Primo Maggio nr 9 - SILP CGILARMATE E DI POLIZIA Deleghe al Governo per l’adozione di disposizioni...

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5 novembre 2018 numero 260 N N e e s s s s u u n n C C o o n n t t r r a a t t t t o o p p e e r r l l e e d d o o n n n n e e e e g g l l i i u u o o m m i i n n i i i i n n d d i i v v i i s s a a IN QUESTO NUMERO Nessun contratto per le donne e gli uomini in divisa Provvedimenti del Governo in discussione, situazione critica per tutto il personale del Comparto Sicurezza Correttivi Riordino, niente di nuovo sotto il sole L'Editoriale di Daniele Tissone Atleti paralimpici fiamme oro, serve un passo avanti Assunzioni e scorrimento, qualcosa finalemente si muove? "Lavoro è" Congressi Silp Cgil Circolari Notizie dai territori Esce il nuovo SILP CGIL Magazine

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5 novembre 2018numero 260

NNeessssuunn CCoonnttrraattttoo ppeerr llee ddoonnnnee ee ggllii uuoommiinnii iinn ddiivviissaa

IN QUESTO NUMERONessun contratto per le donne e gli uomini in divisa ­ Provvedimenti del Governo in

discussione, situazione critica per tutto il personale del Comparto Sicurezza ­ Correttivi Riordino, niente di nuovo sotto il sole ­ L'Editoriale di Daniele Tissone ­ Atleti paralimpici

fiamme oro, serve un passo avanti ­ Assunzioni e scorrimento, qualcosa finalemente si muove? ­ "Lavoro è" Congressi Silp Cgil ­ Circolari ­ Notizie dai territori ­

Esce il nuovo SILP CGIL Magazine

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La manovra nonché la conversione del Dl

Sicurezza in Parlamento ci offrono un quadro

sufficiente per comprendere le reali volontà

dell’attuale governo che, in tema di rinnovo dei

contratti per l'intero pubblico impiego, stanzia, al

momento, solamente 1.100 milioni di euro per il

2019, 1.425 milioni per il 2020 nonché 1.775

milioni a partire dal 2021.

Si tratta di un Incremento medio pari all’1,3% (31

euro al lordo) per il 2019, dell’1,65% (40 euro

lordi) per il 2020 nonché dell’1,95% (47 euro lordi)

a decorrere dal 2021.

È notorio che il contratto del Comparto Stato e di

quello della Sicurezza e della Difesa scadrà il 1

gennaio 2019 senza che nessun esponente di

governo abbia mai, ad oggi, convocato le

rappresentanze dei lavoratori. Ciononostante

apprendiamo che l’attuale manovra, al netto di

potenziali modifiche e approvazioni, prevederà la

sola indennità di vacanza contrattuale. In pratica

nessuno stanziamento sufficiente per un rinnovo

contrattuale degno di questo nome e che scadrà

tra soli due mesi!

Inutile dire che il contratto firmato, dopo molte

sollecitazioni da parte delle organizzazioni

sindacali nel 2018, garantì, a regime, incrementi

del 3,48% con circa 3 miliardi stanziati dal

precedente esecutivo; importi che hanno garantito

un aumento medio di 85 euro con l'ultimo

contratto al pubblico impiego e che per i poliziotti

hanno portato ad aumenti in busta paga di 100

euro netti, comprensivi della stabilizzazione del

cosiddetto "bonus Renzi" di 80 euro che abbiamo

percepito per 3 anni e degli incrementi parametrali

collegati al riordino delle carriere.

Sebbene i partiti che sostengono il governo Conte

abbiano sempre ribadito la necessità di migliori

condizioni economiche per i poliziotti la realtà è

oggi ben diversa: nessun contratto in vista

neppure per le donne e gli uomini che vestono

una divisa!

Con le attuali risorse recentemente stanziate dal

Governo si arriverebbe forse, conti alla mano, a

30 euro lordi di aumento nel 2019 che potrebbero

diventare 50 euro lordi negli anni a venire.

Insomma, parliamo di 15 / 20 euro netti in tasca

che corrisponde al minimo sindacale previsto

dalla legge.

Pertanto, alla domanda che ci viene posta rispetto

al rinnovo del contratto rispondiamo così: Niente,

nessun contratto! Ognuno trarrà le debite

conclusioni.

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numero 260 5 novembre 2018

NNeessssuunn ccoonnttrraattttoo PPeerr llee ddoonnnnee ee ggllii uuoommiinnii iinn DDiivviissaa!!

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numero 260 5 novembre 2018

Ieri è stata presentata la manovra nonché la

conversione del Dl Sicurezza in Parlamento,

siamo in una situazione dove il quadro è già più

delineato rispetto ai giorni scorsi anche grazie alla

relazione tecnica.

