Primissima Magazine - Marzo 2013

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AMICHE DA MORIRE I CROODS THE HOST OMAGGIO RIVISTA PROGRAMMA DEI CINEMA MARZO 2013 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM Claudio Bisio Benvenuto Presidente! IL GRANDE E POTENTE OZ www.primissima.it

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In copertina: Benvenuto Presidente!, Il grande e potente Oz, Amiche da morire, I Croods, The Host

Transcript of Primissima Magazine - Marzo 2013

AMICHE DAMORIRE

I CROODS THE HOST

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MARZO 2013 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM

Claudio BisioBenvenuto

Presidente!

IL GRANDE EPOTENTE OZ

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Direttore responsabilePiero Cinelli

Direttore editorialePaolo Sivori

EditoreMultivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma

tel. fax. +39 0645437670 [email protected]. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990P.Iva 07210901000

Art direction e GraficaPatrizia Morfù[email protected]

hanno collaborato a questo numeroNicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM)distribuzione nazionale Bartolini

REDAZIONE E PUBBLICITÀ

PrimissimaVia Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 [email protected]

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RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 24 N.3 - MARZO 2013

FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE

4 I FILM DI MARZOCALENDARIO

8 IL LATO POSITIVOSCHEDA FILM

22 LA MADRESCHEDA FILM

20 BUONGIORNO PAPA'SCHEDA FILM

10 IL CACCIATORE DI GIGANTISCHEDA FILM

2226 GLI AMANTI PASSEGGERISCHEDA FILM

6 OSCARATTUALITA'

24 I CROODSSCHEDA FILM

28 BENVENUTO PRESIDENTESCHEDA FILM

18 AMICHE DA MORIRESCHEDA FILM

12 J.I. JOE - LA VENDETTASCHEDA FILM

14 CLAUDIO BISIOINTERVISTA

16 IL GRANDE EPOTENTE OZSCHEDA FILM 26

30 THE HOSTSCHEDA FILM

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SPRING BREAKERS – (Spring Breakers, Usa, 2012)Regia di Harmony Korine. Con Selena Gomez, James Franco, Vanessa Hudgens94’, Bim, drammatico/crime

Per chi ama quel ‘ragazzaccio’ di Harmony Korine imperdibile la sua narrazione di come tre ragazze del college diventano delle gangster e spacciatrici, sesso e rock’n’roll, durante le vacanza di primavera a Miami. Irresistibile James Franco nel ruolo del rapper criminale.

CALENDARIO

LA CUOCA DEL PRESIDENTE (Les saveurs du Palais, Francia, 2012)Regia di Christian Vincent. Con Catherine Frot, Jean d’Ormesson, Hippolyte Girardot95’, Lucky Red, commedia/biografico

La storia vera di Danièle Mazet-Delpeuch, rinomata cuoca nominata ‘ cuoco personale’ del Presidente della Repubblica francese Francois Mitterand. Tra gelosie, intrighi e tranelli, la sua cucina conquisterà l’Eliseo.

CI VUOLE UN GRAN FISICO (Italia, 2012)Regia di Sophie Chiarello. Con Angela Finocchiaro, Giovanni Storti, Raul Cremona110’, Medusa, commedia

Arrivata alla soglia dei cinquant’anni Eva comincia ad accusare i colpi dell’età, ma non ha nessuna intenzione di mollare. Una straor-dinaria Angela Finocchiaro ci racconta le avventure di una ‘tardona che non vuole imboccare il viale del tramonto’.

DEAD MAN DOWN – IL SAPORE DELLA VENDETTA

(Dead Man Down, Usa, 2012)Regia di Niels Arden Oplev. Con Noomi Rapace, Colin Farrell, Isabelle Huppert110’, Lucky Red, azione/thriller

Victor è un killer della mala, che a causa del suo boss ha perso moglie e figlia. Lei è una vittima dello stesso uomo, che vuole ven-dicarsi ad ogni costo. Ha già un piano, ma ha bisogno di qualcuno esperto che possa avvicinare l’uomo senza destare sospetti..

LA FRODE (Arbitrage, Usa, 2012)Regia di Nicholas Jarecki. Con Richard Ger,e, Tim Roth, Susan Sarandon - 107’, M2 Pictures/Moviemax, drammatico/thriller

Robert Miller (Richard Gere) è miliardario, ha una bella famiglia ed un’amante stupenda. Ma il suo impero sta crollando e lui sta cercando disperatamente di venderlo prima di arrivare al tracollo. Tutto si complica quando viene ritrovata morta la sua amante…

IL FIGLIO DELL’ALTRA (Le fils de l’autre, Francia, 2012)Regia di Lorraine Lévy. Con Emmanuelle Devos, Pascal Elbé, Jules Sitruk105’, Teodora Film, drammatico

Per entrare nell’esercito Joseph deve fare una serie di esami medici, che rivelano senza nessun dubbio che non può essere il figlio biolo-gico dei suoi genitori. Scoprirà di essere stato scambiato per errore dopo il parto con Yacine, figlio di una coppia palestinese.

11 SETTEMBRE 1683 (Italia, 2012)Regia di Renzo Martinelli. Con F. Murray Abraham, Harvey Keitel120’, Microcinema, storico

L’esercito turco, guidato da Karà Mustafà, assedia Vienna per due me-si. Obiettivo arrivare a Roma e conquistare il cuore della cristianità. Sulla sua strada troverà Marco d’Aviano, un frate, consigliere di Re Leopoldo I, che riuscirà a condurre le truppe cristiane alla vittoria.

ATTACCO AL POTERE(Olympus Has Fallen, Usa, 2013)Regia di Antoine Fuqua. Con Gerard Butler, Aaron Eckart, Dylan McDermottNotorious, azione/thriller

Un terrorista coreano sequestra il Presidente degli Stati Uniti a casa sua, ovvero alla Casa Bianca. La richiesta è che gli Usa dichiarino guerra alla Corea del Nord. Un ex agente viene richiamato in servi-zio per fermarlo.

UN GIORNO DEVI ANDARE (Italia, 2012)Regia di Giorgio Diritti. Con Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth110’, Bim, drammatico

Dolorose vicende familiari spingono Augusta a lasciare l’Italia verso l’Amazzonia. Il contatto con l’immensità e l’isolamento della foresta, l’incontro con le comunità indios che vivono sulle rive del fiume, l’a-iuteranno a cercare una riconciliazione con se stessa, con il mondo e con Dio.

