Prime Pagine, 24 aprile 2013

29
Mercoledì 24 aprile 2013 – Anno 5 – n° 112 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Lo sguardo di MICHELANGELO ANTONIONI e le arti ph. S. Strizzi Ferrara Palazzo dei Diamanti 10 marzo 9 giugno 2013 Info e prevendita: 0532 244949 ww.palazzodiamanti.it PROVINCIA DI FERRARA COMUNE DI FERRARA REGIONE EMILIA-ROMAGNA dc UN PATTO IMMORALE E DISSENNATO di Maurizio Viroli N o! Il voto delle Camere riunite che ha eletto Giorgio Napolitano Presidente della Re- pubblica non ha offeso la democrazia, e non c’è stato alcun colpo di Stato. Democrazia vuol dire che le decisioni sovrane sono prese a maggioranza nel rispetto delle fondamentali libertà civili e po- litiche. Il Parlamento si è attenuto alle regole e a nessuno è stato impedito di votare o di manife- stare la propria opinione. Il voto del 20 aprile ha ferito gravemente valori molto più importanti delle regole democratiche, vale a dire lo spirito repubblicano, e quel poco di coscienza civile che cerca faticosamente di so- pravvivere in questo disgraziato paese che fa di tutto per farsi odiare dalle persone oneste e amare dai delinquenti. Lo spirito repubblicano – si rammenti che ‘repub- blica’ deriva da res publica – è quella particolare saggezza e grandezza d’animo che sollecita i cit- tadini a porre il bene comune al di sopra degli interessi individuali e particolari. Orbene, cos’al- tro hanno fatto i parlamentari e i grandi elettori che hanno scelto di non eleggere un uomo probo e intelligente come Stefano Rodotà se non porre l’interesse privato e particolare al di sopra del be- ne comune della Repubblica? Perché i servi di Berlusconi non abbiano votato per Rodotà è talmente ovvio da non richiedere commento: sarebbe stato come aspettarsi che un capo mafioso volesse uomini della tempra di Fal- cone e Borsellino ministri dell’Interno. Ma quale considerazione può aver spinto i deputati e i se- natori del Pd alla loro scelta se non la caparbia e cieca determinazione di tutelare (male) il loro in- teresse di parte contro il movimento di sdegno per la politica degli intrighi e degli accordi con Ber- lusconi? Quella dei parlamentari del Pd non è stata sol- tanto una decisione immorale, perché è immorale non sostenere un uomo che al Quirinale avrebbe fatto un gran bene all’Italia. È stata pure una scelta dissennata. Con un solo voto hanno: 1) distrutto il Pd senza possibilità di riscatto perché troppa è la vergogna di cui si sono coperti; 2) rafforzato ul- teriormente Berlusconi rendendolo uno dei perni dell’equilibrio istituzionale e aprendogli la via per il ritorno al governo; 3) creato le condizioni af- finché Grillo, se non commetterà sciocchezze, guadagni ai loro danni altri consensi; 4) indebo- lito l’istituzione della Presidenza della Repubblica che appare adesso non potere neutrale di garan- zia, ma forza di parte opposta per di più a un uomo che rappresenta in modo esemplare la fedeltà alla Costituzione. Per tragica ironia della sorte, tutto ciò è avvenuto alla vigilia della Festa Nazionale della Liberazione che aprì la strada alla nascita della Repubblica e alla Costituzione. Allora uomini e donne di diverse convinzioni politiche e ideologiche trovarono la saggezza per operare insieme per il bene comune dell’Italia. Oggi il Pdl e il Pd il bene comune lo han- no messo sotto i piedi, con il sorriso compiaciuto e beffardo del vecchio padrone che non ha mai fatto mistero di ammirare Mussolini. Libro & Giorgetto di Marco Travaglio I l Foglio e Libero – il primo in modo spiritoso, il secondo con le mèches – smentiscono quel che abbiamo scritto negli ultimi giorni e di cui facciamo ammenda: cioè che tutti i media siano genuflessi ai piedi di Sua Castità e del suo go- vernissimo. Essi anzi manifestano una sbaraz- zina tendenza alla critica che rasenta il vili- pendio. Per esempio il Corriere, che assume la guida dell’opposizione con il commento al ve- triolo di Antonio Polito: “Discorso breve, se- vero ma intriso di commozione: una lezione di virtù repubblicana”. E di Paolo Valentino: “Ci sono discorsi che cambiano la storia di un Pae- se. Come quello di Abraham Lincoln nel 1863 a Gettysburg... O come Lyndon Johnson, che nel 1964 pronuncia il celebre we shall over come e chiude la segregazione razziale... Il discorso di Giorgio Napolitano ha la forza retorica, l’al- tezza d’ispirazione e la dirompenza politica che lo rendono già un’opera prima... ha aperto una nuova pagina, restituendo dignità alla parola e regalandoci un testo di etica pubblica senza precedenti nella storia repubblicana. In un al- tro Paese, lo farebbero studiare nelle scuole”. Le case editrici sono già all’opera per rima- neggiare all’uopo i sussidiari e le antologie sco- lastiche, espungerne i sorpassati Alighieri, Ma- chiavelli, Foscolo, Manzoni e Pirandello e far posto a Giorgio Lincoln-Johnson. Ma anche un po’ De Gaulle, come lo definisce sul Foglio il sempre controcorrente compagno Ferrara (“logica stringente, grinta politica, orgoglio ci- vile e sculacciate a Gribbels... un capolavoro che ha per titolo onorario quel ‘Tutti per l’I- talia’ proposto dal Foglio prima della campagna elettorale”). I provveditori agli studi vedano se non sia il caso di ripristinare, all’inizio delle lezioni subito prima della preghiera mattutina, il Saluto al Re dei balilla e delle piccole italiane. Addirittura urticante, com’è nello stile di Re- pubblica , l’attacco di Andrea Manzella che vede “nella generosa disponibilità di Napolitano la consapevolezza di dover conservare ‘immune da ogni incrinatura’ il ruolo istituzionale del presidente della Repubblica”. Perché sembra un re, ma è solo un presidente che “assembla le attribuzioni presidenziali che erano un po’ sparse nella Carta”: ecco, assembla. E “si può dire che al triangolo tradizionale – governativo, legislativo, giudiziario – si è ora aggiunto, senza togliere nulla agli altri, un quarto lato. Un triangolo quadrilatero”. Gli editori scolastici prendano buona nota e approntino opportune integrazioni ai testi non solo di diritto costituzionale, ma anche di geo- metria: ai triangoli equilatero, isoscele, dege- nere, rettangolo, ottusangolo e scaleno si ag- giunga senza indugio il triangolo quadrilatero, con buona pace di Pitagora che non capiva un cazzo (il suo, del resto, era il solito “teorema”). Addirittura temerario sulla Stampa , nel suo em- pito dissacratorio, è Luigi La Spina, che fa ono- re al suo cognome conficcando nel sacro còre napulitano un giudizio al vetriolo: “È una delle poche occasioni in cui l’aggettivo ‘storico’ si può e si deve usare, perché non serve a un tributo encomiastico e adulatorio”, ci manche- rebbe, perbacco. Per non esser da meno, la cor- rosiva Unità ospita l’on. giorn. Massimo Muc- chetti, che da grande economista, forse un tan- tino influenzato dalle tempeste ormonali di primavera, non ha dubbi: “Di fronte alla cit- tadina Lombardi, Mara Carfagna per tutta la vita”. E vivaddio, quando ci vuole ci vuole. Per dirla col sempre birichino Claudio Sardo, è “La riscossa della istituzioni” e “speriamo che il discorso ‘storico’ del presidente segni l’avvio di una nuova stagione della Repubblica... Ora si fanno le riforme... Ora si fa il governo che le imprese, i lavoratori, le famiglie reclamano... Ora non si sfugge a una convergenza politica... Ora si difendono le istituzioni dal vilipendio”. E magari i treni arrivano in orario e ci ripren- diamo pure l’Abissinia. Libro & Giorgetto, in- ciucista perfetto. PD: SIGNORSÌ NAPOLITANO AL GOVERNO COL CAIMANO Bersani dieci giorni fa: “Ma ci vedete alleati con Brunetta e Gasparri?”. Adesso l’incubo degli elettori democratici potrebbe diventare realtà. Per le larghe intese B. chiede Amato ma il Presidente decide oggi. In lizza anche Letta jr. Ministri politici Di Blasi, Marra e Zanca » pag. da 2 a 7 Il Pse rivela: l’Italia ha il record europeo dell’ eva s i o n e fiscale (180 miliardi all’anno). Ma ora il governo con un co n d a n n a to per frode fiscale sistema tutto Napolitano punta su Amato. Ma la mira non è quella di una volta. » www.forum.spinoza.it CATTIVERIA » PROCESSO FERRULLI “Hanno ucciso mio padre” e gli agenti in tribunale ridono Reguitti » pag. 11 CONTI ESTERI E CONTANTI Vittorio Grilli, 56 anni, è ministro dell’Economia dall’11 luglio 2012 Mentre gli italiani (onesti) pagano le tasse il titolare del Tesoro ha un deposito in un paradiso fiscale. Soldi usati per pagare la villa romana ai Parioli Lillo » pag. 9 Grilli ministro offshore Ma quando si dimette? »ROTTAMATO » In mattinata era il premier favorito, poi il veto di Arcore Renzi bruciato: a lui l’ha rovinato Silvio ASTENUTO IL 50% Quirinarie M5S, hanno votato solo in 28 mila: 4600 per Rodotà È stato Gianni Letta, che ieri ha incontrato il sindaco, a comunicargli: “Caro Matteo, il Cavaliere non ti vuole. Saresti un problema dal punto di vista elettorale” Feltri » pag. 4 SIC TRANSIT Miss Italia ha 75 anni e li dimostra: se la Rai la oscura, concorso finito A Patrizia Mirigliani, figlia di Enzo, viene da ridere. Non indossa l’elmetto perché sostie- ne sicura, i fuochi all’orizzonte non si trasformeranno in guer- ra: “Miss Italia non è un format, è la storia della bellezza e del co- stume del Paese negli ultimi 75 anni”. Pagani » pag. 14 » SÌ FINALE ALLA LEGGE Oggi sposi, e con figli: il gran giorno dei gay di Francia Oppes » pag. 13 Scanzi » pag. 7 90 MINUTI AL QUIRINALE Ultima remora democratica: “Nell’esecutivo niente berluscones” IL RACCONTO Occupy Bologna: “Il falò delle tessere non serve, ma basta porcate” MODELLO CROCETTA ADDIO L’inciucio dilaga anche in Sicilia: 5Stelle fuori, patto Udc-Pd-Pdl Lo Bianco » pag. 8 Castigliani e Liuzzi » pag. 6 d’Esposito » pag. 3 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"![!$!&

description

Prime Pagine Giornali

Transcript of Prime Pagine, 24 aprile 2013

Page 1: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Mercoledì 24 aprile 2 01 3 – Anno 5 – n° 112 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Lo sguardo di

MICHELANGELO

ANTONIONI

e le arti

ph

. S.

Str

izzi

Ferrara Palazzo dei Diamanti10 marzo9 giugno 2013

Info e prevendita: 0532 244949 ww.palazzodiamanti.it

PROVINCIA

DI FERRARA

COMUNE

DI FERRARA

REGIONE

EMILIA-ROMAGNA

dc

UN PATTO IMMORALEE DISSENNATO

di Maurizio Viroli

No! Il voto delle Camere riunite che ha elettoGiorgio Napolitano Presidente della Re-

pubblica non ha offeso la democrazia, e non c’èstato alcun colpo di Stato. Democrazia vuol direche le decisioni sovrane sono prese a maggioranzanel rispetto delle fondamentali libertà civili e po-litiche. Il Parlamento si è attenuto alle regole e anessuno è stato impedito di votare o di manife-stare la propria opinione.Il voto del 20 aprile ha ferito gravemente valorimolto più importanti delle regole democratiche,vale a dire lo spirito repubblicano, e quel poco dicoscienza civile che cerca faticosamente di so-pravvivere in questo disgraziato paese che fa ditutto per farsi odiare dalle persone oneste e amaredai delinquenti.Lo spirito repubblicano – si rammenti che ‘repub -blica’ deriva da res publica – è quella particolaresaggezza e grandezza d’animo che sollecita i cit-tadini a porre il bene comune al di sopra degliinteressi individuali e particolari. Orbene, cos’al -tro hanno fatto i parlamentari e i grandi elettoriche hanno scelto di non eleggere un uomo proboe intelligente come Stefano Rodotà se non porrel’interesse privato e particolare al di sopra del be-ne comune della Repubblica?Perché i servi di Berlusconi non abbiano votatoper Rodotà è talmente ovvio da non richiederecommento: sarebbe stato come aspettarsi che uncapo mafioso volesse uomini della tempra di Fal-cone e Borsellino ministri dell’Interno. Ma qualeconsiderazione può aver spinto i deputati e i se-natori del Pd alla loro scelta se non la caparbia ecieca determinazione di tutelare (male) il loro in-teresse di parte contro il movimento di sdegno perla politica degli intrighi e degli accordi con Ber-lusconi?Quella dei parlamentari del Pd non è stata sol-tanto una decisione immorale, perché è immoralenon sostenere un uomo che al Quirinale avrebbefatto un gran bene all’Italia. È stata pure una sceltadissennata. Con un solo voto hanno: 1) distrutto ilPd senza possibilità di riscatto perché troppa è lavergogna di cui si sono coperti; 2) rafforzato ul-teriormente Berlusconi rendendolo uno dei pernidell’equilibrio istituzionale e aprendogli la via peril ritorno al governo; 3) creato le condizioni af-finché Grillo, se non commetterà sciocchezze,guadagni ai loro danni altri consensi; 4) indebo-lito l’istituzione della Presidenza della Repubblicache appare adesso non potere neutrale di garan-zia, ma forza di parte opposta per di più a un uomoche rappresenta in modo esemplare la fedeltà allaCostituzione.Per tragica ironia della sorte, tutto ciò è avvenutoalla vigilia della Festa Nazionale della Liberazioneche aprì la strada alla nascita della Repubblica e allaCostituzione. Allora uomini e donne di diverseconvinzioni politiche e ideologiche trovarono lasaggezza per operare insieme per il bene comunedell’Italia. Oggi il Pdl e il Pd il bene comune lo han-no messo sotto i piedi, con il sorriso compiaciuto ebeffardo del vecchio padrone che non ha mai fattomistero di ammirare Mussolini.

