Prime Pagine 3 aprile 2013

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Mercoledì 3 aprile 2013 – Anno 5 – n° 91 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 I saggi di Cosa Nostra di Marco Travaglio S e non fosse che le Procure di Palermo e Caltanissetta la prendono molto sul serio, per i troppi particolari precisi degli spostamenti delle vittime designate, verrebbe da sperare che la lettera giunta nei giorni scorsi alla Procura di Palermo e svelata ieri dal Fatto fosse una bufala. E non solo perché preannuncia una nuova sta- gione stragista contro magistrati siciliani im- pegnati nei processi sui rapporti fra Stato e ma- fia. Ma anche per un altro motivo, se possibile ancor più grave: il terribile e irresistibile richia- mo al 1992, quando crollò la Prima Repubblica sotto i colpi della crisi finanziaria, di Mani Pulite e della Lega Nord. Il vuoto di potere allarmò i poteri criminali, che rischiavano di perdere il controllo del sistema e reagirono come sappia- mo: con un mix di stragi e trattative che mi- ravano a “destabilizzare per stabilizzare”, se- condo il vecchio schema della strategia della tensione (“fare la guerra per fare la pace”, disse Riina). Allora come oggi il sistema era privo di politici credibili, tant’è che fece ricorso ai tec- nici. Allora come oggi la mafia e i suoi referenti erano sotto scacco anche giudiziario: nel '92 la sentenza della Cassazione che confermò le con- danne del maxiprocesso; ora la condanna di Dell’Utri, la requisitoria del pm Di Matteo con- tro il Ros per la mancata cattura di Provenzano, il rinvio a giudizio di tutti gl’imputati per la trat- tativa Stato-mafia. Ventuno anni fa i magistrati più esposti erano Falcone e Borsellino, oggi so- no Di Matteo, Sava, Delbene,Tartaglia e il loro ex coordinatore Ingroia che han chiuso l’inda- gine sulla trattativa, e i pm di Caltanissetta im- pegnati nell’inchiesta sui depistaggi di via D’A- melio. Infatti la lettera di Mister X avverte che è in programma un attentato a Di Matteo, ma anche a uno dei quattro pm palermitani in ser- vizio alla Procura nissena. E che a ordinare la nuova stagione stragista, proprio come nel '92-'93, non è stata Cosa Nostra, ma “gli amici romani di Matteo”, il boss trapanese Messina Denaro, che usano la mafia come “service”, co- me pura manovalanza, pronti a sdebitarsi in se- guito con le consuete ricompense. Oggi come allora c’è da eleggere il nuovo capo dello Stato. E, se allora i soliti noti guardavano con terrore all’ascesa della sinistra di Occhetto, oggi la minaccia al sistema politico-criminale è un’altra forza “outsider”: il Movimento 5Stelle, non soltanto perché non controllabile e non ri- cattabile in sé, ma anche perché in grado di con- dizionare la sinistra che, sia pure di un soffio, è arrivata prima alle elezioni. Se la lettera è at- tendibile, la frase “non possiamo finire gover- nati da comici e da froci” non si può leggere che così: con il terrore del riprodursi a Roma del “modello Sicilia”, dove la sinistra di Rosario Crocetta governa col pungolo costante dei 5 Stelle, e infatti fa cose mai viste. Insomma, la mafia ha avviato le sue consultazioni per il nuo- vo presidente e il nuovo governo. A ciò si ag- giungono un paio di particolari non da poco. Primo: è difficile che l’autore della lettera sia davvero, come afferma, un uomo d’onore del commando incaricato dell’attentato, troppo fa- cile da individuare e assassinare per il suo tra- dimento. Molto più probabile che il soggetto appartenga a quel sottobosco di poteri criminali a cavallo fra Stato e mafia che lui stesso descrive come “gli amici romani di Matteo”. Tornano alla mente i comunicati allusivi della “Falange armata” (espressione dei servizi deviati) e del- l’agenzia di stampa “Repubblica” (vicina agli andreottiani romani, soltanto omonima del no- to quotidiano), che nel '92-'93 preannunciavano le stragi con inquietante preveggenza. Secondo: anche oggi i pm nel mirino sono isolati, per non dire osteggiati dalle istituzioni e dalla politica che conta. Se queste conservassero un po’ di pu- dore, il Csm archivierebbe all’istante l’incredi- bile processo disciplinare avviato dal Pg contro Di Matteo. E il Colle e i suoi saggi metterebbero in agenda le parole “mafia” e “trattativa”. Così, tanto per farci sapere da che parte stanno. Matteo Renzi rende pubblici i nomi dei suoi f i n a n z i a to r i per le primarie. Che aspettano i partiti a dirci chi ha foraggiato la loro campagna elettorale? MONTI ULTIMO REGALO: I DEBITI ALLE IMPRESE LI PAGHIAMO NOI La commissione di saggi lascia il Quirinale da un’uscita secondaria. Lo sciacquone » www.spinoza.it LA CATTIVERIA » CONTI E SPRECHI Scandalo appalti Rai, via i vertici e parte l’inchiesta Tecce » pag. 8 » MINACCE » Nel mirino dell’anonimo, oltre a Di Matteo, anche Ciancimino e un pm di Caltanissetta La mafia avvia le consultazioni: “Niente comici e froci al governo” Sì delle Camere al rimborso di 40 miliardi ai fornitori della Pubblica amministrazione Ma il decreto del Professore autorizza le Regioni ad aumentare fino al doppio l’aliquota Irpef del 2013. Per spendere, il prossimo esecutivo dovrà fare una m a n ov r a MAXXI IN CRISI Una delle sale del Maxxi LaPresse La presidentessa del museo di Roma alla ricerca spasmodica di fondi. Rassegna dedicata all’Azerbaijan per raschiare 150 mila euro Pagani » pag. 9 La Melandri si attacca al Caucaso IERI E OGGI Ingroia: “20 anni dopo, lo Stato è in crisi e il sistema criminale si attiva per fare politica” Palombi » pag. 5 PIOVONO PIETRE Osterie, lasagne e tegamini: vi presento i miei 10 saggi in padella APPELLO A GRILLO Gli eletti di M5S: “Beppe, vieni a Roma a discutere la linea politica” INCIUCI SUL COLLE Quirinale, il Pd è freddo su Prodi e qualcuno ora dice: Napolitano Robecchi » pag. 18 Zanca » pag. 3 d’Esposito » pag. 2 » GOVERNO » Il leader Pd pronto a fare un passo indietro Bersani: “Se 5Stelle vuole, mi ritiro” Dopo giorni di silenzio, il premier incaricato e congelato insiste sull’asse con Grillo ed è disposto a farsi da parte “se sono di ostacolo”. Niente accordi col Pdl, ma “sono pronto a incontrare Berlusconi per parlare del nuovo Capo dello Stato” Perniconi » pag. 2 » pag. 7 Nella lettera giunta alla Procura di Palermo, precisi riferimenti all’attualità politica e al “r i s c h i o” di un governo M5S-sinistra sul modello siciliano. I procuratori Messineo e Lari: “Analogie con la strategia del 1992-‘93 ” Lo Bianco e Rizza » pag. 7 U di Massimo Fini CIAO JANNACCI, QUELLI CHE MILANO NON C’È PIÙ D i Enzo Jannacci non ne nasceranno più. Per la semplice ragione che la Mila- no che cantava è scomparsa da tempo e, per la verità, non esi- steva già più, se non in qual- che anfratto, anche ai tempi in cui, nostalgicamente, la cele- brava. » pag. 18 Adriano Celentano e Claudia Mori al loro arrivo a S. Ambrogio Ansa y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!z!&!"!%

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Mercoledì 3 aprile 2 01 3 – Anno 5 – n° 91 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

I saggi di Cosa Nostra

di Marco Travaglio

Se non fosse che le Procure di Palermo eCaltanissetta la prendono molto sul serio,

per i troppi particolari precisi degli spostamentidelle vittime designate, verrebbe da sperare chela lettera giunta nei giorni scorsi alla Procura diPalermo e svelata ieri dal Fa t to fosse una bufala.E non solo perché preannuncia una nuova sta-gione stragista contro magistrati siciliani im-pegnati nei processi sui rapporti fra Stato e ma-fia. Ma anche per un altro motivo, se possibileancor più grave: il terribile e irresistibile richia-mo al 1992, quando crollò la Prima Repubblicasotto i colpi della crisi finanziaria, di Mani Pulitee della Lega Nord. Il vuoto di potere allarmò ipoteri criminali, che rischiavano di perdere ilcontrollo del sistema e reagirono come sappia-mo: con un mix di stragi e trattative che mi-ravano a “destabilizzare per stabilizzare”, se-condo il vecchio schema della strategia dellatensione (“fare la guerra per fare la pace”, disseRiina). Allora come oggi il sistema era privo dipolitici credibili, tant’è che fece ricorso ai tec-nici. Allora come oggi la mafia e i suoi referentierano sotto scacco anche giudiziario: nel '92 lasentenza della Cassazione che confermò le con-danne del maxiprocesso; ora la condanna diDell’Utri, la requisitoria del pm Di Matteo con-tro il Ros per la mancata cattura di Provenzano,il rinvio a giudizio di tutti gl’imputati per la trat-tativa Stato-mafia. Ventuno anni fa i magistratipiù esposti erano Falcone e Borsellino, oggi so-no Di Matteo, Sava, Delbene,Tartaglia e il loroex coordinatore Ingroia che han chiuso l’inda-gine sulla trattativa, e i pm di Caltanissetta im-pegnati nell’inchiesta sui depistaggi di via D’A-melio. Infatti la lettera di Mister X avverte che èin programma un attentato a Di Matteo, maanche a uno dei quattro pm palermitani in ser-vizio alla Procura nissena. E che a ordinare lanuova stagione stragista, proprio come nel'92-'93, non è stata Cosa Nostra, ma “gli amiciromani di Matteo”, il boss trapanese MessinaDenaro, che usano la mafia come “service”, co-me pura manovalanza, pronti a sdebitarsi in se-guito con le consuete ricompense.Oggi come allora c’è da eleggere il nuovo capodello Stato. E, se allora i soliti noti guardavanocon terrore all’ascesa della sinistra di Occhetto,oggi la minaccia al sistema politico-criminale èun’altra forza “outsider”: il Movimento 5Stelle,non soltanto perché non controllabile e non ri-cattabile in sé, ma anche perché in grado di con-dizionare la sinistra che, sia pure di un soffio, èarrivata prima alle elezioni. Se la lettera è at-tendibile, la frase “non possiamo finire gover-nati da comici e da froci” non si può leggere checosì: con il terrore del riprodursi a Roma del“modello Sicilia”, dove la sinistra di RosarioCrocetta governa col pungolo costante dei 5Stelle, e infatti fa cose mai viste. Insomma, lamafia ha avviato le sue consultazioni per il nuo-vo presidente e il nuovo governo. A ciò si ag-giungono un paio di particolari non da poco.Primo: è difficile che l’autore della lettera siadavvero, come afferma, un uomo d’onore delcommando incaricato dell’attentato, troppo fa-cile da individuare e assassinare per il suo tra-dimento. Molto più probabile che il soggettoappartenga a quel sottobosco di poteri criminalia cavallo fra Stato e mafia che lui stesso descrivecome “gli amici romani di Matteo”. Tornanoalla mente i comunicati allusivi della “Falangearmata” (espressione dei servizi deviati) e del-l’agenzia di stampa “Repubblica” (vicina agliandreottiani romani, soltanto omonima del no-to quotidiano), che nel '92-'93 preannunciavanole stragi con inquietante preveggenza. Secondo:anche oggi i pm nel mirino sono isolati, per nondire osteggiati dalle istituzioni e dalla politicache conta. Se queste conservassero un po’ di pu-dore, il Csm archivierebbe all’istante l’incredi-bile processo disciplinare avviato dal Pg controDi Matteo. E il Colle e i suoi saggi metterebberoin agenda le parole “mafia” e “trattativa”. Così,tanto per farci sapere da che parte stanno.

Matteo Renzi rende pubblici i nomi dei suoi f i n a n z i a to r i per le primarie. Cheaspettano i partiti a dirci chi ha foraggiato la loro campagna elettorale?

