Premesse ideologiche Concetto di nazione e implicazioni...

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02/04/2011 1 Premesse ideologiche Concetto di nazione e implicazioni linguistiche Il metodo storico-comparativo: protagonisti e acquisizioni scientifiche Criticità del metodo: la sincronia e la geografia linguistica Criticità del metodo: la sincronia e la geografia linguistica Lachmann e le edizioni di testi romanzi Un bilancio Università degli studi di Milano – Filologia romanza I-Z, a.a. 2010-11 – prof. R. Tagliani La Querelle des Anciens et des Modernes tra XVII e XVIII secolo aveva discusso a lungo della possibile secolo aveva discusso a lungo della possibile competizione tra letterature antiche e moderne valutando l’impiego di parametri comuni tra classicità e modernità (generi, stili, precettistica). Le nuove prospettive filosofiche (Kant, Herder, Vico) e letterarie (Schiller, Schlegel) cambiano la prospettiva ideologica alla questione, valutando incommensurabili la letteratura antica e quella moderna: ogni epoca ha caratteristiche proprie che vanno valutate secondo criteri propri e peculiari di ogni epoca. Università degli studi di Milano – Filologia romanza I-Z, a.a. 2010-11 – prof. R. Tagliani

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Premesse ideologiche

Concetto di nazione e implicazioni linguistiche

Il metodo storico-comparativo: protagonisti e acquisizioni scientifiche

Criticità del metodo: la sincronia e la geografia linguisticaCriticità del metodo: la sincronia e la geografia linguistica

Lachmann e le edizioni di testi romanzi

Un bilancio

Università degli studi di Milano – Filologia romanza I-Z, a.a. 2010-11 – prof. R. Tagliani

La Querelle des Anciens et des Modernes tra XVII e XVIII secolo aveva discusso a lungo della possibilesecolo aveva discusso a lungo della possibile competizione tra letterature antiche e moderne valutando l’impiego di parametri comuni tra classicità e modernità (generi, stili, precettistica).

Le nuove prospettive filosofiche (Kant, Herder, Vico) e letterarie (Schiller, Schlegel) cambiano la prospettiva ideologica alla questione, valutando incommensurabili la letteratura antica e quella moderna: ogni epoca ha caratteristiche proprie che vanno valutate secondo criteri propri e peculiari di ogni epoca.

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Lo sviluppo del Romanticismo e dell’Idealismo (Fichte, Schelling, Hegel) sviluppano una nuova concezione delSchelling, Hegel) sviluppano una nuova concezione del mutamento, che passa da concetto negativo (sinonimo di ‘corruzione’, secondo la fallacia classica) ad elemento portante di ogni istituzione di pensiero (lingua, letteratura, società).

Si rende necessario un nuovo metodo di indagine del mutamento; nasce un approccio storico applicato allamutamento; nasce un approccio storico applicato alla letteratura e alla linguistica, che si focalizza sul periodo cronologicamente più ricco di mutamenti per l’Europa: il Medioevo (=> inizia qui il legame stretto tra filologia romanza e Medioevo, che dura tuttora).

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Herder, Ancora una filosofia per l’educazione dell’umanità (1773): conoscenza per empatia “Dobbiamo simpatizzare in primo luogo con la nazione, per sentire anche una sua singola inclinazione e attività, e poi rivolgerci all’insieme”. => Per capire l’Antico Testamento occorre farsi “pastore coi pastori, contadino coi contadini, orientale con gli orientali”

Affinché nasca l’empatia serve la relativizzazione dell’idea di umanità: adesione all’idea che la perfezione non appartenga a nessun elemento singolo, ma solo all’insieme. Ogni nazione rappresenta un aspetto della perfezione umana: “ogni perfezione umana è nazionale, secolare e, se l’osserviamo più da vicino individuale ”l osserviamo più da vicino, individuale.

Il valore del passato è connesso alla storia dei popoli: peculiare, concreto e relativo (e non universale) => valorizzazione delle letterature dei popoli; esaltazione delle antichità germaniche (in polemica con gli studi classici) e della letteratura popolare nella Spagna medievale: la ricerca delle “voci dei popoli attraverso i loro canti”.

