al canale internet è possibile interagire via mobile.

Digital Public Square http://dps.dc.gov/): portale dell'amministrazione del distretto della Columbia, basato su tecnologie Web 2.0, che permette ai cittadini di partecipare al processo democratico e entrare in contatto con gli uffici dell'amministrazione e con altpossibile, ad esempio, aggiungere voci al wiki We the People, creare mashup di escursioni virtuali personalizzate in luoghi storici, seguire su Twitter il dipartimento per la tutela dei consumatori e gli affari normativi degli Stati Uniti (Consumer & Regulatory Affairs) o consultare gli ordini d'acquisto

da un concorso, costato solo 50.000 dollari e che ha generato nuove applicazioni per un valore stimato di 2,6 milioni di dollari, rivolto ai cittadini per creare Apps for Democracy.

NYCStat Stimulus Tracker (http://www.nyc.gov/html/ops/nycstim/html/home/home.shtml): sito che permette ai cittadini di

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Progetto  DigIT@lia    

 

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strumento che mette in relazione il denaro speso e i risultati raggiunti dall'amministrazione pubblica,

nelle singole aree della città.

IT DashBoard http://usaspending.gov): Dashboard integrato nel portale globale di monitoraggio delle spese del governo federale, che permette ai cittadini di capire come viene assegnato e utilizzato il budget federale per l'Information Technology. Inoltre, permette agli utenti di creare mashup, applicazioni, widget, e grafici personalizzati e interattivi.

zione

sviluppare appieno i servizi transazionali via canale remoto e il dialogo bidirezionale tra utenti e Pubblica Amministrazione, che metta aonline si dimostra alta nei paesi in cui è forte la società civile e la cultura civica è matura, come nel caso della Gran Bretagna.

Fino ad ora, le autorità pubbliche si sono concentrate prevalentemente sui fabbisogni nazionali, senza prendere sufficientemente in considerazione gli aspetti dell'e-government connessi al mercato unico europeo. Infatti, la maggior parte dei servizi pubblici online non può essere erogato a livello transfrontaliero, cosa che incide sulla mobilità delle imprese e dei cittadini. Questo tema è il nodo centrale che i governi europei saranno chiamati ad affrontare nei prossimi anni e le strategie di medio periodo si stanno concentrando proprio su interoperabilità ed accesso paneuropeo.

VII. SCENARIO A TENDERE: GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE PER MIGLIORARE I SERVIZI PUBBLICI

sibili di evoluzione, elementi strategici e spazi di miglioramento, è fondamentale muovere dalla fotografia dello scenario attuale e chiedersi:

biettivi di prospettiva, di definire il perimetro del to be dei servizi pubblici e di dare impulso alla progettazione di un nuovo scenario a tendere.

-Cittadini-Imprese) possono essere individuati come direttrici prioritarie secondo le quali far progredire i servizi pubblici?

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Progetto  DigIT@lia    

 

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Il tema è delicato e allo stesso tempo strategico: la progettazione di obiettivi di sviluppo condivisi, ambiziosi e allo stesso tempo utili può rappresentare se adeguatamente realizzata un effettivo stimolo, oltre che una

internazionale.

La crescita della PA e del livello dei servizi da essa gestiti ed erogatche - se opportunamente lavorato, cucito e assemblato assicura una vestibilità rispondente alle misure, alle esigenze e alle caratteristiche degli utilizzatori.

Di seguito si descrivono le possibili finalità

avanti dei servizi pubblici?

Relativamente ai target viene illustrato il paradigma di obiettivi di alto profilo, articolato e ben definito, che sia

VIII. Framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali

-Do-Check-collaborativa che preveda il costante e attivo coinvolgimento degli stakeholder dei servizi in tutte le fasi, in linea

indirizzo rispetto alle reali esigenze degli attori interessati.

Il framework principali driver di miglioramento, ovvero:

la definizione di un , progettazione, realizzazione e valutazione dei servizi pubblici che muova verso un modello basato su leve di partecipazione, condivisione e benchlearning fra tutti gli stakeholders (PA, Cittadini, Imprese, a cui si aggiungono Autority ed enti regolatori, che svolgono un ruolo rilevante nei processi di decisione e controllo)

set di soluzioni tecnologiche da implementare nello short term basato sulla e quindi il

miglioramento dei servizi pubblici.

Per la realizzazione delle soluzioni tecnologiche identificate potrà essere adottata la modalità delle Fabbriche Digitali - seguito del presente documento che, ponendosi come entità operative rivolte alla realizzazione di applicazioni software open source, progettate per essere erogate in forma di servizi sulla base dei requisiti specifici di business espressi da aggregazioni di Amministrazioni o di Imprese, possono rappresentare un fattore innovativo per la loro implementazione.

La key idea risiede nel reinterpretare la tradizionale concezione del rapporto tra gli attori coinvolti nella filiera dei servizi pubblici PA, Cittadini, Imprese - sostenendo idee e progetti che puntino alla costruzione

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aree chiave di relazione interessate dalla proposta di miglioramento: PA-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA.

IX. Il ruolo del cittadino: innovazione della citizen experience

Alla luce dello scenario prospettato e delle sfide aperte, la Pubblica Amministrazione italiana ha bisogno di operare su di sé una trasformazione importante per non perdere il passo, essere più moderna e sensibile a nuovi strumenti e soluzioni che possano semplificare la vita dei cittadini e coinvolgerli in azioni che mirano al miglioramento della qualità della vita.

Si tratta in primo luogo di reinterpretare il consueto approccio che vede i servizi pubblici erogati con la sola PA quale parte attiva nei confronti della

popolazione utente mirando a una costruzione di una PA del domani sempre più partecipata e interattiva da parte del cittadino quindi, a seconda della pertinenza, include anche le imprese).

modello presente in ambito internazionale, in particolare nei paesi di cultura anglosassone, con casi concreti di governo aperto alla partecipazione del cittadino basati su portali di

ubblica Amministrazione, siti trasparenti con dati quantitativi riferiti a temi generali come educazione, trasporti, ambiente, salute, e così via.

Ad esempio, la recente strategia ICT del Governo Inglese, marzo 2011, si basa sulla fornitura dei servizi transazionali online ai cittadini e alle aziende, con lo scopo principale di semplificare e rendere più efficiente

dibattito tra amministrazione ed a

di piani di spesa esistenti, trasparenza mediante la pubblicazione online dei contratti ICT e di come sono

Inoltre, analizzando i casi internazionale di maggiore successo, si evincono alcuni comuni denominatori:

Obiettivi chiari e focalizzazione su bisogni e problemi reali e ben identificati;

Processi aperti, trasparenti, semplici da utilizzare e che permettano un contraddittorio: gli amministrati come uno degli elementi attivi del processo stesso e non utilizzatori passivi;

Accesso neutrale rispetto al canale. Inoltre i contenuti devono essere fruibili dalla massa,

deterrente alla partecipazione attiva;

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Mutamento di appro

Strategie e piani implementativi con chiare e stringenti milestones, monitorate quantitativamente e centralmente,sulla base di indicatori definiti ex-ante;

avanzate e scambio di competenze e delle migliori pratiche del settore privato e pubblico;

I

In tal senso, la creazione di un appropriato network PA-Cittadini rappresenta il nuovo paradigma di gestione trasparente, partecipata e controllata di informazioni

legate ai servizi pubblici -sempre più calibrata rispetto ai mezzi disponibili e alla declinazione della domanda, coinvolgendo gli utenti in tutte le fasi del processo, ovvero nella progettazione, misurazione, controllo e valutazione dei servizi.

collettiva raccordata e messa in rete grazie al web con l'ambizione di sviluppare strumenti in grado di consentire interventi sui processi politici-amministrativi (es: wikicrazia) al fine di velocizzare le procedure e implementare la qualità della partecipazione al discorso pubblico.

Tutto ciò rende necessario lo sviluppo di nuovi canali e di nuove modalità di gestione dei contatti con i cittadini, dovendo necessariamente acquisire la capacità di identificare con maggiore chiarezza il

atura delle principali tipologie di bisogni in relazione a specifici segmenti di utenti.

contemporaneamente permette di rappresentare e integrare tra loro sia i bisogni espressi dei destinatari, sia quelli latenti. Con un tale approccio i singoli cittadini non vengono identificati in quanto tali da un punto di vista anagrafico, bensì in quanto appartenenti ad uno o più segmenti di utenza o classi di bisogno.

X. Il ruolo delle imprese: innovazione della partnership con la PA

competitività internazionale e pertanto una delle priorità strategiche per lo sviluppo e il benessere di un sistema economico.

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Inizialmente le principali iniziative sono state orientate prioritariamente su due assi: le azioni dirette, sviluppate attraverso il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre) o CCR, direzione generale della Commissione europea direttamente legata al commissario della ricerca, finalizzate a fornire elementi di

programmi quadro nei quali è possibile ulteriormente distinguere tra progetti di ricerca, azioni di supporto o coordinamento alle attività di ricerca e azioni tese a favorire la mobilità dei ricercatori.

Ad esse sono andate nel tempo ad aggiungersi iniziative specificatamente mirate allo sviluppo etitività 2007-

di continuità né in termini di impegno né di risorse investite.

Tale impegno, in alcuni casi, è stato premiato da importanti e rimarchevoli esempi di successo come nel caso del protocollo per le comunicazioni radiomobili cellulari Global System for Mobile Communications (GSM), che si è imposto come uno standard de facto universalmente riconosciuto e costituisce un successo

na regolamentazione pro-

Malgrado ciò, il confronto con i dati relativi agli USA, al Giappone e, più in generale, con i paesi in via di sviluppo, relativi alla capacità di sostenere e non siano stati proporzionali allo sforzo profuso e la distanza dai best in class sia ancora ampia.

io Europeo nella seduta

In tale occasione è stato presentato un report sulle priorità in materia di innovazione che richiamava i risultati ottenuti dal benchmark tra USA e UE. I dati hanno confermato il divario già esistente in termini di risultati

del sud est asiatico.

pacità di innovazione costituisce, pertanto, un

Le cause che hanno condotto alla situazione descritta sono molteplici e vanno ricercate non solo tra gli

t factors come la maggiore o minore attitudine

Proprio la consapevolezza di dover procedere euristicamente nella individuazione dei fattori che agiscono da

europee relative alla capacità di tradurre gli input di innovazione in altrettanti output.

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processo di trasferimento della stessa, processo che dovrebbe portare dalla ideazione/progettazione del prodotto o del servizio innovativo alla sua industrializzazione e commercializzazione su larga scala.

In effetti ci sono molti esempi che avvalorano tale tesi, evidenziando come le risorse investite settore della ricerca e sviluppo al punto che, in alcuni

casi, i termini ricerca e innovazione sono spesso stati usati come sinonimi.

Al di là di una disamina approfondita delle potenziali cause, che va oltre lo scopo del presente documento, in questa sede ci proponiamo di esaminare le possibili azioni che andrebbero inserite prioritariamente nella

Da questo punto di vista è interessante notare come la maggioranza delle iniziative finora proposte

università, settori R&D, industria, - di accedere a canali di finanziamento agevolato.

A riprova di ciò è possibile esaminare i principali strumenti proposti per il sostegno alla ricerca e 2013, indicati

Tuttavia, già a partire dallo stesso documento, era possibile individuare i primi tentativi di trovare forme

enire specificando nei bandi di gara i requisiti funzionali in modo tale da lasciare alle aziende ampie possibilità di proporre soluzioni innovative. Ciò costituirebbe per le imprese un forte incentivo a massimizzare l'efficacia e la performance dei prodotti e servizi da esse offerti, in particolare laddove le autorità pubbliche agiscono

Tali novità arrivavano anche come diretta conseguenza della diffusione delle direttive europee 2004/17 e 2004/18 sugli appalti pubblici recepite in Italia dal decreto legislativo n.193 del 2006 meglio conosciuto come Codice Delise.

A partire dal citato documento la commissione aveva successivamente pubblicato il manuale

acquirente che pianifica le sue esigenze future, definisce anticipatamente le modalità che adotterà per

disfare tale domanda di

anticipatamente le regole per lo sfruttamento dei diritti intellettuali legati allo sfruttamento dei frutti

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Ciò

come meccanismo per stimolare il mercato innovazione.

In tale senso il cambio di paradigma rispetto alle iniziative precedentemente adottate è totale: non si tratta solo di capovolgere il meccanismo di intervento incentivando la dom

am

finanziarie tout court sia per una scarsa compatibilità tra il time-to-market degli investimenti in Ricerca e sviluppo e quelli estremamente brevi che occorrono per riportare il sistema industriale del paese in condizioni di competitività.

ne dei suoi servizi fondamentali, per stimolare e sostenere, senza costi aggiuntivi, la prestazione innovativa delle imprese

Condizione necessaria affinché un tale cambio di paradigma possa avere corso è la definizione di una strategia che coinvolga tutti gli attori attraverso una serie di azioni coordinate.

che la Pubblica Amministrazione si doti di centrali di committenza qualificate in grado di recepire le esigenze

acquisti di innovazione; il ché si traduce nella ovvero percepirne il valore potenziale in termini di qualità ed efficienza e di tradurlo in una proposta di acquisizione sufficientemente flessibile da lasciare alle aziende la possibilità di confrontarsi

della proposta.

Parallelamente le imprese dovranno migliorare la propria capacità di competizione cooperativa. Soprattutto in un paese come il nostro, caratterizzato da una forte incidenza di piccole e medie imprese, occorre

settore pubblico e quello privato e la cooperazione con organizzazioni e aziende internazionali, favorendo la

Terzo, occorre modificare il contesto normativo di riferimento in maniera da rendere disponibili gli opportuni strumenti legislativi chmercato attraverso la domanda di innovazione.

acquisti pubbli

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rispetto ai tradizionali modelli di appalto sistemi dinamici di acquisizione, dialogo competitivo, aste elettroniche a distanza di più di un lustro dalla loro emanazione i dati a consuntivo dimostrano che tali

elettroniche, appare fortemente limitata.

pre-commerciale e il parteneriato pubblico-privato, invitando gli stati membri a sperimentare ed incentivarne

-commerciale ha il vantaggio di consentire una competizione sia nella fase progettuale, in cui le aziende si confrontano sul piano delle soluzioni, sia in quello successivo di acquisizione vera e propria in cui la competizione si sposta sul piano della efficienza.

Nel caso del partenariato pubblico-privato (PPP) la principale novità consiste nella possibilità che un partner

tradizionalmente sostenuti dal settore pubblico e spesso contribuendo al finanziamento del progetto stesso.

Per ciò che concerne questo aspetto è inoltre importante evidenziare che la modalità della Fabbrica Digitale può costituire un ulteriore opportunità, capace di trasformare il partenariato secondo modelli più ampi di compartecipazione a livello di sistema e non di singole entità.

presentano ancora dei limiti; nel primo caso qualora la richiesta di innovazione riguardi i processi più che le tecnologie, nel secondo a causa della complessità del procedimento di identificazione dei rischi e di definizione della struttura contrattuale, fattori che determinano un allungamento dei tempi di avvio

i vantaggi conseguibili e restringendo il campo utile di applicazione a progetti con orizzonti temporali di medio-lungo termine.

La soluzione per il superamento dei limiti attuali, come la stessa Unione Europea ha riconosciuto , non può che arrivare dagli stati membri, che dovranno farsi carico di individuare e sperimentare soluzioni normative innovative che consentano di semplificare le procedure di gara e lasciare maggiori margini di flessibilità nella contrattualizzazione dei fornitori, migliorando nel contempo la trasparenza e la possibilità di competere per le PMI, così come accaduto di recente in Germania.

Europea, rappresenta un ulteriore stimolo per raccogliere proposte da parte di tutti i paesi membri, ed è finalizzata a presentare entro l'inizio del 2012 proposte legislative destinate a semplificare e aggiornare la normativa europea sugli appalti pubblici.

Tra le proposte indicate dagli operat

lavori, forniture e servizi,

Occorre, comunque, evidenziare che, contestualmente alla revisione della normativa sugli appalti pubblici, il

normativa riguardante strumenti potenzialmente innovativi, finora rimasti inapplicati, al fine di agevolarne

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permetta di conseguire effettive economie di scala.

A cominciare dalla firma digitale, pietra angolare attorno alla quale ruotano tutti i potenziali servizi che la pubblica amministrazione potrebbe offrire ai cittadini, da quelli primari che richiedono lo scambio di documenti informatici tra cittadini e PA, per arrivare a quelli di e governement avanzato.

La recent

ad una lunga serie che ha avuto inizio con la legge 57/97 (legge Bassanini) ma che non ha tuttavia

remo opposto si colloca la tematica del cloud computing. In questo caso al legislatore è richiesto di

impedisce agli amministratori pubblici di sperimentare una tecnologia promettente dal punto di vista del

In effetti, il cloud computing è rimasto finora materia di studio a causa della difficoltà di definire con certezza alcuni aspetti essenziali delle clausole contrattuali quali la giurisdizione applicabile, i profili di responsabilità

quelli di rispetto della privacy.

In tal senso il legislatore è pertanto chiamato a fornire in primis una indicazione di principio che faccia chiarezza sulla possibilità o meno di applicare la legislazione nazionale indipendentemente dal luogo fisico in

sue infrastrutture.

È auspicabile che il legislatore italiano recepisca con rapidità tali istanze, anticipando ed anzi, facendosi

di acquisire una posizione di leadership europea così come già accaduto in passato in materia di e procurement.

XI. Il ruolo delle PA: potenziamento della cooperazione applicativa per i servizi pubblici

lla PA, un altro target da perseguire è individuabile nel migliorare il coordinamento tra le varie PA garantendo un elevato livello di interoperabilità fra i sistemi informativi e le banche dati, con l'obiettivo di elevare l'efficienza complessiva dei servizi erogati.

La PA dovrebbe porsi al cittadino sempre più come interlocutore che offra un servizio completo e integrato; le transazioni informatiche dovrebbero sviluppare ed esaurire interi procedimenti amministrativi con risultati

attraverso scambi informativi coerenti con standard predefiniti e idonei requisiti di sicurezza e riservatezza.

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necessita spesso di una stretta interazione tra amministrazioni pubbliche. Risulta evidente, quindi, come sia importante la creazione di un network delle PA sulla stessa linea di sviluppi attuati a livello europeo.

I principali benefici che ne deriverebbero possono essere individuati nei seguenti:

Cooperazione tra PA per migliorare l'offerta dei servizi

Scambio di informazioni tra PA per l'adempimento dei requisiti legali e degli impegni politici

Scambio e riutilizzo di dati tra PA per aumentare l'efficienza amministrativa e ridurre gli oneri amministrativi di cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche

Migliorare l'offerta dei servizi pubblici -stop

Ridurre i costi per la PA, imprese e cittadini tramite l'aumento dell'efficienza

Non a caso, già da tempo, è stato creata la piattaforma europea EUPAN (European Public Administration Network), finalizzata a mettere a disposizione delle PA uno strumento per lo scambio di idee, esperienze e good practice utili al miglioramento delle performance, della competitività e della qualità dei servizi erogati.

In Italia, i concetti di cooperazione applicativa su reti pubbliche hanno da tempo ottenuto la necessaria attenzione e strategicità, si è infatti lavorato per rendere operativi i paradigmi associati alla rete che collega le amministrazioni pubbliche (SPC - Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione ed il suo sottoinsieme SPCoop Sistema pubblico di cooperazione).

Attualmente, l'interoperabilità fra amministrazioni si sviluppa in modo tale che siano identificati i servizi ed i dati che ogni amministrazione può rendere disponibili sulla rete e, relativamente ad ogni servizio, che siano rispettate le politiche di sicurezza, di accesso, di controllo della qualità ed della correttezza delle erogazioni.

confine di responsabilità del sistema stesso.

Dalla figura seguente, che rappresenta uno scenario di interoperabilità tra amministrazioni di diverse regioni, -

-office relativi a servizi interni (PA-PA) ed esterni, con lo scopo di erogare i servizi finali in maniera unitaria.

Figura 3 - Scenario di interoperabilità tra amministrazioni di varie regioni

unico per la fruizione di un servizio, senza avere la percezione del coinvolgimento di più amministrazioni.

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Un esempio di sistema verticale sviluppato anche grazie a questo tipo di cooperazione può essere quello del sistema unico regionale di prenotazione. Tutte le ASL e le strutture sanitarie di una determinata Regione erogano, su tutto il territorio, i propri servizi in modo integrato, permettendo ai cittadini di usufruire di questa offerta semplicemente prenotando diversi tipi di servizi secondo le proprie esigenze. La fase precedente alla creazione di questo sistema, è stata caratterizzata da un processo di standardizzazione di protocolli e da una condivisione di dati e servizi tra diverse ASL.

Risulta chiaro che, per migliorare le procedure interne alle cooperazione applicativa è un requisito di primaria importanza ed il suo potenziamento si posiziona tra le priorità strategiche del decisore pubblico.

Tutti i paesi europei si stanno muovendo in questa direzione.

L'Inghilterra è sicuramente in fase più avanzata; basta pensare che già dal 2002 gli sviluppi software si basano sull' e-GIF (e-Government Interoperability Framework), che fornisce le linee guida, emanate dal governo britannico, che definiscono l'insieme minimo delle politiche e delle specifiche tecniche che disciplinano i flussi di informazione attraverso sistemi pubblici e le sue interazioni con i cittadini, gli intermediari e le imprese in tutto il mondo.

Ma la prova definitiva che a livello europeo si sta lavorando sul fronte dell'interoperabilità in maniera seria, è in fatto che l'EIF (European Interoperability Framework) sia arrivato ormai alle seconda versione e a breve sono previsti ulteriori confronti per la definizione della strategia EIS (European Interoperability Strategy).

XII. PROPOSTE/AZIONI PER IL CAMBIAMENTO: I PASSI DA COMPIERE PER IL PROGRESSO DEI SERVIZI PUBBLICI

glioramento individuati (modello di governance e supporto delle soluzioni ICT).

Per alcune delle aree di intervento proposte nel seguito sono indicate, quando esistenti, le best practice a livello nazionale e internazionale.

XIII. Azione 1 - Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilità, il controllo e la valutazione

Per agevolare la classificazione, la misurabilità, il controllo, il benchmark e la valutazione dei servizi pubblici si propone di sviluppare una macro ontologia e un sistema di metriche/indicatori necessari a indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta.

I risultati della valutazione dei servizi pubblici, così come vengono percepiti dagli utenti e più in generale

degli stessi.

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Sarebbe utile in primo luogo realizzare una macro ontologia dei servizi a livello nazionale, classificando in pur mantenendo la gestione del servizio

localizzata sul territorio per disporre di uno strumento di catalogazione omogenea di concetti, processi, informazioni, elementi, attori, ruoli e loro relazioni reciproche.

Per rendere i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione sempre più efficienti, sia dal punto di vista della produttività che da quello della qualità, è determinante il coinvolgimento ed il supporto specifico del singolo

richieste provenienti dagli attuali e potenziali destinatari.

LA MACRO ONTOLOGIA

Per poter sviluppare al meglio l'interazione tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione, controllare i risultati delle azioni adottate, confrontare le performance delle diverse iniziative e garantire la massima trasparenza della pubblica amministrazione è necessario applicare un sistema di metriche e di misurazioni.

Qualsiasi sistema di indicatori ha bisogno di fondare la propria azione su un insieme omogeneo di oggetti, la cui identificazione e il cui riconoscimento siano condivisi all'interno della comunità di riferimento.

In modo particolare un sistema complesso come quello della pubblica amministrazione non può prescindere da una mappatura dettagliata di tutti i servizi esistenti. Una ontologia generale della Pubblica amministrazione è lo strumento chiave per consentire una governance efficace del cambiamento, poiché consente di far collaborare le innumerevoli realtà locali italiane. La catalogazione dei servizi è quindi il primo passo per avviare politiche di collaborazione, di standardizzazione e di utilizzo di un linguaggio condiviso nelle PA.

Prendendo a riferimento analoghe esperienze nel settore privato è possibile adottare una metodologia

e valutazione dei singoli servizi, attraverso dati confrontabili e omogenei rispetto alle amministrazioni e alla tipologia di servizi coinvolti. Patti Chiari realizzata da un consorzio bancario che, muovendo da una preliminare classificazione comune

utenti-istituti di credito.

i, il consorzio ha definito un insieme di parametri finalizzati a confrontare un sottoinsieme di prodotti offerti dalle banche alla loro clientela, prendendo in particolare considerazione i conti correnti. In un primo momento, sono stati definiti gli oggetti del confronto, ovvero i prodotti finanziari, e gli attributi da considerare per la valutazione dell'oggetto. Successivamente, sono stati definiti gli attori del sistema (banche, clienti privati, imprese) e le caratteristiche degli attributi utili alla valutazione finale.

Semplici;

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Omogenei;

Aggiornati tempestivamente.

i credito, le finalità che il consorzio è riuscito a conseguire sono state:

La possibilità di mettere a confronto i prodotti/servizi offerti dagli istituti di credito;

rodotti più adatti alle proprie esigenze;

La possibilità di certificare le banche che hanno aderito all'iniziativa e che hanno rispettato determinati requisiti.

La proposta per la Pubblica Amministrazione

è propedeutico compiere dei passi preliminari. Nella tabella che segue si riportano i key-item da considerare nella definizione della macro ontologia per i servizi pubblici e le rispettive azioni da intraprendere.

KEY-ITEM AZIONE

OGGETTI

In primo luogo, è necessario identificare il sottoinsieme di oggetti utili ad assolvere gli obiettivi dati.

Si devono dunque definire delle macro aree di classificazione dell'attività della pubblica amministrazione suddividendo i servizi pubblici in due macro categorie:

direttamente utili al cittadino, cui è possibile ricondurre la scuola, la sanità,

utili alla collettività, cui è possibile ricondurre ad esempio la riscossione delle tasse, la gestione delle sanzioni amministrative, i servizi verso le altre amministrazioni, etc.;

ATTORI

Una volta definiti gli oggetti e dopo aver dunque definito quelle che sono le fonti dei dati che verranno sottoposti ad analisi, è importante definire gli attori dello scenario di riferimento.

In questa fase è importante considerare che la classificazione degli attori è dettata dal

etc.) distinguendo tra coloro che fruiscono di un servizio da coloro che lo forniscono.

ATTRIBUTI Infine, per completare il quadro dello scenario di riferimento, devono essere identificati gli attributi che andranno ad essere valutati per ciascun oggetto sottoposto ad analisi. Questa fase risulta essere molto delicata e complessa poiché se non correttamente

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prendesse in considerazione la percentuale di titoli scolastici conseguiti in un certo istituto si rischierebbe di valutare positivamente anche scuole di basso profilo).

Valutazione

Per quanto riguarda la misurazione e la valutazione dei servizi pubblici, è necessario definire un sistema di metriche/indicatori volti a raccogliere il giudizio di tutti gli stakeholder coinvolti e per ciascuno di questi occorre individuare criteri di misurazione differenti per i vari assi di interazione (PA-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA).

-Cittadini, il sistema di metriche/indicatori per la valutazione della PA

potrà concorrere a determinare un coefficiente di qualità del servizio, da assumere quale indicatore prestazionale sintetico, rendere i servizi offerti dalla PA sempre più competitivi ed efficienti, legati non solo ai livelli di produttività ma

te contribuirà a

Tipologia valutazione Pre-utilizzo Post-utilizzo

Valutazione soggettiva

(es. accessibilità al servizio, competenza

serviziocontroversie)

Aspettative del cittadino prima di usufruire del servizio

Valutazione su quanto realmente percepito dopo

Valutazione oggettiva

(es. numero uffici coinvolti, numero impiegati, numero risoluzione controversie)

I valori relativi alle valutazioni oggettive pre-servizio derivano dagli

il servizio

Calcolo statistico del servizio erogato

Per una reale misurabilità della qualità dei servizi, è necessario porsi obiettivi chiari, oggettivi e misurabili: ciò

misurazione estremamente puntali, quali ad esempio:

la soddisfazione del cliente rispetto ai servizi IT, rilevata attraverso survey, su scala che va da 1 a 5,

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la disponibilità della rete al 97% in orario lavorativo;

la disponibilità del centralino al 97% in orario lavorativo;

la % di chiama

potranno essere espressi da un coefficiente omogeneo di valutazione del servizio, definibile come ISQ (Indicatore Sintetico di Qualità), del quale a titolo puramente esemplificativo vengono di seguito evidenziate le caratteristiche e le modalità di determinazione.

Per poter analizzare un sistema occorre infatti preventivamente individuare tutte le variabili che entrano in

Volendo esprimere la metrica di valutazione con una formula matematica avremo che:

Dove per:

, fattori positivi;

, fattori negativi.

Nelle tabelle seguenti si riporta un esempio di applicazione del calcolo in funzione dei suddetti fattori:

Fatto

ri po

sitiv

i

Des

criz

ione

Peso

Mig

liora

bile

Ade

guat

o

Buo

no

Otti

mo

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38    

 

Possibilità di usufruire del servizio interamente on-line

1 0,25 0,5 0,75 1

Competenza tecnica

1 0,25 0,5 0,75 1

Cordialità

0,5 0,25 0,5 0,75 1

Possibilità di sospendere la pratica e riprenderla in un secondo momento

0,7 0,25 0,5 0,75 1

Fatto

ri ne

gativ

i

Des

criz

ione

Peso

Mig

liora

bile

Ade

guat

o

Buo

no

Otti

mo

Costi elevati del servizio

1 1 0,75 0,5 0,25

1 1 0,75 0,5 0,25

Tempo risoluzioni controversie 0,5 1 0,75 0,5 0,25

I fattori presi in esame possono essere sia giudizi soggettivi (espressi dal cittadino/impresa) sia giudizi oggettivi ricavati dal confronto del servizio offerto rispetto ad un benchmark di riferimento.

Accorpando i singoli ISQ degli enti/amministrazioni (precedentemente suddivisi in settori e tipologie di servizio in base alla macroontologia) può pertanto essere ricavato un unico indicatore sintetico di qualità

Il sistema di metriche e indicatori risulta funzionale al monitoraggio, alla misurazione e al controllo dei servizi, oltre che alla loro eventuale riprogettazione/rimodulazione in funzione dei valori rilevati.

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39    

 

XIV. Azione 2

Per agevolare il conseguimento degli obiettivi di Interazione, Controllo e Trasparenza dei servizi pubblici può risultare utile lo sviluppo del Portale unico integrato dei servizi pubblici di migliorare e valorizzare le azioni via web da parte delle Amministrazioni.

Il Portale, che rappresenta udiffusione di conoscenza, mettendo a disposizione delle categorie interessate (cittadini, amministrazioni, imprese, organi di osservazione e monitoraggio) un patrimonio di strumenti ed informazioni che "riducano le distanze" tra utenti finali e PA e semplifichino lo svolgimento dei processi legati ai servizi pubblici.

a fruizione interattiva di servizi pubblici (es: italia.gov.it, vivifacile.gov.it, direct.gov.uk) o di portali per la consultazione e la diffusione trasparente di dati quantitativi sui servizi pubblici (es: dati.piemonte.it,

virtuale, concettualmente articolato in due aree logiche, a seconda della tipologia di interazione richiesta

la prima area logica è dedicata alla ricerca, informazione e richiesta/accesso ai servizi on line:

suddivisa per macroaree (es: lavoro, istruzione, sanità, etc.), ottiene informazioni sul servizio che sta cercando (individuando le PA/Enti che lo erogano e le procedure/dati necessari al suo espletamento), esegue on line la richiesta di attivazione del servizio stesso, verifica la lavorazione in

prime la propria valutazione.

la seconda area logica è dedicata alla consultazione/fruizione dinamica del patrimonio informativo -quantitativi sui servizi, (es: dashboard basati su indicatori di qualità, tempi, efficienza, gradimento, costi

possibilità di drill down sugli indicatori fino al livello più elementare può consentire di rendere

a tanto, è ad esempio la pubblicazione delle note spese dei ministri inglesi).

La creazione di tali aree si ricollega al dibattito in corso sugli Op

possibilità di utilizzare Internet come canale di diffusione universale.

Lo scopo del Portale è anche quello di recepire i possibile input del dibattito pubblico aperto con i cittadini

più vicini alle esigenze dei cittadini.

Ad esempio, la disponibilità di informazioni in materia di investimento e di utilizzo per la spesa corrente, può rappresentare la base su cui far crescere una dinamica partecipativa dei cittadini, mediante dibattiti, raccolta

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di proposte e nuove iniziative che il Portare recepisce dai vari punti di raccolta (es. Osservatorio nazionale per i servizi pubblici).

Dotandosi di strumenti adeguati, gli amministratori pubblici potranno prendere in carico tali iniziative e svilupparle, utilizzando il Portale come strumento di condivisione e riscontro verso i promotori. In questo modo i responsabili delle PA diverrebbero veri e propri Project Manager delle amministrazioni pubbliche, con risultati valutabili da tutti e collegati alle loro valutazioni professionali. Ovvero alla misurazione della performance dei progetti di investimento effettuati, relativamente al rispetto di tempi, scopi e qualità previsti, e di identificare i responsabili degli investimenti.

Il Portale potrà poggiare su assunti quali: classificazione omogenea dei servizi pubblici (macroontologia), individuazione di un sistema di metriche comuni, utilizzo di infrastrutture di connettività già operanti con successo nella PA (SPC - Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione ed il suo sottoinsieme SPCoop Sistema pubblico di cooperazione), adozione di tecnologie evolute di identificazione dell'utente (single sign-on, carte servizi), impiego di strumenti di georeferenziazione per localizzare i luoghi fisici e ricostruire il link tra erogazione reale e virtuale dei servizi.

In una logica ancor più estesa di fruizione efficiente e diffusa dei servizi pubblici, si potranno inoltre valutare i temi connessi ai modelli di transazione, per permettere al cittadino di scegliere la combinazione di strumenti di pagamento/canali di contatto, più rispondenti alle proprie esigenze.

Dal punto di vista tecnologico, si pensa ad uno strumento progettato in ottica Service Portal4 progettato con - zi per

con Partita IVA; pensionati e disabili) oltre che per aree tematiche, mediante un accesso guidato alle

con quelli di competenza territoriale, perseguibili medipubbliche locali (Regioni, Province E Comuni) superando le barriere burocratiche ed annullando, di fatto, il

5 a cooperazione federale e territoriale mediante strumenti multi-bilinguismo, sempre più attuale in ottica di una società multirazziale e multietnica.

Sempre al fine di facilitare possono risultare le tecnologie basate su motori di interpretazione semantico-ontologica, in grado di intercettare qualsiasi richiesta proveniente dagli utenti del Por

                                                                                                                     4 Content Portal, orientato alla integrazione dei contenuti basata sul routing e differenziato per profilo di utenza; Service Portal: orientato alla creazione di un unico punto di accesso ai servizi transazionali ma anche di DW e di BI.

5 http://www.servicecanada.gc.ca/eng/home.shtml  

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utilizzo dei social media (Twitter, Facebook, etc.) per una diffusione più ampia possibile di questi dati, non solo alla comunità di esperti IT, ma anche a tutti i cittadini interessanti ad essere

ip Advisor, Ok notizie, Anobii).

interoperabili abbiano consentito il saving negli investimenti pubblici. Come indicato anche in documenti ufficiali della Commissione Europea6, la

progetti, stabilendo un set condiviso di regole (common standards).

riutilizzare sviluppi software già effettuati per realizzare nuovi servizi che le PA sono chiamate ad erogare, evitando pertanto potenziali sprechi di risorse ad ogni mutamento degli obiettivi politici. Nel Portale, tale virtuoso riutilizzo di risorse potrebbe quindi essere documentato e consultabile da tutti.

La frontiera verso cui far evolvere il Portale è quella di costituire un repository unico di informazioni disponibili non solo per i cittadini, ma anche per le imprese (integrando i portali già esistenti) e per le stesse

Il Portale potrebbe anche fa rilevazione delle eccellenze e tramite il benchlearning. Il Regolatore del settore (es: il

re la diffusione delle good practice rilevate, rendendole immediatamente disponibili per tutte le PA, e collegando la valutazione dei responsabili amministrativi al progressivo allineamento a tali practice (pubblicando ad esempio le risultanze provenienti

                                                                                                                     6 Cfr. http://ec.europa.eu/isa/strategy/doc/annex_ii_eif_en.pdf  

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XV. Azione 3 - Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese

Si propone di sviluppare una piattaforma integrata con funzionalità avanzate 2.0, in grado di favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder interessati.

La piattaforma si pone come stakeholder lungo le direttrici Pa-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA, attraverso un insieme di soluzioni tecnologiche a supporto della gestione degli aspetti di progettazione partecipata, confronto, condivisione di idee, esigenze e finalità legate ai servizi pubblici.

La piattaforma è concepibile come sistema complesso, logicamente suddivisibile in un set di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli stakeholders, quali:

una piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini volta a favorire

sviluppo di idee prototipali e la progettazione partecipata di servizi;

una piattaforma di collaboration & control PA-Imprese con il minimo comun denominatore

una piattaforma di communication & sharing PA-PA, attraverso la quale si ottenga un incremento in termini di efficacia, favorendo lo scambio di informazioni tra key decision maker, direzioni sistemi e ICT, direzioni comunicazione, ed altri ruoli di rilievo nella PA.

Lo sviluppo della/e piattaforma/e potrà peraltro essere assegnato come specifico ambito di intervento a una

nazionale.

Piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini

Il coinvolgimento dei cittadini per migliorare la gestione e la qualità dei servizi offerti dalla Pubblica

partecipazione dei cittadini nei confronti della PA.

web 2.0 con canali di

cittadini, accessibile da qualsiasi tipologia di device, ha una funzione non solo consultiva ma soprattutto propositiva, rappresentando al contempo un importante stimolo verso la partecipazione della cittadinanza ed un passo importante verso un maggior dialogo e coinvolgimento di tutti i cittadini nella definizione delle esigenze della PA.

Attraverso la pubblicazione in tempo reale di piccoli messaggi di testo (microblogging), immagini, audio e

costante e aggiornata e consentire di comunicare con i cittadini secondo u

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dell'amministrazione ai cittadini.

In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti:

favorire la partecipazione dei cittadini alla pianificazione e alla progettazione dei servizi della PA

tenere aggiornati i cittadini sulla vita amministrativa e sulle attività della PA presenti e future

stimolare il dibattito sui temi politico-amministrativi

monitorare in tempo reale il tono della comunità su progetti presenti e futuri

favorire la nascita di nuove idee e progetti

etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e cittadinanza.

Piattaforma di collaboration & control PA-Imprese

È universalmente riconosciuto, anche a livello europeo, che la semplificazione dei rapporti fra imprese fornitrici e pubblica amministrazione è elemento rilevante a supporto della competitività e che le tecnologie

risultati significativi in tempi brevi.

La piattaforma è lo strumento messo a disposizione della PA e delle imprese fornitrici per gestire la

finalizzata al conseguimento dei risultati e non solo al raggiungimento degli obiettivi contrattuali (SLA), dove la partecipazione congiunta di Ministeri, enti locali e nazionali ed imprese favorisce la sintesi di obiettivi

sulla opportunità di valorizzare gli investimenti del sistema pubblico e di sfruttare la trasversalità degli strumenti web 2.0 per proporre un nuovo modello di interazione fra la pubblica amministrazione e le imprese, basato su due concetti chiave:

In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti:

definire le modalità collaborative con cui le imprese possono contribuire alla pianificazione degli investimenti in progetti IT

individuare nuove modalità di esecuzione delle forniture IT a supporto dei servizi pubblici

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ineamento agli obiettivi coinvolgendo in maniera attiva le

creare spazi web condivisi quali incubatori di proposte volte al continuous improvement della relazione fra PA e imprese

sfruttare al etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e i fornitori

Piattaforma di communication & sharing PA-PA

Come per le aziende private, la risorsa più preziosa nella PA è rappresentata dal cosiddetto "capitale umano", dall'insieme delle competenze e know-how dei dipendenti e collaboratori.

La piattaforma di communicatione & sharing PA-condivisa e partecipata di problematiche, relative soluzioni ed

esperienze di successo maturate.

Sul fronte delle istituzioni, il tema della gestione delle conoscenze e delle informazioni sta diventando cruciale anche per le amministrazioni pubbliche per tre aspetti fondamentali:

i cittadini, che sempre più hanno accesso alle informazioni, richiedono servizi su misura e di qualità elevata

i rapidi mutamenti di contesto richiedono anche alle amministrazioni pubbliche la capacità di rispondere rapidamente ed efficacemente al cambiamento

dello sviluppo tecnologico.

In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti:

la diffusione, la condivisione e il riuso di esperienze maturate con successo in determinati ambiti o settori

e nazionale

etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e le imprese.

XVI. Azione 4 - Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e cittadini

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Si propone di definire un piano di intervento finalizzato a promuovere ed evolvere le modalità di contatto e

comunicazione tradizionali ed evoluti per consentire una più ampia e snella veicolazione e gestione delle informazioni.

In particolare si registrano alcuni macro-trend di interesse: il rapido incremento delle connessioni a banda

numerosi punti di accesso costituiti da reti fisiche sul territorio (alcuni già operativi, altri di possibile ile ampliare le fasce

-PA (ad

moderna e innovativa della PA. Le direttrici principali su cui si ipotizza di agire sono le seguenti:

Servizi erogati attraverso dispositivi mobili: la sempre maggiore diffusione della banda larga possibilità di

fruibili su terminali mobili, definendo un piano di realizzazione di apposite applicazioni in grado di rendere disponibili agli utenti contenuti ed informazioni della PA, riutilizzando quanto già realizzato

Servizi erogati attraverso la TV: secondo gli esperti del settore, il connubio delle tecnologie internet e TV rappresenterà un nuovo para

paradigma di televisione personale e interattiva (over-the-top TV), mediante la realizzazione di

cittadini, fruibili direttamente dalla televisione;

Servizi erogati attraverso reti fisiche: sestensione (includendo ad esempio altre reti fisiche quali la grande distribuzione); in tale modo potrà essere ampliato il ventaglio dei punti di accesso informativi e interattivi per consentire una fruizione dei servizi pubblici basata su una ancor più elevata prossimità della PA rispetto agli utenti.

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XVII. Azione 5 - Osservatorio nazionale per i servizi pubblici

tizzare la costituzione di un Osservatorio nazionale per i servizi pubblici, atto a svolgere una funzione di supporto articolata su varie competenze, mettendo a fattor comune esperienze maturate su

permanente di informazione e organo di coinvolgimento dei soggetti interessati alla tematica dei servizi pubblici, oltre che come soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia.

trasparenza dei servizi pubblici, per attingere al patrimonio informativo pubblicato come Repository di riferimento.

-Cittadini-Imprese fondata su principi di interazione,

Cittadino-

autonomamente il non facile compito di cooperare e partecipare alle attività dei singoli enti pubblici al f ine di garantire:

la trasparenza dei sistemi adottati;

la visibilità degli indici di andamento gestionale delle amministrazioni pubbliche.

imparziale, in libertà di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontà, senza condizionamenti dai

imposizione di regole e comportamenti unidirezionali PA/Cittadino-

particolare.

partecipata collegialmente da Associazioni dei consumatori, Rappresentanti delle imprese, Rappresentanti della Pubblica Amministrazione.

monitoraggio sistematico dei servizi pubblici in termini di qualità, efficienza, modalità di erogazione e nelle varie articolazioni settoriali e territoriali;

confronto e condivisione tra gli stakeholder, con funzioni di coinvolgimento e animazione di tavoli di lavoro tra gli attori istituzionali interessati;

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e settori caratterizzati da criticità per la prevenzione di eventuali inefficienze;

realizzazione analisi di benchmark tra le PA in merito alla gestione ed erogazione dei servizi pubblici;

definizione di potenziali azioni correttive/migliorative dei servizi pubblici.

attingendo ai dati del Portale per alimentarle e, successivamente, pubblicarle mediante lo stesso Portale.

I passaggi operativi per poter svolgere le attività sopra elencate si potrebbero articolare in:

Predisposizione di strumenti per la raccolta delle impressioni di Cittadini-Imprese;

Raccolta delle indicazioni di Cittadini-Imprese (parametri) che entrano in gioco nella misurazione e valutazione di un servizio (demandato alle realtà regionali e locali);

Costruzione di metriche per la misurazione della qualità del servizio;

Gestione del dato (acquisizione,verifica bontà del dato);

Applicazione delle metriche e diffusione dei risultati;

Certificazione delle attività svolte;

Supporto per la definizione di azioni correttive nei confronti delle amministrazioni pubbliche;

Monitoraggio ed eventuale ridefinizione degli algoritmi e dei pesi nel tempo.

Figura 4 - Ipotesi di passaggi operativi dell'Osservatorio

-Imprese

Come accennato in relazione alla costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilità, il controllo e la valutazione, è fondamentale individuare i parametri

che concorrono alla costruzione di una metrica di misurazione, per rendere il risultato più aderente possibile alla percezione del cittadino.

-Imprese rispetto ai servizi pubblici, quali ad esempio il Portale unico integrato dei servizi pubblici, al fine di ricavarne parametri e pesi che entrino a far parte delle metriche di misurazione.

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Uno strumento che si presta a svolgere questo compito è, ad esempio, il questionario. I questionari redatti potranno essere di due tipi: a risposta multipla e a risposta libera.

-Imprese desiderano assegnare alle

caratteristiche da sottoporre al giudi

-Imprese ritengono determinanti per rappresentare le qualità principali del servizio offerto.

Raccolta dei parametri

Dopo avere raccolto i suggerimenti da parte di Cittadini-dati e alla costituzione di una classifica

in considerazione i dati che manifestano il numero maggiore di presenze; questo passaggio può consentire di stilare la lista dei parametri finali, che entreranno a far parte del sistema di valutazione.

numero di parametri da utilizzare e i pesi che assumono

organizzazione si farà carico di raccogliere i dati delle singole realtà del territorio.

i comunicazione Regione-Provincia-Comune.

la cadenza di acquisizione del dato.

Tutti i dati raccolti dai singoli Enti verranno classificati per servizio e comunicati periodicamente

Il dato quindi verrà raccolto localmente, mentre le analisi e le valutazioni saranno svolte a livello nazionale atorio.

Costruzione di metriche di misurazione

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In questa fase saranno definiti tutti gli algoritmi di calcolo e le metriche, suddivise per caratteristiche del servizio e per Ente.

Le metriche avranno validità nazionale, e quindi al loro interno non potranno rientrarvi parametri che presentano particolarità oggettive di un singolo territorio.

seconda della tipologia di metriche.

valuta un servizio on-line, rispetto alla metrica di un servizio di offerto allo sportello.

Gestione del dato e verifica

open data tutti i dati, le classifiche calcolate e gli algoritmi utilizzati saranno resi pubblici, in

Qualsiasi Ente o persona fisica o giuridica potrà riapplicare gli algoritmi per riottenere il risultato degli indicatori specifidegli algoritmi.

fornito dai singoli Enti. I nuclei avranno il compito di segnalare agli organi preposti eventuali irregolarità e, nei

Applicazione delle metriche e diffusione del risultato

Indicatore Sintetico di Qualità.

confronti di Cittadini/Imprese.

basso, pubblicandole nel proprio portale.

Certificazione ISQ

La certificazione è un riconoscimento alle realtà di eccellenza presenti alprefigge di:

aiutare il cittadino-impresa a indirizzare le proprie scelte verso le strutture migliori;

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aiutare lo Stato a destinare le proprie risorse finanziare secondo principi meritocratici.

Per conseguire la certificazione gli Enti dovranno fornire i dati secondo tempi e formalismi concordati.

Supporto agli Enti

partecipando attivamente con essi per individuare partadottate in contesti analoghi.

avviamento di nuovi progetti, per portare a fattor comune tutte le esperienze in cui è stato coinvolto, sia le

servizio.

Monitoraggio e ridefinizione degli algoritmi e dei pesi nel tempo

sensazione che Cittadini-

Per ottenere questo è necessario che vi sia una costante verifica tra i pesi adottati nelle metriche e i giudizi

iudizi espressi e con

-Imprese uno strumento sempre più efficace per determinare la miglior offerta alle proprie esigenze.

XVIII. CONCLUSIONI

delle informazioni tra le pubblidigitalizzazione dei servizi pubblici sono solo alcuni degli obiettivi di alto livello considerati come tassello essenziale di una strategia di riforma della PA e del suo modo di operare, in ottica di Interazione, Trasparenza e Controllo dei servizi pubblici.

confronti dei propri utenti (cittadini e imprese) rappresenta un presupposto fondamentale per i decision maker pubblici, sia in fase di progettazione che di correzione o rimodulazione delle politiche pubbliche e dei

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servizi erogati. L'adozione di strumenti e di logiche open policy, ovvero caratterizzate da una forte interazione, possono ambire a diventare parte integrante delle modalità con cui la PA si rivolge agli utenti.

In tale modo, la Pubblica Amministrazione centrale, regionale e locale può acquisire la consapevolezza che ognuna di esse è parte di un unico sistema interconnesso e che tutte agiscono nel rispetto degli stessi principi e regole di carattere generale, previsti dalla Costituzione e normati dalla legislazione ordinaria. La PA

loro agire sono elemento strategico dello sviluppo della società moderna.

-territorio sia in quello con cittadini e imprese.

Le iniziative messe in campo finora in termini di Interazione, Trasparenza e Controllo della PA hanno senza dubbio permesso di realizzare servizi più congeniali al rapporto tra gli stakeholder PA-Imprese-Cittadini, spesso con positive ricadute sulla società nel suo complesso in termini operativi (per lo snellimento delle

efficienza (per la riduzione dei tempi di esecuzione) e di know-how (per la consapevolezza maturata).

Si assiste infatti alla presenza di numerosi software, applicazioni e banche dati nati in epoche diverse e secondo disegni e logiche differenti. Ad oggi le migliori pratiche internazionali spingono verso la costruzione di architetture dati federate, in grado di integrare dati e moduli software. Un progetto di tali dimensioni

costo sostenibile rispetto al ritorno in termini di benefici ottenibili.

vecooperare a livello centrale, regionale e locale e rendere interattivi gli utenti fino al coinvolgimento degli stessi nella pianificazione dei fafinalizzata al conseguimento dei risultati e non esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi contrattuali.

XIX. GLOSSARIO (comprensivo di acronimi)

Voce/Acronimo Descrizione

ADE Agenda Digitale Europea (Digital Agenda for Europe)

CAD

CE Commissione Europea

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Voce/Acronimo Descrizione

CIVIT Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche

DIGITPA Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

E-GOV E-government

EIF European Interoperability Framework

ICT Information and Communication Technology

MPAI Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione

PA Pubblica Amministrazione

UE Unione Europea

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XX. BIBLIOGRAFIA

Europa 2020, Strategia per la crescita nell'Unione europea (http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_and_jobs/em0028_it.htm)

Digital Agenda for Europe, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni COM(2010) 245 definitivo/2 (http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm)

Eurobarometer (http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm)

Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione (http://www.innovazionepa.gov.it/)

Innovatori PA (http://www.innovatoripa.it/)

CIVIT (http://www.civit.it/)

Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Iniziativa "Reti Amiche" (http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/servizi-per-il-cittadino/reti-amiche/presentazione.aspx)

Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Iniziativa "Linea Amica" (http://www.lineaamica.gov.it/chi_siamo)

DigitPA, Italia.gov.it (http://www.italia.gov.it)

EIF European Interoperability Framework for European public services (http://ec.europa.eu/isa/strategy/doc/annex_ii_eif_en.pdf)

Government ICT Strategy, March 2011, UK Cabinet Office

Federal cloud computing strategy, Vivek Kundra U.S. Chief Information Officer, 08/02/2011

European Digital Competitiveness report, 2010. European Commission, 17/05/2010

Institute for Government britannico (http://www.instituteforgovernment.org.uk/publications/23/system-error)

Portale dei servizi governo britannico (http://www.direct.gov.uk/en/index.htm)

Official Website del governo USA sugli investimenti in IT (http://it.usaspending.gov/)

Portale della città di Vancouver, Performance Measurement and Management (http://www.cityofvancouver.us/performance.asp?menuid=10462&submenuid=17767)

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54    

 

Citizen Report Cards (http://www.pgexchange.org/index.php?option=com_content&view=article&id=164&Itemid=160)

Community Score Cards (http://www.pgexchange.org/index.php?option=com_content&view=article&id=143&Itemid=137)

THINK! The Innovation Knowledge Foundation (http://www.thinkinnovation.org/it/)

STORK, European eID Interoperability Platform (www.eid-stork.eu/)

Rewiredstate, Iniziativa per sviluppo di applicazioni prototipali di e-gov per la PA (http://rewiredstate.org)

Social Innovation Camp (www.sicamp.org)

Planungsverband, Iniziativa di pianificazione territoriale partecipata della regione di Francoforte sul Reno-Meno (www.planungsverband.de)

Beteiligungshaushalt, Iniziativa della città di Friburgo in Breisgau per il bilancio partecipativo (www.beteiligungshaushalt.freiburg.de)

Madridparticipa, Iniziativa di cittadinanza partecipativa al processo decisionale nella città di Madrid (www.madridparticipa.org)

E-democracy, forum di democrazia partecipativa (http://forums.e-democracy.org)

Service Canada (http://www.servicecanada.gc.ca/eng/home.shtml)

e-GIF, e-Government Interoperability Framework, ed EIF, European Interoperability Framework (http://ec.europa.eu/isa/strategy/index_en.htm)

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SUPER AMENTO DEL DIGI T AL DIVIDE: E-LE ARNING E 2.0

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INDICE

1.  EXECUTIVE  SUMMARY    

2.  LE  TECNOLOGIE  DISPONIBIL I  PER  SUPERARE  IL  DIGITAL  DIVIDE    

3.  LE  ESPERIENZE  IN  CUI  TECNOLOGIA  E  APPRENDIMENTO  SI  SONO   INCONTRATE    

4.  LE  PROPOSTE     IDENTIFICATE    

5.  SITOGRAFIA  E  BIBLIOGRAFIA  

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1. EXECUTIVE SUMMARY Oggi moltissime famiglie dispongono di strumenti tecnologici che fino a pochi anni fa erano accessibili a

In particolare, la diffusione di computer connessi a Internet in banda larga, di smartphone e tablet, di console di gioco con elevati livelli di interattività, ha contrconoscenza di nuovi modi di comunicare, di apprendere e di condividere conoscenze ed esperienze.

ogie nei nuclei famigliari, coinvolgendo molto spesso anche gli altri membri della famiglia in queste esperienze. In

opportunità concreta e reale di contaminazione tecnologica del nucleo famigliare e di conseguenza del nostro paese. Inoltre, grazie alle molte iniziative di sperimentazione in corso da qualche anno in diversi istituti scolastici, molti giovani hanno la p

Ma le esperienze in questo senso, sia in Italia che nel mondo, indicano molto chiaramente che non si deve

dimento né della facilità di fruizione della conoscenza. È invece fondamentale sfruttare appieno le nuove funzionalità che queste tecnologie offrono in termini di multimedialità, interattività, socialità, integrabilità, ecc. Solo in questo modo si può off

(in)formazione dei giovani. Partendo da queste considerazioni sono state sviluppate delle proposte di soluzioni dedicate

mento per gli studenti attraverso il seguente percorso metodologico:

Rilevazione delle principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato Rilevazione delle esperienze significative di utilizzo di nuove soluzioni tecnologiche dedicate

nto7 Sessioni di brainstorming con la documentazione raccolta finalizzate alla generazione di idee e

proposte Nello specifico sono state selezionate e sviluppate due proposte progettuali:

e per i bambini delle scuole

collaborazione 2.0 in cui scuole italiane e straniere possono collaborare tra loro.

                                                                                                                     7  La  raccolta  di  esperienze  riportata  nel  documento  non  vuole  essere  esaustiva  

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Proposta 2: Orientata ai ragazzi delle scuole medie e superiori che prevede di introdurre in chiave innovativa i tablet/smartphone in sostituzione dei testi scolastici tradizionali. La proposta consiste nella definizione, progettazione e realizzazione di apps dedicate a specifici moduli formativi capaci di in integrare informazioni nozionistiche, esperienze interattive di laboratorio, contenuti multimediali e interazioni tra studenti e insegnanti in games formativi interattivi, divertenti e stimolanti.

2. LE TECNOLOGIE DISPONIBILI PER SUPERARE IL DIGITAL DIVIDE 2.1 I Social Network

I social network stanno riscuotendo un successo ed una diffusione ben al di là delle più ottimistiche previsioni. I numeri da questo punto di vista sono impressionanti: siti come Facebook raccolgono ormai più di 600 milioni di utenti ed alcune previsioni danno come possibile già entro fine 2011 il raggiungimento degli 800 milioni di iscritti (ed anche oltre in teoria dati gli ampi margini che ci sono nei BRIC Brasile, Russia, India e Cina). Non meno impressionanti sono i numeri di altri siti: Twitter ha oltre 175 milioni di utenti ed anche LinkedIn, un network prettamente orientato all'uso professionale, ha più di 80 milioni di utenti. Tali servizi si sono diffusi nel mondo consumer dato che consentono agli utilizzatori di sviluppare la loro rete

professionali. Tutti questi servizi si caratterizzano per un'estrema facilità di utilizzo, grazie ad interfacce utente moderne e ben studiate, e per la possibilità di contribuire all'arricchimento dei network, in una logica di user-generated content, con contenuti anche multimediali che fanno sì che questi siti rappresentino un patrimonio di dati immenso: su Facebook ad esempio vengono condivisi più di 30 miliardi di contenuti (link, album di foto, note, ecc.) ogni mese. Le analisi teoriche e le esperienze pratiche ci dicono che i social network non si sviluppano in modo totalmente casuale ma presentano una struttura in cui da un lato esistono dei percorsi relativamente brevi che connettono persone apparentemente distanti (la cosiddetta teoria dei "sei gradi di separazione" sostiene che ognuno è separato dagli altri da non più di sei soggetti intermsoggetti chiave che contribuiscono in maniera più marcata a far funzionare la rete con la loro capacità di

influenzare un gran numero di altri individui grazie al grado di connessioni molto più elevato della media. Esistono diversi tipi di social network: i più famosi sono diffusi su scala globale, ma altri, meno conosciuti, sono molto significativi a livello locale, con numeri che vanno dalle decine alle centinaia di milioni di utenti (come Vkontakte in Russia, Orkut in Brasile o Qzone in Cina). Oltre a questi, negli ultimi anni si stanno diffondendo social network specializzati (vedi Togetherville per i bambini o Quora, che si focalizza su domande e risposte). La presenza di così tanti utenti, in larga parte motivati e partecipativi, ha attirato la presenza delle aziende. Esse possono sperimentare nei social network nuovi modelli di comunicazione con i consumatori (ma anche con i partner), muovendosi su un terreno nuovo, non privo di sfide.

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I social network generalisti sono luoghi che non si possono controllare e dove possono nascere discussioni

caso si limitasse ad un ascolto passivo: nel caso si diffondessero notizie o giudizi con un potenziale impatto negativo (magari rapidamente, grazie all'effetto virale), un ascolto attento permetterebbe di identificare in tempo il problema ed eventualmente di intervenire in modo da mitigare possibili ripercussioni negative in termini di reputazione ed immagine. Le aziende possono però passare anche ad una strategia più attiva stimolando la discussione con il consumatore e con i propri partner in un'ottica interattiva e collaborativa sia a fini di customer care, sia per raccogliere spunti ed idee utili per l'innovazione di prodotti e servizi (il boom dei social network è la riprova che la gente vuole essere ascoltata ed essere in qualche modo protagonista). Inoltre si può tentare di coinvolgere gli iscritti al network per la promozione del proprio brand sfruttando questa volta in positivo l'effetto virale ed il fatto che esistano soggetti in grado di influenzare significativamente l'opinione all'interno dei social media. Per quanto riguarda il social networking in ambito enterprise, sono sempre più numerose le proposte che presentano un'interfaccia Facebook-like. Esse possono servire sia per la collaborazione e comunicazione interne alle aziende, sia soprattutto per interagire con comunità esterne di partner ed utenti in un'ottica collaborativa e con strumenti che gli utenti hanno dimostrato di apprezzare, dato il successo di Facebook o Twitter. Infine da sottolineare anche gli aspetti di sicurezza dei social network: in questo caso soprattutto in tema di privacy si assiste a grossi cambiamenti dato che le politiche predefinite dai gestori dei servizi sono pensate per far circolare liberamente le informazioni. In questo contesto diventano molto importanti i comportamenti individuali che richiedono consapevolezza ed attenzione in un'ottica di autotutela. Anche il mondo scolastico ha saputo sfruttare a pieno i concetti dei social network per creare network scolastici finalizzati a mettere in contatto gli studenti e gli insegnanti. Uno dei principali social network scolastici è Studenti.it che raccoglie una serie di servizi quali: appunti di studi, forum di discussione, informazioni utili sul mondo della scuola, informazioni sul mondo del lavoro, università, master e concorsi. Studenti.it ha lanciato una applicazione gratuita iPhone Appunti per tutti gli studenti italiani: 200 materie per oltre 60.000 documenti disponibile per piattaforma iPhone e iPod Touch. La nuova applicazione di Studenti.it permette di consultare il servizio Appunti anche in mobilità, avendo acceso alle stesse funzionalità del portale: si potrà cercare ogni tipo di appunto, consultare il materiale didattico.

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Edmodo è un social network che mettere in contatto studenti e docenti per la condivisione di appunti, esercizi e per uno scambio di idee. Grazie a questo nuovo servizio in logica Web 2.0, i docenti potranno distribuire materiale didattico e multimediale riguardante la propria materia di insegnamento. Edmondo è molto diffuso negli USA e di recente ha rilasciato anche la possibilità di accederci via mobile. Schoology è un social network dedicato a studenti e ad insegnanti e si configura come uno strumento a metà tra un portale social e una web application e-learning. Questo servizio consente all'insegnante di creare uno spazio personale riservato alla propria classe. In questo modo ogni studente ha la possibilità di iscriversi al gruppo e partecipare alle attività didattiche della propria scuola/classe. Nell'ultimo periodo sono anche nati social network scolastici e universitari specializzati per tematica come ad esempio GiuriSUN.net è un social network per gli studenti di giurisprudenza.

2.2 La giornata t ipica del giovane digitale

La giornata è caratterizzata da un frequente utilizzo di dispositivi tecnologici.

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2.3 LIBRERIE DIGITALI

Nel corso degli ultimi anni sono nati diversi servizi online sp -book) di testo e scolatici a pagamento e gratuiti. Per leggere gli e-book è necessario un dispositivo hardware (computer, palmare, laptop, tablet, e-book reader). Nel futuro gli ebook potranno sostituire i libri di testo scolastici integrando oltre al contenuto di testo didattico anche contenuti multimediali come immagini, audio e video.

Di seguito alcuni dei principali servizi presenti oggi sulla rete Internet:

Google Libri è uno strumento sviluppato da Google per permettere la ricerca nel testo di libri antichi digitalizzati oppure in commercio. Sul sito di Google Libri è presente una selezione di dichiarazioni ufficiali di rappresentanti delle maggiori biblioteche coinvolte nel progetto di digitalizzazione, con il link ai comunicati stampa ufficiali.

Project Gutenberg è un'iniziativa avviata con l'obiettivo di costituire una biblioteca di versioni

elettroniche liberamente riproducibili di libri stampati. Il progetto Gutenberg è la più antica iniziativa del settore e i testi disponibili in questa biblioteca libera sono per la maggior parte di pubblico dominio, o in quanto mai coperti da diritto d'autore o da copyright. Sono disponibili anche alcuni testi coperti da copyright che hanno ottenuto dagli autori il permesso alla nuova forma di pubblicazione.

Scuolabook è la prima libreria digitale pensata per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Sul

portale è possibile acquistare gli eBook scolastici, ossia libri in formato elettronico. Gli eBook sono generalmente offerti in formato Adobe PDF e sono equivalenti a quelli della versione su carta, con una visualizzazione molto simile al formato cartaceo, ma con l'aggiunta di una vasta gamma di opzioni di lettura e fruizione.

Garamond didattica digitale presenta il suo catalogo di libri scolastici digitali per i libri di testo nella

scuola secondaria di primo grado e nelle scuole superiori. Ogni testo ha un costo di 9,90 Euro, invece per le scuole che intendono fruire del servizio in "comodato d'uso", per gli anni successivi al primo il costo di ogni testo è ridotto a 4.90 Euro per alunno.

2.4 E-Learning 2.0

Nuovi modelli di formazione a distanza

secondo metodi e modelli innovativi, efficaci, accessibili e centrati sui bisogni delle persone. Sempre più spesso vengono sviluppate esperienze formative che permettono di imparare facendo (learning by doing). Le lezioni o informazioni, sono erogate su piattaforme miste (blended learning). Le persone, si incontrano in classi virtuali Le lezioni sono strutturare in webquest, fruibili

mobile learning. Partecipazione, interazione e uso di spazi virtuali sono i meccanismi alla base dei nuovi modelli formativi, riportati nei prossimi paragrafi.

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Partecipazione attiva a simulazioni di eventi

Trasposizione in ambiente simulato di una rappresentazione concettuale della realtà, per maggiore identificazione e comprensione del contesto operativo. Permette la partecipazione contemporanea di un gruppo di persone, per realizzare una esperienza formativa di gruppo. Ad esempio, simulazione antirapina attaforma mondi virtuali. Dopo una prima fase di briefing operativo e introduzione al tema, gli utenti accedono via pc ad un ambiente reale simulato, dove partecipano attivamente ad una rapina. Altro esempio, simulazione disaster recovery, per aumentare la familiarizzazione dei ruoli manageriali nei confronti del processo.

disposizione delle persone che devono essere form

blog moderati (per la creazione di classi digitali profilate e sicure), eventi virtuali social learning networks

Fruizione di formazione su applicazioni interattive

funzionalità, rendono possibile la creazione degli utenti. Soggetti come la matematica, assumono un aspetto del tutto diverso, grazie allo sviluppo di

i, servizi e applicazioni internet evolute mettono a disposizione degli utenti, dei veri e propri poster digitali interattivi nei quali veicolare e controllare in modo facile ed efficace contenuti web di ogni tipo (immagini, video, suoni, testi).

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Mobile learning

fotocamere digitali, registratori vocali, pen scanner, è reso possibile grazie alla crescita sempre maggiore di informatica e tecnologia delle comunicazioni, e, ad oggi, assume valenza sempre più che sperimentale. Piazza Federicalezioni e cont just-in-time, just-for-me ("appena in tempo, solo per me") in formati piccoli e gestibili, da poter utilizzare laddove ne abbiano bisogno.

Interazione con i social network, trend futuri

Più autonomia, sviluppo di servizi di formazione/consultazione La disponibilità sempre maggiore di contenuti, lezioni, informazioni, lascia sempre più scelta agli individui

possibile supporre che i nuovi modelli formativi possano incoraggiare e supportare gli individui e i team per indirizzare in modo autonomo i problemi di apprendimento o i percorsi formativi da affrontare. Modelli e strumenti nuovi possono contribuire attivamente allo sviluppo di un cultura aperta e abilitante per il lavoro e

. La formazione e la consultazione, possono assumere il ruolo di supporto efficace nella creazione di archivi estesi di informazioni, contenuti, dati, sempre a disposizio

consumerization

.5 Nuovi model li d i interazione e collaborazione

Community

Una comunità virtuale o comunità online è generalmente conosciuta come un insieme di persone che

persone, condividendo idee e pensieri attraverso una rete telematica ad oggi prevalentemente individuata

o di svago: in generale ci si ritrova e ci si riunisce virtualmente con una frequenza più o meno assidua, per scambiarsi materiale, le ultime news, condividere pareri. Le comunità virtuali si appoggiano su svariate modalità di ambienti comunicativi. La struttura online di una comunità virtuale permette di soddisfare le necessità di comunicazione dei propri membri, sia nella forma individuale (one-to-one) che collettiva (many-to-many e one-to-many), a seconda delle esigenze.

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Esempio di community:

Windbusinessfactor Progetto innovativo che la divisione Business di Wind ha realizzato per sostenere la nascita delle start up e

giovani) imprenditori a consentendo di accedere ai fattori chiave per sviluppare un business sostenibile: relazioni, conoscenze,opportunità. http://www.windbusinessfactor.it/

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Comunità di Pratica e comunità di interesse

(Wenger E., McDermott, R., Snyder, W. M.; 2007). In queste comunità gli individui mirano a un apprendimento continuo e hanno consapevolezza delle proprie conoscenze. Non esistono differenze di tipo gerarchico: tutti hanno uguale importanza perché il lavoro di ciascuno è di beneficio all'intera comunità. La finalità è il miglioramento collettivo. Le comunità di pratica tendono all'eccellenza, a prendere ciò che di meglio produce ognuno dei collaboratori. Consigli, esperienze, buone pratiche, documenti, son

Una comunità di pratica deve possedere tre caratteristiche:

un campo tematico, ovvero un terreno comune di confronto; un insieme di persone e

condiviso;

Le comunità di interesse sono invece comunità virtuali in cui i partecipanti condividono un comune interesse

quello di condividere le proprie conoscenze con altri ed ottenere maggiori informazioni sul tema attraverso la - questa tipologia di community comporta un livello di interazione

maggiore rispetto ad altre: i membri di questi gruppi hanno intensi scambi di idee ed opinioni sull'argomento che li lega, ignorando spesso altri aspetti della loro personalità o dei loro interessi. La partecipazione ad una comunità di interesse può essere impegnativa, divertente e creare forti legami tanto che i membri della comunità si incontrano spesso (sia dal vivo che virtualmente su web) e per lunghi periodi.

imprescindibile. Questo è vero a partire dalle preliminari fasi di progettazione, vista la necessità di implementare un ambiente virtuale che consenta ai suoi membri di lavorare online rispondendo puntualmente alle necessità degli stessi. La riscoperta della comunità quale motore creativo assume oggi un ruolo di primaria importanza per le organizzazioni che trovano ormai solo nelldi differenziazione per raggiungere un apprezzabile vantaggio competitivo e per continuare a crea valore per

comunità è, come già detto, il Web nella sua ultima versione 2.0. Esso ha favorito e accelerato maggiormente il naturale processo di aggregazione che si attua quando persone con gli stessi interessi si riconoscono come tali. Si è passati infatti da un Web statico tutti hanno la possibilità di agire. Esempi di comunità di Pratica/Interesse: FIAT

http://www.quellichebravo.it):

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Linkedin http://www.linkedin.com/

LinkedIn è un servizio social impiegato principalmente per networking professionale. L'uso che si può fare del programma è molteplice; trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di persone presenti all'interno della propria lista di contatti o del proprio network. I datori di lavoro possono inoltre pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati. Altri esempi di business community sul web dedicate ai professionisti che vogliono sviluppare la loro rete di contatti professionali sono le seguenti: XING Piattaforma tedesca di social business networking (https://www.xing.com):

VIADEO Piattaforma francese (http://www.viadeo.com/it/connexion):

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Crowdsourcing

Il termine crowdsourcing (da crowd outsourcing a parte delle proprie attività) è un neologismo che definisce un modello di business azienda istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in una comunità virtuale. Questo processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque portali su internet. Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise e per i freelance la possibilità di offrire i propri servizi su un mercato. Esso consiste sostanzialmente in una metodologia di collaborazione con la quale le imprese chiedono un contributo attivo alla rete, delegando ad un insieme distribuito di persone, che si aggregano intorno ad una piattaforma web, lo sviluppo di un progetto o di una

es

distribuite su tutto il globo di trovare la soluzione ad un problema di ricerca e sviluppo, di design, di advertising o altro.

Esempi di Crowdsourcing:

Wikipedia http://www.wikipedia.org/ ) viene considerata un esempio di crowdsourcing volontario.

(http://www.nelmulinochevorrei.it/), protagonista del lancio di una piattaforma di innovazione partecipativa

mission aziendale, visione e i valori del brand, realizzarle.

http://zooppa.com/ è un social network per creativi, lanciato a inizio 2007 che vogliono sfidarsi nella creazione di pubblicità per le più importanti marche e aziende (Google, Nike, Enel, Telecom..) che commissionano progetti alla rete, incentivando la sfida tra i consumatori con la messa in palio di premi e

Co-working

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che prevede la condivisione temporanea di spazi in cui svolgere la propria attività. Il co-working è quindi il ritrovo sociale di lavoratori che, sebbene continuino a lavorare in maniera indipendente, condividono alcuni valori comuni e sono interessati alle sinergie che si creano lavorando nello stesso luogo fisico (affitto, elettricità, riscaldamento, etc.). Non si tratta di un ufficio o di uno studio associato: ogni postazione di lavoro ha associato un proprio listino prezzi, sulla base dei servizi inclusi ed in base alle esigenze del singolo lavoratore. In Italia le prime esperienze di co-working sono arrivate poco più di un anno fa e il successo è stato tale che, oggi, i co-workers hanno possibilità di trovare un luogo di condivisione dello spazio lavorativo in quasi tutte le grandi città. Esempi di co-working in Italia: Rete Cowo

Ad oggi conta 21 spazi affiliati in 10 città ed offre ad ogni libero professionista un pacchetto, che parte dal base e si differenzia da sede a sede. In generale nel pacchetto base sono compresi scrivania, sedia e collegamento internet, ma il numero di postazioni varia in base agli spazi, ovunque personalizzati e arredati

strumenti specifici o sale riunioni (http://coworkingproject.com/). La pillola 400

lavoratori itineranti, completo di servizi quali utilizzo di stampante, fax, cancelleria, rilegatrice e sala riunioni (http://www.lapillola.net/sito/home.html).