MONTI ULTIMO REGALO: I DEBITI

ALLE IMPRESE LI PAGHIAMO NOI

La commissione di saggi lasciail Quirinale da un’uscitasecondaria. Lo sciacquone

» w w w. s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» CONTI E SPRECHI

Scandalo appalti Rai,via i verticie parte l’inchiesta

Tecce » pag. 8

» MINACCE » Nel mirino dell’anonimo, oltre a Di Matteo, anche Ciancimino e un pm di Caltanissetta

La mafia avvia le consultazioni:“Niente comici e froci al governo”

Sì delle Camere al rimborso di 40 miliardi ai fornitori della Pubblica amministrazioneMa il decreto del Professore autorizza le Regioni ad aumentare fino al doppiol’aliquota Irpef del 2013. Per spendere, il prossimo esecutivo dovrà fare una m a n ov r a

MAXXI IN CRISI

Una delle sale del Maxxi La Pre ss e

La presidentessa del museo di Roma

alla ricerca spasmodica di fondi.

Rassegna dedicata all’Azerbaijan per

raschiare 150 mila euro Pagani » pag. 9

La Melandrisi attaccaal Caucaso

IERI E OGGI

Ingroia: “20 annidopo, lo Statoè in crisi e il sistemacriminale si attivaper fare politica”

Palombi » pag. 5

PIOVONO PIETRE

Osterie, lasagnee tegamini:vi presento i miei10 saggi in padella

APPELLO A GRILLO

Gli eletti di M5S:“Beppe, vienia Roma a discuterela linea politica”

INCIUCI SUL COLLE

Quirinale, il Pdè freddo su Prodie qualcuno oradice: Napolitano

Robecchi » pag. 18

Zanca » pag. 3

d’Esposito » pag. 2

» GOVERNO » Il leader Pdpronto a fare un passo indietro

Ber sani:“Se 5Stellev u o l e,mi ritiro”Dopo giorni di silenzio, il premierincaricato e congelato insistesull’asse con Grillo ed è disposto afarsi da parte “se sono di ostacolo”.Niente accordi col Pdl, ma “sonopronto a incontrare Berlusconi perparlare del nuovo Capo dello Stato”

Perniconi » pag. 2

» pag. 7

Nella lettera giunta allaProcura di Palermo, precisiriferimenti all’attualità politicae al “r i s c h i o” di un governoM5S-sinistra sul modellosiciliano. I procuratoriMessineo e Lari: “Analogiecon la strategia del 1992-‘93 ”

Lo Bianco e Rizza » pag. 7

U di Massimo Fini

CIAO JANNACCI,QUELLI CHEM I L A NONON C’È PIÙ

Di Enzo Jannacci non nenasceranno più. Per la

semplice ragione che la Mila-no che cantava è scomparsa datempo e, per la verità, non esi-steva già più, se non in qual-che anfratto, anche ai tempi incui, nostalgicamente, la cele-brava. » pag. 18

Adriano Celentano e Claudia Mori

al loro arrivo a S. Ambrogio Ansa

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QuotidianoDir. Resp.: Ezio Mauro

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QuotidianoDir. Resp.: Mario Calabresi

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QuotidianoDir. Resp.: Giampaolo Roidi

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

ove giorni: tanto manca ancora per-

ché scadano i termini per la presentazione della do-manda di partecipazione all’avviso pubblico per la concessione di agevola-zioni per lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica Piot “Area Nord”. Il bando gode, come base finanziaria, della linea d’intervento del Program-ma operativo Fesr del ses-sennio 2007/2013 relativa alla “Promozione e qua-lificazione delle imprese operanti all’interno della filiera turistica”.L’iniziativa intende aiuta-re, nell’area di intervento, progetti portantie proget-ti per il completamento della filiera realizzati da Pmi nei settori ammissi-bili.I Comuni interessati sono Melfi, Rapolla, Barile, Ri-onero, Atella, San Fele, Rapone, Ruvo del Monte, Ginestra, Ripacandida, La-vello, Montemilone, Veno-sa e Maschito.Maggiori informazioni sul portale della Regione Basilicata (www.basilica-tanet.it), cliccare nella se-zione “consultazioni” e poi nella sottosezione “Avvisi e bandi”. La dotazione fi-nanziaria dell’avviso è di 2.700.000 euro.

A PAG. 3

La Commissione nominata dal ministero della Salute ha confermato il carattere scientifico dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture. La notizia è stata diramata nei giorni scorsi dal direttore generale dell’Istituto Pasquale Fran-cesco Amendola, il quale ha rimarcato i fattori distintivi alla base della valutazione: “crescita costante dell’attivi-tà assistenziale e forte capacità di attrattiva di pazienti extraregionali; qualità dell’organizzazione ospedaliera e delle procedure diagnostiche e terapeutiche; imple-mentazione delle strutture e delle apparecchiature; miglioramento dei parametri di economicità e di valu-tazione della ricerca”. Soddisfatto l’assessore regionale Attilio Martorano che ha giudicato il traguardo raggiunto come “il frutto di un lucido e determinato gioco di squadra, che negli anni ha visto impegnati governo regionale e direzioni strate-giche. La conferma del carattere scientifico all’Irccs Crob di Rionero - ha aggiunto il componente dell’esecutivo - conferma la bontà della scelta della Basilicata di puntare all’eccellenza nel campo sanitario”.

NaturArte, oggila presentazionea MateraIl Parco delle Chiese Rupestri è capofila dell’iniziativa: 14 weekend tra storia, cultura ed esplorazione

Al Crob confermatoil carattere scientifico

A valutare l’Istituto di Rionero in Vulture una Commissione nominata dal ministero della Salute

Coniugare arte,territorio e trekkingper la promozione delle aree protette

Tra i fattori premianti capacità di attrattiva di pazienti extraregionalie miglioramento dei parametri di economicità e valutazione della ricerca

Il Crob di Rionero in Vulture

Uno scorcio del Parco

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Anno 3 Numero 316 del 03.04.2013

Piot, fondiper un turismodi maggiorequalitànell’area norddella BasilicataDisponibile un budgetdi 2.700.000 euro

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Avviso

Sono i valori la vera mano invisibile che guida lo svi-luppo: dell’originale anali-si è autore Charles Landry, l’inventore della “Città creativa” che domani sera sarà a Palazzo Lanfranchi, a Matera, per un incontro con i cittadini legato al

percorso Matera 2019.La città dei Sassi infatti sta cercando di farsi nomina-re Città cultura nel 2019. Un iter difficile e compli-cato che ha bisogno di testimonial di caratura in-ternazionale. Come il pen-satore britannico.

L’urbanista Landy domani sera a Palazzo Lanfranchi a Matera

Il guru britannicoche crede nello sviluppobasato sui valori

E’ un vero e proprio con-tratto, quello stipulato dalla città di Potenza con il ministero delle Infra-strutture sulla valorizza-zione urbana. Il capoluo-go lucano è la prima città italiana, insieme all’Aquila, a farlo. Lo fa sapere il Sole

24Ore.Il documento potrebbe diventare un importante strumento per dare nuova linfa alle aree degradate. Costituita ad hoc una “ca-bina di regia”. Si attende il vaglio della Corte dei conti.

Batte in volata le altre città sul contratto con il ministero

Record positivo per Potenza:prima in Italia (con l’Aquila)sulla valorizzazione urbana

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Basilicata Mezzogiorno

La sanità lucana ha otte-nuto un riconoscimento significativo. Con un de-creto del 18 marzo scorso, infatti, il ministero della Salute ha confermato il carattere scientifico dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture. A darne notizia è sta-to il direttore generale dell’Istituto, Pasquale Francesco Amendola,

che ha sottolineato come “la Commissione di va-lutazione nominata dal ministro abbia rilevato la crescita costante dell’atti-vità assistenziale e la forte capacità di attrattiva di pazienti extraregionali, la qualità dell’organizzazio-ne dell’ospedale e delle procedure diagnostiche e terapeutiche, l’implemen-tazione delle strutture e delle apparecchiature, ol-tre al miglioramento dei parametri di economicità e di valutazione della ri-cerca. La conferma del ricono-scimento – ha spiegato Amendola – promuove la scelta della Regione Basili-

cata di sostenere la nascita e la crescita dell’Irccs on-cologico nel suo territorio e la capacità delle direzio-ni generali del Crob di se-guire le strategie regionali e le indicazioni ministeria-li. Premia soprattutto – ha concluso il direttore ge-nerale Amendola – l’im-pegno e la passione degli operatori e dei ricercatori dell’Istituto e la fiducia di

quanti si sono rivolti e si rivolgono all’ospedale per problemi di salute”.Soddisfazione è stata chiaramente espressa anche dall’assessore re-gionale alla Salute, Attilio Martorano: “La conferma del carattere scientifico all’Irccs Crob di Rionero, giunta nei giorni scorsi dal ministero della Salute, conferma la bontà della scelta della Basilicata di puntare all’eccellenza nel campo sanitario. Si tratta di una scelta vin-cente – ha spiegato Mar-torano – non solo per i suoi aspetti principali, ossia i servizi da fornire ai cittadini in una materia

così attuale come quel-la oncologica, ma anche sotto il profilo di politiche sanitarie, con la Basilicata sempre più attrattiva per pazienti di fuori regione. Anche sotto questo ulti-mo aspetto – ha concluso l’assessore – il Crob di Ri-onero è sicuramente una delle migliori realtà della sanità del Mezzogiorno d’Italia. Quello appena raggiunto è il risultato di un lucido e determinato gioco di squadra, che nel corso degli ultimi anni ha visto fortemente impegnati go-verno regionale e direzio-ni strategiche”.Tra le linee di ricerca por-tate avanti all’interno del Centro di eccellenza luca-no quella sull’integrazio-ne di approcci terapeu-tici innovativi e le nuove tecnologie strumentali e biomolecolari condotta con la supervizione dei dottori Pellegrino Musto e Michele Aieta, quella sulla valutazione dello stato di salute dal fattore di rischio alla qualità delle cure di cui è responsabile il dot-tor Rocco Galasso, e infine quella collegata ad alcuni progetti in diagnostica per immagini dei dottori Aldo Cammarota, Vincen-zo Fusco e Giovanni Stor-to. (bm9)

L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), Centro di riferimento oncologico della Basilicata (Crob), è riconosciuto a livello nazionale con decreto del mini-stro della Salute del 10 marzo 2008 nella specializzazio-ne oncologica. E’ ente del Servizio sanitario regionale dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, ai sensi delle leggi 12 e 20/2008 della Regionale Basilicata. L’Irccs Crob svolge assistenza e ricerca biomedica e sani-taria, di tipo clinico e traslazionale; realizza programmi di screening oncologici per le principali neoplasie; ge-stisce il registro regionale dei tumori; partecipa a ban-di di ricerca nazionali e internazionali; elabora e attua programmi di formazione professionale e di educazione sanitaria; fornisce assistenza psicologica, riabilitazione e follow-up oncologici in regime ambulatoriali in favo-re dei pazienti affetti dalle principali neoplasie, colla-borando alla definizione dei protocolli ottimali tramite l’utilizzo di metodologie e competenze interdisciplinari; sperimenta e verifica forme innovative di gestione e di organizzazione in campo sanitario. (bm9)

La Commissione di valutazione ha rilevato capacità di attrattiva di pazienti extraregionali e qualità dell’organizzazione

La ricerca corrente

Progettiin diagnostica oncologicaper immagini

Dal fattore di rischio alla qualità delle cure

Integrazione di approcci terapeutici e tecnologie

Crob, eccellenza lucanaMartorano: “Risultato di un lucido e determinato gioco di squadra”

Il ministro della Salute ha confermato il carattere scientifico dell’Istituto oncologico di Rionero in Vulture

Il riconoscimento del carattere scientificoin Italia va a 19 istituti pubblici e 24 privati

