Prime Pagine, 4 Aprile 2013

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Giovedì 4 aprile 2013 – Anno 5 – n° 92 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 di Paolo Flores d’Arcais A l Quirinale deve andare un Custode della Costituzione e dei suoi valori, unico pegno perché nei prossimi sette anni siano garantiti in modo eguale i diritti di tutti i cittadini. Accadesse diversamente sarebbe un’indecenza. È perciò doveroso che sul Colle più alto venga insediato un Presidente ostile a Berlusconi, visto che della nostra Costituzione repubblicana Berlusconi è un nemico dichiarato e sfacciato: ha cercato di calpestarla e sopprimerla, l’ha aggirata infinite volte (senza trovare al Quirinale i necessari “al- tolà!”), ha vilipeso i magistrati ligi solo alla “legge eguale per tutti” come mafiosi e metastasi, ha santificato i grassatori che derubano con l’eva- sione fiscale i cittadini onesti, ha esaltato come eroi i suoi stallieri/capicosca, ha riempito il Par- lamento per quasi un ventennio di lenoni e prostitute, trasfor- mandolo in una suburra, umi- liando tale istituzione oltre ogni limite quando ha ottenuto che la sua maggioranza dichiarasse so- lennemente una meretrice “ni- pote di Mubarak” e dunque caso diplomatico. Nell’attuale Parlamento ci sono ampiamente i numeri per un Presidente di svol- ta, di restaurazione democratica, prodromo ne- cessario perché l’Italia esca dal quasi ventennio di abiezione che l’ha ridotta a macerie. Berlu- sconi pretende invece un Presidente d’Immuni- tà, l’opposto di un Presidente “giustizia e libertà” che i valori della Costituzione e il voto degli ita- liani esigono. Bersani e Grillo si assumerebbero una responsabilità imperdonabile, se – per opere o per omissioni – non eleggessero un tale Pre- sidente, visto che ne hanno i numeri. L’eletto al Quirinale condizionerà almeno due legislature, oltre che le scelte immediate (il go- verno, e il se e quando di elezioni anticipate). Senza arrivare a definirli Presidenti d’Immunità (i potenti oggi hanno la querela facile, e tutti i nomi che faremo sono di gentiluomini) risulta lapalissiano anche ai bambini e ai sassi, che i prossimi sette anni sarebbero diversissimi per la vita civile, politica, sociale, se al Quirinale an- dassero Grasso anziché Caselli, Marini anziché Zagrebelsky, Veltroni anziché Laura Boldrini, Amato anziché Rodotà, Violante anziché Cor- dero, o un riconfermato Napolitano anziché Bar- bara Spinelli. E non dimentichiamo D’Alema an- ziché Prodi. Il Pd e il M5S hanno le carte di molti nomi per far vincere la prima mano all’Italia che vuole la rivoluzione morale della legalità e della lotta ai privilegi e alla corruzione. Non ascolti il Pd le sirene delle “larghe intese”, non ascolti il M5S le sirene dell’autoreferenzialità. La ministra che dice bugie di Marco Travaglio Q ualche ingenuo si aspettava forse una pa- rola di solidarietà del governo al pm Ni- no Di Matteo finito nel mirino di Cosa Nostra. Chissà, magari, se non è chiedere troppo, anche un mezzo monito di Napolitano. O un paio di monosillabi del Csm e dell’Anm. Invece niente, silenzio di tomba. Anzi, peggio. La ministra della Giustizia Paola Severino ha parlato, ma per elogiare il Pg della Cassazione Gianfranco Ciani che ha appena promosso l’azione disci- plinare contro Di Matteo. L’elogio, reso noto dallo stesso Ciani dinanzi al Csm che l’ha molto applaudito, è contenuto nella risposta scritta della Guardasigilli a una vecchia interrogazio- ne della fu-Idv sulle pressioni esercitate un an- no fa da Ciani sull’allora Pna Piero Grasso, affinché intervenisse sulle indagini della Pro- cura di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, co- me gli avevano chiesto l’indagato Mancino e il presidente Napolitano. Il 19 aprile 2012 il Pg convocò Grasso in Cas- sazione e gli chiese di avocare le indagini op- pure di “coordinarle” con quelle della Procura di Caltanissetta (che indaga su tutt’altro). Gras- so, correttamente, respinse le due proposte in- decenti, spiegando di non avere poteri di avo- cazione né di indirizzo e, quanto al coordi- namento, esso era già assicurato dal Csm con un protocollo del 28 aprile 2011 sempre ri- spettato dalle due Procure. L’Idv chiedeva se non fosse il caso di promuovere l’azione di- sciplinare contro il Pg, ma la Severino ha ri- sposto picche sperticandosi in peana a Ciani. Purtroppo, nell’empito elogiativo, è incorsa in alcune bugie davvero gravi per un ministro, per giunta della Giustizia. Forse perché si è bevuta la versione dell’alto magistrato, purtroppo con- traddetta dalle carte. Ciani assicura di non aver mai chiesto a Grasso né di avocare né di indirizzare l’indagine di Palermo, limitandosi a svolgere la sua normale funzione di sorveglianza. Il che, scrive la Se- verino, risulterebbe “dal tenore della relazione redatta da Grasso su richiesta esplicita del Pg”. Prima bugia: fu Grasso, come ha raccontato lui stesso in varie interviste, a pretendere che il Pg gli mettesse per iscritto le sue richieste, così da potergli rispondere a sua volta nero su bianco e lasciare traccia dell’accaduto. Seconda bugia: nel verbale della riunione si legge che il Pna Grasso “precisa di non avere registrato vio- lazioni del protocollo del 28.4.2011 tali da poter fondare un intervento di avocazione a norma dell’art. 371-bis Cpp. Il Pna rimetterà al Pg un’informativa scritta”. L’esatto contrario di quel che affermano Ciani e Severino. Del resto, se il Pg non avesse chiesto a Grasso di avocare l’indagine, perché mai Grasso avrebbe risposto di non poterla avocare? Terza bugia: Grasso ha ricostruito i fatti in un’intervista del 22 giugno 2012 alla nostra Sandra Amurri. E ha raccon- tato di avere respinto le richieste del Pg non solo di avocare, ma anche di indirizzare e in- fluenzare i pm di Palermo: “Mi è stata richiesta (da Ciani, ndr) una relazione sul coordinamen- to tra le procure. Ho espresso la volontà che mi venisse messo per iscritto. Mi è stato fatto pre- sente che era nei suoi poteri chiederlo verbal- mente. Il 22 maggio ho risposto per iscritto specificando che nessun potere di coordina- mento può consentire al Pna di dare indirizzi investigativi e ancor meno di influire sulla va- lutazione degli elementi di accusa acquisiti dai singoli uffici giudiziari”. Peccato che Ciani e Severino dicano l’opposto. Si spera che Grasso, divenuto nel frattempo presidente del Senato, li smentisca (non fos- s’altro che per non dover smentire se stesso). E soprattutto che, risolta la questione, qualcuno si decida a dire due parole su Di Matteo che rischia la pelle a Palermo proprio per quelle indagini così popolari nel Palazzo. Ma forse l’elogio del ministro al Pg che ha trascinato Di Matteo dinanzi al Csm basta e avanza a farci capire da che parte sta lo Stato: dalla solita. dc E ORA UN PRESIDENTE ANTIBERLUSCONIANO Padre Amorth: “C’è il diavolo dietro Napolitano”. È quello che fa le corna » www.forum.spinoza.it LA CATTIVERIA U di Ilaria Cucchi TRATTATIVA E ALDROVANDI: QUALI GIUDICI TUTELA IL CSM? L’ex comico: “Se volevate governare col Pdmenoelle non dovevate votare 5 Stelle” Il sindaco attacca il segretario, che intanto prepara l’i n co n t ro con Berlusconi per dialogare sul nuovo capo dello Stato » pag. 4 - 5 - 6 - 7 »GOVERNO » Linea dura del capo M5S, che tronca il dibattito interno Grillo: “Mai con il Pd” Bersani tra Renzi e B. » JUAN CARLOS TREMA Indagata Cristina, l’Infanta di Spagna, per corruzione Oppes » pag. 12 Il governo costretto a rimangiarsi l’aumento dell’Irpef per pagare gli arretrati alle aziende In attesa di trovare altre coperture, il tanto annunciato decreto slitta alla prossima settimana. Pronto invece il provvedimento che dimezza i risarcimenti alle vittime degli incidenti e arricchisce i grandi gruppi TASSE, FIGURACCIA DI MONTI E REGALO AGLI ASSICURATORI Dopo la multa di 343 milioni a Dolce & Gabbana, i pm di Milano contestano un’ eva s i o n e di 71 milioni nella vendita di Valentino. Il trionfo del made in Italy NON SOLO MAFIA Tolti 1,3 miliardi all’uomo dei boss Silenzio politico sul caso Di Matteo NO DEL SOPRINTENDENTE I marò e Alemanno, il podestà che se ne frega delle leggi e occupa il Colosseo Zunini » pag. 8 Lo Bianco e Rizza » pag. 10 CALCIATORE DEL COSENZA Caso Bergamini, fu omicidio: dopo 24 anni c’è il movente Scanzi » pag. 14 VENTI DI GUERRA A EST Il dittatore Kim Jong-un circondato da militari LaPresse Lo Stato maggiore dell’esercito di Pyongyang annuncia l’ordine del regime: “spietata” guerra atomica agli Stati Uniti. Che preparano “risposte adeguate” Gramaglia » pag. 13 Nord Corea agli Usa: “Attacco nucleare” Palombi » pag. 2 - 3 » pag. 18 U di Maurizio Pallante LA DECRESCITA CONTRO IL FETICCIO DEL PIL C aro Furio Colombo, da collaboratore occasionale del Fatto Quotidiano e da blog- ger del sito, mi sono trovato in disaccordo con il suo com- mento intitolato “Crisi, l’ora della scelta tra crescita e de- crescita” pubblicato domeni- ca 31 marzo. » pag. 18 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!&!"![

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Giovedì 4 aprile 2 01 3 – Anno 5 – n° 92 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

di Paolo Flores d’A rc a i s

Al Quirinale deve andare un Custode dellaCostituzione e dei suoi valori, unico pegno

perché nei prossimi sette anni siano garantiti inmodo eguale i diritti di tutti i cittadini. Accadessediversamente sarebbe un’indecenza. È perciòdoveroso che sul Colle più alto venga insediatoun Presidente ostile a Berlusconi, visto che dellanostra Costituzione repubblicana Berlusconi èun nemico dichiarato e sfacciato: ha cercato dicalpestarla e sopprimerla, l’ha aggirata infinitevolte (senza trovare al Quirinale i necessari “al -tolà!”), ha vilipeso i magistrati ligi solo alla “leggeeguale per tutti” come mafiosi e metastasi, hasantificato i grassatori che derubano con l’eva -sione fiscale i cittadini onesti, ha esaltato comeeroi i suoi stallieri/capicosca, ha riempito il Par-

lamento per quasi un ventenniodi lenoni e prostitute, trasfor-mandolo in una suburra, umi-liando tale istituzione oltre ognilimite quando ha ottenuto che lasua maggioranza dichiarasse so-lennemente una meretrice “ni -pote di Mubarak” e dunque casodiplomatico.Nell’attuale Parlamento ci sono

ampiamente i numeri per un Presidente di svol-ta, di restaurazione democratica, prodromo ne-cessario perché l’Italia esca dal quasi ventenniodi abiezione che l’ha ridotta a macerie. Berlu-sconi pretende invece un Presidente d’Immuni -tà, l’opposto di un Presidente “giustizia e libertà”che i valori della Costituzione e il voto degli ita-liani esigono. Bersani e Grillo si assumerebberouna responsabilità imperdonabile, se – per opereo per omissioni – non eleggessero un tale Pre-sidente, visto che ne hanno i numeri.L’eletto al Quirinale condizionerà almeno duelegislature, oltre che le scelte immediate (il go-verno, e il se e quando di elezioni anticipate).Senza arrivare a definirli Presidenti d’Immunità(i potenti oggi hanno la querela facile, e tutti inomi che faremo sono di gentiluomini) risultalapalissiano anche ai bambini e ai sassi, che iprossimi sette anni sarebbero diversissimi per lavita civile, politica, sociale, se al Quirinale an-dassero Grasso anziché Caselli, Marini anzichéZagrebelsky, Veltroni anziché Laura Boldrini,Amato anziché Rodotà, Violante anziché Cor-dero, o un riconfermato Napolitano anziché Bar-bara Spinelli. E non dimentichiamo D’Alema an-ziché Prodi. Il Pd e il M5S hanno le carte di moltinomi per far vincere la prima mano all’Italia chevuole la rivoluzione morale della legalità e dellalotta ai privilegi e alla corruzione. Non ascolti ilPd le sirene delle “larghe intese”, non ascolti ilM5S le sirene dell’autoreferenzialità.