Co-working Udine

postazioni di co-working, comprese di parcheggio gratuito e sevizi plus a pagamento, oltre che permettere delle agevolazioni per i servizi di uffiCity Business Center e accedere alle aree riservate intranet. (http://coworkingudine.wordpress.com/)

Attraverso i Social Media i Brand possono dialogare direttamente con le persone

direttamente dagli utenti finali, come invece accade oggi per qualsiasi contenuto pubblicato online. Oggi i

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media sono le persone. Con i loro blog e network di relazioni sono in grado di essere più influenti e virali di qualsiasi altro vecchio media. È importante che il vertice e le strategie aziendali siano sensibili a questo cambiamento e si facciano promotori delle innovazioni introdotte dal web sociale nella creazione e cura della relazione con il cliente. Nei mass media le aziende potevano comprare spazi pubblicitari sui mezzi di massa per raggiungere il target di riferimento. Oppure potevano conquistare spazi pubblicitari attraverso uffici stampa, sponsorizzazioni e pubbliche relazioni. Oggi il media mix ideale prevede mezzi comprati, BUYED (o paid), ossia spazi pubblicitari classici sui media tradizionali (TV, Stampa, etc.); mezzi posseduti, OW NED , ossia i canali di cui siamo proprietari e che non dobbiamo pagare per fare pubblicità, come house organ, canali tv, siti web, blog, pagine Facebook, etc.; mezzi guadagnati, E ARNED , ossia tutte le pagine dei blog, di Facebook, di Flickr o YouTube e di tutti gli altri social media che hanno replicato, commentato, condiviso, viralizzato, interagito con i contenuti Webank sui loro network. Coaching Il Coaching è un metodo di sviluppo delle potenzialità dei singoli, dei gruppi e delle organizzazioni che ha

scoltare le

persone, capirle, comprenderle, assumerle creativamente e criticamente; il coach è consapevole delle proprie potenzialità, sa come valorizzarle, svilupparle, allenarle. Il coach utilizza la metodologia di coaching per la quale è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici e non crea nel cliente aspettative infondate. Business Coaching: il focus del coaching è la competenza professionale. Il coach supporta il suo cliente nel raggiungimento degli obiettivi professionali e lo accompagna in un percorso personalizzato per lo sviluppo ottimale delle proprie competenze relazionali professionali e motivazionali. Rispetto ai manager ed agli

ando auto-efficacia, leadership, chiarezza della visione ed efficacia degli obiettivi. Executive Coaching: è il business coaching riservato ai top manager ed executive. La relazione si svolge

t o educative. Il contratto di coaching è stipulato tra tre soggetti: committente (azienda), coach, cliente (manager). Coaching Organizzativo: organizzazione, che può e

tradurle in obiettivi e mettere in atto le modalità strategiche più funzionali alla realizzazione degli obiettivi stessi. Team coaching: membri del team il passaggio da una visione centrata sulle proprie competenze e modi di pensare, ad una

gruppo verso un obiettivo condiviso e partecipato.

Banca del Tempo

La Banca del Tempo è un tipo di associazione che si basa sullo scambio gratuito di "tempo".

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Ciascun socio, quindi, mette a disposizione qualche ora per dare ad un altro socio una determinata competenza. Le "ore" date vengono "calcolate" e "accreditate" o "addebitate" nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a "rimborsarle", ma un'altra, in modo da incrociare in maniera ottimale la

Tutti gli scambi sono gratuiti; solo è previsto un rimborso spese (per esempio, per i mezzi di trasporto o eventuali materiali utilizzati nel lavoro svolto) e una quota associativa, per lo più annuale, variabile da Banca a Banca. Ogni ora viene valutata per un'ora, indipendentemente dal valore monetario del tipo di prestazione svolta. Le attività delle Banche del Tempo sono molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc. Anche il tempo dedicato all'organizzazione, all'accoglienza, e alle riunioni o feste viene in genere valutato come tempo scambiato e quindi accreditato o addebitato nel conto personale del socio. Esistono numerose Banche di questo tipo in tutte le regioni italiane, ma dato il fine volontaristico e gli scarsi budget a disposizione solo una fetta limitata di esse può offrire una vera e propria operatività online,

- ta, etc.)

2.6 Evoluzione del l inguaggio di comunicazione

Il processo di convergenza digitale, tuttora in atto, sta contribuendo ad un radicale cambiamento di approccio delle persone con i contenuti che possono essere generati e fruiti attraverso la rete. logica top-down, adesso si è cambiata completamente la prospettiva. La comunicazione è diventata multi direzionale e partecipativa, cioè ciascun individuo ha la capacità non solo di fruire dei contenuti degli altri, ma anche di crearne dei nuovi e condividerli con una sua comunità di utenti.

tecattivo, critico o semplicemente impegnato in prima persona non solo nella fruizione, ma anche produzione dei contenuti. Possiamo individuare tre caratteristiche principali di questo nuovo modo di concepire la comunicazione

Tutti coloro che sono collegati ad internet possono creare contenuti indipendentemente dagli altri parametri socioeconomici (età, professione, reddito, istruzione etc.); Tutti i contenuti generati possono essere condivisi e catalogati mediante un sistema di indicizzazione

per la natura sociale della classificazione dei contenuti; Si può commentare il contenuto proposto da altri utenti con semplici commenti scritti o con altri contenuti multimediali (video o filmati audio) o attribuendo un voto di rating.

truire un rapporto privilegiato con i loro personal media, utilizzandoli come strumenti fondamentali alla costruzione delle relazioni di fiducia tra persone presenti nel loro stesso network.

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Chiunque può attraverso un proprio blog, o su una pagina dei social network, avviare conversazioni con altre persone su uno o più argomenti; queste conversazioni (i post), si intrecciano tra loro attraverso parole chiave e/o link reciproci tra gli articoli, costruendo così Ecosistema dipana e propaga in infiniti rivoli, ma in qualche modo coordinati ed ordinabili. Per questi motivi il web 2.0 è diventato lo strumento attraverso il quale si è realmente concretizzata

, che si fonda su tre pilasti fondanti: ne la condivisione la partecipazione

offre a ciascun individuo la possibilità di fruire, in tempo reale e senza alcun vincolo, dei

propria agenda mediatica. Questi contenuti possono essere condivisi con altri utenti della rete. In questo modo la comunicazione si fa partecipativa, perché ciascuno può dare il suo spunto nella diffusione dei contenuti che diventano così accessibili a tutti.

Modelli di business

Prima di passare ad esempi concreti su come questo nuovo modo di comunicare che ha realmente cambiato

accenno ai modelli di business derivanti dalla natura partecipativa dei contenuti veicolati sul web:

free: consente di offrire un servizio senza dover pagare nessun corrispettivo, il beneficiario del servizio accetta di essere esposto a messaggi pubblicitari (es: quotidiano on line)

nothing free: tutti i servizi sono a pagamento (es: ITunes, Google Adsense, etc)

free to use, pay for service: è un modello che si ritrova nei progetti di open source, dove il software nativo viene sviluppato e distribuito gratuitamente, mentre a pagamento sono le customerizzazioni, i

freedom to pay: gli utenti possono utilizzare il prodotto per un periodo di prova gratuito oppure in alcuni casi fare una donazione line molte diffuse e largamente condivise come Wikipedia.)

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Freemium: è quello che si avvicina alla filosofia del Web 2.0, infatti il livello base del servizio è gratuito e consente di operare fino ad un certo limite oltre il quale se si vogliono utilizzare funzionalità più avanzate o senza limiti viene richiesto un corrispettivo.(Es: Google Earth).

che derivano da Internet, cioè

-line. -profit a livello internazionale chiamata Creative Commons

(CC), la quale offre la possibilità di tutelare le opere che vengono create degli autori attribuendo loro delle specifiche licenze che consentono a quanti detengono i diritti di copyright di trasmettere alcuni di questi diritti al pubblico e di conservarne degli altri.

Esempi linguaggi di comunicazione

Twitter e Facebook Due incredibili piattaforme aggregatrici di contatti e frammenti di vita, un buco della serratura dal quale spiare e farsi spiare, ma anche strumenti semplici ed immediati per comunicare. Questo in due parole i fenomeni sociali che sono entrati nella vita di milioni di persone, grazie alla loro capacità di far sentire le persone parte

rappresentano per antonomasia cosa significa il web 2.0. Twitter è una piattaforma di microblogging che mette a disposizione una serie di servizi quali la pubblicazione di brevi messaggi in rete (di norma fino a 140 caratteri), oltre ad immagini, video, file audio

Tali contenuti sono pubblicati all'interno del Network e possono essere visibili a tutti o soltanto a coloro i quali fanno parte della propria community. Molte persone sparse per il mondo comunicano durante tutta, o buona parte, della giornata attraverso i vari Social Network a disposizione. Motto che contraddistingue Twitter è la seguente: "What are you doing?" Cioè: "Cosa stai facendo?".Con tale domanda si vuole sottintendere che quando si inserisce del testo, lo scopo è quello di aggiornare le persone che ci seguono su cosa si sta scrivendo, sul nostro stato ecc. Cosa sta a significare il termine Twitter? Esso è il suono della parola Tweeter, cinguettare, ed infatti un messaggio in Twitter è detto Tweet (cinguettio o cip). Passiamo a Facebook, cosa è? Sul piano tecnologico è un applicativo del Web 2.0, per la precisione un Social Software. Due precisazioni sono d'obbligo. Quando si parla di Web 2.0 si fa riferimento alla "seconda generazione" del Web, caratterizzata dal concetto-chiave che la piattaforma non è più il software, ma il Web Dentro il Web 2.0, il Social Software rappresenta una generazione di applicativi la cui funzione è di rendere possibile la condivisione di contenuti digitali (testi, immagini, video), i propri commenti ad essi, la categorizzazione degli stessi (tagging).

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Sul piano materiale, invece, Facebook è un album, un portfolio che consente di raccogliere e condividere immagini, filmati, note di testo, messaggi, con altri utenti della Rete. Sul piano sociale, Facebook è un sistema per ripristinare, attivare e mantenere contatti con altre persone, confermando l'ipotesi della Teoria dei sei gradi separazione (sulla teoria si veda Wikipedia). Infine sul piano antropologico Facebook costituisce per giovani e meno giovani un momento di effettiva costruzione del Sé, attraverso:

la possibilità che offre all'utente di fornire una propria autorappresentazione (le famose "fotine" di FB);

l'opportunità che fornisce di autonarrarsi (mediante le informazioni su gusti, tendenze, scelte e

quant'altro che si possono inserire nel profilo); le narrazioni condivise con gli altri (dai messaggi in bacheca, alle chat che si possono intrattenere

con gli utenti che sono connessi mentre anche noi lo siamo, le proprie "note", un vero e proprio blog interno).

I podcast Con il termine inglese podcasting si intende il processo di cattura di un evento audio, video, una canzone, discorso etc, caricato su un sito web o in un blog, dove sono archiviati in una forma di struttura di dati chiamata RSS feed. Utilizzando particolari software chiamati aggregatori (es: iTune di Apple) gli utenti si abbonano a determinate pagine web contenenti i loro feed preferiti per scaricare automaticamente questi file sui propri lettori multimediali. Per ricevere un podcast sono necessari:

un qualsiasi supporto connesso ad internet (un PC, ad esempio) un programma client apposito (spesso gratuiti) un abbonamento presso un fornitore di podcast (spesso gratuiti)

Uno dei vantaggi è il fatto che il file nel suo formato originale è distribuito su un dispositivo portabile del tutto indipendente da quello della registrazione. Il podcast è uno strumento utilizzato soprattutto nei siti delle reti radiotelevisive. Enciclopedie on-line La struttura di un'enciclopedia digitale ed il suo essere in naturale evoluzione sono proprietà particolarmente adatte a un formato per computer, fruibile su supporti di memorizzazione locale o in rete; di conseguenza tutte le maggiori enciclopedie stampate hanno adottato questo metodo di distribuzione entro la fine del XX secolo. Tali pubblicazioni (basate prima su supporti CD-ROM e poi su DVD) hanno il vantaggio di essere prodotte a basso costo ed essere facilmente trasportabili; al contrario della forma stampata in genere includono contenuti multimediali, quali animazioni, registrazioni audio e registrazioni video. Un altro significativo beneficio di questa nuova forma è costituito dai collegamenti ipertestuali tra voci concettualmente legate tra loro, il che permette di rendere assai più rapida la consultazione. Le enciclopedie consultabili in rete hanno tutti questi vantaggi, con quello aggiuntivo di essere (potenzialmente) dinamiche: nuove informazioni possono essere mostrate quasi immediatamente, piuttosto che dover attendere la successiva pubblicazione su un supporto fisico. Per fornire aggiornamenti tra le nuove edizioni numerose

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enciclopedie su carta pubblicavano tradizionalmente dei supplementi annuali, come soluzione parziale al problema del mantenersi aggiornate, ma questo metodo richiedeva ovviamente al lettore lo sforzo aggiuntivo di verificare le voci sia sui volumi originali che sui supplementi annuali. Alcune enciclopedie basate su formato digitale e consultabili attraverso un personal computer offrono la possibilità di aggiornamenti online, sulla base di una registrazione a pagamento; in questo caso gli aggiornamenti sono integrati con il contenuto già disponibile. L'informazione in un'enciclopedia stampata necessita di una qualche forma di struttura indicizzata. Tradizionalmente il metodo impiegato è quello di presentare le informazioni ordinate alfabeticamente secondo il titolo della voce. Tuttavia, con l'avvento dei formati dinamici digitali, la necessità di imporre una struttura predeterminata è teoricamente venuta meno. Nondimeno, la maggior parte delle enciclopedie in formato digitale offre un insieme di strategie di organizzazione delle voci, ad esempio per area di categorizzazione dell'oggetto o per ordine alfabetico. (es. Wikipedia, Treccani)

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SMS

Il termine SMS (acronimo dell'inglese Short Message Service, servizio messaggi brevi) è comunemente usato per indicare un breve messaggio di testo inviato da un telefono cellulare ad un altro. Tra i principali vantaggi percepiti dell'SMS, alla base della straordinaria diffusione di questo servizio come sistema di comunicazione, c'è il basso costo rispetto ad una lunga telefonata (vantaggio in realtà spesso inesistente, perché una conversazione via SMS è costituita da più sms a distanza di tempo, l'uno in risposta all'altro) e la possibilità di rendere la comunicazione asincrona, cioè di leggere il messaggio in un qualsiasi momento successivo alla ricezione; l'SMS è inoltre particolarmente diffuso per inviare auguri in caso di ricorrenze o per altri tipi di approcci relazionali, in quanto mezzo particolarmente discreto e quindi più agevole da gestire soprattutto per le persone più timide. A causa delle limitazioni alla lunghezza del messaggio e della relativa scomodità dell'introduzione di testi con l'esigua tastiera normalmente disponibile sui cellulari, gli SMS sono spesso scritti in un linguaggio sintetico e ricco di abbreviazioni, importato poi nelle chat di Internet nonostante la disponibilità di una tastiera completa. Un tipico esempio è l'uso del "6" invece della parola "sei" (voce del verbo essere). Lo stesso fenomeno è avvenuto con diversa estensione e forma in tutte le lingue. L'uso delle abbreviazioni è diminuito con l'introduzione di algoritmi basati sulla frequenza d'uso delle parole, che cercano di indovinare la parola che si vuole digitare prima che si sia finito di comporla interamente (dizionari T9) e che riducono il tempo necessario all'introduzione del testo; questo rende le abbreviazioni meno utili e più laboriose da usare perché non presenti nel dizionario, tuttavia non tutte le parole sono presenti nel dizionario preregistrato, e talvolta è necessario aggiungerne manualmente di nuove, o comporle all'istante attraverso altre parole o pezzi di esse.

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2.7 Le Nuove Tecnologie

Nuovi Device

Internet TV

consentono di fruire direttamente dei servizi televisivi forniti su Internet sia dai provider abituali (Rai, Mediaset ad esempio) che da nuovi fornitori (http://www.qriocity.com, http://www.google.com/tv/).

http://www.sony.it/hub/televisori-lcd-bravia/2/2/article/sony-internet-tv Gli internet tv consentono inoltre di accedere nativamente alla funzionalità social (Youtube, facebook, twitter).

Monitor 3D Monitor per computer per la visualizzazione 3D

Monitor Touch Monitor verticali o orizzontali (tavolino) in grado ti proiettare immagini/video e/o eseguire applicazioni multimediali. Attraverso una combinazione di software e hardware permette ad uno o più utenti di manipolare contenuti digitali con l'uso di movimenti naturali, gesticolazione delle mani od oggetti fisici es. spostare o ingrandire immagini o video, posizionare oggetti sullo schermo.

Stampante

La stampante è diventata un hub di applicazioni strumento di svago, lavoro e crescita. Le applicazioni, residenti o accedibili via Cloud, permettono di interagire con i contenuti digitali in un modo totalmente nuovo e direttamente dalla stampante stessa. Gli sviluppatori possono oggi creare nuove gamme di applicazioni sia

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per il mercato consumer che business, sostenendo ampiamente il nuovo trend che prevede la gestione digitale delle informazioni.

Tablet Un tablet può essere visto come un PC portatile a cui manca la tastiera e composto dal solo display, che

erfaccia del sistema (User Interface) viene rivista per essere comoda da utilizzare sia con un pennino (per display resistivi, quelli con tecnologia più datata) che con le sole dita (per display capacitivi, come iPad, Galaxy Tab e tutti gli altri che verranno). Un tablet permette di navigare in rete/Internet (WiFi o 3G), di inviare email, di guardare video, di ascoltare musica, di giocare, di leggere libri e giornali, di gestire i propri documenti.

Ipad di uno schermo da 9,7 pollici con retroilluminazione a LED e

supporto al multi-touch. In tre mesi sono stati venduti tre milioni di esemplari.

e un design più compatto con un peso inferiore. Nel primo weekend di vendite USA, il nuovo iPad 2 Apple ha fatto registrare il sold out con 1 milione di esemplari venduti.

ti risulta molto intuitiva tanto che persone non esperte (bambini e anziani ad esempio) riescono ad usarlo efficacemente

eBook (reader)

documento in formato digitale con un eBook, dato che l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un librAmazon. Dispone di connessione 3g per il download diretto di eBook dalla libreria Amazon online, ha una batteria con lunga durata, si legge anche in luoghi con molta illuminazione. A differenza dei tablet tipo iPad non consente la fruizione di altri contenuti (filmati, mappe, applicazioni).

Smartphone Gli smartphone sono telefoni evoluti che espandono le funzionalità di base dei telefoni mobili tradizionali

ad esempio mappe, navigazione internet, applicazioni social. I maggiori costruttori di smartphone sono Nokia, Apple, RIM (Blackberry), HTC. Smartphone Operating System Le funzionalità aggiuntive degli smartphone sono possibili grazie ai Sistemi Operativi Mobile che sono

Microsoft che quindi fornirà il sistema operativo Win7 Mobile su Hardware Nokia. Le apps per Win7 Mobile

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stanno crescendo rapidamente (circa 13.000), ma App store di Apple (350.000 circa) e Market Share di Google (Android) (250.000 circa) guidano il mercato.

Samsung usa Android (da notare che Android è sviluppato da Google).

VENDITE MONDIALI Q4-2010 DI SMARTPHONE PER TIPOLOGIA DI OS

funzionalità sono paragonabili. Instant Messaging (chat)

ecc) connessi alla rete tramite un client (ad esempio: Skype, MSN Messenger, Yahoo Messenger, Google talk, ecc.) Viene definito instant poiché a differenza della e-noto se il mio interlocutore è online e può rispondere (vedere presence). Sui terminali evoluti (tablets, smartphone) possono di fatto sostituire gli SMS; infatti sulle ultime release di BlackBerry e Nokia gli SMS sono visualizzati come messaggi di Chat. Presence La presenza (presence) è una funzionalità dei client di Instant messaging che descrive lo stato del mio interlocutore. Posso ad esempio sapere se è online, impegnato in una riunione, al telefono o disponibile.

IM Clients funzionalità avanzate - Videocomunicazione personale Tutti gli IM Clients, oltre alla chat e presence, dispongono di funzionalità avanzate che permettono ad esempio videocomunicazione gratuita su Internet, condivisione del desktop e di documenti, chiamata a telefoni fissi o mobile (a pagamento). In ambito aziendale tali Clients consentono la videocomunicazione semplice ed efficace tra colleghi e sempre più spesso si pongono come alternasostituiscono il telefono o mediante cuffie o auricolari. Collaboration Condivisione documentale Gli IMClients spesso incorporano funzionalità collaborative ovvero la possibilità di condividere documenti

le versioni in evoluzione del documento. Insieme con i servizi audio e video gli strumenti IM sono strumenti estremamente efficaci per consentire la collaborazione tra persone per studio e lavoro evitando ad esempio la necessita di incontrarsi fisicamente nella stessa stanza. Federation Federazione

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I clients IM di produttori (Microsoft, Yahoo, Google) o di società (IntesaSanpaolo, Telecom, IBM) non possono comunicare tra di loro a meno che non siano supportati meccanismi di Federation. Con questo termine si indica la possibilità di interazione tra società/strumenti diversi. Normalmente tra società/strumenti federati è disponibile sottoinsieme delle funzionalità rispetto alle funzionalità complete che si avrebbero

presence, videocomunicazione, collaborazione) tra società/strumenti diversi così come ad esempio già oggi avviene per le mail. Videoconferenza (apparati di, sale di videoconferenza) Per videoconferenza si intende la possibilità di mettere in comunicazione audio e video due o più gruppi di persone che si trovano in sale (di videoconferenza).

trasformazione tecnologica grazie alla possibilità di utilizzare la connettività internet al posto della costosa linea ISDN (canali telefonici digitali dedicati). In ambito aziendale negli ultimi anni sta nascendo la necessità di integrare i diversi dispositivi di

consentire comunicazioni semplici ed efficaci su reti diverse (Intranet per comunicare tra colleghi, ISDN o Internet per comunicare tra aziende Business to Business o verso il cliente finale Client To Business). Telepresence Per Telepresence si intende una tipologia di videoconferenza di elevatissima qualità; gli interlocutori remoti

disposizione delle scrivanie e delle webcam) consentono la fruizione di una esperienza audio e video che di fatto è paragonabile alla presenza di tutti gli interlocutori nella stessa sala.

Cloud

accessibile in qualche modo da Internet (o genericamente su una rete anche privata). Si possono distinguere tre tipologie fondamentali di Cloud Computing:

SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi in remoto, spesso attraverso un server web.

PaaS (Platform as a Service) - È simile al SaaS, ma, invece che uno o più programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc.

IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto. Questo tipo di Cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta al momento in cui un cliente ne ha bisogno, non vengono assegnate a prescindere dal loro utilizzo effettivo.

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Esempi di questi servizi sono ad esempio: Amazon: ha recentemente introdotto sul mercato la possibilità di acquisire server virtuali

semplicemente acquistandoli dal sito amazon http://aws.amazon.com/ec2/. ASUS: fornisce un sistema di backup e sincronizzazione di dati su Internet

http://www.asuswebstorage.comalta affidabilità e disponibile 7x7, h24

HP: il Cloud Printing permette di riprodurre su stampante le informazioni che viaggiano via Cloud (pubblico e privato), inviando i lavori attraverso qualsiasi dispositivo connesso, e abilitando nuovi modi di operare in mobilità.

Microsoft: posta

elettronica, applicazioni Office (Word, Powerpoint, Excel), chat con MSN Messenger. Per gli user aziendali a breve verrà rilasciato il servizio Office 365 che permetterà, a fronte del

pagamento di un canone mensile, le funzionalità di Office, di Videocomunicazione (Lync il messenger per le Aziende), di portale Sharepoint. I servizi sono sempre attivi, ridondati geograficamente per poter garantire SLA compatibili con le esigenze aziendali.

Unified Communcation and Collaboration (UCC) Innovazione o Evoluzione tecnologica?

simultaneo ed integrato di tutte le tecnologie che sono state descritte nei punti precedenti. lizzo integrato delle parti è molto di più del semplice utilizzo dei singolo

strumenti e dispositivi. Nel caso della UCC si può parlare di un cambiamento di abitudini e di cultura per

costante evoluzione tecnologica ma molto meno frequentemente si è avuto anche innovazione. rittura e degli strumenti per

comunicare. Negli anni si è passati dalle macchine da scrivere, a quella elettronica/digitale, ai Word Processor e in maniera analoga si è passati dal telefono analogico, al telefono digitale/VoIP al PC/tablet con un software. Nel passaggio da macchina da scrivere a macchina da scrivere elettronica così come da telefono analogico a telefono digitale/VoIP e softphone si è trattata di innovazione tecnologica che ha sicuramente ottenuto benefici in termini di riduzione dei costi e qualche funzionalità in più ma che in estrema sintesi non ha cambiato le abitudini e consuetudini lavorative.

Viceversa il PC con un word processor che: integra le funzionalità evolute dei caratteri tipografici (da una intuizione geniale di Steve Jobs che

descrive lui stesso al seguente video YouTube Steve Jobs' 2005 Stanford Commencement Address) permette di scrivere, riscrivere, correggere ed evitare errori ortografici permette tramite una stampante collegata al pc stesso di stampare in modo semplice e veloce a

casa o in ufficio è stata vera innovazione e ha permesso a tutti di poter scrivere e stampare lettere, presentazioni,

tesi, articoli con la qualità e la professionalità di una tipografia tla persona comune in uno scrittore professionista.

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La stessa cosa sta accadendo in questi anni con gli strumenti per comunicare e il cambiamento in atto si può già verificare; sempre meno infatti facciamo telefonate dtramite il nostro dispositivo (PC/tablet + software) su una icona di presenza del mio interlocutore. So già che

ono fisso, mobile, softphone) e non devo alzare una cornetta e comporre il numero ma dalle mie cuffie con le quali ascolto la musica posso rispondere alla richiesta di comunicazione.

necessità di incontrare fisicamente il mio interlocutore.

alla tecnologia le persone cambiano e migliorano il loro modo di vivere e di lavorare.

Una definizione della Unified Communication and Collaboration potrebbe essere quella di (Rick McCharles - Definition of Unified Communications, Its Features and Benefits http://www.ric.ca/blog/2008/04/definition-of-unified-communic.html)

mates and unifies all forms of human and device communications in context, and with a common experience. Its purpose is to optimize business processes and enhance human communications by reducing latency, managing flows, and eliminating device and media de

dispositivo. Sono migliorate e ottimizzate le comunicazioni interpersonali e le relazioni che sono il motore di ogni cosa.

igliorativo della Unified Communication and Collaboration sarà per tutti: nel proprio lavoro, nello studio, nella scuola e nella vita personale di ciascuno di noi.

Tecnologie e-learning

Learning management system (LMS)

forma applicativa (o insieme di programmi) che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning. Alla base, tale sistema provvede alle funzionalità di gestione degli utenti, gestione dei contenuti, amministrazione del processo formativo. Il learning management system presidia la distribuzione dei corsi on-line, l'iscrizione degli studenti, il tracciamento delle attività on-line. Gli LMS spesso operano in associazione con gli LCMS (learning content management system) che gestiscono direttamente i contenuti, mentre all'LMS resta la gestione degli utenti e l'analisi delle statistiche. La maggior

contenuti. Esempio di LMS: la piattaforma open source Moodle. Modelli di riferimento di LMS: Scorm (per la standardizzazione dei processi). Piattaforme: web, virtuali Principalmente le iniziative di E-Learning utilizzano come canali tecnologici piattaforme web/intranet in grado di offrire agli utenti spazi virtuali profilati, moderabili e personalizzati per uso formativo e di e-learning.

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A seconda delle esigenze specifiche, dei casi, e delle necessità formative, vengono utilizzate soluzioni esistenti o sviluppate soluzioni ad hoc. Principalmente, gli spazi virtuali web/intranet sono in grado di definire un perimetro di utenti, assegnare dei ruoli, e veicolare verso gli stessi una serie di contenuti specifici. Come ambito tecnologico di nicchia, le piattaforme per la realizzazione di ambienti virtuali caratterizzati in tre

client che permettono la fruizione degli ambienti rilasciati sui server Piattaforme video on demand In questa tipologia di formazione è l'utente che definisce il palinsesto dei contenuti multimediali secondo i propri desideri e le proprie necessità zione dei contenuti

(commento, rating, inoltro, segnalazione), assegnando di fatto al fenomeno formativo una più spiccata connotazione sociale. Piattaforme per la creazione di lezione e dei contenuti I percorsi di e-learning sono strutturati in lezioni. Caratteristiche delle lezioni sono la: modularità (le lezioni sono scomponibili in learning object), interattività o/macchina), esaustività (raggiungimento di un obiettivo), interoperabilità (tra diverse piattaforme o tipologie di formazione). I contenuti dei corsi didattici sono oggetti multimediali (pagine HTML, animazioni 2D o 3D, contributi audio, contributi video, simulazioni, esercitazioni interattive, test). Possono essere progettati in diversi formati e molto spesso sono costruiti ad hoc. Tra gli strumenti per la realizzazione dei contenuti:

Blackboard: piattaforma per la progettazione, la creazione e il rilascio di contenuti multimediali

eFront Learning i LMS formativi, di

lezioni e di contenuti multimediali

Tecnologie Web/Enterprise 2.0

Allo scopo di identificare le tecnologie che identificano il web 2.0 di seguito si riporta una la definizione

Internet in particolare) nel 2004 e fa riferimento ai cosiddetti servizi Internet di seconda generazione quali siti di social networking, wiki, strumenti di comunicazione e folksonomy che enfatizzano la collaborazione e la

termine per intitolare una serie di conferenze che hanno decretato la popolarità (e le critiche) di questo

social computing riconducibili al cosiddetto Web 2.0 - ovvero blog, wiki, RSS e strumenti che vengono presentati di seguito.

Blog

Un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore (blogger) pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni,

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considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video.

Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete". Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby. Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog.

Dal 2001 ad oggi sono nati molti servizi in italiano che permettono di gestire un blog gratuitamente. Tra i più utilizzati ci sono: Blogger, Wordpress.com (v. immagine), Splinder, Clarence, Blogsome, Tiscali, Il Cannocchiale, Io Bloggo, Bloggerbash, Blogdrops, NoiBlogger, Libero, LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace, Skyrock.

Chi invece vuole creare un blog da gestire in totale autonomia, può utilizzare una delle numerose piattaforme di gestione blog; le più diffuse sono: Blogger, Wordpress, MovableType, TypePad, dBlog, Nucleus, Pivot, Dotclear, Drupal, Ciaoblog.it. Queste piattaforme possono essere utilizzate su un dominio proprio (anche con hosting a pagamento), per generare un servizio maggiormente personalizzato.

Wiki

Un wiki è un sito web (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che viene aggiornato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso. La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) procedendo non solo per aggiunte come accade solitamente nei forum (v. voce successiva), ma anche cambiando e cancellando ciò che hanno scritto gli autori precedenti.

Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. Il termine wiki indica anche il software collaborativo utilizzato per creare il sito web e il server.

Attualmente la Wikipedia (v. immagine) in lingua inglese è il più grande wiki seguita da quella tedesca.

Il software wiki è un tipo di software collaborativo che opera su un sistema wiki, e che permette generalmente di creare e modificare pagine Web con un semplice browser.

È difficile stabilire quali siano i motori wiki più comuni, anche se un'ipotetica lista potrebbe comprendere UseModWiki, TWiki, MoinMoin, PmWiki, MediaWiki, Atlassian Confluence.

Forum

La parola forum (plurale in latino fora) è utilizzata in italiano per indicare l'insieme delle sezioni di discussione in una piattaforma informatica, una singola sezione, oppure il software utilizzato per fornire questa struttura (detto anche "board").

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In un Forum più soggetti scrivono dei messaggi in relazione alle tematiche proposte (le tematiche del Forum). I messaggi permangono nel tempo, quindi il mezzo si presta ad un approfondimento dei temi, oltre che ad uno scambio di idee e opinioni tra i partecipanti.

I più utilizzati tra i software gratuiti sono MyBulletinBoard (v. immagine), phpBB, FluxBB e Simple Machines Forum, JForum mentre tra quelli a pagamento vi sono vBulletin e Invision Power Board.

Rich Internet Application

Le Rich Internet Application (RIA) sono applicazioni web che possiedono le caratteristiche e le funzionalità delle applicazioni desktop, senza però necessitare dell'installazione sul disco fisso. Le RIA si caratterizzano per la dimensione interattiva, la multimedialità e per la velocità d'esecuzione. Infatti la parte dell'applicazione che elabora i dati è trasferita a livello client e fornisce una pronta risposta all'interfaccia utente, mentre la gran parte dei dati e dell'applicazione rimane sul server remoto, con notevole alleggerimento per il computer utente. Le RIA si fondano perciò su un'architettura di tipo distribuito.

Adobe Flex si è affermato quale principale piattaforma tecnologica per la realizzazione di RIA. Altri ambienti di sviluppo per RIA sono Silverlight di Microsoft, lanciato in contemporanea con la suite Microsoft Expression, e JavaFX, creato da Sun Microsystems e divenuto un prodotto Oracle. Mash-up

Un mash-up è un sito o un'applicazione web di tipo ibrido, cioè tale da includere dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti. Un esempio potrebbe essere un programma che, acquisendo da un sito web una lista di appartamenti, ne mostra l'ubicazione utilizzando il servizio Google Maps per evidenziare il luogo in cui gli stessi appartamenti sono localizzati.

Un altro esempio di mash-up è quello fatto nel periodi natalizio tra twitter e google maps: un diverso modo di fare gli auguri di Natale (v. immagine)

Widget e Gadget

I Widgets (o Gadget) sono applicazioni client-side realizzate usando gli standard Web. Esempi comprendono semplici orologi, stock tickers, news streamer, giochi e meteo, ma anche applicazioni complesse che prendono dati da diverse sorgenti per comporle e presentarle all'utente in un modo interessante ed utile.

Normalmente lo scopo di un widget è quello di esporre funzionalità di un programma più complesso per

Esistono diverse specifiche che definiscono un insieme di interfacce ed eventi che hanno lo scopo di permettere a chi scrive l'applicazione di accedere alle informazioni di configurazione del widget, monitorare i cambiamenti nella presentazione del widget, determinare informazioni locali, monitorare aggiornamenti del widget ed altro.

Applications Working Group del World Wide Web Consortiun (W3C) denominata Widgets 1.0: APIs and Events.

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Really Simple Syndication (RSS)

Il Really Simple Syndication è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l'estensibilità e la flessibilità. L'applicazione principale per cui è noto sono i feed RSS, che permettono di essere aggiornati su nuovi articoli o commenti pubblicati nei siti di interesse senza doverli visitare manualmente uno a uno.

Per poter leggere un flusso RSS (chiamato anche feed RSS) è necessario avere a disposizione un programma in grado di effettuare il download di un feed RSS (è sufficiente che l'utente indichi al programma l'URL del feed) e visualizzarne i contenuti in base alle preferenze dell'utente. Questo programma è chiamato aggregatore di notizie o feed reader.

Newsletter

La newsletter è un notiziario scritto che può contenere immagini diffuso periodicamente per posta elettronica. Oggi è prevalentemente in formato HTML.

L'oggetto della newsletter può spaziare dall'informazione all'intrattenimento, anche se diversi portali e provider talvolta usano questo canale in modo invadente e con fini prettamente pubblicitari, che si collocano fra il mailing e lo spam vero e proprio.

La frequenza di invio è variabile, può ad esempio essere giornaliera, mensile o anche saltuaria. La ricezione in genere è gratuita, anche se talune newsletter divulgative, che trattano argomenti di nicchia, possono talvolta essere a pagamento.

Le newsletter devono rispettare la normativa relativa alla privacy, della quale si occupa il Garante, che vieta l'invio di messaggi informativi o pubblicitari non sollecitati.

La dinamica di comunicazione della newsletter è caratterizzata da un singolo utente o gruppo editoriale che invia messaggi unilateralmente verso la massa di iscritti, mentre questi ultimi possono inviare messaggi e-mail al solo mittente originario, e non anche a tutti o ad alcuni degli altri iscritti, che restano vicendevolmente anonimi. Quest'ultimo aspetto segna la differenza sostanziale fra newsletter e mailing list: in quest'ultima ogni iscritto può infatti inviare messaggi all'intera massa di iscritti, creando discussioni sia private che pubbliche.

Twitter è una rete di informazione real-trovano interessanti.

Il cuore di twitter sono piccoli testi di informazioni chiamati Tweets. Ogni Tweet è composto da 140 caratteri di lunghezza in cui possono essere inclusi link, tag e menzioni.

tweets di tale utente vengono visualizzati in ordine cronologico inverso, sulla home page di Twitter. Se seguite 20 persone, si vedrà una miscela di tweets scorrere la pagina: Aggiornamento sui cereali per la colazione, nuovi link, consigli musicali, tra cui riflessioni sul futuro dell'istruzione. »

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Facebook è una pipossibile usare Facebook per rimanere in contatto con amici, caricare le foto che si vogliono, pubblicare link e video e mantenersi aggiornato sulle persone che si incontrano.

Gli utenti creano profili che spesso contengono fotografie e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici accettati dall'utente stesso.

YouTube è uno strumento web che permette di guardare, caricare e condividere video.

La maggior parte dei contenuti su YouTube viene caricata dai singoli utenti, anche se le società dei media tra cui la CBS, BBC, VEVO e altre organizzazioni offrono parte del loro materiale tramite il sito, come parte del programma di partnership di YouTube.

YouTube consente l'incorporazione dei propri video all'interno di altri siti web, e si occupa anche di generare il codice HTML necessario.

Il limite di durata dei video è di 15 minuti, devono essere ciascuno massimo di 2 GB di "peso".

I contenuti dei video che possono essere caricati sono solamente quelli che rispettano le linee guida definite da YouTube.

Social Bookmarking

Il social bookmarking è un servizio basato sul web, dove vengono resi disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti.

Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale.

I siti di social bookmarking organizzano il loro contenuto tramite l'uso di tag (etichette, categorie). La popolarità di questi siti è in costante crescita, in quanto sono uno strumento facile e intuitivo per individuare, classificare, ordinare e condividere le risorse Internet attraverso la pratica dell'etichettatura e categorizzazione (tagging). Ulteriori risultati possono essere ottenuti raggruppando insieme più tag.

Social Network dedicati ai Libri

I social network dedicati ai libri consentono agli utenti iscritti di mettere in linea la propria libreria attraverso i codici ISBN o un motore di ricerca interno, condividendo recensioni, commenti, votazioni, dati sull'acquisto e sulla lettura, lista dei desideri e suggerimenti con altri utenti, direttamente o attraverso gruppi.

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Alcuni siti consentono la visualizzazione delle librerie degli altri utenti ed eseguono in automatico un calcolo di compatibilità con la propria, espresso in percentuale. Questa funzione consente di individuare le librerie simili alle proprie e di tenere d'occhio quelle più affini ai propri gusti, per scoprire nuovi libri e nuovi autori.

3. LE ESPERIENZE IN CUI TECNOLOGIA E APPRENDIMENTO SI SONO INCONTRATE

3.1 Portali formativi

L'e-learning è una modalità di erogazione di contenuti formativi basata sul confronto a distanza come canale di comunicazione. Le tecnologie tipiche di internet a supporto di consultazioni multimediali contribuiscono ad arricchire i contenuti d'apprendimento e mettono appunto a disposizione risorse e servizi di comunicazione e di collaborazione a distanza quali forum, chat, e-mail. Queste logiche, oltre ad annullare la distanza fisica, rendono i corsi più coinvolgenti e attrattivi, migliorando la qualità e l'efficacia dell'apprendimento. L'e-learning offre la possibilità di gestire in modo flessibile il tempo dedicato alla formazione, grazie alla disponibilità dei corsi on line fruibili in ogni momento della giornata, garantendo percorsi di apprendimento personalizzati che rispondono alle esigenze di tutti a costi ed impatti generalmente inferiori rispetto a un corso d'aula. L'e-learning, grazie ai servizi di comunicazione a distanza che lo caratterizzano, stimola collaborativo, basato sulla comunicazione e la condivisione delle esperienze di apprendimento tra i partecipanti ai corsi. Ad oggi sono molteplici le esperienze che, in Italia e nel mondo, hanno come destinatari sia gli studenti - dalle scuole elementari agli istituti universitari - che i docenti. Di seguito alcuni esempi significativi.

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Portale dedicato al

innovativa e basata sullo sviluppo e sulla proposizione di contenuti formativi di alta qualità erogati attraverso modalità di interazione digitale. Si tratta di un portale dedicato alla formazione dei bambini (che frequentano principalmente le scuole elementari e medie) nel quale i contenuti formativi sono presentati attraverso la proposizione di video, giochi, eventi che possono essere utilizzati individualmente oppure in

genitori e una agli insegnanti).

Attualmente il portale è utilizzato da circa 15.000 scuole frequentate da alunni che parlano inglese come seconda lingua e collocate geograficamente in USA, Gran Bretagna e Cina.

La società che offre i servizi sopra descritti ha sede a Leicestershire (Gran Bretagna) e Chicago (USA), conta circa 100 collaboratori tra educatori, team di supporto scolastico, ideatori di contenuti e

infantile che svolgono il ruolo di advisor. Nel 2010 ha generato ricavi per circa 10 milioni di dollari che sono

continuità e la qualità del servizio erogato.

Benefici

incoraggiarli e supportarli nel percorso di sviluppo personale, consentire a genitori e insegnanti di partecipare attivamente allo sviluppo dei bambini.

Riferimenti

www.Educationcity.com

Aula365: un portale educativo per docenti e alunni

Sviluppato in America Latina, Aula365 è un portale educativo dedicato a docenti, bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Fin dal lancio, Aula365 ha puntato sul Web 2.0 offrendo contenuti didattici multimediali, così dgratuitamente se stessi, i docenti infatti possono invitare tutti i loro studenti a prendere parte attiva alla comunità.

lla tipologia di supporti utilizzati per la fruizione dei contenuti: filmati educativi, inglese multimediale, fumetti biografici e infografie animate.

Le materie affrontate sono astronomia, biologia, chimica, ecologia, fisica e matematica.

Venendo incontr

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Aula365 offre anche il Blog Scolastico, che propone settimanalmente notizie ed aggiornamenti, segnalati alla comunità via email. Inoltre il blog permette di approfondire i temi affrontati mediante la lezione

Wiki Aula365 è un repository in cui la comunità di alunni e docenti co-costruisce in maniera paritaria e contributiva la conoscenza.

relative ad un certo argomento: la risposta viene fornita in tempo quasi reale.

Aula365 ha una pagina Facebook ed un blog aperto anche agli utenti non registrati (http://aula365italia.blogspot.com), disponibile anche su mobile.

Aula365 collabora con il portale Junior di Rai Net e con InnovaScuola del Ministero della Pubblica Istruzione per la pubblicazione di learning object che trattano lo studio della matematica e filmati in inglese.

Benefici

Tramite Aula365 i docenti possono creare contenuti da condividere con altri docenti e nel contempo abituare gli alunni a condividere idee ed esperienze attraverso la partecipazione a blog tematici

Riferimenti

www.italia.aula365.com

Ambiente on line: For Docenti

For è un ambiente di formazione continua per tutti i docenti italiani ed è un laboratorio di sviluppo professionale flessibile e personalizzabile.

Oltre alla possibilità di accedere ai corsi di formazione, la piattaforme prevede anche:

FORnews: progetti, strumenti e opinioni. In queste sezioni il docente trova articoli e interviste ad esperti

disponibili inoltre strumenti e opinioni che nascono da e per la formazione, e che informano sui risultati dei

FORum. Sono forum moderati da un esperto che definisce gli obiettivi e pianifica il lavoro del gruppo. Qui è possibile discutere, scambiarsi idee e confrontarsi con i colleghi, ma anche leggere materiali utili scelti dal moderatore per un miglior inquadramento della tematica affrontata. Al termine dei lavori, insieme al moderatore, il docente partecipa alla stesura del report dell'attività. La durata di ciascun forum è di tre mesi durante i quali vengono affrontate le problematiche educative didattiche e formative correlate al tema in oggetto. Chiunque sia interessato potrà proporre nuovi argomenti di discussione che saranno valutati dalla redazione ed eventualmente proposti alla community. FORgroup. Sono laboratori di cooperazione, della durata di tre mesi, che facilitano e promuovono il lavoro collaborativo tra pari sotto la guida di un esperto. Il docente ha la possibilità di lavorare in un ambiente in cui vari strumenti di lavoro on line, quali wiki, blog, forum, video conferenza, gli consentiranno di organizzare il lavoro e interagire col gruppo per la durata minima di tre mesi. Oltre a inscriversi ai gruppi esistenti, il docente potrà proporre alla redazione nuovi argomenti di lavoro che, una volta vagliati e valutati dalla redazione, saranno eventualmente proposti alla community.

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Aree tematiche. Ciascuna Area Tematica, in continua evoluzione, mette a disposizione svariati strumenti per lo studio delle tematiche di maggior rilievo e delle discipline. Verranno proposti percorsi articolati che guideranno il docente all'utilizzazione delle risorse disponibili: articoli, attività, materiali di studio. A ciascuna area sono inoltre collegati i FORgroup e FORum per l'approfondimento collaborativo.

Benefici

Disponibilità di un ambiente on line di collaborazione, partecipazione e condivisione che consente una formazione continua per i docenti

Riferimenti

ANSAS (ex-Indire) - http://puntoeduri.indire.it/afpi/login/index.php?Msg=

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Ambiente on line: Puntoedu SoSstudenti

Puntoedu SoSstudenti è un ambiente per l'apprendimento online di supporto alla didattica ordinaria, rivolto in particolare agli studenti italiani del biennio della scuola media superiore.

Non si tratta di un ambiente che si sovrappone alle normali attività in presenza o che propone "ripetizioni on line" e neppure di un sistema centralizzato di servizi in conflitto con l'autonomia della scuola. Sono gli insegnanti stessi che decidono se iscrivere i propri studenti all'ambiente on line, seguendoli nelle loro attività di studio e personalizzando il loro percorso. L'insegnante può scegliere le attività didattiche e le risorse ad esse correlate che meglio si adattano allo stile di apprendimento e alle esigenze dei suoi studenti.

Gli studenti, guidati dagli insegnanti, potranno trovare in questo ambiente molteplici occasioni per esercitarsi, fare pratica e confrontarsi sia con esperti sia tra di loro. Puntoedu SoSstudenti offre infatti una ricca serie di attività di apprendimento ideate da esperti, docenti universitari ed insegnanti.

Ad oggi, le discipline proposte sono tre: Fisica, Matematica e Inglese. Si tratta degli ambiti disciplinari che presentano per gli studenti maggiori difficoltà e criticità. E' già previsto, in un futuro prossimo, l'ampliamento ad altre discipline tra cui Italiano e Latino.

Le attività di apprendimento si realizzano attraverso:

- Esercitazioni che prevedono la realizzazione di più compiti o la soluzione di diversi problemi, secondo percorsi interattivi e multimediali. Possono contenere:

schede di autovalutazione

strumenti per l'autocorrezione

schede teoriche per il ripasso

dimostrazioni guidate

link a risorse Internet

- Laboratori, ovvero attività progettate e condotte on line da un docente esperto, relative ad una determinata tematica, rivolte a gruppi di alunni e declinate secondo precise sequenze di intervento.

- Discussioni e confronto per la socializzazione dei problemi e delle difficoltà in forum moderati da docenti o esperti. Ogni forum ruoterà intorno alle principali difficoltà che la disciplina presenta, guardando sia agli aspetti contenutistici che metodologici.

L'ambiente mette infine a disposizione anche una serie di strumenti di lavoro tra cui calcolatrici, dizionari, generatori di testo, etc.

Benefici

La possibilità di studiare in ambienti on line e con tecnologie digitali tmomento estremamente coinvolgente, accrescendo la motivazione degli studenti e il loro grado di partecipazione al processo formativo

Riferimenti

ANSAS (ex-Indire) - http://puntoeduri.indire.it/studenti/iscrizione/attori.htm

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MyMathLab: il web Tutor per insegnare ed apprendere meglio la matematica

Descrizione MyMathLab offre una serie di corsi online da utilizzare a completamento multimediale dei libri di testo Pearson in matematica e statistica. Rivolto ad insegnati e studenti, MyMathLab permette agli studenti un apprendimento attivo, modulare, accessibile da scuola e da casa tramite web ed adattabile nello stile e nella velocità di apprendimento alle esigenze del singolo studente.

MyMathLab rende disponibili numerosi strumenti multimediali a supporto dello studio:

Compiti per casa interattivi: relativi al libro di testo in uso e al livello del corso. Molti esercizi sono a risposta libera, pur fornendo suggerimenti, esempi già risolti ed infine soluzioni guidate.

Piano di studi personalizzato: viene generato quando lo studente ha completato un test; indica gli argomenti in cui lo studente ha dimostrato padronanza e propone esercizi per gli argomenti in cui lo studente è risultato meno preparato.

Contenuti multimediali (letture video, animazioni e un libro di testo multimediale): per aiutare la comprensione e migliorare il rendimento individuale.

Per i docenti sono inoltre disponibili esercizi, quiz e test online da assegnare come compiti a casa o in classe. Inoltre MyMathLab permette di tracciare i risultati degli studenti e di calcolare il voto alla fine del corso.

Benefici

Migliorare le performance matematiche degli studenti

Riferimenti

Fonte: Repubblica

http://www.mymathlab.com/

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NEMO: e-learning della Scuola di dottorato in Neuroscienze

-learning della Scuola di dottorato in -

realizzato dal CISI in collaborazione con il NIT e la Scuola e finanziato dalla Compagnia di San Paolo.

Il progetto propone la realizzazione e la sperimentazione di corsi, attività e risorse didattiche online 2D e 3D sulle neuroscienze e la realizzazione di uno spazio di aggregazione virtuale tra gli studenti e i docenti della Scuola che favorisca la collaborazione e la condivisione di esperienze, di risorse e di conoscenze. Il

la collaborazione tra le scuole di dottorato e di promuovere la visibilità nazionale e internazionale della Scuola, dei dottori di ricerca e delle ricerche sulle neuroscienze realizzate a Torino.

NEMO è composto da un insieme di parti strettamente interconnesse e integrate tra loro:

- un sito web multimediale per fornire informazioni e servizi didattici e amministrativi agli studenti, ma anche per la promozione di attività didattiche e di ricerca della Scuola;

- una piattaforma e-e delle attività didattiche a distanza;

- un campus tridimensionali per le attività didattiche e di comunicazione della Scuola;

- alcuni strumenti di social network della Scuola (Flickr, YouTube, Facebook, Slideshare) per favorire

Benefici

Favorire la collaborazione e la condivisione di esperienze, di risorse e di conoscenze

Riferimenti

Estratto da http://cisiweb.unito.it/Progetti/e-learning%20Scuola%20di%20dottorato/default.aspx

L'ateneo napoletano «Federico II» sbarca su iTunes U

L'Università Federico II di Napoli continua ad investire sul web-learning al fine di portare l'offerta formativa -

sede o i professionisti, non sempre possono frequentare i corsi in ateneo. Pertanto tra qualche mese sarà possibile ascoltare il corso di Chimica sul lettore Mp3 mentre si è in treno, sfogliare le slide di Economia Politica direttamente sull'iPhone e sull'iPad, approfondire l'ultima lezione di Letteratura Italiana con i link consigliati dal docente. Di seguito è riportato un approfondimento relativo agli elementi principali che caratterizzano le nuove modalità e i nuovi canali di erogazione dei contenuti formativi proposti

ITUNES U: dnazionale ad avere aperto il proprio canale su iTunes U, la sezione dello store di Apple che offre podcast e

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videocast con accesso gratuito, che consente di accedere a centinaia di corsi (PodStudio) da guardare

in totale circa 300 corsi, 5.000 lezioni e 1.000 podcast includendo anche contenuti in lingua inglese per proporre un'offerta formativa sempre più vicina alle esigenze e al linguaggio del mondo giovanile.

WEB-LEARNING: une dei contenuti formativi che consente di ascoltare la voce del docente

scorre durante la consultazione delle slide con gli schemi della lezione, mentre accanto possono essere pubblicate risorse interattive (link, immagini, ecc.) e materiali di approfondidi andare oltre il paradigma dell'e-learning, per adottare quello del web-learning, più aperto e interattivo.

FEDERICA: è il nome della piattaforma web-learning che oltre ai PodStudio offre anche servizi come il

dimensionale dell'Ateneo che permette di muoversi

consente di rendere le risorse disponibili per tutti e su qualsiasi piattaforma o dispositivo: pertanto non è -learning), ma a chiunque

anche ai professionisti che hanno bisogno di aggiornamento, agli stranieri che trovano interessanti i corsi, ecc. (le pagine sono visitate da utenti provenienti da oltre 180 paesi del mondo).

Benefici

I contenuti didattici sono messi a disposizione di tutti gli utenti interessati (non solo agli iscritti e professionale

Riferimenti

Fonte: Corriere della Sera

http://www.federica.unina.it/

Pisa, e-learning per i futuri medici

-learning dedicato ai futuri medici: per accedervi basta collegarsi al portale e iscriversi e iniziare a studiare davanti al computer. Si chiama e-Med ed è aperto a tutti previa registrazione. Sono presenti cinquanta ore di lezioni ed esercitazioni come «buon viatico culturale» per affrontare con maggiore tranquillità il test di ingresso alla facoltà di Medicina di Pisa,

interattivo e poi si affrontano le simulazione in vista del test vero e proprio che si svolgerà a settembre. «Il portale è anche un mezzo di orientamento spiega un professore ordinario al dipartimento di Ingegneria

- grazie al quale gli studenti possono verificare la loro preparazione e il loro interesse per particolari settori scientifici, sia come strumento per recuperare alcune lacune una volta iscritti all'università». La piattaforma e i contenuti on line sono stati realizzati da un gruppo di docenti e dottorandi della facoltà di Medicina e da un team di esperti in tecnologie multimediali della facoltà di ingegneria.

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Benefici

Permettere a studenti e insegnanti di collaborare insieme per creare progetti di studio

Riferimenti

Fonte: Corriere della Sera

California Learning Resource Network

Il California Learning Resource Network, CLRN, offre agli educatori indicazioni e suggerimenti per

standard di contenuto definiti dallo State Board of Education.

Il sito del CLRN rende disponibile un database ricercabile online, contenente learning objects digitali quali video, software, link a siti Internet, riferimenti a libri di testo relativi a scienze, matematica, arti visive e dello spettacolo, inglese generale e sviluppo del linguaggio ed educazione fisica.

Il CLRN si propone di supportare un numero sempre maggiore di docenti, catalogando materiale educativo elettronico in base alle esigenze, interessi e preferenze espresse dagli educatori in un survey annuale

Benefici

Permettere ai docenti di selezionare testi digitali che rispondano agli standard stabiliti dallo State Board of Education

Riferimenti

http://www.clrn.org/fdti/

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Progetto Classi 2.0

Progetto Classi 2.0 è una sperimentazione didattica e tecnologica che fornisce a singole classi, dalle

web, realizzare e condi tutti i giorni.

Scolastica (ex Indire), ha una durata

Regionali. Obiettivo finale è individuare nuovi modi per vivere lo studio e le relazioni 'al passo con i tempi',

costituito dalle tecnologie.

Il processo di miglioramento che il progetto vuole promuovere comprende più l

attorno alla tecnologia in senso stretto, ma alle dinamiche di innovazione che essa può innescare

Benefici

Riferimenti

MIUR (www.scuola-digitale.it)

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BBC learning

La TV inglese BBC, annoverabile tra le società televisive più innovative al mondo, ha creato un vero e proprio portale dedicato alla formazione, estremamente completo e strutturato in diverse sottosezioni con contenuti diversi a seconda del target di riferimento. La formazione offerta copre le aree tematiche più

alle lingue e alla geografia. Nello specifico, esiste un portale dedicato agli studenti delle scuole (Learning

ori sottosezioni dedicate ai genitori degli alunni per indirizzarli al meglio nel supporto dei propri figli nello studio, a scuola e a casa, e agli insegnanti, che possono così trovare materiale utile a supporto delle proprie lezioni, nonchè collaborare su forum e blog dedicati.

Benefici

Piattaforma integrata in grado di offrire supporto a tutti gli attori coinvolti nel processo formativo.

Riferimenti

http://www.bbc.co.uk/learning/subjects/childrens_learning.shtml

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3.2 Strumenti

Sulla base di quanto sta accadendo in diversi paesi Europei e negli Stati Uniti, nel corso dell'ultimo anno scolastico anche in Italia sono state attivate sperimentazioni dedicate agli gli studenti legate all'utilizzo di supporti informatici (esempio Lavagne multimediali, IPAD, e-book). Tali sperimentazioni, attivate ad oggi dalle elementari a tutti i gradi del percorso scolastico, hanno la finalità di testare nuove logiche di apprendimento, rendere disponibili agli studenti nuove esperienze multimediali e cercare iniziative per ridurre il costo economico per le famiglie e il "peso fisico" dei libri (soprattutto grazie all'uso dei Tablet). Di seguito riportiamo alcune esperienze (all'inizio è riportata anche il caso della sperimentazione di una scuola Americana, che ha fatto un pò da apripista in materia).

Sperimentazioni tablet nelle scuole

Webb School di Knoxville, in Tennessee

negli Stati Uniti che oggi sono in corso gli esperimenti più importanti di apprendimento con le nuove tecnologie. Una scuola privata secondaria, la Webb School di Knoxville, in Tennessee, ha reso

i base è che ormai i ragazzi e anche i più giovani usino questi dispositivi normalmente a casa, per cui vale la pena che il loro utilizzo cominci a far parte

Il tablet in dotazione permette di leggere tutti i libri scolasticun dispositivo costoso e la scuola ha pensato di concedere i tablet in leasing agli studenti per un prezzo di

Gli insegnanti della scuola cittadina sono comunque entusiasti, perché chiaramente utilizzare un tablet, che è praticamente un piccolo computer, non solo nei laboratori di informatica ma anche durante la lezione, permetterà di sperimentare molte più cose, prima impensabili con solo un libro di testo e un quaderno sul banco.

-book reader saranno a colori, i libri verranno letti su questi dispositivi, piuttosto che sui tablet, per permettere una lettura più confortevole agli studenti. Il tablet infatti

ore di lettura.

funzionalità operative in una uno sketchpad, per disegnare e scrivere a mano libera.

alunni, in modo che, per esempio nei quiz a risposta multipla, il professore possa vedere quali risposte

pericolo che i ragazzi vadano su siti non autorizzati, perché si verrebbe subito a sapere.

In sintesi, secondo alcuni insegnati i voti degli alunni che utilizzano queste applicazioni sono comunque migliorati, anche se tutto dipende da come si utilizza un dispositivo.

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Albosaggia: eBook per gli alunni delle elementari

corso sperimentale italiano con eBook, la sperimentazione tocca anche le scuole elementari.

-2012.

Ad ogni alunno sarà affidato un eBook reader: la spesa totale (pari a circa 115.800 euro) è sostenuta grazie a fondi comunali, contributi regionali e rette derivanti dal servizio mensa per la restante parte.

In In base alla selezione della classe, i docenti riceveranno un eBook reader a giugno, e anche a loro saranno assegnati i compiti delle vacanze: imprmomento di avvio della sperimentazione.

Grazie alla collaborazione delle principali case editrici scolastiche, il problema relativo alla presenza della doppia versione (cartacea e digitale) dei soprattutto economico, ai mezzi e ai supporti, dagli eBook reader ai tablet.

Istituto Comprensivo 2 di Taormina/Trappitello A Taormina, in Sicilia, in una scuola media, 20 alunni della seconTaormina/Trappitello hanno in uso un iPad a testa, consegnato direttamente nelle mani dei loro genitori, che ne sono responsabili legalmente.

bandonare gli zaini

possibilità di connettersi a Internet attraverso la rete wi-fi della scuola per ricerche con finalità didattiche.

Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo dagli studenti della scuola media di Taormina che non vedevano l' ora di poter utilizzare la tavoletta: «I ragazzi sono entusiasti- spiega il dirigente scolastico - anche i compiti dovranno essere fatti sull'Ipad ed eventualmente consegnati agli insegnanti. Credo si tratti di un modo per rivoluzionare non solo il mondo della scuola ma anche quello dell'apprendimento. Ed era questo l'obiettivo che il ministero ci aveva chiesto di raggiungere».

Insieme a questa sperimentazione, all'istituto comprensivo 2 di Taormina hanno già compiuto un altro passo avanti verso un futuro sempre più tecnologico: «Se la scuola va rivoluzionata bisogna farlo fino in fondo sostiene un docente - e così abbiamo eliminato le vecchie lavagne sostituendole con le LIM, lavagne interattive multimediali. Funzionano con il touch screen, basta sfiorarle con un dito ed è possibile scrivere o disegnare sulla superficie. In classe abbiamo installato anche dei televisori per seguire i programmi di Rai Educational».

Tale sperimentazione si basa sulla ricerca di un punto di contatto con il mondo dei giovanissimi: «Noi docenti abbiamo il dovere di conoscere a fondo i gusti e le passioni degli studenti - dice un altro professore - dobbiamo imparare il loro linguaggio e far sì che la scuola non diventi un ambiente ostile. Amano la tecnologia e da oggi verranno a scuola più volentieri ed anche i genitori sono soddisfatti perché potranno lasciare a casa quegli zaini così dannosi per la salute dei nostri bambini»

Sei Scuole Superiori e due Scuole Medie Altoatesine

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to "Marcelline" nonché un

Foscolo". Il dispositivo adottato per la sperimentazione è il Toshiba Folio 100; ogni singolo studente e professore partecipante ne avrà uno personale per tutta la durata della sperimentazione.

La realizzazione del progetto, primo in Italia per numero di studenti e docenti coinvolti, è stato possibile accordi con alcune tra le

principali case editrici nazionali (Mondadori e Zanichelli) e al parziale finanziamento da parte

disponibili, grazie alla collabor

Dal 2010, infatti, le case editrici devono fornire insieme al libro di testo anche contenuti digitali tramite cd o

una versione digitale. I tablet forniti agli utenti della sperimentazione sono basati su software libero, come previsto dalle linee guida della Provincia: ciò permetterà di accedere e sviluppare ulteriormente, e su misura per le esigenze degli studenti, le applicazioni già esistenti.

esempio i telefoni cellulari di ultima generazione e, vantaggio da non sottovalutare per i posteri, i nostri progressi potranno poi essere sfruttati, migliorati e ampliati anche in altri progetti da altri utenti.

La Provincia di Bolzano ha pertanto avviato il progetto per dotare le scuole pubbliche altoatesine di libri di

approfondire i contenuti ed andare oltre il libro di testo.

Liceo Lussana di Bergamo ntifico Lussana di Bergamo un nuovo corso

sperimentale nel quale, al posto di quaderni e libri, troveranno spazio tra i banchi 17 iPad e 6 eReader. Dopo il primo trimestre sono già disponibili le prime evidenze: secondo gli insegnanti, gli allievi della 4ªL,

innalzamento di livello (e di voti) in tutte le materie.

motivati, in quanto

nto fondamentale: se la scuola italiana non è pronta per la tecnologia, gli studenti sì. E hanno molto da insegnare ai loro docenti, non solo a livello di uso delle tecnologie ma anche

Non più dunque un modello in cui si forniscono informazioni e si pretendono conoscenze, ma un sistema nuovo che costringe gli insegnanti a nuovi sforzi e nuovi metodi di valutazione

Facoltà di economia dell'ateneo di Padova

Primo corso universitario in Italia basato interamente su eBook. Il corso, indirizzato al momento a 26

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studenti italiani e stranieri, completamente digitale ed in inglese, si chiama "Italian Entrepreneurship",

conoscenza del modello della imprenditorialità del made in Italy e ne sottolineano i successi ed il brand: altro obiettivo della sperimentazione è quello di studiare l'impatto dell'ebook sulla didattica dei docenti e sull'apprendimento degli studenti.

Il docente, grazie alla tecnologia, aumenta in modo considerevole la collaborazione con gli studenti e con gli stessi colleghi, e ripensa i metodi della didattica. Dal canto suo, lo studente ripensa i propri modelli di apprendimento: apprendimento che risulta multitasking, con tempi personali di adattamento, pur svolgendosi il corso in un'aula tradizionale in modo da evitare il più completo isolamento dello studente.

Sono previsti anche momenti di studio, incontro e scambio con alcune aziende eccellenti del nord-est, che guardano con molta attenzione all'innovazione e alla internazionalizzazione.

L'utilizzo dei volumi elettronici consentirà infatti di sviluppare nuovi strumenti di condivisione e interazione sul testo da parte di studenti e docenti che potranno dare indicazioni e suggerimenti, porre domande e confrontarsi

Benefici

Il primo vantaggio tangibile sarà quello degli zaini, che perderanno qualche chilo. Il secondo è legato al costo com

affronteranno la scuola con uno strumento più allineato con la loro generazione, possono percepire

privato e non unicamente scolastico.

Riferimenti Webb School di Knoxville

Scuola Elementare di Albosaggia (SO)

"Marcelline" (Bolzano)

Liceo Lussana (Bergamo)

Istituto Comprensivo 2 di Taormina (Catania)

Facoltà di economia dell'ateneo di Padova

http://www.webbschool.org/

http://www.pianetaebook.com/2011/01/dalle-parole-ai-fatti-lipad-obbligatorio-a-scuola-5116

http://www.pianetaebook.com/2011/01/albosaggia-ebook-per-gli-alunni-delle-elementari-4724

http://www.provinz.bz.it/usp/285.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=351582

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/19/taormina-rivoluzione-in-classe-ipad-al.html

http://www.libero-news.it/news/485624/I_libri_vanno_in_soffitta__Bergamo_apre_all_Ipad.html

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/19/news/libri-e-penne-addio-e-ebook-3729242

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Free Digital Textbook Initiative (FDTI)

Nel Maggio 2009 il governatore dalla California ha lanciato la Free Digital Textbook Initiative per offrire agli studenti delle scuole superiori libri di testo gratuiti in formato digitale e open-source.

La Fr

ottima qualità e favorire la collaborazione tra distretti scolastici.

La FDTI tiene comunque conto del fatto che non tutti gli studenti a casa possiedono un pc, pertanto produce i free digital textbook su dvd, fornisce computer alle famiglie che ne sono prive e continua a ricercare device low-cost che gli studenti possano utilizzare anche a casa.

Inoltre la FDTI favorisce la collaborazione tra insegnanti che possono modificare i digital textbook su alcuni argomenti, inserendo approfondimenti o spunti di riflessione, in modo da stimolare gli studenti e migliorare

Network.

Benefici

S

background degli studenti, ridurre i costi dei libri di testo

Riferimenti

http://instructionaltech.rusd.k12.ca.us/digital_textbooks.htm

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Individualized Digital Learning

-LEAP della Edmunds Middle School, Burlington, Vermont, USA, ha offerto ad ogni studente un

In tal modo ognuno può apprendere secondo i suoi ritmi, approfondire i temi di maggiore interesse tramite

gli alunni possono entrare in contatto e conoscere i loro coetanei di paesi diversi (es:Uganda) e perfino partecipare alle comunicazioni interattive insegnanti-genitori.

Benefici

tecnologia

Riferimenti

http://www.edweek.org/ew/articles/2011/03/17/25ileap.h30.html?tkn=RXYFYQXIuN8um%2BhdbRH7t4LjAvTZX5lvWw6C&intc=es

La Lavagna Interattiva Multimediale in classe: nuovi percorsi didattici

La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) integrare le e in modo trasversale alle diverse discipline.

Il progetto Scuola Digitale - Lavagna delle tecnologie informatiche.

A tal fine, si prefigge di dotare le scuole con Lavagne Interattive Multimediali per la didattica in classe.

Introdurre una lavagna interattiva in aula equivale ad "aprire" la classe al digitale: non sono più infatti gli allievi ad essere "portati" in sala per la classica "ora di informatica", ma è il multimediale ad entrare in classe. La classe diventa, in modo nuovo, un ambiente di apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo.

Mantenendo il classico paradigma centrato sulla lavagna come la lezione frontale, il docente potenzia, con la multmodo condiviso, la propria attività; facilita la spiegazione dei processi, la descrizione di situazioni e ambienti,

per successivi utilizzi o per la distribuzione agli studenti (inclusi quelli assenti).

Oltre che per la didattica frontale, la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo interattivo/dimostrativo, cooperativo, costruttivo, per condurre dunque attività collaborative e laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e la ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti.

La LIM nella didattica della matematica può supportare attività che avvicinano la disciplina alla quotidianità

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degli studenti. Per raggiungere questo obiettivo, una esperienza concreta parte dalla ricerca di configurazioni geometriche nella vita reale e utilizza la LIM per ricercare fonti iconografiche, lavorare su testi e software disciplinari (Geogebra) in un'ottica di collaborativa

La LIM non è strumento adatto solo alla didattica delle tecnologie o delle discipline scientifiche. In una scuola secondaria di II grado italiana, la tecnologia è utilizzata per coinvolgere i ragazzi ed integrare gli studenti stranieri in attività per arricchire il lessico, e per migliorare l'organizzazione del testo.

In una scuola primaria di Lastra a Signa (FI) la LIM viene sperimentata nelle attività di storytelling, ovvero nella comprensione del racconto in lingua e nella memorizzazione di vocaboli e strutture linguistiche.

Nell'anno scolastico 2006/2007, a causa di un progressivo spopolamento dell'isola, alla scuola secondaria di I

avrebbe potuto italiana. Il progetto Marinando (MARettimo IN Ambiente di appreNDimento Online) ha gemellato l'istituto con alcune scuole toscane e, con il supporto dell'Agenzia Nazionale per l'Autonomia Scolastica, ha realizzato una sperimentazione di didattica a distanza per le altre discipline. La sperimentazione ha fatto uso delle LIM e di un sistema di videoconferenza.

In un liceo scientifico di Lentini (Siracusa) la LIM è integrata in un modello di blended learning: affronta letteratura inglese con un approccio graduale ai testi e risponde all'esigenza di modulare

una personalizzazione dei percorsi di studio.

I contesti di maggiore diffusione della lavagna nel mondo risultano Stati Uniti, Canada e Regno Unito; a questi paesi si aggiunge il Messico, che negli ultimi anni ha assistito all'adozione diffusa della lavagna digitale, grazie ad un intervento di politica educativa tradottosi in ingenti investimenti sulla tecnologia.

Negli Stati Uniti è stato promosso nel 2004 il National Education Technology Plan, un piano specifico per Regno Unito, l'introduzione delle LIM è il risultato di un

circolo virtuoso che si è innescato tra la fine degli anni '90 e il 2000 e che è stato finalizzato ad una progressiva innovazione delle infrastrutture tecnologiche delle scuole. In questo quadro si inseriscono anche alcuni piani di investimento che sono stati intrapresi tra il 2003 e il 2004 dal Dipartimento dell'Educazione, e che hanno previsto lo stanziamento di circa 50 milioni di sterline per l'acquisto di lavagne digitali. In Messico, la diffusione delle LIM ha registrato un incremento quando, nel 2003, la Secretaría de Educación Pública ha incluso questa tecnologia nel progetto Enciclomediafavorito, con uno stanziamento pari a 1,8 miliardi di dollari, la distribuzione di dotazioni tecnologiche per la didattica multimediale in aula. Gli insegnanti sono stati coinvolti in attività di formazione coordinate da equipe di esperti della didattica disciplinare provenienti dal mondo accademico.

Benefici

Contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc) nella didattica.

la conoscenza.

Sviluppare una didattica centrata sullo studente e sui suoi bisogni.

Accrescere il livello di attenzione, la motivazione, il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti.

Riferimenti

MIUR

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La casa di Cliccolo

Cliccolo è uUniDida S.r.l. Per dimensioni e decorazioni, nella configurazione standard è principalmente adatta all'uso da

multimediale che si serve proprio di questo strumento per migliorare le tecniche di insegnamento ed apprendimento. Create nel 2010, al momento ne esistono 2 in Italia, entrambe ubicate a Torino e focalizzate -scolastico, sabato e domenica compresi.

Cliccolo si configura come un vero e proprio banco scolastico informatizzato equipaggiato con uno schermo di ultima generazione, che consente di interagire con la macchina attraverso una penna emulando la scrittura su un quaderno (Interactive Pen Display). Questo banco interattivo accompagna lo studente nel percorso didattico con immagini animate e sequenze audio, consentendogli di interagire con un docente virtuale, spesso un disegno animato, toccando oggetti sullo schermo, spostandoli o scrivendo. L'uso del microfono completa le modalità di interazione con la possibilità di sincronizzare l'avanzamento della lezione con le risposte pronunciate dallo studente.

Benefici

Ha lo scopo di invertire un paradigma frequentemente utilizzato per proporre l'uso dell'informatica all'interno degli istituti scolastici: non si tratta infatti di uno strumento per insegnare l'informatica, ma di un modo di utilizzare l'informatica per insegnare ogni altra disciplina.

Riferimenti

www.cliccolo.it, http://www.giovanigenitori.it/baby-friendly/corsi/imparare-con-cliccolo

Google Scholar: tecnologie per la ricerca nella letteratura accademica

Il servizio gratuito fornito da Google (ancora in versione beta) si pone come uno strumento per la ricerca di informazioni nella let

accademici.

Il servizio si rivolge anche:

1. agli Editori affinché pubblichino i propri contenuti al fine di avere visibilità mondiale ma si offre anche alle case editrice accademiche come uno strumento di catalogazione.

2. ai Bibliotecari per aiutare gli iscritti a reperire le risorse nelle biblioteche siano esse elettroniche o cartacee.

Si pone come alternativa gratuita e multilingue ad altri servizi come www.sciverse.com

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Benefici

Per gli studenti è possibile effettuare ricerche su scala mondiale di contenuti di carattere accademico disponendo immediatamente nella ricerca dei riferimenti, numero di citazioni, collegamenti al contenuto in formato elettronico se disponibile.