I FIGLI DELLA MEZZANOTTE (Midnight’s Children, Canada/UK, 2012)Regia di Deepa Mehta. Con Satya Bhabha, Shahana Goswami, Rajat Kapoor 146’, Videa – C.D.E., drammatico

E’ il 15 agosto 1947, l’India proclama l’indipendenza dall’Impero britan-nico. ‘’Fa’ che il ricco sia povero e il povero ricco’’. E’ per un gesto di ri-bellione che, in un ospedale di Bombay, due neonati vengono scambiati da un’infermiera per permettere all’uno di vivere il destino dell’altro.

7 MARZO

14 MARZO

21 MARZO

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UNA VACANZA DA SBALLO

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Se da una parte è andato tutto come previsto, nel senso che le previsioni della vigilia si sono avverate al 90%, dall’altra le cose non sono andate esattamente nella direzione del business as usual. Al cinema monu-mentale dei veterani si è preferito quello più ironico e avventuroso dei più giovani. La fabbrica dei sogni

ha prevalso sulla politica e la storia. Tra l’epopea del presidente che ha abolito la schiavitù, e la narrazione

in chiave action-thriller della vicenda della liberazione degli ostaggi americani in Iran dopo la rivoluzione khomeinista, Hollywood ha scelto il secondo. Creando, a mio parere, un piccolo corto circuito mediatico, con la scelta di far aprire la busta del Premio al Miglior Film alla first Lady Mìchelle Obama in diretta live dalla Casa Bianca, che ha dovuto incoronare Argo invece del presumibilmente più con-sono alla bisogna, nonché più nominato alla vigilia, Lincoln. Come se non bastasse il regista di Lincoln, Steven Spielberg, nonchè regista di Schindler’s List, Salvate il soldato Ryan etc. ha visto sfumare anche l’altra statuetta, quel-la per la migliore regia, andata ad Ang Lee per l’im-maginifico e avventuroso Vita di Pi (che porta a casa complessivamente quattro statuette). Lincoln ottiene comunque due importantissimi riconoscimenti, premio Oscar a Daniel Day-Lewis come miglior attore prota-gonista e premio per la scenografia. Miglior attrice

Oscar Argo riporta gli Oscar nel cuore di Hollywood

DANIEL DAY-LEWIS (LINCOLN) E JENNIFER LAWRENCE (IL LATO POSITIVO) MIGLIORI ATTORI PROTAGONISTI, ANNE HATHAWAY (LES MISERABLES) E CHRISTOPH WALTZ (DJANGO UNCHAINED) MIGLIOR INTERPRETI NON PROTA-GONISTI. AD ANG LEE PER VITA DI PI LA STATUETTA PER LA MIGLIOR REGIA. MIGLIOR FILM STRANIERO AMOUR DI HANEKE.

la splendida Jennifer Lawrence per la sorprendente commedia Il lato positivo. Anche tra i non protagonisti non c’è stato nessun colpo di scena; Anne Hathaway premiata per 6 folgoranti minuti cantati di Les Miserables e lo strepitoso Christoph Waltz per Django Unchai-ned di Tarantino. Quest’ultimo ottiene un altra preziosa statuetta per la migliore sceneggiatura originale. Miglior film straniero, come da

manuale, Amour del regista austriaco Michael Haneke. Miglior canzone, come da manuale, quella di 007, Skyfall cantata da Adele. Nella sezione dei film d’animazione Ribelle-The Brave della Pixar prevale sui ‘cugini’ di-sneyani Ralph Spaccatutto e Frankenweenie. Dario Marianelli, unico candidato italiano, per le musi-che di Anna Karenina, resta a bocca asciutta. Il premio per la colonna sonora è andato al compositore delle mu-siche di Vita di Pi.

Argo riporta gli Oscar nel cuore di Hollywood

andrea leone films e rai cinema presentano

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un film di

giorgia farina

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ANDREA LEONE FILMS E RAI CINEMA PRESENTANO AMICHE DA MORIRE UN FILM DI GIORGIA FARINA CON CLAUDIA GERINI CRISTIANA CAPOTONDI SABRINA IMPACCIATORE VINICIO MARCHIONI

CON LA PARTECIPAZIONE DI MARINA CONFALONE CORRADO FORTUNA ANTONELLA ATTILI TOMMASO RAMENGHI ADRIANO CHIARAMIDA GAETANO ARONICA GIOVANNI MARTORANA

BRUNO ARMANDO MIMMO MANCINI ENRICO ROCCAFORTE RORI QUATTROCCHI GIOVANNI CALCAGNO E CON GIACINTO FERRO E CON LA PARTECIPAZIONE DI LOLLO FRANCO E CON LUCIA SARDO

FOTOGRAFIA MAURIZIO CALVESI MUSICHE PASQUALE CATALANO MONTAGGIO MARCO SPOLETINI (A.M.C) SCENOGRAFIA TONINO ZERA COSTUMI FRANCESCA LEONDEFF

SUONO GAETANO CARITO (A.I.T.S) PIERPAOLO MERAFINO SOGGETTO E SCENEGGIATURA FABIO BONIFACCI GIORGIA FARINA PRODUTTORE ESECUTIVO PAOLO LUCIDI

OPERA REALIZZATA CON IL SOSTEGNO DELLA APULIA FILM COMMISSION IL FILM È STATO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO E IL PATROCINIO DELLA REGIONE PUGLIA - ASSESSORATO AL MEDITERRANEO, CULTURA E TURISMO UNIONE EUROPEA

INIZIATIVA CO-FINANZIATA DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) DELLA U.E. VIAGGIARE IN PUGLIA

DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA-MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’À CULTURALI QUESTO FILM E’ STATO REALIZZATO CON IL SOSTEGNO TAX CREDIT AI SENSI DELLA LEGGE 244/2007

UNA PRODUZIONE ANDREA LEONE FILMS CON RAICINEMA PRODOTTO DA ANDREA E RAFFAELLA LEONE REGIA GIORGIA FARINA

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Difficile pensare che un regista per niente ‘facile’ come David O. Russell sia riuscito a realizzare un film così vero, drammati-co, divertente, realistico e pieno di vita. O, forse, proprio perché sappiamo di tutte le difficoltà che ha sempre trovato – a causa del suo irruente carattere – a lavo-rare a Hollywood ha trovato nel bestseller di Matthew Quick (uscito in Italia con il titolo: L’orlo argenteo delle nuvole) il materiale ideale per raccontare anche se stesso. “Il libro – ha dichiarato O. Rus-sell – me lo ha fatto conoscere Sydney Pollack e l’ho adorato da subito. Quando mi è stato proposto di adattarlo per il ci-nema non ci ho pensato un attimo, era la mia occasione per potere sbirciare nelle vite delle persone che tentano di affron-tare la realtà e, immersi nel loro ambien-te quotidiano, compiendo sovente sforzi commoventi, prima di riuscire a sfangarla in qualche modo. Almeno per un po’. Il

film è la storia di un uomo che, nono-stante, nulla gli vada nella vita come pensava, prende forza proprio da questo, cambia completamente modo di agire, vedere e pensare. Tiffany, inizialmente, sarà solo caos, per poi diventare un al-tro motivo in più per perseguire nella sua missione: diventare fisicamente tonico ed emotivamente equilibrato. La bellezza di Il lato positivo è che, in maniera mai banale, ci troviamo davanti ad un per-sonaggio che, anche se ha conosciuto la sofferenza e l’angoscia, riesce a guardare la realtà con sguardo incantato, coglien-done solo il bello. Anche quanto tutto è confuso, trabocca di ottimismo, fino ad un imprevedibile finale. Perché dietro ‘L’orlo argen-teo delle nuvole’, c’è sempre il sole.