Libro & Giorgetto

di Marco Travaglio

Il Fo g l i o e L i b e ro – il primo in modo spiritoso,il secondo con le mèches – smentiscono quel

che abbiamo scritto negli ultimi giorni e di cuifacciamo ammenda: cioè che tutti i media sianogenuflessi ai piedi di Sua Castità e del suo go-vernissimo. Essi anzi manifestano una sbaraz-zina tendenza alla critica che rasenta il vili-pendio. Per esempio il Corriere, che assume laguida dell’opposizione con il commento al ve-triolo di Antonio Polito: “Discorso breve, se-vero ma intriso di commozione: una lezione divirtù repubblicana”. E di Paolo Valentino: “Cisono discorsi che cambiano la storia di un Pae-se. Come quello di Abraham Lincoln nel 1863 aGettysburg... O come Lyndon Johnson, che nel1964 pronuncia il celebre we shall over come echiude la segregazione razziale... Il discorso diGiorgio Napolitano ha la forza retorica, l’al-tezza d’ispirazione e la dirompenza politica chelo rendono già un’opera prima... ha aperto unanuova pagina, restituendo dignità alla parola eregalandoci un testo di etica pubblica senzaprecedenti nella storia repubblicana. In un al-tro Paese, lo farebbero studiare nelle scuole”.Le case editrici sono già all’opera per rima-neggiare all’uopo i sussidiari e le antologie sco-lastiche, espungerne i sorpassati Alighieri, Ma-chiavelli, Foscolo, Manzoni e Pirandello e farposto a Giorgio Lincoln-Johnson. Ma anche unpo’ De Gaulle, come lo definisce sul Fo g l i o ilsempre controcorrente compagno Ferrara(“logica stringente, grinta politica, orgoglio ci-vile e sculacciate a Gribbels... un capolavoroche ha per titolo onorario quel ‘Tutti per l’I-talia’ proposto dal Fo g l i o prima della campagnaelettorale”). I provveditori agli studi vedano senon sia il caso di ripristinare, all’inizio dellelezioni subito prima della preghiera mattutina,il Saluto al Re dei balilla e delle piccole italiane.Addirittura urticante, com’è nello stile di Re -

p u b b l i ca , l’attacco di Andrea Manzella che vede“nella generosa disponibilità di Napolitano laconsapevolezza di dover conservare ‘immuneda ogni incrinatura’ il ruolo istituzionale delpresidente della Repubblica”. Perché sembraun re, ma è solo un presidente che “assembla leattribuzioni presidenziali che erano un po’sparse nella Carta”: ecco, assembla. E “si puòdire che al triangolo tradizionale – governativo,legislativo, giudiziario – si è ora aggiunto, senzatogliere nulla agli altri, un quarto lato. Untriangolo quadrilatero”.Gli editori scolastici prendano buona nota eapprontino opportune integrazioni ai testi nonsolo di diritto costituzionale, ma anche di geo-metria: ai triangoli equilatero, isoscele, dege-nere, rettangolo, ottusangolo e scaleno si ag-giunga senza indugio il triangolo quadrilatero,con buona pace di Pitagora che non capiva uncazzo (il suo, del resto, era il solito “teorema”).Addirittura temerario sulla S ta m p a , nel suo em-pito dissacratorio, è Luigi La Spina, che fa ono-re al suo cognome conficcando nel sacro c ò re

n a p u l i ta n o un giudizio al vetriolo: “È una dellepoche occasioni in cui l’aggettivo ‘storico’ sipuò e si deve usare, perché non serve a untributo encomiastico e adulatorio”, ci manche-rebbe, perbacco. Per non esser da meno, la cor-rosiva Unità ospita l’on. giorn. Massimo Muc-chetti, che da grande economista, forse un tan-tino influenzato dalle tempeste ormonali diprimavera, non ha dubbi: “Di fronte alla cit-tadina Lombardi, Mara Carfagna per tutta lavita”. E vivaddio, quando ci vuole ci vuole. Perdirla col sempre birichino Claudio Sardo, è “Lariscossa della istituzioni” e “speriamo che ildiscorso ‘storico’ del presidente segni l’avvio diuna nuova stagione della Repubblica... Ora sifanno le riforme... Ora si fa il governo che leimprese, i lavoratori, le famiglie reclamano...Ora non si sfugge a una convergenza politica...Ora si difendono le istituzioni dal vilipendio”.E magari i treni arrivano in orario e ci ripren-diamo pure l’Abissinia. Libro & Giorgetto, in-ciucista perfetto.

PD: SIGNORSÌ NAPOLITANOAL GOVERNO COL CAIMANOBersani dieci giorni fa: “Ma ci vedete alleati con Brunetta e Gasparri?”. Adesso

l’incubo degli elettori democratici potrebbe diventare realtà. Per le larghe intese B.

chiede Amato ma il Presidente decide oggi. In lizza anche Letta jr. Ministri politici

Di Blasi, Marrae Zanca » pag. da 2 a 7

Il Pse rivela: l’Italia ha il record europeo dell’eva s i o n e fiscale (180 miliardiall’anno). Ma ora il governo con un co n d a n n a to per frode fiscale sistema tutto

Napolitano punta su Amato.Ma la mira non è quella diuna volta.

» w w w.fo r u m . s p i n oza . i t

C AT T I V E R I A

» PROCESSO FERRULLI

“Hanno ucciso miop a d re ” e gli agentiin tribunale ridono

Reguitti » pag. 11

CONTI ESTERI E CONTANTI

Vittorio Grilli, 56 anni, è ministro dell’Economia dall’11 luglio 2012

Mentre gli italiani (onesti) pagano le tasse il titolaredel Tesoro ha un deposito in un paradiso fiscale. Soldiusati per pagare la villa romana ai Parioli Lillo » pag. 9

Grilli ministro offshoreMa quando si dimette?

»ROTTAMATO » In mattinata era il premier favorito, poi il veto di Arcore

Renzi bruciato: a luil’ha rovinato Silvio

ASTENUTO IL 50%

Quirinarie M5S,

hanno votato

solo in 28 mila:

4600 per Rodotà

È stato Gianni Letta, cheieri ha incontrato ilsindaco, a comunicargli:“Caro Matteo, ilCavaliere non ti vuole.Saresti un problema dalpunto di vista elettorale”

Feltri » pag. 4

SIC TRANSIT

Miss Italia ha 75

anni e li dimostra:

se la Rai la oscura,

concorso finito

APatrizia Mirigliani, figlia diEnzo, viene da ridere. Non

indossa l’elmetto perché sostie-ne sicura, i fuochi all’orizzontenon si trasformeranno in guer-ra: “Miss Italia non è un format,è la storia della bellezza e del co-stume del Paese negli ultimi 75anni”. Pagani » pag. 14

» SÌ FINALE ALLA LEGGE

Oggi sposi, e configli: il gran giornodei gay di Francia

Oppes » pag. 13

Scanzi » pag. 7

90 MINUTI AL QUIRINALE

Ultima remora

d e m o c r at i c a :

“Nell’e s e c u t ivo

niente berluscones”

IL RACCONTO

Occupy Bologna:

“Il falò delle

tessere non serve,

ma basta porcate”

MODELLO CROCETTA ADDIO

L’inciucio dilaga

anche in Sicilia:

5Stelle fuori,

patto Udc-Pd-Pdl

Lo Bianco » pag. 8

Castigliani e Liuzzi » pag. 6

d’Esposito » pag. 3

y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"![!$!&

Page 2: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 124.052Lettori: n.d.Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Stefano Menichini

Page 3: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 17.941Lettori: n.d.Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Norma Rangeri

Page 4: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 267.228Lettori: 1.034.000Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Roberto Napoletano

Page 5: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 39.580Lettori: 281.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Claudio Sardo

Page 6: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 83.664Lettori: 165.000Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

Page 7: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: n.d.Lettori: n.d.Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

Page 8: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 621.004Lettori: 4.246.000Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Andrea Monti

Page 9: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: n.d.Lettori: 1.395.000

QuotidianoDir. Resp.: Giampaolo Roidi

Page 10: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: n.d.Lettori: 1.352.000

QuotidianoDir. Resp.: Alvaro Moretti

Page 11: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 73.133Lettori: 484.000Sede Centrale: Genova

QuotidianoDir. Resp.: Umberto La Rocca

Page 12: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 39.227Lettori: 199.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Sarina Biraghi

Page 13: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: n.d.Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Giovanni Morandi

Page 14: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Diffusione: 71.074Lettori: 874.000Sede Centrale: Napoli

QuotidianoDir. Resp.: Alessandro Barbano

Page 15: Prime Pagine, 24 aprile 2013

ED

IZIO

NE

DE

LL

A M

AT

TIN

ADiffusione: 477.910Lettori: 2.964.000Sede Centrale: Milano

QuotidianoDir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

Page 16: Prime Pagine, 24 aprile 2013

ED

IZIO

NE

DE

LL

A M

AT

TIN

ADiffusione: 189.861Lettori: 1.274.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Virman Cusenza

Page 17: Prime Pagine, 24 aprile 2013

ED

IZIO

NE

DE

LL

A M

AT

TIN

ADiffusione: 431.913Lettori: 3.008.000Sede Centrale: Roma

QuotidianoDir. Resp.: Ezio Mauro

Page 18: Prime Pagine, 24 aprile 2013

ED

IZIO

NE

DE

LL

A M

AT

TIN

ADiffusione: 271.803Lettori: 1.667.000Sede Centrale: Torino

QuotidianoDir. Resp.: Mario Calabresi

Page 19: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

nche il 2012 ha rap-presentato per l’uni-

verso femminile al lavoro, un anno di sacrifici. Per molte donne barcamenar-si tra famiglia e carriera, è un compito difficilissimo dovuto in parte a sala-ri troppo bassi e a costi troppo alti per l’assistenza ai bambini. Ecco la scelta di rinunciare al proprio lavoro per dedicarsi in pri-ma persona alla cura dei figli. Su 122 i lucani che hanno lasciato il proprio impiego convalidando le dimissio-ni negli uffici dell’Ispetto-rato del Lavoro, infatti ben 120 sono donne.La pratica della convalida delle dimissioni negli uffi-ci territoriali è finalizzata a far emergere il fenomeno delle cosiddette “dimissio-ni in bianco”, cioé quelle false dimissioni volontarie che vengono fatte firmare alle lavoratrici, allo scopo di aggirare la normativa sui licenziamento. Rapportando i dati del 2012 con quelli dell’anno precedente, emerge che si è verificato un incremento di circa l’8 per cento.Per questo assume parti-colarmente importanza, l’adozione della Carta per le Pari Oppurtunità e l’uguaglianza del lavoro anche della Regione Basi-licata.

La Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, ha commentato i dati rilevati dalla Direzione territoriale del Lavoro nel corso dell’attività ispettiva del 2012. I numeri alti delle “dimissioni in bianco” ha sollecitato commenti e proposte da parte del mondo istituzionale. Per la stes-sa Fanelli si rende necessario intervenire informando le donne sui temi della maternità, delle leggi, dell’oppor-tunità di rivolgersi all’ufficio della Consigliera di parità e della possibilità di rivolgersi ai Centri per l’impiego. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha sottolineato l’attenzione dell’ente alle misure di conci-liazione donna e lavoro con l’adozione della Carta delle pari opportunità da parte della Giunta. Sulla questione sono intervenuti anche gli assessori regionali Pittella, Martorano e Viti che hanno ribadito la necessità di favo-rire nuove politiche di coesione sociale.Costruire un welfare che risponda ad un’organizzazione più umana del lavoro, sostenere le imprese che adot-tino misure flessibili, ricercare strumenti che aiutino la conciliazione dlle mamme lavroratrici sono gli obiettivi espressi dagli esponenti del governo regionale.

Scolareschefanno visitaalla RegionePresenti 87 alunni delle classi degli Istituti “Pitagora” di Bernalda e numero 6 di Matera

Madri e lavoratrici “Dimissioni in bianco”

Un incontro ieri in Regione per riflettere sui dati presentati dall’Ispettorato del lavoro

I giovani ricevuti dal segretario dell’Ufficio di presidenza, Scaglione

Sono tante le donne costrette a licenziarsi per l’impossibilità di conciliare i tempi del lavoro con le esigenze della famiglia. Necessitano nuove misure

Un momento della conferenza di ieri

I ragazzi dell’istituto Pitagora

A PAG. 3

A PAG. 4

Anno 3 Numero 331 del 24/04/2013

Anche il 2012un anno difficileper le carrierein rosa. Più 8%di abbandoniin BasilicataAdesioni alla Carta antidiscriminazioni

A

Pari Opportunità

Il pullulare dei grossi cen-tri commerciali ha messo in ginocchio i piccoli eser-centi. Diventati ormi una rarità, le botteghe o nego-zi rionali stanno cedendo il passo alle nuovi abitudi-ni di vita e ai nuovi siste-mi del commercio legati

alla grande distribuzione. Piccole realtà che stanno scomparendo un poco alla volta e con loro tra-dizioni e abitudini tipiche dei piccoli centri urbani. Un momento difficile che si aggiunge alla perduran-te crisi economica.

Salumerie, latterie, macellerie e mercerie resi-stono ancora agli effetti della globalizzazione

La grande distribuzione mette a repentaglio botteghe e piccoli esercizi rionali. Realtà a rischio

Il pensiero di Gianfranco Viesti, ieri, al teatro Stabi-le di Potenza, per la lectio magistralis, “Nord sud, Europa Italia” è frutto di un’analisi. La sua mea-stra è la storia. E’ lei che ci consegna il quadro re-ale dell’oggi, ma anche

del domani. La storia, per esempio, insegna che esi-stono dei fattori che fan-no del Nord il nord e del Sud il sud. “Mai nessuno - ha detto - affermi che il Sud in 150 anni di unità abbia vissuto sulle spalle dell’Italia che produce”.

