Primissima Cinema Marzo 2011

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IL RITO RANGO I RAGAZZI STANNO BENE MIA MOGLIE PER FINTA The Fighter Pugni da Oscar www.primissima.it RIVISTA PROGRAMMA DEI CINEMA MARZO 2011 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM OMAGGIO

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Primissima Cinema Marzo 2011

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IL RITO RANGO I RAGAZZI STANNO BENE MIA MOGLIE PER FINTA

The FighterPugni da Oscar

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MARZO 2011 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM

OMAGGIO

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Il Vincitore Dell’oscar®

ANTHONY HOPKINS

Puoi sconfiggerlo solo se ci credi

DAll’ 11 MARZO Al CINEMA

NEW LINE CINEMA PRESENTA UNA PRODUZIONE CONTRAFILM UN FILM DI MIKAEL HÅFSTRÖM ANTHONY HOPKINS“IL RITO” (THE RITE) COLIN O’ DONOGHUE ALICE BRAGA CON CIARÁN HINDS E RUTGER HAUER

MUSICADI ALEX HEFFES MONTAGGIO

DI DAVID ROSENBLOOM, A.C.E. SCENOGRAFIA

DI ANDREW LAWS DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA BEN DAVIS, B.S.C.

PRODUTTORIESECUTIVI RICHARD BRENER MERIDETH FINN ROBERT BERNACCHI ISPIRATO AL

LIBRO DI MATT BAGLIOSCRITTO

DA MICHAEL PETRONI PRODOTTODA BEAU FLYNN / TRIPP VINSON DIRETTO

DA MIKAEL HÅFSTRÖM

www.ilRitoFilm.it

Score Album onSilva Screen Records

Primissima.indd 1 22/02/11 12.10

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Lunga vita al ReE’ andata. Tra i due partiti che vedevano opporsi due dei film più prestigiosi tra i nominati per il miglior film, han-no vinto i tradizionalisti de Il discorso del Re, e gli inter-nauti di Social Network sono stati sconfitti.Due film diversissimi, due visioni del mondo, il primo rilegge la storia in chiave buonista, della serie il bene trionfa comunque, mentre il secondo solleva interrogativi sulla realtà di oggi che si sta trasformando e che nes-suno ancora comprende fino in fondo. Un film ‘nobile’ per definizione, che sfrutta in modo magistrale la deriva storica, contro un film dimesso che pur raccontandola, evita accuratamente qualsiasi riferimento retorico alla svolta storica in corso. Due film bellis-simi, una delle sfide più emozionanti degli ultimi anni. Il discorso del Re porta a casa ben quattro statuette: miglior film, miglior regia (Tom Hooper), miglior interpretazione maschile (Colin Firth) e miglior sceneggia-tura (David Seidler). Tutte meritatissime. Ad eccezione forse di quella per la miglior regia, che forse sarebbe dovuta andare a David Fincher per The Social Network, che comunque ottiene tre Oscar (sceneggiatura adattata, colonna sonora e montaggio). Un discorso a parte va fatto per gli Oscar as-segnati agli attori. Mai come quest’anno di livello altissimo. A cominciare ovviamente da Colin Firth, trionfatore per la miglior interpretazione maschile. Con una interpre-tazione da antologia, che non si limita alla

perfetta fisicità del Principe balbuziente che ha il terrore di diventare Re, ma restituisce il percorso morale di un uomo che deve vincere i propri fantasmi per accettare fino in fondo le responsabilità che la Storia gli ha messo davanti. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Oscar alla miglior protagonista femminile, andato come da previsioni, a Natalie Portman per Il cigno nero. Anche in questo caso ha vinto una recitazione fisica, capace di comunicare un dramma interiore con il corpo, la pos-tura. E che dire dell’Oscar di Christian Bale come miglior attore non protagonista per The Fighter? L’ex Cavaliere Oscuro si è presa una rivincita sull’Academy rilanciando il suo immenso talento. The Fighter incorona an-che Melissa Leo con l’Oscar per la miglior attrice non protagonista nel ruolo memora-bile di una madre avida e dominatrice. Cosa altro possiamo aggiungere? Il Grinta dei fratelli Coen torna a casa a bocca asciutta. Inception di Christopher Nolan ottiene quattro statuette minori (fotografia, due statuette ‘sonore’ ed effetti speciali), Toy Story 3 vince senza rivali l’Oscar per il mi-glior film animato e il danese In un mondo migliore di Susanne Bier quello del miglior film straniero.

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Christian Bale miglior attore non protagonista per The Fighter

Colin Firth miglior attore protagonista per Il discorso del Re

Aaron Sorkin Migliore sceneggiatura

non originale per The social network

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CALENDARIOIL BUONGIORNO DEL MATTINO (Morning Glory, Usa, 2010)

Regia di Roger Michell con Rachel McAdams, Harrison

Ford, Patrick Wilson, Jeff Goldblum, Diane Keaton

107’, Universal Pictures, commedia

Becky (McAdams) è una produttrice televisiva che viene scelta per risollevare le sorti di un notiziario mattutino in calo di ascolti. Qui si trova alle prese con i continui litigi fra i due conduttori, Mike Pomeroy (Ford) e Colleen Peck (Keaton). La situazione si complica quando Becky incontra l’affascinante produttore Adam (Wilson).

DYLAN DOG - IL FILM

(Dylan Dog: Dead of Night, Usa, 2011)

Regia di Kevin Munroe con Brandon Routh, Sam

Huntington, Anita Briem, Taye Diggs, David Jensen

110’, Moviemax, thriller/horror

New Orleans. Dylan Dog è stufo di zombie e vampiri ma è co-stretto a rimanere in azione per decifrare le iscrizioni ritrovate su un manufatto antico che ha il potere di annientare l’umanità. Da una storia inedita del fumetto di Tiziano Sclavi.

EASY GIRL (Easy A, Usa, 2010)Regia di Will Gluck con Emma Stone, Dan Byrd, Thomas Haden Church, Patricia Clarkson, Cam Gigandet, Lisa Kudrow, Malcolm McDowell 92’, Sony Pictures, commedia

Dopo aver diffuso una piccola e innocente bugia sulla sua verginità, Olive - una giovane e irreprensibile liceale - si ritrova curiosamente a vivere la stessa situazione descritta nel testo del romanzo La lettera scarlatta. A un certo punto però deciderà di prendere la situazione in mano e di usare il piccolo scandalo a suo vantaggio.

NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE (Italia, 2011)Regia di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Raoul Bova, Anna Foglietta 95’, 01 Distribution, commedia

Alice ha 35 anni, un figlio, una bella casa ai Parioli, tre dome-stici e un marito, che muore tragicamente in un incidente. La sua fine segna la fine improvvisa di un’esitenza altoborghese. Senza più soldi Alice decide di intraprendere una nuova carrie-ra: quella di escort.

UNA CELLA IN DUE (Italia, 2011)Regia di Nicola Barnaba con Enzo Salvi, Maurizio Battista,

Massimo Ceccherini, Simona Borioni, Melita Toniolo

90’, Iris Film, commedia

Enzo Salvi e Maurizio Battista sono una strana coppia, formata da un avvocato e da un disoccupato che si ritrovano rinchiusi nella stessa cella per frode. Insieme a loro uno strano personag-gio, Ceccherini, che li costringerà a compiere, tra gag, battute ed equivoci, un’evasione ricca di colpi di scena.