Pat Solatano (Bradley Cooper) ha per-so tutto: casa, lavoro, compagna. Dopo aver trascorso otto mesi in un istituto psichiatrico, si ritrova, in seguito ad un patteggiamento della pena che avrebbe dovuto scontare, ad abitare nuovamen-te con sua madre (Jacki Weaver) e suo padre (Robert De Niro). Pat, però, non ha perso il suo naturale ottimismo: è deciso a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi con la sua ex-moglie, nono-stante le problematiche circostanze del-la loro separazione. I suoi genitori, in-vece, vorrebbero solo che si rimettesse in piedi e che condividesse la passione/ossessione di famiglia per la squadra di football locale: i Philadelphia Eagles. La situazione si complica quando Pat co-nosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa ragazza che soffre a sua volta di problemi psichiatrici. Tiffany si offre di aiutarlo a riconquistare la sua donna, in cambio, lui dovrà fare una cosa molto importante per lei. Ma nel mettere in atto il loro piano, il loro rapporto pren-de una piega inaspettata e nelle vite di entrambi sembra aprirsi uno spiraglio di luce.

“MAI PENSARE CHE ARRIVERÀ IL MOMENTO GIUSTO NELLA VITA, LA VITA È ORA”. E, PAT SOLATANO, DOPO AVERE PASSATO OTTO ANNI IN CLINICA PER DISTURBI BIPOLARI È DECI-SO A NON SPRECARE PIÙ NEMMENO UN SECONDO DELLA SUA ESISTENZA.

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(Silver Linings Playbook, Usa, 2012)Regia di David O. Russell con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Jacki Weaver, John Ortiz 122’, Eagle Pictures, commedia/drammatico7 MARZO

Il lato positivo - Silver Linings Playbook

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JENNIFER LAWRENCE

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Da fanciullo di About a boy a star di Hol-lywood: è quanto sta accadendo al giova-nissimo Nicholas Hoult. Smessi i panni del bambino comprimario di Hugh Grant nella nota commedia e di acclamato pro-tagonista della serie tv Skins, l’attore è sempre più richiesto dalle varie major. Visto in X-Men: L’inizio e protagonista dello zombie movie Warm Bodies, Hoult interpreta un eroe suo malgrado, che at-traverso epiche battaglie scoprirà il suo ruolo nel mondo. “Il mio Jack un sognatore, un semplice agricoltore – ha spiegato Hoult - non ha avuto un’infanzia semplice e poi si ritrova catapultato in questa avventura epica e si innamora di una principessa. E ‘un uomo medio che diventa un eroe, e che deve superare molti dei suoi timori lungo la strada”.

Bryan Singer, regista di due film sugli X-men e del prossimo X-men: giorni di un futuro passato, dirige tra humour ed epiche battaglie un autentico colossal fantasy. Sceneggiato da Christopher Mc-Quarrie, la pellicola (reboot de L’ammaz-

Jack è un giovane e mite agricol-tore che vive un’esistenza tran-quilla. Tutto cambia il giorno in cui apre involontariamente una porta tra il nostro mondo e quello di una terribile razza di giganti. Ormai liberi di vagare sul nostro pianeta, seminano il terrore recla-mando i territori che un tempo gli appartenevano. Lottando per un regno, per i suoi abitanti e per l’a-more di una principessa coraggio-sa, Jack si ritrova faccia a faccia con questi inarrestabili guerrieri che credeva esistessero solo nelle leggende, ed ha l’occasione di di-ventare egli stesso una leggenda.

IL REGISTA DI X-MEN BRYAN SINGER METTE IN SCENA UN COLOSSAL FANTASY CHE RACCONTA L’EPICO SCONTRO TRA IL NOSTRO MONDO E UNA SPAVENTOSA RAZZA DI GIGANTI CHE VUOLE IMPADRONIRSENE.

(Jack the Giant Slayer, Usa, 2012)Regia di Bryan Singer con Nicholas Hoult, Ewan McGregor, Stanley Tucci, Bill Nighy, Ian McShane114', Warner Bros., Avventura, Fantasy28 MARZO

zagiganti) vede protagonisti Nicholas Hoult nel ruolo del protagonista Jack ed Eleanor Tomlinson nei panni di Isabella, la principessa in fuga dal Regno, che vie-ne rapita dai giganti. Accanto a loro ci sono Stanley Tucci nel ruolo del villain Roderick; Bill Nighy che insieme a John Kassir da vita a Fallon, un gigante a due teste, Ewan McGregor ovvero il capitano della Guardia Reale, mentore del giovane eroe; mentre Ian McShane indossa la co-rona di Re Brahmwell, padre di Isabella.

Il cacciatore di giganti

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E GUARDA IL TRAILER

di gigantiIl cacciatore

TH-pag19x26-primissima.indd 2 06/02/13 18:21

C’è molta curiosità per questo nuo-vo capitolo all’insegna dei giocattoli Hasbro. Sia per il ritardo di circa un anno con cui esce il film, sia per i moltissimi cambiamenti che sono stati fatti rispetto al primo episodio. Dagli sceneggiatori di Benvenuti a Zombiland, al regista Jon M. Chu che sostituisce Stephen Sommers, all’ingresso dei nuovi protagonisti Bruce Willis, Dwayne Johnson ed Adrianne Palicki, ac-canto ai vecchi Chan-ning Tatum Arnold Vosloo, Ray Park, Jo-nathan Pryce che rein-terpreteranno gli stessi

ruoli. Chu ha dichiarato che si è attenuto alla versione dei fumetti Marvel e dei cartoni animati Sunbow, anticipando un maggiore realismo nelle scene d’a-zione. “Questo però è un film su nuo-vi personaggi – ha spiegato – una

sorta di riavvio di una franchise. E’ lo stesso mondo, ma da un pun-to di vista diverso, ho cercato di rendere omaggio alle cose vecchie, mostrandone di nuo-

ve”. Il film verrà distribuito anche in 3D. In occasione dell’uscita della pellicola, la Hasbro distribuirà una nuova linea di giocattoli dedicata.