“Solo se l’Italia saprà alzare lo sguardo al futuro sarà capace di vedere il Mezzogiorno”

Polo Sud, lectio magistralis di Gianfranco Viesti al Teatro Stabile di Potenza

Page 20: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoPAG.224.04.2013 N. 331

I principienunciatinel pattoGli enti pubblici e le aziende private sotto-scrivendo la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavo-ro si impegnano a:Attuare politiche azien-dali che, coinvolgano tutti i livelli dell’orga-nizzazione il rispetto del principio della pari dignità sul lavoro;Individuare funzioni aziendali alle quali at-tribuire responsabilità in materia di pari op-portunità;Superare gli stereotipi di genere, attraverso adeguate politiche aziendali;Integrare il principio di parità di trattamento della vita professiona-le, affinché le decisioni relative ad assunzione, formazione e sviluppo di carriera vengano prese unicamente in base alle competenze e alla professionalità.

Anche in Basilicata, le donne lavoratrici che han-no figli, sono fortemente penalizzate nella carriera lavorativa. Per questo, la Regione Ba-silicata ha adottato con delibera, la Carta per le pari Opportunità e l’ugua-glianza sul lavoro, pro-mossa dall’Ufficio della Consigliera di Parità. Ieri, sono stati illustrati in Regione, i dati diffusi dal-la direzione generale del Lavoro, delle donne che nel 2012, hanno lasciato il lavoro per dedicarsi alla famiglia. Dati che eviden-ziano e confermano una seria difficoltà, da parte delle lavoratrici madri, nel tentativo di continuare a lavorare e contempora-neamente prendersi cura dei figli. Le dimissioni delle donne che lavorano coincidono quasi sempre, con il di-ventare madri. La Carta, detta tutti i principi volti a contrastare le discrimi-nazioni. Ieri è stato ribadito quan-to sia importante il con-trasto allle cosiddette “di-missioni in bianco”, al cioé di quelle false dimissioni volontarie che vengono

fatte firmare al lavoratri-ce, allo scopo di aggirare la normativa sui licenzia-menti. E’ stato sottolieato l’im-portante ruolo dell’Ispet-torato del lavoro, che opera con una serie di controlli, attraverso i que-stionari delle dimissiona-rie, per verificare le reali ragioni che hanno indotto alle dimissioni. Tra i fattori

che spingono il sesso fem-minile ad abbandonare il lavoro, troppo spesso c’entrano soprattuto gli alti costi per l’assistenza ai bambini (nidi o baby sitter).Per consentire alle donne lavoratrici di non dover per forza scegliere tra l’es-sere madre e l’essere una professionista o un’opera-ia, la Consigliera regionale

per le Pari opportunità, Maria Anna Fanelli, pro-muove da diverso tempo sul territorio una serie di misure atte a contrastare i fenomeni di discrimina-zione sui luoghi di lavoro rilanciando sia nel pubbli-co che nel privato, la Carta per le pari Opportunità. Un documento finalizza-to all’equità e alla coesio-ne sociale ma anche alla

competitività e al suc-cesso dell’impresa, sotto-scritta anche della Giunta regionale della Basilicata lo scorso 16 aprile.La Carta, che si rivolge sia agli enti pubblici che alle aziende private, rappre-senta una misura a soste-gno delle politiche rela-tive alla promozione del lavoro femminile e delle pari opportunità. Adot-tando la Carta le imprese si impegnano a contribui-re alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro, im-pegnandosi al contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizza-zione aziendale, con par-ticolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna.La Regione Basilicata, su invito della Consigliera Fanelli, ha voluto adottare la Carta per le Pari Oppor-tunità, per impegnandosi a promuovere i valori con-tenuti nel documento.Lo scopo è quello di sen-sibilizzare tutti i livelli dell’organizzazione sul valore della diversità mo-nitorando periodicamen-te l’andamento delle pari opportunità.

La cura dei figli tra i motivi più frequenti di abbandono del lavoro

Gli esiti della convalida delle dimissioni delle la-voratrici madri conferma-no ancora di più quanto sia necessario intervenire con strumenti e formule di informazione e consulen-za preventiva rivolta alle donne a rischio di dimis-sioni”.Così la Consigliera regio-nale di Parità Maria Anna Fanelli, commenta i dati rilevati dalla Direzione territoriale del Lavoro nel corso dell’attività ispettiva del 2012.Per la Fanelli “è necessa-rio intervenire in maniera preventiva informando le donne sui temi della ma-ternità, delle leggi, dell’op-portunità di rivolgersi all’ufficio della Consigliera di parità e della possibilità di rivolgersi ai Centri per l’impiego e di accedere a progetti specifici qualora

si debba inevitabilmente prendere la decisione delle dimissioni, anche attraver-so un numero verde che dovrebbe essere appo-sitamente predisposto e

che fornisca suggerimenti, tutela, accompagnamen-to alla scelta, consulenza e conciliazione. Succes-sivamente – aggiunge la Consigliera – è necessario

un modello di intervento integrato per la donna di-missionaria che non può essere abbandonata a se stessa ma che dev’essere presa in carico da opera-

tori specializzati. Diventa dunque indispensabile la presenza di strumenti di conciliazione attraverso un modello integrato di rete in cui i soggetti inte-

ressati (mondo del lavoro, Sanità, formazione).“Adottando questo stru-mento – spiega la Con-sigliera Fanelli - ogni im-presa, pubblica o privata, intende contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luo-go di lavoro.Sono necessari gli asili nido in famiglia, anche a seguito dell’importan-te sperimentazione della Giunta regionale in alcuni Comuni lucani, a cui mi auguro faccia seguito l’ap-provazione di specifiche leggi regionali per le Ta-gesmutter. Altre soluzioni che potrebbero evitare le dimissioni sono modalità lavorative differenziate come: part-time, job sha-ring, telelavoro o lavoro a distanza, la turnazione, la flessibilità e la banca delle ore”.

La consigliera di Parità Maria Anna Fanelli

La lotta alle discriminazionivincenti gli strumenti integratiLa consigliera Maria Anna Fanelli commenta i dati sulle dimissioni e insiste sull’importanza di una corretta informazione sui diritti riconosciuti dalla legge

“Il problema di man-canza di competitivi-tà dell’Italia è anche legato al potenziale inespresso rappre-sentato dal mondo femminile. Per questo ogni ini-ziativa tesa a miglio-rare le condizioni per

l’inserimento e il mantenimento delle donne al lavo-ro non è solo un di per sé importante atto di giustizia, ma anche un’opportunità”. In questo modo il presidente della Regione Basilica-ta, Vito De Filippo, spiega l’attenzione della Regione alle misure di conciliazione Donna e lavoro che non solo ha portato la giunta ad adottare la Carta delle pari opportunità, ma vede attivamente impegnati gli organismi regionali nella diffusione di questa cultura d’impresa.“Il mancato pieno coinvolgimento delle donne ita-liane nel sistema lavorativo – ha concluso De Filippo – per BankItalia è causa della perdita di circa 7 punti di Pil. E solo quando la questione sarà correttamente inquadrata come opportunità e non solo problema si riuscirà ad essere veramente incisivi e accelerare quel processo di riallineamento di opportunità che nel nostro Paese è ancora troppo lento”.

Il presidente Vito De Filippo

La competitivitàcompromessaIl governatore spiega l’attenzione dell’ente sulle misure di conciliazione

Donne spaccate in dueAnche la Regione Basilicata ha adottato gli intenti della Carta per le Pari Opportunità

Sempre più le madri che abbandonano la propria carriera non riuscendo a conciliare lavoro e famiglia

Page 21: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoPAG. 324.04.2013 N. 331

Lavoro o famigliai numeri del disagio La Consigliera di Parità Fanelli con la Direzione regionale del Lavoro presenta i dati e parla di modelli integrati di intervento

Sono sempre più le donne costrette a lasciare il posto di lavoro per inconciliabilità con le esigenze familiari. Troppo spesso abbandonare il proprio impiego diven-ta l’unica alternativa ad un sistema che non sostiene ma nega la necessaria flessibilità. Non è semplice contrastare i fenomeni discriminato-ri nei confronti delle donne madri e lavoratrici. I dati, purtroppo, confermano una situazione che va nella direzione di una disparità di genere in campo profes-sionale che non accenna a diminuire. Nel corso nel 2012 sono stati 122 i lucani che hanno lasciato il proprio impiego convalidando le dimissioni negli uffici dell’Ispettorato del Lavoro. Di questi 120 sono donne e 2 sono uomini. La pratica della conva-lida negli uffici territoriali, finalizzata a far emergere il fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”, attra-verso la compilazione di un apposito questionario che l’Ispettorato sottopone ai dimissionari, ha evidenzia-to un importante fattore, ovvero le ragioni che hanno indotto alle dimissioni. In ben 108 casi su 122, le ragioni delle dimissioni sono da attribuirsi all’impossibilità di conciliare il lavoro con la gestione della famiglia. Da sottolineare che tra questi non rientrano i due uomini in quanto i padri lavoratori, in entrambi i casi, hanno lasciato il lavoro per “passag-gio ad altra azienda”. In sostanza sono le donne a la-sciare il lavoro quando diventano madri o quando non riescono più a far fronte alle difficoltà derivanti dalla genitorialità per problematiche connesse alla cura dei figli. Analizzando i dati e le motivazioni addotte alle decisioni delle dimissionarie, emerge che: 73 donne si sono dimesse per “desiderio di prendersi cura della

prole in maniera esclusiva”; 18 per “incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato per as-senza di parenti di supporto”; 12 per “incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato per mancanza accoglimento al nido”; 5 per “elevata inci-denza dei costi di assistenza al neonato (asilo nido o baby sitter), costi che n molti casi possono assorbire il salario della madre. Negli altri casi i motivi delle dimis-sioni sono stati: “passaggio ad altra azienda (4 donne e 2 uomini); 1 per “mancata concessione del part-time/orario flessibile/modifica turni di lavoro”; 7 per “cam-bio di residenza o distanza tra luogo di residenza e

sede di lavoro o per ricongiungimento al coniuge”. La maternità, quindi, coincide ancora con l’abbandono del posto di lavoro.Rapportando i dati del 2012 con quelli dell’anno precedente,

quando le dimissioni convalidate erano 114, emerge che si è verificato un incremento di circa l’8 per cento, sostanzialmente in linea con quanto accaduto a livello nazionale dove l’aumento è stato del 9 per cento, con dati che sono passati da 17.681 (2011) a 19.187 (2012). Anche le motivazioni sono praticamente inalterate in quanto le ragioni che spingono all’abbandono del lavoro sono quasi esclusivamente da ricercarsi nella nascita di uno o più figli e i tempi in cui le donne deci-dono di rimanere a casa coincidono con la maternità o comunque entro i primi tre anni di vita del bambino. (bm7)

120 donne su 122 lucani hanno lasciato l’impiego

a causa dell’inconciliabilità

Rilanciare la Carta per le pari Opportunità per una equità e coesione sociale maggiore

i numeri del 2012

Verso nuovepolitiche civili L’assessore regionale alle Attività produttive, Marcel-lo Pittella ha definito le misure antidiscriminatorie sul lavoro “norme di civiltà indispensabili in un momen-to in cui il Paese lamenta un grave calo demografico. Misure come la Carta per le pari opportunità – ha spiegato Pittella - si iscrivono in un progetto di tutela della maternità e della paternità responsabili. Il mio invito alle aziende ed ai soggetti privati – ha concluso l’assessore – è di avvalersi a loro volta di questo stru-mento per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro favorendo l’incontro tra domanda e offer-ta di flessibilità”. Anche l’assessore alla Salute, Attilio Martorano, è intervenuto sulla questione parlando di sostegno alle donne lavoratrici. “Sulla famiglia, e implicitamente sul sostegno alle donne lavoratrici il governo regionale è da tempo impegnato a ricercare strumenti e misure che sostengano la conciliazione delle mamma lavoratrici. La Carta per le pari oppor-tunità, la Consulta della famiglia, la sperimentazione degli asili nido sono il frutto di un’attenzione che la Regione Basilicata mostra di avere nelle politiche a sostegno della famiglia, vero punto di forza della Ba-silicata, che si caratterizza storicamente per la tenuta delle relazioni famigliari”. (bm7)

Page 22: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata Mezzogiorno

Ecologia, tutela dell’am-biente, uso delle energie rinnovabili e fonti energe-tiche alternative.Sono queste alcune delle tematiche che sono state affrontate nel corso del-la mattinata di ieri, dai cinquantuno alunni che frequentano la seconda media dell’istituto com-prensivo “Pitagora” di Bernalda, nell’ambito del progetto “Percorso di cit-tadinanza attiva”. Ospiti del “Palazzo” anche tren-tasei studenti dell’Istituto comprensivo numero 6 di Matera, frequentanti la quinta elementare che hanno rivolto domande su ruolo e funzioni degli amministratori regionali e sui servizi di stretta com-petenza dell’Ente Regione come la sanità, l’istruzio-ne, i trasporti e il turismo.All’incontro con gli stu-denti ha partecipato il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Luigi Scaglione, il quale dopo aver rimarcato che il Consiglio regionale è la “casa di tutti i cittadini”, ha anche parlato del rap-porto fra giovani e politica invitando i ragazzi presen-ti “a partecipare alla vita politica e a seguire le isti-tuzioni”. “Un valido contributo al miglioramento del rapporto fra questi due ‘mondi’ – ha tenuto a sot-

tolineare Scaglione - è rappresentato dal pro-getto denominato “Citta-dinanza Attiva”, messo in

campo dal Consiglio re-gionale. L’obiettivo è quello di far

comprendere da vicino ai ragazzi come funziona la vita delle istituzioni a loro vicine.