La ministra che dice bugie

di Marco Travaglio

Qualche ingenuo si aspettava forse una pa-rola di solidarietà del governo al pm Ni-

no Di Matteo finito nel mirino di Cosa Nostra.Chissà, magari, se non è chiedere troppo, ancheun mezzo monito di Napolitano. O un paio dimonosillabi del Csm e dell’Anm. Invece niente,silenzio di tomba. Anzi, peggio. La ministradella Giustizia Paola Severino ha parlato, maper elogiare il Pg della Cassazione GianfrancoCiani che ha appena promosso l’azione disci-plinare contro Di Matteo. L’elogio, reso notodallo stesso Ciani dinanzi al Csm che l’ha moltoapplaudito, è contenuto nella risposta scrittadella Guardasigilli a una vecchia interrogazio-ne della fu-Idv sulle pressioni esercitate un an-no fa da Ciani sull’allora Pna Piero Grasso,affinché intervenisse sulle indagini della Pro-cura di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, co-me gli avevano chiesto l’indagato Mancino e ilpresidente Napolitano.Il 19 aprile 2012 il Pg convocò Grasso in Cas-sazione e gli chiese di avocare le indagini op-pure di “coordinarle” con quelle della Procuradi Caltanissetta (che indaga su tutt’altro). Gras-so, correttamente, respinse le due proposte in-decenti, spiegando di non avere poteri di avo-cazione né di indirizzo e, quanto al coordi-namento, esso era già assicurato dal Csm conun protocollo del 28 aprile 2011 sempre ri-spettato dalle due Procure. L’Idv chiedeva senon fosse il caso di promuovere l’azione di-sciplinare contro il Pg, ma la Severino ha ri-sposto picche sperticandosi in peana a Ciani.Purtroppo, nell’empito elogiativo, è incorsa inalcune bugie davvero gravi per un ministro, pergiunta della Giustizia. Forse perché si è bevutala versione dell’alto magistrato, purtroppo con-traddetta dalle carte.Ciani assicura di non aver mai chiesto a Grassoné di avocare né di indirizzare l’indagine diPalermo, limitandosi a svolgere la sua normalefunzione di sorveglianza. Il che, scrive la Se-verino, risulterebbe “dal tenore della relazioneredatta da Grasso su richiesta esplicita del Pg”.Prima bugia: fu Grasso, come ha raccontato luistesso in varie interviste, a pretendere che il Pggli mettesse per iscritto le sue richieste, così dapotergli rispondere a sua volta nero su bianco elasciare traccia dell’accaduto. Seconda bugia:nel verbale della riunione si legge che il PnaGrasso “precisa di non avere registrato vio-lazioni del protocollo del 28.4.2011 tali da poterfondare un intervento di avocazione a normadell’art. 371-bis Cpp. Il Pna rimetterà al Pgun’informativa scritta”. L’esatto contrario diquel che affermano Ciani e Severino. Del resto,se il Pg non avesse chiesto a Grasso di avocarel’indagine, perché mai Grasso avrebbe rispostodi non poterla avocare? Terza bugia: Grasso haricostruito i fatti in un’intervista del 22 giugno2012 alla nostra Sandra Amurri. E ha raccon-tato di avere respinto le richieste del Pg nonsolo di avocare, ma anche di indirizzare e in-fluenzare i pm di Palermo: “Mi è stata richiesta(da Ciani, ndr) una relazione sul coordinamen-to tra le procure. Ho espresso la volontà che mivenisse messo per iscritto. Mi è stato fatto pre-sente che era nei suoi poteri chiederlo verbal-mente. Il 22 maggio ho risposto per iscrittospecificando che nessun potere di coordina-mento può consentire al Pna di dare indirizziinvestigativi e ancor meno di influire sulla va-lutazione degli elementi di accusa acquisiti daisingoli uffici giudiziari”. Peccato che Ciani eSeverino dicano l’opposto.Si spera che Grasso, divenuto nel frattempopresidente del Senato, li smentisca (non fos-s’altro che per non dover smentire se stesso). Esoprattutto che, risolta la questione, qualcunosi decida a dire due parole su Di Matteo cherischia la pelle a Palermo proprio per quelleindagini così popolari nel Palazzo. Ma forsel’elogio del ministro al Pg che ha trascinato DiMatteo dinanzi al Csm basta e avanza a farcicapire da che parte sta lo Stato: dalla solita.

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E ORA UN PRESIDENTEA N T I B E R LU SCO N I A N O

Padre Amorth:“C’è il diavolodietro Napolitano”.È quello che fa le corna

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LA CATTIVERIA

U di Ilaria Cucchi

T R AT TAT I VA

E ALDROVANDI:

QUALI GIUDICI

TUTELA IL CSM?

L’ex comico: “Se volevategovernare col Pdmenoellenon dovevate votare 5 Stelle”Il sindaco attacca il segretario,che intanto prepara l’i n co n t rocon Berlusconi per dialogaresul nuovo capo dello Stato

» pag. 4 - 5 - 6 - 7

»GOVERNO » Linea dura del capo M5S, che tronca il dibattito interno

Grillo: “Mai con il Pd”Bersani tra Renzi e B.

» JUAN CARLOS TREMA

Indagata Cristina,l’Infanta di Spagna,per corruzione

Oppes » pag. 12

Il governo costretto a rimangiarsi l’aumento

dell’Irpef per pagare gli arretrati alle aziende

In attesa di trovare altre coperture, il tanto

annunciato decreto slitta alla prossima

settimana. Pronto invece il provvedimento

che dimezza i risarcimenti alle vittime

degli incidenti e arricchisce i grandi gruppi

TASSE, FIGURACCIA DI MONTIE REGALO AGLI ASSICURATORI

Dopo la multa di 343 milionia Dolce & Gabbana, i pm di Milano contestanoun’eva s i o n e di 71 milioni nella vendita di Valentino. Il trionfo del made in Italy

NON SOLO MAFIA

Tolti 1,3 miliardi

all’uomo dei boss

Silenzio politico

sul caso Di Matteo

NO DEL SOPRINTENDENTE

I marò e Alemanno,

il podestà che se

ne frega delle leggi

e occupa il Colosseo

Zunini » pag. 8

Lo Bianco e Rizza » pag. 10

CALCIATORE DEL COSENZA

Caso Bergamini,

fu omicidio:

dopo 24 anni

c’è il movente

Scanzi » pag. 14

VENTI DI GUERRA A EST

Il dittatore Kim Jong-un circondato da militari La Pre ss e

Lo Stato maggiore dell’esercito di Pyongyang annuncia

l’ordine del regime: “spietata” guerra atomica agli Stati

Uniti. Che preparano “risposte adeguate” Gramaglia » pag. 13

Nord Corea agli Usa:“Attacco nucleare”

Palombi » pag. 2 - 3

» pag. 18

U di Maurizio Pallante

LA DECRESCITA

C ON T RO

IL FETICCIO

DEL PIL

Caro Furio Colombo, dacollaboratore occasionale

del Fatto Quotidiano e da blog-ger del sito, mi sono trovato indisaccordo con il suo com-mento intitolato “Crisi, l’oradella scelta tra crescita e de-crescita” pubblicato domeni-ca 31 marzo. » pag. 18

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QuotidianoDir. Resp.: Ezio Mauro

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SettimanaleDir. Resp.: Giorgio Mulè

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Il sì della giunta ai Piani di sviluppo dei settori ortofrutticolo e cerealicolo

Mastrosimone: “Promuovere le produzioni del territorio”

Anno 3 Numero 317 del 04/04/2013

L’agroalimentaresi tipicizza

La presentazione da oggi al 6 aprile ad Aliano

Ambiente

A PAG. 3

Nella foto, alcuni prodotti

ortofrutticoli.Un Avviso della

Regione mira a valorizzare

il comparto agroalimentare

lucano

Approvato dalla giunta un Avviso proposto dall’asses-sore all’Agricoltura, Mastro-simone, per la prsentazione di piani di interesse per lo

sviluppo dell’agroalimen-tare. “L’obiettivo - ha detto l’assessore - è di aggregare gli operatori per consen-tire l’utilizzazione di piat-

taforme di trasformazione di sistemi di produzione associata della Basilicata e promuovere le tipicità del-le produzioni del territorio”.

A PAG. 2A PAG. 2

E’ stato pubblicato sul Bur della Regione Basilicata un Avviso per il recupero del sito produttivo inattivo dell’azienda

Dieci milioni di euro il contributo massimo concedi-bile previsto per il recupero dell’ex Lucana calzature di Maratea. Un Avviso pubblico della Regione mira alla reindustrializzazione del sito inattivo e alla salva-guardia dei livelli occupazionali. Le domande vanno inoltrate entro e non oltre il sessantesimo giorno suc-cessivo alla data di pubblicazione sul Bur.

Visite gratuite e informazioni a Matera

Salute

A PAG. 4

Predisposti gli atti dell’accordo quadro

Ammortizzatori

A PAG. 2

Reindustrializzazione

Un bando per l’ex Lucanacalzature

Come riconoscere l’osteoporosiLa giornata di prevenzione Asm

La delibera entro poche oreLa conferma di Viti e Pittella

Biodiversità lucanala mappa dei sitiI risultati di Rete natura 2000

L’inverno è ormai agli sgoccioli e, dopo qualche nevicata, con la primavera emergono tutti i danni al manto stradale causati dal maltempo. E sono molti, in molte zone della città. Buchi e fossi che scava-no l’asfalto e mettono a

rischio la normale circo-lazione delle autovetture, spesso costrette a fare improvvise deviazioni per evitare parti della strada particolarmente danneg-giate, come la corsia in via di Giura, percorsa anche da ambulanze.

Ancora critica la situazione nel capoluogoil manto stradale dissestato in molti rioni

Potenza, in crisi la viabilità a causa delle buche e dei fossiA rischio automobili e pedoni

Definisce “una sorpresa” la sua prima visita a Matera. Per Charles Landry, esper-to urbanista inglese, in visita a Matera per parte-cipare al simposio sui siti Unesco, vincere la compe-tizione per capitale della cultura 2019 “è difficile ma

questo consente maggio-re libertà”.Intanto a livello nazionale, mentre Venezia sembra disinteressarsi della corsa al 2019, spunta l’outsid-er Bergamo con un pro-gramma e un sito ad hoc per la competizione.