Smembrata l’organizzazione inter-nazionale di terroristi nota con il nome di Cobra, i membri del gruppo speciale G.I. Joe devono

vedersela con il terribile nemico Zartan, che riesce a manovrare il go-

verno per metterli fuori gioco. Accusati di essere dei traditori, vengono attirati in

una trappola che mira ad eliminarli uno per uno. Ben presto il gruppo capisce che dietro tutto questo c’è ancora lo zampino dei Cobra, tutt’altro che sepolti, ma in loro soccorso arriva il primo militare entrato nel programma segreto da cui sarebbe poi nata la loro squadra speciale, il Generale Joseph B. Colton, nome in codice “G.I. Joe”. Nel frattempo spuntano altri nemici come Storm Shadow e Firefly, lo spie-tato sabotatore mercenario esperto in esplosivi.

(G.I. Joe: Retaliation, Usa, 2012)Regia di Jon M. Chucon Bruce Willis, Channing Tatum, Dwayne Johnson, Adrianne Palicki, RZA, Ray StevensonUniversal Italia Azione, Avventura, Sci-fi28 MARZO

DOPO I 300 MILIONI DI DOLLARI INCASSATI IN TUTTO IL MONDO DAL PRIMO EPISODIO, UN SEQUEL ERA INEVITABILE. UN SEQUEL CHE SI PREANNUNCIA ANCORA PIÙ ACTION DEL PRIMO FILM.

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G.I. Joe – La vendetta

G.I .JoeLa vendetta

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Primissima_Oz 11-02-2013 13:54 Pagina 1

Un uomo qualunque, che vive tranquillo in un paesino di montagna, diventa improvvisamente Presidente della Re-pubblica. E’ una favola o c’è qualcosa di verosimile?

“Diciamo che tecnicamente sarebbe possibile. Il nostro sceneg-giatore Fabio Bonifacci si è documentato ed effettivamente è possibile. Per essere eletti Presidente della Repubblica non occorre essere né deputati, né senatori, è la cittadinanza ita-liana, avere più di cinquant’anni ed essere incensurati. Tutto nasce da un problema di omonimia, poiché nel film mi chiamo Giuseppe Garibaldi e con questo nome ce ne sono altri tre, ma uno è minorenne, uno non è incensurato e anche il terzo non ha i requisiti adatti… l’unico che ha tutte le carte in regola sono io, e quindi sono eletto”.

Chi è il suo Giuseppe Garibaldi?

“La persona più lontana dalla politica che si possa pensare. Non è mai stato a Roma, è un piccolo bibliotecario che vive in un paesino della Val di Susa, in Piemonte, con l’hobby della pesca delle trote, con la barba, un po’ malconcio. Macchine della Digos, auto blu, i Generali arrivano a prelevarlo, così com’è, e lui arriva al Quirinale con gli stivaloni di gomma pieni di fango sporcando tutto il tappeto rosso. Incontra im-mediatamente il Segretario Generale che è interpre-tato dal grande Omero Antonutti, ma costui, già carente di salute, appena mi vede gli viene un coccolone, quindi sarà la sua vice, Kasia Smutniak, che mi accoglierà e dirà la famosa frase: ‘Benvenuto Presidente!’. Ci sarà anche una storia d’amore tra i due, anche se inizial-mente si detestano, finché lei capirà che io sono un puro e che accetto di fare il Presiden-te proprio per liberare il paese da tutto il marcio che ci circonda. Questo ci ha dato modo di dare vita ad una serie di gag, molto di-vertenti, perché il mio Giuseppe farà tan-te cose buone ma anche mol-tissime gaffe”.

Che rappor-ti avete avuto con il Quirinale?

“Abbiamo girato poco al Quirinale, siamo però

entrati per vedere le stanze, gli arredi, i corazzieri ecc… e già questo vi assicuro è un’emozione molto forte. Tanto che dal punto di vista scenografico e di ambientazione il film è curatissimo anche perché sono stati molto gentili con noi e ci hanno dato tutto quelo che abbiamo chiesto. Poi il film, in realtà, è girato al Palazzo Carignano di Torino, almeno per quanto riguarda gli interni. Mentre quando abbiamo girato le scene di Montecitorio è veramente il Parlamento, quindi il Transatlantico, la Buvette e l’Aula del Parlamento sono au-tentici”.

Benvenuto Presidente cavalca l’onda dell’antipolitica?

“Non direi. Il soggetto del film è di Nicola Giuliano della Indigo Film che è il produttore del film, che in due righe ha buttato giù l’idea ‘forte’ del film: un uomo qualunque che, per sbaglio, diventa Presidente della Repubblica. Poi ha cercato uno sceneggiatore, un attore e il regista, Riccardo Milani, e tutto questo è accaduto più di tre anni fa. Come può immagi-nare la sceneggiatura è stata la parte più perigliosa di questo lavoro, perché anche se non facciamo nomi di politici o di partiti, tre anni fa la situazione in questo Paese era diversis-sima. Il film ha avuto otto o nove stesure di sceneggiatura e, ora, usciamo in un momento particolarissimo dove ci sarà il nuovo Parlamento ma non ancora il nuovo Presidente della

Repubblica. Il mandato di Napolitano decade a maggio e poi ci sarà anche un altro Papa, che però sarà eletto a Pasqua. Il 21 marzo ci sarà, ancora, un vuoto di pote-

re, quasi assoluto, e questo si sposa perfettamente con il nostro film”.

Finiamo in bellezza. Come è andata con Kasia Smutniak?

“10 e lode. Dire che mi sono inna-morato non posso ma lo dico nel

senso che sono un fan totale di lei e, non solo perché è bel-

lissima e bravissima, ma, soprattutto perché ha

una grande uma-nità. Penso si sia molto divertita e personalmente la stimo moltissimo. E’ il suo momen-

to!”.