Un percorso articolato di conoscenza, dialogo e ascolto”. Diversi i quesiti

che i ragazzi hanno voluto porgere al rappresentran-te istituzionale.Si è andati dalle buone pratiche per salvare l’am-biente, per passare alla tutela del patrimonio paesaggistico per finire all’uso oculato delle ener-gie alternative e delle fon-ti rinnovabili. Tutti questi concetti sono presenti an-che nella canzone “Vorrei essere”, che è stata scritta e musicata dagli alunni della classe II D di Bernal-da.

Gli studenti fanno visita al palazzo della RegioneGli alunni degli Istituti “Pitagora” di Bernalda e n. 6 di Matera hanno interloquito con il segretario dell’Ufficio di Presidenza, Luigi Scaglione

I ragazzi della II D di Bernalda

Dal ConsiglioProtezione CivileRomaniello (Sel)“La pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 90 del 17 aprile scorso dell’ordinanza del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che stanzia 13 milioni e mezzo di euro in totale per la costruzione dei Cie di Palazzo San Gervasio e di Santa Maria Capua Vetere, la cui ultima-zione è prevista per dicembre 2013, non tiene in alcun modo conto della netta contrarietà espressa in più oc-casioni dal Consiglio Regionale oltre che dagli altri enti locali ”. E’ il commento del capogruppo di Sel in Consiglio regio-nale, Giannino Romaniello, il quale chiede al presidente De Filippo di “esprimere al prefetto Gabrielli tutta l’indi-gnazione della Regione specie dopo le segnalazioni e le denunce di numerose violazioni dei diritti degli im-migrati rinchiusi nel Centro di Palazzo, come accaduto anche in quello campano.

AmbienteSingetta (Gm)“Il recente convegno organizzato con gli amici del Movi-mento Democratico Lucano ‘Ambiente, Rifiuti, Energia’ ha, purtroppo, confermato il ritardo con cui ci muo-viamo sia nell’ambito della tutela dell’ambiente che in quello dell’utilizzo delle energie alternative e, soprattut-to, in quello del trattamento dei rifiuti.”

Lo afferma il consigliere regionale Alessandro Sin-getta (Gm e sostenitore del Movimento Democratico Lucano) che aggiunge: “Il problema dei rifiuti è ormai divenuto una costante degli ultimi anni e delle ultime amministrazioni; pur riguardando molti comuni, rileva soprattutto nella città capoluogo di regione. Non è più possibile continuare con il conferimento in discarica dei rifiuti urbani ‘tal quali’ (nonostante il divieto esplicito delle direttive europee e delle norme nazionali). SoginBenedetto (Gm)“Il Piano presentato nei giorni scorsi da Sogin per com-pletare la bonifica ambientale delle 4 centrali nucleari italiane, dei 4 impianti del ciclo del combustibile e per realizzare il Parco Tecnologico, con un investimento di 6,5 miliardi di euro (75 milioni di euro sarebbero de-stinati a Rotondella), ci auguriamo, possa raggiungere l’obiettivo da sempre perseguito dalle comunità del Metapontino, dalle associazioni ambientaliste e dai co-mitati popolari, di messa in sicurezza, del Centro Enea di Rotondella. Un obiettivo che richiede grande vigilanza istituzionale e attenzione da parte di tutta la popolazio-ne”.E’ il commento dl vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto sottolineando che “inoltre, se così è, si presenterebbe una grande opportunità ed occasione

per l’occupazione diretta ed indotta visto che, secondo i dati Sogin, le attività di decomissioning delle vecchie centrali nucleari italiane produrranno complessiva-mente, nei prossimi 15-20 anni, 12.000 nuovi occupati nell’indotto diretto, oltre a 7 nuovi posti di lavoro dell’in-dotto per ogni milione di euro investito nello smantella-mento degli impianti”.

Patrimonio artisticoRosa (Gm)“Sono passati quattro anni dalla Legge regionale n. 29 del 2 dicembre 2008, norme finalizzate alla valorizzazio-ne della Biblioteca e Pinacoteca D’Errico, ma il Protocol-lo di Intesa previsto all’art. 6 ancora non esiste. Eppure parliamo di regolamentare i rapporti tra gli enti pubblici rispetto ad uno dei maggiori patrimoni artistici della Ba-silicata ossia la Pinacoteca ‘Camillo D’Errico’ composta da più di 300 dipinti e 500 stampe”. E’ quanto evidenzia il consigliere regionale Gianni Rosa, esponente di Fratelli d’Italia. “Siccome non esistono buone o cattive leggi – prose-gue Rosa - ma leggi che sono applicate oppure no, ed in Basilicata troppe sono state emanate e non rispetta-te, anche per questo importante patrimonio artistico, culturale e storico ci troviamo nuovamente di fronte ad una inerzia dell’Ente Regione e alla disapplicazione di una normativa”.

De Filippo: “Possibile innescare positive sinergie tra iniziative culturali e politiche di sviluppo che non sono antitetiche”

“In un periodo in cui le necessarie economie vengono spesso scaricate sulla cultura, il fatto che per il secon-do anno consecutivo la Basilicata riproponga la ma-nifestazione ‘Polo Sud’ rappresenta un fatto positivo non solo per la nostra regione”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, in oc-casione della presentazione dell’iniziativa.“Come già ebbi modo di spiegare durante il lancio della manifestazione – aggiunge De Filippo – noi non pensiamo che cultura e politiche di sviluppo siano in contrapposizione, anzi crediamo che possano inne-scare positive sinergie. Anche per questo la Regione Basilicata promuove e sostiene convintamente le iniziative culturali, nelle loro innumerevoli manifestazioni, che valorizzano la ricerca, la conoscenza, la creazione di idee innovative per il futuro”.L’anteprima della seconda edizione di Polo Sud si è te-nuta ieri pomeriggio nel Teatro Stabile di Potenza. La manifestazione è promossa dalla Regione Basilicata, dal Comune di Matera e dal Comitato promotore Ma-tera 2019, in collaborazione con il Comune di Potenza e l’Università degli Studi della Basilicata, progettata dagli Editori Laterza e organizzata da Laterza-Agorà, con partner Eni. Polo Sud inaugura la sua seconda edizione a Potenza con la lezione magistrale di Gianfranco Viesti “Nord Sud, Europa Italia”. E’ stato presentato il programma completo di Polo Sud. Idee per il futuro, quest’anno con il tema L’Euro-pa, che si terrà a Matera dal prossimo 10 al 12 maggio.

“Con Polo Sud si consolida l’attenzione alla cultura”

PAG. 424.04.2013 N. 331

Diversi i quesiti dei ragazzi: dalle pratiche per salvare l’ambiente, all’uso oculato delle energie alternative

Page 23: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata Mezzogiorno24.04.2013 N. 331 PAG. 5

La nostra migliore energiaè il cervello dei nostri giovaniCrediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadanooltre la scuola e guardino alle imprese

Istruzione è crescita

Formazione

a cu

ra d

ell’U

ffic

io S

tam

pa d

ella

Giu

nta

Reg

iona

le

Intesa col Ministero e sostegno all’Università:puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani

Sperimentazione dell’Apprendistatoprofessionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovaninel mondo del lavoro

Page 24: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 24.04.2013 PAG. 6

Mercoledì 24 aprile 2013 27

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il presidente del Comitato Festa della Bruna entusiasta del Carro: «Resteremo a bocca aperta»

«2 Luglio, ora via alla lotteria»Loperfido: «Quest’anno ci sarà un secondo fuoco, confermate le luminarie»

Firmato l’accordo per piazza e teatro

Borgo La Martellaquattordici alloggi

per la riqualificazione

Angelino: «E’ già campagna elettoraleper le associazioni ambientaliste»

UN altro importante passoin avanti nel processo di ri-qualificazione del borgoLa Martella. Ieri mattinal'assessore comunale ai la-vori pubblici, Ina Macaio-ne, ha sottoscritto a Roma,al ministero delle Infra-strutture, l'accordo di pro-gramma per la realizzazio-ne, nel borgo La Martella,di 14 alloggi di edilizia sov-venzionata, per la realizza-zione della pavimentazio-ne stradale eper la riquali-ficazione del teatro e dellapiazzettaantistanteper un in-vestimentocomplessi -vo di circa 5milioni dieuro.

«L'accor -do in sededi commis-sione pari-tetica for-mata da Mi-nistero,Ater, Re-gione e Co-mune - af-ferma l'as-sessore Ma-caione - si èreso neces-sario peruna rimo-dulazioneeconomicadel pro-gramma.Infatti, l'A-ter nel va-lutare posi-tivamente iprogetti diediliziasovvenzio -nata, ha ri-tenuto disostenerel'iniziativaattraversoun investi-mento ag-giuntivo di700 mila euro per andareincontro all'aumento deicosti per la realizzazionedegli alloggi visto che dal1999, data del primo ac-cordo, a oggisono trascor-si circa 15 anni.

Questa intesa - concludeMacaione - è il frutto di unaproficua collaborazioneistituzionale fra Ministe-ro, Ater, regione Basilica-ta e Comune.

Fra l'altro si tratta di ri-sorse immediatamentespendibili che non rientra-no nel patto di stabilità».

Le iniziative riguardanourbanizzazioni primarieper circa un milione di eu-ro, il restauro e risana-mento conservativo delteatro antistante la piazzacon fontana “Quaroni” edei locali da adibire a bi-blioteca e mediateca perconservare la documenta-

zione storica della “Fonda -zione Olivetti” per un mi-lione e 492 mila euro, larealizzazione di 14 alloggiErp sperimentale per unimporto di circa 2 milioni emezzo di euro.

In particolare, 8 alloggisaranno realizzati con usodi procedure bioclimati-che e materiali biocompa-tibili e 6 alloggi con siste-mi domotici per classi de-boli.

Ad esprimere soddisfa-zione anche l'amministra-

tore unicodell'AterInnocenzoLoguercio:«La firmadi questoaccordo èimportan -te almenoper tre ra-gioni: il vialibera allarimodula -zione eco-nomica ne-cessariaper l'au-mento deicosti; laproroga di5 mesi checonsente diavviare ra-pidamentei cantieri;lo snelli-mento del-le procedu-re per l'uti-lizzo dellesomme rin-venienti daeventualiribassi d'a-sta. Conquesta in-tesa, infat-ti, si è deci-so che perl'utilizzo diquestesommenon sarà

necessario riconvocare lacommissione paritetica,ma sarà sufficiente l'auto-rizzazione da parte dell'en-te erogatore delle risorsecon quel che significa intermini di snellimento del-le procedure».

«Ancora una volta - af-ferma il sindaco, SalvatoreAdduce - questa ammini-strazione comunale, recu-perando risorse che eranogià date per perse, parlacon i fatti. Con l'intesaodierna ci avviamo a com-pletare un percorso di ri-qualificazione che serviràad avvicinare il borgo allacittà, a dare risposte avan-zate e moderne ai bisognidi casa delle fasce socialipiù deboli ed a ricollocareLa Martella fra i più mo-derni esempi di progetta-zione urbana del Paese».

[email protected]

Il presidente del Comitato, FrancescoLoperfido e l’autore del Carro Andrea Sansone

«QUEST’ANNO rimarremo a boc-ca aperta nel vedere il Carro dellaBruna. Andiamo sempre megliosecondo il vecchio detto matera-no».

Francesco Loperfido è nel pienodella fibrillazione verso la festadella Bruna anche se al 2 lugliomancano ancora più di due mesima la macchina organizzativa siconferma molto avanti. «Siamo giàall’ottanta per cento della parte or-ganizzativa perchè quest’anno sia-mo partiti molto presto, davvero il3 luglio.

Per quanto riguarda i fuochiposso confermare che ci sarà, a dif-ferenza dell’anno passato, un se-condo fuoco e per le luminarie cisiamo ancora una volta affidati al-la ditta Paolicelli di Capurso cheavevacurato leultime dueedizionicon risultati positivi».

La macchina organizzativa vaavanti anche per quel che riguardagli eventi che precedono o seguonoil 2 luglio vero e proprio e la mac-china sembra essere, oramai, qua-si pronta.

«La cosa chepiù incuriosisceè il Carro, conuna nuova tec-nica, un lavoroche conferma acosa serve ilbando. Il futuroè proprio in que-sto cioè nel tro-vare nuove pro-fessionalità chesappiano lavo-rare la cartape-sta. Non può es-sere l’alternan -za la soluzionema solo una ri-cerca di questaqualità».

Ma la vera no-vità che lo stessoLoperfido contadi presentaregià nei prossimigiorni è quelladella lotteria.«E’quasi prontae quest’annocontiamo divendere tutti i biglietti e di rag-giungere, completamente, i50.000 euro che sono il nostro tra-guardo stagionale. Il costo del bi-glietto della lotteria è di 5 euro e cisono 12 premi da estrazioni più al-tri 18 dal gratta e vinci.

L’anno passato abbiamo recupe-rato 46.000euro equest’anno con-tiamo di fare ancora meglio ancheperchè siamo partiti con netto an-ticipo e con la voglia di coinvolgerepiù persone possibili. Presto dif-fonderemo i particolari della lotte-ria e cercheremo di avvicinare imaterani».

Una formula di sostentamentonecessaria, come lo stessoLoperfi-do aveva già spiegato altre volte inpassato e che verrà ancora una vol-ta esaltata per cercare di abbinareil contributo privato, in aumentonegli ultimi anni, ad un contributopubblico che risulta, per vari moti-vi, sempre più problematico anchese confermato pure per quest’an -no.

Nel frattempo ciò che invece con-tinuerà a mancare ai materani allaBruna è la possibilità di poter usu-fruire della Cattedrale. «Ma la Cat-tedrale non manca solo alla Bruna,è una necessità ed una perdita pertutto l’anno e in ogni periodo. Cre-do che ci si stia adoperando per ri-solvere la questione anche se nonso quando davvero si sbloccherà».

Piero [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La piazzetta centrale del borgo LaMartella

La raccoltafondipuntaa quota50.000

Tanti premici serveil contributodella genteper l’evento

«ORMAI è chiaro a tut-ti. Ancora una volta lesolite associazioni am-bientaliste della città diMatera cercano di met-tere in difficoltà il go-verno Adduce annun-ciando notizie infonda-te che hanno solamentel'obiettivo di denigrarel'azione quotidianaportata avantidall'Am-ministrazione comu-nale».