BUS PALLADIUM

(Francia, 2010)Regia di Christopher Thompson con Marc-André Grondin, Géraldine Pailhas, Arthur Dupont, Elisa Sednaoui, François Civil 100’, Bolero Film, commedia

L’amicizia, l’amore e le scelte di quattro ragazzi (più il loro ma-nager) che decidono di mettere su una band. Incidono un disco e fanno un tour, ma tra Manu, il tormentato cantante, e Lucas, il chitarrista, si interpone Laura, una splendida groupie.

RAMONA E BEEZUS (Usa, 2010)Regia di Elizabeth Allen con Joey King, Selena Gomez, John Corbett, Bridget Moynahan, Ginnifer Goodwin 103’, 20th Century Fox, commedia

Il film è tratto dall’omonima serie di libri per ragazzi scritti da Beverly Claery, che segue le vicende della giovane Beatrice “Bee-zus” Quimby sempre alle prese con la dispettosa sorella Ramona. Nei panni di Beatrice la nuova icona delle adolescenti americane Selena Gomez, la fidanzata di Justin Bieber.

HOLY WATER (UK, 2009)Regia di Tom Reeve con Adam Astill, Angeline Ball, Dermot Crowley, Cian Barry, John Lynch, Linda Hamilton 93’, Mediterranea Productions, commedia

Quattro scapoli sfaccendati di un paesino irlandese - soffocati dalla vita di provincia, decidono di dare una svolta alle proprie esistenze. Svaligeranno un camion con il suo carico di viagra e smerceranno la refurtiva sulla piazza di Amsterdam.

CARISSIMA ME (L’âge de raison, Francia/Belgio, 2010)Regia di Yann Samuell con Sophie Marceau, Jonathan Zaccaï, Marton Csokas, Michel Duchaussoy97’, Videa – C.D.E., commedia romantica

Margaret è una donna in carriera. Ma quando compie 40anni le arrivano delle lettere che lei aveva scritto all’età di sette anni, “nell’età della ragione”. Rileggendole una ad una, si immerge nei ricordi, e scopre che da adulta è diventata il contrario di quello che desiderava da bambina...

LE STELLE INQUIETE (Italia, 2010)

Regia di Emanuela Piovano con Lara Guirao, Fabrizio

Rizzolo, Isabella Tabarini

87’, Bolero Film, drammatico/biografico

La storia di Simon Veil che durante l’occupazione nazista lascia il suo lavoro d’insegnante, e sperimenta la catena di montaggio, si trova nell’estate del ’41 vicino a Marsiglia - ospite del filo-sofo Gustave Thibon - a vivere un magico intermezzo nella sua tormentata vita.

AMICI MIEI - COME TUTTO EBBE INIZIO (Italia, 2011)

Regia di Neri Parenti con Christian De Sica, Michele

Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini

110’, Filmauro, commedia

Nonostante la scomparsa di Monicelli, che ha diretto i primi due capitoli, risorge la saga di “Amici Miei” e sposta le lancette indie-tro di circa cinquecento anni. Siamo nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo De’ Medici. Un cast all-star (De Sica, Panariello, Placido, Hendel, Ghini) per la regia di Neri Parenti, maestro di cinepanettoni.

4 MARZO

11 MARZO

16 MARZO

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BEYOND (Svinalängorna, Svezia/Danimarca/Finlandia, 2010)

Regia di Pernilla August con Noomi Rapace, Ola Rapace,

Outi Mäenpää, Ville Virtanen, Tehilla Blad

97’, Sacher Distribuzione, drammatico

Una mattina Lena riceve una telefonata dall’ospedale della sua città natale: la madre è in fin di vita. Dopo aver cercato per tutta la vita di dimenticare l’infelicità di un’infanzia trascorsa con i suoi genitori, adesso Lena è costretta a confrontarsi con il proprio passato.

TOURNÉE (Francia, 2009)

Regia di Mathieu Amalric con Mathieu Amalric, Julie Ferrier,

Anne Benoît, Damien Odoul

111’, Nomad Film, commedia

Il grande attore Amalric si dirige nei panni di un ex-produttore tele-visivo in disgrazia che si ricicla come organizzatore di una tournée in giro per la Francia di una compagnia di spogliarelliste americane. La troupe però è difficile da gestire, perché le ballerine (autentiche performer di burlesque) si rivelano piuttosto ingovernabili.

SORELLE MAI (Italia, 2010)

Regia di Marco Bellocchio con Letizia Bellocchio, Maria

Luisa Bellocchio, Elena Bellocchio, Pier Giorgio Bellocchio

100’, Teodora Film, biografico

Bobbio, il fiume Trebbia, la famiglia Bellocchio. 9 anni di vita – tra il ’99 e il 2008 – frammentati tra finzione e realtà. Le due zie, vere macchiette, i nipoti Giorgio e Sara dalle vite comples-sate. E poi Elena, che cresce sotto i loro occhi, figlia per finta di Sara e vera del regista.

ROUTE IRISH (UK/Francia/Italia, 2010)

Regia di Ken Loach con Mark Womack, John Bishop,

Najwa Nimri, Stephen Lord, Andrea Lowe

109’, Bim, drammatico

2007 Iraq. Il soldato ‘a contratto’ Frankie di Liverpool salta in aria sulla Route Irish, bretella tra Baghdad e l’aeroporto. L’a-mico di sempre Fergus, appoggiato da Rachel, la compagna di Frankie, decide di indagare sull’incidente, non soddisfatto delle spiegazioni ufficiali.

IL DILEMMA – LA VERITÀ FA MALE (The Dilemma, 2011)

Regia di Ron Howard con Vince Vaughn, Kevin James,

Winona Ryder, Jennifer Connelly, Queen Latifah

111’, Universal Pictures, commedia/drammatico

Che cosa fareste se vedeste la moglie del vostro migliore amico con un altro? Questo è il dilemma di Ronny, che oltre ad essere il migliore amico di Nick è anche il suo socio nel lavoro.

NON LASCIARMI (Never Let Me Go, UK/Usa, 2011)Regia di Mark Romanek con Keira Knightley, Carey Mulligan, Andrew Garfield, Charlotte Rampling, Sally Hawkins 103’, 20th Century Fox, drammatico/fantascienza

Indefinibile, dove le malattie sono debellate grazie alla crea-zione in laboratorio di cloni umani utilizzati per fornire organi all’umanità. Il film racconta la storia di Kathy, Tommy e Ruth, tre di questi individui, cresciuti con lo scopo ultimo di donarsi.

FROZEN (Usa, 2010)

Regia di Adam Green con Shawn Ashmore, Emma Bell,

Kevin Zegers, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt

110’, M2 Pictures, drammatico

Una qualsiasi giornata sulle piste si trasforma in un vero incubo per tre snowboarder rimasti bloccati sulla seggiovia. Quando la macchina si arresta e comincia a far buio, si rendono conto con terrore di essere stati dimenticati, senza possibilità di scendere. Inventarsi come riuscire a sfuggire alla morte bianca comporterà per loro decisioni estreme.

EL CANTANTE (Usa, 2006)Regia di Leon Ichaso con Marc Anthony, Danny A. Abecka-ser, Douglas J. Aguirre, Christopher Becerra, Federico Castelluccio 106’, Wave, biografico/musicale

La turbolenta vita del cantante portoricano Hector Lavoe, una delle grandi star degli anni ‘60 e ‘70, considerato tra i maggiori interpreti di salsa e della musica latino-americana.