Nicoletta Gemmi

Bisio for PresidentIntervista a Claudio Bisio

EL DESEO PRESENTA UN FILM DI ALMODÓVAR

IN ORDINE DI APPARIZIONE ANTONIO DE LA TORRE HUGO SILVA MIGUEL ÁNGEL SILVESTRE LAYA MARTÍ JAVIER CÁMARA CARLOS ARECES RAÚL ARÉVALO JOSÉ MARÍA YAZPIK GUILLERMO TOLEDO JOSÉ LUIS TORRIJO LOLA DUEÑAS CECILIA ROTH BLANCA SUÁREZ

produttore AGUSTÍN ALMODÓVAR prodotto da ESTHER GARCÍA musiche di ALBERTO IGLESIAS montaggio di JOSÉ SALCEDO direttore della fotografía JOSÉ LUIS ALCAINE

SCRITTO E DIRETTO DA PEDRO ALMODÓVARWARNERBROS.IT FACEBOOK.COM/GLIAMANTIPASSEGGERI

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potente OzIl grande e

IL PADRE DI SPIDER-MAN SAM RAIMI DIRIGE IN

CHIAVE DARK IL PREQUEL DEL PIÙ CLASSICO DEI

RACCONTI FANTASY.

i n M i -chigan a partire da Luglio 2011. La colonna sonora è firmata da Danny Elfman, con il quale Rai-mi aveva già lavorato per Spider Man 2; la cantante Mariah Carey ha invece firmato il brano Almost Home. “La cosa importante quando si fa un film del genere è avere qualcosa di nuovo da dire, senza però distruggere quello che le persone conoscono e amano - ha detto Ja-mes Franco a proposito del prequel – quindi quando hai un personaggio comico che può rivisitare un mondo familiare, devi cercare di dargli una ventata di freschezza ma facendo attenzione a non danneggiare nulla”.

E’ il 2010 quando Joe Roth produttore di Alice in Wonderland, decise che avrebbe portato sul grande schermo una sorta di prequel del Mago di Oz (1939) di Victor Fle-ming, basato sul romanzo di L. Frank Baum, per raccontare come il celebre mago sia ar-rivato nel regno di Oz. Inizialmente però l’idea era di affidare la regia a Sam Mendes ed Adam Shankman con Robert Downey Jr. protagonista, il quale fu poi costretto a ri-fiutare la parte a causa di impegni pregressi. Il progetto venne quindi affidato al maetsro dell’horror Sam Raimi, con James Franco nei panni di Oscar Diggs. Al suo fianco le bellissime Mila Kunis, Rachel Weisz e Mi-chelle Williams.Prodotto con un budget di circa 200 milioni di dollari, il film è stato girato interamente

Oscar Diggs è l’illusionista di un piccolo circo. Scansafatiche dalla discutibile etica, vede cambiare radicalmente la sua vita quando viene trasporta-to dal polveroso Kansas nel fantastico Regno di Oz. Oscar

non crede ai suoi occhi: tutto gli sembra meraviglioso, la gen-

te lo crede un grandissimo mago e fama e fortuna sono a sua comple-ta disposizione. Finché non incon-tra Theodora, Evanora e Glinda tre streghe che intuendo la sua reale identità cercano di smascherarlo. Coinvolto suo malgrado negli epi-ci conflitti del Regno di Oz e dei suoi abitanti, Oscar dovrà imparare a distinguere i nemici dagli amici, ma soprattutto ricorrere alle sue in-gegnose arti magiche. Per riuscire a diventare uno stregone all’altez-za delle aspettative, e magari anche un uomo migliore.

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Il grande e potente Oz(Oz: The great and powerful, Usa, 2013) Regia di Sam Raimi con James Fran-co, Michelle Williams, Ra-chel Weisz, Mila Kunis, Zach Braff127', Walt Disney Italia, Fantasy7 MARZO

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TRE DONNE, DIVERSISSIME TRA DI LORO, DIVENTANO IMPROVVISAMENTE AMICHE INSEPARABILI. DESTANDO MOLTE PERPLESSITÀ NEL PICCOLO PAESE DEL SUD D’ITALIA DOVE VIVONO. A PARTIRE DAL COMMISSARIO DI POLIZIA CHE È SICURO CHE LE TRE NASCONDANO UN SEGRETO…

AmichedaMorire

Una commedia rosa virata in noir, tutta al femminile. Amiche da morire è il primo film di Giorgia Farina, scrit-to assieme a Fabio Bonifacci, sceneggiatore di lungo corso di film come Diverso da chi?, Benvenuti al Nord, Lezioni di cioccolato, Notturno Bus e molti altri. Appassionata da sempre di cinema e autrice di alcuni cortometraggi premiati in vari festival, Giorgia Farina si è laureata via web in regia cinematografica alla Columbia University, retta da Milos For-man. “Per avere la possibilità di fare un buon film ci vuole in partenza un’ottima sceneggiatura che, oltre ad attirare attori importanti, ti permette di raccontare al meglio la storia. Il

Un’isoletta del sud del bel paese, è esta-te! In questa realtà, divisa tra modernità e arretratezza, si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la pelle. Gilda (Claudia Geri-ni), una bellezza verace venuta dal con-tinente, che da anni sbarca il lunario fa-cendo il mestiere più antico del mondo; Olivia (Cristiana Capotondi), una giovane moglie da manuale, bella ed elegante che suscita le invidie delle donne per la sua vita idilliaca accanto ad un bel maritino; Crocetta (Sabrina Impacciatore) il brutto anatroccolo che si mormora porti iella a qualsiasi sventurato le si avvicini e tenti di conquistarla. A complicare la loro vita arriva un fiero quanto brusco commissa-rio di polizia, Nico Malachia (Vinicio Mar-chioni). Il commissario intuisce che le tre nascondono un segreto…

nostro intento, mio e di Boni-facci, era di ritrarre tre donne con caratteri, valori, obiet-tivi completamente diversi immergendole in una Italia ancora piena di preconcet-ti e pregiudizi. In effetti, il cuore di Amiche da mo-rire, sono Gilda, Olivia e Crocetta e la piccola isola dove vivono –. Non sono libere, sono tutte oppres-se, in maniera differente,

dai condizionamenti sociali e culturali del posto. A mio

avviso, ancora oggi, deleteri e fortissimi”. Perfetta la scelta

delle tre interpreti. Una straripan-te Claudia Gerini; la timida e naif

Cristiana Capotondi e una Sabrina Impacciatore mai così a suo agio nel-la parte della donna del sud vessata dal suo aspetto fisico e dalla calunnia che la perseguita. Rimane il ‘giallo’ che, non possiamo svelare, incarnato da Vinicio Marchioni, nel ruolo del commissario di polizia, per il quale le tre inseparabili amiche sono delle grandissimi attrici che recitano questo ruolo per non far uscire un mistero che le lega. “Il film è fondamentalmente una commedia – conclude Giorgia Fa-rina – ma il mistero c’è ed è legato a quello che chiamano ‘girl power’, nel quale io credo pienamente”. Il film uscirà il 7 marzo, giusto in tempo per una Festa della Donna piena di com-plicità e di divertimento.