A scriverlo è il consi-gliere comunale delgruppo misto GiovanniAngelino.

«Mentre una dellepiù grandi aziende edilidi Matera, la Cogem, ècostretta a licenziareotto persone, a confer-ma che la crisi ha ormairaggiunto livelli inso-stenibili, c'è chi ha fan-tasticato su presunti interessi del par-tito del mattone nei confronti della di-scarica del borgo La Martella, ipotiz-zando un allargamento dell'area in cuiattualmente sono depositati i rifiutidella città di Matera. In realtà, come

hanno ricordato il sin-daco Adduce e l'asses-sore Rivelli la discaricasarà chiusa non appe-na sarà approvato ilnuovo piano provincia-le dei rifiuti.

E' evidente che que-ste associazioni stannogià pensando alla pros-sima campagna eletto-rale in vista delle Am-ministrative in pro-gramma nel 2015 e ilpartito del mattonepiuttosto che il destinodella discarica del bor-go La Martella sono so-lamente invenzionicreatead artepercolpi-re l'opinione pubblicacon notizie false, chegettano fango sul go-verno Adduce con unsolo obiettivo: distrug-gere quanto di buono

viene creato nell'interesse dei cittadi-ni.

Ormai è evidente che queste associa-zioni sembrano più che altro dei “par -titi mascherati” per risolvere tutti iproblemi della città di Matera.

Il consigliere comunale, GiovanniAngelino

L’Ater ha decisodi sostenerel’operazione

con altri 700 mila euro

Page 25: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno -24.04.2013 PAG. 7

Mercoledì 24 aprile 2013VI I

COMMERCIODAL SALUMIERE AL LATTAIO

D I F F I C O LT ÀL’avanzata della grande distribuzione staazzerando le botteghe rionali. A Potenzane restano aperte pochissime

Gerardo Pietrafesa

Rocco Morlino

Gerardo Summa

Gli ultimi avampostidei piccoli negozi in cittàUn mondo in estinzione. Storie ultradecennali in pericolo

EMANUELA FERRARA

lH24, aperture domenicali, sette giornisu sette sempre disponibili, prodotti tuttiuguali. Ecco i grandi centri commerciali.Queste le nuove frontiere del commercio ecosì, un po’ alla volta, spariscono dalle vie,principali e non, delle nostre città tutte le

botteghe. Quelle piccole piccole che ven-devano oggetti unici nel loro genere e ma-gari introvabili altrove e ancor oggi. Si-curi che la globalizzazione, anche in cam-po commerciale, abbia portato benefici?

A volte sembra di assistere a veri epropri bollettini di guerra e così ci si ri-

trova con i brividi addosso a leggere i datinazionali. A Bologna nel 2011, dato un po’vecchiotto ma che rende bene l’idea, han-no chiuso ben 556 empori, 4mila negliultimi cinque anni e a Campobasso perogni negozio o centro commerciale cheapre ne chiudono due. Dati relativi, nontroppo specifici ma chiarificatori di quella

che può essere la situazione na-zionale. Figuriamoci in una terracome la nostra dove non soprav-vivono nemmeno le grandi cate-ne di franchising che pur spun-tano come funghi d’a u t u n n o.

Quanto è brutto camminareper le strade del centro storico odei rioni e non imbattersi più neipiccoli negozietti che ci propo-nevano scarpe, riparazioni, sar-toria, carne e chi più ne ha più nemetta? Provoca tristezza tuttaquesta perdita di tradizioni. È unpo’ come creare uno strappo pro-fondo con il passato, con la storiadelle nostre terre. Eppure è pro-prio quello che sta accadendo.

Certo, in tempi di crisi, dove lasopravvivenza è ai minimi storici e dove lecronache nazionali si riempiono di notizierelative a suicidi a causa della mancanzadi lavoro, fare una battaglia per salvare lebotteghe appare decisamente secondario.Ma a ben guardare, perdere simili «bel-lezze», equivale a spersonalizzare i ter-

ritori e quindi a perdere parte di noi stes-si.

C’è chi è pronto a giurare, inoltre, che legrandi catene commerciali non hannoprodotto quei benefici, in termini di oc-cupazione, tanto sperati. Tanti contrattipart-time, stipendi da simil-miseria e,spesso, orari massacranti.

Di certo si starebbe un po’meglio, anchee soprattutto umanamente, se sotto casatrovassimo ancora il piccolo esercente acui si poteva chiedere di conservarci ilpane per ora di pranzo o a cui i nostri figlipotevano far riferimento comprandosimagari una gassosa tradizionale dicendo:«Dopo passa mamma e paga». Per nonparlare della magia di quei negozi in cuipotevi trovare di tutto, botteghe dal saporeretrò, magiche nel loro insieme.

Snob, tradizionalisti? Probabilmenteanche ma, a pensarci bene, anche intel-ligenti. C’era un tempo in cui, infatti, laconcorrenza non era sleale e si viveva tuttibene, magari non con molto ma in ma-niera dignitosa. Tornare indietro proba-bilmente non è più possibile ma un plausoa chi resiste va fatto.

Bravi loro e brave le persone che ac-quistano da loro mandando avanti unafamiglia che di quella bottega ha fatto lasua ragione di vita evitando di arricchirecosì sempre e solo i grandi imprenditoriche hanno fatto finta di far grande l’Ita -lia.

I PROTAGONISTICi si affida alla fiduciadei propri clienti e alla

qualità dei prodotti

l Sono quelli del «Se mi lasci nonvale». Le piccole attività che tra piccolie grandi problemi ancora riescono atirare avanti. Potenza un tempo, comedel resto le altre città, ne era piena.Oggi per scovarne qualcuna bisognafare lunghi giri eppure di storie daraccontare, fortunatamente, ancora cene sono.

Ha quasi 80 anni Maria Teresa Ga-rof alo. 30 anni a servizio della citta-dinanza. Ha una piccola merceria,«settore in crisi già una ventina di annifa – dice mostrandoci una vecchia ri-vista di ramo a cui aveva rilasciatou n’intervista – Oggi si comprano ve-stiti usa e getta e chi cuce per sé è unapiccolissima minoranza. Resisto per-ché il locale è mio e perché sono ri-masta sola, non ho grandi spese daaffrontare». Lavora con il piccolo lasignora Maria Teresa. Non ci sonograndi incassi nella sua giornata la-vorativa: «penso che se dovessi battereuno scontrino superiore a 50 euro –dichiara con una punta di ironia – lacassa si romperebbe. Qui da me si escedopo aver speso 60, 80 centesimi».

Di «istituzioni» nei vari quartieridel capoluogo ce ne sono ancora ed èbello poter parlare con i titolari di que-sti esercizi che rappresentano un pezzodi storia e che ti fanno sentire a casa. Fapanini agli studenti da ben 50 anniGerardo Summa che con la sua pic-cola salumeria cerca ancora di soprav-vivere alla pressione dei grandi centricommerciali. «I bimbi – afferma – sifidano di me e le madri sono contentedei prodotti che gli vendo. Tra noi ora-mai si è istaurato un rapporto forte.

Andrò avanti fino a quando le forze melo permetteranno ma non è semplice».

La tentazione di chiudere battenti,infatti, per questi piccoli esercenti, èsempre dietro l’angolo. Spese esorbi-tanti e clientela sempre meno nume-rosa farebbero venire la voglia di mol-lare tutto e ritirarsi dal commercio.Per fortuna, però, non tutti si lascianoammaliare da questa soluzione. «C’èstato un momento in cui ci siamo dettiche forse era meglio chiudere – rac -conta Rocco Ruggero, il figlio dellatitolare di una cartoleria – ma poi ab-biamo capito che avremmo perso un

pezzo della nostra storia familiare. Co-sì, abbassando un po’ i prezzi, rica-vando veramente poco e gestendo tuttoin famiglia, riusciamo a mantenerci invita».

Perché purtroppo è di sopravviven-za che si parla. Nessuno più naviganell’oro. «Le piccole botteghe – dichia -ra il macellaio Rocco Morlino – stan -no scomparendo a discapito dei grandisupermercati e centri commerciali. Ipiccoli sono costretti a soffrire. E poi,diciamocela tutta, stanno cambiandole abitudini d’acquisto. Viviamo grazieagli anziani. Dove sono i giovani che

acquistano carne per il brodo ad esem-pio? Tutti oramai preferiscono il “f astfo o d ”».

Questione di mentalità ma non solo:«Lavoriamo molto di più ad inizio me-se – dice un altro macellaio, Ger ardoPietr afesa – quando gli stipendi o lepiccole pensioni sono arrivate. Poi c’èun netto calo. La gente inizia a ridurresulla spesa alimentare e questo ci do-vrebbe far riflettere».

Insomma, per dirla con le parole delfruttivendolo Carmine Cifuni, «le fa-ve sono dure e la situazione è semprepiù critica». [em. fer.]

La fotoLadri e vandali

ora prendono di miraaiuole e piantine

.

Ladri e vandali non si fermanodavanti a nulla. Sono cominciati gliallestimenti nelle aiuole di Potenzaadottate da privati e già iniziano ifurti. È il caso delle 200 piantine ru-bate in piazza XVIII Agosto, allestitedalla signora dell’edicola. Altri casianche a Gallitello. Fiori e foglie, nellafoto, già non ci sono più. Se la cittànon progetta la «cosa pubblica» c’èpoco da fare. Qualsiasi impegnoviene vanificato dall’inciviltà che èimperante, purtroppo, soprattuttotra le giovani generazioni.

La piccola merceria resiste con gli... spicciolie la macelleria regge l’onda d’urto dei fast foodTestimonianze di piccoli commercianti che hanno deciso di non gettare la spugna

BANCONELa crisi deipiccoli negoziè accentuataanchedall’avanzaredella grandedistribuzione.Ma c’è chiresisteconfidandonella fedeltàdella clientelae nella qualitàdei prodotti[serviziofotografico diTony Vece]

.

Maria Teresa Garofalo

Rocco Ruggero

Carmine Cifuni

POTENZA CITTÀ

Page 26: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.04.2013 PAG. 8

Mercoledì 24 aprile 2013X IMATERA CITTÀ

AREE INDUSTRIALILE AZIENDE NELL’ANGOSCIA

IL CONSORZIO ASI RASSICURASantarsia: «In tempi brevi le risorse daPotenza, utilizzando i fondi provenienti dallarimodulazione dei fondi Fesr 2007-2013»

IL FINANZIAMENTOPer le due zone produttive cittadinel’investimento previsto per garantirela sicurezza è di circa 145mila euro

Le telecamere contro i saccheggiI progetti di videosorveglianza a Jesce e La Martella sul tavolo della Regione

EMILIO SALIERNO

l I saccheggi ai danni delle im-prese di Jesce e La Martella potran-no attenuarsi non appena la Regioneavrà approvato i progetti per la rea-lizzazione dei sistemi di videosor-veglianza nelle due zone industria-li.

Le 20 aziende di Jesce, esasperateper i continui furti subiti, l’altro ierihanno chiesto interventi urgenti perrisolvere il problema. Hanno tiratoin ballo il Consorzio per lo sviluppoindustriale, a cui fa riferimento lazona produttiva materana, solleci-tando il varo dell’impianto di sor-ve glianza.

A Gaetano Santarsia, commis-sario del Consorzio, abbiamo chiestodi fare il punto su questa vicenda.

«I progetti per la videosorveglian-za sono sul tavolo del massimo entelucano - dice - che li finanzierà intempi brevi utilizzando le risorseprovenienti dalla rimodulazione deifondi Fesr 2007-2013. Per l’area di Je-sce, l’investimento previsto è di circa55mila euro, mentre per La Martellaoccorreranno circa 90mila euro. Ilproblema dei furti nelle zone indu-striali è da sempre al centro delleriflessioni del Consorzio. L’ipotesi dicollegare alcune telecamere alla retewireless di una delle aziende inse-diate nell’area per trasmettere il se-gnale video nella sala operativa dellaPolizia di Stato o dei Carabinieri, ègià stata valutata con funzionari del-la Questura di Matera e ritenuta tec-nicamente impraticabile.

Per la trasmissione del segnale ènecessario utilizzare la rete della fi-bra ottica, che già esiste nelle areeindustriali di Jesce e La Martella,essendo stata realizzata alcuni annifa dalla Regione e mai andata in eser-cizio. I progetti realizzati dal Con-sorzio prevedono, quindi, anche ilripristino funzionale e l’at t iva z i o n edella fibra ottica». Santarsia chia-risce, dopo il recente intervento de-gli imprenditori su la Gazz etta, «cheil servizio di vigilanza a Jesce, comepure negli altri agglomerati indu-striali, non è assicurato dal Consor-

zio. Le singole aziende attivano, aproprie spese, tale servizio sulla basedelle proprie necessità. Alcuni annifa in un incontro congiunto con gliimprenditori di Jesce e La Martella,il Consorzio propose l'istituzione diun programma di sorveglianza col-lettivo, da far svolgere a ditte spe-cializzate del settore, con ripartizio-ne dei relativi costi tra le aziendebeneficiarie del servizio. L’at t iv i t àproposta comprendeva un certo nu-mero di passaggi notturni con per-sonale armato oltre che la realizza-zione di una rete di telecamere acircuito chiuso con trasmissionedelle immagini raccolte presso la se-de della ditta di vigilanza. Il costodell'intera operazione, senza aggravidi spese amministrative sopportatedal Consorzio, fu ritenuto esoso edinsostenibile per alcune aziende(quelle più piccole). Si decise, inquella sede, di verificare le reali pro-blematiche dei singoli imprenditorisulla base di pregressi episodi cri-minosi, della loro frequenza e del-l'entità dei danni subiti. Dall’inda -gine, emerse che l'entità del proble-ma era tale da non giustificare unservizio articolato come quello pro-posto. Si decise, pertanto, di sopras-sedere temporaneamente al serviziodi vigilanza e di proporre, invece, larealizzazione dell'impianto di video-sorveglianza utilizzando i finanzia-menti regionali».