25 MARZO

IN UN AMBIENTE ANCORA PROFONDAMENTE SESSISTA COME L’INDIA, LA PUBBLICAZIONE DI UNA FOTO DI UNA DONNA CHE ALLATTA IL PROPRIO BAMBINO SUSCITA SCANDALO E CLAMORE, DEVASTANDO IRREPARABILMENTE LA VITA DELLA IGNARA DONNA.

Una coproduzione italo-indiana, tratta da un rac-conto di Mahasweta Devi, una delle più grandi scrittrici indiane, Gangor racconta una storia emble-matica della realtà del subcontinente indiano, come di molti altri paesi in via di sviluppo. Diretto dall’italiano Italo Spinelli, il film non è ancora uscito in India, dove presumibilmente scatenerà molte reazioni. “Se censureranno questo film – ha dichiarato la scrittrice Devi, da sempre impegnata a livello politico a favore delle comunità emarginate – andremo tutti a protestare a Delhi”.

Gangor (Italia/India, 2010)Regia di Italo Spinelli con Samrat Chakrabarti, Tillota-ma Shome, Seema Rahmani, Priyanka Bose, Adil Hussain 91’, Istituto Luce, drammatico11 MARZO

Gangor

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Direttore responsabilePiero Cinelli

Direttore editorialePaolo Sivori

EditoreMultivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 0645437670 [email protected]. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990P.Iva 07210901000

Art direction e GraficaLuca [email protected] Morfù[email protected]

hanno collaborato a questo numeroNicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Cristina Marella Palmieri

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM)distribuzione nazionale Bartolini

REDAZIONE E PUBBLICITÀ

PrimissimaVia Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 [email protected]

9 15 25 29

RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 22 N.3 - MARZO 2011

FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE

4 I FILM DEL 4-11-16 MARZO

5 I FILM DEL 16 - 25 MARZO

9 PIRANHA 3D

11 LA VITA FACILE

7 THE FIGHTER

18 IL RITO

17 TUTTI AL MARE

21 I RAGAZZI STANNO BENE

27 SOTTO IL VESTITO NIENTE L'ULTIMA SFILATA

31 MIA MOGLIE PER FINTA

29 SUCKER PUNCH

22 GNOMEO & GIULIETTA

25 STREETDANCE 3D

15 IL GIOIELLINO

13 RANGO

3 OSCAR 2011

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Dicky Eklund (Christian Bale), è stato l’orgoglio dell’intera cittadina di Lo-well nel Massachussetts, poiché quan-

do era un pugile ha affrontato un campio-ne come Sugar Ray Leonard. Purtroppo da quell’incontro ne è uscito sconfitto e da quel momento la vita di Dicky è caduta in disgrazia, perché alla sconfitta è seguita la depressione e la tossicodipendenza da crack. Anche il suo fratellastro Micky Ward (Mark Wahlberg) vuole diventare un pugile, la sua carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre e avida manager Alice (Melissa Leo). Ma nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua a perdere sul ring. L’ultimo combattimento finisce quasi per ammazzarlo. La sua ragazza, Charlene (Amy Adams), cerca di staccarlo dalla fami-glia che sembra solo sfruttarlo, e di convin-cerlo ad allenarsi senza l’inquieto fratello. Fino a che, a Micky non viene offerta l’oppor-tunità di una vita: combattere per il titolo. Una sfida troppo importante per affrontarla da solo. E nonostante le critiche e gli scarsi incoraggiamenti, vuole che Dicky e tutta la loro disfunzionale famiglia lo accompagni in questa avventura.

The Fighter è un film che nessuno voleva fare e ne è uscito un piccolo capolavoro.

Cinque anni è durato il progetto e da allora Mark Wahlberg, che lo ha voluto fortissi-mamente e ne è il produttore oltre che il protagonista, si è allenato sul ring. Ma il passare del tempo ha significato necessa-riamente una serie di passaggi di mano. Alla regia è arrivato il duro David O. Rus-sell (conosciuto nell’ambiente per i suoi metodi poco ortodossi), ed il Cavaliere Oscuro Christian Bale è approdato al ruolo del fratello uscito di galera, meritando una candidatura all’Oscar. In questo ruolo dove-va esserci Matt Damon, poi Brad Pitt con la regia di Darren Aronofsky. The Fighter contiene scene di boxe di grande realismo che hanno entusiasmato Sport Illustrated. Ma non siamo dalle parti di Rocky, piutto-sto in un ring più scivoloso, dove il com-battimento inizia in famiglia. Micky Ward è un ragazzo cresciuto per strada, all’ombra di un fratello campione-fallito, di una ma-dre egocentrica, e sette sorelle con il culto della pettinatura. “The Fighter è una sto-ria che parla della famiglia, dell’amore, dei rapporti e del superamento delle avversità. E’ una storia tanto potente quanto eccitan-te”, ha affermato Wahlberg, che prima di arrivare ad essere una star di Hollywood ha avuto una adolescenza e una giovinezza piuttosto turbolenta.

LA VERA STORIA DI MICKY WARD, UN PUGILE PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO CHE NEL 2000 RIUSCÌ A DIVENTARE CAMPIONE DEL MONDO DEI PESI LEGGERI, IN UN FILM MEMORABILE, CHE VI METTERÀ KO.

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(Usa, 2010)Regia di David O. Russell con Mark Wahlberg,

Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee

118’, Eagle Pictures, drammatico/biografico4 MARZO

The Fighter

7The Fighter

Vincitore di 2 premi OscarChristian Bale Miglior attore non protagonista

Melissa Leo Miglior attrice non protagonista

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PIRAHNA3D_A4_Primissima:Layout 1 03/02/11 11.46 Pagina 1

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Lake Victoria, Arizona. Ogni anno la popolazione di questa tran-quilla località passa da 5mila a

50mila abitanti durante le vacan-ze estive: una settimana di sole,

mare e baldoria per gli studenti americani. Sono quasi tutti

giovani che arrivano al lago per festeggiare il 4 di lu-

glio, organizzando dei simil-rave-party in

acqua. Improvvisa-mente una scossa sismica apre un crepaccio immane in una faglia del

fondale marino, li-berando centinaia di famelici piran-ha preistorici. Do-po aver scoperto

le prime vittime dei pesci, gli sceriffi locali, Fallon (Ving Rhames) e Forester (Elisabeth Shue), annunciano lo stato d’emergenza nel corso della festa, che velocemente si

trasforma in una car-neficina. Il terrore è sca-

tenato e una improbabile comi-tiva di turisti deve unire le forze

per non finire sbranata dalle fauci affilate dei nuovi “residenti”.

Cinema catastrofico in puro stile anni 80, con piccoli mostri provenienti direttamente dalla preistoria, riletto con le sofisticate tecniche tridimensionali per moltiplicare la paura in formato 3D. Un esperto dell’horror, il regista Alexandre Aja (Le colline hanno gli occhi) spiega di essere stato affascinato “dalla possibilità di creare un vero e proprio incubo che ha per protagonisti giovani spensierati e con la voglia di divertirsi. Da questo presupposto ho sviluppato un disaster movie: un ritorno agli anni Ottanta, a quella sensazione di piacere colpevole che provavi guardando da piccolo certi film che spaventavano e divertivano insieme, pieni di nudi e di sangue. Un’esperienza elettrizzante, di puro intrattenimento”. Da segnalare fra gli interpreti: Elisabeth Shue (nomination all’Oscar per Via da Las Vegas), Steven McQueen (nipote del grande Steve), Ving Rhames (Pulp Fiction), il premio Oscar Richard Dreyfuss (che era anche in Lo Squalo), Christopher Lloyd (Ritorno al futuro) ed Eli Roth (Hostel).