(Italia, 2013)Regia di Giorgia Farina con Vi-nicio Marchioni, Claudia Gerini, Sabrina Impac-ciatore, Cristiana Capotondi 118’, 01 Distribution, commedia7 MARZO

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Amiche da morire

Buongiorno

PapàAndrea (Raoul Bova) è un trentottenne bello e sicuro di sé. Single, sciupafemmine e con un’av-viatissima carriera in una agenzia che si occupa di product placement. Nella sua vita, fatta di av-venture di una sola notte, sembra andare tutto a gonfie vele: nessuna responsabilità, solo lavoro e divertimento. Finché un giorno, al suo ritorno a casa, dove vive con Paolo (Edoardo Leo) - un curioso amico disoccupato - trova Layla (Rosa-bell Laurenti Sellers). La ragazzina, decisamente stravagante, ha diciassette anni e dice di essere sua figlia. E non è sola... Con lei c’è suo nonno Enzo (Marco Giallini), un improbabile ex rocketta-ro e padre, anche lui a sua volta, della sua prima fugace e dimenticata conquista… E sono venuti per restare!

UNA COMMEDIA SENTI-MENTALE, CHE RICORDA DA VICINO LA SCUOLA BRITISH, CON UNA CU-RIOSA SOMIGLIANZA TRA IL NOSTRO BRA-VISSIMO RAOUL BOVA ED HUGH GRANT. IN UN RUOLO DI INCALLITO SCIUPAFEMMINE ALLE PRESE CON UNA RAGAZ-ZINA MOLTO SPECIALE.

del tronista. In tutto questo si aggiunge Enzo, un nonno giovane (Giallini), che alla stessa età di Andrea ha avuto una fi-glia. Fricchettone, ex-leader di un gruppo rock, adesso non riesce a rapportarsi con una nuova generazione, quella di Layla. Quanto i due uomini sono fragili dietro ad una patina di sicurezza, tanto Layla è determinata a riconquistarsi l’amore di questo padre, di questo uomo per il qua-

le è l’unica donna a provare sentimenti veri e sinceri. Mentre Paolo, interpretato da Edoardo Leo, è il coinquilino nonché migliore amico di Andrea, anche se non ne con-divide la superficialità. Toccherà infine a Enzo far capire ad Andrea, facendogli da specchio, che nella vita non si è li-beri ‘lasciando’, ma solo essendo capaci di amare.

Buongiorno papà (Italia, 2013)Regia di Edoardo Leo con Marco Giallini, Edoardo Leo, Raoul Bova, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers 110’, Medusa, commedia/romantica14 MARZO

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Papà

21

“Dopo aver diretto 18 anni dopo volevo buttarmi in un altro gene-re, in particolare nella commedia romantica. Poi ho letto il soggetto

di Massimiliano Bruno, ed insieme abbiamo scritto la sceneggiatura di

questa storia emozionante e, allo stes-so tempo, buffa e delicata”.

Commedia romantica o comme-dia sentimentale?In effetti c’è una parte sentimen-tale molto forte, non si ride e ba-sta, questa è la mia idea di comme-dia romantica dove le emozioni commuovono mescolandosi anche a situazioni ironi-che o comiche”.

Chi è Andrea, il per-sonaggio interpreta-to da Raoul Bova? Uno fissato con il rimanere giovane, che esce con ragazze di vent’anni per-ché anche se lui ha pas-sato i quaranta vive come

uno di venti. E ad uno così che non vuole nemmeno un rapporto, la cosa più assurda era mettergli al fianco una adolescente, che lui scopre essere sua figlia. Oltretutto con una ragazzina determinatissima che vuole che lui le faccia da padre tanto che si trasferi-sce a casa sua. Uno shock totale per

Andrea!

Lei in un colpo solo ha fatto invecchiare› sia Raoul Bova che Marco Giallini. Giallini inizialmente non era

convinto di dover fare un nonno. Gli ho spiegato

che si trattava di un nonno giovanissimo e poi lui è stato conquistato da questo personag-

gio di ex-fricchetto-ne rockettaro, e che nella sua bizzarria è il personaggio più maturo di tutti.

Due anni dopo il singolare Diciotto anni dopo, Edoardo Leo porta sullo schermo il suo nuovo film, scritto an-cora una volta assieme all’amico e so-dale Massimiliano Bruno, e ad Herbert Simone Paragnani. La storia di Andrea (Raoul Bova), un quarantenne single e superficiale che scopre di essere padre di una 17enne, accompagnata da un nonno fricchettone.

Andrea (Bova) rappresenta l’esaspera-zione dei nostri tempi: a quarant’anni suonati è ancora un adolescente. E, per riscontro, sarà proprio un’adolescente a far crescere questo uomo con la sindrome

INTERVISTA A EDOARDO LEO, SCENEGGIATORE (ASSIEME A MASSIMILIANO BRUNO), REGISTA E INTERPRETE DEL FILM

Nicoletta Gemmi

UN HORROR CHE GIOCA CON GLI AFFETTI PIÙ PROFONDI E CON DEI LEGAMI FORTISSIMI E IMMORTALI. UN ESORDIO SORPRENDENTE E UN SUCCESSO ANNUNCIATO.

La madre

Nel 2011 il giovanissimo Andres Mu-schietti invia a Guillermo Del Toro un corto di 3’, che convince quest’ultimo a produrre una versione estesa del corto, affidandogli ovviamente la regia e dotan-dolo di un super cast con Jessica Cha-stain in versione capelli nerissimi, e la star di Game of Thrones, Nicolaj Coster Waldau. Guillermo Del Toro esamina ogni anno centinaia di cortometraggi di giovani esordienti. L’idea di rendere due bambi-ne protagoniste di un horror l’ha colpi-to immediatamente. “Già nei primi dieci secondi del corto si evinceva la bravura di Andres – ha spiegato Del Toro – ha grande capacità di impressionare, è un vero talento”. Del Toro ha poi aiutato Muschietti e la sorella Barbara, anche lei coinvolta nell’a-dattamento, a riscrivere la sceneggiatura. Il ruolo fondamentale è quello della bassi-sta Annabel, interpretata da Jessica Cha-stain. Inizialmente restia all’affidamento delle due bambine, si lascia poi coinvol-

gere anche più del dovuto, diventando inconsapevolmente la causa scatenante di una gelosia ultraterrena. “Le sarò eterna-mente grato per come ha scavato dentro se stessa per conferire una dimensione reale, di passione e pena, al personaggio di Annabel – dice Muschietti - qualcosa che non avrei mai immaginato”. Il regista ha poi spiegato che trovare le interpreti di Victoria e Lilly era la parte che più lo pre-occupava. “Eravamo terrorizzati di trovare queste due ragazzine perché si trattava di far loro provare del materiale pesante, che richiedeva molto sia fisicamente che emo-tivamente, e che è presente in quasi ogni scena del film – dice - Megan ed Isabel-le sono sorprendenti. Incredibili! Sono completamente differenti ma ugualmente spettacolari, e sul set eravamo tutti inna-morati di loro”.