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Fratelli Grimm: ricerche sulle origini popolari e g p pmitopoietiche (= relative alla nascita dei miti) dei popoli germanici, che implica anche l’indagine sulle origini linguistiche e culturali dell’Europa.

Temperie culturale: rivalutazione delle individualità nazionali e indagine sul tema delle Origini (sotto il profilo linguistico, letterario, folklorico, mitopoietico)

Schlegel: indagini sul sanscrito, distinzione tra lingue FLESSIVE e ISOLANTI; supremazia della famiglia flessiva (prima classificazione delle lingue in base a caratteristiche di natura strettamente linguistica).

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Studi linguistici sulle origini delle lingue nazionali: nasce l’indoeuropeistica (Rask Bopp Grimm) chenasce l indoeuropeistica (Rask, Bopp, Grimm) che studia i rapporti tra le lingue germaniche e scopre l’esistenza di una ur-lingua antica, genitrice di tutte le lingue europee: l’indoeuropeo.

Ricostruzione dello status linguistico dell’indoeuropeo attraverso la comparazione tra le lingue superstiti: p g pnasce il metodo storico-comparativo.

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F. Schlegel apre la via agli studi linguistici sulle origini delle lingue nazionali: nasce l’indoeuropeistica (Rask, Bopp, Grimm) g p ( pp )che studia i rapporti tra le lingue dell’Europa e scopre l’esistenza di una ur-lingua, antica, genitrice di tutte le lingue europee: l’indoeuropeo.

Ricostruzione dello status linguistico dell’indoeuropeo mediante la comparazione tra le lingue: nasce il metodo storico-comparativo.

J Grimm Deutsche Grammatik (1819 1837) ricostruisce i rapporti J. Grimm, Deutsche Grammatik (1819-1837) ricostruisce i rapporti tra le lingue germaniche (tedesco, inglese, danese, neerlandese, svedese, norvegese, islandese) postulando l’esistenza di un germanico primitivo, ricostruito attraverso la comparazione tra le lingue germaniche superstiti.

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Il metodo impiegato per gli studi sulle lingue germaniche è applicato al latino e alle lingue romanze: François Raynouard e Friedrich Diez.

Raynouard, Choix del poésies originales des troubadours (6 voll., 1816-21) seguito dal Lexique roman ou dictionnaire de la langue des trobadours (6 voll.,1838-44): nel sesto volume della Choix si ha il primo schizzo sistematico di grammatica storica delle lingue romanze: Grammaire comparée des langues de l’Europe latine (1821).

Errore di prospettiva di Raynouard, pioniere del metodo storico-p p y pcomparativo: egli considera il provenzale una lingua intermedia europea che anticipa le altre grandi lingue romanze (spagnolo, francese, italiano): l’antichità della produzione letteraria provenzale è l’elemento che genera il grande fraintendimento del filologo francese.

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Grandi spinte culturali (Schiller, Goethe, Schlegel, Grimm) indirizzano Friedrich Diez verso il mondo romanzo: imponenti e innovativi lavori di linguistica e di letteratura romanza.g

Grammatik der romanischen Sprachen (1836-43): adattamento del metodo di Rask, Bopp e Grimm al dominio romanzo, non per ricostruire una lingua perduta ma per descrivere i rapporti tra il latino e le lingue romanze.

Etymologisches Wörterbuch der romanischen Sprachen (1854): il primo repertorio etimologico che indaga il latino rapportandolo agli esiti delle sei lingue romanze principali: italiano, valacco (romeno), portoghese, spagnolo, provenzale, francese.Friedrich Diez g g

Die Poesie der Trobadours (1826) e Leben und Werke der Trobadours (1829): studio ed edizione di testi della tradizione provenzale; Altspanische Romanzen (1818),: studi sui romances spagnoli antichi; Altromanische Sprachdenkmale (1846) e Altromanische Gedichte (1852): edizione e studio sui più antichi documenti e dei più antichi poemi dell’area galloromanza.

Friedrich Diez(1794-1876)

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Principale continuatore dell’opera di Diez; principale i i ( i i)esponente degli Junggrammatiker (Neogrammatici),

codificatori del metodo storico-comparativo.