Riferimenti

http://scholar.google.it

http://www.info.sciverse.com/scopus/

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3.3 Contenuti

Accanto alle sperimentazioni portate avanti nelle scl'apprendimento, si riscontra un incremento di iniziative di digitalizzazione di contenuti e di informazioni precedentemente fruite dagli studenti in formato cartaceo: un esempio di questi interventi è lo sviluppo e il diffondersi dei musei virtuali. La digitalizzazione ha la finalità di modificare significativamente la fruizione trasformando i contenuti classici e statici in una e vera esperienza multidimensionale, passando dalla staticità alla mobilità culturale attraverso piattaforme dinamiche, favorendo così il dialogo e la condivisione ("il museo virtuale diviene così un acceleratore culturale attraverso il quale si ha la possibilità di

ti

"tipicamente" scolastici a quelli più di apprendimento sensoriale per i bambini delle scuole dell'infanzia). Di seguito alcune esperienze significative.

Esperienze di biodiversità in rete

Il progetto mira a sensibilizzare i giovani alla protezione dell'ecosistema attraverso strumenti multimediali per gli studenti delle scuole elementari e medie italiane.

con Oracle Education Foundation indirizza agli studenti delle scuole elementari e medie italiane con l'obiettivo di sensibilizzarli nei confronti della biodiversità e far capire loro l

Alla base dell'iniziativa didattica una serie di percorsi di studio e un lavoro di gruppo attraverso il quale insegnanti e studenti entreranno nel vivo delle proposte educative di WWF per fare esperienza sulla biodiversità. Tutti i lavori, che riguarderanno la visione giovanile di tutte quelle forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati, andranno realizzati e condivisi tramite la piattaforma tecnologica per le scuole ThinkQuest messa a disposizione da Oracle Education Foundation.

Durante la programmazione, i ragazzi potranno prendere spunto dai programmi scientifico-educativi proposti da Wwf per osservare la biodiversità in tutte le sue sfaccettature, studiarla anche attraverso censimenti e rilievi di vegetazione, ricrearla in giardini, orti, balconi, fioriere, a scuola o a casa, o addirittura metterla in scena con rappresentazioni, video, poesie, cartelloni e disegni.

t, la comunità online protetta che ospita oltre 548 mila insegnanti e studenti di tutto il mondo, in modo che i ragazzi attraverso lavori completi di immagini, disegni, testi e contenuti multimediali, possano condividere le proprie esperienze e suggerire soluzioni per uno sviluppo ecosostenibile della propria comunità confrontandole con le proposte provenienti da ragazzi di altre nazioni.

Benefici

Riferimenti

WWF in partnership con Oracle

Progetto 150DIGIT - L'Italia delle scuole

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raccogliere le storie dei diversi territori italiani e di farle dialogare con il racconto istituzionale dei promotori e degli organizzatori degli eventi torinesi. (Esperienza Italia: a Torino da marzo a novembre 2011 mostre e

sue prospettive future). Il progetto si rivolge in particolare alle scuole, ma è aperto anche ad altre realtà, associazioni, enti, singoli visitatori, che abbiano voglia di raccontare le tante storie dei territori italiani, tanto ricchi di risorse perché tanto diversi per storia, cultura e vissuto.

"150DIGIT" consente di creare nuovi contenuti e interagire con le mostre. In un innovativo ambiente di comunicazione online a cui si accede dalla sezione "Visita" tutti i partecipanti possono fruire dei contenuti

raccogliere spunti didattici e di approfondimento. Soprattutto possono collaborare con la produzione di materiali originali che andranno ad arricchire la proposta 'ufficiale' delle mostre.

I giovani in particolare, servendosi dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie, possono realizzare racconti in grado di dare un contributo fondamentale alla progettazione del futuro del nostro Paese.

Uno specifico ambiente di formazione alla scrittura digitale D-Writing accompagna insegnanti e studenti nella creazione dei loro racconti (testi scritti, video, immagini, registrazioni audio, etc.).

"150DIGIT" è uno spazio di supporto alla visita, per le scuole ma non solo:

- Prima di visitare le mostre, si può progettare online il percorso di visita, esprimendo preferenze e taggando i contenuti ai quali s'intende dare maggiore attenzione

- Durante la visita vera e propria, mostrando accanto alle opere esposte i contenuti prodotti dai vari territori italiani, senza sostituirsi al momento della meraviglia e del fascino che solo le mostre e la creatività degli allestitori e degli esperti possono offrire. Nel caso della mostra Fare gli Italiani un apposito dispositivo permette di 'catturare' immagini da portare a casa

- Tornati a casa, la visita continua... Si possono aggiungere nuovi contenuti e sarà possibile rivedere il percorso fatto attraverso un videoclip delle sequenze 'catturate' durante la visita. Il video può essere rielaborato in modo personale e condiviso con gli altri visitatori che partecipano al progetto

Benefici

Raccontare i territori italiani approfondendo le tematiche visioni ed esperienze personali da affiancare alle proposte istituzionali.

Sostenere l impegno degli insegnanti ed in particolare degli studenti capaci come nessun altro di vedere la realtà in maniera diversa, forti dei loro sensori generazionali.

Valorizzare l'uso dei nuovi linguaggidei giovani, per osservare e interpretare il loro e il nostro mondo.

Dare la massima centralità ai contenuti

Interattiva Multimediale (LIM) e i dispositivi di uso quotidiano come i cellulari di ultima generazione).

Riferimenti

"150 DIGIT - L'Italia delle scuole" è un'iniziativa del Comitato Italia 150, ideata da Luca Toschi con il Laboratorio di Strategie della Comunicazione (CSL) dell'Università di Firenze, sviluppata da ANSAS (ex-

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Indire), dal Virtual Reality & Multi Media Park (VRMMP), dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca sul Multimedia e l'Audiovisivo (CIRMA), e promossa dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) che lo ha inserito fra le azioni di innovazione nell'area della formazione e della didattica

Musei virtuali

Il Museo Virtuale permette la visita da remoto dei principali reperti del paese.

Il museo non si sovrappone a quello reale di Baghdad, ma si presenta come una selezione delle opere piu' significative del territorio iracheno e della sua civiltà e comprende inoltre alcuni manufatti custoditi nei diversi musei di tutto il mondo e visibili solo girando nei cinque continenti.

Il Museo raccoglie complessivamente 70 reperti dei quali 40 con ricostruzioni 3D.

Un percorso che tecnologicamente si articola in 40 modelli tridimensionali, 22 filmati (videoclip di tre minuti l'uno circa) e 20 siti archeologici (carte geopolitiche interattive che consentono di aprire planimetrie, ricostruzioni e tavole cronologiche). Un patrimonio esplorabile in sei ore e in tre lingue: italiano, inglese e arabo. Operativamente sono otto le sale da vedere, ciascuna corrisponde ad una fase storica: preistorica, sumerica, accadico-neosumerica, babilonese, assira, achemenide-seleucide, partico-sasanide e islamica.

La peculiarità del portale è la sua struttura completamente multimediale: a differenza dei siti del Metropolitan, del British Museum e del Louvre, che rimangono contenitori statici e cristallizzati di immagini,

esempio, in un museo reale, dell'oggetto d'arte in mostra si ha pressoché una percezione frontale e quindi limitata. Sono presenti ricostruzioni in 3D che non solo consentono di girare intorno all'opera cogliendone la volumetria e i dettagli, ma anche di entrarci dentro.

Ogni ambiente si presenta con un allestimento diverso ed ospita manufatti con tre livelli di approfondimento: una 'scheda' illustra il contesto cronologico e culturale a cui appartiene l'oggetto, ed è corredata da un testo descrittivo scientifico; la voce 'explora' consente di seguire la ricostruzione 3D dell'oggetto realizzata fedelmente grazie a sofisticate tecnologie in laser scanner per realtà virtuali; infine, alcuni reperti sono spiegati da un filmato di non più di tre minuti, che racconta una vicenda storica, un ritrovamento o una tecnica artigianale antica.

MUSEO DEGLI UFFIZI Il museo rappresenta il sito ufficiale della Galleria degli Uffizi: tramite una mappa consente una visita virtuale alle diverse sale del museo, di ciascuna delle quali sono visibili diverse opere, con un breve commento. Le opere sono suddivise inoltre per nazionalità e periodo storico, ed è presente un indice alfabetico degli artisti esposti.

Per facilitare la visita del museo, Google ha realizzato uno strumento alternativo al classico tour degli Uffizi: un tour virtuale della Galleria degli Uffizi di Firenze visitabile comodamente da casa, senza recarsi a Firenze. Il servizio si chiama Google Art Project e presenta ben 17 musei in tutto il mondo (gli Uffizi sono

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Quello degli Uffizi infatti, è un vero e proprio virtual tour della celebre Galleria in grado di fornire tutte le informazioni necessarie impreziosendo il tutto con una galleria di immagini e video particolarmente esaustiva.

La Galleria degli Uffizi è infatti il primo museo italiano a possedere un applicazione basata su di esso e

ssari per intraprendere la visita in maniera approfondita (dando per

Le opere visitabili sono più di 1000, ad altissima risoluzione per osservare anche particolari difficilmente visibili ad occhio nudo. A disposizione del visitatore ci sono le mappe dei musei, storie e didascalie, possibilità di crearsi gallerie personali: insomma, tutta una serie di funzionalità e servizi a disposizione del navigatore. Il tutto può esser approfondire o scartare da una Galleria.

La mappa interattiva infatti indica il nome delle sale e dove sono allocate mentre le immagini delle opere posseggono tutte le informazioni utili, dalla descrizione alla sala di appartenenza, passando per immagini e video dedicati.

MUSEI CAPITOLINI Il tour virtuale dei Musei Capitolini completamente interattivo e multimediale è sviluppato con la tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva ed è realizzato mediante sofisticate tecniche di elaborazione e montaggio fotografico.

ambienti. Grazie al movimento del mouse è possibile ruotare a 360°, verszoomare fino ad avvicinarsi ai diversi elementi presenti nelle sale: sculture, quadri, dettagli architettonici, rivestimenti, soffitti e pavimenti.

In totale sono 45 gli ambienti censiti per 71 hot spot (punti di vista) differenti. In ogni sala si accede ad una

Benefici

La ricostruzione in alta tecnologia (3D o realtà virtuale) offre un approccio e un apprendimento interattivo, sonoro, visivo alle opere. La strutturazione dei musei permette a molte persone che non possono recarsi

questi musei virtuali e i tour permettono allo studente di osservare

ato avanti)

Riferimenti (alcuni esempi)

Nome Museo Ubicazione

Casa Buonarroti Firenze

Galleria Borghese Roma

Torino

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Galleria degli Uffizi Firenze

Galleria Estense Modena

Roma

Roma

Musei Capitolini Roma

Musei Vaticani Roma - Città del Vaticano

Pinacoteca di Brera Milano

The State Hermitage Museum S. Pietroburgo

Bauhaus-Archiv Museum für Gestaltung Berlino

Centre Pompidou Parigi

Musée du Louvre Parigi

Museo del Prado Madrid

Jolly Learning: imparare giocando

Jolly Learning è un portale di formazione dedicato ai bambini delle scuole elementari attraverso il quale sono veicolati dei contenuti formativi con una particolare focalizzazione sugli aspetti legati alla fonetica.

onics

programma (Jolly Phonix e Jolly Grammar) attraverso il quale fosse possibile apprendere la fonetica in modo divertente e soprattutto utilizzabile con una popolazione di bambini di età inferiore (circa 4 anni).

Benefici

nte e basata sul coinvolgimento sfruttando la capacità dei bambini di memorizzare e apprendere rapidamente contenuti

Società di riferimento

http://www.jollylearning.co.uk

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Learnenglishkids.britishcouncil.org e Anglomaniacy.pl

I due print screen sopra riportati non rappresentano che due esempi tra i tanti siti internet espressamente ingua, offrendo supporto anche ai loro

genitori e ai loro insegnanti. Sia il sito inglese che quello polacco sono organizzati in modo da rendere disponibili diversi giochi a sfondo linguistico, canzoni, esercizi di listening, cartoni animati in formato flash, presentazioni e worksheet, tutti creati e sviluppati da professori e professionisti della formazione, consultabili online gratuitamente, aiutando il ragazzo nel suo processo di apprendimento della lingua inglese. Il sito polacco anglomaniacy.pl oltre a presentare, ad esempio, sezioni specifiche legate al lessico e alla grammatica riporta diversi link ad altri siti della stessa tipologia (es. numerosi collegamenti a dizionari on line e web page di giochi didattici): questo a sottolineare ancora una volta la totale gratuità del servizio e

Oltre alle varie sezioni alle quali i ragazzi possono accedere esercitandosi nel miglioramento del proprio inglese, coniugando apprendimento e divertimento, è possibile trovare anche aree dedicate, rivolte ai genitori dei ragazzi, che possono in questo modo supportare al meglio i propri figli nello studio della lingua, indirizzandoli e scegliendo i contenuti ritenuti più adatti, e agli insegnanti, che possono utilizzare gli strumenti descritti direttamente in aula come materiale didattico per le proprie lezioni.

Benefici

essi potrà avvenire in maniera più interattiva e stimolante rispetto alle modalità di studio canoniche.

Coinvolgimento di genitori e insegnanti nel coadiuvare i ragazzi nello studio.

Riferimenti

http://learnenglishkids.britishcouncil.org/en/

http://www.anglomaniacy.pl/

3.4 Social

Le prime piattaforme di e-learning sviluppate negli anni passati avevano il vantaggio di sfruttare la flessibilità nella fruizione e di annullare le distanze logistiche. Tuttavia, presentando esperienze d'apprendimento molto simili a quella "classica", risultavano estremamente limitate le esperienze di interattivà, di confronto e di scambio tra studenti.

si di costruzione e condivisione delle conoscenze, nell'ultimo periodo stanno sviluppandosi anche nel mondo della formazione sperimentazioni di strumenti di "social networking" dinamici di condivisione di risorse: sono diverse le esperienze dove gli studenti europei si confrontano su temi, mettendo a fattor comune le proprie riflessioni e creando anche veri e propri gemellaggi fra le scuole.

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Informatici Senza Frontiere Progetto Bambini al pc

Informatici Senza Frontiere sta valutando la possibilità di rendere disponibili programmi di e-learning per mantenere i bambini in contatto con la loro scuola.

spedale Burlo Garofalo di Trieste.

Benefici

Socializzazione online dei piccoli e dei giovani costretti a lunghe degenze

Riferimenti

Fonte: Corriere della Sera

www.informaticisenzafrontiere.org

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eTwinning: una classe grande quanto l'Europa

eTwinning è un luogo di scambio virtuale che ha messo in contatto - senza soggiorni all'estero e lezioni obbligatorie - quasi 11.600 scuole e migliaia di insegnanti dell'Ue, permettendo di confrontarsi su specifici

endimento.

Lanciato dalla Commissione europea nel gennaio 2005, nell'ambito del programma eLearning, eTwinning nasce come progetto di eurogemellaggio on line e gradualmente è cresciuto e si è alimentato sul portale dove scuole, insegnanti e dirigenti scolastici dei paesi europei si trovano per raccontare esperienze didattiche, proporre iniziative comuni, creare una rete di lavoro interculturale.

Già un anno dopo il lancio effettivo, il portale eTwinning ha riscosso successo in tutta Europa e soprattutto in Italia dove si contano circa 1.600 scuole (elementari, medie e superiori), registrate nel portale ufficiale e 1.460 docenti coinvolti nelle varie attività di partnership avviate con altri istituti europei. Il sistema è semplice da usare e facilmente accessibile: sul sito c'è una mappa che consente di trovare tutte le scuole interessate a un gemellaggio ed è possibile prendere contatti anche cercando informazioni sul tipo di progetto. Solo in Polonia, tra le ultime nazioni a iscriversi, in pochi mesi le scuole registrate hanno raggiunto quota 1.277; in Francia sono 1.137 gli istituti registrati, in Germania 742, ma in assoluto i più entusiasti sono stati gli spagnoli, con 1.523 scuole coinvolte.

Tra le iniziative premiate, per ciò che riguarda la fascia d'età tra i tredici e i diciannove anni, due sono state proposte da istituti italiani. La prima nell'ambito dell'innovazione pedagogica ha visto protagoniste due scuole: un liceo francese e un liceo italiano che hanno realizzato il primo Club della Filosofia under 18 su internet, con l'obiettivo di promuovere uno spirito di riflessione e il confronto sulle diversità culturali. Il progetto ha incluso una videoconferenza, degli spazi di lavoro on-line settimanali e un'area di risorse digitali. E come lingua di scambio, per gli studenti italiani e per quelli delle altre scuole partner in Ungheria, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, è stato scelto il francese. L'altra iniziativa premiata è stata quella legata al tema delle risorse digitali, relativamente al misterioso fenomeno dei cerchi nel grano. Tre scuole, un istituto belga, un istituto italiano e uno greco hanno usato un free software per sviluppare e creare dei materiali, destinati all'apprendimento della matematica e di altre materie scientifiche. I materiali hanno fornito agli studenti un ruolo più attivo nell'apprendimento, e gli insegnanti hanno usato le reti scolastiche per condividere le esperienze e discutere gli aspetti didattici.

Benefici

Possibilità si collaborazione tra istituti scolastici ed enti formativi su scala europea, mitigando di fatto il problema delle distanze geografiche

Riferimenti

Fonte: Corriere della Sera

Social-network scolastico: la diffusione della peer education

La peer education è una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status; un

profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti

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transferali intensi. L'educazione fra pari è il processo grazie al quale dei giovani, istruiti e motivati, intraprendono lungo un periodo di tempo attività educative, informali o organizzate, con i loro pari (i propri simili per età, background e interessi), al fine di sviluppare il loro sapere, modi di fare, credenze e abilità e per renderli responsabili e proteggere la propria salute. L'educazione fra pari ha luogo in piccoli gruppi o con un contatto individuale e in molteplici posti: in scuole e università, circoli, chiese, luoghi di lavoro, sulla strada o in un rifugio o dove i giovani si incontrano.

Benefici

Essere educatori coetanei permette di accedere allo stesso linguaggio e agli stessi valori e comportamenti adottati dai compagni. I mezzi della "trasmissione" possono essere diversi quali attività ludico-espressive, circle-time, giochi relazionali, etc...

La pratica è particolarmente sviluppata nei paesi anglosassoni con programmi ad hoc che mirano prima di tutto all'educazione alla salute e alla prevenzione di situazioni di disagio, in questi ultimi anni si sta affermando anche nel resto dei paesi occidentali. La peer education è attualmente considerata una delle metodologie più efficaci

Negli Stati Uniti sono documentati fin dagli anni Ottanta innumerevoli progetti di prevenzione ed educazione

In Europa il principale riferimento è volto alla o ed extrascolastico. In Francia

sono avviate a livello locale e sperimentale iniziative di prevenzione sanitaria e promozione del benessere

assicurare loro un maggiore controllo sulla propria salute. In Italia negli ultimi dieci anni sono progressivamente aumentate le esperienze che utilizzano questo modello nel lavoro con i giovani: in particolare, oltre al progetto nazionale avviato nel 1999/2000 dal Ministero della Pubblica Istruzione negli istituti medi di 20 province, si ricordano le esperienze, ampiamente documentate in pubblicazioni e convegni, condotte nelle Aziende Sanitarie di Bologna, nella provincia di Varese e nei territori di Verbania

ultimi anni una grande esperienza in materia di peer education, riconosciuta a livello nazionale, fondata sulla cooperazione di una pluralità di soggetti: adolescenti, insegnanti, operatori del servizio sanitario,

ta una pluriennale esperienza nella formazione di insegnanti e di peer educator e nel coordinamento degli interventi di prevenzione nelle scuole secondarie).

Riferimenti

http://www.peer-education.it/

http://www.provincia.torino.it/istruzione/cesedi/peer/index.htm

http://www.volontariatomarche.it/giovanecittadinanza/2_CHE_COSA_E_PEER_EDUCATION.pdf

http://www.asl1.liguria.it/pdf/Abstract_Peer.pdf

A scuola di Facebook: il lavoro si fa "social"

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un totale di 500) da fruire a distanza. Le lezioni sono erogate attraverso una piattaforma open source, si tengono prevalentemente via web (attraverso videoconferenze, chat, forum) con la presenza di alcuni momenti fruibili streaming (in diretta) soprattutto nel caso di testimonianze e di esperienze aziendali. Complessivamente solo 40 ore si svolgono in spazi fisici reali.

Facebook, caricare un video su Youtube, gestire un blog con Wordpress basandosi su logiche di interazione 2.0.

Sulla base di queste logiche, la squadra di consulenti e di formatori di Len (Learning Education Network - sito http://www.lenformazione.it) ha lanciato il primo master nazionale gratuito in "Social Media Marketing".

Benefici

consentono di apprendere a distanza, in modo agevole, rapido ed interattivo grazie alla possibilità di condividere le esperienze formative agite.

Riferimenti

Fonte: Repubblica

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4. LE PROPOSTE IDENTIFICATE

4.1 Impariamo le l ingue

Come abbiamo visto nei capitoli precedenti le tecnologie consentono di metterci in comunicazione sul web con persone di qualsiasi parte del mondo, di scrivere e rispondere in tempo reale, di parlare e vederci, di condividere documenti multimediali di qualsiasi forma.

Inoltre il web offre in forma gratuita e accessibile a tutti contenuti formativi di ogni genere, dai video animati per bambini su YouTube che insegnano la fonetica in modo divertente e naturale ai giochi di apprendimento animati.

La nostra proposta consiste nella realizzazione di una collaborazione tra una scuola elementare italiana e una scuola elementare straniera (in prima fase una americana o inglese) e unire le due scuole virtualmente in ambiente web studiato in logica 2.0.

nto linguistico come obiettivo di riferimento consente di identificare

contenuto da utilizzare per tale scopo.

La nostra proposta, oltre agli aspetti tecnici legati alla progettazione e fruizione del portale, si propone

trasformando il processo di apprendimento in una esperienza formativa efficace, dinamica e partecipativa

strumento al fine di garantire una coerenza dei contenuti che si traduce in una coerenza formativa. A tale scopo, è necessario definire regole e processi di presidio e governo della piattaforma gestiti direttamente da insegnanti e genitori delle scuole coinvolte.

ivo di

nterno dei propri contesti familiari, rappresentano quindi il motore per realizzare quel cambiamento oramai inevitabile imposto dalle nuove tecnologie digitali favorendo al contempo

In tale ambiente gli insegnanti, gli studenti e i loro famigliari potranno:

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ambiente protetto, sicuro e moderato da genitori e insegnanti

pareri creare e organizzare viaggi di scambio culturale moderato da insegnanti e genitori

utilizzare le tecnologie Audio e Video per sperimentare conversazioni in lingua tra studenti,

insegnanti e famigliari su argomenti comuni alle scuole italiane e straniere che partecipano al progetto

creare e pubblicare video lezioni e test di apprendimento interattivi in lingua

trovare un insieme selezionato di link a musica, filastrocche, video e giochi divertenti a cui gli

studenti e i loro famigliari possono dedicarsi anche da casa apprendendo le lingue trovare uno spazio Wiki per progettare e realizzare il primo dizionario animato dai bambini;

consiste in un ambiente in cui gli studenti e gli insegnanti possono inserire disegni (animali, oggetti, etc.) e video, abbinandone la spiegazione e la pronuncia

sulle proprie tradizioni, festività nazionali, guide turistiche sui propri paesi, ecc.

Azioni

Individuazione delle scuole da coinvolgere nel progetto

Selezione sul web dei contenuti da mettere a disposizione sul sito

Realizzazione del portale in logica Web 2.0

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4.2 Le APPS nello zaino

La seconda proposta è rivolta alle scuole medie e superiori e nasce dalla considerazione che la semplice trasposizione di ciò che è analogico in digitale non funziona.

Leggere un libro tradizionale in digitale attraverso un tablet di qualsiasi tipo non rappresenta alcun valore

utilizzo e su questo a nostro avviso bisogna puntare.

La proposta consiste nel coinvolgere studenti, insegnanti e società informatiche nel disegno, progettazione e realizzazione di apps formative da rendere disponibili su tablet.

Per ciascun modulo formativo potrà essere resa disponibile un apps caratterizzata da:

percorso di apprendimento caratterizzato da obiettivi da raggiungere e superare, riprendendo

utilizzo di contenuti multimediali (video, audio, musica, etc.)

alla community di studenti e insegnanti e alle sezioni di Q&A

crediti formativi in funzione della partecipazione alla community e al superamento degli obiettivi.

di fisica (es. la

apprendimento

nche connettersi a facebook/twitter per la pubblicazione dei propri progressi con gli amici.

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Agli studenti e insegnanti delle scuole selezionate saranno resi disponibili tablet e specialisti di informatica che spiegheranno tutte le potenzialità dei device e parteciperanno alla definizione delle specifiche

La realizzazione delle apps potrà avvenire attraverso un concorso a premi aperto in rete in cui società e privati potranno partecipare con le loro soluzioni (stesso principio che Zooppa utilizza nel campo pubblicitario).

La giuria sarà composta dalle società informatiche che hanno partecipato al progetto e dagli alunni e insegnanti.

Azioni

Individuazione delle scuole e delle società informatiche che partecipano alla sperimentazione

Progettazione del concorso a premi

5. SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA www.ilsole24ore.it - nova.ilsole24ore.it www.creativecommons.org - www.creativecommons.it www.wikipedia.com - it.wikipedia.org www.repubblica.it www.corriere.it www.blogcomunicazione.it www.enterprise20.it blogsfere.it www.facebook.com www.twitter.com www.treccani.it piercesare.blogspot.com/2010/02/dal-punto-di-vista-antropologico-per.html magazine.terre.it/notizie/rubrica/10/articolo/1201/coworking-lufficio-di-tutti www.lapillola.net/sito/home.html www.7thfloor.it coworkingudine.wordpress.com

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coworkingmilano.com smallbusinessonlinecommunity.bankofamerica.com/index.jspa www.Educationcity.com www.italia.aula365.com http://puntoeduri.indire.it/ http://www.mymathlab.com/ http://cisiweb.unito.it/Progetti/e-learning%20Scuola%20di%20dottorato/default.aspx http://www.clrn.org/fdti/ http://www.scuola-digitale.it http://www.federica.unina.it/ http://www.webbschool.org/ http://www.pianetaebook.com/2011/01/dalle-parole-ai-fatti-lipad-obbligatorio-a-scuola-5116 http://www.pianetaebook.com/2011/01/albosaggia-ebook-per-gli-alunni-delle-elementari-4724 http://www.provinz.bz.it/usp/285.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=351582 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/19/taormina-rivoluzione-in-classe-ipad-al.html http://www.libero-news.it/news/485624/I_libri_vanno_in_soffitta__Bergamo_apre_all_Ipad.html http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/19/news/libri-e-penne-addio-e-ebook-3729242 http://instructionaltech.rusd.k12.ca.us/digital_textbooks.htm http://www.edweek.org/ew/articles/2011/03/17/25ileap.h30.html?tkn=RXYFYQXIuN8um%2BhdbRH7t4LjAvTZX5lvWw6C&intc=es http://scholar.google.it http://www.info.sciverse.com/scopus/ http://www.150digit.it/ http://www.jollylearning.co.uk http://www.informaticisenzafrontiere.org http://www.peer-education.it/ http://www.provincia.torino.it/istruzione/cesedi/peer/index.htm http://www.volontariatomarche.it/giovanecittadinanza/2_CHE_COSA_E_PEER_EDUCATION.pdf http://www.asl1.liguria.it/pdf/Abstract_Peer.pdf http://www.ric.ca/blog/2008/04/definition-of-unified-communic.html Don Tapscott e Anthony D. Williams Bruno Lamborghini Alessandro Prunesti UC201-UC-intro-pub.pptx da Microsoft Technical Conference 19-21 Aprile 2011-04-21,

Rick McCharles - Definition of Unified Communications, Its Features and Benefits Steve Jobs' 2005 Stanford Commencement Address Wired Italia (rivista)

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INFR ASTRUTTURE DI TEL ECOMUNIC AZIONE

Stato corrente ed evoluzione necessaria delle infrastrutture di telecomunicazioni

a supporto dello sviluppo

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Indice 1 Executive Summary 2 Stato Corrente delle infrastrutture di Telecomunicazione in Italia 2.1 Digital Divide 2.1.1 Area Imprese 2.1.2 Area consumer 2.2 Mobile Internet 2.3 Considerazioni circ 2.4 Indicatori di qualità e trend di sviluppo 2.4.1 BroadBand Quality Score index 2.4.2 Networked Readiness Index 2.4.3 Visual Networking Index (VNI) 2.4.4 nello scenario internazionale 3 Aree di applicazione della Larga Banda 3.1 Urbanistica 3.1.1 Smart City - Barcellona 3.1.2 Smart Work Center - Amsterdam 3.2 Sanità 3.3 Istruzione e Ricerca 3.4 Tecnologia ed applicazioni innovative 4 Evoluzione attesa per Larga Banda ed Infrastrutture di Telecomunicazione in Italia 4.1 Agenda Digitale Europea 2020: sviluppo digitale Europeo 4.2 Il Cloud: le applicazioni in rete 4.3 La rete a supporto dei servizi 4.3.1 Area Consumer 4.3.2 Area Imprese 4.3.3 Pubblica amministrazione (e-Government) 4.4 Banda Ultra Larga: definizione 4.5 Soluzioni tecnologiche 5 Considerazioni e Raccomandazioni

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Executive Summary

Nella nconfigura sempre più come un servizio universale, alla base dello sviluppo economico, come un indicatore

a proiettata verso il futuro.

Imprese e Consumer.

Area Imprese

La Banda Larga si colloca come un elemento fondamentale per le esigenze di connettività e competitività delle aziende che oggi competono sui mercati globali.

Soprattutto nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia iffusa.

Una nota positiva: per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario migliorato. Le PMI appaiono infatti maggiormente orientate ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet (specialmente di eGovernment, ma anche per reagire alla concorrenza).

Area Consumer.

generazione rimane ancora un problema rilevante per una parte non trascurabile della popolazione. Si

che le scelte tecnologiche volte ad aumentare la pervasività della Larga Banda nella maggior parte dei casi non si basano sulle ultime tecnologie in fibra, ma sul rame, ponendo potenzialmente le basi per un Digital Divide di ritorno rispetto alla nuova rete di accesso a Banda UltraLarga.

Scenario Evolutivo.

La Commi

domanda di connettività proveniente dalle Aziende, dai Cittadini e dalla Pubblica Amministrazione.

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UltraLarga e da applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini economici e

Si prospetta perciò con chiarezza nuova rete di accesso (NGAN) a Banda Ultra Larga basata su fibra ottica.

Necessità evidente per le Imprese, per la Pubblica Amministrazione e per i Consumatori Privati.

Secondo paesi più sviluppati per qualità della Banda Larga. Essendo ormai provata la correlazione diretta tra la penetrazione della Banda Larga e la crescita del PIL, è evidente la forte necessità di realizzare una rete di

Figura 5

Le raccomandazioni, come emergono dallo studio:

-­‐ Rete NGA.

Accelerare la realizzazione della nuova rete di accesso in Fibra (NGA).

-­‐ Distretti industriali.

Elevare la priorità di copertura con la NGA dei distretti industriali.

-­‐ Banda Ultra Larga.

La nuova rete fibra è la condizione di base per accogliere le raccomandazioni della commissione Europea

-­‐ Approccio Evolutivo.

La rete creata avrà un lungo tempo di vita: le scelte politiche e tecnologiche devono tenerne fermamente conto.

-­‐ Sistema Paese

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del sistema paese nel suo complesso.

-­‐ Quadro normativo

Definire un quadro normativo certo e stabile, con riferimento non solo alle infrastrutture, ma anche alle

Stato Corrente delle infrastrutture di Telecomunicazione in Italia

bile alle utilities e un indicatore della qualità della vita. In questo paragrafo si vogliono quindi evidenziare quali sono gli indicatori

Digital Divide

La scarsità di accesso alla banda larga in Italia ha tre declinazioni:

il digital divide totale che si registra nelle aree completamente escluse dalla larga banda (centrali non collegate in fibra ottica) o dove le centrali non erogano neanche una banda minima di 1 Mbps (cosiddetta AD

il digital divide di prima generazione dove il segnale offerto non supera i 7 Mbps

il digital divide di seconda generazione che investe chi non è servito dalla cosiddetta ADSL2+ (20 Mbps).

digital divide di prima e seconda generazione è diversificata, con alcune regioni già broadband (Lazio, Liguria, Campania) o comunque con un basso tasso di digital divide (Puglia, Sicilia e Sardegna), e regioni dove invece il divario infrastrutturale penaLe ragioni di questo divario sono molteplici, legate al territorio o alla scarsa domanda che non giustifica

Figura 6: Copertura netta BB e Digital Divide (%linee), FONTE Elaborazione RIIR su dati Ministero dello SViluppo Economico Infratel Italia

Nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia Romagna, 8.

                                                                                                                     8  RIIR:  Rapporto  sull'innovazione  delle  Regioni  2010  

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Questa copertura appare comunque insufficiente per le esigenze di connettività e competitività delle aziende sui mercati globali.

Area Imprese

Il grafico di seguito evidenzia un divario infrastrutturale che colpisce le aree di insediamento industriale.

Figura 7:Larga banda nei distretti industriali (% linee), FONTE elaborazione RIIR su dati MISE 2000

Per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat9 risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario confortante: le PMI appaiono pronte ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet.

A dispetto della domanda non troppo elevata di banda larga da parte delle imprese (basti considerare che in Italia gli accessi broadband sono appena 13 milioni), è emerso che il 95,1% delle imprese ha dichiarato di utilizzare il computer e il 93,7% dispone di una quattro addetti alle imprese su dieci.

Area consumer

regioni morfologiche del territorio o di economicità della copertura. Questa situazione è alleviata per circa 4

future dei consumatori, e prima ancora dei cittadini, del territorio italiano10.

Ad oggi la tecnologia prevalente per accedere alla larga banda è quella di rete fissa in virtù della pervasività

necessità di Internet e della trasmissione dati con interventi di adeguamento al digitale (collegamento delle centrali in fibra e dotazione delle centrali con apparati di trasmissione e distribuzione del segnale digitali).

Per quanto pervasivo, tuttavia, il rame lascia privi di copertura (per mancato adeguamento delle centrali, per la presenza di vecchi apparati in multiplex o per problemi connessi alla eccessiva distanza dalle centrali) quasi 8 milioni di italiani concentrati prevalentemente nelle aree montane e rurali del Paes

                                                                                                                     9  Istat,  "Le  tecnologie  dell'informazione  e  della  comunica  

10  RIIR:  Rapporto  sull'innovazione  delle  Regioni  2010  

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larga banda sostenendo investimenti comunque onerosi per una domanda ancora scarsa o marginale.

A livello globale, il trend è una Networking Index: nel 201511 il traffico IP mondiale sarà 4 volte quello registrato nel 2010, con il traffico dati mobile che aumenterà di ben 26 volte rispetto al 2010.

Di segconsumer e business.

Figura 8: Crescita stimata del traffico dati 2010-2015, FONTE Cisco VNI June 2011

i del mercato residenziale in Italia, abbiamo assistito tra il 2003 e il 2005 ad una crescita annuale di contratti broadband vicina al 100%, crescita decisamente rallentata negli ultimi anni ed attestatasi ormai intorno al 15% annuo. Ciò è dovuto principalmente al target del mercato residenziale: nel 2010 la banda larga è utilizzata dalle famiglie che possiedono un PC (che rappresentano il 61.3% delle famiglie italiane) contro una media EU27 del 71.2%12.

Tra queste, la maggiore domanda proviene dalle famiglie con figli giovani (74%) e con capo famiglia dirigente, professionista o imprenditore (89%).13

Figura 9: Households with access to a computer at home, FONTE OECD, ICT database and Eurostat, Community Survey on ICT usage in households and by individuals, July 2010.

                                                                                                                     11  Cisco  Visual  Networking  Index  http://www.cisco.com/web/IT/solutions/sp/sp_strategy/visual_networking_index.html    

12  OECD,  ICT  database  and  Eurostat,  Community  Survey  on  ICT  usage  in  households  and  by  individuals,  July  2010  

13  Fonte:  Rapporto  Caio  sulla  banda  larga,  2009  

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130    

 

Il rallentamento della crescita della domanda si può perciò addurre alla progressiva saturazione di questo bacino di utenza.

Si può ragionevolmente ipotizzare che la crescita nella domanda di Internet a Banda Larga proseguirà anche negli anni a venire grazie a alcuni fattori:

o per le quali gli individui accedono ad Internet. Nel tempo,

servizi multimediali di intrattenimento, comunicazione e social networking

o sviluppo servizi avanzati fruibili su rete, legati non più esclusivamente al possesso di un PC. Gli apparati che si arricchiscono di funzionalità grazie alla rete sono oggi molto vari, dagli smartphone ai tablet, fino ad arrivare alla TV. È interessante a tal proposito notare come sia i tradizionali broadcaster televisivi, come ad esempio la RAI (e BBC in Gran Bretagna presenta un interessante caso), mettano a disposizione del pubblico i contenuti in modalità streaming e, viceversa, i tradizionali Internet Service Provider evolvano verso piattaforme di televisione via IP. Il caso della TV di stato inglese è emblematico: iPlayer, il servizio online

adio è stato lanciato ormai 4 anni fa ed ha più volte superato la cifra record di 100 milioni di richieste (streaming o download) al mese, grazie ad un servizio semplice, on demand, fruibile da 20 diversi dispositivi (pc, televisione, consolle, dispositivi mobili)14.

o e-Government15: mettendo a disposizione dei cittadini servizi della Pubblica Amministrazione online si stimolano anche le fasce di cittadini meno vicine al mondo tecnologico (tipicamente gli over 65) a fare uso dei servizi via Internet. Al momento però, solo il 15% della popolazione italiana usufruisce servizi online per la PA, contro una media europea del 28%16.

Mobile Internet

Il mercato di Internet Mobile merita una nota a parte.

Oggi l'accesso al Web da terminale mobile rappresenta un'importante opportunità di sviluppo della comunicazione per molti settori. Una serie di fattori ne favorisce la crescita:

-­‐ l'aumento costante della penetrazione degli SmartPhone

-­‐ l'avvento dei terminali di nuova generazione

-­‐ la diffusione di connessioni più veloci (tecnologie 3G/3.5G/4G)

                                                                                                                     14  Fonte:  http://www.bbc.co.uk/pressoffice/pressreleases/stories/2010/01_january/14/iplayer.shtml  

15  Piano  e-­‐gov2012:  http://www.governo.it/governoinforma/dossier/piano_e_gov_2012/  

16  Fonte:  Eurostat  2010  

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131    

 

-­‐

Si tratta di una modalità di connessione alla rete che risponde a diverse esigenze: mobilità, di accedere ad te di non avere un canone

fisso elevato.

Esistono diverse opzioni tecnologiche per i dati in mobilità:

-­‐ Collegamento ad Internet GPRS 30-40 Kb/s (massimo valore teorico di 171 Kb/s);

-­‐ Collegamento ad Internet EDGE 150-170 Kb/s (massimo valore teorico di 200 Kb/s), è l'evoluzione del GPRS;

-­‐ Collegamento ad Internet UMTS: tecnologia che per la trasmissione dati (quindi per le connessioni a internet) prevede un valore massimo teorico di 384 Kb/s;

-­‐ Collegamento ad Internet HSDPA: la velocità massima prevista è di 7,2 Mb/s.

La velocità della rete mobile dipende, oltre che dalla tecnologia supportata dal dispositivo, da molti altri fattori:

-­‐ la tecnologia di rete

-­‐ la copertura di rete della zona in cui ci si trova

-­‐ le condizioni di traffico nella cella radio

-­‐ la connessione della cella alla rete internet (backowling)

-­‐ le condizioni atmosferiche

-­‐

molto rilevante e contribuisce in modo fondamentale alla cultura, già molto diffusa presso I cosiddetti Millennials o Generation Y17, del rimanere connessi in qualunque momento, da qualunque luogo e con qualsiasi dispositivo.

A livello statistico, dalla ricerca Audiweb Trends del dicembre 2010, si riscontra una crescita costante

                                                                                                                     17  I  Millennials,  dalla  definizione  che  ne  hanno  dato  Howe  e  Strass,  comprendono  le  generazioni  divenute  maggiorenni  nel  XXI  secolo.  Si  tratta  cioè  dei  nati  dopo  il  1982.  

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infatti, 31,2 milioni gli individui che dichiarano di poter accedere a internet da casa e 6,2 milioni quelli che dichiarano di poter accedere in mobilità attraverso il proprio dispositivo mobile.

Sempre dalla stessa ricerca, emergono le principali attività effettuate da coloro che possiedono un cellulare con connessione a internet:

-­‐ il 51,4% naviga su internet

-­‐ il 26,2% consulta i motori di ricerca

-­‐ il 25,8% invia o riceve e-mail

-­‐ il 24 % accede ai social network

-­‐ il 19,8% consulta itinerari/mappe.

I benefici della navigazione da smartphone vanno oltre queste tipiche attività del mondo consumer e si estendono a diverse entità:

-­‐ per la pubblica amministrazione: offrire accesso ai cittadini in modalità multicanale permette di creare, a costi molto più contenuti, nuovi servizi rivolti ad un pubblico più ampio, aumentando nel contempo la produttività dei dipendenti

-­‐ per gli operatori: sono i beneficiari diretti del Mobile Internet, poiché possono offrire direttamente servizi aggiuntivi ai propri clienti ed aprirsi così a nuove fonti di ricavo

-­‐ per le aziende: dotarsi di un canale di comunicazione per il mobile significa raggiungere un nuovo pubblico, potenzialmente a maggiore capacità di spesa del pubblico tradizionale.

International Communications Market Report18, infatti, mostra che la penetrazione di cellulari nel nostro Paese è la più elevata al mondo (150%) e che gli utenti mobile italiani sono tra i primi utilizzatori delle

utilizzatori: risulta infatti che il 13% delle famiglie utilizza esclusivamente un dispositivo mobile per accedere a internet con una quota di abitazioni servite solo dalla banda larga mobile pari al 29%, mentre il 26% della popolazione sopra i 13 anni e il 66% degli utilizzatori abituali di internet dispone di un cellulare intelligente.

Questi dati confermun segnale importante anche per la banda larga fissa. Gli italiani sono pronti ad accogliere le novità ed i servizi a valore aggiunto che aziende e Pubblica Amministrazione possono realizzare grazie ad infrastrutture più performanti, con benefici economici per tutti gli interessati.

                                                                                                                     18http://stakeholders.ofcom.org.uk/market-­‐data-­‐research/market-­‐data/communications-­‐market-­‐reports/cmr10/international/    

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La rete di accesso è la struttura che permette di portare la connettività ad internet verso gli utilizzatori, siano essi privati che imprese.

In Italia, contrariamente alla maggioranza dei paesi OCSE, non risulta pre

internet nel nostro paese, dipendente in modo più stretto

Invecchiamento della rete

La rete di accesso attuale, si presenta come una lunghezza media del doppino molto bassa. Tale

penetrazione della tecnologia xDSL in Italia.

pportuno accelerare

Interrelazione tra Mobile Internet e Accesso in Fibra

La disponibilità di Mobile Internet è strettamente correlata alla rete di Accesso in Fibra: i due scenari devono perciò essere trattati come parte di un unico progetto. La correlazione risiede nel fatto che per poter gestire

o, le antenne dovranno essere raggiunte da una connessione in fibra. Connessione che è intrinsecamente parte della NGAN, la rete di accesso di

Indicatori di qualità e trend di sviluppo

In un ambiente sempre più caratterizzato da un esponenziale incremento di contenuti audio e video ad alta definizione e dalle esigenze della nuova ondata di applicazioni web 2.0, la velocità di download e upload e la latenza rimangono paramet

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Emerge così la necessità di adottare degli indici comunemente condivisi nella valutazione della qualità della banda larga.

Broadband Quality Score Index

Network Readiness Index

Visual Networking Index

BroadBand Quality Score index

19 come un punteggio combinato di tre parametri quali la velocità di download , la velocità di upload e la latenza di una connessione.

da una videoconferenza consunetworking.

Sono stati considerati i dati provenienti da 40 milioni di test effettuati sulla velocità di connessione Internet attraverso il sito speedtest.net. In questo modo i ricercatori sono stati in grado di valutare la qualità della banda larga in 72 paesi del mondo ed incrociando questo dato con il livello di penetrazione della banda larga si è arrivati ad una classifica della Broadband Leadership.

19 evidenzia i trend di evoluzione della banda Larga su scala globale rispetto agli anni precedenti.

Il primo dato rilevato è un diffuso miglioramento della qualità della banda larga a livello globale come dimostrano i seguenti dati:

Incremento della qualità della banda larga del 48% dal 2008

Incremento della velocità di download media globale del 49% in soli tre anni (3.271 Kbps nel 2008, 4.882 nel 2009 Kbps e 5.920 Kbps nel 2010 )

Incremento della velocità media di upload globale del 69% in soli tre anni (794 Kbps nel 2008, 1.345 Kbps nel 2009. Kbps 1.777 nel 2010)

                                                                                                                     19  Broadband  Quality  Score  III,  A  global  study  of  broadband  quality.  Oxford  Said  Business  School,  Universidad  De  Oviedo.  September  2010  

 

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Diminuzione della latenza media del 25% arrivando ad un valore di 142ms

miglioramenti e si trova

Considerando lo studio BQS19 i diversi paesi del mondo sono stati classificati sulla base della loro capacità attuale di supportare in maniera più o meno efficace una gamma di applicazioni dalle esigenze variegate.

I paesi sono stati suddivisi in cinque categorie da quella con paesi in cui la Banda Larga è in grado di soddisfare applicazioni di base fino ad una fascia di paesi con banda larga già in grado di sostenere le esigenze dettate dalle applicazioni future.

Figura 10: Broadband quality Ranking per grado di prontezza alle applicazioni, FONTE Broadband Quality Score III, A global study of broadband quality. Oxford Said Business School, Universidad De Oviedo. September 2010

-­‐ 14 paesi ricadono nella fascia più avanzata in cui la banda larga è già pronta per le applicazioni Internet del futuro. Possiamo citare la TV ad alta definizione e servizi di video comunicazione ad alta qualità (telepresenza per i consumer).

-­‐ 34 paesi vanno a comporre la seconda e la terza fascia in cui la banda larga soddisfa i requisiti per godere sia dei servizi principali offerti attualmente da Internet ( social networking, video streaming a bassa definizione, video conferencing di base , condivisione di file di piccole dimensioni) sia applicazioni internet (come instant messaging, email, navigazione web).

a seconda metà del gruppo di paesi nei quali la qualità della banda larga è appena sufficiente alle esigenze attuali.

Incrociando il BQS con il livello di penetrazione della banda larga si è ottenuto il quadrante globale dei leader in cui spicca il contre Germania.

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paesi leader per la banda larga. Il trend dal 63° posto del 2008, al 68° del 2009 sino al 72° attuale.

Figura 11: Broadband Leadership per paese, FONTE Broadband Quality Score III, A global study of broadband quality. Oxford Said Business School, Universidad De Oviedo. September 2010

Networked Readiness Index

elaborato ogni anno dal World Economic Forum20 in associazione con INSEAD è un indice rappresentativo del modo in cui le differenti forze economiche mondiali sfruttano

in esame:

-­‐ Condizioni ambientali a contorno del mondo ICT

-­‐ Livello di coinvolgimento di tutti gli stakeholder a livello nazionale

-­‐ Utilizzo delle tecnologie ICT

1 Subindice ambientale

-­‐ Condizione del mercato

-­‐ Condizione politica e regolatoria

-­‐

2 Subindice della readiness

-­‐ Readiness del settore Consumer

-­‐ Readiness del settore Business

                                                                                                                     20World  Economic  Forum,  http://www.oecd.org/  

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-­‐ Readiness del settore Amministrazione Pubblica

3

-­‐ Utilizzo nel settore Consumer

-­‐ Utilizzo nel settore Business

-­‐ Utilizzo nel settore Amministrazione Pubblica

riscontro nei dati di un framework consolidato come quello presentGlobal Information Technology Report 2010 21 che si trova a celebrare la sua decima edizione.

corso degli

constante dalle 3 alle 4 posizioni ogni anno. Anche il punteggio di readiness in valore assoluto è passato nel corso del 2009 da 4.2 a 4.0.

Figura 12: Networked, Readiness index for Italy, FONTE The Global Information Technology Report 20102011, World Economic Forum, INSEAD - 2011

Visual Networking Index (VNI)

22 è stato sviluppato per di individuare ed analizzare le tendenze e i modelli di utilizzo della rete Internet IP.

Attraverso lo strumento Cisco Visual Networking Index (VNI, 2010-2015) sono state costruite le seguenti proiezioni sulla rete fissa:

-­‐ Il traffico IP globale aumenterà di un fattore di quattro dal 2010 al 2015, raggiungendo i 80 exabyte al mese nel 2015 rispetto ai circa 20 exabyte al mese nel 2010.

-­‐ Entro il 2015, il traffico IP globale annuale raggiungerà quasi uno zettabyte (965 exabyte). Uno zettabyte è un trilione di gigabyte.

                                                                                                                     21    The  Global  Information  Technology  Report  2010 2011,  World  Economic  Forum,  INSEAD  -­‐  2011  

22    http://www.cisco.com/web/IT/solutions/sp/sp_strategy/visual_networking_index.html  

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-­‐ Entro il 2015, il video globale raggiungerà il 61% del traffico Internet dei consumatori (dal 40% nel 2010).

-­‐ A livello globale, il traf

Per quanto riguarda la rete mobile, le previsioni sono le seguenti:

-­‐ Il traffico generato dai tablet aumenterà di 205 volte: il più alto tasso di crescita finora mai registrato per qualsiasi tipologia di dispositivo mobile

-­‐ Per il quinquennio 2010- 2015 in tutto il mondo il traffico dati su rete mobile aumenterà di 26 volte raggiungendo i 6.3 exabyte al mese o un tasso di crescita annuale di 75 exabyte entro il 2015, spinto da un incremento dei dispositivi in grado di connettersi in mobilità che offrono applicazioni video e servizi accessibili a tutti.

-­‐ ipali trend che spingono questa crescita: la

moltiplicazione dei dispositivi mobile-ready come tablet e smartphone e la diffusione massiccia del consumo di contenuti video in mobilità.

-­‐ Entro il 2015 saranno oltre 5,6 miliardi gli apparecchi collegati alla rete mobile - 1,5 miliardi di nodi machine to machine - video in mobilità rappresenterà il 66 % di tutto il traffico dati mobile entro il 2015, con un aumento di 35 volte dal 2010-2015: il più alto tasso di crescita di qualsiasi applicazione mobile presa in considerazione dal Visual Networking Index (VNI) Global Mobile Data Forecast.

Possiamo riassumere la crescita del traffico Internet globale secondo queste tre direttrici, globali ma valide anche per lo scenario Italiano:

Crescita del numero di Utenti: sia Consumer che Business.

Crescita del numero di Devices quali smartphones/tablet capaci di connettersi alla rete dati si per numeri di dispositivi mobili

per persona e per la velocità con cui avviene il refresh tecnologico degli stessi. La creazione da parte dei service provider di piani tariffari flat ( non più basati sulla durata della connessione e sulla quantità di dati scaricati durante la navigazione) è un altro fattore determinante per lo sviluppo di servizi in mobilità e la crescita del traffico mobile italiano

Crescita delle Applicazioni/Servizi quali il video (sempre più in alta definizione) e social networking che hanno fatto esplodere il traffico dei contenuti in rete. Secondo il VNI, per quanto

ai 32 Milioni nel 2014 ( crescita del 62%) facendo passare il traffico video HD in rete dai 16 Megabyte/minuto ai 27 Megabyte/minuto nei prossimi 5 anni. Crescite molto simili anche per i volumi di traffico video Standard Definition.

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Comparando la situazione italiana con quella europea, la mappa indica il numero di linee con accesso al

delle economie nazionali anche a seguito del periodo di crisi e la penetrazione della banda larga.

Figura 13: Broadband Penetration Rate, FONTE Eurostat

Come si evince dalla panoramica sulla domanda residenziale e business, la situazione del nostro Paese

te di

situazioni di ritardo così come leve da utilizzare, nella definizione delle policy, per accelerare lo sviluppo di una infrastruttura vitale.

Mentre Internet in Europa sta conoscendo una vera e propria esplosione, con una penetrazione tra le

del 53%. Ben lontani quindi dalla media UE che si attesta intorno al 65% delle famiglie. Nonostante il trend

Bulgaria, di certo non le economie più avanzate.

Famiglie con accesso a Internet nella UE a 27, anno 2009 (valori %)

Figura 14: Households having access to the internet at home,FONTE Eurostat

comparativamente più alta rispetto a quanto avviene in media nella UE, nonostante il mobile rimanga una modalità sì di un certo peso, ma certamente non ancora alternativa alla connessione da rete fissa.

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140    

 

Concludendo, il confronto internazionale ci mostra un Paese in ritardo nello sviluppo della domanda di

paragone, in un gruppo con Francia, Germania, Regno Unito, mentre dal punto di vista della penetrazione della rete la nostra posizione

Aree di applicazione della Larga Banda

Alcuni esempi significativi.

Urbanistica

Una delle macro-

La situazione urbanistica mondiale vede una progressiva ma costante migrazione della popolazione da comunità geograficamente sparse verso aree urbane sempre più densamente popolate. Nei prossimi 5 anni si prevede che circa 500 milioni di persone raggiungeranno i centri urbani a loro più vicini; entro il 2050 si prevede che più di 100 nuove città avranno una popolazione maggiore del milione di abitanti23 24.

viene prodotta a livello mondiale e sono responsabili dell

non inquinante è un fattore che ad oggi deve essere considerato critico.

el 21 secolo deve tenere in considerazione anche lo sviluppo delle reti di

rete e ne fanno uso massiccio.

Le nuove città che vengono progettat

supportano le grandi aziende private a creare nuovi modelli da un punto di vista socio-economico.

Alla base di tali benefici vi è una corretta pianificazione urbana digitale, che sia sostenibile e che possa poggiare su una solida piattaforma di reti di accesso a banda larga (broadband), che rappresentano il vero abilitatore per lo sviluppo delle città del 21imo secolo.

Esistono dei casi in cui una sapiente strategia digitale si sta rivelando determinante per il successo ed il riconoscimento di una città o di una nazione. A livello mondiale sono in fase avanzata molti progetti, in particolare nei paesi asiatici in via di sviluppo. Ad esempio la città di Seoul ha previsto un sistema di                                                                                                                      23    THE  FINANCIAL  EXPRESS,  ARTICOLO   RBAN  INFRASTRUCTURE  AND  SECURITY  PLATFORM  ,  PUBBLICATO  8  SETTEMBRE  2010,  HTTP://WWW.FINANCIALEXPRESS.COM/NEWS/URBAN-­‐INFRASTRUCTURE-­‐AND-­‐SECURITY-­‐PLATFORM/678677/0  24  IIED    INTERNATIONAL  INSTITUTE  FOR  ENVIRONMENT  AND  DEVELOPMENT,  ARTICOLO   ON'T  BLAME  CITIES  FOR  CLIMATE  CHANGE,  SEE  THEM  AS  

SOLUTIONS  PUBBLICATO  26/9/2008,  HTTP://WWW.IIED.ORG/HUMAN-­‐SETTLEMENTS/MEDIA/DON%E2%80%99T-­‐BLAME-­‐CITIES-­‐FOR-­‐CLIMATE-­‐CHANGE-­‐SEE-­‐THEM-­‐SOLUTIONS  

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posizionamento e guida che attraverso una rete wireless cittadina e capillare via Web fornisce ai cittadini in strada che ne fanno richiesta il perbasate cioè sul percorso in grado di minimizzare le emissioni di gas inquinanti. Il nome di questa iniziativa è

25.

Un servizio di questo tipo riduce molto le emissioni di CO2 , soprattutto nelle città ad elevata densità e traffico (come Seoul stessa ad esempio), contribuendo al benessere comune ed ad una migliore qualità della vita.

Il BroadBand nel settore urbanistico ha un importante effetto anche nei centri rurali o scarsamente abitati. In Svezia è stato sperimentato che sfruttando la massiccia diffusione della banda larga (la Svezia è il paese con la maggiore diffusione di tecnologie in fibra, Fiber-To-The-x, FTTx, in Europa), si riescono a remotizzare molti servizi che richiederebbero lo spostamento fisico di molte persone verso le città principali, come ad esempio il telelavoro.

Smart City - Barcellona

In Europa, un recente progetto nella città di Barcellona ha impattato in modo molto positivo il settore della

di una rete cablata e wireless broadband nella città permette la diffusione di contenuti pubblicitari, notiziari, itinerari raccomandati, informazioni turistiche, tabelle di orari in formati testuali e multimediali presso le stazioni ed i mezzi in movimento (bus e treni/metropolitane). La banda larga resa disponibile dalla rete ha

di sistemi di videosorveglianza, di infomobilità e sicurezza pubblica/controllo

questi sono in movimento fuori casa o fuori ufficio.

Smart Work Center - Amsterdam

Localvita e nel contempo affrontare il problema del riscaldamento globale.

esempio collaborazione basata su TelePresence) ma anche servizi finanziari, di catering e di asilo per Bambini. Tutto questo in aree facilmente raggiungibili con mezzi di trasporto privato o pubblico.

                                                                                                                     25  SEOUL  PERSONAL  TRAVEL  ASSISTANT  (PTA),  SITO  WEB  UFFICIALE  DEL  PROGETTO  HTTP://TOPIS.SEOUL.GO.KR/ENG/  

 

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Sanità

Le soluzioni basate su architetture digitali possono risolvere molte problematiche legate al mondo della sanità. In particolare due grandi aree rilevanti sono la telemedicina e la migrazione delle procedure burocratiche verso un approccio elettronico.

Le attuali tecnologie per la telemedicina permettono una visita a distanza tramite strumenti video in alta definizione che possano replicare la presenza del dottore nella locazione del paziente e viceversa. Oltre al video, è possibile anche remotizzare e veicolare sulla rete i parametri vitali (temperatura, elettrocardiogramma, ecc..) di un paziente, rendendo possibile una visita medica completa a distanza.

Nelle nazioni che coprono vaste aree geografiche continentali il problema della distanza viene accentuato in quanto ciascun mediviaggiando.

cui assistenze mediche specialistiche siano necessarie in aree lontane da presidi medici.

sussistono delle difficoltà logistiche nel raggiungerle.

Figura 15: Esempio di telemedicina

telemedicina in ambito cardiologico possano dimezzare i tempi di ospedalizzazione per il trattamento dello scompenso cardiaco 26.

Attraverso le infrastrutture digitali è possibile semplificare molto i servizi digitali per il cittadino: le pratiche facili (certificati e prescrizioni), le interazioni con i CUP (Centri Unici di Prenotazione), i referti online, il pagamento dei ticket, la richiesta di modulistica e di istruzioni alle ASL, la cartella clinica elettronica sono tutti servizi che possono essere realizzati in modo più efficiente e veloce tramite le infrastrutture digitali accessibili tramite Internet dai cittadini.

Il fattore abilitante di telemedicina e servizi sanitari digitali per i cittadini è la disponibilità di accessi alla rete e di banda larga sul territorio nazionale. Investendo in questa piattaforma di supporto si potrà godere di benefici in aree che, come visto, conducono a grossi benefici per i cittadini.

                                                                                                                     26  STUDIO  DEL  SAN  FILIPPO  NERI  DIMOSTRA  GRANDI  VANTAGGI  CLINICI  E  PROBLEMI  BUROCRATICI  HTTP://WWW.CARDIONET.IT/DIVULGATIVO/RASSEGNASTAMPA/DEFAULT.HTML?SCOMPENSO-­‐CARDIACO-­‐TELEMEDICINA-­‐DIMEZZA-­‐LE-­‐OSPEDALIZZAZIONI-­‐490  

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Istruzione e Ricerca

Il sistema di istruzione di scuole ed università non può prescindere dalle tecnologie ICT. Tecniche di e-learning, corsi a distanza e condivisione dei contenuti didattici tra studenti e professori stanno diventando

contribuisce a ridurre le distanze per gli studenti rendendo facilmente disponibili contenuti didattici multimediali (live o registrati) che possono aumentare la preparazione. Le Università potrebbero così creare una piattaforma di apprendimento e condivisione elettronica a cui gli studenti accedono da ogni luogo ed in qualunque momento, migliorando non solo la loro preparazione ma riducendo anche la logistica nei campus universitari.

Il sistema universitario italiano ha una forte componente nel settore della ricerca scientifica. La condivisione di informazioni tra università ed enti di ricerca nazionali è fondamentale per garantire il successo di

quantitativi di traffico tra sistemi di calcolo complessi.

Ad esempio, le ricerche sulla sintesi delle proteine (fondamentali per il settore medico) oppure le analisi dei dati provenienti dalle sonde spaziali (fondamentali per le ricerche astronomiche) comportano delle attività che assorbono moltissime risorse presenti negli enti di ricerca nazionali: pochi istanti nei sistemi usati per la rivelazione dei neutrini possono generare un quantitativo di traffico pari a quello di centinaia di migliaia di PC contemporaneamente27. La ricerca non può prescindere da questi sistemi ed applicazioni che pongono un forte requisito sulle infrastrutture digitali per fornire risultati attendibili e scientificamente corretti.

fondamentale.

Tecnologia ed applicazioni innovative

Alcuni esempi di applicazioni che, grazie alla Banda Ultra Larga, possono portare cambiamenti in positivo nella vita e nelle relazioni.

Robotic Telepresence:

connettersi da ogni ambi

remota

                                                                                                                     27  CALIFORNIA  INSTITUTE  OF  TECHNOLOGY    HARVEY  B.  NEWMAN,  PUBBLICAZIONE   ETWORKING  FOR  HIGH  ENERGY  AND  NUCLEAR  PHYSICS  AS  

GLOBAL  E-­‐SCIENCE  HTTP://ULTRALIGHT.CALTECH.EDU/WEB-­‐SITE/COMMON/PUBLICATIONS/ARTICLE/2004/09CHEP04/NETWORK_FOR_HEP.PDF  

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Augmented Reality

ssa integra oggetti

virtuale, accessibile sia tramite apparecchi fissi che mobili

Smart Connected Vehicle

Ogni veicolo ha una rete di sensori ed una base dati di informazioni che potrebbero aiutare le altre auto ad evitare incidenti, ostacoli, rallentamenti del traffico ed altri problemi. Abilitando i vari veicoli a comunicare tra

flusso del traffico.

Evoluzione attesa per Larga Banda ed Infrastrutture di Telecomunicazione in Italia

Agenda Digitale Europea 2020: sviluppo digitale Europeo

ropea ha definito una roadmap per la realizzazione di un framework in grado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di connettività proveniente dalle aziende, dai cittadini e dalla pubblica amministrazione.

Più in genera

produrre dei benefici in termini economici e sociali, abilitando nuove forme di business, e migliorando i

Le sette aree di intervento identificate dal Commissario Europeo alle comunicazioni sono le seguenti:

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1) Mercato digitale frammentato. Attualmente la regolamentazione del commercio online è

rallenta lo sviluppo omogeneo oltre le frontiere interne.

2) Interoperabilità. In Europa esistono standard diversi adottati nei vari Stati Membri, e molto

3) Crescita dei crimini elettronici. Per promuovere le attività basate su Internet bisogna innanzitutto che i cittadini europei si fidino della rete come strumento da utilizzare per tali attività.

tempo capace anche di difendere la privacy dei singoli cittadini.

4) Stati

Membri devono farsi promotori di finanziamenti alle imprese che decidono di investire in

5) Investimenti in ricerca ed innovazione. Gli investimenti in ricerca e sviluppo risultano essere spesso ridotti e frammentati. Le piccole e medie imprese sovente non riescono a convertire i risultati delle loro ricerche in prodotti innovativi da immettere sul mercato. Si presenta la necessità di coordinare gli investimenti per creare un ecosistema dove le imprese ICT (e non solo) Europee possano sviluppare prodotti e servizi innovativi, accedere rapidamente ai finanziamenti, ed utilizzare infrastrutture di ricerca condivise tra i vari Stati Membri.

6) Alfabetizzazione informatica. ta alfabetizzazione informatica e di una crescente carenza di personale qualificato in ambito ICT. Oltre la metà dei cittadini europei (250 milioni) si collega ogni giorno a Internet, ma un altro 30% non lo ha mai fatto. Questo rallenta la diffusione di s

Stati Membri in termini di formazione ed istruzione.

7) ICT per indirizzare i problemi di carattere sociale. Le principali sfide sociali che ogni Stato deve affrontare sono legate al miglioramento delle vita dei propri cittadini ed alla salvaguardia

o, -governament ecc, con un impatto ambientale prossimo

contribuire alla risoluzione dei grandi temi sociali.

a digitale Europea parte da queste consideazioni per definire le azioni volte a superare gli ostacoli

rettive o gli Stati Membri legiferino in modo che la rete diventi uno strumento flessibile, aperto ed interoperabile che permetta la

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creazione di un mercato unico dei servizi digitali che siano fruibili da tutti i cittadini europei, indipendentemente dal loro stato di appartenenza.

ai cit

Per questo, secondo il commissario, l'Europa ha bisogno di una infrastruttura di accesso a internet veloce e ggiungere tutti i cittadini

europei con la banda larga entro il 2013.

Obiettivo è fare in modo che entro il 2020, tutti i Cittadini Europei abbiano accesso a connessioni molto più rapide, superiori a 30 Mbps, e che almeno il 50% delle famiglie europee possa usufruire di collegamenti internet al di sopra di 100 Mbps.

Per realizzare questo piano ambizioso occorre elaborare una politica Europea basata su una combinazione di tecnologie e con due obiettivi principali paralleli:

garantire la copertura universale della banda larga (combinando reti fisse e senza fili) con velocità di connessione crescenti fino a 30 Mbps

favorire la diffusione e l'adozione su una vasta porzione del territorio dell'UE di reti di accesso di nuova generazione (NGAN) che consentano connessioni superveloci superiori a 100 Mbps.

In mancanza di un intervento regolatorio appropriato, vi è il rischio che i risultati ottenuti non siano ottimali e che le reti veloci a banda larga siano concentrate in poche zone ad alta densità di popolazione, con costi di accesso importanti e tariffe d'uso elevate. Per mitigare questo rischio, la Commissione intende adottare una raccomandazione che delinei un quadro comune delle strategie in modo tale da:

assicurare una riduzione dei costi legati alla diffusione della banda larga su tutto il territorio dell'UE,

garantire una programmazione e un coordinamento adeguati e ridurre il carico amministrativo.

Il Cloud: le applicazioni in rete

oni ICT è la crescente adozione del

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Applicazioni fino a pochi anni fa nei installate e residenti nei DataCenter aziendali, vengono ora virtualizzate e rese disponibili da piattaforme dove la localizzazione fisica perde rilevanza.

evoluzione verso applicazioni distribuite in rete.

Figura 16

Il ruolo della supportare il modello rappresentato dal cloud sono:

qualità

affidabilità

banda Ultra Larga (velocità bidirezionale)

bassa latenza

e, forse ancora più importante:

disponibilità pervasiva della rete di accesso

sia nei distretti industriali che nelle aree residenziali.

Figura 17

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dei costi e contestualmente una migliore flessibilità e

le PMI, limitando così il potenziale di innovazione.

In Italia, dove il tessuto delle PMI è molto esteso, il modello nel cloud si presenta come ottimale per contribuire a migliorare:

produttività

competitività

innovazione

controllo dei costi

La rete a supporto dei servizi

Di seguito vengono riportati alcuni esempi di servizi con i relativi requisiti di rete

Area Consumer

i dipendenti possono accedere più facilmente alle risorse aziendali grazie al Telelavoro

la Pubblica Amministrazione sta investendo sullo sviluppo di servizi sempre più vicini al cittadino o direttamente accessibili da casa (es. Portali Istituzionali).

si sta fortemente sviluppando la fornitura di servizi online per il consumer come Video Gaming, e-Commerce

Figura 18: Esempi applicazioni mercato Consumer

Area Imprese

Telelavoro: vantaggi economici ed ambientali, legati alla riduzione degli spostamenti dei

soluzioni di collaborazione che possano favorire la produttività ed una maggiore interazione

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luoghi di lavoro più efficienti ed intelligenti (grazie ai sistemi di building automation abilitati dalla rete) e più interconnessi al tessuto sociale circostante, grazie allo sviluppo di strutture complementari (es asili, luoghi ricreativi, etc)

Figura 19: Esempi applicazioni mercato business

Pubblica amministrazione (e-Government)

Alcuni esempi per la Pubblica Amministrazione:

distribuzione dei servizi (telemedicine, visite a distanza, assistenza agli anziani)

controllo delle risorse (building automation, videosorveglianza)

aumento della produttività (videocomunicazione)

formazione (scuola digitale, corsi di aggiornamento per la P.A.)

avvicinamento al cittadino ai servizi pubblici (portali istituzionali, Reti Amiche, etc)

colmare il divario infrastrutturale, sociale ed economico tra Nord e Sud, offrendo alle aziende la possibilità di decentralizzare le risorse e le strutture nelle aree meno sviluppate del nostro Paese.

Banda Ultra Larga: definizione

Connessione ad altra velocita, con banda simmetrica e bassa latenza

Capace di supportare le applicazione della prossima generazione quali video HD, 3DHD o

livello appropriato

Capace di gestire più flussi simultanei verso differenti utenti in una singola abitazione, con una differente qualità di servizio

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In termini tecnici, questo significa una rete

con Banda bidirezionale e simmetrica maggiore di 50 Mbs e bassa latenza

Soluzioni tecnologiche

La crescente domanda di accesso a banda larga, oggi disponibile tramite diverse tecnologie cablate (es. DSL, cavo, Ethernet, PON, ecc) e wireless (WiFi, WiMax, 3G, LTE, ecc) ha permesso di avere bitrate sempre maggiori negli ultimi due decenni. Se si analizza la crescita delle velocità in accesso, si nota che esse sono cresciute con un tasso del 50% annuo.

Tale richiesta di banda sempre maggiore è stata anche dettata da un aumento significativo delle applicazioni in rete (es. video) che spesso richiedono delle caratteristiche diverse dalle infrastrutture attualmente in uso (simmetricità, sicurezza, etc).

Figura 20: Crescita esponenziale della velocità media di accesso per connettività Broadband, FONTE Graham Finnie, HeavyReading

Nessuna delle tecnologie basate sulle attuali infrastrutture di accesso in rame sarà in grado di far fronte alla domanda di connettività nel lungo termine. Va inoltre tenuta in considerazione la crescente domanda di accesso alle reti radio-mobili, che costituiscono un complemento indispensabile per fornire servizi in mobilità.

Studi di settore dimostrano che solo reti di accesso in fibra ottica (le cosiddette architetture FTTx) potranno

rete flessibile e pronta a future applicazioni e tecnologie.

Mentre vi è accordo sulla necessità di reti di accesso in fibra, è in corso un dibattito circa la migliore architettura da adottare per tali reti, sia in termini di topologie delle infrastrutture che di tecnologie di trasporto.

I due tipi fondamentali di topologie, descritti di seguito, sono:

punto-multipunto

punto-punto

Le topologie di rete di tipo punto-multipunto sono realizzate tramite dispositivi di multiplazione passivi che nica fibra

condivisa.

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Figura 21: Topologie multipunto

Le topologie punto-punto, invece, utilizzano una fibra (o una coppia di fibre) dedicata tra ciascun POP (Point of Presence) del Fornitore di Servizi e l'utente. Tale topologia permette di fornire un mezzo di comunicazione trasparente sul quale è possibile utilizzare diverse tecnologie di trasporto (Ethernet, FiberChannel, SDH / SONET, ecc).

Figura 22: Topologie punto-punto

In entrambi i casi le fibre sono stese dal POP verso diversi punti di distribuzione (sia sotterranei che in cabine di distribuzione a livello stradale), dai quali si dipartono a loro volta le fibre dedicate ad ogni utente (o gruppi di utenti). La differenza tra le due topologie è ldistribuzione.

-punto ha un impatto di poco superiore a quello necessario per una rete punto-multipunto.

Figura 23: Ripartizione dei costi di realizzazione di un infrastruttura di rete, FONTE Corning & FTTH Council Europe

Analizzando gli ultimi trend tecnologici si può rilevare un continuo aumento nella densità di interfacce degli apparati attivi e, contemporaneamente, una progressiva riduzione dei costi di ciascuna interfaccia.

La topologia punto-punto consente una separazione fisica delle fibre in accesso paragonabile a quella delle reti in rame (unbundling). L'utilizzo di tale infrastruttura può essere pertanto di grande interesse commerciale e consente la condivisione di investimenti in una rete fisica comune da parte di più fornitori di connettività.

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Questo dato assume un valore rilevante alla luce di quanto la Commissione Europea ha stabilito circa i criteri

"Qualunque sia il tipo di architettura di rete di accesso di nuova generazione che potrà beneficiare di aiuti di Stato, dovrebbe sostenere la separazione effettiva ed integrale e soddisfare tutte le diverse tipologie di accesso alla rete che gli operatori possono chiedere (inclusi ma non limitati all'accesso ai condotti, fibre e

28

La scelta di una tecnologia Fiber To The Home (FTTh), paragonata a FTTb o FTTc, permette di evitare

di creare una rete completamente in Fibra dalla centraed uno scenario certamente preferibile.

normalmente superiore ai 40 anni. Possiamo perciò attenderci che durante questo periodo saranno sviluppate nuove applicazioni che potrebbero richiedere delle velocità molto superiori rispetto a quelle attualmente utilizzate.