Per il rinnovo dei contratti dell'intero PI la

manovra stanzia 1.100 milioni di euro (140

residuali a partire dal 2018) per il 2019, 1.425

milioni e nel 2020 1.775 a partire dal 2021.

Incremento medio pari a: 1,3% (31 euro al lordo)

2019: 1,65% (40 euro lordi) 2020: 1,95% (47 euro

lordi) a decorrere dal 2021.

Stessi indici confermati nella nota di

aggiornamento del DEF 1,4% annuo. Niente di

più rispetto a quanto si è sentito in questi mesi.

Come già detto, il contratto firmato nel 2018 dal

SILP CGIL garantì, a regime, incrementi del

3,48% (85 euro lordi).

Con tali risorse va altresì anticipato l'elemento

perequativo della retribuzione per il personale del

pubblico impiego ­ da cui è escluso il comparto

sicurezza, difesa e soccorso pubblico ­ (sono

circa 250 milioni l’anno), ciononostante, come nel

passato, ulteriori 210 milioni di euro potranno

essere utilizzati per anticipare il trattamento

accessorio “operativo” dell'intero Comparto. Il

testo azzera altresì ogni residuo del contratto

2016­2018 (circa 140 milioni di euro) con ogni

possibilità di coda contrattuale.

Con tale manovra per il riordino si stanziano 70

milioni di euro a decorrere dal 2020 per i correttivi

al riordino delle carriere del comparto sicurezza,

difesa nonché soccorso pubblico. Cifra che si

somma ai 20 milioni di euro/anno.

In Senato la commissione Bilancio, in sede di

conversione del Dl sicurezza, ha inoltre approvato

un emendamento che prevede la delega al

Governo per correggere i decreti di riordino al

momento entro il 30 settembre 2019.

I tempi sono stati ridotti, sempre se verranno

rispettati, ma sono pur sempre lunghi con

qualche risorsa aggiuntiva.

Detta manovra stanzia anche le risorse utili a

completare il piano quinquennale di ripianamento

degli organici delle Forze di Polizia finanziato ad

oggi al 50% dalla legge di Bilancio 2018. Si

prevedono, come già anticipatovi nei giorni scorsi,

ulteriori complessive 6.150 assunzioni per i

prossimi 5 anni, rispetto a quelle già previste e

finanziate per la Polizia di Stato: 1943 assunzioni

in più rispetto alle 5398 già finanziate. Tutto ciò al

netto di registrazioni, eventuali modifiche e

approvazioni definitive.

PPrroovvvveeddiimmeennttii ddeell GGoovveerrnnoo iinn ddiissccuussssiioonnee SSiittuuaazziioonnee ccrriittiiccaa ppeerr ttuuttttoo iill ppeerrssoonnaallee ddeell

CCoommppaarrttoo ssiiccuurreezzzzaa

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numero 260 5 novembre 2018

CCoorrrreettttiivvii RRiioorrddiinnoo NNiieennttee ddii nnuuoovvoo ssoottttoo iill ssoollee

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, come previsto, il disegno di legge delega che consente al Governo di emanare decreti correttivi ai decreti legislativi nn. 94 e 95 relativi al riordino delle carriere. Il ddl dovrà ora essere approvato dal Parlamento e i decreti attuativi avranno tempi lunghi di emanazione.

Il nodo è sempre quello delle risorse: il decreto sicurezza approvato il mese scorso stanzia appena 5 milioni di euro che diventano 20 grazie agli appostamenti previsti dal governo Gentiloni.

Risorse con le quali non è possibile immaginare alcun correttivo serio per un riordino che non ha sanato molte disparità esistenti e che in alcuni casi ne ha create di nuove.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole.

RIORDINO DELLE CARRIERE DELLE FORZE

ARMATE E DI POLIZIA

Deleghe al Governo per l’adozione di disposizioni

integrative e correttive dei decreti legislativi 29

maggio 2017, numeri 94 e 95, in materia di revisione

dei ruoli e riordino delle carriere del personale delle

Forze armate e delle Forze di polizia (disegno di

legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro

della difesa Elisabetta Trenta, ha approvato un

disegno di legge che prevede la delega al Governo

per l’adozione di disposizioni integrative e correttive

dei decreti legislativi in materia di riordino delle

carriere del personale delle forze armate e delle

forze di polizia. L’obiettivo della delega è quello di

garantire l’equiordinazione tra le forze armate e

quelle di polizia, colmando un disallineamento tra le

principali leggi delega di disciplina dei comparti

“difesa” e “sicurezza”, in modo da conformarsi

anche ai pareri espressi dalle Commissioni

parlamentari competenti nella fase di adozione dei

decreti legislativi già citati. Nell’esercitare la delega

non si incide sulle dotazioni organiche complessive

ma si prevede l’utilizzo delle risorse già stanziate e

confermate con il decreto­legge

“Sicurezza” (decreto­legge 4 ottobre 2018, n. 113),

attualmente in fase di conversione.