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(Piranha, Usa, 2010)Regia di Alexandre Aja con Adam Scott,

Elisabeth Shue, Eli Roth, Christopher Lloyd, Steven R. McQueen, Ving Rhames, Richard

Dreyfuss88’, Bim, catastrofico

4 MARZO

Piranha 3D

DON’T SCREAM... JUST SWIM! NEL 1978 CI PENSARONO LO SQUALO DI SPIEL-BERG E PIRAÑA DI JOE DANTE A FAR FUGGIRE I VACANZIERI. SEGUÌ

UN PIRAÑA PAURA DI JAMES CAMERON E ORA, IN VERSIONE 3D, TORNA LA MINACCIA PIÙ LETALE E VORACE.

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in collaborazione con

DAL 4 MARZOAL CINEMA

virgilio.it/lavitafacile

CAMILLA FILIPPI ANGELO ORLANDO PIETRO RAGUSA E CON IVANO MARESCOTTISOGGETTO STEFANO BISES ANDREA SALERNO SCENEGGIATURA STEFANO BISES LAURA PAOLUCCI ANDREA SALERNO

CASTING E AIUTO REGIA ALESSANDRO CASALE COSTUMI SILVIA NEBBIOLO SCENOGRAFIA ROBERTO DE ANGELIS SUONO VALENTINO GIANNÌMUSICHE GABRIELE ROBERTO MONTAGGIO WALTER FASANO FOTOGRAFIA GOGÒ BIANCHI ORGANIZZATORE GENERALE GIAN LUCA CHIARETTI

SUPERVISORE ALLA PRODUZIONE VALERIA LICURGO PRODUTTORE DELEGATO LAURA PAOLUCCI UNA PRODUZIONE FANDANGO IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILMPRODOTTO DA DOMENICO PROCACCI REGIA DI LUCIO PELLEGRINI

Primissima:Layout 1 17-02-2011 16:07 Pagina 1

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Mario (Favino) e Luca (Accorsi) sono due amici ‘storici’ che si sono laureati in medicina insieme e si sono frequentati

assiduamente fino a che non hanno conosciu-to Ginevra (Puccini), che all’inizio sembra non riuscire a decidersi tra i due. Fino a quando sceglie di sposare Mario, e le loro strade si di-vidono. Luca decide di partire per l’Africa per esercitare la professione in uno sperduto ospe-dale da campo mentre Mario, bravo e opportu-nista, diventa un medico di grande successo, luminare della cardiochirurgia. Dodici anni do-po Mario decide di raggiungere il suo vecchio amico in Africa: un viaggio che nasconde una serie di segreti. Che cosa lo spinge nuovamen-te dall’amico? Un reale desiderio di trovare un senso alla sua esistenza e alla sua professione o un semplice desiderio di fuga da una serie di guai combinati in Italia? L’arrivo di Mario in Kenya sconvolge nuovamente l’esistenza di Luca, anche sul piano professionale. Quando poi si ricomporrà il vecchio triangolo con l’ar-rivo al campo di Ginevra, tutto riverrà messo in discussione e i tre amici dovranno confrontarsi con il proprio passato.

Perché “la vita facile” è la più difficile da vivere? “Questa è la domanda dalla quale sono partito per affrontare questa storia – afferma Lucio Pellegrini – che vede al centro due amici: uno che ha deciso di rimanere nella sua città a fare carriera, l’altro di andare in Africa, in un ospedale da campo”. Mario e Luca hanno passato tutta la giovinezza insieme, finché una donna, di cui entrambi sono innamorati, non li ha divisi. La vita poi, a distanza di anni, li ha curiosamente riuniti. Mettendo di fronte tre vite facili che si sono terribilmente complicate. L’amore, il buono, il cattivo, nulla è più quello che sembra. Il ritrovarsi li costringerà a fare il punto sul passato e sul presente e sui motivi dell’abbandono dell’apparente “vita facile”. E magari a fare delle nuove scelte, ancora più coraggiose. La vita facile è stato girato tra la Puglia e gli abbaglianti paesaggi del Kenya del Nord, presso le cittadine di Naivasha e Shaba.

(Italia, 2010)Regia di Andrea Molaioli con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Fausto

Maria Sciarappa, Vanessa Compagnucci, Lino Guanciale, Renato Carpentieri

110’, Bim, drammatico11 MARZO

Il Gioiellino

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(Italia, 2011)Regia di Lucio Pellegrini con Stefano

Accorsi, Pierfrancesco Favino, Vittoria Puccini, Camilla Filippi, Angelo Orlando,

Ivano Marescotti100’, Medusa, commedia/drammatico

4 MARZO

La vita facile

STEFANO ACCORSI, PIERFRANCESCO FAVINO E VITTORIA PUCCINI - IL TRIO DI BACIA-MI ANCORA - TORNA INSIEME NEL NUOVO FILM DI LUCIO PELLEGRINI, IL RACCONTO DI UN’AMICIZIA, DI DUE STORIE D’AMORE, DI QUATTRO TRADIMENTI E DI TRE VITE FACILI PIUTTOSTO COMPLICATE.

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IL PRIMO CAMALEONTE CHE AMA FARSI NOTARE

DAL REGISTA DI "PIRATI DEI CARAIBI"

DALL'11 MARZO AL CINEMA

DALL'11 MARZO AL CINEMA

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s a l o o n affollato da un vero e proprio trattato di animali del deserto: scorpioni, iguana, maiali, salamandre, volpi rosse, corvi Chihuahua... Sorpassato il primo momento di empasse l’attore prende il so-pravvento e Rango dichiara di essere l’eroe che risolverà i loro problemi di mancanza di acqua. Ricevendo, non senza qualche am-biguità, la stella da sceriffo. Riuscirà l’eroe immaginario a dimostrare che non è solo chiacchiere e distintivo?

Rango è un camaleonte molto particolare. Dietro l’aspetto da lucertola, nasconde una vocazione da attore. Il ruolo dell’eroe è quel-lo che sente più consono alle sue aspirazioni. Vissuto in un terrario, il caso vuole che si tro-vi improvvisamente costretto ad attraversare il deserto del Mojave, scoprendo, suo malgra-do, il suo ambiente naturale. Quando arriva finalmente nella deserta cittadina di Dirt, per Rango iniziano le sorprese: da una banda di gufi mariachi, un armadillo diviso a metà a causa di un incidente stradale e un edificio con la scritta ‘Proctologo e Ricostituenti’. Ma il bello deve ancora venire quando entra nel

“Rango si finge un eroe, ma si ri-trova in una catena di eventi dove

è costretto a esserlo realmente, ed alla fine dovrà affrontare la differenza tra realtà e finzione, perché le persone inizieranno a credergli davvero. E’ un personaggio moderno catapultato in un contesto western”, ha affermato Ver-binski. C’è John Ford, Mezzogiorno di fuoco, gli Spaghetti Western, ma anche la spiritualità del deserto, le influenze di Hayao Miyazaki e dei surrealisti. La natura ha una sua energia ed è presente nel film. La voce, la mimica, l’andatura, i gesti di Rango sono di Johnny Depp e

nel film gli attori-doppiatori hanno lavorato insieme, c o m e u n a

performan-ce dal vivo, s e n z a c h e

le varie voci fossero registrate

singolarmente. Un metodo che ha conferito alla storia maggiore compattezza e interazione tra i personag-gi: il risultato è l’emotion capture. Nel cast originale,

oltre a Depp, Isla Fischer, Abigail Breslin e Alfred Molina

oltre a Bill Nighy, Ray Winstone e Timothy Olyphant.

