PRIME RIFLESSIONI SU BASILEA3 E POSSIBILI IMPATTI … · sistema finanziario Pubblici poteri ......
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PRIME RIFLESSIONI SU BASILEA3 E POSSIBILI IMPATTI
SULLE IMPRESE
Prof. Roberto Bottiglia
Università degli Studi di Verona
Dipartimento di Economia Aziendale
OLTRE LA CRISI: STRATEGIA E FINANZA PER IL RILANCIO E LO
SVILUPPO DELLE IMPRESE- Verona, 25 Novembre 2010
La crisi 2007 - 2009
Abnorme sviluppo del debito di famiglie e imprese
Politiche monetarie permanentemente espansive
Ampia diffusione dell’innovazione finanziaria
Concentrazione crescente del sistema bancario
Globalizzazione finanziaria
Scarsa incisività di controlli e supervisione
Aspetti peculiari
Crisi globale ma non
omogenea tra aree e
paesi
Crisi non omogenea
per settori
Crisi di grandi banche
Crisi di liquidità
Crisi con ripercussioni sistemiche
USA
EUROPA- UK, Irlanda
- Belgio, Olanda
- Germania, Austria
- Spagna
Mortgage e Real
Estate Lending
Insegnamenti della crisi
1. Crescita incontrollata di
economia e credito
2. Propagazione dell’instabilità a livello globale
3. Coinvolgimento sia di intermediari che di mercati finanziari
4. Argine ultimo
all’instabilità
5. Sistemi di
supervisione
6. Costi dei
“salvataggi”
Gravissima instabilità del
sistema finanziario
Pubblici poteri
Possono fallire
Elevatissimi condizionano
lo sviluppo successivo
LE BANCHE
CARENZE
GRAVI
PROPENSIONE
- Concepire ed attuare strategie di sviluppo equilibrato
- Valutare la rischiosità degli assets
- Dominare i processi di innovazione finanziaria
- Percepire i rischi di liquidità
- Adottare una governance equilibrata
- Sfruttare le lacune e le flessibilità normative
- Condurre arbitraggi regolamentari
- Esercitare influenza sui pubblici poteri e sulle Authorities
GLI INTERVENTI IMMEDIATI
Pubbliche Autorità
Banche
Centrali
Governi/
Ag. Governative
Sistemi di garanzia
dei depositi
Sostegno della
liquidità del
sistema
Partecipazione
a schemi
governativi
Garanzie
Ricapitalizzazioni
bancarie
Nazionalizzazioni
di banche
- su passività bancarie
- su portafogli di assets
LA REVISIONE DELLA STRUTTURA DEL
SISTEMA FINANZIARIO E DI SUPERVISIONE
DIMENSIONE
SOVRANAZIONALE
DIMENSIONE
NAZIONALE
- revisione del patto di stabilità e sviluppo e
meccanismi di intervento in crisi di sistemi-paese
- costituzione di un livello europeo di supervisione
- revisione delle regole prudenziali
- implementazione misure sovranazionali
- integrazione con ulteriori misure prudenziali
Agenzie di supervisione
ESRB (rischi sistemici)
- Banche
- Mercati finanziari
- Assicurazioni
Basilea III
BASILEA I
INTRODUZIONE DEI REQUISITI
PATRIMONIALI
ma
- ampi spazi per arbitraggi regolamentari
(es. composizione patrimonio di vigilanza)
- incentivo a trasferire rischi all’esterno
(shadow banking system)
- incentivo alle cartolarizzazioni anche su attività ad alto rischio
- incentivo al trasferimento di rischi dal banking book
al trading book
- non considerazione dei rischi di mercato, operativi e di liquidità
- effetti pro-ciclici
BASILEA II
MOLTI MIGLIORAMENTI
ma
- requisiti non modificati (insufficienti)
- ruolo eccessivo delle passività subordinate
nel patrimonio di vigilanza
- rischio di liquidità considerato solo nel II pilastro
(non nei requisiti)
- nessuna disposizione specifica sul leverage
- non risolto il problema banking book trading book
- discutibile efficacia dei modelli di rating interno (IRB)
- nessun riferimento per gli intermediari a rischio sistemico
- non risolto il problema della pro-ciclicità
BASILEA III
OBIETTIVI
1. Prevenire l’eccessiva assunzione di rischi da parte degli
intermediari finanziari
2. Rendere più solido e prudente il sistema finanziario
3. Contribuire a rendere più omogenea l’attività di
supervisione nei diversi paesi
Il Nuovo Accordo/ Basilea III
Requisiti patrimoniali/ Capital Requirements e buffer
(in %)Common equity
(al netto delle
deduzioni)
Patrimonio di base
(tier 1)Capitale totale
Minimo 4,5 6,0 8,0
Capital conservation
buffer 2,5
Minimo più capital
conservation buffer7,0 8,5 10,5
Variazione del buffer
anticiclico* 0 – 2,5
* Common equity o altri strumenti di capitale con piena capacità di assorbimento delle perdite.