L’esperto di urbanistica inglese in visita nei Sassi per il simposio sui siti Unesco

Matera capitale della cultura 2019, l’opinione di Charles LandrySpunta la candidatura di Bergamo

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Basilicata Mezzogiorno

La Regione Basilicata è im-pegnata sul recupero del-le aree inattive per ridare impulso all’occupazione e rivitalizzare i siti industria-li abbandonati. Ha questo obiettivo un Avviso pub-blico che mira a promuo-vere la realizzazione di piani di reindustrializza-zione e salvaguardia dei livelli occupazionali del sito inattivo dell’ex Lucana calzature. L’Avviso è stato pubblica-to sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata del primo aprile scorso. Lo stabilimento dell’azienda si trova nel comune di Ma-ratea.La Manifestazione di inte-resse deve essere redatta utilizzando l’apposita mo-dulistica da scaricare sul sito basilicatanet.it.

Sono ammissimibili alle agevolazioni i Piani volti alla realizzazione di in-terventi di ristrutturazio-ne e ampliamento dello stabilimento esistente o alla realizzazione di Piani fuori sito di salvaguardia dei livelli occupazionali. Alle domande va allegata una descrizione del piano con il relativo progetto di investimento (dimensio-ne dell’impresa propo-nente, descrizione degli interventi che si intendo-no realizzare e del ciclo produttivo, ammontare dell’investimento com-plessivo, il piano econo-mico e finanziario).Il Piano, inoltre, deve ob-bligatoriamente preve-dere la ricollocazione di un numero minimo di sessanta unità lavorative

già impegnate nella pre-cedentae attività in caso di piani di reindustrializ-zazione relativi allo stesso sito e la ricollocazione di settantadue unità in caso di industrializzazione fuo-ri sito.Il punteggio complessi-vo massimo attribuibile al Piano candidato è di cento punti, ripartiti sulla base della dimensione e credibilità del soggetto proponente, dell’occupa-zione attivata dall’iniziati-va industriale, della can-tierabilità e dei tempi di realizzazione, della capa-cità di stimolare la nascita di attività indotte, degli elementi di innovazione, salvaguardia ambienta-

le, risparmio energetico, processo di produzioni di qualità.Il contributo massimo concedibile per l’investi-mento è di dieci milioni di euro.Le istanze dovranno per-venire entro le ore dodici del sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bur della Regione. Le domande che arriveranno oltre la scadenza saranno automaticamente escluse. Le manifestazioni di inte-resse devono essere con-tenute in plico chiuso. per mainfo: [email protected] oppu-re [email protected] (Bm4)

Sono stati predisposti tutti gli atti finalizzati al recepimento in sede amministrativa dell’Accordo quadro sottoscritto con le Organizzazioni sin-dacali sugli ammor-tizzatori in deroga. A confermarlo sono gli

assessori regionali al Lavoro, Formazione, Cultura e Sport, Vincenzo Viti, e alle Attività produttive, Mar-cello Pittella. “La giunta regionale – informano gli assessori – ap-proverà la delibera di recepimento nelle prossime ore. Tutto ciò si è reso possibile per l’impegno posto nell’accelerazione di tutti gli adempimenti che si rendevano necessari”.Nello scorso mese di marzo sono stati sottoscritti l’Accordo quadro regionale per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013 e le linee operative per la gestione degli stessi, l’Accordo quadro inte-grativo per i lavoratori ultracinquantacinquenni per l’anno 2013 e l’Accordo quadro integrativo a com-pletamento delle domande di accesso agli ammor-tizzatori sociali in deroga per l’anno 2012.

Avviata la selezione di quindici aziende del Pollino e della valle del Noce

In seguito al successo del primo progetto di diffusio-ne realizzato nel 2011 dall’Alsia delle tecniche di colti-vazione di alcune piante officinali (tarassaco, melissa, menta, anice, coriandolo), l’azienda ha deciso di ripe-tere l’iniziativa con un bando che scade il prossimo 8 aprile. Nel primo progetto sono stati coinvolti 11 imprenditori agricoli del Pollino e del Lagonegrese, i quali hanno realizzato altrettanti campi dimostrativi e consegnato il prodotto preventivamente essiccato e triturato alla ditta farmaceutica Evra di Lagonegro, partner del progetto. Nel corso del 2012 il progetto è stato ripetuto al fine di saggiare altre specie offici-nali, tra cui l’althea, la bardana, il finocchio, la mal-va, la gramigna, il meliloto, l’ortica ed il rafano. Per il progetto odierno, sempre di concerto con la ditta Evra, è stato deciso di inserire nelle prove dimostrati-ve di coltivazione nuove e diverse specie officinali. Si è deciso, inoltre, di avviare la selezione di 15 imprese agricole operanti nel versante lucano del Parco Na-zionale del Pollino e della Valle del Noce, aree idonee per condizioni pedo-climatiche e collocazione geo-grafica, a garantire produzioni di piante officinali di elevata qualità relativamente al contenuto in princi-pi attivi ed all’assenza di pesticidi. Secondo l’Alsia il progetto potrebbe detrminare una ricaduta positiva sulla tutela del territorio e contribuire allo sviluppo agricolo. Info: [email protected] (Bm4)

Alsia, una microfilieraper le piante officinali

La Regione ha pubblicato un avviso per il recupero del sito dell’azienda di Maratea

Viti e Pittella confermano l’approvazione della delibera di giunta nelle prossime ore

Accelerata sugli ammortizzatori sociali

Una veduta aerea di Maratea

Un mezzo agricolo in attività

E’ stato approvato dalla giunta regionale l’Avviso per la presentazione di in-teresse a Piani di sviluppo agro-alimentare per lo svi-luppo territoriale. L’avviso, proposto dall’assessore all’Agricoltura, Rosa Ma-strosimone, si rivolge alle organizzazioni di produt-tori, alle associazioni tem-poranee di impresa, alle associazioni temporanee di scopo e agli imprendi-tori singoli o associati che operano nell’agroalimen-tare. Avranno priorità le iniziative volte a poten-ziare i comparti ortofrut-ticolo (prodotti freschi e trasformati) e cerealicolo e le iniziative di sviluppo volte al riutilizzo di strut-ture produttive situate nella macroarea B-Me-tapontino nel comparto ortofrutticolo. La Regione intende mettere a dispo-sizione risorse pari a 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, program-mazione delle risorse re-sidue del 2007/2013. Per accedere al sostegno, le associazioni e le imprese devono essere costituite ed operanti da almeno 6

mesi e avere sede in Ba-silicata. Tra i requisiti di ammissibilità alle agevo-lazioni, i Piani dovranno prevedere interventi fina-lizzati alla realizzazione o acquisizione di stabili-menti da terzi a condizio-ni di mercato, all’adegua-mento tecnologico delle strutture produttive con

riferimento alla logistica, alla catena del freddo, ai processi di confeziona-mento e condizionamen-to, all’innovazione tecno-logica, alla formazione del personale per almeno 500 ore e alle ricerche di mer-cato. “L’Avviso – ha spie-gato Mastrosimone – ha l’obiettivo di aggregare gli

operatori per consentire l’utilizzazione di piatta-forme di trasformazione e commercializzazione ai sistemi di produzione associata della regione, favorire la concentrazione dell’offerta, razionalizzare i costi della logistica, au-mentare la competitività delle imprese”. (Bm4)

Un bandoper l’ex Lucanacalzature

Predispostitutti gli atti

Agroalimentare, l’ok ai Piani di sviluppoMastrosimone: “L’obiettivo è quello di aggregare gli operatori, favorire la concentrazione dell’offerta, aumentare la competitività”

Progetti-pilota

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Basilicata Mezzogiorno

Salvaguardare gli habi-tat naturali più preziosi in termini di biodiversità, individuando le specie a rischio o tipiche dei vari paesi europei e studiando piani di sviluppi ecocom-patibili e sostenibili per l’ambiente. Questo l’obiettivo princi-pale del programma Rete Natura 2000, piano ope-rativo voluto dall’Unione Europea. I risultati della ricerca saranno presenta-ti da oggi fino al 6 aprile nell’auditorum comunale di Aliano, con una confe-renza organizzata da Enea e dalla Regione Basilicata.Al centro dell’incontro ad

Aliano, dal titolo “Rete na-tura 2000: percorsi di con-taminazione tra natura, scienza, arte e cultura dei luoghi”, ci sono i dati tec-nico-scientifici che pro-vengono dall’analisi del territorio lucano e delle sue peculiarità in termini di biodiversità. Il lavoro di studio, durato quattro anni, è stato volu-to dalla Regione Basilicata per individuare misure di tutela e conservazione o applicare piani di gestio-ne veri e propri nei siti maggiormente interessati da minacce come le aree costiere, soggetti ad atti-vità erosiva.

In Basilicata sono stati individuati circa 50 siti di interesse comunitari, de-nominati Sic, e 17 zone di protezione speciale, de-nominate Zps, che occu-pano circa il 17 per cento dell’intero territorio regio-nale.Il convegno arriva al ter-mine di una fase sostan-ziale del Programma Rete natura 2000 in cui una importante attività co-noscitiva è stata svolta sul campo da un gruppo multidisciplinare di 150 esperti, coordinati da una cabina di regia costituita da 15 enti di ricerca. Nel corso della tre giorni

ci sarà spazio anche per l’arte e le scuole. Saranno infatti premiati i vincitori dei tre concorsi, “Raccon-tare Rete natura 2000”, “Fotografare Rete natura 2000” e “Percorrere Rete natura 2000”, ideati per promuovere, valorizzare e diffondere la conoscenza del progetto comunitario per la salvaguardia della biodiversità. La giornata conclusiva sarà invece de-dicata alle scuole, prota-goniste del concorso “Rac-contare Rete natura 2000”, sensibilizzando i ragazzi sul valore delle risorse na-turali e della cultura del proprio territorio. (bm8)

I numeri della regione

Il progetto Rete Natura 2000

Le misure di prevenzione

In Basilicata sono stati identificati ben 61 habitat di interesse comunitario, di cui 12 sono prioritari, ovvero particolarmente importanti dal punto di vista naturali-stico e conservazionistico. Tali ambienti di pregio sono presenti a partire dalla fa-scia costiera, con l’habitat “Praterie marine di Posido-nia”, Sic costa tirrenica, fino alla fascia montana con l’habitat “Faggeti degli Appennini”.

Il programma Rete natura 2000 è lo strumento princi-pale dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità. Obiettivo del programma è il censimento delle specie animali e vegetali di particolare importan-za o a rischio estinzione e avviare progetti per la salva-guardia di queste specie e degli habitat in cui vivono.

Dalla ricerca emerge che lo stato di conservazione dell’ambiente lucano non è in forte pericolo. La situa-zione più a rischio è quella degli habitat dunali, in stato “non favorevole” per oltre il 60 per cento, mentre il mi-glior assetto ambientale è quello delle praterie.Su 21 siti comunitari sono state adottate misure di tu-tela e conservazione generali e sito-specifiche, mentre sono stati redatti 8 piani di gestione per altri 27 siti.