GORE VERBINSkI (AUTORE DELLA SAGA PIRATI DEI CARAIBI) ESORDISCE NEL CINEMA D’ANIMAzIONE CON UN WESTERN ‘ANIMALE’ E CON UN PROTAGO-NISTA CAMALEONTE TAGLIATO SU MISURA PER IL SUO ATTORE FETICCIO: JOHNNy DEPP.

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Rango(Usa, 2011)

Regia di Gore Verbinski 110’, Universal Pictures, animazione

11 MARZO

Scatta il QR codee guaRda il tRaileR

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NICOLA GIULIANO  FRANCESCA CIMA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMAIN COLLABORAZIONE CON BIM DISTRIBUZIONE PRESENTANO

SE I SOLDI NON CI SONO,  INVENTIAMOCELI

IL GIOIELLINOTONI SERVILLO   REMO GIRONE   SARAH FELBERBAUM

UN FILM DI  ANDREA MOLAIOLI

DAL 4 MARZO AL CINEMAWWW.CORRIERE.IT/ILGIOIELLINO

Gioiellino_Primissima.indd 1 28/02/11 12:17

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(Italia, 2010)Regia di Andrea Molaioli con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Fausto

Maria Sciarappa, Vanessa Compagnucci, Lino Guanciale, Renato Carpentieri

110’, Bim, drammatico4 MARZO

Il Gioiellino

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DOPO IL GRANDE SUCCES-SO DI LA RAGAZZA DEL LAGO, ANDREA MOLAIOLI TORNA CON IL SUO SE-CONDO FILM, LAVORANDO NUOVAMENTE CON TONI SERVILLO. IL GIOIELLINO È LIBERAMENTE ISPIRATO AL CRAC PARMALAT MA NON È UN FILM DENUN-CIA PIUTTOSTO UN ALTRO THRILLER DALLE DINA-MICHE SOTTILI E DAI RI-SVOLTI OSCURI.

Una grande azienda agro-alimentare ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espan-

sione verso nuovi mercati e nuovi setto-ri: quello che si dice un gioiellino. Il suo fondatore, Amanzio Rastelli (Girone), padre padrone dell’azienda, ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia - malgrado i loro studi si fermino al diploma in ragioneria. Un management inadeguato ad affrontare le sfide che pone il mercato. E, infatti, il gruppo s’indebita. Sempre di più. Nonostante l’intervento del fedele Ernesto Botta (Servillo) insieme a Laura Aliprandi (Felberbaum), non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso opera-zioni di finanza creativa sempre più ardi-te… La voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto.

Andrea Molaioli è molto chiaro: “Non vo-

levo fare un film alla Michael Moore, il mio è un film che fruga nei dietro le quinte, nelle dinamiche complesse che si celano nella new economy”. E, ancora una volta, come ne La ragazza del lago andiamo in un paese di provincia, in “una cittadina del centro Nord che dietro la sua aria piacevole e rassicurante nasconde profondi malesse-ri. – continua il regista - Un posto dove la gente si ritrova sempre negli stessi luoghi, dove tutti sanno tutto di tutti. E dove un piccolo imprenditore che fino al giorno pri-ma era uno come gli altri diventa in pochi anni il capo di una multinazionale, uomo di potere che incute rispetto e devozione”. “Mi sono liberamente ispirato ai fatti di Collec-chio e agli sviluppi della vicenda Parmalat. – conclude Molaioli – Però io non giudico, ma racconto, senza manicheismi, un’azienda che va in malora, guardandola con gli occhi dei suoi personaggi. Mentre i vertici esco-gitano trucchi complessi per farla appari-re florida. Un meccanismo sciagurato che richiede la faccia tosta e nervi d’acciaio."

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Ogni mattina, spingendo la carrozzella di sua madre, un’ anziana arcigna e capric-ciosa che lo comanda a bacchetta, Mau-

rizio (Marco Giallini), raggiunge il suo chiosco sulla spiaggia. Dopo essersi assicurato che i suoi inservienti, Khaled e Omar, siano già al la-voro, va a issare la bandiera italiana, che svet-ta in cima alla costruzione. E’ tutto pronto, si aspettano i primi clienti...Al chioschetto si be-ve, si mangia, si fanno due chiacchiere. Oppure si sta li’, in panciolle, a godersela. E’ un via vai di gente che si scotta al sole, uomini, donne e strane creature... E il chiosco di Maurizio si trasforma in un palcoscenico di varia umanita. Di sera poi il chiosco si svuota e si trasforma totalmente. I bagnanti se ne vanno mentre un po’ alla volta si accendono candele, tovaglie bianche vengono stese ai tavoli, ed il chio-schetto si traveste da ristorante romantico...

Non c’è dubbio che la spiaggia libera di Ca-steporziano, quella dei ‘chioschi’, sia un luogo molto speciale. Non è la classica spiaggia per famiglie, piuttosto un luogo di quasi frontiera, dove si possono incontrare i personaggi più vari, dai nudisti, ai gay, ai naturisti ... “Tutti al mare è una commedia aspra, a tratti dolorosa – afferma l’esordiente Matteo Ce-rami - interpretata da un gruppo di attori straordinari, che si svolge dall’alba alla sera in un luogo unico: intorno a un chiosco, tra le dune e la spiaggia di Castelporziano sul li-torale romano. I protagonisti non sono altro che ‘comparse’, personaggi di varia umanità che appaiono la mattina e scompaiono la sera lasciando dietro di loro il nulla. Per questo ci tengo particolarmente a mettere in evidenza il lavoro degli attori, dato che è difficilissimo, essere un archetipo più che un personaggio”. Nel cast Gigi Proietti, Ilaria Occhini, Anna Bonaiuto, Ambra Angiolini (nei panni di una gay), Sergio Fiorentini, Ennio Fantastichini, Marco Giallini, Claudia Zanella, Libero De Rienzo ...

(Italia, 2011)Regia di Matteo Cerami con Luigi Proietti, Marco Giallini, Anna Bonaiuto, Libero De Rienzo, Ilaria Occhini, Ambra Angiolini,

Ninetto Davoli 95’, 01 Distribution, commedia

11 MARZO

Tutti al mare

TRENTATRE’ ANNI DOPO ‘CASOTTO’ DIRETTO DA SERGIO CITTI E SCRITTO DA VINCENZO CERAMI, ARRIVA QUE-STO SEGUITO IDEALE, CHE VEDE L’ESORDIO ALLA REGIA DI MATTEO CERAMI (CHE LO HA SCRITTO COL PADRE VINCENZO). UNA COMMEDIA CORALE CHE SI SVOLGE DALL’ALBA AL TRAMONTO INTORNO AD UN CHIOSCO TRA LE DUNE E LA SPIAGGIA DI CASTELPORZIANO.