(Mama, 2012, Spagna)Regia di Andres Muschietti, con Jessica Chastain, Nicolaj Coster-Waldau, Isabelle Nelisse, Megan Charpentier‘100 Universal Italia, Horror, Thriller

La Madre

23

Due sorelline Victoria e Lilly, spari-te nel nulla e considerate morte per cinque anni, vengono ritrovate vive, sebbene in condizioni animalesche, in una fatiscente casa sperduta nei bo-schi. Nessuno riesce a spiegare come siano riuscite a sopravvivere da sole. Lo zio Lucas si prende cura di loro, as-sieme alla fidanzata Annabel che cerca pian piano di aiutarle a riprendere una vita normale. Ben presto però inizia a percepire qualcosa di strano in ca-sa, una presenza malvagia, che pare influenzare le bambine. Una presenza che loro chiamano ‘Mama’. Sarà frutto dello stress dell’esperienza traumatica subìto dalle sorelline, oppure c’è dav-vero qualcuno che le sorveglia?

21 MARZO

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Roger Deakins, il notevolissimo

Dragon Trainer, dopo una lunga gavetta alla Disney, per

cui aveva realizzato Lilo & Stitch. Una esilarante epopea preistorica dove oltre ai continenti si scontrano i paladini del futuro e quelli del passato. “E’ un film che parla della paura dei cam-biamenti – dichiarano Sanders e De Micco – di qualsiasi tipo essi siano. Qui ci con-centriamo in particolare sulle paura di un padre preistorico e apprensivo”. Senza tra-lasciare quello che il pubblico, soprattutto

quello più piccolo, si aspetta da un film sui cavernicoli. “La

gente vuole vedere dei

personaggi forti e dalle menti ancora poco raffinate, e vedere come se la cavano di fronte ai vari problemi, anche elementari, che incontrano”.

Presentato fuori concorso durante il 63esimo Festival di Berlino il film si avvale di molte ‘voci’ note al doppiaggio originale. Nicolas Cage è Grug, Ryan Reynolds è Guy, Emma Stone è Hip, Catherine Keener presta la voce a Ugga, la matriarca, Clark Duke è Thunk e Cloris Leachman è Gran.La colonna sonora è firma-ta da Alan Silvestri, autore delle musiche di Ritorno al

I CROODS

Una commedia avventurosa che ci porta in-dietro all’era del ‘Croodaceus’, quando la terra si stava ancora formando in mezzo a continui sconvolgimenti ed il primo ‘homo sapiens’ face-va la sua comparsa accanto ai cavernicoli nean-dertaliani. Un blockbuster Dreamworks affidato a Kirk De Micco e Chris Sanders, il regista che per la Dreamworks aveva già firmato, assieme a

SCORDATEVI I FLINTSTONES E L’ERA GLACIALE, LA STORIA DELL’UMANITÀ RIPARTE DAI CROODS.

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Non è facile sopravvivere in un mondo vulcanico, lo sa bene il primitivo Grug, costretto a fuggire dal-la caverna a causa di un devastante terremoto, ed a lasciarsi alle spalle il mondo che conosceva. Con la sua famiglia al seguito parte alla ricerca di un nuovo rifugio. Tutto si complica quando sulla strada incontrano Guy, giovane nomade che fa immediata-mente innamorare di se la figlia maggiore Eep. Grug ovviamente lo detesta a prima vista, e la situazione non potrà che peggiorare quando Guy, primo homo sapiens e quindi aperto alle novità, cerca di spingere i Croods verso nuove eccentriche abitudini di vita….

futuro, Forrest Gump, Chi ha incastrato Roger Rabbit...

Nel creare alcuni personaggi i registi si sono ispirati agli animali: Grug ha le movenze di un gorilla, Hip è chiaramente un gatto, Sandy un piccolo terrier e Gran un coccodrillo. Grug (Nicolas Cage nella versione originale) è il capo

della prima famiglia della storia. Bravo, seppur iperprotettivo, papà e marito, segue una regola fondamentale: “Non bisogna mai non aver paura.”Hip (Emma Stone nella versione originale), è una ragazza cu-riosa e intraprendente che vorrebbe esplorare il mondo, ma è costretta dal padre a restare all’interno di una caverna.Poi c’è Gattaccio, il Pappannivoro! Con il corpo di una pic-cola tigre, una testa sproporzionata e la colorazione di un pappagallo.

I CROODS(The Croods, 2013, Usa)Regia di Kirk De Micco, Chris

Sanders‘115 Fox Italia,

Animazione, Avventura, Commedia21 MARZO

I Croods

LA STORIA

UNA PELLICOLA IRRIVEREN-TE – PER DEFINIZIONE DELLO STESSO REGISTA – AMBIEN-TATA AD ALTA QUOTA SU UN AEREO IN AVARIA DOVE I PASSEGGERI DOVRANNO AF-FRONTARE LE LORO ANGOSCE IN UNA SPECIE DI SEDUTA ANALITICA COLLETTIVA.

passeggeriGli amantiUn improvviso guasto tecnico in alta quota crea una impre-vista situazione di pericolo su un aereo di linea partito da Madrid e diretto a Città del Messico. Mentre il personale di bordo si prodiga nel tentativo di mantenere la calma, i passeggeri cercano di contenere la paura confessandosi con i propri vicini. Tra di loro, una coppia di sposini, un finanziere truffatore, un incallito donnaiolo, una veg-gente. Ognuno di loro è molto diverso da come sembra, e la situazione di pericolo li porta a confidarsi i più reconditi segreti.

da un lungo sogno. Gli attori non sanno che film hanno fatto, e senza dubbio que-sto non esisterebbe senza i loro volti, le loro voci, i loro occhi, la loro bellezza”.La musica è, come sempre nei film e nella vita di Almodovar, molto importante. Che ha scelto per la colonna sonora Malague-na Salarosa di Luiz Bonfa, oltre ad al-cune composizioni delle Pointers Sisters e del gruppo rivelazione inglese Django Django.