Lupi, lontre, numerose specie di orchidee, una coppia della rara cicogna nera. Sono queste alcune delle specie animali e ve-getali di importante va-lore ambientale ospitate dalla Basilicata e segnala-te dal progetto Rete natu-ra 2000.Tra i mammiferi c’è il “Ca-nis lupus”, specie in ripre-sa nell’Appennino meri-dionale, in particolare sul Pollino e nella Val d’Agri. Tra i rettili di particolare importanza è la tartaruga “Caretta caretta”, presen-te lungo la costa Jonica mentre particolare rilievo è da tributare ad “Austro-potamobius pallipes”, un gambero d’acqua dolce, in Basilicata inserito in di-

versi habitat fluviali ma in via di scomparsa in quasi tutta Italia. Unica specie vegetale prioritaria è la “Stipa au-stroitalica”, tipica delle praterie e presente sul ter-ritorio lucano in 8 Sic.Tra le altre specie signifi-cative ci sono la “Lutra lu-tra”, la lontra, importante bioindicatore della qualità delle acque, e la “Salaman-drina terdigitata”, la sala-mandra dagli occhiali.Tra gli uccelli degna di nota la presenza della “Ciconia nigra”, la cicogna nera, volatile raro e quasi scomparso in Italia. Tra le altre specie segnalate c’è “Aquila chrysaetos”, l’aqui-la reale, presente nel Polli-no e nella Val d’Agri. (bm8)

Le specie protettein Basilicata

Un’immagine della cicogna nera

Una foto della costa di Maratea

Esemplari da tutelare: il lupo, la lontra, la cicogna nera e la tartaruga Caretta Caretta

Presenti sul territorio varietà di flora e fauna tipiche e di alto valore ambientale

I dati lucani saranno presentati da oggi e fino al 6 aprile nel comune di Aliano

Rete natura2000, la mappadella biodiversità lucanaI siti naturalistici significativi occupano il 17% del territorio regionale

Sul sito www.natura2000basilicata.it è possibile avere ulteriori informazioni sul programma comunitario. Dal sito è possibile consultare il program-ma del convegno di Aliano, con l’ordine degli eventi e dei convegni previsti nella tre giorni e con ulteriori contatti per ave-re informazioni aggiuntive sulla manife-stazione.

Il programma

Informazioni online

Sono stati individuati 50 luoghi di interesse comunitario e 17 zone di protezione speciale. Dei 61habitat di rilevanza ecologicaben 12 sono considerati prioritari

La scheda

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Basilicata Mezzogiorno

Domenica prossima 7 aprile si terrà a Matera una giornata di informazione e prevenzione sull’Osteo-porosi.L’evento si svolgerà pres-so la sede dell’Associa-zione Amici del cuore. La giornata è organizzata dall’Unità operativa di Ra-diologia diretta dal dottor Michele Nardella e dalla Unità operativa di Endo-crinologia dell’Ospedale di Matera dal diretta dal dott. Giuseppe Lagonigro, in collaborazione con il Corpo Italiano di soccor-so dell’Ordine di Malta. In occasione della Giornata materana sull’Osteopo-rosi verranno effettuate visite ed esami gratuiti per la diagnosi precoce dell’osteoporosi, unita-mente a informazioni e relazioni sull’argomento. Con il termine osteopo-rosi si intende una condi-zione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza causata da fattori nutrizio-nali, metabolici o patolo-gici. Lo scheletro è quindi soggetto ad un maggiore rischio di fratturepatolo-giche, in seguito alla dimi-nuzione di densità ossea e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa.Anche se general-mente l’osteoporosi viene considerata una patologia a carico delle ossa, secon-

do alcuni si tratterebbe di un processo parafi-siologico la cui presenza predispone a un maggior sviluppo di fratture pato-logiche, una conseguente diminuzione della qualità e della speranza di vita e di complicanze dovu-te alle fratture, se non adeguatamente trattata. Poiché viene considerata troppo facilmente ma-lattia, il British Medical Journal l’ha inclusa in un elenco di “non-malattie”. Attualmente, ogni anno, in Europa e Usa, si verifi-

cano più di 2.3 milioni di fratture da osteoporosi. Fra le varie malattie ossee è la più diffusa, colpisce entrambi i sessi, maggior-mente quello femminile dopo la menopausa, che aumenta considerevol-mente il rischio sino a 4 volte. Per quanto riguar-da l’etnia, anche se si ri-scontra in tutte, la razza bianca e quella asiatica sono le più colpite, an-che se in uno studio con-dotto negli USA è stato riscontrato che le donne africane sono quelle più

in pericolo di vita per le fratture. La causa è nella perdita dell’equilibrio fra osteoblasti e osteocla-sti. La prima categoria di cellule contribuisce alla formazione ossea, la se-conda contribuisce al ri-assorbimento osseo, se gli osteoclasti lavorano più velocemente degli osteo-blasti, l’osso si deteriora. Esistono diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità che l’osteopo-rosi si manifesti: età, fat-tori genetici e carenza di ormoni.

Asm, osteoporosigiornata di prevenzionePresso la sede dell’associazione Amici del Cuore a Matera, domenica prossima verranno effettuate visite gratuite per la diagnosi precoce

Saranno fornite informazioni riguardanti la malattia ossea

Dal ConsiglioConsorzio Bradano e Metaponto Giordano (Pdl) su canoni irrigui

Il consigliere regionale del Pdl in merito all’aumento dei canoni ha evidenziato “la gravità del provvedimen-to che toglierà alle aziende agricole per le tre annualità del 2010, 2012 e 2013, per le quali il Consorzio reclama 142 euro ad ettaro in più, la bellezza di circa 9 milioni di euro”.

Attività estrattive Romaniello (Sel) su assunzioni

Arttività estrattive. Per il consigliere di Sel “almeno l’80% delle nuove assunzioni dovrebbero essere riservate ai lucani. Solo così i Centri per l’Impiego potranno con-trastare il processo di liberalizzazione del mercato del lavoro”

Gara servizi pulizia sede ConsiglioInterrogazione Rosa (Pdl)

Rosa ha presentato un’interrogazione per l’appalto del servizio di pulizia della sede del Consiglio e della sede distaccata di Matera. Al presidente della Giunta Rosa chiede di conoscere: “se è stato rispettato il numero di ore previsto nel progetto tecnico e il numero di addetti”.

Forestali nell’area PollinoVita (Psi) adeguare numero addetti

Per il capogruppo del Psi “va individuata una soluzione alla perdita, nel corso degli anni, di addetti nell’area del Parco e va adeguata la LR 42/98” alle novità del compar-to per garantire la razionale gestione selvicolturale che assicuri il mantenimento degli equilibri naturalistici”.

Collegato Finanziaria 2013Gli emendamenti di Romaniello (Sel)

Le proposte riguardano i ticket per l’assistenza farma-ceutica e ambulatoriale e l’assistenza domiciliare a pa-zienti Sva e Scm. Nel primo (che ha la firma anche del consigliere Scaglione (Pu), Romaniello propone l’abro-gazione della normativa contenuta nella Legge regio-nale di Assestamento del Bilancio regionale di previsio-ne 2011 e pluriennale 2001-2013. Nel secondo tenuto conto dell’Intesa Stato Regione con il riparto del Fondo Nazionale per le non autosufficienze (alla Basilicata 1 milione 70 mila euro), si chiede di rico-noscere ai nuclei familiari residenti in regione che han-no al loro interno un componente in stato vegetativo o stato di minima coscienza un contributo mensile di 500 euro destinato al “familiare-care giver” per lo svolgi-mento di attività di aiuto e supporto al congiunto.

Gli emendamenti di Rosa (Pdl)

Tre gli emendamenti proposti. Il primo sulla L.R. n.23/2000 su risarcimento dei danni causati alle produ-zioni zootecniche dalla fauna selvatica o inselvatichita. Il secondo in materia di incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata proponendo che si stanzino ulteriori 4.000.000 di euro per finanziare le imprese ammesse ai benefici della prima tranches che non avevano trovato copertura negli stanziamenti origi-nari. Il terzo per estendere le certificazioni medico spor-tive, affinché le prestazioni per gli accertamenti sanitari compresi gli accertamenti di revisione siano erogate in forma gratuita per tutti i cittadini residenti in Basilicata”. L’emendamento di Singetta (Gm)

Il consigliere Alessandro Singettaè intervenuto in ma-teria di canoni di locazione degli alloggi di edilizia resi-denziale pubblica, in materia di esenzione tassa di cir-colazione per disabili che versano in stato di handicap grave.Su quest’ultima ha proposto di estendere l’esenzione anche ai disabili che versano in stato di handicap gra-ve così come previsto dal comma 3 dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992,, ed ai titolari di indennità di ac-compagnamento”.

La riunione, organizzata dall’ufficio Autonomie locali della Regione, si terràdomani a Potenza nella Sala Inguscio

Approvato a maggioranza con 17 voti

IL Patto di Stabilità per i piccoli Comuni :analisi degli adempimenti e consigli operativi ”. Questo il nome del Seminario di studio organizzato dall’ Ufficio Auto-nomie locali e decentramento amministrativo della Regione Basilicata che si svolgerà domani, 5 aprile a Potenza nella Sala Inguscio dellla Regione. Saranno trattati alcuni aspetti legati all’applicazione del Patto di stabilità negli enti locali come: i soggetti passivi e fattispecie escluse; il calcolo degli obiettivi, connes-sioni con il bilancio tradizionale e modalità del moni-toraggio; certificazioni, controlli e rendicontazioni; il concetto di saldo di competenza mista utile ai fini del patto di stabilità interno e le sanzioni e le modalità applicative. Si parlerà anche dei profili di responsabi-lità in caso di mancato raggiungimento degli obietti-vi ed in caso di artifici contabili o altre forme elusive.

Approvato dalla quarta Commissione consiliare, Politica Sociale, il disegno di legge della Giunta che reca “Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, meglio conosciuto come “colle-gato alla legge finanziaria 2013”. Il disegno di legge è strutturato in quattro capi e diciassette articoli. Il I° è dedicato all’assetto istituzionale del servizio sanita-rio regionale. Il II° riguarda le Politiche sociali con ri-ferimento alle strutture a ciclo diurno e residenziale. Il III° individua urgenti disposizioni per la semplifica-zione della dismissione dei beni di riforma fondiaria mentre il IV° riguarda i contratti di collaborazione co-ordinata e continuativa stipulati dalla Regione.

Il Patto di stabilità per i piccoli Comuni seminario di studio

Collegato Finanziaria 2013Si della IV Commissione

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Basilicata Mezzogiorno04.04.2013 N.317 PAG. 5

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013 PAG. 6

32 Giovedì 4 aprile 2013

«Matera non èsolo Sassi»L’esperto inglese analizza la sfida del 2019«E’ difficile, ma fornisce anche molta libertà»

Urbanistica e culturaCharles Landry e il binomio fra passato e futuroOggi il “padr e” della città creativa sarà al Simposio sui siti Unesco

di ANTONELLA CIERVO

DAL cardigan spunta unamatita. Chissà se gli è servi-ta, osservando una città co-me Matera della quale finoa qualche giorno fa non sa-peva nulla. Charles Lan-dry, oggi pomeriggio alle17,30 parlerà al terzo sim-posioper la stesuradelPia-no di gestione del sito Une-sco.

All’urbanista inglese,padre del movimento cherilegge la pianificazionedelle città, spetta il compitodi parlare di evoluzione efuturo. Il binomio, spessosviluppato in modo gene-ralista, è invece uno deglistimoli migliori per affron-tare una conversazionecon lui.