Assistenza e ricercanel terzo polodel Mezzogiorno

PAG. 203.04.2013 N.316

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Basilicata Mezzogiorno

Manca ancora poco più di una settimana: il 12 aprile prossimo, alle 20, scadono i termini per la presentazione della do-manda di partecipazione all’avviso pubblico per la concessione di agevola-zioni per lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica Piot “Area Nord”. Il bando gode, come base

finanziaria, della linea d’intervento del Program-ma operativo Fesr del ses-sennio 2007/2013 relativa alla “Promozione e qua-lificazione delle imprese operanti all’interno della filiera turistica”.L’iniziativa intende aiuta-re, nell’area di intervento, progetti portantie proget-ti per il completamento

della filiera realizzati da Pmi nei settori ammissi-bili.I Comuni interessati sono Melfi, Rapolla, Barile, Ri-onero, Atella, San Fele, Rapone, Ruvo del Monte, Ginestra, Ripacandida, La-vello, Montemilone, Veno-sa e Maschito.Per leggere gli altri requi-siti si può andare sul por-

tale della Regione Basili-cata (www.basilicatanet.it), cliccare nella sezione “consultazioni” e poi nel-la sottosezione “Avvisi e bandi”.La dotazione finanziaria dell’avviso è di 2.700.000 euro. Richieste soglie minime d’investimento: 50.000 euro per i proget-ti portanti, 100.000 per i

progetti di completamen-to della filiera e 50.000 per i progetti di completa-mento della filiera.Importante: non sono fi-nanziabili gli impianti per

la produzione di energia da fonti rinnovabili, che abbiano diritto di bene-ficiare degli incentivi del ministero dello Sviluppo economico. (bm3)

Interessati Melfi, Rapolla, Barile, Rioneroin Vulture, Atella, S. Fele, Rapone, Ruvo del Monte, Ginestra, Ripacandida, Lavello, Montemilone, Venosa e Maschito

Le imprese che si candida-no all’avviso dovranno es-sere regolarmente iscritte nel Registro delle imprese della Camera di commer-cio, essere attive in uno dei settori interessati e avere la piena disponibilità del bene immobile oggetto del piano d’investimento. Deve anche risultare la concessione di un finan-ziamento da parte di una banca o intermediario fi-

nanziario autorizzato, di importo non inferiore al 25% del piano di investi-mento candidato. Di tipologie d’intervento ce ne sono davvero tante. Si va dal wine bar al caffè letterario, dal lounge bar e dal jazz bar e simili al locale con ambientazione a tema storico, fantastico o tradizionale fino al par-co avventura o ludoteca all’aria aperta o alle bot-taie.Previsti finanziamenti - tanto per fare altri esem-pi - per il webmarketing, i sistemi di prenotazione e commercializzazione on line, il wi-fi negli spazi per la clientela e le attrezzatu-re info point. E poi per una serie di “azio-ni etiche”: la mitigazione del conferimento di rifiuti con l’introduzione di un composter, di batterie di contenitori per la raccolta

differenziata; il risparmio idrico con i dispositivi per la riduzione del flusso d’acqua, per lo scarico dei wc a doppio flusso in tutti i punti previsti dal piano d’investimento e per i si-stemi di recupero delle ac-que piovane; il risparmio energetico con un inter-ruttore crepuscolare auto-matico, gli elettrodome-stici di classe superiore. E ancora alte percentuali

di soci di sesso femminile, assistenza ai disabili e ser-vizi loro dedicati (mappe tattili, plastici, scritte in braille, apparecchi acusti-ci o appositi cartelli con macro-scritte), strutture family friendly (baby par-king, nursery eccetera), orti botanici, noleggio di bici, sport all’aperto (minigolf, tiro con l’ar-co, percorsi “vita”, softair, trekking, sky-gliding, free

climbing, volo libero, bird watching, pesca sportiva, campi pratica per il golf, mountain bike), utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente, strutture che non occupino nuove vo-lumetrie per finire con la realizzazione di manufatti artigianali.Insomma, si possono guadagnare punti - utili alla graduatoria finale - in molti modi diversi.

I finanziamenti coprono le spese generali (nel limite massimo del 7% dell’in-vestimento complessivo ammissibile), quelle con-nesse all’investimento materiale e all’investimen-to immateriale, infine le spese per l’acquisizione di certificazioni volontarie di qualità ambientale e di qualità dei servizi.L’importante è sbrigarsi: mancano 9 giorni. (bm3)

Anche i servizi informatici danno punteggio in graduatoria

La dotazione finanziaria del bando

è di 2.700.000 euro. Previsti

alcuni limiti minimi d’investimento

Fra le azioni

etiche previste

risparmio

energetico

e idrico,

riduzione

dei rifiuti

Utili

le attività

family friendly,

gli sport

all’aperto,

la scelta

dei materiali

Per un turismo qualificatoObiettivo è promuovere e migliorare il livello delle aziende del settore

Avviso pubblico della filiera Piot “Area Nord” con fondi del Programma operativo Fesr. Scade fra 9 giorni

Tra jazz bar, bottaiewi-fi e aiuti ai disabiliTutte le tipologie d’intervento ammissibilie le attività che assicurano “punteggio”

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Basilicata Mezzogiorno

Spese gruppiUfficio di presidenza

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, riu-nitosi ieri a Potenza, ha approvato la delibera che recepisce le linee guida stabilite dal decreto del Consiglio dei ministri del 21 dicembre 2012 in ma-teria di rendicontazione delle spese dei gruppi consiliari.Il nuovo Regolamento prevede che ogni spesa sostenuta deve essere espressamente ricon-ducibile all’attività del gruppo. Non possono essere utilizzati, neanche parzialmente, i contribu-ti erogati dal Consiglio regionale per finanziare le spese di funzionamen-to degli organi centrali e

periferici dei partiti o di movimenti politici e delle loro articolazioni politiche o amministrative o di al-tri rappresentanti interni ai partiti o ai movimenti medesimi. Il Regolamento stabilisce che i gruppi non possono intrattenere rap-porti di collaborazione a titolo oneroso ed erogare contributi con i membri del Parlamento nazionale, del Parlamento europeo e con i consiglieri regionali di altre regioni, ed ai can-didati a qualunque tipo di elezione amministrativa o politica, limitatamente, per questi ultimi, al perio-do elettorale”. Nel periodo antecedente alla data del-le elezioni non sono con-sentite le spese inerenti all’attività di comunicazio-ne istituzionale.

Canoni irriguiGiordano (Pdl)

Il consigliere Giordano torna sulla questione dell’aumento dei cano-ni irrigui relativi al costo “industriale” dell’acqua di irrigazione determi-nato con la delibera n. 110/2013 del Consorzio di Bonifica di Bradano e Me-taponto.Chiede che il Consiglio regionale si faccia carico della discussione di que-sto tema, di importanza vitale - sottolinea - per le aziende agricole del com-prensorio, che riveste ca-rattere di urgenza sia per i risvolti socio - economici che giuridici, ma anche perché il 15 aprile scade il termine per le prenotazio-ni irrigue.

“Non è un fatto trascura-bile che, in virtù di questo provvedimento, ben 9 milioni di euro, per il com-prensorio del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, siano sottrat-ti al comparto primario, l’agricoltura, per altre de-stinazioni, determinando un ulteriore danneggia-mento ad un settore già così pesantemente pena-lizzato”.Sulla questione Giordano ricorda di aver presentato una mozione che doveva essere discussa il 19 mar-zo. “Poi l’interruzione della riunione del Consiglio – spiega lo stesso esponen-te del Pdl - ne ha determi-nato l’iscrizione all’ordine cronologico ed il rinvio sine die”.

EconomiaAutilio (Idv)

L’ennesimo rapporto di Unioncamere conferma che in Basilicata il credito concesso dalle banche alle famiglie e alle imprese è sempre più avaro.Tra giugno 2011 e giugno 2012 scende dell’1,8% per le imprese e dell’1,4% per le famiglie. In soldoni, l’ammontare del credito, a giugno del-lo scorso anno, è pari a 6 milioni 400 mila euro, di cui poco più di 4 milioni a favore delle imprese e 2,4 milioni a favore delle famiglie. E’ la conferma della ne-cessità di un maggiore dialogo nel rapporto tra imprese e banche, in una crisi ormai strutturale del

sistema.Se il peso degli impieghi delle imprese sul totale risulta, in Italia, appena sopra il 50%, ma supera ampiamente i 60 punti percentuali in diverse re-gioni del centro-nord, la Basilicata è al quart’ultimo posto, a quota 56%.Gli impieghi delle famiglie pesano invece media-mente per poco più di un quarto sul totale (26,1%), ma superano il 33% in tutte le regioni del Mezzo-giorno.Qualche beneficio all’eco-nomia locale e alla possi-bilità di recuperare risorse finanziarie regionali verrà dal ddl della giunta sulle ‘disposizioni nei vari set-tori di intervento della Re-gione’ all’esame in secon-da Commissione”.

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NaturArte, in rete 4 Parchi

Coniugare in un processo virtuoso, arte e territorio, mediante la formula del trekking per grandi even-ti, in modo da promuove-re efficacemente le aree protette della Basilicata e i suoi valori naturalistici, storici e culturali. Sono gli obiettivi di Natu-rArte, il progetto di cui è capofila il il Parco arche-ologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano, che questo po-meriggio viene presenta-to a Matera presso la sede di via Sette Dolori, 10.La manifestazione si svi-lupperà in 14 week-end a partire dal 1° giugno

prossimo, nei quattro Parchi della Basilicata e sarà incentrata su un pro-gramma escursionistico dedicato al corretto uso del territorio, con attività di espolarazione e cono-scenza alla scoperta della natura, della storia e degli spettacolari e multiformi paesaggi che caratteriz-zano le aree protette, in compagnia delle guide

dei Parchi, di artisti e di studiosi. L’attività escursionistica sarà collegata ad eventi artistici e culturali il cui palcoscenico sarà rappre-sentato dagli angoli più suggestivi e meno cono-sciuti dei parchi. I quattro parchi coinvolti sono: Parco Archeologi-co Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Ma-terano, Parco di Gallipoli Cognato, Parco Naziona-

le del Pollino, Parco Na-zionale dell’Appennino Lucano insieme per la creazione di una “rete” ter-ritoriale”, per diventare un grande parco unico per oltre 300.000 mq.Durante la presentazione di oggi, oltre ad illustrare le varie fasi del progetto, anche spazio a program-mazione turistica per valutare la possibilità di realizzare dei pacchetti-turistici da offrire ai vostri ospiti durante i giorni in-teressati dagli eventi. NaturArte, rientra negli obiettivi del Po Fesr Basi-licata 2007-2013 nell’Asse IV la trasformazione delle risorse culturali, naturali

e di biodiversità, presenti sul territorio dei 4 Parchi regionali, in vantaggio competitivo per la Basili-cata, stimolando la vitali-tà economica dei territori interessati, facendo leva sui suoi elementi carat-terizzanti ovvero cultura, natura e di biodiversità.Il progetto NaturArte, aveva già suscitato mol-to interesse nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo. Il presiden-

te del Parco della Murgia Materana, Pier Francesco Pellecchia, capofila del progetto NaturArte aveva portato all’attenzione del-la più prestigiosa kermes-se del turismo italiano, l’evento che coinvolge i quattro parchi della Basi-licata. La manifestazione, incen-trata su un programma escursionistico dedicato al corretto uso del territo-rio, con attività silenziose di esplorazione e cono-scenza, alla scoperta della natura, della storia e degli spettacolari e multiformi paesaggi che caratterizza-no le nostre aree protette, in compagnia delle guide dei Parchi, di artisti e di studiosi. Nell’ambito degli eventi saranno proposti anche itinerari gastronomici e di artigianato, allestiti nei centri storici dei borghi, sì da far conoscere ed ap-prezzare le comunità in-teressate e i prodotti del territorio. Per realizzare al meglio tutte le fasi operative di NaturArte è stata prevista una Cabina di Regia for-mata dai rappresentanti culturali degli Enti dei quattro Parchi di Basilica-ta e da un rappresentan-te dell’Apt Basilicata, che avrà ilcompito di: redigere il progetto esecutivo; as-sumere le scelte artistiche; definire gli itinerari.