Nel frattempo, però, il fenomenodei furti a Jesce si è fatto più con-sistente. «A questo punto - sugge-risce Santarsia - si potrebbe valutarel’attivazione di un servizio di vigi-lanza, limitato al solo week-end, conun numero di passaggi da concor-dare congiuntamente con le aziendeinsediate per definire i costi da ri-partire secondo i parametri indicatinel regolamento di assegnazionesuoli. Ricordo, inoltre, che negli ul-timi due anni, a Jesce, il Consorzioha realizzato la rete di pubblica il-luminazione e la rete del gas metano.Nel frattempo, abbiamo avviato leprocedure per le gare di appalto perla manutenzione del verde come ac-cade periodicamente».

M A R TO R I ATA La zona industriale di Iesce colpita da frequenti furti [foto Genovese]

ABITAZIONI A LA MARTELLA NEL BORGO PREVISTI UNA SERIE DI ULTERIORI INTERVENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA

Edilizia sovvenzionata, 14 nuovi alloggiIl Comune ha firmato a Roma un accordo di programma per 5 milioni di euro

l L’assessore comunale ai lavori pubblici, Ina Macaio-n e, ha sottoscritto ieri a Roma, al ministero delle Infra-strutture, l’accordo di programma per la realizzazione, nelborgo La Martella, di 14 alloggi di edilizia sovvenzionata,per la realizzazione della pavimentazione stradale e per la

riqualificazione del teatro e dellapiazzetta antistante per un investi-mento complessivo di circa 5 milio-ni di euro.

« L’accordo in sede di commissio-ne paritetica formata da ministero,Ater, Regione e Comune – affer mal’assessore – si è reso necessario peruna rimodulazione economica delprogramma. Infatti, l’Ater nel va-lutare positivamente i progetti diedilizia sovvenzionata, ha ritenutodi sostenere l’iniziativa attraversoun investimento aggiuntivo di 700

mila euro per andare incontro all’aumento dei costi per larealizzazione degli alloggi visto che dal 1999, data del primoaccordo, a oggi sono trascorsi circa 15 anni».

Le iniziative riguardano urbanizzazioni primarie per cir-

ca un milione di euro, il restauro e risanamento conser-vativo del teatro antistante la piazza con fontana “Q u a ro n i ”e dei locali da adibire a biblioteca e mediateca per con-servare la documentazione storica della “Fondazione Oli-ve t t i ” per un milione e 492 mila euro, la realizzazione di 14alloggi Erp sperimentale per un importo di circa 2 milioni emezzo di euro. In particolare, 8 alloggi saranno realizzaticon uso di procedure bioclimatiche e materiali biocompa-tibili e 6 alloggi con sistemi domotici per classi deboli. L’am -ministratore unico dell’Ater, Innocenzo Loguercio, dice:« L’intesa è importante almeno per tre ragioni: il via liberaalla rimodulazione economica necessaria per l’aumento deicosti; la proroga di 5 mesi che consente di avviare rapi-damente i cantieri; lo snellimento delle procedure per l’uti -lizzo delle somme rinvenienti da eventuali ribassi d’asta».

«Ancora una volta – afferma il sindaco Salvatore Ad-duce – questa amministrazione, recuperando risorse cheerano già date per perse, parla con i fatti. Con l’intesa ciavviamo a completare un percorso di riqualificazione cheservirà ad avvicinare il borgo alla città, a dare risposteavanzate e moderne ai bisogni di casa delle fasce sociali piùdeboli ed a ricollocare La Martella fra i più moderni esempidi progettazione urbana del Paese».

OMICIDIO FONTANA DOPO LA CONDANNA A TRENT’ANNI, LA GIUSTIZIA RILEGGE I CAPITOLI DELLA VICENDA AL CONTRARIO

L’omicida torna in aulaChieco imputato per gli episodi di stalking che portarono al delitto

PARTE LESA Camilla Schiuma con l’avv. Carmine Ruggi [foto Genovese]

IL BORGO La Martella,la zona centrale

EMILIO OLIVA

l La storia di Anna Rosa Fontana,massacrata a coltellate dal suo ex con-vivente la sera del 7 dicembre 2010, ècostellata di date da cerchiare perchéassociate a episodi inquietanti. Ma fratutte ce n’è una che è rimasta impressanella memoria di Camilla Schiuma, ma-dre della donna. «È una data che non sicancella. Solo Dio me la può far di-menticare. Solo la morte me ne potràtogliere il ricordo», dice. È quella del 21settembre 2010. E la ricorda bene anche illegale di famiglia, l’avvocato Car mineRug gi, perché segna l’inizio di una esca-lation di episodi di stalking che annun-ciavano l’omicidio. «Anche se in realtàerano cominciati già in agosto», precisaRuggi. E se fossero stati valutati atten-tamente forse avrebbero salvato la vita diAnna Rosa.

Quel giorno, il 21 settembre 2010, per laprima volta, la donna trovò il coraggio perdenunciare davanti al giudice di essere

vittima di continue minacce e violenze edi temere per la sua vita. L’omicidaperseverò nella sua condotta. Anzi, se-condo la versione dei familiari di AnnaRosa e del legale la sua persecuzionediventò sempre più ossessiva e spietata.Non fu interrotta neppure da un prov-vedimento di stalking che vietava all’uo -mo di avvicinare la sua ex a meno di 300metri. Tanto che alcuni giorni dopo,nell’ottobre di quell’anno, Anna Rosa rac-conterà in un esposto di essere statasequestrata e quasi strangolata sull’orlo diun burrone della Murgia, con un lacciolegato al collo.

Ieri mattina gli episodi di stalking sonostati al centro di una udienza in Tribunalecelebrata davanti al giudice monocraticoAngelo Onorati. Sul banco degli im-putati Paolo Chieco, già condannato a 30anni di reclusione il 28 febbraio 2012 perl’omicidio della sua convivente. A lui ilgiudice ha concesso di poter uscire dallagabbia e di sedere accanto al suo avvocato,Michele Scalcione, da dove a più riprese

ha rivolto il suo sguardo freddo verso lamadre di Anna Rosa. La giustizia in-somma continua a rileggere tutti i capitoliche hanno portato alla tragedia al con-trario, quando è stata già emessa unasentenza di condanna per l’o m i c i d i o.Nell’udienza di ieri sono stati ascoltati tretesti della difesa, il maresciallo Gioac -chino Scarano e il brigadiere LuigiNuzzi ed Eustachio Motola. Ma la lorodeposizione, che nelle intenzioni dell’av -vocato Scalcione doveva servire a evi-denziare il particolare rapporto che le-gava l’omicida alla vittima, fatto di con-tinui litigi e riappacificazioni, e financhedi reciproche provocazioni, è apparsa fuo-ri dal contesto temporale dei fatti con-testati e perciò ininfluente. Il processoriprenderà il 28 maggio, data in cui perassenza dei testi della difesa è stato rin-viato un altro processo appendice di unprocedimento celebrato e concluso con lacondanna di Chieco a tre anni, sempre perepisodi di violenza. Reati che nel frat-tempo sono caduti in prescrizione.

Page 27: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 24.04.2013 PAG. 9

Mercoledì 24 aprile 2013XII IMATERA CITTÀ E PROVINCIA

METAPONTO TRE GIORNI DI BLOCCO CON RIFLESSI NEGATIVI SULLA STAGIONE�

Le linee telefonichein tilt e agli alberghisaltano le prenotazioni

..

EFFETTIN E G AT I V IRisoltoil proble-ma dei tele-foni, ancoraoggi sonofuori servizioi collegamentialla reteinternet.Un duro colpoalla visibilitàdi Metapontoe del suoriccoterritorio

Omaggio ai confinativittime del fascismo

PISTICCI CERIMONIA DI RICORDO A CENTRO AGRICOLO�PINO GALLO

l M E TA P O N TO. Un guasto alle linee te-lefoniche, ripristinato soltanto venerdìscorso, ha bloccato per tre giorni le attivitàdi informazione e di prenotazioni negli al-berghi e nelle strutture ricettive, condizio-nando negativamente la programmazioneestiva. Fuori servizio i collegamenti inter-net fino a sabato 19 e con essa la possibilitàdi visionare il i luoghi e le strutture da partedei potenziali ospiti della spiaggia di Me-taponto e del suo ricco territorio, fatto di sitiarcheologici, di prodotti agricoli di alta qua-lità e di paesaggi mozzafiato, soprattutto inprossimità delle pinete e delle foci dei fiu-mi.

«Inutilmente – dice Giuseppe Grieco,dell’Hotel Turismo – ci siamo rivolti allaTelecom per segnalare l’interruzione delservizio telefonico, sia in voce che in in-ternet. Le risposte delle persone addette a

ricevere le segnalazioni dei guasti sono sta-te sempre vagamente assicuranti e gene-riche. E di più sicuramente non potevanofare. Non abbiamo mai potuto parlare conun responsabile tecnico della compagniatelefonica con il quale poter interloquire,far presente le nostre urgenze aziendali ericeverne adeguate risposte operative dipronto intervento. Mai. Nulla di più di tan-to. Anche perché questo è il periodo in cui lefamiglie ed i turisti in genere iniziano achiedere informazioni, ad avviare le pre-notazioni e ad intessere quella formidabilerete del passa parola, che si basa sulla co-noscenza diretta delle strutture e dei luo-ghi». «E internet per noi diventa un mezzodi comunicazione eccezionale perché è pos-sibile visionare l’albergo e fornire in direttaquelle immagini rassicuranti, che succes-sivamente portano alla telefonata di appro-fondimento e molto spesso anche di pre-notazione vera e propria», aggiunge un po’

sconsolato Grieco.Altre osservazioni degli operatori turi-

stici riguardano la tassa di scopo, la vecchiatassa di soggiorno riesumata per far cassa,ma con l’obiettivo dichiarato di utilizzarequel danaro per finanziare opere pubbliche,eventi ad alto interesse turistico e mobilitàurbana. A Metaponto pesa sulle tasche deituristi in ragione di un euro al giorno apersona e che gli operatori denunciano co-me un altro odioso balzello molto sgradito aituristi e di cui vorrebbero conoscere tempi edestinazioni d’uso da parte dell’Ammini -strazione comunale di Bernalda. Intantobuona parte del verde pubblico è stato ri-messo in ordine e ripulito da rami secchi,fogliame, carte e rifiuti abbandonati daisoliti cittadini dallo spiccato senso civico.Sono state potate le aiuole spartitraffico egli alberi. Anche il mare, in attesa dellacantierizzazione delle opere soffolte, ha re-stituito qualche altro metro di spiaggia.

le altre notizieDISAGI CONTINUI PER UTENTI

Solo stamane ritornal’acqua nelle casen Nuova raffica di sospensioni

dell’erogazione idrica. Nien-te acqua potabile fino alle 7 dioggi a Grassano, Grottole eSalandra. A Montescaglioso,mancherà l’acqua nel quar-tiere Magna Grecia dalle 9 al-le 17. Infine, sospensione an-che a Policoro dove l’ero g a-zione è sospesa dall’i n c ro c i odi via Resia fino a quello divia Monte Bianco dalle 8 alle17, salvo imprevisti. [p.miol.]

PISTICCI È LA SOMMA CHE DOVRÀ ESSERE APPROVATA E FINANZIATA DALLA REGIONE PER L’OSPEDALE DI TINCHI�

Nuovo reparto di dialisistanziato un milionedalla Azienda sanitaria

N OV I T À Un nuovo blocco a Tinchi per la dialisi

SCANZANO JONICO ANCORA FURTI�

Svuotato dai ladrilo studio di estetica

MICHELE SELVAGGI

l PISTICCI. Un omaggio a chi hasofferto per colpa del fascismo. Oggi unevento importante a Centro Agricolo,la località voluta dall'allora capo dellaPolizia di regime Bocchini, dove du-rante il ventennio furono ospitati e in-ternati centinaia di antifascisti cheproprio in quel luogo poterono raffor-zare i propri ideali di libertà.

L'Amministrazione comunale gui-data dal sindaco Vito Di Trani, in col-laborazione con l'assessorato alla Cul-tura e le biblioteche comunali, in oc-casione della ricorrenza del 25 aprile,ha promosso una manifestazione pro-prio nel posto del territorio comunaledove si consumarono anni di duro con-fino, per ricordare e onorare illustri emeno illustri personaggi a cui sarannointestate nuove vie e piazze. Tra questi,Umberto Terracini e Renato Bitossi(padri della Costituente), Andrea Fi-lippo Doria Pamphilj (primo sindaco diRoma del dopoguerra), Francesco Ma-ria Giua (sacerdote antifacsista), Gu-stavo Comollo, Gino Menconi, Giusep-pe Gaddi (partigiani e medaglia d'oro),Teodoro Bigi (partigiani, sindacalista eparlamentare), Odoardo Voccoli (par-tigiano e senatore della Repubblica),Vladimiro Diodati, Loris Pescarolo,Carlo Malfa, Giuseppe Ruatti, RobertoPonticelli, Sante G.Scapecchi, Genna-ro Carella, Ante Kardos, Otello SarziMadidini (attore) e i pittori PompeoBorra, Noradino Zapparoli, Achille delLago e Edoardo Chendi.

La cerimonia della liberazione è sta-

ta anticipata ad oggi, alle 10, per fa-vorire la partecipazione delle scolare-sche, «nel tentativo di trasmettere aipiù giovani i valori della Resistenza».Prevista anche la presenza della Bandamusicale di Pisticci, con gli interventidel primo cittadino Di Trani, dell'as-sessore alla Cultura, Francesco D'O-n o f r i o, del prof. Giuseppe Coniglio edi Domenico Giannace, ex sindaco,nella sua qualità di dirigente regionaledell'Anpia, l’Associazione nazionalepartigiani d’Italia. In questa giornatal’Amministrazione comunale renderàomaggio «alle donne, agli uomini, alleragazze e ai ragazzi che, spesso a costodella loro vita, hanno scritto quelle pa-gine meravigliose della nostra storiache non possono essere dimenticate» ericorda che «molti di quei giovani, ra-gazze e ragazzi, erano studenti dellescuole superiori che con il loro esem-pio ancora oggi indicano la necessitàdella passione e dell’impegno civile indifesa della democrazia.