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E’ la storia di un giovane seminarista ameri-cano che studia per diventare prete. Inviato a studiare l’esorcismo in Vaticano, nono-

stante i suoi dubbi su questa pratica controver-sa, il giovane Michael Kovak (Colin O’Donoghue), sfida i suoi superiori invitandoli a rivolgersi alla psichiatria, invece che ai demoni, per trattare i posseduti. In seguito a questa sua esternazione viene mandato come apprendista dal poco orto-dosso Padre Lucas (Anthony Hopkins) - un leg-gendario sacerdote che ha eseguito migliaia di esorcismi - dove la sicurezza coriacea di Michael comincia a cedere. Finché il seminarista viene coinvolto direttamente in un caso inquietante che sembra perfino trascendere le capacità di Padre Lucas e inizia ad intravedere un fenomeno che la scienza non riesce né a spiegare né a controllare… un male così violento e terrificante che lo costringe a mettere in dubbio tutte le sue precedenti certezze.

Un Anthony Hopkins così sinistro ed inquie-

tante non lo si ricordava dai tempi di Il silenzio degli innocenti. L’attore ha affermato più volte che è stato il libro all’origine del film, scritto da Matt Baglio (Sperling & Kupfer) e fondato su una serie di veri accadimenti di possessioni de-moniache raccolte dallo stesso autore, ad averlo aiutato ad entrare nella mente di Padre Lucas. Mikael Håfström si era già fatto notare come regista con il notevole horror 1408, mentre il cast vede, accanto ad Hopkins ed al giovane, bravissimo, protagonista Colin O’Donoghue, Rutger Hauer, Maria Grazia Cucinotta, Alice Braga, Toby Jones, Ciarán Hinds. “Esiste un interesse universale nel rito dell’esorcismo – ha affermato Mikael Håfström -. Molto proviene dalla religione, ma molto deriva anche dalla cul-tura popolare. In tutto il mondo, le persone sono attratte da questo tema, anche perché - o forse proprio perché - resta un fenomeno non dimo-strabile e nemmeno interamente compreso. Più si osserva, più si capisce che non esistono facili soluzioni al problema”. (The Rite, Usa, 2011)

Regia di Mikael Håfström con Anthony Hopkins, Colin O’Donoghue, Alice Braga,

Ciarán Hinds, Toby Jones 112’, Warner Bros., horror

11 MARZO

Il Rito

“SCEGLIERE DI NON CREDERE NEL DIAVOLO NON TI PROTEGGERÀ DA LUI”.

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Nic e Jules (Bening e Moore) sono una perfetta coppia lesbica, innamorata e matura, che è riuscita a creare un

sereno ambiente familiare assieme ai due figli adolescenti, Joni e Laser (Wasikowska e Hutcherson). Quando Joni compie diciotto anni, e si prepara ad andarsene per frequen-tare il college, il fratello quindicenne Laser le chiede di aiutarlo a rintracciare il loro padre biologico; i due adolescenti sono stati con-cepiti infatti grazie all’inseminazione artifi-ciale. Sebbene poco convinta, Joni riesce a prendere contatti con il loro “bio-papà” Paul (Ruffalo), un single, dalla vita sentimentale molto libera, che gestisce un piccolo risto-rante fuori Los Angeles. I due ragazzi restano molto affascinati dallo stile di vita indipen-dente, da vero scapolo incallito, di Paul. Ed alle due madri, fino ad allora all’oscuro della ricerca, non resta che dargli il benvenuto. Ma quando Paul farà il suo ingresso nella vita dell’atipico quartetto, inizierà per tutti loro

un nuovo, ina-spettato capitolo, in cui i legami di famiglia dovranno essere definiti e

ridefiniti ancora una volta.

Cinema indipendente e soprattutto intelli-gente, la commedia diretta da Lisa Cholo-denko, riesce a raccontare una storia gay in modo del tutto convenzionale, liberandola da qualsiasi steccato. Passata al Festival di Roma (e quello di Berlino dell’anno scorso), I ragazzi stanno bene, ha raccolto critiche positive ed un grande entusiasmo nel pub-blico perché descrive questo nucleo familiare con tenerezza e assoluta normalità. Senza nessuna differenza, nel bene e nel male, con le difficoltà di portare avanti una relazione di oltre vent’anni, crescere due figli, etc. che incontrano tutte le famiglie. Di qualsiasi ge-nere. Grazie alla straordinaria disinvoltura di due grandi attrici, come la Bening e la Mo-ore, credibili in ogni momento della storia, discorso che vale anche per Mark Ruffalo de per i giovanissimi Josh Hutcherson e Mia Wasikowska. “Non è un film impegnato – ha detto la regista -, è una commedia mol-to divertente, dove si parla anche di diritti umani. Ma il mio rapporto con questo tema e il mio contributo in questo campo sono solo di tipo artistico.” (The Kids Are All Right, Usa, 2010)

Regia di Lisa Cholodenko con Annette Bening, Julianne Moore, Mia Wasikowska,

Mark Ruffalo, Josh Hutcherson, 106’, Lucky Red, commedia

11 MARZO

I ragazzi stanno bene

SARÀ PURE UNA FAMIGLIA NON CONVENZIONALE QUELLA DI NICK E JULES, MA È IMPOSSIBILE NON RI-CONOSCERSI IN QUEI MEC-CANISMI DOMESTICI, TENE-RI, TORMENTATI E MERAVI-GLIOSAMENTE NORMALI.

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Gnomeo Giulietta

plice fatto di essere un Rosso del Giardino Rosso o un Blu del Giardino Blu è fonte di una serie di pregiudizi che molti di loro non comprendono ma che neppure mettono in discussione. Di conseguenza i nani Gnomeo e Giulietta, che nutrono una grande simpa-tia reciproca, hanno molti ostacoli da ab-battere per riuscire a coronare il loro sogno d’amore, esattamente come i loro (quasi) omonimi creati dal genio di Shakespeare. E mentre al cospetto di Lord Capuleti e di La-dy Montecchi restano immobili come sta-tue, quando non sono osservati vivono

una loro vita autonoma, fatta di azione e di sentimenti molto accesi. Con fe-nicotteri rosa di plastica usati come cavalcature, gare tra tosaerba e mixer utilizzati come armi improprie.

S tratford-Upon-Avon, In-ghilterra. In una zona re-sidenziale della ridente cit-

tadina ci sono due villette con due giardini, divisi solo da una staccio-nata. In una casa abita Lord Capuleti

e nell’altra Lady Montecchi. Tra i due c’è una accesa rivalità sul mantenimen-to del reciproco giardinetto. Le loro verdi e curatissime oasi sono stra-colme di Gnomi da giardino, i qua-

li, quando gli umani non sono nei paraggi, hanno preso l’abitudine di assumere gli stessi comporta-

menti negativi dei loro rispettivi proprietari. La faida ha assunto

una natura ancora più personale tra gli Gnomi, tra i quali il sem-

Romeo e Giulietta Reloaded. Nella teRRa Natale di

ShakeSpeaRe aNche Gli GNomi da GiaRdiNo So-

&

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Gnomeo Giulietta

plice fatto di essere un Rosso del Giardino Rosso o un Blu del Giardino Blu è fonte di una serie di pregiudizi che molti di loro non comprendono ma che neppure mettono in discussione. Di conseguenza i nani Gnomeo e Giulietta, che nutrono una grande simpa-tia reciproca, hanno molti ostacoli da ab-battere per riuscire a coronare il loro sogno d’amore, esattamente come i loro (quasi) omonimi creati dal genio di Shakespeare. E mentre al cospetto di Lord Capuleti e di La-dy Montecchi restano immobili come sta-tue, quando non sono osservati vivono

una loro vita autonoma, fatta di azione e di sentimenti molto accesi. Con fe-nicotteri rosa di plastica usati come cavalcature, gare tra tosaerba e mixer utilizzati come armi improprie.