Dal Consiglio

Dal 1° giugno, 14 weekend alla scoperta dei paesaggidella storia e della culturacon attività di esplorazioneaccompagnati dalle guide

Oltre alle fasi della manifestazione

spazio alla programmazione

turistica in occasione degli eventi

Comunicare il territorio

Escursioni al Parco

Coniugare arte e territorio con la formula del trekking per promuovere le aree protette della Basilicata

Nel pomeriggio la presentazione del progetto di cui è capofila il Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano

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Basilicata Mezzogiorno03.04.2013 N. 316 PAG. 5

La nostra migliore energiaè il cervello dei nostri giovaniCrediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadanooltre la scuola e guardino alle imprese

Istruzione è crescita

Formazione

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Intesa col Ministero e sostegno all’Università:puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani

Sperimentazione dell’Apprendistatoprofessionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovaninel mondo del lavoro

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 03.04.2013 PAG. 6

Mercoledì 3 aprile 2013

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Una passeggiata nel capoluogo e l’amara sorpresa

La città è diventata una discaricaTelecom, salvare

lavoro ma anche servizi

Centinaia i pendolari che la percorrono

La Potenza-Aviglianoè un colabrodo

Necessari interventi

Il capoluogo e L’Aquila le prime due città a presentare i contratti di valorizzazione urbana

Potenza taglia il traguardoLa convenzione con il Ministero deve passare al vaglio della Corte dei conti

Una foto di Potenza dall’alto

Prima assemblea pubblica del “Progetto Neco” a Vietri

Un’efficiente rete di cittadini

Gli organizzatori

POTENZA - Il capoluogoquesta volta è in cima alleclassifiche. Potenza, infat-ti, insieme a L’Aquila, è laprima città a tagliare il tra-guardo dei cosiddetti con-tratti di valorizzazione ur-bana, cioè gli accordi sotto-scritti tra Comuni e mini-stero delle Infrastruttureper attuare gli interventi ditrasformazione proposti alministero nell'ambito delPiano città. A darne notizianei giorni scorsi il quotidia-no economico “Il Sole 24Ore”, che sottolinea comeL'Aquila ha firmato il con-tratto il 27 marzo scorso,Potenza due giorni dopo,ovvero il 29 marzo.

Parliamo di una delle no-vità apportate dal DecretoSviluppo approvato lo scor-so 15 giugno, che introduceun nuovo strumento utilealla riqualificazione dellearee urbane degradate. “IlPiano nazionale delle città”consente di coordinare unaserie di interventi nelle areeurbane relativi a nuove in-frastrutture, alla riqualifi-cazione urbana, alla costru-zione di parcheggi, alloggie scuole, grazie al reperi-

mento di risorse pubbliche(di cui 225 milioni di eurosubito disponibili).

Al Piano è collegata unanuova cabina di regia com-posta da una serie di rap-presentanti che vigileran-no sullo stesso: due rappre-sentanti del ministero delleInfrastrutture e dei Tra-

sporti, un rappresentantedel ministero dell'Econo-mia, del ministero dello svi-luppo economico, del mini-stero dell'Istruzione, del-l'Università e della Ricerca,del Ministero dell'Ambien-te e della tutela del territo-rio e del mare, del ministeroper i Beni e le attività cultu-

rali, del dipartimento per losviluppo e la coesione eco-nomica, dell'Agenzia delDemanio, della Cassa depo-siti e prestiti, della Confe-renza delle Regioni e delleProvince autonome, del-l'Anci.

La convenzione da sotto-scrivere con il Ministero de-ve passare al vaglio dellaCorte dei conti. Alle Infra-strutture fanno di tutto pertenere serrato il ritmo del-l'attuazione delPiano città -voluto fortemente dal vice-ministro Mario Ciaccia e at-tuato dal Capo dipartimen-to e presidente della Cabinadi regia Domenico Crocco -tuttavia - secondo il Sole 24Ore - i tempi potrebbero nonessere brevissimi.

«Lo si deduce dal passag-gio contenuto nel contrat-to, all'articolo 9, quando siprecisa che la convenzionedeve essere sottoscritta en-tro 90 giorni, prorogabili di60 giorni». Nell'ipotesi piùpessimistica, dunque, leconvenzioni attuative deiprogrammi, hanno ancoradi fronte un orizzonte mas-simo di 3-5 mesi per l'avvioconcreto della procedura.

AVIGLIANO - Voragini, bu-che, avvallamenti e detriti.E’questo lo stato in cui versa lastrada che daPotenza condu-ce ad Avigliano.

Eppure non sipuò dire chequella sia una strada deserta:ogni giorno, infatti, sonocentinaia i pendolari che daAvigliano raggiungono Po-tenza per lavoro e, la sera,fanno il percorso contrario.

E’ vero la Potenza-Aviglia-noè gestitadalla ProvinciadiPotenza alle prese con la crisi,ma chi percorre tale strada haquasi la sensazione che la via-bilità provinciale sia statacompletamente abbandona-ta. Le buche sono evidenti,presenti ancheal centrodellastrada.

Ovvie le ripercussioni persospensioni, ammortizzatorie per la sicurezza stradale vi-

sto che per evitare le buche èfacile incorrere in tampona-menti e incidenti. La zonamaggiormente tartassata daquesto stato di cose è quellache dalle contrade Capoiazzoe Canaletto congiunge allafrazione di Giuliano.

Tutte e tre le aree rurali fan-no parte del Comune di Poten-za che forse dovrebbe contri-buire insieme alla Provincia ariqualificare il manto strada-le. Come se non bastasse, ai la-ti di entrambe le carreggiatesono presenti detriti che for-se andrebbero sistemati al-trove o depositati nei casso-netti della spazzatura.

I cittadini residenti a Ca-poiazzo, Canaletto e Giuglia-no meriterebbero forse unastrada migliore, anche per-chépagano letassecomunaliche dovrebbero servire a mi-gliorare la vita quotidiana,ivi compresa la mobilità e laviabilità. Tra Capoiazzo e Ca-naletto sono presenti voragi-ni che rendono pericoloso iltransito stradale.

La Potenza-Avigliano èuna strada colabrodo che varisistemata quanto prima fa-cendo leva sulla sensibilitàdelle amministrazionicomu-nali e provincialichiamate incausa. Gli automobilisti chetutti i giorni percorrono iventicinque chilometri distrada meritano maggiore ri-spettoetutela. Levoragini, lebuche e gli avvallamenti pre-senti al centro del manto stra-dale e i detriti sparsi di qua edi là rappresentano la peg-giore fotografia diuna regio-ne che deve e può fare meglionell’ambito della sicurezzastradale e della vita quotidia-na.

Francesco [email protected]

©RIPRODUZIONE RISERVATA

POTENZA --Tempi di Tares aparte, è Pasquetta perciò de-cido di farmi un giro in città.Date le dimensioni,due ore apiedi e ho fatto. Poi non c’ènessuno per strada, roba davero privilegiato. Inoltre, ioqui ci sono nato: insomma,meglio di così…

Premetto che non me ne so-no andato tanto per il fascinoesotico. Non avrei mica scel-to Roma, inferno per diavoliparaculi, ma forse lidi piùconfortevoli. O metropoliglobali più convenienti, tan-to Roma neanche metropolieuropea è, figurarsi globale.

Comunque, discorsia par-te, ci siamo e si balla con tantodi transumanze festive chead avercele è comunque unafortuna, finché dura.

Come polvere sotto il tap-peto nel gioco a chi non puli-sce incasa comespessocapi-ta inquegli appartamentidastudenti universitari fuorisede dove l’unica cosa piena èil congelatore mentre il frigo

quella vuota, è negli angolinascosti che ho scoperto unacittà inaspettata. E doloro-sa.

Scorci riempiti da pneu-matici, batterie per auto, car-telloni pubblicità, plastichevarie, calcinacci, cartacce e

chi più ne ha più ne metta, lafantasia non ha limite. Chefosse la passeggiata sul Ba-sento, via Pienza, l’ospedaleS. Carlo, il parco di Sant’An -tonio La Macchia o l’Univer -sità il panorama non cam-bia.

Stupirsi o indignarsi?Questo è il dilemma. Se con-viene più cadere dal pero ocercare una soluzione. Pattidi stabilità a parte, il proble-ma è chi ha rifiutato il pattodi civiltàcon lapropria città.Così Potenza èdiventata unadiscarica a cielo aperto.

Luca Sabia

VIETRI DI POTENZA - Per la primavolta, a cinque anni dalla “nascita”, iVolontari del team operativo di “Pro -getto Neco” hanno raccontato ai cit-tadini, in una assemblea pubblica,come è nato il progetto e come si èevoluto nel tempo. Quella di Proget-to Neco, nata a Vietri di Potenza, èuna iniziativa che riguarda la co-

struzione di una rete comunitaria,finanziata e costruita dai cittadini,ovvero dal basso.

E venerdì scorso, nella “Sala Con-vegni”, si è tenuta la prima assem-blea ordinaria. E i numeri, per gli“ideatori”di Neco, sono molto positi-vi: daipochi aderentidell'anno dellanascita (2008) nel 2013 il progettovede l'interessamento di oltre 120famiglie. Durante l'assemblea è sta-to approvato all'unanimità il bilan-cio consuntivo per la gestione delloscorso anno. Il team ha poi spiegatoai cittadini come sfruttare la tecno-logia VoIP (Voice over IP) per abbat-tere i costi della telefonia, mostran-do, con i fatti, quale potrebbe essereil risparmio trasferendo il proprionumero da una compagnia tradizio-

nale ad una VoIP. Inoltre i volontarihanno annunciato di aver attivatoun proprio centralino per permette-re alle persone di provare questa tec-nologia gratuitamente e senza para-noie burocratiche. Si è discusso an-che dei POS Bancomat, obbligatoriper legge dal 2014, e dei costi esorbi-tanti che i commercianti dovrannosostenere, in tempo di crisi, se si op-tasse per la soluzione tradizionale,ovvero quella che richiede una lineatelefonica fissa. Il team ha mostrato,anche questa volta, come abbattere icosti utilizzando un nuovo tipo diPOS che funziona via Internet (POSEthernet) e che può, quindi, sfrutta-re la rete metropolitana di ProgettoNeco. Al nutrito gruppo di cittadinidi Vietri si è poi aggiunta una picco-

la delegazione del “Baslug” (Basili -cata Linux User Group) da sempresensibile alle tematiche tecnologi-che e sociali. L'assemblea si è infinechiusa con un appello dei volontaricon lo scopo di reclutare nuove "leve"chepotessero permetterealla retedicrescere ulteriormente. ProgettoNeco (www.progettoneco.org) è ladimostrazione di come una piccolacomunità abbandonataal digital-di-vide si sia ribellata costruendosi lapropria rete cittadina, per di più sen-za chiedere un centesimo di fondipubblici. E' un approccio che può edeve essere applicato in molti altricontesti: mobilità (sostenibile),energia, alimentazione e formazio-ne.

Claudio Buono

Parchi e scalinate piene di rifiuti

POTENZA - «L'annuncio,da parte di Telecom, dellachiusura del Servizio 187rappresenta l'ennesimaespoliazione del nostro ter-ritorio: 40 ulteriori posti dilavoro persi e una regioneche si smembra e impoveri-sce sempre di più». E’quan -to afferma Angelo Summa,segretario della Cgil.

«Continuiamo a subireuna smobilitazione da par-te di aziende fornitrici diservizi essenziali per lo svi-luppo, quali Enel, Poste edin ultimo Telecom. Occorremettere in atto tutte le azio-ni necessarie, da parte ditutte le forze politiche e so-ciali, affinché il nostro ter-ritorio abbia il giusto pesoed il rispetto che merita .Difendere il Servizio 187significa non solo salva-guardare i 40 posti di lavo-ro, ma anche provare amantenere sul territorioquei servizi in essere che

oggi rappresentano la pos-sibilità di costruire unasperanza di sviluppo ecambiamento. Occorre,quindi, che le istituzioni, apartire dal Presidente dellaRegione, Vito De Filippo,facciano sentire tutto il pe-so della nostra regione, an-che in considerazione dellosforzo sostenuto per lostanziamento di fondi nelsettore delle infrastruttu-re immateriali . LaCameradel Lavoro Cgil di Potenza,di concerto con le altre or-ganizzazioni sindacali,promuoverà tutte le inizia-tive necessarie affinché siconvochi con urgenza untavolo di confronto tra re-gione ed organizzazionisindacali al fine di ricerca-re ogni possibile soluzioneche possa evitare tale enne-sima chiusura. In questomomento siamo tutti chia-mati a fare ogni sforzo perdifendere il lavoro».