Considerazioni e Raccomandazioni

Osservando i trend di sviluppo globali, dal punto di vista economico e tecnologico, lo scenario obiettivo per

Rete NGAN in fibra

Deve essere realizzata una rete in Fibra diffusa e distribuita sul territorio disponibile per utenti finali ed operatori di telecomunicazione. In particolare FTTh (Fiber to the Home) appare essere la tecnologia più

La rete di accesso potrebbe configurapiù infrastrutture in parallelo in concorrenza. La normativa dovrà prevedere, ove necessario, metodologie

                                                                                                                     28  Trad.  da  Communication  from  the  Commission  -­‐  Community  Guidelines  for  the  application  of  State  aid  rules  in  

e  type  of  the  NGA  network  architecture  that  will  benefit  from  State  aid,  it  should  support  effective  and  full  unbundling  and  satisfy  all  different  types  of  network  access  that  operators  may  seek  (including  but  not  limited  to  access  to  ducts,  fibre  and  bits    

 

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alternative per garantire la competizione, compensando opportunamente gli investimenti secondo una

Banda Ultra Larga (Ultra BroadBand).

a e tecnologicamente evoluta. La nuova rete fibra è la

Mobile Internet

Sviluppo di un accesso Mobile Internet di ultima generazione, ben integrato con la NGAN (Next Generation Access Network) per ottenere sia un accesso uniforme in mobilità, che per chiudere eventuali sacche di

to la fibra deve raggiungere le antenne.

Copertura dei Distretti Industriali

Determinante per lo sviluppo economico del paese è garantire la copertura con Ultra BroadBand anche dei Distretti Industriali per permettere al tessuto economico di guadagnare produttività e competitività

Approccio Evolutivo

tecnologia

Concorrenza

La NGAN (Next Generation Access Network) e la regolamentazione relativa, devono garantire una libera e positiva concorrenza.

Una considerazione a parte, per rilevanza ed importanza, merita .

Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per garantire un quadro normativo chiaro e stabile, per definire priorità e stimoli, concorrenza e sviluppo.

Inoltre la pubblica amministrazione può (e deve) giocare un ruolo di apripista realizzando e offrendo servizi digitali.

Agenda Digitale

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tempi per dotare il paese delle infrastrutture digitali necessarie allo sviluppo. Con infrastrutture si devono

economy, semplificazioni procedurali e burocratiche.

Quadro Normativo

normativa italiana deve essere aggiornata per dare un contesto stabile e definito agli investimenti in i:

eGovernment (servizi interni ed esterni alla Pubblica Amministrazione)

Assistenza Sanitaria a distanza

Telelavoro

eCommerce

sono alcuni esempi.

Difficoltà nella realizzazione delle infrastrutture

i i permessi e accordi necessari per procedere alla

lungaggini.

Inoltre è utile intervenire per:

Sfruttare la sinergia tra la creazione di opere pubbliche (strade, reti elettriche, acquedotti) e la costruzione delle opere civili per le telecomunicazioni

Facilitare la cablatura degli edifici, imponendola nelle nuove costruzioni (o ristrutturazioni), agevolandola negli edifici esistenti

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ICT PER IL BENESSERE SOCI ALE NEL FUTURO

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INDICE

Prefazione    

Executive  Summary    

1  Il  Contesto:  rischi  ed  opportunità    

2  La  proposta  strategica:  una  piattaforma  dinamica  per  il  Welfare    

3  Lavoro:  la  Bacheca  Intelligente  del  Welfare    

4  Formazione  ed  Educazione:  Percorsi  formativi  dinamici    

   

   

I  prossimi  passi    

Bibliografia    

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PREFAZIONE

Questo documento propone una visione del futuro del nostro modello sociale "nella prospettiva della vita buona nella società attiva", capace di concorrere alla costruzione della coesione sociale, fondamentale obiettivo della nostra società, così come è stato individuato dall'Unione Europea con la Strategia di Lisbona

In particolare, nel recente Libro bianco, è stata la Commissione Europea a sottolineare lo stretto legame tra salute e prosperità economica, avvalorando il concetto cardine evidenziato dalla Strategia di Lisbona, che pone al centro il benessere dei cittadini per la crescita e l'occupazione.

La considerazione cui non si sfugge: "Le tendenze demografiche, i grandi cambiamenti nella coscienza dei bisogni e nella struttura delle risposte, la globalizzazione sregolata e una crescita dell'economia che rimane al di sotto del potenziale stanno progressivamente sgretolando la rete delle vecchie sicurezze".

Ricostruire un welfare capace di riproporre la centralità della persona e della sua salute significa ridurre la povertà, l'emarginazione e il disagio sociale, incrementando la produttività del lavoro, i tassi di occupazione e la crescita complessiva dell'economia.

"La sfida a cui siamo chiamati non è solamente economica ma, prima di tutto, progettuale e culturale. Vogliamo riproporre la centralità della persona, in sé e nelle sue proiezioni relazionali..." (ISTAT 2010).

ll confronto che si intende sollecitare con questo contributo verte su aspetti specifici che già di per sé conducono ad un nuovo sguardo sulla nostra società e sulle regole sulle quali si fonda. Le disfunzioni, gli sprechi ed i costi del modello attuale di welfare; la capacità di transitare verso un nuovo modello sociale proattivo che consideri prioritario accompagnare le persone lungo tutto l'arco della vita senza perdere di vista il binomio opportunità responsabilità; un sistema di governance che garantisca la sostenibilità finanziaria e gli obiettivi strategici anche attraverso il costante e proficuo confronto con le migliori esperienze internazionali.

cono in un contesto globale e sono in grado di esprimere i loro bisogni dando un contributo attivo.

In questo contesto la tecnologia rappresenta uno strumento abilitante per migliorare la proposizione dei servizi Welfare verso i cittadini che ricoprono un ruolo centrale, ottimizzando inoltre i costi attraverso una maggiore integrazione degli attuali processi e servizi.

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EXECUTIVE SUMM ARY

Il cambio culturale in atto pone la tecnologia ed il suo utilizzo al centro della vita quotidiana dei cittadini. I nuovi strumenti di comunicazione fanno in modo che ogni individuo sia sempre più connesso in rete e si avvalga di servizi on-line con un tasso crescente. Sta aumentando la necessità di poter gestire in modo efficiente e dinamico tutto ciò che ruota intorno alla vita del singolo cittadino ed il suo percorso di vita : dalla formazione, al lavoro, alla famiglia, alla salute sino alla relazione con la Pubblica Amministrazione. La sociètà moderna ha, infatti, esigenze sempre più complesse e allo stesso tempo aspettative più elevate in termini di migliore qualità della vita, bassi costi, velocità e flessibilità delle risposte.

a anche di rendere questo stesso proattivo nel richiedere ed indirizzare i servizi che meglio possano rispondere alle proprie esigenze di benessere.

Guidare questo cambiamento significa rileggere i rapporti tra lavoro e impresa, Pubblica Amministrazione e cittadini, disegnare una nuova democrazia economica che coinvolga e renda partecipi tutti, riconoscendo come Internet abbia cambiato strutturalmente i percorsi di partecipazione sociale. Le nuove tecnologie capaci di integrare, correlare ed analizzare dati dovranno potersi affiancare ad attività di trasformazione e semplificazione dei processi che governano il mondo della Pubblica Amministrazione.

particolare attenzione e rilievo al mondo del lavoro ed alla capacità di questo stesso di incidere non solo sul sistema competitivo del paese, ma anche sullo stato di benessere della sua comunità.

Il primo passaggio, però, è stato quello di tracciare una proposta strategica che illustra una Piattaforma dinamica e collaborativa di servizi, attiva a livello nazionale, ma in grado di agire attraverso un sistema federato nei diversi contesti regionali. Questa piattaforma aspira a ritagliare i servizi al cittadino in funzione del loro profilo e partendo da una notevole

viluppano problematiche e richieste: il lavoro, la

trasformazione parallelo della Pubblica Amministrazione, che affacciandosi a tale piattaforma, deve poter interagire in

La piattaforma come detto deve potersi comporre gradualmente attraverso i diversi moduli tematici. Il primo considerato, il lavoro, prevede lo sviluppo di due idee progettuali :

1. Professionali, Enti Pubblici, Università, Istituti Finanziari) e sviluppare in modo proattivo servizi su misura e dinamici

ricercare e comunicare tempestivamente attraverso i vari canali e di rispondere sempre più alla richiesta di lavoro della persona, associandovi anche una serie di servizi ed informazioni correlate.

2. Il co-working in cloud. Questi due concetti, specie se usati entrambi, possono permettere di coniugare obiettivi fra

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ie aziende, ottimizzando di

professionale, in particolare sul fondamentali da seguire in quei percorsi di carriera che saranno sempre più ampi (globali) e discontinui (lavoro a tempo determinato) nonché variabili.

3. Percorsi Formativi dinamici. Questo progetto interpreta e continua la linea di innovazione sin qui seguita che vede nella tecnologia di innovazione la capacità di reagire alle esigenze di domani che sono quelle di flessibilità e costante cambiamento. Poiché avere una lavorativi a seguire e poiché questi non riguarderanno un unico interlocutore di lavoro sarà necessario potersi

percorso ed esperienza di lavoro e non solo.

Sicuramente in questi anni il profondo mutamento socio-affrontarne le problematiche in modo aperto: dal cadisabili e gli anziani, sino alla gestione di situazioni di discontinuità sia economiche che sociali. Il poter vedere la famiglia come unico soggetto diventa una possibile lettura che aiuta ad individuare meglio le necessità nel loro contesto e ad ottimizzare i servizi che la Pubblica Amministrazione indirizza oggi ancora in modo separato per problemi e componenti. La nostra proposta a quanto evidenziato è una:

4. glia. Essa parte dal presupposto che gli Enti della Pubblica Amministrazione possano collaborare in modo trasversale e quindi poter correlare ed integrare dati ed informazioni provenienti da diverse

n le amministrazioni locali che hanno il diretto contatto con

teristiche di questa stessa nonché la situazione attuale dei servizi erogati e le possibili richieste e necessità. Ogni possibilità di richiesta di servizio e

amica del Welfare.

enorme e profondo cambiamento della Pubblica Amministrazione- Consapevoli che la trasformazione è in atto e gli interventi che si stanno attuando sono diversi, in merito abbiamo voluto inserire un progetto innovativo, detto di

ottimizzandone i costi e favore

Figura Progetti per il Benessere sociale del futuro

ascolto, interazione ed amplificazione che è oggi la rete internet in generale ed il Web2.0 in particolare. Ciò ci ha

progetto di ascolto e contribuzione di idee tramite tecniche web2.0) per categorie di cittadini, in particolare i giovani, per avere un contributo di idee . In modo che anche il cittadino stesso entri a far parte del processo di trasformazione e sia parte attiva e responsabile del cambiamento.

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Inoltre la nostra visio

analoghe.

Il percorso è complesso e coinvolge più attori provenienti sia dal mondo pubblico sia da quello privato; pertanto sarà

Confindustria , le associazioni di categoria, etc., che sia espressione unica e sistemica alla realizzazione della Piattaforma dinamica e dei suoi moduli verticali.

1 IL CONTESTO: RISCHI ED OPPORTUNIT À

esigenze dei cittadini sono sempre più complesse e cambiano dinamicamente in funzione di molteplici fattori ambientali: tutto è più flessibile, le aspettative verso i tempi di attesa sono sempre più ristrette,

ersona.

Negli ultimi anni è cresciuto il livello di consapevolezza e le aspettative dei cittadini; ne consegue che é indispensabile ripensare il welfare con servizi propositivi e personalizzati per meglio rispondere ai bisogni dei singoli cittadini.

Come citato dalla Commissione Europea sulla salute e dalla Strategia di Lisbona, il benessere dei cittadini, inteso come legame indissolubile tra salute e prosperità economica ha un ruolo cardine per e la crescita della nostra società.

Un welfar . Sentirsi più tutelati dal iù

bisogno.

Riflettere su un nuovo modello di benessere sociale per il futuro rappresenta una grande opportunità per pensare a

Dalla capacità diffusiva di un sistema a rete, alla potenza enuovi sistemi di intelligenza capaci di leggere, interpretare, suggerire, correlare quantità di dati eterogenei provenienti da fonti diverse sino alle nuove applicazioni che forniscono servizi semplici su supporti mobili.

Opportunità per i cittadini che li utilizzano e per le imprese che li realizzano, una grande occasione di rilancio del lla società

della rete e della conoscenza.

Proponendoci una visione futura del nostro modello sociale "nella prospettiva della vita buona nella società attiva" che sia capace di concorrere alla costruzione della coesione sociale, si vuole evidenziare come le relazioni tra welfare, società ed economia siano oggi sempre più complesse, dinamiche, ed influenzate dalle continue trasformazioni del contesto culturale, sociale, politico e tecnologico della nostra società.

-culturale in cui viviamo.

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Dal recente rapporto annuale ISTAT sulla situazione del Paese nel 2010 (ISTAT 2010) si ottiene un ritratto puntuale ed

riduzione ulteriore del benessere sociale percepito.

I giovani risultano ancor oggi i più colpiti dal fenomeno di mancata occupazione e il tasso specifico , già tra i più bassi delle medie europee, è diminuito negli ultimi due anni di circa altri sei punti percentuali, con fenomeni di estrema gravità nel Mezzogiorno (meno di tre giovani su 10 occupati).

Neanche ha rappresentato uno scudo per tale tendenza alimentando ancora di più i volumi dei cosiddetti Neet (giovani tra i 15 e i 29 anni fuori dal circuito formativo e lavorativo) e il formazione scolastica.

Le donne si sono trovate a dover fronteggiare una parziale esclusione dal mercato del lavoro e un carico di lavoro familiare supplire alle carenze di un sistema pubblico al momento lontano da una sua efficienza di modello.

La categoria degli anziani limitazioni di sostegni e supporti, siano essi provenienti da reti informali (care-giver), servizi a pagamento e strutture pubbliche.

comprendere il contesto attuale, nel suo insieme, per meglio interpretarne le dinamiche, i rischi emergenti e le opportunità e così meglio indirizzare le nostre proposte di innovazione. A beneficio della sintesi ci siamo avvalsi della metodologia di analisi PEST (vedella Tecnologia.

Figura 1.1 PEST

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Ad integrazione di quanto sintetizzato valgono alcuni approfondimenti e considerazioni sul tessuto sociale che connota il nostro paese.

Il tessuto sociale attuale

Il fenomeno della globalizzazione modificato radicalmente e definitivamente le caratteristiche, le aspettative e le richieste di ciascun cittadino. Oggi la società ha raggiunto un grado di maturità superiore ed è ormai cosciente dei propri diritti ed aspettative e chiede che ad esse si risponda in maniera puntuale, immediata, personalizzata ed integrata.

La società italiana, in particolare, sta cambiando ed ogni regione e comune presentano caratteristiche molto diverse oltre a quelle tradizionali tra Nord e Sud.

Il Welfare ha come obiettivo il benessere di tutte le persone, in particolare quelle che sono direttamente coinvolte in situazioni di povertà e disoccupazione, malattia, invalidità, vecchiaia. in particolare, va posta attenzione alla variabile immigrazione (dal decreto flussi 2010 sono previsti in Italia poco meno di 100mila unità) per il buon funzionamento del sistema Welfare.

disoccupazione giovanile e il più recente fenomeno di disoccupazione degli extra comunitari.

I giovani sono ancora oggi i più colpiti dal fenomeno di mancata occupazione e il tasso specifico , già tra i più bassi delle medie europee, è diminuito negli ultimi due anni di circa altri sei punti percentuali, con fenomeni di estrema gravità nel Mezzogiorno (meno di tre giovani su 10 occupati).

Allo steso tempo, la società italiana sta cambiando ed ogni regione e comune presenta delle caratteristiche molto diverse oltre a quelle tradizionali tra Nord e Sud: la presenza non omogenea sul territorio di migliaia di extra comunitari (legali e clandestini) sta variando il numero mercato del lavoro. Questa è una sfida difficile con la quale il nuovo Welfare dovrà fare i conti (Fondazione Leone Moressa 2010), dove si deduce come il tasso di disoccupazione straniero e italiano in valore assoluto sia diverso nelle

TAT 2003). La media è 78,9 anni per gli uomini e 84,2 anni per le donne (ISTAT 2010).

I sistemi sanitari nei paesi europei occupano un posto sempre più importante e le spese dedicate alla salute pubblica non sono mai state così elevate e rappresentano una percentuale crescente del PIL. La necessità di alcuni paesi di ridurre le

OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) in accordo con la Commissione Europea è di raggiungere questi obiettivi di riduzione con un aumento di efficienza piuttosto che con una riduzione di prestazioni; raggiungibile soprattutto con una

eHealth o telemedicina).

Ci si trova di fronte ad una duplice sfida: da un lato una spesa crescente del PIL da destinare alla spesa sanitaria, izioni di vita

decorosi per una popolazione destinata ad invecchiare.

Un altro aspetto da evidenziare è relativo alle scuole italiane, in particolare il livello e qualità di istruzione non più adeguati ai tempi moderni ed al mondo del lavoro; un paese orientato al futuro è solido e responsabile nella misura in cui fornisce prospettive, punti di riferimento e certezze alle generazioni più giovani, che saranno gli adulti di domani.

sistema di istruzione nelle scuole italiane per la ome

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.

La crisi attuale sta anche pesando sul bilancio delle famiglie italiane: non tutti possono permettersi di pagare per

pre più

fondamentale il legame tra scuole, università e aziende al fine di fornire i giusti indirizzi ai giovani in termini di specializzazioni richieste dal mercato del lavoro visto anche in una logica globale.

Altro fattore che desta preoccupazione è la tempistica .

Il livello di occupazione ed i tempi lunghi per trovare un lavoro stabile sono altri rischi ai quali il paese deve fare attenzione, in quanto influiscono negativamente sulla creazione di nuove famiglie, sulle natalità e sulla soddisfazione/benessere della persona stessa.

G occupazione portano i giovani a costruire una famiglia in età matura (età media attuale di 35 anni per le donne), in cui la fertilità diminuisce portando a un ridimensionamento della famiglia e alla diminuzione delle nascite.

Molte famiglie non possono permettersi economicamente un secondo figlio e i motivi sono molteplici. Secondo Chiara fiscale, il costo dei figli. e sostenendolo non con

misure una tantum (Porqueddu 2008). Infatti, è soprattutto creando le condizioni perché la madre lavori che si possono aiutare queste famiglie ma purtroppo i servizi non sono ancora adeguati, affidabili e accessibili ad una famiglia con due genitori che lavorano e a pensare che la povertà diminuisce a 1/4 quando si passa da un adulto che lavora a due con il vantaggio di un maggiore benessere della famiglia.

ervizi per bambini da -

delle famiglie. In particolare non risulta ancora scalfita la storica differenza in termini di copertura che esiste tra regioni del

Tutto ciò innesca un circolo vizioso che ha pesanti riflessi su tutto il sistema paese: riduzione della natalità, aggravio del sistema famiglia (pensionati che sostengono i giovani, giovani che non sviluppano nuovi nuclei famigliari) contrazione delle nascite, emarginazione. E ancora, tutto questo si manifesta in mancato ossigeno, creatività, competenze nel nostro sistema impresa risultante in perdita di competitività.

Il fine ultimo è quindi quello di invertire tale tendenza, innescare un circolo virtuoso che parte dal mercato del lavoro e vi ritorna accrescendo competitività e generando nuovo benessere.

Di certo le nuove tecnologie a rete, mobili ed intelligenti possono costituire una leva fondamentale del cambiamento per avviare il sistema competitivo e quindi contribuire allo stato di benessere della nostra società.

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La diffusione della Tecnologia (ICT)

Il contesto tecnologico attuale è diversificato: mentre da un lato le tecnologie evolvono con un ritmo notevolmente sostenuto, la Pubblica Amministrazione (PA) mostra un forte ritardo nella loro applicazione anche se molto si sta cercando di fare negli ultimi anni

Nel dettaglio, il quadro relativo alle amministrazioni locali (PAL) desumibile dai dati raccolti attraverso una specifica

adeguatezza dquelle di base. Con riferimento alle soluzioni di e-government emerge una notevole eterogeneità tra le diverse amministrazioni, in gran parte imputabile al fattore dimensionale.

ità tranne che per alcuni relativi e

ai servizi di e- ibilità di 43 servizi on-line per cittadini ed imprese, di competenza di comuni, province, regioni, Asl. Di questi, in media, solo 4 su 43 risultano pienamente transattivi, mentre poco meno della metà sono costituiti solamente da moduli scaricabili da consegnare allo sportello. Situazioni di eccellenza vengono registrate sia tra i comuni piccoli e medio-piccoli sia tra le realtà maggiori.

Considerando il rapporto tra individui e pubblica amministrazione, si registra invece un netto ritardo del nostro Paese per quanto riguarda la diffusione di comportamenti di interazione on-line con la PA. In particolare, emerge un consistente digital divide derivante dal livello di istruzione anche per la semplice ricerca di informazioni sui siti della PA.

la posta elettronica per le comunicazioni interne e soprattutto per gli scambi informali, mentre rimane

Attualmente la Pubblica Amministrazione è investita da una evoluzione tecnologica e da un prepotente processo di rinnovo finalizzato alla sua ricollocazione in un mondo dove efficienza, efficacia e rapidità predominano.

volte gli utenti connessi in rete, 100 volte la velocità delle reti, 1000 volte i dispositivi connessi in rete 1000000 volte il numero delle transazioni in rete). Tale evoluzione sarà nelle reti fisse dove si sta affermando la banda larga (si intende

e tecnologico digitale ai massimi livelli di interattività), nella telecomunicazione Mobile, nella convergenza tra dati, voce e video e nelle reti virtuali private (VPN- rete virtuale che sfruttando la rete Internet pubblica, unisce in modo sicuro e protetto le sezioni remote di una azienda) [4].

Le imprese, le PA e i cittadini sono e saranno gli attori sempre più impattati.

Sulle imprese si vedranno:

Elevati livelli di conoscenza e servizio del cliente.

za e a consumo.

Gestione di grandi quantità di informazione grazie alla progressiva riduzione dei costi.

Sulle PA si riscontrerà:

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Facilità ad entrare in contatto e fornire servizi al cittadino in maniera personalizzata e proattiva.

Miglioramento dei canali di comunicazione tra Amministrazioni che consentirà grande. efficienza e mascheramento

Il cittadino avrà a disposizione:

Navigazione internet ad alta velocità sia da terminali fissi che device mobili.

Fruizione di contenuti multimediali via web.

Telefonia su internet (esempio Skype).

Telelavoro, teleformazione e telemedicina (Es.http://www.vitual-hospital.org).

Serv

Le sfide attuali provengono dal cittadino che necessita di avere la possibilità di interagire con la PA attraverso un punto di accesso (virtualmente) unificato (eliminazione dei vincoli geografici di accesso), inoltre deve conoscere solo di cosa ha bisogno (quale servizio) e non ha la necessità di conoscere il funzionamento interno della PA che invece deve comprendere le necessità del cittadino (e non viceversa).

-government del futuro dovrà essere caratterizzato da back-office delle Amministrazioni pienamente integrati ed interoperabili e i processi della PA dovranno essere trasversali rispetto alle unità organizzative e alle Amministrazioni.

Quindi in sintesi le sfide per le PA sono:

Vista unica del cittadino, integrando tutti i dati realtivi al singolo individuo.

Sicurezza delle reti e rispetto della data privacy del cittadino.

Necessità di supportare nuovi standard.

Proposizione di servizi personalizzati.

Proposizione di servizi integrati su differenti canali e in modalità proattiva.

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2 LA PROPOSTA STRATEGICA: UNA PIATTAFORMA DINA MI CA PER IL W ELFARE

Abbiamo raccolto diverse idee prgrado di allargare le capacità di servizio al cittadino e di coinvolgerlo per meglio comprendere le sue esigenze e raccoglierne idee e suggerimenti.

Una prima esigenza emersa riguarda la progettazione e introduzione di nuove tipologie di servizi on-line offerti in maniera l

tempo, per:

consen

mettere a fattor comune le idee già esistenti che molto spesso sono eseguite in modo scarso o parziale

consentire un adattamento continuo ai cambiamenti sociali e tecnologici,

ridotti costi di erogazione.

Una seconda esigenza è legata alla realizzazione (tenendo conto delle sperimentazioni già presenti) d

internazionali. Questa iniziativa, sfruttando lo scambio di dati e informazioni tra i differenti attori (Enti pubblici, aziende, istituti di credito università), oltre a comportare notevoli risparmi di costi e una maggiore proattività nella erogazione dei

raggiungimento di una piena interoperabilità tra i diversi attori.

Tutto ciò utilizzando maggiormente la rete internet come strumento ed infrastruttura abilitante per la riduzione delle

Affinchè tali esigenze possano essere soddisfatte in modo appropriato, sono stati individuati due pre-requisiti fondamentali

Il primo è relativo al coinvolgimento attivo dei cittadini nella progettazione di nuovi servizi grazie a strumenti di web 2.0 (ad es., e-Democracy ed e-partecipation) garantendo una crescente partecipazione degli utenti di servizi di welfare ai processi decisionali;

Il secondo legato a una maggiore convergenza tra politiche sociali e politiche economiche riorganizzando la società ed i

comunicazione e nelle infrastrutture a banda larga può essere opportuno allo scopo di liberare risorse da destinare a servizi di welfare.

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Ne consegue che è imprescindibile disegnare un nuovo modello di Welfare senza :

il ruolo di ascolto ed amplificazione della rete, che una società post-modena deve avviare

un processo di integrazione per garantire ai servizi al cittadino una vista unica e dinamica nel tempo

un intervento di innovazione orientato a creare efficienza e liberare risorse per avviare un circolo virtuoso di crescita.

La Piattaforma dinamica per il Welfare è la sintesi delle esigenze raccolte e discusse, col fine di realizzare un nuovo modello per il Benessere della Società che sia in grado di generare servizi dinamici al cittadino in tutto il suo percorso di vita attraverso la conoscenza degli eventi verificatisi.

Si tratta di una piattaforma in grado di offrire ai diversi enti pubblici e privati che vengono in contatto con il cittadino (vedi figura 2.1). Un punto di partenza, ma allo stesso tempo un punto di arrivo non facile da realizzare in

quanto presuppone un radicale e continuativo intervento a livello centrale da parte delle Pubblica Amministrazione e non solo.

Figura 2.1 Piattaforma dinamica per il Welfare

La trasformazione nei processi e nel mondo di lavorare della Pubblica Amministrazione, tuttora in atto, sarà fondamentale e condizionante la realizzazione di una piattaforma che aspira a co-generare (enti e cittadini) servizi di qualità

La Piattaforma, come detto è un sistema dinamico e ciò significa che può comporsi e svilupparsi nel tempo. Essa si compone di uno strato primario, fonda

ali per aree di servizio, che però sono in grado fperché ognuna automaticamente avvia ed alimenta tutta la serie delle successive.

Le aree che abbiamo focalizzato, sono quelle che in qualche modo le recenti indagini statistiche hanno rilevato come critiche e quindi prioritarie:

Lavoro

Formazione ed Educazione

Famiglia

Servizi Sociali (anziani, immigrati, disabili)

Sanità

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In questo documento si è scelto di non indirizzare la parte relativa alla Sanità, in quanto il tema meriterebbe uno specifico approfondimento data la complessità.

procedere per gradi, andando a sviluppare quelle aree che sono fra loro strettamente correlate e che possono in qualche modo contribuire ad avviare un circolo virtuoso in grado di rivitalizzare il sistema competitivo del paese.

e ed interagire.

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3 LAVORO: LA BACHECA INTELLIGENTE DEL W ELFARE

Bacheca Intelligente del Welfare, ovvero una piattaforma web proattiva, collaborativa, di interazione e comunicazione al servizio del cittadino,

disponibili e/o sostegni finanziari utili

Target della Bacheca sono principalmente i giovani dai 25 ai 30 anni, che si affacciano al mondo del lavoro o che cercano una dimensione al suo interno, che si pongono interrogativi sul futuro e che sono consapevoli di dover compiere delle scelte. Gli interrogativi sono principalmente relativi al come poter coniugare la ricerca di un lavoro che sia in linea col proprio percorso di studi, al come scegliere percorsi formativi necessa

Hanno , scegliere come poter bilanciare tra esigenze lavorative ed esigenze personali e

Sono giovani che sanno di essere cittadini globali, pronti a partire e a tornare; diversi di loro arrivano da altri paesi con l

Tutti crescono in ambienti in cui la tecnologia è pervasiva, il suo utilizzo è quotidiano e continuo e il saper parlare più ù solo un desiderio.

Sono giovani consapevoli che il loro presente e futuro è in forte evoluzione, le loro esigenze lavorative, formative, famigliari e personali sono altamente dinamiche; il loro benessere dipenderà dalla capacità di coniugare questo continuo

mondo accademico, pubblica amministrazione, associazioni e enti finanziari.

La Bacheca dovrà essere centrata sul cittadino, sul suo profilo, cioè dalle sue conoscenze, aspirazioni e preferenze espresse e quindi dovrà essere capace di anticipare le sue esigenze integrando i servizi e le informazioni provenienti dai

profili e alle mutevoli esigenze degli utenti in tempi veloci. La Bacheca quindi si appoggerà su un insieme di banche dati, sia strutturate sia non (ad esempio informazioni in rete), integrandole ed analizzandole al fine di creare una vista unica e dinamica per i cittadini che animano il sistema creando di fatto un costante sistema di relazione con gli attori che vi aderiscono.

La Bacheca deve integrare molteplici attori, abbracciando gli enti pubblici e le aziende private, la Pubblica Amministrazione, il mondo accademico e gli istituti finanziari. Cosa ancor più importante, deve saper integrare e sapersi muovere attraverso tre dimensioni: quella Nazionale, quella Regionale e quella Locale, per poter essere la sintesi e

ido) e operano

su scala locale, nazionale e multinazionale, con il mondo accademico che deve aiutare la transizione dallo studio al lavoro pur conservando la funzione di erogatore costante di aggiornamento formativo. Il tutto in modalità dinamica, personale, proattiva.

l quale sono elaborati ed aggregati informazioni e servizi offerti dai singoli attori.

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Figura 3.1 Gli attori della bacheca intelligente

La Bacheca dovrà dotarsi di un sistema di ascolto

comunicazione (mobile, internet mail etc).

contribuire proattivamente, in particolare si ipotizza che la filiera possa operare come descritto di seguito.

Le Aziende che vi aderiscono mettono a disposizione la loro offerta di lavoro ma anche di stage o di corsi di

formativo che p

crescente responsabilità sociale o offrendo supporti on-line di esperti del settore.

Le Universitàofferta di lavoro per i loro studenti, creano

accedere i cittadini.

Gli Enti Pubblici preposti, possono contribuire alla pubblicazione di offerte di lavoro, alla fornitura di incentivi alle aziende

pratiche burocratiche (sportello unico on-line) o associare e garantire eventuali servizi di assistenza e sopratutto la trasparenza che il cittadino in maniera sempre più evidente e forte chiede alla PA. Gli Enti Pubblici inoltre potranno anche mettere a disposizione, in una logica di Cloud parte della loro infrastruttura tecnologica al fine di supportare giovani idee imprenditoriali che necessitano però di investimenti infrastrutturali per avere potenze elaborative a disposizione.

Gli Istituti Finanziariservizi a tassi agevolati.

I Cittadini, attivando il loro profilo, possono inserire il curriculum vitae, richiedere lavoro, condividere esperienze lavorative, ricevere il modello di finanziamento più congruo alla loro situazione specifica (da un prestito allo studio per uno studente a un finanziamento per un lavoratore autonomo), avere indicata la scuola più appropriata per la formazione dei loro figli, etc.

Al cittadino verrà data anche la pproprio nucleo familiare, i suoi bisogni e le sue peculiarità per poter essere seguito e supportato dallo stato in maniera tempestiva ed adeguata.

I cittadini avranno la possibilità di creare delle comunità virtuali intorno a temi o problematiche di reciproco interesse

commerciali e/o economici per realizzare un idea imprenditoriale.

Altri interlocutori sono ad esempio Onlus, associazioni di Categoria, Sindacati, etc.

La Bacheca Intelligente, sarà un sistema dinamico che attraverso un motore di intelligenza è in grado di correlare un insieme di dati a disposizione, di trarne informazioni e servizi volti a rispondere alle esigenze espresse o potenziali del cittadino. Essa deve poter essere in costante elaborazione e raggiungere il cittadino su qualsiasi strumento indicato, anche supporti mobili,

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Il concetto base sta nel realizzare un sistema welfare che pone al centro il singolo cittadino e lo segue nelle varie fasi della sua vita, ne conosce e ne esalta le peculiarità, intercettando in maniera propositiva le esigenze e possibili offerte in

la moderna tecnologia.

i cittadini stessi, creando comunità, si possano autogestire per rispondere ad

rese disponibili ore o servizi .

Chiave è il concetto della proattività del sistema, rappresentato ad esempio dalle segnalazioni al cittadino in cerca di lavoro attraverso SMS/ via mail o accedendo direttamente ad internet, di offerte di lavoro più vicine al suo curriculum o delle azioni (es. corsi di specializzazione o esperienze) da fare per arrivare ad essere idoneo per un certo lavoro. Per realizzare meglio questa sinergia e/o integrazione tra i vari attori del lavoro comprese le scuole e le università; si

che già esiste ma non è utilizzato da tutti gli attori e manca di svariati servizi) dove i vari attori, attraverso un meccanismo di pubblicazione e sottoscrizione, fruirebbero delle giuste informazioni . In questo modo si arriverebbe a un maggior allineamento tra offerta e richiesta di lavoro con un miglioramento

Per rendere tangibile le potenzialità della Bacheca Intelligente del Welfare sono stati discussi alcuni profili ipotetici di uomini e donne della fascia di età tra i 25 e i 35 anni e verificare il valore della Bacheca attraverso le loro esigenze di Welfare. Eccone un paio.

Paola

Ho 30 anni, sono italiana, sposata da 4, non ho figli, non ancora. Mio marito Marco ha un lavoro molto impegnativo. è spesso via. Ho genitori anziani che vivono a 200 km di distanza, entrambi con pensione minima, mio papà è diabetico. Sono laureata in economia e lavoro presso un'azienda manifatturiera della Lombardia. Ho un contratto a tempo determinato di 2 anni con scadenza a fine 2011. Parlo italiano e inglese, ho una conoscenza informatica di base.

Vorremmo avere un figlio ma stiamo rimandando il momento, siamo preoccupati dalla precarietà del mio lavoro e dall'assistenza necessaria. Sicuramente non potremmo fare affidamento sui nonni e non potremmo occuparcene in prima persona a tempo pieno.

Vorrei un lavoro che mi dia la tranquillità di un rapporto continuativo e vorrei essere sicura di avere le competenze necessarie per stare al passo con i tempi. Sono infatti consapevole che le specializzazioni richieste dalle aziende cambiano costantemente e non vorrei trovarmi fuori dal mercato del lavoro.

Vorrei essere serena sapendo che i miei genitori ricevono l'assistenza necessaria e che mia papà sia monitorato quotidianamente.

Paola accede alla Bacheca ed aggiorna il suo profilo alla luce delle sue nuove esigenze, il sistema correlando i vari dati provenienti dai differenti attori cerca e costantemente segnala a Paola nuove opportunità di lavoro che le garantiscano un rapporto professionale continuativo, anche se su base contratti a tempo determinato. Il sistema inoltre propone a Paola un piano formativo(corsi in aula presso centri di formazioni o universitari e/o via web) che le consentano di rispondere ad ulteriori offerte di lavoro per lei individuate sempre dal sistema intelligente, inoltre la bacheca le suggerisce un network di esperti e/o cittadini con i quali condividere le sue esigente e aspettative .

Inoltre le vengono segnalati servizi di assistenza ai bambini più flessibili in termini di fasce orarie, consentendo a Paola di poter pensare di diventare mamma con la dovuta serenità. Vengono inoltre segnalate a Paola servizi di teleassistenza remota per i suoi genitori.

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In aggiunta, Paola può ricercare la disponibilità di ulteriori lavoratori (ad es. una badante filippina) sulla base delle sue esigenze.

Si può pensare di andare oltre, creando una rete a livello di cittadino che contempli la possibilità di scambio di attività su base volontaria (es. Banca ore) per fornire soluzioni alternative. Nel caso specifico, Paola utilizzando la Bacheca può entrare in relazione con altri genitori con esigenze analoghe e concordare di accompagnare / andare a prendere i bambini a scuola a giorni alternati oppure ha la possibilità di individuare anziani che vivono nella stessa area che siano disponibili a farlo.

Stefano

Ho 25 anni, celibe, sono nato in Italia, figlio di genitori tunisini, sono cittadino italiano. I miei genitori sono ritornati in Tunisia. Sono laureando in Giurisprudenza e per mantenermi faccio il pizzaiolo la sera in un ristorante di Milano. Parlo anche l'inglese e ho la passione per Internet, uso facebook e skype per comunicare con la mia famiglia e gli amici.

Vorrei trovare lavoro presso uno studio legale, avere accesso senza rischi di discriminazione.

Vorrei trovare un modo per sostenermi economicamente durante il praticantato, pur essendo consapevole che rischio di non percepire nulla più di un rimborso spese.

Vorrei mantenere costantemente aggiornate le mie competenze e specializzarmi nelle aree di maggiori attualità.

studi professionali possono avere immediato accesso ai laureandi / laureati più qualificati e indicare elementi di

che gli consenta di entrare nel mondo del lavoro senza la preoccupazione economica durante il periodo di praticantato. In aggiunta Stefano può contattare altri cittadini desiderosi di condividere la loro via al successo.

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Schema logico e governo della Bacheca Intelligente del Welfare

Figura 3.2 Schema del Sistema Bacheca

Il sistema bacheca è alimentato da differenti banche dati in rispetto dei vari attori come profili utente (curricula, esigenze lavorative, caratteristiche del cittadino, ..), offerte di lavoro, corsi di formazione e domande di assistenza alla occupazione;

verificare le varie informazioni per produrre in tempo reale una Proposizione di servizi proattivi al singolo cittadino oltre che garantire una governance del dato e dei servizi con una riduzione dei costi.

Il sistema, basato su componenti di Master Data Management , Regole di Processo e Business Analytics, deve essere in grado di analizzare e correlare le varie fonti di informazione proveniente dai diversi attori (uffici di collocamento, aziende, scuole professionali, università, lavoratore ecc.) elaborarne i dati e creare delle relazioni aziendali che attraverso un sistema di regole/analytics possa essere in grado di far scaturire degli eventi specifici e prevederne degli altri adatti ai diversi profili di utenti.

Un sistema articolato e ricco di servizi come quello che proponiamo per la Bacheca Intelligente del Welfare deve essere alimentato, gestito, aggiornato affinché possa mantenere il ruolo per il quale è stato ideato. Il costo e la complessità di gestione si riducono ingegnerizzando opportunamente il sistema.

Strutturando i dati ed automatizzando i processi,gli attori del sistema possono diventare anche i gestori dello stesso. Occorre lavorare per questo su tre macro-aree: Processi, Strumenti, Organizzazione e Cultura.

I Processi principali da

o un sistema sempre vivo e dinamico che risponda alle nuove esigenze degli attori

o contenuti sempre aggiornati sulle aree tematiche identificate

o identificazione ed inserimento di nuove tematiche

digitale, ecc.)

Il processo di monitoraggio del sistema per garantire la di

Il processo di gestione della sicurezza e

o per proteggere il sistema da accessi impropri ai dati, o utilizzi indesiderati del sistema

o per garantire la disponibilità e la reperibilità dei dati anche in caso di fenomeni naturali catastrofici

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Il processo di standardizzazione, modellazione e replica dei contenuti.. La definizione e preparazione di modelli di contenuti di riferimento (modelli) possono semplificare i processi di acquisizione e archiviazione dei dati come per esempio per l'offerta di lavoro e stage, il formato dei curriculum vitae o le offerte dagli istituti finanziari. Attraverso

abase è possibile automatizzare

neolaureati o specializzandi.

calendari condivisi tra professionisti per abilitare il supporto on-line di esperti nei vari settori di industria che possono essere così ingaggiati per organizzare dei corsi di aggiornamento o di formazione a chi necessiti di supporto sulle tecnologie informatiche.

Gli Strumenti sono sia i diversi mezzi/canali attraverso i quali la Bacheca può essere fruita dai cittadini che i sistemi evoluti che ne costituiscono il motore. In questo caso occorre presidiare opportunamente:

la gestione e aggiornamento dei canali fisici e digitali attraverso i quali gli attori eventualmente anche non ancora informatizzati, disabili, anziani possano accedere ai servizi.

Multicanalità non significa solo aggiungere canali all'interazione ma integrare i canali esistenti in un'esperienza di interazione più ampia ed è intesa come presenza all'interno dei Social Network, gestione e invio di email in modo automatico, gestione degli SMS sia ricevuti che inviati, produzione e fruibilità di documenti per gli attori non ancora informatizzati e raggiungibilità dei moderni dispositivi portatili con contenuti e formati adeguati. Per quanto riguarda i criteri di accessibilità, la Bacheca Intelligente del Welfare dovrà rispettare i 22 requisiti definiti dalla legge Stanca

luglio 2005).

Il Motore

o Identificare aree in cui le offerte di lavoro non sono coperte da relative domande, oppure nuove professioni richieste e non direttamente indirizzate dai curriculum vitae pubblicati

o Mantenere aggiornato un sistema di relazione Università-richieste specialistiche che possono essere indirizzate dalle aziende

o Identificare il modello di finanziamento più congruo alla specifica situazione del cittadino (prestito allo studio per uno studente o finanziamento per un lavoratore autonomo)

o Trovare la migliore soluzione di impiego delle ore di volontariato messe a disposizione dal cittadino

Gli aspetti organizzativi e gestionali Bacheca

che di sviluppo e finalità da un Consorzio che veda il MIUR, gli enti previdenziali, Confindustria e le associazioni di categoria. In seguito su indicazione del consorzio dovranno essere individuate le diverse aree operative dedicate :

Area contenuti: identificazione dei servizi nuovi e presidio e manutenzione di quelli esistenti; valutazione e

marketing dei servizi erogati presso i potenziali fruitori e eventuali stakeholder e prescrittori

Area alleanze, partnership e marketing istituzionale: gestione delle alleanze e partnership tra i diversi attori che ine di identificare nuove

modalità di erogazione dei servizi in ottica collaborativa,

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Area tecnica: impostazione e controllo del modello tecnico-operativo di erogazione del servizio; include competenze di strutturazione e modellazione dei database, modelli architetturali di erogazione del servizio multicanale, modellazione tecnica dei servizi erogati,

Area processi per la loro gestione efficace.

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Coworking e Cloud a supporto dei giovani imprenditori

Un nuovo fenomeno in crescita è quello del Coworking: soluzione che consente di risolvere molteplici problemi aziendali: la domanda flessibile di spazi per i lavoratori, la spesa da sostenere per avere una struttura permanente di uffici, lo spreco di tempo e risorse per muovere persone verso un unico luogo di lavoro solo per poter accedere a una serie di servizi e infrastrutture tecnologiche.

Uno spazio di lavoro in Coworking è uno luogo di lavoro aperto, condiviso da molteplici freelance e aziende, il cui costo e la cui manutenzione sono più economici delle strutture, oltre che essere di solito più vicino a dove vivono i lavoratori.

Tutto ciò è particolarmente vero quando si tratta di giovani imprenditori che vogliono far partire una nuova azienda senza andare incontro agli inevitabili investimenti in uffici e infrastrutture IT. (spazi fisici, scrivanie, telefoni, rete di telecomunicazione, stampanti, aree riunione, servizi di segreteria in comune).

e poter lavorare in maniera efficace e flessibile.

Sono stati censiti fin qui 820 spazi di Coworking attivi nel mondo (Deskmag, Maggio 2011)

Figura 3.3 Città principali che offrono servizi di Coworking

Il fenomeno è sorto in America, ma si è diffuso velocemente al di fuori; oggi più di 470 spazi sono infatti al di fuori degli Stati Uniti.

Anche in Italia sono partiti alcuni progetti che sono considerati di particolare interesse dalla comunità web internazionale. A titolo esemplificativo si può far riferattraverso un programma di affiliazione.

mostrandosi come un nuovo luogo di condivisione delle proprie esperienze, problemi e successi, particolarmente efficace per strutture snelle o per freelance. Non solo: nei luoghi del Coworking è già oggi possibile incontrare piccoli imprenditori e dipendenti di aziende, oltre a lavoratori freelance, che la prima volta hanno usufruito di servizi logistici e tecnologici, ma che poi sono tornati nello stesso luogo anche per incontrare persone diverse, appartenenti a contesti professionali differenti, ma operanti sullo stesso territorio. (The Promise of the Cloud workplace).

indipendente, condividono alcuni valori comuni e sono interessati alle sinergie che si possono creare nel momento in cui

applicativi in modalità dinamica, con un modello di pagamento a consumo che possa avvenire da ogni luogo e con ogni strumento. Tutto ciò ben si coniuga con il Cloud Computing, che non è semplicemente una nuova modalità di

itante per reinventare la propria impresa o per lanciarne di nuove. Cloud vuol

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asato prio ambiente, riducendo in parallelo costi e complessità.

Coniugare il Coworking con il Cloud collaboration, software avanzati di analytics, di commercio elettronico e gestionali; il tutto con modelli di pagamento personalizzati, basati sui consumi in tempo reale e con il necessario livello di controllo e flessibilità.

La flessibilità del modello ben si sposa con le esigenze dinamiche del giovane, così come lo abbiamo identificato nel nostro target, alla ricerca di flessibilità e di accesso ai servizi in funzione delle necessità in continua evoluzione.

La Pubblica Amministrazione locale ha quindi la possibilità di cogliere le opportunità offerte dal Coworking e dal Cloud, offrendo ai giovani la possibilità di entrare in modo diverso nel mondo del lavoro, accedendo agli strumenti necessari per costruire il proprio presente e futuro, accedendo a clienti e fornitori, interagendo con i servizi pubblici e privati, sviluppando un nuovo mercato di servizi.

Saper guidare una simile opportunità può portare a una realizzazione virtuosa di Coworking e Cloud che potrebbe spingersi fino a diventare imprenditorialiaziende, università, associazioni e istituti finanziari).

Infine, iniziative di Coworking e Cloud potrebbero trovare la loro collocazione naturale nella Bacheca Intelligente del Welfare.

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4 FORMAZIONE ED EDUCAZIONE: PERCORSI FORMATIVI DI NAMICI

educativo, che è fondamentale per garantire un futuro solido e responsabile, attraverso uno sviluppo dinamico di

contribuisca al benessere sociale è quello di creare prospettive, punti di riferimento e ragionevoli certezze innanzitutto a coloro che saranno gli adulti di domani.

Immaginando il sistema educativo del futuro, si individuano alcune evoluzioni.

La prima vede ogni studente con il proprio computer portatile o tablet sotto braccio, sempre on-line. Il computer è usato sia dentro sia fuori le regolari lezioni, dentro e fuori l´edificio scolastico, attraverso una banda larga multi canale: orar i più flessibili, possibilità di seguire le lezioni da casa, sessioni totalmente on-progetti multilingua. L´accesso alle conoscenze e alle altre culture diventa qualcosa di facile e naturale, non artificioso o programmato. In tutto questo, il ruolo dell´insegnante non perde di valore; il docente rimane una forza e una guida stabile per aiutare i giovani a muoversi dentro la giungla dell´apprendimento. A complemento, un approccio inclusivo che assicuri

La seconda direttrice dipinge la dimper il Benessere della Società deve poter essere in grado di generare servizi dinamici al cittadino in tutto il suo percorso di vita attraverso la conoscenza degli eventi verificatisi, e nel caso specifico lungo tutto il percorso formativo del cittadino-studente.

Questo sarà disponibile attraverso la Bacheca Intelligente del Welfare.

Il cittadino-studente, attivando il suo profilo, può inserire il curriculum vitae, richiedere lavoro, condividere esperienze lavorative, ricevere il modello di finanziamento più congruo alla sua situazione specifica (da un prestito allo studio per uno studente a un finanziamento per un lavoratore autonomo) o avere indicazioni sulla scuola più appropriata per la formazione dei figli. Il sistema formativo ai vari livelli farà da facilitatore tra domanda e offerta di lavoro per i propri

ecialistiche.

Adeguate tecniche di analisi predittiva possono inoltre consentire non solo di consolidare i dati passati, ma anche di fare

scambio di questo tipo di informazioni.

-attivo, dinamico e intelligente nella raccolta dati, promozione, ampiezza, diversificazione, adattamento e livelli di servizio

da un sistema educativo flessibile, adattabile e rispondente alle singole necessità del cittadino-studente lungo il suo percorso di vita; questo equilibrio vedrà un impatto sulla disponibilità di competenze adeguate al mutato (ed in evoluzione) scenario economico, con ricaduta su una crescente e sostenibile occupazione di qualità.

-studente e delle sue aspettative in termini di benessere sociale sarà quello di fornire la possibilità di trovare un lavoro su base continuativa, di integrarsi nella società italiana se immigrato o di ricollocarsi nel mondo del lavoro qualora ne fosse uscito. Oggi non esiste un legame davvero efficace fra offerta di lavoro e formazione necessaria e idonea, tantomeno ritagliata sulle esigenze del

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in tempo reale dei comportamenti rilevanti sul mercato del lavoro che possano essere degli input per decisioni e adeguamenti rapidi del sistema formativo.

A rendere il quadro più complesso, si aggiungono le tendenze demografiche, la forte globalizzazione e una crescita dell'economia che rimane al di sotto delle necessità del Paese. Inoltre, anche i flussi immigratori pongono delle nuove

composizione della società del futuro.

Oggi, non esiste una scheda elettroni

Altro fattore che desta preoccupazione è la tempistica con cui si incontrano domanda e offerta di lavoro. Gli attuali tempi

e inserimento sociale. Tutto questo si manifesta in mancato ossigeno, creatività, competenze nel nostro sistema impresa risultante in perdita di competitività. Invertire tale tendenza significherebbe innescare un circolo virtuoso che parte dal mercato del lavoro e vi ritorna accrescendo competitività e generando nuovo benessere.

permettendo risanamento e crescita, superando le frammentazioni e sviluppando conoscenza e competenza tali da valorizzare e sostenere le eccellenze locali.

Le aree di miglioramento del sistema formativo potrebbero essere riassunte così di seguito:

Flessibidel lavoro e conseguente allineamento della formazione del corpo docente.

Maggiore sinergia tra il mondo accademico, quello della ricerca e le input di lungo periodo al sistema formativo).

Maggiori incentivi a ricerca e innovazione.

Le notre idee progettuali sono principalmente indirizzate a rispondere al primo e al secondo punto

Il Profilo dinamico per la Formazione

Per poter generare un sistema di relazione tra Lavoro e Formazione attraverso le funzionalità della Bacheca Intelligente, il punto di partenza sarà la predisposizione di un sistema di profilatura e personalizzazione dinamico del visitatore in base a dati personali, servizi fruiti, corsi frequentati etc .In tal modo la bacheca intelligente potrà comporre e aggiornare nel corso

di competenze,

sul profilo del cittadino rendendo il curriculum vivo e supportato da contributi esterni. Non più quindi un curriculum statico

dei datodi lavoro sempre più dinamici e segnali le lacune di competenze o esperienze, che inevitabilmente si vanno a creare.

I Percorsi intelligent

La conseguenza naturale sarà la gestione dinamica e intelligente del percorso formativo, come incontro adattivo di

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Il percorso di un cittadino nel mondo del lavoro sarà sempre più discontinuo, sia per tipologia di contratti sia per la

Pertanto il cittadino avrà bisogno di una guida nel proprio percorso nel mondo del lavoro che lo aiuti a capire e possibilmente anticipare le evoluzioni in corso e ad adattare il di conseguenza il proprio profilo in termini di formazione ed esperienze; una guida che gli consenta anche di guardare al mondo globale e di coglierne le opportunità di crescita; dunque una guida che in base alle esigenze del singolo cittadino possa suggerire una particolare scuola di formazione in

accrescere conoscenze linguistiche ed esperienza internazionale.

La Bacheca Intelligente, grazie al proprio motore dinamico e alle connessioni col tessuto economico e sociale a livello locale, nazionale e internazionale po

Tutto ciò, predisponendo un insieme di servizi, da differenziare sulla base del target di riferimento, quali ad esempio:

corsi di formazione professionali di specializzazione e di ricerca, sulla base dei meccanismi di incontro tra domanda e offerta di cui si è già parlato;

pagina personale col proprio curriculum e le proprie aspirazioni future, integrate coi contributi provenienti dalla rete e i percorsi proposti dalla Bacheca;

disponibilità di esperti on-line per un confronto sul proprio percorso formativo;

portale di accesso a sorgenti qualificate e di riferimento per la diffusione della conoscenza. In questo ambito sarà cruciale individuare collaborazioni di alto livello con professionisti;

sezione dedicata alle lingue straniere, da un lato al fine di promuovere integrazione culturale e linguistica da offrire a

spazi complementari dedicati a hobbistica e altri temi di interesse / cultura popolare;

servizi generali di pubblica utilità;

servizi di aggiornamento e assistenza su normative locali e nazionali.

ccesso al mondo del lavoro nel rispetto delle esigenze individuali e innescare quel circolo virtuoso.

on sarebbe in grado di adeguare abbastanza rapidamente la propria offerta alle esigenze e ai percorsi dinamici individuati. Ci sono troppi vincoli e barriere, in termini di infrastrutture, corpo docente, materiale didattico, legislazione e organizzazione.

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legati alle infrastrutture e al materiale didattico. Si può, infatti, utilizzare la tecnologia per introdurre soluzioni di e-learning quali classi virtuali, didattica remota, materiale scolastico digitale, registrazione delle lezioni, personalizzazione del corpo docente. Queste tecnologie non solo consentono di dare risposta a tutta una serie di esigenze logistiche di chi lavora già o

dovrebbe iniziare a farne un uso più intensivo. Si potrebbe cominciare da progetti pilota rivolti ad alcune tipologie di fruitori.

In ultima istanza, si vuole prefigurare un possibile sviluppo futuro raggiungibile attraverso la bacheca intelligente proposta. Si pensi a

mostra di Caravaggio negcartacea o on-line probabilmente impiegando alcuni o parecchi minuti per trovare una o la più probabile risposta. In realtà già oggi è possibile immaginare che interpretando la domanda, risponda direttamente con una confidenza oltre il 90% e in un tempo inferiore a 3 secondi;

à conoscesse con ragionevole certezza la risposta.

Ecco quindi prefigurarsi uno scenario nel quale il motore intelligente evolve ulteriormente. Da centro di raccolta di offerta e in base a profilo, competenze e trend

evolutivi, a divenire formatore stesso, punto di riferimento autorevole di conoscenza ed esperto del sapere da interrogare con linguaggio naturale per rispondere a quesiti e richieste in qualsiasi istante, per qualsiasi argomento.

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5 UNA CARTA D IDENTITÀ PER LA FAMIGLIA

La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società indipendentemente dalla razza, cittadinanza o religione e ha il diritto di essere protetta dalla società e dallo Stato (art. 16 della Dich

investita da grandi processi di trasformazione : dal cambio di ruolo della donna, al concetto di famiglia di fatto o allargata, alle difficoltà economiche che portano ad allargare il nucleo verso gli anziani e a contrarre le nascite.

eo famigliare, in

Sono ormai evidenti le forti tensioni che investono il mondo del welfare familiare: si assiste ad un generale mutamento delle aree di bisogno cdegli anziani,oltre che dei bisogni relativi a casa e lavoro.

to in questo periodo siano aumentati le separazioni (+39,7%) e i divorzi (+51,4% ). (ISTAT 2007)

Ancora una volta la propensione a ricorrere alla separazione o al divorzio non è uniforme sul territorio nazionale, il sud Italia ne registra un minor numero per una mentalità più conservatrice.

(Articolo della Repubblica 6 Agosto 2008)

necessarie per questa emergenza socio-sanitaria.

I provvedimenti finalizzati al contenimento della spesa in ambito sanitario e sociale hanno determinato una riduzione dei servizi e degli interventi a sostegno dei più fragili e dei diversamente abili.

Una famiglia italiana su dieci ha almeno un membro disabile al suo interno ed oltre un terzo di queste famiglie è composto

pertanto la famiglia stessa che maggiormente si prende cura della persona disabile.

In Italia un numero sempre crescente di famiglie ricorre, per il supporto assistenziale, a personale straniero remunerato privatamente. Nasce così il fenomeno delle badanti che rappresentano la risposta spontanea della famiglia alle lacune dello stato sociale odierno.

Questa situazione di disagio è ancora più insostenibile se si pensa che nelle famiglie con grossi problemi economici può uo nucleo

familiare.

Se i giovani non hanno una prospettiva, la famiglia é costretta a sopravvivere con il contributo delle pensioni dei nonni che

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Un altro punto di attenzione riguarda le coppie di fatto.

In Italia la convivenza non è, al momento, disciplinata da una legge specifica. Ciò vuol dire che la situazione delle coppie di fatto spesso è vaga e confusa e i due partner rischiano di vedersi negati alcuni diritti fondamentali.

genitori fonte di preoccupazione, di doveri, di impegno economico e mentale. Affinché questi bambini crescano sani, socialmente attivi e indipendenti, occorre che la famiglia prima, la scuola e lo stato poi, li educhino, li gestiscano, li indirizzino verso interessi sani e costruttivi.

Occorre quindi privilegiare la dimensione promozionale rispetto a quella assistenziale,affinché si possano progettare percodi fatto, famiglie allargate, famiglie multi etniche).

Le famiglie che hanno al loro interno soggetti in difficoltà, come ad esempio anziani o disabili , spesso sono oggetto di politiche sociali o assistenziali unicamente rivolte al soggetto in difficoltà, senza che venga presa in considerazione la globalità delle relazioni familiari.

Quando poi le famiglie presentano più problemi vengono addirittura seguite da diversi servizi o Enti, senza che tra questi vi sia l'indispensabile raccordo attorno alla dimensione della famiglia nella sua globalità. Occorre

ensione sociale e pubblica.

La frammentarietà di erogazione di alcuni servizi assistenziali e la possibilità di vedere il nucleo famigliare come un unico che deve poter trovare equilibrio e sostenibilità nel contesto socio-economico è oggetto della nostra proposta.

enti di enti pubblici, può contribuire a delineare la mappa dei bisogni e delle caratteristiche della famiglia.

Quest .

famiglia in termini di composizione, problematiche, bisogni e peculiarità.

famiglia è soggetta e di accompagnarla in tutte le sue fasi.

tervento da parte della Pubblica Amministrazione centrale e locale:

1. Il comune, su richiesta del cittadino di avere la carta, raccoglie i dati di composizione del nucleo famigliare dichiarato

2. La pubblica amministrazione centrale, operando, in modo trasversale alla raccolta delle specifiche situazioni dei membri della famiglia è in grado di comporre la mappa e quindi di evidenziare le aree di sinergia e proposte di intervento, etc.

3. Il comune, e non solo, in relazione alle specifiche competenze e responsabilità dovrà poter al meglio incontrare i bisogni del nucleo famigliare.,

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Questa tipologia di intervento che richiede una costante collaborazione, interazione e trasparenza tra cittadino, grande processo di trasformazione della Pubblica

Amministrazione (Rif. Capitolo Pubblica Amministrazione : Business Agility).

plastificato nu

famiglia possa convergere alla tessera sanitaria e possa anche prescindere da un supporto fisico.

Questa carta consentirebbe di accedere a molteplici servizi in diversi ambiti nel comune e/o circoscrizione di appartenenza.

accedere in qualsiasi orario della giornata a tre macro-aree di lavoro:

Area Consultazione, dove è possibile visionare le iniziative promosse dal Comune riguardanti attività ludiche, sportive, culturali, di beneficienza o per ricercare le farmacie di turno e le strutture sanitarie specializzate, piuttosto che per raccogliere le indicazione sui trasporti pubblici;

Area Operativa, per poter usufruire di Servizi on-line come il pagamento di tasse/utenze, alle scuole e alle attività correlate (attività sportive, gite ecc) oltre che ai campus estivi.

Area Ricerca Convenzioni per verificare il circuito degli enti associati alle iniziative promosse dal Comune e verificare eventuali sconti e promozione cui il possessore della carta ha diritto.

di una serie di servizi ed agevolazioni se presentata dal titolare della carta o da uno dei membri della sua famiglia presso

Le agevolazioni possono essere di varia natura: ed in funzione delle caratteristiche economiche e sociali della famiglia i, priorità alla fruizione di alcuni servizi, come la distribuzione di pasti ed

assistenza sociale, etc.

Il beneficio di questo strumento è bilaterale; la famiglia è cosi in grado di ricevere tutti i servizi e il supporto specifico per le amministrazione pubblica riesce ad intervenire sui bisogni reali ed attuali delle famiglie in modo

tempestivo e concreto, ottimizzando e razionalizzando costi ed iniziative.

oro di integrazione, ottimizzazione, protezione e distribuzione di dati che riguardano non solo il singolo cittadino, ma anche il suo sistema complesso di vita che è la famiglia e il contesto territoriale in cui vive. Intervenendo ad assicurare un adeguato livello di interoperabilità e

le reti e rispondendo così rapidamente ai cambiamenti che i nuovi contesti socio-economici richiederanno.

Non va dimenticato inoltre che per poter rendere realizzabili simili progetti non è necessario solo una radicale trasformazione della Pubblica Amministrazione, ma anche un graduale cambio culturale del cittadino che deve poter imparare a conoscere promuovere un maggiore utilizzo della rete Internet, permetterebbero una migliore ridefinizione dei servizi indirizzati alla

non solo, come ad esempio :

Introdurre nuove tipologie di servizi on-line per le famiglie, più personalizzati ed inclusivi, anche al fine di ridurre i

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Progettare una nuova rete di protezione sociale che tuteli la flessibilità del lavoro e i momenti di inattività professionale.

Coinvolgere i cittadini nella definizione di nuovi servizi,o semplicemente migliorare quelli esistenti, grazie a strumenti di Web 2.0

Realizzare uno sportello unico dei servizi alle famiglie.

R

6 UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I Ù AGILE

cenario sociale italiano ed europeo in continua evoluzione.

Basti ricordare che tutti i Paesi Europei sono di fronte ad una duplice sfida: da un lato reperire le risorse finanziarie per una

fino alla soglia dei 70 anni.

Ed è, a nostro avviso, con il profilarsi del sopra descritto scenario sociale che le modalità di erogazione delle pensioni e delle prestazioni a supporto del welfare ed i servizi sanitari ed assistenziali alla persona, saranno sempre più legati fino a comportare una trasforma

La Piattaforma dinamica del Welfare potrebbe essere lo strumento ideale per supportare il nuovo modello di approccio proattivo degli Enti Previdenziali ed Assicurativi.

Da uanticipare e indirizzare al meglio i bisogni dei cittadini. Tutto ciò grazie al patrimonio di dati ed applicazioni che gli Enti Previdenziali ed Assicurativi hanno a disposizione e che consente di determinare in anticipo quali servizi possono essere proposti alle diverse categorie di cittadini o imprese.

La proattività, però, per essere agita ha come presupposto che tutta la rete funzioni e tutti gli attori siano in grado di operare. Essa si realizza attraverso processi che si autoalimentano nel momento in cui esiste un canale aperto (come la ipotizzata la Piattaforma del welfare) capace di interconnettere in maniera dinamica tutti gli attori.

In particolare, perché la Piattaforma possa essere animata dagli Enti Pubblici è prerequisito che la PA si trasformi sulla base dei principi di exit, voice e loyalty proposti da Hirschman e ripresi in Italia dal Ministro Brunetta.

Exit, la possibilità di scegliere tra fornitori alternativi di servizi pubblici, che richiama la necessità di ridisegnare il perimetro di azione tra pubblico e privato.

Voice, la critica costruttiva o la protesta con la quale i cittadini pretendono maggiori e migliori servizi pubblici.

Loyalty

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Quanto concretamente possibile si deve facilitare la voice e rendere exit una minaccia credibile anche per le aziende pubbliche.

La logica della trasformazione culturale è quella win-win , nella quale vincono cittadini e le imprese che otterranno servizi di qualità ed i dipendenti pubblici meritevoli. Vince lo Stato che, nel produrre servizi migliori, risparmia e consente di ottenere risorse aggiuntive ad esempio per i settori del welfare e della ricerca o dello sviluppo delle imprese.

principi ispiratori della riforma del welfare ideata dal Governo britannico.

tare il loro

spirito di iniziativa.

Ma anche di realizzare cospicui risparmi per lo Stato, realizzando con il tempo, un massiccio trasferimento di poteri e doveri alle comunità locali ed alle organizzazioni civili.

Ma tutto a beneficio dei cittadini, perché le persone conoscono bene i loro problemi e spesso sanno meglio come risolverli meglio di quanto possa fare un livello centrale.

Nel nuovo modello lo Stato si farà da parte su alcuni servizi e saranno le comunità locali, raccolte in cooperative o associazioni di volontariato a gestire tutta una serie di servizi pubblici.

E lo faranno attraverso i fondi messi a disposizione della Big Society Bank o attraverso fondi creati dagli stessi cittadini.

Questo permetterà alla comunità civile di essere artefice del proprio destino e di rispondere agli specifici bisogni della loro realtà territoriale.

della tipologia di servizi, risorse che il Governo potrà investire di nuovo in interventi ed attività a vantaggio della Big Society.

progressivamente le proprie responsabilità da Ente erogatore di pensioni ad attuatore delle politiche sociali di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, politiche che sono oggi sempre più legate ad una interazione profonda tra i diversi attori della filiera del welfare.

Federalismo Fiscale, ad esempio, sta introducendo nuovi ruoli per gli Enti Locali che sono chiamati ad erogare una serie di servizi precedentemente erogati a livello di governo centrale.

vizi, offrendo una serie di servizi minimi (alcuni analisti parlano già di LEP-Livelli Essenziali di Prestazione di tipo digitale)

componenti aggiuntive e specifiche.

Ancora una volta la Piattaforma del Welfare potrebbe diventare uno degli strumenti capaci di realizzare il principio . Essa, infatti, potrebbe supportare e strutturare il dialogo tra le amministrazioni impegnate lungo la

filiera della previdenza, facilitando, in ultima analisi, i processi di sussidiarietà verticale e orizzontale di uno stato che sta evolvendo sempre più verso un modello di tipo federale.

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La portata di un progetto come la Piattaforma del Welfare va, però, ben al di là dei confini di una singola amministrazione perché potrebbe favorire un processo ancor più profondo di ridefinizione del modo stesso con cui la PA crea valore per il sistema paese.

a Amministrazione appare, infatti, come un vasto conglomerato di uffici, strutture, competenze e servizi, la cui distribuzione e articolazione tra i diversi livelli dello Stato è spesso difficile da comprendere e conoscere completamente.

Quello che il citinsieme, determinano la struttura percepita della PA, la sua articolazione in ruoli e livelli, la tipologia di servizi che essa eroga, la sua stessa capacità di porsi in ascolto e al servizio della cittadinanza.

In effetti la forma della PAdinamico che evolve nel tempo, al variare di fattori interni (leggi e regolamenti, capacità e risorse), ed esterni (rapporti pubblico-privato, aspettative di cittadini ed imprese, valori e vocazioni del territorio).

cambiamento sostanziale del concetto di Pubblica luogo dove si va

Il passaggio alla PA digitale comporta, in altre parole, un ribaltamento radicale approccio completamente diverso alla progettazione dei servizi e degli strumenti di

accesso alla PA, che non possono essere più pensati semplicemente come emanazioni delle singole amministrazioni, ma devono cambiare forma diventando sistemi articolati e complessi, capaci di modellarsi attorno al cittadino e ai suoi bisogni.

Pertanto la Piattaforma del Welfare appare in linea con la necessità, ormai condivisa, di puntare alla creazione di nuove strutture digitali di servizio di tipo federato dedicate ai grandi temi della società contemporanea (il welfare, per

La tecnologia, in ultima analisi, si configura come un importante fattore di trasformazione perché, sommandosi ai fattori più tipicamente endogeni, contribuisce a dar vita ad una nuova geometria di servizio

Le tecnologie, in altre parole, consentono di realizzare una sorta di continuum infrastrutturale che attraversa strutture, enti e territori ma non è assolutamente scontato capire dove collocare il punto di sintesi ideale tra spinte centrifughe di servizio e spinte centripete di razionalizzazione.

Immaginiamo la Piattaforma del Welfare come uno strumento di comunicazione, che serva a mettere a conoscenza i cittadini, le imprese, di quelli che sono i comportamenti virtuosi da seguire in ambito previdenziale e sanitario.

I comportamenti virtuosi sono quelli che legati a stili di vita che minimizzano gli impatti sulla salute e che possano, ad

garanzia per i periodi di difficoltà della persona.

omunicativo è pertanto fondamentale per spingere ad una cambiamento di approccio cittadini e delle imprese

possibile sui conti dello Stato.

creare un privati interessati a partecipare ai diversi processi di creazione di valore.

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Il valore della Piattaforma bacheca del welfare è anche quello di rendere trasparenti ai cittadini, alle imprese i processi delle singole P.A. o degli Enti erogatori di servizio.

Questo passaggio implica una revisione dei processi di colloquio tra le PP.AA. in modo da mettere il cittadino al centro del modello di servizio.

Sul fronte della domanda occorrerà, evidentemente, definire linee guida e modelli di riferimento, concordare principi e modalità di segmentazione, stabilire obiettivi e servizi minimi da erogare per i diversi segmenti di utenza e territori e, infine, identificare i soggetti e le strutture responsabili della orchestrazione complessiva dei progetti.

modo da realizzare, secondo modalità cooperative, le componenti funzionali necessarie ai diversi domini. In questo modo sarà possibile dare vita a piattaforme aperte e standardizzate basate su applicativi intermedi e modulari ri-utilizzabili per una pluralità di servizi e di contesti diversi.

n

voluto tracciare un progetto operativo in linea con quanto sin qui tracciato e pre-requisito fondamentale ai nuovi modelli di servizio che abbiamo ipotizzato.

Infatti ogni amministrazione o ente pubblico necessita di dotarsi di modelli di servizio maggiormente agili e flessibili per incrementare le proprie prestazioni , anticipare i cambiamenti e migliorare capacità e tempi di risposta, in una parola per aumentare la propria "destrezza e agilità operativa".

L'agilità risulta misurata nella capacità di saper lavorare efficientemente e in maniera dinamica lungo la propria rete di servizio e di relazioni integrando nella filiera altre amministrazioni, fornitori di servizi di valore aggiunto, dipendenti e utenti,

Nuovi modelli di co-operazione e interoperabilità vengono richiesti attraverso la condivisione di informazioni e processi aperti, trasparenti ma al tempo stesso sicuri e affidabili in una crescente necessità di collaborazione che protegga però il carattere sensibile delle informazioni preservando pertanto il sistema da anomalie e usi fraudolenti.

Un sistema di PA più intelligente passa attraverso una innovazione sicura, capace di uscire dai vincoli e dai limiti dei tradizionali paradigmi operativi riconoscendo però l'esigenza di un sano e necessario grado di conservatorismo.

Il paradosso dell'informazione introdotto dal fenomeno del "data-explosion", per cui a un numero crescente di dati corrisponde un minore valore informativo e di conoscenza, può essere oggi indirizzato con successo da tecniche avanzate di gestione di dati (business intelligence e advanced business analytics) attraverso la messa a disposizione della pubblica amministrazione di un insieme ampio e articolato di strumenti informatici e piattaforme di collaborazione intelligente per migliorare la produttività e ottenere elevati livelli di efficienza ed efficacia singoli e di sistema.

Si stima che l'effetto combinato di queste strategie e pratiche operative possa ridurre i costi della Pubblica

150 300 miliardi con una possibile spinta alla crescita di produttività del 0,5% nei prossimi dieci anni quindi un conseguente significativo incremento del benessere sociale del paese.

Le strategie identificate possono essere ricondotte a 5 filoni/azioni principali su come:

migliorare il livello di trasparenza delper un approccio cittadino-centrico (open data)

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oni (es. strumenti di misurazione di performances, motori di comparazione, etc.)

segmentare categorie di utenza e popolazione per personalizzare iniziative e programmi

strumenti intelligenti di supporto alla decisioni

favorire lo sviluppo di muovi modelli operativi, prodotti e servizi attraverso il coinvolgimento del settore privato, non-profit e di reti sociali...

e potrebbe produrre tre effetti dal punto di vista del valore economico creato:

vantaggi di costo per migliori efficienze operative e di spesa

riduzione delle inefficienze legate alla rimozione di errori e comportamenti fraudolenti

miglioramento della capacità di raccolta fiscale e contributiva

Ovviamente per garantire il risultato finale occorrerà sviluppare adeguate policy e linee guida per favorire la creazione del valore attraverso processi di analisi dei dati e la condivisione di dati e informazioni tra le diverse organizzazioni.

La bacheca intelligente e la piattaforma dinamica del Welfare rappresentano in tal senso un primo passo semplice ma al tempo stesso concreto e abilitante per la nostra PA in questo percorso di evoluzione dal presente status quo.

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7 I PROSSI MI PASSI

Le idee progettuali precedentemente tracciate, come detto, sono il risultato di un gruppo di lavoro di giovani che operano nel mondo ICT e della raccolta di informazioni e survey avvenute via Internet, ma riteniamo che debbano essere

Poiché il principio che ci ha ispirato è la Rete e la capacità di ascolto ed interazione che essa offre diventa difficile non disegnare scenar

Per fare questo la nostra idea è avviare attività di ascolto e co-metodologia detta JAM.

La JAM è una discussione di gruppo gestita via web su temi di interesse strategico per una organizzazione o un gruppo di persone.