CHIOSCHI A NOVA SIRI - Scadràoggi a Nova Siri, alle 10, il termine perla presentazione delle domande delbando per l’assegnazione di posteggialla Marina ed al cimitero comunaleper la collocazione di tre chioschi perl’attività di commercio su aree pub-bliche. I primi due saranno destinatialla vendita di alimentari, vicino allatensostruttura comunale, e ad attivitàdi servizio, in piazza Troisi. Il terzoposteggio, all’ingresso del cimitero, sa-rà adibito alla vendita di piante, fiori edarticoli funebri. [fi.me.]

SCANZANOJ. SEQUESTRO DELLA FORESTALE�

Autospurgo scaricaliquami nel canale

PIERO MIOLLA

l PISTICCI. Un milione e 300 milaeuro per il nuovo reparto di dialisi aTinchi. È questa la somma stan-ziata dall’Azienda sanitaria localedi Matera, che ora dovrà essereapprovata e finanziata dalla Re-g i o n e.

La notizia è ufficiale: nella de-libera n.460 del 16 aprile, infatti, silegge tra le altre cose che questesomme serviranno per la realiz-zazione di «un blocco esterno alpresidio ospedaliero dove trasferirele attività di dialisi. Tutto ciò al finedi essere già pronti, quando par-tiranno i lavori di miglioramentostrutturale che risulteranno neces-sari a seguito degli approfondimen-ti che verranno definiti dallo studiouniversitario (commissionati allaScuola di Ingegneria dell’Univer -sità di Potenza, ndr), con la strut-tura che consentirà di svolgere leattività di dialisi anche in presenzadei predetti lavori di ristruttura-zione».

Il nuovo blocco, però, si precisanella delibera, non sarà provvi-sorio: esso dovrà consentire il “mi -glior collegamento possibile con lastruttura esistente in modo da uti-lizzarlo in maniera definitiva anchesuccessivamente alla conclusionedei lavori di ristrutturazione strut-turale dell’edificio esistente».

I lavori dovranno poi curare le«soluzioni tecniche atte a garantirel’efficienza energetica nonché l’ubi -cazione della struttura che dovràassicurare la totale sicurezza per glioperatori e l’utenza anche durantele fasi di ristrutturazione del pre-sidio ospedaliero».

Il reparto di dialisi di Tinchi, varicordato, ha una capacità di 14posti letto, più uno dedicato al trat-tamento della dialisi contumaciale.

Appresa la notizia, il sindaco diPisticci, Vito Di Trani, ha mostratotutta la sua soddisfazione, com-mentando: «Questa è la dimostra-zione che il sindaco di questa co-munità lavora per il territorio e nonè affatto fermo: nonostante le ac-

cuse di conflitto d’interessi che so-no state mosse a più riprese dalcomitato, questa è invece la di-mostrazione che i risultati si ot-tengono per gradi e senza neces-sariamente andare allo scontro. So-no soddisfatto per l’assegnazione diquesti fondi e vigilerò sulla con-creta e reale esecuzione di questoprogetto che, finalmente, consen-tirà di realizzare un nuovo repartoper i numerosi dializzati del ter-ritorio Meatpontino».

l SCANZANO JONICO. «Io non so più cosa fare. Tuttoquel che riusciamo a guadagnare con il nostro lavoro civiene portato via dai ladri. E questa volta il colpo è grosso».Emilio Labriola, conosciuto titolare con la moglie AnnaZaccaria dello studio di estetica ed acconciature “I Va-nità”, era sconfortato. Nella notte fra sabato e domenicascorsi (in piena festa patronale dell’Annunziata) i solitiignoti hanno svaligiato il suo atelier ubicato in via Za-nardelli, in pieno centro. Cospicuo il valore della refurtiva,circa 15 mila euro.

«Il fatto è – ha detto Labriola – che mi erano arrivate dapoco le forniture di cosmetici dal valore commerciale disvariate migliaia di euro e che verosimilmente sul mer-cato nero, pur se non sarà facile piazzare questa merceesclusiva, frutteranno parecchio. Qualcuno sapeva dellaconse gna».

Un furto su commissione? Purtroppo I Vanità sono datempo nel mirino dei ladri. «L’altra volta – ha spiegato iltitolare – portarono via computer e oggetti similari. Que-sta volta, invece, hanno colpito in maniera molto ma moltomirata». Ed i malfattori per compiere il furto non hannoneanche dovuto lavorare molto. La strada per entrare nellostudio è stata quella già seguita le volte precedenti: dallafinestra posteriore, quella che si affaccia sulla villetta dicorso De Gasperi. «Una villetta – ha concluso Labriola – incui avviene di tutto, poiché abbastanza isolata e lontana daocchi indiscreti. Non sarebbe il caso che chi di dovereinstallasse delle telecamere per bloccare tutto quanto viavviene?». Sull’episodio indaga la Polizia di Stato. [fi.me.]

l SCANZANO JONICO. Come ti smaltisco rifiuti spe-ciali a basso costo e, per di più, inquinando l’ambiente. Mail “traf fico” è stato interrotto dagli uomini del Corpoforestale dello Stato che hanno sottoposto a sequestro unautospurgo. Il mezzo trasportava rifiuti speciali e li svuo-tava non in idonei depuratori, come per legge, ma il-lecitamente in un canale di scolo delle acque, medianteuna condotta, anch’essa sottoposta a sequestro. Come èstata possibile l’operazione degli uomini coordinati dalsovrintendente Vincenzo Maggio? È stata possibile solodopo una intensa e faticosa attività di pedinamento eappostamento per seguire tutti i movimenti dell’auto -spurgo in questione. Gli agenti del Comando stazioneforestale di Scanzano Jonico, così, hanno potuto accertareche il proprietario del mezzo prelevava i reflui da unacisterna, all’interno di una attività produttiva della zona,e li smaltiva illegalmente scaricandoli in una condotta discolo realizzata su terreni di proprietà privata. Condottache a sua volta consentiva il deflusso dei reflui all’inter nodi un canale che finiva il suo corso direttamente nel fiumeAgri. Due persone, così, accusate di essere gli autori deltraffico illecito, sono state deferite all’Autorità giudi-ziaria. Successivi accertamenti sono stati svolti, infine,con l’ausilio del personale dell’Arpab, l’Agenzia regionaleper la protezione dell’ambiente, di Matera, per stabilire lanatura dei rifiuti smaltiti fuori dalle norme. L’operazioneportata a termine a Scanzano Jonico rientra nell’at t iv i t àdel Corpo forestale di Matera per reprimere attivitàillegali che provocano inquinamento ambientale. [fi.me.]

SCANZANO JONICO

RENDICONTO 2012

Oggi si riunisceConsiglio comunalen Si riunirà oggi a Scanzano

Jonico, alle 18.30, nella salaconsiliare, il Consiglio co-munale. Tra i punti all’or -dine del giorno, il rendicon-to della gestione finanziaria2012 con i conti del bilancio,economico e del patrimonioe l’approvazione della deli-bera sul numero di rate deltributo sui rifiuti e sui ser-vizi. [fi.me.]

Page 28: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 24.04.2013 PAG. 10

Mercoledì 24 aprile 2013

25

IN RICORDO DI EMILIO AUTUNNO

Sono diverse le novità dell’edizione di quest’anno che partirà il 29 aprile

Venosa, tutto pronto per il Certamen

Melfi. La rappresentazione teatrale ha riscosso il successo del numeroso pubblico

Quelle voci della ResistenzaIl 25 aprile visto dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Ferrara-Mar ottoli”MELFI - 25 aprile, “Voci e suo-ni dellaresistenza”. Questo iltitolo dello spettacolo teatra-le, messo in scena dall'istitu-tocomprensivo Ferrara -Ma-rottoli e precisamente dalleclassi 2°C, 2°D e 3° D della Fer-rara. Un insieme di forti emo-zioni, di commozione, e dipassione, in cui è stato rivisi-tato in maniera semplice maessenziale, uno dei periodistorici più intensi della no-stra esistenza. Una tradizio-ne, ormai, lega a Melfi la rie-vocazione storica con l'impe-gno educativo e la partecipa-zione della scuola. Anchequest'anno il 25 Aprile è statoun racconto non retorico mauna rivisitazione pedagogicae civile. Una performance,quella dei ragazzi della Fer-rara, sviluppatasi in tregior-ni al Teatro Ruggiero di Mel-fi, in modo da avere sempreuna platea numerosa e diver-sa. Uno spettacolo riuscito eben organizzato, in cui èemersa a chiare lettere la bra-vura degli interpreti e dei lo-ro insegnanti Immagini,suoni, dialoghi e documentiper raccontare il travagliostorico italiano del fascismo edell'antifascismo con parti-colare drammatica rievoca-zione della guerra e della re-stituzione all'Italia della li-bertà edella dignitànaziona-

le.Idocenti chehannocontri-buito al progettosono stati ladirigente scolastica Maria Ci-rocco e idocenti Marianna DiBelloe AntonellaDiBenedet-to (coordinatori dello stesso),che hanno avuto il merito dicredere fortemente al proget-to e renderlo assimilabile dailoro giovani studenti. Unplauso anche a Francesca

Guantario, Giuseppina La-torre e Vincenzo Pantaleo.Sul palco quasi settanta ra-gazzi in momenti corali e indialoghi di ricostruzione sto-rica che danno voce a figurecome quella di Pertini, Nitti edi Marisa Ombra, all'epocaquindicenne staffetta parti-giana ed oggi seduta in primafila a teatro. Un momento toc-

Due immagini dello spettacolo di Melfi

Un medico a servizio degli ultimi

Barile. Diversi giovani entrano a far parte del nuovo direttivo

Rinnovato il Comitato via Crucis

VENOSA - Nuovo look per il Cer-tamen Horatianum, organizzatodall'Iiss “Quinto Orazio Flacco”di Venosa. Arrivata alla XXVIIedizione, l' affermata manifesta-zione di risonanza internaziona-le acquista energia e riparte conmaggiore slancio adottando an-che nuove iniziative.

E con un programma che ab-braccia una intera settimana. Perindicare il nuovocorso dell' even-to è stato coniato il verbo “Hora -tiare”, che gli organizzatori in-tendono coniugare in tutti i modipossibili.

Nasce, così, da quest'anno “Ho -ratiamo”: un invito a trascorrerea Venosa una settimana piena diiniziative finalizzate a creare ilclima ideale della manifestazioneinternazionale in modo da respi-rare a pieni polmoni un'atmosfe-ra tipicamente oraziana. Oltre al-la tradizionale gara di traduzio-ne di un testo oraziano, in pro-gramma da sabato 29 aprile a do-menica 5 maggio convegni, con-certi musicali, esibizioni canore,

balletti e open day culturale. Unmodo impegnativo e originaleper rilanciare ad alto livello unainiziativa che correva il rischio diarenarsi tra le secche dell'immo-bilismo e la mancanza di idee ori-ginali in grado innovare il Certa-men mantenendone inalterato lospirito iniziale. E, così, si parte al-le ore Lunedì, 29 aprile alle ore 17nell' Aula Magna Iiss 'Q. OrazioFlacco' di Venosa con il Conve-gno Venosa al tempo di Orazio.La città e il territorio in Età Augu-stea, con la relazione di MariaLuisa Marchi, Università degliStudi di Foggia - Dipartimento diStudi Umanistici; e la presenta-zione del Progetto Il latino e la vi-ta quotidiana nelle epigrafi di Ve-nusia, in collaborazione con laSoprintendenza per i Beni Ar-

cheologici della Basilicata - sez.di Venosa . Martedì, 30 aprile nel-l'Aula Magna Open Day dellaCultura (Scuola aperta al territo-rio): alle 17. Progetto sportivo'Mens sana in corpore sano'; alle20.30 Proiezione del cortome-traggio 'Luigi La Vista'; Rappre-sentazione teatrale 'La BuonaNovella'; Balletto sulle 'Note' delCarpe Diem. Mercoledì, 1 maggionell' Aula Magna alle 19.30: Con-certo organizzato dal Consorzio'Recuperiamo il Centro S. Dome-nico' a cura del maestro PinoLioy. Giovedì, 2 maggio alle19.00 nella Chiesa Madonna del-le Grazie, Concerto per flauti sto-rici e clavicembalo del Duo le va-ghe Ninfe. Venerdì, 3 maggioparte il XXVII Certamen Horatia-num: in mattinata per gli studen-

ti Svolgimento della gara di lati-no; per i docenti L'angolo della di-dattica: “I Giovani, Il Latino, LaCrisi” ;“Enea in cerca di lavoro”;“Emovere ad Educandum: peruna maieutica delle emozioni”;“Il latino al tempo della crisi”. Nelpomeriggio, alla scoperta deiluoghi oraziani: visita della cittàe ai laboratori d'arte di Venosa;Vip Clowns in strada. Sabato 4maggio alle 9 nell' Aula MagnaConvegno di Cultura Classica:Franco Montanari, Profi Lettera-tura Greca - Università degli Stu-di di Genova: Elena racconta lasua storia; Andrea Giardina, Ac-cademico dei Lincei e Profi StoriaRomana c/o Istituto Italiano diScienze Umane ,L'invenzione diRoma. Alle 17.30 nell' Aula Ma-gna Iiss “Q. Orazio Flacco” di Ve-

nosa Consiglio Comunale: confe-rimento cittadinanza onorariadella città di Venosa al prof. PaoloFedeli. Alle 21.00 nella Cattedra-le S. Andrea, Concerto del tenoreGianluca Terranova, con la par-tecipazione del soprano SabrinaPicci e della pianista Maria Gra-zia Lioy. Domenica5 maggio alle9 Cerimonia di premiazione econclusione del Certamen. Sicu-ramente all'interno della setti-mana di eventi creati dall' “Hora -tiamo”si vive un'atmosfera parti-colare. “ Dobbiamo insegnareagli studenti a farsi domande, afare domande e a sentire la neces-sità di cercare risposte- sottoli-nea Mimma Carlomagno, Diri-gente scolastico Iiss “Q.OrazioFlacco Venosa”- Dobbiamo so-prattutto educare la mente e ilcuore, per creare una vita interio-re che faccia prendere consape-volezza di se stessi e poi degli al-tri, per vivere bene insieme aglialtri”.