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 03.04.2013 PAG. 7

Mercoledì 3 aprile 2013 27

Il Comune dovrà presto mettere a punto un nuovo bando per gli asili nido,nel riquadro Angelo Cotugno

Cotugno: «Ritardo è un peccato mortale. Nè si possono fare solo dei ritocchi»

Asili nido, si va in prorogaContratto scaduto a marzo e non ci sono all’orizzonte i nuovi indirizzi per il bando

di PIERO QUARTO

E' SCADUTO il 31 marzo il contratto di ge-stione degli asili nido comunali e degli in-dirizzi del nuovo bando non si vede tracciané nella commissione consiliare Politichesociali che dovrà esaminarli e discuterne,né tantomeno in Consiglio comunale. Ep-pure il contratto della durata di 9 anni sca-deva nel 2013, pochi giorni fa, e i tempi so-no ben conosciuti dall'Amministrazionecomunale che oggi sta finendo in prorogasulla questione a meno che non riuscirà nelgiro di poche settimane ad avviare un iterche al momento sembra ancora ad uno sta-to embrionalee che finisce inevitabilmenteper preoccupare anche perché coinvolgenumerose famiglie.

Il costo sopportato dal Comune in questianni, non certo dei più esigui, oltre 1,5 mi-lioni di euro richiede inevitabilmente di af-frontare la situazione anche in coincidenzacon la definizione delle spese per il nuovobilancio.

A confermare preoccupazione su questoargomento è il consigliere comunale del PdAngelo Cotugno che esorta l'Amministra-zione: “ad affrontare la questione rapida-

mente, prima inmaggioranza e poi incommissione ed inConsiglio per arriva-re nel giro di pochesettimane alla di-scussione ed appro-vazione degli indiriz-zi per approntare unbando che in pochimesi possa essere as-segnato definitiva-mente. In modo che si

eviti o si limiti al minimo possibile qualsiasieventuale rischio di nuove e pericolose pro-roghe.

Nessuno può pensare che con una mate-ria cosìdelicata e che haavuto un'evoluzio-ne gestionale nel corso degli ultimi anni sipossa semplicemente decidere di proroga-re il vecchio bando magari con qualche pic-colo ritocco. Questo non credo che sia pos-sibile anche perché parliamo di un contrat-todel2004 edaalloramolte cosesonocam-biate. Io credo che sia un peccato mortalenon aver dato per tempo i nuovi indirizzi suquesto tipo di argomento che a questo pun-to però non può più essere rinviato e che do-vrà dunque vedere immediatamente e sen-za altre esitazioni l'Amministrazione ripie-garsi per prendere delle decisioni”.

Cotugno non nasconde che anche sugliasili si possa prendere una spirale negati-va, delle proroghe che su altre questioni ti-

po gli impianti spor-tivi è diventata unaconsuetudine e dacui, sostanzialmen-te, l'Amministrazio-ne non riesce in al-cun modo a tirarsifuori continuando adavere difficoltà perpromuovere sceltenuove che siano alpasso con i tempi econ le sempre più evi-

denti ristrettezze che i bilanci pubblici sitrovano a dover affrontare. “E' chiaro”,conclude Cotugno, “che questa è una dellequestioni che dovranno nel giro di qualchesettimana essere prese in seria considera-zione dalla maggioranza insieme per esem-pio ad un utilizzo reale e razionale dei fondidi sviluppo e coesione che sono andati a so-stituire in parte quelli dell'ex Pisus. Argo-menti come questi insieme ad un ragiona-mento complessivo sul modo di fare cultu-ra e turismo in città esaltando tanto gliaspetti commerciali quanto quelli cultura-li ed evitando forme di deriva che mi sem-brano pericolose dovranno essere il fulcrodei prossimi impegni dell'Amministrazio-ne comunale”.

Sullo sfondo, naturalmente le questionipolitiche che dalla giunta alla mozione disfiducia alla presidente del Consiglio, allarivoluzione politica che ha colpito partiticome Idv e Udc rischia di abbattersi anchesul Consiglio comunale di Matera e di nonrisultare affatto indolore.

Oltre 1,5 milionidi costi annuiper il Comune

Servizio essenziale

«Bisogna fare in frettaper poter affidareil nuovo appaltoentro pochi mesi»

Bandi bloccatiuna storia

che si ripete

I lavori sulla Bradanica sono stati sospesi

Non si ferma la protestaOggi sit-in di subappaltatori

e fornitori per Bradanica

LE IMPRESE subappal-tatrici e fornitrici di Inti-ni terranno una manife-stazione con sit-in pressoil cantiere della stradastatale Bradanica e nonsembra che ci siano i tem-pi per un intervento inextremis dell’Anas chepossa in qualche modoevitare il sit-in e sbloccaredirettamente la situazio-ne che si sta venendo acreare in queste ore.

All'Anas le imprese cre-ditrici di Intini chiedonodi esaminare nel detta-glio le problematiche deicontratti di subappaltoancora in essere e quelledelle forniture già effet-tuate, dopo l'ammissioneal concordato preventivodell'impresa debitrice.

Nei giorni scorsi leaziende si sono anchepreoccupate di chiedereun’autorizzazione ade-guata alla Questura perpoter realmente effettua-re il sit-in.

Il problema di sub-ap-paltatori e fornitori eraconsiderato sin dall’ini -zio di difficile soluzionetanto che la preoccupa-zione delle organizzazio-ni di categoria e delle im-prese che vantano creditida Intini è stata molto alta

fin dal primo momento.Confapi e Cna ringra-

ziano il Prefetto di Materaper i numerosi sforzicompiuti sia per la ripre-sa dei lavori che per il sod-disfacimento delle legitti-me spettanze dei creditoridi Intini.

Tuttavia le imprese lo-cali non sono disponibili afinanziare un'opera pub-blica con le proprie risor-se, per poi fallire e licen-ziare i dipendenti.

Intanto ancora non c’èstata la riapertura delcantiere che sembra esse-re slittata a questo mesedi aprile quando sarà for-malizzata di fatto la ces-sione di ramo d’aziendada parte della stessa Inti-ni.

I subappaltatori invecechiedono di essere pagatidirettamente dell'ANAS,oltreal fattoche i contrat-ti in corso sono validi finoalla fine dei lavori.

«Intanto il Tribunale diBari ha ammesso Intiniad un concordato preven-tivo che ha il sapore dellabeffa» scrivono Cna e Con-fapi.

«Una confusione anchegiuridica oltre che mora-le su cui occorre fare chia-rezza».

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

NON È storia isolata quellache si sviluppa nel corso deltempo sulla scadenza dei con-tratti più importanti di gestio-ne che riguardano il Comunedi Matera.

La storia del bando traspor-ti con una serie di sentenzeamministrative che hannoportato primaallo stope poialnuovo via libera ed all’asse -gnazione del bando ad un nuo-vo gestore del servizio sono so-lo l’ultimo esempio di un pro-cesso complicato e difficile. Damesi si attende una novità sulbando dei parcheggi i cui indi-rizzi sono stati votati da tempodal Consiglio comunale e percui dovrebbe esserci prestoqualche buona notizia.

In alto mare restano invecele questioniriguardanti lage-stione degli impianti sportivicon una proroga che si protraeda anni tra mille difficoltà espese che si accrescono anchein termini di manutenzionestraordinaria per la pubblicaamministrazione e che sonooggetto di un confronto asproe di una decisione non facileall’interno della stessa Ammi-nistrazione comunale. Il tem-po passa ma di soluzioni riso-lutive anche su questo argo-mento non se ne vedono, tantoda lasciare aperto il dubbio chein realtà la regola diventi pro-prio quella della proroga.

In questa situazione com-plicata e per niente agevole siaggiunge oraanche ilcaso de-gli asili nido la cui gestione co-stituisce un servizio fonda-mentale per i cittadini.

Ma proprio per questo e perregolare i costi dell’Ammini -strazione nei prossimi anniservirà una risposta in tempibrevi. Onde evitare che la pro-roga si prolunghi troppo alungo.

p.q.

UN IMPRENDITORE afferma-to fondatore di una società peril restauro monumentale che siè distinta in più occasioni a li-vello nazionale ma che avevabase a Matera. Giuseppe Filip-pucci scomparso a 77 anni neigiorni scorsi viene ricordatoper il suo impegno dal primocittadino di Matera SalvatoreAdduce. Filippucci originariodi Spoleto si era impegnato eaveva lavorato da Matera perdiffondere il proprio impegnonel recupero dei monumenti atutte quante le latitudini.

“Con Giuseppe Filippucci lacittà di Matera perde unostraordinario testimone diun'imprenditoria illuminatache ha saputo valorizzare concura, raffinatezza ed eleganzaalcuni fra i più prestigiosi teso-ri architettonici del nostro Pae-se e della nostra regione”affer -ma il sindaco, Salvatore Addu-ce, nell'esprimere cordoglioper la scomparsa di Filippucci.

“Filippucci non è stato soloun imprenditore, ma anche esoprattutto un uomo di cultu-ra con il quale più volte ho per-sonalmente condiviso rifles-sioni e azioni per dare alla no-stra città una nuova prospetti-va di sviluppo e di crescita.

Anche se originario di Spole-to, Filippucci è stato un mate-rano a tutti gli effetti parteci-pando attivamente al percorsodi recupero e valorizzazionedel patrimonio storico e archi-tettonico della nostra città.

Matera gli era entrata nelcuore testimoniando il suo im-pegno nel territorio attraversoazioni concrete.

Alla moglie, Anna AmeliaBrunetti», conclude il primocittadino di Matera nel suo ri-cordo, «ai figli, Enrico ed Elisa-betta, ed ai nipoti va il più sen-tito cordoglio dell'Ammini-strazione comunale e dell'inte-ra città».

Adduce ricordal’impr enditor e

Filippucci

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 03.04.2013 PAG. 8

Mercoledì 3 aprile 2013X I

FABBRICA ISOLATAIN ATTESA DI SVILUPPI

DIGNITÀ CALPESTATA«La cassa integrazione è angoscian-te con due figli da manteneree un mutuo per casa da pagare»

«Vogliamo lavorarepresto la soluzione»Gli operai incalzano le istituzioni sulla tratta per Casal Sabini

le altre notizieIERI IL COMMIATO

Scomparso Filippuccicordoglio del sindacon «Con Giuseppe Filippucci

Matera perde uno straor-dinario testimone diu n’imprenditoria illumi-nata che ha saputo valo-rizzare con cura, raffina-tezza ed eleganza alcunifra i più prestigiosi tesoriarchitettonici del nostroPaese e della nostra regio-ne». Lo ha affermato in uncomunicato il sindaco, Sal-vatore Adduce, nell’espri -mere cordoglio primadell’ultimo saluto avvenu-to ieri pomeriggio nellachiesa di san Francescod’Assisi.

ORDINE DEGLI AVVOCATI

La riforma forenseattualità/prospettiven La riforma forense: attua-

lità e prospettive. È il temadi un convegno, in pro-gramma domani alle 15.30nella sala convegnidell’Ordine degli Avvocati,al quinto piano del palazzodi giustizia di via Moro, aMatera. L’evento è a curadell’Aiga, l’AssociazioneItaliana Giovani Avvocati,sezione di Matera. [p.miol.]

URBANISTICA HA LA GRANDE CAPACITÀ DI FARSI CAPIRE DA TUTTI E SOSTIENE DA TEMPO CHE LA VERA MANO INVISIBILE CHE GUIDA LO SVILUPPO È QUELLA DEI VALORI

Arriva il «guru» della città creativaCharles Landry, padre di un movimento globale lontano da ciò che stiamo facendo

PASQUALE DORIA

l «La vera mano invisibile che guida losviluppo è quella dei valori». Uno di questivalori, fondamentali per «fare città», è lafiducia. Chi ci rappresenta è degno di que-sta del tutto evidente necessità? Necessitàper qualsiasi centro, piccolo o grande, an-tico o moderno? È credibile? L’autore dellacitazione iniziale, usata quale epilogo di unsuo noto saggio, è Charles Landry. Se par-liamo in senso lato di questioni legate allapianificazione territoriale, l’urbanista in-glese è probabilmente il più noto a noicontemporanei tra quanti si occupano di«rinascita della città». C’è chi lo definisceg u ru della materia. In ogni caso, il suo èormai un movimento globale e punta lemigliori carte sul concetto di «creatività».Lo spiega bene in una pubblicazione, unatra le poche disponibili tradotte in italiano.Cinquecento è più pagine. Intense. City ma-king - L’arte di fare città, il titolo. In fondo, sitratta di un appello e, aspetto importante,non presenta particolari difficoltà a livelloespositivo. È più che leggibile.