S tratford-Upon-Avon, In-ghilterra. In una zona re-sidenziale della ridente cit-

tadina ci sono due villette con due giardini, divisi solo da una staccio-nata. In una casa abita Lord Capuleti

e nell’altra Lady Montecchi. Tra i due c’è una accesa rivalità sul mantenimen-to del reciproco giardinetto. Le loro verdi e curatissime oasi sono stra-colme di Gnomi da giardino, i qua-

li, quando gli umani non sono nei paraggi, hanno preso l’abitudine di assumere gli stessi comporta-

menti negativi dei loro rispettivi proprietari. La faida ha assunto

una natura ancora più personale tra gli Gnomi, tra i quali il sem-

Romeo e Giulietta Reloaded. Nella teRRa Natale di

ShakeSpeaRe aNche Gli GNomi da GiaRdiNo So-

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no ostaggi della madre di tutte le storie d’a-more. e per coronarla, senza farsi beccare da chi li crede dei semplici ed inutili oggetti d’arredamento, devono combinarle di tutti i colori.

Gnomeo & Giulietta (Gnomeo & Juliet, Usa, 2011)

Regia di Kelly Asbury 84’, Walt Disney Studios Motion Pictures Italia, Animazione 3D

MERCOLEDÌ 16 MARZOScatta il QR code

e guaRda il tRaileR

Difficile immaginare una messa in scena più dissacrante, comica, fantastica del capolavoro del Bardo. Roba da ridere solo a guar-darli, questi teneri e buffi nanetti da giardino, alle prese con au-tentici sentimenti e altrettanto invalicabili pregiudizi. E difficile trovare dei personaggi altrettanto buffi, goffi, un pò deformi, e piuttosto ridicoli come loro. Adorati o disprezzati, ma sicura-mente discriminati come appendici di un arredamento kitch e di non particolare eleganza. E’ questa stridente combinazio-ne che ha conquistato il regista Kelly asbury (già co-regista di shrek 2 e spirit): “Questa - ha detto - è una storia sulle differenze, sui danni dell’intolleranza, su come le diversità pos-sano essere superate solo con un po’ di buona volontà. Se riflettiamo su come stanno andando le cose nel mondo in questo momento, direi che gnomeo & giulietta può fare – oltre che ridere e divertire – an-che molto riflettere”. La produzione, non a caso, è della Touchstone Pictures quella che ha prodotto nightmare before christmas di tim burton, per intenderci. La colonna sonora è stata affidata ad elton John – già vincitore dell’Oscar per le musiche di il re leone – e,

questa volta Sir Reginald, ha messo insieme alcuni successi del passato con canzoni inedite, una delle quali in collaborazione con lady gaga. Nella versione originale la voce di Gnomeo è di James mcavoy e quella di Juliet di emily blunt.

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la nuova dimensione della musica

anche in 2d

dal 16 marzo al cinema

Colonna sonora disponibilesu Cd e download digitali

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LA PRIMA PELLICOLA, GIRATA IN 3D, SUL MONDO DELLA DANZA, HA BATTUTO GLI INCASSI DI TUTTI GLI ILLUSTRI PREDECESSORI, STABILENDO NUOVI STANDARD DI QUESTO GENERE AMATISSIMO.

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Mentre Carly e il suo gruppo di street dance cercano di qualificarsi per le finali del campionato inglese, la partenza di Jay, il suo compagno e fidanzato, rimette tutto in discussione. Anche se la ragazza non

smette di crederci, sembra che le possibilità siano compromesse. Ci si mette anche la sfortuna, facendogli perdere la loro sala prove. Elena, insegnante di danza classica impressionata dall’energia di Carly e del suo gruppo, pro-pone loro un accordo: possono fare le prove nello studio dell’Accademia di Balletto se Carly s’impegna a condividere la sua passione e il suo lavoro con gli allievi di danza classica, in vista dei provini per l’ingresso al prestigioso Royal Ballet. Tra i due mondi, lo shock è violento. La disciplina del balletto e la “scuola della strada” sembrano del tutto incompatibili...

Passione e sudore non mancano. Di nuovo c’è l’incontro/scontro tra danza classica e street dance, l’eterna lotta tra modernità e tradizione qui rappresentato da un gruppo di streetdancer londinesi costretto a lavorare con i ballerini classici della Royal Dance School.

Alla fine vincerà l’amore per la danza e tutti ne trarranno una grande lezione di tolleranza.

“Il successo di StreetDance 3D è incre-dibile. Superare le major nella settimana di uscita è una cosa, superare tutti i grandi film sul ballo è un’altra. E di-ventare il film britannico indipendente di maggior successo di sempre è una gran cosa per tutto il Regno Unito”

ha commentato James Richardson, produttore del film. “Ho sempre adorato

film come Footloose, Flashdance o Dirty Dancing e la possibilità di trasportarli in un ambiente inglese mi ha elettrizzato. Con l’aiuto dei due registi, che provengono dal mondo dei videoclip, abbiamo trovato que-sti ballerini straordinari, tra i quali spicca il giovanissimo George Sampson, vinci-tore 2008 del talent show “Britain’s Got Talent”. Quando poi attrici del calibro di Charlotte Rampling hanno detto di sì ho capito che il sogno si stava avverando”.

(UK, 2010)Regia di Max Giwa, Dania Pasquini con Charlotte Rampling, Rachel McDowall, Nichola Burley, Eleanor Bron, George

Sampson 98’, Eagle Pictures, drammatico/musicale

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StreetDance 3D

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MEDUSA FILMPRESENTA

DAL 25 MARZO AL CINEMA

sottoilvestitoniente.libero.it

FRANCESCO MONTANARI

VANESSA HESSLER

RICHARD E. GRANT

UN FILM DI CARLO VANZINA

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A Milano è la stagione della moda. Alexandra (Burman), la splen-dida top model legata da anni

alla griffe del famoso stilista Federico Marinoni, ne è ancora una volta la re-gina. La sua sfilata è un trionfo. Ma

per lei quella sarà anche l’ultima sfilata. Poche

ore dopo, infatti, Ale-xandra viene travolta da un pirata della strada che scappa via senza soccorrer-la. Ad indagare sul caso è l’ispettore Vincenzo Malerba (Montanari). A lui

la tesi dell’incidente non convince. Pensa

che dietro alla morte di Alexandra ci sia un assas-sino. La sua tesi purtrop-

po sarà presto con-fermata da

una se-

rie di omicidi legati tutti alla celebre griffe. Apparentemente senza nessun nesso logico, e sempre più efferati.

“Dopo tante commedie abbiamo pen-sato di riprendere il genere thriller che tante soddisfazioni ci diede allora.” - hanno dichiarato i Vanzina - “Da mol-ti anni ormai in Italia non si realizza-no più thriller. Eppure nella lista dei generi più graditi dal pubblico, è al primo posto. Insieme a Franco Ferri-ni abbiamo inventato un meccanismo giallo molto intrigante, pieno di su-spense e colpi di scena. Emozionare il pubblico facendolo ridere è bellissimo, ma anche tenerlo incollato alla poltro-na con il fiato sospeso. D’altronde per noi fare cinema è intrattenimento, e in questo senso thriller e commedia si assomigliano”.Il film è stato girato in Svezia (Stoc-colma e Fjallbacka), in Svizzera (Da-vos), a Cernobbio (Lago di Como), a Milano e a Roma.