Giuseppe Orlando© RIPRODUZIONE RISERVATA

MELFI - Vorrei ricordare alla famigliaAutunno che il loro caro congiunto drEmilio è stato un grande medico e ungrande professionista.

Condivido i giudizi e ilmeraviglioso commentodel Prof. Aldo CacciatoreD'Andrea.

La morte del gentlemandr. Emilio Autunno mi ad-dolora particolarmente.

Con il dr. Autunno , As-sessore Provinciale ai Ser-vizi Sociali nel lontano1982/83 , abbiamo condivi-so un percorso socio-assi-stenziale rivolto agli Ulti-mi (non vedenti, Madri na-turali, e orfani).

Il decano dei Medici di Melfi aveva dotidi umanità e di umiltà non ascrivibili adaltri professionisti presenti nell'area delVulture-Melfese.

Non sono parole di circostanza, sono sa-crosante verità riscontrabili sul campo esull'impegno proteso verso il volontaria-

to e la gente comune.La personalità del dr Au-

tunno è riscontrabile nellasua semplicità quotidiana.

Mai un atteggiamento bo-rioso , mai un comporta-mento arrogante.

Semplicità, competenza eimpegno sono la sua dota-zione.

Una dotazione umananon più riscontrabile nelleprofessioni mediche odier-ne.

Alla famiglia Autunno eal figlio Antonio (geome-

tra/collaboratore dell'Ufficio tecnico delComune di Ruvo del Monte) vanno le miepiù sentite condoglianze

Mauro Armando Tita

BARILE - E' stato rinnovato, con in-nesto di alcuni giovani dinamici dalpunto di vista organizzativo, il comi-tato direttivo della "Sacra Rappre-sentazione con personaggi viventi"di Barile . A settembre di quest’anno èprevisto un interessante convegno(in sintonia con EuroPassion) ed atti-vità artistiche collaterali , in occasio-ne dei 400 anni della celebre "SagradeiMisteri" (come definitadaillustriantropologi del calibro accademicodi Luigi Lombardi-Satriani, Giam-battista Bronzini, Enzo Cervellino,Vincenzo Spera ed altri).

Il direttivo ha riconfermato alla ca-rica di Presidente dell'organismo ,Angela D'Andrea. Vice-presidente ilgiovane Antonio Di Palma , consi-glieri Anita Belluscio, Francesco DiTolve, Gianluca Paternoster, DinoD'Aiuto.

d. m.©RIPRODUZIONE RISERVATA

cante e significativo quello divenerdì scorso incui laparti-giana, oggi vice Presidentenazionale dell'Anpi, non hapotuto fare ameno di lasciar-si andare, rendendo il dove-roso omaggio all'interpreta-zione dei ragazzi melfitani.Commovente e sentitala rico-struzione delle stragidi Mar-zabotto, diSant'Anna diStaz-

zema e delle Fosse Ardeatine.Nelle figure di Nitti e Pertinil'antifascismo della vecchiagenerazione esule a rappre-sentare all'estero l'altra Italiae della nuova generazionecombattente che tra prigionied evasioni gestirà l'insurre-zione delNord Italia.PatriziaNitti presidente dell'Associa-zione “Francesco Saverio Nit-

ti” che, per iniziativa del suodirettore Gianluca Tartagliaha promosso l'evento, ha det-to: «Dobbiamo all'intuizionedi un uomo di scuola comeMauro Tartaglia avere legatonegli anni il nostro lavoro diriflessione storica e civile conla diretta partecipazione delmondo della scuola. I ragazzi,dai più piccoli ai più grandi,dimostrano che quando siconsente di partecipare a con-tenuti veri c'è profonda parte-cipazione e che non è vero ilpresunto disinteresse deigiovani nei confronti dellastoria e dellapolitica». Alla fi-ne dell'applaudita recita Ma-risa Ombra, vice Presidentenazionale dell'Anpi, ha rivol-to parole di ringraziamentoai ragazzi e agli insegnanti:«commossa per la precisione,l'intensità e la credibilità concui i giovani hanno rappre-sentato una storia così com-plessa come è stata quella del-la lotta di liberazione».

A tutti in conclusione il rin-graziamento della Fondazio-ne Nitti. «La storia della libe-razione italiana -ha ricordatoil Presidente Stefano Rolan-do- è storia di chi ha saputosceglieree poiha saputorico-struire, unasorta dimessag-gio morale e civile che i ragaz-zi di Melfi mandano alla clas-se politica nazionale».

Una immagine della via Crucis di Barile

Page 29: Prime Pagine, 24 aprile 2013

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 24.04.2013 PAG. 11

Mercoledì 24 aprile 2013 17

I ragazzi durante l’incontro

L’incontro con Scaglione per discutere di ambiente e paesaggio

Gli studenti arrivano in RegioneMolta attenzione

alla green economy

L’evento a Mumbai del World Trade Center Basilicata

Il Wtc in assemblea generale in IndiaECOLOGIA, tutela dell’am -biente, uso delle energie rin-novabili sono alcune delle te-matiche affrontate dai 51alunni che frequentano la se-conda media dell’istitutocomprensivo “Pitagora” diBernalda, nell’ambito del pro-getto “Percorso di cittadinan-za attiva”. Ospiti del “Palazzo”anche 36 studenti dell’istitu -to comprensivo n. 6 di Mate-ra, frequentanti la quintaele-mentare che hanno rivoltodomande su ruolo e funzionidegli amministratori regio-nali e sui servizi di strettacompetenza dell'Ente Regio-ne come la sanità, l'istruzio-ne, i trasporti e il turismo.

All’incontro con gli studen-ti ha partecipato il consiglieresegretario,Luigi Scaglione il

quale dopo aver rimarcatoche il Consiglio regionale è la«casa di tutti i cittadini» haparlato del rapporto fra gio-vani e politica invitando i ra-gazzi presenti «a parteciparealla vita politica e a seguire leistituzioni. Un valido contri-buto al miglioramento delrapporto fra questi due “mon -di2 –ha detto Scaglione - è rap-presentato dal progetto “Cit -tadinanza Attiva”, messo incampo dalConsiglio regiona-le. Un percorso articolato diconoscenza, dialogo e ascol-to».

Diversi i quesiti posti dairagazzi, dalle buone praticheper salvare l’ambiente, allatutela del patrimonio paesag-gistico, all’uso oculato delleenergie alternative.

Basilicata

La lectio magistralis al teatro Stabile di Potenza: «Battaglia in campo etico-sociale»

Gianfranco Viesti guarda al Sudper donare un futuro al Paese

NEL 2012 sono state 120 ledonne lucane (e dueuomini)che hanno convalidato le di-missioni negli ufficidell’Ispettorato del lavoro,per i controlli sulle “dimis -sioni in bianco”, con la com-pilazione di un questionariosulle ragioni delle dimissio-ni stesse: 73 donne hannodeciso di lasciare il lavoroper prendersi cura dei figli, e18 per incompatibilità traorari di lavoro e assistenza aineonati. I dati sono stati pre-sentati stamani, a Potenza,nel corso di un incontro a cuiha partecipato la consiglieraregionale di parità, MariaAnna Fanelli, e le rappre-sentanti dei sindacati, dellaRegione e dell’Ispettoratodel lavoro. Le norme stabili-scono che, in caso di dimis-sioni in contemporanea conla nascita di un figlio (e finoai tre anni del bambino), que-ste devono essere convalida-te dall’Ispettorato. Rispettoall’anno precedente, le di-missioni per questi motivisono aumentate dell’otto percento (erano 144 nel 2011),con un trend in linea rispet-to alle medie nazionali(19.187 nel 2012, 17.681 nel2011). Nel corso dell’incon -tro è stato anche presentatala Carta per le pari opportu-nità, adottata anche dallagiunta regionale lo scorso16 aprile, e che«sarà diffusasul territorio – ha detto Fa-nelli - con iniziative in tuttala Basilicata».

Dalla Regione

Pr esentatala Carta

delle pariopportunità

Due scatti dalla lectio allo Stabile (foto Andrea Mattiacci)

di ANNA MARTINO

«SOLO se l’Italia saprà alzare losguardo al proprio futuro sarà ca-pace di vedere il mezzogiorno. Perquesto motivo il rapporto Nord Sudè un tema chiave per il futuro delPaese e dell’Europa. Ritengo chenord e sud non debbano mai divi-dersi, in Europa quanto in Italia.Ciò non significa vivere come in Ali-ce il paese delle meraviglie. I Sudpossono deprimere, dipende dallaregole e dalle politiche, figlie, pur-troppo, dei propri interessi. La bat-taglia è da combattere sul campoetico-sociale, non è degli economi-sti ma dei cittadini elettori che par-tecipano».

Il pensiero di Gianfranco Viesti,ieri al Teatro Stabile di Potenza perla lectio magistralis “Nord Sud, Eu-ropa Italia”, è frutto di un’analisi.La sua maestra è la storia. È lei checi consegna il quadro reale dell’og -gi ma anche del domani. La storia,per esempio, insegna che esistonodei fattori che fanno del Nord ilnord e del Sud il sud. La posizionegeografica, i fatti che hanno attra-versato quelle zona o quel paese, lepolitiche, internazionali quanto in-terne. L’economia. Quella di scaladimostra che chi è più grande riesceacreare primaun grandemercato.Quella di varietà, invece, che tanteindustrie diverse interagiscono traloro innescando circoli virtuosi chesi trascinano l’uno con l’altro.

Poi c’è la questione qualità: deiluoghi, delle infrastrutture, dellecittà. Questo è il nord. Di contro, ilsud, cerca di inseguire il nord com-petendo sui prezzi: del salario, delcosto del lavoro. Chi supera chi?

Ancora una volta è la storia che civiene incontro nel trovare una ri-sposta. «Lo sviluppo del sud è possi-bile – dice Viesti - ma è difficile, ri-chiede tanto tempo e bisogna saper-lo costruire». E qui entra in giocoun fattore determinante. Più im-portante delle politiche,sebbene adesse correlate: il sistema educativo.Viesti lo dichiara in presenzadell’assessore regionale Formazio-ne,lavoro ecultura,Vincenzo Vitiedel rettore dell’università degli stu-di della Basilicata Mauro Fiorenti-no. La così detta fuga dei cervelli èun problema lucano quanto dell’in -teror mezzogiorno.

Se per Viti diventa dunque unasfida su cui si gioca lo sviluppo dellaregione, per Fiorentino significainvestire nella piccola scala. Signi-fica, in parole povere, avere un go-

vernochenon disdegnosi i livellidiistruzione al sud, che non abbia pre-giudizi. Intanto le piccole universi-tà, come la Basilicata, gioca la suaidea di futuro sul livellodei numeri– la riduzione deidipartimenti da 8a 6 con la sostituzione di alcuni diesse con le scuole – e della qualità.«La riduzione dei dipartimenti –di -ce Fiorentino - non è solo una com-pressione numerica, ma è l’unionedi competenze e culture diverse».Sarebbe questo il punto di forza delSud in generale, secondo la visionedi meridionalismo mediterraneoriportata dalsindaco diPotenza Vi-to Santarsiero, per cui è il Sud il per-no che permette all’Italia di aprirsi anuovi confini e a nuovi mercati, al-largando il suo orizzonte. Alloranon bastano le politiche europee.Secondo Viesti mancano esplicite

politiche nazionali di sviluppo delsud, a vantaggio dell’intero Paese.È ancora la storia che lo dimostra.

«Mai nessuno affermi che il sudin 150 anni di unità abbia vissutosulle spalle dell’Italia che produce.Ha dato una grande mano con latassazione in agricoltura, le rimes-se degli immigrati, la migrazioneinterna». Una tesi,questa, che con-tinua a perdurare. «Tutta colpa del-lo spirito nazionale – dice Viesti –che vacilla». Alloraben vengano te-mididiscussione comequesti.L’in -contro, infatti, rientra nell’iniziati -va “Polo sud.Idee peril futuro”pro -gettata dagli editori Laterza e pro-mossa dalla Regione Basilicata in-sieme al Comune di Matera. Dal 10al12maggio l’iniziativa si sposteràpertanto a Matera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL WTC Basilicata in questi giorni è presente al-la 44esima Assembly General del World TradeCenter Association in Mumbai-India. L' even-to, dicarattere internazionaleprevede l' incon-tro delle 330 sedi Wtcs mondiali. Una grandeoccasione per la Basilicata per far sentire lapropria voce nel contesto della rappresentanzaItalia. Inoltre l’evento èdi saliente importanzaper le relazioni che il Wtc Basilicata ha messo inessere, attraverso la sigla di un Agreement,con il Wtc di Mumbai in questi anni. L' India su-pera il Giappone ed è attualmente la terza eco-nomia più grande del mondo a parità dei poterid'acquisto. Secondo Goldman Sachs i dati delFmi confermano che l'India ha raggiunto laquota record di 4.46 trilioni di dollari nel 2011,mentre ilGiapponesi è fermatoa4.44 trilioni,facendola appunto diventare la terza economiadel mondo dopo gli Stati Uniti. Il Wtc Basilica-ta, all'interno dell' evento, ieri, ha partecipatoal Round Table Asia / Europa, presidiato daesperti del Fmi, finalizzato al promozione deipropri territori: food, turismo, attrazione de-

gli investimenti, facendosiportavoce diquellaimprenditoria lucanaancora dinamicaericet-tiva ai cambiamenti economici in corso. «La Re-gioneBasilicata-dichiara ilPresidentedelWtcBasilicata, RinaCosentino- èpronta amettersiin giocosulle nuovesfide internazionali.In In-dia sono stati intercettati importanti interessieconomici,dipartnership Italia/India,chebensi intrecciano con gli interessi economici luca-ni in forte tendenza quali la filiera agroalimen-tare, le tecnologie legate all'irrigazione e all'a-gricoltura, la logistica integrata».

Una delegazione in India