Fonte: www.governo.it

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Diceva il filosofo e matematico Blaise Pascal che

non è certo che tutto sia incerto. Un gioco di parole,

una tautologia, che ben rappresenta la situazione

dei poliziotti italiani in questo delicato momento

storico, politico ed economico del nostro Paese,

sospesi tra l'aspettativa di magnifiche sorti e

progressive per quel che riguarda le tante promesse

fatte in campagna elettorale e ribadite a ogni piè

sospinto e una evidenza fattuale non in linea con i

proclami e i desiderata della stessa classe politica di

governo. La legge di bilancio in discussione, le

bozze che circolano, le possibili modifiche ancora

realizzabili sono il paradigma migliore o peggiore

che dir si voglia di questa incertezza che permetterà

a chiunque, sino a fine anno, quando la manovra

sarà realtà nel bene o nel male, di dire tutto e il

contrario di tutto.

Pensiamo al CONTRATTO di lavoro. Come

sappiamo, è in scadenza a fine anno. I partiti che

sostengono il governo Conte hanno sempre ribadito

la necessità di migliori condizioni economiche per i

poliziotti e la volontà di dare un segno tangibile in

tempi ragionevoli. Il tempo, come si suol dire, è qui

e ora. L'ultima bozza di legge di bilancio prevede 1

miliardo e 100 milioni nel 2019 per il rinnovo dei

contratti di tutto il pubblico impiego, destinati a

diventare un miliardo e 775 milioni nel 2021. Una

cifra ben lontana dai circa 3 miliardi stanziati nel

2018 dal precedente esecutivo che hanno garantito

un aumento medio di 85 euro con l'ultimo contratto

al pubblico impiego e che per i poliziotti hanno

portato ad incrementi in busta paga di 100 euro

netti, comprensivi della stabilizzazione del

cosiddetto "bonus Renzi" di 80 euro che abbiamo

percepito per 3 anni e degli incrementi parametrali

collegati al Riordino. Oggi con le risorse stanziate

dal governo si arriverebbe forse, conti alla mano, a

30 euro lordi di aumento nel 2019 che potrebbero

diventare 50 euro lordi negli anni a venire. Insomma,

parliamo di 15, 20 euro netti in tasca.

Non dimentichiamo poi la questione delle

ASSUNZIONI. Ad oggi, secondo l'ultima bozza

relativa alla legge di bilancio, la previsione di

assunzioni ricalca assolutamente in buona parte

quella già prevista e finanziata dal vecchio governo.

Sarebbero 10.000 i nuovi agenti (annunciati) nel

triennio 2019­2021. Ma 7.400 erano già stati previsti

nella precedente legge di bilancio mentre ad oggi

non abbiamo certezza delle 2.500 nuove assunzioni

che dovrebbero aggiungersi, senza contare che il

turn­over è attualmente fermo all’anno 2016.

NNoonn èè cceerrttoo cchhee ttuuttttoo ssiiaa iinncceerrttoo

LL''EEDDIITTOORRIIAALLEEddii DDaanniieellee TTiissssoonnee

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numero 260 5 novembre 2018

Intanto, la via dello scorrimento delle graduatorie del

vecchio concorso per 1.148 Allievi Agenti è rimasta

bloccata fino ad oggi e solo grazie alle nostre

pressioni si inizia, forse, a vedere un pò di luce.

Dovrebbero infatti presto essere finalmente chiamati

i rimanenti 450 idonei che avevano riportato il

punteggio alla prova scritta pari a 9,625 e che era

stati inizialmente esclusi. Il DPCM 24 ottobre 2018

prevede infatti questa possibilità, anche se il decreto

deve essere ancora registrato. La chiamata di questi

450 ragazzi, che sarà possibile grazie appunto alla

registrazione del DPCM, porrebbe le auspicate

condizioni per uno scorrimento più ampio che dovrà

riguardare il maggior numero possibile di candidati.

Ma siamo ancora in una fase di grande incertezza.

In merito all’attuale RIORDINO, infine, abbiamo in

più di una occasione dichiarato che non ci

soddisfava in quanto tardivo, parziale quindi iniquo.