Tipicamente ha una durata molto limitata nel tempo (da 12 a 72 h) ed è preceduta da una campagna di comunicazione su i temi che verranno discussi che ha lo scopo di stimolare la preparazione sui temi stessi. La JAM è quindi da considerarsi

La JAM si presenta come un sito web nel quale il partecipante può partecipare a forum interattivi, approfondire contenuti, rispondere a sondaggi, esprimere idee, valutare e commentare le idee altrui.

Date le tecnologie usate, la JAM consente partecipazioni contemporanee di migliaia di persone/cittadini favorendo lo -

Sono previsti ruoli di facilitatori ed animatori che aiutano ad indirizzare e stimolare la discussione.

Nel durante ed al termine sono utilizzati software specifici di Business Intelligence per analizzare la grande quantità di contenuti normalmente generati.

raggiungere risultati tangibili proprio pe -line e il virtual collaboration avvia conversazioni approfondite. Diversamente da altri approcci, essa non si basa su messaggi, o real time chat, ma è un evento strutturato, in uno spazio di tempo definito quindi non si limita ad essere uno strumento per esprimere semplicemente idee. In sintesi essa permette di :

coinvolgere contemporaneamente migliaia di persone

raccogliere in tempi brevi grandi quantità di idee di innovazione ed arricchirle per interazione

ve tecnologie.

Pertanto facendo leva sulla JAM i prossimi passi, necessari alla messa a punto della nostra idea progettuale di Piattaforma dinamica del Welfare e i suoi moduli verticali, tematici; sono :

A. Attivare un sistema di ascolto a tempo determinato, attraverso JAMs tra gruppi definiti.:

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Jam via social network, con i nativi digitali, quelli che domani vivranno il nuovo sistema Welfare e che

italiani.

Jam indirizzato ad un campione di imprese (campione eterogeneo che rappresenti fasce sociali diverse).

Jam indirizzato alle università.

B. patrimonio già in essere,di iniziative di innovazione tecnologica e di informazioni e dati che è opportuno

merito oggi esistono già iniziative rilevanti di Portali e Siti sia trasversali che locali. che aiutano e guidano alla ricerca del lavoro. Partire dalla loro conoscenza, integrazione, nonchè comprensione di eventuali limiti e problemi può creare una prima base di conoscenza e di impostazione del lavoro di sviluppo successivo .Saranno poi le nuove tecnologie di integrazione (SOA) e ottimizzazione delle risorse informatiche (CLOUD) ad abilitare la loro espansione, in termini di diffusione che quantità e complessità di servizi

Vi è un senso di urgenza per portare nuovamente il paese a crescere, la sfida è quella di creare un modello innovativo di accesso unificato ai servizi per i cittadini che possa semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione e le imprese al fine di portare efficienza, maggiore competitività ed innovazione.

Steve Mariucci

Head coach, Detroit Lions football team.

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FABBRICHE DIGITALI

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INDICE

Contesto di riferimento 197

Contesto Pubblico ................................................................................................................................... 197

Contesto Industriale ................................................................................................................................ 197

Università e Ricerca ................................................................................................................................. 198

................................................................................................................. 199

.............................................................................................................. 200

Scenario evolutivo 201

Ambito pubblico ....................................................................................................................................... 201

Ambito industriale .................................................................................................................................... 201

Il Cloud Computing .................................................................................................................................. 202

Il Cloud Computing nella realtà italiana ................................................................................................. 203

Requisiti della trasformazione digitale 204

Proposta: Fabbriche Digitali 205

Missione delle Fabbriche Digitali condivise .......................................................................................... 205

Definizione operativa di Fabbrica Digitale ............................................................................................. 206

Localizzazione della Fabbrica Digitale ................................................................................................... 207

Clienti e mercato di riferimento .............................................................................................................. 208

Open source e cloud computing ............................................................................................................ 208

Modello economico della Fabbrica Digitale .......................................................................................... 209

Modelli di Partnership .............................................................................................................................. 211

Governo delle attività delle Fabbriche Digitali condivise .................................................................... 212

Modello operativo delle Fabbriche Digitali 212

Modelli di riferimento ............................................................................................................................... 212

Collocazione nel tessuto produttivo ...................................................................................................... 213

Relazione con la filiera produttiva .......................................................................................................... 213

Relazioni tra le Fabbriche Digitali .......................................................................................................... 214

Relazioni con il Territorio ........................................................................................................................ 214

Creazione di valore nelle Fabbriche Digitali 215

Fabbriche Digitali condivise per la PA ................................................................................................... 215

Fabbriche Digitali condivise per le PMI ................................................................................................. 217

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Esempi di possibili Fabbriche Digitali 218

Esempio: Filiere produttive di PMI ......................................................................................................... 218

Esempio: Sanità ....................................................................................................................................... 218

Esempio: Filiere distributive e di logistica ............................................................................................ 219

Esempio: Sviluppo di conoscenza a livello multidisciplinare e multiterritoriale .............................. 219

Esempio: Aziende di trasporto pubblico ............................................................................................... 220

Esempio: Efficientamento e ottimizzazione dei fornitori tramite e-procurement .............................. 220

Esempio: Co-progettazi - ................................................................ 221

..... 221

Fabbriche Digitali e giovani Talenti 223

Risorse umane: i giovani talenti ............................................................................................................. 223

Fattori motivazionali ................................................................................................................................ 224

Fattori di successo delle fabbriche digitali per i giovani talenti ......................................................... 225

Fattori abilitanti delle Fabbriche Digitali 226

Fattori intrinseci ....................................................................................................................................... 226

Fattori di innovazione .............................................................................................................................. 227

Fattori finanziari ....................................................................................................................................... 227

Fattori sistemici ........................................................................................................................................ 227

Conclusioni 228

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197    

 

Contesto di riferimento In un mondo in cui stanno mutando gli equilibri sociali, politici ed econom

29 è una priorità condivisa e sostenuta a livello europeo con specifiche iniziative. A livello e30, ritenuta ad elevato potenziale

per la diffusione di conoscenza, cultura e servizi, con positive ricadute dirette in termini sociali ed economici. Gli perazione tra

università, centri di ricerca, settore pubblico, privati e terzo settore, a livello nazionale e internazionalerisanamento e crescita, superando le frammentazioni, e sviluppando infine conoscenza e competenza per valorizzare e sostenere le eccellenze locali.

Esaminando la realtà italiana, occorre analizzare sotto diverse prospettive settori pubblico e privato.

CONTESTO PUBBLI CO Nel recente documento "Una riforma per la PA"31 (ottobre 2010) è stata indicata una prevista riduzione della spesa pubblica pari a 62 miliardi di euro nel periodo 2008-2013, con una riduzione di circa 300mila unità del personale (-8.4%) e un aumento di produttività annua del 2% a parità di servizi erogati. Fino ad oggi i risultati sono stati ottenuti principalmente nella PA centrale. È inoltre stato richiesto dall'UE la riduzione degli oneri amministrativi per le Imprese del 25% entro il 2012, con un risparmio a regime stimato in 17 miliardi di euro annui. D'altra parte, la Corte dei Conti ha indicato32 come, sulla base dell'analisi del periodo 2006-2008, la sola riduzione del personale non sia sufficiente ad ottenere riduzioni di spesa.

Le tecnologie in questo caso possono essere usate con una duplice valenza. Da un lato è possibile utilizzare la digitalizzazione delle informazioni per ridurre i costi e velocizzare i processi amministrativi, attraverso dematerializzazione

trasformare i processi stessi, introducendo ulteriori efficientamenti rispetto alle modalità tradizionali di esecuzione. Si tratta in questo caso di intervenire innanzitutto sul funzionamento interno della macchina amministrativa a parità di servizi erogati.

È più interessante identificare invece opportunità di più ampia e profonda innovazione di servizio, verso i Cittadini e le

integrati, ha una positiva ricaduta sulle realtà territoriali.

CONTESTO INDUSTRIALE

                                                                                                                     29 http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_anx\d_jobs/em0028_it.htm

30 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32010H0410:IT:NOT

31 http://www.innovazionepa.gov.it/media/598248/un%20anno%20di%20riforma%20pa.pdf

32 http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunite_in_sede_di_controllo/2010/delibera_12_2010_contr_cl.pdf  

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industriali33. Si sono aperti (o addirittura spalancati) nuovi mercati, con imponenti volumi potenziali e con complessità del tutto nuove da affrontare. Sono mutati

variazioni significative negli assetti industriali e nelle filiere globali.

Citando lo studio:

prodotti, puntando su un più alto valore aggiunto fondato su qualità e servizio, ricorrendo a nuove competenze

occupazionale nelle imprese manifatturiere è dato dal calo del peso degli operai, dal 65,6% del 2001 al 63,2% nel

Varie iniziative sono state adottate da quelle imprese, in particolare di medie dimensioni, che hanno saputo mantenere o addirittura rafforzare la propria posizione competitiva. Tra queste, hanno avuto particolare rilvanza accordi di partnership, internazionalizzazione, accorta delocalizzazione, innovazione.

In definitiva, gli interventi sono stati volti a razionalizzare la produzione per focalizzare gli investimenti su design, progettazione e marketing, ovvero su quegli ambiti di massima rilevanza in termini di vantaggio competitivo, come

34 di Aprile 2010. Nello studio citato è stata inoltre evidenziata la trasformazione dei modelli produttivi, delineando una progressiva evoluzione verso reti di imprese, caratterizzate

o modo è possibile ottimizzare investimenti e costi grazie alle economie di scala, massimizzando la capacità di raggiungere i mercati, ma conservando nello stesso tempo la capacità di eccellere nel rispettivo dominio o nicchia produttiva. In altre parole, si può così valocompetere su scale e ambiti di respiro internazionale.

UNIVERSITÀ E RICERCA Nella definizione della strategia europea per crescita ed occupazione35, il Consiglio Europeo ha posto tra gli altri i seguenti obiettivi:

migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, per portare al 3% del PIL i livelli d'investimento pubblico e privato combinati in tale settore;

migliorare i livelli d'istruzione, puntando a ridurre i tassi di dispersione scolastica, e aumentando la percentuale delle persone che hanno completato l'istruzione terziaria o equivalente.

                                                                                                                     33 http://www.confindustria.it/indcong.nsf/ASCS/CF46C5C97B7A210DC12577B60053151A?openDocument&MenuID=41698C473CBDEC34C12577B9002FDBCC

34 http://www.assinform.it/aree_sx/informazioni/comunicati/comunicato_It_per_lo_sviluppo.htm

35 Ambito Università e Ricerca

 

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Si tratta in questo modo di voler sostenere una economia in cui conoscenza e creatività giocano un ruolo importante, stimolando la cooperazione in ambito nazionale ed internazionale. Con questi obiettivi, il programma UE202036 propone

non formale e informale, la mobilità degli studenti e dei ricercatori, ma anche l'ingresso dei giovani nel mercato del .

pur rilevando diverse iniziative a livello sia universitario sia imprenditoriale per migliorare il rapporto tra Università, ricerca e mondo delle imprese, non si vede ancora chiaramente quale sia il modello di governance a cui tendere per far sì che formazione e ricerca possano aiutare la competitività del nostro Paese. D'altro canto il ritardo sull'innovazione che sconta l'Italia non è indipendente dall'allontanamento progressivo del mondo delle imprese da quello delle Università 37, ma è anche legato al basso livello di investimento delle imprese Italiane (investimenti in ricerca e sviluppo peri allo 0,65% del PIL in Italia, contro una media UE del 1,21%). Oltre a questo, la frammentazione comporta

meccanismi abilitanti che permettano di attrarre investimenti, migliorandone oltretutto il ritorno produttivo attraverso una più efficace capitalizzazione di competenze e capacità.

IN ITALIA: AMBITO PUBBLICO Nelle ultime due decadi, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha presentato luci ed ombre, non arrivando quindi a soddisfare le aspettative né gli obiettivi posti.

cercare di recuperare il gap di innovazione della PA sia locale che centrale italiana. Si tratta di un complesso organico di

ggi precedentemente indicati.

amministrazioni pubbliche e nei rapporti di queste con i cittadini e le imprese. Per la prima volta veniva infatti sancito da una legge il diritto dei cittadini di relazionarsi con le amministrazioni pubbliche attraverso le tecnologie telematiche, ossia

zarsi in conseguenza, in modo da rendere effettivamente esigibili i nuovi diritti. Sono così emersi nel tempo numerosi esempi di eccellenza delle Amministrazioni, con impatto positivo, visibile e diretto sul Sistema Paese.

Purtroppo non è andata sempre così: molte altre Amministrazioni si sono trincerate dietro le difficoltà di applicazione di

possibilità e quindi non hanno preteso quelli che erano loro nuovi diritti.

Questo nuovo Codice nasce sulla base delle esperienze maturate, e introduce una serie di innovazioni per incidere effettivamente sui comportamenti delle Amministrazioni e, quindi, sulla qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e

                                                                                                                     36 http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_and_jobs/em0028_it.htm

37 http://www.assinform.it/aree_sx/informazioni/comunicati/comunicato_It_per_lo_sviluppo.htm

 

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Cittadini e Imprese di fruire di servizi snelli, veloci ed efficienti.

IN ITALIA: AMBITO INDUSTRIALE paese è tradizionalmente sostenuta dal tessuto di quelle aziende, spesso a gestione familiare che

con meno di 250 dipendenti e di 50 Milioni di fatturato vengono definite Piccole Medie Imprese (PMI). In Italia le PMI costituiscono il 99% delle aziende ita 38.

Data la loro dimensione, questa tipologia di aziende è meno resiliente alle oscillazioni del mercato e ha quindi sofferto particolarmente gli effetti della crisi. Nel 201oltre 11.000 i fallimenti delle PMI registrati, in crescita del 20% rispetto al 2009 (Cerved).

Per quanto riguarda la spesa ICT, è stata negli ultimi anni direttamente impattata dallo scenario macroeconomico39. La domanda appare poi fortemente frammentata e tesa a soddisfare solo esigenze di base in termini di incremento di

anto tale, un costo a

di innovazione della produzione o dei modelli di business, e quei casi di eccellenza sono a loro volta scarsamente valorizzati e diffusi, non diventando quindi patrimonio comune del territorio o della filiera come invece accade in altri ambiti. In realtà, le PMI che hanno investito in tecnologia hanno evidenziato un trend inverso, dato che (cfr studio BCG):

- crescono più in fretta (+1.2% dei ricavi negli ultimi 3 anni rispetto a -4.5% per le imprese che non attive su internet)

- raggiungono una clientela più internazionale (14.7% delle vendite sono internazionali contro il 4.1% per le imprese off line)

- assumono più - sono più produttive (il 65% delle aziende online attive dichiara di aver aumentato la propria produttività, contro un

25% delle aziende off line)

Tuttavia, mentre nellaltrettanto per le PMI. Per citare un numero, oltre il 50% delle PMI con meno di 10 dipendenti non hanno un sito internet. Le ragioni di questa situazione sono sia culturali (scarsa conoscenza e propensione ad abbracciare nuovi canali) che strutturali (limitate risorse, know-how accesso alla tecnologia, come evidenziato nel confronto della tavola di seguito, , estratto da World Economic Forum: The Global Competitiveness Report 2010 2011).

locali/nazionali per diventare un fattore competitivo. Limiti infrastrutturali (banda larga innanzitutto), di offerta (tipicamente

                                                                                                                     38    

39

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201    

 

avanzato del termine, sono i principali fattori che frenano lo sviluppo di servizi e capacità abilitanti specializzate per la nostra realtà imprenditoriale.

dello scenario industriale italiano, di cultura di adozione ed uso delle tecnologie, e di elementi abilitanti, tecnologici, finanziari e fiscali.

SCENARIO EVOLUTIVO

AMBITO PUBBLICO Tra le varie aree di intervento, assume particolare rilevanza la necessità di semplificare i rapporti tra la Pubblica

ricadute positive non solo in termini di costi, ma anche di sviluppo e diffusione di tecnologie e servizi e della relativa

delle stesse anche tra le stesse PMI, e accelererebbe il processo di alfabetizzazione ICT, fattore a sua volta indispensabile per innescare il volano del cambiamento. La ricaduta positiva degli investimenti interesserebbe quindi

innovazione in Italia.

In ambito sociale, ad esempio, attualmente circa il 30% della popolazione italiana comprende anziani e disabili, con il 40

dell

ttiva rispondenza dei servizi a questi requisiti è molto bassa. In aggiunta, anziani, disoccupati e persone con bassa scolarizzazione utilizzano internet in percentuali ridotte rispetto al resto della popolazione. È questo uno scenario dove sarebbero evidenti i vantaggi secondo le metriche indicate in precedenza (efficienza, efficacia, cultura).

), permetterebbe sia la creazione di un

AMBITO INDUSTRIALE

gre servizi. Le Reti evolvono in chiave attuale i modelli distrettuali, localizzati territorialmente, e favoriscono lo sviluppo di

                                                                                                                     40 regolamentazioni  

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202    

 

Il fenomeno delle Reti di imprese ha valenza pratica e non è solo un fenomeno spontaneo. In italia, dal 2009 è stata 41 42, al quale si applicano le disposizioni relative ai Distretti produttivi,

con la possibilità di agire in modo collettivo verso istituzioni amministrative e finanziarie. Secondo queste discipline, le Reti devono evidenziare obiettivi strategici ed attività comuni finalizzate al miglioramento del posizionamento sul mercato in termini di competitività ed innovazione.

IL CLOUD COMPUTING Un elemento di rottura degli attuali equilibri è il fenomeno del cosiddetto Cloud Computing. Wikipedia lo definisce in questo modo: computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse hardware (storage, CPU) o software distribuite in remoto43 .

Una definizione simile è strettamente connessa ad aspetti quali mobilità, flessibilità, servizi, innovazione. Gli attori di questa rivoluzione sono i fornitori di servizi e di infrastrutture, che riescono tramite queste nuove tecnologie a mettere a disposizione delle aziende o dei privati cittadini servizi creati su misura, rendendoli fruibili ovunque e con qualsiasi dispositivo. Le informazioni diventano quindi accessibili a molteplici utilizzatori in modo dipendente soltanto dal contesto, creando modi del tutto nuovi di collaborare e creare valore.

Si abbattono in questo modo significative barriere di ingresso, quali il costo di approvvigionamento iniziale delle risorse ICT, i costi e le competenze necessarie per gestirle e manutenerle. Conta solo il servizio e la possibilità di accedervi, gli investimenti iniziali sono annullati o fortemente ridotti, le economie di scala (stesso servizio condiviso tra più utenti)

ndole in investimenti finalizzati a creare valore, a

verso il proprio mercato (o verso nuovi mercati).

Il Cloud Computing cambia i paradigmi finora applicati per i servizi ICT. Non si acquistano o noleggiano più apparati, preoccupandosi poi di usarli al meglio, ma si demanda questo a società di servizi specializzate (Cloud Service Provider),

Ad esempio, pagherò un servizio di gestione documentale per pratica o per utente registrato, non per byte immagazzinati, numero di processori, istanze di database. Infine, gli adeguamenti tecnici e normativi saranno realizzati a carico del Cloud Service Provider, semplificando enormemente costi e complessità gestionali. Potrò inoltre immaginare di usare forme di Cloud pubbliche, private o ibride44, sulla base delle mie reali necessità e priorità.

                                                                                                                     41

42 n. 136 alla G.U. 31 luglio 2009, in vigore dal 15 agosto 09

43 http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_computing  

44 La   ad uso gratuito o a bassissimo costo. Servizi di questo tipo sono ad esempio la posta elettronica e la condivisione di documenti: i dati

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infrastruttura e materiale informatico, alla gestione di un mix di servizi e tecnologie finalizzate alla trasformazione dei

abilitati dalle tecnologie e con valore per il business, in termini di servizi offerti alla clientela finale, di supporto e trasformazione dei processi e dei modelli operativi.

45. È un passaggio particolarmente valido per tutti, ma in particolare ancora più rilevante per quelle realtà medio-piccole che non hanno la forza economica e operativa necessaria per sviluppare e mantenere complesse soluzioni ICT. In quanto tale, è particolarmente rilevante per realtà come quella industriale italiana, caratterizzata da una miriade di Piccole e Medie Imprese (oltre 4 milioni), piuttosto che per le Amministrazioni Pubbliche.

IL CLOUD COMPUTING NELLA REALTÀ ITALIANA La rivoluzione portata dal Cloud offre al nostro paese enormi potenzialità. Uno studio del Cebr (vedi figura di

maggiore di quello atteso ad esempio in Gran Bretagna e Spagna.

Tuttavia, il principio della standardizzazione su cui si basa il Cloud, per cui tutti i fruitori di un determinato servizio hanno accesso alle medesime funzionalità, rappresenta un limite per la specifnostra industria compete tipicamente dove specializzazione ed eccellenza rappresentano elementi chiave di

l servizio. Una particolare                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                risiedono sul Cloud pubblico di proprietà del Cloud Service Provider, e gli utenti possono accedervi in qualunque momento. Gli SLA in questo caso sono spesso limitati, e tipicamente definiti dal Cloud Service Provider con possibilità bassa o nulla di negoziazione.

c ipicamente

.  

45 Si fa normalmente riferimento alle seguenti tre categorie di servizi:

IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto. Questo tipo di Cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta al momento in cui un cliente ne ha bisogno, non

nare dati o la potenza computazionale.

SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi in remoto, spesso attraverso un server web. Questo acronimo oduzione delle

- e tra più fruitori.

PaaS (Platform as a Service) - È simile al SaaS, ma, invece che uno o più programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma iti dove la personalizzazione delle

applicazioni è un elemento differenziante  

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realtà produttiva (un distretto ad esempio) potrebbe voler e dover condividere servizi ICT utili per la co-progettazione di un manufatto, trovando nel Cloud un mezzo per superare quelle altrimenti insormontabili barriere di ingresso: costi iniziali per

servizi, che vanno riflesse non solo nel servizio in sé (funzionalità), ma anche nelle modalità di erogazione (ad esempio, ghi

di riservatezza, eccetera). In questo caso, servizi Cloud verticalizzati permetterebbero non solo di diffondere rapidamente (e successivamente mantenere in modo tempestivo) in tutte le Amministrazioni interessate determinate funzionalità, ma

la razionalizzazione delle componenti applicative e di processo.

e diverse accezioni, e soprattutto di valore specifico per la competitività del Sistema Paese, è un fattore decisionale ancora più importante. È un fattore che ben si lega con la necessità di trasformare non solo la produttività, ma anche la capacità competitività e di innovazione nazionale.

i. ico e privato si propaga anche

specializzati per le varie realtà italiane. Infine, ma non meno importante, la diffusione capillare della banda larga rappresenta un inibitore decisivo anche in realtà di eccellenza.

In conclusione, il rischio è che il nostro sistema produttivo sia soggetto a un un vero e proprio "Digital Divide" per la mancanza di risorse finanziarie, tecniche e di competenze, che innescano nel loro insieme un circolo vizioso di inefficienza. L'accesso a servizi in modalità Cloud consentirebbe invece di utilizzare in modo flessibile, economicamente competitivo, e senza distogliere risorse dal proprio "core" operativo.

REQUISITI DELLA TRASFORMAZI ONE DIGITALE È possibile a questo punto sintetizzare i punti esposti in precedenza in alcuni fattori che abilitino la trasformazione dallo scenario attuale a quello evolutivo. Sono di seguito indicati solo quelli aventi valenza sistemica e di cambio di paradigma.

In primo luogo, è necessario sviluppare un modello ibrido, che concili capacità globali e locali (nazionali e regionali), llo industriale e

verti

centri di eccellenza specializzati, caratterizzati da un corretto mix di capacità realizzativa qualificata e di competenza funzionale. Questi centri di eccellenza dovrebbero inoltre polarizzare ed aggregare superando i limiti strutturali di frammentazione della nostra realtà nazionale.

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205    

 

Quanto realizzato dai centri di eccellenza dovrebbe essere reso fruibile secondo varie modalità, in base alle necessità

Cloud Service Provider) di propria scelta.

Lo sviluppo e applicazione di competenze ICT e di settore rende possibile la realizzazione delle attività dei centri di eccellenza. In questo ambito giocano un ruolo chiave i giovani talenti, che portano nativamente la conoscdelle nuove tecnologie, in modo del tutto diverso da quanto fatto dalle generazioni precedenti.

el incentivazione degli investimenti, in altre parole la realizzazione di una politica sistemica funzionale allo

Non è possibile rispondere a questi requisiti con un approccio tradizionale, per i limiti e le necessità di sistema indicati in precedenza. Occorre invece considerare modelli innovativi, disegnati specificamente in rispondenza a questi requisiti: ecco quindi le Fabbriche Digitali.

PROPOSTA: FABBRICHE DIGITALI

MISSIONE DELLE FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE Il concetto delle Fabbriche Digitali condivise nasce dai requisiti espressi in precedenza, rispondendo alla necessità di migliorare ed evolvere il Sistema Paese, in termini di operatività e competitività, utilizzando pienamente il potenziale

azione digitale e le capacità portate dai giovani talenti.

La missione delle Fabbriche Digitali è quindi di:

trasformare bisogni immediati in servizi concreti e fruibili, immediatamente utilizzabili.

Per raggiungere questi risultati, le Fabbriche Digitali devono allora:

realizzare software applicativi in modalità open source in risposta a requisiti espressi da aggregazioni di Amministrazioni o di Imprese, mettendoli a disposizione sia dei richiedenti sia di soggetti terzi che possano erogare servizi seguendo il

Una Fabbrica Digitale ha quindi la funzione di trasformare degli input (specifiche, richieste dal territorio) in un output (software open source, utilizzabile direttamente o esercibile come servizio da un Cloud Service Provider. Si potrebbe così

e nazionali o territoriali.

I vantaggi delle Fabbriche Digitali condivise per il Sistema Paese sono numerosi:

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Disponibilità di servizi specializzati, di elevato valore per nicchie di mercato di scarso interesse globale ma di

prassi analoghe a quelle già adottate nelle aggregazioni industriali (Distretti); , facilitata proprio dalla rispondenza a esigenze specifiche per la nostra

sviluppata più lentamente e il tessuto industriale è meno consistente

Sviluppo di competenze ICT quindi di valore per il Sistema Nazionale anche oltre la realizzazione dello specifico servizio;

Opportunità per i giovani talenti di sviluppare competenze funzionali e di servizio a diretto contatto con il

funzionale delle specifiche esigenze locali alla capacità realizzativa metodologicamente strutturata; Opportunità di aggregare Ricerca, Imprese e ICT

prodotto/servizio, accorciando ed accelerando il processo di trasferimento di conoscenza tra gli attori del sistema, e favorendo il rafforzamento delle eccellenze attraverso il superamento delle complessità e della frammentazione del nostro Sistema.

Le Fabbriche Digitali rappresentano inoltre una importante opportunità occupazionale, in particolare per i giovani. Come

truzione superiore e universitaria fornisce un naturale punto di riferimento ai neo-occupandi, in quanto possibile ponte anche verso successivi sbocchi verso imprese o pubblica amministrazione. Si crea a questo punto un volano occupazionale innescato e sostenuto dal

possibile sviluppo di innovazione digitale costante e di elevato contenuto, sarebbero perfino superiori a quelle del breve-medio termine. Questo circolo virtuoso è importante soprattutto, ma non solo, per le aree del Sud che potrebbero beneficiare di questo volano iniziale per accelerare lo sviluppo del territorio, non solo in ambito tecnologico.

DEFINIZIONE OPERATIVA DI FABBRICA DIGITALE Definiamo operativamente come Fabbrica Digitale una entità operativa rivolta alla realizzazione di applicazioni software open source, progettate per essere erogate in forma di servizi sulla base dei requisiti specifici di business espressi da

nazionale46. I prodotti software realizzati dalla Fabbrica Digitale sono messi a disposizione sia dei richiedenti sia di enti terzi che possano erogarli sotto forma di servizi in modalità cloud.

Il Cloud riveste un ruolo importante, in quanto gli artefatti delle Fabbriche Digitali devono avere ampia diffusione proprio in quegli ambiti dove la capacità ICT ha penetrazione scarsa o nulla. In questo modo tecnologie e artefatti sarebbero posseduti e/o gestiti da Cloud Service Provider, che opererebbero su un mercato ampio e pertanto con efficienza,

                                                                                                                     46 Questa definizione operativa esclude pertanto lo sviluppo di applicazioni orizzontali a valore specifico basso o nullo. Oltre a creare complessi scenari competitivi con i playeuna posta elettronica, fatturazione, eccetera) non trovano nessun particolare differenziatore associato alle capacità locali, e per contro si scontrano con la cdelle Fabbriche Digitali è invece quello del software sviluppato ad-hoc e ritagliato su processi produttivi attualmente non supportati (e supportabili) da altro software presente in commercio, se non previa significativa personalizzazione o sviluppo.

 

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flessibilità e scalabilità molto maggiori dei singoli utilizzatori. In un modello Cloud, la catena del valore sarebbe come quella indicata in figura.

In alternativa, le Imprese/Amministrazioni hanno facoltà di utilizzare in proprio il software prodotto dalla Fabbrica Digitale, per una qualsiasi esigenza tecnica od operativa. In questo secondo caso, la catena del valore si trasformerebbe come rappresentato di seguito.

LOCALIZZAZIONE DELLA FABBRICA DIGITALE Per operare in modo ottimale, la Fabbrica Digitale necessita di operare in prossimità dei committenti dei servizi. Solo in questo modo è infatti possibile sviluppare e consolidare una cooperazione basata su un comune insieme di competenze, conoscenze e linguaggio, superando di fatto le attuali barriere. La trasformazione dei requisiti in specifiche, la loro

integrante del modello operativo del business.

Su queste basi, le Fabbriche Digitali agiranno in prossimità di aggregazioni territoriali (Distretti) o di poli di eccellenza, vicini alle Imprese e/o Amministrazioni pubbliche.

La Fabbrica Digitale è comunque una realtà fisicamente separata e distinta rispetto alle Imprese e Amministrazioni con cui coopera. Questa alterità è un fattore critico di successo per operare a livello di sistema/aggregato, e non di singola

una realtà (IT interno).

È quindi un fattore strutturale del modello operativo della Fabbrica Digitale la capacità di operare anche remotamente con i tecnologie ICT per

la comunicazione e la collaborazione. Questo aspetto apre quindi importanti prospettive per sfruttare la Fabbrica Digitale

La figura seg

per semplicità un ambito industriale). In realtà, altri Territori possono essere interessati alle stesse capacità (ad esempio, logistica o specifiche capacità di progettazione digitale), e quindi possono avvalersi delle stesse capacità a sostegno della propria proposizione di valore.

In questo modo, la capacità ICT diventa il mezzo mediante il quale diversi sottosistemi nazionali possono cooperare

modello di collaborazione che già oggi avviene in ambito imprenditoriale, e che trova in realtà quali le Reti delle situazioni

sistema, abilitato dal modello produttivo della Fabbrica stessa.

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Le Fabbriche Digitali non si limitano quindi a rendere prestazioni, ma sostengono, facilitano e accelerano il trasferimento di competenze e professionalità (know how), contribuendo ad attivare il volano di crescita intorno alle eccellenze del sistema.

CLIENTI E MERCATO DI R IFERIMENTO Le Fabbriche Digitali si rivolgono alle Amministrazioni Pubbliche ed alle PMI del territorio italiano. Per entrambi i soggetti sono già oggi evidenti forme di aggregazioni, da associazioni territoriali o nazionali per le Amministrazioni sulla base di competenze, o in forma di associazioni industriali riconosciute e strutturate in distretti e reti di imprese. Ognuna di queste aggregazioni ha propri bisogni e necessità finalizzati a massimizzare efficienza ed efficacia, che possono avvalersi di capacità ICT in varie modalità.

rispondere a requisiti specifici e vert

relazione stretta e continuativa tra imprese e Fabbrcompetenze funzionali e di processo specifiche della realtà produttiva.

In questo modo, la Fabbrica Digitale identifica un modo originale nello sviluppo della propria proposizione di valore. Si rompono infatti i paradigmi tradizionali, che prevedono in alternativa da una parte lo sviluppo di requisiti specifici per ogni

applicativi commerciali che sono sostenibili economicamente solo con importanti campagne di commercializzazione.

Il mercato della Fabbrica Digitale è quindi automaticamente identificato dagli stessi committenti, creando una dinamica intermedia tra i due paradigmi tradizionali. La Fabbrica Digitale acquisisce quindi un proprio valore specializzandosi su mercati e/o processi, e trovando nelle realtà di un determinato settore il mercato naturale di riferimento (il mercato coincide con chi esprime il requisito). Inoltre, i prodotti della Fabbrica Digitale possono essere utilizzati al di fuori del mercato obiettivo iniziale, creando un positivo volano nella diffusione dei servizi e delle tecnologie digitali, e facilitando

OPEN SOURCE E CLOUD COMPUTING

realizzato.

Considerate le finalità e le modalità operative della Fabbrica Digitale, il modello di licensing che è più naturale scegliere per il software prodotto è quello open source. Tale modello si presta in modo ottimale a progetti di tipo collaborativo tra più entità, in quanto permette di utilizzare e modificare gli artefatti software liberamente.

La Funiversità, altre Fabbriche Digitali ed i parter tecnologici. La Fabbrica Digitale applicherà apposite licenze d'uso per garantire umaggiore di quanto potrebbe ottenere con il solo lavoro della Fabbrica stessa.

Il software realizzato potrà sia essere fornito direttamente ai clienti del distretto che si adopereranno delle risorse necessarie per metterlo in produzione, sia erogato come servizio. Questo secondo scenario implica che il prodotto sarà rilasciato a Cloud Service Provider, che a loro volta lo utilizzeranno per erogare il servizio in modalità Cloud alle Amministrazioni o alle Imprese interessate, senza che queste debbano dotarsi di costose infrastrutture tecnologiche.

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e liberamente utilizzato senza corrispettivi economici. Questo aspetto è dettagliato nel modello economico descritto di seguito.

Gli investitori della Fabbrica Digitale possono decidere di collaborare alla creazione di una piattaforma software di base che soddisfi le esigenze comuni a tutto lo specifico ecosistema, per poi effettuare ognuna per conto proprio delle personalizzazioni che adattino il software in modo specifico alle proprie esigenze o creino del vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

Naturalmente la condizione fondamentale per abilitare gli scenari ipotizzati è la scelta della corretta licenza open source.

Fabbrica, la modifica del codice senza obbligo di condividere le proprie modifiche.

ad esempio alle start-up di vendere versioni commerciali migliorate senza dover condividere con i concorrenti le proprie migliorie.

soggetti esterni, perdendo però i vantaggi della collaborazione aperta con tali soggetti. Non si ritiene infine adatto allo

originale e impedirebbe di ottenere vantaggi competitivi dalla modifica del software.

investimenti anche significativi in termini di hardware, software e risorse umane specializzate. La modalità as a Service

caratterizzata dalla competizione globale questo fattore può fare la differenza anche nelle organizzazione più piccole.

La cooperazione della Fabbrica Digitale con associazioni di categoria (es. Confindustria, Confcommercio) faciliterebbe la diffusione di una piattaforma standard creando dinamiche di comunicazione e collaborazione impensabili fino ad oggi.

perandi e cultura a essi vicine, allontanandosi così dal gergo specialistico,

MODELLO ECONOMICO DELLA FABBRICA DIGITALE Per adempiere alla propria missione, la Fabbrica Digitale non si pone fini di lucro. L'obiettivo di una fabbrica digitale deve essere quello di sostentamento tecnologico informatico per un particolare distretto produttivo o per la pubblica

er

Fabbrica Digitale è di tipo conoscitivo e non economico.

Per raggiungere tali scopi, una Fabbrica Digitale deve essere in grado di autosostenersi utilizzando varie fonti di finanziamento senza essere pressata dall'obiettivo finale della generazione di capitale. Il modello economico ed operativo dovranno pertanto essere altamente competitivi.

La sostenibilità della Fabbrica Digitale è essenzialmente di due tipologie:

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- diretta, attraverso fondi pubblici (poiché i vantaggi di una Fabbrica Digitale sono di interesse pubblico non solo della filiera produttiva) e fondi privati (perché generano un valore necessario alla filiera produttiva)

- indiretta, con la condivisione degli artefatti con le altre Fabbrica Digitale. Una Fabbrica Digitale è in grado di generare un artefatto software utile a differenti attività produttive; il concetto di riutilizzo, cardine nell'ingegneria del software, potrebbe essere una fonte di sostentamento, ma non di guadagno, per la Fabbrica Digitale; rivendendo a costo di produzione ad altre Fabbrica Digitale un artefatto SW porterebbe dei fondi di sostentamento alle singole Fabbrica Digitali, senza inoltre pesare troppo sul bilancio della Fabbrica Digitale che acquista l'artefatto.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, i flussi entranti possono derivare da:

Il corrispettivo versato da chi utilizzi il software47 generato, sia esso un utilizzatore finale o un Service Provider;

I canoni di manutenzione48 ordinaria e straordinaria del software sviluppato; 49 nel caso in cui personale specializzato della Fabbrica sia impiegato

temporaneamente presso Imprese o loro aggregazioni, Amministrazioni o Operatori del settore50. Finanziamenti pubblici, nazionali e comunitari, per programmi di sviluppo e innovazione51 Finanziamenti privati, per attività di ricerca e sviluppo sostenuta da imprese, anche del settore ICT Finanziamenti a fondo perduto da parte di Fondazioni ed Enti Eventuali quote associative, fissate dal modello di Governance. Tali quote dovrebbero essere comunque

intese limitate ad un definito periodo di avviamento, o fissate ex-ante, per non divenire una forma di rifinanziamento ex-post che copra inefficienza od inefficacia della Fabbrica stessa

-financing, con tipologie generalmente differenti in funzione della specifica situazione. Alcune Fabbriche potranno avere valenza nazionale (ad esempio, attività in ambito Sanità), altre di tipo territoriale (ad esempio, attività per uno o più Distretti industriali), e interessare quindi diversi

                                                                                                                     47 Come indicato in precedenza, le Fabbriche Digitali producono software open source, ma non per questo freeware, ovvero liberamente utilizzabile senza riconoscere un corrispettivo.

48 Il codice open source potrà essere mantenuto ed evoluto, secondo i limiti delle licenze applicate, anche dagli utilizzatori o dai Service Provider, per garantire flessibilità e integrazione con altri sistemi applicativi. La competenza e capacità operativa della Fabbrica dovrebbe però essere tale da rendere generalmente vantaggiosa una manutenzione centralizzata del codice.

49 Si tratta di un aspetto di elevata importanza. La competenza funzionale della Fabbrica dovrebbe poter essere messa a disposizione l sistema

competitivo, questa tipologia di attività deve essere strettamente regolamentata e controllata, limitando quantità e durata di tali attività, e definendo chiaramente le casistiche di applicazione. Si veda anche la sezione che definisce il modello di Governance.

50 Sebbene il mercato-obiettivo sia definito dalla natura stessa della singola Fabbrica, è possibile che soggetti esterni possano ritenere di valore i prodotti sviluppati dalla Fabbrica. In questo caso, e sotto il preciso controllo del sistema di Governance, per evitare dispersione di capitale intellettuale, la Fabbrica potrà cedere i d(ad esempio, aziende di un Distretto possono decidere di fruire di prodotti della Fabbrica di un altro Distretto). Ovviamente, i meccanismi di remunerazione delle prestazioni e desterni che vogliano utilizzarli in un secondo momento.

51 ionali, stanziano investimenti per lo sviluppo di iniziative di innovazione. Per la loro natura di poli di aggregazione, le Fabbriche Digitali potranno e dovranno essere dei naturali attrattori di tali investimenti, e anzi prevedere statutariamente una quota parte del proprio autofinanziamento attraverso questi o analoghi canali.  

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soggetti, pubblici e privati. Proprio questo meccanismo misto è alla base di un efficace meccanismo di Governance, portando a una convergenza di interessi fin dal disegno della Fabbrica stessa.

partecipazione a gare di appalto, o di altre attività in cui la propria natura specifica possa generare delle distorsioni competitive.

È infine di grande importanza la definizione di specifici regimi fiscali, normativi ed amministrativi, per incentivare Fabbriche ed attrarvi capitali, con la finalità di favorire lo sviluppo di cultura e capacità innovativa.

MODELLI DI PARTNERSHIP

tori primari dei prodotti delle Fabbriche, che potranno essere Imprese e loro associazioni, e/o Amministrazioni Pubbliche e loro aggregazioni, in funzione della specifica Fabbrica;

I Service Provider, che si avvarranno dei prodotti della Fabbrica per definire e/o arricchire la propria offerta di servizi;

I fornitori di tecnologie e servizi ICT, che troveranno nella Fabbrica il modo per concretizzare una domanda, a volte persino attualmente inespressa, da parte dei potenziali utenti;

Le Università e i Centri di Ricerca, per i quali la Fabbrica rappresenterà un polo di riferimento e aggregazione, tale da semplificare, accelerare e concretizzare la ricerca e realizzazione di opportunità di innovazione.

In altre parole, ogni Fabbrica Digitale si configura come u Il modello di relazioni è sintetizzato nella seguente tavola.

e collaborativo. La definizione operativa della Fabbrica Digitale, e in particolare la forte vocazione di innovazione digitale, presuppone una forte interazione con i docenti e gli studenti universitari. Le Università dovranno facilitare il raggiungimento di

Le Università potranno inoltre servirsi delle Fabbriche Digitali al fine di poter specializzare sul campo i propri studenti attraverso forme di tirocinio. In qrealizzazione degli aspetti innovativi delle Fabbriche Digitali. Dovranno essere definite le modalità operative per la concreta e fattiva cooperazione tra Fabbriche Digitali ed Università52.

Gli stessi utenti finali (Imprese o Amministrazioni) saranno elementi attivi delle Fabbriche Digitali proprio per portare isiti degli utenti

finali.

Le Fabbriche Digitali avranno stretti rapporti con partner tecnologici che sapranno supportarle nel conseguimento dei loro obiettivi attraverso la loro capacità, consulenza e risorse tecniche. Considerato il modello operativo e il frequente turn-                                                                                                                      52 Un esempio potrebbe essere di potenziare gli attuali Poli Tecnologici Universitari con il concetto di fabbrica digitale, mediante la creazione di newco, joint venture tra univers

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Fabbrica di operare nel tempo con livelli qualitativi adeguati.

Altro ruolo fondamentale sarà affidato ai fornitori di servizi (Service Provider) che, partendo da prodotti e servizi delle Fabbriche, potranno veicolare tali offerte agli utilizzatori finali. In questo caso il rapporto collaborativo vedrà le Fabbriche Digitali come fornitori e i Service Provider dovranno impegnarsi a riconoscere dei contributi economici sotto forma di licensing e supporto alle Fabbriche Digitali.

Una relazione particolare si svilupperà verosimilmente tra la Fabbrica Digitali e quelle start-up53 che si genereranno spontaneamente, come effetto deragionevole ipotizzare un rapporto previlegiato tra la Fabbrica Digitale e queste nascenti imprese, che concretizzerà in modi del tutto nuovi il dialogo e la collaborazione tra Ricerca scientifica, Imprese e ICT, con una concreta e rapida

virtuale in altri. Si accorcerà quindi il processo di trasferimento di conoscenza tra gli attori del sistema, e favorendo il rafforzamento delle eccellenze attraverso il superamento delle complessità e della frammentazione del nostro Sistema.

GOVERNO DELLE ATTIVIT À DELLE FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE Il Governo delle attività (Governance) delle Fabbriche Digitali è un fattore critico di successo.

È innanzitutto indispensabile che siano chiaramente definiti e circoscritti gli ambiti entro cui ogni singola Fabbrica opera. Si tratta di un fattore critico di successo non solo per la specifica iniziativa, ma anche per evitare distorsioni del suo ecosistema, garantendo gli investitori e gli attori esterni. I meccanismi potranno essere definiti caso per caso, ma è ovviamente auspicabile la definizione di modelli di riferimento territoriali o nazionali, per semplificare e rendere omogeneo lo sviluppo del sistema di Fabbriche Digitali.

Ogni Fabbrica dovrà definire un proprio statuto che formalizza il proprio modello operativo, e introduce un meccanismo di supervisione e controllo da parte degli investitori e dei finanziatori, anche in forma di rappresentanze associative.

È inoltre un fattore critico di successo il coordinamento a livello nazionale e territoriale delle Fabbriche nei vari domini, per determinare una nitida focalizzazione (associata al valore che appunto la Fabbrica può generare) e la possibilità di

bbe di sfruttare pienamente il potenziale delle Fabbriche anche creando occupazione nelle aree di sviluppo (Aree Obiettivo 2, Meridione), sfruttando il meccanismo organizzativo della Rete affinché le singole specializzazioni portino a un risultato finale completo e di valore per le specifiche realtà.

MODELLO OPERATIVO DELLE FABBRICHE DIGITALI

MODELLI DI RIFERIMENT O

di tangibile e/o di direttamente utilizzabile. La Fabbr                                                                                                                      53 La Fabbrica Digitale non ha per missione il compito di generare spin-off. Non saranno quindi previsti meccanismi definiti in tale

start-up.  

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pubbliche) e della conseguente definizione dei requisiti, consolidando in questo modo anche il patrimonio informativo associato, e prioritizzando le esigenze.

o dalla Fabbrica Digitale stessa, o in alternativa dal/dai Service Provider che lo utilizzeranno per erogare il servizio, o infine direttamente dagli utilizzatori che volessero direttamente inserirlo nel proprio ambiente ICT. Le capacità funzionali del software consolideranno, armonizzeranno e standardizzeranno quelle nuove capacità necessarie per operare/competere, o quelle eccellenze da portare a fattor comune in termine di servizio.

La coerenza di questo processo presuppone la definizione di "blueprint architetturali" di riferimento, che rappresentino una visione di insieme coerente nello specifico dominio di competenza, e permettano una efficace definizione non solo dei

ressato. Nel caso della PA, la suddivisione potrebbe essere per processi (gestione del personale; dematerializzazione; ecc), nel caso delle PMI per specializzazione del territorio o della Rete interessati.

COLLOCAZIONE NEL TESS UTO PRODUTTIVO Le Fabbriche Dlivello quanto più vicino a quello del territorio in cui operano. Tali istituzioni saranno governate quantomeno a livello regionale in modo tale da poter usufruire degli asset delle istituzioni regionali. È altresì vero che un maggiore

frammentazione nella distribuzione delle Fabbriche D

La continua evoluzione del mercato produttivo guidato dalla continua ricerca d'innovazione per le PMI o dell'ambito giuridico-istituzionale per la Fabbrica Digitale richiede che questo processo, che parte dall'analisi dei requisiti e arriva fino alla realizzazione e messa in opera degli artefatti software, non sia rigido e statico. È quindi richiesta alla Fabbrica Digitale un

RELAZIONE CON LA FIL I ERA PRODUTTIVA La Fabbrica Digitale non è quindi un organo a se stante che lavora per la filiera produttiva, ma deve esserne in tutto e per tutto parte e agire come un collante tra le varie realtà produttive. Solo in questo modo la Fabbrica Digitale può essere in grado di comprendere e capire le esigenze di un mondo vasto quanto un distretto produttivo.

L'organizzazione della Fabbrica Digitale deve quindi agire in due vie. Innanzitutto, una Fabbrica Digitale deve essere composta e controllata da varie entità della filiera produttiva.

Composta per avere chiara e diretta percezione delle necessità dell'ambito in cui si colloca; Controllata perché il ciclo di vita di una Fabbrica Digitale è d'interesse della stessa filiera produttiva; la Fabbrica

Digitale porta, infatti, con sé un valore intrinseco utile a tutta la filiera.

Inoltre, la Fabbrica Digitale deve agire anch'essa nello stesso modo verso la filiera produttiva. In altre parole, è un fattore

nella Fabbrica stessa. Questo approccio, possibile solo una volta avviata la Fabbrica, permetterà di creare dei veri e

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permettendo un dialogo tra le parti, con un linguaggio e un punto di confronto costruttivo comuni54.

RELAZIONI TRA LE FABBRICHE DI GITALI I concetti espressi a proposito della sostenibilità portano anche a un successivo elemento caratterizzante della Fabbrica Digitale: la cooperazione. La realizzazione di un artefatto software necessario a più realtà produttive e quindi a differenti Fabbriche Digitali potrebbe portare alla cooperazione tra più Fabbriche Digitali attive sul territorio nazionale.

Infatti una Fabbrica Digitale potrebbe riutilizzare un componente già sviluppato da un'altra Fabbrica, oppure due o più Fabbriche con esigenze simili potrebbero accordarsi per sviluppare in modo congiunto un componente di uso generico. Tale cooperazione porta a un molteplice effetto positivo. Innanzitutto l'unione delle forze tra più Fabbrica Digitale velocizzerebbe la produzione di un artefatto utile a molte realtà produttive. In secondo luogo, la condivisione dei fondi tra due Fabbrica Digitale aiuterebbe il sostentamento di entrambe le Fabbrica Digitale secondo le proprie necessità e capacità di generare valore: maggiori sono le risorse che metto in campo, superiore sarà la quantità e la qualità dei prodotti software realizzati. Si otterrebbe così l'effetto desiderato in un tempo inferiore rispetto alla realizzazione dello stesso da una singola Fabbrica Digitale e alla successiva vendita dello stesso alla seconda Fabbrica Digitale.

Tali collaborazioni contribuirebbero ad abbassare i costi di sviluppo e manutenzione, che sarebbero divisi tra i partecipanti, nonché ad innalzare la qualità del software prodotto, sia in fase di design (dato che il software deve essere applicabile ad ambienti diversi) sia in fase di testing (per via del maggior numero di utilizzatori).

La condivisione degli artefatti potrebbe essere basata su un modello completamente open souti

esterni alla Fabbrica Digitale è possibile solo in seguito al pagamento di una quota. Questo permetterebbe una forma di sostenibilità indiretta, come accennato in precedenza.

In altre parole, le Fabbriche Digitali stesse arriverebbero a comporre (e sperimentare direttamente) una Rete, che a sua volta rappresenterebbe un importante substrato per facilitare la realizzazioni di Reti di imprese, accelerando lo sviluppo

a valenza per più Fabbriche solo se i relativi ecosistemi hanno comuni interessi competitivi.

Un coordinamento regionale può permettere anche una migliore gestione dei rapporti con le università che tipicamente non operano al di fuori dei confini regionali.

RELAZIONI CON IL TERRITORIO La creazione di Fabbriche Digitali come attrattori di risorse, competenze, conoscenze e generatori di un processo continuo di rinnovamento del sistema produttivo, può servire alla creazione di ulteriore ricchezza e occupazione. In particolare, il ruolo della Fabbrica Digitale, pur connotato da temporaneità nel ciclo di vita della singola impresa,

L'affiancamento territoriale di una Fabbrica Digitale a un distretto produttivo rende possibile la dislocazione di Fabbriche Digitali su tutto il territorio nazionale. Questo è possibile grazie alla forte caratterizzazione dei Territori in base alla produzione. Collocare Fabbriche Digitali nel contesto produttivo geografico porterebbe ad una distribuzione capillare delle                                                                                                                      54 Come indicato in studi Assinform citati nella descrizione dello Scenario attuale, la mancanza di tali elementi oggi rappresenta un importante inibitore nella capacità di identificare e realizzare innovazione digitale  

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Fabbriche Digitali, aumentando e distribuendo geograficamente il contributo occupazionale generato dalle Fabbriche Digitali su tutto il territorio nazionale.

La scelta della collocazione ottimale delle Fabbriche Digitali condivise considera:

scouting e sperimentazione di idee e progettualità, la capacità di networking tra le imprese stesse insediate sul territorio e verso le istituzioni e il mondo

economico e finanziario. Il know-how disponibile delle risorse professionali interne alla Fabbrica Digitale,

possono abilita

La scelta di localizzare tali strutture (parchi o Poli tecnologici) nelle aree più critiche del Paese Italia (Mezzogiorno ma non solo), sulla base di appropriati criteri di assegnazione, rappresenta una rilevante opportunità di sviluppo occupazionale e di competenze indirizzata a quel target di giovani talenti, entusiasti e competenti che rappresentano il futuro ed il patrimonio della nostra Italia.

bbriche Digitali come serbatoio occupazionale. I centri di competenza che le

nativamente distribuite, quali Reti di imprese o aggregazioni di Amministrazioni, la scelta di dove collocare fisicamente la Fabbrica si arricchisce di gradi di libertà, potendo considerare vari aspetti, incluso il costo del lavoro. Sarebbe infatti necessario e sufficiente che la Fabbrica fosse vicino a uno dei nodi della Rete, o ad una delle rappresentanze qualificate

CREAZIONE DI VALORE N ELLE FABBRICHE DIGITALI Per spiegare le ragioni della perdi

abilitazione ed accelerazione nello realizzazione di innovazione digitale competitiva, completando e consolidando il processo di creazione del valore.

In tal senso, la sinergia tra Fabbrica Digitale e Università e Ricerca porterebbe sicuri benefici in ambiti quali:

Realizzazione del prodotto o del Disponibilità di competenze multidisciplinari (marketing, Ingegneria, grafica, arte) Disponibilità di uno o più modelli e piattaforme di erogazione dei servizi al mercato (multiterritorialità e

competitività) Predisposizione di poli tecnologici di eccellenza su tematiche specialistiche Possibilità di catalizzazione e coordinamento delle risorse di enti pubblici e privati su progetti specifici Interfaccia ai mercati di riferimento attraverso partner preferenziali o istituzioni Sviluppo della Creatività

Le modalità e i benefici cambiano a seconda dello specifico contesto. Sono riportati quindi modelli generali, distinti per Industria e Pubblica Amministrazione, e degli esempi concreti, che rappresentino non tanto un obiettivo specifico delle Fabbriche, ma un riferimento operativo per disegnare le effettive Fabbriche Digitali.

FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE PE R LA PA

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bbrica digitale, possiamo pensare alle varie amministrazioni locali sparse sul territorio nazionale. Come indicato in precedenza, queste realtà spesso

anziarie e tecniche necessarie. Eppure le PA locali richiedono un crescente investimento in tecnologie ICT innovative, che semplifichino il sempre più diretto e immediato rapporto con il cittadino, riducendo i costi operativi tramite la dematerializzazione dei documenti e favorendo la diffusione di una cultura informatica sul territorio.

In questo dominio, le Fabbriche Digitali sono strutture fortemente specializzate sui processi verticali della PA. La centralizzazione della progettazione e dello sviluppo di servizi comuni presenterebbe numerosi vantaggi per

Diffusione di servizi digitali nella PA a tutti i livelli, eliminando di fatto la barriera di ingresso rappresentata dal possesso di competenze per sviluppare ed esercire i s

Riduzione del "Total Cost of Ownership", grazie alla condivisione di strutture e capacità elaborative e alla

centralizzazione delle risorse Semplificazione dell'interoperabilità tra Amministrazioni, grazie all'omogeneità delle piattaforme applicative e

delle strutture dati diffuse Congruenza delle singole piattaforme di servizio rispetto a un disegno generale Autofinanziamento dell'iniziativa grazie agli efficientamenti conseguenti della PA Condivisione semplice ed immediata delle eccellenze in tutta la PA, accelerando la trasformazione della

macchina operativa

In particolare, le Fabbriche Digitali dovrebbero centrare le proprie attività su ambiti applicativi caratterizzati da un ampio utilizzo all'interno delle Amministrazioni o da gruppi di Amministrazioni tra loro omogenee, e forte standardizzazione dei processi, dipendenti da regolamentazioni o leggi, e/o da "best practice" consolidate. Potrebbero così rientrare in ambito aree quali Risorse Umane, CRM per le relazioni con i Cittadini e le Imprese, Gestione delle comunicazioni digitali, o ambiti più verticalizzati ma di amplissima diffusione su tutto il territorio e con rilevanti benefici sistemici, quali Sanità e Giustizia. Proprio le caratteristiche di questi processi ne renderebbero possibile una ampia diffusione, con significativi impatti positivi su costi di gestione, efficienza e qualità della macchina amministrativa.

L'identificazione dei domini di interesse dovrebbe essere compito di un "ufficio del CTO" da costituire, sulla base di criteri di valutazione tali da massimizzare l'impatto per la PA. È auspicabile che questa funzione possa avvalersi del supporto delle aziende del settore, anche attraverso le rappresentanze associative.

Ulteriori ricadute positive sarebbero ovviamente a favore della competitività del Sistema Paese, grazie alla semplificazione ed accelerazione dei rapporti tra Cittadini e Imprese da un lato e l'Amministrazione dall'altro.

La diffusione di servizi abilitati dalle tecnologie in modo capillare nella PA innescherebbe infine un volano favorevole nei confronti dell'adozione di analoghi servizi nel settore privato, e in particolare nelle PMI, in quanto sostenuto dai vantaggi economici ed operativi di un rapporto più semplice e rapido con l'Amministrazione stessa. Sarebbe anche indotto un maggiore sviluppo della banda larga sui territori, a vantaggio di tutto il Sistema, fattore critico per lo sviluppo del modello competitivo italiano.

È inoltre possibile valutare una associazione fisica delle Fabbriche Digitali per la PA a Call Center, specializzati in base alle competenze specifiche di processo e/o funzionali della Fabbrica vicina. I Call Center avrebbero il compito di fornire supporto a Cittadini, Imprese e Amministrazioni non solo sugli aspetti più prettamente tecnici, ma anche sui processi

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amministrativi stessi, per snellire, velocizzare e semplificare il rapporto tra i vari soggetti. L'esperienza raccolta nei Call Center potrebbe inoltre rappresentare un input per le ottimizzazioni ulteriori di processi e servizi

FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE PE R LE PMI La Fabbriche Digitali, intese come soggetti con conoscenze tecniche specifiche, nate e integrate nel territorio si propongono come aggregatori di competenze capaci di comprendere e soddisfare i fabbisogni e le esigenze digitali delle Imprese, ed in particolare delle PMI. La collaborazione con le Fabbriche Digitali permetterebbe infatti a un numero molto maggiore di PMI di poter accedere ai benefici della digitalizzazione personalizzazione e costi.

Ad esempio, le PMI possono trarre benefici dalla digitalizzazione sviluppata in collaborazione con le Fabbriche Digitali per:

Ampliare il proprio mercato (e-commerce e internet marketing) -procurement e ROPO) di lavoro virtuali)

Nel caso delle PMI, le Fabbriche Digitali avrebbero una tipica verticalizzazione per realtà territoriale (Distretto) o per aggregazione virtuale (Rete). Come evidenziato in numerosi studi di settore, ogni realtà è infatti fortemente differenziata in termini di penetrazione dei servizi ICT, disponibilità di infrastrutture, soluzioni specifiche. La verticalizzazione permetterebbe di identificare le corrette priorità della singola realtà produttiva, identificandone gli specifici fabbisogni e requisiti. Sarebbero così disegnati servizi standardizzati digitali sulla base delle specifiche necessità di raggruppamenti comunque ampi di imprese. Non si dovrebbero più adattare caso per caso soluzioni di validità generale e ottimali in termini di costi, ma per questo generalizzate e non in grado di catturare e concretizzare il valore caratterizzante una determinata realtà produttiva.

Affinché le Fabbriche Digitali per le PMI possano adempiere alla loro missione, è indispensabile un preciso bilanciamento

-

beneficio, da sviluppare a più mani tra rappresentanze imprenditoriali, rappresentanze ICT e la Fabbrica stessa. È in questo modo possibile sviluppare un contraddittorio costruttivo finalizzato a trovare non la soluzione a costo minore, ma quella capace di esprimere maggiore valore finale per la competitività della specifica realtà. Anche in questo caso, un positivo effetto collaterale sarebbe il confronto costruttivo tra le parti, sulla base di una piattaforma comune di intesa che

Grazie alla conoscenza radicata del territorio la Fabbrica Digitale avrebbe il compito di offrire soluzioni altamente

nze. Una risposta tempestiva consentirebbe alla PMI di adeguarsi rapidamente agli eventuali cambiamenti del mercato e a coglierne le opportunità, aprendo nuovi scenari e raggiungendo mercati distanti.

Se da una parte la Fabbrica Digitale ha una rilevante focalizzazione sulla creazione di valore, non va trascurato il benefico

processi poco snelli e tecnologie onerose da gestire in autonomia. Imprese ed Amministrazioni potrebbero così

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ESEMPI DI POSSIBILI FABBRICHE DIGITALI

ESEMPIO: F ILIERE PRODUTTIVE DI PMI Un terreno fertile per le Fabbriche Digitali in Italia è costituito dalle tante filiere del valore presenti sul territorio nazionale (ad esempio, filiera dei cosmetici). Queste filiere, caratterizzate da elevata redditività e da requisiti di eccellenza verso il consumatore, includono non solo i fornitori di materie prime (nel caso, essenze) e i produttori finali (cosmetico), ma una costellazione di PMI specializzate in materiali, beni e servizi che contribuiscono alla proposizione di valore (boccette di vetro, confezioni, eccetera).

Nel caso di esempio, il fornitore del contenitore e il produttore del contenuto sono accomunati da determinate esigenze operative, giustificate dalla particolare tipologia a valore del prodotto cosmetico:

tracciabilità end-to- identificazione automatica del prodotto nel trasferimento tra i vari reparti produttivi

inventariale

Queste specifiche esigenze, unite al ritorno di investimento previe

implementi un sistema di tracciamento a radiofrequenza dei profumi lungo la filiera, basato su tecnologia RFid.

ta conterrebbe una serie di dati identificativi del prodotto, che potrebbero essere utili in fase di inventario di magazzino o di pick-up della scatola prima della spedizione, piuttosto che durante la catena produttiva del cosmetico, nella transizione da u

tori cosmetici dovrebbero avvalersi di un adeguato sistema di antenne.

In questo scenario tecnologico, la Fadatto ai nuovi processi operativi resi possibili dalla tecnologia RFid: il nuovo prodotto informatico, pur basandosi sugli standard EPC di identificazione automatica dei prodotti, dovrebbe riflettere le specificità operazionali del settore

tramite soggetti erogatori di servizi presenti sul mercato- per tutte le molteplici società del distretto.

ampliare la propria clientela, fornendo scatole dotate di tecnologia RFid ad altri distretti manifatturieri (ad esempio nel settore del lusso o sopra descritto nelle rispettive filiere, investendo in nuove fabbriche digitali che siano in grado di sviluppare prodotti informatici innovativi, partendo dal software open source già sviluppato nel distretto dei cosmetici, nello stesso tempo ritornando al distretto stesso eventuali input per il miglioramento del prodotto. Mettendo a fattor comune le specifiche esperienze e le competenze informatiche dei loro giovani esponenti, queste fabbriche digitali potrebbero cooperare per

e motivati a conoscere nuovi processi produttivi.

ESEMPIO: SANITÀ Considerata la rilevanza della spesa sanitaria nazionale e le relative necessità di ottimizzarla, emergono molteplici possibili scenari di applicazione delle Fabbriche Digitali.

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Un ambito esemplificativo potrebbe essere quello della dematerializzazione delle cartelle sanitarie, al fine di ridurre i costi i,

laboratori) presenti sul territorio, in modo controllato e sicuro. Una Fabbrica Digitale potrebbe realizzare i framework necessari per normalizzare ed archiviare le informazioni, rendendole interscambiabili in ambito nazionale e non solo regionale. In questo modo ogni realtà manterrebbe la propria autonomia amministrativa ed operativa, ma si semplificherebbe ed accelererebbe la diffusione di questi supporti tecnologici.

ESEMPIO: F ILIERE DISTRIBUTIVE E DI LOGISTICA Un altro esempio interessante di dominio applicativo per le Fabbriche Digitali è rappresentato dal settore della distribuzione, che su territorio nazionale vede molte PMI coinvolte nel trasporto merci su gomma. Si tratta spesso di piccoli distributori a conduzione familiare, che operano in modo integrato con grandi operatori di logistica nazionali o internazionali, recuperando la merce da un grande distributore e finalizzando la consegna al destinatario finale.

Una filiera così composta è tipicamente caratterizzata da una limitatissima disponibilità di piattaforme ICT. Si tratta infatti di piccole aziende che, non raggiungendo la massa critica per poter disporre di tecnologie adeguate, tipicamente ricorrono a prodotti a bassa specializzazione, a fogli elettronici ad elevata manualità, o addirittura non utilizzano supporti informatici. Nella migliore delle ipotesi vengono gestite in modo informatizzato la fatturazione e l'organizzazione delle spedizioni.

La Fabbrica Digitale dovrebbe quindi focalizzarsi in prodotti software verticalizzati sulle specificità della logistica e della distribuzione nazionali, integrandoli con processi di dematerializzazione, geolocalizzazione, integrazione tra piccola e grande distribuzione, nel rispetto delle normative sul trattamento dei dati, per funzionalità quali:

organizzazione e ottimizzazione delle spedizioni tracciamento geosatellitare delle spedizioni dematerializzazione dei documenti di spedizione e di consegna gestione del personale e dei turni di lavoro interfacciamento con i sistemi informativi dei grandi distributori B2B

Una piattaforma così realizzata potrebbe essere facilmente integrata con strumenti evoluti di analisi e ottimizzazione, e consentire di disporre di informazioni non più frammentate sul singolo soggetto ma integrate a livello di filiera.

ti di condividere le informazioni relativamente al bene

ionali, superando le attuali micro-frammentazioni.

ESEMPIO: SVILUPPO DI CONOSCENZ A A LIVELLO MULTIDIS CIPLINARE E MULTITERRITORIALE

della popolazione). La conoscenza delle tecnologie e dei loro potenziali eleva la capacità di richiedere infrastrutture digitali

Da qudiverso tipo, potrebbero accedere, in modalità gratuita oppure a pagamento, attraverso aree dedicate allo sviluppo della conoscenza informatica di base o avanzata, a seconda del profilo valutato.

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Oggi la collaborazione inter-universitaria è tipicamente affidata alla posta elettronica o alla comunicazione interpersonale. Realizzare una piattaforma di collaborazione digitale, con un investimento congiunto delle Università pubbliche e private del territorio nazionale, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per rilanciare la ricerca in Italia.

Oggi alcune Università utilizzano già strumenti di apprendimento on-line, gli stessi, potenziati, potrebbero essere aperti al

i realizzare una

strumento di questo tipo potrebbe elevare notevolmente il livello di efficacia della collaborazione e favorire le sinergie interdisciplinari e su più territori.

Si può quindi ipotizzare una Fabbrica Digitale di rilevanza nazionale, per sviluppare servizi per la collaborazione a orazione inter-

di collaborazione tra Fabbriche delineato in precedenza. Ex- ici) di

ricco di ricadute positive in termini di efficienza, efficacia ed innovazione di processo.

Ad esempio, le esperienze generate dalla Fabbrica Digitale e i risultati della ricerca Universitaria, inoltre, potrebbero io tra

le Università e il mondo del lavoro. Le imprese avrebbero, così, anche maggiore visibilità sui profili dei laureandi per eventuali assunzioni.

ESEMPIO: AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO Un esempio di dominio applicativo per le Fabbriche Digitali nel settore pubblico potrebbe essere rappresentato dalle società di trasporto pubblico locali, realtà spesso molto frammentate e tra loro impermeabili, soprattutto in determinati contesti geografici di particolare isolamento (es. comunità montane). La gestione integrata a livello di Comune delle varie società di trasporto permetterebbe di rilevare in tempo utile eventuali ritardi, permettendo rapide ripianificazioni e sostituzioni, e comunicando la situazione ai cittadini in tempo reale attraverso vari dispositivi (portali web, display elettronici, applicazioni per la mobilità).

Inoltre, la disponibilità di una simile piattaforma condivisa avrebbe un enorme beneficio in ottica di innovazione e ottimizzazione del servizio (con ricaduta positiva sui costi di esercizio), in quanto le sperimentazioni di sofisticati algoritmi ed avanzate tecnologie non avrebbero più luogo su singole realtà frammentate. Si potrebbe così operare su una ben più

positi

ESEMPIO: EFFICIENTAMENTO E OTT I MIZZAZIONE DEI FORNITORI TRAMITE E-PROCUREMENT

-line, tra aziende (B2B), tra aziende e privati (B2C) o tra aziende e istituzioni pubbliche (B2G), attraverso rete Internet e commercio elettronico. Tipicamente, le piattaforme di e-procurement permettono a utenti identificati e qualificati la ricerca di venditori di beni e servizi (e-catalog), così come di compratori.

In questo contesto la Fabbrica Digitale potrebbe condurre lo sviluppo di applicazioni che consentano alle aziende con cui la Fabbrica si interfaccia di gestire tutto il processo di procurement in maniera elettronica. Oltre alle funzionalità

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Progetto  DigIT@lia    

 

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normalmente gestite dalle applicazioni di e-procurement già presenti sul mercato (gestione di gare, aste, richiesta di

sempio potrebbe essere quello di avere un sistema di e-procurement

comune e generare avvisi automatici ai produttori quando le scorte scendono sotto un certo livello, o facendo partire in automatico le richieste di quotazione ai fornitori per il

aziende, questo avrebbe anche un vantaggio

possibilità di ampliare lo spettro dei propri fornitori.

-procurement offrirebbe vantaggi alle PMI anche nel momento in cui dovessero posizionarsi sul mercato e diventare fornitori di clienti terzi. La possibilità di poter accedere come fornitore a piattaforme di e-procurement aumenterebbe in primo luogo il mercato potenziale del cliente. Inoltre, ulteriori applicazioni personalizzate potrebbero abilitare le PMI a consorziarsi per partecipare a gare, ottimizzare il prezzo di vendita in funzione della disponibilità a magazzino dei beni o dei requisiti delle aste accrescere la competitività delle aziende sul mercato.

ESEMPIO: CO-PROGETTAZIONE IN MODALITÀ CROW D-SOURCING

ervizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in una comunità virtuale. Questo processo avviene attraverso degli strumenti web.

Inizialmente il crowdsourcing si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio. L'enciclopedia Wikipedia viene considerata da molti un esempio di crowdsourcing volontario. Altri esempi arrivano da società tradizionali, che attraverso una piattaforma web, raccolgono i suggerimenti dei propri clienti per lo sviluppo e la personalizzazione dei prodotti, per renderli più vicini agli interessi della clientela. Un altro esempio di piattaforma di collaborazione e di incontro tra domanda e offerta è costituito da Zooppa, dove gli utilizzatori generano spontaneamente contenuti di advertising per rispondere alle richieste inserite dalle aziende.

Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise, per i freelance la possibilità di a

di crowdsourcing consentirebbe alle imprese di accedere ad un numero enorme di professionalità con costi solitamente molto inferiori rispetto ai normali rapporti consulenziali.

Una o più Fabbriche Digitali potrebbero creare delle piattaforme di crowd-sourcing disegnate per facilitare la co-progettazione e il co-sviluppo in particolari ambiti industriali, in ambito inter-aziendale (Distretto, Rete) o addirittura aperto

positivamente il rapporto tra Amministrazione e Societprocessi, e per meglio svolgere i propri compiti istituzionali.

ESEMPIO: AMPLIAMENTO DEL MERCA TO ATTRAVERSO L UTI LIZZO DI ECOMMERCE E INTERNET MARKETING

Nonostante la scarsa digitalizzaz

dall'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano quest'anno il settore dovrebbe crescere del 19%, raggiungendo un valore complessivo delle vendite da siti italiani di circa 8 miliardi di euro.

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Sebbene ancora lontano in termini assoluti dai ricavi eCommerce dei principali mercati occidentali, nel 2011 l'eCommerce italiano in Prodotti dovrebbe crescere a un ritmo quasi doppio rispetto alle altre nazioni. Si tratta di valori attendibili sulla base delle testimonianze di aziende che già operano su Internet in questo modo.

Le Fabbriche Digitali potrebbero svolgere un ruolo di abilitatore di questo processo fornendo piattaforme di eCommerce per le PMI direttamente o per Service Provider che vogliano erogare il servizio in modalità Cloud. Applicazioni evolute di e-commerce permetterebbero alle PMI una integrazione tra parte produttiva, magazzino e logistica, facilitando anche in questo caso la cooperazione tra aziende diverse appartenenti allo stesso distretto o filiera: ad esempio, per un distretto manifatturiero, più aziende potrebbero consorziarsi per offrire via internet una gamma più ampia di prodotti, capitalizzando

-commerce.

-commerce, le aziende possono varcare più facilmente i confini nazionali, aprendo mercati in nuove geografie anche supportati dagli strumenti di marketing on line. I principali benefici di tali strumenti sono relativi alla realizzazione di campagne pubblicitarie mirate, per massmigliorata interazione con la clientela, con feedback diretti che permettono di migliorare la qualità dei servizi offerti. In effetti le prime attività che intraprendono le aziende nella via verso la digitalizzazione sono la pubblicità sui motori di

pubblicità via mail e dallo sviluppo di pagine aziendali sui social network (54% e 51% rispettivamente).

Le Fabbriche Digitali potrebbero quindi produrre applicazioni che consentano ad esempio di monitorare i visitatori su determinate sezioni del sito o i tassi di risposta dei clienti a pubblicità inviate in formato elettronico, eventualmente raccogliendo le informazioni in uno strumento di CRM che cataloghi le preferenze dei clienti e supporti un indirizzamento delle proposte di marketing in modo mirato. Ad esempio un distretto turistico potrebbe catalogare i propri visitatori in una

abitudini dei clienti target.