Cosa può dire dopo leprime 24 ore trascorse aMatera?

«Una sorpresa! FrancoBianchini mene avevapar-lato ma una cosa sono le pa-role, un’altra è ciò che vedicon i tuoi occhi.E’una cosaunica, una parte profondache emerge».

Matera può vincere lasfida del 2019?

«E’ difficile, ma proprioquesta difficoltà dà la liber-tà di dire ciò davvero si pen-sa. Chi è favorito, per alcu-ni versi ha un certo timore;in caso contrario ci si puòrilassare, avere maggiorecreatività, essere più aper-ti».

C’è un tesoro, che que-sta città può portare alloscoperto per vincere?

«Si tratta di una combi-nazione di diversi fattori.Sono stato colpito, ad esem-pio, nell’Artico da unamappa da cui ho potuto os-servare l’Europa e il mondodall’alto. Credo che se po-tessimo guardare il Mezzo-giorno d’Italia dal basso,avremmo una visione diffe-rente.

E’ questo l’aspetto cheapre possibilità. Non credoche questa cittàsi possa os-servare pensando ai Sassi.Non è solo questo, sonomolti elementi messi insie-me».

Per la città creativa,serve più denaro o intelli-genza?

«Serve più la mente; il de-naro, naturalmente, aiutama è importante l’attitudi -ne umana, la tensione chesi vive in tutta Europa.

E’ con questo che biso-gna lavorare, come sta fa-cendo moltobene ilgruppodi lavoro di Matera 2019che sta descrivendo passa-

to, futuro,vecchio enuovo.Nel pomeriggio (ieri perchi legge, ndr.) ne parlere-mo nel corso dell’incontrocon il comitato scientifico.Non sarà semplice, biso-gnerà sorprendere il mon-do, scrivere la prima pagi-na su questa città, senzaimmaginare una biogra-fia».

Come si coinvolgono icittadini in processicomequesto?

«E’ un dilemma classico.Non credo che Dio ci mandidall’alto la soluzione, mapenso che sia una combina-zione fra l’ ispirazione de-gli stranieri e i cittadini,unendo sostanza, contenu-ti, conoscenze.

Credo poi si debbano con-frontare le due parti; lostraniero è ignorante mafresco, il cittadino conoscedi piùma forsenon vedeat-traverso il bosco perchè cisono troppi alberi. La co-munità, i diversi gruppi dilavoro richiedono, perciò,una co-creazione. La for-mula migliore è rafforzareconversazioni, fare in mo-do che i luoghi si possanoleggere come un poema,un’opportunità, un modoper comprendere i messag-gi, per muoversi attraver-so i continenti, come un’on -da.

Ogni elemento della no-stra storia deve essere com-posto dall’unione fra il pas-

Charles Landry, parlerà oggi al terzo Simposio a Palazzo Lanfranchi. Ieri ha visitatola città con Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019. Nelle immagini, anchealcune espressioni curiose del guru della città creativa (foto C. Martemucci)

Matera

sato e ciò che siamo oggi,ma anche da Matera all’Eu -ropa ».

Il 2013 sarà un anno im-portante. Cosa bisognafare per essere scelti?

«Ho letto la documenta-zione che presenterete epenso che si debba trasfor-mare tutto ciò in program-ma culturale. Termini co-me isolamento e silenzio,dovrebbero diventare ele-menti centrali di questoprogetto.

Il lavoro dei componentidel Comitato, che stannosvolgendo molto bene, devetrasformarsi in realtà, di-ventare visibile».

Globalizzazione e velo-cità nel trasferimento

delle informazioni, nonrischiano di rendere piùdifficileun processocomequello della città creati-va?

«La gente ha bisogno diessere in un luogo preciso,di avere un’ancòra. Bastapensare alle canne che simuovono, ma restano nellostesso posto. I materanichesi trovanoaMilano o inun altro luogo, possono es-sere lo stesso nella loro cit-tà anche se sono lontani; èquesta l’idea della cittàcreativa.

Qualsiasi problema cisia, pensate al punto debolee fatene la vostra forza.Non so se può andar beneper Matera, ma può essere

un primo passo».Sulla scrivania c’è una

macchina fotografica.Lo sguardo, ha spiegato

Landry, è molto meglio del-le parole e in luogo come lacittà dei Sassi, in cui la sto-ria dell’umanità si presen-ta senza veli nella sua sem-plicità, diventa fondamen-tale.

La conversazioneche og-gi il celebre urbanista diGloucester terrà a Materanon potrà non prescindereda ciò che ha visto.

E forse la città avrà unpatrimonio su cui basare lariflessione sul proprio fu-turo.

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

La genteha bisognodi un luogopr ecisodi un’ancòra

Non credoche Diomandisoluzionidall’alto

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013 PAG. 7

Giovedì 4 aprile 2013 33

Saltata la candidatura dell’area di Nord est a capitale europea dellacultura nel 2019. Lo spiega il sindaco di Venezia

Il sindaco Orsoni: «Non ci porta nulla»

Venezia ci ripensae snobba la gara

| LA M AT R I C O L A IN LIZZA |Sul sito il conto alla rovescia verso l’obiettivo

Bergamo l’outsiderpunta sull’impresa culturale

«Le risorse europeesono quattro soldi.

Lo Stato italianonon metteràun quattrino.

Noi siamogià capitale»

Matera

LE CANDIDATE

Lista per la vittoriaCE ne sono tante e tutte di-verse per caratteristiche cul-turali e geografiche.

Le candidate italiane a di-ventare capitale della culturanel 2019 avranno tutto il2013 per dotarsi di tutti i pa-rametri necessari a renderecompetitiva (e dunque vin-cente) la propria partecipa-zione.

In tutto, si tratta di Perugia-Assisi, Ravenna, Siena, Si-racusa, Venezia (in forse, co-me si legge nell’articolo in pa-gina, ndr.), Bergamo e Lec-ce.

E’ recente, intanto, l’ipote -si di Taranto come candidatapugliese su cui si è espressoanche il sindaco di Bari, Mi-chele Emiliano.

L’impegno di tutte è frene-tico e rivolto a fare in modo dirappresentare il miglior pro-gramma rispetto alle concor-renti. Una gara, insomma,giocata all’insegna della cul-tura e dello sviluppo delle cit-tà, a qualunque latitudine es-se si trovino.

ARRIVA l’outsidernell’elenco dei comuni ita-liani candidati ad essereCapitale Europea dellaCultura nel 201; , nasce lacandidatura dalla Lom-bardia di Bergamo.

Una nuova avversariaper Matera che, nono-stante la lenta partenza, siproietta già nel miglioredei modi nella battaglia asuon di cultura, arte e pro-paganda. “Bergamo a sor-presa”, infatti, è propriouno degli spot lanciati persostenere la candidatura.Un sito molto dinamico,che illustra tutte le bellez-ze della città e spiega neldettaglio il motivo dellacandidatura, che i berga-maschi ritrovano nell’im -prescindibile dose di cul-tura che la propria cittàha donato all’Italia e che,in questo particolare con-testo di candidatura, ri-troverebbero. Un count-down dei giorni che man-cano alla scelta della Capi-tale della cultura italianain alto e la richieste di con-divisione su ogni piatta-forma, richiamandosiproprio come l’outsiderdella competizione.

Una matricola più cheinteressante, secondo al-cune indiscrezioni prove-nienti dal Comitato Mate-ra 2019, che sembra parti-ta bene. Visibilità, vogliadi mettersi in gioco e dipuntare, essendo una cit-tà fortemente industria-lizzata, al connubio traimprese e cultura. Fareimpresa culturale, in altritermini, fanno sapere daBergamo: potrebbe esserequesto lo sbocco naturale,per unire il connubio trale due realtà più in vistadella città, ritrovandoquello spazio che, nel cor-so degli anni, e per stessaammissione del bergama-schi, avevano dimentica-to, tralasciato per dedi-carsi a tutto quanto ri-guardava la produzione,l’industria e il commer-

cio, ma assolutamenteignorando la possibilitàdi dedicarsi al mondo del-la cultura, che oggi vieneinvece visto come nuovopossibile sbocco attraver-so «La raffinata ed esclu-siva città d’arte, ricca dicollezioni e collezionisti,riccadi architetturevene-te e lombarde, di teatri sto-rici, di eredità e iniziativeculturali», si legge sul si-to www.berga-mo2019.eu, intraveden-do già i «I cantieri del fu-tur».

La matricola terribile,ha già pensato, inoltre, dicontattare tutti i perso-naggi famosi più vicini al-la città, creandosi unospot “Tutti per Bergamo2019”che attiri l’attenzio -ne non solo dei personag-gi, ma anchedegli addettiai lavori, che già inizianoa giudicare positivamen-te l’approdo della cittadi-na tre le candidate, sugge-rendo un credito non in-differente, e certamenteda tenere in forte conside-razione.

Francesco [email protected]©RIPRODUZIONE RISERVATA

Salta il Nord Est e probabil-mente anche Venezia tra icandidati a capitale dellacultura del 2019. Gli stentidegli ultimi mesi evidenziatidalle dimissioni del diretto-re della candidatura Mauri-zio Cecconi trovano confer-ma in queste ore nelle paro-le, attese da ampia parte diquel Nord Est che fino aTrento e Bolzano era prontoa sostenere il progetto versoil 2019, del sindaco di Vene-zia, Orsoni che al Corrieredel Veneto sostiene senzamezze misure il passo indie-tro. «Dicerto nonci potràes-sere - spiega Orsoni - unacandidatura Nord Est. PerVenezia decideremo». Ma icommenti tiepidi sull'utilitàdella candidatura lascianopensare che anche Veneziapossa fare un passo indie-tro.

«La candidatura a capitaleeuropea della cultura - so-stiene Orsoni - non portanulla, non porta soldi. Portasolo turisti di cui Venezianon ha alcun bisogno. Le ri-sorse europee sono quattrosoldi, lo Stato italiano nonmetterà un quattrino e Ve-nezia è già capitale della cul-tura». Una stroncatura inpiena regola a cui Orsoni ag-giunge solo un dubbio: «Se ilprogetto è morto lo decideràil consiglio comunale, pos-siamo andare avanti volen-do con Venezia, non certocon tutto il Nord Est - è l'uni-ca apertura del sindaco checonferma come - il bando di-ce che il titoloverrà dato aduna città enon ad un ter-ritorio vasto,non ad un pez-zo d'Italia».

Fin qui ledichiarazionidi Orsoni chelasciano tra-sparire unaserie di mes-saggi benchiari cioè cheil progetto diVenezia insie-me al NordEst è pratica-mente nel cas-setto e che almassimo po-trebbe essereriesumatoquello dellasingola cittàdi Venezia perla quale però non ci sarebbetutto quanto quest'entusia-smo. Tutt'altro. Dubbi sullamarcia indietro del sindacoverrebbero avanzati in que-ste ore dai promotori dellacandidatura ed uno “scon -tro” a tutto tondo sarebbe incorso per cercare di recupe-rare la stessa candidaturache sembra sul punto di ca-dere definitivamente.

Venendo poi più ai fattiche, come contraltare, inte-ressano a Matera si puòprendere facilmente spuntodalle dichiarazioni del sin-daco di Venezia per alcuneconsiderazioni. La prima èche se Venezia è già, in ma-niera acclarata, una capitaledella cultura, Matera ambi-sce e lavora per diventarlo edunque il progetto del 2019è certamente più interessan-te ed è l'ideale per il salto diqualità ulteriore. Anche per-ché far arrivare “solo turi-sti”aMatera, visti anche i ri-sultati degli ultimi giorni,interessa eccome alla cittàdei Sassi che dunquepuò ve-dere in una prospettiva bendiversa il risultato finale an-che rispetto “aiquattro spic-cioli” in arrivo dall'Europa.Checon questaariadi crisi aMatera servono.