Meyer-Lübke rinovella le principali opere di Diez:

Grammatik der romanischen Sprachen (3 voll., 1890-1902); tr. francese ampliata Grammaire des languesromanes (4 voll., 1890-1906).Wilhelm Meyer-Lübke romanes (4 voll., 1890 1906).

Romanisches EtymologischesWörterbuch - REW (19111; 19202; 19353).

(1861-1936)

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Fonetica storica: in una lingua, gli stessi suoni si modificano nello stesso modo in tutte le parole: regolarità dei cambiamenti fonetici => leggi fonetiche.

Il concetto di analogia.g

Cultismi e prestiti.

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Secondo i neogrammatici ogni mutamento f l i ò i tfonologico può essere spiegato:

1. attraverso una legge fonetica generale, oppure

2. attraverso una legge fonetica speciale, connessa a un condizionamento linguistico, oppure

3. per analogia, oppure

4. per cultismo, oppure,

5. per prestito linguistico.

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Legge fonetica generale: in area romanza A lunga e A breve latina > a, tranne nell’area anticofrancese, per la quale agiscono lelatina a, tranne nell area anticofrancese, per la quale agiscono le seguenti leggi fonetiche speciali:

1. se A latina è in sillaba chiusa, rimane A (PAR-TEM > part)

2. se A latina è in sillaba libera seguita da suono nasale > dittongain ai (FA-ME(M) > faim; PLA-NUM > plain)

3 A l ti è i ill b lib d t d C l t l (d i t3. se A latina è in sillaba libera preceduta da C palatale (derivante da [k] latina) > dittonga in ie (CA-PRA(M) chievre; CA-NE(M) > chien)

4. in assenza di condizionamenti, A latina in sillaba libera > e(MAR > mer; PA(T)-REM > pere; MA(T)-REM > mere)

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ES. Origine delle desinenze di I p.s. del perfetto sigmatico italiano:SCRIPSI > scrissi (semplificazione del nesso, per assimilazione)DIXI [dik i] di i (id )DIXI [diksi] > dissi (idem)

ma: it. mossi non deriva dal perf. lat. MOVI, bensì è costruito in analogiacon i perfetti assimilati del tipo scrissi e dissi, più diffusi di mossi.

ES. OCULUS > lat.volg. OCLUS > it. occhio, per palatalizzazione del nessoCL secondario (cioè nato dalla caduta della U atona postonica).

ma: oculare è ricostruzione per cultismo da OCULARIUS, senza palatalizzazione.

ES. MANDUCARE > it. ant. manicare, per caduta della dentale dopo nasale;

ma: it. mangiare è costruito sul modello a.fr. mangier, per prestito

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Etimologia: disciplina che studia l’origine di una parola (etimo) e che ricostruisce il rapporto tra la parola e il suo precedente pp p pstorico. Si estende anche all’indagine sui nomi di persona (onomastica) e di luogo (toponomastica).

Es. REW 3306, FĪLUM

FĪLUM

rom. it. sd.logud. eng.friul.fr.occ.cat. sp. pg. fir filo filu fil hilo fio

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La grande romanistica storico-comparativa ottocentesca si è occupata solo (o p (prevalentemente) di lingue letterarie.

G.I. Ascoli, Saggi ladini (1873): differenziazione tra le lingue graduale, e senza confini netti; il continuum dialettale che si differenzia in maniera non sempre netta.

Superamento del pregiudizio letterario: dopo Ascoli, tutte le varietà hanno pieno diritto di essere studiate => nasce la dialettologia romanza.

Graziadio Isaia Ascoli (1829-1907)

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Nuove prospettive di indagine oltre la fonologia l f l i tt i ie la morfologia: nascono nuove attenzioni

scientifiche:

la semantica (Bréal): studio del significato delle parole;

la geografia linguistica (Gilliéron);

la dialettologia storica (Ascoli, Bartoli).