ALTRI ESEMPI TRATTATI NEL P RESENTE DOCUMENTO Gli esempi sopra descritti hanno il solo scopo di stimolare la riflessione su scenari di applicazione del modello delle Fabbriche Digitali. Per la loro stessa missione, le Fabbriche Digitali possono inoltre concretizzare iniziative di ampio respiro, quali quelle descritte dettagliatamente nel resto del presente booklet.

usabilità ICT, su tecnologia mobile-wireless. La Fabbrica dedicata a questo scopo potrebbe quindi sviluppare delle prassi ottimali e delle competenze specifiche in questo ambito, con ricadute significative in termini sociali ed economici

mplementata. Inoltre, si faciliterebbe il legame tra Poli e Associazioni imprenditoriali proprio attraverso la concreta realizzazione della Fabbrica.

l presente booklet), le Fabbriche aggiungerebbero capacità realizzativa al modello gestionale delineato, identificato in un framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali. Una Fabbrica Digitale potrebbe essere destinata nello specifico a realizzare una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese. Le innovative funzionalità 2.0 previste (crowdsourcing PA-Cittadini, Collaboration and Control PA-Imprese, Communication & Sharing PA-Paese, con ricadute immediate positive sul territorio nazionale e sul funzionamento del Sistema stesso, e con la

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disegnata per offrire servizi dinamici al cittadino durante tutto il suo percorso di vita, attraverso la conoscenza degli eventi

Una Fabbrica Digitale potrebbe realizzare e sviluppare la struttura di base e una serie di servizi innovativi in ambito

Pubblica, fattore critico necessario per offrire al cittadino un punto di vista univoco ed omogeneo. Anche in questo caso,

direttrici strategiche della stessa.

FABBRICHE DIGITALI E G IOVANI TALENTI

RISORSE UMANE: I GIOVANI TALENTI Per realizzare innovazione occorrono idee, entusiasmo e talento, elementi indispensabili per sviluppare o integrare

ichiede sempre il contributo di creatività ed entusiasmo che può essere apportato da giovani talenti. Le Fabbriche Digitali si prefiggono di sviluppare ed introdurre innovazione nel mercato italiano, valorizzando giovani talenti freschi di studi universitari alle prime prese con il mondo del lavoro.

La Fabbrica Digitale vuole investire sulle persone per inserirle nel mondo del lavoro, far crescere le loro competenze e diventare un canale di integrazione di risorse umane accelerando il loro inserimento in ambito Privato o Pubblico. In questo modo il bagaglio di conoscenza ed esperienza di queste risorse, potrebbe circolare con molta facilità e apportare un notevole arricchimento professionale. Tutto questo concorrerebbe alla creazione di una rete di conoscenze interpersonali e verticali di mercato molto profonda e facilmente espandibile.

Le Fabbriche Digitali rappresenterebbero così una rilevante opportunità di sviluppo occupazionale e di competenze. Si può infatti ipotizzare l'ampio impiego di neolaureati e giovani in cerca di primo impiego, che potrebbero così non solo sviluppare competenze ICT, ma anche creare centri di eccellenza sui processi industriali e relativi alla gestione in ambito Pubblico.

o della Fabbrica saranno infatti studenti laureandi o neolaureati, con naturale ma assolutamente non esclusiva focalizzazione sulle facoltà tecnico-scientifiche55. In questo modo, da un lato le Fabbriche Digitali potranno mantenere una struttura di costi innaturale sbocco del percorso di studi. Le Fabbriche Digitali si identificheranno infatti come luoghi dove i giovani talenti potranno sviluppare sia competenze funzionali sia tecnologiche, a diretto contatto con il mondo industriale o della PA, affiancati da un gruppo ristretto di colleghi senior che li sapranno guidare in questa prima esperienza lavorativa. I giovani laureandi o neolaureati avranno così modo di confrontarsi con gli aspetti funzionali delle specifiche esigenze del distretto di riferimento e con i colleghi che lavorando su un altro target di mercato, possono trasferire ulteriori conoscenze verticali, utilizzando la capacità realizzativa metodologicamente strutturata della Fabbrica

                                                                                                                     55 o, lo sviluppo di modelli economici, la realizzazione di servizi processi della Pubblica Amministrazione, presuppongono il coinvolgimento di Facoltà quali Economia e Commercio, Giurisprudenza, o altro.  

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Inoltre, necessariamente un elevato turn-

ua accezione negativa. Sarà anzi proprio il travaso di risorse dalla Fabbrica Digitale verso

rno della Fabbrica non più di 3-5 anni. Si tratta di un tempo

portandovi il proprio bagaglio di competenze ed esperienze, o per continuare tecnologia, magari tra i partner della Fabbrica Digitale.

È quindi indispensabile identificare anche dei meccanismi di attrazione che rendano queste nuove realtà particolarmente interessanti ed attraenti per i giovani talenti.

FATTORI MOTIVAZIONALI La motivazione è infatti alla base del motore che muove il talento, autoalimentandosi dei risultati che produce.Quello che

è la sabbia che si inserisce negli ingranaggi. In altre parole, la burocrazia, le regole fini a se stesse, gli apparati ed artifici auto consistenti.

Il compito delle imprese diventa pertanto quello di rimuovere gli ostacoli, di farsi contagiare dalla freschezza del pensiero, dal vedere le cose con occhi diversi ed essere artefici della innovazione. Innovazione che difficilmente passa dai laboratori dove canuti professori in camice bianco investono decenni dietro agli alambicchi. C'è bisogno di soluzioni rapide per problemi rapidi. Idee semplici per problemi complessi

attivo un meccanismo che riconosce e premia, finalizzato principalmente a dare un segnale ad indicare che la vita lavorativa e la carriera propria dipendono comunque sempre da quanto ci si impegna per la propria azienda, per gli altri

Affinché si possa consolidare il valore acquisito dai giovani di talento, è essenziale che il tessuto in cui si sviluppa sia ricettivo e dia modo a chi ha talento di continuare a sviluppare, mettere alla prova e premiare le proprie capacità. Questo può essere fatto, ad esempio, creando un sistema che stimoli l'imprenditorialità e permetta a chi ha acquisito una prima esperienza in una Fabbrica Ditgitale esistente, di mettersi in gioco e crearne una propria. E ciò, mediante:

una rete di contatti che fornisca supporto in termini di consulenza, conoscenze specifiche e che metta in contatto i talenti tra di loro

un mercato ricettivo delle idee innovative modelli di incentivazione

La collaborazione con Università, Centri di Ricerca e realtà produttive darebbe continuità al percorso di sviluppo dei giovani, e creerebbe un costante flusso di risorse formate tecnicamente e culturalmente, sia per il settore pubblico che per l'impiego privato. Sarebbe inoltre importante la collaborazione con le aziende ed i professionisti del settore ICT, per adottare ed applicare prassi e metodologie tali da garantire il miglior risultato possibile, e la consistenza nel tempo del prodotto-servizio realizzato.

Assumiamo tuttavia che, se la rete di contatti è fondamentale, il "giovane talento" nell'era dei social media è in grado di crearseli pressoché autonomamente. I social media sono una grande fabbrica di contatti, in particolare per i cosiddetti

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Nativi Digitali. Il mercato ricettivo delle idee innovative, non dipende nè dal giovane talento nè tantomeno dalla sua rete di contatti. La questione si basa sul sistema economico, dove lo scoglio grosso da superare è l'abbattimento di barriere all'ingresso.

Il "giovane talento" non pensa più in termini nazionali. Le idee che sviluppano sono tutte a potenziale respiro internazionale, in quanto direttamente associate con la necessità di sviluppare ulteriormente e rendere competitive in un mercato globale le eccellenze produttive nazionali. Inoltre, iniziative di innovazione e ancor più di ricerca possono e debbono spesso svilupparsi in contesti internazionali. In questo modo, se non si riesce ad entrare nel sistema economico nazionale, ci si rivolge all'estero dove aumenta la probabilità quantomeno di essere ascoltati, se non addirittura appoggiati56. Idealmente, il giovane talento deve impiegarsi in ambienti che siano fucine di start-up per creare valore, con

Un sistema meritocratico regolamentato è sicuramente un fattor

meritocratico che preveda determinati riconoscimenti economici proporzionali ai risultati. Infine, potrebbero essere definiti meccanismi di incentivazione per la successiva creazione di start-up sul territorio, per facilitare il ricambio e generare un positivo turn-over nelle Fabbriche.

neo-imprenditori potrebbero sviluppare proprie offerte di prodotti/servizi personalizzando, integrando o evolvendo le funzionalità realizzate negli artefatti sviluppati dalla Fabbrica Digitale, le start-up avrebbero comunque tutto l'interesse a collaborare con la Fabbrica per quanto riguarda la manutenzione e lo sviluppo delle funzionalità core, in quanto questo permette di continuare a beneficiare del lavoro portato avanti dalla Fabbrica senza dover gestire complesse operazioni di allineamento tra il codice open source e le proprie personalizzazioni proprietarie. Si rafforzerebbe così ulteriormente il ruolo di aggregatore della Fabbrica.

FATTORI DI SUCCESSO D ELLE FABBRICHE DIGIT ALI PER I GIOVANI TA LENTI va

occupazionale per studenti vicini alla laurea e neolaureati di facoltà ICT57 (es. ingegneria informatica) piuttosto che di facoltà economico/gestionali (es. ingegneria gestionale), motivati a sviluppare soluzioni ICT e relative competenze

                                                                                                                     56 La partecipazione a questi progetti fav

l circolo virtuoso favorirebbe indirettamente

e del software prodotto fabbrica digitale  

57   er  Facoltà  che  esprimano  un  contributo  specifico    per  il  contesto,  anche  solo  a  livello  teorico.  Si  pensi  ad  esempio  a  indirizzi  relativi  a  

a  per  le  PMI  italiane  

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tecniche e funzionali, operando a diretto contatto con le realtà produttive o amministrative. Quelle sotto elencate

distretto/amministrazione (o relativi ecosistemi), permettendo ai giovani talenti di maturare le proprie competenze tecniche a diretto contatto con un ciclo produttivo o amministrativo, sviluppando una determinata soluzione

facilmente spendibile nel corso della loro carriera professionale, eventualmente già a partire dalle fasi conclusive del percorso di studi mediante tesi di laurea o stage formativi.

Grazie alle loro caratteristiche di territorialità, le fabbriche digitali faciliterebbero il contatto dei giovani talenti con il mondo delle PMI e della pubblica amministrazione, direttamente sul territorio, favorendo la conoscenza da parte

o valorizzati

mancanza di centri di ricerca e sviluppo, a causa dalla mancanza di risorse finanziarie e di un tessuto di aziende di dimensioni sufficienti per poter investire in R&D; consorziandosi in un distretto, le PMI e le amministrazioni locali anche delle regioni sfavorite sul piano tecnologico potrebbero infatti raggiungere la massa critica sufficiente

to in un polo di ricerca per i giovani talenti locali Affinché le fabbriche digitali siano effettivamente fruibili da parte di giovani studenti vicini alla laurea, oltre che di

giovani neolaureati, è indispensabile prevedere una specifica organizzazione del lavoro, che sfrutti pienamente e positivamente la flessibilità. Ad esempio, andrebbe considerata la pianificazione di attività su orari di lavoro flessibili e/o ridotti per quegli studenti che devono conciliare efficacemente lavoro e studio (pre-laurea).

raggiungimento della laurea. Il riconoscimento di questi crediti sarebbe necessario, nel contesto della riforma universitaria attualmente in vigore, per aggiungere valore alle fabbriche digitali nel confronto con altre esperienze formative (quali. stage in grandi aziende), soprattutto nella fase iniziale di avviamento e lancio delle iniziative.

tizzazione Digitale è

garantire lo sviluppo competitivo delle imprese, in particolare le PMI, oggi penalizzate tra gli altri proprio da questi fattori.

FATTORI ABILITANTI DE LLE FABBRICHE DIGITALI Per sua natura, la Fabbrica Digitale opera in un complesso ecosistema di attori, nel quale deve essere elemento abilitante nella realizzazione di servizi utili a sviluppare la competitività del Sistema Paesrealtà (Amministrazione, Imprese, player ICT, Service Provider e Ricerca).

FATTORI INTRI NSECI Innanzitutto, la Fabbrica Digitale deve raggiungere una propria eccellenza produttiva, bilanciando efficienza e qualità. Deve inoltre sviluppare una propria competenza funzionale-applicativa, non generalista ma specializzata funzionalmente nel proprio dominio di competenza. È indispensabile a questo scopo la forte focalizzazione di ogni Fabbrica Digitale su un proprio unico dominio di competenza, nel quale sia chiaro il contributo nella creazione di specifico valore.

meglio il superamento delle soglie mi

mondo industriale e specificamente ICT.

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Un preciso programma di sviluppo deve mantenere strettamente focalizzata l'attività delle Fabbriche Digitali, affinché siano una risorsa per il Sistema e non un "competitor" delle aziende del settore. Non si tratta di protezione di un mercato, ma di evitare che la preziosa e unica specializzazione della Fabbrica vada dispersa. È anzi da ipotizzare l'utilizzo delle Fabbriche Digitali stesse per progetti di interesse pubblico da parte di privati, mediante opportuni contratti di servizio.

La collocazione geografica delle Fabbriche Digitali è un fattore critico di successo. Un preciso programma organico nazionale deve bilanciare la concentrazione delle Fabbriche in pochi siti ad elevata efficienza, la vicinanza a Centri di Eccellenza (esistenti o programmati), e la presenza di infrastrutture abilitanti (anche qui, esistenti o da realizzare).

FATTORI DI INNOVAZION E

digitale trova infatti immediata concretizzazione proprio nella competenza realizzativa della Fabbrica interessata (si pensi alla realizzazione di servizi ad alto tasso di innovazione per un determinato Distretto), in termini sia di capacità di sviluppo sia di corretta collocazione del nuovo elemento allfunzionale e architetturale propria della Fabbrica stessa. Va in questo senso anche considerato il collegamento scuola-

ntifici, di cui dovranno dotarsi gli istituti tecnici italiani58.

a

le dirette ricadute, ma tale da indurre un cambio culturale nel medio-lungo periodo, rendendo visibile il valore creato dai ni talenti che entrino nella Fabbrica, in quanto formativo su

entrambi i fronti (ICT e Amministrazione/Industria), eventualmente propedeutico alla successiva nascita di start-up già inserite nel tessuto produttivo o amministrativo.

Sistemi premianti il talento e il merito assumono grande importanza per mantenere le Fabbriche a livelli operativi e realizzativi adeguati alla missione.

FATTORI F INANZIARI La sostenibilità finanziaria delle Fabbriche Digitali è ovviamente una condizione indispensabile. Il modello di costo deve essere particolarmente efficiente, per evitare un controproducente appesantimento del modello operativo, e di

sicuramente un fattore abilitante in tal senso.

La Fabbrica Digitale dovrà essere sostenuta inizialmente da finanziamenti con capitali misti pubblici e privati. Il ruolo nello sviluppo di servizi innovativi può essere inoltre strumentale ad attirare finanziamenti pubblici e privati finalizzati a tale scopo.

Inoltre, sinergie con Parchi e Distretti Tecnologici consentono di ottimizzare e focalizzare gli investimenti in Ricerca e le Fabbriche Digitali, potrebbe costituire

un interessante motore per favorire lo sviluppo delle aree del Paese con situazioni più critiche dal punto di vista

FATTORI S ISTEMICI                                                                                                                      58 cfr ad esempio Accordo Prospera-Unione Industriali di Torino  

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Le Fabbrichdi diversi attori, pubblici e privati, nei quali concretizzare innovazione, è infatti indispensabile concentrare e non disperdere le risorse, attrarre capitali e talenti, e infine produrre il valore atteso.

rafforzare le iniziative di trasformazione della macchina amministrativa, in linea con la missione delle Fabbriche Digitali.

assegnare le priorità ai rispettivi fabbisogni.

do capitali necessari

è la capillare diffusione della banda larga. I limiti attuali sono stati più volte evidenziati nelle sedi competenti. In questo caso è opportuno sottolineare che le Fabbriche Digitali permetterebbero di costruire quei contenuti (artefatti software da erogare base di fabbisogni specifici creerebbe automaticamente un bacino di utenti dei relativi servizi, generando lo spunto iniziale per utilizzare la banda larga e rendere gli investimenti iniziali remunerativi per gli attori interessati. È però necessario favorire la diffusione iniziale della banda larga affinché il bacino potenziale di utenti sia il più ampio possibile. Con questo approccdiffusione di servizi (provenienti dalle Fabbriche o di altro tipo) sarebbe una naturale evoluzione del sistema, e contribuirebbe a riavvici

CONCLUSIONI di

nuove tecnologie ICT, digitalizzazione), le Fabbriche Digitali rutilizzando in modo ottimale le competenze diffuse nel territorio, per:

medie) e della Pubblica Amministrazione Italiana

Offrire opportunità per i giovani talenti di sviluppare competenze funzionali e di servizio a diretto contatto con il mondo industriale o della PA

Favorire lo sviluppo di competenze ICT, divenendo un punto di riferimento servizi specializzati e di elevato valore per nicchie di mercato aggregazioni

icerca, Imprese e ICT prodotto/servizio

lità di un simile progetto richiede il verificarsi di diversi elementi, di tipo sistemico, normativo e finanziario, con accesso a capitali privati, pubblici e agevolazioni fiscali che permettano il fiorire delle Fabbriche in tutto il Paese.

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Le Fabbriche Digitali rappresentano una risposta per ridare una prospettiva di crescita al nostro Paese, attraverso a è

ricca.

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ICT E DISAB

La tecnologia Informatica e delle Comunicazioni (ICT) per le persone con disabilità

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PREFAZIONE

Executive Summary

Cap. 1) - I Disabili in Italia e le Tecnologie Assistive

A) I Disabili in Italia e Cenni alle Normative relative

A. 1 - Premessa

A. 2 - Alcuni dati sulla disabilità in Italia

A.2.1 - far fronte alla sostenibilità

A.3 -

B) - Tecnologie assistive per le persone con disabilità

B.1 - Premessa

B.2 - Situazione attuale

B.3 Scenari

B.4 - Proposte per il cambiamento

B.5 - Riferimenti ad alcune buone prassi

Cap. 2) - La ICT per le persone con disabilità in diversi momenti della vita

C)

C1 Premessa

C2. Situazione attuale

C3 Una iniziativa ripetibile

C.4 - Ipotesi di scenari ed esempi

D ) ICT per le persone con disabilità nel Lavoro.

D.1 - Premessa

D.2. Professioni ICT e disabili al lavoro

D.2.1. Scenario attuale

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D.2.2. Scenario a tendere

D.3. Best practices

D.4. Proposte per il cambiamento

Cap. 3) Accessibilità/Usabilità siti web e applicazioni informatiche 6

3.1 - Premessa

3.2 - Scenario nel Paese 3.3 - Proposta per la Istituzioni

3.3.1 - Esempio di iniziativa per le Regioni

3.4 Proposta per le Associazioni Imprenditoriali

3.4.1 - Esempio di iniziativa: ABI (Associazione Bancaria Italiana)

3.5 - Uno sguardo al futuro: verso il Design for All

Conclusioni: Proposte ed azioni per il cambiamento

A l l e g a t i

Allegato 1 - Esempio di Iniziativa: ABI - Ass. Bancaria Italiana

Allegato 2 - - solo utenti, o anche attori?.

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Prefazione

allargata di tutti i cittadini alla vita sociale, per il ruolo che gioca per una efficace gestione del Welfare.

In questo contesto ha importanza primaria il contributo che ICT fornisce per accompagnare ad un ruolo attivo nella società di oggi, dai momenti di lavoro e produzione, a quelli di partecipazione sociale, delle persone con esigenze speciali, in particolare persone con disabilità ed anziani.

el Progetto DigIT@lia, che qui si presenta.

Numerose sono le proposte concrete di intervento, spesso volutamente non dettagliate, in quanto il loro sviluppo non può prescindere dal contesto ed in particolare dalle priorità dei Partner via via interessabili.

Numerose sono le collaborazioni raccolte, a cui va il nostro ringraziamento, difficilmente esprimibili con singoli nomi tutti comunque registrati e disponibili ad intervenire per attivare Progetti nei diversi settori di interesse.

In parallelo a quanto qui raccolto, il Gruppo di lavoro ha anche avviato una indagine di interesse fra diverse aziende, tuttora in corso, di cui si potrà dare esito solo fra qualche mese.

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Executive Summary

o di esigenze delle persone con disabilità.

Fra questi, naturalmente, tutti quelli che integrano o migliorano molte attività in atto: sanitarie, assistenziali, ecc.,

Anche se rilevante da molti punti di vista, questo campo non viene qua esaminato, e lasciato agli specialisti dei singoli campi che se ne avvarranno secondo conoscenza e competenza.

ed alle modalità di relazione, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo così il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese.

rica degli interessati, disabili,

.

In una ottica particolarmente rivolta agli aspetti tecnologici si indicano due campi di intervento:

1. Ausili ICT e tecnologie assistive per i disabili in diversi contesti di vita

2. Accessibilità ed usabilità dei siti web e delle applicazioni:informatiche di Istituzioni,Servizi, Aziende, ecc.

: dati e problemi della loro distribuzione sia geografica che per contesto, scolastico e lavorativo, rilevandone carenze e problemi che ne limitano lo sviluppo, e che la tecnologia e la sua corretta applicazione possono migliorare.

oluzioni organizzative che consentono alla persona con esigenze speciali di partecipare ai diversi contesti utilizzando e fornendo informazioni e servizi. attraverso modalità ICT condivise.

Il panorama è assai ampio e numerose sono le possibili soluzioni e

Mostra-Convegno organizzata ogni due anni da Fondazione ASPHI onlus, che ne presenta e soprattutto discute le innumerevoli soluzioni, iniziative, problematiche.

Il secondo capitolo esamina i comportamenti possibili per le persone con disabilità in alcune situazioni, in particolare di formazione scolastica ed universitaria e nella vita lavorativa.

La esplorazione di questi ambiti,suggerisce ipotesi di intervento attraverso ICT che richiedono approfondimenti e contestualizzazioni caso per caso in relazione a singoli contesti e specifici obbiettivi.

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In particolare in Università, sottolineata la importanza dei CUD -Centri Universitari per Disabilità, e citate diverse possibili soluzioni ICT per la partecipazione allo studio, si avanzano alcune proposte, come ad es.::

Organizzazione di Laboratori per Studenti disabili per avviarli al percorso di studio prescelto, così come , per il futuro mondo del lavoro, incentrati su::

1. consulenza iniziale, orientamento, e, verso la fine, supporto a ricerca lavoro;

2. formazione studente e suo tutor;

3. Studio con il Tutor; e Studio in autonomia

Se ne idenutilizzo e diffusione.

Ancora più complessa è la identificazione di progetti concreti per il lavoro: richiede la individuazione di diverse compICT e di ricerca per la loro traduzione tecnica, della organizzazione per la verifica sperimentale, oltre naturalmente al suo finanziamento.

Ci si concentra quindi su iniziative più generali, organizzative di base, in azienda per una effettiva conoscenza della impiegabilità delle persone con disabilità in diverse mansioni, ma anche per una conoscenza delle condizioni negoziabili con gli Uffici del Lavoro, ad es.

sulle modalità di reclutamento, di Job Coaching e di sviluppo professionale;

per le PMI, attraverso consulenza diretta o indiretta delle loro Associazioni di Categoria,

A queste iniziative di carattere generale si è poi voluto associare la ricerca di concrete disponibilità ad affrontare temi specifici: allo scopo, attraverso i soci di Prospera, si è avviata una Indagine su Aziende (in particolare ICT ma non solo), per esplorare disponibilità ed interesse ad un coinvolgimento su temi specifici, i cui risultati potranno essere disponibili solo fra qualche mese.

Al di là dei risultati diretti che si otterranno, pensiamo rilevante la sensibilizzazione ed attenzione che ne consegue, in termini di consapevolezza della problematica proposta e della sua affrontabilità con ICT.

le quali la -utenti.

Si riconosce che è necessario che tali modalità rispettino normative di coerenza con le tecnologie assistive proprie esigenze speciali. Una coerenza definita da norme di accessibilità/ usabilità periodicamente concordate

a diversi livelli istituzionali, locali e mondiali: e riassunte in Italia con la Legge n.4/2004.

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ione fondamentale, necessaria (anche se non sufficiente) per rendere possibile il dialogo, e la partecipazione di tutti alla società di tutti.

Si rileva peraltro una scarsa conoscenza di tali norme, anche fra le aziende informatiche: da qui la

proposta di inserire tali norme per gli indirizzi di studio tecnico-informatici, sia Secondari che Universitari, che solo ora, ha trovato meritoria applicazione come testimoniano alcune iniziative, ad es. al Politecnico di Torino, Milano e altri..

La esplorazione qui condotta individua la necessità di iniziative appropriate per la loro implementazione , soprattutto per ogni Sito WEB ed applicazione/ servizio della Pubblica Amministrazione (PA Centrale e Locale, Sanità, Scuola, Servizi, ecc.).

Il tema è ovviamente alla attenzione nel Piano E-Gov 2012; anche se se ne rileva la scarsa efficacia operativa, limitato come è a iniziative più di monitoraggio, e meno di intervento.

almeno dei servizi pubblici (e sia di stimolo ai privati), secondo i mandati nazionali ed europei.

Proposte rivolte:

alle Istituzioni, soprattutto di PA locale (regioni, Provincie,ecc.), secondo piani attuativi rivolti:

o a specifici settori (comuni, Scuole, Servizi, Sanità, ecc.), o

o ad integrazioni ed interventi per territorio

ai settori economici ed alle loro Associazioni rappresentative, per aiutare le aziende associate.

Infine uno spazio è dedicato alla Ricerca, univerfra i Sistemi e soprattutto fra Persone e Sistemi, approfondendo le opportunità offerte da HCI - Human Computer Interaction.

**************

Coerentemente con lo spirito e gli obbiettconfermano come la ICT, aiutando a superare specifiche difficoltà, consenta di valorizzare il contributo di partecipazione che le persone con disabilità sono i grado di dare allo sviluppo del Paese, come effettiva risorsa e non come peso per la società.

iare disponibilità ad affrontare casi concreti nei diversi contesti.

A favorire la quale sarebbe auspicabile una particolare attenzione, stimolo e concreta iniziativa anche da parte della Associazioni nazionali e locali del mondo produttivo.

Introduzione

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delle Persone con Disabilità" che il nostro Paese ha solennemente sottoscritto. Una delle aree di grande rilevanza

Communication Technologies.

-government, la formazione, i servizi per i cittadini, la mobilità personale, la la

vita delle persone, oggi largamente pervasi dalla ICT.

ICT infatti interviene non solo come strumento a supporto della operatività, come è sempre avvenuto per ogni innovazione in campo tecnico ed organizzativo, ma viene anche a modificarne i riferimenti attraverso uno spettro di interventi in cui si struttura la vita sociale.

La capacità di partecipare a questa rinnovata modalità, richiamata come e-inclusion, richiede ovviamente opportune competenze e strumenti, che si specializzano in presenza di esigenze speciali (come ad es. ausili e tecnologie assistive per le persone con disabilità). E, naturalmente anche una modalità condivisa per la progettazione ed

Quale la situazione ? Dal fronte dei sistemi, oggi solo una percentuale molto bassa dei siti pubblici è conforme ai requisiti minimi di accessibilità. Le persone anziane o con bassa scolarizzazione utilizzano internet in percentuale nettamente ridotta rispetto al resto della popolazione.

dei siti web della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale, ma anche della Scuola, della Sanità, ecc. Più in generale, nella vita quotidiana diventa sempre più importante la effettiva fruibilità di internet, per disabili ed anziani che costituiscono oltre il 30% della popolazione

attraverso apparecchiature mobile.

Se ne esplorano qui sommariamente gli aspetti tecnici ed organizzativi, che coinvolgono le persone con esigenze speciali, in particolare disabili: tuttavia è importante ricordare che quanto qui discusso, riguarda certo le persone con disabilità, ma è di grande interesse ed utilità per tutti: affrontare ed intervenire su esigenze speciali, di chiara manifestazione e quindi non eludibili, comporta di fatto un grande aiuto per tutti, sempre, e non solo in particolari momenti di vita, o per conseguenza del suo scorrere naturale.

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e-situazione dei disabili in Italia, delle tecnologie assistive, e della loro disponibilità. Segue poi un primo approfondimento, anche propositivo, di best practices in due contesti particolari (Università e lavoro).

le persone con esigenze speciali, e fra esse i disabili possano realmente accedere e partecipare attivamente come tutti. Si distinguono due campi di intervento: quello dei Servizi ed Applicazioni delle Istituzioni Pubbliche (per le quali

sottolineandone il valore anche economico.

Per concludere con una proposta/provocazione che mira a stimolare la collaborazione Ricerca Industria per essere attori nella innovazione.

Ad integrazione operativa di quanto qui presentato il Gruppo di Lavoro ICT & Disabilità ha in corso anche una indagine su Aziende (in particolare ICT ma non solo), per esplorare la loro disponibilità ed interesse ad un pratico coinvolgimento per iniziative su temi specifici, in collaborazione con altri (strutture di ricerca e di intervento diretto); i risultati di tale indagine potranno essere disponibili solo fra qualche mese.

Cap. 1) - I Disabili in Italia e le Tecnologie Assistive

A) I Disabili in Italia e Cenni alle Normative relative

A. 1 - Premessa

Riuscire a dare una dimensione conoscitiva alla condizione di disabilità e disporre quindi di informazioni e dati statistici attendibili sui quali poter ragionare per strutturare delle politiche programmatiche di intervento è qualcosa di estremamente complesso e legata alla conegli anni.

Culturalmente e semanticamente nel linguaggio comune il termine disabilità, nonostante i grandi progressi culturali fatti negli ultimi anni, si presta ancora a molteplici interpretazioni: dal mero riconoscimento di una menomazione fisica o psichica fino ad intendere il più corretto processo di integrazione ed inclusione sociale della persona con disabilità.

Questa concezione dinamica e allo stesso tempo interpretativa della disabilità ha fatto sì che anche nei progetti di ricerca realizzati in questo settore ci fosse confusione su quale tipologia di dati raccogliere. La maggior parte delle rilevazioni statistiche e degli studi disponibili infatti, siano essi internazionali che nazionali, sono spesso realizzati sulla base di una iniziale interpretazione del concetto di disabilità che poi determina di conseguenza la dimensione su base campionaria della popolazione oggetto di studio e la strutturazione dei rispettivi strumenti di indagine.

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legislativi; mentre assai poche sono le indicazioni circa attività di ricerca, sia epidemiologica che organizzativa.

Fatte queste premesse, il presente capitolo vuol mettere a fattor comune alcune evidenze emerse in recenti studi (Il quadro della disabilità in ITALIA - Fonte ISTAT, Sickness Disability and Work -Fonte OCSE- Rapporto ISFOL 2009, Fonte ISTUD) al fine di offrire una base di discussione per i capitoli successivi.

A. 2 - Alcuni dati sulla disabilità in Italia

Secondo i dati del rapporto ISTAT, le persone con disabilità presenti in Italia nel 2004 sono 2.600.000, pari al 4,9% della popolazione (66% circa delle persone disabili sono donne, pari al 6,2% della popolazione), di cui più del 40% ha

difficoltà nel movimento, ossia dichiarano limitazioni motorie. Le persone di 6 e più anni che hanno delle difficoltà nelle funzioni della vita quotidiana, ossia hanno difficoltà a espletare le principali attività di cura personali, sono circa 376 mila. Le persone che dichiarano delle difficoltà nelparlare, sono circa 217 mila. Da questo si evince che la metà delle persone con disabilità, corrispondente al 2,4% della popolazione maggiore di 6 anni, presenta una sola tipologia di difficoltà di quelle considerate. Bisogna considerare

L'età media dei disabili che vivono soli è di 76 anni per gli uomini e 80 anni per le donne. La presenza di persone anziane nella popolazione con disabilità incide sulla distribuzione dei disabili nelle diverse tipologie familiari possibili. Le famiglie con una persona disabile sono spesso uni personali o caratterizzate da un numero limitato di componenti e per lo più senza figli al seguito. La persona disabile vive più frequentemente come membro aggregato di un altro

è significativamente più bassa rispetto ai non disabili (il 26% dei disabili fino a 44 anni è coniugato, contro il 47% dei non disabili). La disabilità tra i giovani può determinare una loro permanenza nel nucleo familiare d'origine; si riscontra così che il 34% dei disabili di età 25-44 anni vive con i genitori (rispetto al 19% dei non disabili), e che il 17% dei disabili della stessa età vive con un solo genitore (rispetto al 6% dei non disabili). Questo implica verosimilmente una situazione di maggiore necessità economica e, talvolta, di maggiore disagio: in effetti il 42% dei disabili ritiene scarse o insufficienti le proprie risorse economiche, rispetto al 27% dei non disabili.

A.2.1 - scimento di un diritto ma

una opportunità per far fronte alla sostenibilità

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2,4% è disoccupato, il 3,9% è in cerca, il 2,9% è disponibile mentre il 53,4% non mostrano interesse.

3 per cento) rispetto a tutte le altre tipologie di disabilità così come è più alta la percentuale di persone in cerca di occupazione (4,3 per cento).

fattore importante nella risposta nel breve e nel lungo periodo alle sfide economiche che interessano la maggior parte dei paesi OCSE.

La partecipazione attiva delle persone con problemi di salute ma perfettamente idonee a partecipare alla vita produttiva del paese, infatti rappresenta una delle possibili soluzioni per affrontare il declino dell'offerta di lavoro associato all'invecchiamento della popolazione. Si prevede infatti che nei prossimi 50 anni, si registrerà in tutti i paesi un forte aumento delle quota di pensionati e un notevole calo della quota di popolazione attiva di fascia giovane.

Corea e Spagna (OCSE, 2006). Questi sviluppi potrebbero portare a una brusco calo della forza lavoro e di conseguenza potrebbe risultare una crescente difficoltà a sostenere la qualità della vita delle persone, in particolare per quanto riguarda il sistema di welfare. Lo scenario illustrato spinge ancor di più ad investire nel potenziamento e

Attualmente in media, una persona su sette in età lavorativa (18-64 anni) presenta una disabilità che ostacola la vita quotidiana.

In Italia questa percentuale si assesta intorno al 9%. La stragrande maggioranza delle persone che presentano

Ad esempio, se si considera una disabilità provocata da lesione midollare ( ) su 218 c

tuttavia ancora preoccupante registrare come la maggior parte di queste persone fuoriesce dal mondo formativo - professionale. Come si può notare nella figura di seguito riportata, è stato fatto un confronto tra la condizione lavorativa prima e dopo aver subito la lesione. Tutte le categorie professionali subiscono una diminuzione percentuale mentre aumentano i pensionamenti e la disoccupazione.

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assunzione di persone con disabilità) gli iscritti alle liste di collocamento sono 768.390 a fronte di 230.000 occupati.

registra una disoccupazione delle persone con disabilità quasi doppia (il 17,1% vs. il 9,7%).

Il match tra lavoratore e datore di lavoro avviene attraverso la chiamata diretta (circa 50).

Il 49,1 delle assunzioni è per lavori a tempo indeterminato mentre sensibilmente più bassa la percentuale dei lavoratori disabili che decide di avviare un attività in proprio rispetto ai non disabili: il 21,9% contro il 27,2%. I settori di impiego sono quello pubblico (29,1%), quello dell'industria (22,2%) e del commercio (20,4%).

A.2.2 - disabilità e alti tassi di abbandono

sone con disabilità rispetto ai non disabili. La quota di persone disabili con una istruzione secondaria superiore è circa la metà

con disabilità tra i 20 e i 30 anni con un basso livello di istruzione sono più del 50% rispetto alle persone senza disabilità, mentre vi è un divario minore nella fascia di età tra i 50-59 e i 60-64 anni.

disabili sono inclusi nelle scuole con persone non disabili. Il processo di

un trend positivo sul livello di integrazione dei ragazzi disabili che, attualmente, costituiscono una percentuale

superiori.

basa su tre interventi: Legge 517/77 "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico"; Legge 104/92 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"; DPR 24/2/94.

Questa produzione legislativa nel corso degli ultimi trent'anni ha fatto registrare un aumento del numero di studenti ttanto importante il numero di

elementare e di 13,5 anni per le medie. questo fa pensare che, nonostante quantitativamente il livello di inserimento

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sono più i maschi che le femmine (circa 33%) sui banchi di scuola. Nella scuola primaria, il 40% ha un ritardo mentale, il 14,3% ha una disabilità motoria, circa il 5% ha problemi di vista e il 6% ha problemi di udito. Nella scuola secondaria, il 43% di ritardo mentale, l'11% di problemi motori, il 4,4% di vista e il 6% di udito.

Ma come fanno i ragazzi disabili a recarsi a scuola? Circa il 75% non fa uso di trasporti scolastici, mentre la restante quota può avvalersene. Offrono un supporto sussidiario soprattutto i comuni, con quote che vanno dal 17,7% nella primaria al 20,9% nella secondaria.

A.3 -

Le soluzioni di ICT costituiscono un potenziamento delle possibilità individuali degli studenti con disabilità, fattore su cui porre attenzione nel perseguimento di una e in particolare del collegamento ad internet è meno diffuso tra la popolazione con disabilità rispetto alla media della popolazione.

Ad usare un PC è il 42% della popolazione, ma solo il 12% della popolazione con disabilità e il 9 % per cento di

disabilità. Solo fra i più giovani, 6-24 anni, per i quali non si registra differenza tra popolazione disabile e restante popolazione. Da sottolineare il caso delle giovani donne che presentano tassi di utilizzo decisamente superiori ai loro coetanei maschi e alle coetanee nel complesso della popolazione. Chi usa il PC ed internet lo fa prevalentemente con una frequenza quotidiana /settimanale.

persone disabili è quella di individuare percorsi professionali sulla base delle attitudini, delle capacità e delle vocazioni attraverso soluzioni di ICT.

Il modello di sviluppo del lavoro in networking sta acquistando sempre più valore e offre maggiori opportunità di integrazione. Un chiaro rappresentato dal tele-lavoro, che tuttavia richiede ancora una maturazione culturale da parte delle aziende. I progressi della ricerca tecnologica a favore delle disabilità aumenteranno le possibilità di ingresso dei disabili nel mondo del lavoro favorendo e valorizzando il contributo delle persone disabili al progresso produttivo, realizzando il

.

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legati alla disabilità specifica e di conseguenza prevedere la personalizzazione degli strumenti utilizzati.

Occorre quindi pass

tri, sarà poi la stessa persona con disabilità, il cui parere non può essere ignorato,

necessità.

B) - Tecnologie assistive per le persone con disabilità

B.1 - Premessa

Vedere la persona disabile come cittadino con diritto di piena partecipazione alla vita sociale è un assunto della alising

opportunities for people with disabilities in all aspects of life, since these technologies can contribute to providing

Le tecnologie ICT, progettate per gestire e trasferire informazioni, rappresentano dei formidabili mezzi per modulare le opportunità sociali per le persone con disabilità, in ogni ambito vitale. Nei documenti comunitari le tecnologie assistive

to ICT - sistema, hardware, software o servizio - utilizzato per aumentare,

rumenti tra cui appunto le tecnologie

Alcuni esempi classici di AT-ICT, in particolare per i disabili visivi, sono i display e le stampanti Braille, gli screen reader, i software di ingrandimento e riconoscimento dei caratteri, i sistemi di riconoscimento vocale. Tali dispositivi

individuali compensativi) ( ).

dagli stessi referenti delle associazioni di tutela, dai policy maker. Ciò è testimoniato dalle previsioni della normativa sul mercato del lavoro e sul collocamento mirato (Legge 68/1999), dalle aperture di documenti quadro come il Libro

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Verde sul futuro del modello sociale, dalla pianificazione a livello regionale e cittadinanza e sui livelli essenziali di assistenza.

B.2 - Situazione attuale

La Commissione Europea ha stimato che il 30-40% dei cittadini europei (ovviamente non solo disabili) sono attualmente tagliati fuori dal mondo ICT. La Commissione ha promosso diversi studi sul tema delle tecnologie assistive e ICT per colmare il gap conoscitivo dal punto di vista dei dati ( ) e abbattere le barriere che ne frenano la diffusione.

Come visto in precedenza ed in particolare a una domanda mal posta: il problema è rilevare grandezze su una variabile multi-dimensionale che connota in modo diverso le persone disabili - i potenziali beneficiari degli ausili - a seconda del punto di vista e del criterio certificatorio

-10 oppure fare la valutazione secondo il modello ICF ( ) ?). Crediamo sia più utile riflettere su quante persone hanno bisogno di un determinato ausilio, di un dato sostegno, di un particolare percorso formativo/inclusivo, per rilevare

i possono avvalere e si avvarranno delle AT e dei percorsi specifici che la disabilità ha duramente evidenziato.

Ad esempio, una modalità di valutazione è di stimare il fabbisogno di sostegno di base, riabilitativo/funzionale, lavorativo, educativo, ovvero di progetti per la vita indipendente riferiti a determinate fasce di popolazione. Dal punto

, delle possibilità di ri-uso da parte di altri utenti, della ripartizione della spesa tra pubblico e famiglie.

Il mondo sanitario sottolinea che il problema centrale è la ri-abilitazione. Le soluzioni assistive sono una componente cruciale dei progetti individualizzati:e costituiscono un corredo di strumenti comprendente tecnologie di utilizzo generale e tecnologie assistive. Non basta possederli, però, solo possederli, ma è fondamentale saperne fare buon uso. Uno delle maggiori criticità del sistema pubblico si rileva infatti nelle modalità di prescrizione e utilizzo degli ausili, spesso scollegate da un progetto personalizzato che potrebbe garantire maggior appropriatezza ed efficacia sul piano delle opportunità per la persona assistita.

La mancanza di dati relativi alla diffusione e costi degli ausili ICT, al flusso dei benefici concessi in termini di servizi e

anche se rimarcata da tempo - rimane un gap che è necessario colmare.

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B.3 Scenari

complicata fase di implementazione del nuovo assetto federalista, ma anche per gli specialisti e per i referenti delle associazioni di advocacy.

A livello regionale, per esempio, si potrebbe lanciare un Progetto di Osservatorio - da promuovere in collaborazione con le ASL e con una partecipazione istituzionale di ISTAT, INAIL e INPS - ere, analizzare e diffondere statistiche, anche su base campionaria, in modo da descrivere le persone disabili mediante una variabile multi-dimensionale, ovvero considerando i bisogni della vita quotidiana.

Grazie a degli approfondimenti di ricerca e a un set minimo di indicatori, si potrebbe stimare la spesa

pubblica per la fornitura di alcune tipologie di ausili, i volumi di mercato per tipologia di ausilio.

e

B.4 - Proposte per il cambiamento

ambiente, quindi di un case manager capace di accompagnare la persona disabile e la famiglia secondo un progetto

a) un servizio di assistenza a 360° offerto da professionisti della rete pubblica dei servizi;

b) la messa in rete delle risorse informative, a partire dalle Guide ai servizi territoriali ovvero alle tecnologie assistive disponibili, e delle possibilità di orientamento offerte, per esempio, dalle Ausilioteche createsi in molte regioni italiane.

Si dovrebbe puntare a garantire alle persone disadelle loro applicazioni, ponendo particolare attenzione ai servizi basati su tecnologia mobile i quali, per la loro crescente diffusione, promettono di migliorare la qualità della vita di persone disabili e la loro partecipazione attiva alla vita sociale.

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Da parte delle Asl si sottolinea che il problema centrale è la riabilitazione. Gli ausili - letteralmente aiuti - sono un elemento molto importante che può condizionare in senso positivo dovrebbe infatti essere legato alla costruzione di un progetto di assistenza personalizzato, in cui sia prevista la dotazione di ausili di qualunque tipologia (ICT, ma anche carrozzelle, deambulatori, protesi informatizzate, ecc.). La

tecnologie. Alcune istituzioni offrono opportunità formative che andrebbero integrate in progetti riabilitativi personalizzati. Su questa direttrice operano già istituzioni come, ad esempio, il Centro Protesi Inail( ) di Vigorso di Budrio e il Polo Tecnologico della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano.

Per fare ciò, occorre aggiornare il contenuto dei Livelli Essenziali di Assistenza, a partire dal Settore sanitario che è già normato, in modo da includere la fase di diagnosi auspicabilmente secondo i valori espressi dal modello ICF - e

i risorse finanziarie tuttora non finalizzate (cfr. i

sociale.

ria collaborazione di enti come le Fondazioni e

territorio. Gli spostamenti da casa per il posto di lavoro o verso la rete dei servizi specialistici rappresentano un nodo irrisolto. Per la persona disabile e la famiglia è generalmente impossibile sostenere in proprio una spesa per un servizio continuativo privato di trasporto.

Esperienze locali ormai consolidate dimostrano che si possono studiare interventi innovativi, a regia pubblica. Va

nonché le funzioni di monitoraggio/valutazione puntando ad assicurare caratteri di sostenibilità del progetto e sua replicabilità in altri contesti.

B.5 - Riferimenti ad alcune buone prassi

- Piano d'Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, Regione Lombardia

http://www.famiglia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Famiglia%2FDetail&cid=1213415225005&pagename=DG_FAMWrapper

-

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http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/Sostegno%20e%20Assistenza_Per%20disabili_Progetti%20a%20sostegno%20delle%20famiglie%20con%20disabili&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_CAT_Bisogni_34_07/fac6fa80446e01e1bc57bfd36d110d8a/PUBLISHED&categ=IT_CAT_Bisogni_34_07&type=content

- Ausilioteca AIAS Bologna Onlus e Azienda USL di Bologna

http://www.ausilioteca.org/

- Ausilioteca Associazione Nazionale Subvedenti Onlus

http://www.subvedenti.it/AusiliotecaANS.asp

- Portale SIVA e Casa domotica della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano

http://www.portale.siva.it

http://www.youtube.com/watch?v=cv0xIYNFDSg

- Progetto Muoversi della Provincia Autonoma di Trento

http://www.trentinosociale.it/index.php/servizi_ai_cittadini/guida_ai_servizi/per_destinatari/disabili/fruire_dei_trasporti/muoversi

Cap. 2) - La ICT per le persone con disabilità in diversi momenti della vita

Gi ausili e le tecnologie assistive costituiscono gli strumenti tecnologici attraverso i quali le persone con disabilità possono partecipare ai diversi contesti in cui la organizzazione della società si struttura con modalità digitali. Ovviamente perché ciò sia possibile occorre una coerenza fra le strutture tecniche delle due parti: quella dei contesti, e quella di cui la persona (in questo caso disabile) dispone per detto dialogo.

Alla analisi della prima è dedicato il prossimo capitolo: qui si esaminano esempi di interventi in diversi contesti a cui la persona ( e quindi anche il disabile) deve via via fare riferimento.

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A situazioni diverse corrispondono soluzioni tecnologiche diverse: ma soprattutto soluzioni organizzative diverse di cui le soluzioni tecnologiche costituiscono, per tutti, le modalità per accedervi e parteciparvi: per le persone con disabilità ciò avviene attraverso gli ausili e le tecnologie assistive adatte allo scopo. Eventualmente specifiche in singoli contesti per semplificare o velocizzare le operazioni, come peraltro avviene per tutti.

tro accennato nel cap. precedente) a cui si perviene, caso per caso, in singoli contesti applicativi, con esigenze specifiche: tutti degni di attenzione nei singoli contesti, raramente generalizzabili.

A questo scopo abbiamo voluto avviare una indagine parallela per rilevare interessi a possibili progetti di singoli settori, che si concluderà in alcuni mesi.

strutture interessate, per assicurarsi che dispongano delle dovute conoscenze ed attenzioni alle persone con esigenze speciali ed agli ausili e tecnologie di cui normalmente dispongono.

In pratica su un piano strettamente tecnico è il tema della accessibilità/usabilità affrontato nel prossimo capitolo,

Condizione fondamentale in tutto ciò, per tutti, e quindi anche per i disabili, è la possibilità di svolgere opportuna formazione, per la quale è: naturale prerequisito il livello di preparazione scolastica acquisita.

Anche da qui combattendo il crescente abbandono scolastico che si va registrando.

A questo scopo la ICT può fare molto, come si riscontra e discute a molti livelli nel mondo della Scuola: tema questo che non affrontiamo sia perché vi è dedicato un Gruppo di Lavoro di questo Progetto, sia per la molteplicità di interventi specialistici in un settore di alta e delicata qualificazione.

Riserviamo invece la nostra attenzione a due momenti, in cui tecnologia e organizzazione concorrono verso una loro integrazione per la partecipazione delle persone con disabilità:

alla formazione superiore Università e scuole professionali Superiori partecipazione qualificata;

al mondo del lavoro

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Si farà riferimento ai temi specifici di questi settori, suggerendo iniziative in diversi casi di esperienze maturate, la cui diffusione (almeno come impostazione ed obbiettivo, con gli adattamenti propri di ogni caso) riteniamo di largo interesse.

C)

motori per ogni partecipazione qualificata

C1 Premessa

Il trend al MIUR per l'anno accademico 2009/2010 è circa di 14.000 studenti con invalidità superiore al 66%.

Oltre alla crescita numerica degli iscritti, negli anni c'è una differenziazione per tipologie di disabilità e situazioni di difficoltà, si rivolgono ai servizi, studenti con difficoltà motorie, sensoriali (non vedenti, ipovedenti, sordi, ipoacusici), dislessici.

Alcuni servizi disabili hanno scelto di occuparsi anche di situazioni di disagio e fragilità che non sempre sono correlate a una certificazione di invalidità superiore al 66%, includendo quindi anche studenti con disagio psichico e problematiche di relazione.

...

L'aumento delle iscrizioni è il risultato sicuramente di diversi fattori: la diffusione della scolarizzazione in generale, gli effetti positivi della scelta politica e culturale italiana verso l'integrazione, la formazione della CNUDD, Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità.

La Legge 17/99, che ha modificato ed integrato la Legge 104/92, ha fornito finanziamenti e direttive specifiche agli Atenei italiani in merito alle attività da realizzare in favore degli studenti disabili. In particolare ha previsto che ciascun Ateneo nomini un Delegato per la Disabilità, stanziando un capitolo di finanziamento agli Atenei vincolato alla

disabili con specifico riferimento a:

sussidi tecnici e didattici specifici;

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supporto di appositi servizi di tutoring specializzato;

trattamento individualizzato per il superamento degli esami e uso di specifici mezzi tecnici in relazione alla tipologia, o possibilità di prove equipollenti.

Il contesto universitario è cambiato a partire dalla istituzione dei Servizi disabili: è maggiormente consapevole delle difficoltà che lo studente disabile deve affrontare, ma anche delle competenze e potenzialità che porta con sè. Il tema delle tecnologie va di pari passo con lo sviluppo delle potenzialità dello studente: esse diventano strumenti necessari

In questi

nel fare didattica per tutti. La strada intrapresa va verso lo sviluppo di strumenti/applicazioni/servizi, strategie e metodologie di comunicazione e formazione accessibili ed utilizzabili da tutti.

Agli inizi del 2001 i Delegati per la disabilità hanno deciso di riunirsi nella CNUDD, un organismo in grado di rappresentare la politica e le attività delle Università Italiane nei confronti degli studenti disabili e delle problematiche connesse alla disabilità. La finalità principale della CNUDD è di consentire lo scambio di informazioni ed esperienze tra le diverse Università e condividere alcune linee di indirizzo per le attività di tutti gli Atenei attivando tutti i servizi necessari a rendere operativa la normativa prevista dalla Legge 17/99 e cercando di rispondere nel modo più adeguato alle esigenze degli studenti disabili nel loro percorso formativo universitario.

C2. Situazione attuale

La situazione attuale si presenta con un Servizio Disabili per ogni università: i Servizi condividono le linee di lavoro, ma si differenziano a seconda del numero degli studenti disabili presenti e della formazione degli operatori. La

Servizi che forniscono supporto ad un numero più alto e diversificato di studenti disabili.

Le attività erogate per gli studenti prevedono anche il supporto con mezzi tecnici in relazione alla tipologia; in questo ambito i Servizi Disabili hanno attivato diverse sperimentazioni per favorire l'uso delle ICT nel contesto universitario, sia nella didattica, sia per uno studio autonomo da parte dello studente. Il MIUR prevede anche finanziamenti specifici per progetti innovativi sul tema della disabilità, presentati da una o più università (ad esempio come il Progetto

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Autismo orientato a esplorare le possibilità di ingresso di persone con disturbi dello spettro autistico all'interno dell'università, che ha visto coinvolti Bologna, Catania e Federico II di Napoli)

e il FIRB (Fondo per gli Investimenti per la ricerca di base) che ha finanziato il progetto ReteAccessibile per lo studio e la progettazione di una piattaforma informatica accessibile.

All'interno della CNUDD, esiste un gruppo di lavoro (Modena, Bologna, Verona, Napoli) che ha aperto un confronto con AIE (Associazione Italiana Editori) per fare in modo che nell'orizzonte di cambiamento prospettato dall'arrivo degli ebook sul mercato italiano, si tenga conto delle questioni legate all'accessibilità (Progetto LIA: Libri Italiani Accessibili).

Le azioni di utilizzo delle ICT sono: verso i docenti per attività di sensibilizzazione e formazione, verso la didattica per una modalità sempre più multimediale e nello stesso tempo accessibile, verso lo studente per renderlo competente e autonomo nello studio e nel futuro mondo del lavoro, come ad esempio:

- utilizzo di lavagne digitali per la preparazione e la produzione della lezione con formati digitali

- uso del riconoscimento vocale per la dettatura del parlato del docente

- stenotipia a distanza per abbattere i costi dello stenotipista in presenza

- strumenti a induzione per sordi con residuo uditivo che usano protesi o impianto cocleare

-

- per lo studio in autonomia: screen reader, sintesi vocali, software per mappe concettuali, software di riconoscimento vocale per il controllo del computer e per la scrittura, strumenti e software di ingrandimento

Progetto CL@SSI 2.0 Progettazione e Sperimemtazione sviluppata da ANSAS ex Indire). Non mancano Centri specializzati ed esperienze di eccellenza, alcune delle quali sono più oltre riportate.

Tuttavia, nonostante quanto fin qui indicato, il sistema non si modifica quanto vorremmo.

Per sistema intenformazione di insegnanti, docenti, operatori, nella cornice dei servizi e possibilità per gli studenti disabili.

La riflessione viene spontanea, forse queste azioni di ricerca e attività innovative non vanno ad incidere sulle modalità organizzative? forse sono ancora interventi di piccolo gruppi specializzati di insegnanti/docenti particolarmente vicini al tema delle tecnologie?

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Come intervenire? Certamente coinvolgendo e finalizzando le competenze ed esperienze di grande spessore, verso obbiettivi operativi, in qualche caso sacrificati.

Si cita qui una iniziativa ripetibile, per chiudere con qualche proposta operativa di minima a cui Prospera potrebbe contribuire.

C3 Una iniziativa ripetibile

re degli studenti audiolesi,

mancanza di interpreti sul territorio, la stenotipia a distanza.

In questo contesto recentemente si è istituito un progetto di rete del Servizio disabili dell'Università di Bologna condiviso da altri Servizi Disabili (Università Modena Reggio Emilia, Napoli, Verona, Padova) che ha come obiettivo la collaborazione tra i Servizi Disabili dei vari Atenei italiani sul tema delle tecnologie a supporto del percorso universitario degli studenti disabili e dislessici.

Il risultato degli incontri di condivisione si è concretizzato nella creazione di un portale per la raccolta e la diffusione delle esperienze rivolto a: Studenti, Operatori, Docenti.

Importante è stato investire nei corsi di formazione rivolti agli operatori del servizio.

Si sono pensate diverse attività tra cui la formazione ai tutor anche sul tema delle tecnologie, e soprattutto un laboratorio per studiare con le tecnologie ICT per Studenti Universitari disabili e dislessici.

lavoro, attraverso:

consulenza iniziale: riflessione sul metodo di studio, individuazione di strategie e tecnologie

studio con il tutor alla pari/specializzato

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studio in autonomia.

Risultati ottenuti:

maggiore velocità di studio, miglior rendimento universitario,

metodo di studio trasversale, nuove competenze,

motivazione al cambiamento,

(per gli aspetti di aggiornamento delle

Altre Università collaborano per attività di ricerca, sperimentazione e diagnosi con centri territoriali o con Dipartimenti

C.4 - Ipotesi di scenari ed esempi

scenario possibile: digitalizzazione della didattica: libri/materiali digitali, lavagne digitali e lezioni digitali come prodotto in uscita e come materiali in entrata, per una facile diffusione e usabilità anche con strumenti/applicazioni

importante è veicolare le informazioni attraverso il canale digitale, ed avere strumenti personali intelligenti: computer con ausili personali, smartphone e altro.

tario, dove

con profili individuali di interazione e con una didattica digitale che va verso nuove applicazioni e contenuti fruibili (cloud computing, web 3.0 semantico,web geospaziale).

GAP le tecnologie devono diventare più familiari, ci dovrà essere maggiore conoscenza delle loro potenzialità, e nello stesso tempo le ICT dovranno essere accessibili facilmente.

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IL FUTURO

Il futuro lo immaginiamo verso un approccio progettuale ideografico in grado di tener conto di un utenza allargata e di diversi stili d'interazione uomo-computer. I diversi stili sono strettamente correlati al concetto di valutazione delle caratteristiche della persona con disabilità secondo ICF , alla personalizzazione degli interventi e dei fattori contestuali in cui il soggetto vive.

parliamo come in passato di tecnologie pensate per una specifica disabilità, ma come elemento facilitatore, inserito nel contesto. È necessario superare l'impostazione attuale da nomenclatore tariffario standard verso una scelta dello strumento in base alle effettive capacità e esigenze collegate al contesto.

In questo quadro è importante la conoscenza degli ausili, strumenti, metodologie non solo in ambito medico, ma anche da parte di tutti gli attori significativi, ai diversi livelli (medico, fisioterapista, logopedista, insegnanti, educatore, famiglia).

Esempi di attività di formazione sul tema delle tecnologie ICT per la disabilità:

Politecnico di Torino:

corso si propone di rendere gli allievi consapevoli del ruolo fondamentale che le tecnologie hanno assunto quando si devono

superare le difficoltà, quindi della necessità e del dovere di una progettazione che tenga sempre presente anche le esigenze di queste categorie di persone.

Università di Bologna

o ndazione Asphi onlus.

Il Master è progettato per dare una risposta concreta al fabbisogno formativo delle figure professionali che operano nel - ne e della

formazione professionale. La proposta intende essere un punto di riferimento non solo per gli operatori professionali, ma si rivolge primariamente a tutte le organizzazioni istituzionali e imprenditoriali presenti nel campo del welfare, delle nuove tecnologie, che si occupano delle fasce deboli di popolazione. Il Master offre competenze spendibili in due

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Technology, Integrazione di servizi e sistemi territoriali

o nell'ambito della formazione (SISS) per insegnanti di sostegno: laboratori sul tema delle tecnologie per favorire l'integrazione

Politecnico di Milano:

09), in inglese, per studenti del biennio di

supporting persons with different abilities and goals (learning, autonomy, professional skills, rehabilitation, self identification and relationships). The personalization is discussed considering also sensorial, physical, cognitive and

D ) ICT per le persone con disabilità nel Lavoro.

D.1 - Premessa

Se nel 1

per ciascuno di questi ruoli le sfaccettature possono essere molteplici e questo è valido anche per una persona con disabilità:

- lo sviluppatore può essere una persona disabile, ma lo sviluppatore si può occupare di accessibilità;

- comunicare con la persona disabile,

- un consulente può fornire soluzioni sugli ausili tecnologici, ma un consulente disabile può fornire assistenza sui contenuti di un servizio ma anche eservizi (home banking)

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- un formatore può acquisire le modalità di docenza per una utenza disabile, ma un disabile può essere formatore per persone normodotate

e questi sono solo alcuni esempi.

Ma le potenzialità delle persone disabili sono spesso misconosciute, e, ancora più spesso, non sono note le soluzioni

centralinista telefonico) siano superati e che la conoscenza delle soluzioni tecnologiche sia più diffusa. È utile a tale proposito che si prevedano incontri di sensibilizzazione con i decisori aziendali ai diversi livelli per facilitare

a persona giusta per il posto giusto.

Una persona sorda deve fare solo fotocopie o può gestire anche un foglio Excel? Fra le sue mansioni ci potrebbe

delle procedure aziendali per i colleghi?

In Italia la legislazione, con la Legge 68/99 e successivi richiede che una certa quota di lavoratori dipendenti in ogni

Sociali (di tipo B), attraverso le quali si può prevedere un avvio al lavoro in modalità protetta.

Provincie, e ora anche parzialmente da organismi privati), che provvedono anche alla gestione di speciali convenzioni,

nazionali, oggi

Parlamento). Ed inoltre calano le assunzioni a tempo indeterminato a favore di quelle a tempo determinato (sembra che oggi superino il 50 %).

Come si vede l'inclusione nel mondo del lavoro mostra ancora molti elementi problematici. A questo proposito è certamente importante il potenziamento dei percorsi di orientamento già attivi nelle scuole,

Insieme a ciò va sostenuto un potenziamento del contesto lavorativo, in particolare per le PMI, in un cambiamento di prospettiva, sia di sistema, sia negli inserimenti specifici, perché tutti gli elementi del contesto siano attivati.

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A questo riguardo sono molto interessanti e significative le esperienze del Centro studi dell'ASL 3 di Genova, (alle cui pubblicazioni si rimanda): esperienze di tutoring e di effettivo avvio di un percorso lavorativo, sia esso pieno o di inserimento socio occupazionale.

Una conoscenza panoramica delle soluzioni tecnologiche può aiutare ad inserire meglio una persona disabile in azienda (senza trattare della accessibilità dei siti e portali aziendali trattata nel Cap. 3); tuttavia un funzionario delle risorse umane può avere una panoramica delle potenzialità informatico saprà come un non vedente naviga ed usa uno smartphone.

egregiamente realizzata attraverso una formazione ICT che diventa determinante; così come è determinante

per una loro migliore e più efficiente impiegabilità,

consulenti e/o si appoggiano alle loro Organizzazioni di settore.

organizzando opportuni supporti per gli associati. Da qui la necessità di iniziative nei loro confronti.

D.2. Professioni ICT e disabili al lavoro

D.2.1. Scenario attuale

professionali dei disabili risalgono al 1976

carattere), la sintesi di voce era nei laboratori e si cominciava a sognare il primo display in codice braille. Eppure in questo contesto un manager di Azienda ICT (Giovanni Zanichelli di IBM) promosse i primi corsi per programmatori Cobol per non vedenti. Da questi corsi sono usciti più di 150 programmatori ciechi di cui una novantina hanno trovato occupazione nei Sistemi Informativi delle maggiori aziende italiane.

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Oggi questo percorso è largamente sperimentato per numerose mansioni; ma soprattutto per formazioni di base in

ASPHI onlus e con UIC, ha assicurato il suo conseguimento anche alle persone con disabilità.

Da non dimenticare inoltre che proprio lo sviluppo delle tecnologie assistive ha lanciato nel mercato delle imprese diversi imprenditori disabili con più o meno successo, ma con un valore in più: laddove il soggetto che viveva una condizione di esclusione promuoveva soluzioni per il suo superamento.

il progetto europeo denominato TOP.

Si possono così registrare oggi numerosi casi di eccellenza professionale e anche manageriale di persone con

eccezionali. Per la verità possono essere realmente tali, vista la scarsa attenzione riservata dal contesto civile ed aziendale ad assicurare anche alle persone disabili le opportunità di sviluppo via via rese disponibili.

La tecnologia oggi offre molte soluzioni, si tratta di individuarne i vantaggi e di capirne i limiti.

Per la comunicazione con non udenti e disabili motori ci sono dei programmi che funzionano su computer che riproducono in scrittura quanto viene detto, ma richiedono un addestramento dell'utente, per consentire un riconoscimento più affidabile. In alternativa ci sono dei dispostivi relativamente semplici che hanno una tastiera e un doppio display uno visibile a chi sta digitando e l'altro visibile all'interlocutore che si trova di fronte;

Sono ormai in commercio gli "anelli ad induzione magnetica", dove un filo elettrico è steso sul pavimento a formare un anello grande. La persona con difficoltà uditive usa la propria protesi e, ponendosi al centro dell'anello; in questo modo sente quello che le persone nella stanza stanno dicendo.

Un grosso ostacolo per i non vedenti era rappresentato dagli strumenti grafici e privi di tastiera, ma ormai le soluzioni adottate rendono questa utenza autonoma ed efficiente anche con tecnologica touchscreen.

Questo solo per citare alcune delle innumerevoli soluzioni che si possono trovare per le differenti difficoltà.

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D.2.2. Scenario a tendere

svantaggiate eppure la tecnologia che può aiutare i disabili è infinitamente più evoluta. Dove ricercare i limiti di questa paralisi:

-

- nelle perplessità ed insicurezze derivanti da pregiudizi di chi si oppone alle diversità?

- nella relativa ignoranza della potenzialità delle persone con disabilità o delle tecnologie assistive sia del mondo imprenditoriale che di quello accademico?

Il Presidente Roosevelt, egli stesso disabile, dichiarava che voleva trasformare le persone disabili da assistiti dallo stato a contribuenti dello stato. Questo dovrebbe essere un obiettivo di tutta la società civile, dato che le tecnologie

Le Istituzioni Locali, in particolare Regioni e Provincie, stanno cercando di attivare rapporti di collaborazione con le

avviamento al lavoro. Si veda a questo proposito la recente delibera della Provincia di Bolzano, o il Piano LIFT della Regione Lombardia ed il suo utilizzo da parte della Provincia di Monza e Brianza per il proprio territorio, annunciato il 4 maggio 2011.

Tuttavia le esperienze quotidiane ed i datsoluzione auspicata, per cui sono necessari ulteriori interventi, magari anche attraverso le Associazioni imprenditoriali, come più volte raccomandato.

agnamento al lavoro delle persone con disabilità è esperienza comune, tanto da suggerire talvolta una immissione ritardata in azienda, passando attraverso una fase intermedia in Coop. Sociali di tipo B della

o è il mantenimento del posto di lavoro acquisito, la sua gestione sempre più efficiente in relazione alle innovazioni via via introdotte, in una situazione che sempre più sta privilegiando le assunzioni a tempo determinato.

Per tutto questo è fondamental

seguire gli sviluppi delle proprie mansioni, fino render.

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Per questo è particolarmente importante che anche i lavoratori disabili possano partecipare, come tutti i colleghi, agli i propri dipendenti.( )

A questo scopo particolare attenzione dovrà essere volta a che le strutture interne di comunicazione e formazione siano usabili per tutti.

Altre modalità possono essere previste per casi particolari, come avvenuto per Corsi di qualificazione informatica di base predisposti per classi omogenee per disabilità utilizzando metodologie e strumentazioni idonee alle differenti tipologie (esperienze maturate ad es. in ENEL con non vedenti, INPS e Unicredit con audiolesi).

Le tecnologie istesse e quelli con disabilità. La differenza potrà esistere in alcune percezioni personali ma non nel risultato finale. Le tecnologie realizzate per utenti con disabilità troveranno mercato anche fra quegli utenti che si troveranno in condizioni di disabilità temporanea.

tocco comporre il numero di telefono oppure passando vicino ad un ristorante saperne i menu ed eventuali recensioni, si può immaginare che simili soluzioni possano trovare applicazione anche nel mondo del lavoro consentendo anche alle persone disabili nuove opportunità lavorative.

D.3. Best practices

qualificazione professionale dei dipendenti con disabilità.

di loro valorizzazione in diversi ambiti, incluso quello europeo.

Le presentazioni che seguono, certamente parziali, sono scelte fra le esperienze dei partecipanti a questo Gruppo di Lavoro, fra quelle che perseguono un obbiettivo di assicurare eguale aggiornamento e sviluppo professionale a tutti, cercando di superare carenze riscontrate nei confronti dei dipendenti disabili.

Fondazione IBM Italia

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per

confrontano le edelle iniziative sviluppate nelle suddette testimonianze hanno avuto il loro embrione dai confronti dei partecipanti alle Linee guida: indagini, focus group, corsi di sensibilizzazione, formazione formatori, una ricchezza patrimonio di tutti.

IBM

One-stop accessibility, con questo programma la IBM ha realizzato un punto di riferimento aziendale a cui chiunque può rivolgersi per esporre un problema afferente una situazione aziendale di disabilità (barriere architettoniche,

esterno, in grado di suggerire una soluzione.

Ha poi creato una sezione relativa alle nuove tecnologie mobili (MWA Mobile Wireless Accessibility) di cui tutti i dipendenti con disabilità sono dotati. MWA, integra i programmi di accessibilità wireless che sono disponibili per tutti in

endenti con disabilità uno dei fulcri di maggior rilievo ed interesse, sia progettuale che sperimentale ed operativo. Tanto da essere anche oggetto di marketing orientato al business nei più diversi contesti aziendali (dalla azienda alla sanità, ecc.) in cui il Mobile risulta interessante.

Gruppo Hera,

Dal: Bilancio di sostenibilità 2010, pag. 53 ( )

Valorizzare competenze e potenzialità delle persone disabili in azienda, analizzare la loro soddisfazione, migliorare il loro lavoro, e, se necessario, attuare riqualificazione lavorativa aumentando la produttività: per questo nel 2008 è nato DOAR ("Da Obbligo A Risorsa), un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione ASPHI che opera per promrealizzate nel 2010:

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-

- è stata effettuata una ricognizione straordinaria degli ambienti di lavoro in sette sedi principali del Gruppo con il coinvolgimento di personale disabile;

- sono stati attivati undici progetti individuali (formazione specifica, cambio mansione, informatizzazione, innovazione ausili);

- di inserimento lavorativo e sulla gestione della disabilità fin dalla fase di selezione.

INAIL

La Direzione Centrale riabilitazione e protesi e la Direzione del personale effettuarono una prima indagine (2002) sulla popolazione disabile per rilevare il livello di soddisfazione dei colleghi INAIL disabili e le eventuali criticità; conseguentemente furono ee professionale di alcune categorie di disabili. Successivamente si realizzarono dei Focus group con i dirigenti aventi a riporto lavoratori disabili per fare emergere le esperienze di successo e segnalare quelle fallimentari. Nel 2004 fu

consapevolezza aziendale avessero modificato il livello di soddisfazione dei colleghi disabili e contemporaneamente fu proposta una analoga indagine ai capi dei lavoratori disabili al fine di comparare le loro percezioni con il parere dei lavoratori.

INPS

r i lavoratori disabili Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive al fine di consentire la verifica ed il test delle differenti soluzioni offerte dalle

Istruttori per una docenza a classi miste o speciali; in questo ambito importante è una esperienza rivolta a dipendenti sordi.

Unicredit

La Direzione Centrale Formazione ha promosso alcuni eventi di più giornate dal tema "Se mi guardi.. ti sento". Hanno

conoscersi meglio, vedere riconosciuto il proprio lavoro, aprirsi alle potenzialità soggettive delle persone sorde,

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integrazione ed un migliore coinvolgimento dei reciproci ruoli.

D.4. Proposte per il cambiamento

a) Affinché si possano fornire le tecnologie adeguate agli utenti che ne necessitano, è utile che una conoscenza generale delle tecnologie assistive sia patrimonio dei Sistemi informativi aziendali al fine di sapere indirizzare a trovare dove e chi possa provvedere alla solu

del SO (es. da XP a Vista) renda inutilizzabile un ausilio.

c) Analoga, ma meno approfondita, conoscenza dovrebbero avere gli incaricati aziendali al reperimento del personale e ad una mirata ed efficiente collocazione (HR). A queste persone si dovrebbe però richiedere anche una conoscenza delle disabilità e delle potenzialità e dei limiti delle persone. Questo sia per meglio indirizzare un neoassunto sia per suggerire corrette riqualificazioni o cambiamenti di mansioni.

d) Condividere le esperienze lavorative di successo, seguire dei percorsi di sensibilizzazione, individuare criticità,

aziendale con l

Sviluppare la produttività dei collaboratori disabili attraverso un insieme strutturato di interventi, calibrato sulla realtà aziendale

e) coinvolgimento delle associazioni di categoria in una visione collaborativa alla ricerca di soluzioni che non penalizzino

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le piccole imprese e stimolino la formazione di figure professionali idonee. Affrontare il problema può dimostrarsi

disabilità.

Cap. 3) Accessibilità/Usabilità siti web e applicazioni informatiche

3.1 - Premessa

Nei paragrafi precedenti si è visto come la ICT intervenga secondo diverse modalità a supportare gli utenti, e fra questi le persone con disabilità, con ausili e tecnologie assistive per cercare di adeguare le capacità personali dei singoli agli strumenti, al linguaggio, alle modalità operative che costituiscono il modo in cui viene strutturato e descritto, attraverso

Affinché ciò sia possibile occorre che ci sia coerenza di regole note e condivise fra le due componenti del colloquio-incontro: d

lazione a diversi obbiettivi, assicura la fruibilità da parte

diverse apparecchiature attraverso le quali si attiva il colloquio: fra siti web ed applicazioni informatiche da un lato, e

smartphone, ecc.)

La "Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità" ( ) così ceuropeo, sono due importanti documenti che confermano quello che è un diritto inalienabile di tutti i cittadini, ossia la

nsabile per la crescita culturale, sociale, tecnologica e anche economica di tutti i paesi.

La Commissione Europea lo ha da tempo annoverato tra i suoi obiettivi strategici, introducendo anche programmi ad hoc (iniziativa e-inclusion).

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pprovazione della Legge n.4 del 9 gennaio 2004 ( ) (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici), si è posta in una posizione di avanguardia in questo ambito anche in contesto internazionale.

Per mantenere questa posizione è tuttavia necessario acquisire sempre maggior consapevolezza, diffusa e condivisa delle iniziative, delle conclusioni e dei risultati che stanno maturando nel contesto internazionale, nonchè operare tempestivamente ed in maniera organica per una partecipazione coordinata delle strutture del nostro Paese nei diversi settori di ricerca, regolamentazione, e pratica applicazione.