Infine l'ultima considera-zione riguarda, più in gene-rale, il progetto di area vastasu cui Venezia e l'interoNord Est provavano a pun-tare e che a questo punto fi-nisce de4cisamente boccia-to. Matera punta su sé stessacon il sostegno dell'interaBasilicata. Un'ottica decisa-mente diversa che lascia an-

che in questo senso ben spe-rare di essere un passo avan-ti ad altre realtà anche tra lepiù attrezzate ed apprezzate.Matera può giocarsi le suechance e a differenza di Ve-nezia vuole davvero diventa-re capitale della cultura nel2019.

Piero [email protected]

«Se il progettoè morto

lo decideràil consigliocomunale.

Andiamo avantisenza il nord est»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013 PAG. 8

Giovedì 4 aprile 2013 17

Il personaggio Prima di Ballarò, coinvolti 19 comunie oltre duemila bimbi

Dieci annidi Bibliomotocarr o

Primo Piano

Con il maestro La Cava a spassoper la Basilicata migliaia di libri e storie

di MARGHERITA AGATA

IL Bibliomotocarro del maestro AntonioLaCava, indieci annidiattività, di chilo-metrine hamacinati, in lungo e in largoper la Basilicata. Segno che le buone ideehanno sempre gambe abbastanza lun-ghe per arrivare lontano. Fino alla ribal-ta nazionale di Ballarò che ha dedicatol’ultima puntata del programma condot-to da Giovanni Floris su Rai 3 alla colora-ta biblioteca itinerante del maestro Toni-no. Dopo 42 anni trascorsi a educare in-tere generazioni di ragazzi nella scuolaelementare D’Onofrio di Ferrandina, ilmaestro non ha perso la voglia di conti-nuare a “seminare”l’interesse per i libri ela lettura. D’altraparte,poteva il pensio-namento fermare i progetti diun sogna-tore? Il Bibliomotocarro, nato nel 2003dal confronto continuo con i suoi piccoliallievi, da allora non si è più fermato. Eha portato il suo carico di libri e storie inben19comuni lucani (14 inprovinciadiMatera, 5 in provincia di Potenza). 58 leclassi coinvolte (53 nel materano e 5 nelpotentino), per un totale di 2354 alunni

raggiunti. Altrettantoimportanti i numeri delprogetto parallelo al Bi-bliomotocarro “Libri dascrivere”: 91 i ragazzicoinvolti in provincia diMatera e 35 in provinciadi Potenza, per un totaledi 126 “piccoli scritto-ri”. Non si contano, in-vece, i volumi distribuitiin dieci anni di attività.Sicuramente più di cin-quantamila (e la stima ètutta al ribasso). Un tra-guardo ragguardevoleper un uomo “imbevutodell’ingenuità dei bim-

bi”, come lui stesso ama autodefinirsi. E,troppe volte, guardato con una certa suf-ficienza proprio per questo. In realtà lavera forza del maestro La Cava è avercontinuato a dare ascolto al bambino cheè in sè, solo parlando la stessa lingua deifanciulli si può arrivare alla loro testa eal loro cuore. Quando, qualche giornofa, gli ho chiesto di incontrarci per trac-ciare un bilancio di questi primi dieci an-ni di “strada”, il maestro non ha na-scosto il suo stupore: «Ma perchèancora ti interessa il Biblio-motocarro?- mi ha detto,con una punta di ramma-rico- a Ferrandina non sene accorge più nessunoche c’è». E poi, con rin-novata sopresa: «Saiche proprio oggi mihanno chiamato daBallarò per sapere diquesto progetto, pen-sa vogliono dedicarmila puntata. Chissà per-chè...» «Perchè te lo meri-ti»- gli ho risposto io. Lachiacchierata l’abbiamocontinuato l’altra sera primadi Ballarò. E il maestro trattene-va a fatica la commozione a ricordare ilprimo Apecar 50 trasformato in Biblio-motocarro. «I primi due anni di attività -racconta - sono stati davvero entusia-smanti. In ognuna delle fermate urbanedel Bibliomotocarro c’erano decine dibambini ad aspettare di poter scegliere ilproprio volume. Ho dato in lettura unamedia di 800 libri al mese». Un’enormitàrispetto alle statistiche che collocano la

Basilicata tra le regioni con il più bassoindice di lettori. Nel 2005 il riconosci-mento più bello: il primo premio del Mi-nistero dell’Istruzioneal concorsoper lapromozione del libro e della lettura. Lostesso anno l’Ape celeste del maestro ar-rivò sino al Salone del libro di Torino, do-ve suscitò l’attenzione e la curiosità di

tutti. Persino di Simona Ventu-ra che fece “rubare” il Bi-

bliomotocarro a DarioVergassola per mo-

strarlo al pubblico di“Quelli che il cal-cio...”. «Dopoquell’esperienza,tornai a Ferran-dina con rinno-vato entusiasmoe proposi il pro-getto “Libri al ci-tofono”, con la

consegna a domi-cilio del libro richie-

sto e per un breve pe-riodo “Libri al super-

mercato”. L’intento eraquello di avvicinare, non so-

lo i bambini, ma anche mamme ecasalinghe alla lettura. Poi hanno inizia-to a chiedermi titoli all’avanguardia eper non deludere le aspettative andavo acomprare di tasca mia i volumi richiesti.Una spesa, ahimè, non sostenibile». Unulteriore riconoscimento all’opera alta-mente sociale svolta da La Cava arrivaancora dal Ministero dell’Istruzione chelo nomina referente regionale del pro-

getto “Amico libro”. «E’questo progetto -racconta il maestro- che mi ha permessodi entrare nelle scuoledi tutta la regionee in collaborazione con l’associazione diMatera Tolbà rendere “più vicina” l’ideadi libro ai ragazzi. I laboratori del fare so-no stata una palestra straordinaria perbambini e ragazzi che hanno trovato unostraordinario canale di dialogo con i ge-nitori. Ecco, nei libri bianchi, scritti dalleriflessioni di ognuno, io ho letto unagran voglia di raccontarsi e di essereascoltati dei ragazzi». Insieme al Biblio-motocarro hanno viaggiato anche i pro-getti -curati dall’Unla e Erminia Pinto-“Entrare con la testa, uscire con gli oc-chi”, in cui si partiva da poesie e filastroc-che per realizzare un video e “Dalla pagi-na al mondo”, in cui il libro era il pretestoper ricavare una sceneggiatura e co-struire un piccolo film. «L’amarezza-confida Tonino - è non aver potuto dareun seguito a queste attività che hannodato a tanti ragazzi lasciati ai margini diavere un’opportunitàdi riscattoe realiz-zazione. L’Ufficio scolastico regionalenon ci ha dato neanche la possibilità dimostrarlo in giro tutto questo lavoro».Intanto che sugli scaffali del Bibliomoto-carro, tra gli oltre mille libri presenti, cisiano circa 200 volumetti di storie scritteinsieme ai bambini stranieri che vivonoda noi in italiano, cinese, arabo, albanesi,è un fatto. Che restituisce dignità e voce atanti “non cittadini”, attraverso un gestosemplice, ma non scontato, come quellodi raccogliere le storie degli altri e condi-viderle. «Il volontariato però- aggiunge

il maestro- non si può fare per sempre.L’unico rammarico che ho è la scarsa at-tenzione delle istituzioni a questo pro-getto, unito alla disattenzione comples-siva della comunità a questo mezzostraordinario di crescita collettiva». Nonè un caso che il secondo Bibliomotocar-ro, quello acquistato con il premio delMinistero, riproduca una casetta contanto di tetto, finestre e comignolo fu-mante. «Il messaggio è - spiega La Cava-che la disaffezione alla lettura si devecombattere prim’ancorache a scuola trale mura di casa». Una cosa è certa, con osenza aiuti, il maestro La Cava non si fer-merà. “Leggere dentro, guardare fuori”è il nuovo progetto a cui sta lavorando.«L’idea- spiega - è di portare i libri in car-cere. Sto aspettando tutte le autorizza-zioni necessarie per poter cominciaredal carcere di massima sicurezza di Mel-fi». E, infine, un invito al sindaco di Ma-teraSalvatore Adduce:«Perchè nonpro-muovere il Bibliomotocarro ambasciato-re della candidatura di Matera a capitaleeuropea della Cultura nel 2019? Offrosin d’ora la mia disponibilità a promuo-vere la lettura nei comuni della provin-cia per Matera 2019». Un testimonial si-curamente da non sottovalutare, consi-derato l’appeal della biblioteca su tre ruo-te: in meno di 24 ore sono oltre 8.000 lecondivisioni su Fb dal sito di Ballarò.Con il Bibliomotocarro i libri, dopo avermesso le ruote, sono pronti a mettere leali...

[email protected]©RIPRODUZIONE RISERVATA

«L’ambasciator eidealedi Materacapitaledella cultura2019»

Il maestro mostra il suo bibliomotocarro nel servizio andato in onda martedì sera durante la puntata di Ballarò. In basso La Cava intervistatodal nostro giornale

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013 PAG. 9

Giovedì 4 aprile 2013X I

MOBILITÀ URBANAIL SERVIZIO AFFIDATO PER TRE ANNI

TARIFFE COMPETITIVEInvariato il costo orario degli stalli mentregli abbonamenti sono stati mantenutigli a costo ridotto per i residenti della Ztl

DOPPIO VANTAGGIO«Il sistema si porrà fine al regime delleproroghe salvaguardando i livelli occu-pazionali», afferma l’assessore Cappella

Parcheggi, si esce dalla precarietàIl Comune ha pubblicato il bando per l’affidamento degli spazi a pagamento

l È stato pubblicato il bando per l’affidamento inconcessione del servizio di gestione dei parcheggi apagamento e resterà aperto fino al 16 maggio 2013.«Con questo bando – afferma l’assessore alla mobilitàurbana, Sergio Cappella – si porrà fine a una ge-stione precaria dell’intero sistema dei parcheggi apagamento che da troppo tempo andava avanti inproroga. Una situazione che, nel corso degli anni hadeterminato non pochi problemi sia sull’ef ficienzadel servizio, sia in relazione alla condizione dei la-voratori. Chi si aggiudicherà la gara gestirà il ser-vizio per tre anni rendendolo più efficiente e coerentecon la riorganizzazione dell’intero sistema della mo-bilità urbana che stiamo realizzando. Inoltre, avràl’obbligo di salvaguardare i livelli occupazionali delladitta uscente. Altro aspetto importante riguarda ilcosto orario del parcheggio che abbiamo voluto man-tenere intatto soprattutto per andare incontro allefasce sociali più deboli. Così come abbiamo man-tenuto gli abbonamenti a costo ridotto per i residentidella ztl». Oggetto dell’appalto è la gestione dei par-cheggi a pagamento per complessivi 1636 posti di-sponibili dei quali 573 su strade pubbliche e 1063 instrutture. I parcheggi in superficie saranno regolatidalla sosta a pagamento dalle ore 8.30 alle ore 13.30 edalle ore 16 alle ore 20.30 di tutti i giorni feriali, dallunedì al sabato con esclusione delle domeniche, dellefestività infrasettimanali e di quelli del 1° e 2 luglio. Iparcheggi in struttura di via Lucana, piazza CesareFirrao e viale delle Nazioni Unite saranno apertiall’utenza dalle ore 0,00 alle ore 24 di ogni giorno,compreso i giorni festivi.