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Gilliéron, Atlas linguistique de la France (1902-1912)

Jaberg-Jud, Atlante italo-

Jules Gilliéron(1854-1926)

Jaberg Jud, Atlante italosvizzero (AIS): Sprach-und Sachatlas Italiens und der Sudschweiz (1928-1940)Jakob Jud Karl Jaberg

(1882-1952) (1877-1958)

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dernierforme nord-occidentali

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mangerforme occidentali

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Wörter und Sachen (ted. “parole e cose”), indirizzo linguistico, promosso da Hugo Schuchardt e RudolfMeringer: propugnava la necessità di non disgiungere, nelle indagini lessicali ed etimologiche, lo studiodelle parole da quello delle cose e degli oggetti che esse designano.U

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tablier / grembialevarietà francesi, nord-italiane…

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Il progetto, ideato da Matteo Bartoli e Ugo Pellis; oggi è coordinato da Lorenzo Massorbiodell’Università di Torino. Molti materiali sono consultabili sul sito: http://www.atlantelinguistico.it/U

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I. Norma dell’area isolata. Solitamente nelle aree isolate (e quindi meno esposte al commercio, e alla comunicazione) si trova una forma linguistica anteriore: ne è clamoroso esempio l’Islanda, che adotta una forma di linguaggio molto simile all’antico norvegese.

es. it. cena [ʧena] > sd. cena [kena]

La Sardegna è area isolata e mantiene la pronuncia velare di c+i/e ([ki], [ke])

II. Norma dell’area centrale. Solitamente nelle aree laterali si conserva unafase più antica rispetto a quella presente nelle aree intermedie.

es. lat. CIRCUS (forma antica) > sp. cerco, rom. cerclat. CIRCULUS (forma recente) > it. cerchio

Spagna e Romania furono aree laterali dell’Impero romano, e conservano forme antiche.

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III.Norma dell’area vasta. Solitamente nell’area maggiore si conserva una fase più antica rispetto a zone più ristrette.

es. lat. ET (forma antica) > fr. et / it. elat. SIC (forma recente) > rom. si

Questa regola vale solo se l’area non è troppo esposta

IV. Norma dell’area seriore. Nelle zone in cui la lingua è arrivata più tardi, tende a conservarsi la fase più antica.

es. lat. EDĔRE > (COMEDERE) > sp. comerlat. MANDUCĀRE > it. mangiare

In italiano il verbo si è perso a favore del tardo latino MANDUCARE, ‘mangiare scompostamente’. In Spagna, già area laterale dell’Impero romano, il latino è stato ovviamente portato dopo rispetto all’Italia, dove ha avuto origine.

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GALLUS > fr. gal; in guasc. dovrebbe essere *gat, poiché una legge fonetica speciale per la Guascogna mostra l’evoluzione di LL > t)=> omofonia (anche in guasc. gat vale ‘gatto’)=> sostituzione lessicale con vicaire, ‘curato’, creazione

metaforica, nata dallo scherzoso accostamento tra l’aspettofiero e solenne del gallo e quello del prete.

fr. abeille, ‘ape’, non deriva da APIS (> ef, é, a; pl. ès, às) ma dall’occ. abeio< APICULA); la forma settentrionale ef/é è brevissima e scarsamente distintiva, ed è omofona all’esito di AVIS > ef ‘uccello’, non a caso sostituito da oiseau < AUCELLUS lett ‘piccolo uccello’sostituito da oiseau < AUCELLUS, lett. piccolo uccello .

N.B. L’ALF mostra come alcune aree laterali separate della Francia del Nord e della Svizzera romanda conservino la forma ef per entrambi gli usi; ciò è segno che la “lotta per l’affermazione lessicale” che genera il nuovo uso è promossa dall’area centrale (cfr. norme areali di Bartoli).

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Gilliéron registra, nell’ALF, numerose deviazioni dalle leggi fonetiche che possono essere spiegate come mutamenti dovuti all’influenza di etimologie popolari, ossia di spinte legate al senso, alla funzione o alle caratteristiche dell’oggetto concreto che la forma lessicale descrive.

fr. fumier , ‘letamaio’ < FĬMARIUS (FĬMUS, ‘sterco, letame’ + suff. -ARIUS)

La legge fonetica per il francese prevede che Ĭ > e, e non ad u: si dovrebbe dunque essere attestata una forma *femier, che non esiste.

L’esito fumier è connesso all’incrocio con la forma fumée ‘fumo’ (da L esito fumier è connesso all incrocio con la forma fumée, fumo (da FUMUS); l’opinione popolare ha infatti connesso le due forme poiché i letamai fumano, per effetto della fermentazione delle deiezioni animali; ne risulta un esito condizionato da etimologia popolare.