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“CHE COS’È UNA MODELLA? UN CORPO, UN VOLTO, UN PO’ DI TRUCCO, UN BEL VESTITO, E SOTTO IL VESTITO... NIENTE”. DOPO IL PRIMO CAPITOLO DEL 1985, I FRATELLI VANZINA RISCOPRONO UNA SCIA DI SANGUE NEL MONDO DELLA MODA.

(Italia, 2010)Regia di Carlo Vanzina con Francesco

Montanari, Vanessa Hessler, Richard E. Grant, Alexandra Burman, Giselda Volodi

96’, Medusa, thriller25 MARZO

Sotto il vestito niente L’ultima sfilata

Page 28: Primissima Cinema Marzo 2011

il coraggio di una donna

un film di italo spinelli Con adil Hussain priyanka Bose samrat CHakraBarti tillotama sHome seema raHmanisoggetto e sCeneggiatura italo spinelli antonio Falduto liberamente tratta dal raCConto CHoli ke piCHHe di maHasweta devi edito da seagull Books private ltdfotografia marCo onorato montaggio JaCopo Quadri musiChe iQBal darBar suono steFano varini organizzazione della produzione ivana kastratoviC produttore eseCutivo susHma mortHaniauna Co-produzione italia-india prodotto da angelo BarBagallo, vinod kumar, isaBella spinelli per BiBi Film, isaria produCtions, nirvana motion piCtures in Collaborazione Con rai Cinema

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dall’11 marzo al cinemaGangor_Primissima.indd 1 17/02/11 11:34

Page 29: Primissima Cinema Marzo 2011

Babydoll (Browning) è stata ricoverata dal perfido patrigno in una casa di cura per malattie mentali per essere lobo-

tomizzata. Rinchiusa contro la sua volontà, Babydoll tuttavia non ha perso la volontà di sopravvivere. Il mondo dei sogni rappresen-ta l’unica via di fuga. Oltre le costrizioni del tempo e dello spazio è libera di andare dove la porta la mente. Decisa a combattere per la sua libertà, spinge altre quattro ragazze, compa-gne di disgrazia - la schietta Rocket (Malone), la scaltra Blondie (Hudgens), la leale Amber (Chung) e la riluttante Sweet Pea (Cornish) - a unisi a lei per sfuggire ai loro rapitori. Gui-date da Babydoll, le ragazze combattono una fantastica guerra contro ogni cosa, dai samu-rai ai serpenti, con un arsenale virtuale a loro disposizione. Insieme devono decidere cosa sono disposte a sacrificare per sopravvivere. Ma con l’aiuto del Saggio (Scott Glenn), il loro incredibile viaggio - se avranno successo - le condurrà alla libertà.

“Avevo in mente questo film da molti anni. – dice Snyder – Baby Doll è una specie di Alice nel paese delle meraviglie armata come una guerriera di un anime. Ci sono moltissimi ri-ferimenti in questo film: dal Mago di Oz, alla

cultura giapponese, ma anche alle infermiere e cameriere francesi del primo novecento. Ho preso veramente da tutto quello che amo, da-to che ho anche avuto molto tempo per pen-sarci. Credo che Sucker Punch sia la summa della mia carriera di geek o se preferite di fan boy”. “Un film d’azione senza limiti – prose-gue Snyder – tutto quello che mi piace ce l’ho messo. E ora spero che la smettano di dire che faccio solo film maschili”. Tre mesi di allena-mento per le cineguerriere con una squadra di Navy Seals, il corpo di duri della marina. La squadra dei creativi dietro le quinte include lo scenografo premio Oscar Rick Carter e i vetera-ni di “Watchmen” e “300”, come il direttore della fotografia Larry Fong, il montatore Wil-liam Hoy e il costumista Michael Wilkinson. La musica è di Tyler Bates e Marius DeVries.

(Usa, 2011)Regia di Zack Snyder con Emily Browning,

Abbie Cornish, Jena Malone, Vanessa Hudgens, Jamie Chung

110’, Warner Bros., Action/Fantasy/Thriller25 MARZO

Sucker Punch

“CHI HA DETTO CHE FACCIO SOLO FILM MASCHILI?” IL VISIONARIO ZACK SNYDER PORTA

SULLO SCHERMO CINQUE PUPE GIOVANI, TOSTE E VESTITE – O SVESTITE – IN PURO STILE

FETISH, FRA DIRIGIBILI, BORDELLI, DRAGHI, TEMPLI ZEN E TRINCEE DELLA I° GUERRA

MONDIALE.

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Sucker Punch

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Page 31: Primissima Cinema Marzo 2011

Danny (Adam Sandler) è un chirurgo plastico single, amante della bella vita e delle belle donne. Per evitare

eccessivi coinvolgimenti Danny ha un me-todo infallibile: fingersi per uno sposato. Finché non incontra Palmer (Brooklyn De-cker), una ventitreenne che gli fa perdere la testa. Danny è sicuro di avere trovato la donna della sua vita. Tanto che decide di togliersi la finta fede che porta d’abitudine. Ma durante una vacanza alle Hawaii, la ra-gazza nota nell’anulare della mano sinistra di Danny una fascetta bianca, dove il sole non è penetrato. Inoltre, insospettita, frugrando nella borsa di lui, trova la fede. Danny, preso dal panico, gli confessa di essere divorziato. E Palmer chiede di conoscere la ex-moglie, prima di andare avanti nella relazione. Danny chiede aiuto alla sua assistente Katherine (Jennifer Aniston), che sicuramente lo cono-sce molto bene, per impersonare il ruolo di moglie. Ma durante la cena di presentazione Katherine, per rendere la storia ancora più credibile, comincia a parlare anche dei ‘loro’ due figli.

“E’ molto facile - sostiene Sandler - che le donne siano attratte da uomini non di-sponibili, perché sposati o fidanzati. Anche perché molti uomini dicono che il loro matri-monio non va e, anche in quel caso, le don-ne lo trovano estremamente interessante... perché, in fondo, è una persona da salvare. Le donne agiscono in questo modo senza pensare di fare del male, anche se in realtà, lo fanno solo a loro stesse. E così nascono personaggi come il mio Danny che, capito come vanno le cose, si inventa un matrimo-nio proprio per evitare di doversi giustificare quando vuole più tempo per sé o pensa che il rapporto – con la terza innocente – non funzioni più”. La modella Brooklyn Decker interpreta Palmer, Jennifer Aniston è la spalla comica di Sandler nei panni della sua infermiera-assistente e, inoltre, nel film c’è una piccola ma divertentissima parte affida-ta a Nicole Kidman. Quest’ultima è Devlin Adams una nemica/amica di lunga data della Aniston. Mia moglie per finta è basato su Fiore di cactus di Gene Saks del 1969 che fece vincere un Oscar a Goldie Hawn.

(Just Go With It, Usa, 2011)Regia di Dennis Dugan con Adam Sandler,

Jennifer Aniston, Nicole Kidman, Elena Satine, Nick Swardson

116’, Sony Pictures, commedia romantica1 APRILE

Mia moglie per finta UN UOMO SI FINGE SPOSATO PER AVERE PIÙ LIBERTÀ CON LE DONNE. MA QUANDO TROVA QUELLA GIUSTA, E SI TOGLIE LA FEDE DAL DITO, INIZIANO I GUAI...

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