Landry, che nel 1995 ha scritto un altrosaggio insieme a Franco Bianchini, com-ponente del comitato scientifico Matera2019, domani sera sarà a Matera. Alle 17,30,a Palazzo Lanfranchi, terrà una conver-sazione con Paolo Verri, che del ComitatoMatera 2019 è il direttore. Il Comune, giu-stamente, evidenzia l’importanza della pre-senza di Landry a Matera. Senza timore disbagliarsi, può essere annoverato nellascia di tanti urbanisti di fama mondiale chelo hanno preceduto, forse in tempi di pas-sioni meno tristi rispetto a quelle che stia-mo vivendo. Ma chi lo ha invitato dovrebbesapere almeno che Landry non è per nienteinteressato alle politiche neoliberiste chehanno reso sempre meno vivibili le città.Anzi, oppone a una concezione proprie-taria dello spazio e del tempo dei cittadiniquella creatività diffusa che si manifestanelle reti sociali. È il software delle cittàl’elemento impalpabile, il flusso vitale che,a suo giudizio, oggi rende possibile il fun-zionamento di un contesto urbano.

Di più, nel testo citato, Landry giudicaresponsabili in negativo gli amministra-tori locali che si sono «assuefatti a un mododi ragionare a termine». Insomma, per es-sere rieletti (non contempla scenari ancorapiù scabrosi), sono capaci di tutto, piegatialla torsione di risultati immediati e diinteressi particolari, di respiro corto. «E i

professionisti urbani - aggiunge - dirannoche loro sono incaricati del compito», disvolgerlo come meglio possono. «Esisteuna evidente attitudine a scaricare le re-sponsabilità». Allora, perchè meravigliarsise così tante nostre città diventano «brutte,impraticabili e senza anima?».

Una risposta che ci riguarda, benchèpresa in prestito, è quella contenuta in unrecente documento della sezione lucanadell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu).È stata formulata a proposito dell’appro -vazione, lo scorso 8 marzo, di un prov-vedimento da parte del Consiglio comu-nale. È denominato «Piano casa due». Unasoluzione che più ultraliberista non si può.L’Inu l’ha definita senza mezzi termini di«de-qualificazione urbanistica». Per la ra-gione che tale provvedimento consente di«rendere totalmente sopraelevabili (+ 20%)e demolibili/ricostruibili (+40%) la granparte dei quartieri materani (da Serra Ri-fusa a San Giacomo, Vie Nazionale, Dante,Passarelli, Castello, e poi Macamarda, Pini,Chiancalata, Agna, ecc.), e di consentireampliamenti (sempre del 40%) per tutte lecostruzioni autorizzate e/o in corso di rea-lizzazione (e senza neanche il conseguenteincremento degli standards e servizi pub-blici, monetizzabili): una perfetta opera-zione di de-qualificazione (legalizzata)dell’urbanistica materana, del volto dellacittà di Matera, passata, presente e futura».Più chiaro di così.

Difficile, se non impossibile immaginareche i percorsi descritti da Landry possanoin qualsiasi modo incrociarsi con quelli

approvati dalla nostra Amministrazionecomunale, che non ammetterà mai di re-mare in direzione diametralmente oppo-sta. Quanto ai valori della fiducia e dellacredibilità su cui fonda le sue dieci ideefinali l’urbanista inglese - quelle utili aavviare i processi di città creativa - sonolontane da noi, separate da oltre 30 anni diurbanistica contrattata. La nostra. Sonolontane, perchè quì l’hanno fatta da pa-droni tutti quelli che hanno tradito gli in-teressi generali, mandano a gambe levate

la pianificazione di un’autorità pubblicacapace di «regolare», quì hanno prevalsosoprattutto gli appetiti dei privati.

Sarà bello sentire Landry, ma chissà sesaprà mai che questa è l’aria che tira aMatera. E non solo. Ultima avvertenza.Landry invita a diffidare di chi praticascorciatoie e si appiccica addosso etichette,tipo smart, g reen o città creativa. «Per iro-nia della sorte - scrive - le città che cercanosoluzioni schematiche fanno sempre il con-trario di ciò che sarebbe utile allo scopo».

LA PROPOSTA PROGRAMMA ESCURSIONISTICO CON ATTIVITÀ SILENZIOSE DI ESPLORAZIONE E CONOSCENZA

Arte e territorio vivi con il trekkingNel Parco un progetto per la promozione dei beni culturali e naturalistici

TRASPORTI La stazione ferroviaria di Casal Sabini

DONATO MASTRANGELO

l Alle istituzioni e agli enti chie-dono di fare sintesi e tradurre nel piùbreve tempo possibile in interventiconcreti le procedure relative alla mas-sa in sicurezza della tratta ferroviariaper Casal Sabini. La sollecitazione ar-riva dagli operai della Ferrosud, lo sta-bilimento che produce materiale ro-tabile nell’area industriale di Jesce. Iltronco ferroviario, chiuso al transitoed in attesa di essere ripristinato, rap-presenta infatti lo snodo per garantirel’ingresso nella fabbrica delle carrozzeda lavorare e l’uscita di quelle già ul-timate. «Il prossimo 10 aprile - evi-

denzia Giuseppe Giannella dellaFiom Cgil - scadranno i termini pre-visti dalla legge per l’eventuale pre-sentazione di ricorsi dopodichè il Con-sorzio per lo sviluppo industriale ag-giudicherà definitivamente la gara. Ilgiorno 15 aprile è prevista una verificain Prefettura sul crono-programma de-gli interventi. I sindacati chiedono chesi possa giungere quanto prima allafase operativa. Non dimentichiamo -conclude Giannella - che venerdì scor-so per cento operai è scaduta la cassaintegrazione ordinaria di 13 settima-ne». Tra gli operai interessati dal prov-vedimento c’èSaverio Lapacciana, 44anni, impegnato alla Ferrosud come

tubista. «Lavoro nell’azienda da ben 18anni e ritrovarsi in cassa integrazioneè angosciante. Ci sono già passato perun periodo di due anni e mezzo. Poidopo un altro anno e mezzo di lavororieccomi fermo all’incirca da due set-timane. Ci si sente un peso in questacondizione. Da poco ho contratto unmutuo per l’acquisto della casa. Conuna moglie e due bambine piccole ciòche chiedo è soltanto di ritornare alavoro. Il paradosso è che le commesseci sono ma la chiusura della tratta perCasal Sabini pregiudica la nostra pro-duzione. Per questo mi auguro che pos-sa prevalere il buon senso e che i pros-simi giorni siano davvero decisivi per

poter ripristinare il transito delle car-rozze lungo quel tronco ferroviario. Cisono già due carrozze collaudate all’in -terno dello stabilimento che attendonodi essere consegnate al committente».«Inutile nascondere - dice Giuse ppeGrieco della Uil Uil - che siamo in unasituazione di precarietà che però po-trebbe essere risolta positivamentecon il buon senso delle parti. Decisivosarà il confronto di Rfi, Ferrosud, Con-sorzio industriale e l’impresa aggiu-dicatrice con la mediazione della Pre-fettura. L’importante sarà individuaresubito i punti strategici della tratta suiquali intervenire per poi consentire, inattesa del ripristino completo della li-

nea, il passaggio delle carrozze in en-trata e in uscita. Alla stazione di Bari cisono infatti quattro convogli fermi ealtre commesse sono già state ordi-nate». Il Consorzio industriala ha ag-giudicato in via provvisoria l’inter -vento alla società Deca di Maddaloni.«Sarà sostituito - afferma il commis-sario Gaetano Santarsia - un terzo del-le traversine per un totale di 3600 su unpercorso di 6,3 chilometri. Il nostrointento è di procedere con celerità do-po l’aggiudicazione definitiva dell’ope -ra e una volta acquisità dell’i m p re s atutta la documentazione necessaria,stipulando il contratto e cominciandodunque i lavori».

CITTÀC R E AT I VAÈ il titolodi unafortunatapubblicazionedi CharlesL a n d r y,l’urbanistaingleseche domanisera saràospitatoa PalazzoLanfranchie intervistatoda PaoloVe r r i.

l Il Parco archeologico, storico, na-turale delle chiese rupestri del Mate-rano sostiene il progetto NaturArte, dicui il Parco è capofila. «Tale progetto -evidenzia un comunicato stampa - inlinea con gli obiettivi del Po Fesr Ba-silicata 2007-2013 Asse IV, si proponeprincipalmente di coniugare in un pro-cesso virtuoso arte e territorio mediantela formula del trekking per grandi even-ti, in modo da promuovere efficacemen-te le aree protette della Basilicata e i suoivalori naturalistici, storici e culturali.La manifestazione che si svilupperà in

14 week-end a partire dal 1° giugno nei 4Parchi di Basilicata, sarà incentrata suun programma escursionistico dedicatoal corretto uso del territorio, con attivitàsilenziose di esplorazione e conoscenza,alla scoperta della natura, della storia edegli spettacolari e multiformi paesaggiche caratterizzano le nostre aree pro-tette, in compagnia delle guide dei Par-chi, di artisti e di studiosi. L’at t iv i t àescursionistica sarà collegata ad eventiartistici e/o culturali il cui palcoscenicosarà rappresentato dagli angoli più sug-gestivi e meno conosciuti dei Parchi».

I quattro Parchi coinvolti, Parco Ar-cheologico Storico Naturale delle Chie-se Rupestri del Materano, Parco di Gal-lipoli Cognato, Parco Nazionale del Pol-lino, Parco Nazionale dell’Ap p e n n i n oLucano si mettono insieme per la crea-zione di una “Re t e ” territoriale. Ungrande parco della Basilicata che siestende per oltre 300.000 ha.

Per una migliore promozione deglieventi, nella sede del Parco, in via SetteDolori, alle 15,30, oggi si svolge un in-contro dedicato alle imprese del setto-r e.

MATERA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 03.04.2013 PAG. 9

Mercoledì 3 aprile 2013 I V

FONDI DEL PETROLIOISTRUZIONI PER L’USO DELLA CARD

SALGONO A 330MILA I BENEFICIARIIn base alle stime si allarga la platea: sarannocirca il 92% degli aventi diritto. Oltre 10 mila inuovi patentati che chiederanno la card

INUTILE AFFRETTARSI ALLE POSTEOltre ai nuovi aventi diritto, dovranno recarsiagli uffici postali i cittadini per i quali sonosubentrate criticità e non hanno avuto il bonus

Si parte con il terzo bonus: 190 euroDa lunedì le domande di nuovi patentati e residenti. Senza fretta, c’è tempo fino a luglio

LUIGIA IERACE

l Bonus idrocarburi nelle ta-sche dei patentati residenti inBasilicata. Per la seconda an-nualità ne hanno beneficiato in320 mila, ma si prevede, in baseal numero di nuovi patentati al31 dicembre 2012, che gli aventidiritto per la terza annualità sa-liranno a oltre 330 mila, pari aoltre il 92 per cento della platea dipotenziali beneficiari.

E lunedì 8 aprile, per dieci set-timane, si parte con la presen-tazione delle nuove domande peraccedere al beneficio. Quellacard idrocarburi che ha visto peril primo anno accreditare ai pa-tentati lucani la somma di 100,70euro, poi saliti a 140,25 euro e lacifra continua a lievitare. Am-monterà a circa 190 euro, infatti,secondo una stima approssima-ta, il terzo bonus, relativo al 2013.Ma in attesa dell’esatta determi-nazione dell’importo della terzaannualità, che dovrebbe arriva-re in autunno, anche alla lucedella sentenza di merito del Con-siglio di Stato attesa tra una de-cina di giorni, è stato definito ilcronoprogramma delle attività.

Le nuove domande dovrannoessere presentate a Poste Italia-ne dall’8 al 30 aprile, dall’8 al 31maggio e dall’8 al 31 luglio (lerichieste non potranno esserepresentate nel mese di giugno enella prima settimana di aprile,maggio e luglio per la coinciden-za con alcune scadenze postali).

CHI ANDRÀ ALLE POSTE -Dovranno recarsi alle Poste epresentare la richiesta di bonusidrocarburi, ma senza fretta,perché ci sarà tempo fino allafine di luglio, tutti i nuovi pa-tentati lucani. Praticamente tut-ti quelli che hanno conseguito lapatente dall’1 gennaio al 31 di-cembre 2012.