In tal modo si potranno dare importanti indicazioni ai produttori su come costruire dispositivi accessibili, alle società di software su come costruire applicazioni accessibili, ai legislatori su come regolamentare lo sviluppo tecnologico senza penalizzare il mercato e agli utenti su come usare a loro vantaggio la tecnologia.

tera Società:

per poter accedere ai nuovi servizi e alle nuove tecnologie in ogni contesto di vita (sociale, scolastico, lavorativo);

le Istituzioni e la Politica, per la erogazione dei propri servizi e per legiferare appropriatamente;

le Imprese ed il mercato, per il proprio business;

la Ricerca Applicata per seguire e partecipare agli sviluppi innovativi alimentati dalle tecnologie;

la Scuola, la Sanità, come contesti di utilizzo significativi con scenari che stimolano nuove soluzioni.

In questo capitolo ci si limita ad esplorare e proporre iniziative per:

1. izi ed amministrazioni pubbliche,

come peraltro richiesto dal Piano governativo e-siti pubblici: garantire i requisiti di accesso ai siti pubblici da parte dei diversamente abili per assicurare la loro

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2. stimolare le Associazioni Imprenditoriali ad azioni su questo tema verso i propri associati ed operatori del settore

Mentre per il punto 2 si presenta un esempio concreto in atto presso ABI, per il punto 1 si disegna una Progetto effettivo, da personalizzare col contatto diretto con Amministrazioni ed aziende ipotizzate.

3. uno sguardo al futuro:

3.2 - Scenario nel Paese

Allo stato attuale è presente una normativa regola la materia nel nostro Paese (Legge 4/2004) per tutto il settore pubblico, ed una competenza tecnico scientifica, anche se non sufficientemente diffusa.

Negli ultimi anni è stata dedicata particolare attenzione ai siti web; nonostante questo, solo una percentuale molto bassa dei siti web della P.A. rispetta pienamente la normativa italiana sulla accessibilità.

Ancora poco è poi disponibile nei riguardi delle nuove tecnologie della comunicazione, in particolare quelle proprie dei dispositivi mobile e wireless di ultima generazione.

Questi si stanno rapidamente diffondendo e sono sempre più usati come strumento primario per acquisire informazioni

la guida proposta da ABI, più sotto presentata, è un concreto esempio.

cittadini/utenti di accedere alle informazioni e servizi che costellano il loro vivere quotidiano. .

Come pure è evidente il valore di innovazione ed efficienza che tali interventi portano sia sulle singole amministrazioni, effettiva applicabilità delle riforme

della PA ripetutamente annunciate.

Per avere una visione più generale si è cominciato a monitorare anche il mercato nel rapporto ICT & Disabilità. Un

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onlus e il Politecnico di Milano per esplorare, rilevare ed analizzare le risposte applicative e tecnologiche degli operatori e del mercato e gli sviluppi relativi sul tema specifico.

Molto importante è anche la creazione di competenze e conoscenze attraverso la formazione scolastica ed Universitaria, proponendo e sostenendo corsi specifici, di cui si cominciano ad avere iniziative concrete (recentemente, per esempio, presso il Politecnico di Torino e di Milano). Iniziative di questo tipo andrebbero valorizzate e ampiamente diffuse.

3.3 - Proposta per la Istituzioni

Sulla base delle considerazioni precedenti si può formulare una proposta, applicabile e disegnabile per i diversi ambienti, settoriali (per es. Scuole, Catasto, ecc.) o geografico-amministrativi o istituzionali (come le Regioni, le

di accessibilità/usabilità e del suo mantenimento nel tempo.

Una tale proposta potrebbe configurarsi secondo uno schema che miri alla costituzione di

Tali poli dovranno avviare e gestire iniziative per promuovere, coordinare, sviluppare e monitorare la reale implementazione in un settore di riferimento (ad es. in una Regione, in una Provincia, in un ambito scolastico, ecc) delle obbligazioni e/o raccomandazioni in materia di accessibilità/usabilità ICT,

sibilità dei propri siti ed applicazioni, inclusa una particolare attenzione ai servizi basati su tecnologia mobile-wireless, che sono sempre più determinanti per migliorare la qualità della vita.

3.3.1 - Esempio di iniziativa per le Regioni

Sul tema deavvale e si realizza sempre più spesso attraverso portali e siti web.

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tà sia per i servizi di cui hanno diretta gestione, sia per assicurare una omogeneità di comportamento nelle diverse aree geografiche e da parte delle organizzazioni locali che sono chiamate ad organizzare ed erogare diversi servizi per i cittadini utenti, senza esclusioni, sia infine per opportuna adesione ed applicazione delle direttive nazionali ed europee.

Finalità del progetto:

assistenza, lavoro, imposte, pratiche varie, ecc.)

Metodo:

definire gli obbiettivi principali, individuare gli Enti da considerare, le aree di intervento, i servizi da esaminare e le relative priorità;

usabilità dei siti e delle applicazioni e definire ipotesi di intervento tecnico per sopperire alle difficoltà riscontrate;

emettere bandi di fornitura per gli interventi richiesti, che tengano conto dei requisiti di accessibilità/usabilità;

monitorare il processo di sistemazione dei siti

divulgare i risultati e promuovere la ripetibilità della iniziativa

coinvolgere in partnership le diverse entità locali interessate per specifici ruoli ed attività (come ad es.: Associazioni Imprenditoriali, Associazioni di disabili, eventuali aree di coordinamento fra enti locali, ecc).

3.4 Proposta per le Associazioni Imprenditoriali

ed i Servizi Privati, in particolare per quelli che si rivolgono direttamente ai consumatori; e ciò non solo per il valore sociale che ne deriva, ma anche per il suo valore economico. Infatti in tal modo i loro messaggi, oltre a raggiungere anche le persone con esigenze speciali, risulteranno meglio usabili per tutti.

Le Associazioni Imprenditoriali dovrebbero considerare questa materia alla stregua di diverse altre per le quali rendono servizio ai propri associati, offrendo assistenza, consulenza e stimoli operativi. In particolare per le PMI che

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spesso, non avendo sufficienti conoscenze e quindi informazione e autonomie su questi temi, si avvalgono di consulenti e fornitori esterni.

La proposta quindi è semplice: stimolare le Associazioni Imprenditoriali a questo obbiettivo, attraverso iniziative opportune, affinché mettano in atto un servizio adeguato su questo tema per i propri associati, ad es. valorizzando con accordi particolari, quei fornitori ICT che danno maggior garanzia di competenza e servizio.

In questo campo è sempre stata attiva ad es. ABI (Associazione Bancaria Italiana): e anche ora, sensibile alle

Banking, che propone ai proesperienze che certamente aiutano gli associati nel disegno e sviluppo di servizi importanti ed efficienti per i propri clienti.

Ne proponiamo un estratto qui di seguito come esempio di possibile intervento a supporto degli associati.

3.4.1 - Esempio di iniziativa: ABI (A¬ssociazione Bancaria Italiana)

Si vuole qui citare la iniziativa ABI, che fa seguito ad altra analoga di qualche anno fa, di esplorare con un gruppo di lavoro con la partecipazione di diverse competenze, la incombente esigenza applicativa del Mobile Banking, alla luce

più completo esame.

Si tratta di una iniziativa che coniuga in perfetta sintesi due leve motivazionali: da una parte la costante ricerca di canali di contatto con la clientela, con la conseguente forte evoluzione che ha portato nel tempo un forte sviluppo

indipendentemente dalla forma sotto la quale essa si presenta.

ongiunto di banche, partner tecnologici e associazioni che si occupano di disabilità.

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illustrare in cosa consiste un servizio di Mobile Banking accessibile, a chi si rivolge e quali sono i benefici attesi per la clientela e per la banca;

indicare riferimenti e standard esistenti a livello nazionale e internazionale;

fornire un supporto metodologico Mobile Banking, tramite indicazioni pragmatiche e di pronta utilità.

pragmatiche finalizzate ad una progettazione dei servizi di Mobile Banking che risponda il più possibile a criteri di accessibilità e usabilità.

rte delle

riferimento, nazionali e internazionali, sul tema.

Nella seconda parte i concetti di accessibilità e usabilità vengono contestualizzati ai servizi bancari on-line tramite il canale mobile. Sono qui evidenziati i vantaggi ottenibili con un Mobile Banking accessibile e vengono forniti alcuni

nza dei propri servizi ai disabili, agli anziani e alle persone che non hanno familiarità con le tecnologie.

vista operativo, facendo direttamente riferimento al profilo dell'esperienza d'uso.

Un ultimo aspetto preso in esame riguarda il tema della sicurezza: è di fondamentale importanza che i sistemi di autenticazioni vengano valutati parametrandoli anche sulle disabilità.

Lo studio condotto dal gruppo di lavoro ABI testimonia come il settore bancario stia prestando particolare interesse al tema della relazione tra tecnologia e accessibilità e può costituire un valido esempio da seguire in termini di approfondimento per gli altri comparti produttivi del Paese.

3.5 - Uno sguardo al futuro: verso il Design for All

Sono molti i campi in cui attivare collaborazioni Università-Industria: anche per quanto riguarda la ICT e la disabilità. Una soluzione generale, forse utopica (ma quante soluzioni prima ignote, considerate utopiche, si sono poi attuate ?) al tema in discussione è quella della Progettazione for All, che passa attraverso la Human Computer Interaction.

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Lo si propone qui come campo di indagine particolarmente significativa per il colloquio uomo macchina: un campo in cui il nostro Paese può giocare un ruolo, non solo di utilizzatori delle scoperte altrui, ma di attore scientifico-industriale.

Un approccio questo di Ricerca A

Conclusioni: Proposte ed azioni per il cambiamento

Come si è visto i momenti di intervento di ICT per la Disabilità accompagnano la persona con esigenze speciali praticamente in ogni circostanza di vita per aiutarlo a superare le difficoltà che incontra:

ICT può facilitare questo obbiettivo nei diversi momenti: supportando la riabilitazione offrendo soluzioni appropriate , così come offrendo praticabili alternative praticamente in ogni campo.

Si tratta ovviamente di contributi importanti, ma si tratta pur sempre di una ottica con cui si guarda alla disabilità di tipo

Se invece pensiamo, come in realtà auspichiamo, che la persona con disabilità debba poter vivere la vita di tutti, con i limiti che ciascuno incontra per quel che è, dovremo richiedere i necessari interventi tecnici ed organizzativi nella impostazione ed erogazione dei servizi.

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Le proposte ed azioni proposte nel contesto di narrazione, sono orientate a questa visione, sono cioè relative al contesto in cui viviamo, per assicurare, per quanto possibile, un tal risultato.

in A.3 Circa Ausili e Tecnologie Assistive:

in B.3 Osservatorio per la pianificazione della spesa in Ausili e Tecnologie Assistive:

Progetto di Osservatorio: ASL, ISTAT, INAIL; INPS;

in C.3 Una iniziativa ripetibile:

Progetto di Rete fra i Servizi Disabili di diverse Università a supporto del percorso universitario degli studenti con disabilità;

in D.4 Proposte per il cambiamento per il lavoro per le persone con disabilità:

della loro produttività;

in 3.3 -

3.3.1 per le Istituzioni, in particolare PA locale;

3.3.2 - per la Associazioni imprenditoriali: il caso ABI;

in 3.5 - Uno sguardo al futuro: solo utilizzatori o attori del cambiamento ?

Proposta di Ricerca Applicata verso il Design for All.

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A l l e g a t i

Allegato 1 - Esempio di Iniziativa: ABI - Ass. Bancaria Italiana

anche per tutte le realtà aziendali appartenenti al mondo dei servizi.

In particolare su questo tema si segnala una particolare attenzione del settore bancario che ha ritenuto opportuno analizzare lo sviluppo della tecnologia in base anche al suo reale livello di utilizzo presso tutte le aree della popolazione, comprese quelle in condizioni più di svantaggio come possono essere le persone che presentano disabilità ma anche gli anziani (che nel nostro paese rappresentano una quota molto rilevante di popolazione), gli strutilizzo della tecnologia messa a disposizione.

In tal senso, più in particolare, ci sembra opportuno evidenziare una interessante attività realizzata da ABI Lab, il

Si tratta di una iniziativa che coniuga in perfetta sintesi due leve motivazionali: da una parte la costante ricerca di canali di contatto con la clientela, con la conseguente forte evoluzione che ha portato nel tempo un forte sviluppo

indipendentemente dalla forma sotto la quale essa si presenta.

La recente e rapida diffusione degli smartphone, le migliori prestazioni dei dispositivi e la maggiore propensione a navigare in mobilità stanno aprendo una fase completamente nuova con importanti prospettive per lo sviluppo del fenomeno e la differenza tra Internet e Mobile Banking tende a diminuire nella misura in cui i telefoni diventano sempre più simili ai computer.

banche, partner tecnologici e associazioni che si occupano di disabilità.

In particolare al Gruppo di Lavoro coordinato da ABI Lab, hanno partecipato:

Banca Carige, Cariparma, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Webank, Unicredit, UBI Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Banco Popolare, CSE Consorzio Servizi Bancari, Fondazione ASPHI, School of Management Politecnico di Milano, International Webmasters Association.

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illustrare in cosa consiste un servizio di Mobile Banking accessibile, a chi si rivolge e quali sono i benefici attesi per la clientela e per la banca;

indicare riferimenti e standard esistenti a livello nazionale e internazionale;

Mobile Banking, tramite indicazioni pragmatiche e di pronta utilità.

pragmatiche finalizzate ad una progettazione dei servizi di Mobile Banking che risponda il più possibile a criteri di accessibilità e usabilità.

riferimento, nazionali e internazionali, sul tema.

Nella seconda parte i concetti di accessibilità e usabilità vengono contestualizzati ai servizi bancari on-line tramite il canale mobile. Sono qui evidenziati i vantaggi ottenibili con un Mobile Banking accessibile e vengono forniti alcuni

disabili, agli anziani e alle persone che non hanno familiarità con le tecnologie.

La sezione dedicata alle vista operativo, facendo direttamente riferimento al profilo dell'esperienza d'uso.

Le indicazioni sono state suddivise in tre macro ambiti:

Navigazione e link

Layout pagina e contenuti

Il touchscreen ha rappresentato una novità significativa nelle modalità di interazione con i dispositivi informatici, con impatto anche sugli aspetti di accessibilità. Per questo motivo è stata condotta una valutazione degli impatti del

Con lo sviluppo e la diffusione dei touchscreen sono comparsi sul mercato dispositivi in grado di fornire soluzioni che ione attraverso non solo feedback audio ma anche di tipo tattile,

come la vibrazione.

permettendo di avere una percezione reale di come i vari oggetti appaiono sullo schermo. Inoltre, oltre ai gesti è possibile attivare il comando vocale, per eseguire delle azioni. Un elemento differenziante per questo tipo di soluzioni

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è rappresentato dalla presenza prevista direttamente nel sistema operativo del dispositivo che la rende ancora più facilmente gestibile da persone con disabilità visiva.

Tramite questa soluzione durante la navigazione di una pagina web, è possibile scegliere in base a quali elementi si vuole scorrere la pagina stessa (ad esempio intestazioni, tabelle, link, link visitati e così via). La scelta viene fatta

è scelto di Leggere i link visitati, scorrendo verso il basso ci si sposterà al link visitato successivo rispetto a dove ci si

dito apriranno il link, portando il navigatore alla successiva pagina.

di queste tecnologie assistive in ottica touchscreen sono necessari alcuni prerequisiti alla costruzione di una pagina web:

il testo deve essere strutturato: nella pagina devono essere presenti delle intestazioni per suddividere le informazioni in modo che siano localizzate velocemente tramite i comandi di lettura delle intestazioni;

testazioni come mezzo di impaginazione, perché può confondere il navigatore, portandolo in punti della pagina che sono stati costruiti più con lo scopo di essere meglio visualizzati graficamente piuttosto che per trovare un ordine logico di navigazione;

gli elementi usati dovranno essere scelti correttamente, dando ad ognuno di essi il posto e il valore che

i link devono essere significativi e univoci: se così non fosse, il navigatore rischierebbe di non aver chiaro dove sarà portato scegliendo un link.

Ad oggi, per le banche, esistono due modi per essere presenti sul canale mobile: un sito web mobile, ovvero una ndo conto delle ridotte dimensioni degli schermi e delle

È importante sottolineare come le applicazioni essendo progettate e sviluppate per uno specifico dispositivo possano offrire le maggiori garanzie di rispettare i requisiti di accessibilità e usabilità ove si ribadisce lo sviluppatore abbia

web viene infatti

diversi,cosa che con le applicazioni non è possibile.

inee guida a livello comunitario per lo sviluppo di interfacce accessibili che sono definite anche da specifiche ISO della famiglia 9241. Alcune tra le multinazionali, che da molti anni si occupano di mettere sul mercato prodotti e servizi accessibili a tutte le categorie di utenti, hanno pubblicato

In fase di progettazione di entrambe le soluzioni, siti web o applicazioni, deve essere tenuta in seria considerazione la presenza o meno della tastiera che rappresenta la caratteristica maggiormente distintiva degli attuali dispositivi.

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Nella scelta della piattaforma e della tipologia di dispositivo sul quale puntare può pesare anche una valutazione delle

:

touchscreen,

geolocalizzazione attraverso GPS, WIFI

telecamere

microfoni

accelerometri e giroscopi

rilevatori di luce ambientale

Questi sensori, quando utilizzati con tecnologie assistite, aprono la strada per lo sviluppo di nuovi servizi per persone

può guidare gli utenti in posti che non conoscono, telecamere e microfoni posso essere utilizzati per analizzare

A tal proposito si è reso necessario definire le caratteristiche dei dispositivi che devono rispondere alle esigenze di accessibilità.

Ad esempio, il Mobile Manufacturers Forum (MMF), l'associazione dei produttori di apparati e terminali per la comunicazione mobile, ha lanciato il progetto GARI (Global Reporting Initiative Accessibility), pubblicando un report contenente le informazioni necessarie, dettagliate, sulle caratteristiche di accessibilità dei dispositivi, e a cui si

Questo progetto è costituito da un sito dedicato che fornisce tutte le informazioni utili agli utenti, aiutandoli nella scelta del dispositivo più adatto all

Le molteplici caratteristiche vengono suddivise in base alle diverse disabilità:

uditive

visive

di linguaggio

motorie

cognitive

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Un approccio simile è stato seguito anche da altre importanti aziende non presenti nel progetto ma che hanno realizzato specifici report che costituiscono un punto di riferimento importante per la produzione di dispositivi accessibili.

Un ultimo aspetto sul quale si intende soffermarsi rapidamente riguarda il tema della sicurezza: è di fondamentale importanza che i sistemi di autenticazioni vengano valutati paramentrandoli anche sulle disabilità. Per esempio, le carte con le password monouso stampate su di esse sono completamente inutilizzabili da tutte le persone con disabilità visive.

presenta su un pi

dendo quindi la password fruibile da utenti non vedenti.

Lo studio condotto dal gruppo di lavoro ABI Lab testimonia come il settore bancario stia prestando particolare interesse al tema della relazione tra tecnologia e accessibilità e può costituire un valido esempio da seguire in termini di approfondimento per gli altri comparti produttivi del Paese.

Allegato 2 - - solo utenti, o anche attori?.

Premessa

Con questo documento intendiamo offrire alcune spunti di riflessione sul contributo che la Progettazione For All può dare alla ricerca, allo studio e alla progettazione di applicazioni e interfacce ICT accessibili e usabili.

Il presupposto delle nostre riflessioni nasce dalla convinzione che alcuni delle più recenti prospettive di cambiamento in campo informatico (sia in termini di nuovi dispositivi hardware, sia in termini di nuove applicazione e servizi) possano rappresentare il terreno fertile per la concretizzazione di un approccio progettuale ideografico in grado di tener conto di un utenza allargata e di diversi stili d'interazione uomo-computer.

In questo senso, per quanto riguarda l'accessibilità della tecnologia ICT e la possibilità che le interfacce informatiche possano favorire la partecipazione sociale delle persone con disabilità, la Progettazione For All rappresenta un orizzonte ideale a cui ispirarsi ( ).

I punti cardine del cambiamento descritto da leader del mercato ITC come Google e Apple, sono la personalizzazione, la sem

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va delle ICT come risorsa in grado di connettere, creare relazione e offrire strumenti individualizzati di partecipazione.

Per questo, in questo documento, prenderemo in considerazione le prospettive offerte dallo sviluppo di nuovi

e semplificazione, gesture multi-touch, realtà aumentata, riconoscimento vocale e controllo oculare), associate alle modalità emergenti di fruizione di applicazioni e contenuti distribuiti in Rete (cloud computing, web 3.0 semantico, geospaziale e individualizzato).

ione di persone che per motivi anagrafici, socioeconomici, condizioni di salute, o per la presenza di deficit fisici, cognitivi o sensoriali rimangono normalmente escluse dalle opportunità offerte dalle ICT.

Progettazione Universale, Human Computer Interaction e Partecipazione Sociale: una prospettiva di ricerca e di

In questa fase di transizione tecnologica, crediamo che ci siano le condizioni favorevoli per una ricerca applicata user delle esigenze emergenti e dagli stili di interazione di persone che normalmente

sono limitate o escluse dall'accesso alle tecnologie informatiche, in particolare anziani e persone con deficit cognitivi, di memoria e attenzione, per arrivare allo studio e alla proposta di interfacce, sistemi e modelli tecnologici.

I progetti di alfabetizzazione informatica rivolti alle persone con esigenze speciali sono spesso basati su modelli classici che cercano di avvicinare la persona con esigenze speciali a un modello standard di utente di Personal Computer.

Questo tipo di approccio rischia di anteporre il mezzo allo scopo ma anche di basarsi su un modello di interazione uomo-computer che progressivamente sta scomparendo.

Anche le virtuose esperienze di creazione di ambienti informatici semplificati, accessibili e adattati per persone anziane (ad es. il software sviluppato dalla Fondazione Eldy, www.eldy.org) prestano il fianco a limiti di progettazione.

e si agisce con alcune semplificazioni dettate dal senso comune (scelta di icone ingrandite e semplificate e, in qualche caso, paradossalmente infantili; traduzione e

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banalizzazione dei termini inglesi, ecc.). Inoltre, si tratta di sistemi rigidi, non personalizzabili, che scelgono al posto dell'utente in base alle scelte fatte dal progettista.

Accessibilità e Usabilità nel Web 3.0

Quando si segnala che solo una piccola parte dei siti e dei portali web è accessibile alle persone con disabilità, si sottolinea un aspetto importante che riguarda l'aderenza ai criteri tecnici individuati dal Consorzio W3C.

Il rispetto di questi criteri garantisce la possibilità che i contenuti presenti sul web possano essere fruiti da persone con disabilità sensoriali e/o motorie grazie all'utilizzo di tecnologie assistive (sintesi vocali, sistemi a scansione, ecc...).

Occorre però sottolineare che l'accessibilità tecnica è solo un prerequisito rispetto all'usabilità generale di un interfaccia o di un applicazione che è determinata invece dall'intuitività, dalla distribuzione dei contenuti, dall'interattività e immediatezza, ecc.

Esistono già numerose applicazioni che permettono di svincolare il contenuto dalla struttura, dal layout, permettendo al dispositivo informatico personale di comporlo coerentemente con le modalità di fruizione preferite dall'individuo.

Un esempio concreto è rappresentato dall'e-book: alcuni formati aperti come l'e-pub permettono al contenuto testuale e multimediale di adattarsi al dispositivo di lettura. In questo modo, potenzialmente, la modalità di interazione (in questo caso di lettura, navigazione e ricerca) possono essere totalmente personalizzate e individualizzate. Già adesso, la combinazione tra formati di e- -reader progettati in un'ottica di design for all (ad esempio, e-reader con sintesi vocali già installate, con la possibilità di ingrandire, evidenziare il testo, ecc...) sta offrendo a molti print disabled (in particolare persone con disabilità visiva e dislessici) la possibilità di accedere al mercato dei libri per tutti, attraverso portali web, applicazioni software e dispositivi hardware normalmente reperibili in commercio.

Tecnologie mobili e interfacce for all

tanno sostituendo in molte funzionalità l'uso dei personal computer, apre alcune interessanti prospettive: la possibilità di svincolare l'accesso fisico ad una tecnologia da prerequisiti fisici, sensoriali e cognitivi è ovviamente il primo passo per una progettazione for all. Pensiamo, in particolare, alle opportunità offerte dalla possibile integrazione di diverse modalità di Human Computer Interaction in un unico

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dispositivo attraverso la compresenza di multitouch, tastiera, sintesi e riconoscimento vocale, controllo gestuale e oculare, gps, predisposizione per sistemi a scansione attivati da switch a pressione, realtà aumentata, ecc...

Il successo che stanno riscontrando Ipad e Iphone tra le persone con disabilità visiva, è un chiaro segnale di quanto l'integrazione di diverse alternative di accesso sia anche una scelta significativa in un'ottica di mercato.

Tutti i dispositivi mobile di Apple, infatti, oltre a prevedere un ingranditore, uno screen reader e una sintesi vocale integrati, offrono la possibilità di modificare le gesture multi-touch in funzione della possibilità dell'utente di vedere o meno lo schermo e le relative icone delle applicazioni.

Questa invenzione ha di fatto aperto uno scenario di HCI che fino a qualche anno fa sarebbe stato considerato impossibile: la possibilità di rendere accessibile un interfaccia touchscreen a persone con disabilità visiva.

Trasversalmente all'integrazione tra diverse modalità di interazione, una progettazione For All deve tenere in considerazione la possibilità che ciascuna tecnologia di HCI possa prevedere ampi margini di personalizzazione e adattamento. La personalizzazione è di fatto già una realtà per molte interfacce comuni (la possibilità di variare la sensibilità e i comportamenti di tastiera e mouse è una delle strategie basilari per impostare l'accessibilità del personal computer); meno comune e più interessante per lo scenario futuro, è la possibilità che la tecnologia che gestisce l'interazione apprenda dai comportamenti e dagli stili interattivi di ciascun individuo.

Le applicazioni di riconoscimento vocale speaker-dependent prevedono già questo meccanismo: in questo caso il software si basa su profili utente, adattandosi progressivamente all'articolazione fonetica della persona, e acquisendo informazioni sul lessico più utilizzato attraverso l'analisi dei documenti di testo presenti sul computer.

Se la logica di apprendimento e adattamento fosse trasferibile e applicabile anche ad altri sistemi di interazione (multi-touch, gesto, sguardo, ecc...) avremmo ovviamente più possibilità di progettare sistemi in grado di adattarsi e tenere conto delle variabilità fisiche, sensoriali e cognitive dell'individuo.

Diverso il caso in cui l'interazione con il dispositivo informatico non dipende da un gesto attivo e consapevole. In questo senso, i sensori geospaziali, rappresentano una forma di interazione automatica in grado di fornire delle informazioni sulla nostra posizione nello spazio, il nostro movimento.

Al di là delle prospettive che questa localizzazione offre rispetto alle potenzialità del web geospaziale (orientamento, mappe virtuali, ecc.) ci interessa fin sa subito sottolineare l'interesse legato a possibili applicazioni di telemedicina per la sicurezza delle persone anziane.

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Accanto a strumenti di rilevazione di posizione, movimento, temperatura, ecc... (GPS, accelerometro, termometro, ecc...) un dispositivo informatico progettato in funzione del Design For All dovrebbe avvantaggiarsi dall'integrazione di diversi strumenti di acquisizione.

In stretta correlazione con la possibilità che un hardware informatico (sia esso un computer, un tablet, uno smartphone, ecc...) possa prevedere diverse modalità di accesso fisico e sensoriale, è il tema della progettazione dell'interfaccia software che permette di utilizzare i diversi strumenti e le diverse applicazioni.

Anche in questo caso, la potenzialità inclusiva di un interfaccia è determinata dalla possibilità di fare delle scelte di adattamento e personalizzazione.

Possiamo immaginare un orizzonte di sviluppo segnato da una semplificazione generale delle interfaccia (sul modello di quello che sta già accadendo nei sistemi operativi delle tecnologie mobili di Apple) a favore di una generale maggiore intuitività, con la possibilità ad esempio di agire sulle icone dell'ambiente grafico con modalità che richiamano la living experience di ciascuno, di poter modificare in modo semplice i contrasti, i colori, la grandezza degli oggetti e delle scritte, le icone che rappresentano l'accesso a programmi e applicazioni.

Inoltre, in un'ottica di cloud computing, la definizione delle modalità personalizzate d'interazione potrebbe essere svincolata dal dispositivo hardware utilizzato.

Si può immaginare, in un ottica di accessibilità, la possibilità di costruire il profilo personale delle nostre preferenze di user experience (attivazione della sintesi vocale, grandezza dei caratteri, colore, immagini e disposizioni delle icone, volume dell'audio, profilo di riconoscimento vocale, calibrazione del puntamento oculare, impostazione delle gesture multi-touch, ecc.)

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LF ABETIZZ AZIONE DI GITALE":

DALL ALLA COMPETENZA: IMPATTO DI INTERNET PER IMPRENDITORI, MANAGER, IMPIEGATI E STUDENTI

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INDICE

I. Executive summary .................................................................................................................................................... 285

Iniziative per promuovere il talento dei giovani digitali e per le generazioni non inserite nel mondo del lavoro . 287

Lo sviluppo della Piccola e Media Impresa ................................................................................................................. 289

II. Introduzione: il digital divide culturale .................................................................................................................... 291

...................................................................................... 291

1. ............................................................................... 291

2. Gli individui .......................................................................................................................................................... 296

3. Le PMI ................................................................................................................................................................... 297

IV. Lo scenario futuro.................................................................................................................................................... 300

1. 300

a. ...................................................................................................... 302

2. comunicazione. ............................................................................................................................................................. 304

a. Le maggiori opportunità dal mercato globale derivate dalla diffusione delle tecnologie ICT ...................... 305

b. Il valore generato dai prodotti e dai servizi ICT ................................................................................................ 306

c. ............................................................................................................... 307

d. Il Cloud Computing: i modelli di applicazione................................................................................................... 308

e. Esempi di servizi abilitati dal Cloud computing: la Gestione Documentale ................................................... 309

........................................................................................................ 312

1. Sviluppo Piccola e Media Impresa ..................................................................................................................... 312

2. Iniziative per giovani digitali e per le generazioni non inserite nel mondo del lavoro ................................... 313

a. Relazione tra sviluppo economico e supporto alla nuova imprenditoria delle generazioni digitali ............. 314

b. Le best pratice da replicare e ricondurre a sistema: Start up Boosting ......................................................... 315

c. Le best pratice da replicare e ricondurre a sistema: Working Capital ............................................................ 315

d. ternet da parte dei bambini ................................................ 317

e. La standardizzazione della formazione ICT nelle scuole secondarie di I e II grado (ECDL) ........................ 319

f. Iniziative di supporto per il superamento del digital divide negli anziani/emarginati .................................... 320

.................................................................................................................................. 323

VII. Documentazione di riferimento (siti internet) ....................................................................................................... 325

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I . EXECUTIVE SUMMARY

Siamo partiti da una provocazione: , che impatta sia sui senior ma anche paradossalmente proprio sulle nuove generazioni.

- definita una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020 - e predisposta per stabilire il ruolo chiave delle Tecnologie dell'Information e Communication Technologies (ICT) per raggiungere gli obiettivi

uppo .

-learning e lo sviluppo dei servizi pubblici e della scuola, con .

ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza età) e i ruoli (studenti, impiegati, operai,

servizi delle aziende/banche/pubbliche

Osservatorio Multicanalità 2010 del Politecnico di Milano, indica che in Italia su 50 milioni di utenti mobili, circa 11 milioni sono gli utilizzatori di Internet da mobile (+31% rispetto al 2009); ovviamente per il 25% sotto i 25 anni (di cui 2,8 mil di utenti di social network da mobile). Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità mobile-commerce. Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon fine inducono le aziende a strutturare un CRM dinamico che possa seguire

-vendita, dove la community dei clienti può addirittura diventare customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato.

I giovani si pongono sempre di più come soggetti attivi della comunicazione, innescando finalmente quel cambiamento culturale già presente nei paesi anglosassoni dove l'apprendimento si realizza attraverso il fare e non il subire.

In Italia non siamo pronti a farci insegnare dai nostri figli, né siamo abituati a coinvolgere i giovani nel processo di educazione di altri giovani. Questo accade solo al di fuori dei contesti istituzionali, a differenza dei paesi anglosassoni dove questa modalità è data ormai per scontata e ha le sue importanti conseguenze nel mondo delle aziende.

zzazione digitale

Da un confronto europeo Eur

fotografia però ritrae uno scenario cnel 2008, il 94,7% delle imprese italiane conta meno di 9 addetti. Analizzando infatti il fenomeno nella piccola impresa, Between rileva una netta flessione della p connettività broadband da rete fissa che risulta essere presente solo nel 58% delle aziende SoHo (Small

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Soho contro il 65% delle Sme (small medium enterprises).

Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtà già poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori:

vera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti.

Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante

gap culturale.

In questo contesto generale di scarsa alfabetizzazione digitale, i giovani potrebbero avere un ruolo realmente attivo nel superamento del digital divide.

La catena del valore del nuovo ecosistema digitale è ben rappresentata dal Rapporto AGCOM 2011 che mette al centro la persona:

Fonte: Rapporto Assinform 2011

aziendali di ogni dimensione.

Creare consapevolezza dei vantaggi di appartenere ad un ecosistema digitale è indispensabile per spingere le aziende di ogni dimensione ad investire in tecnologia.

situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori; i principali gap sono relatservizi, sia da parte dei singoli, sia da parte delle aziende, in termini di utilizzo di piattaforme di home-banking , di servizi e-government o e-commerce, ad esempio.

settore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.

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Ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business

della produttività .

Aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale. attraverso la rete tutte le realtà produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i

nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.

La disintermediazione della conoscenza. essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti

La necessità di

alla fruizione semplificata di servizi e non implica necessariamente una crescita della spesa per le dotazioni HW, in

una delle tipologie di servizio, alla base del modello del cloud computing, che rappresenta una tendenza evolutiva dell'outsourcing, secondo il quale è possibile affidare all'esterno la gestione delle funzioni non facenti parte del core business aziendale. Questo può essere un valido esempio per comprendere appieno il nuovo approccio al mercato delle PMI al fine di abbattere la barriera dei costi di adozione delle infrastrutture tecnologiche e la mancanza di competenze

ità è rappresentata dunque da questo nuovo modello di delivery dei servizi IT che focalizza l'attenzione su ciò che le tecnologie consentono di realizzare, piuttosto che sulle tecnologie in sé, con il risultato che il software non è più un asset gestito in proprio dall'utilizzatore ma è quest'ultimo che sceglie i servizi di cui usufruire, in base alle proprie reali necessità, contribuendo alla diffusione di un modello economico orientato al consumo.

to dalla piattaforma digitale è facilmente intuibile dalla quota di fatturato generato attraverso la vendita on line delle aziende.

-commerce. In testa alla graduatoria delle countries con maggior incidenza delle

mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.

INIZ IATIVE PER PROMUO VERE IL TALENTO DEI GI OVANI DIGITALI E P ER LE GENERAZIONI NON INSERITE NEL MON DO DEL LAVORO

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laboratori e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad

garantiti dallo stato per finanziare start-up).

Proponiamo quindi uno strumento reso operativo con il concorso di aziende private, uni Working

dea vincente nasce dal connubio tra una società industriale con la partnership con Istituti Scientifici di Ricerca e dalla Pubblica Amministrazione (Telecom Italia con Comitato Italia 150, da PNICube dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT) oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital).

emarginati

Più che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto più importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al

o) sono sicuramente più importanti di quanto non lo sia la diffusione di altri servizi ipertecnologici. Per questo gli sforzi com

questa strada .

Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: - grande schermo- corso, a fare esercizio e a impratichirsi maggiormente. Caratteristica di ogni Internet Saloon accogliente dove gli studenti senior possono condividere esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie Sono diventati 10.000, anzi quasi undicimila, gli studenti "over" che ogni anno, e anche quest'anno, frequentano i vari corsi dei nostri Internet Saloon a Milano, Ancona, Bari, Catania, Napoli, Pavia e Sondrio; nelle varie palestre le frequenze alla fine di maggio è arrivata a oltre 13.000.

Esistono poi molti esperimenti di come avvicinare anche i più piccoli, dando loro uno spazio, un ruolo da costruire Navigare Sicuri

adolescenti, genitori e insegnanti a un uso attento e consapevole del web, che illustra le regole per navigare in Rete al sicuro da pirati informatici, grazie ad un applicativo ad hoc che insieme agli insegnanti/genitori consente di rilevare con un gioco interattivo (Geronimo Stilton

KidSmart è un programma internazionale sviluppato dalla IBM negli USA e in 30 nazioni del mondo. In Italia, ad oggi, partecipano al progetto più di 300 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale per un totale di 600 postazioni

-economici (periferie di grandi centri urbani) o in zone geograficamente isolate.

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Nel 2008, in occasione dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale, all'interno di KidSmart è stato sviluppato il ProgettoTravelling Toys - Promoting cultural awareness and understading. 550 bambini, fra i 3 ed i 6 anni,i coadiuvati da 50 insegnanti nei 13 paesi partecipanti hanno utilizzato i KidSmart Early Learnig Centers per scambiarsi informazioni e messaggi relativi ai loro paesi di appartenenza.

LO SVILUPPO DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

piccole e medie imprese e presso le pubbliche amministrazioni.

ICT in modo da facilitare in tutto e per tutto le aziende (soprattutto le piccole e micro le imprese) ad avvicinarsi al mondo ICT. Però per fare innovazione la tecnologia da sola non è sufficiente: l'innovazione è 80% organizzazione (persone) e 20% tecnologie.

a. La leva generazionale di giovani nel tessuto della piccola media azienda come già detto rappresenta

livello di disoccupazione giovanile che ha raggiunto percentuali che sfiorano il 30% dei giovani in cerca di prima occupazione.

b. Il pubblico driver di tecnologia per il privato In primo luogo la pubblica amministrazione ma anche le associazioni e i diversi enti che si interfacciano con il mondo delle imprese possondi servizi telematici nonché un approccio semplificato e preferenziale per le aziende che fanno uso corrente degli strumenti di connessione in ambito esclusivo di strumenti ICT.

sociale.

c.

Semplificazione della fruizione del servizio

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Trasferimento di una chiara percezione del saving in termini di costi infrastrutturali e di efficienze nei processi interni. Non sono dunque le piattaforme tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza problemi dal personale che teme e

d. Se è vero che le nuove tendenze in campo tecnologico sono adottate in via preferenziale in ambito consumer per passare poi solo in una seconda fase anche al mercato business, è altrettanto vero le aziende produttrici di ICT hanno oggi a

servizi. La condivisione nei

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I I . INTRODUZIONE: I L DIGITAL DIVIDE CU LTURALE

Partiamo da una proparadossalmente proprio sugli studenti, i nativi digitali o i millenials, come vengono anche chiamati, che sono iperattivi ma inconsapevoli delle potenzialità e dei rischi ed usati solo come consumatori alto spendenti.

-learning e lo sviluppo dei servizi pubblici e della scuola, con tali per trattenere i talenti nostrani.

ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza età) e i ruoli (studenti, impiegati, operai, rumenti di lavoro e di svago,

ile, video).

I I I . LO SCENARIO ATTUALE:L APPROCCIO AGLI INDIV IDUI E ALLE PMI 1. LFABETIZZAZIONE DIGITALE NELL GENDA DI GITALE EUROPEA

Nei primi mesi del 2010, la Commissione europea ha lanciato la strategia Europa 2020 con l'intento di uscire dalla crisi e di preparare l'economia dell'UE per le sfide del prossimo decennio. La strategia Europa 2020 vorrebbe individuare la prospettiva per raggiungere alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale e un'economia a basse emissioni di carbonio, da attuare tramite azioni concrete a livello di UE e di Stati membri. L'agenda digitale europea è stata definita una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, e predisposta per stabilire il ruolo chiave delle Tecnologie dell'Information e Communication Technologies (ICT) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020.

indicate tutte le dimensioni critiche che provocano, a seconda del livello raggiunto, il digital divide culturale e nello stesso tempo sono inficiati dalla mancanza di alfabetizzazione digitale, sia per i singoli , sia per le aziende:

Questi elementi possono essere caratterizzati sia come cause della necessità di superare il digital divide culturale, sia come conseguenza della mancata alfabetizzazione digitale; di certo il circolo vizioso che si genera comporta una scarsa

ogici e di internet a tutti i livelli.

DIGITALE. e di analfabetismo digitale.

Queste carenze escludono molti cittadini dalla società e dall'economia digitale e limitano il forte effetto moltiplicatore reazione coordinata,

la cui iniziativa spetta agli Stati membri e alle altre parti interessate.

L'agenda digitale richiede un impegno elevato e continuo sia a livello di UE che di Stati membri (anche a livello regionale). La commissione esplicita che non potrà avere successo senza un contributo sostanziale di tutti, soprattutto considerando

opportunità esistenti e di quelli prevedibili ed evolverà alla luce dell'esperienza e dei rapidi cambiamenti nelle tecnologie e

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commissione proclama infatti che:

favorire la responsabilizzazione e l'emancipazione; le origini sociali o le competenze

Le competenze digitali rientrano quindi fra le otto competenze fondamentali che sono indispensabili per quanti vivono in una società basata sulla conoscenza59. È inoltre essenziale che tutti sappiano navigare su internet in tutta sicurezza.

are la competitività e la produttività in tutti i settori dell'economia europea. L'economia dell'UE soffre della carenza di personale competente nel settore ICT: a causa della mancanza di personale qualificato, entro il 2015 in Europa il documento stima che potrebbero mancare le competenze necessarie per coprire 700 000 posti di lavoro nel settore informatico60, a vantaggio di altre regioni come America e Asia..

nomia, la Commissione appoggerà le attività di sensibilizzazione a livello nazionale ed europeo con l'intento di promuovere fra i giovani la

ini e la formazione dei lavoratori in materia di ICT, nonché l'adozione delle migliori pratiche. Inoltre le raccomandazioni in materia ribadiscono che sia essenziale insegnare agli europei a utilizzare le comunicazioni e gli strumenti digitali, attirando soprattutto i giovani verso le formazioni in questo settore. Occorre aumentare sul piano qualitativo e quantitativo le competenze in materia di ICT e di commercio elettronico (e-business), vale a dire, le competenze digitali necessarie per l'innovazione e la crescita. Inoltre, considerando i 30 milioni di donne di età compresa fra 15 e 24 anni61, è necessario rendere più attraente il settore del ICT a fini professionali, in particolare per la produzione e la progettazione di tecnologia. I cittadini devono estal fine occorre mettere in atto partenariati multilaterali, rafforzare l'apprendimento e riconoscere le competenze digitali nei sistemi ufficiali di istruzione e formazione ma anche svolgere azioni di sensibilizzazione e prevedere sistemi di

utilizzando in particolare strumenti online e contenuti digitali per la riqualificazione e la formazione professionale continua

La Commissione si propone quindi di attuare le azioni seguenti per il superamento del digital divide culturale:

Azione fondamentale 10: proporre di inserire l'alfabetizzazione e le competenze digitali fra le priorità del regolamento riguardante il Fondo sociale europeo (2014-2020);

Azione fondamentale 11: sviluppare, entro il 2012, gli strumenti per identificare e riconoscere le competenze dei quadro europeo delle qualifiche62 e a EUROPASS63 e sviluppare

un quadro europeo per i professionisti del ICT al fine di potenziare le competenze e favorire la mobilità dei tecnici attraverso l'Europa.

                                                                                                                     59 Cfr. la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente.

60 eSkills Monitor study. Monitoring eskills supply and demand in Europe, Commissione europea 2009, cfr. http://www.eskills-monitor.eu/. A seconda degli scenari economici presi in considerazione, potrebbero mancare le competenze informatiche necessarie per un numero di posti di lavoro compreso fra 384 000 e 700 000.

61 Dati Eurostat 2008.  

62 Cfr. la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente.

63 Cfr. la decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, relativa ad un quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle

competenze (Europass).  

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Le principali azioni da intraprendere da parte della commissione anti digital divide culturale prevedevano di:

sviluppare, nel 2011, uno strumento online di apprendimento per i consumatori relativo alle nuove tecnologie dei media (per es. diritti dei consumatori su internet, commercio elettronico, protezione dei dati, educazione ai media, reti sociali, ecc.). Questo strumento metterà materiali didattici e informativi personalizzati a disposizione dei consumatori, degli insegnanti e di altri soggetti interessati nei 27 Stati membri;

proporre, entro il 2013, l'adozione di indicatori in materia di competenze digitali ed educazione ai media validi in tutta l'UE;

valutare sistematicamente se l'accessibilità è garantita in occasione delle revisioni della legislazione intraprese nel contesto dell'agenda digitale, per es. il commercio elettronico, l'identità elettronica e la firma elettronica, a seguito della Convenzione dell'ONU sui diritti dei disabili;

dopo aver esaminato le opzioni disponibili, presentare entro il 2011 una serie di proposte per assicurare che i siti web del settore pubblico (e i siti web che forniscono servizi di base ai cittadini) siano completamente accessibili entro il 2015;

Mentre agli Gli Stati membri si chiedeva di :

attuare, entro il 2011, politiche a lungo termine in materia di competenze informatiche e di alfabetizzazione digitale e promuovere gli incentivi più opportuni per le PMI e i gruppi svantaggiati;

attuare, entro il 2011, le disposizioni riguardanti la disabilità del quadro normativo in materia di telecomunicazioni e nell'ambito della direttiva "Servizi di media audiovisivi";

integrare l'apprendimento elettronico nelle politiche nazionali per modernizzare l'istruzione e la formazione, anche nei programmi, nella valutazione dei risultati formativi e nello sviluppo professionale di insegnanti e formatori

Quale sia la situazione che si delinea per i singoli individui e le PMI che rivestono un ruolo chiave nello sviluppo

La Commissione ha pubbli Digital Agenda Scoreboard

La figura qui sottostante si rappresenta la situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori:

DIGITAL AGENDA SCOREBOARD

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Fonte: Rapporto Assinform 2011

a parte delle aziende; basi guardare ai servizi di home banking, e-government o di e-commerce.

(48% rispetto a una media europea del 65%), e anche le piccole medie imprese si (af)fidano poco alla rete. Basse anche

online almeno una volta, contro la media europea del 40%.

la copertura Internet mobile (3G), mentre sulla rete fissa i progressi sono pochi: banda ultralarga sembra ancora lontana.

lia fanainficiata dalla distribuzione geografica e demografica italiana: Lombardia e Trentino ben si avvicinano alle medie di usabilità di internet dei paesi nordici, mentre le regioni del sud si avvicinano a Grecia e Romania.

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ese che utilizzano la Banda Larga a livello di gran lunga superiore, pur

inficiato dalla disponibilità di accessi e di servizi sia da parte della pubblica amministrazione, sia delle imprese, sconta

partire dal nuovo modo di vivere dei singoli.

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2. GLI INDIVIDUI

I ritardi italiani a far entrare internet nella vita quotidiana sono stati pubblicati recentemente da Eurostat: nel 2010 la percentuale di nuclei familiari con accesso alla banda larga era il 49% (+10% rispetto al 2008), ma restiamo ben 10 % sotto la media europea, nelle ultime posizioni. Se poi si considera la percentuale di individui che accedono almeno una

Germania 75%. Il massimo de -government, solo il 16%

pubbliche e private dipende dal fasono, pochi ne comprendono il valore economico.

I numeri del social networking in Italia, nonostante una bassa alfabetizzazione digitale del paese e una penetrazione delle linee a banda larga leggermente in ritardo rispetto agli altri paesi Europei, sono comunque considerevoli. Su un totale di

Italia è abitata da 15 milioni di persone.

recentemente pubblicati da Nielsen Wire Italiano di social network mediamente dedica a questa attività circa 6 ore mensili, quantità di tempo del tutto paragonabile a quella dei colleghi inglesi e statunitensi. Solo in Australia consumano di più. In Francia, Germania gli utenti dei social network dedicano a questa attività circa 4 ore al mese. La crescita esponenziale di questo fenomeno non è e non può essere ignorato dal mondo delle imprese, che rispetto a questo fenomeno devono rivedere le proprie strategie di vendita e di marketing.

Nella relazione annuale dell'Agcom, presentata il14 Giugno 2011 alla Camera dal Presidente Corrado Calabrò emerge che l'Italia delle telecomunicazioni è un Paese 'a due velocità':

Il primato acquisito da tempo per il tasso di penetrazione dei cellulari (le Sim attive ormai da tempo rappresentano circa il 150% della popolazione), si sta trasferendo anche sulla banda larga mobile per il traffico dati (diffusione del 35%). Vantiamo, inoltre, il dato più elevato di diffusione dei dispositivi idonei a ricevere e trasmettere dati in mobilità (dagli smartphone nei circolano in Italia circa 35 milioni, pari a quasi il 30% del totale dei telefonini alle chiavette USB). Sono circa 12 milioni gli italiani che navigano in rete dal telefonino, scaricano applicazioni, vanno quotidianamente su

A questo fa da contraltare un mercato fisso che Calabrò definisce 'stagnante', nonostante 5 milioni di linee attive in unbundling e il miglioramento della qualità della rete. La penetrazione della banda larga fissa è salita dal 20,6% dello

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scorso anno al 22%, ma è inferiore alla media Ue (26,6%) e la percentuale di abitazioni connesse alla banda larga (fisso e mobile) è inferiore al 50%, a fronte di una media europea del 61%.

Osservatorio Multicanalità 2010 del Politecnico do Milano, indicano che in Italia su 50 milioni di utenti mobili attivi, circa 11 milioni sono gli utilizzatori di Internet da mobile (+31% rispetto al 2009); ovviamente per il 25% sotto i 25 anni (di cui 2,8 mil di utenti di social network da mobile). Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità mobile-commerce.

La nuova relazione di acquisto parte infatti dalla ricerca di informazioni, quasi il 50% degli italiani lo considera il miglior strumento per ottenere informazioni, gratis e di qualità.

Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon -vendita, dove la

community customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato.

la

Le stime di Netcon

arrivando nei prossimi cinque an

percentuale di aziende innovatrici della classe 10-249 addetti, evidenziando comunque anche in questo caso un gap notevole tra le regioni italiane; colmare questo divario significa ancora una volta agire sul tessuto culturale ancor prima che su quello strutturale.

In Italia le prime esperienze di M-commerce sono state analizzate dalMediaworld, Unieuro e Euronics, cosi come Carrefour, Auchan, Esselunga, Coop e Conad: in questi siti tutte le informazioni sono disponibili e si discute online dei vari prodotti. Ciò porta, nel 38% dei casi, ad un acquisto successivo, al mantenimento della relazione con il cliente che si è registrato (circa 40 mila messaggi sms a settembre 2010) ed alla possibilità di inviare anche messaggi promozionali.

3. LE PMI

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di cres

da rete fissa.

presenza di siti web aziendali.

, effettuata nel 2010 su aziende al di sopra

le mobili sono utilizzate solo dal 18,6% delle imprese.

La fotografia scattata su alcuni indicaritrae però uno scenario costituito dal meno del 6% del tessuto imprenditoriale italiano Sempre secondo , infatti, nel 2008, il 94,7% delle imprese italiane conta meno di 9 addetti. Per avere dunque, un quadro più completo e rappresentativo delle aziende italiane, è necessario fare riferimento a questo preponderante sottoinsieme di aziende, nel quale, le evidenze rivelano concentrasi i maggiori ostacoli alla d

Osservatorio Banda Larga (Between) del 2010 rivelano infatti una netta flessione della penetrazione degli nda: citiamo ad esempio la connettività broadband da rete fissa che

35% delle Soho contro il 65% delle Sme (small medium enterprises).

Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtà già poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori:

vera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti.

La prevenzione verso questi strumenti, ai qua Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante

gap culturale.

Se ICT Monitor Business Between solamente il 2% degli imprenditori con aziende sino ai nove addetti afferma di voler essere tra i primi a sperimentare nuove tecnologie per la propria attività. La percentuale sale solo al 6% nelle Small + Medium (10-250 dipendenti).

Inoltre, analizzando il comportamento degli imprenditori si evidenzia che gli stessi hanno una differente propensione

disposto alla sperimentazione) piuttosto che soluzioni da introdurre nella propria attività professionale (2%). Questo

considerato svantaggioso.

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Se analizziamo, in aggiunta, alcuni indicatorinfatti come la propensione e le motivazioni di adozione di strumenti di connettività quali broadband fisso, smart phone, netbook/notebook, vari drasticamente tra il profilo

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IV. LO SCENARIO FUTURO

1. GLI OBIETTIVI PER MIG LIORARE LA CONSAPEVOLEZZA NELL USO DEGLI STRUMENTI DIGITALI ( INFORMATICI E MEDIA) DEI GIOVANI

In un mondo dove la propensione alla condivisione on-line delle esperienze di consumo è sempre crescente, anche le aziende dovranno ascoltare e dialogare con il proprio cliente durante tutto il processo di acquisto. Dobbiamo quindi preparare g

In un mondo in transizione verso il digitale, uno dei compiti principali è quello svolto dai centri di ricerca per monitorare l'evoluzione dei consumi culturali della società, in particolare delle nuove generazioni. È questo l'obiettivo che si prefigge da oltre dieci anni il laboratorio NuMediaBiOs:

Quando si parla di nativi digitali si intende la generazione post 2000, nati in corrispondenza con la diffusione massiccia di internet nelle case degli italiani e la presenza di uno o più strumenti di intrattenimento digitale (Nintendo DS, Playstation, tablet pc, smartphone ecc). Tutte le 'corti' successive, che suddividiamo nelle fasce di età 12-16 (millennials), 16-18 e 18-25 (nativi digitali spuri) sono variamente a metà strada: più si abbassa l'età più aumenta la 'nativeness'.

In tale contesto si colloca la ricerca per capire come preparare i giovani a lavorare in modo differente:

-alla guida consapevole degli adulti per permettere di massimizzarne il potenziale

- igitale e di sicurezza nello scambio delle informazioni e

Il nativo digitale si caratterizza per una presenza quasi totalizzante su internet, è connesso per gran parte della giornata. Ha un approccio transmediale che gli consente di passare con tutta naturalezza da un media all'altro: il bambino si sposta dal cartone animato visto in tv al sito web dove trova giochi, film, merchandising e l'adolescente dal telefilm o dal concerto al video, al sito dell'artista preferito. Una volta familiarizzato con questi strumenti, la navigazione diventa subito produzione: si costruiscono videogiochi, si caricano video su Youtube, si commenta il film o il concerto con gli amici su Facebook o sui siti che ne parlano. Insomma, i giovani si pongono sempre di più come soggetti attivi della comunicazione,

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innescando finalmente quel cambiamento culturale già presente nei paesi anglosassoni dove l'apprendimento si realizza attraverso il fare e non il subire.

Come Internet possa stimolare l'intelligenza collettiva dei giovani, dipende dal nuovo modo di approcciare i processi di

I ragazzi sono abituati a fare le cose insieme, scambiarsi opinioni e condividere le conoscenze e le 'faccende quotidiane'(divertimento, compiti...) secondo un modello di peer education.

Ma se non fanno il passo ulteriore della generazione di novità, di applicazione della creatività, perchè avrebbero bisogno di guide adulte in grado di fargli conoscere le potenzialità della rete. Ma in Italia la consapevolezza degli adulti è a macchia di leopardo ed è lasciata alla buona volontà dei singoli. Genitori e insegnanti generalmente non si rendono conto dell'ampiezza e dell'importanza della vita online che hanno i figli, e questo li rende distanti e fa loro perdere il ruolo educativo che abitualmente gli viene riconosciuto.

-

la musica, la capacità di innovazione e di apertura sul mondo aumenta, perché i giovani sono immersi in un mondo ricco di stimoli che necessariamente genera partecipazione. Tuttavia in Italia i social network sono usati in modo molto ludico, perciò, senza la guida di un adulto, i giovani tendono a perdere tempo anziché coltivare la propria creatività.

Se parliamo di competenze al tempo di Internet, infatti, le generazioni future a cui pensiamo sono quelle che hanno da

ti, fare

significativa sul modo di vivere e di pensare fin dalle scuole primarie.

Proprio a questo target manca la piena consapevolezza delle potenzialità dei canali di comunicazione che utilizzano (voce, testo, video, dati), dei rischi connessi ad un uso indiscriminato e non regolamentato delle proprie capacità editoriali,

culturale necessario per essere davvero artefici del proprio successo personale/professionale e non passivi utilizzatori (dei vari apparecchi fissi e mobili, della connessione wireless, delle varie console di giochi, della pubblicazione e

I giovani potrebbero anche essere parte attiva nel superamento del digital divide per coinvolgere i non nativi: dopo i 40 -45 anni la popolazione in rete

scende al 40%, percentuale che si abbassa sino al 13% tra i 45-65enni, per crollare al 3% tra i 65-7enni. Per fare un paragone, in USA la percentuale dei 65-75enni in rete è pari al 65%.

In Italia non siamo pronti a farci insegnare dai nostri figli, né siamo abituati a coinvolgere i giovani nel processo di educazione di altri giovani. Questo accade solo al di fuori dei contesti istituzionali, a differenza dei paesi anglosassoni dove questa modalità è data ormai per scontata.

perché sono più espertreggono il potere attuale.

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responsabili delle principali società e associazioni attive online non ha prodotto grandi risultati; non si è trovato il modo di ty dei

singoli e ai contenuti legati al patrimonio culturale dei singoli paesi.

Le conclusioni cui sono giunti gli invitati al summit sono semplici e confermano la linea fino a ora seguita dalle principali società online, che temono la creazione di un numero eccessivo di regole che potrebbe rallentarne la crescita: la Rete dovrebbe essere regolamentata, ma solo entro certi limiti, con tempi lunghi e possibilmente con scelte e norme decise da organi internazionali e non da un singolo governo.

a. ALCUNE ESPERIENZE DI FORMAZIONE DIGITALE

rdizzate, flessibili e

modulari, per adattarsi alle diverse esigenze didattiche."

Per avviare questo processo è necessario che il sito scolastico sia connesso ad internet ed abbia una Rete Locale capace, protetta ed aperta. La rete scolastica può quindi divenire un luogo di aggregazione e scambio tra studenti, genitori, docenti e scuola; uno strumento abilitante per veicolare informazioni, formazione, risultati scolastici, testi e fi lmati digitali, fotografie di eventi, ecc.ecc.

In Italia i primi passi in ntro il

2012. Per avviare questa

Il WIFI dunque come piattaforma abilitante di nuovi sevizi ed applicazioni dedicate da utilizzare con personal computer, tablet, lavagne interattive, netbook, ecc. La rete locale, o meglio la Community scolastica, renderà disponibili nuovi servizi per la condivisione di documenti scolastici, verbali di riunione, comunicazioni tra scuola, docenti e famiglie, la segnalazione di eventi, ecc. Pertanto la rete dovrà garantire agli utilizzatori un elevato standard di sicurezza a garanzia

to con attenzione, come detto per garantire i dati sensibili contenuti nella rete, utilizzando anche nuovi meccanismi di

dere umenti di

comunicazione, fornirà nuovi strumenti di relazione, ma non cambierà gli aspetti fondamentali di ciò che è l'identità. Anzi restituirà attendibilità alle relazioni in rete, esattamente come quando le interazioni erano faccia a faccia tra persone fisiche e nel contempo tutelerà ulteriormente la sicurezza e la responsabilità delle comunicazione/transazioni.

Con queste garanzie la Community potrà essere un luogo ideale per dialogare in sicurezza fuori dalle mura scolastiche e

condividere ricerche, progetti, relazioni, filmati e foto.

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Le case editrici dovranno progressivamente trasferire i programmi di studio dai libri cartacei agli e.book,, alle applicazioni realizzando di fatto, in accordo con il Ministero, un nuovo percorso didattico, interattivo e multimediale, come esplicitato nel capitolo -

La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) è un ulteriore tassello di questo mosaico. Si tratta di un dispositivo elettronico, di dimensione analoga a quella di una tradizionale lavagna, sul quale è possibile scrivere o disegnare usando delle penne o dei pennarelli virtuali. Tipicamente collegata ad un PC è dotata di uno schermo touch screen. Riproduce in tutto e per tutto la lavagna convenzionale estendendone la fruibilità grazie all'integrazione con: applicazioni multimediali, internet e piattaforme di SW didattico utilizzabile in modalità condivisa dagli studenti. Uno dei problemi principali nella diffusione

e fossero qualcosa di

avagna e prova a rovesciare questa rappresentazione proponendosi come strumento di lavoro quotidiano. Spesso le oltre 10.000 lavagne

maggior parte dei docenti. Interattività, multimedialità, condivisione ed integrazione sono caratteristiche proprie, evidenti, della LIM cui possiamo attribuire un ulteriore elemento distintivo: la socialità. Ovvero LIM intesa come uno spazio da condividerclasse, con lo scopo di educare i ragazzi ad un uso corretto della rete.

on il linguaggio delle immagini e dei filmati. Le lezioni interattive sono più coinvolgenti e permettono di comprendere più rapidamente anche perché utilizzando diversi canali di

LIM ha spesso favorito le attività didattiche di apprendimento collaborativo, in quanto pongono i ragazzi al centro del processo di apprendimento. La multimedialità della LIM è inoltre facilmente trasferibile a Netbook e e.book.

Solo qualche anno fa immaginare una scuola digitale sembrava fantascienza. Oggi pensare di studiare su un computer o

aver realizzato un vero e proprio laboratorio hi-(Capgemini. Intel e Microsoft) e sviluppato un nuovo modello di formazione, basato su piattaforme di collaborazione tra scuola, docenti e alunni. Gli allievi delle prime classi hanno ricevuto un computer portatile Asus, con il quale potranno leggere i libri di testo, scrivere e ricevere gli appunti scritti. Attraverso l'utilizzo di applicazioni specifiche potranno ricevere le lezioni in modalità multimediale, condividere informazioni e realizzare, on line incontri scuola-famiglia-studenti. La

l rendimento educativo e formativo degli studenti. Lo sviluppo di una comunità virtuale in cui si confronteranno tutti i protagonisti della vita scolastica. Gli insegnanti potranno interagire con gli studenti anche attraverso lezioni di ripetizione multimediali online ed il materiale scolastico potrà essere messo in rete e condiviso dagli studenti che si incontreranno e discuteranno attraverso forum creati ad hoc su argomenti specifici. Si incontreranno virtualmente gli insegnanti, gli studenti, ma anche le famiglie. Addio dunque all'incubo dei pomeriggi persi in coda davanti alle aule. Dalla stessa rete, gli alunni potranno quindi scaricare le lezioni, le presentazioni degli insegnati registrate sulla LIM di classe. Ora basterà

oni. Anche i libri di testo si sono evoluti,

coinvolgendo viralmente altri istituti.

unta agli strumenti elettronici nella scuola. Dalla metà del 2011 gli studenti lombardi potranno acquistare od affittare device, SW scolastici ed HW direttamente sul portale e.commerce

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ale metterà a disposizione degli alunni notebook, iPad, tablet-pc, ma anche versioni digitali dei dizionari, atlanti e libri di testo a prezzi «vantaggiosi per le famiglie». Con

progressivamente introdurre gli strumenti digitali nel programma scolastico ed in 5 anni trasformare definitivamente la didattica. Anche le case editrici di testi

tecnologica e didattica del sistema scolastico con il fine di realizzare una vera e propria scuola online.

Scolastica ha colto ato nel

quale la tecnologia è stata il catalizzatore delle innovazioni.

camente isolate in un aula virtuale

Lavagne interattive.

Queste esperienze, sviluppatesi in condizioni cosi estreme, consentono di guardare con ottimismo alla realizzazione di programmi di studio integrati per gli studenti delle realtà montane del nostro paese. Spesso anche in questi ambiti i ragazzi sono soggetti al trasferimento forzato o, nella migliore delle ipotesi, a viaggi quotidiani di un paio di ore, dalla montagna alla città più vicina, per poter frequentare la scuola superiore prescelta. Le Comunità Montane del nostro paese sono il naturale punto di riferimento per incanalare e stimolare la realizzazione di progetti di questo tipo.

2. PMI: IMPATTO SUI PROCESSI INTERNI E LE OPPORTU NITÀ RACCHI USE NELL ADOZIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE .

Creare consapevolezza dei vantaggi di appartenere ad un ecosistema digitale è indispensabile per spingere le aziende di ogni dimensione ad investire in tecnologia.

ogni euro investito nel settore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.

ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business

della produttività .

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aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale. attraverso la rete tutte le realtà produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i mercati internazionali e moltiplicando di fatto le opportunità dnicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.

La disintermediazione della conoscenza. essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti

a. LE MAGGIORI OPPORTUNI TÀ DAL MERCATO GLOBA LE DERIVATE DALLA DI FFUSIONE DELLE TECNOLOGIE ICT

La dimensione geografica del mercato globale consente di trasformare un business di nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.

prodotti (o servizi) può essere di molto superiore ai grandi volumi dei beni di maggior successo.

forte impatto positivo per il mondo delle piccole e medie imprese, che han

Ci sono paesi nel Far East, che hanno completamente cambiato il proprio profilo economico in pochi anni e, da paesi sottosviluppati, sono diventati driver dello scenario economico mondiale, contribuendo a far uscire il mondo dalla crisi.

Il fatturato generato dalle aziende attraverso la vendita on line infatti è un importante indicatore della capacità delle imprese di sfruttare il digitale quale canale commerciale.

Nel 2009 Eurostat ha rilevato che in Europa mediamente il 14% del fatturato de -commerce

k, Repubblica Ceca e Islanda.

la PMI e anche le

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b. IL VALORE GENERATO DA I PRODOTTI E DAI SERVIZI ICT

alla fruizione semplificata di servizi e non implica necessariamente una crescita della spesa per le dotazioni HW, in

una delle tipologie di servizio, alla base del modello del cloud computing, che rappresenta una tendenza evolutiva dell'outsourcing, secondo il quale è possibile affidare all'esterno la gestione delle funzioni non facenti parte del core business aziendale. Questo può essere un valido esempio per comprendere appieno il nuovo approccio al mercato delle PMI al fine di abbattere la barriera dei costi di adozione delle infrastrutture tecnologiche e la mancanza di competenze

oni. La principale novità è rappresentata dunque da questo nuovo modello di delivery dei servizi IT che focalizza l'attenzione su ciò che le tecnologie consentono di realizzare, piuttosto che sulle tecnologie in sé, con il risultato che il software non è più un asset gestito in proprio dall'utilizzatore ma è quest'ultimo che sceglie i servizi di cui usufruire, in base alle proprie reali necessità, contribuendo alla diffusione di un modello economico orientato al consumo. Si tratta quindi di soluzioni che permettono di soddisfare con grande flessibilità alcune esigenze tipiche delle infrastrutture informatizzate quali:

- supporto dei più comuni processi aziendali;

- applicazioni verticali per garantire soluzioni ad hoc in settori od attività molto specifici;

- applicazione connesse con la gestione dei dati e delle informazioni;

- spazi virtuali per il team collaborativo;

- servizi più comuni quali webmail, calendario, etc.

in:

- Infrastruttura più agile, scalabile e flessibile;

- Riduzione dei costi di investimento;

- Riduzione del personale IT;

- Accesso a competenze e tecnologie non disponibili in azienda;

- Migliori garanzie del livello di servizio;

- Costi direttamente -per-use).

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c. IL CLOUD COMPUTING: LO STATO DELL ARTE

Il cloud computing consente di realizzare, in un modo alternativo e più efficiente, quanto già era possibile ottenere con gli strumenti disponibili in passato. È quindi una modalità operativa destinata a rivoluzionare il mercato delle infrastrutture hardware e software.

Come tutte le rivoluzioni affascina, ma al contempo spaventa i possibili fruitori, che temono di introdurre in azienda una soluzione dalle potenzialità enoessenziale la conoscenza e la comprensione del modello, che è ormai sufficientemente diffuso e le realtà industriali hanno imparato a conoscerne le opportunità. Il c

on demand in modo semplice e flessibile, con un provisioning veloce e un minimo sforzo per la loro gestione.

Soprattutto nel contesto italiano, le opportunità offerte dal cloud possono rivelarsi utili a colmare una differenza a livello infrastrutturale. Le PMI possono accedere, a costi contenuti, a servizi altrimenti irraggiungibili e competere anche attraverso nuovi modelli di impresa interconnessa con partner e clienti, gettando le basi per innovazioni di prodotti e servizi. Per capire quanto questo sia vero basti pensare ai cicli decennali di cambiamento del mercato IT.

Figura 1: Il mercato IT: cicli decennali di cambiamento (fonte: Sirmi S.p.A)

Negli sessanta e settanta le aziende dovevano investire ingenti capitali per le dotazioni IT come mainframe e minicomputer. Gli anni ottanta

con la rivoluzione di Internet si è passati ad un modello IT di Collaboration in ottica di azienda estesa. Oggi in un contesto

cloud computing. Ma, come storicamente avviene in occasione di ogni svolta in ambito IT, un ultimo aspetto non va

applicazioni custom fruibili nel modo più agile possibile. I principacomputing nelle aziende italiane sono i seguenti:

Figura 2: fonte Netconsulting 2011

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d. IL CLOUD COMPUTING: I MODELLI DI APPLICA ZIONE

I principali modelli di applicazione del cloud sono tre:

il Software as a Service: con applicazioni offerte sotto forma di servizio; il Platform as a Service: con piattaforme software di sviluppo e implementazione offerte sotto forma di servizio e software correlato offerti sotto forma di servizio.

interessato alle infrastrutture in sé, ma ai servizi che erogano, come ad esempio telefonia, e-mail, Unified communication, le applicazioni per la produttività personale o quelle più di business. La fruizione di un servizio che sia in qualche misura indipendente dalle risorse che lo erogano è il driver che ha condotto alla formulazion

mostrare tra i propri punti di forza la massima flessibilità, così da adattarsi a qualsiasi circostanza.

Non esiste un unico modello valido per tutti i settori merceologici e ogni azienda presenta caratteristiche proprie e necessità che vanno affrontate e gestite in modo adeguato. Quindi, si punta a indirizzare la propria strategia verso una delle possibili configurazioni.

hardware e software di base. Questo permette di concentrarsi sul core delle proprie competenze IT, ossia quelle strettamente necessarie a supportare i processi tipici del business specifico.

ud interno (private cloud), potrà sfruttare i vantaggi legati alla velocità di provisioning, al consolidamento e al charge back di alcuni servizi. Il cloud ibrido è indicato per le realtà dove il picco di domanda del business è fortemente variabile e diffi

In genere un provider pubblico di cloud può rivelarsi interessante soprattutto per le aziende che non hanno funzioni IT sofisticate o elevate capacità di investimento. Per le imprese più strutturate, invece, rivolgersi a un cloud vendor può permettere di ottenere una nuova applicazione o un nuovo ambiente di sviluppo o test in pochi giorni anziché in qualche mese.

Il cloud computing è quindi un modello che porrà delle sfide organizzative e di valutazione dei processi di governabilità delle risorse ICT e indurrà a mappare tali risorse in modo da definire quelle a consumo, quelle da possedere e gestire e altre modalità ibride.

Per piccole e medie imprese è molto conveniente affidarsi a infrastrutture cloud di terzi. Per le grandi può essere conveniente creare il proprio cloud. Nel caso di una start up ad alto contenuto tecnologico, per esempio, una corretta

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adozione del cloud computing può fare la differenza nella capacità di essere competitivi e di posizionarsi velocemente su i,

in valore, a qualunque fattore di risparmio.

Un apporto importante per la diffusione del cloud computing arriva anche da chi in realtà spesso ne ignora

diffusione di internet che consente di accedere alla rete dai pc di casa, dai palmari, dagli smartphone e dai tablet pc: i clienti sono già abituati ad utilizzare e pagare per servizi a consumo.

I servizi in modalità SaaS hanno rappresentato il 69% della spesa per Cloud Servsu 280 totali (Fonte Nextvalue dal Cloud Computing Report 2011).

Da uno studio effettuato da Sirmi sulle aziende fino a 50 dipendenti il valore di questi servizi è in continua crescita soprattutto per la componente SaaS.

ì

Tabella 2: Valore dei servizi Cloud fonte Sirmi S.p.A maggio 2011(valori in milioni di euro)

Le linee di business infatti si aspettano di consumare servizi e non tecnologie, però esistono delle forti resistenze ad introdurre nelle aziende questa visione, in particolare per presunti problemi di sicurezza, affidabilità e prestazioni erogate dai provider, e per la paura da parte delle funzioni IT di perdere il controllo della gestione delle attività.

La funzione IT deve modificare il proprio ruolo e il portafoglio di competenze e figure professionali, orientandosi maggiormente verso una responsabilità di Governance del processo.

re for Economics and Business Research (CEBR) di Londra in 35 miliardi di Euro nel 2015.

e. ESEMPI DI SERVIZI ABI LITATI DAL CLOUD COMPUTING: LA GESTIONE DOCUMENTALE

Un esempio concreto di attuazione del cloud computing è oggi rappresentato dalle soluzioni di gestione documentale.

norma di legge e per lo scambio di fatture elettroniche, è in continua espansione. Attualmente si contano circa 4.000 imprese che hanno adottato soluzioni di Conservazione Sostitutiva, nello specifico di fatture e documenti contabili, più di

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8.000 quelle che hanno implementato sistemi di EDI e circa 50.000 imprese che hanno scelto altre soluzioni di interscambio Politecnico di Milano).

La diffusione degli strumenti di validazione digitale, come la Posta Elettronica Certificata (PEC) contano un numero di caselle attive pari ad un totale di oltre 1,7 milioni di account suddivisi in 1,2 milioni tra i professionisti, 500 mila tra le

la totalità delle imprese delega al proprio commercialista la firma dei documenti. Attualmente si calcolano 110 mila

Si contano invece ancora in poche unità le aziende in Italia che hanno sviluppato o stanno sviluppando modelli di

conservazione a norma delle fatture in solo formato digitale). Da una survey svolta nel 2010 dal Politecnico di Milano emergono c

la gestione del cambiamento la difficoltà di identificazione e quantificazione dei benefici. il timore che gli investimenti siano eccessivi.

ia a livello nazionale sia a livello comunitario.