Adesso, oltre ai siffatti problemi, che hanno messo

in luce come la revisione dei ruoli abbia penalizzato,

in particolare, la base oltre a tutte le altre qualifiche

intermedie, assistiamo ai gravi ritardi connessi con

lo svolgimento delle procedure concorsuali che

aggraveranno, ulteriormente, l’impianto complessivo

di un riordino che andava e va decisamente corretto

anche se, per fare ciò, i tempi impressi dall’attuale

esecutivo saranno inevitabilmente lunghi.

Paradigma ne è, se vogliamo fare anche un solo

significativo esempio, l’attuale condizione dei

Commissari r.e. che, oltre a non aver ottenuto

ragionevoli aumenti economici, sono stati sacrificati

al perenne e continuo svolgimento della conduzione

dei servizi di O.P.

Senza contare che il loro definitivo

demansionamento avverrà, presumibilmente, con

l’imminente emanazione delle nuove piante

organiche connesse ai posti funzione. Definitiva

pietra tombale di un progetto che doveva riparare

alla mancata istituzione dell’allora ruolo speciale,

risoltasi con un frustrante riconoscimento formale.

Questi sono i tempi nei quali ci muoviamo, ma

rispetto ai quali abbiamo il dovere di dire la nostra

affinché amministrazione e governo mutino la rotta

intrapresa finora. Ci ripeteremo, ma già con il

precedente esecutivo avevamo chiesto di poterci

sedere ad un tavolo per discutere di quegli aspetti

per noi importanti che riguardano i diritti e le tutele

del nostro personale perché regolamento di servizio

e di disciplina vanno rivisti e migliorati e stiamo

perdendo ancora troppo tempo nel farlo. Anche

l’applicazione dell’ANQ presso il Dipartimento è

rimasta lettera morta nonostante le promesse

dell’amministrazione e tuttora non ci spieghiamo il

perché.

Una cosa però è certa, in maniera lucida e

disincantata proseguiremo nella nostra azione che

sarà quella di discutere nel merito per ogni singolo

aspetto che riguarda e che riguarderà ognuno di noi,

donne e uomini che vestono una divisa: persone

che non possono più essere prese in giro da

chicchessia.

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numero 260 5 novembre 2018

AAttlleettii PPAARRAALLIIMMPPIICCII FFiiaammmmee OOrrooSSeerrvvee uunn ppaassssoo aavvaannttii

Serve un passaggio di appartenenza effettiva

per questi straordinari campioni che, come

Bebe Vio, per noi già appartengono alla

Polizia di Stato e non solo alle Fiamme Oro.

Lettera al Capo della Polizia

Grazie all'importante convenzione firmata nel

2012 tra il gruppo sportivo Fiamme Oro e il

Comitato italiano paralimpico (Cip), si è realizzato

un accordo di collaborazione per lo sviluppo

tecnico e agonistico delle attività sportive per i

disabili e, in particolare, per gli atleti disabili

riconosciuti di livello internazionale. Gli atleti

paralimpici, analogamente a ciò che avviene

anche in altri Corpi dello Stato, vengono tesserati

per il gruppo sportivo, hanno accesso alle

strutture sportive del gruppo stesso e ricevono un

rimborso spese vive in relazione anche ai

contributi che il Cip eroga.

La possibilità per i disabili di far parte delle

Fiamme Oro rappresenta una positiva novità,

impensabile fino a qualche anno fa, che nasce

all'indomani dello straordinario successo delle

Paralimpiadi di Londra. Si tratta di sportivi noti

come Bebe Vio, Alessio Sarri, Giulia Ghiretti e

Michele Ferrarin oltre ad altri.

Oggi riteniamo che sia giunto il tempo di fare un

ulteriore passo avanti perché questi atleti sono "in

forza" alle Fiamme Oro, condividono l'impegno e

le fatiche degli altri campioni del gruppo sportivo,

ma non fanno parte della Polizia di Stato, non

percepiscono uno stipendio e al termine della

carriera non hanno la possibilità di permanere nei

ruoli.

Crediamo pertanto che sia opportuno, anche in

vista delle prossime Paralimpiadi di Tokio del

2020, realizzare un altro, fondamentale

passaggio. Quello di far sì che queste ragazze e

questi ragazzi possano far parte a tutti gli effetti

della nostra Amministrazione. Una reale

appartenenza per questi campioni che ogni

giorno vincono e combattono con la vita, "un

modo straordinario per annullare la distanza fra

atleti normodotati e atleti con disabilità", come ha

scritto tra l'altro proprio Bebe Vio nel suo libro 'Se

sembra impossibile allora si può fare'.