Dovranno recarsi alle Postetutti i nuovi residenti nella Re-gione Basicata, maggiorenni econ patente, alla data del 31 di-cembre 2012. Potranno andarealla Poste anche quelli che nonhanno mai fatto richiesta neidue anni precedenti del bonusidrocarburi, pur avendo diritto,essendo in possesso dei requisitidella maggiore età, della patente

Prima annualità 2011Accolti i reclami di 95 cittadini

in arrivo entro aprile i 100,70 euroEntro la fine del mese di aprile, 95 residenti in Basilicata,

maggiorenni vedranno accreditati sulle loro card il bonusidrocarburi di 100,70 euro della prima annualità. Questi citta-dini erano stati esclusi dalla prima erogazione, per alcune criti-cità del sistema, pur avendo fatto regolare richiesta nei termi-ni fissati dalla legge e avendo i requisiti necessari alla data del31 dicembre 2010. La loro posizione è stata esaminata dal Mi-nistero delle sviluppo economico e da Poste Italiane, e incro-ciando i dati con quelli del Ministero delle Infrastrutture, è sta-ta ritenuta regolare. Pertanto, terminate le verifiche necessa-rie per la riassegnazione del bonus idrocarburi, e raccolto ilparere favorevole degli organi di controllo della spesa pubbli-ca, è stato riconosciuto il loro legittimo diritto all’erogazionedel bonus: un inatteso «pieno» di carburante che gli sarà ac-creditato questo mese. Un precedente importante per quanti,si trovano in situazioni analoghe e potranno vedere ricono-sciute le loro istanze, purché siano nelle condizioni previstedalla legge per l’erogazione del beneficio. Per assistenza agliutenti il Ministero ha predisposto una casella di posta elettro-nica a cui rivolgersi per chiarimenti e informazioni: [email protected]. Negli ultimi mesi è stata data ri-sposta a centinaia di e-mail. L’assistenza sulla gestione dellaCarta compete agli Uffici Postali e numeri verdi dedicati.

di guida e della residenza nellaregione Basilicata al 31 dicem-bre 2012.

Dovranno poi andare alle Po-ste, tutti quelli che pur avendoavuto il primo bonus, non hannoricevuto la seconda annualità,perché è stata riscontrata unamancata rispondenza, dopo l’in -crocio con i dati in possesso diPoste Italiane con quelli del Mi-nistero delle Infrastrutture e tra-sporti - Motorizzazione Civile. Inquesto caso il beneficiario dovràrecarsi agli Uffici Postali con lacarta elettronica in suo possessoe presentare una nuova richie-sta con allegata la documenta-zione prevista, facendo attenzio-ne al corretto inserimento delcodice fiscale e dei dati anagra-fici indicati nella patente. In ca-so di dati non rispondenti, in-fatti, la richiesta non viene ac-colta.

I RECLAMI -Completate leoperazioni di erogazione del se-

condo bonus, circa 3 mila cit-tadini, si sono trovati in una si-tuazione di mancata riconfermadel bonus: alcuni, pur avendonediritto, essendo già titolari dicarta e con i requisiti necessariper accedere al bonus, sono statiesclusi, per alcune criticità deisistemi informatici dovute perlo più, a doppi nomi, nomi ac-centati o apostrofati, a cittadinistranieri o patenti stranieri. Al-tri, invece, sono stati esclusi peril venir meno di uno dei requi-siti.

Segnalazioni e reclami pre-sentati da cittadini e attraversole associazioni dei consumatori,Adiconsum e Adoc, all’e mail [email protected] so-no all’esame del Ministero delloSviluppo economico impegnatoa salvaguardare chi ha realmen-te diritto al beneficio, previa ac-quisizione del parere del Mini-stero dell’Economia e Finanze edella Ragioneria Generale delloS t at o.

CARDCARBURANTIIl secondobonus di140,25 euro ègià arrivato emolti lo hannogià speso. Orasi guarda allaprossimaerogazione.Nuovipatentati enuovi residentipotranno farela domanda.Per i reclamisono in corso icontrolli[foto Tony Vece]

Si può stampare il modulo dirichiesta e presentarlo all'Uf-ficio Postale?

Il modello è in rete proprio perfacilitare la presentazione, quindisi può stampare, compilare e pre-sentare all'Ufficio Postale. L’Uf fi-cio Postale, acquisita la domanda,provvederà alla stampa del mo-dulo, automaticamente compilatodal sistema, per la sottoscrizioneda parte del cliente. Tale stampacontiene il numero di protocollodella richiesta, che attesta l’avve -nuta accettazione della domandada parte dell’Ufficio Postale.

La domanda deve essere pre-sentata negli Uffici Postalidella Basilicata

La richiesta si può presentare intutti gli Uffici Postali italiani, neiperiodo fissati.

È possibile spedire la docu-mentazione con raccoman-data A/R?

No, la domanda va presentata soloagli uffici postali.

Si ha diritto alla carta BonusIdrocarburi se si è in posses-so del certificato di idoneitàalla guida per ciclomotori(CIG)?

Anche il certificato di idoneità al-la guida per ciclomotori (CIG) èvalido quale requisito. Ma va pre-sentato anche altro valido docu-mento di riconoscimento. È co-munque indispensabile la mag-giore età e la residenza in Basi-l i c at a .

Quando va attivata la carta?In qualsiasi momento, ma è ne-cessaria per spendere il bonus.L’attivazione non si può fare perdele ga.

L’istanza del bonus si puòpresentare per delega?

Si. Il delegato deve esibire in ori-ginale e in fotocopia il proprio do-cumento d’identità e il modulo didelega (scaricabile dai siti di Postee Ministero, non è presente negliUffici Postali) con la documenta-zione del delegante.

AT T UA L I T À

DOMANDA & RISPONDI

Ecco alcune istanzepiù frequentisul bonus carburanti

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 03.04.2013 PAG. 10

Mercoledì 3 aprile 2013IV IAT T UA L I T À

TEMPO LIBEROVENT’ANNI FRA GIOCO E CULTURA

Festeggia il compleannoil Circolo bridge di PotenzaSi cominciò nel ‘93 con 80 soci, tanta passione e un fiorire di iniziative

LORENZA COLICIGNO

l Auguri al Bridge potentino, che compie20 anni. Il bridge a Potenza era già praticato alivello amatoriale e agonistico, con affilia-zione all’Associazione Bridge del Golfo di Po-licastro, già prima del 1993, anno in cui nascel’Associazione Bridge Potenza, con circa 80

soci. La storia del bridge potentino, che haavuto, tra il 1992 e il 1993, due eccellenti mae-stri, Mario Giordano ed Enrico Guerra, èpunteggiata da innumerevoli eventi, taloraprivati, quando su invito ora dell’uno, oradell’altro socio, i giocatori si ritrovano in-sieme a celebrare il rito del torneo, insieme a

quello della degustazione di prodotti locali edelle visite culturali, ora pubblici, i tornei diPotenza, di Lagopesole, di Maratea, che han-no visto la partecipazione di bridgisti da tuttal’Italia.

Un circolo di gioco, ma anche culturale, coniniziative come corsi di inglese, letture di dettie proverbi in potentino e la produzione di un

libro su un binomioinscindibile: buonacucina e buon brid-ge. Tornei e inizia-tive culturali hannoavuto in alcune oc-casioni finalità be-nefiche, a favore diUnicef, Croce Rossa,Arc. Nella direzionedelle attività del bridge a Potenza sisono succeduti diversi presidenti, daTeresa Cibarelli Spirito a Maria LuisaMorlino, oggi presidente del CircoloBridge Potenza, e Giuliana Agnini Lan-cieri, Marisa Criscuolo Morcaldi, Lo-renzo Rubinetti, Leo Laraia, AntonioSpirito. Il Circolo Bridge Potenza contacirca 40 soci, è in una fase di espansione

nella bella sede di Corso Garibaldi, 31. Perdiffondere «il gioco più bello del mondo» par-tirà a breve un nuovo corso di avvicinamentoal bridge.

Una bella pagina della storia del bridge aPotenza, tra tante altre, è stata quella del«bridge a scuola», iniziata nel 1994, grazie

all’impegno di Marisa Criscuolo Morcaldi,Rosalba Galasso e Marinetta Giuliani, con ilsupporto tecnico di Antonio Spirito. Il bridgenelle scuole e nelle Università supporta l’ap -prendimento del linguaggio logico-matema-tico ed è palestra di valori morali: rispettarel’avversario, accettare le decisioni arbitrali,imparare a comunicare con chiunque. Svolge

prevalentemente la funzio-ne di arbitro, nei tornei dibridge locali, regionali enazionali a Potenza, RenatoNotari, mentre direttoretecnico del Circolo Bridge èGianfranco Tramice, cheterrà il nuovo corso di av-vicinamento al bridge.

«Il gioco del bridge – af -ferma Teresa Cibarelli Spirito - sconosciuto amolti, amato dagli appassionati è hobby, per-ché passatempo, è sport della mente perchévera palestra per le nostre cellule grigie, ècultura perché aggrega e mette a confrontosoggetti per altri aspetti molto distanti traloro, ma è più di tutto passione. Colpita dal suovirus, ho cominciato a praticarlo nel 1990 edho l’onore di essere stata il primo presidentedel Circolo Bridge Potenza, dell’AssociazioneBridge Potenza e dell’Associazione LucaniaBridg e”, di cui sono ancor oggi Presidente.Potenza è l’unica città in Basilicata nella qua-le ci sono state associazioni bridgistiche. Tral’altro, il bridge è anche divertentissimo».Non resta, dunque, che provare.

Gianfranco Tramice, Marinetta Giuliani, Rosalba Galasso

Olga Sarli, Giuliana Agnini con Lorenzo Rubinetti

Marisa Morcaldi ha portato il bridge al liceo Galilei

DUE MAESTRIUna storia ricca, quella del bridge potentino,che ha avuto, tra il 1992 e il 1993, due eccellentimaestri: Mario Giordano ed Enrico Guerra

Il bridge? Non gioco d’azzardoma allenamento logico-matematico

l «Il bridge è l’unico gioco di cartediventato sport Coni - spiega An-tonio Spirito, avvocato, uno dei piùgiovani tra gli iscritti al CircoloBridge Potenza e all’AssociazioneLucania Bridge. - Dalla metà deglianni ‘50 ad oggi le Nazionali italianae americana sono state le incontra-state regine del bridge mondiale. Al-cuni tra gli innumerevoli testi scrittisu questo gioco sono stati la miafonte di ispirazione, in quanto il ri-sultato non è influenzato dal fattorefortuna. Il bridge, basandosi sullalogica, confronta l’intelligenza deigiocatori, permettendo sempre aipiù forti di emergere. A differenza diquanto pensano tantissime persone,non è assolutamente un gioco d’az -z a rd o » .

«Dopo circa due anni dalla “primacarta giocata” - continua Spirito - fuiselezionato tra gli allievi junioresdella Nazionale Italiana e diventan-done vice campione italiano. Suc-cessivamente sono diventato istrut-tore federale, arbitro e precettore...ma soprattutto un grandissimo gio-catore (non lo chiedete agli altri gio-catori potrebbero non essere cosìd’accordo). Sono stato istruttore eprecettore dei ragazzi del LiceoScientifico Statale Galileo Galilei diPotenza, portandoli a laurearsi cam-pioni italiani e vicecampioni italia-ni nella loro categoria in due anniconsecutivi. Nell’ultimo anno sonostato alla presidenza del Circolo Po-tenza Bridge. Nello stesso periodo hoavuto contatti con l’Università degliStudi della Basilicata nella prospet-

tiva di organizzare un corso di brid-ge tra gli universitari, per incen-tivare il gioco tra i giovani. Nell’am -bito bridgistico, come in altri ambitisportivi, l’insegnamento alle giova-ni leve rappresenta la principalespinta propulsiva per il raggiungi-mento di grandi risultati sia a livellodilettantistico che agonistico».

Il bridge diventa sport agonisticointorno al 1930 e disciplina olimpicanel 1999, in occasione delle Olim-piadi di Seul. Il campo di gioco delBridge è un tavolo quadrato di di-mensioni standard 80/100 per 80/100

cm., sul quale sono posizionate, unaper giocatore, quattro bidding bo-xes, contenenti cartellini licitativi,vengono distribuite tra i 4 giocatori13 carte ciascuno. È praticato in tor-nei, a coppie o a squadre, in cui tuttigiocano a turno le medesime smaz-zate, con un meccanismo di com-parazione dei risultati ottenuti. Laclassifica mondiale di ogni tempovede ai primi due posti due italiani,Giorgio Belladonna e Benito Garoz-zo. Giorgio Belladonna è, per il nu-mero di competizioni vinte, il rife-rimento ideale di tutti i bridgisti,

non solo italiani. Il bridge è il giocopiù diffuso al mondo, con oltre1.500.000 agonisti e decine di milionidi appassionati.