Al contrario essa rappresenta, o dovrebbe rappresentare, un importante driver di mercato, quale facilitatore dello sviluppo di sistemi documentali legati ai processi aziendali paperless. Infatti la tendenza di questi ultimi anni dal punto di vista

Il solo impianto normativo, seppur importante, non è tuttavia sufficiente. Occorrono almeno altri due elementi: il primo è rappresentato dalla crescita culturale delle PMI, che mai come in questo periodo di crisi economica sono maggiormente

rno del mercato globale. Il secondo riguarda il supporto alle imprese da parte degli operatori ICT in una logica di facilitare loro la gestione del cambiamento.

azione Elettronica si è calcolato che nel caso di progetti di:

Conservazione Sostitutiva i benefici possono variare tra 1 e 3 euro a documento, prevalentemente legati alla dematerializzazione della carta e derivano dalla riduzione dei costi dei materiali (carta, toner, etc.), del costo di archiviazione (spazio occupato dagli archivi) e dalla maggiore facilità nella ricerca e nel recupero dei documenti in caso di necessità.

Mentre nefici possono variare da 4 a 12 euro a fattura. I progetti che portano benefici tra i 4 e i 5 euro a fattura sono quelli di Fatturazione

materializzato ed è archiviato con le logiche della Conservazione Sostitutiva.

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Se si passa poi a progetti più ampi -Pagamento (tipicamente nei settori Farmaceutico, Elettronica di consumo, Largo Consumo, Materiale Elettrico) il beneficio economico è da 30 a 80 euro a ciclo. ric. 2011).

opportunità. Una scelta attendista può rilevarsi pericolosa per diversi fattori: i benefici legati a tali progetti, il preannunciato obbligo di Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione, le crescenti spinte alla dematarializzazione da par

di rispondere un proprio percorso evolutivo.

ologie

ha progettato e sviluppato Olitouch, il terminale nativamente integrato e quindi collegabile alla maggior parte dei multifunzione in commercio, nato specificamente perché gli utenti possano dematerializzare qualsiasi documento in modo assolutamente rapido ed efficiente.

Non si può quindi dire che Olitouch velocizzi i processi, ma più propriamente che li abilita, in quanto sarebbe impensabile

Olivetti.

Infatti che la dematerializzazione della documentazione cartacea porti vantaggi non solo logistici, cioè legati alla successiva archiviazione quando fatta in modo tradizionale, ma anche dal punto di vista dei processi, velocizzandoli ed ottimizzandoli, nessuno ha alcun dubbio.

Ciononostante la dematerializzazione non viene attuata se non là dove gli elevati volumi ne giustificano la competitività

applicazione solo in pochi processi ben identificati e che coinvolgono specifiche tipologie di documenti, lasciando però ampio spazio alla produzione e ricezione di documenti cartacei che attivano ancora oggi volumi impressionanti di processi manuali. Il motivo per cui finora non si procedeva alla dematerializzazione presso gli uffici va ricercato nelle attività ndocumentale, ove necessario firma digitale ed invio come allegato di una mail. Il personale operativo valuta comprensibilmente troppo lungo il tempo -10 minuti) e vive

da gestire in sequenza senza commettere errori.

Non sono dunque le piattaforma tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza problemi dal personale che teme e cerca di

lteriori carichi di lavoro. In altre parole, a chi è chiamato ad utilizzarla deve essere evidente il

documenti cartacei si traduce in: diminuzione dei tempi operativi, facilità di utilizzo (interfacce user friendly), integrabilità con i servizi di gestione documentale e strumento di abilitazione ai processi interni.

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V. I DRIVERS PER L ACCELERAZIONE DELL BC DIGITALE

1. SVILUPPO PICCOLA E MEDIA IMPRESA

piccole e medie imprese e presso le pubbliche amministrazioni.

a consumo di risorse ICT in modo da facilitare in tutto e per tutto le aziende (soprattutto le piccole e micro le imprese) ad avvicinarsi al mondo ICT. Con questa e con altre offerte simili Telecom Italia intende aprire e mettere a disposizione delle aziende italiane il patrimonio tecnologico di cui dispone.

Però per fare innovazione la tecnologia da sola non è sufficiente.

L'innovazione è 80% organizzazione (persone) e 20% tecnologie.

a. La leva generazionale uto della piccola media azienda rappresenta sicuramente un forte

giovanile che ha raggiunto percentuali che sfiorano il 30% dei giovani in cerca di prima occupazione.

b. Il pubblico driver di tecnologia per il privato In primo luogo la pubblica amministrazione ma anche le associazioni e i diversi enti che si interfacciano con il mondo delle imprese possono giocare un ruolo significativo radi servizi telematici nonché un approccio semplificato e preferenziale per le aziende che fanno uso corrente degli

esclusivo di strumenti ICT.

sociale.

c.

Gli elemen

Semplificazione della fruizione del servizio con particolare attenzione al design delle interfacce impostate con un approccio estremamente intuitivo e user friendly

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Trasferimento di una chiara percezione del saving in termini di costi infrastrutturali e di efficienze nei processi interni. Non sono dunque le piattaforma tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza

Lo sviluppo di un offerta che possa integrare la componente standard con elementi di customizzazione

mirati alle esigenze delle singole PMI. Un assistenza qualificata al servizio del cliente dalla fase di interpretazione del bisogno alla delivery della

tecnologie e artefatti sarebbero posseduti e/o gestiti da Cloud Service Provider, che opererebbero su un mercato ampio e pertanto con efficienza, flessibilità e scalabilità molto maggiori dei singoli utilizzatori. A tale proposito occorre ricordare

-230) siano proprio la pubblica amministrazione e le PMI, condivise o insite nei distretti industriali, superando la criticità di avere applicativi custom o di non raggiungere le economie di scala utili a lavorare con gli strumenti ICT.

d.

Se è vero che le nuove tendenze in campo tecnologico sono adottate in via preferenziale in ambito consumer per passare poi solo in una seconda fase anche al mercato business, è altrettanto vero le aziende produttrici di ICT hanno oggi a

2. INIZ IATIVE PER GIOV ANI DIGITALI E PER LE GENERAZIONI NON INSERITE NEL MONDO DEL LAVORO

faceva riferimento il lavoro della commissione europea possa generare un circolo virtuoso, significa cercare di sistematizzare le esperienze che in molti , soggetti economici o di cultura o pubblici, hanno cercato di intraprendere.

Quello che manca però è un quadro normativo che regoli tali iniziative e le indirizzi correttamente, focalizzando le risorse di un paese come il nostro, sia a livello di fondi, sia a livello di persone.

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a. RELAZIONE TRA SVILUPP O ECONOMICO E SUPPORTO ALLA NUOVA IMPREN DITORIA DELLE GENERAZIONI DIGITALI

I driver che segnano il passaggio costruire un futuro per le nuove generazioni digitali che ci permetta di completare

Studiare cosa stia succedendo nella trasmissione dei saperi nel passaggio al digitale e sviluppare la self-awarness dei giovani digitali in ambito sia di securitisation delle informazioni , sia a tutela della propria privacy

Individuare strumenti per comprendere il fenomeno e aggiornare la didattica per gli studenti universitari,

tecnologia Fornire alle istituzioni e alla società strumenti per comprendere il cambiamento.

ICT Management

componente consistente della crescita del PIL e

della Kauffman Foundation evidenzia che, ad esempio, il tasso di start up negli Stati Uniti è cresciuto in questi ultimi anni: diventare imprenditori è stata la risposta di milioni di statunitensi ai tagli di occupazione effettuati da molte grandi imprese. Il record è stato ottenuto proprio nel 2010, con lo 0,34% del tot

- nformazione e della comunicazione - un settore che sta vivendo proprio in questi ultimi anni una fortissima accelerazione. È in questo mondo che sono nate le storie imprenditoriali più di successo, con dinamiche di crescita incredibili e importanti ricadut

et delle Cose.

eccessive per le nuove Media Companies (come Facebook, Square, Twitter solo per fare alcuni esempi); il 19 maggio 2011 LinkedIn ha acceso le contrattazioni di Wall Street (NYSE) superando ogni aspettativa: da un prezzo di collocamento di 45 dollari, le sue azioni hanno chiuso a 94,25 dollari. Quel 109% in più di valutazione ricorda tanto la bolla della new economy, ma secondo l'amministratore delegato dell'azienda Jeff Weiner si tratterebbe solo di fiducia meritata.

esi europei: Regno Unito, Francia, Germania sono nettamente avanti per numero di fondi di Venture Capital, capitale investito in start up, numero di imprese finanziate. Anche la Spagna che ha un economia ben più piccola della nostra è più avanti. La storia del nostro Paese dimostra chiaramsecolo scorso a diventare una grande economia mondiale. Inoltre la nostra cultura è imbevuta di inventiva e arte

alità. E non mancano nemmeno esempi concreti che dimostrano chiaramente che anche in Italia si possono creare start-up di successo: aziende come YooxVolagratis, uno dei principali operatori europei nel settore dei viaggi online; Gioco digitale, pioniere in Italia nel settore dei giochi online (venduta a Bwin nel 2009); Venere.net, specializzata nella prenotazione degli hotel, venduta nel 2008 ad Expedia; BravoSolution e iFaber, oggi tra i principali player mondiali nei servizi B2b; Buongiorno quotata, leader mondiale nei contenuti e servizi mobile. Per ripartire dalla messa in gioco di risorse e investimenti consistenti volti a generare un numero crescente di iniziative di successo, che a loro volta fanno aumentare ulteriormente gli investimenti e così via, occorre indubbiamente un approccio

strumenti informatici, vero anello debole, dove gli standard non si sono ancora affermati nemmeno a livello internazionale.

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occupazionale dei giovani specializzati in competenze digitali sia come elemento aggregatore di enti di Ricerca, Imprese e Istituzioni grazie ad un progetto che rende disponibili servizi specializzati, di elevato valore per nicchie di mercato. Le Fabbriche Digitali si identificheranno infatti come luoghi dove i giovani talenti potranno sviluppare sia competenze funzionali sia tecnologiche, a diretto contatto con il mondo industriale o della PA, come sbocco per laureati o laureandi

330).

b. LE BEST PRATICE DA RE PLICARE E RICONDURRE A SISTEMA: START UP BOOSTING

Una risposta alla esigenza di maggiore imprenditorialità in Italia viene dalla School of Management del Politecnico di Milano. Di recente gli Osservatori ICT & Management - gruppo di ricerca attivo da oltre dieci anni - hanno avviato Start up Boosting, una nuova iniziativa mirata a stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate

casi reali di utilizzo delle tecnologie digitali e nel supporto allo sviluppo del business di numerose start up, divenute poi imprese di successo. Attraverso il succedersi di una serie di Call 4 Ideas collegate ai diversi Osservatori, Start up Boosting vuole identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. I candidati che supereranno il processo di valutazione saranno supportati nella messa a punto del

e ltre la possibilità di

frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP, la Business School del Politecnico di Milano, e saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

c . LE BEST PRATICE DA REPLICARE E RICONDURRE A SISTEMA: W ORKING CAPITAL

i e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad

ssione e il collocamento di titoli garantiti dallo stato per finanziare start-up).

Working Capital di Telecom Italia, una formula innovativa di venture capital

anile basata sulla rete e sulle nuove tecnologie.

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lia 150, da PNICube dalla Fondazione CRT, oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital).

Le prime due edizioni di Working Capital, nel 2009 e nel 2010, hanno aggregato un'ampia comunità di innovatori, raggiungendo risultati importanti nel sostegno ai giovani talenti e agli imprenditori italiani. Questi i numeri delle iniziative supportate in questi due anni: 29 progetti di ricerca (sostenuti attraverso contratti di ricerca e il tutoring di TILAB, il centro di ricerca del Gruppo Telecom Italia)13 progetti di impresa (supportati attraverso contratti di incubazione) 36 startup in fase iniziale sostenute attraverso slot di pre-incubazione

le città italiane nel 2010 hanno raccolto 43.000 presenze. Sul sito di working capital sono registrati 7000 aspiranti imprenditori per un totale di circa 700 idee imprenditoriali presentate. Di queste proposte imprenditoriali 7 iniziative sono già state finanziate, altre 7 sono state approvate dal comitato investimenti mentre 36 progetti sono ancora in stato di preincubazione. Sono state inoltre assegnate 18 borse di studio per finanziare altrettanti progetti di ricerca.

Il Premio Nazionale Innovazione 2011 Working Capital nasce dalla collaborazione tra Telecom Italia e PNICube e verrà assegnato al progetto ritenuto più innovativo tra i primi classificati nelle quattro categorie

Le migliori startup che partecipano alle Start Cup organizzate da PNICube in tutta Italia entrano, così, a far parte anche

La posta in gioco quest'anno è alta: 2,5 milioni di euro in totale per progetti di ricerca e startup più 1 milione di euro in equity che il fondo di Venture Capital Quantica metterà a disposizione per il progetto che riterrà più meritevole tra quelli che verranno presentati.

Nello specifico, i finanziamenti saranno così distribuiti:

30 contratti di ricerca focalizzati sulla business idea del valore massimo di 30 mila euro da destinare ai progetti Grant e indirizzati a studenti, giovani ricercatori e inventori (con particolare attenzione agli under 30) 4 finanziamenti per startup, uno per ciascun settore di intervento (Internet, Web e Ict; Green; Bio & Nano e Social

Innovation) del valore di 100 mila euro da destinare ai progetti Seed e indirizzati a giovani imprenditori, startup e spin-off universitari già costituiti o in via di costituzione 1 milione di euro in equity messo a disposizione da Quantica e destinato al progetto che, nell'analisi che Quantica

farà durante tutto il percorso di selezione dei progetti, verrà individuato come il più meritevole Nel caso dei finanziamenti Grant, saranno prodotti contratti di ricerca, nominativi, i cui risultati in termini di diritti resteranno al ricercatore, fatta eccezione per una licenza d'uso di tipo non esclusivo per Telecom Italia (e con le possibili eccezioni da stabilirsi al momento della contrattazione).

Al ricercatore (prima della stipula del contratto e per tutto il tempo della sua validità) viene affiancato un tutor, a cui potrà fare riferimento durante tutta la durata del progetto, che lo supporterà nella definizione del processo di lavoro, delle caratteristiche e dei dettagli della ricerca e nella messa a punto di report periodici di avanzamento del progetto di ricerca.

Nel caso dei finanziamenti Seed, saranno individuate modalità di contrattazione ad hoc in virtù delle caratteristiche dell'impresa o della startup proposta e selezionata dal team di Working Capital - PNI, ma che non prevedono opzioni di ingresso nell'assetto societario dei vincitori.

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d. INIZ IATIVE A SUPPORTO DELL APPROCCIO SICURO AD INTERNET DA PARTE DEI BAMBINI

Il programma internazionale KidSmart, avviato in Italia nel 2000 dalla Fondazione IBM Italia in collaborazione con il Ministeuna tecnologia che è in grado di favorire i processi di apprendimento facendo leva sul gioco e sulla creatività.. KidSmart consiste nella donazione alle scuole dell'infanzia della postazione multimediale Young Explorer, corredata da un software didattico e disegnata appositamente per essere utilizzata con facilità e sicurezza dai bambini fin dalla più tenera età. Gli insegnanti delle scuole coinvolte nel programma intraprendono un percorso formativo e ricevono la consulenza di

all'uso delle nuove tecnologie, inserendole in un articolato programma didattico.

-economici (periferie di grandi centri urbani) o in zone geograficamente isolate.

Nel 2008, in occasione dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale, all'interno di KidSmart è stato sviluppato il ProgettoTravelling Toys - Promoting cultural awareness and understading. 550 bambini, fra i 3 ed i 6 anni,i coadiuvati da 50 insegnanti nei 13 paesi partecipanti hanno utilizzato i KidSmart Early Learnig Centers per scambiarsi informazioni e messaggi relativi ai loro paesi di appartenenza. KidSmart è un programma internazionale sviluppato dalla IBM negli USA e in 30 nazioni del mondo. In Italia, ad oggi, partecipano al progetto più di 300 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale per un totale di 600 postazioni multimediali donate

Progetto KidSmart è stato avviato dalla Fondazione IBM Italia in collaborazione con la Facoltà di Scienze -Bicocca un importante programma di ricerca sul modo in cui i bambini si

una particolare fascia di età, i bambini da 0 a 7 anni, bambini nativi digitali, che nascono e vivono in un mondo densamente popolato di tecnologie e utilizzano il computer con estrema naturalezza e spontaneità, dimostrandosi in

Bambini e Computer. Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola e in famiglia

, oltre ad analizzare le strategie cognitivdifferenze che questo nuovo modo di apprendere presenta rispetto a un setting didattico tradizionale, propone soluzioni, risultati di ricerca e percorsi operativi, suggerendo ai digital immigrants (insegnati e genitori) modalità e strategie per colmare il gap invece che in laboratorio, così che tutti possano usarlo non appena se ne presenti la necessità. La ricerca ha conferma

spontanea guidata, nella qusuggerimenti, le indicazioni di altri. Proprio per questo motivo la formazione agli insegnanti è uno degli aspetti fondamentali di questa ricerca e si è intrecciato con la fase osservativa come fosse un unico percorso di ricerca-formazione: sono stati coinvolti in seminari di confronto e dibattito della durata di tre giorni oltre 1000 docenti di circa 600

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Anche nella proposizione di Telecom Italia, anche i più piccoli hanno il loro spazio e il loro ruolo nel costruire il futuro del , parte del progetto volto a sensibilizzare bambini, adolescenti, genitori e

insegnanti a un uso attento e consapevole del web, che illustra le regole per navigare in Rete al sicuro da pirati informatici, grazie ad un applicativo ad hoc che insieme agli insegnanti/genitori consente di rilevare con un gioco

ad internet.

Navigare Sicuri che si è

delle consolidate competenze della Fondazione Movimento Bambino e di Save the Childrenaiutare i più giovani a valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie come risorsa di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione, di crescita, evitandone il più possibile le insidie. Navigaresicuri

insidie soprattutto per i più giovani. I bambini dai 5 ai 10 anni vengono accompagnati alla scoperta del web da Geronimo Stilton: giocando con i personaggi di Topazia imparano i grandi e piccoli accorgimenti utili per divertirsi in perfetta sicurezza. Vogliamo aiutarli a proteggere i dati personali, comunicare le situazioni rischiose ai propri genitori e dialogare con gli adulti perché vivano e condividano la straordinaria avventura della Rete in modo sereno. Ai ragazzi dai 10 ai 15 anni sono destinati contenuti che presuppongono già una buona conoscenza del web ma soprattutto una certa indipendenza dai genitori. I temi che proponiamo loro riguardano alcuni fenomeni a cui sono

il cyber bullismo adescamento e il . La mascotte Nick tre brevi video racconti illustrano

alcune situazioni di rischio nelle quali i giovani si possono imbattere utilizzando la rete. Ogni video ha un finale aperto con tre opzioni che invitano a riflettere: saranno i ragazzi a scegliere online quale meglio completa il messaggio. A genitori ed educatori è dedicata una sezione di informazioni e aggiornamenti sul tema del rapporto tra i minori e internet. I contenuti sono stati realizzati da Telecom Italia con Save the Children e la Fondazione Movimento Bambino della professoressa Maria Rita Parsi. Per Telecom Italia Navigaresicuri è anche una sfida: quella di aggregare tutti gli operatori di telecomunicazioni e le istituzioni che si vogliono unire attorno al tema della tutela dei minori sul web per avviare insieme un percorso comune, il cui traguardo è fare della Rete solo una grande e entusiasmante occasione di crescita e di maturazione di bambini e ragazzi. Nel corso del 2010 e del 2011 il progetto Navigaresicuri è stato in tour nelle scuole studenti e famiglie, mettendo in campo una grande varietà di strumenti: un sito web, la presenza sui principali social network, un tour nelle scuole e nelle piazze di 20 città italiane in 10 regioni, percorsi didattici per alunni e docenti, iniziative di alfabetizzazione digitale e sensibilizzazione degli adulti, pubblicazioni studiate appositamente per i diversi destinatari. Dalla sua partenza il 3 novembre 2010 a Torino, il bus di Navigare Sicuri, allestito con 5 postazioni multimediali e una lavagna interattiva, ha percorso oltre 12.000 km in Italia coinvolgendo 40.000 bambini e ragazzi direttamente negli istituti scolastici e facendo interagire complessivamente 100.000 persone tra le attività nelle scuole e nelle piazze interessate dal tour. In rete il progetto è seguito da una community di oltre 10.000 fans su Facebook.

Sicuramente Web, che identifica tutte le attività e i programmi per

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CETS (Child Exploitation Tracking System), un sistema di tracciamento contro eventuali tentativi di pedopornografia, adottato dalla polizia postale e delle comunicazioni;

Web in cattedraavuto l possibilità di usufruire di una formazione specialistica per conoscere i rischi, le precauzioni e i rimedi che assicurano una navigazione sicura nella Rete e sensibilizzare così i circa 190.000 studenti

Internet Safer Day,

onsabile delle nuove tecnologie, soprattutto tra i bambini ed i giovani.

Nel 2009 Sicuramente web ha vinto un riconoscimento importante come la più significativa campagna di sensibilizzazione da parte delle Nazioni Unite.

Sotto il patrocinio di Cisco Ne United in the name of CISCOsviluppare le competenze tecniche di alunni di tredici anni; tale progetto è stato finanziato dalla Regione Calabria Dipartimento 11 Istruzione, Alta Formazione e

-2013 Asse IV Capitale Umano obiettivi operativi I.1, I.2 e L.3. Prevede 50 ore di scuola, nel pomeriggio, dedicato a

(attraverso un partner che fornisce il supporto di strumenti e personale in loco).

profit che consente di imparare a progettare, realizzare e mantenere le Reti su cui si poggiano i business ICT di tutto il

e. LA STANDARDIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE ICT NELLE SCUOLE SECONDARIE DI I E I I GRADO (ECDL)

La European Computer Driving Licence (ECDL) Patente Europea del Computer attesta la capacità di usare il personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. Interessa gli utilizzatori, e cioè chi usa il computer nei contesti più vari, dalla scuola agli ambienti di lavoro. Come tutti i programmi di certificazione del CEPIS si caratterizza per: uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi (garantendo così la circolarità del titolo); neutralità

- imparzialità, garantita da un sistema di qualità.

Il programma ECDL si articola su vari livelli: e-Citizen, Core, 4PS, Advanced, Specialised.

ECDL Core ottenere la certificazione completa (ECDL Full) occorre superare sette esami: Concett Uso del computer e gestione dei file Elaborazione testi

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Foglio elettronico Uso delle basi di dati Strumenti di presentazione Navigazione e comunicazione in rete

Superando quattro esami a scelta, si può avere il diploma intermedio ECDL Start. ECDL for Problem Solving (ECDL4PS) Questa certificazione è rivolta agli studenti della scuola media superiore.

completamento della formazione informatica di base. E' previsto un test di certificazione, collegato ai programmi delle -

Foglio elettronico). ECDL Advanced Elaborazione testi, Foglio elettronico, Basi di dati, Strumenti di presentazione.

Si distinguono due tipi di certificazione:

General Purpose, rivolta all'utente generico, che comporta quattro esami tra loro indipendenti; IT4PS (Information Technology for Problem Solving), rivolta agli studenti universitari delle varie Facoltà.

ECDL Specialised È la certificazione per chi utilizza il computer per applicazioni specialistiche, quali: Computer Aided Design (CAD 2D e CAD 3D) Health, per gli addetti al Servizio Sanitario Geographic Information Systems (GIS), per chi si occupa dei Servizi di Informazione Territoriale WebStarter, per la creazione di siti Web

In conclusione, il programma ECDL è operativo in tutta Europa e molte altre parti del mondo, in totale più di 150 Paesi, inclusa Cina, India, Australia, Sud Africa, Canada, Argentina. I test sono disponibili in 50 lingue diverse.

è riconosciuto dalle Istituzioni a livello sia centrale che regionale e nella Pubblica Amministrazione.

nazionale, presso le quali vengono effettuati ogni mese circa 100.000 esami, mediante un sistema di test automatizzato. Nelle principali scuole secondarie di primo grado, il test viene erogato a pagamento e solo per quanti ne facciano richiesta; non esiste quindi ancora una policy comune che preveda una standardizzazione a livello scolastico.

f . INIZ IATIVE DI SUPPORT O PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE NEGLI ANZIANI /EMARGINATI

Più che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto più importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al

i sviluppano) sono sicuramente più importanti di quanto non lo sia la diffusione di altri servizi ipertecnologici. Per questo gli sforzi compiuti dal ministro Brunetta per la alfabetizzazione digitale sono importanti così come sono stati importanti gli incentivi

re gli anziani ad Internet sono gli Internet Saloon livello di sistema, magari attrezzando le sale Bingo, ad esempio .

Internet Saloon è una scuola gratuita per persone dai 50 anni in su che desiderano avvicinvasto mondo di Internet. Il progetto Internet Saloon è nato a Milano nel 2000 per iniziativa di AIM, associazione culturale

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privata e con la partecipazione e il supporto di quattro importanti partner privati: Gruppo Credito Valtellinese, HP, Microsoft e Telecom Italia che, in questi dieci anni, hanno accompagnato e sostenuto lo sviluppo del progetto da Milano in altre città italiane e ancora lo sostengono verso nuove tappe. Internet Saloon ed efficace: il corso base di internet dura una sola giornata ed è impostato in modo che qualsiasi persona, anche senza alcuna conoscenza del pc, dopo sei ore di lezione, è in grado di navigare in rete e di utilizzare la posta elettronica. Gli insegnanti sono studenti universitari preparati per questa didattica. Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: - grande schermo- una "palestra" informatica, con altre postazioni multimedcorso, a fare esercizio e a impratichirsi maggiormente. Caratteristica di ogni Internet Saloon accogliente dove gli studenti senior possono condividere esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie Sono diventati 10.000, anzi quasi undicimila, gli studenti "over" che ogni anno, e anche quest'anno, frequentano i vari corsi dei nostri Internet Saloon a Milano, Ancona, Bari, Catania, Napoli, Pavia e Sondrio; nelle varie palestre le frequenze alla fine di maggio hanno raggiunto quota 13.000. Nel corso degli anni gli Internet Saloon rappresentata dai 30 anni, e di sviluppare un nuovo percordi informatica utili a lavorare in un contesto in rapida evoluzione e quindi indirizzabili sia a professionisti con necessità di aggiornamento, sia a persone che necessitano di reinserirsi nel mondo del lavoro. La Get Online Week, iniziativa finalizzata a ridurre il digitale divide che ancora permane nel continente viene promossa da Telecentre-Europe, con il supporto di Microsoft, ha sensibilizzato governi e consumatori finali per fornire tecnologia e competenze tecniche a coloro che diversamente non potrebbero accedervi ed è stata realizzata in Italia negli Internet Saloon.

Sono circa 200 milioni gli europei che non possiedono ancora un accesso online: è con questo dato che si apre l'appuntamento annuale con La Get Online Week si pone come obiettivo quello di portare online chi ancora non lo è,

ventaglio di eventi organizzati presso i Telecentre di ben 28 Paesi di tutta Europa. Le diverse iniziative prevedono sessioni di accesso, workshop e dimostrazioni sul territorio. I Telecentre sono luoghi pubblici che offrono gratuitamente a chiunque avesse voglia di iniziare il proprio percorso digitale un accesso a Internet e ad altre tecnologie grazie alle quali poter ottenere informazioni, creare, apprendere e comunicare con altri utenti.

Il partner italiano di riferimento di questa campagna è la rete degli Internet Saloon che, con il supporto di Microsoft Italia, hanno offerto a marzo a Milano, Pavia e Sondrio corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica e navigazione su Internet. Il

Pe -

sulla ricerca di siti legati a hobby o a interessi specifici. Per questo consideriamo la riduzione del digital divide un elemento chiave di sviluppo: secondo le stime di Microsoft, nei prossimi tre anni saranno 2,6 milioni gli individui che, grazie a iniziative come la Get online Week, potranno accedere alle nuove tecnologie, utili anche per favorire la ricerca di

Sempre per sviluppare le possibilità di impiego anche per le donne, si è svolta a marzo la quarta edizione di web@lfemminile, futuro@lfemminile, promosso da Microsoft in collaborazione con Cluster Reply e patrocinato dal Dipartimento delle Pari Opportunitàore di navigazione web non stop per dimostrare come la tecnologia possa dimostrarsi una straordinaria alleata delle donne sempre, sul posto di lavoro e nella vita di tutti i giorni, ha avuto un grande successo.

Il claim "Aggiorna la tua alle giovani donne in cerca di lavoro, dalle casalinghe alle pensionate a coltivare le proprie passioni e curiosità, a

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valorizzare o riscoprire la voglia di fare e imparare, di approfondire e di divertirsi, mettendosi in gioco in prima persona nello sperimentare continuamente cose nuove.

Emarginati

Informatica in ComunitàComunità di Accoglienza), Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari opportunità, che nel 2010 ha registrato 5200 persone che hanno frequentato corsi di informatica presso 55 centri di accoglienza dislocati in 8 regioni italiane.

Oltre 800 tra i partecipanti hanno intrapreso un percorso di inserimento lavorativo e 60 hanno adesso un impiego.

io per ridurre la carenza di competenIl progetto è indirizzato agli ospiti delle strutture dove si accolgono persone che hanno avviato un percorso di riabilitazione per uscire da situazioni difficili o da dipendenze, a cui spesso si aggiunge il problema della disoccupazione.

ibili grazie a 70 computer portatili che si sono spostati con i docenti tra le varie sedi . Microsoft ha infatti erogato un finanziamento speciale volto a promuovere, attraverso collaborazioni con organizzazioni non profit ed istituzionali, lo sviluppo del

gine italiana, con un basso livello di istruzione e soprattutto il 63% dei partecipanti è disoccupato e oltre il 40% è over 40 anni; il fatto di seguire un percorso specifico, fatto di formazione ed educazione al lavoro, consente di costruire possibilità concrete per il futuro, con opportunità migliori.

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VI. CONCLUSIONI DELL BC DIGITALE

Una vera comunicazione bidirezionale attiva e tra pari in rete caratterizza i nativi digitali; siamo generalmente convinti che tutti i giovani siano in grado di produrre (testi, siti e pagine web) e collaborare tra loro per approfondire e migliorare le proprie conoscenze. In realtà la presunta abilità o consapevolezza nel produrre testi, nonché uno spirito di collaborazione

uno scarso uso attivo degli strumenti del web fra i giovani. Per quanto si dia per scontato che i ragazzi vivano immersi nella tecnologia, il suo reale uso è ancora molto tradizionale (scrittura, email, navigazione web), mentre la produzione di contenuti è un fenomeno limitato. Questo perché nella generazione dei Nativi Digitali esistono differenze di skills paragonabili a quelle esistenti tra le diverse generazioni. I ragazzi hanno spesso una padronanza molto limitata del pc e soprattutto della navigazione sul web. Alcuni sanno fare ben poco, altri di più ma pochi possiedono il reale controllo del mezzo. Emerge quindi la necessità di guidare i ragazzi alla gestione e al corretto sfruttamento delle risorse offerte dal

Molti conoscono ed usino quotidianamente il web2.0; Facebook, MSN e youtube sono utilizzati per comunicare con gli amici e per mostrare filmati o fotografie, Itunes per scaricare film e musica, altri prediligono programmi come Twitter, Ares o Emule. Nonostante queste capacità per molti ragazzi nonuove tecnologie. In linea di principio i più sono consapevoli di doversi tutelare dagli estranei. Analogamente sono attenti

on tutti conoscono le parole inglesi comunemente usate da chi lavora in rete ed i sistemi di difesa disponibili.

Dal punto di vista educativo e sociale la scuola può dunque fare molto. La scuola fino ad ora non li ha aiutati; per quanto negli ultimi anni

le dotazioni disponibili. In realtà già oggi la scuola può essere il laboratorio più adatto per formare ed informare i ragazzi fornendo strumenti utili ad un approccio corretto e sicuro alla rete.

Mettere a disposizione degli studenti un ambiente digitale, oltre ad essere dei ragazzi, è anche una possibile via per aumentare il bacino delle persone che hanno accesso al sapere e soprattutto

pre più di tecnologia ed informatica.

Da questi presupposti possono nascere svariati progetti, socialmente importanti sia per il Paese, come tale, sia per il sistema delle imprese.

NLUS e stato per lo sviluppo delle competenze

ombrello

sistemica perché le risorse da mettere in gioco sono di natura molto diversa e provengono da soggetti molto diversi:

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in primis le istituzioni, che rispondendo anche alle sollecitazioni della commissione Europea, dovrebbero

media sullo sviluppo dei servizi ICT e abbatta le barriere legate alla scarsa informazione; contemporaneamente si costruisca un percorso di sviluppo e monitoraggio delle iniziative in campo ICT per le quali occorre investire

ambito; poi la scuola, il sistema pre universitario e universitario, che deve investire maggiormente nella messa a punto di

percorsi formativi che sono anche percorsi culturali in grado di fornire ai giovani più strumenti per intraprendere uno sbocco professionale innovativo;

ultimo ma non ultimo, le istituzi

italiano nel suo complesso nei fondi di Venture Capital rispetto a quanto è accaduto in altri paesi europei. Su - che sta vivendo un forte incremento del fund

raising da parte dei fondi di Venture Capital (negli Stati Uniti più 76% nel primo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010)-

necessari investimenti privati complementari, favorendo lo switch-off dei servizi pubblici

Il filo conduttore per presentare la necessità di superare il digital divide culturale non è stato quello di analizzare tutte le

e racconti le best pratice

sistema in primis di comunicazione, di standardizzazione e di valorizzazione degli strumenti tecnologici per creare un percorso virtuoso tra le generazioni, nelle aziende e con lo stato; le numerose iniziative private sono il simbolo di quanto

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VII. DOCUMENTAZIONE DI RI F ERIMENTO (SIT I INTERNET)

Data in focus 49-50 2010"- Eurostat

Cittadini e nuove tecnologie 2010"-Istat

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese"-Istat

Ict Monitor Business"- Between 2010

Osservatorio Banda larga"- Between 2010

Cloud computing report"- Nextvalue 2011

- Politecnico di Milano

Osservatorio Multicanalità 2010 Politecnico di Milano

Relazione sulla competitività digitale in Europa 2009 e Agenda digitale europea

Nielsen Wire 2009

Rapporto McKinsey: il Sole 24 ore 17 marzo 2011

Netconsulting 2011

ICT Monitor Business (Between) del 2010

NuMediaBiOs 2010

ICt Trade 2011 (Sirmi)

Working Capital 2011

Fondazione IBM

Fondazione Microsoft

Telecom Italia

CISCO

HP

AIM

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Agenzia Nazionale Isole in Rete (www.scuola-digitale.it)

Corriere della Sera - Per gli studenti della Lombardia cartella digitale e libri di testo a noleggio 1 marzo 2011

ICT tra formazione ed apprendimento (ww.aspti.ch)

CONCLUSIONI

Razionali delle proposte

realizzazione di un ambiente in grado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di servizi proveniente dalle aziende, dai cittadini e dalla pubblica amministrazione.

basato sulla rete a Banda Ultralarga e su applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini

situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori; servizi, sia da parte dei singoli, sia da parte delle aziende, in termini di utilizzo di piattaforme di home-banking , di servizi e-government o e-commerce; questo studio recente per illustra anche graficamente la situazione di partenza nei diversi ambiti di lavoro.

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e in Italia sui punti sopra menzionati e nel contempo indicare delle proposte operative che a nostro avviso possano fare ripartire il paese.

Ci sono indubbiamente aree di intervento che prevedono la presa in carico da parte delle Istituzioni, sia Europee , sia dei singoli paesi membri, in termini di :

1. Approccio sistemico al mercato digitale, sia per quanto attiene ai servizi per le PMI (dal commercio elettronico, ai pagamenti on-line), sia per quanto attiene a tematiche di privacy dei singoli cittadini/dei brevetti industriali per il

2. ognuno, che si senta libero di utilizzare la rete in tutta sicurezza, a tutela dello sviluppo armonico della società grazie a servizi welfare per la collettività e ai servizi per i disabili

3. Investimenti in istruzione e formazione che pongano le basi per il superamento della mancata alfabetizzazione informatica e dello sbocco sul mercato del lavoro per le nuove generazioni, coordinando gli investimenti in ICT da parte delle PMI e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte dei provider di soluzioni informatiche, per

-line

4. Investimenti in servizi della Pubblica Amministrazione in grado di creare il volano anche per le imprese nel

5. Supervisione degli investimenti in infrastrutture di telecomunicazione da parte degli Stati membri utili a supportare i servizi resi disponibili oggi on-line e quelli del prossimo futuro, garantendo finanziamenti alle imprese che

servizi Internet.

Gli attori protagonisti di cui abbiamo cercato di enfatizzare il ruolo sono la Pubblica Amministrazione, le PMI, la scuola, le numerose iniziative delle società no-profit, e le società ICT, che insieme definiscono la nuova catena del valore del nuovo ecosistema digitale cha ha al centro: LA PERSONA.

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-sia che si tratti di prestazioni pubbliche, sia di investimenti di privati nei risultati e nei servizi resi nel tempo da parte dei singoli che interagiscono sia come clienti finali del servizio, sia come co-progettisti del servizio stesso sulla scia delle possibile

Approccio sistemico al mercato digitale, sia per quanto attiene ai servizi per le PMI (dal commercio elettronico, ai pagamenti on-line), sia per quanto attiene a tematiche di privacy dei singoli cittadini/dei brevetti industriali per il

ie ai servizi ICT alla PA e alle PMI.

ICT SOLUTION PROVIDERS: FABBRICHE DIGITALI

a e sostenuta a livello europeo con specifiche iniziative. A livello

per la diffusione di conoscenza, cultura e servizi, con positive ricadute dirette in termini sociali ed economici. Gli

risanamento e crescita, superando le frammentazioni, e sviluppando infine conoscenza e competenza per valorizzare e sostenere le eccellenze locali.

In Italia le PMI costituiscono il 99% delle aziende italiane, concdel fatturato64.

Data la loro dimensione, questa tipologia di aziende è meno resiliente alle oscillazioni del mercato e ha quindi sofferto particolarmente gli effetti della crisi. Nel 2010, anno che oltre 11.000 i fallimenti delle PMI registrati, in crescita del 20% rispetto al 2009 (Cerved).

da centri di eccellenza specializzati, caratterizzati da un corretto mix di capacità realizzativa qualificata e di competenza funzionale. Questi centri di eccellenza dovrebbero inoltre polarizzare ed aggregare vari soggetti, pubblici e privati, operanti nsuperando i limiti strutturali di frammentazione della nostra realtà nazionale.

Le Fabbriche Digitali condivise

e

                                                                                                                       

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one di Amministrazioni ed Imprese in nuovi modelli operativi. Questa nitida focalizzazione sulla concretezza è il primo razionale per la definizione delle proposte di attuazione.

In secondo luogo, la realizzazione delle Fabbriche Digitali condivise richiede la stretta collaborazione tra attori. Nessun ruolo risulterà mediamente prevalente sugli altri: è proprio la contribuzione di ogni partecipante, con i propri specifici ed unici valori, che rende possibile la costituzione di un modello inedito ed innovatiinvece determinato proprio dalla mancanza di una partecipazione convinta ed efficace (commitment) di ciascuno tra gli attori individuati.

Il fattore tempo è un ulteriore razionale. Il rapido susseguirsi dei mutamen

nazionale con azioni capaci di portare ricadute dirette in termini sociali ed economici. Come conseguenza, e sulla base

Digitali e del quadro di riferimento prima di avviarne la prima attuazione. Si tratterebbe infatti di un impegno rilevante ed eccessivo, che si svolgerebbe su un arco temporale incompatibile con le dinamiche attuali e future, e non capace quindi di portare i necessari risultati concreti. Le proposte devono quindi considerare il fattore tempo come un elemento chiave

il processo di attuazione avendo già definito contesto, obiettivi e necessità.

Infine, ogni singolo passo deve essere sviluppato considerando il ruolo specifico dei Giovani Digitali, elemento centrale

una netta discontinuità con le prassi consolidate, e soprattutto possono innescare quel volano positivo necessario per trasferire le competenze dalla Fabbrica alla realtà operativa, accelerando in maniera esponenziale il processo in modo

a il nostro Paese.

Il quadro temporale di riferimento può essere suddiviso in due periodi. Il primo abbraccia il breve e il medio termine, e ene

risorse necessarie, costruiti ed attuati i meccanismi indispensabili di finanziamento ed incentivazione. A lungo termine tivo è invece di mandare a regime il sistema delle Fabbriche Digitali su ampia scala. Le attività di lungo termine

devono quindi prevedere la messa a punto di un quadro sistemico ben definito ma flessibile, capace di allineare le iniziative in maniera sinergica lasciando alcuni gradi di libertà per quanto riguarda la pratica e rapida risoluzione di necessità specifiche. Le Fabbriche Digitali diverranno così una realtà comune a livello nazionale, e una parte integrante, se non fondante, del sistema competitivo ed amministrativo italiano.

Per la realizzazione delle azioni a breve-medio termine, è indispensabile quindi sviluppare il modello in maniera congiunta tra i vari attori (Amministrazioni, Imprese, Aziende ICT, Università, Istituzioni bancarie e finanziassociative (quali Confindustria Digitale) o istituzionali (quali DigitPA, MIUR, MISE, MEF) è fattore critico di successo per

orsi normativi e regolamentari, identificare ed attuare meccanismi di incentivazione, allo scopo di rendere concreta, applicabile ed

le

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Sono di seguito dettagliate le proposte di attuazione.

Proposta n.1: Sviluppo Business Case e Modelli di Servizio su Ambiti Pilota

La prima necessità è di definire e realizzare un disegno completo di Fabbrica Digitale applicabile concretamente su due-quattro ambiti reali, identificati in modo condiviso dagli attori interessati.

La prima attività consiste nella definizione del business case iniziale, come elemento di valutazione, confronto e

opportunità per i vari attori coinvolti, inclusi soggetti aggregati quali rappresentanze associative, raggruppamenti di imprese (reti, distretti), conferenze o altre realtà associative pubbliche.

Il business case sarà sviluppato quasi contemporaneamente al modello operativo. Le Fabbriche avranno infatti aspetti operativi del tutto innovativi, che potranno influenzare o

à attraverso la taratura contemporanea dei diversi meccanismi del modello.

operativo. Attraverso il diretto coinvolgimento di realtà industriali e pubbliche potenzialmente interessate (e preselezionate), business case e modelli operativi saranno condivisi e discussi, per definire il corretto ambito di applicazione, adottare i necessari correttivi dovuti alla verticalizzazione, ed infine selezionare i due-quattro casi pilota su cui istanziare le prime Fabbriche Digitali.

Questa fase potrà protarsi da un minimo di 6 a un massimo invalicabile di 12 mesi.

Proposta n.2: Realizzazione Fabbriche Pilota

In questa fase le Fabbriche Pilota saranno realizzate ed attivate. Saranno così definiti e messi in campo costituite le aggregazioni di attori e attuato il modello operativo. In linea di principio, un attore potrà aderire ad una sola Fabbrica in fase pilota, per consentire la più ampia possibile partecipazio

In accordo con i fruitori dei servizi identificati nella fase precedente, saranno affinati i requisiti di dettaglio, e definito un piano esecutivo. Saranno infine acquisiti i finanziamenti necessari e identificate le strutture coinvolte, avviando inoltre il processo di selezione ed assegnazione del personale. Dovrà essere previsto un meccanismo incentivante per i giovani, di concerto con Università ed Enti di ricerca.

Questa fase sarà sviluppata su un arco temporale indicativo di sei mesi.

Proposta n.3: Sviluppo e Rilascio Operativo di Applicazioni e Servizi del Pilota

In questa fase sarà quindi avviato il processo di realizzazione del software open source. Le Fabbriche Digitali andranno a regime secondo quanto definito nel business plan.

Un sistema comune di governance manterrà un costante monitoraggio delle azioni in corso, non solo per fini di controllo, ma anche per raccogliere feedback e proposte, e facilitare la diffusione delle prassi ottimali e delle innovazioni identificate. Inoltre, il business case e il modello operativo saranno ulteriormente affinati sulla base delle evidenze dal campo.

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Questa fase potrà svilupparsi su un arco temporale tra i 6 mesi (primi rilasci operativi) e i 18-24 mesi, in funzione deoperative, e sarà consolidato il business case e i modelli operativi definiti. Dovranno inoltre essere attivati e/o compiuti i percorsi istituzionali previsti per conferire alle Fabbriche Digitali un preciso inquadramento normativo, giuridico e

no essere integrate nei curricula formativi dei percorsi universitari secondo modalità da definire, in linea con quanto previsto nella proposta generale per le Fabbriche Digitali.

Proposta n.4: Piena Attivazione delle Fabbriche Digitali

ambiti. I business case e i modelli operativi definiti potranno essere oggetto di verticalizzazioni in funzione delle specificità del caso, come previsto dal modello della Fabbrica Digitale.

Sostenuto da un quadro di riferimento completo ed efficace, e da un sistema di governance capace di armonizzare

digitale per il sistema Paese. Le Fabbriche Digitali saranno quindi una realtà chiara e definita, integrata nei percorsi formativi universitari, nei sistemi di ricerca e sviluppo, nella macchina amministrativa, nelle realtà industriali.

ognuno, che si senta libero di utilizzare la rete in tutta sicurezza, a tutela dello sviluppo armonico della società grazie a servizi welfare per la collettività e ai servizi per i disabili

SERVIZI PER RILANCIO WELFARE

ado non solo di allargare le capacità di servizio al cittadino ma anche di rendere questo stesso proattivo nel richiedere ed indirizzare i servizi che meglio possano rispondere alle proprie esigenze di benessere.

Il primo passaggio, è stato quello di tracciare una proposta strategica che illustra una Piattaforma dinamica e collaborativa di servizi, attiva a livello nazionale, ma in grado di agire attraverso un sistema federato nei diversi contesti regionali. Questa piattaforma aspira a ritagliare i servizi al cittadino in funzione del loro profilo e partendo da una notevole

che meglio sviluppano problematiche e richieste: il lavoro, la

trasformazione parallelo della Pubblica Amministrazione, che affacciandosi a tale piattaforma, deve poter interagire in

La piattaforma come detto deve potersi comporre gradualmente attraverso i diversi moduli tematici. Il primo lavoro, prevede lo sviluppo di due idee progettuali :

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5. Professionali, Enti Pubblici, Università, Istituti Finanziari) e sviluppare in modo proattivo servizi su misura e

ricercare e comunicare tempestivamente attraverso i vari canali e di rispondere sempre più alla richiesta di lavoro della persona, associandovi anche una serie di servizi ed informazioni correlate.

6. Il co-working in cloud. Questi due concetti, specie se usati entrambi, possono permettere di coniugare obiettivi fra

e aziende, ottimizzando di

in quei percorsi di carriera che saranno sempre più ampi (globali) e discontinui (lavoro a tempo determinato) nonché variabili.

7. Percorsi Formativi dinamici. Questo progetto interpreta e continua la linea di innovazione sin qui seguita che vede nella tecnologia di innovazione la capacità di reagire alle esigenze di domani che sono quelle di flessibilità e costante cambiamento. Poiché avere una llavorativi a seguire e poiché questi non riguarderanno un unico interlocutore di lavoro sarà necessario potersi

percorso ed esperienza di lavoro e non solo.

Sicuramente in questi anni il profondo mutamento socio-affrontarne le problematiche in modo aperto: dal camdisabili e gli anziani, sino alla gestione di situazioni di discontinuità sia economiche che sociali. Il poter vedere la famiglia come unico soggetto diventa una possibile lettura che aiuta ad individuare meglio le necessità nel loro contesto e ad ottimizzare i servizi che la Pubblica Amministrazione indirizza oggi ancora in modo separato per problemi e componenti. La nostra proposta a quanto evidenziato è una:

lia. Essa parte dal presupposto che gli Enti della Pubblica Amministrazione possano collaborare in modo trasversale e quindi poter correlare ed integrare dati ed informazioni provenienti da diverse

le amministrazioni locali che hanno il diretto contatto

eristiche di questa stessa nonché la situazione attuale dei servizi erogati e le possibili richieste e necessità. Ogni possibilità di richiesta di

mica del Welfare.

enorme e profondo cambiamento della Pubblica Amministrazione- Consapevoli che la trasformazione è in atto e gli interv

ti e favoren

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Poiché il principio che ci ha ispirato è la Rete e la capacità di ascolto ed interazione che essa offre diventa difficile non stessa per disegnare un modello

Per fare questo la nostra idea è avviare attività di ascolto e co-JAM.

SERVIZI PER RILANCIO SERVIZI AI DISABILI

Un focus a parte meritai diversi ambienti, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo così il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese.

Nello studio sono citati, ma non approfonditi, il contributo che ICT fornisce per accompagnare ad un ruolo attivo nella società di oggi, dai momenti di lavoro e produzione, a quelli di partecipazione sociale, delle persone con esigenze speciali, in particolare persone con disabilità ed anzianià: alla riabilitazione ed alla sanità, alla formazione (scolastica, universitaria, ecc.), nella auspicata ipotesi che questi temi siano di interesse primario per i diversi Settori.

ttenzione sui settori i cui obiettivi di base sono soventi ritenuti distanti e poco compatibili con la sensibilità ed attenzione richiesta per la integrazione e partecipazione di minoranze, spesso ritenute del tutto incapaci per le proprie necessità.

ttenzione è piuttosto rivolta ai temi di integrazione e partecipazione ai diversi ambienti ed alle modalità di relazione, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo così il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese.

a

Da qui la im

In una ottica particolarmente rivolta agli aspetti tecnologici si indicano due campi di intervento:

1. Ausili ICT e tecnologie assistive per i disabili in diversi contesti di vita

2. Accessibilità ed usabilità dei siti web e delle applicazioni:informatiche di Istituzioni,Servizi, Aziende, ecc.

impediscono la integrazione e la partecipazione delle persone con disabilità; in particolare, sul piano tecnico la trasparenza tecnica (accessibilità/usabilità) dei loro strumenti di comunicazione in uso; sul piano relazionale la corretta informazione e sensibilizzazione delle persone che ne presiedono le attività.

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finalizzazione specifica, è naturalmente fondamentale la partecipazione di Partner; che ne suggeriscono i concreti campi e modalità di intervento secondo loro specificità e disponibilità.

Circa la richiesta indicazione di priorità, in riferimento alle Conclusioni , si può indicare:

Priorità 1

a) Proposta in 3.3.1:

Accessibilità/usabilità dei siti ed applicazioni ICT , per le Istituzioni ed in particolare per la Pubblica Amministrazione.

propria attività.

b) Proposta in D.4.e

Proposta per le Associazioni Imprenditoriali di Categoria di attività di supporto per lavorativo di persone con disabilità presso i propri soci, in particolare PMI.

Le Associazioni Imprenditoriali svolgono attività di consulenza, indirizzo, negoziazione per diversi temi che riguardano i loro soci; si richiede che fra tali attività sia sentita come rilevante anche la applicazione di normative che riguardano le persone lavoratori con disabilità.

Priorità 2

a) Proposta in D.4.c:

Formazione Sensibilizzazione degli operatori (in particolare delle Aziende) circa le disabilità: potenziale, limiti, strumenti, ausili per le persone con disabilità al lavoro.

Per una corretta valutazione delle possibilità lavorative, degli aspetti relazionali, di eventuali necessità per il posto di lavoro delle persone con disabilità, e per un efficace ed efficiente Job Coach, superando così pregiudizi diffusi.

b) Proposta in 3.5

Uno sguardo al futuro: solo utilizzatori o attori del cambiamento ? Proposta di Ricerca Applicata sui fondamenti della applicabilità generalizzata dei risultati proposti dalle tecnologie ICT.

La proposta, esplicitando un possibile campo di intervento, si propone di stimolare le Istituzioni pubbliche e private a definire un piano di obbiettivi ed azioni per conseguirli, miranti a sviluppare (o creare !) nel nostro Paese la competenza e la attività sui temi fondamentali di sviluppo della ICT e sue applicazioni, con particolare riferimento alla sua coerenza con tutti i possibili utenti. Quanto illustrato in Allegato 2 (su HCI - Human Computer Interaction) vuole essere solo un esempio.

Le altre proposte indicate nelle Conclusioni, insieme a molte altre che si potrebbero formulare, sono di operatività diretta, spesso, se non sempre, immediatamente applicabili in relazione alle disponibilità, sensibilità, attenzione e competenza delle diverse strutture interessabili.

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Intervengono cioè nella gestione propria delle molte strutture (sanitarie, formative e sociali ai diversi livelli, ecc.) per le quali i temi di ICT & Disabilità sono noti (o dovrebbero esserlo), e di normale esercizio.

Investimenti in istruzione e formazione che pongano le basi per il superamento della mancata alfabetizzazione informatica e dello sbocco sul mercato del lavoro per le nuove generazioni, coordinando gli investimenti in ICT da parte delle PMI e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte dei provider di soluzioni informatiche, per

-line

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza età) e i ruoli (studenti, impiegati, operai,

messaging).

Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità interattiva, grazia anche alla diffusione dei device che abilitano il mobile-commerce. Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon fine inducono le aziende a strutturare un CRM dinamico che possa seguire

-vendita, dove la community dei clienti può addirittura diventare customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato.

etizzazione lla

Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtà già poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori:

Il costo da sostenere pevera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti.

La prevenzione verso questi strumenti, ai quali si attribuisce erroneamen

Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante gap culturale.

Il dato più eloquente per capisettore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.

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Ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business

della produttività .

Aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale.

attraverso la rete tutte le realtà produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i

nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.

La disintermediazione della conoscenza.

essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti imprese.

Proposta: Working Capital

i e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad esempio diffondendo maggiormente la cultura del venture capital ).

I driver che segnano il passaggio costruire un futuro per le nuove generazioni digitali che ci permetta di completare

Studiare cosa stia succedendo nella trasmissione dei saperi nel passaggio al digitale e sviluppare la self-awarness dei giovani digitali in ambito sia di securitisation delle informazioni , sia a tutela della propria privacy

Individuare strumenti per comprendere il fenomeno e aggiornare la didattica per gli studenti universitari, investendo in tecnologia

Fornire alle istituzioni e alla società strumenti per comprendere il cambiamento.

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Proponiamo quindi uno strumento reso operativo con il concorso di aziende private, università, pubblica amministrazione , una formula innovativa di venture capital che si è trasformata, in occasione

Pubblica Amministrazione (Telecom Italia con Comitato Italia 150, da PNICube Premio Nazidalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT) oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital).

Proposta : Internet Saloon

Più che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto più importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al

ne nel mondo digitale anche degli anziani. Alcune esperienze in Italia hanno portato alla definizione di centri di avvicinamento ad

. Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: - per i corsi, con postazioni multimediali e grande schermo- una "palestra" informatica, con altre postazioni

Caratteristica di ogni Internet Saloon esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie

E -LEARNING

Oggi moltissime famiglie dispongono di strumenti tecnologici che fino a pochi anni fa erano accessibili a pochi sia per

In particolare, a diffusione di computer connessi a Internet in banda larga, di smartphone e tablet, di console di gioco con delle famiglie alla diffusione della conoscenza di nuovi modi di

comunicare, di apprendere e di condividere conoscenze ed esperienze.

famigliari, coinvolgendo molto spesso anche gli altri membri della famiglia in queste esperienze. In particolare

a e reale di contaminazione tecnologica del nucleo famigliare e di conseguenza del nostro paese.

Inoltre, grazie alle molte iniziative di sperimentazione in corso da qualche anno in diversi istituti scolastici, molti giovani hanno la possibilità di utiliz

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Progetto  DigIT@lia    

 

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Ma le esperienze in questo senso, sia in Italia che nel mondo, indicano molto chiaramente che non si deve commettere a

lità di fruizione della conoscenza.

È invece fondamentale sfruttare appieno le nuove funzionalità che queste tecnologie offrono in termini di multimedialità,

aggiunto in grado di dare un aiuto e un sopporto concreto alle esigenze di (in)formazione dei giovani.

Infatti una vera comunicazione bidirezionale attiva e tra pari in rete caratterizza i nativi digitali; siamo generalmente convinti che tutti i giovani siano in grado di produrre (testi, siti e pagine web) e collaborare tra loro per approfondire e migliorare le proprie conoscenze. Per quanto si dia per scontato che i ragazzi vivano immersi nella tecnologia, il suo reale uso è ancora molto tradizionale (scrittura, email, navigazione web), mentre la produzione di contenuti è un fenomeno limitato. Questo perché nella generazione dei Nativi Digitali esistono differenze di skills paragonabili a quelle esistenti tra le diverse generazioni.

studenti attraverso il seguente percorso metodologico:

Rilevazione delle principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato

R

Sessioni di brainstorming con la documentazione raccolta finalizzate alla generazione di idee e proposte

Le due soluzioni che proponiamo, sin

device.

Proposta 1: Impariamo le lingue

Le tecnologie consentono di metterci in comunicazione sul web con persone di qualsiasi parte del mondo, di scrivere e rispondere in tempo reale, di parlare e vederci, di condividere documenti multimediali di qualsiasi forma.

Inoltre il web offre in forma gratuita e accessibile a tutti contenuti formativi di ogni

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genere, dai video animati per bambini su YouTube che insegnano la fonetica in modo divertente e naturale ai giochi di apprendimento animati.

La nostra proposta consiste nella realizzazione di una collaborazione tra una scuola elementare italiana e una scuola elementare straniera (in prima fase una americana o inglese) e unire le due scuole virtualmente in ambiente web studiato in logica 2.0.

le

scopo.

La nostra proposta, oltre agli aspetti tecnici legati alla progettazione e fruizione del portale, si

spontanea trasformando il processo di apprendimento in una esperienza formativa efficace, dinamica e partecgiovane, riteniamo opportuno presidiare lo strumento al fine di garantire una coerenza dei contenuti che si traduce in una coerenza formativa. A tale scopo, è necessario definire regole e processi di presidio e governo della piattaforma gestiti direttamente da insegnanti e genitori delle scuole coinvolte.

lizzo

contesti familiari, rappresentano quindi il motore per realizzare quel cambiamento oramai inevitabile imposto dalle nuove

In tale ambiente gli insegnanti, gli studenti e i loro famigliari potranno:

sicuro e moderato da genitori e insegnanti

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n cui conversare in lingua, scambiarsi opinioni e pareri

creare e organizzare viaggi di scambio culturale moderato da insegnanti e genitori

utilizzare le tecnologie Audio e Video per sperimentare conversazioni in lingua tra studenti, insegnanti e famigliari su argomenti comuni alle scuole italiane e straniere che partecipano al progetto

creare e pubblicare video lezioni e test di apprendimento interattivi in lingua

trovare un insieme selezionato di link a musica, filastrocche, video e giochi divertenti a cui gli studenti e i loro famigliari possono dedicarsi anche da casa apprendendo le lingue

trovare uno spazio Wiki per progettare e realizzare il primo dizionario animato dai bambini; consiste in un ambiente in cui gli studenti e gli insegnanti possono inserire disegni (animali, oggetti, etc.) e video, abbinandone la spiegazione e la pronuncia

tradizioni, festività nazionali, guide turistiche sui propri paesi, ecc.

Proposta 2: Le APPS nello zaino

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La seconda proposta è rivolta alle scuole medie e superiori e nasce dalla considerazione che la semplice trasposizione di ciò che è analogico in digitale non funziona.

Leggere un libro tradizionale in digitale attraverso un tablet di qualsiasi tipo non rappresenta alcun valore aggiunto se non è abbinato ad una completa rivisitazione

Il punto di forza dei tablet è la capacità di rendere interattiva, d

questo a nostro avviso bisogna puntare.

La proposta consiste nel coinvolgere studenti, insegnanti e società informatiche nel disegno, progettazione e realizzazione di apps formative da rendere disponibili su tablet.

Per ciascun modulo formativo potrà essere resa disponibile un apps caratterizzata da:

game

utilizzo di contenuti multimediali (video, audio, musica, etc.)

crediti formativi in funzione della partecipazione alla community e al superamento degli obiettivi.

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Un esempio e

via mobile, oltre alla rappresentazione nozionistica dei concetti otrà essere integrata con

video multimedia esplicativi, test di apprendimento (i risultati

tool di simulazione (es. inserendo alcuni parametri il tool simula gli effetti della forza di grav

facebook/twitter per la pubblicazione dei propri progressi con gli amici.

Agli studenti e insegnanti delle scuole selezionate saranno resi disponibili tablet e specialisti di informatica che

La realizzazione delle apps potrà avvenire attraverso un concorso a premi aperto in rete in cui società e privati potranno partecipare con le loro soluzioni (stesso principio che Zooppa utilizza nel campo pubblicitario). La giuria sarà composta dalle società informatiche che hanno partecipato al progetto e dagli alunni e insegnanti.

Investimenti in servizi della Pubblica Amministrazione in grado di creare il volano anche per le imprese nel

SERVIZI PUBBLICI: INTERAZIONE, CONTROLLO E TRASPARENZA

nazionale in termini di normativa e obiettivi a tendere (Agenda Digitale Europea, Piano e-gov 2012, etc.), lascia identificare una sobiettivi a tendere e delle azioni da porre in essere.

Si tratta prevalentemente di elementi legati alle modalità di erogazione dei servizi, basate su una logica ancora prevalentemente one-way da parte della PA; emerge inoltre un certo grado di disomogeneità sul territorio dei processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi. Inoltre, il grado di coinvolgimento di cittadini e imprese può essere concretamente evoluto in ottica partecipativa, sia nei processi di progettazione sia nei processi valutativi - secondo

sia nella valutazione condivisa dei risultati. Sono ravvisabili spazi per

misurazione dei servizi pubblici, basate su un comune sistema di metriche e indicatori, da utilizzarsi indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualità, efficienza, efficacia, costi standard, gradimento, etc.).

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-Do-Check-introducendo una logica collaborativa che preveda il costante e attivo coinvolgimento degli stakeholder dei servizi in tutte

o rispetto alle reali esigenze degli attori interessati.

AZIONE 1 - COSTRUZIONE DI UNA MACRO ONTOLOGIA DEI SERVIZI PUBBLICI E DI METRICHE DI SUCCESSO PER LA MISURABILITÀ, IL CONTROLLO E LA VALUTAZIONE

Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche per la misurabilità, il controllo e la valutazione dei servizi erogati: realizzare un sistema di supporto alla classificazione, misurabilità, controllo, benchmark e valutazione dei servizi pubblici e indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta.

Per agevolare la classificazione, la misurabilità, il controllo, il benchmark e la valutazione dei servizi pubblici si propone di:

sviluppare una macro ontologia dei servizi pubblici a livello nazionale, classificando in maniera uniforme a di concetti,

processi, informazioni, elementi, attori, ruoli e loro relazioni reciproche.

definire un sistema di metriche/indicatori dei servizi pubblici, per monitorare e controllare i risultati delle azioni adottate, confrontare le performance delle diverse attività e garantire la massima trasparenza della PA rispetto ai servizi pubblici.

AZIONE 2

dei servizi pubblici: migliorare e valorizzare le e la

consultazione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi pubblici.

Per agevolare il conseguimento degli obiettivi di Interazione, Controllo e Trasparenza dei servizi pubblici si propone di realizzare un Portale unico integrato dei servizi pubblici, volto a fornire servizi e favorire la diffusione di conoscenza, mettendo a disposizione delle categorie di utenti interessate (PA, Cittadini, Imprese, altri soggetti) un patrimonio di strumenti ed informazioni che "riducano le distanze" tra utenti finali e PA e semplifichino lo svolgimento dei processi legat i ai servizi pubblici.

accedere ad una PA virtuale, concettualmente articolato in due aree logiche:

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area logica dedicata alla ricerca, informazione e richiesta/accesso ai servizi on line da parte degli utenti:

per macroaree (es: lavoro, istruzione, sanità, etc.), ottiene informazioni sul servizio che sta cercando (individuando le PA/Enti che lo erogano e le procedure/dati necessari al suo espletamento), esegue on line la

la propria valutazione.

area logica dedicata alla consultazione/fruizione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi -quantitativi sui servizi, (es: dashboard basati su indicatori

di qaccountability della PA., con possibilità di drill down sugli indicatori fino al livello più elementare.

AZIONE 3 - SVILUPPO DI UNA PIATTAFORMA INTEGRATA A SUPPORTO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STAKEHOLDER PA, CITTADINI, IMPRESE

Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA, Cittadini, Imprese: favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder attraverso un sistema di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli attori dei servizi pubblici, in una logica orientata al crowdsourcing.

Si propone di sviluppare una piattaforma integrata con funzionalità avanzate 2.0, quale dorsale di riferimento per lungo le direttrici Pa-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA,

attraverso un insieme di soluzioni tecnologiche a supporto della gestione degli aspetti di progettazione partecipata, confronto, condivisione di idee, esigenze e finalità legate ai servizi pubblici.

La piattaforma è concepibile come sistema complesso, logicamente suddivisibile in un set di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli stakeholders, quali:

una piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini nuove idee, lo sviluppo di idee prototipali e la

progettazione partecipata di servizi.

una piattaforma di collaboration & control PA-Imprese zi orientata ai risultati.

una piattaforma di communication & sharing PA-PA, attraverso la quale si ottenga un incremento in termini di efficacia, favorendo lo scambio di informazioni tra key decision maker, direzioni sistemi e ICT, direzioni comunicazione, ed altri ruoli di rilievo nella PA.

AZIONE 4 - SVILUPPO DI NUOVI CANALI DI CONTATTO TRA PA E CITTADINI

Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e Cittadini: evolvere le modalità di contatto/ interazione tra erogatori dei servizi e utenti, attraverso fisiche).

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Si propone di definire un piano di intervento finalizzato a promuovere ed evolvere le modalità di contatto e interazione tra erogatori deper consentire una più ampia e snella veicolazione e gestione delle informazioni.

In particolare, le direttrici principali su cui si ipotizza di agire sono le seguenti:

Servizi erogati attraverso dispositivi mobili: definendo un piano di realizzazione di apposite applicazioni in grado di rendere disponibili agli utenti contenuti ed

Servizi erogati attraverso la TV: utilizzare il nuovo paradigma di televisione personale e interattiva (over-the-top TV), mediante ed assistenza ai cittadini.

Servizi erogati attraverso reti fisiche: altre reti fisiche quali la grande distribuzione) per ampliare il ventaglio dei punti di accesso informativi/interattivi e consentire una fruizione dei servizi pubblici basata su una ancor più elevata prossimità della PA rispetto agli utenti.

AZIONE 5 - OSSERVATORIO NAZIONALE PER I SERVIZI PUBBLICI

Costituzione di un Osservatorio Nazionale per i servizi pubblici: struttura istituzionale con compiti di informazione, diffusione iniziative di eccellenza e coinvolgimento dei soggetti interessati dalla sfera dei servizi pubblici, oltre che soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia.

Si propone la costituzione di un Osservatorio nazionale per i servizi pubblici, atto a svolgere una funzione di supporto articolata su varie competenze, mettendo a fattor comune esperienze maturate su scala nazionale e locale.

tematica dei servizi pubblici, oltre che come soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia.

monitoraggio sistematico dei servizi pubblici in termini di qualità, efficienza, modalità di erogazione e nelle varie articolazioni settoriali e territoriali;

confronto e condivisione tra gli stakeholder, con funzioni di coinvolgimento e animazione di tavoli di lavoro tra gli attori istituzionali interessati;

individuazione aree di eccellenza nei servizi caratterizzati da criticità per la prevenzione di eventuali inefficienze;

realizzazione analisi di benchmark tra le PA in merito alla gestione ed erogazione dei servizi pubblici;

definizione di potenziali azioni correttive/migliorative dei servizi pubblici.

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al meglio le iniziative in essere e in divenire al fine regionale e locale e rendere interattivi i cittadini fino al coinvolgimento degli stessi nella pianificazione dei fabbisogni, oltre che collaborare con le imprese fornitrici in esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi contrattuali.

Supervisione degli investimenti in infrastrutture di telecomunicazione da parte degli Stati membri utili a supportare i servizi resi disponibili oggi on-line e quelli del prossimo futuro, garantendo finanziamenti alle

INFRASTRUTTURE ABILITANTI DI INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY

conomia proiettata verso il futuro.

Consumer.

Area Imprese

La Banda Larga si colloca come un elemento fondamentale per le esigenze di connettività e competitività delle aziende che oggi competono sui mercati globali.

Soprattutto nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia Romagna, ente diffusa.

Una nota positiva: per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario migliorato. Le PMI appaiono infatti maggiormente orientate ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet (specialmente di eGovernment, ma anche per reagire alla concorrenza).

Area Consumer

rimane ancora un problema rilevante per una parte non trascurabile della popolazione. Si devono però registrare sforzi

aumentare la pervasività della Larga Banda nella maggior parte dei casi non si basano sulle ultime tecnologie in fibra, ma

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sul rame, ponendo potenzialmente le basi per un Digital Divide di ritorno rispetto alla nuova rete di accesso a Banda UltraLarga.

Scenario Evolutivo

La Cogrado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di connettività proveniente dalle Aziende, dai Cittadin

tato da una rete di accesso a Banda UltraLarga e da applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini economici e sociali, favorendo nuove forme di business, e migliorando i servizi ai cittadini come la sanità e

Si prospetta perciò con chiarezzaccesso (NGAN) a Banda Ultra Larga basata su fibra ottica.

Osservando i trend di sviluppo globali, dal punto di vista economico e tecnologico, lo scenario obiettivo per

Rete NGAN in fibra

Deve essere realizzata una rete in Fibra diffusa e distribuita sul territorio disponibile per utenti finali ed operatori di telecomunicazione. In particolare FTTh (Fiber to the Home) appare essere la tecnologia più adatta. La rete in rame dovrà

più infrastrutture in parallelo in concorrenza. La normativa dovrà prevedere, ove necessario, metodologie alternative per

Banda Ultra Larga (Ultra BroadBand).

per accogliere

Mobile Internet

Sviluppo di un accesso Mobile Internet di ultima generazione, ben integrato con la NGAN (Next Generation Access Network) per ottenere sia un accesso uniforme in mobilità, che per chiudere eventuali sacche di Digital Divide. Il Mobile

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Copertura dei Distretti Industriali

Determinante per lo sviluppo economico del paese è garantire la copertura con Ultra BroadBand anche dei Distretti Industriali per permettere al tessuto economico di guadagnare produttività e competitività.

Approccio Evolutivo

e e il suo sfruttamento avranno un lungo tempo di vita: le scelte politiche e tecnologiche devono

Concorrenza

La NGAN (Next Generation Access Network) e la regolamentazione relativa, devono garantire una libera e positiva concorrenza.Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per garantire un quadro normativo chiaro e stabile, per definire priorità e stimoli, concorrenza e sviluppo. Inoltre la pubblica amministrazione può (e deve) giocare un ruolo di apripista realizzando e offrendo servizi digitali.

ies e un indicatore er

illustrato per

Banda da parte dei singoli cittadini e delle aziende, pubbliche e private.

In sintesi, le iniziative devono trovarperché le risorse da mettere in gioco sono di natura molto diversa e provengono da soggetti molto diversi:

in primis la PA , che rispondendo anche alle sollecitazioni della commissione Europea, dovrebbe istituire

servizi ICT e abbatta le barriere legate alla scarsa informazione; contemporaneamente si costruisca un percorso di sviluppo e monitoraggio delle iniziative in campo ICT per le quali occorre investire maggiori risorse,

formazione, da specifiche

poi la scuola, il sistema pre universitario e universitario, che deve investire maggiormente nella messa a punto di percorsi formativi che sono anche percorsi culturali in grado di fornire ai giovani più strumenti per intraprendere uno sbocco professionale innovativo;

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gli ICT Solution Provider che devono garantire una chiara identificazione degli standard qualitativi ed anche economici nella fruizione dei servizi da parte dei privati e delle PMI che rappresentano il vero volano per il

ultimo ma non ultimo, le istituzioni finanziarie, che devono mettere a disposizione ben più risorse (venture capital).

Il nuovo slancio

standardizzazione e di valorizzazione degli strumenti tecnologici per creare un percorso virtuoso tra le generazioni, nelle aziende e con lo stato; le numerose iniziative elencate sono il simbolo di quanto si potrebbe

per generare una vera conoscenza.

* * *

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Il Progetto Digit@lia è stato un esempio concreto di come questo Paese, se lo vuole, può riunire attorno ad un progetto di interesse comune, una energia di professionalità e passione che è presente e viva e pronta a dare il proprio contributo.

ad un manifesto di principi per creare un ponte tra le generazioni, ha creduto in questo progetto, e ritiene che questa esperienza debba continuare ad alimentare idee e progetti per il futuro del nostro Paese.

Il Progetto Digit@lia non terminerà con il Barcamp del 28 settembre 2011, ma rimarrà un progetto vivo, aperto al contributo di tutti e sarà promotore di due ulteriori iniziative.

integrarlo con le esperienze in corso.

La seconda è far partire, con la Fondazione Italiana Accenture, un progetto di selezione e premiazioni delle principali

ad aiutare i giovani selezionati a trovare gli economics e le aziende disponibili ad aiutarli nel realizzare le loro idee da noi selezionate.

Voglio ringraziare a nome di tutti gli aderenti di Prospera gli oltre seicento aderenti, gli sponsor, i responsabili, i coordinatori ed i partecipanti ai sottoprogetti, che hanno fatt Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

Pier Luigi Curcuruto

Presidente ProSpera

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