Almodovar torna alla com-media corale scommettendo su tre giovani star del cine-

ma spagnolo, amatissimi in patria: Hugo Silva, Miguel Ángel Silvestre e Blanca Suárez, senza

rinunciare ai suoi tre at-tori preferiti Cruz, Bande-ras e Vega. Girato a Madrid e Ciudad Real nell’arco di una de-

cina di settimane, Gli amanti passegge-ri è una ‘commedia oltraggiosa’, scritta dallo stesso Almodovar che sentiva il bi-sogno di trattare argomenti più leggeri dopo pellicole come La pelle che abito, Gli abbracci spezzati, La mala educa-ciòn, Parla con lei. “Tutti gli attori – ha rivelato Almodovar - hanno dato vita ai personaggi attraver-so un percorso non cosciente. Lo sguardo di tutti loro all’inizio della proiezione è come quello di chi si è appena svegliato

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(Los Amantes pasajeros, Spagna, 2012)Regia di Pedro Almodovar con Penelope Cruz, Antonio Banderas, Paz Vega, Javier Camara, Raul Arevalo, Guillermo ToledoWarner, Commedia

Gli amanti passeggeri

21 MARZO

passeggeri

In un piccolo paesino di montagna vive un uomo dal nome impegnativo: Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio), per tutti

Peppino. E’ un uomo semplice, ama la pesca, gli amici ed ha un ottimismo indistruttibile. Un giorno accade una cosa

enorme, incredibile, inaudita: Peppino viene eletto per sbaglio Presidente della Repubblica Italiana! L’uomo nuovo che sale al Quirinale non si lascerà corrompere, non cadrà nei tranelli del potere, nelle insidie della politica ma si abbatterà con una ventata di anarchia e gioiosa follia sulle istituzioni in crisi. Incapace di sottostare alle regole del protocollo sceglierà di farsi guidare dal buonsenso e dalla sua onesta umanità. Saprà conquistare il Paese sfiduciato ed il cuore della bella Janis (Kasia Smutniak), vice segre-tario generale della Presidenza della Repubblica, che tenta invano di insegnargli l’etichetta istituzionale.

IL NOME È IMPORTANTE NELLA VITA. E QUANDO TI CHIAMI GIUSEPPE GARIBAL-DI, ANCHE SE SEI UN MON-TANARO DISOCCUPATO, PUOI ARRIVARE DRITTO DRITTO AL QUIRINALE. NON CI CREDETE?

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BenvenutoPresidente!

(Italia, 2013)Regia di Riccardo Milani con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Beppe Fiorello, Mas-simo Popolizio115’, 01 Distribu-tion, commedia21 MARZO

Prodotto dalla Indigo Film insieme a Rai Cinema il nuovo film di Riccardo Milani è una commedia con un travolgente Claudio Bisio che scommette sulla pos-sibilità di far ridere non sulla cattiva politica, ma su quella buona e perfino onesta. Insomma, sembrerebbe ‘fantascienza’. Invece, lo spunto di utilizzare l’artificio dell’equivoco, è proprio il perno sul quale ruota il mes-saggio del film: una persona che non è un politico e finisce, per errore, ad assumere la più importantie delle cariche istituzionali si comporta da uomo con la schie-na dritta, capace di seguire i suoi sani valori e le sue idee, nonostante, lo shock iniziale nel ritrovarsi dalla sua vecchia e disagiata casetta di paese all’interno del Quirinale. Un momento che ricorda molto lo scherzo che quel gaglioffo del Marchese del Grillo fa al povero carbonaio. Uno scatenato e bravissimo Claudio Bisio, sia nei panni dello spaesato paesano che in quelli del Presidente della Repubblica, ci tiene a sottolineare che: “Questo - anche se la trama potrebbe far pensare al contrario -, è tutto fuorché un film antipolitico. E’ un inno, in versione divertente, per far riavvicinare le perso-ne alla politica buona, quella vera, quella fatta per i cit-tadini”. Benvenuto Presidente! è stato girato all’interno del Palazzo Carignano a Torino vi-sto che non era possibile girare al Quirinale (cosa già successa per molti altri film, tra gli ultimi Il Divo) se non per alcune scene realizzate sulla piazza davanti al palazzo presidenziale. Mila-ni ha realizzato un’opera immersa in atmosfere fia-besche, ma verosimili, an-che perché effettivamente possibile – questo errore

- secondo le leggi dello Stato Italia-no. Offrendo un punto di vista insolito sul mondo della politica.

Benvenuto Presidente!

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29

Nel futuro la specie umana sta soccombendo ad una razza aliena molto più potente ed intelligente. Un esercito di entità extracorporee, no-te come “anime”, in grado di occupare le menti degli esseri umani cancel-landone la coscienza e trasformandone i corpi in involucri da controllare.Questo ha costretto i pochi umani superstiti a vivere in piccole comunità di fuggiaschi. La giovane Melanie, caduta vittima degli invasori, non vor-rebbe altro che ricongiungersi con il suo amato Jared. Quando il suo corpo però viene ‘invaso’ dall’aliena Wanderer, accade l’impensabile: la forza dell’amore di Melanie rende impossibile azzerarne pensieri e sentimenti, spingendo la stessa Wanderer, che avrebbe dovuto cancellare la mente della ragazza come quella di tutti gli umani, a schierarsi con lei e con-tro la sua specie. Andando alla ricerca di Jared, per inne-scare il più incredibile dei triangoli d’a-more, quello che coinvolge tre anime e due soli corpi…

LA TERRA È IN PACE. NON CI SONO GUERRE. ONESTÀ, CORTESIA E GEN-TILEZZA APPARTENGONO A TUTTI. IL MONDO NON È MAI STATO COSÌ PER-FETTO. PECCATO CHE NON SIA PIÙ IL TUO MONDO.

Dopo la saga di Twilight Stephe-nie Meyer presta al cinema un al-tro suo romanzo, la storia d’amore tra un umano ed una strana forma di vita aliena. Dietro la macchina da presa trovia-mo Andrew Niccol, che ha firmato anche la sceneggiatura.

“The Host è stata una sfida enorme, perché per Twilight, ci si può fermare a guardare la trama e dire A causa B causa C – ha spie-gato la Meyer - The Host, è un romanzo di 200.000 parole. Per quanto anche in fase di sceneggiatura abbiamo tagliato, abbiamo dovuto tagliare moltissimo anche durante il montaggio, per non superare le due ore. Il risultato è notevole, anche perché avevamo preso la miglior attrice nel mondo”.La prescelta è la diciottenne Saoirse Ro-nan, nominata all’Oscar a soli 13 anni per il film Espiazione, definita sia dall’autrice che dal regista ‘straordinaria, una forza della natura’. Ad affiancarla Diane Kruger, Max Irons, Jake Abel e William Hurt, con il quale l’attrice ha spiegato di aver trova-to una grande alchimia lavorativa. “Mi è piaciuto da subito il concept – ha detto la Ronan - e l’idea di creature che vengono sul nostro pianeta e cercano di perfeziona-re la nostra razza. Mi ha convinta il fatto che fosse Andrew Niccol a dirigerlo, ha fatto film brillanti in passato, belli e con-cettualmente sconvolgenti, come Gattaca”.

(The Host, Usa, 2012)Regia di Andrew Niccol con Saoirse Ro-nan, Max Irons, Jake Abel, Diane Kruger, William HurtEagle Pictures, Fantascienza, Romantico28 MARZO

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The Host

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Ciao Alberto!Ciao Alberto!24/02/2003