Il Nuovo Accordo:
raffronto tra Basilea II e Basilea III
In percentuale
delle attività
ponderate per
il rischio
Requisiti patrimoniali
Common EquityPatrimonio di base
(tier 1)Patrimonio di vigilanza
Buffer
anticiclico
MinimoConservation
buffer
Requisito
complessivoMinimo
Requisito
complessivoMinimo
Requisito
complessivoIntervallo
Basilea II 2 4 8
Basilea III
Nuova
definizione e
calibrazione
4,5 2,5 7,0 6 8,5 8 10,5 0 – 2,5
Inoltre:
Introduzione di criteri più rigorosi per la deduzione di attività
immateriali e poste di non agevole realizzo
Affinamento delle disposizioni su rischi di mercato e di
controparte
Introduzione di un leverage ratio espresso in termini di Tier 1
su attività non ponderate (test su leva 3%)
Introduzione in prospettiva di regole sulla liquidità (da
definire)
Liquidity Coverage Ratio (30 giorni di stress)
Net Stable Funding Ratio
Gradualità di entrata in vigore (2013 – 2019)
Le nuove regole: aspetti innovativi
1. Portano le banche a detenere più capitale e di
miglior qualità e a contenere la leva finanziaria
2. Mirano a ridurre la pro-ciclicità del settore
finanziario
3. Affrontano in prospettiva il problema del rischio di
liquidità
BASILEA III
Espansione
incontrollata
dell’offerta di
credito
Pro-ciclicità
del sistema
creditizio e
delle regole
prudenziali
Sostanziale
inefficacia
della
supervisione
Messa
sotto
controllo
Sviluppo del
credito
Leverage
bancario
Condizioni
di liquidità
delle banche
Possibili conseguenze “negative”
Restrizioni creditizie (credit crunch)
Distorsioni nell’allocazione del credito
(a danno delle piccole imprese)
Effetti sul costo del credito
Le attese dei soggetti interessati
Autorità di controllo/Banche Centrali
generale condivisione dell’impianto nel quadro di una più
generale riforma della supervisione
attesa di effetti negativi sulla crescita molto limitati
Banche
accento sulle carenze patrimoniali/esigenze di ricapitalizzazione
anticipazione delle emissioni
Sistema delle imprese
timori di razionamento creditizio (piccole imprese)
IMPATTO DELLE NUOVE REGOLE
Analisi del Basel Commitee on Banking Supervision
- misurano l’impatto di lungo periodo
- riguardano l’impianto a regime (no fase di
transizione)
RISULTATI
Costi
Benefici
Effetti negativi (temporanei) sulla
crescita economica
Effetti positivi in termini di:
riduzione della probabilità di crisi
finanziarie
riduzione delle fluttuazioni cicliche
BENEFICI > COSTI
Conseguenze sulla crescita economica
(4 – 5 anni)
Analisi e simulazioni (Italia)
Tasso di crescita del PIL inferiore dello 0,1% in
via temporanea (per 4-5 anni)
Ulteriore riduzione dello 0,02% per requisiti di
liquidità
Da confrontare con il -6% del PIL nel 2008 – 2009 a
causa della crisi finanziaria
+
Conseguenze sulle banche italiane e sul
finanziamento delle piccole imprese
Necessità di rafforzamento soprattutto del common equity
Concentrazione delle necessità presso le grandi banche
Scarsi effetti degli inasprimenti dei requisiti sui rischi di
mercato e del leverage ratio
Per le piccole imprese
Benefici dalla gradualità di entrata a regime
Modello di business tradizionale e stabile
Vantaggi dal rapporto
con banche medie e piccole
In sintesi
BASILEA III
Crescita più graduale
e contenuta
ma
Più stabile,
equilibrata e durevole
Effetti limitati al
medio termine
(temporanei)
Valutazione
Costi della minor
crescita
Costi delle possibili
distorsioni
allocative
Benefici della maggior
stabilità dei sistemi
finanziari
Benefici dello stimolo alla
razionalizzazione nella
gestione delle risorse
finanziarie
vs.
Le critiche sul fronte opposto: Basilea III è
sufficiente a garantire la stabilità finanziaria?
Eccessiva gradualità per la messa a regime
dell’impianto completo (2013 – 2019)
Rinvio eccessivo del leverage ratio (2018) e sua
definizione solo a fini di test
Vaghezza dei coefficienti di liquidità e rinvio
entrata in vigore (2015)
Efficacia del buffer anticiclico?