In questo scenario mondiale disvago e di pratica sportiva si collocail bridge potentino, con la sua ven-tennale storia di gioco, di amicizie,di contrasti, come sempre capita intutte le comunità, ma anche e so-prattutto di capacità di sapersi ri-trovare insieme, perché questa èl’autentica logica del bridge da sem-p re.

[lor. col.]

BRIDGETorneo alCircolo bridgedi Potenza, incorsoGaribaldi. Adestra: MariaLuisa Morlino,presidente delcircolopotentino.Sopra asinistra: ilCircolo bridgedi Potenzaospite nellacasa di TonioBoccia adAcerenza

.

SPORTAntonio Spirito: «È

l’unico gioco di cartediventato sport Coni»

A SCUOLADal ‘94, a Potenza,

alcuni soci portano il«bridge a scuola»

Te s t i m o n i a n z aMaria Luisa Morlino

«Il più bel gioco del mondo»Maria Luisa Morlino, medico, psicote-

rapeuta familiare, è l’attuale presidente delCircolo Bridge Potenza. Gioca a bridge dal1993 sempre con lo stesso entusiasmo. «IlCircolo Bridge – spiega - è una preziosarealtà per Potenza. Poter praticare quelloche, senza dubbio, è il più bel gioco di car-te del mondo in una piccola città, lo riten-go quasi un privilegio. Il Circolo Bridgeospita anche l’Accademia degli ScacchiPotenza e offrel’opportunitàagli appassionatidi Burraco di ci-mentarsi in untorneo settima-nale aperto a tut-ti. Ci piacerebbedivulgare il gio-co del bridge e atal fine abbiamoorganizzato un“Corso di avvici-namento al bridge” in 12 lezioni che parti-rà martedì 9 Aprile, al quale invitiamo tutti([email protected] – 335/5340977)».«Per me - aggiunge Morlino - il bridge, da20 anni a questa parte, è passione, stimo-lo, sfida con me stessa e con gli altri, di-vertimento, svago, senza ombra di stan-chezza o noia. Tutti possono imparare agiocare senza limiti di età perché è un otti-mo mezzo per esercitare la memoria, perallenarsi a usare la logica e il ragionamen-to e per acuire l’attenzione. Insomma, ilbridge se lo conosci, lo ami».

[lo.col.]

Page 29: Prime Pagine 3 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 03.04.2013 PAG. 11

Mercoledì 3 aprile 2013 21

Tra i luoghi del misteroseguendo leggende e magia

La Rocca del cappello” e la “Sedia del diavolo”Il fascino inquietante che si erge sopra Albano di Lucania

Nel castello di Lagopesole si aggira il fantasma della moglie di Manfredi di Svevia

Il pianto di Elena e le orecchie di Federico

MISTERI, enigmi, leggendee storie incredibi-li. Come recitava il titolo di una commedia delgrandeEduardoDe Filippo - “Nonè veromacicredo” - tutti, chi piùchi meno, siamo propensia lasciarci incantaredal fascino dei luoghie daquelloche visicela. Chepoisiareale o immagi-nariopoco conta.L’importanteè farsi traspor-tare dal fascino della magia intesa nel senso eti-mologico del termine. Magia deriva dal grecomagheia che a sua volta è l’alterazione della pa-rola “mag” il cui significato è sapienza. Ognipopolo, ogni nazione e ogni regione ha la suaradice magica. E in Basilicata - nello specificonel Potentino - la radice magica la ritroviamoovunque: nei paesaggi comenei luoghi storici,come le mure degli antichi manieri o delle cat-tedrali. Di generazione in generazione la tradi-zione orale ha tramandato storie di miti e leg-gende diventate poi oggetto di studio. “Sud emagia”diErnesto De Martinone èun esempio.Ma anche il “Cristo si è fermato ad Eboli”di Car-lo Levi non è da meno.E allora cosac’è di male nellasciarsi prendere etrasportare dall’aspetto magico dei luoghi.Aspetto magico che poi contraddistingue unvero e proprio approccio allavita. E quindi par-tiamo per questo piccolo viaggio alla scopertadi alcuni luoghi e leggende.

Alessia GiammariaAntonella Giacummo

(1. continua)

TEMPLARI E PAGANESIMOA Castelmezzano

l’ingresso spostatodella chiesa dell’Olmo

A CASTELMEZZANO il misteroruota attorno alla chiesa di SantaMaria dell’Olmo (nella foto), edifi-cata nei pressi di un olmo, da cui ilnome. Si trovavaaccanto ad albe-ro e acqua, due elementi dienorme carica simbolica,il primo è l'albero dellavita e il secondo la fon-te della vita. L’in -gresso della chiesa -come si legge sul

sito web del Comu-ne di Castelmez-zano - è stato spo-stato: anticamen-te era rivolto ver-so oriente, ma og-gi rimane solo unaparete murata conuna croce templarenell'architrave trian-golare. Durante una fa-se di restauro è stata trova-ta una croce patente templa-re, una delle tante testimonianzedella presenza dell'Ordine deiTemplari in quest'area. Sopra l'in-gresso, inoltre, ci sono altri inte-ressanti elementi: orsi, leoni, gri-foni e soprattutto rose.

In questa chiesa è stata celebratanel giugno 2006 un'investitura acavaliere secondo gli antichi ritua-li. Un tempo i cavalieri venivano in-vestiti in chiesa: era un fatto estre-mamente sacro in quanto venivadato il compito di proteggere ilSanto Sepolcro di Gerusalemme di-rettamente da Dio attraverso il sa-cerdote dinnanzi al cavaliere ingi-nocchiato.

LA chiesa della Santissima Trini-tà della città oraziana custodisceun segreto: è molto antica, sortain età paleocristiana su un tem-pio pagano che era dedicato aImene, dea greca nata da Apollo eAfrodite.

Nella mitologia è alla te-sta di ogni corteo nuzia-le ed è protettrice perl'appunto del matri-monio.

All’entrata tro-viamo due leoni aprotezione dellaporta. Accanto allachiesa vecchia, sitrova una colonnaromana sulla qualevi è un antico rituale,che è possibile trova-re anche in altre partid’Italia: si dice che losfregamento da parte del-le donne sulla colonna porte-rebbe fertilità.

A Venosa il ritodella fertilità

IL castello di Lagopesole è famoso peraver imprigionato Elena Ducas, la mo-glie di Manfredi di Svevia, figlio del

grande Federico II.Elena ebbe vita

breve, morì sen-za compiere

neppure 30anni, per-chè in se-guito al-la mor-te delmaritovenneimpri -giona -ta daCarlo

d’Angiò .Avvolta

nella totaletristezza e nel

dolore si lasciòmorire d'inedia.

La beffaper questapo -vera donna è che questa rocca è la stessain cui ebbe vita felice con la sua fami-glia, perchè qui passò i più bei momenti

della sua esistenza. Leggenda narrache lo spirito della povera Elena, chia-mata anche “Elena degli angeli”, nonabbia mai abbandonato questo luogo,perchè in eterna attesa del ritorno del-l'amato marito e dei suoi figli. Si diceche al tramonto si possa a volte intrav-vedere il fantasmadella bellissimaEle -na vestita di bianco, nascosta dietro letende di una della finestre e con in manouna lanterna, a guardare l'orizzontelontano. Si dice che lo stesso Manfrediavvolto da un manto verde cavalchi unosplendido cavallo bianco la campagnacircostante alla ricerca a sua volta del-l'amata. Ma nessuno dei due riesce ascorgere l'altro e si perdono in un'eter-na ricerca, destinati anche nell'aldilà anonincontrarsimai. C’è poi un partico-lare su cui aleggia una leggenda: sultorrione del castello vi è un ingresso po-sto a 4 metri di altezza che sembra unagigantesca finestra. Vi sono ai lati duemensolecontesteumane: adestravièilvolto di Beatrice, la seconda moglie diFederico Barbarossa, mentre a sinistraviene rappresentato lo stesso imperato-re, provvisto di corona, lunghi capelli eorecchie d'asino. Simbolicamente que-

ste orecchie esagerate dovrebbero rap-presentare il potere del sovrano diascoltare tutto e tutti, ma vi è una leg-genda che narra che Federico Barba-rossavennecolpito invecchiaiadaunamalattia congenita che gli deformò leorecchie. Per questo motivo era solitoportare semprecapelli lunghi.Vita du-ra per i barbieri dell'epoca. Una voltascoperto il segreto, l'ossessione dell'Im-peratore che venisse raccontato era for-te a tal punto da aver escogitato unatrappola nella quale faceva incapparetutti i barbieri nonostante avesserogiurato terrorizzati di mantenere il si-lenzio. Venivano infatti indirizzati inun lungocorridoio al terminedel qualecadevanoinevitabilmente inuntraboc-chetto. Ma un giorno un giovane bar-biere riuscì a fuggire. Federico colpitodall'evento gli donò salva la vita a condi-zione però che non avesse raccontatonullaal di fuoridellemura del castello.Ma la tentazione era talmente forte cheun giorno raggiunse un luogo isolato,scavò una buca profondae vi gridò contutto il fiato che aveva in gola: «FedericoBarbarossa tène l'orecchie all’asi -nàaaaa…!».

UN posto di primo piano spetta al-la “Rocca del cappello” ad Albanodi Lucania.

Dal sito web su Albano di Luca-nia si evince che il posto è davveroinquietante: si trova di fronte alleDolomiti lucane e domina il fiumeBasento.

Si tratta di un monolito alto piùdi dieci metri sulla cui sommità èpoggiato un masso enorme dallaforma di cappello dal quale prendeil nome.

Ma ancora più inquietante è la“Sedia del diavolo” (nella foto ac-canto) che si trova a metà stradatra la curva che gira attorno alMonticello e il fiume Basento ed ècostituita da una panchina scava-ta in un grande monolito che vistofrontalmente sembra il busto diun essere demoniaco completo dicapo e copricapo.

La panchina è stata ricavata sul-la parete sud ovest a circa due me-tri dal suolo.

Si può accedere a quest'ultimasolo per mezzo di una lastra di pie-tra poggiata sulla parete rocciosa.Varie ipotesi sono state scartateintorno all'utilizzo della “Sedia”.

Questa panca non può esserestata costruita come punto di ve-detta per controllare il passaggiodi nemici nel territorio in quantoesistono nei dintorni punti moltopiù comodi e convisibilità piùam-pia.

Certo è che nessun pastoreavrebbe costruito una panca perriposarsi a due metri dal suolo poi-chè vi sono nei dintorni panchenaturali più facilmente accessibi-li. Inoltre neanche i fenomeni at-mosferici possono aver contribui-to alla sua creazione poiché avreb-bero arrotondato la roccia mentrela panchina è molto ben squadra-ta.

Si suppone che la “Sedia del dia-volo” sia stata ricavata nella roc-cia per gli stessi obiettivi della“Rocca del cappello”, ovvero la ve-nerazione degli astri per conqui-stare la benevolenza degli dei perottenere i migliori risultati nel la-voro, nell'agricoltura e nella vitadi tutti i giorni.

Sul lato sud-est del monolito èscolpito un volto umano e nelleadiacenze, sul fianco di uno spun-tone in arenaria ben levigato, è in-

cisa una croce latina.Per quel che riguarda la cro-

ce latina, simbolo di Cristo,incisa sullo spuntoneroccioso potrebbe farparte dell' attitudinedei cristiani di scon-giurare, esorcizza-re e risacralizzare imonoliti, le roccee le strutture pa-gane.

Con l'affer-marsi del cri-stianesimo, l'a-rea della “Roccadel cappello”,che secondo i so-stenitori dellanuova fede conti-nuava ad emanareinflussi di pagane-simo, come tanti al-tri luoghi di culto pa-gano, venne“demoniz -zata” (lo prova la “Sediadel diavolo”appellativo da-to alla panchina) e, di conse-guenza, abbandonata per sem-pre scomparendo dalla memoriastorica degli uomini.

Potenza