La tariffa oraria della sosta è stabilita come diseguito indicato: 1) stalli in superficie: - “fascia A”:0,70 per ogni ora, nelle seguenti zone: via La Vista, viaRidola, via Don Minzoni, via del Corso, via Roma,Piazza San Francesco, via Scotellaro, via XX Set-tembre, via Lucana e via Ascanio Persio. - “fascia B”:0,50 per ogni ora, nelle seguenti zone: via Annun-

ziatella, via Rosselli Nord, via Gramsci, via Cap-

pelluti, via Passarelli e Via Amendola. - Abbonamentimensili in fascia A : massimo 50,00 ( da praticare sustallo non definito); - Abbonamenti mensili in fasciaB : massimo 35,00 ( da praticare su stallo non de-finito); - Area antistante il Palazzo di Città: 0,30 perogni ora; 2) stalli in struttura:

a) Immobile Piazza Cesare Firrao: quota degli stal-li destinati ad abbonamenti (fino a un massimo del50%) - abbonamento mensile 24 ore: 70,00; - ab-bonamento mensile 12 ore: 40,00; - costo orario 0,50; b)Immobile Via Lucana: quota degli stalli destinati adabbonamenti (fino a un massimo del 50%) - abbo-namento mensile 24 ore: 50,00; - abbonamento men-

sile 12 ore: 30,00; - abbonamento residenti di ZTLtariffa di abbonamento di 15,00 al mese, destinando atale scopo il terzo livello del parcheggio; - costo orarioauto 0,50; - costo orario moto 0,25; - costo orarioautobus 5,00; c) Immobile Via delle Nazioni Unite:quota degli stalli destinati ad abbonamenti (fino a unmassimo del 70%) - abbonamento mensile 24 ore:40,00; - abbonamento mensile 12 ore: 25,00; - costoorario auto 0,50; - costo orario moto 0,25; - costo orarioautobus 5,00.

Gli abbonamenti, nei limiti sopra indicati, sarannogestiti direttamente dal concessionario. Nessun com-penso sarà riconosciuto per la sosta dei mezzi di

AREEDI SOSTASono ben1636 postii disponibilia pagamentoin città deiquali 573su stradepubblichee 1063 instrutture [fotoGenovese]

servizio dei Corpi di Polizia, Amministrazione co-munale, vigili del fuoco, Protezione Civile, servizi disoccorso e di altri mezzi in servizio pubblico in at-tività istituzionale.

Il concessionario dovrà provvedere alla fornitura einstallazione di parcometri elettronici alimentati apila o con allacciamento alla rete elettrica (a cura espese della ditta), che prevedano l’inserimento dimonete di diverso taglio, carte di credito dei maggioricircuiti interbancari, tessere prepagate, ecc.

I parcometri dovranno essere nuovi di fabbrica,tutti dello stesso modello e possedere le caratteri-stiche e le omologazioni previste dalla legge. Deveessere garantito il funzionamento di almeno un par-cometro ogni 25 stalli, e, comunque, almeno uno perogni strada.

Il concessionario ha l’obbligo di salvaguardare ilivelli occupazionali della ditta uscente, sussistenti almomento della scadenza naturale del contratto, conassunzione a tempo pieno, pari a n. 21 unità la-vorative. Tale numero dovrà rimanere invariato pertutta la durata contrattuale. Il concessionario è, inol-tre, tenuto ad attuare, nei confronti dei lavoratoriimpiegati nel servizio, condizioni normative e re-tributive conformi a quelle fissate dalle disposizionilegislative e dai contratti ed accordi collettivi di la-voro, applicabili nella categoria.

Il valore triennale stimato della concessione è paria complessivi 3.300.000,00, Iva esclusa.

L’aggiudicazione del servizio avverrà nei confron-ti del miglior offerente. La gara si svolgerà in formapubblica il giorno 20/5/2013, alle ore 10,30, presso laSede Municipale.

Copia del disciplinare di gara, del bando di gara edel capitolato speciale d’appalto sono disponibili sulsito internet: www.comune.mt.it. Eventuali informa-zioni complementari e chiarimenti possono essererichiesti al Settore Polizia Locale (tel.0835.2671). Lerichieste scritte dovranno essere trasmesse esclu-sivamente via fax al n.0835.26.72.44.

MATERA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013 PAG. 10

Giovedì 4 aprile 2013 I V

ELET TROSMOGINTERROGAZIONE DI BECCE AL SINDACO

TRALICCIOL’antennoneper la telefonia mobileche giganteggia su viaLigure, a Potenza.I residenti temonoche la vicinanzadell’impianto possaessere nocivoalla salute[foto Tony Vece]

Via Ligure, l’antenna da sradicare«Troppo vicina a case e parco»E rispunta il tema del piano di localizzazione mai attuato

MASSIMO BRANCATI

l I residenti continuano a guardarlacon sospetto. Quell’antenna è fonte dipreoccupazione perché si trova a ri-dosso delle loro abitazioni. Il caso delripetitore per la telefonia mobile a viaLigure, già segnalato in passato daglistessi cittadini, viene rispolverato dalconsigliere comunale Nicola Becce cheha firmato un’interrogazione urgente alsindaco della città, Vito Santarsiero.Becce ricorda come in prossimitàdell’antenna ci siano case popolari cir-condate da uno spazio «verde», con pan-chine, aiuole e un parco giochi perbambini: «Per legge - dice ancora Becce- questa tipologia di ripetitore dovrebbeessere collocata a non meno di 70 metridalle abitazioni (distanza non rispettataa via Ligure), data la pericolosità delleonde emesse. La normativa, inoltre, vie-ta la collocazione di tali antenne inprossimità di scuole, asili o locali pub-blici frequentati da bambini».

Tra circa un anno dovrebbe scadere laconcessione del terreno data alla Vo-dafone per l’installazione e la perma-nenza dell’antenna: di qui la richiesta alComune di non concedere ulteriori pro-roghe rimuovendo l’antenna «visto chenon è possibile demolire le case co-struite», ironizza Becce.

Il caso di via Ligure è comune a tantealtre zone della città, al centro di unavera e propria invasione di tralicci. Manon doveva essere individuata un’a re a ,lontana dal centro abitato, dove siste-mare questi impianti? Domanda lecita.La normativa nazionale in materia èmolto chiara e non ammette derogheper nessun motivo: i siti interessativanno immediatamente bonificati, inun contesto come quello regionale chevede la quasi totalità dei comuni lucaniancora privi di un piano di localiz-zazione delle antenne, nonostante lalegge regionale n. 30 del 2000 (mai ri-spettata) li obblighi a dotarsi dell’im -portante misura. La Ola (organizzazio-

SBLOCCA- CREDITI

«Dalle promesseil governo passiai finanziamenti»Santarsiero (Anci) ieri a Roma

S I N DAC O Santarsiero all’uscita da palazzo Chigi

l Intensa giornata romanaper il sindaco di Potenza, VitoSantarsiero, in qualità di de-legato Anci. Da uno studiotelevisivo all’altro (Raitre eSky), intervistato sui temi«caldi» del momento, passan-do per palazzo Chigi dove haincontrato il premier Montiper discutere del decreto sullosblocco dei pagamenti dellaPubblica amministrazione,ma anche delle questioni an-cora aperte della finanza lo-cale: dalla Tares, la nuova tas-sa sui rifiuti che si annuncia«devastante» per i bilanci fa-miliari e degli stessi enti lo-cali, all'Imu la cui prima ratascatterà per fine giugno.

Santarsiero si dice soddi-sfatto degli esiti dell’i n c o n t roromano, a partire dall’impe -gno del governo di varare ildecreto «sblocca-crediti» nonpiù tardi di lunedì prossimo.«Da subito - dice Santarsiero -ci è stato detto che sarannodisponibili 7 miliardi di europer il sistema dei comuni gra-zie ai quali far fronte a tutti idebiti. Cinque miliardi ver-ranno liberati dal patto di sta-bilità e altri due saranno ag-giuntivi». Se tutte le promes-se fatte ieri dal governo sa-ranno mantenute, dunque, sa-rà fatto un grande passo inavanti e finalmente per le im-prese ci sarà una boccatad’ossigeno. «Questo plafond -sottolinea il sindaco di Po-tenza - ci consentirà di su-perare la grave emergenza,ma resta aperto il tema sucome si affronta il federali-smo in Italia. Il sistema deiComuni - aggiunge Santarsie-ro - è il comparto della pub-blica amministrazione che inquesti anni più di tutti harisparmiato e contenuto lespese, eppure viene continua-mente aggredito. E questo, co-me è accaduto con l’Imu, si-gnifica aggredire i cittadini.Non ci si è resi conto chequesto atteggiamento, rivoltoad «affamare la bestia», cioègli enti locali, ha prodottoconseguenze nefaste, con uncalo dei servizi garantiti aicittadini ed un aumento delletasse. Bisogna, invece, crede-re di più nei Comuni, quandol’Italia ha puntato su di loro ècresciuta con i ritmi maggio-ri degli ultimi quaranta an-ni».

Quanto alla Tares, ci sarà

maggiore flessibilità nella ri-scossione: i Comuni potrannochiedere già una prima rata amaggio, ma sarà l’ultima ra-ta, quella di dicembre, ad es-sere interessata dalla sovrat-tassa, legata all’aumento in-trodotto dalla nuova tassa.Santarsiero, durante il suo in-tervento alla trasmissione«Codice a barre» su Raitre, hastigmatizzato il comporta-mento dello Stato che conti-nua ad «utilizzare i tributilocali per risolvere le questio-ni del bilancio dello Stato,trattare i sindaci come i suoigabellieri, ed i Comuni comeilluogo dove prelevare risorseche non vengono da loro uti-l i z z at e » .

Capitolo Imu. La delegazio-ne Anci ha chiesto di risol-vere la questione e il governoha preso tempo perchè dovràrifare dei conteggi per risol-vere al meglio questa questio-ne particolare. «È stato chia-rito – afferma Santarsiero –che in merito agli immobilicomunali, occorre eliminarla,considerato che è una entratache non potrà mai essere in-c a s s at a » .

Insomma, entro lunedì ilgoverno dovrebbe sciogliere ilnodo, ponendo fine ai ritardinei pagamenti «a cascata». Sidirà: lo Stato, purtroppo, ciha abituati a questi ritardi.Ma non è sempre così. Ci so-no circostanze in cui Roma èpuntualissima a pagare. Ri-sulta per esempio che gli «as-segni di reinserimento» o «as-segni di solidarietà» per i 600ex parlamentari che non sonostati rieletti saranno pagatipuntualmente entro la finedel mese. Ricordiamo alcunedelle somme «dovute» (si faper dire): 217mila euro aD’Alema, 250mila euro a Fini,215mila euro per Livia Turcoe Domenico Nania, 175milaeuro per Roberto Maroni,174mila euro per Franco Ma-rini, 158mila per GianfrancoMicciché, 157mila euro perBeppe Pisanu, 148mila perItalo Bocchino, 100mila europer Francesco Rutelli, Pier-luigi Castagnetti e MaurizioPaniz. Tutti potranno andareall’incasso entro fine mese,regolarmente. E questo par-ticolare suscita grande rabbianei cittadini: perché le im-prese possono aspettare men-tre le liquidazioni d’oro no?