È opportuno ricordare, infine, che il Ministero

della Difesa già da alcuni anni permette ai militari

che hanno contratto lesioni o malattie invalidanti e

permanenti nell’adempimento del proprio dovere

di entrare a far parte dei rispettivi Gruppi sportivi

paralimpici restando a tutti gli effetti un

appartenente alla propria Amministrazione.

Si chiede pertanto di valutare con attenzione

quanto proposto.

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numero 260 5 novembre 2018

AAssssuunnzziioonnii ee ssccoorrrriimmeennttooQQuuaallccoossaa ffiinnaallmmeennttee ssii mmuuoovvee??

Si comincia, forse, a vedere la luce per quel che riguarda lo scorrimento delle graduatorie del

concorso per 1.148 Allievi Agenti. Dovrebbero infatti presto essere finalmente chiamati i rimanenti

450 idonei che avevano riportato il punteggio alla prova scritta pari a 9,625 e che erano stati

inizialmente esclusi. Il DPCM 24 ottobre 2018 prevede infatti questa possibilità, anche se il

decreto deve essere ancora registrato.

Il SILP CGIL da tempo porta avanti con forza la richiesta di scorrimento delle graduatorie come

soluzione immediata e realizzabile per rimpinguare i nostri organici, in sofferenza cronica. La

chiamata di questi 450 ragazzi, che sarà possibile grazie appunto alla registrazione del DPCM,

porrebbe le condizioni per uno scorrimento maggiore che dovrà riguardare il maggior numero

possibile di candidati.

Continuiamo a seguire quotidianamente la situazione, sperando che non vi siano rallentamenti o

rinvii dell'ultima ora.

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CClliiccccaa qquuii

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numero 260 5 novembre 2018

25 ottobre, Sassari ­ V° Congresso provinciale Sassari Salvatore Murru confermato Segretario provinciale di Sassari

29 ottobre, La Spezia ­ V° Congresso provinciale La Spezia Con la partecipazione del Segretario Generale Daniele Tissone.Paolo Vittori confermato Segretario Provinciale di La Spezia.

26 ottobre, Cagliari ­ V° Congresso provinciale Cagliari Valerio Caddeu confermato Segretario provinciale di Cagliari

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numero 260 5 novembre 2018

27 ottobre, Nuoro ­ V° Congresso provinciale Nuoro William Abis eletto Segretario Provinciale di Nuoro.

30 ottobre, Oristano ­ V° Congresso provinciale Oristano Daniele Rocchi confermato Segretario provinciale di Oristrano

31 ottobre, Nuoro ­ V° Congresso regionale Sardegna Nuoro Alessandro Cosso confermato Segretario Regionale Sardegna.

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Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia CGIL12

numero 260 5 novembre 2018

CCiirrccoollaarrii

Gazzetta Ufficiale: pubblicato il correttivo al riordino delle carriere clicca qui

DDaaii tteerrrriittoorriiFriuli Venezia Giulia: "Rimpatri illegali" in Slovenia L'Ong accusa, la polizia nega clicca qui

204° Corso di formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato. Avvio del Corso clicca qui

DDii iinntteerreesssseeManovra: Cgil­Cisl­Uil, avviare confronto per rinnovo contratti pubblici clicca qui

Dl sicurezza: «in Italia diritti a rischio» clicca qui

È morto il segretario della Filt Cgil Alessandro Rocchi clicca quiÈ morto il segretario della Filt Cgil Alessandro Rocchi clicca qui

Zero investimenti nella scuola «Una scelta vergognosa» clicca quiMaltempo: Fp Cgil Vigili del Fuoco, servono misure di sostegno nel bellunese clicca qui

Zero investimenti nella scuola «Una scelta vergognosa» clicca quiZero investimenti nella scuola «Una scelta vergognosa» clicca qui

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numero 260 5 novembre 2018

Il Silp Cgil lancia un nuovo servizio gratuito per tutti i colleghi: un canale informativo che sfrutta la piattaforma

Telegram e che offre la possibilità di essere informati delle ultime novità relative al nostro mondo e al comparto

sicurezza in assoluta comodità, sul proprio cellulare.

Il canale Telegram offre numerosi vantaggi:

­ ci si può iscrivere e togliere quando si vuole;

­ le notizie vengono trasmesse sotto forma di link con una anteprima che contiene già i contenuti essenziali della notizia e che non obbliga all'apertura del link stesso;

­ immagini, video e files inviati sul canale Telegram non intasano la memoria del telefonino perché sfruttano

quella del server (diversamente da Whatsapp)

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Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia CGIL16

numero 260 5 novembre 2018

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Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia CGIL17

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numero 260 6 novembre 2018

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numero 260 6 novembre 2018

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