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Procedure editoriali della filologia rinascimentale.

Karl Lachmann e l’edizione del De rerum natura di Lucrezio (1850): un nuovo metodo fondato sulla classificazione dei manoscritti.

• Ricostruzione dei rapporti genealogici tra i manoscritti grazie all’individuazione di errori comuni;

• Costruzione di uno schema ad albero (stemma codicum) per la rappresentazione dei rapporti tra codici

• Adozioni di criteri scientifico/meccanici per correggere gli errori (emendatio a maggioranza) e risalire lungo i rami dello stemma, verso l’archetipo.

Karl Lachmann(1796-1851)

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I primi allievi di Diez (diretti o indiretti), oltre che linguisti sopraffini (si ricordino almeno Adolfo Mussafia, Adolf Tobler, Karl Bartsch) furonoanche editori di testi medievali:

• Gustav Gröber (Fierabras, 1869);• Gaston Paris (Vie de saint Alexis, 1872);• Paul Meyer, Recueil d’anciens textes bas-latins, provencaux et français

(1874-76)• Ugo A. Canello, La vita e le opere del trovatore Arnaldo Daniello (1883)

Si tratta di editori accurati, ma per così dire impersonali, il cui ideale scientifico era la sobrietà, professata al punto di non aggiungere, molto spesso, nemmeno una parola di commento ai testi editi, anche quando si trattasse di testi di altissimo valore letterario (editori “puri”).

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Seconda generazione (neo-lachmanniani): editori e critici letterari di grande valore:

f• Pio Rajna,: Dante, De vulgari eloquentia, 1896; studi sull’epopea francese e sulle fonti dell’Orlando furioso;

• Michele Barbi: Dante, Vita nova, 1907 e 1932, con un commento monumentale; recensio dei codici della Commedia con redazione dell’elenco dei loci criticiper l’edizione del poema (i cosiddetti loci barbiani);

• Giuseppe Vandelli: editore critico della Divina Commedia, per la Società Dantesca Italiana (1921) e del commento (con G. Scartazzini);Dantesca Italiana (1921) e del commento (con G. Scartazzini);

• Santorre Debenedetti: editore dell’Ariosto, Orlando furioso (l’edizione, iniziata negli anni Venti, fu completata da C. Segre, 1960) e studioso del provenzale (celeberrimo il suo Gli studi provenzali in Italia nel Cinquecento, 1911)

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Allievo di Gaston Paris, Joseph Bédier fu il filologo che, dopo una lunga esperienza di studi ed edizioni (Les fabliaux, 1893; Le roman de Tristan par Thomas, 1902-05; Les légendes épiques, 1908-1913), criticò radicalmente il metodo di Lachmann, proponendo un nuovo metodo(il metodo bédieriano) nell’allestimento delle edizioni critiche, fondandolo sul criterio del codex optimus (o bon manuscript). Il suo scritto-manifesto che propone il nuovo metodo comparve sulla rivista «Romania» nel 1928 (La tradition manuscripte du “Lai de l’ombre”. Réflexions sur l’art d’éditer les anciens textes)Réflexions sur l art d éditer les anciens textes).

Un tentativo di conciliare il metodo lachmanniano con le critiche di Bédier fu felicemente compiuto da Giorgio Pasquali, nel celebre volume Storia della tradizione e critica del testo (1934) => neo-lachmannismo moderno.

Joseph Bédier(1864-1938)

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MERITI: sviluppo di una linguistica scientifica tramite:

Lo studio approfondito dell’evoluzione delle lingue; la raccolta ordinata e ampliata di materiali testuali; l’esatta individuazione di leggi fonetiche romanze; l’allestimento di repertori grammaticali e lessicali; l’adozione e l’adattamento del metodo del Lachmann per l’edizione

critica dei testi.

LIMITI: restringimento prospettico, che limita fortemente:g p p

lo studio tra lingua, pensiero e società (sociologia della letteratura); l’individuazione delle parti costitutive della lingua (linguistica

sincronica); lo studio dei livelli in cui la lingua si organizza (sociolinguistica).

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