POTENZA PRESENTATO IL REPORT DELL’ATTIVITÀ SVOLTA NEL 2012. È AFFIDATO DAL COMUNE AL CONSORZIO HORUS

Un centro diurno per disabili a BucalettoIl contributo della Total per rendere più funzionale e innovativo il sistema di accoglienza

LORENZA COLICIGNO

l Presentato ieri il reportdell’annualità 2012 delle attivitàdel Centro Socio Educativo Diur-no del Comune di Potenza, affidatoal Consorzio Horus – Le gacoopBasilicata e gestito dalla SocietàCooperativa Sociale «Le Mimose»onlus – impresa sociale di Gras-sano, presenti all’iniziativa la Pre-sidente Grazia Mazzone e la coor-dinatrice del progetto, Maria An-tonietta Marrese. Un Centro spe-rimentale ed innovativo ispiratoalla Convenzione Onu dei Dirittidelle persone con disabilità, cheaccoglie disabili inviati dall’Uf fi-cio Servizi Sociali del Comune diPotenza. Collocato a Bucaletto,nella palestra donata dal RotaryClub al Comune di Potenza, ri-strutturata in ampi spazi labora-toriali, con una piscina purtropponon funzionante, il Centro puòospitare fino a venti disabili. Nelloscorso anno gli ospiti sono stati 16e hanno usufruito della competen-te accoglienza di coordinatori,educatori professionali, maestrid’arte e di un supervisore forma-tore, in laboratori creativi, musi-cali, informatici e motori, oltre aidue dei nove volontari del servizio

civile cui è affidato dal novembre2012 il progetto comunale «Leg-gere giova gravemente alla salu-te», con il compito specifico di leg-gere e animare fiabe. «Un impor-tante progetto – ha detto la Di-rigente Rosa Maria Salvia - checon 9 giovani del servizio civileporta la lettura ai disabili nellaBiblioteca Nazionale, dove saràaperta una sala attrezzata, al do-micilio di dislessici, anziani e di-sabili e al Csed». «La lettura, come

la musica, - ha detto l’a s s e s s o reDonato Pace – arricchisce le op-portunità di comunicare, questo èl’obiettivo del nostro progetto».Per il 2013 si prevede la parteci-pazione presso il Csed di 17 per-sone con disabilità, impegnate, tragli altri, in laboratori musicali einformatici, la cui strumentazio-ne è stata donata dalla Total. Tre icomputer del laboratorio infor-matico, con schermo touchscreen,tastiere, mouse e software specia-

li, per facilitare memoria, orien-tamento, associazioni e problemsolving, oltre ad un facilitatoredella comunicazione. Numerosi

gli strumenti,t a m bu re l l i ,nacchere, xilo-foni, tamburi,sui quali gliospiti del Cen-tro potrannos p e r i m e n t a reil valore cogni-tivo e affettivodell’ascolto edalla produzio-ne musicale.Roberto Pasoli-

ni, direttore Commerciale e Co-municazione Total, ha ricordatol’impegno ormai quadriennaledella Total nel contribuire ad of-frire occasioni di accesso ad op-portunità che non per tutti, pur-troppo, sono quotidiane. «Abbia-mo fornito – ha detto Pasolini - kitd’accoglienza per due anni alla ca-sa famiglia Melania, l’anno scorsoabbiamo dotato l’Hospice San Car-lo di una doccia letto, la nostraattenzione quest’anno si è rivoltaai disabili del Csed, secondo le in-dicazioni della cooperativa La Mi-mosa».

ne lucana ambientalista) da anni chiedeagli organi preposti di ripristinare, sen-za ulteriori tentennamenti, la legalitàed impegnarsi affinché si cominci alavorare alla stesura – partendo propriodal capoluogo – dei piani di localiz-zazione e delocalizzazione delle stazioniradio base.

Il proliferare delle stazioni radio basea Potenza e in tutta la Basilicata assumesempre più i connotati di un’emerg enzasenza fine. Nonostante l’Arpab (AgenziaRegionale Protezione Ambiente) abbiacercato di tranquillizzare la popolazio-ne circa i rischi derivanti dall’instal -lazione di antenne, la preoccupazione èsempre alta. Anche perché se fino acinque anni fa era unicamente il co-mune di Potenza ad avere solo un sitonon in regola in base al valore massimofissato in 6 V/m dal decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri dell’8luglio 2003, oggi il numero dei paesi e deisiti in «rosso» è aumentato notevol-m e n t e.

SEDE I locali attrezzati con computer [foto Enzo Bianchi]

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013 PAG. 11

Giovedì 4 aprile 2013VI I

DISSESTO È EMERGENZA NEI RIONI

L’asfalto cedee le autosono a rischio

l È ormai una vera e propriaemergenza quella del dissesto sullestrade della città. Dove «viaggiano»le auto, ma anche dove camminano ipedoni. La Gazzetta continua ad oc-cuparsene, tra cittadini che conti-nuano a segnalare situazioni difficiliin tutti i rioni della città e am-ministratori che continuano ad as-sicurare che «questo tratto rientratra le priorità del Comune non ap-pena si sbloccheranno i fondi per lamanutenzione straordinaria».

Intanto gli automobilisti impre-cano quando si trovano a fare lo«slalom tra le buche» e puntualmen-te finiscono per incappare in quellache all’improvviso gli si è palesatadavanti, all’ultimo momento e non siè riusciti ad evitare.

Verrà il bel tempo, tappezzerannole strade di macchie di asfalto, so-luzioni tampone che cederanno alleprime intemperie in quel puzzle distrade incompiute e perennementeprecarie. Per ora pazienza, prima opoi arriverà il turno di «quella ma-ledetta buca» nella quale ci si finiscesempre dentro con la macchina oanche a piedi perché marciapiedi evicoletti, anche del centro storico,non sono da meno. [l.ier.]

UN SOLCO In via della Fisica [foto Vece]

STRADED I S S E S TAT EAutomobilistimessi a duraprova dallasituazione delmanto stradale.In via Di Giura,all’incrocio cheporta al SanCarlo, lacarreggiata didestra èoccupata permetà da unavera voragine[foto Tony Vece]

FLASH SULLE «BUCHE» DIFFUSE IN TUTTI I RIONI: DA MACCHIA ROMANA A VIA DI GIURA, A VIA DELLA FISICA

L’ASFALTO «BUCATO»UNA VIABILITÀ COLABRODO

Le voragini sulle strade della cittàImpensabili e inutili gimcane per automobilisti, autobus e persino ambulanze

LUIGIA IERACE

l Il manto stradale messo a duraprova dall’inverno (anche se la nevenon è stata tanta) ora che la stagionecomincia a migliorare mostra le trac-ce di un dissesto che in alcuni rionidel capoluogo è ormai una com-ponente quasi naturale. Le buchesono ormai talmente diffuse che icittadini di alcuni rioni, come Mac-chia Romana, ad esempio, ormaiquasi non ci fanno più caso.

Basta guardare le condizioni in cuiversa via Giovanni XXIII e le nu-merose segnalazioni da parte di cit-tadini a cui la Gazzetta ha più volte

dato voce. Il rondò dell’ospedale im-mente nel rione lungo una strada dasempre attraversato da fossi e la-cerazioni, veri e propri solchi tra-sversali che attraversano pericolo-samente il manto stradale .

E quando piove si riempiono diacqua a tal punto da impedirne lavisione mettendo a dura prova gliautomobilisti costretti a gimcane im-possibili per evitare rischi alle au-t ove t t u re.

Mentre si ripete la solita tiritera.Le buche più grandi vengono chiuse,riempite di terra, quando ormai han-no raggiunto dimensioni tali da nonessere più tollerate, almeno per li-

mitare i danni, anche al Comune, arischio di risarcimenti da parte dichi ogni giorno percorre quelle stra-de ed è ormai stanco di una si-tuazione di degrado che si protraenel tempo, sempre uguale. Ma non sifa in tempo a ripararne una che nespunta un’altra sempre più profonda.“Sono diversi giorni - dice il signorGiuseppe - che tornando a casa per-corro via Ciccotti e dopo aver at-traversato il rondò e la galleria, su-bito dopo l’incrocio che da parteconduce a via di Giura e dall’altraporta a via Lazio, mi imbatto inquella voragine. Una buca (come sivede nella foto in basso di Tony Vece)

che occupa tutta la parte centrale acavallo tra la corsi adi destra e quelladi sinistra. Proprio in quel puntodove il traffico si canalizza: a destra,verso via Lazio, dall’altra parte, asinistra verso l’Ospedale e MacchiaRo m a n a » .

«Per quanto tempo ancora - sichiede il signor Giuseppe - dovremotrovarci in questa situazione estre-mamente pericolosa? Certo le buchesono tante e i soldi nelle casse delComune sono pochi. Lo dicono sem-pre i nostri amministratori, ma cisono situazioni dinanzi alle qualinon si possono davvero chiudere glio c ch i » .

IL CASO: IN VIA DI GIURAU n’intera corsia, alla rotatoria che da via Ciccottiporta a via Lazio, è occupata da un’enormebuca. Da lì passano anche mezzi di soccorso

LE PROTESTE DEI CITTADINIDa Macchia Romana a via della Fisica, masostanzialmente in tutte le strade delcapoluogo, pullulano crepe e buche

DIRITTO DI REPLICA LA QUALITÀ DEL SERVIZIO RISENTE INEVITABILMENTE DEI MINORI INTROITI DELL’AZIENDA

Trenitalia: in Basilicata i ricavisono tra i più bassi d’Europa

In merito all’articolo dal ti-tolo «Un buon treno fra Po-tenza e Salerno: la sorpresadi Trenitalia», pubblicatosulla Gazzetta lo scorso 31marzo, riceviamo e pubbli-chiamo una nota dell’uf ficiostampa di Trenitalia.

l Il treno di cui si parla nelservizio giornalistico è un Mi-nuetto, uno tra quelli di più re-cente costruzione in dotazione og-gi a Trenitalia. La flotta regionaledella Basilicata ne conta tre, incircolazione già da alcuni anni.Non si tratta, quindi, di una sor-

presa pasquale. Eppure l’i ro n i c ameraviglia dell’articolista, ancorpiù perché motivata da un fattoniente affatto straordinario, di-mostra come e quanto Trenitaliaabbia tutte le carte in regola perfornire un servizio apprezzato e diqualità. E, infatti, come altroesempio di «buon servizio» si citail Frecciarossa dal quale sonoscesi alcuni viaggiatori saliti poi aSalerno sul regionale per Poten-za.

Si riconosce, quindi, che Tre-nitalia ha professionalità, capa-cità e uomini per offrire ottimiservizi. Deve però essere messa in

condizione di farlo. Nel trasportoregionale è soltanto il fornitore diun servizio programmato e fi-nanziato da altri, ossia dal com-mittente Regione. I ricavi sono trai più bassi d’Europa e, addirit-tura, i corrispettivi spesso nonvengono pagati. Con le RegioniTrenitalia ha oggi oltre un mi-liardo e 200 milioni di crediti.Eppure è stata capace di investire2,5 miliardi, in autofinanziamen-to, per ammodernare la flotta eacquistare nuovi treni. Anche piùmoderni del Minuetto Salerno –Po t e n z a .

Ufficio Stampa Trenitalia

I RITARDI DI PIAZZA BONAVENTURA

CANTIERE Superati i due mesi di ritardo nei lavori per i box-auto [foto Tony Vece]

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